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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 24 Luglio 2012 |
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IL FUTURO DELLE TI: I PROSSIMI 20 ANNI |
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Diegem, 24 luglio 2012 - Un seminario intitolato "Il futuro delle Ti: i prossimi 20 anni" ("The future of It: the next 20 years") si terrà il 12 settembre 2012 all´albergo Golden Tulip all´aeroporto di Bruxelles a Diegem, in Belgio. Organizzato da I.t. Works, un´azienda che offre informazioni vendor-independent su questioni tecniche e strategiche nel campo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione, il seminario tratterà le tendenze future nelle Ti e nelle attività commerciali e le megatendenze della nostra società. Gli interventi forniranno raccomandazioni su come prepararsi a queste tendenze, in particolare grazie a una migliore comunicazione con le aziende, a modelli di business innovativi o all´adattamento a tendenze Solomo (Social, Local, Mobile). Il workshop è aperto a responsabili delle decisioni per Ti e attività commerciali che desiderano usare le ultime tendenze nel campo delle Ti per ottenere una maggiore agilità commerciale, una maggiore soddisfazione del cliente, un miglior time-to-market e un´innovazione più veloce rispetto ai concorrenti. Per maggiori informazioni, cliccare: qui http://www.Itworks.be/event.php?id=futd11 |
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ACCORDO DI PROGRAMMA PER VALORIZZARE LA BASE NATO DI PASSO COE SARÀ STIPULATO FRA PROVINCIA DI TRENTO E COMUNE DI FOLGARIA
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Trento, 24 luglio 2012 - Approvato il 20 luglio dalla Giunta, su proposta dell´assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione, Franco Panizza, l´Accordo di programma fra la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Folgaria per valorizzare l´ex Base Nato di Passo Coe. "Base Tuono" era una delle dodici basi missilistiche realizzate nell´area nord-orientale del Paese dall’Aeronautica militare per conto della Nato. Dal 2010 il Comune di Folgaria sta portando avanti un progetto di recupero conservativo, con il sostegno della Provincia, per dare rilievo storico e culturale a questo sito. "Base Tuono è un´area importante, perché rappresenta l´unica sezione di lancio completa esistente in Europa - ha commentato l´assessore Franco Panizza - e l´interesse del pubblico verso questo sito, di cui è stato completato un percorso storico, culturale e didattica davvero interessante, è molto elevato. Basti pensare che, solo quest´anno, fra la primavera e l´inizio dell´estate vi sono già stati più di 4.500 ingressi paganti, mentre nel 2011 erano stati oltre 10.000". La base di Passo Coe (“Base Tuono” nel codice Nato) venne attivata nel 1966 ed aveva scopi di difesa aerea ed era armata con oltre due dozzine di missili Nike-hercules, l’obiettivo dei quali era fronteggiare eventuali attacchi delle forze del Patto di Varsavia. Si era nel pieno della Guerra Fredda e la tensione fra Usa e Urss era ai massimi livelli. Gli accordi per il disarmo hanno portato al progressivo abbandono di questo sistema difensivo e nell’agosto del 1977 militari e missili lasciarono anche Passo Coe. Fin dagli anni Ottanta il comune di Folgaria ha avviato un complesso iter burocratico per acquisire l´area Nato; lo stato di abbandono e la non convertibilità civile delle strutture fisse, articolate in hangar, depositi, terrapieni e bunker, hanno suggerito di preservare una porzione di questa zona, rara testimonianza in Trentino della Guerra Fredda, a futura memoria. Il progetto ha visto il recupero di una delle tre rampe di lancio della base (la Alpha) e la collocazione di tre missili Nike Hercules. La base trentina è l´unico posto in Europa dove un´intera sezione missilistica testimonia le tensioni che caratterizzarono il confronto tra Stati Uniti ed Unione Sovietica e sono già in corso intese fra il Comune di Folgaria, l´Aeronautica Militare e la Fondazione Museo storico del Trentino. In base all´Accordo approvato oggi dalla Giunta, il Comune di Folgaria proseguirà l´intervento di valorizzazione del sito, già finanziato in precedenza dalla Provincia autonoma di Trento. Nel dettaglio si provvederà all´impermeabilizzazione, all´installazione del sistema di allarme e dell´impianto di amplificazione del bunker, nonché al riposizionamento della "torre di guardia", che serviva per sorvegliare i siti dove erano posizionate le armi nucleari. La spesa ulteriore stimata dall´amministrazione comunale è di 57.800 euro, il finanziamento approvato dalla Giunta provinciale è di 40.000 euro. Per informazioni su "Base Tuono": www.Basetuono.it |
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INFONDATA NOTIZIA CHIUSURA PUNTO INFO TURISTICHE AEROPORTO BARI
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Bari, 24 luglio 2012 - L´assessore al Turismo, Silvia Godelli, ha diffuso la seguente nota: "Alcuni consiglieri regionali sono intervenuti in questi giorni in merito alla presunta imminente chiusura dei punti informativi dei due aeroporti di Bari e di Brindisi. Non so da quali fonti i consiglieri regionali autori di interventi e interrogazioni sulla questione abbiano tratto una simile infondata notizia: devo perciò immediatamente chiarire che, per effetto di un contratto firmato già da alcune settimane con la Società Aeroporti di Puglia, a partire dal 1° agosto la gestione dei due punti informativi negli aeroporti sarà assicurata da Pugliapromozione. Tale decisione comporterà un forte potenziamento e una effettiva qualificazione del servizio, all’interno di un programma che vede già in funzione , per iniziativa di Pugliapromozione e per la prima volta in Puglia, punti informativi in tutte le città e in tutte le principali destinazioni turistiche della regione". |
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CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LA PROPOSTA DI ACQUISIZIONE DI PLASTAL FRANCIA DA FAURECIA NEL SETTORE DI FORNITURA AUTOMOBILISTICA |
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Bruxelles, 24 luglio 2012 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni l´acquisizione proposta di Plastal Sas, controllata francese del gruppo svedese Plastal, da Faurecia Sa, controllata da Psa Peugeot Citroën Sa di Francia . Entrambe le società sono fornitori del settore automobilistico. La Commissione ha concluso che l´operazione non solleverebbe problemi di concorrenza in quanto la nuova entità continuerà a dover affrontare una sufficiente pressione concorrenziale. La Commissione ha esaminato gli effetti sulla concorrenza dell´operazione proposta sui mercati per la produzione e la fornitura dei paraurti e dei vettori front-end per i veicoli leggeri. La Commissione ha constatato che la concentrazione proposta non darebbe luogo a problemi di concorrenza significative, come la nuova entità continuerà a dover affrontare diversi concorrenti credibili su questi mercati. L´operazione è stata notificata alla Commissione il 18 giugno 2012. |
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SICUREZZA STRADALE: INSEDIATO IL GRUPPO DI LAVORO PER LA STESURA DELLA PRIMA LEGGE REGIONALE DELL’ UMBRIA |
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Perugia, 24 luglio 2012 - “La sicurezza stradale deve diventare, in Italia ed in Umbria, una questione socialmente ed economicamente rilevante”, ha dichiarato l’assessore Vinti in apertura della riunione di insediamento del gruppo di lavoro istituito dalla Giunta Regionale, che dovrà provvedere a definire la prima Legge Regionale dell’Umbria sulla Sicurezza Stradale. Il gruppo di lavoro, presieduto dall’assessore Stefano Vinti, è composto da rappresentanti della Polizia Stradale Umbria, dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, dell’Inail, della Confindustria, della Cgil Umbria, delle Direzioni Salute, coesione sociale e società della conoscenza e Programmazione, innovazione e competitività della Regione dell’Umbria e della Rst Ricerche e servizi per il territorio. “Nel 2010 in Umbria, ha affermato Vinti, ci sono stati 79 morti e 4070 feriti sulle strade. Il livello di mortalità è di 8,8 per 100.000 abitanti, quello dei feriti 451,8 per 100.000 abitanti ed il costo sociale pro capite 455 euro. Le risorse finanziarie e professionali, gli strumenti e le strategie poste in essere in questo settore (a livello nazionale e regionale) non sono sufficienti ad assicurare una riduzione di incidenti e vittime e un livello di assistenza alle vittime in linea con quella esistente nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea. In queste condizioni, ha sottolineato Vinti, si rende necessario un rafforzamento delle politiche e delle azioni a favore del miglioramento della sicurezza stradale al fine, non solo, di allineare l’evoluzione regionale ai valori medi europei, ma anche di recuperare le posizioni di eccellenza che il nostro paese, e l’Umbria con esso, aveva nei decenni precedenti. Questo rafforzamento, stanti gli attuali vincoli di bilancio che limitano fortemente la disponibilità di nuove risorse finanziarie, può essere conseguito attraverso tre ordini di misure: miglioramento dell’efficienza economica