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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Aprile 2012
AGRICOLTURA: FVG-BAVIERA, AGENZIE RURALI AVVIANO SCAMBI SPERIMENTALI  
 
Trieste - Scambi di prove sperimentali e varietali e valutazioni sugli approcci di sostenibilità ambientale degli interventi fitosanitari e agronomici: sono questi gli spunti operativi che, nell´ambito degli accordi di cooperazione stipulati tra Ersa e l´Ente bavarese di viticoltura e ortofloricoltura, verranno sviluppati comunemente nei prossimi mesi dalle rispettive agenzie rurali. La decisione è emersa nel corso della visita in Friuli Venezia Giulia che la delegazione tedesca, composta dal presidente Anton Magler, dal responsabile del settore viticolo, Hermann Kolesch, e dal responsabile del settore di ortofloricoltura, Gerd Sander, ha portato a termine negli scorsi giorni, incontrando vertici e tecnici dell´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale. Il direttore dell´Ersa, Mirko Bellini, ha accompagnato gli ospiti bavaresi nella visita alla struttura di Pozzuolo, dove i rispettivi responsabili settoriali dell´agenzia hanno illustrato modalità di intervento a supporto degli agricoltori, le attività di ricerca condotte dall´Ersa sui substrati e il lavoro svolto in campo fitosanitario in merito alla verifica delle merci vegetali di importazione ed esportazione, al controllo contaminazione da ogm su mais e soia, alle azioni inerenti il monitoraggio delle principali avversità dei vegetali in regione ed alle attività di lotta guidata in frutticoltura e viticoltura. La delegazione tedesca si è intrattenuta a lungo nei laboratori, apprezzandone sia l´organizzazione strutturale che la qualità delle attività svolte a vantaggio del settore primario, del territorio regionale e del consumatore, visitando successivamente alcune aziende ortoflorovivaistiche dove i bavaresi hanno preso visione della sostanziale tenuta di questo settore nonostante le attuali difficoltà. A tale riguardo, infatti, Sander ha valutato positivamente la determinazione espressa dai produttori nell´individuare soluzioni tecnico economiche alle diverse problematiche. Tra le realtà proposte agli ospiti germanici, particolare interesse hanno suscitato il Consorzio delle Doc del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
AGROALIMENTARE VENETO. UN SETTORE DA PRIMATO CHE VA FATTO CONOSCERE SEMPRE PIÙ  
 
Venezia - “Dobbiamo utilizzare al meglio le poche risorse disponibili e moltiplicare gli effetti delle iniziative, mettendo in sinergia tutte le attività promozionali relative al settore primario, non solo quelle direttamente finanziate dalla specifica partita del bilancio regionale, ma anche quelle che trovano sostegno finanziario in altri strumenti, ad esempio il Programma di Sviluppo Rurale o i fondi della Ocm vino per iniziative nei Paesi terzi”. Lo ha ribadito l’assessore regionale al commercio estero che, di concerto con il collega all’agricoltura, ha sottoposto all’approvazione della Giunta il programma promozionale delle produzioni venete del settore primario per il 2012. Sul documento si era espressa favorevolmente la competente commissione consiliare. “Per queste finalità è a disposizione un milione di euro – ha fatto presente l’assessore al commercio estero – e da quest’anno è pienamente operativo uno strumento nuovo, la società Veneto Promozione, alla quale saranno di norma affidate le azioni previste. Questa opzione rappresenta un momento di ottimizzazione nell’uso delle risorse ma è anche fattore strategico sul piano internazionale, in una fase nella quale l’Ice, Istituto per il Commercio Estero, è stato soppresso e la riorganizzazione delle sue funzioni si trova in una fase della quale è difficile prevedere l’esito”. “Vogliamo e dobbiamo aumentare il grado di notorietà sul mercato nazionale ed estero – ha affermato l’assessore – dei prodotti veneti di qualità. Vogliamo inoltre favorire la penetrazione e il radicamento delle aziende e dei prodotti agroalimentari regionali; incentivare la realizzazione di azioni coordinate e sinergiche con i programmi promozionali degli altri settori (secondario, turismo e cultura) e sensibilizzare il consumatore veneto attraverso azioni di informazione finalizzate. Le iniziative si svilupperanno investendo 300 mila euro per le iniziative di promozione realizzate all’estero, rispetto alle quali, oltre alla partecipazione alle più forti rassegne di settore pensiamo di programmare per novembre alcuni incontri in Usa e Canada a forte caratterizzazione veneta, realizzati concordemente con le imprese ivi presenti sia del settore vitivinicolo che di quello lattiero-caseario. Nelle iniziative promozionali in Italia investiremo 390 mila euro. Altri 200 mila euro li utilizzeremo per azioni specifiche di comunicazione e valorizzazione dell’agroalimentare, mentre 110 mila euro sono stati destinati ad attività in sinergia con agriturismo, agroalimentare, la conoscenza delle produzioni a km zero e così via”. Accanto al Programma, ed in stretta sinergia con questo, a livello regionale si collocano anche altre iniziative con finanziamenti decisamente consistenti. Si tratta ad esempio della Misura 133 “Informazione e Promozione” del Programma di Sviluppo Rurale, per la quale sono stati messi a bando 8,5 milioni complessivi: 3 milioni per il settore lattiero-caseario; 3,2 milioni per il settore vitivinicolo e 2,3 milioni per gli altri settori e altri sistemi di qualità. Vi sono poi gli interventi per la promozione e la valorizzazione delle produzioni lattiero casearie di qualità, in primo luogo Caseus Veneti, e la azioni di informazione e promozione sui mercati dei paesi terzi dei vini Doc nell’ambito delle misure previste dall’Ocm del settore vitivinicolo. Le iniziative finanziate nel corso dell’anno precedente dispiegheranno i propri effetti operativi e promozionali nell’anno solare in corso e, sempre nel corso del 2012, saranno utilizzati oltre 8 milioni di euro a conclusione del periodo di programmazione 2007-2013. “Con il 2014 inizierà il prossimo periodo di programmazione comunitaria 2014-2020 – ha concluso l’assessore – per il quale è previsto il rafforzamento delle attività e delle risorse per la promozione commerciale delle produzioni di qualità nei Paesi terzi”.  
   
   
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE. PICCOLE CORREZIONI E PROROGHE PER I BANDI DEL VENETO  
 
Venezia - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’agricoltura, ha approvato alcune modifiche, integrazioni e proroghe termini relative ai Bandi del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, che rettificare alcuni refusi ed omissioni presenti nel testo di base approvato alla fine del dicembre scorso. “In particolare – ha fatto presente l’assessore – su richiesta delle Organizzazioni Professionali Agricole e dei Caa Centri di Assistenza in Agricoltura, al fine di garantire alle aziende agricole una adeguata informazione sulle nuove misure introdotte ed il necessario supporto nella fase di predisposizione e presentazione delle domande, sono stati differiti dal 15 aprile al 15 maggio 2012.I termini di presentazione delle domande di aiuto relative alle misure agroambientali 211, 214a, 214b, 214c az.1, 214c az.2, 214d, 214e, 214g, 214i az.1, 214i az. 2, 214i az. 3 e 21. Sono state anche introdotte limitate bonifiche al bando relativo alla misura 133 Attività di informazione e promozione, con l’obiettivo di dettagliare le modalità di costituzione dei soggetti aggregati e di presentazione dei relativi progetti, chiarendo ulteriormente il metodo di calcolo dei massimali di spesa e la ripartizione della spesa massima ammissibile tra progetto autonomo e progetto aggregato. Per la sottomisura 214i az. 3 Ottimizzazione ambientale delle tecniche agronomiche ed irrigue, sono state infine introdotte alcune precisazioni tecniche e rettifiche di refusi connessi alla prima applicazione di questa nuova azione in ambito regionale. Tali precisazioni – ha concluso l’assessore – sono volte a chiarire i limiti di applicabilità dell’azione alle diverse colture agricole, in particolare per quanto riguarda il mais ed il tabacco”.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: NUOVI INTERVENTI PER AZIENDE DELLE AREE INTERNE  
 
