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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Marzo 2012
SARDEGNA, PROGETTO ALIMENTIS: RILANCIAR​E L´ETICA DEI CONSUMI ALIMENTARI​ "IL PROGETTO NASCE DALL’IDEA DI TRASFORMARE LO SPRECO IN RISORSA, RECUPERANDO E RIDISTRIBUENDO I BENI ALIMENTARI RIMASTI INVENDUTI, OVVIAMENTE ANCORA CONSUMABILI.  
 
 Cagliari - "Con questa iniziativa si rilancia l’etica dei consumi alimentari che, considerando il delicato momento di difficoltà che attraversano molte famiglie, attribuisce maggior valore all´idea". Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Antonello Liori, al seminario sul "Progetto Alimentis", promosso dall’Agenzia regionale per il lavoro in collaborazione con la "Caritas San Saturnino Fondazione Onlus", che garantisce il coordinamento operativo, e "Last minute market", spin off dell´Università di Bologna. "Il Progetto nasce dall’idea di trasformare lo spreco in risorsa, recuperando e ridistribuendo i beni alimentari rimasti invenduti, ovviamente ancora consumabili. Alle associazioni di assistenza che gestiscono mense per indigenti e garantiscono assistenza agli animali d’affezione - ha aggiunto l´assessore Liori - Si basa sulla donazione diretta da parte degli esercizi commerciali, attraverso un rapporto fiduciario che riproduce quello del negoziante e del cliente, creando un circolo virtuoso tra chi produce invenduti utilizzabili ai fini dell’alimentazione umana ed animale, chi li potrebbe consumare, le istituzioni pubbliche e le società di smaltimento rifiuti. Sotto il profilo commerciale coinvolge tutte le attività, dalla grande struttura distributiva al piccolo negozio di alimentari per arrivare alla mensa industriale, così come tutti gli enti caritativi e le associazioni no profit che assistono gli indigenti o si occupano del mantenimento degli animali abbandonati". "La filosofia dello ´spreco utile´ permette il miglioramento della qualità nell´assistenza agli indigenti ed un beneficio sociale e ambientale, con la diminuzione del flusso dei rifiuti in discarica, per l’intera comunità. Perciò, la Regione è orgogliosa di essere parte attiva di queste iniziative che favoriscono la crescita della responsabilità sociale", ha concluso Liori. "Un momento importante per l´Agenzia, per i funzionari e per i colleghi della rete che si è costruita attorno a questo progetto - ha detto Stefano Tunis, direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro - Tessuti importanti della società che, con volontà e competenza, sono intervenuti nei processi fondamentali diventando parte attiva ed integrante. L’obiettivo futuro è quello di allargare la capacità di penetrazione di questo Progetto, uscendo dalla semplice fornitura alle mense e arrivando al sacchetto della spesa. In particolare, andando ad individuare sacche di povertà difficilmente intercettabili a causa di uno scarso controllo sociale soprattutto nei piccoli centri che, rispetto alle grandi città, sono più refrattari rispetto all’utilizzo di strumenti come questo".  
   
   
PSR: POLVERINI, NEL 2011 INVESTITI 100 MLN PER L’AGRICOLTURA SUPERATO PER IL SECONDO ANNO L’OBIETTIVO DI SPESA, 6.632 I BENEFICIARI  
 
Roma - “Per il secondo anno consecutivo la Regione Lazio ha superato l’obiettivo di spesa programmata dei fondi europei per lo sviluppo dell’agricoltura: nel 2011 l’Amministrazione regionale ha erogato 100 milioni di euro dal Programma di Sviluppo Rurale, raggiungendo 6.632 beneficiari”. E’ quanto ha annunciato ieri la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presentando presso la sede della Giunta regionale i risultati 2011 del Psr del Lazio, insieme all’assessore regionale alle Politiche agricole, Angela Birindelli. “In particolare – ha sottolineato Polverini - in soli 18 mesi la nostra Giunta ha erogato risorse pari a 169,49 milioni di euro, contro i 70,88 milioni di euro del periodo gennaio 2007 - aprile 2010”. Per l’assessore Birindelli i risultati hanno evidenziato “una migliore qualità progettuale e una maggiore capacità di soddisfare i fabbisogni del sistema agricolo. La maggior parte dei pagamenti erogati nel 2011, infatti, in controtendenza rispetto al passato, hanno riguardato infatti le misure ‘a investimento’, ovvero il 68% per cento contro il 28% del periodo gennaio 2007 - aprile 2010”. Le misure ‘a investimento’ prevedono interventi strutturali da parte delle imprese agricole, volti all’innovazione ed alla crescita aziendale. Tra le spese erogate, circa 30 milioni di euro sono andati agli investimenti per l’ammodernamento dei processi produttivi delle aziende agricole, 15 milioni di euro per il sostegno della commercializzazione e della trasformazione dei prodotti agricoli e oltre 10 milioni di euro per i nuovi insediamenti di giovani agricoltori sotto i 40 anni di età. Il tema del ricambio generazionale si conferma al centro del Psr Lazio. “Un’attenzione testimoniata – ha aggiunto Birindelli - da ben 430 beneficiari, di cui 200 donne, che hanno aderito al Pacchetto Giovani, con investimenti medi aziendali pari a circa 120mila euro. Un dato importante in quanto le imprese guidate da giovani/donne si caratterizzano per essere economicamente valide, solide, stabili nel tempo e con forte propensione all’innovazione, alla qualità e all’ambiente”. Il Psr laziale, inoltre, è l’unico tra tutti quelli regionali che ha assegnato il 50% delle proprie disponibilità finanziarie all’Asse I, quello che più direttamente ha come obiettivo l’aumento della competitività del sistema agricolo ed agroalimentare regionale, con interventi strutturali capaci di sviluppare investimenti da parte delle imprese agricole ed incidere sul loro posizionamento competitivo e su quello dei territori all’interno dei quali operano. Costante attenzione è stata riservata al miglioramento della qualità dei prodotti locali, alla valorizzazione del territorio, alla sostenibilità dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica. Per quanto riguarda i dati territoriali, la provincia di Latina e Viterbo hanno ricevuto pagamenti pari rispettivamente al 26% e al 25% del totale complessivo, seguite dalle province di Roma (19%), di Frosinone (15%) e di Rieti (11%). In relazione alla crisi economica e finanziaria che attraversa il Paese, nel corso del 2011 è stato aperto più di un negoziato con l’Europa per la rimodulazione di alcune misure del Psr: è stata aperta la misura 215 sul benessere animale a sostegno del settore zootecnico e avviata la raccolta di domande nell’ambito della misura “Produzione integrata” dedicata esclusivamente alle aziende tabacchicole del Lazio. Per attivare quest’ultima misura, la struttura regionale ha dovuto svolgere un impegnativo negoziato con i servizi dell’Unione europea, tanto che in Italia, oltre il Lazio, solo l’Umbria è riuscita a chiudere la trattativa con l’Ue ed attivare la misura. Tra le novità introdotte dal Psr del Lazio: la progettazione integrata. Circa 20 milioni di euro di spesa pubblica sono stati già destinati alle 23 Progettazioni Integrate di Filiera autorizzate nel Lazio, mentre sono operativi i Piani di Sviluppo Locale presentati dagli 8 Gruppi di Azione Locale che interessano ben 96 comuni delle cinque province, oltre il 25% della superficie complessiva regionale. Obiettivi per il futuro: centrare il traguardo anche nel 2012 per il quale è prevista una spesa complessiva di oltre 100 milioni di euro. Risultati che si intendono perseguire attraverso la concertazione con i territori e il confronto con gli istituti di credito per promuovere la concessione dei prestiti e il rilascio delle garanzie; ma anche attraverso la velocizzazione delle istruttorie, lo snellimento della burocrazia, il taglio dei finanziamenti inutili, a vantaggio degli imprenditori.  
   