e dell’efficacia sociale delle risorse attualmente impegnate sul fronte della sicurezza stradale; rifinalizzazione o migliore finalizzazione di quote di risorse che già oggi vengono impegnate nel comparto delle infrastrutture e dei trasporti stradali ma che possono essere orientate con maggiore decisione verso la sicurezza stradale; coinvolgimento di soggetti pubblici e privati che attualmente non realizzano interventi a favore della sicurezza stradale, sollecitandone l’impegno progettuale, organizzativo e finanziario in questo settore”. L’assessore Vinti ha proposto uno schema di Legge a partire dal profilo generale della normativa: “l’azione e le regole per il miglioramento della sicurezza stradale debbono rivolgersi maggiormente al sistema di soggetti che, a vario titolo, esercitano il governo del sistema infrastrutturale e dei trasporti, mentre sino ad oggi, ha concluso Vinti, si è pensato che per migliorare la sicurezza stradale si dovesse incidere prevalentemente (se non esclusivamente) sui comportamenti individuali ed in particolare sul contrasto ai comportamenti trasgressivi e a rischio”. La proposta di legge, sottoposta al vaglio del gruppo di lavoro sulla sicurezza stradale della Regione dell’Umbria, si articola in 7 titoli, distinti per tipologia dei contenuti e per referenti diretti della norma. Il titolo I stabilisce i principi e gli obiettivi: il principio di consapevolezza e responsabilità; il principio di informazione ed il principio di valutazione. Il titolo Ii, organi e strumenti della sicurezza stradale. Gli organismi: il Centro di Monitoraggio sulla sicurezza stradale; il Centro di Documentazione e Confronto e la Consulta Regionale sulla sicurezza stradale. Gli strumenti tecnici, la normativa potrebbe definire contenuti e procedure: della Valutazione di sicurezza stradale e del Rapporto annuale al Consiglio Regionale. Il titolo Iii, la programmazione, che potrebbe prevedere il Piano triennale della sicurezza stradale, Collegati e Programmi Annuali di Attuazione. Il Titolo Iv, assistenza per le famiglie delle vittime di incidenti stradali e il titolo V, misure generali per favorire il miglioramento della sicurezza stradale: spostamenti sul lavoro e per raggiungere il lavoro; mobilità sicura e sostenibile della popolazione in età scolare; isole ambientali per favorire spostamenti a piedi ed in bicicletta. Il titolo Vi, educazione alla sicurezza stradale rivolta principalmente ai giovani cittadini e la regolamentazione delle associazioni impegnate nel settore. Il titolo Vii, la questione finanziaria. Alla luce dei severi vincoli di bilancio propri di questo periodo, il titolo dovrebbe essere dedicato: a definire le opportunità ed i modi di rifinalizzazione e qualificazione della spesa attualmente in essere nel settore delle infrastrutture viarie e in quello dei trasporti su strada ai fini della sicurezza stradale; a individuare e sollecitare nuovi canali di finanziamento della sicurezza stradale; a questo proposito è opportuno richiamare il suggerimento del “Piano decennale globale per la sicurezza stradale” dell’Onu relativamente all’opportunità di prevedere un canale di approvvigionamento strutturale (non contingente o legato a forme di gettito aleatorie) dimensionato in relazione ai risultati di una ricognizione sulle principali criticità di sicurezza stradale e sul costo degli interventi necessari per rimuoverle o, secondo una più semplice – ma molto più agevole – alternativa, prevedere una riserva del 10% della spesa per trasporti e infrastrutture in conto investimenti, da dedicare esclusivamente alla sicurezza stradale, con procedure di allocazione specifiche e gestite da soggetti terzi rispetto a quelli che gestiscono il restante 90% della spesa in trasporti e infrastrutture viarie. |
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PSA PEUGEOT CITROëN E TOYOTA ANNUNCIANO UN NUOVO ACCORDO SUI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI IN EUROPA |
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Milano, 24 luglio 2012 - Toyota Motor Europe e Psa Peugeot Citroën hanno annunciato il 23 luglio un nuovo accordo relativo ai veicoli commerciali leggeri per il mercato europeo. Secondo l’accordo, Psa Peugeot Citroën fornirà a Toyota i veicoli commerciali leggeri da vendere in Europa con il marchio Toyota. Come primo step, a partire dal secondo trimestre del 2013, Psa Peugeot Citroën fornirà Van di taglia media derivati dagli attuali Peugeot Expert e Citroën Jumpy. L’accordo prevede inoltre la collaborazione per la prossima generazione di veicoli di questo tipo che sarà prodotta da Psa Peugeot Citroën. E’ previsto che questa collaborazione duri oltre il 2020. Secondo quanto concordato, Toyota Motor Europe parteciperà allo sviluppo e agli investimenti industriali per la prossima generazione di questa tipologia di veicoli. Non sono previsti dalle due società piani di immobilizzazioni di capitali o produzioni congiunte. “Il segmento dei Veicoli Commerciali Leggeri è uno dei più importanti per il mercato europeo”, ha così commentato Didier Leroy, President & Ceo di Toyota Motor Europe, che ha poi aggiunto: "Unendo le forze con Psa Peugeot Citroën, abbiamo trovato una buona soluzione per i nostri clienti dopo la recente sospensione della produzione del nostro modello Hiace. Abbiamo già una joint-venture estremamente positiva con Psa Peugeot Citroën nel segmento delle auto piccole ed essi sono leader nel mercato europeo dei veicoli commerciali leggeri, con una solida reputazione in termini di qualità e versatilità. " "Siamo lieti di annunciare oggi l´ampliamento della proficua collaborazione con Toyota. Questo accordo avvia lo sviluppo di una nuova generazione di Veicoli Commerciali Leggeri di medie dimensioni per entrambe le società che offriranno un prodotto competitivo per il mercato europeo ", ha così commentato Jean-christophe Quémard, Programmes Executive Vice President di Psa Peugeot Citroën. |
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AL VIA LA PRODUZIONE DEI NUOVI FORD TRANSIT CUSTOM E TOURNEO CUSTOM |
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Roma, 24 luglio 2012 – E’ iniziata ieri , a Kocaeli, in Turchia, la produzione dei nuovi Ford Transit Custom e Tourneo Custom. Il lancio del Transit Custom e del Tourneo Custom apre la strada al rinnovamento dell’intera gamma dei veicoli commerciali Ford, che si completerà entro la fine del 2013. “Il Transit Custom è un veicolo commerciale da una tonnellata completamente nuovo,” ha dichiarato Stephen Odell, Presidente e Ceo di Ford Europa. “E’ moderno, elegante, i clienti saranno orgogliosi di vederlo nel proprio parcheggio, e mantiene tutte le caratteristiche che hanno reso famoso il Transit, dall’incredibile resistenza alla grande versatilità.” “Il Tourneo Custom è un veicolo per trasporto persone dal look fantastico, dentro e fuori. Vanta eleganza, comodità, praticità, ed è un vero piacere da guidare,” ha aggiunto Odell. Il nuovo Transit Custom si posiziona, per dimensioni, tra il Transit, più grande, e il Transit Connect, più compatto. Il Tourneo Custom per trasporto persone può ospitare a bordo fino a 7 o 8 passeggeri a bordo, oltre al guidatore. Le caratteristiche dello chassis, utilizzato per entrambi i modelli, sono state sviluppate per restituire un’esperienza di guida appagante e divertente, gli interni garantiscono un comfort agli stessi livelli delle vetture, mentre il design esterno comunica dinamismo ed efficienza. Entrambi i modelli sono dotati del motore Ford Duratorq 2,2 Tdci, disponibile nelle versioni da 100, 125 e 155 cavalli, che garantisce i migliori consumi della categoria, con 6,5 l/100km per il Tourneo Custom, e 6,6 l/100km* per il Transit Custom. Il Transit Custom e il Tourneo Custom sono prodotti a Kocaeli, in Turchia, nella fabbrica Ford-otosan, una delle joint-venture di maggior successo nell’industria dell’auto, risultato dell’investimento congiunto di Ford e Koc Holdings. L’impianto di Kocaeli è dedicato alla produzione del Ford Transit dal 2001, e, a oggi, sono stati realizzati presso questa struttura più di 2.250.000 veicoli, esportati in più di 70 paesi. Il Transit Custom e il Tourneo Custom saranno disponibili sul mercato nel corso di quest’anno. |
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MILANO PUNTA A 10% CITTADINI CICLISTI FINANZIATI CON 11,3 MILIONI DI EURO 150 KM DI PISTE CICLABILI |