Pescara - L´assessore alle Politiche agricole comunica che è stato aperto il bando per la Misura 214 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, Azione 4, per la "Salvaguardia degli ambienti a pascolo". "Si tratta di un provvedimento importante - sottolinea l´assessore - la cui dotazione finanziaria derivante da una rimodulazione della Misura 216 ammonta a 2.531.208, in primis perché rappresenta una boccata d´ossigeno per le aziende abruzzesi delle aree interne ma soprattutto perché l´intervento, oltre all´area D, è esteso anche alle zone montane del Fucino (B2). Rientrano in quest´area, che comprende superfici a pascolo ricadenti ad una altitudine superiore a 750 metri s.L.m., i Comuni di Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Rivisondoli, Roccacasale, Rocca di Botte, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia e Roccaraso che nel precedente bando erano stati esclusi. Questo provvedimento inoltre rappresenta una preziosa occasione per tutte le aziende che non sono state ammesse nel precedente Bando. "L´azione - evidenzia Febbo - ha l´obiettivo di rinforzare la biodiversità nelle montagne d?Abruzzo attraverso una pratica del pascolo indirizzata e funzionale al mantenimento e all´aumento della biodiversità stessa. Le aziende che aderiscono all´intervento, che mira anche alla difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, devono perseguire il mantenimento e lo sviluppo dei pascoli ed il recupero dei territori montani abbandonati attraverso pratiche di gestione più onerose rispetto all?ordinarietà e più stringenti rispetto alle pertinenti prescrizioni della condizionalità". Le domande per accedere ai benefici previsti dall´Azione 4 della Misura 214, per l´annualità 2012, vanno presentate entro il 15 maggio. Inoltre, l´assessore informa che sono stati trasmessi all´Agea gli elenchi di pagamento della Misura 211 del Psr (Indennità compensativa per le zone montane svantaggiate) che riguardano 200 beneficiari per un importo totale di 530.000 euro. Andranno in pagamento anche i premi relativi alla Misura 214 del Psr (misure agroambientali) destinati a 531 aziende per un importo di 867.000 euro. Sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande di pagamento, relative all´annualità 2012, sia per i Bandi avviati nel 2008 che per quelli avviati nel 2010 (Azioni 1, 2 e 4). Tutti i bandi saranno pubblicati il 14 aprile sul B.u.r.a. Regionale.  
   
   
CALABRIA: APERTURA DELLE ISCRIZIONI PER L’ISTITUZIONE DELL’ELENCO REGIONALE DEI GAS E DEI GODO  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha reso noto che, nel proprio Dipartimento, sono aperte le iscrizioni per l’istituzione dell’elenco regionale dei Gas (Gruppi di acquisto solidale ) e dei Godo (Gruppi organizzati di domanda e offerta ) ai sensi della Legge Regionale n. 23 del 18 luglio 2011 e come previsto da Delibere attuative della Giunta Regionale n. 573 del 16 dicembre 2011 e n. 91 del 13 marzo 2012. I soggetti interessati ed in possesso dei requisiti descritti nelle linee guida dovranno presentare relativa domanda di iscrizione, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso, indirizzata al Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione, utilizzando l’apposita modulistica allegata. Si precisa inoltre che il Dipartimento Agricoltura provvederà alla pubblicazione di un Bando per l’erogazione di contributi ai Gas e ai Godo dopo la ricezione delle domande, il riconoscimento del gruppo proponente e l’avvenuta iscrizione nel registro regionale. Per tutte le informazioni e la modulistica di riferimento si potrà consultare il sito Assagricalabria, alla sezione Fiere e Attività promozionali.  
   
   
AGRICOLTURA: PSR SICILIA, AL 31 MARZO SPESI 806 MILIONI DI EURO  
 
I dati di spesa del Programma di sviluppo rurale (Psr) Sicilia, lo strumento di programmazione delle risorse comunitarie per l´agricoltura della nostra isola, sono in linea con la media nazionale ed europea. Lo afferma una nota del Dipartimento regionale per gli interventi strutturali in agricoltura che risponde cosi´ a quanto pubblicato nei giorni scorsi dalla stampa regionale. Sino al 29 marzo scorso, infatti, sono stati spesi 806.683.934 euro di finanziamenti pubblici (pari al 37% della dotazione disponibile), di cui 505.044.386 euro di spesa Feasr pari al 39,50% della spesa pubblica. Le risorse impegnate, sempre a fine marzo, ammontano al 78%, la rimanente parte, invece, lo sara´ a breve, in linea con i Psr delle altre regioni. Il Psr Sicilia continua, quindi, a ottenere importanti risultati agendo sullo sviluppo rurale con lo scopo di supportare un settore produttivo che, sebbene strettamente connesso alla tradizione, e´ chiamato, oggi piu´ che mai, a rispondere a nuove sfide. Al 31 dicembre 2011, inoltre, e´´ stato superato l´obiettivo di spesa fissato dalla Comunita´ Europea, pari a circa 315 milioni di euro, di cui 184 di quota comunitaria.  
   
   
SARDEGNA: RIAPERTI I TERMINI PER LE DOMANDE SUI "PAGAMENTI AGRO-AMBIENTALI"  
 
L’assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale informa gli agricoltori che sono riaperti i termini per la presentazione delle domande di aiuto/pagamento relative alla misura 214 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 "Pagamenti agroambientali". Le domande di aiuto per nuovi impegni a partire dal 2012 e le domande di pagamento per la conferma degli impegni assunti nei periodi 2008, 2010 e 2011 riguardano: L´azione 1 Agricoltura biologica che si pone come obiettivo la conservazione della diversità delle specie e degli habitat, la riduzione dei carichi inquinanti per l´acqua, la tutela del paesaggio, la riduzione delle emissioni gas a effetto serra, la tutela della risorsa suolo. Inoltre, l´azione favorisce la diffusione dei prodotti biologici certificati, sia per soddisfare le crescenti richieste dei consumatori, che per garantire una valorizzazione dei prodotti e quindi una permanenza autonoma delle aziende sul mercato. L’azione 2 Difesa del suolo che ha la finalità di promuovere l’introduzione e il successivo mantenimento, nei terreni agricoli, di tecniche colturali e di gestione del suolo di tipo sostenibile, al fine di favorire il ripristino della fertilità naturale del suolo. L’azione 3 Tutela degli habitat naturali e seminaturali - intervento 2 Colture per l’alimentazione della fauna selvatica che prevede l’ utilizzazione di superfici agricole classificate come seminativi per la realizzazione di colture a perdere destinate all’alimentazione della fauna selvatica che rappresentano inoltre sede di rifugio per la stessa. L’intervento pertanto favorisce la stabilizzazione della presenza delle specie legate all’agricoltura. L’azione 4 Tutela dell´agrobiodiversità - intervento 2 Razze minacciate di abbandono che si pone come obiettivo la difesa della biodiversità salvaguardando il patrimonio genetico regionale attraverso il recupero e la conservazione di razze in via di estinzione ed è motivato dalla considerazione che la diversità genetica rappresenta una risorsa che deve essere preservata per le generazioni future. L’azione 6 Produzione integrata che prevede un aiuto per la realizzazione di un sistema di produzione agroalimentare che utilizzi tutti i metodi e mezzi produttivi e di difesa dalle avversità delle produzioni agricole, rivolti a ridurre al minimo l´uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici; L’azione 7 Tutela dell’habitat della gallina prataiola che, coerente con il progetto Life +, destinato alla salvaguardia della Gallina prataiola e del suo habitat, consiste nell’applicazione di specifiche misure agro – ambientali da attuare negli ambienti steppici e ha l’obiettivo di creare o ripristinare le condizioni favorevoli all’incremento degli esemplari di gallina prataiola nelle aree agricole nelle quali è presente. Tale azione favorisce contemporaneamente anche la tutela di altre specie di uccelli delle "aree steppiche". Le domande devono essere presentate on line sul portale Sian (www.Sian.it) tramite i Centri di assistenza agricola (Caa). Queste le scadenze delle presentazioni online: - 15 maggio 2012 per le azioni: 1. Agricoltura biologica; 2. Difesa del suolo; 3. Intervento 2. Colture per l’alimentazione della fauna selvatica; 6. Produzione integrata; 7. Tutela dell’habitat della gallina prataiola; - 11 giugno 2012 per l’azione 4 Intervento 2. Razze minacciate di abbandono. La copia cartacea delle domande e la relativa documentazione devono essere presentate ai Servizi territoriali di Argea entro il 10 settembre 2012. Eventuali informazioni potranno essere richieste presso l’Ufficio relazioni con il pubblico dell’Argea Sardegna al numero 070/60262022.  
   
