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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 01 Febbraio 2013
NARDO FILIPPETTI ELETTO VICE PRESIDENTE DI FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA  
 
Il 30 gennaio Nardo Filippetti, Presidente di Astoi Confindustria Viaggi, l´Associazione di Categoria dei Tour Operator, nonché Presidente di Eden Viaggi, realtà ai vertici nazionali del settore vacanze, è stato eletto Vice Presidente di Federturismo Confindustria  
   
   
PACCHETTO DI DIRITTI DI VIAGGIO: LA COMMISSION​E EUROPEA ESAMINA LE OPZIONI  
 
La settimana incontro con le associazioni dei consumatori e le imprese leader nel settore dei viaggi per discutere la revisione della legislazione in materia di pacchetti vacanze. La direttiva del 1990 sui viaggi tutto compreso tutela i consumatori europei prenotazione pre-organizzati pacchetti vacanze. Ad esempio, le regole in modo che i turisti sempre a casa, anche se un tour operator va busto. Nel corso degli ultimi anni, lo sviluppo di Internet e l´emergere di vettori a basso costo aerei hanno rivoluzionato il modo in cui le persone organizzano le loro vacanze. Un numero crescente di cittadini dell´Unione europea, oltre che l´acquisto di pacchetti pre-organizzati, ora mettere insieme le proprie vacanze. Questi cambiamenti nel mercato dei viaggi, in particolare l´impatto della prenotazione on-line, significa che la percentuale complessiva di turisti prenotare vacanze tradizionali, e quindi protetti dalla direttiva, è caduto. La Commissione sta pertanto esaminando tre opzioni principali: la modernizzazione della normativa vigente, lasciando così com´è, o demolizione del tutto. A seguito di consultazioni delle parti interessate finali di questa settimana, il vicepresidente Viviane Reding, in collegamento con il vicepresidente Antonio Tajani, intenzione di decidere i prossimi passi in tarda primavera. Sfondo La direttiva sui viaggi ( 90/314/Cee ) protegge i consumatori europei partono per le vacanze e copre predisposti pacchetti vacanza che combinano almeno due dei seguenti elementi: (1), di trasporto (2) alloggio (3) altri servizi turistici come visite turistiche tour (in vendita ad un prezzo forfettario, laddove questa prestazione copre più di 24 ore o comprenda un pernottamento). La direttiva prevede copertura di protezione: obblighi di informazione, le passività per i servizi (ad esempio, inferiore alla norma alberghi) e di protezione (rimborso delle somme versate o rimpatrio) nel caso di un operatore turistico o compagnia aerea busto andare. La Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla revisione della direttiva nel novembre 2009 ( Ip/09/1824 ). La consultazione concentrata sui modi possibili per risolvere i principali limiti delle norme vigenti viaggi tutto compreso. E ´anche l´obiettivo di quantificare l´impatto delle diverse possibili opzioni legislative. Il 22 aprile 2010 la Commissione ha organizzato un seminario e il 5 giugno 2012 una conferenza con le parti interessate sulla revisione della direttiva sui viaggi tutto compreso. Info: Commissione Europea - Direttiva viaggio pacchetto - http://ec.Europa.eu/justice/consumer-marketing/travel/package/index_en.htm    
   
   
LE PROPOSTE DELLE IMPRESE DI FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA IN VISTA DELLE ELEZIONI  
 
E’ significativo, dichiara il Presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio, che il “Progetto Confindustria per l’Italia” presentato dal Presidente Squinzi identifichi nel turismo, nell’attrattività dei territori e nel sostegno alla cultura una delle leve fondamentali per lo sviluppo del Paese. Sono i temi e le posizioni che le imprese di Federturismo sostengono in un documento che viene presentato oggi ai partiti politici in vista delle prossime elezioni. Per riconoscere al turismo il ruolo di vero settore produttivo, prosegue Renzo Iorio, è necessario sviluppare reali politiche industriali portando avanti la proposta di riforma del Titolo V, adottando politiche fiscali, finanziarie e del lavoro che tengano conto delle caratteristiche strutturali del settore, verso un modello più equo e diffuso a cominciare dalla tassa di soggiorno che deve essere rivista e trasformata in tassa di scopo  
   
   
TURISMO SOSTENIBILE NELLE DOLOMITI: QUALE STRATEGIA? PRESENTATO A COMUNI, COMUNITÀ E AZIENDE PER IL TURISMO LO STUDIO COMMISSIONATO ALL´EURAC RESEARCH DI BOLZANO  
 