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Milano, 24 luglio 2012 - Portare il 10 per cento della popolazione lombarda nel giro di 3-5 anni a usare la bicicletta come principale mezzo di trasporto, a fronte della percentuale odierna, pari al 3,5 per cento. E´ questo l´obiettivo del Piano regionale della mobilità ciclistica, la cui bozza è stata presentata il 20 luglio in piazza Lombardia dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo. Al suo fianco la responsabile della Federazione italiana amici della bici (Fiab) Lombardia, Giulietta Pagliaccio, l´assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli e diversi consiglieri regionali e assessori provinciali. Invertire Un Trend - "Le persone che usano la bicicletta - ha detto Cattaneo - sono soltanto il 3,5 per cento della popolazione, le stesse che erano dieci anni fa, mentre nei Paesi d´Europa siamo quasi sempre in numeri a doppia cifra. Occorre anche la diffusione della consapevolezza che la bicicletta è un mezzo di spostamento efficace soprattutto in giornate come quella di oggi, con lo sciopero e le difficoltà del traffico, la bicicletta è più veloce, più efficiente e fa anche bene alla salute". Ed è proprio con questo obiettivo che la Regione sta mettendo a punto le nuove linee guida della mobilità dolce. Piano Regolatore Della Ciclabilità - "Il Testo su cui stiamo lavorando - ha spiegato Cattaneo -, grazie anche al contributo della Fiab e degli Enti locali, rappresenta il Piano regolatore della ciclabilità in Lombardia. Puntiamo a raccordare le azioni che consentiranno di avere non tanti pezzi frammentati che non dialogano fra di loro, ma una rete con 17 percorsi fondamentali che formano la spina dorsale di questo sistema in cui si interconnettono tutti quelli locali". La rete si compone di 3 percorsi europei (Ciclovia dei Pellegrini - Ciclopista del Sole - Ciclovia del Po e delle Lagune), 3 nazionali (Pedemontana alpina, Adda, Tirrenica) e i restanti 11 regionali. Dopo la sua approvazione, prevista per il primo quadrimestre del prossimo anno, la verifica sarà triennale. La Normativa - "La Regione - ha continuato Cattaneo - ha una norma (la 7 del 2009 per la promozione della ciclabilità), che ha portato, grazie ad un contributo di 11,3 milioni di euro, alla realizzazione di quasi 150 km di nuove piste ciclabili, finanziando 45 progetti, e ha consentito di realizzare 13 postazioni di bike sharing. L´impegno è di non fermarsi, ma di proseguire reperendo altre risorse, magari anche in ambito europeo". Regione Che Guarda All´europa - I ´lavori´ di realizzazione della rete di mobilità dolce cercano anche di collegare le piste ciclabili tra loro e creare l´intermodalità con treni e navigazione lacustre. "La Lombardia - ha rivendicato Cattaneo - è oggi più avanti rispetto alle altre Regioni italiane, sia in termini di impegno attuale, sia di risorse già investite, tanto che anche altre Regioni hanno mandato loro rappresentati a seguire il nostro workshop per vedere l´esperienza lombarda". Verso La Rete Regionale - La Lombardia rinnoverà, dal 16 al 22 settembre, durante la Settimana europea della mobilità sostenibile, insieme alla Fiab, l´appuntamento con l´iniziativa Treno+bici e illustrerà anche le attività svolte insieme da Regione e Federazione italiana amici della bicicletta, presentando il primo rapporto annuale sulle infrastrutture e i servizi realizzati per la mobilità dolce, oltre ad effettuare l´attività di rilevazione dei ciclisti. "Definire una rete regionale di mobilità ciclistica - ha concluso Cattaneo - è di grande utilità anche in chiave Expo, quando diversi turisti verranno da noi provenendo da Paesi ad alto tasso di circolazione ciclistica e la Lombardia dovrà essere pronta a dare loro quanto quotidianamente trovano a casa". |
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TRASPORTO SU GOMMA, INCONTRO IN REGIONE CAMPANIA
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Bari, 24 luglio 2012 - Si è tenuta presso la sala giunta della Regione Campania una riunione sul trasporto pubblico su gomma in vista del processo di liberalizzazione deciso dal Governo. Ai lavori ha preso parte il presidente Stefano Caldoro. Erano presenti gli assessori ai Trasporti Sergio Vetrella e al Lavoro Severino Nappi, i rappresentanti delle aziende Eav, Eav bus, Air, Cti Ati, Cstp Salerno, Ctp Napoli, Anm Napoli, Amu Ariano Irpino e Amts Benevento, delle Province di Napoli e Salerno e dei comuni di Napoli,l Salerno, Benevento ed Ariano Irpino, e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria. La riunione del 20 luglio è servita a fare il punto sulle società campane e sul loro reale stato, nell’ambito dell’ inventario nazionale delle società di trasporto su gomma attivato dall’ assessore Vetrella, nella sua qualità di presidente della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni. Il percorso che è stato delineato è sul modello del trasporto su ferro. "Ragioneremo - dice Vetrella - con il Governo al fine di individuare anche per il trasporto su gomma una norma che ci consenta di realizzare un piano di risanamento per fare in modo che le società abbiano il tempo di condurre il processo di efficientamento interno e poter essere pronte a sostenere le gare. "Il tema - aggiunge Vetrella - è molto complesso perché corre il rischio di scontrarsi con il cosiddetto <Aiuto di Stato>. Ma non perseguiamo questo obiettivo. Il nostro intendimento è di tutt’altro genere, perché intendiamo accompagnare il percorso di liberalizzazione con l’individuazione delle soluzioni idonee a risanare le società e a renderle competitive." |
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TRASPORTI, LA PUGLIA MODELLO DI UN NUOVO PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO |
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Bari, 24 luglio 2012 - “La Puglia può concretamente essere soggetto propulsore, nell’intero Mezzogiorno, nella logistica e nei trasporti di un parternariato pubblico-privato completamente nuovo. E può farlo, generando crescita, in virtù delle sue singolarità: capillarità delle attività produttive; per essere sede del secondo impianto siderurgico d’Europa; per la potenzialità di un bipolo portuale come Brindisi e Taranto; per la vendita di un prodotto turistico ad alto valore aggiunto”. Lo ha detto oggi alla Camera di Commercio di Bari Ercole Incalza, capo struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, intervenendo al convegno nazionale “L’italia al centro degli scambi commerciali del futuro”, promosso dalla Consulta Generale per l’autotrasporto e per la logistica ed organizzato da Uniontrasporti espressione di Unioncamere nazionale. Sono intervenuti al convegno in veste di relatori anche l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, Bartolomeo Giachino, presidente della Consulta nazionale per l’autotrasporto e per la logistica, Angelo Bozzetto, presidente di Confindustria Puglia, Alessandro Panaro, responsabile Infrastrutture, finanza pubblica e public utilities Srm, Sergio Prete, presidente Autorità portuale di Taranto, Antonello Fontanili direttore tecnico di Unionetrasporti. “Il Governo – ha proseguito Incalza – con la serie di leggi varate ha reso possibile il coinvolgimento di capitali privati. Il project bond è uno strumento che può rendere forte un piano di impresa del sistema pugliese, in cui la componente trasportistica e logistica dimostri che la costruzione di una offerta efficiente non si configuri come un trasferimento a fondo perduto dello Stato o del privato ma è a tutti gli effetti un investimento. Il riferimento potrebbe essere la ‘società di scopo’.” La Puglia quindi come un’unica piattaforma logistica. Concetto sottolineato dall’assessore regionale ai Trasporti Guglielmo Minervini. “I porti di Bari, Brindisi e Taranto con le piastre logistiche, il Distripark, l’interporto e le connessioni alle reti ferroviarie costituiscono, insieme al nodo dell’Incoronata, i pilastri di un sistema unico e integrato che vogliamo sia connesso al Paese. I tempi biblici dell’alta capacità Bari-napoli e le distrazioni sul deterioramento della dorsale adriatica non sono più tollerabili”. Un elemento importante emerso nell’incontro è senza dubbio quello legato all’accesso alle risorse del fondo delle reti Ten-t, Trans - European Networks Transport. L’utilizzo dei 31,7 miliardi di euro , sbloccati di recente dall’Ue, deve tener conto degli investimenti sostenuti dall’Italia sui Corridoi – oltre 55 miliardi – e quindi sul collegamento Napoli-bari, Taranto-lecce, collegamento chiave del corridoio Helsinki-la Valletta (ex Corridoio 1) dovranno essere canalizzate delle risorse. In una regione geograficamente privilegiata continua difatti ad andare per la maggiore il trasporto merci su strada che nel 2010 ha visto un consistente aumento delle tonnellate trasportate, la ferrovia è ancora poco competitiva e anche sotto dimensionata rispetto alle necessità di mobilità delle imprese. Gli stessi porti mancano di efficienti collegamenti ferroviari con la linea nazionale. “Le aziende ci sono – ha detto in apertura Natale Mariella, consigliere dell’ente camerale e vice presidente nazionale Anita – nel barese e nella Bat sono 3000, occupano 17mila addetti e nonostante la crisi nel 2011 sono risultate in numero superiore rispetto al 2010. Quello che manca, ai diversi livelli in questo comparto, è un effettivo parternariato, che coinvolga operatori ed associazioni per la messa a regime del comparto e un effettivo ammodernamento che ci consenta di raggiungere traguardi di efficienza negli scambi commerciali.”. Nel convegno sono stati presentati due studi: uno, curato da Uniontrasporti, , che mette in relazione le esigenze del sistema economico regionale con l’attuale dotazione infrastrutturale evidenziando il punto di vista del mondo economico e il sistema di monitoraggio infrastrutturale della Puglia attraverso il portale Trail ad esso dedicato. L’altro, curato dal Prof. Rocco Giordano, presidente del comitato scientifico della Consulta, che illustra la radiografia del posizionamento del Mezzogiorno e il suo assetto logistico nel processo degli scambi commerciali mediterranei. |