   
I VINI DELLA TUSCIA PUNTANO AI MERCATI EUROPEI E NORDAMERICANI  
 
A distanza di qualche giorno dalla chiusura del Vinitaly, il Salone Internazionale del vino e dei distillati svolto a Verona dal 25 al 28 marzo scorso, è tempo di bilanci per i produttori della Tuscia che rispetto all’edizione di quest’anno nutrivano grandi aspettative sia per verificare gli effetti della crisi nel settore vinicolo, sia per lo spostamento dell’inizio della manifestazione dal giovedì alla domenica, in linea con eventi simili internazionali più orientati agli operatori professionali che ai visitatori occasionali. Sergio Mottura, titolare dell’omonima azienda di Civitella d’Agliano, commenta: “Siamo molto soddisfatti per la qualità dei contatti. È stato certamente un Vinitaly meno affollato ma dove hanno trovato spazio iniziative collaterali di gran pregio che elevano il livello di questa manifestazione. Dal punto di vista commerciale conferme sono giunte dai mercati per noi tradizionali come il Nord Europa e il Nord America. In flessione invece le visite di operatori nazionali dove la crisi si fa sentire. Tuttavia abbiamo riscontrato un nuovo interesse di ristoratori e distributori della Capitale, un mercato molto allettante perché da solo rappresenta il 10% del consumo nazionale”. È d’accordo con Mottura Laura Verdecchia della Tenuta La Pazzaglia di Castiglione in Teverina: “Oltre alle difficoltà economiche contingenti sul mercato nazionale, a cui destiniamo il 70% della nostra produzione, scontiamo la scarsa conoscenza delle qualità dei vini laziali, come dimostrano i contatti avuti con potenziali acquirenti del Nord Italia che, superato lo scetticismo iniziale, dopo la degustazione dei nostri vini rimanevano positivamente colpiti dalle peculiarità del prodotto”. Nell’analisi si spinge oltre Roberto Trappolini di Castiglione in Teverina: “I vini del Lazio qualitativamente sono cresciuti molto, ma a ciò non è corrisposta un’adeguata affermazione sul piano nazionale. Credo che sia giunto il momento di concentrare gli sforzi e compiere delle scelte strategiche per una promozione più incisiva del prodotto Vino del Lazio. In attesa che ciò avvenga con la nostra cantina ci stiamo muovendo molto sui mercati internazionali con scelte commerciali che in due anni hanno portato a movimentare sull’export il 75% della produzione, soprattutto in Europa e Stati Uniti. Rispetto allo spostamento delle date del Vinitaly, per quanto ci riguarda è una buona formula che ha portato a meno visitatori, ma abbiamo guadagnato in contatti commerciali”. “Anche noi abbiamo riscontrato una minor affluenza – segnala Andrea Occhipinti di Gradoli – e in qualche modo ne abbiamo risentito. Ma al Vinitaly non si può mancare perché è un punto di ritrovo irrinunciabile per produttori, clienti e fornitori. In crescita, come sottolineato da altri, le esportazioni in particolare verso gli Stati Uniti dove da qualche anno stiamo proponendo il nostro aleatico vinificato in bianco”. Ai mercati internazionali e soprattutto all’Europa e al Nord America guarda con grande interesse Giovanni Palombi della Tenuta Sant’isidoro di Tarquinia: “Questa edizione del Vinitaly è stata per noi tra le più riuscite, in quanto ci ha permesso di consolidare contatti già in essere e di sviluppare nuove opportunità come il mercato statunitense e quello giapponese”. Grande soddisfazione è stata espressa anche da Fabio Brugnoli, presidente della Cantina sociale di Montefiascone: “I buyer internazionali si sono mostrati molto interessati alle cantine sociali perché, proprio in questa fase di crisi, possiamo offrire prodotti dall’ottimo rapporto qualità/prezzo”. Chi punta con decisione sui mercati nazionali e quello romano in particolare è Gennaro Esposito della Tenuta Ronci di Nepi: “Siamo arrivati a questo appuntamento programmando con cura gli incontri con i nostri contatti, tutti puntualmente confermati. Per il resto nulla di più. Forse andrebbe rivisto qualcosa nell’organizzazione”. Positivo il commento di Clarissa Botti dell’azienda Trebotti di Castiglione in Teverina, che ha visto premiato l’impegno sulla sostenibilità ambientale: “Abbiamo registrato una grande affluenza al nostro stand di esperti e profani, grazie all’interesse per il progetto Vini 3S, il vino senza solfiti aggiunti Manzoni Bianco, il progetto di recupero e riutilizzo dei materiali che prevede uno sconto sugli acquisti successivi ai clienti che restituiscono la bottiglia e il packaging”. “Da queste prime indicazioni – commenta Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – emerge un quadro su come le nostre imprese stiano reagendo alla crisi senza rinunciare alle loro specificità. Faremo tesoro di alcuni loro suggerimenti coinvolgendo anche le istituzioni locali e regionali affinché si possano intraprendere adeguate operazioni di marketing sul piano nazionale. Nel contempo come Ente camerale stiamo lavorando per valorizzare quei ristoranti e agriturismo della provincia di Viterbo che s’impegnano a inserire nelle loro carte dei vini i bianchi e i rossi della Tuscia”. Complessivamente sono 16 le aziende vitivinicole della Tuscia che hanno preso parte alla 46a edizione del Vinitaly, all’interno del padiglione Lazio, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Viterbo unitamente alla Direzione Regionale Agricoltura della Regione Lazio, Unioncamere Lazio, le Camere di Commercio e le Province laziali. Questo l’elenco completo: Antica Cantina Leonardi (Montefiascone), Cantina di Montefiascone, Cassano (Canepina), Falesco (Montefiascone), Fattoria Madonna delle Macchie (Castiglione in Teverina), Isabella Mottura (Civitella d’Agliano), Mazziotti (Bolsena), Occhipinti (Gradoli), Paolo e Noemia D’amico (Castiglione in Teverina), Sergio Mottura (Civitella d’Agliano), Tenuta la Pazzaglia (Castiglione in Teverina), Tenuta Ronci (Nepi), Tenuta S. Isidoro (Tarquinia), Trappolini (Castiglione in Teverina), Trebotti (Castiglione in Teverina), Viticoltori dei Colli Cimini (Vignanello). A queste si aggiungono le aziende olivicole Cerrosughero (Canino), Colli Etruschi (Blera) e Cooperativa Olivicola di Canino, presenti al Sol, il Salone internazionale dell’Olio extravergine di qualità, organizzato negli stessi giorni nei padiglioni adiacenti.  
   