   
PESCA IN SICILIA: A BANDO DA 11 MILIONI PER IL SETTORE  
 
Palermo - L´assessorato regionale delle risorse agricole e alimentari ha finanziato un bando rivolto alla salvaguardia delle risorse biologiche e alle innovazioni tecnologiche. Il bando, stanzia complessivamente 11 milioni di euro, 7 subito e 4 in seguito, frutto di risorse comunitarie, a disposizione dei pescatori e dei proprietari dei pescherecci. I contributi concessi serviranno per sostenere iniziative di tutela delle risorse biologiche e per utilizzare le innovazioni tecnologiche, quindi tecniche di pesca piu´ selettive. Nel dettaglio, per le attivita´ di tutela la dotazione ammonta a 2 milioni e 400 mila euro. Per l´utilizzo delle nuove tecniche, invece, sono stanziati 5 milioni. I restanti 3 milioni e 600 mila euro saranno programmati con ulteriori bandi per gli anni 2013 e 2014, e saranno destinati all´ acquisto di attrezzature per l´ imbarcazione. In tal caso, pero´, occorre che a richiedere il contributo, che copre fino ad un massimo del 12 per cento totale delle spese preventivate, anche tra progetto e operazioni bancarie, sia il proprietario del peschereccio. Le domande di partecipazione sono attese al dipartimento per la Pesca dell´assessorato delle risorse agricole entro 30 giorni dalla pubblicazione dei Bandi sulla Gazzetta Ufficiale. Per ulteriori informazioni collegarsi sul sito istituzionale: http://www.Regione.sicilia.it/agricolturaeforeste/assessorato.  
   
   
PESCA: TONNO; GLI ARMATORI DELLA CIRCUIZIONE SCRIVONO AL MINISTRO CATANIA PER TUTELARE ATTIVITÀ  
 
Gli armatori della pesca al tonno rosso con il sistema a circuizione scrivono al ministro Mario Catania per tutelare la loro attività già messa a repentaglio da tre bandi demolizioni che hanno ridotto la flotta negli anni da cento imbarcazioni alle attuali ventinove, con la perdita di 1300 posti di lavoro. “Dopo tutti i sacrifici affrontati – si legge nella lettera degli armatori- è necessario garantire un quadro certo e stabile sull’assetto del comparto nel medio e lungo periodo, anche in vista degli ingenti investimenti richiesti per questa attività”. Gli armatori sono preoccupati per un possibile profondo cambiamento del decreto relativo alle modalità della campagna di pesca 2012. Il ritiro dell’emendamento- al ddl di conversione in legge del dl 2/2012 (Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale)-legato ad un attribuzione rigida tra sistemi di pesca della quota assegnata all’Italia dell’Iccat “ha solo in parte attenuato le forti preoccupazioni. L’emendamento, infatti, è stato trasformato in un ordine del giorno che impegna il governo a recepirne i contenuti” spiegano gli armatori. Gli imprenditori della circuizione ritengo che se dovesse passare questo principio “si favorirebbero quei segmenti di pesca che lo scorso anno hanno sforato la quota a loro assegnata, innescando un ulteriore braccio di ferro con l’Unione europea. Questo, senza incrementare il numero delle imprese e dei lavoratori autorizzati alla cattura del tonno ma premiando coloro i quali già risultano autorizzati e che potrebbero vedersi riassegnate a titolo gratuito le quote vendute in passato proprio alla circuizione”. Gli armatori chiedono, inoltre, per ottimizzare al meglio i controlli, che venga assegnata anche al sistema con i palangari una quota individuali di pesca, come avviene nella circuizione. Questo ridurrebbe il rischio di chiusure anticipate della campagna di pesca per il superamento della quota complessiva assegnata all’Italia. “Non bisogna dimenticare, infatti, che le barche che utilizzano la rete a circuizione saranno le ultime ad andare in mare e potrebbero di nuovo, come lo scorso anno, dover subire le conseguenze dell´eccesso di pesca degli altri mestieri. Quindi, o lottiamo per aumentare la quota complessiva assegnata al nostro paese o avviamo le procedure per un nuovo bando di demolizioni, questa volta per le barche che fanno uso del palangaro. Alternative non ci sono, a meno che non si voglia vivere questa stagione di pesca all´insegna di una forte, inevitabile quanto inopportuna conflittualità” concludono gli armatori.  
   
   
ROSSI: “PUNTIAMO SUI GIOVANI PER DARE FUTURO ALL’AGRICOLTURA TOSCANA”  
 
Firenze – “Anche nel settore dell’agricoltura, così importante per lo sviluppo toscano, quello dei giovani deve essere il nostro vero assillo, l’impegno quotidiano”. Così si è espresso il presidente Enrico Rossi intervenendo ieri a Palazzo Sacrati Strozzi al convegno sul Rapporto sul sistema rurale toscano, il consueto focus di approfondimento sullo stato dell’agricoltura realizzato dalla Regione attraverso l’Irpet, a cui ha partecipato anche l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. “Vorrei che provassimo a insistere ancora di più – ha proseguito il presidente – sul tema del ricambio generazionale, così necessario nelle aziende agricole, in cui oggi il 40% dei conduttori ha più di 65 anni. Finchè in questa Regione ci saranno giovani decisi a investire su sè stessi e sul loro ruolo in agricoltura ci sarà futuro. Dobbiamo rivalutare questa attività, anche sotto il profilo dell’immagine, parlare con le scuole, studiare forme specifiche di accesso al credito, far crescere l’esperienza del progetto ” Giovanisì. Fare impresa in agricoltura”. “Un secondo punto che ritengo strategico – ha detto il presidente Rossi – riguarda la necessità di interfacciare le politiche agricole con quelle urbanistiche e ambientali. La giunta regionale ne ha parlato, siamo consapevoli che nei provvedimenti di legge ci sono incongruenze, vincoli eccessivi oppure lassismo, norme differenti tra i comuni. Tutto ciò ostacola e rende difficile lo sviluppo. Dobbiamo ribadire con forza questo concetto di integrazione anche nella revisione della legge n.1 sul governo del territorio, nelle decisioni che dobbiamo prendere su questioni ambientali emergenti come la siccità o in scelte decisive come quelle relativi all’utilizzo delle biomasse”. “Sul piano finanziario siamo impegnati con Artea a rendere sempre più facili e rapidi i pagamenti, mentre potremmo anche cominciare a pansare all’opportunità che Fidi apra un settore specifico dedicato all’agricoltura. Infine sarà cruciale per noi il tema della Pac, la Politica agricola comunitaria. Abbiamo bisogno di iniziare fin dal ora, fin dal 2012, la trattativa con Bruxelles, se vogliamo indire i bandi per l’assegnazione delle risorse fin dal gennaio 2014. Questo recupero dei tempi comporterebbe per le nostre imprese un grande effetto di stimolo e di rilancio”. Il presidente Rossi ha voluto affrontare anche il tema dell’Imu, l’imposta municipale unica che grava anche sui fabbricati agricoli strumentali: “Mi auguro – ha detto il presidente – che il paese esca presto dalla situazione di chirurgia di urgenza a cui si è sottoposto e che provvedimenti come questi possano essere rivisti”.  
   
   
PESCA. UNITÀ DI CRISI PER CRITERI ROTTAMAZIONE E COMPENSAZIONE ABBANDONO ATTIVITÀ IN VENETO  
 
Venezia - Sono state definite stamani, nel corso della riunione dell’Unità di crisi della pesca in Veneto convocata dall’assessore Franco Manzato, le priorità da inserire nel bando di assegnazione del Fondo Europeo per la Pesca finalizzato alla “rottamazione” delle imbarcazioni da piccolo strascico costiero dei pescatori dell’Alto Adriatico che vogliano abbandonare l’attività. Fino ad ora i bandi ministeriali hanno di fatto privilegiato le grandi imbarcazioni, rispetto a quelle più piccole utilizzate nell’Adriatico settentrionale, dove gli operatori non hanno potuto usufruire di questa opportunità in un momento di pesante crisi del settore L’unità di crisi ha definito criteri secondo i quali il 50 per cento del punteggio verrà assegnato in base all’età dell’imbarcazione (un punteggio più alto alle barche più vecchie); il 30 per cento in base alla lunghezza della barca, privilegiando quelle più piccole; il residuo 20 per cento del punteggio verrà assegnato sulla base dell’età proprietario, favorendo il ritiro dei più anziani. “L’importo messo a disposizione dal Veneto per sostenere il comparto peschereccio – ha ricordato Manzato – ammonta a 5 milioni 400 mila euro, recuperati nell’ambito dell’Asse 1 nel Fep (Fondo Europeo per la Pesca). Di questa somma un milione verrà possibilmente utilizzato come compensazione socio-economica: una sorta di premio conferito ai pescatori che abbandonano l’attività, un “trattamento di fine rapporto lavorativo” che ammonterà a circa 18 mensilità, per un totale di 18 mila euro assegnati a ciascun operatore della pesca a piccolo strascico costiero che si ritirerà dal lavoro”.  
   