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TRASPORTO MERCI, INAUGURATO LO SCALO DI MINUCCIANO (LU) |
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Firenze, 24 luglio 2012 – Inaugurato il 20 luglio lo scalo merci di Minucciano, in provincia di Lucca. L’infrastruttura servirà ad alleggerire dall’intenso traffico di mezzi pesanti (oltre 15 mila camion all’anno) le strade che collegano la Garfagnana e Sassuolo , con notevoli benefici per la sicurezza stradale, la viabilità e l’ambiente. L’opera avrà anche importanti risvolti occupazionali, infatti consentirà alla Migra (società a maggioranza pubblica partecipata dal Comune) che produce granulati e polveri di marmo, di trasferire il materiale estratto dalle cave locali su carri ferroviari lungo la linea Lucca-aulla e, dopo, sulla ‘Pontremolese’ fino a Sassuolo dove vengono trasformati in malte e collanti per l’edilizia. Il trasporto su ferro sostituirà quello su gomma e in questo modo i centri abitati di Pieve S. Lorenzo e Minucciano, in Alta Garfagnana, e Càsola, in Lunigiana, e il passo della Cisa beneficeranno di un notevole alleggerimento di traffico. “La Regione Toscana – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao intervenuto alla cerimonia di inugurazione – ha dato un contributo importante alla realizzazione di quest’opera, sia dal punto di vista finanziario, con fondi per 970 mila euro, ma anche dal punto di vista dell’impegno a seguire i lavori insieme ai Comuni e alle Province interessate ed a Rete Ferroviaria Italiana”. “Quest’opera – prosegue l’assessore – può risolvere il problema di sicurezza per la viabilità rappresentato dal traffico dei mezzi pesanti, dato che le necessità di trasporto merci di questo territorio potranno essere soddisfatte grazie al trasporto su ferro. In questo modo il trasporto ferroviario diventa un modo per dare più sicurezza, ma anche garanzie ed occupazione. E’ un’opera importante, che ha visto la sua realizzazione ed è un successo quando si arriva all’inaugurazione di un’opera così”. All’inugurazione hanno partecipato, oltre a Ceccobao, anche il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, il presidente della Provincia di Massa Carrara Osvaldo Angeli, il sindaco del Comune di Minucciano Domenico Davini, il sindaco del Comune di Casola Riccardo Ballerini, il presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio Nicola Boggi, il presidente dell’Unione dei Comuni della Garfagnana Mario Puppa, il direttore di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) Massimo Del Prete, il presidente Kerakoll Romano Sghedoni e il presidente di Migra Marco Scaltritti. “Lo scalo merci di Minucciano – ha spiegato il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli – rappresenta un risultato importante, frutto della collaborazione e della sinergia tra enti pubblici e aziende private. In questa giornata, inoltre, in un certo senso abbiamo anticipato la Provincia unica di Lucca-massa Carrara. In tempi di spending review è fondamentale e doveroso spendere bene le risorse disponibili. Ritengo significativo, infine, il decongestionamento del traffico, le ricadute occupazionali, e i benefici per i cittadini e l’ambiente che necessariamente deriveranno da questa opera”. “Si può lavorare bene anche tra Province diverse – ha detto il presidente della Provincia di Massa Carrara Osvaldo Angeli – serve la cultura del ‘fare insieme’. Il punto è mettere al centro dell’azione politico-amministrativa l’interesse dei cittadini. Se dovessimo andare nella direzione di una nuova Provincia di Lucca-massa Carrara non partiremmo certo da zero”. Il valore complessivo dell’operazione è stato di 2 milioni e 270 mila euro: 970 mila a carico della Regione (in particolare destinati alla realizzazione delle opere di adeguamento della stazione ferroviaria di Minucciano-pieve Casola); 550 mila euro ciascuna per le Province di Lucca e Massa Carrara; 120 mila per il Comune di Minucciano; 40 mila per la Comunità Montana della Garfagnana; 30 mila per la Comunità Montana della Lunigiana; 10 mila euro, infine, a carico del Comune di Càsola in Lunigiana. L’intervento del piano ferroviario è stato eseguito da Rete Ferroviaria Italiana. |
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LAGDEI: LUNGA VITA ALLA SEGGIOVIA LE ISTITUZIONI AL LAVORO PER LA RIAPERTURA DELL’IMPIANTO DI RISALITA AL LAGO SANTO. IN CORSO LA PROCEDURA COL MINISTERO DEI TRASPORTI PER LA CONCESSIONE DELLA PROROGA |
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Parma, 24 Luglio 2012 – Sono le Istituzioni e in particolare quelle dell’Unione dei Comuni Parma est e la Provincia, le prime a essere convinte del valore aggiunto della seggiovia di Lagdei. Un impianto degli anni ’70, coetaneo di decine di altri installati in Italia, costruito su terreno della Regione che ha finito la propria vita “tecnica” nel settembre del 2009 esattamente dopo 40anni, così come stabilito da una legge nazionale. Grazie ad una proroga di due anni ( concessa nell’aprile 2010) e alla manutenzione effettuata dalla gestione della seggiovia passata dal 2008 al distretto turistico sud est, mentre la proprietà resta della Provincia, l’impianto ha continuato a portare persone fino all’aprile di quest’anno. Poiché nel decreto mille proroghe, collegato alla legge finanziaria 2011, viene sancita la possibilità di allungare il periodo di proroga di altri due anni, i funzionari dell’Unione Comuni Parma est e della Provincia si sono messi al lavoro per poter continuare a far funzionare l’impianto di Lagdei. Ciò ha significato procedere con una scrupolosa serie di controlli effettuati in questi mesi, raccolti in una documentazione che sarà vagliata dall’autorità preposta, in questo caso l’Ufficio motorizzazione del Ministero dei Trasporti i cui funzionari effettueranno anche una prova sul posto fissata per il 28 luglio. “La seggiovia deve riaprire, ci auguriamo nel più breve tempo possibile – dice l’assessore provinciale al Turismo Agostino Maggiali – l’obiettivo è utilizzarla fino a che sarà possibile, auspicando che nel frattempo diventi legge la proposta parlamentare caldeggiata da diverse regioni e fra cui la nostra, e condivisa dal Consiglio provinciale in un ordine del giorno, secondo la quale un impianto non terminerà la propria vita dopo 40 anni ma quando effettivamente non è più in grado di funzionare”. “Siamo consapevoli della funzione attrattiva di un impianto che fa prte della storia della nostra zona – aggiunge il sindaco di Monchio Claudio Moretti – per questo ci siamo impegnati in questi anni, con l’attività del Distretto turistico sud-est, investendo anche risorse, cosa non scontata in momenti di ristrettezze come questo, per fare in modo che la seggiovia possa continuare la propria vita in sicurezza e secondo le norme nazionali”. |
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INFRASTRUTTURE: AUTOTRASPORTATORI FVG SOSTENGONO AZIONE REGIONE |
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Udine, 24 luglio 2012 - Gli autotrasportatori del Friuli Venezia Giulia sostengono le scelte della Regione per favorire e realizzare le grandi infrastrutture viarie e come hanno fatto in altre occasioni, in particolare la terza corsia dell´autostrada A4. Sostengono altresì il ruolo e la figura del commissario in merito a tale opera e chiedono all´Amministrazione regionale il supporto rispetto ad alcuni problematiche che in questi anni hanno reso il Friuli Venezia Giulia un habitat sfavorevole per le realtà del settore. E´ quanto emerso il 20 luglio nel corso di un incontro fra l´assessore regionale a Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici, Riccardo Riccardi, e i rappresentanti delle associazioni dell´autotrasporto del Friuli Venezia Giulia, svoltosi nella sede della Federazione regionale delle Pmi. A convocarlo, il presidente regionale del gruppo trasportatori dell´Api, Bernardino Ceccarelli, il quale ha introdotto gli interventi esprimendo l´apprezzamento della categoria per l´azione svolta dalla Giunta regionale negli ultimi anni nel settore delle infrastrutture. Azione che ha mobilitato circa 650 milioni di euro. Una somma della quale ha beneficiato l´operatività delle aziende locali di movimento terra e dell´edilizia. Soddisfazione è stata pure espressa da Ceccarelli, anche a nome dei colleghi, per l´approvazione da parte del Senato della riconferma dell´assessore Riccardi nel ruolo di commissario della terza corsia. Ceccarelli ha altresì auspicato che anche la Camera approvi il relativo provvedimento e che l´iter della grande opera possa così proseguire spedito fino alla completa realizzazione. Ceccarelli, così come gli altri intervenuti, ha poi ricordato le condizioni sfavorevoli nelle quali le aziende di autotrasporto sono chiamate a operare a causa di una concorrenza non regolamentata, in particolare dei vettori dei Paesi della nuova Europa. Sono quindi state lamentate le difficoltà sul controllo dei mezzi pesanti stranieri che transitano e operano sul territorio italiano, sia in termini di sicurezza che di corretta concorrenzialità, come nel rispetto delle norme sul lavoro. E c´è il rischio che alcune aziende di autotrasporto possano delocalizzare le loro attività nei Paesi vicini, attratte dai