 Il turismo in un sito naturale delicato e di alto pregio naturalistico quale le Dolomiti non potrà che essere un turismo sostenibile, per il quale occorre sviluppare una strategia complessiva capace, in riferimento all´atteso incremento di visitatori dopo la loro iscrizione nel Patrimonio dell´Umanità Unesco, di preservare gli eccezionali valori universali e le condizioni di integrità delle Dolomiti stesse. Una strategia gestionale i cui principi guida sono delineati nello studio appositamente elaborato per conto della Fondazione Dolomiti Unesco dall´Eurac Research, ente di ricerca istituito presso l´Accademia Europea di Bolzano - Istituto per lo Sviluppo regionale, i cui risultati preliminari sono stati presentati ieri agli enti territoriali, in primo luogo Comuni, Comunità e Aziende di promozione turistica. A raccomandare di fissare "principi guida di gestione che aiutino a proteggere i valori del Patrimonio Mondiale e che agevolino il turismo ecologicamente sostenibile" - ha ricordato l´assessore all´urbanistica ed enti locali, intervenuto assieme all´assessore al turismo - fu il Comitato per il Patrimonio mondiale, che all´osservanza di tale prescrizione condizionò l´iscrizione delle Dolomiti tra i Beni Unesco, e il Rapporto redatto da Graeme Worboys dopo la missione valutativa condotta nell´ottobre 2011. Di sei mesi prima è l´incarico dato dalla Fondazione all´Eurac, che ha consegnato alla Provincia autonoma di Trento, nell´aprile dello scorso anno, una prima bozza dello studio per un primo esame. Lo sforzo di approfondimento e di analisi è molto puntuale, pur conservando un approccio globale che coniuga la dimensione turistica con quella della mobilità sostenibile ed integrata, affontando il tema della destagionalizzazione e della governance turistica, confermando la necessità di un costante coinvolgimento e sensibilizzazione degli operatori finali, chiamati ad essere "ambasciatori" del Bene Unesco. La presentazione dello studio ai rappresentanti di Comuni e Comunità avviene dopo quella alla Rete per lo Sviluppo socio-economico e del turismo sostenibile costituita presso la Fondazione Dolomiti, avvenuta nel novembre scorso, ed è una tappa del percorso partecipativo che coinvolgerà tutti gli attori del territorio che ospita le Dolomiti. Dal momento che le proposte strategiche costituiscono un orientamento generale, ma che il vero motore di iniziative per uno sviluppo concreto di offerte di turismo sostenibile sono i singoli territori, il progetto ha dunque previsto - prima di essere approvato dal consiglio di amministrazione della Fondazione, una serie di incontri di comunicazione e informazione rivolti ai soggetti – chiave per il turismo a livello locale. L’analisi e lo sviluppo delle strategie hanno tenuto conto della complessità geografica e amministrativa del territorio Dolomiti Unesco, che si compone di nove siti distribuiti in tre regioni (Friuli Venezia Giulia, Trentino – Alto Adige e Veneto) e cinque province, di cui due autonome (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine). Il progetto presentato ha previsto una fase di ricerca basata sull’elaborazione di dati statistici sul turismo e il territorio raccolti nelle cinque province e su una serie di interviste e sopralluoghi. Le proposte strategiche emerse hanno riguardato cinque ambiti di intervento principali: analisi e monitoraggio, domanda e offerta turistica, mobilità, governance, comunicazione e informazione. 1) Analisi e monitoraggio. Riguarda i dati sul comportamento dei turisti nei vari "sistemi" che compongono l´area dolomitica posta sotto la tutela dell´Unesco, ma anche le aspettative degli operatori. Un maggiore coordinamento degli attori impegnati nelle province nella raccolta, analisi e gestione dei dati turistici (in Trentino c´è l´Osservatorio sul turismo) potrebbe essere utile - si sostiene nello studio dell´Eurac - per avere dato omogenei riferiti ai vari territori dolomitici. 2) Offerta e domanda turistica. L´obiettivo è quello di aumentare la qualità competitiva e ambientale promuovendo standard condivisi di sostenibilità, sviluppando congiuntamente prodotti ecosostenibili, formando gli operatori quali "ambasciatori" delle Dolomiti, riducendo le esternalità negative. Tra le proposte l´adozione della Carta europea del turismo sostenibile e di un disciplinare degli eventi sostenibili sotto l´ombrello del marchio "Dolomiti Unesco". Si tratta qui di mettere a regime ed estendere alcune buone pratiche che già si stanno attuando. Nello studio dell´Eurac si citano, a questo proposito, come esempi virtuosi la politica di regolamentazione delle seconde case attuata dalla Provincia di Trento, la presenza di geopark (il turismo di appassionati di geologia è in crescita nell´area dolomitica), la nascita di club di prodotto innovativi, il marchio Ecofeste, il monitoraggio della sentieristica. 3) Mobilità. Partendo da una analisi dei flussi di traffico nelle vallate dell´area dolomitica, lo studio suggerisce una doppia strategia, che vede da un lato la promozione di sistemi di mobilità sostenibile e, dall´altro, la gestione del traffico individuale motorizzato. Per la prima elemento chiave è l´informazione ai turisti delle opportunità presenti di mobilità alternativa all´auto privata (ancora prevalente e troppo concentrata, specie in alcune zone come la Val di Fassa, nella sola stagione estiva), ma c´è un potenziale di miglioramento - rileva lo studio Eurac - relativamente ai collegamenti interprovinciali in particolare con Bolzano e con Belluno. Una delle proposte riguarda la creazione di hub intermodali presso i centri turistici e un piano strategico per promuovere l´arrivo dei turisti dai mercati sorgente con mezzo di trasporto alternativi all´auto. Per la seconda si parla di "disincentivazione" del traffico motorizzato individuale, di gestione dinamica degli accessi e dei parcheggi secondo un disegno coerente. Tra le buone pratiche suggerite, il sistema di mobilità sostenibile introdotto già da alcuni anni dal Parco Adamello Brenta. 4) Governance. Lo studio Eurac sostiene, in particolare, la necessità di promuovere le sinergie esistenti e la cooperazione transprovinciale e transnazionale. 5) Comunicazione e informazione. L´informazione sulle Dolomiti, in particolare sul web, c´è ma è eterogenea. Occorre dunque ricondurre a fattore comune tutte le iniziative di comunicazione, dall´utilizzo del marchio Dolomiti Unesco alla partecipazione a fiere con uno stand unico, dalle iniziative promosse dalle Aziende per il turismo alla segnaletica. L´obiettivo è dunque quello di integrare e rendere omogeneo e "riconoscibile" dal turista il territorio che comprende le Dolomiti.  
   
   
BOLZANO: GARA TRIENNALE PER LA GESTIONE DEI RIFUGI ALPINI  
 
La gestione dei rifugi alpini passati dallo Stato alla Provincia avrà durata triennale, e verrà assegnata tramite una gara. Lo ha deciso oggi (28 gennaio) la Giunta provinciale, prevedendo per i futuri gestori la possibilità di proroghe e detrazioni dal canone d´affitto delle somme investite per la manutenzione delle strutture. Dopo il passaggio alla Provincia dei 25 rifugi alpini in precedenza di proprietà statale, il dilemma relativo alla gestione delle strutture era stato risolto in maniera temporanea con una proroga annuale. Tutto ciò in attesa della soluzione definitiva della questione. "Ora abbiamo deciso di cambiare strategia - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - la gestione dei rifugi sarà infatti assegnata tramite una gara. I primi bandi dovrebbero essere pronti a partire dal prossimo anno, e prevedono una gestione triennale da parte dei vincitori. Inoltre, stiamo studiando l´opportunità di venire il più possibile incontro a chi attualmente ha in gestione queste strutture". Sempre oggi, infatti, la Giunta provinciale ha deciso che "i costi sostenuti per investimenti urgenti sino ai 40mila euro per la sistemazione ad esempio, di tetti, finestre o tubazioni - ha aggiunto Durnwalder - potranno essere detratti dal canone d´affitto del rifugio. Inoltre, sempre per chi sostiene questi investimenti infrastrutturali, ci sarà la possibilità di prolungare il periodo di gestione da 3 a 5 anni". Anche il Rifugio Ponte di Ghiaccio, il primo dei tre edifici che sarà ricostruito con un progetto in grado di coniugare tradizione e innovazione, dovrebbe seguire questo modello di assegnazione della gestione  
   
