Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2012
RICERCA UE RIVELA CHE I PESCI UTILIZZANO I SENSI PER ORIENTARSI  
 
Scienziati provenienti dai Paesi Bassi e dal Regno Unito hanno scoperto in che modo i giovani pesci della barriera corallina usano suoni, odori e la propria vista per navigare dal mare aperto e trovare il banco di pesci loro simili nascosto tra le radici delle mangrovie o tra le alghe. Il dott. Ivan Nagelkerken, che in precedenza lavorava alla Università Radboud di Nijmegen, Paesi Bassi, e ora è alla School of Earth and Environmental Sciences dell´Università di Adelaide, Australia, sottolinea la particolare importanza di queste scoperte. Pubblicata nella rivista Ecology, la ricerca "evidenzia l´importanza di sostenere un mosaico di habitat differenti e popolazioni locali in salute per fare in modo che la specie Haemulon flavolineatum, e molti altri pesci simili, riescano a completare il proprio ciclo di vita". La salute del mare e dei suoi abitanti è minacciata a livello globale da una varietà di fattori tra cui la spazzatura, l´inquinamento industriale e la pesca eccessiva. Secondo la Commissione europea, in Europa, dove le specie marine e i tipi di habitat sono stati esaminati "la maggior parte è stata trovata in condizioni sfavorevoli o sconosciute" con "solo il 10% degli habitat e il 2% delle specie ... In buone condizioni". Per scoprire in che modo i giovani pesci si orientano, i ricercatori provenienti dall´Università Radboud di Nijmegen nei Paesi Bassi assieme a colleghi dell´Università di Bristol nel Regno Unito hanno studiato le reazioni dei giovani Haemulon flavolineatum, una specie comune ai Caraibi, a suoni, odori e segnali visivi locali. Dapprima il team, utilizzando delle camere a scelta acustica, ha verificato da quali rumori ambientali il pesce era attratto. Essi hanno scoperto che i pesci arrivati da poco, vale a dire quelli che erano appena ritornati vicino alla costa dopo essersi sviluppati nel plankton per diverse settimane, erano più attratti da registrazioni sonore della barriera corallina. Tuttavia, essi non si stabiliscono nella barriera corallina che può essere un luogo pericoloso per un giovane pesce. Essi cercano invece la relativa sicurezza delle zone di riproduzione tra le mangrovie e le distese di alghe, dove crescono per i primi mesi di vita. Il secondo esperimento, effettuato utilizzando dei labirinti olfattivi a forma di "Y", ha verificato da quali odori ambientali i pesci erano attratti. Al contrario dello studio sull´udito, i pesci non erano attratti dagli odori della barriera corallina, ma piuttosto dagli odori degli ambienti e dei fondali fangosi tra le alghe e le mangrovie. "Sembra che per trovare la riva il pesce usi il rumore della barriera corallina, che è il più forte rumore dell´habitat e può essere sentito dai pesci da distanze di centinaia o migliaia di metri," ha detto la dottoressa Chantal Huijbers dell´Università Radboud di Nijmegen. "Una volta arrivati in prossimità del luogo giusto, essi possono fiutare gli habitat preferiti per la riproduzione." Nel terzo esperimento, il team ha verificato se i pesci erano attratti dalla vista di un habitat adatto o di pesci simili per formare un banco. Osservando il loro comportamento in uno spazio quadrato, essi hanno scoperto che i pesci non erano in grado di scegliere tra diversi tipi di habitat, ma erano molto attratti dalla vista di pesci dall´aspetto familiare. Il quarto test finale ha studiato la forza di questa attrazione verso gli altri pesci. Il team ha usato il labirinto olfattivo a Y e ha permesso al pesce di identificare il suo odore preferito prima di aprire una finestra per permettergli di vedere altri suoi simili. Essi hanno quindi cambiato gli odori, ma hanno scoperto che il pesce ignorava la perdita del suo odore preferito e sceglieva di mantenere il contatto visivo con i suoi nuovi compagni nel banco di pesci. "Questo ci suggerisce che una volta stabilito il contatto visivo, gli altri segnali diventano meno importanti," hanno detto i ricercatori. "La loro missione è stata compiuta." "Questo è il primo studio a osservare la gerarchia dei vari stimoli sensoriali che permettono ai giovani pesci di riuscire ad orientarsi e ad avere salva la vita," ha concluso il dott. Steve Simpson, biologo marino ed ecologo dei pesci all´Università di Bristol. "Prima l´udito e poi l´olfatto guidano i pesci a livello macro, ma è poi la vista a prendere il sopravvento quando il pesce localizza il nuovo banco formato da suoi simili." Per maggiori informazioni, visitare: Università Radboud di Nijmegen: http://www.Ru.nl/english/  
Università di Bristol: http://www.Bristol.ac.uk/news/2012/8305.html  
 
   
   
COLDIRETTI: PASSERA, NO A “ITALIAN SOUNDING”, RAFFORZARE TUTELA DELL’AGROALIMENTARE DIRETTIVA DEL MINISTRO A SIMEST. PIU’ TRASPARENZA AI CONSUMATORI SULL’ORIGINE DEI PRODOTTI  
 
Roma - Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, lo scorso 9 marzo, ha inviato una dettagliata direttiva alla export bank Simest Spa – società soggetta al controllo analogo da parte del Mise – per indicare l’assoluta necessità di contrastare ed evitare la pratica dell’ italian sounding (il falso Made in Italy) da parte di imprese che, per le proprie iniziative di internazionalizzazione, usufruiscono di un supporto pubblico. Nella direttiva, particolare attenzione viene posta al settore agroalimentare, di rilevante impatto sulla platea dei consumatori. “E’ necessario assicurare l’obiettivo di una corretta e trasparente informazione al consumatore circa l’origine delle produzioni estere – scrive Passera – evitando che elementi specifici dei prodotti o del relativo packaging possano trarre in inganno circa l’origine italiana dei medesimi”. Per tutelare la trasparenza dei mercati, il ministro indica dunque a Simest di “far sì che, mediante opportuni interventi ordinamentali o organizzativi, gli atti relativi a partecipazioni deliberate a favore delle imprese operanti nel settore agroalimentare siano revocati” nel caso in cui le società attivino pratiche commerciali tali da indurre in errore i consumatori sull’origine o sulla provenienza dei prodotti. Il contenuto della direttiva - insieme all’impegno del Mise a intensificare le politiche di internazionalizzazione e tutela del Made in Italy e a promuovere iniziative condivise per rafforzare l’export del settore agroalimentare – è stato contestualmente comunicato alla presidenza di Coldiretti, che nelle scorse settimane si era attivata per segnalare casi di italian sounding.  
   
   
ZAIA: ATTRAVERSO GLI OGM PASSA LA DISTRUZIONE DELL’IDENTITA’ AGRICOLA ITALIANA  
 
Venezia - “Ci sono almeno cinque buoni motivi per continuare a dir di no agli Ogm in agricoltura: una forte identità, che caratterizza la nostra agricoltura tra le prime nel mondo; la salute del consumatore; la volontà, attraverso gli Ogm, di declassare la produzione agricola italiana; la storia degli Ogm che, nel mondo, dimostra che nessun produttore ha mai guadagnato di più usando semi geneticamente modificati; la forte volontà della stragrande maggioranza dei produttori italiani di non consegnare alle multinazionali la proprietà della nostra terra”. Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia replica al Ministro per l’Ambiente Corrado Clini, intervistato il 15 marzo dal Corriere della Sera sugli Ogm. “Gli Ogm – sottolinea Zaia - portano inevitabilmente a un’agricoltura monocolturale, come nel caso degli Stati Uniti: chilometri e chilometri di mais e soia per mangimi e carburanti. Ma non è questa la nostra storia, fatta di migliaia di produzioni tipiche legate all’identità dei territori. E’ questo ciò che ci distingue nel mondo. E’ questo valore aggiunto che dobbiamo difendere nella concorrenza internazionale”. “Senza contare – aggiunge - l’abisso tra biotecnologie e transgenesi. Le prime sono naturali e si sono sviluppate nel corso di millenni di agricoltura, e ad esse si devono la salubrità e la tipicità dei nostri prodotti. In questo sia il settore pubblico, non ultima la Regione del Veneto, sia il settore privato investono da sempre. Con la transgenesi, invece, si incrociano e si impiantano geni tra specie e addirittura regni diversi, animale e vegetale. Su questo fronte, anche se la scienza ancora ne discute, ci sono stati diversi esperimenti che hanno dimostrato quanto possano essere pericolosi per la salute umana. Basti ricordare il caso della patata Amflora in Germania”. “Poi – continua il presidente veneto – c’è il problema dell’‘inquinamento’ genetico. Una volta messi in coltivazione, gli Ogm spesso migrano sulle specie vicine non Ogm attraverso l’impollinazione. Togliendo così di fatto la libertà a coltivatori e consumatori Ogm free di continuare a coltivare e consumare prodotti senza Ogm. I rosei scenari prospettati dal Ministro non tengono conto di una semplice constatazione: questi semi bisogna comprarli ogni anno. E da chi? Sono poche, potentissime multinazionali a detenerne i brevetti, realtà così forti da riuscire a influenzare persino le politiche dei governi e a impoverire, di fatto, i contadini. Sono queste realtà ad aver trasformato prodotti come il mais, il riso, la soia, il grano, in commodity: beni standardizzati facilmente negoziabili sui mercati internazionali, dunque esposti alle speculazioni. E’ la stessa logica che mette in competizione il commestibile con il combustibile”. “Non è questa la soluzione”, conclude Zaia. “Né nei paesi in via di sviluppo, dove, contrariamente a ciò che afferma Clini, bisognerebbe puntare su un’agricoltura radicata nel territorio che porti alle popolazioni locali lavoro e sviluppo e quindi anche i vaccini, senza doverli inoculare attraverso gli Ogm delle multinazionali. Né in un paese come il nostro, stretto e dall’agricoltura frastagliata, e per questo identitaria e territoriale. Un’agricoltura che proprio per questo è più avanzata, perché quella ricerca che Clini sembra non voler vedere si applica nel campo della naturalità. Bisognerebbe mettere i soldi in questa via buona, invece di pensare di passare dall’età della pietra al progresso attraverso la tentazione fintamente scientifica degli Ogm”.  
   
   
OGM. LA PREOCCUPAZIONE DELLA PUGLIA PER LA POSIZIONE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE.  
 
In relazione alla posizione del Ministero dell’Ambiente che annuncia un’apertura sull’utilizzo di Ogm in agricoltura, interviene l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno, in veste di Coordinatore nazionale della Commissione Politiche Agricole. “Siamo sorpresi e francamente preoccupati – ha detto Stefàno - per le dichiarazioni del Ministro Clini apparse in un’intervista ad un quotidiano sulla possibilità di un utilizzo degli Ogm in agricoltura. Più volte abbiamo espresso la nostra netta contrarietà all’impiego di materiali geneticamente modificati in agricoltura. Una posizione condivisa da tutto il Sistema delle Regioni e ribadita in tutti i consessi, anche in quelli dell’Unione Europea”. “Non conosciamo – ha continuato Stefàno - i motivi che hanno spinto il Ministro Clini a tali dichiarazioni, che collidono con le ragioni della tutela di una agricoltura italiana basata sulla tipicità delle coltivazioni e su un patrimonio di biodiversità che deve essere assolutamente salvaguardato se non si vuole correre il rischio di perdere l’indiscusso primato della qualità. Anche soltanto l’utilizzo parziale degli Ogm nelle coltivazioni con la finalità di risorsa energetica finirebbe per innescare pericolosi e irreversibili fenomeni di contaminazione con le produzioni autoctone”. “Sono certo di interpretare il pensiero e la posizione dei miei colleghi delle altre regioni italiane – ha concluso Stefàno – continuando a confermare il nostro convinto no agli Ogm che ribadiremo anche in tutte le sedi istituzionali e sottolineando l’opportunità della linea dell’esercizio della clausola di salvaguardia, sulla quale richiamiamo anche l’impegno del Ministro all’agricoltura, Catania”.  
   
