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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Maggio 2012
NEUTRALIZZATA LA VULNERABILITÀ DI ANDROID  
 
Bruxelles, 28 maggio 2012 - Gli smart phone e i tablet, che una volta erano l´oggetto del desiderio dei fanatici della tecnologia, stanno diventando sempre più popolari tra le persone comuni. La piattaforma Android è attualmente una delle più comuni piattaforme con oltre 300 milioni di dispositivi Android in uso da febbraio e 700.000 attivati ogni giorno che passa. Una delle principali attrattive è il software open source che permette a un´enorme comunità di sviluppatori di programmi di creare applicazioni. Ma con così tante persone che contribuiscono alla sua innovazione, il sistema operativo è vulnerabile a bug e problemi di sicurezza. Un nuovo studio condotto da ricercatori italiani potrebbe aver neutralizzato tutti i potenziali problemi. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto Spacios ("Secure provision and consumption in the Internet of services") che ha ricevuto quasi 3,35 milioni di euro nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq). I ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, dell´Università di Genova, dell´Università telematica E-campus e dell´Università di Padova, in Italia, hanno avviato il progetto con un´idea in testa: rivoluzionare il modo in cui i sistemi Tic e le applicazioni sono progettate, implementate, installate e consumate. Prevedono un Internet dei servizi (Ios) nel quale le funzionalità di business sono progettate e implementate dai produttori, lanciate dai provider, aggregate da intermediari e usate dai consumatori. Questo - dicono - rappresenta un enorme cambiamento del modo in cui i programmi e le applicazioni sono sviluppati tradizionalmente, sarebbero costruiti componendo servizi che sono distribuiti sulla rete e aggregati e consumati nel tempo di esecuzione e in un modo flessibile e guidato dalla domanda. Applicando e sviluppando la loro nuova metodologia i ricercatori hanno scoperto una grande vulnerabilità presente in tutte le versioni di Android, un popolare sistema operativo sviluppato da Google, famosa per il suo motore di ricerca, specificamente per smart phone e computer tablet. Questo, dicono, potrebbe essere sfruttato da applicazioni software maligne. Alcuni software maligni (malware) hanno la capacità di bloccare i dispositivi, cioè rendere il dispositivo completamente inutilizzabile e inutile. Una volta che la debolezza della piattaforma è stata trovata i ricercatori hanno immediatamente riferito il problema a Google e al team per la sicurezza di Android e hanno fornito loro un´analisi dettagliata dei relativi rischi. Dopo aver fatto il loro rapporto sono andati oltre e hanno progettato una soluzione per questo rischio che è stata poi verificata dal team per la sicurezza di Android. I ricercatori sperano che una volta provata la sua efficacia sarà adottata in un futuro aggiornamento del sistema operativo. Se il team non avesse fatto ciò che ha fatto, la debolezza potrebbe aver permesso ad applicazioni software maligne di saturare le risorse fisiche del dispositivo, portando al blocco completo degli smart phone e dei tablet Android. Il problema del malware è la sua insidiosità perché queste applicazioni non richiedono alcuna autorizzazione durante l´istallazione e sembrerebbero innocue all´utente finché non è troppo tardi. Il risultato stilato dal team di ricerca italiano sarà pubblicato negli atti della 27ª conferenza internazionale sulla sicurezza e la privacy dell´informazione, Sec 2012, che si terrà a Heraklion, Creta, Grecia, dal 4 al 6 giugno 2012. Per maggiori informazioni, visitare: Fondazione Bruno Kessler: http://www.Fbk.eu/  Spacios: http://www.Spacios.eu/  Conferenza internazionale sulla sicurezza e la privacy dell´informazione (Ifip): http://www.Sec2012.org/    
   
   
MILANESI: IN UN ANNO QUASI 1 SETTIMANA SPESA TRA FACEBOOK E TWITTER  
 
 Milano, 28 maggio 2012 - I social network (Facebook, Twitter, ecc.) rappresentano oramai un passatempo e un modo per informarsi sempre più utilizzato dai milanesi: 1 milanese su 3 li utilizza quotidianamente (35,5%), e per 2 milanesi ogni 100 è quasi un lavoro a tempo pieno, dato che ci passa dalle 3 alle 8 ore. E così, un milanese tipo dedica in media a questa attività 24,4 minuti al giorno, quasi il doppio dei romani (fermi a 13,8 minuti) e superiore anche ai napoletani (che arrivano a 20,4 minuti). In una settimana si arriva in media a 2,8 ore, che diventano 12,2 in un mese e si trasformano in 6,2 giorni in un anno. Tra i milanesi ci sono però forti differenze. Il dato sale infatti a 8 giorni all’anno tra gli uomini rispetto ai 4,6 giorni per le donne. Tra chi ha fino 35 anni, si passa a ben 17,4 giorni dedicati a Facebook e affini, rispetto ai 7,9 giorni di chi ha tra i 36 e i 45 anni, all’1,7 giorni per chi ha tra i 46 e i 65 anni. E i pensionati? In media, una mezza giornata all’anno. Ma conta anche il titolo di studio: chi ha un diploma di scuola superiore o una laurea, passa sui social network il triplo del tempo di chi ha un titolo di studio inferiore: 7,9 giorni rispetto a 2,7. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dalla Camera di commercio attraverso Digicamere con metodo C.a.t.i. Effettuato in tre città italiane, Milano, Roma e Napoli e basato su un campione di 600 interviste. Crescono le imprese di commercio specializzato in internet. Sono 753 le imprese del commercio elettronico attive a Milano nel 2012, in crescita del 15,8% dal 2011. Milano è prima per vendita online con il 44% del totale regionale e l’8,4% del totale nazionale. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al I trimestre 2011 e 2012.  
   
   
LOMBARDIA: CON CRS RISPARMI E MODERNIZZAZIONE LA CARTA REGIONALE È SISTEMA AVANZATISSIMO, SEMPRE PIÙ USATO  
 
 Milano, 28 maggio 2012 - ´Quando si parla di Crs si parla di Carta nazionale dei servizi. Bisogna innanzitutto considerare che, di fatto, in Italia nessuna Regione ha realizzato servizi, utilizzando la Crs in modo altrettanto avanzato ed estensivo. In questi anni abbiamo costruito un´infrastruttura paragonabile a un´autostrada ultramoderna, che sarà in grado di sopportare un traffico sempre crescente di servizi informatizzati, in grado di tagliare tempi d´attesa e spese ai cittadini´. E´ quanto afferma l´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, replicando a quanto sostenuto il 23 maggio da alcuni consiglieri regionali del Pd. I Costi - È sbagliato usare il dato sull´investimento totale realizzato dal 2001 (1,6 miliardi di euro) come il solo ´costo´ della Carta. La maggior parte della spesa sostenuta, infatti, è servita a dotare il Servizio sanitario regionale di un avanzatissimo sistema di informatizzazione, in grado di mettere in rete gli operatori sanitari, le strutture medico-ospedaliere e le farmacie, fino ad arrivare al Fascicolo sanitario elettronico, abilitato alla consultazione dell´utente finale. ´Questo sistema - continua Maccari - permette una razionalizzazione dei costi per la spesa sanitaria e un risparmio che, di fatto, ha creato un modello che anche il Governo invita a seguire. Non dimentichiamo quali gravi difficoltà, per non dire lacune, spesso ci si trova ad affrontare, cercando tra le voci di spesa sanitaria di molti Regioni italiane´. Il costo della singola Crs, quindi, è, a conti fatti, di 3 euro a pezzo e quantificabile in circa 6 milioni di euro all´anno. Crescita Di Accessi E Servizi - I dai di utilizzo della Crs nel primo trimestre del 2012 sono in forte crescita, con 27.500 nuove richieste di Pin dall´inizio dell´anno e 49.208 nuovi utenti online e con un numero di accessi mensili che, nel primo trimestre del 2012, è pari a 356.000. L´accesso ai servizi sanitari è aumentato del 7,5 per cento (219.204) rispetto allo stesso periodo del 2011, con un aumento del 35 per cento nelle consultazioni del Fascicolo sanitario elettronico, del 3 per cento nella scelta del medico di base e del 23 per cento per le prenotazioni online. Crescono del 29 per cento tutti i servizi non sanitari, testimoniando un aumento di versatilità della carta. ´Quando si parla di statistiche - ricorda Maccari - va inoltre chiarito che nei numeri presentati non sono quantificati gli accessi ai singoli servizi attivati dai 360 Comuni lombardi, che oggi si servono della Crs per gli usi più differenti, dal pagamento delle mense scolastiche a quello di diversi tipi di imposta, fino all´utilizzo come tessera della biblioteca. Va inoltre ricordato che per i Comuni più piccoli la Crs diventa un pilastro per fornire servizi digitali, che altrimenti non potrebbero mai essere realizzati in proprio´. Tra i servizi ´offline´ non conteggiati vanno ricordate le 908.000 transazioni come Carta sconto benzina, con una previsione sull´intero anno di oltre 3 milioni di utilizzi in assoluta trasparenza, che garantiscono la repressione a monte di potenziali frodi rispetto alle precedenti procedure. Sperimentazioni Al Via - Partita solo due settimane fa, la sperimentazione del progetto Crs con funzionalità trasporti ha visto l´invio a 16.700 utenti di un nuovo tipo di Carta che, di fatto, diviene il titolo unico per viaggiare in Lombardia con Trenord, Ferrovie Nord e Trenitalia. Mille di queste sono state già ´caricate´ e abilitate dagli utenti che hanno iniziato a utilizzarle regolarmente. Un altro settore cardine, quello scolastico, vede al via i progetti ´Generazione web´ ed ´e-ducazione´, che per lanciare la scuola digitale lombarda si avvarranno della Crs come strumento di comunicazione diretta tra insegnanti e famiglie. Il primo, con l´inizio del prossimo anno scolastico, coinvolgerà 25.000 studenti delle prime e terze superiori, il secondo circa 200 classi entro la fine dell´anno. ´I dati in nostro possesso e i sempre più numerosi progetti avviati - conclude Maccari - ci dicono che la Crs è stata un´idea vincente, sulla quale vale la pena puntare con la convinzione di tutti, per renderla sempre più familiare e quindi utile, a un numero crescente di Lombardi´.  
   
   
ANGELUCCI, ASSINFORM: NO ALL’ESCLUSIONE DI CAMPANIA, CALABRIA , MOLISE E LAZIO (REGIONI CON DEFICIT SANITARIO) DAI BENEFICI DEL DECRETO GOVERNO  
 
Roma, 28 maggio 2012. “L’esclusione delle 4 Regioni commissariate dai decreti per accelerare i pagamenti delle pubbliche amministrazioni, commissariate è un’ingiustificata e inaccettabile penalizzazione per le imprese che lavorano in questi territori producendo ricchezza e occupazione”, ha dichiarato il presidente di Assinform Paolo Angelucci, sottolineando che “in particolare le imprese It, le quali sono “labour intensive”, vengono messe in ulteriore crisi, con rischi importanti sui livelli occupazionali, in quanto già gravate da una una fiscalità penalizzante per il settore Ict (dall’Irap all’Iva più pesante per l’editoria digitale) e da un accesso al credito oneroso. Chiediamo perciò a Governo e Parlamento che ci sia un ripensamento in modo da eliminare questa palese discriminazione”.  
   
   
MALPENSA: PROGETTO T1-T2 A FINALE AIR RAIL AWARDS GIURIA PRESTIGIOSA PER IL COLLEGAMENTO VIA TRENO DEI TERMINAL  
 
Milano, 28 maggio 2012 - ´La candidatura internazionale del progetto di collegamento ferroviario tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa a un premio tanto prestigioso come quello di ´Air Rail news´ è un riconoscimento importante che conferma la bontà di quest´opera e del lavoro svolto in questi anni. In un momento in cui Malpensa ha bisogno di essere rilanciato, questa opera accrescerà la dotazione infrastrutturale del nostro aeroporto´. Così l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ha commentato oggi la notizia che il progetto, sviluppato da Ferrovie Nord e Sea con la collaborazione di Regione Lombardia, è risultato uno dei quattro finalisti nella selezione internazionale del ´Global Airrail Awards 2112´ nella categoria ´Integrated Air-rail Partnership of the Year´ organizzato dalla pubblicazione leader mondiale per il settore dell´Air Rail Industry. ´La realizzazione del progetto definitivo è in corso - ha concluso Cattaneo - così come la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Abbiamo proposto all´Unione Europea un approfondito studio sulla possibilità di ricorrere a forme di finanziamento pubblico e privato, innovative nel settore. Ci auguriamo che questo riconoscimento, che verrà consegnato a Stoccolma domani, giovedì 24 maggio, possa contribuire ribadire l´importanza della sua realizzazione per Malpensa e per il nostro territorio´.  
   
   
PRESENTATE A BUDAPEST LE PRINCIPALI INIZIATIVE E PROGETTI NELL’AMBITO DEGLI E-PAYMENTS, DEI MOBILE PAYMENTS E DELLA TECNOLOGIA NFC (NEAR FIELD COMMUNICATION) PER CONSOLIDARE LA PRESENZA DEL GRUPPO SIA A LIVELLO INTERNAZIONALE  
 