   
SARDEGNA: INDENNITÀ COMPENSATIVE PER GLI AGRICOLTORI DELLE ZONE SVANTAGGIATE  
 
L´assessorato dell´Agricoltura informa che sono aperti i termini per presentare le domande di aiuto/pagamento per l´annualità 2012 relative alle misure 211 ("Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli agricoltori delle zone montane") e 212 ("Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali diverse dalle zone montane") del Programma di sviluppo rurale 2007/2013. L´indennità compensativa è un premio annuale concesso per ettaro di superficie agricola utilizzata ammissibile al contributo, finalizzato a: - compensare, almeno in parte, i minori redditi ricavabili dall´esercizio dell´attività agricola; - assicurare l´uso continuativo delle superfici agricole, promuovendo pratiche e sistemi produttivi agricoli sostenibili. Per quanto riguarda la misura 212, l´ammissione a finanziamento è condizionata all´approvazione della proposta di incremento della dotazione finanziaria da parte della Commissione europea. Possono beneficiare dell´indennità compensativa gli imprenditori agricoli, singoli e associati, in possesso dei seguenti requisiti: - avere meno di 65 anni; - non essere titolari di pensione di vecchiaia o di anzianità; - essere iscritti alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, nel registro delle imprese agricole; - esercitare l´attività agricola in aziende localizzate, anche in parte, nelle zone ammissibili al sostegno. Gli interessati dovranno compilare e presentare le domande in via telematica sul portale Sian, tramite uno dei centri autorizzati di assistenza agricola autorizzati da Agea, entro il 15 maggio 2012. La copia cartacea della domanda e i relativi allegati dovranno essere presentati al competente Servizio territoriale di Argea Sardegna entro il 10 settembre 2012. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio relazioni con il pubblico di Argea, ai numeri 070 6026 2067, 070 6026 2217 e 070 6026 2214.  
   
   
TRENTO - INCONTRI SUL TERRITORIO: FOCUS SUI FORMAGGI  
 
Con l’obiettivo di rafforzare le reti sul territorio e sostenere la creazione di un sistema integrato tra le produzioni tipiche locali ed i servizi turistici, Accademia d´Impresa, Azienda speciale della Camera di Commercio di Trento, organizza il ciclo formativo "Incontri sul territorio". All´interno di questo percorso, lunedì 16 aprile a Campitello di Fassa si parlerà de "I formaggi". L´incontro, destinato a chi vuole approfondire le proprie conoscenze sulle realtà produttive del Trentino e dei suoi consorzi, è realizzato in collaborazione con Gruppo Formaggi del Trentino presso Caseificio Sociale di Campitello s.C.a. Programma: partenza ad ore 8.00 presso Area Zuffo Trento - arrivo presso il caseificio ad ore 9.30 - visita guidata al caseificio con la possibilità di seguire le fasi della trasformazione del latte a formaggio - degustazione dei formaggi del caseificio - rientro a Trento previsto per le ore 13.30 Per informazioni ed iscrizioni: tel. 0461382324 - 319, e-mail: formazione.Continua@accademiadimpresa.it    
   
   
CINGHIALI, UMBRIA CONVOCA GIOVEDÌ 12 NUOVA RIUNIONE CONSULTA PER PIANO STRAORDINARIO CONTENIMENTO  
 
Perugia - Prosegue l´iter del Piano regionale straordinario di contenimento dei cinghiali: a questo scopo, l´assessore regionale alle Politiche agricole e alla Caccia, Fernanda Cecchini, ha convocato per giovedì 12 aprile una nuova riunione della Consulta Faunistico Venatoria, che si terrà nella sede dell´Assessorato in via Mario Angeloni (Sala riunioni Ii Piano, stanza 234, a partire dalle ore 10). "Continueremo, in particolare, il confronto già avviato nei precedenti incontri sul piano straordinario che - sottolinea l´assessore Cecchini - come è stato condiviso dai partecipanti alla Consulta, rappresenta lo strumento più adeguato e non più rinviabile per fronteggiare le problematiche derivanti dalla presenza dei cinghiali su tutto il territorio regionale. Le ristrettezze finanziarie del bilancio regionale, a causa delle riduzione delle risorse, infatti, rendono sempre più difficili da sostenere le richieste di indennizzo avanzate dagli agricoltori". "Gli interventi programmati dagli Ambiti Territoriali di Caccia durante la stagione venatoria e dalle Province nei piani ordinari di contenimento - prosegue l´assessore -, dovrebbero di norma mantenere la presenza di cinghiali a un livello di compatibilità con l´ambiente. Ci sono però annate in cui questo equilibrio, fortemente critico, non è raggiunto ed è per questo che come Regione abbiamo previsto e programmato un intervento straordinario, come già accaduto nel 2009, per limitare l´eccessiva proliferazione della specie". "Sulla base delle indicazioni elaborate dal Servizio Caccia della Regione - conclude l´assessore Cecchini - continueremo pertanto a definire in sede di Consulta le modalità di esecuzione che verranno attuate, attraverso gli Atc e le Province, con il coinvolgimento diretto dei cacciatori, nel più breve tempo possibile per limitare al massimo i danneggiamenti che vengono registrati in particolare dalla tarda primavera a inizio estate".  
   
   
SARDEGNA: AL VIA I CONTRIBUTI A SOSTEGNO DELLA PESCA  
 
A sostegno dei pescatori due i bandi pubblicati dall’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale per l’attuazione della misura 1.4 sulla "piccola pesca costiera" e della misura 1.5 sulla "compensazione socio economica per la gestione della flotta da pesca comunitaria" finanziati dall’asse Ii del Programma operativo nazionale del Fondo europeo per la pesca. In particolare: Piccola pesca costiera - Obiettivo della misura è di consentire l’erogazione di premi a favore di pescatori e proprietari che praticano la piccola pesca costiera al fine di contribuire alla realizzazione di progetti finalizzati a iniziative tendenti alla salvaguardia delle risorse biologiche, a migliorare le competenze professionali e la formazione e a promuovere l’organizzazione di filiera. Saranno finanziati gli interventi volti a : - promuovere l’organizzazione della catena di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca; - incoraggiare l’utilizzo di innovazioni tecnologiche (tecniche di pesca più selettive che vanno oltre gli obblighi normativi attuali previsti dal diritto comunitario o innovazioni volte a proteggere gli attrezzi e le catture dai predatori) che non aumentano lo sforzo di pesca; - migliorare le competenze professionali e la formazione in materia di sicurezza. Compensazione socio economica per la gestione della flotta da pesca comunitaria - Obiettivo della misura è la concessione di compensazioni individuali a favore dei pescatori professionali cofinanziate dal Fondo europeo per la pesca e miranti anche alla diversificazione dell’attività dei pescatori in ambiti diversi da quello della pesca marittima con la finalità di alleviare l’impatto socio-economico della ristrutturazione della flotta comunitaria. Questi gli interventi incentivati: - diversificazione delle attività allo scopo di promuovere la pluriattività per i pescatori. La diversificazione non implica il previo abbandono dell’attività di pesca, ma permette ai pescatori (membri dell’equipaggio di un’imbarcazione da pesca iscritta nel registro comunitario delle navi da pesca nonché in uno dei compartimenti marittimi della Regione Sardegna) di svolgere un’attività addizionale (come ad esempio il turismo) in un ambito differente da quello della pesca che deve, in ogni caso, rimanere l’occupazione primaria; - aggiornamento delle competenze professionali, in particolare dei giovani pescatori. Gli interventi si intendono riferiti a percorsi di formazione/aggiornamento professionale gestiti da enti accreditati ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente, a seguito dei quali sarà rilasciato un attestato riconosciuto; - compensazione "una tantum" ai pescatori che hanno lavorato come tali a bordo di una nave da pesca per almeno dodici mesi, purché il peschereccio sul quale hanno lavorato sia in arresto definitivo delle attività di pesca nell’ambito del piano di adeguamento relativo alla Regione Sardegna; - contribuzione per l’acquisto di un imbarcazione consistente in premi individuali ai pescatori di età inferiore ai 40 anni che possono dimostrare di esercitare da almeno cinque anni la professione di pescatore e che acquisiscono per la prima volta la proprietà o parte della proprietà di un peschereccio (iscritto nel Registro comunitario delle navi da pesca) di lunghezza fuoritutto inferiore a 24 m, attrezzato per la pesca in mare e di età compresa tra i 5 e i 30 anni. I pescatori interessati dovranno far pervenire le domande di partecipazione ad Argea Sardegna entro l´11 giugno 2012 con una delle seguenti modalità: - spedizione tramite raccomandata con avviso di ricevimento, all´indirizzo Argea Sardegna – Area di coordinamento istruttorie e attività ispettive, viale Adua n. 1, 07100 Sassari; - consegna a mano presso gli uffici di Argea, all´indirizzo sopra indicato; - invio tramite posta elettronica certificata, all´indirizzo e-mail areaispettiva@pec.Agenziaargea.it http://www.Regione.sardegna.it/j/v/75?s=1&v=9&c=79&c1=79&id=29518  http://www.Regione.sardegna.it/j/v/75?s=1&v=9&c=79&c1=79&id=29516    
   
   
IL PROSCIUTTO DI PARMA CHIUDE CON SUCCESSO IL 2011 E I RISULTATI LO DIMOSTRANO: L’AFFETTATO CRESCE DEL 10,6%, MENTRE LE ESPORTAZIONI REGISTRANO UN +4% PER UN GIRO DI AFFARI COMPLESSIVO DI 1,5 MILIARDI DI EURO.  
 