   
OGM, LE MARCHE RIBADISCONO LA LORO CONTRARIETA´ PAOLO PETRINI, PRESIDENTE DELLA RETE EUROPEA DELLE REGIONI LIBERE DA OGM, INTERVIENE SUL DIBATTITO IN CORSO  
 
L´agricoltura biotech nel mondo e` cresciuta dell´8 per cento rispetto all´anno scorso, ´dati che guardiamo con molta preoccupazione´ commenta il vicepresidente della Regione e assessore all´Agricoltura Paolo Petrini, intervenendo cosi` nel dibattito in corso sulle colture ogm. ´Gli ogm sono contro gli interessi degli agricoltori europei ´ sottolinea Petrini - In un mondo sempre piu` globalizzato dove regna la conformita` per rimanere competitivi dobbiamo produrre diversita` perche` a vincere e` l``eccezione. Gli ogm sono la negazione del nostro modello di agricoltura, la cancellazione della nostra identita` alimentare´. Dal 2010 Petrini ha assunto la Presidenza della Rete delle 55 Regioni e Autonomie locali libere da Ogm, organizzazione nata nel 2003 per volonta` di dieci Regioni Europee di far sentire la propria voce in materia di coltivazioni geneticamente modificate e dall´esigenza di accogliere la crescente preoccupazione e contrarieta` dei consumatori europei. La Rete, che conta attualmente 55 regioni europee per 122 milioni di abitanti su 9 Stati, vuole ribadire la liberta` di scelta dei governi europei di vietare le coltivazioni geneticamente modificate nei propri territori al fine di tutelare la biodiversita`, le produzioni di qualita` biologiche, tradizionali e tipiche, l´immagine di un territorio - anche in chiave turistica - per un´ agricoltura sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. ´Il territorio italiano ´ rileva il vicepresidente Petrini - non si presta alla coltivazione di Ogm poiche` le peculiari condizioni geografiche e morfologiche rendono impossibile l´attuazione di misure che permettano la coesistenza tra agricoltura biologica, convenzionale e agricoltura che si avvale degli Ogm. Riteniamo opportuno poi, che nell´ambito del dibattito europeo sull´impiego delle biotecnologie in agricoltura, l´Efsa (Agenzia per la Sicurezza Alimentare Europea) si impegni per implementare protocolli di sperimentazioni propri prima dell´autorizzazione all´immissione nell´ambiente di nuove varieta` Gm. Gli Ogm ad oggi disponibili sul mercato sono stati prodotti in laboratorio negli anni ´80 - riguardano principalmente mais in Europa e soia, cotone e colza nel resto del mondo - e quindi l´introduzione nel contesto europeo, ed italiano, non produrrebbe significativi effetti economici, trattandosi di materiale modificato oltre trent´anni fa per resistere agli erbicidi e creerebbe, per di piu`, un conflitto con il mondo produttivo biologico. Occorre poi dare corretta informazione ai consumatori sull´esistenza e l´impiego di metodologie di selezione e miglioramento genetico, meno veloci ma egualmente promettenti e non riconducibili alle tecniche di modificazione genetica, queste ultime privilegiate, poiche` brevettabili, dalle multinazionali sementiere. Anche la recente sentenza della Corte di Giustizia Europa (settembre 2011) ha evidenziato l´incompatibilita` delle coltivazioni Gm con il settore apistico ´ universalmente riconosciuto quale `indicatore di biodiversita`´ di un territorio - con particolare riferimento alla produzione di miele e integratori derivati da polline´.  
   
   
OGM: BASILICO GENOVESE, NOTIZIA INFONDATA  
 
Genova. "In un momento così delicato per le imprese agricole, attribuire al basilico Dop di Liguria, nel contesto di una intervista sugli Ogm, origini derivanti da "ingegnerie genetiche", come abbiamo letto su un quotidiano nazionale, in una risposta attribuita al ministro dell’Ambiente Corrado Clini, è effettivamente avventato, spero in un chiarimento". "Soprattutto perché la notizia, totalmente priva di fondamento, rischia di danneggiare una eccellenza della Liguria come il basilico genovese con il quale si produce il pesto, simbolo dell´agroalimentare della nostra regione in tutto il mondo, come dimostra il campionato in programma in questi giorni a Genova". È il commento del 16 marzo dell´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria Giovanni Barbagallo.  
   
   
MADE IN ITALY , L´ITALIAN SOUNDING E IL "PARADOSSO ITALIANO"  
 
“Siamo di fronte ad un vero e proprio attacco dell’agropirateria nei confronti della migliore produzione agroalimentare italiana. Quotidianamente ci troviamo a fronteggiare un fenomeno che rischia di danneggiare il nostro patrimonio di eccellenze, la nostra cultura secolare e il lavoro appassionato dei nostri agricoltori che oltre alla grave congiuntura sfavorevole devono fare i conti anche con la concorrenza sleale della contraffazione” Così, l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno che, anche in veste di Coordinatore nazionale della Commissione Politiche Agricole, è intervenuto il 15 marzo in Piazza Montecitorio a Roma al presidio promosso dalla Coldiretti e dalle Associazioni dei consumatori e degli Ambientalisti in difesa dell’agroalimentare Made in Italy per "testimoniare la solidarietà – ha sottolineato l’assessore Stefàno nel suo intervento - a tutti gli agricoltori per il loro prezioso lavoro, spesso non ripagato in termini di redditività, che consente di tramandare una sapienza produttiva e quella ineguagliabile qualità di livello superiore che ci viene riconosciuta e invidiata dai consumatori di tutto il mondo e che costituisce l’eccezionale appeal sul quale tenta di incunearsi la concorrenza truffaldina" La Puglia, peraltro, è stata la prima regione italiana ad aderire, con un ordine del giorno votato in Consiglio regionale sull´"Italian sounding" e sulla anomalia di società partecipate dallo Stato che con soldi pubblici finanziano attività produttive all´estero. “E´un paradosso tutto italiano - ha denunciato l´assessore Stefàno - uno Stato che non riesce a trovare i soldi per finanziare le funzioni costituzionali in materia di agricoltura, svolte dalle Regioni, e però parallelamente continua ad assicurare risorse pubbliche per sostenere attività imprenditoriali all´estero che attraverso l´Italian sounding fanno concorrenza sleale ai nostri produttori italiani". “E’ necessario mantenere alta l’attenzione e la vigilanza contro l’agropirateria – ha aggiunto Stefàno – sia mettendo in campo misure e risorse straordinarie, sia lavorando di concerto con tutti gli stakeholder per affinare strategie che contrastino i costanti tentativi di inquinare il mercato con la contraffazione. Non si tratta di tutelare soltanto gli aspetti valoriali legati all’ “immagine Italia”, che pure rappresentano un segmento importante della nostra pluricentenaria tradizione culturale, ma di salvaguardare più concretamente valori economici rilevanti per assicurare redditi alle famiglie e non perdere fatturati e livelli occupazionali, anche in considerazione del periodo critico che stiano attraversando”. “Sulla scorta delle sollecitazioni della manifestazione di oggi, - ha concluso Stefàno - non mancherò di riportare, ancora una volta, all’attenzione del Sistema delle Regioni questi temi per mettere a punto una linea condivisa al fine di indirizzare una proficua interlocuzione politica e istituzionale”.  
   
   
AGROALIMENTARE, PRESIDENTE REGIONE UMBRIA MARINI INTERVIENE A MANIFESTAZIONE COLDIRETTI IN DIFESA DEL “MADE IN ITALY”  
 
"Difendere il ´Made in Italy´, sia per le nostre produzioni agroalimentari che tutti gli altri prodotti di pregio del nostro Paese, significa difendere il ´marchio Italia´ e di conseguenza la nostra economia. Per questo sono qui, a testimoniare la condivisione della vostra iniziativa da parte della Regione Umbria". Lo ha detto la presidente della Regione, Catiuscia Marini, intervenuta il 15 marzo a Roma, in Piazza Montecitorio, alla manifestazione organizzata dalla Coldiretti per la difesa delle produzioni italiane dalle continue contraffazioni, il cui caso emblematico è rappresentato dal falso "Made in Italy" di Stato rappresentato dal "Pecorino" prodotto completamente in Romania con i soldi dello Stato italiano, esposto per la prima volta questa mattina in piazza a Roma. Alla manifestazione ha preso parte anche una delegazione umbra della Coldiretti. La presidente Marini ha sottolineato come la Regione Umbria abbia formalmente condiviso le ragioni delle proteste della Coldiretti e come, attraverso l´operato dell´assessore regionale all´Agricoltura Fernanda Cecchini, abbia sostenuto all´interno della Conferenza delle Regioni italiane le iniziative istituzionali per la tutela del marchio di origine dei prodotti italiani. "In Umbria, come nel resto delle regioni italiane - ha detto la presidente - il settore agroalimentare rappresenta una importante leva di competitività della nostra economia ed una opportunità per stimolare la crescita. Vanno, quindi, denunciati gli ormai troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio del Paese". "Dobbiamo mettere in campo - ha concluso - ogni iniziativa utile a difendere il nostro patrimonio in termini di qualità e sicurezza, salvaguardare l´occupazione e il lavoro che corrono seri rischi a causa proprio di forme di illegalità e contraffazioni nel delicatissimo settore agroalimentare. Inoltre, questa è una battaglia indispensabile per garantire agli stessi cittadini e ai consumatori il diritto di conoscere con esattezza cosa acquistano".  
   
   
MORTADELLA BOLOGNA IGP: POSITIVE LE VENDITE CORRADINO MARCONI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO: ATTIVITÀ DEL CONSORZIO CENTRATA SULLA QUALITÀ  
 
Milano– Dal Consorzio Mortadella Bologna arrivano i dati di produzione e di vendita del 2011, resi disponibili dall’Istituto Nord Est Qualità, che confermano il trend positivo degli ultimi anni della Mortadella Bologna con circa 35 mila tonnellate vendute. La produzione si attesta invece attorno alle 39 mila tonnellate. Merita una menzione speciale il pre-affettato, che ha segnato +4,9% rispetto al 2010 con circa 5 milioni di kg e le piccole pezzature - fino ai due chili - che hanno invece totalizzato +2,2% con oltre 3,5 milioni di kg. A partire dal secondo semestre 2012 il Consorzio potrà inoltre disporre di ulteriori informazioni per capire meglio il mercato e il suo andamento grazie all’accordo con la società di ricerche Nielsen che monitorerà l’intera categoria della mortadella, generica e Igp. Il Consorzio avrà una dettagliata analisi del prodotto venduto: dimensione del mercato, sell out a volume e a valore, prezzi al dettaglio e intensità promozionale di prezzo. Per dare più completezza alle informazioni, i dati saranno forniti anche per formato e secondo la modalità di presentazione di vendita (al banco taglio o al libero servizio; affettata, intera, a tranci). In particolare non solo verranno monitorate le vendite della Distribuzione Moderna, ipermercati, supermercati, superette e libero servizio di piccole dimensioni, ma anche le vendite del canale del Normal Trade (i liberi servizi indipendenti, i negozi tradizionali e i negozi specializzati a vendita assistita). Il Normal Trade è un servizio innovativo ritenuto molto importante per un mercato come quello della mortadella, in cui circa il 43% dei volumi (dato Nielsen) è ancora venduto proprio attraverso questo canale. Il Consorzio, in questi undici anni di attività ha sempre lavorato per la tutela e la valorizzazione della Mortadella Bologna. Ha oggi 30 consorziati che rappresentano il 95% del totale della Mortadella Bologna Igp prodotta.  
   
   
CINTA SENESE: L’UNIONE EUROPEA RICONOSCE UFFICIALMENTE LA DOP  
 
Firenze – Cinta senese Dop: con la firma del commissario europeo all’agricoltura, Dacian Ciolos, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee il regolamento che attesta l’iscrizione della Cinta senese fra le denominazioni di origine protetta. “Si conclude così, felicemente – commenta il 15 marzo l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori – il lungo percorso che ha portato al riconoscimento della Dop per questa razza di suini autoctoni della Toscana. Una razza particolarmente antica e famosa da sempre in Toscana, pregiata per la qualità organolettica e nutrizionale delle sue carni, che viene allevata al pascolo, ma che aveva rischiato seriamente l’estinzione. E’ stato proprio il lavoro congiunto degli allevatori, insieme alla Regione, alla provincia di Siena e a tutti gli enti preposti – conclude Salvadori – a permettere di nuovo la diffusione di questo suino e la valorizzazione dei prodotti derivati dalle sue carni. Ora il riconoscimento ufficiale della Dop corona questo lavoro.” La cinta senese si caratterizza per avere taglia media, con cute nera, setole nere poco folte, ed una caratteristica fascia bianco rosata (una sorta di cintura, per l’appunto) che cinge torace, spalle, garrese e arti anteriori. Il grifo si presenta più allungato e stretto rispetto alle altre razze di maiali, un adattamento ad uno stile di vita più rustico; la coda con pennacchio di setole in fondo è quasi sempre portata senza ricciolatura. Le orecchie sono di piccola dimensione, dirette in avanti e un po’ in basso, a coprire gli occhi dai rovi e dalle sterpaglie. La presenza della razza in Toscana ha origini antichissime e le sue rappresentazioni nell’arte sono frequenti. La più famosa è quella degli “Effetti del Buongoverno” (1338-40) di Ambrogio Lorenzetti, sito nel Palazzo Comunale di Siena. Anche il ciclo di affreschi della “Cappella di Casanuova di Ama” (1596) a Gaiole in Chianti ne presenta un esemplare affrescato ai piedi di S.antonio Abate. La data della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee è il 13 marzo 2012, la sua entrata in vigore è stabilita dopo 20 giorni. Da quel momento il regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli stato membri dell’Ue.  
   