 Budapest, 28 maggio 2012 – Sia Central Europe punta sull’innovazione nei servizi di pagamento e in particolare sullo sviluppo degli e-payments, dei mobile payments, della tecnologia Nfc (Near Field Communication) e di soluzioni pratiche e veloci che consentono di ridurre l’utilizzo del contante e semplificare la vita dei cittadini. Sono queste le principali iniziative e progetti per Banche e Imprese che Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di Sia, e Fabrizio Canedoli, Amministratore Delegato di Sia Central Europe, hanno illustrato il 25 maggio a Budapest nel corso di un evento dedicato alle ultime novità nel settore dei pagamenti elettronici per l’area dell’Europa centrale, in particolare Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia, Austria e Romania, paesi in cui il Gruppo intende consolidare la sua presenza. Con l’occasione sono stati anche celebrati i 20 anni di attività della controllata ungherese del Gruppo Sia e ripercorse le tappe principali che hanno caratterizzato la sua evoluzione fino a oggi, partendo dal 1992 quando nacque Giro Bankkartya Zrt., operatore tecnologico nazionale a supporto dell’issuing e acquiring di carte e del regolamento delle transazioni. Successivamente, nel luglio 2007, la società è stata acquisita da Sia che l’anno scorso, attraverso un importante piano di rilancio, le ha affidato con la denominazione di Sia Central Europe il ruolo di hub del Gruppo nell’Europa centrale, focalizzando le attività in quattro macroaree di business: card processing, gestione terminali e servizi a valore aggiunto, compliance, servizi di rete ad elevata capacità e affidabilità. “Come Gruppo Sia crediamo fermamente che l’innovazione possa giocare un ruolo fondamentale nella diffusione di servizi di pagamento più sicuri e comodi del contante per i cittadini – ha commentato Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di Sia – Inoltre l’innovazione contribuisce alla crescita e alla competitività di banche, imprese e Pubblica Amministrazione e quindi allo sviluppo dell’intero sistema Paese. Basti ricordare alcuni grandi progetti che ci vedono impegnati in prima linea. Ad esempio, Target2-securities di cui Sia ha ottenuto dalla Banca Centrale Europea la licenza ad operare come Network Service Provider: T2s è la piattaforma unica europea per il regolamento delle transazioni in titoli domestiche e cross-border e l’integrazione delle infrastrutture di post-trading che partirà per metà 2015. Siamo particolarmente attivi anche sul fronte degli e-payments dove stiamo sviluppando i servizi di accesso a Mybank, l’iniziativa paneuropea di Eba Clearing per acquisti on line tramite il proprio home banking, la cui sperimentazione partirà dall’Italia agli inizi di giugno per poi estendersi ad altri paesi. Entro l’anno prevediamo infine di inaugurare un Comunicato stampa nuovo hub tecnologico a Francoforte che si aggiunge a quello di Londra nell’ambito del progetto Financial Ring permettendo ai clienti di Sia di ottimizzare i tempi di accesso alle principali borse europee”. Il contesto di riferimento - L’europa Centrale è di rilevanza strategica per il Gruppo Sia considerato che, secondo le ultime previsioni, il prodotto interno lordo dei paesi della Cee crescerà mediamente tra il 2012 e il 2015 circa due volte e mezzo in più rispetto a quello dell’area euro (3.9% contro 1.6%) e quasi due volte rispetto ai 27 paesi dell’Unione Europea (3.9% contro 2%). In particolare per l’Ungheria e la Polonia si prevede un aumento delle transazioni con carta pari al 10% e al 5% medio annuo e del numero delle carte di pagamento (+9% e +3%). In Ungheria (10 milioni di abitanti circa) circolano oltre 9 milioni di carte e sono installati 65.000 Pos e 5.000 Atm, mentre in Polonia (oltre 38 milioni di abitanti) le carte di pagamento ammontano a 33 milioni, i Pos installati sono 250.000 e gli Atm circa 15.000. Risultati economici nel 2011 Sia Central Europe ha chiuso l’esercizio 2011 con un utile netto di 1,7 milioni di euro ed un valore della produzione in crescita (+10% rispetto al 2010) con un’importante percentuale derivante da nuove iniziative (il 22% del totale). La società può contare attualmente su un portafoglio di oltre 60 clienti che confermano la leadership nei servizi di pagamento in Ungheria e in paesi limitrofi. Nel 2011, Sia Central Europe ha gestito complessivamente 170 milioni di transazioni di cui 105 milioni bancarie (che rappresentano quasi un terzo del totale delle transazioni del paese) e 65 milioni relative a sistemi di loyalty presenti nel mercato ungherese (nel primo quadrimestre 2012 il totale di queste transazioni ha già toccato quota 31 milioni). Sia Central Europe detiene attualmente in Ungheria il 30% circa del mercato degli Atm (1.500) e oltre il 28% del mercato dei Pos (18.500). I progetti più innovativi dell’anno Alla fine del 2011, Sia Central Europe ha completato la realizzazione della rete di accettazione contactless per Spar Hungary che è stata la prima catena retail a dotarsi di questa infrastruttura innovativa. Ciò ha permesso inoltre di effettuare pagamenti di importo contenuto tramite Mastercard Paypass e Maestro Paypass in modalità “tap&go” (senza digitare il Pin). Si tratta del più esteso network con tecnologia contacless in Ungheria (2.500 Pos attivati in circa 3 mesi in 400 punti vendita del paese) ed uno dei più estesi dell’Europa centro-orientale. Sia Central Europe e Cellum, assieme ad alcuni operatori mobili (Telenor e Magyar Telekom) e alla banca ungherese Fhb, hanno sviluppato Mastercard Mobile Service, un nuovo servizio di pagamento tramite cellulare lanciato lo scorso autunno e basato sulla soluzione Cellpay. Sia Central Europe e Cellum, in Comunicato stampa base ad un accordo di collaborazione, avvieranno congiuntamente innovative soluzioni di m-payments per le Financial Institutions ungheresi e di altre paesi dell’area di riferimento. Nel corso dell’anno passato, grazie alla sua capacità di innovazione, Sia Central Europe ha inoltre supportato l’iniziativa K&h Paywave che ha consentito di dotare i terminali Pos della K&h con tecnologia contactless e di gestire la prima transazione di pagamento in Ungheria tramite carta Visa Paywave.  
   
   
AGENDA DIGITALE, ACCORDO PER I GIOVANI TALENTI PERCORSO COMUNE TRA REGIONE E ASSOCIAZIONE PROSPERA PREVISTI STAGE, BORSE DI STUDIO E PREMI A START UP NELLE ICT  
 
Milano, 28 maggio 2012 - Il successo dell´Agenda digitale Lombarda passa attraverso una più stretta collaborazione tra Pubblica amministrazione e cittadini che sostengono con idee e progetti l´innovazione della società. Su questi principi si basa il protocollo d´intesa firmato Il 23 maggio tra l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari e Pier Luigi Curcuruto, presidente di Prospera, associazione che vede impegnati manager e professionisti nel promuovere processi di modernizzazione per il Paese. Progetto Biennale - ´Con Prospera - ha aggiunto l´assessore - abbiamo attivato oggi un percorso comune di lavoro per promuovere e far conoscere l´Agenda digitale, sviluppando processi di innovazione da utilizzare, in particolare, nei settori dell´Information and Communication Tecnologies (Ict), della finanza, dell´università e del management d´impresa´. L´accordo, di durata biennale, prevede un impegno per creare opportunità a giovani di talento attraverso stage, tutoring e borse di studio o sostenendo idee di impresa e start up nella filiera Ict. Il lavoro sarà assicurato dall´attività di un gruppo di coordinamento con rappresentanti di entrambe le parti, che saranno impegnati anche a trovare nuovi partner di progetto. Costruzione Partecipata - ´Regione Lombardia - ha commentato Maccari - sta costruendo la sua Agenda, coinvolgendo cittadini, imprese, università, rappresentanze dei settori produttivi, consumatori e terzo settore. In questo contesto Prospera è un partner ideale e impegnato concretamente, come dimostra la sua adesione al progetto Digit@lia, il manifesto sottoscritto da oltre 600 professionisti per promuovere l´azione dell´Agenda digitale Italiana, attraverso le idee e attività di giovani talenti´. ´Call for ideas´, il concorso promosso dall´associazione, intende sostenere iniziative in grado di stimolare nuovi investimenti in ricerca, innovazione e istruzione, oltre a valorizzare il talento e il capitale umano sulle tematiche Ict, alfabetizzazione digitale ed e-learning e 2.0. ´Il protocollo d´intesa - ha concluso Maccari - è il segnale dell´Agenda digitale lombarda che vogliamo: un progetto che cresce giorno dopo giorno, non imposto dall´alto, ma scritto con il contributo di tutti quanti vogliono partecipare´.  
   
   
PARTITO DA VARESE IL TOUR DELL´AGENDA DIGITALE E´ UNA RIVOLUZIONE. CATTANEO: LA CRS È IL FUTURO  
 
 Varese, 28 maggio 2012 - Varese ha tenuto a battesimo il tour di presentazione dell´Agenda digitale lombarda. Gli assessori regionali Carlo Maccari (Semplificazione e Digitalizzazione), Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Mobilità e presidente del Tavolo territoriale di confronto), affiancati da Luciana Ruffinelli (Sport e Giovani) hanno illustrato il 24 maggio alle istituzioni e al mondo produttivo la ´rivoluzione digitale´, che si sta originando da questo processo virtuoso. Investimenti E Risultati - ´Regione Lombardia - ha spiegato Maccari - sta investendo concretamente per colmare il gap con l´Europa attraverso l´Agenda digitale. Una sorta di grande contenitore di strumenti pratici, che rivoluzioneranno e semplificheranno la vita dei cittadini e lo faranno in modo ancora più marcato in un territorio come Varese, che vedrà famiglie e tessuto socio-economico avvalersi anche della sperimentazione della Banda ultra larga (Bul)´. Per quanto riguarda la Banda larga, in provincia di Varese sono 15 i Comuni (sui 22 interessati dal progetto congiunto Lombardia/telecom Italia per l´azzeramento del digital divide nelle aree a fallimento di mercato), che hanno completato interamente la connessione (Brusimpiano, Caravate, Carnago, Casorate Sempione, Cassano Magnago, Castelveccana, Comabbio, Ispra, Jerago con Orago, Mercallo, Monvalle, Porto Valtravaglia, Ranco, Sesto Calende, Travedona-monate) e 7 (Agra, Brezzo di Bedero, Casciago, Comerio, Cuasso al Monte, Dumenza, Oggiona con Santo Stefano) quelli che la stanno terminando. Qui sono stati posati 66 km di fibra ottica, andando a coprire 29.600 nuovi abitanti. Circa 36.700 cittadini possono quindi richiedere un abbonamento; 3.230 lo hanno già fatto. La Banda Ultra Larga - ´La sperimentazione della Banda ultra larga (al via da giugno) - ha continuato Maccari - permetterà di navigare a velocità di 100 Megabit/secondo. Sono quindi pronte al loro debutto servizi quali E-governement, Turismo digitale, Tv interattiva in Hd, Tele-medicina. E-learning, Trasmissione di eventi in 3D´. Open Data - All´interno dell´Agenda digitale lombarda si inserisce anche il portale open data https://dati.Lombardia.it ). Entro fine anno conterrà 138 data set, dei ´cassetti´ con le informazioni più varie. Ha debuttato anche ´In Lombardia´ l´App della Regione per smartphone e tablet, che offre indirizzi ed informazioni utili. Digitali Fin Da Giovani - L´agenda digitale necessita di una complementare azione di alfabetizzazione tecnologica, fin dalla scuola. ´Questo - ha sottolineato Maccari - è il grande obiettivo che il progetto ´Generazione Web Lombardia´ intende portare nelle classi prime e terze delle scuole superiori. L´iniziativa, finanziata dalla Regione con 4,5 milioni di euro e dal Miur con altri 4 milioni di euro, prevede dal prossimo anno scolastico l´utilizzo di e-book e tablet durante le lezioni, coinvolgendo una popolazione scolastica di circa 25.000 studenti e 1000 classi´. La Crs - L´assessore Cattaneo ha ribadito che ´lo sforzo economico di Regione Lombardia per la Crs (Carta regionale dei servizi) rappresenta la base per tutta una serie di servizi, che, mano a mano, si stanno aggiungendo e che semplificheranno la vita a cittadini e imprese come accade già con il Fascicolo elettronico in medicina e come vedremo in pratica con la telemedicina grazie alla Banda ultra larga´. ´Dall´1 maggio - ha ricordato - la Crs è diventata anche uno strumento utile anche nel settore dei trasporti: oltre 16.000 Lombardi hanno la possibilità di caricare gli abbonamenti per i mezzi pubblici su una nuova carta dotata di nuova tecnologia. Il numero dei fruitori di questo servizio della Crs salirà a 150.000 entro la fine dell´anno. A partire dal 2013, prevediamo di estendere la distribuzione della nuova Carta a tutti gli abbonati del sistema dei trasporti. La ´nuova´ Carta aggiunge questa funzione a quelle tradizionali di codice fiscale, tessera sanitaria, documento di riconoscimento e di accesso a diversi servizi, pubblici e privati´. Cattaneo ha anche ricordato che lo sforzo della Regione è teso a rendere la Crs uno strumento sempre più innovativo. L´assessore Ruffinelli ha manifestato, da parte dell´Assessorato allo Sport e Giovani, l´interesse a utilizzare nuove funzionalità della Crs.  
   
   
SUCCESSO DELLE INIZIATIVE REGIONALI AL FORUM P.A.: DALLA CALABRIA, UNA BELLA LEZIONE DI DEMOCRAZIA  
 
Catanzaro, 28 maggio 2012 - Grande successo ha fatto registrare la partecipazione quest’anno della Regione Calabria al Forum P.a. Di Roma, organizzata dal dipartimento della Presidenza della Giunta. Oltre ai due giorni di Master tematici, che hanno visto la presenza dell’Assessorato all’Urbanistica con dirigenti ed esperti, è stata molto apprezzata l’iniziativa del gruppo di lavoro Field. Particolare soddisfazione ha destato l’intervento sui quotidiani del gruppo Qn (La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno) di Stefano Sepe, docente stabile di Storia dell’Amministrazione della Sspa e componente il Comitato direttivo dell’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, che nella sua rubrica “L’analisi”, si è soffermato sui progetti della Regione illustrati al Forum P.a. “Dalla Calabria – ha scritto Sepe – una bella lezione di democrazia. Tecnologie e passione civile in una delle Regioni più martoriate del Paese. La Fondazione Field – ha proseguito Sepe – ha sviluppato una serie rilevante di iniziative per promuovere l’esercizio associato dei servizi nei Comuni attraverso forme stabili di cooperazione, utilizzando l’entusiasmo e le competenze di una serie di “animatori territoriali” coordinati da uno staff centrale e da un comitato tecnico. Le adesioni al progetto sono state 300 e i quesiti pervenuti altrettanti. Una piattaforma digitale, una newsletter e latri strumenti analoghi – ha concluso Sepe - supportano l’azione svolta dai “facilitatori” dei processi di innovazione”.  
   
   
BOLZANO, BANDA LARGA: DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI A CONFRONTO CON RAPPRESENTANTI DELL´OLTRADIGE-BASSA ATESINA  
 
Bolzano, 28 maggio 2012 - L´allacciamento alla banda larga,i mezzi finanziari disponibili nel 2012 sono stati al centro dell’incontro che il Dipartimento lavori pubblici e patrimonio, a nome dell’assessore provinciale Florian Mussner, ha condotto di recente in Oltradige-bassa Atesina con i sindaci e Comunità comprensoriale. Come ha sottolineato il direttore del Dipartimento lavori pubblici e patrimonio, Josef March, i mezzi finanziari a disposizione del Dipartimento non sono sostanzialmente inferiori a quelli dello scorso anno; non si possono fare previsioni definitive per il 2013 a fronte della situazione finanziaria nazionale. Riguardo l´allacciamento alla rete di banda larga, entro il 2013 ogni comune altoatesino dovrebbe essere dotato di un cosiddetto "pop", uno snodo, la cui postazione dovrebbe essere individuata assieme alle amministrazioni e che dovrebbe essere allacciato alla rete provinciale nell´arco di due anni. Per il 2012 sono a disposizione a tal fine importi per complessivi 9 milioni di Euro, come ha fatto presente March. La Telecom, da parte sua, si è impegnata ad adottare soluzioni transitorie di collegamento. Nella seconda parte dell’incontro sono state presentate le richieste di interventi nei vari comuni. Il presidente della Comunità comprensoriale, Oswald Schiefer, ha posto in evidenza l´importanza di avviare la costruzione del nuovo ponte sull´Adige dell´Autostrada del Brennero A22 ad Egna prima di quello di San Floriano. Su richiesta del Comune di Termeno dovrebbe essere realizzata al più presto la rotatoria Termeno-caldaro-ora. Anche per il Comune di Cortaccia sarebbe rilevante la costruzione rapida della rotatoria a Cortaccia. Per il Comune di Salorno è prioritaria la cotruzione del ponte autostradale sull´Adige a Salorno e giungere ad una soluzione a lugno termine per la caduta massi lngo la strada statale Ss 12 nei pressi di Salorno. Il Comune di Bronzolo si è informato sulla tempistica per la relaizzazione della corconvallazione di Bronzolo, mentre il Comune di Laives ha chiesto sostegno per le opere di manutenzione della strada per Breitenberg, attualmente in pessime condizioni. Opera prioritaria per il Comune di Cortina all´Adige è la sistemazione dell´accesso nord al paese (Stazione treni Magré in direzione di Cortina all´Adige). Per il Comune di Montagna, invece, è rilevante la predisposizione di un nuovo concetto per l´incrocio a Montagna. Il Comune di Appiano ha chiesto che la costruzione dell´incrocio Missiano-riva di Sotto venga inserita nel programma edilizio. Un´altra richiesta è quella di asfaltare con asfalto fonoassorbente la strada statale della Mendola Ss 42 all´altezza dell´"Pillhof". Il Comune di Caldaro si è informato sull´inizio dei lavori per la rotatoria a sud (nei pressi del "Kartheinerhof") e sulla situazione relativa alla costruzione del poligono militare. Il Comune di Aldino ha chiesto che venga formulata una proposta per risolvere la problematica della manutenzione della strada per passo Lavazè-oclini. Il Comune di Ora intende individuare una soluzione per l´utilizzo dell´areale ferroviario posto in vendita.  
   