   
BOLZANO: APPROVATO PROGETTO PER SEGGIOVIA MAIERL-ABS​AM A OBEREGGEN  
 
Parere favorevole con condizioni è stato espresso nella seduta di ieri, martedì 29 gennaio 2013, dalla Ii Commissione provinciale per la tutela del paesaggio per interventi di messa in sicurezza della seggiovia e della pista "Maierl-absam" nel comprensorio sciistico di Obereggen e per l´interramento di una linea elettrica nel comune di Cornedo. La Ii Commissione provinciale per la tutela del paesaggio ha esaminato il progetto presentato dalla Società "Obereggen s.P.a" per la messa in sicurezza dal pericolo di caduta valanghe della seggiovia "Maierl-absam" e della pista da sci interdipendente - costruzione argine paravalanga "Maierl-absam" La variante prevede la costruzione di un vallo di lunghezza pari a 85 m e altezza pari a 6 m in una posizione più a valle (in direzione dell´impianto ) rispetto a quanto previsto nel progetto approvato nel 2010. Il vallo previsto in terra verrà realizzato interamente con il materiale reperito sul posto. I primi 3 metri di altezza del vallo verso l´interno (monte) saranno realizzati con muro ciclopico. La parte superiore del vallo viene realizzata con una pendenza più lieve per motivi estetici e paesaggistici. Il rinverdimento verrà eseguito a zolle, con semina di pari specie, rinverdimento tra le fughe dei ciclopici, controllo periodico del successo degli interventi di rinverdimento. Per i trasporti di cantiere verrà utilizzata la strada esistente che porta all´impianto, con eventuali lavori di ripristino in caso di danneggiamento. Non sono previste ulteriori strade di cantiere. Il cantiere è nelle immediate vicinanze dell´impianto. L´area occupata dal vallo si estende per 3.960 metri quadri; sulla testa del vallo verrà installata una recinzione di altezza 1,50 metri. La Ii Commissione, come spiega l´arch. Adriano Oggiano, ha espresso parere favorevole con l´indicazione che il pendio dell´area migliorata dovrà adattarsi a quello delle superfici confinanti, senza scalinature. (Scarpata di valle) Tutte le superfici interessate dai lavori devono essere risistemate conformemente alle loro caratteristiche originali. Mediante l´utilizzo di pietrame ed il ripristino della coltre vegetale nonché l´utilizzo di sementi di specie adatte del sito, dovrà essere rigenerato il più possibile l´aspetto originario delle stesse. La superficie del vallo dovrà essere modellata in maniera irregolare per potersi inserire al meglio nell´ambiente naturale, soprattutto la scarpata a valle, più visibile. I lavori devono essere eseguiti d´intesa con l´Autorità Forestale. Inoltre, durante l´esecuzione dei lavori verranno eseguiti sopralluoghi da parte della forestale e dell´Ufficio tutela del paesaggio per controllare le modalità costruttive. A garanzia della corretta esecuzione dei lavori è stata chiesta una cauzione. Nel corso della seduta è stato esaminato il progetto per l´interramento di una linea elettrica da "Breien" fino al "Furnerhof" proposto dal Comune di Cornedo. Il progetto prevede l´interramento di una linea elettrica a Mt esistente lunga m 1260 e linee a bassa tensione per una lunghezza complessiva di 265 metri. Verranno interrate tubazioni del diametro 160 mm per una lunghezza pari a 1650 metri e tubazioni diametro 125 per i collegamenti di lunghezza pri a 405 m. L´interramento avverrà per gran parte sotto prati intensivi privati. E´ prevista anche la costruzione di una cabina di trasformazione interrata con solo la facciata visibile, rivestita in pietra. La Ii Commissione, come riferisce l´arch. Adriano Oggiano, ha espresso parere favorevole con l´indicazione che le parti visibili dei muri dovranno essere realizzate in pietra naturale, con utilizzo di tipi di pietre reperibili in loco. Tutte le superfici interessate dai lavori di scavo dovranno essere sistemate conformemente alle loro caratteristiche originali. La linea aerea esistente non più utilizzata dovrà essere interamente demolita ed asportata dopo la messa in funzione del nuovo impianto  
   
   
SPACCA A GABICCE PER INCONTRO SUL TURISMO  
 
“Uscire dalla logica della rappresentazione individuale e localistica, avviando simmetrie forti in club di prodotto, per entrare da protagonisti nel mercato turistico globale”. Così il presidente della Regione Marche e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca, partecipando oggi a Gabicce all’incontro “Trame urbane: la città del mare” per la presentazione del progetto “Riviera reattiva”. “La Regione – ha detto Spacca - ha scommesso sul turismo, puntando a farne il nuovo motore di sviluppo da affiancare a quello tradizionale manifatturiero. La nostra forza sono le bellezze paesaggistiche, e qui a Gabicce ne abbiamo un esempio straordinario, l’eccezionale dotazione di beni culturali, la tradizione agricola, le ricchezze ambientali. Per avere successo, questa strategia ha bisogno di concretezza e progettualità. Oggi ce ne viene offerto un esempio intelligente con questo progetto che ridisegna la trama urbana in un rapporto più stretto con il mare. Gabicce, così come San Benedetto, il Conero e Senigallia, che hanno avviato riflessioni originali sulla riqualificazione del proprio waterfront, si stanno distinguendo per concretezza e funzionalità di visione”. Spacca ha particolarmente apprezzato il recupero della rotonda a mare (ex Mississippi) di Gabicce. “Una struttura strategica – ha detto – come lo è quella di Senigallia: fulcro dell’offerta turistica per un pubblico sempre più esigente. I turisti ai quali oggi le Marche si rivolgono non sono più solamente quelli di prossimità, ma anche e soprattutto quelli del villaggio globale, da raggiungere attraverso una strategia molto spinta sul web ed eventi come Marche Endurance Lifestyle o la Task Force italo-russa. Per intercettare il nuovo turista globale, di fascia alta, non possiamo più presentarci, come nel passato, con unità elementari e singole offerte locali, ma attraverso veri e propri network di ‘prodotto’: il mare, la cultura, il termalismo, lo sport, la montagna, la meditazione, ecc. Località come Gabicce, Senigallia, Portonovo, San Benedetto, strettamente ancorate alla loro tradizione turistica, rappresentano uno di questi network. In questo modo vogliamo offrire al villaggio globale un’offerta turistica riconoscibile, coerente, di altissima qualità”. Il presidente ha poi sottolineato che la crisi che ancora colpisce il Paese e l’Europa “ci spinge ad interpretare il nostro futuro in maniera attiva, non adagiandoci su traiettorie inerziali del passato. Gabicce è un punto qualificante della strategia turistica regionale, perché la sua economia e la sua tradizione sono dominate dal rapporto con il turismo: Senigallia, San Benedetto e Portonovo lo sono altrettanto. Queste località dovranno fare da traino a livello regionale, attraverso le soluzioni innovative che propongono, come quella presentata oggi. Progetti simili possono ricevere una spinta molto forte dall’Europa. Con la strategia della Macroregione adriatico-ionica, la Ue guarderà a questo mare con un’attenzione straordinaria, pronta a sostenere i progetti dell’area. Tra questi, le connessioni e infrastrutture marittime, il cabotaggio, le ‘metropolitane del mare’”. Spacca ha dunque esortato il sindaco di Gabicce Corrado Curti a sottoporre il progetto di rete urbana al Segretariato dell’Iniziativa adriatico ionica con sede ad Ancona, affinché si possa creare un ponte con l’Europa. Infine la Bolkestein. “La Regione Marche – ha concluso Spacca – ha assunto una posizione molto decisa a sostegno delle imprese balneari, che si caratterizzano per la gestione familiare e che occupano fino a 16mila addetti. Continueremo questa battaglia, nella quale tutte le altre Regioni ci hanno seguito. Occorre però che, contemporaneamente, gli operatori si impegnino al massimo per accrescere la qualità dell’offerta, per rispondere alle aumentate esigenze del turista, non adagiandosi sui successi del passato bensì continuando ad investire anche a vantaggio del territorio di riferimento”  
   
   
TURISMO SOSTENIBILE NELLE DOLOMITI: QUALE STRATEGIA?  
 