   
PRODUTTORI VERI TESTIMONIAL TIPICAMENTE FRIULANO  
 
Udine - Vinitaly 2012, alla Fiera di Verona dal 25 al 28 marzo, sarà sempre all´insegna del Tipicamente Friulano. Lo ha anticipato l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, nel presentare, assieme al direttore generale dell´Ersa, Mirko Bellini, la partecipazione del Friuli Venezia Giulia a uno dei grandi appuntamenti dell´enologia mondiale. Il Vinitaly ha rappresentato di anno in anno una tappa fondante per la strategia di promozione della Regione nel mondo del vino, tra gli assaggiatori, gli operatori, i degustatori, i gourmet, i buyer di tutto il globo. Come ha ricordato Violino, due anni fa fu infatti tenuto a battesimo il marchio Tipicamente Friulano, caratterizzato dall´aquila bicipite, simbolo della friulanità. Lo scorso anno, proprio alla rassegna veronese, ci fu il passaggio di consegne, per l´organizzazione dello stand del Friuli Venezia Giulia e la gestione della promozione agroalimentare, tra Turismo Fvg e l´Ersa. Quest´anno, la partecipazione del vigneto regionale al Vinitaly sarà siglata interamente dall´Ersa. Come ha tenuto a precisare l´assessore, lo stand del Friuli Venezia Giulia rimarrà lo stesso, ma sarà modificato per favorire la promozione delle aziende, l´accessibilità, la sicurezza. Il motivo conduttore della presenza regionale alla grande ´kermesse´ veronese sarà sempre caratterizzato dal tema Tipicamente Friulano. Attraverso l´esaltazione delle eccellenze, che secondo Violino rappresentano l´elemento trainante della promozione dell´enologia e dell´agroalimentare del territorio. Mentre il vino del Friuli Venezia Giulia costituisce il ´fil rouge´, ovvero il collante del sistema agroalimentare ed enogastronomico con l´intera produzione agroalimentare di pregio della nostra terra. Che si identifica nei grandi vini quale essenza dello sviluppo della civiltà contadina. L´edizione numero 46 di Vinitaly segnerà una svolta nella distribuzione delle giornate di apertura: l´inaugurazione, anziché essere effettuata il giovedì, è in programma domenica 25 marzo. Così, come ha precisato Bellini, la giornata di domenica potrebbe evidenziare la criticità di questa scelta. Quando vi si concentrerà la presenza di appassionati del buon bere, di curiosi del pianeta vino, ma anche delle miriadi di esponenti delle associazioni, tra le quali quelle dei sommelier, che popolano l´enologia italiana e mondiale. Per questo la Regione ha scelto di valorizzare lo stand del Friuli Venezia Giulia lunedì 26 marzo, alle ore 11,30, quando l´assessore Violino interverrà a salutare i protagonisti dell´esposizione del Friuli Venezia Giulia. Che come lo stesso assessore aveva precisato, sono i viticoltori. Nell´occasione, verranno presentati i progetti di promozione dell´Ersa, per l´agroalimentare, per il 2012. Il Vinitaly 2012 ha dunque adottato la strategia di distribuzione delle giornate di apertura che da tempo caratterizza il Pro Wein, a Dusseldorf. Ma, secondo Bellini, nella rassegna veronese, che vive anche della presenza di tanti consumatori e degustatori i quali si dovranno concentrare nella giornata di domenica, unico giorno festivo, proprio la domenica metterà a dura prova l´accoglienza nell´intero sistema del Vinitaly. A partire dall´ inaugurazione, prevista per le ore 12. Nell´area del Friuli Venezia Giulia saranno presenti 105 aziende in 93 postazioni: 13 aziende in più rispetto allo scorso anno, 10 postazioni in più. Lo stand è stato leggermente modificato per accogliere le richieste di tutte le aziende che avevano chiesto di parteciparvi. Mentre sono stati adeguati anche i criteri di distribuzione dei costi alle aziende presenti. Tra le modifiche apportate, quelle ai banchi riservati ai Consorzi delle Doc. Realtà che è stata rappresentata alla presentazione odierna dal presidente del Consorzio dei Consorzi delle Doc Fvg, Badin. Mentre uno spazio dedicato sarà riservato alla presenza di Turismo Fvg, è prevista un´area reception dell´Ersa, e un´unica scala centrale permetterà di accedere al piano superiore, dove è sempre previsto il settore per la stampa. L´ersa metterà a disposizione delle aziende presenti nello stand collettivo e di quelle esterne a tale struttura 11 mila bicchieri marchiati con il logo del Tipicamente Friulano. L´immagine esterna del padiglione 6, che accoglie lo stand del Friuli Venezia Giulia, rimarrà la stessa dello scorso anno. Verranno infatti riutilizzati i teli marchiati Tipicamente Friulano realizzati per le precedenti edizioni. Così lo stand, secondo Bellini, potrà essere ora utilizzato senza necessità di cambiamenti strutturali anche per le prossime edizioni del Vinitaly. Bellini ha concluso il suo intervento sottolineando con una punta d´orgoglio che il Friuli Venezia Giulia è presente nel padiglione 6 proprio assieme all´Alto Adige: si tratta delle due realtà italiane più conosciute nel mondo per i grandi vini bianchi.  
   
   
CAMPOBASSO - SICUREZZA PRODOTTI ITTICI, PARTE CICLO FORMATIVO  
 
Quali sono le regole dettate dall’Unione Europea per gli alimenti ittici? Tutte le norme per la sicurezza e l’igiene dei prodotti ittici sono alla base dei primi corsi di formazione sui Regolamenti Europei, che la Camera di Commercio di Campobasso ha organizzato in collaborazione con Capitaneria di Porto, il Servizio Veterinario dell’Asrem - sezione di Termoli - e la Federcopesca Molise. Venerdì 16 marzo presso la Capitaneria di Porto di Termoli è stato presentato alla stampa il primo corso sulla buona prassi igienica per i prodotti della pesca e sulla sicurezza dei prodotti ittici immessi sul mercato, riservato ai titolari e dipendenti delle imprese della pesca. Il percorso formativo andrà ad approfondire le tematiche più rilevanti per la buona gestione di un’attività ittica. Gli addetti verranno, infatti, preparati: sulle procedure di registrazione e tracciabilità; su come identificare i punti critici della propria attività ed eseguire regolarmente controlli su di essi; sulla collaborazione attiva con le autorità competenti nelle azioni tese a ridurre i rischi che minacciano la sicurezza degli alimenti; sulla predisposizione dei manuali inerenti la buona prassi igienica da adottare per la propria attività.  
   
   
IL PROSECCO RISORSA DEL NORD EST. PRODUTTORI E REGIONI A CONFRONTO PER TUTELARNE LA CRESCITA  
 
Prosecco (Trieste) . “Quella della verifica dell’andamento della produzione di Prosecco Doc è una partita strategica per l’intero sistema enologico ed economico del Veneto e del Friuli Venezia Giulia: stiamo conquistando nuovi mercati con un prodotto esclusivo e sempre più apprezzato, ottenuto anche grazie alla conversione di preesistenti vigneti ritenuti non altrettanto utili per l’immagine e il reddito delle realtà enologiche delle nostre due Regioni. Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo consentire scivolamenti o fughe in avanti rispetto all’esigenza oggettiva di equilibrare aumento della produzione con aumento della domanda”. Lo ha ribadito ieri l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, nel corso della riunione svoltasi nella località Prosecco di Trieste, che dà il nome al vino, con il rappresentante del Friuli Venezia Giulia Luca Bulfone, Direttore centrale della Direzione risorse rurali agroalimentari e forestali, il vicepresidente del Consorzio di tutela della Doc Giorgio Serena e i rappresentanti delle organizzazioni professionali delle due regioni. Il Prosecco è il più affascinante fenomeno dell’enologia mondiale moderna: un vino solo del Nord Est italiano, con salde radici nella storia ma innovativo, che sta conquistando i mercati dei cinque continenti. Secondo uno studio del Cirve dell’Università di Padova, lo scenario del prossimo futuro prevede una crescita della domanda, ma anche un forte aumento della produzione. Per evitare squilibri ed evitare sovrapproduzioni che sarebbero rovinose per l’enologia dei territori interessati e per i produttori. Regioni e filiera hanno dato vita ad un progetto strategico, unico nel suo genere, per seguire l’evoluzione del Prosecco: lo scorso luglio è stata fissata una produzione complessiva di Prosecco Doc pari ad una superficie produttiva di 16.500 ettari nel Veneto e di 3,500 ettari nel Friuli Venezia Giulia. Oggi Regioni e filiera hanno confermato questa strategia e la volontà di rispettarne i contenuti: si continuerà dunque ad operare unitariamente, con l’obiettivo di assicurare un futuro che sia per tutti positivo, senza che eventuali turbative, da qualunque parte possano venire, rischino di compromettere decenni di impegno e di lavoro. “Il limite dei 3500 ettari di vigneti per la Doc Prosecco per il Friuli Venezia Giulia è una soglia che abbiamo concordato insieme al Veneto – ha ricordato Bulfone – e va nella direzione di tutelare la qualità delle produzioni ed essere quindi anche una garanzia per il consumatore finale”. Una cattiva gestione vanificherebbe i consistenti investimenti compiuti finora, con conseguenze pesantissime per la viticoltura e le imprese, riflettendo fatalmente sul posizionamento anche delle altre preziose produzioni vinicole dei nostri territori. “Ribadiamo l’assoluta necessità di mantenere il blocco degli impianti, come pattuito nel 2011 – ha confermato Serena, secondo il quale la presa di posizione del Consorzio non vuole essere un freno allo sviluppo dell’attività della filiera, bensì un’azione di controllo volta a garantire il perdurare di un valore economico importante, che fa capo a circa 8 mila produttori. “I veri nemici del Prosecco – ha concluso Manzato – non sono qui, ma al di là dei nostri confini, ad esempio in Brasile, dove inseguono il nostro successo copiandoci il nome. Possiamo difenderci e proseguire in un mercato promettente ma sempre infido a due condizioni: che sappiamo noi per primi rispettare le regole della filiera puntando ad accrescere la qualità; che operiamo assieme, come sistema Prosecco e anche come Europa per contrastare le imitazioni e le malecopie, da qualunque parte provengano. E’ una responsabilità, per questa zona che è “di confine”, è una responsabilità per tutti noi”.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PAGAMENTI IN AGRICOLTURA, ENTRO GIUGNO IL SALDO DELLA "DOMANDA UNICA"  
 
Bologna - Dopo l’anticipo dello scorso ottobre, il primo pagamento della “domanda unica” 2011 della Pac sarà effettuato dalla seconda metà di marzo, mentre il saldo avverrà entro il 30 giugno 2012. E’ quanto comunica Agrea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura. La dilazione di due/tre mesi rispetto ai previsti pagamenti, che per prassi avvengono tra dicembre e gennaio, è dovuta al regolamento europeo che impone la revisione triennale delle foto aeree e il conseguente, inevitabile allungamento dei tempi. Successivamente saranno saldate le domande agro-ambientali del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Le somme erogate non subiranno riduzioni per eventuali “recuperi“ di importi su domande pagate negli anni precedenti. “Siamo consapevoli del profondo disagio che questa dilazione dei tempi di pagamento, che Agrea sta cercando di contenere il più possibile, comporta per gli agricoltori- sottolinea l‘assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - voglio tuttavia ricordare che proprio l’operazione di verifica delle superfici, ormai peraltro in fase di conclusione, consentirà, dal 2012 e per i prossimi tre anni, di erogare tempestivamente una maggiore massa di aiuti comunitari e di diminuire la percentuale dei controlli “in loco“dal 5% all’1%. In questo modo si ridurranno i disagi per le aziende agricole e i costi per la pubblica amministrazione”. Per regolamento dell’Unione europea il nuovo uso del suolo, accertato con i controlli aerei, va utilizzato dagli organismi pagatori per verificare tutte le domande di premio riguardanti la superficie agricola, cioè le “domande uniche” e quelle riferite alle misure agro-ambientali del Programma di sviluppo rurale. I controlli tramite foto aeree delle superfici per cui si chiede il premio, vengono realizzati ogni tre anni da Agea, l’Agenzia nazionale per le erogazioni agricoltura e nel 2011 questa complessa procedura ha interessato tutta l’ Emilia-romagna.  
   
   
ACCORDO UE-MAROCCO, RICORSO FEDERCOOPESCA:ODG ALL´ESAME DELLA CONF.REGIONI  
 
La Conferenza delle Regioni, su proposta e relazione dell’assessore Dario Stefàno e coordinatore della Commissione Politiche agricole nazionale, ha approvato il 15 marzo alcuni ordini del giorno strategici che nel pomeriggio saranno consegnati all´attenzione del Governo in sede di conferenza Stato - Regioni. Da segnalare l’ordine del giorno sull’Accordo Ue-marocco di liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli e della pesca, con la richiesta di intervento al Governo e alla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo “affinché si esiga una uniformità di comportamento rispetto agli studi preliminari, agli accordi e il continuo monitoraggio del rispetto delle quote, oltre al rafforzamento dei controlli alle frontiere, per evitare frodi e violazioni dei prezzi di importazione”. “Le Regioni - spiega l’assessore Stefàno - nutrono non poche perplessità sull’impatto economico dell’accordo per le produzione dei Paesi membri. È forte la preoccupazione per gli effetti destabilizzanti per l’economia, per i giovani e per le prospettive di sviluppo della agricoltura e della pesca, derivanti dall’accordo che interviene in un momento particolarmente difficile per l’economia e per il settore agricolo in particolare. Da un punto di vista dell’impatto economico, infatti, la ratifica dell’accordo sottopone il mercato comunitario a dei rischi, causati dalle potenziali ricadute economiche negative nei territori specializzati nella coltivazione di ortaggi e di altre produzioni mediterranee, quali agrumi, olive, frumento”. Pertanto, con l’ordine del giorno odierno si chiede l’intervento diretto del Governo e nell’ambito della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo affinché si esiga da parte della Unione Europea: - indagini e studi particolareggiati per valutare l’impatto sociale ed economico dell’accordo sui produttori agricoli e della pesca europei e sui prodotti comunitari con particolare riferimento alle produzioni mediterranee, ed i relativi riflessi occupazionali; per il futuro, una preventiva e immediata verifica e valutazione dell’impatto economico dell’accordo per le produzione dei Paesi membri della Comunità; un monitoraggio continuo, anche attraverso accordi istituzionali e meccanismi specifici, per lo scambio di dati ed di informazioni sulle produzioni e sugli scambi commerciali al fine di evitare perturbazioni dei mercati; il rafforzamento dei sistemi di controllo e l’accelerazione del processo di revisione normativa sul sistema dei prezzi e delle organizzazioni comuni di mercato. Altro ordine del giorno, quello relativo al Ricorso della Federcoopesca contro il Regolamento (Ce) n.1224/2009 (c.D. Regolamento Controlli) presso il Tribunale di I grado dell’Unione Europea. Le Regioni hanno dato singolarmente la propria disponibilità a costituirsi ad adiuvandum al fianco di Federcoopesca, condividendone le ragioni, poiché il Regolamento in questione appare troppo oneroso per gli operatori, difficilmente applicabile e limitativo per la libertà dell’impresa. “La sostenibilità ambientale della pesca – spiega il coordinatore Stefàno – non deve mettere alla prova la sostenibilità economica, ma anzi entrambe devono poter essere tenute assieme. E i Controlli devono poter assicurare questo ambizioso obiettivo”. Con l’ordine del giorno odierno si invita il Governo a valutare la possibilità di un ricorso autonomo da parte dello Stato che affianchi, anch´esso ad adiuvandum, il ricorso presentato dagli operatori e nel contempo a porre in essere tutte le possibili iniziative utili a sostenere il ricorso pendente.  
   