   
BOLZANO: ONLINE IL NUOVO PORTALE SUL CLIMA  
 
Bolzano, 28 maggio 2012 - All’indirizzo www.Clima-alpino.eu  è disponibile il nuovo portale sul clima del progetto Interreg 3Pclim. Gli interessati possono attingere informazioni sullo stato d’avanzamento del progetto e a partire dalla metà del 2013 sarà possibile reperire i dati pubblicati attraverso cartine, grafici e tabelle,” informa il direttore della ripartizione protezione antincendi e civile, Hanspeter Staffler. Il responsabile del progetto in Alto Adige, Günther Geier dell’Ufficio idrografico spiega: “Il principale obiettivo del progetto Interreg 3Pclim (Past, Present and Perspective Climate of Tirol, Südtirol-alto Adige and Veneto) è la realizzazione di un atlante climatico attuale per l’area delle Alpi Centrali. Il Servizio Meteorologico Provinciale collaborerà a tal fine con l’Istituto Centrale di Meteorologia e Geodinamica (Zamg) di Innsbruck e con il Servizio Meteorologico di Arabba, Regione Veneto.” Il progetto, iniziato nel mese di novembre dello scorso anno, prevede la creazione di una banca dati con le rilevazioni di tipo meteorologico, idrologico e climatologico degli ultimi 30 anni per le tre regioni con l’obiettivo di creare una dettagliata descrizione climatica dell’area. Nelle analisi rientreranno anche i nuovi dati offerti dal telerilevamento (satellite, radar, fulmini) così come le rilevazioni sullo stato dei ghiacciai come indicatori di cambiamenti climatici. Il progetto, che terminerà nel 2014, garantirà anche la possibilità di “guardare nel futuro” riassumendo le attuali conoscenze sulle mutazioni climatiche attese nei prossimi decenni. I risultati ottenuti saranno liberamente consultabili dai cittadini all’indirizzo www.Clima-alpino.eu  o attraverso delle pubblicazioni cartacee.  
   
   
LOMBARDIA, UNIVERSITÀ: PIÙ MERITO PER BORSE STUDIO  
 
Milano, 28 maggio 2012 - Regione Lombardia continuerà a investire sulla formazione, sostenendo e premiando gli studenti che si distinguono per il proprio merito e incrementando le opportunità di legame tra il mondo dell´istruzione e dell´università e quello del lavoro. E´ stata questa la premessa con cui l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Cultura Valentina Aprea ha aperto il 23 maggio og la riunione del Comitato regionale per il diritto allo studio universitario, cui hanno partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Università e Ricerca Alberto Cavalli, alcuni rettori e rappresentanti degli studenti degli atenei lombardi. I Numeri Del Sistema Universitario - Il sistema lombardo conta circa 260.000 studenti, 12 università e 21 istituzioni dell´alta formazione artistica e musicale (Afam) e Scuole superiori per mediatori linguistici. Lombardia Apripista - ´La Lombardia - ha sottolineato l´assessore Aprea - è la prima Regione ad aver anticipato sperimentalmente la normativa nazionale, non ancora emanata, per interventi innovativi volti a una maggiore valorizzazione del merito e a un più efficace sostegno agli studenti capaci e meritevoli´. In particolare sono stati introdotti nuovi criteri di accesso alle borse di studio per gli studenti del primo anno, è stato innalzato il numero di crediti necessari per il mantenimento della borsa di studio (da 25 a 35 crediti) e individuata l´età massima per l´accesso ai benefici (32 anni). 29 Milioni Di Euro - ´Oggi - ha continuato l´assessore Aprea - abbiamo deciso di continuare la sperimentazione, orientata all´attuazione dei principi di sussidiarietà, confermando in 29 milioni di euro le risorse erogate annualmente alle Università statali e non statali, alle istituzioni dell´Afam e alle Scuole superiori di mediatori linguistici´. Tra pochi giorni Regione Lombardia emanerà il provvedimento di erogazione del primo acconto - 13,9 milioni di euro - dei contributi previsti per l´anno 2012.  
   
   
IL GRUPPO FILIERA TESSILE DI CONFINDUSTRIA COMO PROMUOVE L’ALTA FORMAZIONE IN CAMPO TESSILE  
 
Como, 28 maggio 2012 - Le aziende tessili del territorio di Como – e non solo - hanno sempre più bisogno di intelligenze giovani ma preparate da inserire nei loro organici: menti fresche che possano portare una ventata di novità e creatività. Alla base è pero necessaria una solida e qualificata formazione, meglio se condotta in collaborazione e con il supporto delle aziende per poter avere una maggiore aderenza alla realtà e alle effettive necessità delle imprese. Il Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como si è attivato nel corso degli ultimi mesi per favorire lo sviluppo e l’integrazione di alcune offerte nell’alta formazione nel campo delle professionalità tessili. Lo scopo è quello di creare un sistema di formazione qualificato che integri i territori a cui le imprese tessili di Como si riferiscono e con cui collaborano. Un sistema in grado di formare professionalità qualificate, attirando studenti magari anche dall’estero. Nel dettaglio, ecco le opportunità di alta formazione sviluppate con la collaborazione e il supporto del Gruppo Filiera Tessile di Confindustria Como. Corso Triennale Fashion & Textile Design – Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como - Il corso – recentemente riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca anche grazie all’interessamento del Gruppo Filiera Tessile – è un corso di laurea di I livello che si propone di formare differenti figure (dal Fashion Designer allo Stylist all’Art Director, al Cool Hunter) con un approccio che predilige il “saper fare”. Gli studenti del Corso vengono messi in contatto diretto con le aziende del territorio, alcune delle quali finanziano anche borse di studio. Master di I livello New Techstyle Design – Politecnico di Milano - Il Corso è gestito in collaborazione con le Confindustrie di Como, Lecco e Bergamo e ha lo scopo di approfondire la conoscenza della materia tessile e non solo in tutte le sue possibili applicazioni (settori della moda e del design) e al contempo sviluppare competenze finalizzate all’innovazione del prodotto tessile. Confindustria Como e Confindustria Lecco finanziano alcune borse di studio per questo Corso. Master in Tecnologie e Processi della Filiera Tessile – Università degli Studi di Bergamo - Il Master si rivolge principalmente a giovani laureati in discipline scientifiche diverse dal tessile, e in particolare a coloro che già lavorano in aziende del settore e che desiderano ampliare ed approfondire il proprio bagaglio tecnico in questo campo. Il Corso fornisce competenze nel campo delle tecnologie tessili con l’obiettivo di creare una figura professionale del tutto nuova, all’interno del panorama tessile, che possa affiancare l’imprenditore nella pianificazione e gestione dei processi produttivi grazie ad una pluralità di conoscenze che vanno dai differenti cicli produttivi relativi alla filiera tessile alla progettazione ed industrializzazione di nuovi prodotti. Corso Textile Marketing Manager - Corso gratuito della durata di 1000 ore, finanziato da Unione Europea, Fondo Sociale Europeo, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Lombardia, Ministero Istruzione Università Ricerca. Il corso, rivolto a tutti i giovani diplomati fino ai 29 anni di età, rilascia un certificato di Specializzazione Tecnica Superiore valido su tutto il territorio nazionale, equivalente al Iv livello della classificazione dell’Unione Europea. Confindustria Como è uno dei partner del progetto.  
   
   
PARMA: APPRENDERE IN EUROPA  
 
Parma, 28 maggio 2012 – Si parlerà dei progetti Comenius delle scuole superiori parmensi lunedì 28 Maggio dalle 9 a palazzo Giordani sede della Provincia. Nella sala Borri studenti e insegnanti si confronteranno sulle diverse esperienze di scambio avute in questi anni a livello europeo anche grazie al supporto dell’ufficio Europa dell’ente di piazzale della Pace. Oltre alla presentazione del proprio progetto Comenius si affronteranno temi quali l’impatto sugli esiti scolastici, l´apprendimento della lingua, la crescita personale e del senso di cittadinanza europea. Il programma, prevede dopo il saluto di Francesco Castria, assessore provinciale all’ Europa, l’introduzione di Aluisi Tosolini, dirigente scolastico del Liceo Bertolucci e a seguire le testimonianze di alunni e docenti (1° parte) degli istituti Rondani, Bocchialini, Bodoni, Levi, e dopo la pausa, (2: parte) quelle di Giordani, Romagnosi, D’annunzio. Dalle 12.00 alle 13.00 il dibattito e la chiusura lavori.  
   
   
TRENTO: APERTURA INTERNAZIONALE DEI LICEI DEL FUTURO FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE  
 
Trento, 28 maggio 2012 - Quale dev’essere la nuova mission dei Licei in un contesto di riforma della scuola superiore che ha visto ormai confermate le due vecchie strade del sistema, istruzione liceale e istruzione tecnica proprio perché quelle più solide della nostra realtà nazionale, ma anche del panorama europeo? È la domanda da cui ha preso le mosse il 25 maggio nell’aula magna del Liceo “Prati” di Trento il primo dei due Seminari promosso dall’Iprase e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia Trentino. Contributi, riflessioni, apporti qualificati, prima dell’intervento dell’assessore provinciale all’istruzione Marta Dalmaso ed i saluti della “padrona di casa” Maria Pezzo, preside del “Prati”, e di Beatrice De Gerloni, direttore Iprase, che in apertura ha letto brani della lettera inviata da uno dei relatori, presenti al Seminario, preside di un liceo del brindisino, il giorno dopo l’attentato alla scuola “Morbillo Falcone”. “Istruzione liceale in Italia, in Trentino, in Europa” , il titolo del primo dei due Seminari organizzati dall’Iprase con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, con il Ministero (Miur) e con altri enti ed ospitato oggi presso l’Aula Magna del Liceo “G. Prati” (via Ss. Trinità - Trento). L’assessore Marta Dalmaso ha voluto dedicare una parte del suo intervento introduttivo ad un flash personale “sul mio liceo, nella crisi del secondo anno, quando si cerca altro e non riuscivo a capire perché studiavo quelle cose, il latino e il greco; poi, all’improvviso si aprono orizzonti, si spicca il volo e si capisce perché si è sgobbato nei primi due anni del ginnasio. E, allora, quel che resta del flash personale sono belle figure di “maestri”, diversi tra loro, con impostazioni e personalità differenti ma che hanno lasciato un segno indelebile nella formazione della studentessa Marta Dalmaso; restano docenti con l’orgoglio d’essersi ritrovati a insegnare in un liceo, persone di sconfinata cultura e capacità di capire l’uomo e saper cogliere l’essenza di chi si ha di fronte in ogni situazione”. I Licei sono forse tra le scuole quelle che più richiamano, nel nostro paese, una tradizione forte e autorevole, che affonda le sue radici in anni lontani – ha proseguito Dalmaso. “Oggi si trovano ad affrontare una realtà profondamente mutata, perché cambiano le finalità verso le quali l’intero sistema educativo deve orientarsi, è fortemente cambiata l’utenza, i ragazzi e le ragazze che si iscrivono al liceo, sono cambiati la società e il mondo del lavoro. È cambiata l’utenza che arriva dalle medie, e talvolta a fronte di questa “mutazione” degli studenti molto spesso gli insegnanti si trovano impreparati e, magari, faticano a trovare nuove strategie didattiche per riescano a intercettare i nuovi bisogni dei ragazzi e soprattutto il loro essere diversi dagli studenti del passato.” In conclusione, l’assessore ha rivolto un saluto d’accoglienza particolare al preside del Liceo di Cisternino (Brindisi), Gennaro Boggia,: “anche noi ci sentiamo nella grande famiglia della scuola pugliese e ci sentiamo forti alleati nel desiderio comune di preparare gli studenti ad affrontare la vita a testa alta”. Ed a proposito di “orgoglio e senso di appartenenza” al proprio Liceo, la preside del Liceo classico “G. Prati” di Trento, Maria Pezzo, ha salutato gli ospiti con una appassionata presentazione “di questo liceo”, che proprio nel legame fra tradizione e innovazione ha collocato la propria mission e la propria azione quotidiana. Un liceo, che affonda le radici nel passato, che “non butta via nulla”, che conserva gelosamente oggetti, libri e incunaboli parte della propria storia culturale, che restaura la cripta sotterranea e che inaugura mercoledì una mostra con animali e reperti scientifici rari, collocati ora nell’atrio per farli meglio apprezzare da studenti e visitatori; ma che si cimenta ormai senza riserve o senso d’inferiorità con le nuove tecnologie e la didattica laboratoriale, da sempre presente solo negli istituti tecnici. Beatrice De Gerloni, direttore Iprase, ha presentato il programma e lo svolgimento dei lavori, ricordando che i due Seminari sull’istruzione liceale e sull’istruzione tecnica non nascono dal nulla, ma concludono un laborioso e virtuoso percorso di elaborazione dei Piani di Studio Provinciali per la scuola del Trentino e per quelli del secondo ciclo in particolare. Un richiamo, questo, che ha subito riportato ai lavori veri e propri della giornata, con i primi interventi della mattinata, che hanno dato il respiro e lo scenario entro cui si colloca il dibattito sul futuro dei Licei in Italia, in Trentino e in Europa. Uno scenario, hanno detto i primi tre esperti (Umberto Margotta, Walter Moro e Mario Dutto), che in ambito nazionale è fatto di nomi di Ministri della pubblica istruzione e di slogan che la dicono lunga su un eterno limbo di sperimentazioni nelle superiori, di riforme annunciate e controriforme messe in atto. Uno scenario, che porta i nomi dei Ministri Berlinguer (la strategia del mosaico), Moratti (la reazione dell’insegnante triste), Fioroni (la strategia del cacciavite), Gelmini (un riordino più che una riforma). Per fortuna, hanno detto gli esperti nazionali, che in Trentino almeno si è imboccata la strada più di sistema, con un unico Regolamento per i tecnici, i Licei e l’Istruzione/formazione professionale (contro i tre regolamenti diversi di Roma). Quanto al futuro del Liceo, “deve sapere che può ancora formare classi dirigenti ma non è più l’unica scuola chiamata a fare questo; non solo, deve spingere di più verso “una scuola a struttura di laboratori”, pur restando una grande opportunità di apprendimento culturale. Nel pomeriggio, le sezioni specifiche e il confronto con la realtà europea (Francia e Germania in particolare) e le altre esperienze italiane. Poi, le conclusioni di Umberto Margiotta, pedagogista dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha progettato il Seminario odierno. Venerdì 8 giugno il secondo Seminario sull’”Istruzione tecnica in Trentino, in Italia e in Europa”.  
   