   
AGRICOLTURA: IN ABRUZZO 5MLN AD AZIENDE PER BIOLOGICO  
 
Pescara, 7 marzo 2012 - L´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, comunica che sono state pubblicate le graduatorie di assegnazione dei fondi destinati alle aziende agricole ammesse ai finanziamenti comunitari, che ammontano a 5 milioni di euro per gli anni 2010, 2011, 2012, 2013. Si tratta degli interventi previsti dalla Misura 214 del Programma di sviluppo rurale che riguarda in particolare il sostegno all´agricoltura biologica. Dopo la consueta fase di istruttoria delle domande si procederà alla pubblicazione dei decreti di pagamento da parte di Agea. "Si tratta di un passaggio molto importante per le numerose aziende che lavorano nel biologico ? sottolinea l´assessore Febbo ? che grazie ad una specifica azione prevista dalla Misura 214 del Psr, riceveranno un prezioso sostegno per l´introduzione e il mantenimento di metodi di produzione biologici. In particolare, l´Azione 2 è rivolta a promuovere l´adozione di tecniche colturali con l´esclusione dell´impiego di sostanze chimiche, anche nel settore della zootecnia. Quello biologico è un settore in continua espansione, anche in Abruzzo, verso il quale l´amministrazione regionale rivolge il massimo impegno lavorando affinché ci siano le condizioni migliori per le aziende. La valorizzazione del biologico si traduce anche in un maggiore rispetto non solo dell´ambiente in cui viviamo ma anche della nostra salute. Anche i consumatori sono sempre più attenti ed informati e di conseguenze preferiscono acquistare prodotti sani e soprattutto sicuri. In questi ultimi anni la nostra regione ? prosegue Febbo - ha mostrato una forte vocazione per l´agricoltura ecocompatibile come dimostrano dai numeri a nostra disposizione: in Abruzzo circa 30mila ettari sono dedicati al biologico con oltre 1.500 sono le aziende che praticano questo tipo di agricoltura su tutto il territorio, 190 delle quali fanno trasformazione di prodotti. Con la pubblicazione di queste graduatorie, si compie l´ultimo passaggio attraverso il quale può dirsi definitivamente completata la programmazione della Misura 214. Tutte le risorse finanziare previste per questo intervento, che comprendono anche agricoltura integrata e recupero della fertilità per i terreni del Fucino, possono dirsi utilizzate".  
   
   
RICONOSCIMENTO DEI FORMAGGI CALABRESI NELLA GUIDA DEL “GAMBERO ROSSO”  
 
L’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra esprime grande soddisfazione per il successo delle sette aziende calabresi annoverate nella guida del “Gambero Rosso 2012 Formaggi”. “La guida – ha dichiarato Trematerra - ha censito, 220 aziende 316 formaggi e le aziende calabresi che coprono tutto l’area regionale (Carità pecorino di Monte Poro, Caseificio Crotonese pecorino crotonese e ricotta affumicata di pecora, Maiorano ricotta affumicata di pecora e pecorino crotonese, Oliverio pecorino, Paese caciocavallo silano Dop, La Tranquilla pecorino di Monte Poro, Coop. Silana Vallefiore caciocavallo Silano Dop butirro della Sila), hanno ottenuto un posto di rilevo nei riconoscimenti. Particolare risalto ha avuto il pecorino di Monte Poro prodotto del caseificio La Tranquilla dei Fratelli Rosario e Gaetano Pochiero di San Calogero (Vv) premiato tra 17 formaggi definiti ‘fuoriclasse’, identificati con il simbolo dei tre spicchi su un tagliere, prodotti che fra tutti si sono distinti per bontà, equilibrio ed eleganza. Sono particolarmente soddisfatto per questo risultato – ha ribadito Trematerra - in considerazione del fatto che l’azienda Pochiero è destinataria dei finanziamenti della misura 112 + 121 del Psr Calabria 2007/2013, finalizzata ai giovani imprenditori che avviano e rafforzano attività di impresa agricola. La qualità della spesa comincia a dare i suo frutti e siamo orgogliosi che le aziende inserire nel circuito promozionale del Dipartimento e destinatarie di contribuzione pubblica raggiungano risultati di tale levatura confrontandosi con i migliori formaggi Italiani. Infatti il Pecorino di Monte Poro del caseificio La Tranquilla – Calabria trionfa grazie alla passione e alla capacità dei fratelli Pochiero che hanno saputo valorizzare le tradizioni coniugandole con l’innovazione. Siamo sicuri della bontà del percorso intrapreso – ha detto infine l’assessore Trematerra - a servizio dell’agricoltura calabrese: Ed esempi come questi confermano che la strada è quella giusta”.  
   
   
TERRA FUTURA, MOSTRA CONVEGNO DELLE BUONE PRATICHE DI SOSTENIBILITÀ FIRENZE, FORTEZZA DA BASSO, DAL 25 AL 27 MAGGIO 2012 (NONA EDIZIONE).  
 
Firenze – È un confronto sulle diverse idee di società, quello animato dal tema del lavoro. Perché intorno ad esso si declina anche il modello di economia, di relazione, di democrazia, di comunità che vogliamo per il futuro. Proprio per questa sua funzione fondamentale e fondante occorre restituire valore e dignità al lavoro: per tale strada sarà possibile ridare un senso nuovo al produrre, attraverso una riconversione ecologica e sociale dell’economia. Si riassume qui il tema di fondo della nona edizione di Terra Futura, mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, dal 25 al 27 maggio 2012 a Firenze, alla Fortezza da Basso (www.Terrafutura.it ). Promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente. Il sistema attuale, improntato su una finanziarizzazione estrema dell’economia, ha visto imprese e lavoratori indebitarsi per recuperare i soldi che la finanza stessa aveva sottratto loro. E ancora la tirannia della finanza malata ha provocato uno spostamento devastante della ricchezza prodotta, dirottata dagli investimenti (per innovazione, nuovi posti di lavoro, aumento dei salari,…) alle attività speculative. Così questa crisi ha contribuito a privare il lavoro del suo valore economico (fattore di sviluppo) e sociale (fattore di realizzazione degli individui, di coesione e partecipazione), marginalizzandolo pesantemente e minando anche l’equità sociale. «Non solo questo sistema oggi non viene rimesso in discussione – commenta Andrea Baranes, presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica, ma addirittura le istituzioni europee e internazionali chiedono alle lavoratrici e ai lavoratori di pagare ancora una volta il conto: il lavoro viene sacrificato per "ridare fiducia" ai mercati finanziari, che però di fiducia non ne meritano affatto». «La finanza deve tornare a essere un mezzo al servizio dell´economia e della società – prosegue -, non un fine in se stessa per fare soldi dai soldi nel più breve tempo possibile. A Terra Futura vogliamo ribaltare completamente la questione e rimettere al centro il lavoro. È questa la soluzione per un´uscita dalla crisi duratura e fondata su basi diverse: la sostenibilità ambientale e sociale e i diritti», come si legge nel Position Paper, il documento condiviso che riassume la visione politica dei partner di Terra Futura. A far conoscere questa nuova direzione, alla quale già in tanti hanno puntato la propria bussola, e a confermare le forti potenzialità di un mondo che sa produrre nuova economia e creare occupazione rimettendo al centro la persona, sono le buone pratiche di vita, di governo e di impresa in mostra alla Fortezza da Basso: prodotti, progetti e percorsi frutto di azioni e scelte di vita di singoli cittadini, enti locali e istituzioni, di associazioni e organizzazioni del non profit, infine di imprese eticamente orientate che nella sostenibilità hanno trovato anche una leva competitiva. Diverse le sezioni tematiche della vasta rassegna espositiva (con le ultime novità del settore e i progetti più innovativi) dedicate a finanza etica ed economia sostenibile, consumo critico, impegno per la pace, welfare, e solidarietà sociale, cittadinanza attiva e partecipazione, tutela dell’ambiente, energie alternative, commercio equo, agricoltura biologica, edilizia e mobilità sostenibili e turismo responsabile. Come sempre anche la proposta di un programma culturale particolarmente ricco e di alta qualità per i temi trattati e gli ospiti: seminari e convegni, dibattiti con esperti e testimoni di livello internazionale; e ancora numerosi workshop e laboratori, per far comprendere ai visitatori di tutte le età come sia possibile costruire la sostenibilità a partire dal quotidiano di ciascuno.  
   