   
AGRICOLTURA, LIGURIA INCONTRA ABI SU CREDITO A IMPRESE  
 
Più credito alle imprese agricole della Liguria per avviare gli investimenti necessari a superare il grave momento di crisi. È la richiesta con la quale Giovedì 15 Marzo a Genova, è cominciato un confronto fra la Regione Liguria e l´Abi. Una prima riunione per avviare una serie di convenzioni con il sistema bancario per consentire agli imprenditori agricoli di poter accedere ai bandi del Programma di sviluppo rurale "che pur avendo le carte in regola per ricevere i sostegni europei e regionali hanno difficoltà a ottenere dalle banche i co-finanziamenti necessari", spiega l´assessore regionale all´Agricoltura Giovanni Barbagallo. Oltre agli incontri con Abi e singoli istituti bancari, Barbagallo incontrerà nei prossimi giorni anche i rappresentanti dei consorzi di garanzia Confidi.  
   
   
A TAVOLA SI GUSTA L’ASPARAGO PIACENTINO RASSEGNA IN TRENTA RISTORANTI DAL 13 APRILE AL 4 GIUGNO  
 
Un appuntamento per veri gourmand dal titolo e dal gusto davvero unici: la “Rassegna Gastronomica dell’Asparago Piacentino” permette di scoprire (e assaggiare) piatti per veri intenditori. L’idea è del locale “Consorzio per la Promozione, Sviluppo e Tutela dell’Asparago Piacentino” che, in collaborazione con trenta ristoranti dislocati un po’ in tutta la provincia, propone menu a tema dal 13 aprile al 4 giugno. Moltissime e assai gustose le ricette che gli chef portano in tavola: ricordiamo fra le altre, a titolo di esempio, il carpaccio di carne con punte di asparago, le lasagne di asparagi e scamorza, l’involtino di branzino e asparagi, il gelato di asparago. Piatti dal gusto insolito e dagli incredibili aspetti nutrizionali: l’asparago è infatti ricco di fibre assai importanti per l’organismo quali i frutto-oligosaccaridi-Fos, le vitamine B1, B6, A e C, l’acido folico e l’asparagina, che possono agire in modo positivo come antidepressivi, antiossidanti, sviluppano la flora batterica intestinale, tengono sotto controllo il colesterolo, regolano la diuresi e il metabolismo del sistema nervoso. Grande novità della Rassegna, che nell’edizione 2012 compie il suo quarto anno di vita, è poi l’abbinamento gusto e cultura. Chi va a pranzo o a cena in uno dei ristoranti che aderiscono alla kermesse riceve infatti un coupon valido per la visita gratuita a una delle bellezze artistiche del Piacentino. Ognuno può così scegliere di entrare, a Piacenza, a Palazzo Farnese (con la Pinacoteca e i suoi prestigiosi musei), alla Galleria di Arte Moderna Ricci Oddi, nella Rocca di Castell’arquato o nei castelli di San Pietro in Cerro o Gropparello. Ma torniamo ai piaceri del palato e alle sorprese. Tutti i commensali della Rassegna, ma pure i semplici amanti della buona cucina (anche se non sono presenti in prima persona a una serata in uno dei ristoranti), sono invitati a dare il loro contributo, partecipando al concorso “Inventa la ricetta e vinci un weekend da sogno nel Piacentino”. Per aderire basta scrivere e far pervenire la propria ricetta entro il 20 maggio (o via mail all’indirizzo info@asparagopiacentino.It o per posta al Consorzio per la Promozione, Sviluppo e Tutela dell’Asparago Piacentino, c/o Comune di Pontenure, via Ugo Moschini 16, 29010 Pontenure (Pc), specificando sulla busta la dicitura “concorso inventa la ricetta”), chi darà l’idea più sfiziosa e meritevole si aggiudicherà un weekend da sogno nel Piacentino per due persone. Di particolare richiamo, poi, quattro speciali cene a tema – venerdì 13 e 27 aprile, 11 e 18 maggio – con autorevoli personaggi piacentini che si sfidano ai fornelli, servendo in tavola un particolarissimo menu tutto a base di asparagi, dall’antipasto al dolce. Sarà così possibile vedere con il cappello da chef in testa il Presidente della Provincia Massimo Trespidi, l’assessore provinciale al Turismo Maurizio Parma, l’assessore provinciale all’Agricoltura Filippo Pozzi, l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro e Scuola Andrea Paparo, il direttore del quotidiano locale La Libertà Gaetano Rizzuto, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Parenti, il direttore dell’Unione Commercianti Giovanni Struzzola, il presidente Cna Dario Costantini, il direttore de Il Nuovo Giornale don Davide Maloberti. Una giuria popolare costituita dai commensali delle serate decreterà i piatti migliori. La rassegna si chiuderà il 4 giugno con una grande festa nella centrale piazza Cavalli, a Piacenza. In programma happy hour, degustazioni di prelibatezze a base di asparago preparate dai grandi della cucina piacentina e accompagnate dai migliori vini del territorio, spettacoli musicali dal vivo. Per concludere ricordiamo che in occasione della rassegna è stato predisposto il pacchetto turistico “Sogno d’Asparago” (con soggiorno a scelta al Relais Cascina Scottina di Cadeo o all’albergo ristorante Il Cervo di Agazzano; costo rispettivamente di 250 e 120 euro a coppia) che comprende: aperitivo di benvenuto, pernottamento con prima colazione, cena con menu degustazione a base di asparago, visita guidata alle coltivazioni di asparagi per assistere alla raccolta (con possibilità di acquisti in cascina), biglietto omaggio per l’ingresso a una delle bellezze artistiche del territorio a scelta fra Palazzo Farnese, Galleria Ricci Oddi, Rocca di Castell’arquato, castello di San Pietro in Cerro o castello di Gropparello. Stesse condizioni sono offerte anche dall’azienda agrituristica Case Riglio di Paderna di Pontenure al costo di 280 euro (inclusi però in questo caso due pernottamenti per due persone). Chi fosse interessato può anche acquistare gli asparagi freschi di raccolta da: Azienda Agricola Finetti Iolanda, Maria e Cabrini Emanuela (località Muradello, Pontenure), Agriturismo Case Riglio (Paderna di Pontenure), Azienda Agricola Il Colombarone (località San Nazzaro, Monticelli d’Ongina), Zaffignani Diego (Roncarolo di Caorso), Zaffignani Claudio (Besenzone), Benzi Paola (Rottofreno), Barabaschi Stefano (Rottofreno), Azienda Agricola Agrifood (Piacenza), Azienda Agricola Francesco Nicolini (Agazzano).  
   