Il turismo in un sito naturale delicato e di alto pregio naturalistico quale le Dolomiti non potrà che essere un turismo sostenibile, per il quale occorre sviluppare una strategia complessiva capace, in riferimento all´atteso incremento di visitatori dopo la loro iscrizione nel Patrimonio dell´Umanità Unesco, di preservare gli eccezionali valori universali e le condizioni di integrità delle Dolomiti stesse. Una strategia gestionale i cui principi guida sono delineati nello studio appositamente elaborato per conto della Fondazione Dolomiti Unesco dall´Eurac Research, ente di ricerca istituito presso l´Accademia Europea di Bolzano - Istituto per lo Sviluppo regionale, i cui risultati preliminari sono stati presentati ieri agli enti territoriali, in primo luogo Comuni, Comunità e Aziende di promozione turistica. A raccomandare di fissare "principi guida di gestione che aiutino a proteggere i valori del Patrimonio Mondiale e che agevolino il turismo ecologicamente sostenibile" - ha ricordato l´assessore all´urbanistica ed enti locali, intervenuto assieme all´assessore al turismo - fu il Comitato per il Patrimonio mondiale, che all´osservanza di tale prescrizione condizionò l´iscrizione delle Dolomiti tra i Beni Unesco, e il Rapporto redatto da Graeme Worboys dopo la missione valutativa condotta nell´ottobre 2011. Di sei mesi prima è l´incarico dato dalla Fondazione all´Eurac, che ha consegnato alla Provincia autonoma di Trento, nell´aprile dello scorso anno, una prima bozza dello studio per un primo esame. Lo sforzo di approfondimento e di analisi è molto puntuale, pur conservando un approccio globale che coniuga la dimensione turistica con quella della mobilità sostenibile ed integrata, affontando il tema della destagionalizzazione e della governance turistica, confermando la necessità di un costante coinvolgimento e sensibilizzazione degli operatori finali, chiamati ad essere "ambasciatori" del Bene Unesco. La presentazione dello studio ai rappresentanti di Comuni e Comunità avviene dopo quella alla Rete per lo Sviluppo socio-economico e del turismo sostenibile costituita presso la Fondazione Dolomiti, avvenuta nel novembre scorso, ed è una tappa del percorso partecipativo che coinvolgerà tutti gli attori del territorio che ospita le Dolomiti. Dal momento che le proposte strategiche costituiscono un orientamento generale, ma che il vero motore di iniziative per uno sviluppo concreto di offerte di turismo sostenibile sono i singoli territori, il progetto ha dunque previsto - prima di essere approvato dal consiglio di amministrazione della Fondazione, una serie di incontri di comunicazione e informazione rivolti ai soggetti – chiave per il turismo a livello locale. L’analisi e lo sviluppo delle strategie hanno tenuto conto della complessità geografica e amministrativa del territorio Dolomiti Unesco, che si compone di nove siti distribuiti in tre regioni (Friuli Venezia Giulia, Trentino – Alto Adige e Veneto) e cinque province, di cui due autonome (Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine). Il progetto presentato ha previsto una fase di ricerca basata sull’elaborazione di dati statistici sul turismo e il territorio raccolti nelle cinque province e su una serie di interviste e sopralluoghi. Le proposte strategiche emerse hanno riguardato cinque ambiti di intervento principali: analisi e monitoraggio, domanda e offerta turistica, mobilità, governance, comunicazione e informazione. 1) Analisi e monitoraggio. Riguarda i dati sul comportamento dei turisti nei vari "sistemi" che compongono l´area dolomitica posta sotto la tutela dell´Unesco, ma anche le aspettative degli operatori. Un maggiore coordinamento degli attori impegnati nelle province nella raccolta, analisi e gestione dei dati turistici (in Trentino c´è l´Osservatorio sul turismo) potrebbe essere utile - si sostiene nello studio dell´Eurac - per avere dato omogenei riferiti ai vari territori dolomitici. 2) Offerta e domanda turistica. L´obiettivo è quello di aumentare la qualità competitiva e ambientale promuovendo standard condivisi di sostenibilità, sviluppando congiuntamente prodotti ecosostenibili, formando gli operatori quali "ambasciatori" delle Dolomiti, riducendo le esternalità negative. Tra le proposte l´adozione della Carta europea del turismo sostenibile e di un disciplinare degli eventi sostenibili sotto l´ombrello del marchio "Dolomiti Unesco". Si tratta qui di mettere a regime ed estendere alcune buone pratiche che già si stanno attuando. Nello studio dell´Eurac si citano, a questo proposito, come esempi virtuosi la politica di regolamentazione delle seconde case attuata dalla Provincia di Trento, la presenza di geopark (il turismo di appassionati di geologia è in crescita nell´area dolomitica), la nascita di club di prodotto innovativi, il marchio Ecofeste, il monitoraggio della sentieristica. 3) Mobilità. Partendo da una analisi dei flussi di traffico nelle vallate dell´area dolomitica, lo studio suggerisce una doppia strategia, che vede da un lato la promozione di sistemi di mobilità sostenibile e, dall´altro, la gestione del traffico individuale motorizzato. Per la prima elemento chiave è l´informazione ai turisti delle opportunità presenti di mobilità alternativa all´auto privata (ancora prevalente e troppo concentrata, specie in alcune zone come la Val di Fassa, nella sola stagione estiva), ma c´è un potenziale di miglioramento - rileva lo studio Eurac - relativamente ai collegamenti interprovinciali in particolare con Bolzano e con Belluno. Una delle proposte riguarda la creazione di hub intermodali presso i centri turistici e un piano strategico per promuovere l´arrivo dei turisti dai mercati sorgente con mezzo di trasporto alternativi all´auto. Per la seconda si parla di "disincentivazione" del traffico motorizzato individuale, di gestione dinamica degli accessi e dei parcheggi secondo un disegno coerente. Tra le buone pratiche suggerite, il sistema di mobilità sostenibile introdotto già da alcuni anni dal Parco Adamello Brenta. 4) Governance. Lo studio Eurac sostiene, in particolare, la necessità di promuovere le sinergie esistenti e la cooperazione transprovinciale e transnazionale. 5) Comunicazione e informazione. L´informazione sulle Dolomiti, in particolare sul web, c´è ma è eterogenea. Occorre dunque ricondurre a fattore comune tutte le iniziative di comunicazione, dall´utilizzo del marchio Dolomiti Unesco alla partecipazione a fiere con uno stand unico, dalle iniziative promosse dalle Aziende per il turismo alla segnaletica. L´obiettivo è dunque quello di integrare e rendere omogeneo e "riconoscibile" dal turista il territorio che comprende le Dolomiti.  
   
