|
|
|
GIOVEDI
|
 |
 |
Notiziario Marketpress di
Giovedì 24 Gennaio 2013 |
 |
|
 |
CUORE VIRTUALE MIGLIORA LA COMPRENSIONE DI UNA PATOLOGIA DIFFUSA A LIVELLO MONDIALE |
|
|
 |
|
|
Bruxelles, 24 gennaio 2013 - La ricerca scientifica svela di continuo molte meraviglie: l´ultima, sviluppata usando una tecnologia all´avanguardia, è un cuore virtuale con la capacità di rivelare nuove informazioni su una delle malattie cardiache più diffuse al mondo. Ricercatori alla facoltà di fisica e astronomia presso l´Università di Manchester hanno costruito un modello computazionale avanzato di un cuore di pecora anatomicamente corretto. Esso è stato realizzato prendendo una serie di fette molto sottili del cuore di cui sono state fatte delle scansioni in 2D che sono state poi renderizzate in un modello tridimensionale mediante un programma informatico. La ricostruzione include dettagli della complessa struttura di fibre del tessuto, e la segmentazione delle camere superiori del cuore nelle conosciute diverse regioni atriali. I modelli di singole celle che tengono in considerazione le informazioni riguardanti l´attività elettrica in differenti parti atriali delle regioni del cuore sono stati successivamente incorporati nel modello. Il cuore virtuale è stato quindi usato per studiare la fibrillazione atriale (Fa). Il professor Henggui Zhang, che ha guidato la ricerca, spiega perché volevano studiare la Fa: "La fibrillazione atriale (Fa) colpisce circa l´1,5 % della popolazione mondiale. Nel Regno Unito questa malattia che causa un battito cardiaco irregolare è stata diagnosticata a oltre 500 000 pazienti. Inoltre, si sa che essa aumenta il rischio e la gravità di un ictus. Nonostante la sua diffusione, poco si sa sulle cause della Fa. Noi speravamo che il nostro modello ci avrebbe permesso di capire i meccanismi di questa malattia per aiutare alla fine a creare cure migliori". La Fa si verifica quando degli impulsi elettrici anormali improvvisamente iniziano a scaricarsi negli atri del cuore. Questi impulsi disabilitano il segnapassi naturale del cuore, che non è più in grado di controllare il ritmo cardiaco. Questo interrompe la sincronia della contrazione del muscolo cardiaco e ne riduce efficienza e le prestazioni. Il professor Zhang e il suo team si sono concentrati sullo studio delle cause scatenanti della Fa; essi hanno simulato il passaggio di onde elettriche irregolari attraverso l´arteria e il circostante tessuto atriale. Poi hanno esaminato l´effetto che questo aveva sul resto del cuore. Essi hanno concluso che differenze locali nell´attività elettrica all´interno del tessuto del cuore, chiamata eterogeneità elettrica, è fondamentale per l´inizio della Fa. La più grande differenza elettrica era quella tra l´arteria polmonare e l´atrio sinistro, e questo potrebbe in parte spiegare perché la regione dell´arteria polmonare è una fonte comune di battiti irregolari. Il professor Zhang ha detto: "Per la prima volta questo studio ha identificato il ruolo individuale dell´eterogeneità elettrica e della struttura della fibra nell´inizio e sviluppo della Fa. In precedenza non era stato possibile studiare il contributo dei due separatamente, ma usando il nostro modello computazionale siamo riusciti a vedere chiaramente che sia l´eterogeneità elettrica che la struttura della fibra devono essere prese in considerazione quando si creano strategie di trattamento per la Fa". Il passo successivo per il professor Zhang e la sua squadra è quello di trovare un modo per concentrare la conduzione elettrica in regioni specifiche del cuore per una migliore protezione contro la Fa. Essi vogliono usare il loro cuore virtuale anche per ottenere una migliore comprensione della Fa e per applicare le loro scoperte allo sviluppo di trattamenti più efficaci. Il professor Zhang ha quindi concluso: "Noi siamo davvero molto eccitati dalle possibilità che il nostro cuore virtuale apre alla ricerca su questo organo incredibilmente complesso. Mettendo assieme fisica e biologia, noi speriamo di risolvere alcune delle questioni ancora senza risposta riguardanti la fibrillazione atriale, una malattia che può solo diventare più diffusa con l´allungamento dell´aspettativa di vita". Per maggiori informazioni, visitare: Università di Manchester http://www.Manchester.ac.uk/ |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
"GENOMICA UMANA E TECNOLOGIA MEDICA" |
|
|
 |
|
|
Nijmegen, 24 gennaio 2013 - Dal 18 al 21 marzo 2013 si terrà a Nijmegen, nei Paesi Bassi, un corso avanzato di bioetica dal titolo "Genomica umana e tecnologia medica" (Human Genomics and Medical Technology). Le questioni etiche sono presenti in ogni tipo di ricerca. Nuovi sviluppi nelle scienze biomediche rafforzano il potenziale della medicina utopica, la promessa di una vita migliore per tutti. Questo processo innovativo influisce sul modo in cui le società e gli individui affrontano la loro vita, la salute e la malattia. Si tratta di un impatto che richiede un´approfondita interpretazione concettuale e riflessione etica. Il corso metterà in evidenza il rapporto tra tecnologia ed etica medica. Si concentrerà su questioni morali sollevate dalla ricerca, lo sviluppo e l´applicazione di nuove conoscenze in una serie di settori emergenti come l´ingegneria dei tessuti e la genomica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://med.Kuleuven.be/nl/erasmus-mundus-bioethics/documents/human-genomics-and-medical-technology |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE, GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA LINEE GUIDA |
|
|
 |
|
|