   
RICETTE CON L’ASPARAGO PIACENTINO  
 
Antipasti: · Sfogliatine Di Asparagi Con Crema Di Montasio · Torta Salata Agli Asparagi · Asparagi Croccanti · Prosciutto Di Crudo E Asparagi · Carpaccio Di Carne Con Punte Di Aspsarago. Primi Piatti: · Risotto · Crema Di Asparagi · Zuppa Di Asparagi · Vellutata Di Asparagi · Passatelli In Brodo · Tortelloni · Tortiglioni Di Asparagi Selvatici (Vartise) · Lasagne Di Aspargai e Scamorza · Lasagne Di Asparagi Con Crescenza · Tronchetti Di Sfoglia Al Gratin. Secondi Piatti: · Omelette Prosciutto E Asparagi · Pollo Al Kurry E Asparagi · Scaloppine Di Maiale Agli Asparagi · Involtino Di Branzino E Asparagi · Asparagi Ai Formaggi Caprini · Insalata Di Polpo E Asaragi. Insalate: · Insalata Di Soncino Con Asparagi.... · Insalata Sfiziosa · Insalata. Dessert: · Crostatine Ricotta E Asparagi · Torta Agli Sparagi · Gelato Di Apsaragao Bianco · Panna Cotta All’asparago · Mousse Di Asparagi. Salse Per Asparagi Al Naturale: · Salsa Alle Uova Sode · Salsa Al Prezzemolo · Salsa Olandese · Salsa Aurora. Antipasti1 Sfogliatine Di Asparagi Con Crema Di Montasio Ingredienti : 500gr di pasta sfoglia, 150gr di ricotta , 200gr di asparagi, 300gr di formaggio montasio o similare, 100gr panna, 1 tuorlo, Burro , sale. Mescolare la ricotta con il tuorlo , sale e glia sparagi precedentemente lessati e tagliati a pezzi. Stendere la pasta sfoglia e spennellatela con un uovo , appoggiate il ripieno a mucchietti distanti due centimetri l’uno dall’altro. Dopo aver ricoperto i mucchietti con l’aiuto di una formina o un bicchiere fate dei piccoli ravioli . Imburrate la teglia e sistematevi le sfogliatine. Nel frattempo fate sciogliere il montasio e la panna a bagno maria , quando le sfogliatine saranno dorate servitele calde con sopra la crema di formaggio fuso. Torta Salata Agli Asparagi Ingredienti: 2 dischi pasta sfoglia, 10 uova intere, Parmigiano, Prezzemolo, Sale, pepe, 400 gr asparagi tagliati a pezzi saltati in padella con una noce di burro e noce moscata. Foderare una tortiera con un disco di pasta sfoglia , fatelo imbiondire in forno a 180° per qualche minuto , lasciare raffreddare . Sbattete le uova e unite gli asparagi tritati e passati in padella , il formaggio grana (abbondante) , il prezzemolo tritato , sale e pepe. Versate il composto nella tortiera , sopra il primo foglio di pasta sfolgia , coprite con il secondo foglio infornate a 180° per circa mezzora. Asparagi Croccanti Ingredienti : asparagi di grosso calibro, pane grattugiato, farina, 1 uovo , Olio di oliva, Sale , pepe. Dopo aver pulito e tolto le eventuali parti dure , sbollenate gli aspsargi , quando saranno tiepidi infarinateli. Vanno poi passati nell’uovo sbattuto corretto di sale e pepe e infine passati nel pane grattugiato . Friggere il tutto in olio bollente . Asparagi E Prosciutto Crudo Ingredienti : 1 mazzo di asparagi, Fette di prosciutto crudo, Grana stagionato, Olio di oliva. Dopo aver pulito , lessato gli asparagi , stentedete le fettine di prosciutto e sopra ad ognuna adagiate 3/4 asparagi , arrotolate . Disponete gli involtini su un piatto di portata e grattuggiatevi sopra scaglie di grana stagionato olio extravergine di oliva , chi lo gradisce può aggiungere qualche goccia di aceto balsamico . Carpaccio Di Carne Con Punte Di Asparagi Ingredienti : 500gr di punte di asparago, 300gr di carpaccio di carne, Formaggio grana, Aceto balsamico, Succo di limone, Olio extravergine di oliva, Sale , pepe. Cuocete le punte di asparago possibilmente la vapore. Fate macerare per un ora circa le ounte di apsargo condite di sale , pepe e aceto balsamico. Su un piatto da portata preparate stese le fettine di carpaccio , irrorate leggermente con succo di limone , adagiate le punte di apsarago private del liquido di macerazione , aggiungete le scaglie di grana e arrotolate il tutto. Primi Piatti - Risotto Ingredienti : riso, asparagi brodo vegetale, vino bainco secco, porro, mascarpone (1 cucchiaio), sale , pepe, grana. Tagliate a rondelle sottili il porro , metterlo in una grande padella con un poco di vino bianco a fuoco vivo , fate appassire . Dopo aver ben lavato gli asparagi , e tagliati a rondelle , aggiungete le rondelle (tranne le punte) al porro .Lasciare in cottura alcuni minuti , aggiungere il riso desiderato , lascatelo tostare un paio di minuti e poi aggiungere il vino un bicchiere abbondante di vino. Cuocete lentamente , aggiungete il sale e il pepe e di tanto in tanto il brodo vegetale. Aggiungete a cottura avanzata le punte di asparago e a fine cottura per mantecare potete aggiungere oltre al grana grattugiato un cucchiaio di mascarpone. Crema Di Asparagi Ingredienti : 1 kg di asparagi, Brodo di carne, Besciamella, Crostini di pane, Sale pepe. Puliti e lessati gli asparagi , vanno tagliati a pezzetti e passati nel passatutto o frullino , tranne le punte. Con un buon brodo di carne che avrete preparato precedentemente , diluite il passato di asparagi , a questo aggiungete la besciamella a piacere e portate a ebollizione il tutto. Servite la crema con crostini di pane abbrustoliti e le punte di asparago che avrete conservato. Zuppa Di Asparagi Ingredienti : Un mazzo di asparagi, Brodo vegetale, Pecorino stagionato, Olio extravergine di oliva, Crostini di pane, Sale pepe. Lessate il mazzo di asparagi, terminata la cottura tenete in disparte le punte . Passate al setaccio , mettre sul fuoco , in un tegame la purea di asparagi diluita con brodo vegetale , aggiungete di sale e pepe. Tostate il pane e servitelo tagliato a dadini servite la zuppa grattugiandovi sopra il pecorino stagionato , un filo di olio a crudo , le punte da decorazione e i crostini. Passatelli In Brodo Il vino: Ortrugo Ingredienti : per i passatelli : 120 gr di pane grattugiato, 80 gr di parigiano, 20gr burro, 3 uova , 1 pizzico noce moscata, Sale, Asparagi, Brodo. Mescolate il pane grattugiato con la noce moscata , il sale e le uova sbattute il tutto con una forchetta e aggiungete il parmigiano grattugiato e il burro ammorbidito. Lasciate riposare l’impasto in un luogo fresco per mezzora . Pulite gli asparagi e tagliateli a rondelle , aggiungete le rondelle al brodo in ebollizione per alcuni minuti. Tramite l’attrezzo per i passatelli , formateli e lasciateli cadere direttamente nel tegame con il brodo bollente contente le rondelle di asparago. Lasciate cuocere per circa cinque minuti , servite con parmigiano e pepe macinato al momento . Tortelloni Agli Asparagi Ingredienti : per la pasta : 250 gr farina bianca, 1 uovo , 3 tuorli, Sale. Per il ripieno: 300 gr asparagi, 250gr ricotta, 100gr patate, 8 cucchiai di parmigiano, Noce moscata, Buro, Sale. Mescolare la farina con le uova e un pizzico di sale , impastare bene dopodiché lasciate riposare la pasta ottenuta avvolta in un canovaccio per trenta minuti in luogo fresco. Sbucciate le patate e pulite gli asparagi togliendo se necessario la parte dura. Lessate a vapore sia le patate che gli asparagi , tenete le punte a parte. Con un passaverdure passate gli asparagi e le patate . Aggiungete al composto la ricotta , il parmigiano , sale e una grattugiatina di noce moscata. Se l’impasto fosse troppo denso aggiungete un pochino di latte. Il ripieno è pronto. Tirate la pasta e stendete in strisce sottili , depositate le parti di ripieno tenendo a distanza 2-3 cm ricoprite con la pasta , chiudete bene i margini e con l’apposito stampo o rotellina ricavate i tortelloni. Versate i tortelloni in acqua bollente salata , in pochi minuti saranno cotti . Servite i tortelloni direttamente nei piatti con burro fuso , le punte di asparago e parmigiano grattugiato Tortiglioni Agli Asparagi Selvatici (Vartise) Il vino: Gutturnio fermo Per la pasta : 250gr di semola di grano duro, 125gr farina bianca “00”, 1 cucchiaio olio di oliva, 5 tuorli, 2uova, Sale. Per il sugo: 300gr di vartis (Asparagi selvativi/punte di luppolo), 2 quaglie disossate, Scalogno, 8 fette di pancetta, Sugo di arrosto, Burro, Vino bianco, Olio di oliva , Rosmarino, Sale pepe. Impastate gli ingredienti per la pasta e lasciate riposare mezzora .Tirate la sfoglia sottile e tagliatela a striscioline alte circa 3 -4 cm , lunghe 20 cm. Arrotolate le strisce di pasta a spirale intorno al dito medio della vostra mano , formando i tortiglioni. Avvolgete i petti di quaglia con la pancetta e un rametto di rosmarino ,sale e pepe , fate rosolare nel burro , aggiungete un bicchiere di vino bianco e portatele a cottura. Lessate i tortiglioni unendovi in cottura le vartis ; passate per alcuni minuti , i tortiglioni e le vartis lessate nella padella insieme agli involtini di quaglia . Lasagne Asparagi , Crescenza E Noci Ingredienti : 200 gr di pasta fresca per lasagne, 1 kg di asparagi, 450 gr crescenza, 1,5 dl latte, 40 gr pecorino, 50/60 gr gherigli di noci, 80 gr pane secco grattugiato, Burro, Sale ,pepe. Pulite gli asparagi e tagliateli nel senso della lunghezza in 2-3 fettine a seconda del calibro dell’asparago , scottateli in acqua salata per un massimo di due minuti. Scolateli e fateli freddare e asciugare su un canovaccio di cotone. Frullate la crescenza con il latte , aggiungete poco alla volta il formaggio pecorino fino a formare una crema , aggiungete il sale eil pepe. Preparate la pirofila da mettere in forno , spennellandola con il burro , disponete uno strato di pasta per lasagne sul fondo. Le sfoglie , anche se di pasta fresca si possono scottare alcuni secondi in acqua bollente salata. Versate sopra la pasta uno strato di crema alla crescenza , sopra adagiate uno strato di striscioline di asparagi infine i gherigli di nodi tritati mescolati con il pane grattugiato coprite con uno strato di pasta . Continuate con un altro strato e chiudete la parte superiore con pasta .Infine cospargete qualche fiocchetto di burro e mette in forno per circa trenta minuti a 180° . Lasagne Di Asparagi E Scamorza Affumicata Il vino :sauvignon Ingredienti : 1kg di asparagi, 200 gr pasta fresca per lasagne, 100 gr formaggio parmigiano, 100 gr scamorza affumicata, 60 gr burro, 60 gr farina bianca “00”, 750 gr latte , 1 scalogno, Vino bianco, Brodo vegetale, Sale , pepe. Tagliate a rondelle i gambi degli aspargai , le punte andranno lessate per 3-4 minuti. In una casseruola fate appassire lo scalogno tagliato fine , con vino bianco e unitevi le rondelle di asparagi. Aggiungete il brodo vegetale e cuocete il tutto per una decina di minuti . Preparate la besciamella : sciogliete il burro in una casseruola , versatevi la farina piano piano. Verste poi il latte caldo e continuate a mescolare , fino a che raggiunge la giusta densità . Le rondelle di asparago cotte potete frullarle e unirle alla besciamella , sale e pepe . Tritate grossolanamente la scamorza. Nel frattempo scottate la pasta sempre con acqua bollente e salata , una volta scottati fateli riposare su un canovaccio. Imburrate la pirofila , foderate la con uno strato di pasta, versate un po della besciamella , spolverate con la scamorza grattugiata , il parmigiano grattugiato e le punte di asparago. Continuate a piacere con gli strati , finite con uno strato di pasta , mettete qualche ciuffo di burro qua e la e ricoprite con abbondante parmigiano grattugiato. Infornate a 180° per 15-20 minuti . Falsi Panzerotti Agli Asparagi Ingredienti : 200 Gr Pasta Fresca Per Lasagne, 500gr asparagi, 100 gr asiago, 150 gr prosciutto crudo, 2dl panna da cucina, 30 gr farina, 40 gr burro, Grana grattugiato, Noce moscata sale. Sciogliete il burro in un tegame insieme alla farina , mescolate a fuoco lento , versate poco alla volta il latte. Quando sarà cotto aggiungiamo l’asiago grattugiato, aggiungete il sale e la noce moscata. Gli asparagi . Nel frattempo li avrete puliti e lessati per alcuni minuti , scolateli e fateli raffreddare e poi tagliateli a metà nella loro lunghezza. Ogni foglio di pasta andrà spalmato con la crema , coprite con il prosciutto , adagiate ora tre pezzi di asparago . Arrotolate ora le striscioline di pasta ripiene , il tutto vi darà l’idea di un panzerotto. Disponete in piedi , uno accanto all’altro i rotolini .Infine mescolate la panna con noce moscata e grana e cospargete la teglia , infornate il tutto a 180 ° per una mezzora circa . Secondi Piatti Omelette Prosciutto E Asparagi Ingredienti : 6 uova, 400 gr asparagi Parmigiano grattugiato, 150 gr prosciutto cotto, 50 gr emmental, Erba cipollina , Noce moscata ,sale , pepe. Doo aver pulito gli asparagi di medio calibro , li potete cuocere in un tegame con acqua bollente per una decina di minuti , una volta cotti e scolati li lascerete riposare e raffreddare . Tagliate a dadini il prosciutto e l’emmental . In una terrina rompete le uova , aggiungete una buona dose di parmigiano grattugiato , il prosciutto e l’emmental a dadini , l’erba cipollina tagliata fine , il tutto con noce moscata , sale e pepe . Mescolate in modo omogeneo il composto. In una padella fate sciogliere una noce di burro , versatevi parte del composto di uova e cuocete finchè sarà ben soda , adagiate velocemente qualche asparago con una buona spolverata di parmigiano , arrotolate l’omelette da farne un involtino . Cuocete pochissimi minuti , il tempo di far sciogliere il parmigiano e servite nel piatto. Pollo Al Kurry E Asparagi Ngredienti : 500 gr di petto di pollo, 300 gr di asparagi, 400 ml yogurt bianco cremoso, 1 cipolla, 1 mela granni smith, 1 bicchiere di vino bianco, Curry, Sale ,pepe. Tagliate a grossi cubettoni i petti di pollo , togliete eventuali ossa e parti grasse . Affettate sottilissima una cipolla , preferibilmente bianca , in una padella fatela appassire dolcemente con un filo di olio di oliva e acqua., aggiungete gli asparagi tagliati a rondelle di seguito i cubettoni di pollo tenendo la fiamma vivace , rigirate la carne , spolverate il tutto con il curry in dosi abbondanti , la carne deve prendere colore, salate pepate e aggiungete il vino . Le punte degli asparagi le aggiungiamo verso fine cottura. Unite la crema di yogurt , mescolate delicatamente e abbassate la fiamma , tempo qualche minuto a aggiungerete anche la mela , sbucciata e tagliata a cubetti , ancora una mescolata e potete spegnere il fuoco. Scaloppine Di Maiale E Aspragi Il Vino : gutturnio classico Ingredienti : ½ kg di arista di maiale, 300 gr di asparagi, 100 gr farina bianca, 1 bicchiere di vino bianco, Olio di oliva extravergine, Sale , pepe. Puliti gli asparagi li tagliate a rondelle , eliminando eventuali parti dure. Preparate l’arista tagliandola in otto parti o fette uguali , con un batticarne le batte con delicatezza , senza romperle. Preparate una padella con olio e chi lo desidera uno spicchio di aglio intero , le rondelle di asparagi , fate passare gli sparagi qualche minuto. Infarinate la carne e cuocete in padella con vino bianco , aggiungete le rondelle passate in padella e le punte degli asparagi . Involtino Di Branzino E Asparagi Ingredienti : 4 Branzini di 300/400 gr ciascuno, 200 gr di asparagi, Parmigiano grattugiato, Burro, 1 tuorlo 1 bicchiere di vino bianco, Filetti di acciuga , Prezzemolo , Sale, pepe. Pulite il pesce e divideteli a filetti , stendeteli su una teglia leggermente imburrata e salateli. In una terrina mettete gli asparagi tagliati a pezzetti , il parmigiano , il tuorlo , due o tre filetti di acciuga il prezzemolo tritato , sale e pepe. Adagiate l’impasto sopra i filetti di branzino e arrotolate formando gli involtini tenendolo chiusi con uno stecchino. Mettete in una pirofila e infrante a 180° per circa dieci minuti , irrorate con il vino bianco. Asparagi Ai Formaggi Caprini Ingredienti : 1 kg di asparagi, 400 gr formaggio caprino fresco, Olive nere, Olio di oliva extra vergine, Succo di limone, Sale pepe. Una volta lessati gli asparagi , li tritate a pezzetti piccoli , metteteli in una ciotola e unitevi l’olio il sale e il pepe e il succo di limone Aggiungete il formaggio , lavorate tutto il composto fino a renderlo omogeneo . Pressatelo in uno stampo a piacere e rovesciatelo su un piatto da portata , decorate co le punte di asparago e le olive nere. Insalata Di Asparagi E Polpo Ingredienti : un mazzo di asparagi, un polpo di circa 1 kg, 400 gr patate novelle, Basilico, Succo di 1 limone, 1 carota, 1 gambo di sedano bianco, 1 cipolla, Foglia di alloro, Olio extravergine di oliva, Aceto, Sale , pepe. Pulito il polpo , lo mettiamo in acqua fredda a bollire accompagnato da carota ,sedano , cipolla e alloro e l’aceto .Per la cottura sarà necessario circa un ora. Intanto lessate le patate con la buccia. Una volta cotte andranno sbucciate e tagliate a cubettoni . Passate alla lessatura degli asparagi , poi procedete a tagliarli a occhetti , unite il tutto alle patate. Scolate il polpo , pulitelo per bene da eventuali pellicole residue e tagliatelo a pezzetti , unitelo alle verdure. Preparate un’emulsione a base di olio , succo di limone , sale , pepe e basilico strappato a pezzetti e condite il tutto. Questo piatto potete servirlo sia tiepido che freddo. Insalate Insalata Di Soncino Con Asparagi Ingredienti . Insalata soncino o valeriana, 500 gr asparagi, 120 gr pancetta a fette sottili, Scaglie di grana, 10 uova di quaglia, Olio di oliva extravergine, Aceto balsamico , Sale. Pulite l’insalata , dopo aver pulito gli asparagi li bollite per 3-4 minuti in acqua salata A parte bollite le uova di quaglia. In una teglia , stendete le fette di pancetta e mettetele in forno per 5 minuti fino a farle diventare croccanti Tagliate a metà o a piacere le piccole uova e unite tutti gli ingredienti , condite con un’emulsione a base di olio , aceto balsamico e sale e le scaglie di grana. Insa Lata Sfiziosa Ingredienti : asparagi crudi, insalata valeriana, ½ avocado, Scaglie di parmigiano, 100 gr di bresaola , Succo di limone, Olio extra vergine di oliva, Sale , pepe. Ponete in una insalatiera la valeriana pulita , aggiungete gli asparagi precedentemente lavati , tagliati sottili lungitudinalmente. Unite la bresaola tagliata a striscioline sottili , le scaglie di parmigiano e l’avocado tagliato a cubetti . Preparate un emulsione a base di olio , limone , sale e pepe e condite l’insalata. Insalata Tricolore Ingredienti: asparagi, 120 ml yogurt naturale bianco, 2 pomodori, 1 finocchio, Prezzemolo, Succo di limone , Olio extravergine di oliva, Sale , pepe. Preparate gli asparagi per la bollitura che deve essere rapida ,per mantenere al dente il turione . Preparate il finocchio e i pomodori tagliati a crudo , metteteli in un’insalatiera aggiungete gli asparagi tagliati a tocchetti , cospargete il prezzemolo tritato fine , il succo di limone , l’olio sale e pepe. Dessert Crostatine Ricotta E Aspargi Ingredienti: pasta frolla, 3 uova, 200 gr ricotta, 150 gr asparagi, Uva sultanina, Rum, 100 gr zucchero. Mescolate le uova con lo zucchero fino a farlo divenire una crema spumosa. Ammorbidite l’uvetta con il rumper mezzora circa , poi potete unirla alla ricotta .Unite la ricotta con la crema di uova , aggiungete gli asparagi lessati in acqua non salata tagliati a pezzetti. Foderate gli stampini con la pasta frolla , riempiteli co l’impasto e ricopriteli . Infornate a 180° per circa mezzora. Torta Agli Asparagi Ingredienti : Per La Pastafrolla 500gr farina , 200gr zucchero, 100gr burro, 2 uova, Latte. Per Il Ripieno 500 Gr Asparagi, 500 gr zucchero 2 uova , 500 gr mandorle, ½ bicchiere mandorla amara. Gli asparagi lessati andranno passati al frullatore , avendoli prima accuratamente strizzati e privati dell’acqua , uniamo le mandorle tritate finemente , le uova intere , lo zucchero e il liquore mandorla amara. Amalgamate il tutto lentamente. Preparate con gli ingredienti sopra la pasta frolla , fate due dischi : uno lo disponete sul fondo della tortiera , versate il ripieno e richiudete con il secondo disco di pasta. Il tutto va infornato a 180 ° per circa 45 minuti . Si consiglia di preparare il dolce un giorno prima di servirlo. Gelato Di Asparago Iingredienti : 600 gr di asparagi , 100 gr di burro, 1,5 l di latte, 500 gr di zucchero, Stabilizzanti, 30 gr rum. Lavate bene gli asparagi , lessateli fino a metà cottura , tagliateli a pezzettini . Scolateli , passsateli poi in un tegame con il burro e rosolateli. Aggiungete il latte e portate a ebollizione , aggiungete lo zucchero , mescolando energicamente con un cucchiaio di legno , aggiungete gli stabilizzanti. Quando il composto avrà preso consistenza toglietelo dal fuoco e fatelo raffreddare . A freddo frullate e aggiungete il rum. Panna Cotta All’asparago Ingredienti: 750 Ml Panna Liquida, 200 Gr Zucchero Semolato, Stecca Di Vaniglia, 3 fogli di colla di pesce, Un mazzetto di asparagi, 50 gr zucchero vanigliato. Per Il Caramello : 50 gr zucchero semolato. Sciogliete i fogli di colla di pesce in una terrina d’acqua calda . Bollite gli asparagi in acqua non salata , frullateli. La crema ottenuta bollitela con lo zucchero vanigliato. Nel frattempo caramellate lo stampo di cottura della panna cotta . In un altro recipiente , bollite la panna con la stecca di vaniglia per qualche minuto , poi aggiungete la colla di pesce avendola ben strizzata , infine aggiungete a crema di asparagi zuccherata , tenete sul fuoco a fiamma delicata per qualche minuto. Versate il composto nello stampo caramellato , lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente , poi mettetelo in frigorifero per alcune ore. Mousse Di Asparagi Ingredienti: 350 gr asparagi, 300 gr ricotta, 100 gr zucchero a velo, 500 gr mascarpone, 150 gr zucchero semolato, 3 uova. Bollite gli asparagi in acqua non salata , frullate gli asparagi cotti in modo da ottenere una crema fine ed omogenea. A parte frullate la ricotta con lo zucchero a velo , unite le due creme , e ponete in frigorifero. Montate i tuorli con lo zucchero , unite il mascarpone e gli albumi montati a neve densa. Ora potete unire la crema di mascarpone con quella di asparagi. Tenete la mousse in frigorifero a basse temperature fino a poco prima di servire. Potete decorare con lacune punte di asparago. Le Salse Per Accompagnare Gli Asparagi Salsa Alle Uova Sode Ingredienti: 3 Uova sode, 3 cipollotti freschi, 3 cucchiai aceto balsamico, Olio di oliva , sale , pepe. Tritate finemente i cipollotti , sgusciate le uova e tritatele finemente con l’aiuto di una forchetta Tritate alcune erbe aromatiche (e. Cipollina , dragoncello ) finemente Amalgamate le uova con l’aceto balsamico , i cipollotti , le erbe aromatiche , olio sale e pepe. Salsa Al Prezzemolo Ingredienti: Prezzemolo, Un uovo sodo (al dente), Aceto, 2 cucchiai di senape, Olio extra vergine di oliva, Sale , pepe. Dopo aver pulito il prezzemolo lo tritate finemente, triate il tuorlo e lo mescolate con l’aceto e la senape , aggiungete sale e pepe , mescolando accuratamente , aggiungete l’olio e il prezzemolo tritato. Salsa Olandese Salsa Aurora Ingredienti: maionese, ketchup, qualche goccia di aceto balsamico invecchiato mescolate gli ingredienti e cospargete a piacere gli asparagi bolliti.  
   