minori costi di gestione e del la mobilità. Secondo Pierino Chiandussi, presidente nazionale della Confartigianato settore autotrasporto, la stessa Unione europea, ma in particolare lo Stato italiano, hanno sottovalutato gli effetti che l´allargamento dell´Ue avrebbe comportato su taluni settori dell´economia nazionale e regionale, in particolare su quello considerato. Riccardi ha convenuto che questa nuova Europa non garantisce parità di condizioni di lavoro alle imprese di trasporto. Per questo motivo è compito dello Stato intervenire per fare sì che l´intero comparto possa ritrovare sostenibilità economica adeguata. La Regione, nell´ambito della revisione della spesa sta cercando di individuare forme efficaci di negoziazione con lo Stato, da avviare nell´ambito della riforma che è in atto. Ma tale azione potrà riguardare solamente i settori e le tematiche nelle quali lo Stato potrà intervenire in sede comunitaria. Sarà questa, secondo Riccardi, una delle future sfide dell´autonomia del Friuli Venezia Giulia. Per quanto le compete, la Regione, potrà fare la sua parte. Come sottolineato da Riccardi, anche favorendo la realizzazione di un centro di controllo del traffico pesante lungo la rete autostradale che è di competenza di Autovie Venete. L´assessore ha poi parlato dell´interconnessione tra la rete stradale e quella ferroviaria, che nel Friuli Venezia Giulia conta già su 46 nodi di allacciamento, delle prospettive e delle future tappe della realizzazione della terza corsia, dei numerosi interventi di miglioramento della rete viaria regionale, della presenza di due offerte di gara per la realizzazione della Cimpello-sequals-gemona che rappresenterà l´anello di congiunzione della rete autostradale pedemontana con le autostrade per il Centro Europa, della Palmanova-manzano, della Circonvallazione Sud di Pordenone e della variante di Dignano. Opere, ha precisato, che oltre a migliorare la percorribilità del nostro territorio a vantaggio delle imprese di autotrasporto, assicureranno lavoro e occupazione alle imprese locali. A conclusione della riunione, Ceccarelli ha concordato con gli altri esponenti del settore di predisporre un documento a sostegno della strategicità, per il Friuli Venezia Giulia, della terza corsia della A4, della Cervignano-palmanova-manzano, della Tangenziale Sud di Udine e della Cimpello-sequals-gemona. |
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SASSARI-OLBIA, AGGIUDICATO LOTTO 7; PUBBLICATO CRONOPROGRAMMA DETTAGLIATO LOTTO 9 |
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Cagliari, 24 Luglio 2012 - La gara per i lavori del lotto 7 della Sassari-olbia è stata aggiudicata a un’associazione temporanea di imprese composta da Oberosler Cav. Pietro Spa, di Bolzano, Aleandri di Bari, Spa-so.ve.co di Verona e dalla società algherese, Movistrade Cogefi Srl, quest´ultima mandante cooptata. Lo annuncia il presidente, commissario dell’opera, Ugo Cappellacci. "Dopo l’aggiudicazione odierna del lotto 7 e quelle dei lotti 0, 1, 9 e Padrongianus, procederemo quindi in tempi brevi a chiudere la gara del lotto 8 - dice Cappellacci - continuando così a garantire il massimo impegno e la massima attenzione per questa strada che deve diventare il simbolo di una Sardegna coesa, che grazie alla mobilitazione condivisa da un intero territorio raggiunge un obiettivo comune". L’ati si è aggiudicata la realizzazione del lotto 7 con un ribasso di circa il 40 per cento su un importo lavori a base di gara di 103 milioni di euro. Sulle pagine web Sardegnamobilità dedicate all’infrastruttura, nel portale istituzionale della Regione, inoltre, è stato pubblicato il cronoprogramma di progetto con tutte le lavorazioni effettuate e che dovrà effettuare l’impresa nel lotto 9 della strada: "Si tratta di un documento molto dettagliato - spiega il sub commissario Sebastiano Sannnitu - che illustra sin nei minimi particolari la tempistica di tutti gli interventi previsti nel lotto, dalle attività preliminari che, ricordo, dureranno 90 giorni a partire dalla consegna dei lavori effettuati lo scorso mese di giugno, passando per la bonifica da ordigni bellici inesplosi, preparazione dei cantieri, monitoraggio ambientale ante operam, sino ad arrivare alla realizzazione delle strutture. La scelta di rendere pubblico il cronoprogramma riflette la forte volontà di trasparenza condivisa da tutta la struttura commissariale", conclude Sannitu. |
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QUADRILATERO, LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE APPROVA UNA VARIANTE IN CORSO D’OPERA “FOSSATO-CANCELLI E ALBACINA- SERRA SAN QUIRICO” |
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Ancona, 24 luglio 2012 - È stata approvata nella seduta di ieri della Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Luigi Viventi, la variante in corso d’opera per il progetto esecutivo della Ss 76 “Val d’Esino”, tratti Fossato di Vico–cancelli e Albacina–serra San Quirico. “Le variazioni apportate – spiega Viventi - sono il risultato di richieste espresse dai Comuni e in gran parte recepite dalla Regione per rendere pienamente funzionali gli svincoli di Cancelli, Valtreara e Camponocecchio, garantendo il riammaglio con la viabilità locale e l’uso della Ss 76 anche con i lavori in corso. Questa mattina abbiamo approvato un atto che ci permette di rendere funzionale l’opera e al contempo di contenere notevolmente i costi aggiuntivi che gli adeguamenti avrebbero comportato”. In particolare, nel tratto Fossato di Vico-cancelli sono state accorpate alcune gallerie (Galleria Valico di Fossato in luogo della stessa e della Galleria La Madonnella in carreggiata sud e galleria Campodiegoli al posto delle gallerie Serafico e Campodiegoli in carreggiata nord), che saranno realizzate con una modifica del tracciato, lontano dalla viabilità esistente e quindi senza interferenze dei lavori con l’attuale strada. Allo svincolo di Cancelli è stata prevista una serie di opere in rilevato e di rotatorie, così che non sarà più necessaria la costruzione della rampa di collegamento in entrata in direzione Ancona, prevista prima dell’abitato. Allo svincolo di Valtreara, invece, sarà realizzata una rampa di collegamento con Gattuccio, mentre allo svincolo di Camponocecchio, è stata introdotta una bretella che permetterà di evitare l’attraversamento della frazione da parte del traffico veicolare. Su richiesta delle Ferrovie sarà poi realizzato un nuovo sovrappasso ferroviario e del viadotto Gola della Rossa sul fiume Esino. E’ stata inoltre approvata l’ipotesi di non procedere alla realizzazione degli interventi di adeguamento nel tratto Valtreara - Serra San Quirico (demolizione e rifacimento dei Viadotti Esino3, Esino4 e Serra San Quirico in carreggiata sud), per limitare le interferenze con il traffico veicolare. Saranno tuttavia portate a termine le manutenzioni e la messa a norma dei guard rail. Sarà proprio questa determinazione a non demolire i viadotti a consentire il significativo contenimento dei costi, che ammontano a 17 milioni, totalmente coperti dalla società Quadrilatero. “Nel frattempo – riferisce Viventi - proseguono i lavori sulla Ss76, con circa 200 operai impegnati nei cantieri”. L’opera più importante, la galleria Gola della Rossa è in costante avanzamento. In questo cantiere è in piena attività la fase di scavo, il cui avanzamento attuale è di circa 2.740 metri sui 3.640 previsti. Sono inoltre cominciati i lavori di traforo delle gallerie Campodiegoli e Valico di Fossato, è quasi completato il viadotto san Lazzaro e sono terminati l’Esino I e Esino Ii. “Con l’approvazione di questa variante – conclude l’assessore all’Urbanistica - si compie un altro decisivo passo in avanti nei confronti dell’avanzamento dei lavori del raddoppio della Ss76, che per il tratto Serra San Quirico – Albacina dovrebbero concludersi nell’autunno 2014, mentre il completamento del tratto Cancelli – Fossato di Vico è previsto per la primavera 2015”. |
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PIETRACUPA, SIGLATO UN ACCORDO TRA PROVINCIA E COMUNE DI TAVARNELLE PER VARIANTE