   
REGIONE TOSCANA, ANCI E ASSOCIAZIONI AGRICOLE: “NO IMU SU TERRENI E FABBRICATI STRUMENTALI”  
 
Firenze - “Agricoltura: non tassate con l’Imu i terreni e i fabbricati strumentali”. Questo l’appello contenuto in un documento congiunto di Regione Toscana, Anci Toscana, Cia Toscana, Coldiretti Toscana e Confagricoltura Toscana. Dopo la lettera già inviata al Ministro Catania, dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che aveva ricevuto insieme all’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, i presidenti di Cia (Giordano Pascucci), Coldiretti (Tullio Marcelli) e Confagricoltura (Giuseppe Bicocchi), istituzioni ed associazioni agricole oggi riassumono in un documento congiunto le ragioni della campagna contro l’Imu su terreni e fabbricati rurali ad uso strumentale. “Questi – si spiega nel documento – sono a tutti gli effetti mezzi produttivi e dunque non considerabili in nessun modo come semplice accumulazione di ricchezza patrimoniale. L’applicazione dell’Imu agli immobili rurali strumentali rischia di colpire alle fondamenta l’intero settore agricolo toscano – si sottolinea in coro – sia negli interessi diretti coinvolti, sia nel rilievo pubblico che l’agricoltura implica in quanto insostituibile presidio di tutela ambientale e del paesaggio.” Istituzioni e associazioni professionali agricole toscane contestano la disciplina contenuta nel “Salva Italia” sia nel metodo che nel merito. “La norma- si spiega – attrae ad imponibile sia i beni immobili ad uso abitativo sia quelli ad uso strumentale e andrà ad incidere in modo eccessivamente gravoso su di un settore, come quello dell’agricoltura, che specialmente in Toscana è contraddistinto da capitali immobilizzati a bassa redditività.” “L’impegno profuso dalla Giunta regionale toscana e dal suo Presidente nella richiesta già inviata al Ministro delle Politiche Agricole – ricorda l’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori – ha rappresentato la prima azione di pressione istituzionale verso i livelli nazionali. In coordinamento con la Conferenza delle Regioni, la Regione Toscana si è inoltre mobilitata a tutti i livelli constatando come un simile cambiamento della disciplina fiscale sugli immobili rurali, rischi di mutare i fondamentali stessi del settore agricolo, ossia le basi su cui è stata costruita l’intera programmazione regionale dello sviluppo rurale. La tassazione Imu ai fabbricati rurali ad uso strumentale – conclude Salvadori – tassa il lavoro e si pone nei fatti in frizione con gli obbiettivi della programmazione regionale dello sviluppo rurale vigente (su tutti, il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013), e cioè rispetto al miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, al miglioramento dell’ambiente e alla diversificazione dell’economia rurale. Porterà, di fatto, ad un aumento dei costi per le imprese agricole con possibili ricadute negative anche sul tessuto occupazionale.” “Come Anci Toscana – soggiunge Giancarlo Innocenti, sindaco di Roccastrada e responsabile Agricoltura di Anci Toscana – esprimiamo perplessità soprattutto per la scarsa manovrabilità dell’aliquota da parte dei Comuni. Inoltre si tassano mezzi produttivi e strumenti di lavoro tramite un’imposta che dovrebbe riguardare invece solo immobili non adibiti ad uso strumentale. La nuova Imu, poi, rischia di andare a colpire duramente il settore primario e potrà generare un impatto negativo anche rispetto al ruolo dell’agricoltura come presidio del territorio, della tutela dell’ambiente e del paesaggio toscano.” “Regione ed Anci Toscana – conclude il documento – concordano di promuovere in modo congiunto e a tutti i livelli ogni prossima azione politico-istituzionale rivolta alla richiesta di escludere dalla base imponibile della nuova imposta tutti i fabbricati rurali ad uso strumentale. Tali iniziative saranno portate avanti rappresentando le ragioni della richiesta nelle istituzioni nazionali (Governo, Parlamento, Conferenza Unificata), proseguendo in Toscana le campagne di ascolto dei soggetti direttamente coinvolti e svolgendo studi e previsioni tecniche anche nell’ambito del più generale lavoro comune di approfondimento sul coordinamento della fiscalità territoriale e delle politiche pubbliche per l’agricoltura.”  
   
   
AGRICOLTURA IN TOSCANA: RIDURRE LE IMPORTAZIONI, AUMENTARE LE ESPORTAZIONI  
 
Firenze – “Il quadro che oggi l’Irpet ci consegna sul sistema rurale in Toscana è un quadro molto rispondente alla realtà.” Così l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, alla conclusione della mattinata di lavoro di ieri che è servita per la presentazione del rapporto sullo stato del comparto agricolo e agroindustriale della regione. “Noi dobbiamo lavorare oggi su strumenti semplici a dirsi, ma assai complicati a farsi – ha proseguito Salvadori – cioè dobbiamo ridurre le importazioni, in particolare penso a quelle che non vengono dall’estero, ma da altre regioni, e aumentare le esportazioni.” Esemplificando l’assessore ha continuato: “In Toscana ogni giorno vengono distribuiti 50 mila pasti, negli ospedali e in altre strutture. Non so quanto di produzione toscana entri in questi pasti, è il caso di fare un ragionamento.” A questo l’assessore ha aggiunto la necessità di “fare rete”. “La Regione ha messo 6 milioni di euro su bandi, che scadono a maggio, e che servono per fare rete. Noi non chiediamo alle imprese di diventare grandi per forza, ma di fare rete. Occorre un motore che generi attività economica e in questo il ruolo della Regione può essere importante. Questa è una linea d’azione che ci siamo dati e sulla quale abbiamo perseverato, ora occorre un salto di qualità.” Sempre a proposito di export Salvadori ha posto l’accento sulla “qualità, che deve essere una scelta confermata in maniera assoluta”. “Non sarà la quantità – ha detto l’assessore – a farci vendere sul mercato, ma la qualità. Anche nei settori, come quello del vino, dove abbiamo la quantità. Dunque confermiamo la qualità e organizziamo la quantità.” In proposito l’assesssore ha esemplificato riferendo richieste di importazione di vino provenienti dal mercato cinese. “Casi nei quali – ha sottolineato – volevano molto di più di 1500 bottiglie.” Le ultime considerazioni l’assessore le ha infine riservate all’olio, al vivaismo, alla silvicoltura e frutticoltura. “In Toscana – ha detto – abbiamo 20 milioni di piante di olivo, in parte si tratta di olivicoltura eroica, che non fa reddito, ma contribuisce a mantenere il paesaggio. Dobbiamo riuscire a modificare la Pac, la futura politica agricola comunitaria, nella parte del greening, perchè se non lo facciamo rischiamo di avere grossi problemi e penso a zone come la Valdorcia, la Valdarbia e molte altre ancora.” Quanto al vivaismo “esso rappresenta il 30% del Pil agricolo toscano ed è un settore che ha saputo dimostrare di saper coniungare tradizione e grande innovazione.” Infine i temi di frutta e verdura, “settori nei quali si deve investire, perchè fanno reddito e la silvicoltura, con gli argomenti legati alle biomasse e alla bioedilizia, nelle quali – ha detto Salvadori – la Regione e le istituzioni sono impegnate in maniera attiva ed hanno un ruolo importante”. “La Toscana – ha concluso l’assessore – ha la possibilità di centrare i risultati che si auspicano, se farà rete. Gli agricoltori toscani hanno voglia di investire e pensano al futuro, noi dodbiamo rafforzarli su questa strada. L’agricoltura e l’agroindustria hanno la possibilità di contribuire a rimettere in piedi l’economia di questo Paese.”  
   