   
BOLZANO: PREMIAZIONE DELLA FASE PROVINCIALE DELLE OLIMPIADI DELLA FILOSOFIA  
 
Bolzano, 28 maggio 2012 - Si è svolta il 24 maggio a Palazzo Widmann la premiazione della fase provinciale dell´Olimpiade della filosofia, concorso ormai tradizionale rivolto agli studenti delle quarte e quinte superiori. Vi hanno preso parte 28 studenti di 7 scuole superiori di lingua tedesca ed italiana della Provincia. L’olimpiade della filosofia è un concorso internazionale che si svolge in primo luogo a livello di singola scuola, quindi a livello provinciale, nazionale e internazionale. La manifestazione viene organizzata per la decima volta in Alto Adige per iniziativa dell’Intendenza scolastica di lingua tedesca e della Società filosofica italiana, Sezione Trentino – Alto Adige. I premi sono stati consegnati questa mattina ai vincitori del concorso da Paola Giacomoni, docente di Storia della filosofia presso l’Università di Trento, Beatrice De Gerloni, direttrice dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa (Iprase), da Josef Reier, coordinatore dell´iniziativa a livello provinciale e dall’ispettore Rudolf Meraner. La documentazione completa della manifestazione con i nomi dei partecipanti ed i testi filosofici premiati è disponibile all’indirizzo Internet: http://www.Schule.suedtirol.it/rg-bx/projekte/phil-olymp/phil-olymp.htm    
   
   
ISTRUZIONE: CONTINUA CON SUCCESSO PROGETTO “COMENIUS REGIO WINNER”, IN UMBRIA DELEGAZIONE DI DOCENTI RUMENI  
 
Perugia, 28 maggio 2012 - Favorire il benessere nelle scuole e prevenire l´abbandono scolastico: con questo obiettivo la Regione Umbria con l´Ispettorato Scolastico del Dipartimento di Vaslui in Romania, ha avviato nel 2011 il progetto europeo Lllp - Comenius Regio Winner (Wellbeing in new educational research) basato su uno scambio di buone prassi per l´individuazione e creazione di fattori di benessere nelle scuole e favorire così l´apprendimento scolastico e formativo. In questi giorni, dopo aver ospitato in Romania una delegazione della Regione Umbria, sono arrivati in Umbria docenti e operatori della scuola del Dipartimento Vaslui, che sono stati coinvolti nell´osservazione delle attività scolastiche che si svolgono quotidianamente presso l´"Iis" Marco Polo di Assisi e l´Ente di formazione Ecipa, anche loro partner del progetto. L´esperienza dei docenti è stata oggetto del workshop "A Healty lifestyle" in corso nel pomeriggio di oggi all´Istituto Marco Polo di Assisi e al quale hanno preso parte, oltre agli studenti e agli insegnanti, rappresentanti della Regione Umbria, dirigenti dell´Ufficio Scolastico Regionale, medici e psicologi. "L´incontro rappresenta l´occasione per discutere del benessere a scuola ascoltando il punto di vista degli studenti strettamente connessa anche a quello dei docenti - hanno spiegato dal Servizio Istruzione della Regione - E´ noto infatti, come gli studenti pongano al primo posto tra i fattori di benessere proprio l´instaurarsi di una buona relazione con i loro insegnanti". Oltre alla Regione Umbria, che è coordinatore del comitato di indirizzo a livello nazionale, gli altri partner del progetto sono: l´Istituto di istruzione superiore, Marco Polo, di Assisi, l´Istituto Comprensivo di Piegaro, l´Associazione culturale "Il Borgo", Ecipa Umbria e Associazione Cnos Fap Regione Umbria. Per la Romania: Vaslui County School Inspectorate, l´Industrial School Group "Ion Mincu", Prefect Institution-vaslui County, Vaslui County Center of Resources and Educational Assistance. "Ion Mincu" the 3rd Millennium- Youth Association, "Ion Mincu" Il terzo millennio-Youth Association. "Il progetto può contare su una dotazione finanziaria di 40 mila euro ed ha durata biennale - ha spiegato l´assessore regionale all´Istruzione, Carla Casciari - L´iniziativa si colloca nel quadro del Programma di Apprendimento Permanente (Long life Lerning Programm) dell´Unione Europea che sostiene con attività formative strutturate, l´integrazione tra scuole, enti territoriali che hanno responsabilità in materia di istruzione e formazione e le istituzioni che operano a livello locale nel campo dell´educazione non formale, con l´obiettivo generale di incrementare la dimensione europea dell´istruzione e promuovere la cooperazione transnazionale tra gli attori responsabili di politiche educative, le scuole e altre organizzazioni educative in tutta Europa. La proposta presentata dalla Regione Umbria è stata selezionata tra 31 progetti europei - ha concluso Casciari - Un risultato importante che ci spinge a continuare su questa strada".  
   
   
PROGETTO PEEF-ALCOTRA: STUDENTI VALDOSTANI VINCONO IL PRIMO PREMIO ALLE RENCONTRES INTERNATIONALES DE THÉâTRE  
 
 Aosta, 28 maggio 2012 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che gli alunni delle due classi quarte, sezioni B e C, dell’indirizzo Chb - Esabac del Liceo scientifico Bérard di Aosta hanno partecipato, nell’ambito del progetto Peef- Alcotra, alle Rencontres Internationales de Théâtre organizzate a Marsiglia dal 14 al 19 maggio. Gli alunni valdostani hanno vinto, assegnato dalla giuria composta da attori professionisti e giornalisti del settore spettacolo, il primo premio ex-aequo con gli alunni francesi della sezione teatrale del Lycée Pagnol di Marsiglia che hanno recitato ad Aosta alla Cittadella dei Giovani lo scorso aprile. Le due classi valdostane hanno inoltre ricevuto il premio speciale per la miglior scenografia. La rassegna ha visto la partecipazione, oltre agli studenti valdostani e francesi, di delegazioni provenienti da Spagna e Germania. “ I nostri complimenti vanno ad alunni e docenti delle classi Iv B e C indirizzo Chb - Esabac del Liceo scientifico Bérard di Aosta che hanno raggiunto l’ambito traguardo di primeggiare in questa rassegna internazionale. – sottolinea l’Assessore Laurent Viérin. – Le Rencontres Internationales de Théâtre sono state un´occasione arricchente e unica per i nostri ragazzi. L’attività teatrale e i risultati ottenuti hanno aggiunto valore allo scambio Esabac e offerto agli studenti la possibilità di prendere parte a un´esperienza linguistica, umana e culturale in un quadro a dimensione europea”. “ L’assessorato – aggiunge Viérin – promuove e sostiene l’adesione delle scuole valdostane a queste iniziative e ha sempre garantito il proprio incoraggiamento alle azioni didattiche innovative e che premiano le eccellenze proposte dalle scuole”. Lo spettacolo degli alunni del Liceo Bérard sarà replicato giovedì 31 maggio, alle ore 21, al Théâtre de la Ville di Aosta.  
   
   
TRENTO: ES.SER.CI, NON SOLO SCUOLA: PROVE PRATICHE DI IMPEGNO NEL SOCIALE  
 
Trento, 28 maggio 2012 - Accompagnati dalla loro dirigente, Matilde Carollo, alcuni studenti del Liceo Rosmini di Trento hanno illustrato il 25 maggio, in sede di conferenza stampa del venerdì, la recente esperienza dal titolo “Es.ser.ci, non solo scuola: Liceo Rosmini Assemblea diffusa”, organizzata appunto dal liceo di Trento con la collaborazione della Provincia autonoma di Trento, dell’Associazione provinciale per i minori onlus e del Comune di Trento. Nell’accogliere i rappresentanti dei 400 giovani che hanno partecipato all’esperienza di impegno personale e concreto nel sociale, il presidente Dellai ha avuto per loro parole di plauso: “Abbiamo volentieri accettato di ospitarvi in questo nostro appuntamento settimanale con i giornalisti, perché in tal modo avete la possibilità di dare ulteriore risalto all’esperienza positiva e coinvolgente che avete vissuto, esempio per altre analoghe iniziative. La costruzione di una diversa e più matura coscienza di cittadinanza attiva e consapevole si realizza anche e soprattutto nel coinvolgimento dei giovani, nel loro rapportarsi con le diverse componenti la società, nel loro mettersi in gioco, nella valorizzazione dei loro numerosi talenti”. Sono stati quasi 400 gli studenti delle classi terze e quarte del Liceo Rosmini di Trento che per due giorni – il 9 e l’10 maggio scorso – hanno partecipato all’Assemblea diffusa promossa dalla loro scuola e da Es.ser.ci., Esperienze di Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla società civile dando occasioni concrete di conoscenza, avvicinamento, impegno e partecipazione. "Es.ser.ci. Non solo scuola. Liceo Rosmini assemblea diffusa" nasce dall´intuito di quattro ragazze ex alunne del Liceo Rosmini di Trento. Impegnate nel progetto di Servizio Civile U.r.l.o. (Universo Ragazzi Liberi Oggi) presso la stessa scuola, coordinate e aiutate dalla dirigenza scolastica, dal Consiglio e dai rappresentanti degli studenti dell’istituto, Federica Bassetti, Sara Ischia, Martina Stefani e Annalisa Zanella, questi i nomi delle quattro ideatrici, hanno coinvolto gli studenti del liceo (circa 400 ragazzi delle classi terze e quarte) in una diversa modalità di vivere la tradizionale assemblea di istituto. Hanno infatti proposto ai loro coetanei di usare le due giornate di “assemblea di idtituto” per ritrovarsi dentro un diverso spazio autogestito, per sensibilizzarli alla cittadinanza responsabile e per offrire loro concretamente la possibilità di entrare nella vita quotidiana delle associazioni, delle istituzioni e degli enti che lavorano a diverso titolo nel sociale, per "toccarne con mano" le modalità di intervento e di lavoro. L’assemblea d’istituto, organizzata nelle giornate di mercoledì 9 e giovedì 10 maggio, ha così coinvolto organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, istituzioni che si occupano di educazione, di ambiente e di cultura, nonché enti di assistenza e cura. Una moltitudine di giovani che per due giorni si sono avvicinati e hanno toccato con mano le molteplici forme della solidarietà e del bene collettivo, grazie alla disponibilità ed accoglienza degli enti di Servizio Civile: l’Asps civica di Trento, l’Auser, l’Associazione Famiglie tossicodipendenti, l’Associazione Periscopio, l’Associazione Prodigio, l’Associazione Valle Aperta di Faver, la Caritas Trento, il Centro Giovani del Comune di Lavis, la cooperativa Punto d’Approdo, l’Istituto Comprensivo Trento 5 - scuola Bresadola, il Comune di Trento con il Servizio Ambiente, il Servizio Politiche giovanili e le Biblioteche di Cognola e Trento, l’Appm onlus, l’Anffas, la cooperativa La Rete, l’Ancora Artigianelli, l’Università di Trento con il Dipartimento di Storia e Filosofia, il Mart, il Museo degli usi e costumi della gente trentina, il Museo delle Scienze, l’Opera Universitaria, il Centro Salute mentale dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari con la Casa del Sole, l’Associazione Atas , la Coopi, la cooperativa Mandacarù e le Scuole dell´infanzia della federazione scuole materne, associazione Coesi e servizio scuole infanzia del dipartimento della conoscenza. Attivi per due giornate sul territorio, i giovani studenti hanno quindi dato corpo ad "assemblee diffuse" che volevano realizzarsi non tanto con le parole, ma soprattutto con le azioni. Azioni di conoscenza, di autoformazione e di sensibilizzazione, realizzate in una varietà di attività che ha toccato l´ambito della promozione culturale, dell´assistenza, della valorizzazione del patrimonio artistico, della tutela dell’ambientale. L’adesione massiccia all’iniziativa, che ha sorpreso gli stessi organizzatori, ha evidenziato la disponibilità e l’interesse dei giovani a partecipare concretamente all’attività quotidiana di associazioni, istituzioni ed enti e a sperimentare l’impegno diretto. Ciascuno di loro infatti ha potuto scegliere l’ambito di intervento seguendo il proprio interesse, avvicinandosi così e “toccando con mano” la “mission” delle organizzazioni che si sono dette disposte a partecipare all’esperienza. “Questo risultato – ha scritto la dirigente dott.Ssa Carollo nella lettera indirizzata al presidente Dellai, – merita una riflessione sulla relazione da costruire tra i giovani e la società civile, riflessione da condividere e promuovere anche al di fuori del contesto scolastico o del Servizio civile che ha ospitato la sperimentazione. Ecco perché abbiamo voluto chiedere un piccolo spazio nell’ambito della conferenza istituzionale del venerdì, per rivolgerci direttamente agli organi di informazione che troppo spesso purtroppo si occupano dei giovani solo se coinvolti in circostanze negative. Questa volta no, vogliamo parlare di una bella esperienza, importante per la formazione dei giovani alla cittadinanza responsabile”.  
   
   
STUDENTI DI TRENTO IN CONSIGLIO PER STUDIARE STATUTO FVG  
 
Trieste, 28 maggio 2012 - I venti studenti della seconda C del Centro di formazione Professionale-università Popolare Trentina di Trento il 24 maggio hanno fatto visita al Consiglio regionale, dove sono stati accolti dal presidente Maurizio Franz. L´iniziativa è stata promossa dal Consiglio della Provincia autonoma di Trento e si pone l´obiettivo di studiare gli aspetti legati all´autonomia delle Regioni a statuto speciale e approfondirne i contenuti attraverso l´analisi dei loro statuti. Il Friuli Venezia Giulia è stato individuato per realizzare un´accurata ricerca, che è stata premiata - è stato spiegato al presidente Franz dalle insegnanti Emma De Paoli ed Emanuela Burattoni - con questo viaggio di istruzione a Trieste per conoscere il capoluogo regionale che è oggetto di studio. In questo contesto si inserisce dunque la visita al Consiglio regionale e l´incontro ha dato modo al presidente Franz di approfondire diversi aspetti dell´autonomia del Friuli Venezia Giulia, ma anche si sottolineare come i giovani siano in grado di trasmettere grande entusiasmo, ciò che il Paese ha bisogno in un momento di grandi cambiamenti di carattere economico e finanziario. E non è da trascurare il versante della politica, che, se da una parte ha la necessità di analizzate criticamente i motivi della poca fiducia di cui oggi gode il sistema, dall´altra ha il dovere di recuperare la fiducia dei cittadini, compresi i giovani, coinvolgendoli e informandoli delle iniziative positive che vengono messe in campo. Per quanto riguarda il futuro, il presidente Franz ha detto ai giovani di non guardarlo con pessimismo, perché potranno realizzare le loro aspettative se sapranno mettere in campo il loro entusiasmo e puntare sulle eccellenze che caratterizzano il nostro tessuto economico e culturale per cogliere le opportunità che sicuramente si presenteranno. Il presidente Bruno Dorigatti ha voluto trasmettere a Franz, tramite Carla Tomasoni che come funzionario ha accompagnato la delegazione, la gratitudine del Consiglio provinciale di Trento per l´opportunità offerta ai giovani, che al termine dell´incontro hanno assistito anche a parte della seduta del Consiglio regionale.  
   