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Firenze, 24 luglio 2012 - L´opera richiede un finanziamento di un milione e ottocentomila euro. Il Comune si impegna a realizzare il progetto definitivo, la Provincia a varare le fasi di progettazione e a sostenere la spesa Il percorso per la realizzazione della Variante di Pietracupa compie un importante passo in avanti. Concluso e approvato il progetto preliminare, il Comune di Tavarnelle e la Provincia di Firenze ufficializzano e confermano la volontà di mettere in sicurezza la Sp 101 siglando un Protocollo di intesa. Il documento, che impegna le parti nella redazione del progetto definitivo, è stato sottoscritto in sala del Consiglio comunale dal sindaco Sestilio Dirindelli e dal vicepresidente della Provincia di Firenze Laura Cantini alla presenza di alcuni rappresentanti del Comitato di Pietracupa presieduto da Elena Manetti. “Con la sottoscrizione del protocollo – dichiarano il sindaco Dirindelli e la vicepresidente Cantini – intendiamo onorare gli impegni assunti precedentemente, consapevoli del fatto che il documento potrà essere integrato in vista del nuovo assetto normativo sull´attribuzione delle competenze”. Sarà compito del Comune redigere il progetto definitivo della Variante; la Provincia provvederà alla verifica e alla approvazione delle fasi che seguiranno, oltre a farsi carico del finanziamento dell´opera che complessivamente ammonta a un milione e 800mila euro. Si tratta di uno dei maggiori investimenti del territorio messi in campo dalla Provincia con l´obiettivo di mettere in sicurezza la viabilità e valorizzare il borgo di Pietracupa a San Donato in Poggio. “L´opera si rende necessaria da tempo - commenta l´assessore ai Lavori Pubblici Iuri Piattellini - perché il tratto di strada provinciale che attraversa l´abitato costituisce un pericolo per i pedoni e gli abitanti, essendo privo di marciapiede, e impedisce una adeguata valorizzazione del santuario presente nel borgo”. E´ il santuario Santa Maria delle Grazie costruito verso la fine del Xv secolo. Oltre a esaltare gli aspetti paesaggistici del borgo, situato a metà strada tra Tavarnelle e Castellina, il tracciato mira a spostare le correnti del traffico rendendo possibile una totale pedonalizzazione dell’abitato. Il progetto prevede infatti la realizzazione di un percorso che, partendo dall’intersezione tra la Strada Provinciale 101 di San Donato con via Senese, si sviluppa nell’area compresa tra la strada provinciale e il Borro Molinuzzo fino ad innestarsi in corrispondenza del km 8 al di là della frazione di Madonna di Pietracupa. La Sp 101 collega Tavarnelle a Castellina ed ha una lunghezza di circa 16 Km, posta sul crinale che divide la valle della Pesa dalla valle dell´Elsa. La circonvallazione è stata progettata secondo le caratteristiche previste per le strade di categoria extraurbana con carreggiata centrale di 7 metri e due banchine laterali di 1 metro ciascuna, come previsto dalla normativa vigente. La realizzazione della variante è prevista nel 2014. |
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VALLE D’AOSTA, ANAS: AGGIUDICATO L’APPALTO DA CIRCA 1 MILIONE DI EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA SS26 DIR “DELLA VALLE D’AOSTA”, DAL KM 6,600 AL KM 7,200 |
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Aosta, 24 luglio 2012 - L’anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l’esito della gara riguardante i lavori urgenti per la messa in sicurezza del tratto dal km 6,600 al km 7,200 della strada statale 26 Dir “della Valle d’Aosta”, mediante la realizzazione di opere di prolungamento – lato monte e lato valle – della galleria artificiale paramassi “La Saxe 1”. L’appalto prevede un investimento complessivo di circa 1 milione di euro ed è stato aggiudicato all’impresa Mattioda Pierino & Figli Spa, con sede a Cuorgnè, in provincia di Torino. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it |
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VIABILITÀ FVG: POSITIVA INTESA DEL CAL SU VARIANTE DI PORPETTO |
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Trieste, 24 luglio 2012 - "Il Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) ha compreso la strategicità e l´importanza della variante alla strada provinciale 80 in Comune di Porpetto esprimendo, con una sola astensione, l´intesa per la realizzazione di un´opera attesa da troppi anni che consentirà all´abitato di Villalta di uscire da una condizione di costante pericolo per chi ci transita e per coloro che vi abitano". Lo ha affermato l´assessore regionale alle infrastrutture Riccardo Riccardi che il 23 luglio ha partecipato a Udine ai lavori del Consiglio delle Autonomie per sostenere le ragioni della realizzazione di "un´opera attesa da troppo tempo sulla cui mancata realizzazione - ha evidenziato - abbiamo contato già troppi morti". Riccardi ha anche voluto inquadrare l´investimento, stimato in circa 12 milioni di euro, come "un tassello del nuovo sistema di collegamento tra l´asse autostradale e la zona industriale dell´Aussa Corno, la quale potrà essere raggiunta più agevolmente e con maggiori standards di sicurezza dal casello autostradale di Porpetto proprio bypassando l´abitato di Villalta". "Un´opera - ha proseguito l´assessore - che completerà una maglia vedendo, a breve, l´apertura dei cantieri del secondo lotto della variante alla 352 dal casello di Palmanova verso l´Interporto di Cervignano e l´auspicata realizzazione del secondo accesso alla zona industriale sul quale - ha concluso Riccardi - mi auguro ci possa essere prima possibile un definitivo pronunciamento dei Comuni interessati anche per non tenere bloccati, di questi tempi, 27 milioni di euro d´investimento". Ora il progetto, elaborato dalla Provincia di Udine, dovrà ottenere il parere della Iv Commissione del Consiglio regionale, che si riunirà in settimana, per consentire la successiva approvazione da parte della Giunta regionale. |
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ITALO SBARCA NELLA COSTIERA AMALFITANA NTV APRE DAL 1°AGOSTO LA ROTTA SU SALERNO CON SEI COLLEGAMENTI GIORNALIERI |
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Roma, 23 luglio 2012 - La divina costiera in valigia. Italo sbarca nella costiera amalfitana e con 6 nuovi collegamenti giornalieri, dal primo agosto, apre la rotta su Salerno, lungo la dorsale già servita da Ntv della Napoli-roma-firenze-bologna-milano. Da oggi iniziano le vendite. Basta un click sul sito italotreno.It o una telefonata a Pronto Italo allo 06.07.08 per trovare la soluzione migliore. Il prolungamento della tratta fino a Salerno offre un’opportunità in più non solo ai tanti turisti che scelgono come meta di vacanza proprio i 37 chilometri di costa più belli del Mediterraneo, ma anche ai tanti che per ragioni di lavoro fanno la spola tra Napoli e Salerno: con un tragitto di soli 37 minuti di tempo, Italo avvicina i due capoluoghi e si trasforma in una super metropolitana con tutti i comfort. La Promo Estate Ntv rende inoltre molto conveniente viaggiare con Italo: i collegamenti con Salerno partono in ambiente Smart da 10 euro per Napoli, 20 per Roma, 30 per Firenze, 35 per Bologna, 40 per Milano. Dalla Stazione centrale di Salerno, il primo treno verso la Napoli-milano parte alle 6:12 mentre l’ultimo arriva alle 20:54. Il 20 agosto, inoltre, anche a Salerno sarà disponibile Casa Italo, l’avveniristico centro servizi per i viaggiatori presente in ogni stazione raggiunta da Italo. |
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IN ARRIVO UN NUOVO TRENO VIVALTO SULLA LIEA FR6 CASSINO - ROMA |
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Roma, 24 luglio 2012 - Dal 20 luglio i pendolari della linea Fr6 possono contare su un nuovo convoglio in più. La Regione Lazio, infatti, ha destinato alla tratta Roma-frosinone-cassino il nuovo treno Vivalto di seconda generazione, acquistato da Trenitalia Lazio nell’ambito del programma di rinnovamento del materiale rotabile, che entro la fine del 2014 porterà un totale di 26 treni in servizio nel Lazio e per i quali Trenitalia ha investito 266 milioni di euro, di cui 35 finanziati dalla Regione. Il treno verrà impiegato negli orari di maggior afflusso, ovvero nella fascia tra le 6 e le 9 e tra le 17 e le 19 e con le sue 7 vetture a due piani potrà portare fino a 1200 passeggeri. La linea Fr6 comprende le seguenti stazioni: Roma Termini, Ciampino, Tor Vergata, Colle Mattia, Colonna Galleria, Zagarolo, Labico, Valmontone, Colleferro-segni, Anagni-fiuggi, Sgurgola, Morolo, Ferentino-supino, Frosinone, Ceccano, Castro-pofi-vallecorsa, Ceprano-falvaterra, Isoletta-san Giovanni, Roccasecca, Piedimonte-villa Santa Lucia-aquino e Cassino. Presenti all’incontro con la stampa, presso il binario 1 della Stazione Fs di Cassino, il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, l’assessore regionale alle Politiche per la Mobilità e il Tpl, Francesco Lollobrigida, e il direttore regionale di Trenitalia Lazio, Aniello Semplice. “Con il Vivalto inaugurato oggi – ha affermato l’assessore Lollobrigida - prosegue l’operazione di rinnovamento del materiale rotabile che sta portando avanti l’amministrazione regionale. Questo convoglio, appena acquistato, sarà destinato sulla linea Roma-cassino, in virtù delle criticità che abbiamo rilevato e nel tentativo di elevare la capacità di trasporto e migliorare il comfort di viaggio per i pendolari. L’assessorato sta lavorando affinché si creino i presupposti per rivedere il modello d’esercizio della Fr6, sistemare le criticità e poter arrivare a presentare un’offerta razionalizzata che migliori la condizione dei pendolari”. All’intervento dell’Assessore hanno fatto eco le parole del Presidente del Consiglio Regionale: “Da sempre – ha affermato il Presidente del Consiglio Regionale Abbruzzese - le prospettive di sviluppo delle aree periferiche sono strettamente legate alla qualità del sistema infrastrutturale ed al basso costo nella capacità di mobilitazione della forza lavoro. E´ per questo motivo che, quando parliamo di sviluppo del Lazio Meridionale non possiamo non considerare l´importanza della Fr6, arteria strategica del traffico ferroviario regionale, che la Regione Lazio ha intenzione di valorizzare. Ne è dimostrazione concreta l’intervento che si è voluto fare acquistando questo nuovo treno ‘Vivalto’ che sarà presto messo in servizio sulla tratta Cassino - Roma. Voglio