   
RUOLO DELL’IMPRESA AGRICOLA, INTERVIENE DE FILIPPO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA HA PARTECIPATO A METAPONTO A UN SEMINARIO ORGANIZZATO DALLA COLDIRETTI  
 
“La presenza della Regione Basilicata a questa importante giornata di studio sul ruolo dell’impresa agricola nella gestione e difesa del territorio, organizzata dalla Coldiretti di Basilicata, non è un mero atto formale". E’ quanto ha dichiarato il 2 marzo il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo – che, partecipando a Metaponto ad un convegno organizzato dalla Coldiretti di Basilicata, ha illustrato lo stato di avanzamento delle opere per la messa in sicurezza dei fiumi Bradano, Agri, Sinni e Ofanto, previste dal primo stralcio dell’Ordinanza sottoscritta lo scorso 16 febbraio, per un importo di circa undici milioni di euro. “A un anno dall’alluvione che colpì il Metapontino, oltre a rinnovare i sentimenti di vicinanza e partecipazione agli imprenditori agricoli maggiormente danneggiati – ha detto il presidente De Filippo – dobbiamo prestare attenzione allo svolgimento delle attività e dobbiamo scongiurare che la pratica usuraia produca danni irreparabili, costringendo i nostri coltivatori al tracollo finanziario. Per questo motivo la Regione Basilicata renderà disponibile un ulteriore milione di euro per intervenire con ogni urgenza nell’area dell’alluvione. Sicuramente – ha osservato De Filippo facendo riferimento al tema del convegno- le imprese agricole possono svolgere un ruolo attivo nella difesa del suolo e nella rivitalizzazione delle aree rurali a partire dalla manutenzione del territorio aziendale. Il fattivo presidio degli operatori agricoli – evidenzia De Filippo – serve sicuramente a prevenire conseguenze negative sul territorio. E’ sicuramente interessante la proposta di affidare all’impresa agricola un ruolo attivo nella gestione e difesa del territorio. Naturalmente per raggiungere il risultato di un reale rafforzamento di questo tipo di attività è necessario che tale proposta sia valutata in un quadro più complessivo di opportunità e in un’ottica di massima sinergia tra tutte le realtà già operanti in questo settore”.  
   
   
LA PRODUZIONE OLEARIA CALABRESE PREMIATA AL SALONE “OLIO CAMPIONE” DI TRIESTE  
 
Anche un’azienda agricola calabrese, la “Librandi” di Vaccarizzo Albanese, ha ricevuto un Premio al sesto salone internazionale degli oli extravergine di Trieste. E’ stata una giuria popolare, composta da centotrenta persone, a conferire all’azienda cosentina la “menzione d’onore 2012”. Il riconoscimento è stato ritirato dalla proprietaria dell’azienda Angela Librandi. La giovane imprenditrice calabrese si è detta “particolarmente emozionata per questa nomina ma orgogliosa perché si tratta di un’indicazione venuta dal popolo, dalla gente che ha gustato il nostro olio”. Il Premio “Olio Campione”, che viene assegnato ogni anno, è particolarmente qualificato perché i campioni di olio inviati per partecipare al Concorso, che quest’anno sono stati ben duecentocinquanta inviate anche da aziende estere, vengono analizzati dalla Facoltà di Sciente degli alimenti dell’Università di Bologna. Successivamente, quelli che superano la prima fase, vengono selezionati da apposite giurie, a secondo della grandezza delle proprietà di provenienza. In questo contesto, il Premio all’azienda “Librandi Pasquale” è stato assegnato per la categoria “frutteti medi”. Particolarmente soddisfatto si è detto l’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra per il quale “al successo dei visitatori susseguitesi in questi giorni di fiera per il nostro stand, si aggiunge anche un successo di critica che ha consentito ad una azienda calabrese di essere tra le pochissime premiate in questa sesta edizione dell’Olio Campione.  
   
   
LIGURIA, FOCACCIA CON IL FORMAGGIO DI RECCO IGP IN GAZZETTA UFFICIALE  
 
Genova. Con un decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, pubblicato sulla G.u. Del 1 marzo 2012, viene accordata per il territorio italiano, la certificazione di indicazione geografica protetta, in attesa della definita registrazione da parte della Commissione Europea. Con il marchio Igp, nelle prossime settimane scatterà il divieto assoluto per ristoranti, trattorie, supermercati, negozi e bancarelle al di fuori della zona di produzione (Recco, Sori, Camogli e Avegno) di scrivere nei menu e offrire focacce con formaggio “tipo Recco”. Pena l’intervento dell’antifrode. Se nei successivi 180 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea non interverranno contenziosi da parte dei vari Paesi, la focaccia di Recco col formaggio sarà tutelata a livello europeo. Nel frattempo, proprio per combattere ogni abuso, Camera di Commercio e Consorzio avvieranno i piani di controllo e di tutela della focaccia.  
   
   
ELENCATE LE FORMAZIONI VEGETALI MONUMENTALI (FVM) DELLE MARCHE, IN STAMPA IL VOLUME.  
 
Il valore del patrimonio vegetale monumentale raccolto in un volume: lo ha definito la Giunta regionale che, nel corso dell´ultima seduta, ha istituito l´elenco delle Formazioni Vegetali Monumentali (Fvm) delle Marche. Un´opera di conoscenza e valorizzazione degli elementi arborei eccezionali del territorio regionale - singoli, in filare, in gruppo o costituenti bosco - che costituisce un ´unicum´ a livello nazionale. E´ frutto del Censimento realizzato dal Comando regionale Marche del Corpo Forestale dello Stato, con il finanziamento e la collaborazione dell´Assessorato alla Forestazione (legge forestale regionale n. 6/05). Esprime soddisfazione il Vice Presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini: ´Eccellente la piena collaborazione e la positiva sinergia che si e` instaurata da decenni tra l´Assessorato ed il Corpo Forestale dello Stato. La ricerca, attraverso il coinvolgimento delle comunita` locali, la valutazione delle segnalazioni, le conoscenze acquisite dal Cfs e dai funzionari regionali per l´attivita` sul territorio, le proposte di cura, tutela e perpetuazione, oltre alla descrizione ed alla georeferenziazione delle Fvm censite, e` quanto di piu` efficace si possa insieme determinare per integrare, in senso positivo, la conoscenza e la cultura delle attuali e future generazioni su quelle presenze vegetali con cui siamo, e dobbiamo essere, consapevoli ed orgogliosi di convivere´. Ora si avvia la fase della divulgazione, ai cittadini, alle associazioni, agli enti locali e alle altre istituzioni pubbliche, tramite la pubblicazione di un volume con annesso Dvd in fase di stampa e sul sito internet dedicato, della valenza paesaggistica, ambientale, sociale e storico-culturale della parte piu` eccelsa dell´intero patrimonio vegetale marchigiano, quello monumentale, che la legge regionale significativamente definisce come ´gli alberi di qualunque specie, i filari, i gruppi e qualsiasi altro elemento o formazione vegetale di particolare interesse storico-culturale o di particolare pregio naturalistico-paesaggistico, che per eta` o dimensioni possono essere considerati come rari esempi di maestosita` e longevita` o che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, o delle tradizioni locali´. Il risultato ottenuto fa parte delle migliori produzioni regionali e raggiunge molteplici obiettivi, andando ben oltre la mera attuazione della previsione normativa della legge forestale regionale. Continua Petrini: ´Pur se abitiamo in una piccola regione le `sorprese´ prodotte dalla ricerca censuaria non sono infatti assolutamente mancate, anzi sono state numerose, persino inaspettate e veramente eccezionali. Il lavoro svolto rappresenta anche il riconoscimento della grande importanza e funzione pubblica di 397 tra i piu` spettacolari elementi del paesaggio marchigiano, sia urbano che rurale, sia montano, che collinare e costiero´. Il lavoro svolto, durato oltre 4 anni, si inquadra perfettamente nella chiusura delle iniziative regionali di due eventi, uno internazionale, l´Anno Internazionale delle Foreste proclamato dalle Nazioni Unite per il 2011, ed uno nazionale, il 150 anniversario dell´Unita` d´Italia, dato che alcuni alberi sono stati testimoni di alcune fasi del Risorgimento che si sono svolte nella nostra regione, in particolare del passaggio di Garibaldi e delle sue truppe, per cui risulta percorribile un itinerario che preveda tappe proprio in corrispondenza della formazione vegetale monumentale legata ai piu` importanti e fondanti eventi storici nazionali. ´Parimenti - conclude Petrini - gli slogan sia dello sviluppo rurale (Il futuro delle Marche e` qui) che dell´attivita` di promozione turistica regionale (Marche, le scoprirai all´infinito) calzano perfettamente con quanto rappresentano e significano le formazioni vegetali monumentali regionali, sia per noi marchigiani che per i visitatori del nostro territorio´.  
   
   
BATTERIOSI DEL KIWI E VIRUS SHARKA, DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 1 MILIONE DI EURO PER LE AZIENDE COLPITE.  
 