   
ENERGIOCHI:DI DALMAZIO AI RAGAZZI,"IL FUTURO DIPENDE DA VOI" 54 SCUOLE PREMIATE NEL CONCORSO DI EDUCAZIONE ENERGETICA  
 
Chieti, 28 maggio 2012 - Sono stati ben 264 gli istituti scolastici abruzzesi ad aver preso parte alla settimana edizione di Energiochi, manifestazione che fa parte del Programma Europeo "Sustineble Energy" e che ha visto partecipare 10.856 ragazzi al relativo Bando di Concorso Regionale di educazione energetico-ambientale. Questa mattina, a Chieti, si è svolta la cerimonia finale di premiazione alla presenza dell´assessore all´Energia, Mauro Di Dalmazio, del direttore degli Affari della Presidenza, Antonio Sorgi, e di molti sindaci. "Energiochi è a pieno titolo una manifestazione di respiro europeo, - ha esordito l´assessore Di Dalmazio rivolto ai ragazzi - non a caso ha entusiasmato voi, i vostri insegnanti e le vostre famiglie. Ma perchè non rimanga solo una bella parentesi ricordatevi che il futuro dipende da voi. Certo, dobbiamo costruirlo insieme ma cominciate fin da ora ad essere protagonisti. Ed allora vi invito a diventare educatori nei confronti dei più grandi abituandovi a risparmiare energia, a rispettare l´ambiente, ad avere cura delle cose che riguardano la vostra vita. Se lo fate voi, vi seguiranno in tanti". L´iniziativa, coordinata da Servizio Politica Energetica, Qualità dell´Aria, Sina/araen, unitamente al Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale e alle Università degli Studi dell´Aquila, di Teramo e di Chieti e Pescara, ha suscitato interesse in tutta Europa. Tanto è vero che è stata replicata in Regioni di Paesi come Svezia, Inghilterra, Spagna e Romania oltre ad essersi guadagnata il riconoscimento della Commissione Europea, dell´Aer (Associazione delle Regioni Europee) e della Fedarene (Federazione delle Agenzie per l´energia europee). Le scuole premiate, per ordine scolatico e per provincia, sono state 54 per un totale di circa 2.500 ragazzi che, questa mattina, hanno sfilato in corteo per le strade del centro storico di Chieti prima di radunarsi in piazza S.giustino, luogo della premiazione dei migliori lavori. Le scuole, insieme alle amministrazioni locali, hanno sviluppato programmi per la conoscenza delle Energie rinnovabili e per il risparmio energetico anche in attuazione dell´iniziativa europea denominata "Patto Dei Sindaci" che coinvolge i 305 Comuni della Regione. Alla realizzazione dell´evento finale hanno concorso il Comune di Chieti, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Questura e la Prefettura, il Corpo Forestale dello Stato, oltre alle associazioni di volontariato Nucleo Operativo Teate, l´Associazione Nazionale Carabinieri e Radio Club Chieti oltre ad alcuni sponsor privati. La Commissione Europea, dal canto suo, ha partecipato all´evento anche con la assegnazione di gadget e libri che sono stati consegnati agli studenti. "Siamo diventati un bel modello anche per l´Europa che ci osserva con attenzione - ha concluso Di Dalmazio - dobbiamo essere fieri di questo poichè se ci siamo riusciti lo dobbiamo anche a voi tutti". Un gruppo musicale e un coro abruzzese hanno, infine, allietato la giornata oltre a dimostrazioni cinofile del Corpo Forestale dello Stato.  
   
   
TRENTO: APPROVATI NUOVI PERCORSI DI ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL BIENNIO 2012-2014  
 
Trento, 28 maggio 2012 - Nella seduta del 25 maggio, la Giunta ha approvato la delibera proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contentente la “Individuazione dei percorsi dell’Alta formazione Professionale da attivare per il 2012-2014 e relativi soggetti attuatori, nonché individuazione dei criteri di accesso ai medesimi percorsi.” La delibera assegna alle istituzioni scolastiche e formative i percorsi da attivare nel periodo 2012-2014 secondo le modalità indicate nelle “Linee guida per l’attuazione dei percorsi di Alta Formazione Professionale” e individua i criteri di accesso ai percorsi stessi, ovvero i requisiti formali per l’ammissione alla valutazione in ingresso prevista per l’accesso ai percorsi dell’Afp. Queste le istituzioni scolastiche e formative individuate ed i rispettivi percorsi di Afp: tecnico superiore di cucina e ristorazione presso l’istituzione formativa paritaria Enaip Trentino sede di Tione. Siamo alla terza edizione del percorso. Le precedenti edizioni hanno riscontrato un esito molto positivo con l’inserimento degli studenti in contesti di praticantato e lavorativi di eccellenza sia a livello nazionale che internazionale. Tecnico superiore per l’automazione industriale e i sistemi meccatronica presso Iti Marconi di Rovereto. Siamo alla quarta edizione del percorso e la figura si andrà a collocare come risposta di elevata professionalità al fine di soddisfare le richiesta del nuovo polo produttivo della meccatronica, che sarà insediato a breve a Rovereto. Tecnico superiore nelle arti grafiche- comunicazione grafica multicanale- presso lstituto Pavoniano Artigianelli di Trento, con un profilo all’avanguardia e di sviluppo innovativo nell’ambito del multimediale/canale, anticipando le richieste del settore. Le figure professionali richiamate sono state definite nel rispetto degli standard minimi della figura nazionale approvate in allegato al decreto interministeriale Miur-mlps dd. 7.9.2011 – norme generali a livello nazionale- concernenti gli Istituti Tecnici Superiori e con accurata analisi delle competenze specifiche richieste dal settore di riferimento. I percorsi di Alta Formazione Professionale, ai sensi dell’art. 8 del medesimo decreto, hanno la stessa validità e gli stessi effetti del titolo nazionale degli Its, con conseguente spendibilità in ambito lavorativo. Per quanto riguarda i titoli di accesso, ci si riferisce al diploma di scuola secondaria superiore secondo i requisiti generali nazionali indicati per gli Its, mentre per quanto riguarda i requisiti specifici si sono individuati i diplomi di scuola secondaria superiore coerenti con il singolo percorso. La versione integrale della delibera con i relativi allegati si può consultare e scaricare, a partire da martedì prossimo 29 maggio 2012, sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
I GIOVANI RIQUALIFICANO IL VERDE E L´ACQUA DI PORDENONE IN MOSTRA DALL´1 ALL´8 GIUGNO OLTRE 100 TAVOLE PER 11 PROGETTO DI "URBANISTICA PARTECIPATA" DI AQUA NOVA  
 
Pordenone, 28 maggio 2012 - Un città che riqualifica il suo patrimonio ambientale: è l´obiettivo del concorso di idee promosso dall´associazione Aqua Nova dal titolo "Pordenone fra bellezza, acque, verde". Un progetto di "urbanistica partecipata" che ha avuto come protagonisti circa 150 studenti dei licei Grigoletti, Leopardi-Majorana e Vendramini, dell´ltg Pertini, dell´ltc Mattiussi e dell´isa Galvani di Cordenons.11 primo giugno alle 18 verrà inaugurata la mostra ospitata nel chiostro della Biblioteca Civica di Pordenone, vìsitabìle fino all´8 giugno. Saranno esposte un centinaio di tavole con le proposte di intervento per una "città più bella, più integrata con acqua e verde, più percorribile a piedi e in bicicletta". Definizione che costituisce il criterio di lavoro e di valutazione dei progetti. Specie in relazione alla ridefinizione di percorsi pedonali e ciclabili a Pordenone che recuperano la struttura delle vie fluviali. Arredo urbano, mobilità, itinerari, sono le tematiche su cui i ragazzi si sono confrontati utilizzando diversi mezzi espressivi, dal disegno alla fotografia, fino al video. Si tratta di un caso unico di "progettualità partecipata" che mira ai giovani, ossia gli abitanti di una Pordenone a venire il cui disegno urbano è interesse condiviso. Tanto che l´amministrazione comunale ha dato la propria disponibilità ad adottare eventuali proposte la cui fattìbilità sia sostenibile. Condivisione che ha portato alla collaborazione trasversale tra i ragazzi (con progetti interclasse) ma anche tra le scuole, come nel caso del Leopardi e del Pertini. L´inaugurazione avrà inizio alle 18 in sala Teresina Degan (biblioteca) con i saluti delle autorità e gli interventi di Arnaldo Grandi (presidente Aqua Nova), Stefano Tessadori (coordinatore dell´iniziativa) e Sergio Chiarotto (consigliere dell´associazione). Al termine ci sarà la premiazione dei vincitori del concorso di idee: verrà assegnato un contributo a tutti gli istituti scolastici partecipanti, ma saranno tre i progetti che verranno selezionati dalla giuria composta da Martina Toffolo (assessore comunale all´urbanistica), Alberto Gri (presidente dell´Ordine degli Architetti), Antonella Santarellí (giornalista e redattrice dei Gazzettino), Giuseppe Ragogna (vicedirettore del Messaggero Veneto); in caso di parità di giudizio, sarà il presidente della giuria (membro di Aqua Nova) ad aggiungersi alla votazione finale. Oltre ai lavori dei ragazzi verranno mostrate alcune altre proposte fuori concorso a opera degli studenti universitari dell´Isia Roma Design –elaborate all´interno del workshop mirato a una migliore conoscenza del territorio – il cui corso di studi fa parte del piano formativo del Consorzio Universitario dì Pordenone. Verrà inoltre presentato uno studio dì recupero ambientale del laghetto della Burida promosso da Palazzetti che l´associazione Aqua Nova intende completare e di cui intende promuoverne l´attuazione. 11 concorso di idee è stato progettato e organizzato all´associazione Aqua Nova con il patrocinio del Comune, il sostegno della Provincia di Pordenone e della Fondazione Crup, con il contributo della Banca dì Credito Cooperativo Pordenonese, del Gruppo Palazzetti, dei Vivai Olivo Toffolì di Azzano Decimo e dell´associazione Propordenone.  
   
   
URBANISTICA E SICUREZZA. A VILLA SCHEIBLER MOSTRA DEGLI STUDENTI DEL POLITECNICO DI MILANO SULLA ZONA 8  
 
 Milano, 28 maggio 2012 - Progettare gli spazi urbani pensando anche alla sicurezza. È la tesi di una mostra aperta gratuitamente al pubblico a Villa Scheibler, in via Felice Orsini 21, a Quarto Oggiaro. L’esposizione illustra lo studio realizzato da una classe di studenti del corso di laurea internazionale in Architettura al Politecnico di Milano. Intitolata “Zona 8 la Sicurezza Comincia dai Progetti”, la mostra è dedicata ad alcuni luoghi nel nordovest milanese: Cascina Merlata, via Stephenson, via Palizzi e l’Ospedale Sacco. L’obiettivo è verificare come una riprogettazione possa fare fronte a eventuali problemi di sicurezza. L’assessorato all’Urbanistica ed Edilizia Privata e l’assessorato alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato del Comune di Milano partecipano alla mostra e al lavoro degli studenti, avviando parallelamente un processo di dialogo con il quartiere. Il processo è articolato in tre tappe: la prima è la mostra, che illustra i lavori degli studenti, lo studio sui nuclei di identità locale del Piano dei Servizi che identifica i luoghi centrali di ogni quartiere della città, e le linee strategiche con le azioni realizzate dall’assessorato Sicurezza e Coesione sociale. La seconda tappa prevede una serie di incontri con i diversi servizi comunali e attori locali (Consiglio di zona, Vigili di quartiere, associazioni) al fine di creare le premesse della collaborazione necessaria ad affrontare in modo efficace le questioni legate alla sicurezza. La terza tappa è dedicata all’elaborazione di proposte. Negli incontri zonali previsti dall’assessorato alla Sicurezza e Coesione sociale per dialogare con il territorio, si discuteranno i problemi specifici e le linee di intervento da condividere con gli uffici tecnici perché ne tengano conto nelle scelte dei diversi strumenti di pianificazione e progettazione. Vivibilità, benessere, tranquillità e legalità si possono ottenere attraverso la progettazione appropriata dei quartieri, distribuendo in modo equilibrato le attività diurne e notturne, evitando aree di segregazione sociale o etnica, disegnando una rete di trasporti ben connessa e ben illuminata, evitando percorsi disorientanti o angoli di verde chiusi da barriere, curando la qualità dei materiali dell’arredo urbano e la sua manutenzione e, soprattutto, lavorando sulla coesione sociale e il controllo spontaneo dei residenti sugli spazi pubblici e privati e con la partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni nell’individuazione dei problemi e delle soluzioni. Le indicazioni dell’Unione europea del 2006 relative alla progettazione sicura dei quartieri sono state oggetto di una norma tecnica, la Uni Cen/tr14383-2 del 2010 e, quindi, di un manuale applicativo pubblicato in Italia e redatto dal Laboratorio Qualità Urbana e Sicurezza del Politecnico di Milano coordinato da Clara Cardia, che ha anche coordinato il gruppo di studenti autori di una parte della mostra. “La mostra di Villa Scheibler ci consente di ribadire che la sicurezza va progettata a partire dalla vivibilità dei quartiere, attraverso la coesione sociale e una presenza costante sul territorio. L’elemento terminale, più vicino al cittadino, di questo progetto è il Vigile di Quartiere su cui abbiamo investito passando da 200 a 380 agenti suddivisi nelle 9 Zone della città”, dichiarano gli assessori Marco Granelli (Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale, Protezione civile e Volontariato) e Lucia De Cesaris (Urbanistica e Edilizia privata) a margine della mostra. “Zona 8: la sicurezza comincia dai progetti” Uno studio di quattro quartieri in trasformazione (Cascina Merlata, Sacco, Stephenson, Vialba Palizzi) dal 23 al 30 maggio 2012 orario dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 sabato 26 e domenica 27 maggio: apertura prolungata fino alle ore 21 . Villa Scheibler, via Orsini 21 - Milano Ingresso gratuito.  
   
   
MOLISE: SISTEMA REGIONALE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, APPROVATE LE LINEE DI INDIRIZZO  
 
 Campobasso, 28 maggio 2012 - La Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione Michele Iorio, ha approvato il documento relativo alla costituzione del Sistema regionale di istruzione e formazione professionale. «Il Sistema - ha spiegato il Presidente Iorio - riguarda la realizzazione di percorsi formativi che permette ai ragazzi, in obbligo formativo, di conseguire una qualifica professionale regionale triennale che consentirà loro di entrare nel mondo del lavoro in modo qualificato. Pertanto, a partire dall´anno scolastico 2012/13, gli studenti, dopo la Scuola media, potranno scegliere, in alternativa ai percorsi quinquennali di Istruzione superiore, di frequentare un percorso di tre anni presso un Ente di formazione, oppure presso un Istituto professionale che ha attivato i percorsi triennali di istruzione e formazione professionale». La Giunta regionale ha inoltre approvato, con successiva Deliberazione n.312/2012, il "Repertorio regionale delle qualifiche triennali", su cui verrà formulata l´ offerta formativa regionale 2012/13 da parte degli Enti di formazione e degli Istituti professionali che attiveranno i percorsi di istruzione e formazione professionale. Si informa che la documentazione relativa potrà essere visionata sul sito della Regione Molise nell´Area tematica Istruzione, Formazione e Lavoro.  
   