Poco più di 9 milioni invece i Prosciutti marchiati di cui 6.753.819 assorbiti dal mercato italiano, mentre la restante parte (25,6%) è costituita dai mercati esteri che rappresentano ormai una parte considerevole per il business del comparto. La leggera flessione rispetto al 2010 è fisiologica e dovuta principalmente all’eccesso di offerta di prodotto sul mercato. Il principale obiettivo dell’anno è stato infatti quello di aumentare il prezzo del Prosciutto di Parma da produttore a distributore per il recupero della marginalità delle aziende del comparto; questo è avvenuto anche grazie allo sviluppo di un intenso programma promozionale che ha decisamente incentivato l’acquisto e sostenuto i consumi. I risultati testimoniano la solidità del nostro brand in grado di consolidare i mercati tradizionali e di conquistarne di nuovi nonostante la perdita di competitività dei prezzi – ha dichiarato Paolo Tanara, Presidente del Consorzio. La nostra forza sta nella possibilità di poter contare su una domanda ormai consolidata e su una differenziazione di mercati e di canali distributivi ben strutturata che rappresentano una base sicura sulla quale costruire il nostro sviluppo. Se guardiamo all’andamento dei mercati – continua Tanara, accanto alle ottime performance di quelli tradizionali, l’area che ha realizzato la crescita più convincente nel corso del decennio è quella costituita da tutte quelle realtà minori sulle quali il comparto sta implementando delle azioni strategiche di differenziazione e su cui il Consorzio sta prestando particolare attenzione. Andando nel dettaglio, se il 2010 era stato l’anno degli Usa, nel 2011 l’Australia si propone come il nuovo mercato in assoluto più interessante dell’ultimo triennio arrivando a superare i 50.000 pezzi (+80%). Bene anche l’Asia, grazie alla forte ripresa del Giappone (+15,7%); note positive anche dal Centro e Sud America (+33,8%). Per quanto riguarda i mercati più tradizionali, quelli che rappresentano una realtà ormai consolidata per il Prosciutto di Parma, Francia, sostanzialmente stabile, Germania, con quasi un +5%, e Gran Bretagna (+1,5%) si confermano i principali mercati per l’esportazioni di Prosciutto di Parma con circa 400.000 pezzi ciascuno; seguiti dal Benelux (+8%) con 200.000 prosciutti all’attivo. Molto interessante l’andamento dei Paesi del Nord Europa come Danimarca e Finlandia dove il Prosciutto di Parma sembra aver conquistato anche i consumatori più esigenti. Dal punto di vista della distribuzione geografica il mercato comunitario mantiene una quota preponderante (65%), ma l’area extra-europea è in continua crescita e si fa notare per la sua dinamicità. Lo sviluppo dei mercati internazionali è indubbiamente determinato dall’affermazione del prodotto affettato che vale oggi il 42% di tutte le esportazioni del Prosciutto di Parma ed è in forte ascesa, mentre il prodotto intero resta sostanzialmente stabile e prevale nell’area extra europea. Sono quasi 67 milioni le confezioni vendute nel 2011 dalle aziende del Consorzio che registrano un incremento complessivo del 10,6% rispetto all’anno precedente. Il Parma in vaschetta conferma così le brillanti performance degli ultimi anni andando a consolidare un trend di crescita particolarmente favorevole sia in Italia con circa 402 mila prosciutti (+3,5%), sia all’estero con un aumento del 9,3% (976 mila) nella vendita di prosciutti con la Corona. Siamo molto soddisfatti di aver saputo fronteggiare adeguatamente la contrazione del mercato – commenta Tanara. Tutto il comparto ha sofferto un po’, ma ha saputo agire efficacemente continuando a investire sulla qualità del Prosciutto di Parma per garantire ai consumatori un prodotto sicuro, buono e naturale. Per il futuro punteremo ad ampliare i nostri mercati di sbocco concentrandoci sui Paesi extra-europei, e l’Indonesia è soltanto l’ultimo traguardo, ma continueremo naturalmente a consolidare il mercato italiano e quelli tradizionali europei con attività rivolte direttamente al consumatore e iniziative in collaborazione con le catene di supermercati  
   
   
14-22 APRILE: IL PIATTO LOMBARDO PER ECCELLENZA IN UNA SETTIMANA FRA LE GROANE LA SETTIMANA DEL RISOTTO  
 
Ricette gustose proposte nelle corti nobili delle ville gentilizie, sull’aia di vecchie cascine, nelle trattorie più tradizionali e nei ristoranti più trendy. La scelta di abbinare la Settimana della Cultura a quella del risotto sottolinea i contenuti della tradizione lombarda: natura, arte e architettura ma anche gastronomia e piacere per la buona tavola. Nella Settimana del risotto tante succulente proposte per mangiare fuori porta con menu speciali a prezzi convenienti. Un’occasione da non perdere per mescolare arte e gusto. E buon appetito! Bollate, aprile 2012 - Non solo tesori nascosti e bellezze architettoniche del territorio per Una Settimana fra le Groane, edizione 2012. Se le passeggiate tra le ville e i centri storici mettono un po’ di appetito, si può proseguire assaporando gustosi risotti innovativi o della tradizione inseriti negli speciali menù proposti dai ristoranti convenzionati con la Settimana del Risotto. E’ questa la prima volta di un’iniziativa che coinvolge numerosi ristoranti: sono infatti 25 i locali che vi hanno aderito e che apriranno le porte ai buongustai della tradizione milanese offrendo menù differenziati sia nelle portate che nel prezzo per soddisfare ogni esigenza e ogni palato. Dai più classici timballi, risotti alla trevigiana, alle erbe, con l’osso buco o la salsiccia a innovative specialità alle fragole con dadi di ricotta e menta, pere e taleggio o al marsala e frutta secca; ce n’è davvero per tutti i gusti. Qualcuno propone anche cornici musicali e di intrattenimento. I risotti potranno essere assaporati anche all’interno dei giardini delle ville storiche – A ciascuno il suo risotto! in Villa Arconati per esempio - o nei cortili delle cascine rurali del circuito della Settimana fra le Groane. (www.Settimana.insiemegroane.it – infoline: n. Verde 800.474747). La nove giorni di appuntamenti ed eventi, lo ricordiamo, apre oltre 60 beni fra ville, edifici religiosi e palazzi storici visitabili gratuitamente per tutto il periodo. E inoltre spettacoli, teatri, itinerari del gusto, laboratori per le famiglie. Guide turistiche d’eccezione – non a caso chiamate “Chef del sapere” - saranno i giovani impegnati nel volontariato culturale, che accompagneranno i visitatori tra gli angoli e le bellezze più o meno nascoste del territorio. Curiosità - Da dove viene il riso? Di riso si parla per la prima volta in alcuni documenti commerciali del Xiii secolo, nella Milano viscontea in particolare, dove è citato come una sorta di spezia orientale. Successivamente diventa una specifica coltivazione del ducato tanto che Leonardo da Vinci viene incaricato di progettare adeguate strutture per l’irrigazione dei campi a riso e nel Cinquecento saranno alcune migliaia gli ettari della campagna sforzesca dedicati a questa produzione. Oggi la Lombardia è, dopo il Piemonte, la seconda regione in Italia dedita alla risicoltura, con quasi 100.000 ettari di terreni. In Lombardia il riso è elemento essenziale di piatti sia tradizionali sia innovativi. La cucina tradizionale meneghina è diventata una rarità e sopravvive in poche trattorie, la stessa tradizione che ha presentato al mondo il risotto con lo zafferano. La Settimana fra le Groane Una Settimana fra le Groane è un’iniziativa ideata dal Polo Culturale Insieme Groane che, nella sua quinta edizione, si presenta arricchita e rinnovata grazie alla nascita del “Sistema integrato di valorizzazione dei beni culturali e delle culture nel nord ovest Milano” finanziato da Fondazione Cariplo. La Settimana, che ha l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, coinvolge 16 Comuni – Arese, Baranzate, Bollate, Cesate, Garbagnate M.se, Lainate, Novate M.se, Senago, Solaro, Rho, Cornaredo, Pero, Pregnana M.se, Pogliano M.se, Settimo M.se, Vanzago – oltre al Consorzio Parco delle Groane e ha fra i suoi principali obiettivi quello di valorizzare un territorio ricco di testimonianze artistiche e culturali, nell’ottica di un recupero delle radici storiche e di una maggiore sensibilizzazione nei confronti dei luoghi di appartenenza. Collaborano al progetto il Sistema Ville Gentilizie Lombarde, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Fondazione Fiera Milano. Dal 14 al 22 aprile 2012 i Comuni coinvolti aprono le porte dei siti storici e architettonici più interessanti: ville, chiese, musei e palazzi storici sono visitabili gratuitamente. Il periodo coincide con la “Settimana della Cultura” promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Protagonisti del progetto sono gli studenti delle scuole superiori e i volontari che si cimentano come guide turistiche per accompagnare i visitatori all’interno dei beni. Partecipano anche le Associazioni dell’intero territorio che gratuitamente organizzano gli eventi e le manifestazioni collaterali. Il progetto contribuisce a sviluppare la precisa percezione di far parte di una comunità culturale che, fondandosi su valori condivisi, è sempre più in grado di farsi conoscere ed apprezzare da un pubblico molto più ampio. Www.settimana.insiemegroane.it – infoline: n. Verde 800.474747  
   