Bologna - Ammontano a 1 milione di euro le risorse che la Regione assegnerà già nelle prossime settimane alle aziende agricole che lo scorso anno hanno attuato le prescrizioni obbligatorie per la prevenzione e il contrasto del virus sharka delle drupacee e della batteriosi dell’actinidia. I contributi, che serviranno in particolare a compensare i costi e le perdite subite per l’abbattimento delle piante infette da queste due gravi fitopatie, andranno a 161 aziende. “Con questo intervento – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni – la Regione riafferma, anche in un momento di difficoltà per il bilancio regionale, la propria volontà di sostenere le aziende agricole. Agli agricoltori chiediamo di condividere il nostro impegno per fronteggiare queste gravi malattie, per le quali non esistono, al momento, adeguati mezzi di lotta. Le speranze per una difesa efficace dalla batteriosi dell’actinidia, sono affidate agli esiti del progetto di ricerca pluriennale cofinanziato dalla Regione, dalle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli e dalle fondazioni bancarie; per questo motivo è possibile evitare il rischio che queste avversità si diffondano ulteriormente solo con una attenta sorveglianza e una diffusa prevenzione”. L’elenco dei beneficiari è pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione del 15 febbraio. Il contributo è stato calcolato per ciascuna azienda in base a tipologia, età dell’impianto, superficie o numero di piante estirpate.  
   
   
DAI MASTER OF FOOD AI CORSI DI CUCINA E DI DESIGN. QUALITY LIVING CONTINUA IL PROGRAMMA DEI CORSI DEDICATI AL VIVERE DI QUALITA’  
 
Continua il ricco programma di corsi organizzati da Quality Living, il concept store veronese dedicato alla qualità del vivere e dell’abitare. Avviati lo scorso 16 febbraio con un’interessante introduzione ai salumi, i Master of Food di Slow Food proseguono nel mese di marzo con un’appassionante viaggio attraverso i segreti della birra. Nella modernissima cucina open space al primo piano del negozio, nei giorni 13, 20, 27 marzo e 3 aprire dalle 19.00 alle 22.00, si terranno quattro lezioni dedicate all’antica bevanda: il docente Toffoli ne illustrerà - in modo didattico ma coinvolgente - le tecniche produttive, le materie prime, gli stili e la geografia, le modalità di conservazione, di servizio, senza trascurare la scelta dei bicchieri e degli gli abbinamenti. Il tutto accompagnato dalla degustazione di una ventina di birre, italiane e non, che aiuterà a capirne la storia e la tradizione. Parallelamente al master, il concept store offre la possibilità si partecipare ad altri eventi dedicati alla gastronomia. A marzo infatti si rinnova l’appuntamento mensile ‘La cucina si fa a colori’ con l’incontro ‘Piatti in giallo’ previsto il 10 marzo dalle 11.00 alle 14.00. Lo chef Eugenio Ghiraldi preparerà squisite ricette sul tema del giallo, utilizzando esclusivamente prodotti di stagione. Seguirà una degustazione finale della pietanze cucinate: cannelloni allo zafferano con ragù di pesce e salsa di patate, e vellutata di patate con cozze. Il 17 marzo, sempre dalle 11.00 alle 14.00, sarà la volta di ‘Cucinare l’ombrina del Mediterraneo’, corso tenuto dal docente Fabio Tammaro, patron del ristorante veronese l’Officina dei Sapori. Lo chef introdurrà i partecipanti alla conoscenza del pesce, partendo dalle tecniche corrette per sfilettare l’ombrina e riconoscerne i vari tagli, per arrivare poi a proporre alcune tecniche di cottura e preparazione. Il progetto di formazione proposto da Quality Living, che coinvolge tutti gli aspetti del vivere di qualità, dall’arte culinaria all’arredo, dal bon ton all’arte, prosegue a marzo con gli appuntamenti mensili del ciclo ‘Dal fai da te a facciamo insieme: corso per arredare da soli ma con qualità’ : dopo il successo della prima lezione sul tema della cucina, il 15 marzo, dalle 17.30 alle 19.30, saranno elargiti ‘Consigli esperti per arredare il bagno’. L’interior designer nonché presidente di Slow Food Veneto, Marco Brogiotti illustrerà nuovamente i principi base dell’arredo per gestire al meglio le soluzioni della propria casa. Lo stile e la raffinatezza di Donatella Dal Ferro, editrice della collana ‘Quaderni di stile’ presentata a Quality Living lo scorso dicembre, saranno protagonisti di due incontri sul bon ton dedicati al matrimonio. L’8 ed il 29 marzo, dalle 17.30 alle 19.30, si terranno gli incontri ‘Scene da un matrimonio: corso per future spose’ – il primo dedicato ai preparativi, allo stile dell´evento e alla lista nozze, il secondo alla cerimonia e all´organizzazione del ricevimento. Con la giusta dose di humour, saranno forniti alle future spose, ma anche alle suocere, cognate e persino ai futuri mariti – solitamente dimenticati - consigli pratici per districarsi con disinvoltura in quel complicato labirinto dell’organizzazione del grande giorno. Quality Living nel mese di marzo ospiterà anche eventi e corsi dedicati all’arte. Il 23 e il 24 marzo sarà presente nello store un pittore di Herend, storica fabbrica ungherese legata alla produzione di porcellane decorate a mano protagonista di alcune delle tavole più importanti della storia d’Europa, fra cui quelle dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe I. Nelle stesse giornate si svolgeranno dimostrazioni sulle tecniche di pittura aperte al pubblico, ma anche due corsi – il primo giorno dalle 10.00 alle 12.30, il secondo dalle 15.30 alle 19.30 - tenuti dal pittore stesso e rivolti ad un massimo di cinque persone che decoreranno e da altri dieci uditori. La porcellana decorata verrà poi cotta e riconsegnata ai partecipanti. A proposito di Quality Living Nato dalla collaborazione tra due storici operatori del mercato immobiliare di Verona (Zanza Immobili e Fedrigli Costruzioni) e ubicato nel cuore della città, Quality Living è un innovativo concept store che propone in un unico luogo molteplici soluzioni all’abitare di qualità, dalla proposta di proprie iniziative immobiliari, agli arredi ed oggetti per la casa, con servizi personalizzati e consulenza nel design d’interni. Sui cinque piani dell’affascinante palazzo storico di Piazza Viviani, a Verona, vengono sviluppati i vari temi della casa differenziati in termini d´offerta in due segmenti specifici di mercato: "Easy Home" e "Prestige Collection". Lo store rispecchia un´attenta e costante ricerca a livello internazionale delle novità nel campo dell’arredamento e dell’ interior design, combinata ad una moderna intuizione in termini di struttura stessa dello store, che permette al visitatore di vivere lo spazio in maniera coinvolgente ed interattiva, dall’arredo all’oggetto. Per informazioni su costi e partecipazione visitare il sito www.Qualitylivingverona.it  
   
   
BUONI RISULTATI PER I VINI MARCHIGIANI ALLA PROWEIN DI DUSSELDORF  
 
Si e` da poco conclusa la fiera Prowein, la piu` importante manifestazione del settore enologico del nord Europa che si svolge ogni anno a Dusseldorf, in Germania. La Prowein rappresenta uno dei principali appuntamenti mondiali per i produttori e per tutte quelle figure che ruotano attorno alla commercializzazione del vino. La fiera ha confermato il suo trend positivo con una buona presenza di operatori che in questi giorni hanno avuto modi di visitare anche la collettiva marchigiana organizzata con il diretto impegno dei due Consorzi (Istituto Marchigiano di Tutela Vini e Consorzio tutela vini Piceni), sotto il coordinamento della Regione Marche. Ben 24 le aziende presenti nell``area della collettiva marchigiana, piu` altre 10 aziende circa presenti con altri gruppi. ´I buoni risultati di presenze e di interesse verso i nostri vini ´ dichiara il vice presidente e assessore regionale all´Agricoltura, Paolo Petrini - e` di buon auspicio in vista del prossimo appuntamento clou per il mondo del vino italiano e mondiale: il Vinitaly, che si terra` a fine mese a Verona´. Complessivamente, con oltre 3.700 espositori provenienti da 50 Paesi, la Prowein 2012 e` stata nuovamente lo specchio in cui si riflette tutto il vasto mercato internazionale dei vini e degli alcoolici. Oltre ai tradizionali Paesi vinicoli europei e d´oltremare erano presenti anche nuovi Paesi come il Brasile, l´India e, per la prima volta, il Kosovo.  
   