   
PAVIA: PIú DI 2500 PRESENZE, 150 STAGE E 200 COLLOQUI: OTTIMA PARTECIPAZIONE A PORTE APERTE ALLE IMPRESE.  
 
Pavia, 28 maggio 2012 - Con più di 2500 presenze durante tutta la giornata, si è conclusa positivamente la tredicesima edizione di Porte Aperte alle imprese, il Career Day d’Ateneo organizzata dal Centro Orientamento dell’Università di pavia 200 gli stage offerti dalle circa 90 aziende presenti con i loro stand nei cortili dell’Università, stage che già nei giorni scorsi erano pubblicati sulla bacheca on line e che sono stati visualizzati da circa 4000 utenti. 150 neolaureati hanno avuto oggi la possibilità di sostenere colloqui di lavoro con le aziende direttamente nella sede della manifestazione. Anche per l’edizione 2012 Porte Aperte alle Imprese è stato un banco di prova per gli studenti che hanno potuto avere un check sul proprio Cv. Porte Aperte ha offerto anche la possibilità di migliorare e perfezionare il proprio Curriculum Vitae grazie a un servizio gratuito di Cv-check fornito dallo staff di Jobadvisor e di Walk on Job che sono stati a disposizione per dare suggerimenti sulla presentazione di una candidatura efficace. Buono l’afflusso agli stand degli Ordini Professionali, dagli avvocati ai medici, dai chimici agli psicologi ai commericialisti e ingegneri, che hanno offerto utili consigli. “Porte Aperte alle Imprese” ha visto la collaborazione di importanti realtà del territorio che, a diverso titolo, offrono servizi e opportunità di orientamento al lavoro: l’Unione degli Industriali della Provincia di Pavia, la Camera di Commercio, la Provincia di Pavia, la sede territoriale della Regione, il Comune di Pavia, Ubi-banca Popolare Commercio e Industria che offre finanziamenti a tassi agevolati per gli studenti che vogliono perfezionarsi negli studi, lo Iuss l’Istituto Universitario di Studi Superiori con proposte di master e formazione post laurea. Tutte le informazioni sull’orientamento al lavoro sono disponibili sul sito: http://cor.Unipv.eu/site/home/orientamento-al-lavoro.html    
   
   
VALLE D’AOSTA. PROGETTO - LA SCUOLA SUONA - VI EDIZIONE - CONCERTO FINALE  
 
Aosta, 28 maggio 2012 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che venerdì 1° giugno 2012, alle ore 21 alla Cittadella dei Giovani di Aosta, si terrà il concerto finale della sesta edizione del progetto musicale La Scuola Suona, iniziativa organizzata dall’Assessorato dell’istruzione e cultura, in collaborazione con il Comune di Aosta, la Cittadella dei Giovani, il Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta e la Fondazione Istituto Musicale. Alla serata parteciperanno i gruppi giovanili di derivazione scolastica e le garage band, che hanno seguito alcuni incontri specifici di formazione e confronto tenuti da docenti specializzati. «Il progetto – afferma l’Assessore Laurent Viérin – con i suoi sei anni di attività, conferma la validità della formula proposta, offrendo agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado la possibilità di lavorare concretamente con le musiche a loro più congegnali e di trovare uno spazio operativo per affermare la loro identità ed esprimere i loro talenti. La partecipazione di differenti soggetti istituzionali all’organizzazione e alla realizzazione del progetto permette, ancora una volta, di aprire le porte delle scuole al territorio, di evidenziare la creatività e il protagonismo dei giovani, offendo loro, nello stesso tempo, la possibilità di confronti intensi e formativi ». Sul palco si alterneranno 4 gruppi musicali che hanno già avuto modo di esibirsi in altre manifestazioni e di dimostrare i risultati molto positivi del percorso formativo seguito. Apriranno la serata, alle ore 21, gli Underpressure, gruppo ormai “storico” dell’Istituto Tecnico-professionale “Corrado Gex” di Aosta, che ha partecipato anche all’edizione 2012 del Tavarock Festival. A questo seguiranno due gruppi del Liceo Artistico di Aosta: i Zulian Project, già attivi da alcuni anni e gli Alpaka che suonano insieme da poco meno di un anno, ma sanno esprimere un progetto musicale concreto e molto originale. La serata terminerà con l’esibizione dei musicisti dello Sfom Lab Rock della Fondazione Istituto Musicale di Aosta. Tutto il concerto sarà presentato e condotto sul palco in collaborazione con Radio Proposta in Blu, che lo trasmetterà in diretta. Info: Assessorato dell’istruzione e cultura p.Salomone@regione.vda.it  – tel 0165 275887  
   
   
BICOCCA GREEN DAY 2012: SOSTENIBILITÀ ALIMENTARE, QUALI STRATEGIE?  
 
Milano, 28 maggio 2012 - La “Sostenibilità lungo la filiera alimentare: produzione, distribuzione, consumo, recupero, fine vita”: questo il tema del Bicocca Green Day 2012, organizzato il 24 maggio dall’ufficio Mobility Manager dell’Università di Milano-bicocca. Quali vantaggi presenta il ritorno a un’economia locale? Come si riducono gli sprechi e il conseguente danno ambientale? Come scegliamo oggi cosa consumare? Qual è il valore reale del cibo? Alla giornata, coordinata da Sara Gandolfi, giornalista del Corriere della Sera (Sette), hanno partecipato esperti provenienti da diversi settori studio, proponendo dati, ricerche, linee guida educative e concrete, per promuovere una maggiore sostenibilità lungo la filiera alimentare. Da Daniela Rubino, consigliere nazionale di Slow Food Italia, è arrivato un concreto esempio di produzione alternativa, legata all’economia locale e ai principi di prossimità, sostenibilità, tipicità: il progetto “Mercato della terra”, realizzato alle porte di Milano. Marco Trevisan, docente di Chimica agraria dell’Università Cattolica di Piacenza, ha proposto l’interessante iniziativa dell’”Etichetta ambientale” per i prodotti alimentari, uno strumento di informazione che può indirizzare il consumatore a uno stile di vita più sostenibile. Francesco Ossola, Ersaf Regione Lombardia, ha spiegato come promuovere la filiera corta favorisca la diffusione di modalità di produzione sostenibili e di percorsi educativi per migliorare lo stile dei consumatori. Partendo da dati sconcertanti, quali “un terzo della produzione mondiale di cibo va sprecata ogni anno”, Matilde Ferretto, docente di Politiche per lo sviluppo rurale dell’Università di Milano- Bicocca, ha analizzato cause, effetti, possibili interventi. A proposito di sprechi, Massimo Labra, ricercatore di biotecnologie e bioscienze dell’Università di Milano-bicocca, ha richiamato l’attenzione sulla differenza tra valore reale del cibo e meccanismi di consumo, illustrando anche esempi di linee educative anti-spreco. Sonia Cantoni, presidente dell’Amsa, ha presentato le modalità di smaltimento dei rifiuti organici a Milano, con criticità e possibili rimedi. Terminati gli interventi dei relatori, l’Università di Milano-bicocca ha presentato i dati e i progetti futuri che testimoniano il suo concreto impegno nel campo della sostenibilità. Giacomo Magatti del Centro Ricerca Polaris e Mario Boffi, docente di sociologia, hanno illustrato la ricerca “Indicatori ambientali e sociali per un percorso di sostenibilità nell’Università di Milano-bicocca”. Grazie alla tecnica Carbon footoprint (impronta di carbonio) è stata misurata la sostenibilità ambientale di un edificio dell’ateneo, sia in termini di consumi e impianti strutturali (energia, acqua, rifiuti), sia in termini di comportamenti del personale. In base ai dati raccolti sono state delineate linee guida utili a ridurre l’impatto ambientale nei prossimi anni. Da un punto di vista sociologico, Boffi ha spiegatao come si sia dimostrato importante – e più efficace - non imporre comportamenti, ma piuttosto informare. Il singolo deve sapere quali comportamenti determinano e in che misura una riduzione di impatto ambientale, per poi fare la sua scelta. Con il progetto Gjusti Green jobs finanziato dalla Fondazione Cariplo, l’Università persegue inoltre l’impegno educativo alla sostenibilità diffuso sul territorio, come ha illustrato Luca Stanca, docente della Facoltà di Economia. Infine, perché il Green day sia un evento del tutto verde, l’Ufficio Mobility Manager di Milano-bicocca ha deciso di compensare le emissioni relative all’evento (energia consumata e spostamenti dei relatori) e conclude la giornata con la piantumazione di un albero. Durante lo svolgimento del Green day, l’Amsa ha garantito la presenza in Viale dell’Innovazione (angolo Padre Beccaro), di un Centro Ambientale Mobile (Cam) per la raccolta differenziata di piccoli elettrodomestici, cellulari, pile, cartucce e toner, bombolette spray, legno e altri imballaggi come cartone, vetro, plastica e metalli.  
   
   
SOFISTICATE SIMULAZIONI PREVEDONO IL RISCALDAMENTO FUTURO  
 
Bruxelles, 28 maggio 2012 - Le probabilità che il nostro pianeta venga colpito da un riscaldamento globale di 3 gradi Celsius entro il 2050 è pari alla probabilità che venga colpito da un aumento di 1,4 grandi, lo dimostra una nuova ricerca. Presentato sulla rivista Nature Geoscience, lo studio britannico ha condotto quasi 10.000 simulazioni climatiche su computer domestici attraverso un sofisticato modello climatico per ottenere risultati che suggeriscono che, se non fermiamo le emissioni, la Terra sarà costretta a superare la barriera dei due gradi prima della fine di questo secolo. Lo studio è stato in parte finanziato dai progetti Watch e Ensemble. Sia Watch ("Water and global change") che Ensemble ("Ensemble-based predictions of climate changes and their impacts") sono stati sostenuti nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq) dell´Ue con quasi 10 milioni di euro e 15 milioni di euro rispettivamente. Se le previsioni del modello sono corrette, se cioè il riscaldamento delle temperature è di fino a tre gradi (al di sopra della media del 1961-1900) entro i prossimi 38 anni, sarà il ritmo di riscaldamento più veloce mai registrato. "È solo conducendo un numero così grande di simulazioni, con le versioni del modello scelte appositamente per mostrare una gamma di comportamenti, che si può venire a capo dell´incertezza presente in un sistema complesso come il nostro clima," ha detto l´autore principale, il dott. Dan Rowland del Dipartimento di fisica dell´Università di Oxford nel Regno Unito. "Il nostro lavoro è stato possibile solo perché migliaia di persone hanno messo a disposizione i loro computer domestici per fare queste simulazioni." Il professor Myles Allen della Facoltà di geografia e ambiente di Oxford e del Dipartimento di fisica, ha aggiunto: "La maggior parte delle previsioni del riscaldamento globale si basano sulla gamma di risultati che gruppi diversi di tutto il mondo aggiungono a un modello di confronto. Questi gruppi non vogliono esplorare tutta la gamma di incertezza, ed è per questo che c´è bisogno di studi come il nostro." Ricercatori di tutto il mondo hanno quantificato e fatto di tutto per far luce sulle conseguenze dell´incertezza del clima per le future proiezioni, ha detto Ben Booth del Met Office Hadley Centre nel Regno Unito e uno degli autori dell´articolo. "Questo lavoro, che è forse il più ambizioso finora, illustra come il movimento scientifico cittadino sta dando un importante contributo a questo campo," ha detto il dott. Booth. Tali insiemi sono uno strumento innovativo per studiare quello che potrebbe succedere in futuro. Possono inoltre "costituire un´interessante nuova risorsa per l´adattamento del clima e l´impatto sulle comunità," ha detto il co-autore, professor Dave Frame della Victoria University di Wellington, ricercatore esterno della Smith School of Enterprise and the Environment dell´Università di Oxford. Per maggiori informazioni, visitare: Nature Geoscience: http://www.Nature.com/ngeo/index.html  Università di Oxford: http://www.Ox.ac.uk/    
   
   
BILANCIO IDRICO DELL’AMIATA, STRUMENTO PER INTERPRETARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Firenze, 28 maggio 2012 – L’acronimo è “Mobidic”. Sta per “Modello di bilancio idrico distribuito e continuo”, quello alla base del nuovo e avanzato studio sul bilancio idrico dell’Amiata che è stato illustrato il 24 maggio in Regione alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini e dei sindaci dei Comuni amiatini. Realizzato dal professor Castelli e dall’ingegner Ercolani del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze e dall’ingegner Caparrini di Euomechanos ricerche per l’ingegneria, lo studio “rappresenta – ha detto l’assessore Bramerini – un momento di svolta nella valutazione dell’idrogeologia dell’Amiata, perché da ora in poi si potrà avere un aggiornamento costante della dinamica dell’acquifero superficiale con i nuovi dati che si renderanno via via disponibili”. Utilizzando i dati meteoclimatici dagli anni ’60 fino al 2010, il modello Mobidic ricostruisce l’andamento nello spazio e nel tempo dell’umidità del suolo, dell’evapotraspirazione, delle portate dalle sorgenti e nei torrenti, dei livelli di falda e dei flussi idrologici che la ricaricano. La ricostruzione trova ampio riscontro sia nelle misure nei pozzi e nei torrenti effettuate per verifica dai servizi regionali, sia nelle immagini satellitari della vegetazione e della copertura nevosa. “Le fluttuazioni climatiche – spiega Castelli – hanno fortemente influenzato l’alternanza di lenti abbassamenti e innalzamenti della falda freatica che alimenta le principali sorgenti della zona. La ricostruzione, oltre a confermare tale ipotesi e ad identificare la distribuzione delle piogge come fattore dominante, quantifica in dettaglio come l’andamento della falda dipenda non solo dall’ammontare totale delle precipitazioni, ma anche dal loro accumulo in forma di neve e dal consumo idrico della vegetazione alle diverse quote. Una valutazione ancora più precisa potrà essere fatta con i nuovi dati che potranno alimentare il modello”. Alcuni dati conseguiti dallo studio di particolare interesse scientifico, sono già stati presentati durante il congresso annuale della European Geosciences Union svoltosi a fine Aprile a Vienna. Con oggi si apre una fase che permetterà di valutare l’andamento della falda acquifera dell’Amiata in modo costante, sempre più preciso e raffinato e di verificare anche le risposte ai cambiamenti climatici di un territorio che naturalmente si configura come una sorta di laboratorio sperimentale sulle mutazioni del clima.Lo Lo studio sarà pubblicato, come tutti gli altri, nel sito internet della Regione Toscana.  
   