   
L’UNIONE ITALIANA RISTORATORI PARTNER DEI SALONI 2012 CON LA GRANDE CUCINA ITALIANA E I SUOI PRODOTTI TIPICI  
 
L’unione Italiana Ristoratori vede confermata anche per l’edizione 2012 la sua partnership con Cosmit, organizzatore de I Saloni, dando vita, all’interno delle tre Vip Lounge nei padiglioni di Eurocucina e del Salone Internazionale del Bagno, a tre aree di ristorazione con la presenza di sei rinomati chef dell’Associazione e alcune importanti aziende di prodotti tipici italiani. L’unione Italiana Ristoratori, da quarantun anni, è il punto di riferimento per la promozione della cucina italiana di qualità in Italia e nel mondo. Oltre 100 chef di altrettanti ristoranti di tutta la penisola sono gli ambasciatori della creatività in cucina e della valorizzazione del patrimonio enogastronomico nazionale. Ogni anno l’Unione Italiana Ristoratori sviluppa un grande numero di eventi che mettono in mostra la valenza in cucina dei propri chef e la loro capacità di interpretare con ricette creative i migliori prodotti tipici che sono il fiore all’occhiello del nostro paese. I Saloni sono una vetrina eccezionale per dare, ancora una volta, una dimostrazione del valore e della professionalità degli chef associati e del loro talento e passione in cucina. Nel corso del prestigioso evento fieristico, gli chef della U.i.r. Si esibiranno anche in spettacolari show cooking e raffinate preparazioni di finger food. L’unione Italiana Ristoratori sarà affiancata, in questa esaltante sfida, dal main partner Sapori&dintorni Conad con la sua selezione di prodotti Dop e Igp e da un nutrito numero di aziende sponsor dell’iniziativa: Agrispesa San Salvatore - Società Cooperativa Agricola con i migliori salumi e formaggi astigiani, Azienda Agricola Prunotto Mariangela con le confetture, i sughi e le salse d’autore, Cantina Marsadri con il tipico Chiaretto del Garda, Cantina Pietrasanta con i vini di San Colombano, unica Doc milanese, Cantina Sociale di Barletta - Aziende Agricole Associate con un selezione di olio extravergine di oliva e di vini di qualità, Compagnia Italiana Sali con i pregiati sali marini naturali, Consorzio di Tutela del Soave con i suoi ambiziosi vini bianchi, Consorzio Latterie Virgilio con i suoi formaggi e prodotti caseari, Forno d’ Asolo con la sua diversificata gamma di prodotti dolci e salati, Grok con i delicati snack croccanti di Grana Padano, Igor con il rinomato Gorgonzola, Luna di Miele con lo sciroppo d’agave Sunny Via, Offelleria Tacchinardi con una selezione di tipici dolci lodigiani e con il primo prodotto di filiera del territorio milanese, Pastificio dei Campi con le sue paste pregiate di Gragnano, Stroppiana con le creme di Gianduia e il raffinato cioccolato, T.v.b. Con i gustosi e salutari frullati di pura frutta e Ventura con la sua rinomata frutta secca  
   
   
THE SECRET RESTAURANT ALLE SALE DEL RE IN GALLERIA V. EMANUELE II, 11 E 12  
 
Le Sale del Re destinate al grande pubblico, ideali come location per eventi, congressi, meetings privati e sala da the. Da oggi aprono le loro porte per The Secret Restaurant. Un luogo “segreto ai più” che svela uno chef stellato quale protagonista dell’evento. Le Sale del Re, per una sera, accolgono chef rinomati provenienti da tutta Italia, che avranno a disposizione spazi immersi nella Storia da interpretare. L’evento vuole essere una sorta di road show del gusto, con uno chef diverso per ogni tappa tematica ed un calendario sviluppato tra fine aprile e dicembre 2012. Nel cuore della Galleria V. Emanuele Ii, con ingresso riservato da angolo Piazza della Scala, al civico 11 e 12 si potrà accedere all’ascensore privato che vi condurrà all’interno della Storia. Protagonisti Le Sale del Re prestigioso emblema del salotto di Milano, Le Sale del Re hanno finalmente riaperto le porte per ospitare gli eventi più esclusivi della città, in perfetto equilibrio fra tradizione e design. Dotate di tutte le più moderne tecnologie, le quattro sale comunicanti ed il magnifico Salone vantano un affaccio privilegiato in Galleria, garantendo privacy ed un servizio accurato ed attento all´ospite. Gli Chef i migliori chef d’Italia, uniti dall’entusiasmo di poter far loro uno spazio prestigioso nel cuore della città quale proiezione della loro arte. I menu proposti non presenteranno il segno distintivo dello chef, bensì un’interpretazione del luogo che lo accoglie attraverso storia e tradizione. Gli Ospiti appassionati di enogastronomia, sperimentatori, esperti del settore e curiosi uniti dall’idea giocosa di scoprire le sapienti mani creatrici. Scenografia Un tavolo imperiale domina il centro del Salone, allestito nei canoni della classicità e del lusso tipici del luogo, con accenti tematici dettati dalla cucina e diversi per ogni data. L’idea del tavolo unico rispecchia l’intenzione di ricreare un’atmosfera di convivialità all’interno di una residenza privata, quasi fosse “la casa dello chef “. Regia Gli ospiti verranno accolti dal maggiordomo all’entrata della Galleria ed accompagnati con ascensore privato alla location al secondo piano del palazzo. Ad un primo welcome drink a passaggio, seguirà una cena placée. A fine serata lo chef incontrerà gli ospiti spiegando loro l’interpretazione della serata e sedendosi a capotavola per un brindisi quale “padrone di casa”. Le Sale del Re Galleria V.emanuele 11-12 Milano +39.338.6503438 +39.02.87239770 Le Sale del Re, ad un passo dalla Storia  
   