per questo ringraziare l’Assessore Lollobrigida che molto sta facendo per migliorare la qualità del trasporto pubblico cercando di venire incontro alle tante richieste che ci pervengono dalle associazioni di pendolari ed il direttore regionale di Trenitalia Aniello Semplice. Questo nuovo treno vuole essere una prima risposta alla domanda che giunge dai cittadini, andando a potenziare l’offerta ed a svecchiare il parco del materiale rotabile regionale”. “Il mio auspicio – ha concluso il Presidente - è che si giunga presto ad un nuovo modello di servizio che suddivida l’offerta ferroviaria su tre livelli: un servizio di breve e brevissima distanza a carattere suburbano e urbano con fermate capillari nell´hinterland romano; un servizio di distanza medio-lunga (Cassino, Frosinone) veloce, che escluda le fermate del servizio metropolitano ed un servizio sovraregionale e veloce a lunga distanza che consenta di raggiungere le Regioni limitrofe in poche fermate”. Sulla stessa linea anche l’intervento del Direttore Regionale di Trenitalia, Aniello Semplice, che ha aggiunto: “Sulla Roma Cassino l’offerta attuale è di 84.000 posti su una domanda di circa 43.000 viaggi al giorno. I numeri segnalano un’offerta ben calibrata rispetto alla domanda; ciò non toglie che in determinate fasce orarie, in particolare dalla 7 alle 8,30 in arrivo a Roma e dalle 16 alle 18,30 in partenza da Roma, i treni siano sovraffollati. Questo tema è tipico di tutti i nodi metropolitani, certamente quelli italiani ma anche quelli europei. La risposta che Trenitalia mette in campo contro il sovraffollamento è imperniata su due assi : investimento di 231 milioni di euro in nuovi treni, per il solo Lazio entro il 2014 sono attesi 26 nuovi convogli, e nuovi modelli di esercizio che puntano a rendere più veloci i treni lunghi e più frequenti i treni metropolitani. Le linee guida di questo cambiamento sono: estensione progressiva del cadenzamento orario anche alla fascia mattutina, più treni veloci Cassino/roma e Frosinone/roma e più posti in ambito metropolitano”. |
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UMBRIA: PROBABILI ULTERIORI TAGLI ALLE RISORSE, CONTRATTO DI SERVIZIO CON TRENITALIA A RISCHIO |
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Perugia, 24 luglio 2012 - In seguito alla spending review il Governo potrebbe ulteriormente tagliare le risorse destinate al Fondo per il trasporto pubblico, attraverso il quale le Regioni possono assicurare la copertura economica dei contratti di servizio con Trenitalia. In proposito le Regioni hanno inviato una lettera a Trenitalia per informare in anticipo dell´eventuale rischio di non poter garantire la copertura finanziaria dei contratti che, di conseguenza, sarebbero da considerarsi nulli: l´informazione arriva dall´assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti. "Mentre siamo ancora in attesa che lo Stato eroghi tutte le risorse per il 2011 - ha sottolineato Rometti - è proprio di questi ultimi giorni la notizia del rischio che il governo intervenga nel piano di revisione della spesa con un taglio di ulteriori 700 milioni per i servizi di trasporto pubblico, in particolare per quanto attiene il contratto per il servizio regionale di Trenitalia. Nel 2010 - ha ricordato l´assessore - il Fondo nazionale per i trasporti ammontava a 2 miliardi e 55 milioni, ridotti nel 2012 a 1 miliardo e 200 milioni, oggi ci troviamo di fronte alla possibilità di un ulteriore taglio di 700 milioni". "Da questa decisione - afferma Rometti - l´Umbria sarebbe fortemente penalizzata, con il rischio di trovarci nell´incertezza di poter garantire l´erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. Tutto ciò è in forte contrasto con i principi del decreto legge del 6 luglio 2012, il cui titolo è "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini. Un controsenso lampante - continua l´assessore - perché in realtà, se l´ulteriore taglio di risorse venisse confermato, ci troveremmo di fronte ad una situazione economica, che non solo non garantirebbe il mantenimento dei servizi, ma addirittura lo metterebbe a rischio vanificando i sacrifici sinora affrontati dalle Regioni per garantirne il mantenimento". "Vista la gravità della situazione - ha concluso Rometti - in sede di Conferenza delle Regioni, d´intesa tra tutti gli assessori regionali ai Trasporti, è stata presa la decisione di scrivere a Trenitalia per informare la società che la ripercussione non potrebbe essere che quella della revoca del contratto di servizio". |
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LINEA VERONA – ROVIGO - CHIOGGIA: IPOTESI SOPPRESSIONE NON ESISTE |
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Venezia, 24 luglio 2012 - “Non c’è alcuna ipotesi di soppressione della linea Verona – Rovigo e nemmeno della Rovigo - Chioggia”. E’ categorico l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che smentisce le supposizioni e le “nostre fonti” dei consiglieri regionali Franco Bonfante, Graziano Azzalin, Lucio Tiozzo e Roberto fasoli. “Soprattutto voglio tranquillizzare cittadini e utenti interessati a questa linea – aggiunge Chisso – che è inserita a pieno titolo nel contratto di servizio tra Regione e Trenitalia ed è regolarmente pagata. L’amico Bonfante e gli altri consiglieri interessati dovrebbe saperlo bene: ciò che la Regione ha contrattato con il gestore del servizio e paga, Trenitalia non può sopprimere, semplicemente perché non dipende da lei”. “Le cosiddette voci che riguardano Sistemi Territoriali non sono invece prive di fondamento, e non sono neppure una novità: sulla Verona – Rovigo è proprio Sistemi Territoriali che gestisce il servizio per conto di Trenitalia. In ogni caso la nostra società ferroviaria è interessata a gestire altri servizi anche al di fuori della linea Mestre Adria, passeggeri e merci, e stanno per arrivare i nuovi treni che ha acquistato con i fondi regionali. E’ ovvio che questi convogli non correranno solo sulle linea che già fu della ‘vaca mora’, ma saranno messi a disposizione dei nostri cittadini sul territorio regionale. Sono anche sicuro che li gradiranno: si tratta di convogli moderni ed efficienti, non a caso la maggior parte a trazione elettrica, che ci permetteranno anche di conseguire risparmi gestionali. Questo non vuol dire soppressione di linee, ma semmai ammodernamento delle stesse e del confort di viaggio”. “Tutto il resto sono fantasie politiche, che ritengo effetto del profumo elettorale sempre più intenso – conclude Chisso – e mi stupisco che si ponga l’attenzione su questioni come queste che non hanno senso di esistere, proprio mentre Trenitalia (e questo sì lo può fare, visto che la questione è regolata da un contratto tra società ferroviaria e Stato) taglia le corse interregionali Venezia – Trieste e Venezia – Udine perché lo Stato tagli i fondi. Anche su questo, in ogni caso, stiamo lavorando”. |
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BOLZANO: ARRIVANO DALLA FERROVIA IMMOBILI E SUPERFICI |
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Bolzano, 24 luglio 2012 - Immobili e superfici di Rete ferroviaria italiana in Pusteria, Venosta, a Bolzano e nel Burgraviato passeranno nella disponibilità della Provincia: la Giunta provinciale ha formalizzato il 23 luglio il suo via libera alla presa in consegna delle strutture per un valore complessivo di 9,5 milioni di euro. In contropartita la Provincia ha già finanziato e realizzato urgenti lavori di ammodernamento delle stazioni ferroviarie. Una permuta sull´esempio di quella avviata con successo con le Forze armate si concretizza anche tra la Provincia e Rfi (Rete ferroviaria italiana). L´accordo stipulato nel 2008 prevede un programma di interventi di ammodernamento delle stazioni ferroviarie in Alto Adige, "finanziato e realizzato dalla Provincia che in contropartita ottiene, per il 50% delle spese a carico di Rfi, la disponibilità di aree e immobili che erano del gestore ferroviario", ha spiegato il presidente Luis Durnwalder. Negli ultimi tre anni la Provincia ha eseguito lavori di risanamento negli scali per 19,2 milioni di euro, oggi la Giunta ha dato il suo ok all´assunzione di una prima tranche degli immobili di Rfi per un valore di 9,48 milioni: si tratta di terreni e strutture in val Pusteria, (Casteldarne, Villabassa, Dobbiaco), ma anche a Bolzano, Merano, Lana e Aica. Riguardo la seconda tranche dei beni di Rfi da trasferire alla Provincia, sono in corso le operazioni di individuazione e stima. |
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UE: INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER OCEAN OF TOMORROW 2013 |
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Bruxelles, 24 luglio 2012 - La Commissione europea ha pubblicato l´invito a presentare proposte Ocean of Tomorrow 2013. Sono stati annunciati quattro diversi argomenti: Biosensori per il monitoraggio in tempo reale di contaminanti chimici pericolosi fatti dall´uomo - Sensori multifunzionali innovativi per il monitoraggio sul posto di ambienti marini e delle relative attività marittime - Materiali antincrostazione innovativi per applicazioni marittime - Sistemi di trasporto e installazione innovativi per il settore dell´energia eolica in mare aperto L´invito, che ha lo scopo di riunire le forze della ricerca per far fronte alle sfide della gestione dei mari, promuove l´innovazione e lo sviluppo della tecnologia marina. Beneficia di un budget indicativo totale di 55 milioni di euro ed è aperto a progetti collaborativi tra fornitori di tecnologia e utenti finali. Per vedere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Gu C 202 del 10 luglio 2012 http://eur-lex.Europa.eu/johtml.do?uri=oj:c:2012:202:som:it:html |