   
AMBIENTE: LAGUNA MARANO-GRADO, CIRIANI SCRIVE A MINISTRO CLINI  
 
Udine, 28 maggio 2012 - "Ho inviato al ministro dell´Ambiente Corrado Clini una lettera per sollecitare una rapida soluzione da parte del Governo del problema della Laguna di Marano e Grado". Lo fa sapere il vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente Luca Ciriani all´indomani dell´incontro che ha tenuto con i sindaci dei Comuni coinvolti. "La stagione turistica per quanto riguarda il mercato dei diportisti è già gravemente compromessa - ha spiegato Ciriani - e anche il settore della pesca sta subendo ingenti danni a causa dell´impraticabilità dei canali della laguna. La firma, da parte del presidente Monti, dell´ordinanza necessaria per trasferire alla Regione le competenze che erano della struttura commissariale non è più rinviabile. Sono passati quasi due mesi e il Governo ancora non ha risposto alle nostre ormai innumerevoli richieste; la Regione deve essere messa al più presto nelle condizioni di effettuare subito i dragaggi, già programmati per lo scorso mese di aprile e che la revoca del Commissario della Laguna ha di fatto bloccato. I sindaci durante l´incontro di ieri - ha proseguito il vicepresidente - mi hanno manifestato tutta la loro preoccupazione e quella delle categorie economiche coinvolte. Una riflessione che condivido - ha concluso Ciriani - e per la quale stiamo facendo tutto il possibile, ma fino a quando il Governo non firmerà l´ordinanza non siamo in condizione di far partire i lavori".  
   
   
BONIFICHE,APPROVATO PIANO DA OLTRE 43 MILIONI FORMIGONI:ACCELERIAMO SU INTERVENTI CHE VANNO AVANTI DA TEMPO SOTTO LENTE INGRANDIMENTO DIVERSE FONTI INQUINAMENTO  
 
Milano, 28 maggio 2012 - Un piano triennale per aiutare i Comuni nelle operazioni di bonifica, ripristino e riqualificazione ambientale dei siti inquinati. È questo lo scopo della delibera approvata dalla Giunta regionale lombarda su proposta dell´assessore all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, con la quale vengono messi a disposizione oltre 43 milioni di euro. Un Piano Complesso - ´Si tratta di un piano imponente e complesso, che è stato elaborato nei dettagli - spiega il presidente Roberto Formigoni -. Ci consente infatti di accelerare su alcune situazioni particolarmente delicate, alcune delle quali si protraevano da molto tempo. Ora, nonostante la crisi, interveniamo´. Bonifiche Completate In 15 Siti - I fondi permetteranno di portare a compimento gli interventi di bonifica di almeno 15 siti contaminati, alcuni dei quali sono già in corso (Lacchiarella/mi e Ciserano/bg), mentre per almeno tre casi si tratta di interventi totalmente nuovi (comuni di Marmirolo/mn, Mantova e Canegrate/mi). La delibera prevede che 2,5 milioni di euro siano destinati a Province e Arpa per procedere alla ricerca delle sorgenti di inquinamento delle acque sotterranee. ´Il Piano affronta diversi aspetti dell´inquinamento del territorio - continua Raimondi - occupandosi ad esempio dell´inquinamento delle acque, che spesso sono trascurate proprio perché meno visibili. Abbiamo previsto un finanziamento per le Province, affinché si impegnino nella ricerca delle sorgenti di inquinamento delle acque nei casi di contaminazione più gravi, e abbiamo anche previsto una dotazione finanziaria per Arpa in supporto a questa difficile attività´. Questo provvedimento si aggiunge a una serie di interventi che hanno apportato una maggiore certezza normativa nel settore, dalla certificazione dell´avvenuta bonifica da parte delle Province, al nuovo regolamento, che definisce l´iter amministrativo per il recupero completo dei siti contaminati. Pacchetto Bonifiche - ´Si tratta di un vero e proprio ´pacchetto bonifiche´ - commenta Raimondi - con cui da una parte incentiviamo i privati (se non responsabili dell´inquinamento) a farsi carico delle bonifiche e della riqualificazione dei siti, chiarendone sin da subito la futura destinazione d´uso, e dall´altra, nei casi più gravi in cui i Comuni hanno dovuto o devono sostituirsi d´ufficio ai privati che hanno inquinato, facciamo uno sforzo per aiutarli finanziariamente´. ´L´obiettivo - concludono Formigoni e Raimondi - è sempre lo stesso: garantire ai cittadini lombardi il diritto di godere della bellezza della nostra regione, e di intervenire con prontezza laddove questa bellezza è stata violata. Oggi abbiamo fatto un passo in più in questa direzione´. (Ln - segue dettaglio interventi). Di seguito il dettaglio degli interventi e dei finanziamenti regionali dal 2012 al 2014. Bergamo - Ciserano: 1.980.000 euro - Zanica: 5.400.000 euro. Brescia - Paderno Franciacorta: 31.460 euro - Passirano (Sin Brescia-caffaro): 100.000 euro - 700.000 euro a Infrastrutture Lombarde per interventi di caratterizzazione a Crosio della Valle. Mantova - Acquanegra s/Chiese: 4.272.954 euro - Asola: 5.729.884 euro - Marmirolo: 1.500.000 euro - 650.000 euro a Infrastrutture Lombarde per interventi alla Diga Masetti. Milano: - Canegrate: 234.740 euro - Lacchiarella: 5.116.000 euro - Rho: 900.000 euro - Trezzano Rosa: 3.500.000 euro. Pavia: - Valle Lomellina: 7.000.000 euro . Altri Interventi - Sono stati anche stanziati 2,1 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza in tutta la Lombardia e altri 2,6 per le attività delle Province di ricerca di fonti di inquinamento delle acque (Bergamo: 186.023 euro; Brescia: 900.000 euro; Como: 155.000 euro; Lecco: 135.850 euro; Lodi: 102.650 euro; Mantova: 438.000 euro; Milano: 350.000 euro; Monza e Brianza: 61.620 euro, Pavia: 237.000 euro e Varese: 48.738 euro). La delibera prevede anche lo stanziamento di fondi a favore di Arpa per supportare l´attività delle Province e dei Comuni nelle operazioni di bonifica e di ricerca degli inquinanti.  
   
   
RISKNAT: IL NUOVO CATASTO VALANGHE  
 
 Aosta, 28 maggio 2012 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo ed edilizia residenziale pubblica comunica che il 28 maggio si svolgerà ad Aosta, nella Sala Cogne della Pepinière, il workshop Risknat - Azione Valanghe: il nuovo catasto regionale valanghe e i manuali per la gestione del rischio valanghe L’iniziativa è organizzata nell´ambito del progetto strategico Gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri - Risknat, finanziato dal Programma Operativo (P.o.) di Cooperazione territoriale europea transfrontaliera Obiettivo 3 “Alcotra” 2007/2013 per un costo totale del progetto di 12 milioni 234 mila 460 euro, avviato nel 2009 e ora in corso di ultimazione. Il Progetto ha come obiettivo generale la sensibilizzazione della popolazione rispetto ai rischi in montagna, la creazione di rapporti di rete tra differenti partner di progetto e la valorizzazione delle buone prassi in materia di gestione sostenibile e di sicurezza dei territori di montagna soggetti ai rischi naturali, quali valanghe, ghiacciai, piene torrentizie e movimenti gravitativi s.L.. Il workshop del 28 maggio si colloca tra le iniziative di divulgazione delle informazioni sui rischi naturali in montagna con particolare riferimento al rischio valanghivo. Sono presentate ai tecnici ed esperti del settore tre linee guida relative alla gestione dei territori soggetti a tale rischio: Linee guida per la progettazione di edifici soggetti ad impatto valanghivo; Valutazione della stabilità del manto nevoso:linee guida per la raccolta e l´interpretazione dei dati; Distacco artificiale di valanghe:linee guida per la procedura operativa, normativa e metodi. Le tre linee guida affrontano, in maniera esaustiva e da un punto di vista più prettamente “pratico e applicativo”, le problematiche del costruire in territorio soggetto a rischio valanghivo, della valutazione della stabilità del manto nevoso e delle procedure operative per eseguire un distacco artificiale in sicurezza. Nel workshop, inoltre, sarà presentato un altro importante strumento legato alla gestione del rischio valanghe: il nuovo Catasto Valanghe regionale, consultabile via web. Tale strumento, a supporto delle attività dei liberi professionisti e degli amanti della montagna, è frutto della collaborazione tra l’Ufficio neve e valanghe della regione, gestito dalla Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur, e dell’Inva, che ha fornito il supporto informatico necessario per la messa a disposizione dei dati sul sito web della regione. L’assessore Marco Vierin evidenzia che «Tutte queste azioni sono volte ad accrescere la conoscenza dei fenomeni e delle tecnologie applicabili da parte dei tecnici che operano nel settore delle valanghe, per una maggiore consapevolezza dei rischi che si corrono in montagna e delle misure di autoprotezione che possono essere efficacemente adottate; solo attraverso la crescita di una cultura del rischio consapevole e sostenibile è possibile infatti consentire uno sviluppo delle comunità locali in ambito alpino.»  
   
   
AL VIA IL BANDO REGIONALE PER FINANZIARE LE "ECOFESTE" E RIDURRE LA PRODUZIONE DI RIFIUTI  
 
Bologna, 28 maggio 2012 - Feste e sagre “sostenibili”, ovvero con un impatto il più possibile contenuto sull’ambiente, a partire dalla produzione di rifiuti. Sono centinaia gli eventi che, se non gestiti in modo corretto, possono causare problemi in considerazione del forte consumo di stoviglie “usa e getta” di plastica e di imballaggi. Per questo la Regione lancia il bando "Ecofeste Emilia-romagna" rivolto a Comuni, Associazioni Onlus e Proloco. Obiettivo: contenere l’ impatto sull’ambiente delle manifestazioni ricreative, sportive culturali promuovendo l’adozione di diverse misure gestionali e favorendo la scelta di materiali riutilizzabili come piatti in ceramica, posate in metallo, bicchieri in vetro. L’iniziativa rientra tra le misure del Piano di azione ambientale 2011-2013 e mette a disposizione 300 mila euro. Il termine per presentare le domande è il 15 giugno. L’assegnazione dei contributi avverrà, nel limite delle risorse a disposizione, sulla base di una istruttoria che prenderà in considerazione le dimensioni del progetto, gli interventi di riduzione dei rifiuti previsti e la loro integrazione con altre buone pratiche come, ad esempio, le azioni per il risparmio idrico ed energetico, la valorizzazione degli aspetti naturali del territorio, la promozione dei prodotti da agricoltura biologica. L’intenzione della regione è quella di “premiare” i comportamenti più virtuosi e le feste che hanno già una tradizione consolidata nel tempo e vengono riproposte con cadenza annuale. In particolare verrà valorizzato l’acquisto di piatti, posate e bicchieri riutilizzabili nonché di lavastoviglie “industriali” per la loro pulizia. Per l’assessore regionale all’ambiente, Sabrina Freda “il valore aggiunto delle azioni promosse con il bando è la capacità di innescare meccanismi virtuosi di sensibilizzazione e consapevolezza attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini. Queste iniziative assumono una rilevanza ancora maggiore se le inseriamo nel contesto della nuova fase di pianificazione che la Regione sta avviando e che nei prossimi mesi ci vedrà coinvolti attivamente nella elaborazione del piano regionale rifiuti”. Tutte le iniziative che saranno qualificate come Ecofeste, oltre agli incentivi economici, riceveranno il logo “Ecofeste Emilia-romagna” da utilizzare nei materiali promozionali ed informativi realizzati. Http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/rifiuti/informazioni/bandi/bando-ecofeste-emilia-romagna    
   
   
LA VALLE D´AOSTA È LA REGIONE PIÙ VIRTUOSA D´ITALIA NELLA RACCOLTA E GESTIONE DEI RAEE CON 7,41 KG/AB.  
 
Aosta, 28 maggio 2012 - La Regione Valle d’Aosta si aggiudica per il 2011 la medaglia d’oro per la raccolta media pro-capite più alta d’Italia dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee) con 7,41 kg/ab., contro i 4,29 kg/ab della media nazionale. Ottimo anche il risultato raggiunto in termini di raccolta e gestione dei Raee passando da 571 mila 627 kg nel 2010 a 950 mila 731 kg nel 2011, con un incremento del 66 per centro. I Centri di Raccolta sul territorio sono 15, 13 dei quali aperti alla Distribuzione e non è presente alcun Luogo di Raggruppamento. I Centri di Conferimento ogni 100 mila abitanti sono pertanto 11,7, il doppio rispetto alla media nazionale. È quanto emerge dal dossier 2011 realizzato dal Centro di Coordinamento Raee insieme alla Regione e presentato oggi dall’Assessore al territorio e ambiente Manuela Zublena, dal Vicepresidente del Consiglio Permanente degli Enti locali Ennio Subet, e dal Direttore Generale del Centro di Coordinamento Raee Fabrizio Longoni. Da cosa sono costituiti principalmente i Raee raccolti in Valle d’Aosta? Primo, nella raccolta dei Raggruppamenti, R2 (Grandi Bianchi ovvero lavatrici, lavastoviglie) con 321 mila 730 kg, seguito da R1 (Freddo e Clima composto da frigoriferi, congelatori, climatizzatori) con quasi il 25 per centro, e R3 (Tv e Monitor) con il 24 per centro dei quantitativi complessivamente raccolti e gestiti. Buono il risultato raggiunto dal Raggruppamento R4 (Piccoli elettrodomestici) con il 17 per cento della raccolta complessiva. Resta bassa, invece, la percentuale relativa alle sorgenti luminose facenti parte del raggruppamento R5, con lo 0,30 pere cento. Dall’analisi del triennio è emerso che, ad eccezione di R5 che ha mantenuto un andamento sostanzialmente stabile, tutte le atre categorie di Raggruppamenti hanno registrato un incremento, con un picco importante per il Raggruppamento R2. «La Regione Valle d’Aosta, – ha dichiarato l’Assessore Zublena - con il riconoscimento del suo primato a livello nazionale, vede premiato il proprio impegno a favore di una meticolosa ed efficace raccolta dei rifiuti Raee. Gli incoraggianti risultati gratificano il capillare lavoro degli Enti locali, i cui presidi di raccolta, incrementati recentemente di tre nuovi centri di conferimento, intercettano ormai il 100 per centro della popolazione. Questo successo, tuttavia, non può e non vuole interrompere né il nostro lavoro per ottimizzare ulteriormente la raccolta, né l’opera di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, che hanno dimostrato di recepire il messaggio ambientale, acquisendo una sempre maggiore coscienza del loro ruolo e una responsabilità sulla raccolta e qualità di questa particolare frazione di rifiuto. Questo ci incoraggia a potenziare i nostri sforzi per raggiungere obiettivi ancora più performanti in merito al problema dei rifiuti». «Gli enti locali - ha affermato Ennio Subet, Vicepresidente del Cpel - guardano con grande attenzione alla materia della raccolta dei rifiuti solidi urbani, che su scala locale è gestita dalle 8 Comunità montane e dal Comune di Aosta. Siamo molto soddisfatti del servizio reso alla collettività dalla rete dei 15 centri di conferimento Raee e dal Centro di coordinamento. Lavoriamo in stretta sinergia con l’Assessorato del territorio e ambiente anche per continuare a confermare la posizione di eccellenza della Valle d’Aosta nella raccolta di questa particolare frazione di rifiuto. In particolare, ci conforta osservare come i cittadini si dimostrino sempre più e meglio informati nei confronti delle modalità di conferimento dei rifiuti: le campagne di sensibilizzazione condotte su tutto il territorio stanno evidentemente dando i loro frutti». «Siamo molto soddisfatti dell’eccellente lavoro - ha infine sottolineato il Direttore Generale del Centro di Coordinamento Raee, Fabrizio Longoni - svolto dalla Regione Valle d’Aosta, che si aggiudica il primato più importante, quello relativo alla raccolta media pro-capite, raggiungendo oltre 7 kg per abitante. Ottimo anche il risultato della raccolta complessiva dei Raee, con un aumento del 66 per centro rispetto al 2010. Tutto questo è stato possibile grazie al contributo degli addetti ai lavori, delle Istituzioni pubbliche e dei cittadini valdostani. Il documento che abbiamo realizzato, in collaborazione con la Regione, fornisce una fotografia dettagliata di tutto il territorio nel 2011, dai risultati regionali a quelli dei singoli Comuni in cui è presente almeno un Centro di Raccolta». «Il Rapporto fa parte di un progetto ampio che riguarda tutte le Regioni italiane. Fornisce un quadro completo delle singole realtà analizzando, oltre ai risultati ottenuti, anche gli aspetti da migliorare. Dobbiamo, infatti, essere pronti ad affrontare nuove sfide richieste all’Italia dall’Unione Europea. È necessario quindi - ha concluso Longoni - continuare a lavorare con impegno a questo percorso che ha dato, in tre anni, già importanti risultati».  
   