   
INTENSA TRE GIORNI DI PROMOZIONE NEL PAESE DEL SOL LEVANTE DEDICATA AD ASTI DOCG E MOSCATO D’ASTI DOCG  
 
 Tre giorni nella “terra dei samurai” per far conoscere le bollicine dolci italiane più vendute e conosciute al mondo, cioè l’Asti docg e il Moscato d’Asti docg. È questa la missione del Consorzio per la Tutela che, dal 6 al 9 marzo parteciperà con un stand istituzionale alla Fiera Foodex Japan, la più importante kermesse dedicata al food & wine dell’Estremo Oriente. La delegazione, guidata da Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio per la Tutela dell’Asti, sarà impegnata in una serie di iniziative promozionali dedicate alla presentazione dell’Asti e del Moscato d’Asti. Con i tecnici e i funzionari consortili ci saranno anche cinque aziende della zona classica di produzione che, tra l’altro, è candidata a Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Suggestivo lo slogan che accompagna la trasferta in Giappone: “Alla scoperta dell’Asti docg, le dolci bollicine italiane che piacciono al mondo”. «È la conferma di una realtà in cui l’Asti spumante rappresenta la denominazione di origine controllata e garantita di maggiore rilievo nel panorama delle bollicine a docg italiane con 82 milioni di bottiglie prodotte e con un export pari all’85%» annotano dal Consorzio di Tutela fornendo anche i numeri relativi al mercato giapponese: ogni anno nel paese del Sol Levante si esportano circa 2 milioni di bottiglie di Asti docg, pari al 30 % del totale degli spumanti italiani che si consumano sul mercato nipponico. Inoltre recenti analisi di mercato hanno fatto emergere interessanti potenzialità di crescita e di sviluppo commerciale su un mercato dove le bottiglie di Asti docg si trovano ad un livello di prezzo medio-alto. Analisi che, proprio alcune settimane fa, sono state confermate da un gruppo di giornalisti giapponesi, rappresentanti di autorevoli testate del settore enologico, in visita al Consorzio dell’Asti e di cui le interviste sono state pubblicate online sul blog www.Astidocgblog.com   Dunque allo scopo di diffondere e consolidare in maniera significativa sul mercato nipponico l’immagine della denominazione Asti che coinvolge sia l’Asti docg che il Moscato d’asti docg, il Consorzio ha deciso di attivare alcune importanti iniziative con notevoli investimenti in comunicazione e trade marketing, principalmente sul canale Ho.re.ca. (hotel, ristorazione, caffè/bar). Il programma prevede dal 6 al 9 marzo la partecipazione, con un stand istituzionale, alla Fiera Foodex Japan ( http://www3.Jma.or.jp/foodex/ja/index.html ), alla sua 37° edizione è la maggiore esposizione in Asia specializzata nel food & wine. Le giornate vedranno un susseguirsi di seminari dedicati all’approfondimento dei vini tutelati e del territorio di produzione, organizzati con il supporto di The Wine Kingdom (http://www.Winekingdom.co.jp/) noto magazine giapponese. E per altri due importanti eventi il Consorzio si avvarrà della collaborazione di due eccellenti testimoni del Made in Italy: Bulgari e Armani, griffe di moda conosciute in tutto il mondo. Mercoledì 7 marzo il Bulgari Cafè ( http://www.Bulgarihotels.com/it-it/tokyo-restaurants/overview ) che si trova a Ginza, un distretto nel cuore pulsante di Tokyo al centro di un’area commerciale di lusso, con grandi magazzini, boutiques, ristoranti e caffé, ospiterà un incontro di formazione per barmen che apprenderanno nuove ricette per la preparazione di cocktail a base di Asti docg. La sera di giovedì 8 marzo il Consorzio accoglierà i suoi ospiti, rappresentanti della stampa e importanti opinion leader, al ristorante Armani ( http://www.Armani-ristorante.jp/index.html ) nella Ginza Tower, elegante e avveniristica torre dalla forma ultramoderna, dove i commensali saranno immersi nei profumi e nelle suggestioni regalati dall’Asti e dalle sue bollicine. Sarà presentato in tutte queste occasioni un corto girato in questi giorni in Piemonte intitolato "Il Sol Levante ai piedi delle Alpi" che raccoglie le interviste in giapponese ad una decina di cuochi, sommelier enologi attivi in ristoranti e cantine di Langa e Monferrato. "E´ curioso scoprire come l´arte degli “agnolotti al plìn” e dei “tajarin” viene trasmessa da un paese altro, da una cultura all´altra". La missione di Tokyo conclude le azioni mirate alla promozione e dedicate al Giappone. Un progetto realizzato per il 2012, ma che allo stesso tempo apre la strada per una strategia di comunicazione volta a potenziare la presenza di Asti docg e Moscato d’Asti docg sui mercati dell’estremo oriente. Il Consorzio, infatti, ha già programmato una trasferta ad Hong Kong in occasione del Vinexpo Asia-pacific 2012, edizione asiatica del Vinexpo di Bordeaux.  
   
   
GURI I ZI E OLIO ACTON DI LEPORANO L’ 8 MARZO UN APPUNTAMENTO DEDICATO ALLE DONNE E ALLA TAVOLA  
 
 L‘8 marzo, in occasione della festa delle donne, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, Guri I Zi ospita nel suo spazio di Milano in via San Nicolao 10, l’azienda Agricola Acton di Leporano, e invita ad un percorso sensoriale alla scoperta delle cinque varietà dell’olio extravergine di oliva prodotto nella tenuta di Cannavà, in Calabria. Guri I Zi è un comune di Scutari in Albania, in cui nel 2006 è nato il progetto di microimprenditorialità tessile femminile promosso da Idee Migranti Onlus. Nel 2009 Idee Migranti Onlus ha finanziato la costruzione di un laboratorio artigianale, l’acquisto dei telai e delle materie prime come il lino, il cotone, scelte tra le migliori aziende italiane che dimostrano un particolare impegno nel rispetto dell’ambiente e da allora commissiona alle tessitrici di Guri I Zi due collezioni l’anno. Nascono cosi i prodotti Guri I Zi, tutti realizzati interamente su telaio di legno e ricamati a mano, nel rispetto dell´antica tradizione tessile albanese: ogni pezzo creato è unico e concepito per accostare la tradizione albanese ai trend contemporanei per la casa, per la cucina, il bagno e negli accessori come le borse weekend, i cuscini a caramella e le tende. Iniziato con quattro donne, il progetto Guri I Zi oggi ne coinvolge 50 per la maggior parte delle quali questa attività rappresenta l’unica fonte di reddito per l’intero nucleo familiare. Lo spazio di Via San Nicolao rappresenta il filo diretto con l’Albania e Il ricavato delle vendite consente la continuità del progetto e di coinvolgere un numero sempre maggiore di donne albanesi. Con questa finalità, l’8 il 9 e il 10 marzo, Guri I Zi e Olio Acton di Leporano, hanno ideato una confezione regalo a edizione limitata. L’azienda Agricola Maria Eleonora Acton di Leporano, forte della propria storia e tradizione, ha deciso di sostenere Guri I Zi in quanto progetto particolarmente in linea con la filosofia aziendale, da sempre attenta alla valorizzazione del territorio, delle persone che vi lavorano e delle eccellenze artigianali locali. La famiglia Acton ha infatti creato e fatto crescere in Calabria una realtà imprenditoriale importante che affonda le proprie radici nella terra e nella sua storia. Oggi, nella tenuta di Cannavà, insieme agli antichi olivi tradizionali si coltivano piante di tipologia più moderna che producono un’olio extra vergine di elevata qualità. Tutto il processo, dalla raccolta delle olive all’imbottigliamento dell’olio, viene seguito e curato con estrema attenzione dai proprietari dell’azienda che coltivano con passione e dedizione il proprio amore per i prodotti locali tradizionali. A partire da ottobre, le diverse varietà di oliva, Ottobratica, Leccino, Carolea, Frantoio e Rogianella, vengono raccolte secondo un ordine cronologico in funzione della migliore qualità dell’olio ottenibile, per creare un prodotto di prima scelta. L’evento sarà un’occasione per esplorare le cinque monocultivar di Olio Acton, in un percorso sensoriale guidato che consentirà di apprezzare e comprendere le proprietà organolettiche dei singoli oli, soffermandosi sulle differenze e sui possibili abbinamenti. La degustazione di Olio Acton si terrà l’8 il 9 e il 10 marzo dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Come si sostiene Guri I Zi Per sostenere il progetto i tessuti a telaio sono in vendita nel nuovo spazio di Idee Migranti Onlus a Milano, in Via San Nicolao 10, dal lunedì al sabato nei seguenti orari: lun (ore 15-19), mart.-ven. (10-19), sabato (10-14). Il ricavato delle vendite viene immediatamente e interamente utilizzato per la realizzazione di nuovi ordini, al fine di garantire la continuità della produzione presso il laboratorio artigianale di Guri I Zi - Scutari (Nord Albania). http://www.guriizi.com/  http://www.aziendaagricolaacton.com/    
   