Perugia, 24 gennaio 2013 - Un documento per garantire un supporto tecnico e condiviso alle multiprofessionalità che operano nella rete dei servizi umbri dedicati alla prevenzione e alla cura dei disturbi del comportamento alimentare: tutto ciò è definito nelle apposite linee guida approvate dalla giunta regionale su iniziativa dell´Assessorato alla sanità. I disturbi del comportamento alimentare ("Dca") - è stato spiegato dall´Assessorato alla sanità - costituiscono, oggi, una vera e propria epidemia sociale e, accanto ai quadri cosiddetti puri come l´anoressia mentale, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata, sono comparsi disturbi alimentari maschili e i disturbi infantili con forme, purtroppo, estremamente severe e difficili da trattare. Di conseguenza, i professionisti del settore sono chiamati da un lato a dare una risposta rapida che eviti la cronicizzazione della patologia e quindi c´è l´esigenza di identificare il più precocemente possibile le persone affette dai ´Dca´ e, dall´altro, si deve favorire la presa in carico del paziente da parte di un servizio specializzato garantendo il passaggio ai vari livelli di trattamento per arrivare alla guarigione. "L´umbria - ha spiegato la dirigente della Direzione regionale Salute, Maria Donata Giaimo - è all´avanguardia in Italia nel settore dei disturbi alimentari e presenta tutti i livelli di trattamento indicati dal Ministero della Salute e quindi il ricovero ospedaliero per acuzie, ambulatori dedicati distribuiti su tutto il territorio regionale, centri di riabilitazione residenziali e un centro diurno di nuova attivazione. I servizi nelle diverse Asl sono incardinati in dipartimenti diversi, ma hanno tutti la caratteristica dell´integrazione e della interdisciplinarietà che, per la cura di queste problematiche molto complesse, è fondamentale e non può essere affidata ad un unico professionista". "L´esigenza di agire in modo tempestivo con interventi multidisciplinari e condivisi su tutta la rete di servizi che sul territorio regionale rispondono ai diversi livelli di malattia - ha concluso Giaimo - ha fatto sì che la Direzione Salute, Coesione sociale e Società della conoscenza della Regione Umbria inserisse, nell´ambito del Piano regionale di prevenzione 2010-2012 uno specifico progetto all´interno del quale era prevista la stesura di linee guida, per definire l´approccio più appropriato sulla base delle evidenze scientifiche per ciascun quadro clinico". Il documento, suddiviso in 9 capitoli e 2 appendici, definisce in modo puntuale la classificazione dei disturbi e lo studio delle cause e dei meccanismi scatenanti, l´inquadramento diagnostico, i trattamenti terapeutici, i livelli di assistenza e i modelli organizzativi in Umbria, inoltre fotografa la realtà umbra sia sul fronte dell´incidenza (nuovi casi) e la prevalenza (numero totale di casi nella popolazione) dei disturbi del comportamento alimentare, sia relativamente ai livelli di assistenza. Attraverso la raccolta dei dati sull´utenza dei Servizi dedicati al trattamento dei disturbi in Umbria emerge che i pazienti in carico ai servizi presenti nella regione per il biennio 2008- 2009 sono complessivamente 2740 pazienti (1245 per il 2008 e 1495 nel 2009), di cui 769 nuovi casi nel 2008 e 986 nel 2009. Complessivamente il 94 per cento degli utenti sono donne, un dato in linea con quello nazionale e che conferma la difficoltà dei maschi a rivolgersi ai servizi. La distribuzione per età della popolazione censita dimostra che la fascia più ampia comprende gli individui tra 15 e 25 anni con un interessamento però significativo di pazienti sotto i 15 anni e sopra i 40. Ciò a conferma che la fascia interessata da tali disturbi si è decisamente ampliata. Dai dati raccolti emerge inoltre che il 46 per cento dei pazienti ha contattato autonomamente il servizio, mentre l´altra metà è stata inviata dai medici di base, da altri specialisti, dallo psichiatra o Dsm e da altri soggetti come la scuola e le agenzia sportive. |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
 |
LOMBARDIA: AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO, AL VIA LE LINEE GUIDA |
|
|
 |
|
|
Milano, 24 gennaio 2013 - Sono state approvate pochi giorni fa le Linee guida per l´amministratore di sostegno "con l´obbiettivo di garantire su tutto il territorio una corretta tutela della persona fragile, valorizzando, implementando e dando continuità a quanto già attivato negli anni". Lo ha detto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, aprendo il convegno ´Verso il sistema per la protezione giuridica delle persone fragili´, tenutosi a Palazzo Lombardia. L´appuntamento è promosso nell´ambito del progetto regionale ´Amministratore di Sostegno - l´attenzione alla persona´, insieme a Fondazione Cariplo, Coordinamento dei Centri di servizio per il volontariato e Comitato di gestione del Fondo speciale per il volontariato in Lombardia, associazione ´Oltre noi…la vita´ e Ledha. Negli ultimi anni in Lombardia sono state definite e realizzate varie esperienze, che hanno consentito di mettere al centro la persona fragile e il suo bisogno di assistenza. Un processo che è stato possibile grazie al coinvolgimento di Enti e fondazioni. "Il cammino - ha sottolineato l´assessore regionale - non è certamente concluso qui. È necessario continuare a investire sul futuro, per assicurare una dimensione unitaria sul piano culturale e organizzativo e mettere a sistema risposte adeguate per rispondere ai crescenti bisogni di protezione giuridica delle persone. Le linee di indirizzo recentemente approvate si muovono in questa direzione, fornendo indicazioni e orientamenti generali, affinché siano definiti gli elementi di crescita". |
|
|
|
|
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|