   
LA BIRRA "MADE IN FVG" VIA TRENO DA CERVIGNANO A CATANIA  
 
Cervignano del Friuli"un fiume di birra" che dal , 15 marzo, per tre volte al mese, partirà via ferrovia dall´interporto di Cervignano del Friuli per raggiungere Catania e la Sicilia, all´altro capo dell´Italia, dove lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro della "Birra Castello" posiziona circa il 10 per cento della sua capacità di produzione. E partito infatti da Cervignano il primo treno-blocco, come hanno "verificato" l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, il sindaco Pietro Paviotti, il presidente dell´Interporto (e del Consorzio per lo Sviluppo industriale dell´Aussa Corno) Tullio Bratta e l´amministratore delegato di "Birra Castello", Eliano Verardo, il primo carico con destinazione Sicilia che di fatto sarà in grado di portare annualmente su rotaia il carico corrispondente a circa 630 autotreni, per un totale stimato di 110/120 mila ettolitri di birra. "Con soddisfazione - ha commentato l´assessore Riccardi - annotiamo due fatti: l´avvio di questo nuovo servizio ferroviario merci permette di ridurre i tassi di inquinamento autostradale ed il treno, come ha oggi confermato l´azienda insediata nella zona industriale dell´Aussa Corno, offre maggiori garanzie in termini di destinazione finale". "Riusciamo a garantire un miglior servizio, in termini di qualità del prodotto al consumatore finale, e tempi certi di consegna grazie al mezzo ferroviario", ha infatti sottolineato l´ad Verardo, che si è detto ottimista nella possibilità di incrementare la spedizione via interporto di Cervignano anche verso altre mercati, tra cui quello (ritenuto fondamentale per "Birra Castello") dell´area laziale. "Questo flusso logistico Cervignano-catania, quindi su una distanza rilevantissima, rappresenta il primo esempio di reale sinergia tra l´Aussa Corno e l´interporto cervignanese", hanno quindi indicato Riccardi e Bratta: "vogliamo vincere la ´scommessa´ di avvicinare il più possibile il sistema della produzione alla modalità di trasporto ferroviaria". In questa prima fase, il "treno della birra" partirà da Cervignano tre volte al mese, con un carico pari (per ogni treno-blocco) a 23/24 Tir. Il tempo di viaggio è di circa tre giorni.  
   
   
PROSCIUTTO DI PARMA: UN CONCENTRATO DI BONTÀ E SALUTE PER UN’ALIMENTAZIONE SANA ED EQUILIBRATA  
 
Il Consorzio del Prosciutto di Parma ha presentato i valori nutrizionali di questo eccellente prodotto e i vantaggi di una alimentazione che ne preveda la presenza a tutte le età. L’indagine di aggiornamento dei valori nutrizionali è stata condotta di concerto con la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (Ssica) e l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran) allo scopo di informare adeguatamente il consumatore per sostenerlo nella fase di acquisto e aiutarlo a fare scelte consapevoli, sicuri di offrire al contempo un prodotto con intrinseche garanzie di sicurezza e affidabilità. I risultati dell’indagine sono stati raccolti in una pubblicazione “Benessere e alimentazione”, presentata in occasione dell’evento, a cui hanno collaborato Inran, Ssica e il Prof. Marco De Angelis, docente di Scienze Motorie e Scienza dello Sport presso l’Università dell’Aquila. Una panoramica di ampio respiro sul concetto di benessere intenso come stile di vita sano ed equilibrato e dipendente da due elementi strettamente interconnessi: l’alimentazione, fatta di cibi salutari ma che stimolino anche il piacere del gusto, e l’attività fisica costante. In questo contesto si inseriscono le analisi effettuate sul Prosciutto di Parma che rivelano una combinazione bilanciata di caratteristiche organolettiche e sensoriali di estrema qualità e proprietà nutrizionali che lo rendono un alimento adatto a chiunque, bambini, anziani e sportivi. Gli ultimi valori nutrizionali – commenta Paolo Tanara, Presidente del Consorzio, a margine dell’evento – giungono a distanza di alcuni anni dall’ultima ricerca e rappresentano per noi uno strumento di verifica sull’operato e l’impegno profuso dai produttori, dal Consorzio e dagli organi di controllo e su quanto questi si traducano poi in qualità e proprietà nutrizionali nel Prosciutto di Parma. I risultati ottenuti non fanno che giustificare il gradimento che i consumatori nutrono nei confronti del nostro prodotto che – continua Tanara – racchiude in sé l’evoluzione positiva dell’intera filiera, a partire dagli allevamenti fino al prodotto finito e all’immissione sul mercato. Alla presentazione erano presenti come relatori il Prof. Marco De Angelis e Massimo Lucarini di Inran, oltre alla responsabile ricerca & sviluppo del Consorzio, Chiara Serena Soffiantini, che hanno commentato i valori positivi del Prosciutto di Parma. Gli interventi sono stati introdotti e coordinati dalla grande professionalità ed esperienza sul tema del Professore della televisione italiana Michele Mirabella. I valori commentanti durante l’incontro e riportati nella pubblicazione si riferiscono a un prodotto di media stagionatura e attestano l’estrema naturalità del Prosciutto di Parma, un prodotto che non contiene conservanti, né additivi generalmente utilizzati nella preparazione di altri alimenti a base di carne; un prodotto che unisce alla grande palatabilità e alla sua inconfondibile e famosa dolcezza anche un alto valore nutrizionale. Pochi grassi, molti sali minerali e vitamine e proteine facilmente digeribili, rendono il Prosciutto di Parma un alimento adatto a tutti; un prodotto di assoluta eccellenza che sintetizza e sublima le caratteristiche buone del prosciutto crudo. In particolare, il Prosciutto di Parma si conferma un prodotto altamente digeribile e quindi l’alimento ideale per i bambini, gli sportivi e gli anziani grazie al contenuto di proteine di ottima qualità e alla naturale proteolisi che avviene durante la stagionatura (la scomposizione delle proteine in molecole più piccole e in singoli aminoacidi). Gli sportivi possono inoltre contare sull’azione detossificante e anti-fatica degli aminoacidi ramificati – valina, leucina e isoleucina – che costituiscono più del 20% della quota proteica totale e concorrono alla riparazione del danno muscolare dovuto all’usura che il muscolo subisce durante il movimento. Anche la componente lipidica totale è di qualità, grazie all’elevato contenuto di acidi grassi insaturi (64,9%), quei grassi buoni che fanno bene alla salute, come l’acido oleico (45,8%), un grasso monoinsaturo contenuto anche nell’olia di oliva che protegge dalle patologie cardiovascolari. Mangiare Prosciutto di Parma vuol dire contribuire al raggiungimento dei livelli giornalieri di assunzione raccomandati (Rda) di vitamine del gruppo B, ma anche fornire una buona quota di preziosi minerali ad alta biodisponibilità ossia facilmente assorbili dall’organismo, come ad esempio il ferro. Il Prosciutto di Parma si dimostra inoltre un ottimo alimento che aiuta a combattere e inibire l’azione dei radicali liberi, principale causa di invecchiamento e malattie degenerative, e a ripristinare l’equilibrio fisiologico dell’organismo, grazie alla presenza di antiossidanti naturali come la vitamina E e il selenio. Le recenti analisi hanno inoltre evidenziato la presenza di carnosina e anserina: la prima si trova in buona quantità nel tessuto muscolare, per il quale regola alcuni processi metabolici di produzione dell´energia; l’altra è una sostanza naturalmente presente nei muscoli che concorre nell’azione antiossidante svolta dalla carnosina. Uno show cooking a cura dello chef Simone Rugiati, che si è esibito in una performance culinaria dal vivo, ha dimostrato come si possa organizzare un menu originale a base di Prosciutto di Parma esaltando le caratteristiche sensoriali del prodotto. Raviolo crudo di Prosciutto di Parma, Altro che bacon&eggs e Visione di piadina sono stati i piatti realizzati da Rugiati per la platea deliziata anche dall’abbinamento di pregiati vini scelti dal sommelier Giuseppe Vaccarini che ha curato la degustazione. Il Consorzio del Prosciutto di Parma in cifre 160 Aziende produttrici di Prosciutto di Parma 9.080.255 Prosciutti di Parma marchiati nel 2011 Composizione della filiera 4781 Allevamenti suinicoli 109 Macelli 3.000 Addetti alla lavorazione nel settore 30.000 Impiegati nell’intera filiera Distribuzione 74,4% Italia 25,6% Estero Valore Prosciutto di Parma €740 milioni Valore alla produzione €1.500 milioni Giro d’affari al consumo Preaffettato 67 milioni di confezioni nel 2011 (+10,6%) 18 milioni di confezioni vendute in Italia (+4,6%) 49 milioni di confezioni vendute all’estero (+13%)www.Prosciuttodiparma.com  
   