   
NEVE, CRONACA DI UN FINE SETTIMANA RECORD SULLE MONTAGNE TOSCANE  
 
E’ stato un fine settimana da record nelle stazioni scistiche della Toscana, grazie al meteo favorevole e alla presenza di neve e sole. Per l’assessore regionale al turismo le presenze record sono un ottimo segnale che mostra come gli amanti della neve stiano apprezzando la montagna Toscana perché vicina, divertente e conveniente. In tale contesto l’obiettivo strategico della Regione è tornare ad essere competitivi sul mercato nazionale, proponendo pacchetti che vengano incontro alle esigenze di chi vive in Toscana o nelle regioni limitrofe. Un modo per passare un fine settimana tra la montagne e le città d’arte. L’assessore ha così rivendicato le scelte fatte con il “Sistema neve regionale”, con un’offerta che vede la collaborazione strategica fra istituzioni regionali, enti locali e soggetti privati. Sin dai primi di dicembre sono state predisposte una serie di azioni di comunicazione e reso operativo il piano promozionale elaborato insieme a Toscana Promozione e al portale turismo.Intoscana.it, collaborando con le località sciistiche, l’Uncem e gli operatori del settore. Una tempestività che ha contribuito a questo successo e che indica un metodo di lavoro per il futuro. Grande soddisfazione dunque all’Abetone dove – nonostante la chiusura della strada statale 12 fino alle 18 di sabato 26 gennaio – i passaggi complessivi nel week end sono stati 190.000 (90.000 sabato e 100.000 domenica). Sono stati venduti 13.000 skipass (5.500 sabato e 7.500 domenica) e nel week end ci sono state oltre 20.000 presenze nella stazione, con il tutto esaurito negli alberghi. Apprezzata la promozione che permette agli under 14 di sciare con solo 1 euro al giorno se accompagnati da un adulto pagante. Soddisfazione anche dall’Amiata con oltre 7.000 presenze complessive nel fine settimana. Nel dettaglio, sabato circa 2.000 persone per arrivare a sfiorare le 5.000 presenze di domenica. Circa 3.000 gli Skipass venduti nel fine settimana, circa 1.000 venduti sabato e 2.000 la domenica. Ottima anche la presenza degli stagionali che hanno approfittato delle favorevoli condizioni meteo. Tra le promozioni di cui hanno approfittato molte le famiglie, quella a 1 euro per i bambini fino a 5 anni. Nemmeno il terremoto dello scorso 25 gennaio, che ha avuto come epicentro proprio la Garfagnana, ha tenuto lontani gli sciatori. Da record le presenze al Casone di Profecchia, sia sulle piste che nell’albergo; identica situazione a Careggine, dove nel fine settimana è attiva la promozione “Skipass e pasto” a 25 euro per gli adulti e a 20 euro per gli under 14. Gli appassionati dello sci nordico hanno affollato anche le piste del Passo delle Radici, dove l’innevamento è davvero eccezionale. Presenza di tutto rispetto anche a Zeri in Lunigiana, la stazione che ha sofferto di più ad inizio stagione per mancanza di neve. Buone la presenze alla Doganaccia di Cutigliano nella giornata di domenica, mentre il sabato è stato contrassegnato da scarso afflusso a causa della chiusura della strada statale 12. La deviazione predisposta lungo la strada provinciale 20 dalle Torri di Popiglio verso Piandinovello tagliava in pratica fuori il paese di Cutigliano  
   
   
TURISMO SCOLASTICO IN ARRIVIO A CATTOLICA  
 
In attesa del 28 marzo, data di riapertura al pubblico per la stagione 2013, dal primo febbraio, all’Acquario di Cattolica riaprono i laboratori didattici, che diventano in questo periodo invernale, una meta molto richiesta dal mondo dei viaggi d´istruzione. Riparte così un importante settore, quello del turismo scolastico, che - nonostante la crisi - muove un flusso annuale di oltre 30.000 presenze, già previste anche per quest’anno. Percorsi marini, progetti didattici, laboratori, visite guidate e itinerari in mare aperto, studiati ad hoc per ogni fascia di età. Oltre 20 laboratori didattici articolati tra la biologia, la geologia e l’archeologia marina, 3 tipologie di visite guidate, 25 uscite in navigazione in mare, tutti elaborati in base ai target di età e di interessi. L’obiettivo è quello di sviluppare in modo divertente le attività interdisciplinari e interattive. Tutti i programmi sono concepiti per soddisfare il desiderio di scoperta, la voglia di sperimentare e imparare a diretto contatto con gli animali e gli ambienti marini, rispettando le esigenze di specifici programmi scolastici e le richieste degli insegnanti. Sia i progetti che i laboratori vengono sviluppati annualmente con allestimenti, strumentazioni e materiale didattico sempre nuovo e accattivante, grazie al lavoro di uno staff altamente qualificato composto da biologi, naturalisti e archeologi marini. La ricca gamma di percorsi formativi racchiusi nella brochure didattica, viene spedita su tutto il territorio nazionale a circa 40.000 strutture scolastiche ed agenzie viaggi. Tra le novità di quest’anno, spiccano nuovi progetti, uno in particolare è dedicato alla pesca sostenibile e all’educazione alimentare. Si tratta di una visita guidata istruttiva e appetitosa, dove il biologo accompagna il gruppo scolastico nei percorsi marini ed insegna ai ragazzi a riconoscere le differenti specie di pesci a identificare quali possono essere mangiati, qual’è il loro valore nutritivo e quello commerciale. L’importanza nell’alimentazione del pesce azzurro e degli Omega 3 in esso contenuti per il funzionamento corretto del nostro organismo, le risorse ittiche del mare e le differenti tipologie di pesca in Adriatico. Il percorso comprende anche il pranzo tutti insieme presso il self service “Al pesce Azzurro” la nuova cucina dei cuochi pescatori attiva all’interno dell’ Acquario, dove viene servito esclusivamente il pesce dell’ Adriatico. Altri progetti prenotati, sono quelli dedicati all’acqua e al suo ciclo, alla biodiversità e alla chimica – fisica per comprendere i segreti e gli equilibri determinati dai diversi fattori che governano il mare, ma anche quelli in combinazione con altre realtà come Gradara e i suoi tesori o con altri Parchi tematici della Costa. Info. Www.acquariodicattolica.it  - www.Salvaunaspecie.it  
   
   
LA MADDALENA - REGIONE SARDEGNA, DEVE RESTARE SITO INTERESSE NAZIONALE  
 
Per la Regione Sardegna la Maddalena deve restare Sito di interesse nazionale. Lo sollecita il presidente Ugo Cappellacci, con una lettera inviata in serata al ministero dell´Ambiente e al Dipartimento della Protezione Civile. Innanzitutto si ricorda che il decreto legge 152 del 2006, che definisce i siti di interesse nazionali ai fini della bonifica, precisa che tutto l´arcipelago de La Maddalena rientra nel parco nazionale omonimo ed è sito di importanza comunitaria. L´isola è anche tutelata da vincolo paesaggistico e in parte da vincolo idrogeologico. Inoltre l´area a mare dell´ex arsenale militare avrebbe dovuto accogliere, già dal 2009, un porto turistico intorno al quale sviluppare servizi ed attività economiche direttamente correlate al diportismo, in immobili riqualificati e realizzati ex novo con l’utilizzo di ingenti risorse pubbliche. A causa del mancato completamento delle bonifiche delle aree a mare, tali immobili pubblici continuano ad essere improduttivi, generando danno alla pubblica amministrazione e gravi implicazioni socio-economiche. La Regione Sardegna è sempre stata disponibile - sottolinea la nota - a facilitare i processi, nel principio di leale collaborazione, anche sovvenendo alle carenze finanziarie all’uopo destinate, con la richiesta di stanziamento di risorse, a valere sul Piano del Sud, pari a 5 milioni di euro. "Tutto ciò premesso, si chiede che codesto Ministero, per quanto di Sua competenza, fornisca a questa Amministrazione - conclude la lettera - i dettagli sulle attività in corso nel sito in parola, e sui tempi necessari per il loro completamento. Si chiede, ancora una volta, la urgente convocazione della Conferenza di Servizi, per l´approvazione del progetto definitivo di bonifica, trasmesso dal Dipartimento della Protezione civile l´ 8 novembre 2012"  
   