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RIMOZIONE COSTA CONCORDIA: NCA SI FACCIA AVANTI CON FINCANTIERI
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Firenze, 24 luglio 2012 – Il presidente della Regione Enrico Rossi si è interessato nuovamente al problema di assicurare ai Nuovi Cantieri Apuani una parte del lavoro per la realizzazione dei cassoni di galleggiamento necessari alle operazioni di rimozione del relitto della Costa Concordia. La commessa è stata affidata a Fincantieri. I responsabili della Carnival, una delle società incaricate dell’operazione, scrivono oggi agli uffici regionali ricordando che Nca è stata a suo tempo interpellata per costruzione dei cassoni di galleggiamento, ma che l’offerta dell’impresa toscana è risultata non competitiva sotto il profilo dei costi e della tempistica di realizzazione. Tuttavia, prosegue il messaggio della Carnival, “da parte nostra non abbiamo comunque limitato a Fincantieri la facoltà di assegnare in subappalto la costruzione di parte dei cassoni, che nel complesso risultano pari a 30 unità”. “A questo punto – aggiunge l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini – rivolgo nuovamente ai responsabili di Nuovi Cantieri Apuani la richiesta di attivare rapporti con Fincantieri per formalizzare una proposta congrua, che consenta di portare parte del lavoro nello stabilimento toscano” |
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NCA ED EATON, SIMONCINI A MASSA ILLUSTRA LA STRATEGIA DELLA REGIONE |
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Firenze, 24 luglio 2012 – Le vicende delle aziende Nuovi cantieri Apuania di Marina di Carrara ed ex Eaton a Massa, sono state al centro dell’incontro svoltosi il 20 luflio presso il Comune di Massa e al quale ha partecipato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, che ha poi proseguito vistando, nel corso della giornata, alcune realtà produttive della zona. All’incontro, oltre all’assessore, hanno preso parte Comune e Provincia di Massa, Fidi Toscana,organizzazioni sindacali. “Ho colto l’occasione per informare puntualmente – spiega Simoncini – delle iniziative messe immediatamente in atto dal presidente Rossi dopo l’esito negativo della riunione su Nca, svoltasi mercoledì a Roma presso il ministero dello sviluppo economico. Il presidente ha subito chiamato il ministero Corrado Passera e il sottosegretario De Vicenti invitandoli al rispetto degli impegni a suo tempo presi dal governo e dal commissario straordinario Gabbrielli per assegnare a Nca una parte dei lavori di recupero della Concordia”. Su questa linea, confermando la volontà della Regione di continuare a rivendicare la commessa, l’assessore Simoncini chiede ai dirigenti di Nca di “riprendere i rapporti con i soggetti incaricati dei lavori, per presentare un offerta congrua”. Quanto alla Eaton, la Regione sta cercando, in queste settimane, una soluzione operativa in grado di consentire l’acquisizione dell’area industriale occupata dalla multinazionale a Massa. Nel ribadire la volontà della Regione di andare in questa direzione, l’assessore Simoncini ha illustrato le difficoltà intervenute nel processo già avviato dopo l’intervento di Banca d’Italia che ha richiesto la modifica delle modalità di intervento e dello statuto di Fidi Toscana e il percorso svolto dal Consiglio regionale che ha previsto che siano gli uffici comunali a gestire direttamente tali operazioni. Sempre per quanto riguarda l’ex Eaton è stato poi fatto il punto sulle diverse proposte di insediamento, esterne all’area Eaton, che possono dare in tempi brevi risposta ad una parte dei lavoratori. In particolare – presente anche l’avvocato Pasquinelli responsabile dell’azienda interessata – è stato esaminato un progetto per l’avvio di una produzione di siringhe. Un progetto che sta marciando e che, a settembre, potrebbe diventare operativo. La riunione si è conclusa con l’impegno ad un nuovo incontro, preceduto da una verifica istituzionale, per verificare i percorsi possibili rispetto alle acquisizione dell’area e sulla sua reindustrializzazione. |
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VIA LIBERA A DRAGAGGI LAGUNA DI GRADO E MARANO |
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Trieste, 24 luglio 2012 - Via libera ai dragaggi previsti nella laguna di Grado e Marano. Lo ha annunciato il 21 luglio il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, che, in qualità di commissario straordinario pro tempore, ha portato a compimento l´iter necessario per poter avviare i lavori in laguna. "E´ stato un mese lunghissimo - ha confermato Ciriani - durante il quale gli uffici della direzione regionale Ambiente hanno lavorato con abnegazione per concludere l´iter interrotto, su iniziativa del Governo, dalla improvvisa cessazione d´ufficio del commissariamento lo scorso 6 aprile. In questo mese si sono dovuti risolvere numerosi problemi di carattere tecnico, a partire dalla necessità di dare una destinazione diversa da quella originaria ai fanghi che saranno stoccati non nella laguna Veneta, come previsto nel progetto originario, ma in mare nei siti indicati dalla Capitaneria di Porto". "Sono stati richiesti - ha aggiunto il vicepresidente della Regione - tutti i pareri tecnici necessari e le rispettive autorizzazioni, la direzione Ambiente ha lavorato in sinergia con la direzione regionale Trasporti e siamo così riusciti in un mese a far ripartire e concludere l´iter. I lavori di dragaggio - assicura - cominceranno entro la metà della prossima settimana e riguarderanno l´asporto di 35 mila metri cubi". La lunga attesa ha messo comunque pressione alla popolazione e, a questo proposito, Ciriani ha spiegato che "la Regione ha lavorato in sinergia con le Amministrazioni che hanno attualmente competenza sulla laguna, compresa la magistratura che sta portando avanti, come noto, un´indagine sulla pregressa gestione del commissariamento in un clima reso complesso dalle giuste aspettative delle categorie economiche del territorio snervate dall´attesa". "Lavorare in queste condizioni non è stato semplice - ha evidenziato il commissario straordinario - ma ci ha guidato la determinazione: abbiamo sempre avuto presente la necessità di risolvere i problemi delle persone che vivono nella laguna di Grado e Marano, del settore turistico e della pesca". I lavori riguardano il dragaggio del canale Coron. In linea generale, l´approfondimento del canale favorirà il rilancio dell´attività economica ad Aprilia Marittima, dove attualmente le imbarcazioni escono in mare aperto solo con l´alta marea. |
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RAVENNA - ESAME PER ASPIRANTI MEDIATORI MARITTIMI |
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Ravenna, 24 luglio 2012 - La Camera di Commercio di Ravenna ha indetto un bando di concorso per esami rivolto ad aspiranti mediatori marittimi. Le domande di ammissione, redatte su apposito modello, sono da presentare o spedire a mezzo raccomandata a/r alla Camera di Commercio di Ravenna entro il termine tassativo del 28 settembre 2012. Tutta la documentazione necessaria per inoltrare la propria candidatura è scaricabile dal sito della Camera di commercio, nell´apposita sezione "Accedi alla documentazione" ( http://www.Ra.camcom.it/rec-albi-ruoli/altri-albi-registri-e-ruoli/mediatori-marittimi ). |
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SLOVENIA, PORTO CAPODISTRIA LEADER NEL TRASPORTO CONTAINER
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Lubiana, 24 luglio 2012 - I cinque porti del Nord Adriatico, che fanno parte dell´associazione Napa (Capodistria, Trieste, Ravenna, Venezia e Fiume), hanno realizzato nel 2011 124 milioni di tonnellate di trasbordo di merci e si sono piazzati al quarto posto nella classifica dei porti europei. Il Porto di Capodistria nel 2011 è stato il leader del settore presso i membri del Napa, con circa 590.000 trasbordi di container, che hanno aumentato complessivamente per 22 pc il volume realizzato, raggiungendo il numero finale di 1,8 milioni di trasbordi totali. I programmi di sviluppo dei cinque porti sono indirizzati nell´aumento delle capacità del trasbordo dei container. A questo scopo il porto di Fiume pianifica la costruzione della ferrovia fino al confine con l´Ungheria, mentre per il Porto di Capodistria si prevedono i lavori per l´aumento della profondità del canale navigabile e la costruzione del secondo binario Capodistria-divaccia. È prevista per i cinque porti anche la realizzazione del progetto Its Multiport Adriatic Gateway per il valore di 400 milioni di euro con partecipazione europea, grazie al quale i porti uniformeranno i propri sistemi informatici e così raggiungeranno una migliore comunicazione tra di loro. |
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