   
ENOLIA 2012, DEGUSTAZIONI ED EVENTI PER CONOSCERE L´OLIO D’OLIVA DELLA VERSILIA E I PRODOTTI TIPICI DI QUALITÀ  
 
La tredicesima edizione della manifestazione si terrà sabato 21 e domenica 22 Aprile nel Palazzo Mediceo e nel centro storico di Seravezza (Lu) La valorizzazione dell´olio d´oliva e dei prodotti tipici della Versilia e anche far conoscere al pubblico prodotti eno-gastronomici di elevata qualità provenienti da altre regioni sono i motivi che anche quest´anno hanno portato la Fondazione Terre Medicee ed il Comune di Seravezza ad organizzare Enolia, la manifestazione ideata e curata da Gabriele Ghirlanda di Ideal Party. I saloni ed il cortile del rinascimentale Palazzo Mediceo di Seravezza ospiteranno i principali produttori di olio extravergine d´oliva della Versilia e della lucchesia mentre gli stand degli altri prodotti tipici saranno allestiti nel grande giardino antistante il palazzo. Come ormai consuetudine della manifestazione, che ha fatto conoscere e apprezzare al pubblico prodotti del territorio quasi dimenticati - come il formaggio "Scoppolato di Pedona", il lardo rosa in olio d´oliva, il salame al pesto "Scubeo"- anche quest´anno verrà riscoperta una prelibatezza : si tratta del "Bruschino di Vado"; un formaggio cremoso simile al "Taleggio" di pecora affinato in cera d´api naturale. Viene prodotto a Vado, frazione del comune di Camaiore (Lu), da pochi produttori secondo una antica tradizione. Durante la maturazione il formaggio di pecora rilascia all´esterno delle muffe. Esse venivano tolte con estrema delicatezza mediante un vecchio bruschino, una spazzola un tempo utilizzata per il bucato, con le setole ormai consumate e quindi assai morbide. Altra importante novità di quest´anno è il gemellaggio di Enolia con il Versilia Wine Art Festival, la manifestazione dedicata al vino che fino allo scorso anno si svolgeva a Pietrasanta. Presso il Teatro nelle Scuderie accanto al Palazzo Mediceo sarà allestito il "Salotto Wine Art Festival" dove si potranno degustare i vini, i distillati e gli altri prodotti di alcune aziende vinicole. Domenica 22 Aprile alle 16.30 presso il Salotto presentazioneanteprima dei vini della Versilia. In programma: degustazioni guidate con esperti, incontri sulla produzione e commercializzazione dell´olio, laboratori sul gusto anche per bambini, visite guidate al Museo del Lavoro e delle tradizioni Popolari della Versilia Storica, escursioni in bicicletta con sosta nei frantoi e negli atelier degli artisti, musica jazz e blues, mercato e artigianato in mostra nel centro storico di Seravezza. Per Gabriele Ghirlanda, ideatore di Enolia: “Quello che ci distingue dalle molte altre manifestazioni eno-gastronomiche è il tentativo di promuovere presso i visitatori la conoscenza dei prodotti del territorio della Versilia, anche di quelli meno conosciuti. In particolare l´olio extra-vergine d´oliva che quest´anno, a causa della siccità, ha visto minori quantitativi prodotti ma sempre di elevata qualità". Enolia 2012. Sabato 21 Aprile - apertura degli stand alle ore 16 - e domenica 21 Aprile- dalle 9 alle 19.30 - a Seravezza (Lu). I ristoranti di Seravezza, in occasione della rassegna e per tutta la settimana successiva, proporranno un menù speciale “Enolia”. Un servizio bus navetta gratuito collegherà Enolia con le aree parcheggio di Querceta a pochi metri dalla stazione Fs di Forte dei Marmi - Seravezza e per chi viene in auto è a cinque chilometri dall’uscita Versilia della autostrada A12 Genova-rosignano. Per informazioni : Fondazione Terre Medicee, via del Palazzo 358, Seravezza (Lucca), tel. 0584. 756046, e-mail: segreteria@terremedicee.It www.Terremedicee.it  
   
   
PAOLO MASSOBRIO TRA LE “FIRME” DI EXPO UN PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO AL FONDATORE DI PAPILLON  
 
Il Commissario Generale per l´Expo 2015 ha nominato il giornalista Paolo Massobrio tra le personalità che faranno parte del Comitato “Le Firme dell´Expo”. Paolo Massobrio, 51 anni, è già stato membro del Comitato Scientifico per la candidatura di Milano all´esposizione universale ed ora viene chiamato a un nuovo, importante compito accanto a personalità come Gilda Bojardi, Franco Branciaroli, Manuela di Centa, Sergio Escobar, Stéphan Lissner, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e il collega Davide Paolini. Il Commissario generale di Expo 2015 Roberto Formigoni, nella lettera inviata al giornalista, scrive: Attraverso l´Expo Milano 2015 vogliamo realizzare un palinsesto unico di eventi che integri e moltiplichi la visibilità dell´offerta italiana: nei sei mesi compresi tra maggio e ottobre 2015 l´Italia sarà chiamata a presentare il meglio delle proprie proposte turistiche e culturali, in una cornice esclusiva e irripetibile. Il compito affidatomi è arduo e appassionante: ecco perché è mia intenzione costituire un Comitato di alto livello che mi aiuti in questo compito di regia. Tale Comitato, che ho voluto chiamare le Firme di Expo, sarà costituito da nomi eccellenti a cui sarà chiesto di contribuire all´ideazione di diversi palinsesti (musica, teatro, sport, design, enogastronomia...). Il Comitato avrà dunque il compito di supportare l´attività del Commissario Generale e della Società Expo 2015, garantendo così qualità e integrazione al programma degli eventi legati all´Esposizione. Lunedì 12 marzo si è svolta la prima riunione del Comitato, al termine della quale Massobrio ha dichiarato la propria soddisfazione: Ho creduto nell´Expo fin dal primo momento in cui si prospettava questa opportunità, ora si tratta di immaginare come le ricchezze del nostro Paese – paesaggi, prodotti, saperi e anche cucina – possano essere messe in rete per rafforzare nel mondo il mito di quello che si chiama Italia  
   
   
“ALTI FORMAGGI” PROTAGONISTA ALLA RASSEGNA PROFUMI E SAPORI DI PRIMAVERA DELL’ASSOCIAZIONE “LE TAVOLE CREMASCHE”  
 
L’appuntamento è di quelli da non perdere per tutti gli amanti della buona cucina e dei sapori autentici del territorio: da mercoledì 21 marzo fino a sabato 21 aprile è infatti in programma la rassegna “Profumi e Sapori di Primavera 2012”. Un modo originale e gustoso per festeggiare l’inizio della nuova stagione e per apprezzare il meglio delle proposte gastronomiche cremasche e lombarde, organizzato dall’Associazione Alti Formaggi - che raggruppa i consorzi di Tutela di Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco e Taleggio - e dall’Associazione Tavole Cremasche che comprende i ristoratori della zona che intendono valorizzare, far conoscere ed esportare la tradizione della cucina locale. Per l’occasione l’Associazione Alti Formaggi metterà a disposizione tutti i propri prodotti, un patrimonio produttivo, geografico e culturale unico, espressione di passione, storia e tradizione del territorio, che saranno un vero e proprio valore aggiunto per il successo della rassegna. La cremosità, la dolcezza, le peculiarità di questi formaggi saranno il pezzo forte delle 50 ricette che, con la consueta creatività, gli chef dei ristoranti delle Tavole Cremasche proporranno per soddisfare i palati più esigenti: ricette che vedranno protagonisti Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco e Taleggio in abbinamento ad alcune specialità primaverili cremasche come i germogli di verdura, le insalatine e gli asparagi, le trote, i conigli e le faraone, le quaglie e i capretti. “Profumi e Sapori di Primavera 2012”, organizzata con il Patrocinio dell’Assessorato al Commercio e Turismo del Comune di Crema, la Proloco di Crema e la Strada del Gusto Cremonese, vivrà la sua giornata di ouverture martedì 13 marzo ore 17.00 con la presentazione dell’iniziativa presso la Galleria del Palazzo Comunale di Crema. Tavole Cremasche: www.Tavolecremasche.it Telefono: Antonio 0373273046 Altiformaggi: www.Altiformaggi.com  
   
   
TRATTORIA FONTANA 23 RISOTTI DI MILANO E L’AGRITURISMO LA DEBBIA – ROCCHETTA DI VARA (SP) PRESENTANO CENA DI PRIMAVERA I CROXETTI DELLA VAL DI VARA INCONTRANO I RISOTTI DI MILANO  
 