   
DALLE FATTORIE FIANDINO IL PRIMO FORMAGGIO A PASTA DURA, LUNGA STAGIONATURA E CAGLIO VEGETALE OTTIENE LA CERTIFICAZIONE HALAL IL GRAN KINARA SUL MERCATO DAL 2010 VIENE VENDUTO IN TUTTA ITALIA PER REALIZZARLO, LATTE PIEMONTESE E FIORI DI CYNARA CARDUNCULUS  
 
Il Gran Kinara, presentato in anteprima mondiale nel maggio del 2010 è il primo formaggio al mondo a pasta dura e lunga stagionatura realizzato con vero caglio vegetale. Caratteristiche queste che ne hanno permesso (primo in Italia) la certificazione Halal, indispensabile per il mondo musulmano e l´esportazione verso i mercati arabi e asiatici. Prodotto con il metodo Kinara è un´esclusiva delle Fattorie Fiandino di Villafalletto (Cn) che hanno riscoperto e perfezionato questa antica tecnica di lavorazione. Nonostante la scarna e datata bibliografia sull´utilizzo dei fiori della Cynara cardunculus (il cardo selvatico che cresce spontaneo in tutto il bacino del mediterraneo), come alternativa al comune caglio animale o di origine microbica/fungina, i cugini Egidio e Mario Fiandino hanno saputo unire tradizione e innovazione per creare una vera novità mondiale che certifica direttamente in etichetta l´utilizzo della Cynara cardunculus e l´assenza di lattosio. "Già Nonno Magno - racconta Egidio Fiandino - aveva fatto nei primi Anni ´50 dei tentativi, ma i risultati, pur interessanti, erano affetti da una grande instabilità". "Di certo - prosegue Mario Fiandino - abbiamo molto attinto alle precedenti esperienze familiari e gli attuali mezzi tecnici, uniti all´elevatissima qualità del nostro latte piemontese, consentono di raggiungere obiettivi fino a poco tempo fa impensabili". "Purtroppo - proseguono entrambi - troviamo strano che ancora oggi molti prodotti in commercio non indichino la provenienza del caglio. Continua ad esserci molta confusione tra il caglio ottenuto da funghi (che vegetali non sono) ed il caglio ottenuto da piante o fiori. Sarebbe molto più corretto che i produttori indicassero chiaramente in etichetta la tipologia di coaugulante impiegato, per una maggior tutela del consumatore". Dopo anni di studi e di prove, il Gran Kinara è apparso sul mercato due anni fa come il primo formaggio al mondo, con vero caglio vegetale, stagionato oltre 12 mesi e, per questo motivo viene definito sia "da tavola" che da "grattugia". Dopo aver superato dei severi test di assaggio ha evidenziato profumi delicati e mai invadenti con una pasta granulosa di ottima consistenza. All´apertura della forma (che è di circa 38 kg) si sprigionano profumi freschi e floreali, tanto insoliti quanto graditi, che presto lasciano il posto a note di erba appena tagliata. In bocca il gusto pieno ricorda latte e panna con un finale "rotondo" dove l´ultima nota erbacea lascia nuovamente sensazioni di freschezza e di ottima piacevolezza. Caratteristica questa che lo accomuna alle altre produzioni "Kinara" della Fattorie Fiandino come il "Lou Bergier" o la "Toma del Fra´". Per maggiori informazioni: www.Fattoriefiandino.it  
   
   
“IL CIOCCOLATO INVITA PIÙ ALLE DOLCI PAROLE CHE AGLI ASPRI LITIGI” ANNE E SERGE GOLON. I CUORI DI T’A, SENTIMENTO ITALIANO  
 
Il cioccolato è l’alimento ideale per festeggiare chi si ama perché soddisfa tutti i sensi: il gusto, naturalmente, ma anche l’olfatto, grazie al suo inebriante profumo, o il tatto per la sua consistenza perfettamente liscia. T’a Sentimento Italiano, l’azienda dei fratelli Alemagna specializzata in cioccolati artigianali, ha pensato però anche alla vista. Nascono così I Cuori Di Cioccolato! Una “romantica” scatola da degustazione, perfetta come regalo, disponibile nella versione da 10 o da 18 cuoricini di cioccolato con cacao gran cru venezuelano 40% latte e 66% fondente. Prezzo al pubblico: Confezione da 10 pezzi: 14,00 € Confezione da 18 pezzi: 20,00 € I prodotti T’a sono distribuiti in Italia in oltre 200 punti vendita di prestigio, pasticcerie, enoteche, bar e gourmet store. Produzione e vendita diretta: Emporio T’a - via Montegrappa, 4 - Cerro Maggiore (Mi) Corner T’a: La Rinascente - Food Market 7° piano, Piazza Duomo, Milano Ottimomassimo - via Spadari ang. Vittorio Hugo, Milano Eataly Milano - Piazza 5 Giornate, 1/A, 20129, Milano (all’interno di Coin) Eataly Torino- via Nizza, 230 (zona Torino Lingotto) www.Tamilano.com  
   
   
4° EDIZIONE – 18/19/20 MAGGIO 2012 A SAN TERENZIANO (GUALDO CATTANEO, PERUGIA) TORNA “PORCHETTIAMO”, IL FESTIVAL DELLE PORCHETTE D’ITALIA  
 
Nel suggestivo borgo umbro di San Terenziano (Gualdo Cattaneo, Perugia) torna con la sua Iv edizione “Porchettiamo”, il festival delle porchette d’Italia. Questo straordinario “cibo di strada”, vero e proprio cult della tradizione gastronomica italiana, sarà protagonista per tre giorni attraverso degustazioni, abbinamenti, esposizioni, approfondimenti per operatori del settore e appassionati consumatori, visite al territorio oltre che con originali iniziative per famiglie e bambini. Tra le piazze e le strade di San Terenziano saranno di scena le migliori espressioni del Paese di uno dei cibi più gustosi, antichi e popolari Gualdo Cattaneo, Perugia – Si conferma come uno straordinario momento di valorizzazione e confronto delle diverse produzioni di porchetta a livello nazionale, oltre che una vetrina di grandissima visibilità per tutti i soggetti partecipanti. Stiamo parlando di “Porchettiamo, il festival delle porchette d’Italia”, giunto alla sua Iv edizione. Questa tre giorni dedicata alle porchette d’Italia si svolgerà il weekend del 18-19-20 maggio 2012. E questo straordinario “cibo di strada”, sarà quindi protagonista tra le piazze e le strade di San Terenziano, suggestivo borgo umbro nei pressi di Gualdo Cattaneo (Perugia). Non mancheranno momenti di approfondimento, come degustazioni, riflessioni ed incontri, oltre ad esposizioni ed iniziative collaterali di vario genere, con attività in programma che incontreranno così in modo trasversale le esigenze degli operatori del settore (produttori), della stampa specializzata, degli appassionati e soprattutto del grande pubblico dei consumatori. Attraverso “Porchettiamo” l’obiettivo è quello di far conoscere soprattutto le porchette del Centro Italia (l’evento, infatti, coinvolge le principali regioni produttrici di porchetta: Abruzzo, Lazio, Toscana, Marche ed Umbria) ai consumatori e agli operatori del settore; di evidenziare le differenze e le caratteristiche attraverso una vera e propria contaminazione tra le diverse realtà regionali; di attirare il vasto pubblico dei consumatori; di valorizzare e di far vivere il centro storico del piccolo borgo umbro e l’intero territorio; di stimolare una riflessione sul valore storico e antropologico della produzione della porchetta e della lavorazione del maiale in genere. Grazie alla “Piazza della Porchetta” la piazza e le strade del borgo ospiteranno le porchette. Ogni regione avrà la sua area, allestita con piccoli angoli di ristoro per il consumo dei panini, e potrà presentare le caratteristiche del proprio prodotto per permettere al pubblico di scegliere tra le diverse tipologie di prodotti presenti, che si differenziano da luogo a luogo per sapore, aromi e spesso anche cottura. La piazza principale ospiterà anche l’Enoteca dei vini, un punto di degustazione dei vini del territorio per un abbinamento a tutto gusto che saprà ricreare, in chiave elegante e contemporanea, la suggestiva atmosfera delle antiche “fraschette”, luoghi privilegiati per il consumo di vino e porchetta. Per restare in tema di felici accostamenti, sul fronte delle birre verranno proposti diversi appuntamenti, tra cui le degustazioni e l’allestimento della Birroteca, in collaborazione con Fermento Birra, un punto di assaggio e di vendita delle migliori birre artigianali italiane selezionate e presentate per l’occasione. Tornano anche quest’anno le degustazioni guidate dal giornalista Antonio Boco per scoprire il piacere di una buona porchetta in abbinamento ai vini, alle birre e ad altri prodotti selezionati provenienti anche dalle regioni ospiti, tra cui i Presidi Slow Food. Dedicata alla storia del maiale ci sarà anche un’area espositiva, con un richiamo al design tutto in rosa. Inoltre, a pochi minuti da San Terenziano, sarà possibile rivivere la suggestiva cottura della porchetta a fuoco vivo, eseguita dagli abitanti di Grutti in abiti medievali, una vera e propria rievocazione della storia della porchetta. Chiudono il vasto programma numerose attività collaterali come i laboratori creativi di pittura e ceramica sul tema del maiale, dedicati a grandi e bambini, come il concorso di fotografia Scattiamo dedicato al cibo di strada, in collaborazione con l’Associazione Istanti; il Mercatino Slow, in collaborazione con Slow Food condotta Valle Umbra e gli Artisti di strada che si alterneranno per le vie del borgo umbro con spettacoli e intrattenimenti di musica, ballo e giocoleria. Viene riconfermato anche il “Pig-nic”, l´appuntamento con "Porchetta e vino sull´erba". Passeggiata con merenda, a piedi e a cavallo, per scoprire i verdi sentieri intorno al borgo romano di San Terenziano. Info: www.Porchettiamo.com  
   