   
A MADRID PROSEGUE PROMOZIONE REGIONE SARDEGNA  
 
Dal Centro e Nord Europa alla penisola iberica, la Sardegna è sempre in primo piano nel mercato turistico internazionale: da oggi sino al 3 febbraio sarà protagonista alla ‘Fitur’ di Madrid. Nella più prestigiosa rassegna spagnola di settore, gli operatori del comparto ricettivo e dell’intermediazione, accreditati dall’assessorato regionale del Turismo, proporranno l’offerta turistica sarda, declinata nei suoi vari prodotti, dal turismo balneare a quello attivo e sportivo, dal turismo culturale e religioso a quello enogastronomico, compresi gli eventi d’inizio stagione (Carnevale e riti della Settimana santa). I professionisti isolani avranno il loro spazio espositivo all’interno dell’Ifema (Parque Ferial ‘Juan Carlos I’), un parco per fiere da 150mila metri quadri. Fitur In Cifre Fitur è un appuntamento irrinunciabile per i professionisti delle vacanze, un’occasione di incontro per definire strategie e accordi imprenditoriali, nonché tappa fondamentale per gli operatori europei che presidiano i mercati americani. Ogni anno è sede delle soluzioni più innovative del settore per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Nel 2012 erano presenti 9500 compagnie espositrici provenineti da 167 Paesi, 119 mila sono stati i partecipanti alle contrattazioni e 91500 le visite del pubblico (oltre 210 mila i partecipanti totali, più 4% di visite rispetto al 2011). Sempre nell’edizione passata erano accreditati 6300 giornalisti da 54 Paesi, a testimonianza dell’importanza della fiera spagnola nel circuito internazionale. L’edizione 2013 si dovrebbe attestare sulle stesse cifre. Domanda Turistica Spagnola In media gli spagnoli compiono circa 10 milioni di viaggi all’anno: l’Italia è la terza destinazione più raggiunta. Un dato estremamente significativo è che il 58% degli spostamenti dei turisti iberici avviene in aereo, e gli aeroporti sardi sono molto gettonati (Alghero è stato il secondo in Italia nel 2010 per numero di passeggeri in transito dalla Spagna). Tra i tipi di vacanze preferiti dagli spagnoli, la visita a città d’arte e, in generale, tutti i prodotti turistici culturali e religiosi (due segmenti sui quali la Regione Sardegna punta con decisione) sono al top, in grande crescita turismo natura e rurale. Negli ultimi anni sono emerse verso l’Italia richieste più specificatamente rivolte a mare, biking e turismo enogastronomico, sempre legato ad aspetti culturali. Offerta Della Sardegna "Le richieste che provengono dalla Spagna - spiega l’assessore regionale del Turismo Luigi Crisponi - sono esattamente ciò che propone tutto il territorio sardo. Dalla Spagna nell’ultimo triennio abbiamo avuto in Sardegna una media di circa 70 mila arrivi per un totale di circa 225 mila presenze". "Si tratta - aggiunge Crisponi - di una porzione di mercato di rilievo per gli operatori isolani per il continuo interscambio tra le due aree del Mediterraneo, grazie al numero e alla frequenza dei collegamenti aerei che rafforzano una già stretta vicinanza culturale fra i due popoli. Anche per queste ragioni sono possibili più ‘break’ di alcuni giorni nell’Isola di turisti spagnoli durante l’anno. A Madrid, come del resto nelle altre grandi fiere europee alle quali prendiamo parte promuoveremo eventi che valorizzano storia, tradizione e identità sarde, nonché di grande richiamo turistico, quali il Carnevale e i riti della Settimana Santa. Puntiamo – conclude Crisponi - a confermare e accrescere il trend positivo di flussi dall’estero, specie dalla Spagna, che ha contraddistinto le ultime due annate turistiche"  
   
   
TURISMO, PROMOZIONE ESTERA SARDEGNA FA TAPPA A BRUXELLES  
 
Da giovedi 31 gennaio fino a lunedì 4 febbraio l’offerta turistica isolana, proposta da 21 operatori del settore accreditati dall´assessorato regionale del Turismo è in esposizione al "Salon des Vacances" di Bruxelles. La fiera turistica belga, giunta alla 55esima edizione e aperta ad addetti ai lavori e pubblico, è tra le più importanti e rinomate kermesse di settore dei Paesi Bassi e, nella precedente edizione, ha visto la partecipazione di circa 800 espositori provenienti da 60 Paesi e di oltre 110 mila visitatori nell’arco dei 5 giorni di esposizione. Una giornata sarà interamente dedicata al ‘B2b’, durante la quale gli espositori avranno la possibilità di promuovere una destinazione o il proprio prodotto turistico. Uno dei temi principali dell’edizione 2013 sarà il turismo crocieristico. "Il Salone delle Vacanze di Bruxelles - spiega l’assessore del Turismo Luigi Crisponi - è una grande opportunità per favorire il turismo verso l’Isola: secondo un sondaggio, l’80% del pubblico che visita la fiera non ha ancora prenotato la vacanza e sceglie durante il Salone. Perciò puntiamo quanto meno a confermare, e possibilmente a migliorare, i numeri nel mercato belga: abbiamo avuto in Sardegna una media di 20 mila arrivi nell´ultimo triennio, per un totale di 90 mila presenze di belgi ogni anno". Sono circa 7 milioni i belgi che viaggiano ogni anno e in maggioranza trascorrono la loro vacanza all´estero. L’italia è uno dei Paesi più visitati: al terzo posto nella graduatoria delle destinazioni straniere preferite. Il numero di arrivi di belgi in Italia è in costante aumento (1.013.042 nel 2010 secondo i dati Istat). La stagione estiva 2011 si è chiusa con un aumento del 1,5 % rispetto all´estate scorso. Tra i prodotti più richiesti in Belgio, quello turistico-culturale e il turismo natura. Le proposte della Sardegna si intonano perfettamente, specie grazie agli itinerari culturali e religiosi e le manifestazioni tradizionali che caratterizzano l’inizio dell’anno (Carnevale e riti della Settimana Santa) e al fatto di essere vera e propria "palestra a cielo aperto", dove pratica il turismo attivo, oltre a essere molto appetibile in Belgio per il turismo balneare  
   