   
GOLOSE CREAZIONI GUYLIAN  
 
Creazioni di cioccolato dai soggetti originali e allegri sono il regalo che Guylian quest’anno riserva ad adulti e bambini per il giorno di Pasqua! Un’allegra e floreale confezione Guylian Little Guy, che si apre a libro, contiene venti cioccolatini dai teneri e divertenti soggetti pasquali creati con una deliziosa miscela di cioccolato bianco, al latte e fondente, così da renderli diversi l’uno dall’altro. Ovette, gallinelle e pulcini attireranno golosi e non per ravvivare ogni momento della giornata e condividere la Pasqua in famiglia o con gli amici. Un regalo unico e inimitabile dall’indiscutibile bontà e qualità garantita da Guylian! www.Eurofood.it Guylian Little Guy Scatola 200 g € 8,41  
   
   
ZERO CONTEMPORARY FOOD A MILANO ARRIVA L’ORARIO FLESSIBILE DEL RISTORANTE: EARLY DINNER, DINNER E LATE DINNER. DA ZERO CONTEMPORARY FOOD, IL RISTORANTE CHE INTERPRETA AL TOP L’ARTE DELLA CUCINA GIAPPONESE, SI PUÒ CENARE DALLE 18.30 ALLE 01.00, CON MENÙ E SCONTI DEDICATI ALLE ESIGENZE DELLA CLIENTELA.  
 
Finire la giornata lavorativa davanti ad un’ottima cena, ma in tempo per tornare a casa e dedicarsi alla famiglia è il nuovo trend dei business man, per questo Zero Contemporary Food, offre la possibilità di cenare in tre diverse fasce orarie: early dinner, dinner e late dinner. Dopo 6 anni vissuti al top il ristorante che ha messo la distanza con il dilagare di sushi di incerta provenienza e di bassa qualità (a Milano con 200 ristoranti dedicati la cucina giapponese è la seconda preferenza alimentare dopo la cucina italiana) ha deciso di rivedere orari e menù per rispondere al mutamento imposto dai tempi dedicando massima attenzione alle esigenze dei clienti. La chiusura a pranzo permette l’apertura della cucina molto presto, per chi desidera cenare dalle 18,30 alle 20,30, viene applicato il menù early dinner – con uno sconto del 20% sul conto finale se si lascia il tavolo entro le 20,30. La fascia 20,30 – 23,00 è quella della cena classica. Dalle 23,00 all’01,00 - con ingresso fino a mezzanotte – Zero propone il menù late dinner, leggero adatto per chi cena tardi. Zero Contemporary Food, è un locale che presta un’attenzione al cliente al 100%, molto intimo e raccolto, con 50 posti a sedere, crea nuovi gusti e sapori con abbinamenti sorprendenti, per un’interpretazione contemporanea del sushi e della cucina giapponese. Lo chef Hide Shinohara, 37 anni, nato e cresciuto nel nord del Giappone, abbraccia questa impostazione pur tenendo fede alla disciplina e alle tecniche rigorose della scuola culinaria giapponese, creando così proposte innovative, come l’idea di scottare il sushi, o di abbinare il tartufo bianco al pesce crudo, l’avocado al fois gras o di creare una serie di sashimi conditi con un mix di spezie sorprendenti, rimanendo sempre nell’equilibrio perfetto. Il banco sushi con 18 posti è il fiore all’occhiello del locale, uno scrigno luminoso che mette i clienti totalmente a proprio agio immergendoli in un’esperienza unica e intima. Tutti i giorni poi è attivo il menù Take Away dalle 18:30 alle 23:00. Quest’anno è stato ampiamente esteso anche ai piatti caldi. Www.zeromagenta.it  
   
   
“SILHOUETTE IN SARDEGNA” PACCHETTI PER DIMAGRIRE SENZA STRESS. PIERRE DUKAN, IL NUTRIZIONISTA FRANCESE IDEATORE DELLA “DIETA DUKAN” E IL RESORT VALLE D’ERICA A SANTA TERESA DI GALLURA INSIEME PER DIMAGRIRE CORRETTAMENTE, CON PIACERE E IN MODO DURATURO.  
 
Dimagrire con la Dieta Dukan grazie ad un programma personalizzato e specifico di una settimana, il tutto stando comodamente sdraiati al sole della Sardegna. Da oggi è possibile grazie all’accordo tra il dottor Pierre Dukan, ideatore della Dieta Dukan seguita nel mondo da 25 milioni di persone, e il Gruppo Delphina Hotels & Resorts. Il noto nutrizionista francese autore del best seller «La dieta Dukan » e del nuovo «Le ricette illustrate della Dieta Dukan» ha realizzato un programma dimagrante completo “Silhouette in Sardegna” che potrà essere praticato a partire dal mese di Maggio e per tutta la stagione estiva, nel Resort Valle dell’Erica a Santa Teresa di Gallura, rinomato centro del Nord Sardegna di fronte all’Arcipelago di La Maddalena e della Corsica. Il programma si basa sui principi del regime alimentare da lui stesso ideato per dimagrire e rimettersi in forma naturalmente, rapidamente e conservando il Giusto Peso - calcolabile anche sul sito di coaching online www.Dietadukan.it - senza eccessive rinunce. Il programma è stato studiato direttamente dal Dott. Dukan e la sua Equipe, a cui viene affidata la formazione del team che nel Resort Valle dell’Erica si dedicherà alla preparazione delle pietanze seguendo il rigido metodo Dukan, che prevede piatti ricchi di gusto e una ricca varietà dei cibi - 100 alimenti consentiti, 72 proteine e 28 verdure. Allo stesso modo il programma dimagrante beneficia delle proprietà dell’acqua marina e delle tecniche della Talassoterapia. Una volta terminato il periodo di vacanza in Sardegna i clienti saranno seguiti anche a casa attraverso il sito di coaching on line www.Dietadukan.it. Durante il soggiorno sarà possibile inoltre seguire dei mini corsi di cucina con consigli su preparazioni di semplici ricette da rifare comodamente a casa al rientro dal soggiorno  
   
   
IL SALAME E GLI AFFETTATI RASPINI: PROTAGONISTI PRATICI E SFIZIOSI DEI MENÙ PRIMAVERILI  
 
Si avvicina la Pasqua e sulla tavola degli italiani ricompaiono i piatti tipici della tradizione. Sebbene i veri protagonisti di queste festività siano i dolci, in primis la colomba e le uova di cioccolato, tra i piatti salati sono onnipresenti i salumi, soprattutto a Pasquetta. I salami e gli affettati quest’anno diventano un ´must´ sia per il tradizionale pranzo di Pasqua, sia per la scampagnata in compagnia o la gita fuori porta del lunedì di Pasquetta. Se volete stupire i vostri invitati con menu sfiziosi ed originali, Raspini vi offre diverse alternative gustose da portare in tavola per conquistare tutti i palati e per tutte le esigenze. Imbandire il banchetto di Pasqua con taglieri di affettati misti e gustose torte salate, o preparare stuzzichini a base di salumi e formaggi e ricchi panini per il pic-nic di Pasquetta, sarà semplice e pratico con i prodotti della gamma Raspini. Con Raspini arrivano finalmente in tavola i piatti freddi per iniziare al meglio l’arrivo della bella stagione, che punta su prodotti freschi come gli affettati - da gustare in tutte le occasioni grazie alle comode confezioni take away - indicati anche per chi ha intolleranze alimentari, poiché tutti i prodotti Raspini sono privi di glutine e derivati del latte. E allora… sbizzarritevi in cucina con le proposte di Raspini e servite in tavola gusto e qualità