   
GRANDI SUCCESSI PER LA VALTELLINA VITIVINICOLA, E NON SOLO, AL VINITALY 2012 CHE SI È SVOLTO DAL 25 AL 28 MARZO A VERONA. LE EMOZIONI VISSUTE, GLI APPREZZAMENTI REGISTRATI E, SOPRATTUTTO, GLI OLTRE 25.000 VISITATORI RENDONO IL BILANCIO COMPLETAMENTE POSITIVO.  
 
Vincente si è rivelata la scelta di allargare la piazza allestita dal Consorzio Tutela Vini di Valtellina al territorio: la gastronomia, il turismo, la storia e la cultura. Operatori, buyer e giornalisti hanno apprezzato le degustazioni dei prestigiosi vini valtellinesi abbinati a sfiziosi finger food preparati dal team di giovani chef guidati da Stefano Masanti che hanno rivisitato e reinterpretato i piatti della tradizione utilizzando quali ingredienti le eccellenze agroalimentari di Valtellina e Valchiavenna. Numerosi e promettenti i nuovi contatti avviati dalle case vinicole, oltre al consolidamento di antichi rapporti, soprattutto con operatori del Nord e del Centro Italia. La Valtellina ha vinto la sua scommessa per ché si è presentata unita, promuovendo l’intera filiera in una vetrina particolarmente prestigiosa e con presenze qualificate qual è il Vinitaly. Il Consorzio Melavì, che riunisce le cooperative frutticole di Ponte in Valtellina, Villa di Tirano e Alta Valtellina di Tovo S. Agata, ha sottoscritto un accordo con la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige per la realizzazione di un progetto di assistenza tecnica alle aziende valtellinesi. Gli esperti tecnici di un centro all’avanguardia nella coltura della mela forniranno supporto e trasferiranno le loro conoscenze ai frutticoltori locali per un periodo di tre anni. L’obiettivo è quello di migliorare la resa produttiva e di operare scelte varietali in linea con le tendenze del mercato. La casa vinicola Ar.pe.pe, che nel dicembre scorso ha festeggiato i 150 anni di attività, ha vinto il premio “Benemerito della viticoltura italiana Medaglia Cangrande”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti nel panorama vitivinicolo nazionale. L’assessore regionale all’Agricoltura Giulio De Capitani ha così motivato il premio: “Ar.pe.pe è prima di tutto la storia di una famiglia che da quattro generazioni è protagonista della viticoltura valtellinese. La medaglia Cangrande vuole essere un riconoscimento alla tradizione ma anche un apprezzamento alla capacità di innovare che le giovani leve della famiglia Pelizzatti Perego hanno saputo esprimere”. Tra i 100 migliori vini italiani scelti da Wine Spectator, la bibbia dell’enologia mondiale, c’è anche lo Sfursat 5 Stelle 2007 della Nino Negri di Chiuro. Per il Grand Tasting “Finest Italian Wines: 100 Great Producers” del Vinitaly sono stati scelti i prodotti che riflettono l’antica eredità e gli importanti traguardi raggiunti dai viticoltori italiani. E la Valtellina c’era! C’è anche l’ultracentenaria Mostra del Bitto di Morbegno, che si svolgerà dal 12 al 14 ottobre, tra le iniziative che la Regione Lombardia, attraverso l’Assessorato all’Agricoltura, ha scelto di sostenere per valorizzare il territorio, i nostri prodotti tipici e di qualità. Le nostre aziende in 150 parole: Casa Vinicola Nera, Chiuro Nata negli anni Quaranta dalla passione di Guido Nera, la Casa Vinicola Nera si è sviluppata nei decenni successivi per l’impegno e la dedizione del figlio Pietro che oggi è a sua volta coadiuvato dai figli Stefano e Simone. ‘Viti coltori e vini cultori’, come amano definirsi, i Nera proseguono la tradizione della viticoltura eroica valtellinese coltivando i vigneti sui terrazzamenti della costiera retica e producendo vini prestigiosi nelle zone Docg Sassella, Inferno, Grumello e Valgella. Il Valtellina Superiore, lo Sforzato e le grandi Riserve sono i fiori all’occhiello di una produzione che ha ottenuto negli anni importanti riconoscimenti e che, soprattutto, ha riscosso l’apprezzamento della clientela. Con la nuova struttura di rappresentanza, sulla statale 38, a Chiuro, a pochi chilometri da Sondrio, la famiglia Nera diffonde la cultura del vino accogliendo i turisti e deliziandoli con i vini e gli altri prodotti tipici, ospitando corsi di aggiornamento e meeting. Le nostre aziende in 150 parole: Salumificio Bordoni, L’accurata selezione delle migliori carni presenti sul mercato, la cura artigianale lungo l’intero processo produttivo, le tecnologie più avanzate, la ricetta tradizionale conferiscono alla bresaola Bordoni un aroma tipico, vera espressione del territorio in cui nasce. Gli antichi sapori che richiama la rendono un salume unico che i consumatori hanno imparato a riconoscere e apprezzare. Sono il clima secco e ventilato, la temperatura costante, l’altitudine e l’aria salubre a rendere possibile l’essiccamento utilizzando una piccola quantità di sale e preservandone il gusto e la tenerezza originale. Così la bresaola della Valtellina ha ottenuto l’Igp, l’Indicazione geografica protetta: un prodotto magro, ipocalorico e ricco di proteine che può essere gustato al naturale oppure quale ingrediente nei piatti della cucina moderna. Nello stabilimento di Mazzo di Valtellina, il Salumificio Bordoni applica i più sofisticati sistemi per il controllo qualità ed è in grado di rifornire ogni singolo cliente su tutti i mercati