   
SIRACUSA: PROGETTO DI DESTAGIONALIZZAZIONE TURISTICA "SIRACUSA D´INVERNO 2013  
 
Presentata sabato scorso nella sede della Fondazione Inda di Corso Matteotti, a Siracusa, l’iniziativa di destagionalizzazione turistica “Siracusa d’Inverno 2013”, che parte ufficialmente mercoledi 30 gennaio. L’iniziativa, giunta quest’anno alla seconda edizione, è disponibile sul portale www.Siracusaturismo.net/siracusadinverno a partire dal 30 gennaio ed è valida fino al 21 aprile 2013. Siracusa Turismo è una società consortile costituita dalla Camera di Commercio di Siracusa, che ne detiene la partecipazione maggioritaria, e dalle associazioni di categoria che non persegue finalità di lucro e ha come scopo la promozione e lo sviluppo del settore turistico e la valorizzazione del territorio della provincia di Siracusa. L’iniziativa per l’edizione 2013 può essere così sintetizzata: Il viaggiatore che prenota sul portale www.Siracusaturismo.net/siracusadinverno e soggiorna almeno 3 notti in una delle strutture aderenti, per il periodo compreso dal 30 gennaio 2013 al 21 aprile 2013 ha diritto a: • un contributo sul viaggio, a prescindere dal mezzo utilizzato, fino ad un massimo di €85,00 per ogni camera prenotata, importo che l’hotel prescelto riconoscerà come sconto all’utente al saldo del conto; e l’opportunità di: • acquistare un biglietto aereo di andata e ritorno con la compagnia aerea Air One al prezzo di €85,00 e con la compagnia aerea Alitalia al prezzo di € 99,00, per le tratte nazionali servite dalle rispettive compagnie. Entrambi gli importi sono comprensivi di tasse e diritti amministrativi per persona e applicabili anche agli accompagnatori fruitori della camera prenotata. “Il progetto - come esposto da Seby Bongiovanni Presidente del consorzio Siracusa Turismo - propone una destinazione turistica quale la provincia di Siracusa, tramite una formula innovativa dove attraverso il portale www.Siracusaturismo.net viene presentato un territorio ricco di siti da visitare e di eventi a cui partecipare, insieme al vantaggio economico dell’offerta delle strutture ricettive e del prezzo dei voli in convenzione con Alitalia e Air One. Dopo il successo dell’edizione 2012, quest’anno l’iniziativa vede la partnership delle due compagnie aeree italiane più importanti, Alitalia e Air One che hanno creduto nel progetto e che ringrazio per la collaborazione e il sostegno”. L’iniziativa “Siracusa d’Inverno” nasce grazie alla volontà degli albergatori della provincia di Siracusa che hanno aderito all’iniziativa, ideata e coordinata dal Consorzio “Siracusa Turismo” con il supporto della Camera di Commercio di Siracusa e della Provincia Regionale di Siracusa, con il preciso intento di destagionalizzare l’offerta turistica e rendere più competitivo il territorio, auspicando altresì un sostegno anche della Regione. Entro metà febbraio con le compagnie Alitalia e Air One, in una conferenza stampa nazionale a Roma nella sede di Alitalia, si valuteranno le possibili ipotesi evolutive del progetto e così da proporlo come progetto pilota e modello di best practice, immaginandone una prossima edizione con il nome di “Sicilia d’Inverno”. Inoltre, sempre in partnership, saranno prese in considerazione altre possibili iniziative da mettere in cantiere in altri periodi dell’anno, ma sempre legate al territorio. Alla presentazione hanno partecipato gli albergatori aderenti all’iniziativa, i componenti della giunta della Camera di Commercio, i rappresentanti delle associazioni di categoria, il Presidente della Camera di Commercio, Ivan Lo Bello, il Presidente del Consorzio Siracusa Turismo, Seby Bongiovanni, il Capo di Gabinetto della Provincia Regionale di Siracusa, Giovanni Mazzone, l’ On. Bruno Marziano, Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Sicilia e il Capo di Gabinetto dell’Assessorato Regionale Turismo, Lucia Di Fatta  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO A MOSCA IL CONSOLE GENERALE D´ITALIA ED I TOUR OPERATOR RUSSI  
 
Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha preso parte a Mosca ad un workshop con circa trecento operatori di intermediazione turistica per presentare il progetto"Operazione Russia". Con il Presidente erano presenti il Console generale d´Italia nella capitale russa, Piergabriele Papadia de Bottini ed il dirigente generale del dipartimento turismo Raffaele Rio. Soddisfazione è stata espressa dal Governatore per il crescente interesse dei russi verso la Calabria e le sue bellezze. "Con questa operazione - ha sottolineato Scopelliti - non solo incrementeremo i voli verso la nostra regione e le presenze turistiche, ma consolideremo ulteriormente gli amichevoli rapporti tra Italia e Russia. Noi siamo la regione che offre una vera alternativa turistica – ha spiegato il Presidente Scopelliti - perché noi crediamo che ci sia un Mezzogiorno dell´Italia poco conosciuto che va verso la direzione richiesta dal turismo russo. Un territorio che coniuga storia millenaria, che affonda le sue radici nella Magna Grecia, una terra molto ospitale ed accogliente che ha un mix ideale per una vacanza che va dai circa 800 km di coste tra Tirreno e Ionio, con le località più note quali Tropea, Scilla, Isola Capo Rizzuto e Diamante, ma anche l´entroterra con i parchi della Sila, del Pollino e dell´Aspromonte. Il nostro obiettivo è quello di costruire un rapporto stabile e duraturo che guarda al futuro, siamo contrari all´idea di iniziative che durano solo una stagione. Per questo la Regione ha previsto un investimento, tra il 2013 e il 2014 di circa 3 mln di euro per sostenere il turismo russo in Calabria anche attraverso una campagna di comunicazione forte". Il Console Papadia ha invece confermato il massimo impegno da parte delle strutture diplomatiche per la concessione dei visti per facilitare l´incremento dei flussi turistici in tutta Italia: "il calore e il sorriso che troverete in Calabria è simile a quello che si trova qui in Russia. Al di la della lingua c´è una base forte per costruire un dialogo con un territorio meraviglioso in una delle parti più affascinanti del Mediterraneo che ha una storia antichissima e un mare meraviglioso. Per questo noi siamo particolarmente contenti di questa partnership tra operatori turistici e speriamo che i protagonisti di questi accordi, che sono i turisti russi, rimangano soddisfatti. Noi come consolato – ha aggiunto - faremo il possibile per la concessione dei visti e per facilitare l´aumento e l´incremento dei flussi turistici in tutta Italia, a tal proposito vi porto il saluto dell´ambasciatore Zanardi Landi che è sempre molto sensibile al tema delle presenze turistiche russe in Italia". Infine Raffaele Rio, dirigente generale del dipartimento turismo, ha ricordato: "La strategia messa in campo per incrementare flussi turistici russi in Calabria si muove in una duplice direzione. Da una parte sostenere costantemente gli accordi tra i principali tour operator russi e i nostri operatori turistici attraverso il proficuo impiego di risorse regionali e comunitarie e, dall´altro, aumentare la notorietà della destinazione Calabria attraverso una campagna di comunicazione integrata che partirà nei prossimi giorni in Russia"  
   
   
PUL - GIUNTA SARDEGNA APPROVA MODIFICHE A DIRETTIVE GENERALI PIANIFICAZ​IONE  
 
La Giunta regionale ha approvato le nuove direttive generali e di pianificazione per la redazione del Piano di Utilizzo dei litorali (Pul) con finalità turistico ricreativa e l´esercizio di funzioni amministrative in materia di demanio marittimo. Il documento, proposto dall’assessore degli Enti locali Nicola Rassu, interviene ad aggiornare le precedenti Direttive, approvate dall´Esecutivo guidato dal presidente Cappellacci il 2 luglio del 2010, considerati i recenti aggiornamenti della normativa e le ultime novità di una materia sempre in evoluzione anche alla luce dei recenti sviluppi a livello locale, ma soprattutto nazionale a seguito delle riforme introdotte dal Governo Monti. Per venire incontro, inoltre, alle richieste pervenute degli operatori del settore e dagli Enti Locali di tutta la Sardegna, nelle recenti riunioni della Conferenza permanente Regione–enti Locali, l’assessore Rassu ha ritenuto necessario aggiornare la precedente normativa che è stata integrata e completata in un testo condiviso e utile a rispondere alle mutate esigenze del territorio. "Il testo approvato rappresenta il punto d’arrivo dell’attività di ascolto dei territori messa in campo dalla Regione e che riguarda una materia di grande interesse soprattutto alla luce delle recenti novità legislative introdotte in materia e grazie alla costante collaborazione con gli Enti locali, si sono potute superare alcune delle principali criticità che hanno investito diversi risvolti dell’attività pianificatoria dei Comuni costieri - ha dichiarato l´assessore regionale degli Enti locali -. Consideriamo necessario l’apporto degli amministratori del territorio per un proficuo scambio di idee e proposte che consenta di trovare i giusti equilibri per uno sviluppo del territorio improntato alla sostenibilità". "Queste direttive possono rappresentare un passo avanti decisivo nel conferimento delle funzioni agli Enti locali poiché attribuiscono a chi opera giornalmente sul territorio e ne conosce al meglio le puntuali e diverse realtà territoriali un ruolo attivo nel processo di pianificazione e valorizzazione delle zone costiere tale da garantire le necessarie misure di tutela del sistema costiero isolano", ha sottolineato Rassu. Le principali novità del provvedimento riguardano modifiche alle disposizioni vigenti e in particolare, tra le altre: Il differimento del termine per l´approvazione dei Pul al 31 dicembre 2013, considerate le lunghe procedure per l’adozione da parte dei Comuni; la regolamentazione delle aree di interesse comunitario; le variazioni sulla deroga dei parametri dimensionali per le grandi strutture ricettive e quelle sanitarie che insistono su tratti di spiaggia sui quali incidono significativi fenomeni di erosione costiera e l’estensione della proroga delle concessioni demaniali sino al 31 dicembre 2020 come previsto dalla Legge di Stabilità nazionale  
   