   
RIFIUTI ELETTRICI IN LOMBARDIA: PRIMATO RICONFERMATO  
 
Milano, 28 maggio 2012 - La Lombardia si conferma ancora una volta la regione italiana che raccoglie più rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (50.410.852 kg), ma i suoi obiettivi sono sempre più ambiziosi: arrivare a raddoppiare entro pochi anni il risultato registrato nel 2011 (5.08 kg per abitante, contro una media nazionale di 4,29 kg), anticipando così i nuovi parametri imposti dalla Ue (7,5 kg entro il 2016 e 10 kg entro il 2019). E´ quanto ha auspicato l´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia Daniele Belotti, presentando oggi in Regione i dati relativi alla raccolta dei rifiuti Raee, insieme al direttore generale del Centro di coordinamento Raee Fabrizio Longoni. Registrata Crescita Costante - Come riportato nel dossier, tra i raggruppamenti di rifiuti, la ´medaglia d´oro´ spetta, per il terzo anno consecutivo, al raggruppamento R3 (tv e monitor) che, pur essendo il leggera flessione, risulta il più raccolto del 2011, con poco più del 36 per cento dei quantitativi gestiti complessivamente. Le altre tipologie di Raee, invece, hanno registrato una crescita costante nel triennio. Quasi di pari passo la raccolta dei raggruppamenti R1 (freddo e clima) e R2 (grandi bianchi), che superano entrambi i 10 milioni e mezzo di kg (e costituiscono rispettivamente il 21,39 e il 21,05 per cento della Raee raccolti). Importante l´incremento registrato per il raggruppamento R4 (piccoli elettrodomestici), con il 20,42 per cento, che supera la media nazionale. A chiudere la classifica il raggruppamento R5 (sorgenti luminose). Ottimi I Risultati Raggiunti - ´Gli ottimi risultati raggiunti, che mostrano ancora una volta un miglioramento rispetto all´anno precedente (+6 per cento), - ha spiegato Belotti - sono la conferma del fatto che stiamo lavorando bene. Ci sono però ancora ampi margini di miglioramento´. ´A fronte di una presenza capillare di punti di raccolta (807 per 1544 Comuni, equivalenti a 8,3 centri ogni 100.000 abitanti) dobbiamo continuare a puntare sulle campagne informative e sul potenziamento dell´1 contro 1 (ritiro obbligatorio, da parte del negoziante, del vecchio elettrodomestico a fronte dell´acquisto di uno nuovo)´. L´informazione dunque quale fattore fondamentale insieme alla possibilità di poter contare su strutture di raccolta più vicine al cittadino. ´E´ necessario - ha detto Belotti - investire nell´informazione e nella cultura, affinché tutti capiscano che il corretto smaltimento di questi materiali porta, oltre che al recupero di risorse ed energia e al risparmio di risorse, anche e soprattutto alla tutela della salute e dell´ambiente. Agevolare Processo Di Raccolta - ´Comuni e società che si occupano della raccolta poi - ha proposto Belotti - potrebbero sperimentare, per i Raee di minori dimensioni, l´utilizzo di piccoli contenitori dislocati in luoghi di grande accesso, come le scuole o i centri commerciali (per questi ultimi, attraverso un´intesa con le società che rappresentano i marchi della grande distribuzione)´. ´Dobbiamo agevolare il processo di conferimento dei Raee da parte dei cittadini, per evitare loro di doversi recare per forza alla piattaforma ecologica anche per le piccole apparecchiature elettriche´. Ha Funzionato Raccolta In Comuni - ´Con il dossier dedicato alla Lombardia - ha sottolineato il Direttore generale del Centro di Coordinamento Raee Fabrizio Longoni - abbiamo voluto fornire un quadro completo e dettagliato degli ottimi risultati ottenuti nella regione, nelle province e, novità assoluta di quest´anno, nei Comuni, in cui è attivo almeno un centro di raccolta, in modo da analizzare con precisione punti di forza e criticità di un sistema che ha registrato la crescita di quasi tutte le tipologie di Raee´. ´Dobbiamo fare in modo - ha concluso Longoni - che il sistema diventi sempre più efficiente e virtuoso. Dall´europa, infatti, ci proporranno nuovi obiettivi, sempre più ambiziosi, che l´Italia dovrà raggiungere con il coinvolgimento di tutti gli attori che partecipano: dalle istituzioni, agli addetti ai lavori, fino ai cittadini, in una filosofia di responsabilità condivisa´.  
   
   
RIFIUTI ELETTRICI,SONDRIO COMO E LECCO VIRTUOSE A FONDO CLASSIFICA PAVIA E LODI, SOTTO LA MEDIA REGIONALE  
 
 Milano, 28 maggio 2012 - La provincia di Sondrio si conferma la più virtuosa tra quelle lombarde nella raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, grazie a una media pro-capite pari a 7,44 kg di Raee raccolti per ogni abitante. E´ quanto emerso dai dati relativi al 2011, presentati il 23 maggio in Regione dall´assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, insieme al direttore generale del Centro di coordinamento Raee Fabrizio Longoni. Bisogna però segnalare che la raccolta complessiva, pari a 1.363.120 kg, è inferiore di circa il 3 per cento a quanto registrato l´anno precedente. Sul territorio non sono presenti luoghi di raggruppamento (che sono attivi presso esercizi commerciali), ma i 5 centri di raccolta attivi, con una struttura aperta alla Distribuzione, portano la media dei centri di conferimento a 2,73 ogni 100.000 abitanti. Como Al Secondo Posto, Seguita Da Lecco - Ottimi risultati per Como, che raggiunge una raccolta pro-capite di 6,80 kg per abitante, il secondo valore più alto della regione. In provincia, infatti, sono stati raccolti 4.044.639 kg di Raee, con un eccezionale aumento rispetto all´anno precedente: quasi il 65 per cento in più. Efficiente anche la rete dei centri di raccolta con 56 strutture totali di cui 8 aperte alla Distribuzione. Grazie anche ai 4 Luoghi di Raggruppamento disponibili sono 10 i centri di conferimento ogni 100.000 abitanti. Provincia Di Lecco - Ottimi risultati per la provincia di Lecco in termini di raccolta pro-capite, con 6,78 kg per abitante, il terzo valore più alto della regione. Con 2.305.267 kg nel 2011 la provincia ha registrato un aumento delle quantità raccolte di quasi il 17 per cento rispetto al 2010. I centri di raccolta presenti sul territorio sono soltanto 2, entrambi aperti anche alla Distribuzione; questo dato porta i centri di conferimento a un valore di 0,59 ogni 100.000 abitanti. Provincia Di Varese - La provincia di Varese raggiunge nel 2011 la buona raccolta pro-capite di 6,01 kg, superando di due punti la media nazionale grazie a un quantitativo di Raee di 5.307.981 kg. Rispetto al 2010 si registra un lieve incremento nella raccolta (+1,41 per cento), che rimane comunque inferiore al trend nazionale e regionale. I centri di raccolta registrati sono 63, con 18 strutture aperte al conferimento dei Raee della Distribuzione provenienti dal ritiro ´uno contro uno´. Attivo anche un luogo di raggruppamento. Sono 7,25 i centri di conferimento ogni 100.000 abitanti. Provincia Di Bergamo - Nella provincia orobica nel 2011 sono stati raccolti 5.590.155 kg di Raee, con una raccolta pro-capite che, con 5,09 kg/ab, consente alla provincia di superare la media nazionale. Rispetto all´anno precedente la quantità di Raee raccolti è rimasta stazionaria, con un aumento di appena lo 0,80 per cento. I centri di raccolta risultano 162; tra questi, 34 hanno aperto le loro porte ai conferimenti della Distribuzione. Inoltre, sul territorio è presente un luogo di raggruppamento. Ogni 100.000 abitanti si registrano pertanto 14,84 centri di conferimento. Provincia Di Brescia - La provincia di Brescia nel 2011 ha raccolto 5.996.428 kg di Raee, guadagnando il secondo posto nella classifica regionale per quantitativi assoluti. Più modesta la media pro-capite che, con 4,77 kg/ab, si ferma sotto la media regionale (ma è comunque migliore del dato nazionale). I centri di raccolta totali si attestano a 133, di cui 36 aperti alla Distribuzione. Nel territorio è attivo un solo luogo di raggruppamento e i centri di conferimento ogni 100.000 abitanti risultano 10,67. Provincia Di Cremona - Nel territorio cremonese sono stati raccolti 1.940.322 kg di Raee e, sebbene la raccolta pro-capite sia in linea con il resto della regione, è da notare un forte decremento dei Raee gestiti, pari a oltre il 15 per cento in meno dell´anno precedente. I centri di conferimento ogni 100.000 abitanti risultano 17,33, grazie ai 62 centri di raccolta (di cui 12 aperti ai conferimenti della Distribuzione) e all´unico luogo di raggruppamento del territorio. Provincia Di Mantova - Nel 2011 nella provincia mantovana sono stati raccolti 1.834.157 kg di Raee, raggiungendo una media pro-capite per abitante di 4,41 kg, che supera leggermente la media nazionale ma è ancora al di sotto della media regionale. L´incremento della raccolta nel corso del 2011 è stato pari al 5,62 per cento, in linea con il trend italiano e lombardo. Nel territorio non sono attivi luoghi di raggruppamento, ma i 64 centri di raccolta, di cui 6 destinati anche alla Distribuzione, portano la media dei centri di conferimento a 15,41 ogni 100.000 abitanti. Provincia Di Milano - Nel 2011 Milano ha raccolto 14.705.268 kg di Raee, aggiudicandosi il primato per raccolta complessiva tra le province della regione. La raccolta pro-capite si attesta sopra la media nazionale con 4,66 kg per abitante, ma rimane al di sotto della media regionale, mentre l´incremento rispetto al 2010 non si discosta dai valori medi registrati nella penisola. La rete dei centri di raccolta conta 131 strutture, di cui 15 hanno aperto le porte alla Distribuzione, mentre sono attivi 6 luoghi di raggruppamento. In provincia, quindi, ogni 100.000 abitanti sono disponibili 4,34 Centri di Conferimento. Provincia Di Monza E Brianza - Il territorio brianzolo ha raccolto nel 2011 4.049.558 kg di Raee e ha raggiunto una media pro-capite per abitante di 4,77 kg/ab, in linea con il dato nazionale ma ancora inferiore al dato regionale. Anche la variazione rispetto al 2010 presenta un valore positivo ma con +4,68 per cento è comunque minore della crescita registrata mediamente nel resto del Paese. I centri di raccolta sono 47 e, di questi, 6 ricevono anche i Raee della Distribuzione. Sul territorio sono attivi 2 luoghi di raggruppamento e i centri di conferimento ogni 100.000 abitanti sono pari a 5,77. Provincia Di Pavia - Il territorio pavese nel 2011 totalizza 2.347.908 kg di Raee, un valore più basso del 2,49 per cento rispetto a quello registrato nel 2010. La media pro-capite quindi si ferma a 4,28 kg/ab., un valore in linea con la media nazionale, ma nettamente più basso di quanto registrato in Lombardia. Sul territorio sono presenti 6,20 centri di conferimento ogni 100.000 abitanti grazie a un luogo di raggruppamento e 33 centri di conferimento, di cui 7 aperti alla Distribuzione. Lodi, Maglia Nera - Nel 2011 Lodi e il suo territorio hanno raccolto 926.050 kg di Raee, con una media pro-capite per abitante di 4,07 kg, quindi al di sotto della media regionale e nazionale. Un altro aspetto non positivo riguarda la variazione della raccolta complessiva, che evidenzia una flessione di quasi il 3 per cento rispetto al 2010. I centri di raccolta attivi sul territorio risultano 49, con 13 strutture rese disponibili per i conferimenti della Distribuzione e nella provincia non sono presenti luoghi di raggruppamento. Per ogni 100.000 abitanti sono quindi disponibili 21,52 centri di conferimento, un buon dato, che contrasta però con quelli riguardanti la raccolta e suggerisce la necessità di una maggiore sensibilizzazione dei cittadini.  
   
   
AMBIENTE: FVG, RIBADIAMO NOSTRO "NO" AD ACCOGLIERE RIFIUTI CAMPANI "SE VENGONO SMALTITI A TRIESTE LA DECISIONE È DI ACEGAS"  
 
 Trieste, 28 maggio 2012 - "Le norme vigenti prevedono che per smaltire i rifiuti urbani in un territorio diverso da quello dove vengono prodotti sia necessario un accordo fra le Regioni coinvolte, un accordo che noi non abbiamo stipulato e che non abbiamo nessuna intenzione di stipulare in futuro". Il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, rispondendo ad una interrogazione in Consiglio regionale, ribadisce la posizione della Giunta per quanto riguarda i rifiuti della Campania: "Siamo contrari ad accogliere i rifiuti urbani campani nei nostri impianti - ha specificato Ciriani - e finché le leggi attribuiranno a noi la facoltà di scelta, la posizione mia e della Giunta non cambierà. Per quanto riguarda invece i rifiuti trattati da Acegas Aps, essi ricadono per ora nella categoria dei rifiuti speciali, il cui trasporto non è soggetto a nessun tipo di autorizzazione da parte della Regione di destinazione: smaltirli a Trieste rappresenta quindi una scelta fatta, nell´ambito della normativa attuale, dalla stessa Acegas Aps e dai suoi soci, tra i quali figura il Comune di Trieste". Ciriani ha però sottolineato come la situazione potrebbe a breve cambiare, sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato attesa per giugno: "E´ in corso una perizia tecnica che potrebbe far ricadere il tipo di materiale che Acegas accoglie attualmente dalla Campania nella categoria di rifiuto urbano, dovuta ad una precedente sentenza del Tar del Lazio che affermava proprio questo principio. Qualora questo venisse confermato - ha concluso Ciriani - in virtù della posizione assunta dalla Regione, Acegas Aps dovrebbe interrompere lo smaltimento di questo materiale".