Dopo la devastante alluvione di ottobre la bella stagione porterà la rinascita nelle terre della Val di Vara e delle Cinque Terre? È anche con questo auspicio che nasce l’incontro fra due tradizioni gastronomiche che si uniscono in una simbolica “festa di primavera”. A fare gli onori di casa per due serate consecutive uno dei “templi” del risotto, per antonomasia piatto protagonista della cucina meneghina, che ospita le specialità gastronomiche della vallata ligure, per l’occasione rappresentate da uno dei più rinomati agriturismi, azienda dedita – oltre che alla ristorazione e all’ospitalità – all’allevamento biologico di bufale da carne. Proprio la carne di bufala sarà protagonista come secondo, mentre il piatto che battezza l’evento, insieme ai Risotti celebri e celebrati di Roberto Fontana, sono i Croxetti impastati, tagliati e timbrati a mano, uno per uno, da Daniela Ferrante, contitolare de La Debbia, agronoma e al tempo stesso… cuoca. *I Croxetti Nell’impasto, oltre alla farina, le uova, l’acqua e il sale, entrano anche burro e parmigiano grattugiato. Ma ciò che li rende davvero unici è lo stampino di legno, realizzato al tornio e intagliato a mano, con cui vengono ricavati e poi timbrati a uno a uno tondelli di circa 4-5 cm di diametro. Hanno l’aspetto di “lasagnette” rotonde e piuttosto spesse che si condiscono tradizionalmente con il pesto alla genovese, oppure con un pesto bianco a base di pinoli, aglio e maggiorana. Il “timbro” rappresentava il vezzo nobiliare, nella zona di Varese Ligure, di marchiare la produzione di famiglia, in voga già nel Xviii secolo; tanto che molti timbri di antiquariato sono giunti fino a noi da quel periodo con tanto di stemmi e simboli che da gonfaloni e stendardi finivano…sulla pasta. *La carne di bufala A parità di peso la carne di bufala ha più proteine del manzo, meno grassi (e meno “infiltrazioni” di grasso, ovvero quest’ultimo è ben separato dalla parte magra), meno calorie, meno colesterolo. Nonostante ciò ha eccellenti caratteristiche organolettiche, specie quando si tratta, come nel caso de La Debbia, di animali nati in azienda, allattati da mamma bufala, allevati allo stato semibrado con sistemi certificati biologici. I Tesori Della Val Di Vara La Val di Vara, entroterra delle celeberrime Cinque Terre, è uno scrigno di tesori naturalistici e gastronomici. Non è affatto un esempio “di dissesto idrogeologico” come qualcuno frettolosamente ha scritto per spiegare il disastro della recente alluvione. Al contrario può vantare certificazioni che vanno dalle “bandiere arancioni” del Touring Club Italiano (per i paesi di Brugnato, Pignone e Varese Ligure, tre autentici gioielli), alle severe Iso 14001 rilasciate da organismi internazionali. E le produzioni agroalimentari della vallata sono interamente votate al biologico, con rarissime eccezioni. La stessa natura che ha creato in poche ore l’inferno, con una cascata d’acqua di proporzioni bibliche, è in grado di fornire la chiave del riscatto e della rinascita. Siamo nella provincia di La Spezia, sulle pendici dell’Appennino ligure, che dal mare salgono fino ai sentieri dell’Alta Via, sotto le vette, poco prima di sconfinare nella Lunigiana e in Toscana. Il paesaggio è ovunque incontaminato e a tratti selvaggio: boschi fitti di castagno, estese pinete, rocce e pascoli in altura, a tratti più dolce, in simbiosi con l’uomo, i campi coltivati, le cascine isolate e i piccoli borghi arroccati: oltre a quelli citati ve ne sono numerosi altri, comuni e frazioni; ricordiamo in ordine sparso da Rocchetta Vara a Suvero, da Carro a Carrodano, Calice al Cornoviglio, Sesta Godano, Zignago, Bozzolo, Cornice, Riccò del Golfo, Groppo, Mangia, Maissana e Varese Ligure… L’enogastronomia, la natura e gli sport correlati (proprio sul fiume Vara l’11 e 12 marzo si è svolta la prima tappa dei campionati italiani di rafting), e infine la bellezza dei borghi, sono le ragioni principali per visitare la vallata. Le produzioni biologiche e a chilometro zero hanno la parte del leone nella prima opzione. E proprio un incontro di sapori è il tema al centro delle serate del 22 e 23 marzo, con la cucina di uno dei migliori agriturismi della Val di Vara, La Debbia, che incontra uno dei ristoranti più rinomati e tipici di Milano, “Trattoria Casa Fontana 23 Risotti”. La storia gastronomica della valle ha radici antichissime. Gli scavi hanno confermato la presenza dell´uomo già migliaia di anni fa, nell´età del bronzo; i primi abitanti della zona, gli antichi Liguri, cacciavano e coltivavano grano, orzo, miglio, farro, fave e piselli, allevavano ovicaprini e producevano formaggi. Alcune ricette che ancora oggi si possono apprezzare, come la torta di farro sono di fatto discendenze di una dieta locale preistorica. Così come da sempre la Val di Vara è rinomata per la raccolta dei funghi. Fra le tipicità, le patate di Pignone, concimate con il solo letame, ben cinque qualità di fagioli, la cipolla rossa di Pignone, grande, piatta, con foglia molto spessa ma al tempo stesso delicata e tenera, dal gusto dolce e facilmente conservabile. La polenta qui si prepara con il Granturco dell’asciutto, un mais davvero sostenibile, dato che ha bisogno di pochissima irrigazione: la farina che si ottiene (specialmente se macinato ad acqua) è sottile e setosa, cucinato risulta cremoso e di sapore delicato. Antiche varietà di grano sono coltivate a Rocchetta e a Zignago. In tutta la valle abbondano la produzione di miele biologico e la castanicoltura (castagne, farina). Varese Ligure, è stato il comune “alfiere e pioniere” della Valle del Biologico. La Cooperativa casearia, che produce eccellenti formaggi, lo stabilimento per la produzione di yogurt biologico e il macello cooperativo, anch’esso con certificazione biologica, sono non soltanto i fiori all’occhiello del paese, ma il motore dell’economia dell’intera vallata. Con il marchio bio, oltre allo stagionato, escono dal caseificio e dallo spaccio di vendita una freschissima ricotta, i tomini, il primo fiore, la bistecca bianca a pasta molle, che può essere consumata scottata sulla piastra o in padella e Ugo e Luigia, una formaggetta che vuole essere un tributo alla Marchesa Pallavicini e al poeta Ugo Foscolo che si frequentavano da queste parti, tanto che l’etichetta riporta le effigi dei due personaggi. Tra i formaggi non certificati biologici ne citiamo uno per la sua rinomata bontà: lo Stagionato allo Sciacchetrà, prodotto con il latte della valle, che matura immerso nelle vinacce del celebre vino passito delle Cinque Terre. Oltre ai Croxetti che si assaggeranno durante la serata localmente si producono i Testaroli, tipici anche della Lunigiana: sono focaccine sottili di farina, acqua e sale, cotte nel caratteristico coccio (testo) da cui prendono il nome, poi tagliate e bollite come fossero lasagnette o pappardelle, infine condite con il pesto o con il ragù di funghi, o farcite con salumi e formaggi . In Val di Vara sono ormai affermate le comunità del cibo, cioè quell’insieme di agricoltori “custodi”, custodi di razze, di semi, di piante antiche o di tecniche di lavorazione e allevamento, che mantengono la biodiversità del patrimonio agricolo locale . Abbiamo i Coltivatori del Pisello nero di L’ago, una frazione di Borghetto Vara, quelli della Fagiolana di Torza, i Castanicoltori, i Raccoglitori dei funghi di Carro, i Coltivatori delle Valli di Pignone e del Casale, gli Allevatori del Gallo Nero, una razza avicola autoctona presidio Slow Food, e si stanno costituendo le Comunità dei Piccoli Vignaioli di Cornice, abbarbicata frazione di Sesta Godano, e dei Produttori del Grano Bianco di Rocchetta Vara. L’insieme costituisce una “filiera corta” che giustamente è definita anche “filiera colta”, capace di esaltare la cultura del cibo. I prodotti si possono acquistare direttamente nelle aziende dei produttori, ai mercati, o negli agriturismi. La valle pullula di agriturismi e ristoranti in cui la tradizione culinaria locale viene presentata con passione e cura. E La Debbia è uno di questi, meta ideale per assaggiare il buon cibo locale, cucinato con cura, ed eventualmente trascorrere la notte (ha solo tre camere con bagno: indispensabile la prenotazione). Si tratta di una fattoria didattica, quindi particolarmente adatta alle famiglie con bambini, gestita da Alessandro Ferrante con la sorella Daniela, agronoma che si occupa anche della cucina e ha una vera passione per l’archeologia della zona. L’azienda ha un allevamento biologico di bufale da carne, cui si aggiungono qualche mucca, maiali, un cavallo, e un simpatico asino che i bambini chiamano Caccola. È proprio da un incontro tra Daniela Ferrante e Roberto Fontana, patron della “Trattoria Casa Fontana 23 Risotti”, che è nata l’idea di questo evento. Evento a cura di Trattoria Casa Fontana 23 Risotti e La Debbia Agriturismo, in collaborazione con www.Freemedia-sc.com www.23risotti.It  
   
   
COUS COUS FEST PREVIEW, DALL’1 AL 3 GIUGNO A SAN VITO LO CAPO PUBBLICATO IL BANDO PER SCEGLIERE UNO DEGLI CHEF DEL TEAM ITALIANO  
 
Pensato per i più impazienti appassionati di cous cous torna, per il quarto anno consecutivo, il Cous Cous Fest Preview, un weekend ideato per fare “pregustare” un anticipo del Cous Cous Fest e per selezionare lo chef che a settembre farà parte della squadra italiana in gara durante la Xv edizione del Festival Internazionale dell’Integrazione Culturale. “Ideata come una manifestazione in grado di fare da traino al Cous Cous Fest di settembre – dichiara Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo –, oggi il Preview è diventato un evento autonomo, capace di veicolare nel territorio flussi turistici di un certo rilievo. Anno dopo anno si è imposto come un appuntamento da attendere e che fa arrivare nel nostro Comune vecchi e nuovi visitatori. In fondo – conclude – è un assaggio di bella stagione, buon cibo e mare cristallino, di ciò che aspetta i turisti nel corso dei mesi successivi e poi a settembre”. Così, dall’1 al 3 giugno San Vito Lo Capo ospiterà la competizione gastronomica dal titolo "Vota lo chef per il Cous Cous Fest", a cui potranno partecipare tutti i cuochi italiani pronti a cimentarsi nella preparazione di piatti a base di semola della pace. Una sfida, questa, che nel corso degli anni è cresciuta, finendo con il coinvolgere chef arrivati da tutta la Sicilia ma soprattutto imponendosi nel panorama nazionale con la presenza di cuochi provenienti da diverse regioni di Italia, come l’Emilia Romagna, il Piemonte e la Toscana. Da tradizione, ad eleggere il vincitore sarà una giuria popolare, composta da circa ottanta persone che si propongono per farne parte, ed una tecnica che conta cinque giurati più il presidente. In questo ruolo è stato riconfermato, per il secondo anno, Paolo Marchi, giornalista enogastronomico e ideatore di ”Identità Golose”, il primo congresso italiano di cucina d´autore. Gli chef in gara per contendersi un posto nella squadra italiana che gareggerà alla prossima edizione del Cous Cous Fest – in programma dal 25 al 30 settembre 2012 – ad ogni manche dovranno preparare cento porzioni di cous cous e un piatto coreografico di presentazione. Le tre fasi delle semifinali si svolgeranno l’1 e il 2 giugno, mentre la finale domenica 3 giugno, in Piazza Santuario davanti agli occhi di tutti i visitatori e turisti. Per partecipare bisogna presentare un’istanza entro il 5 maggio, scaricando la scheda di partecipazione dal sito www.Couscousfest.it, dove è presente anche il bando di concorso. Cous Cous Fest Preview, però, non è solo competizione gastronomica. Durante il weekend, infatti, i visitatori potranno partecipare a laboratori gastronomici con degustazioni a cura di chef locali, organizzati nella piazza principale di San Vito Lo Capo e aperti al pubblico; ma anche assistere ad un momento dedicato alla conoscenza delle principali specie ittiche del territorio, in mostra e poi all’asta al mercato del pesce. A fine giornata, invece, il programma sarà ricco di concerti serali gratuiti tenuti da artisti di richiamo internazionale. “Doppiamente fortunato il turista che visita San Vito Lo Capo nei tre giorni del Cous Cous Fest Preview – dichiara Maria Cusenza, assessore al Turismo del comune di San Vito Lo Capo –, il quale, oltre a godere delle bellezze del nostro territorio, diventa partecipe e protagonista dell´evento stesso”. A San Vito Lo Capo, inoltre, tornano due immancabili appuntamenti. Ogni giorno, dalle 12 alle 24, ci sarà la possibilità di degustare il cous cous della tradizione sanvitese, in abbinamento ai vini siciliani, acquistando un biglietto di 10 euro; mentre dalle 17.30 alle 24 rimarrà aperto il villaggio espositivo, in via Savoia, dove sarà possibile assaggiare e acquistare i migliori prodotti tipici della tradizione siciliana  
   
   
NUOVO PACKAGING PER LE COMPOSTE ALMAVERDE BIO BY SACLÀ LE COMPOSTE ALMAVERDE BIO CAMBIANO VESTE E SARANNO PRESTO DISPONIBILI SUGLI SCAFFALI NELLA LORO NUOVA CONFEZIONE.  
 
I nuovi vasetti da 250 g propongono un’immagine più semplice e fresca, in linea con l’origine biologica del prodotto; un’unica etichetta frontale permette di apprezzare immediatamente il contenuto. Le Composte Almaverde Bio, prodotte da Saclà, sono preparate secondo ricette rispettose della tradizione con frutta biologica e contengono solo zuccheri della frutta. Le materie prime sono raccolte a maturazione ottimale, secondo i ritmi della natura; il particolare processo di cottura, realizzato sotto vuoto e a bassa temperatura con impianti modernissimi, conserva intatte le proprietà e i valori nutrizionali originari della frutta appena colta. La frutta da spalmare è disponibile nelle varianti Frutti di bosco, Fragola, Albicocca, Pesca, Arancia. Saclà produce per Almaverde Bio anche condimenti (Olio Extra Vergine di oliva, Aceto Balsamico di Modena I.g.p., Glassa all’“Aceto Balsamico di Modena I.g.p.”, Aceto di Vino Rosso, Bianco e di Mele), sughi e pesti, sottoli e sottaceti  
   
   
LA DIFFERENZA SI DEGUSTA IN FORMATO MICRO DARE VALORE ALLA DIFFERENZA. IL CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE PRESENTA A VINITALY LE ESPRESSIONI TERRITORIALI  
 
Pad. 7 b i2 i4 Un territorio ricco di sfumature che si ritrovano nel bicchiere. E’ quello delle colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che al Vinitaly il Consorzio di Tutela presenterà in una versione inedita. Un vero e proprio “distillato di terroir”, che il pubblico di giornalisti, operatori del settore ed appassionati potrà degustare presso lo stand al Pad. 7 b i2 i4. Nel grande spazio espositivo del Consorzio si potranno seguire le degustazioni guidate, dedicate alle micro spumantizzazioni di sei sottozone rappresentative dell’intera denominazione. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Cirve, l’Università di Padova e la Scuola Enologica, è unico nel suo genere. E’ infatti la prima volta che viene effettuata una spumantizzazione vera e propria su micro partite da 30 litri. Le autoclavi in miniatura sono state caricate con il vino base, frutto della selezione di un panel composto da 39 degustatori. I campioni, divisi per sottozone, sono stati degustati in modo anonimo, al fine di individuare le sei basi che meglio potessero esprimere la territorialità. Attraverso la degustazione, si potrà fare quindi un vero e proprio giro del territorio nel calice e toccare, allo stesso tempo, la terra dove quei vini sono stati prodotti. Ma c’è di più. Oltre a degustare il prodotto della microspumantizzazione, durante il tasting si assaggeranno anche i rispettivi vini base, arrivando così a cogliere come la presa di spuma possa meglio evidenziare il patrimonio aromatico conferito dal vitigno e dalla terra di origine. Sempre nella sala degustazione, nei giorni del 26, 27 e 28 alle ore 14 si terranno tre tasting “firmati” da grandi giornalisti. Lunedì 26 sarà protagonista Francesco D’agostino, Direttore della rivista Cucina & Vini e della Guida Sparkle, martedì 27 sarà la volta del famoso sommelier Alessandro Scorsone, mentre mercoledì 28 interverrà Marco Sabellico, giornalista de Gambero Rosso, curatore della Guida Bollicine d’Italia. Infine, durante tutte le giornate, i visitatori potranno degustare circa 100 etichette di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore grazie al grande banco d’assaggio che offrirà le tipologie Brut, Extra Dry, Cartizze, Rive. Uno spazio sarà infine dedicato alle seguenti cantine, presenti nell’area del Consorzio di Tutela con uno stand individuale: Borgo Antico, Borgoluce, Buffon Giorgio, Ciodet, Dea, Giavi, Il Follo, Le Vigne di Alice, Marchiori, San Giuseppe, Sanfeletto, Spagnol Az. Agr., Terre di San Venanzio, Vigne Matte. Per informazioni: Consorzio per la Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Tel. +39 347 8989027 - www.Prosecco.it - info@prosecco.It