   
SARDEGNA: PUBBLICATO BANDO PER CERTIFICAZ​IONE AMBIENTALE STRUTTURE RICETTIVE  
 
Migliorare l´ecosostenibilità delle strutture ricettive sarde promuovendo l’acquisizione del certificato di qualità ambientale. È stato pubblicato oggi dall´assessorato regionale del Turismo il bando "Promozione e diffusione del marchio Ecolabel europeo per gli alberghi e campeggi ecocompatibili", che mette a disposizione € 1.398.360, a valere sull´asse Iv del Po Fesr 2007/13, in favore delle piccole e medie imprese, classificate ai sensi della legge regionale 22 dell’84, come alberghi (3 - 4 o 5 stelle), villaggi turistici e campeggi (3 o 4 stelle) e aree attrezzate per camper e roulotte. Le domande di partecipazione resteranno aperte sino al 29 marzo prossimo. Riqualificazione Offerta Ricettiva Sarda - "Gli incentivi - spiega l’assessore del Turismo Luigi Crisponi - rientrano nell´ottica di una più generale riqualificazione dell’offerta ricettiva isolana che prevede anche l’acquisizione di certificazione di qualità ambientale. Mettiamo a disposizione risorse utili ad arginare i principali impatti ambientali connessi col servizio della ricettività turistica, ossia limitare il consumo energetico, idrico e la produzione di rifiuti, ma anche favorire l’uso di fonti energetiche rinnovabili". Interventi Utili A Ridurre Impatto Ambientale - I contributi, compresi nella linea di attività 4.2.2 del Po Fesr ("Adattamento delle caratteristiche strutturali delle attività del settore turistico e promozione dei progetti di investimento finalizzati al risparmio energetico ed al miglioramento dell’impatto ambientale"), sono stati messi a bando dall´assessorato del Turismo, in collaborazione con la società in house Bic Sardegna, per finanziare l’ottenimento del marchio Ecolabel europeo attraverso per esempio, servizi finalizzati al risparmio energetico e idrico e alla riduzione dei rifiuti, alla predisposizione di sistemi di gestione ambientale (opere edili e impiantistiche di adeguamento delle strutture finalizzati all´ottenimento della certificazione Ecolabel), per la realizzazione di interventi di adeguamento delle strutture (acquisto o locazione di attrezzature, impianti, macchinari e prodotti software utili all’acquisizione della certificazione ambientale) e per servizi di consulenza e assistenza tecnica sui meccanismi di funzionamento dell’Ecolabel. Premialita´ Per Aree Svantaggiate .- Gli aiuti saranno concessi con la formula ‘de minimis’, nella forma di contributo in conto capitale nei limiti dell’80% dei costi ritenuti ammissibili, mentre il beneficiario dovrà apportare un contributo finanziario pari almeno al 20% dei costi ammissibili. Il contributo non potrà comunque essere superiore a 50 mila euro. La concessione avverrà in base ai cinque criteri di valutazione dell’operazione: coerenza, efficacia, efficienza, utilità e sostenibilità (e durata) dell’operazione. Sarà, inoltre, riconosciuta una premialità alle domande concernenti strutture ricettive localizzate all´interno di comuni nei quali ci sono parchi nazionali e regionali, aree marine protette, aree Sic o Zps e all´interno di comuni compresi in aree di crisi (Porto Torres, La Maddalena, Sardegna Centrale e Marmilla). Incontri Territoriali Divulgativi - Le linee guida del bando saranno ampiamente divulgate da dirigenti e funzionari dell’assessorato in una serie di incontri territoriali, in collaborazione con la Conservatoria delle Coste (che presenterà contestualmente le opportunità fornite dal progetto ‘Shmile’, finanziato col Programma Enpi Cbcmed). A breve sarà stilato e pubblicato un calendario di appuntamenti che coinvolgeranno tutto il territorio regionale, nei quali saranno chiarite tutte le istanze dei soggetti interessati. Consulta il Bando relativo alla certificazione ambientale delle strutture ricettive http://www.Regione.sardegna.it/j/v/1725?s=1&v=9&c=389&c1=1284&id=34025  
   
   
ISRAELE: 2012 ANNO RECORD CON 3,5 MILIONI DI VISITATORI AUMENTATE LE ENTRATE PROVENIENTI DAL TURISMO: CIRCA 36 MILIONI DI NIS  
 
I turisti provenienti dalla Russia in aumento del 20%, eguagliano gli Usa. 170.000 gli italiani che nel 2012 hanno visitato Israele il 12% in più rispetto allo scorso anno Sono stati 3,5 milioni i visitatori che sono giunti in Israele nel 2012, in aumento del 4% rispetto al 2011. Se si considerano i turisti (cioè escludendo le visite giornaliere) si contano 2,9 milioni di entrate, registrando un aumento del 2% rispetto all’anno precedente. Nonostante la crisi che si è avuta nell’ultimo mese e mezzo a causa dell’operazione “Pilastro di Difesa” quest´anno segna un nuovo record per il turismo in arrivo in Israele. Come negli anni precedenti, gli Stati Uniti sono la fonte maggiore di provenienza dei turisti in Israele con circa 610.000 visitatori, pari al 18% di tutto il turismo verso il Paese e in calo del 4% rispetto all´anno precedente. Al secondo posto, e con una differenza piccola rispetto agli Usa, è il turismo dalla Russia con 590.000 visitatori, il 20% in più rispetto al 2011. Su 3,5 milioni di visitatori, 2,5 milioni sono arrivati in aereo (70%), con un incremento dell´1% rispetto al 2011. In circa 406.000 sono arrivati attraversando le frontiere terrestri (12%), con un incremento del 6% rispetto al 2011. 625.000 (18%) sono stati i visitatori giornalieri, con un incremento del 15%: di questi 235.000 sono venuti grazie alle navi da crociera, un numero simile al 2011. Circa 16,5 milioni sono stati i pernottamenti registrati grazie ai soli cittadini israeliani nel 2012 in tutti i vari tipi di alloggi, il 3% in più rispetto allo scorso anno. C´è stato un aumento del 4% dei soggiorni in hotel, del 2% negli ostelli della gioventù e dello 0,5% negli agriturismi. I ricavi dal turismo in entrata nel 2012 (compreso il reddito delle compagnie aeree israeliane dal turismo in uscita) ammonta a circa 4,6 miliardi di dollari o 17,8 miliardi Nis (con un incremento dell´8% - dovuto in gran parte all´aumento del tasso del dollaro). Le entrate provenienti dal turismo nazionale nel 2012 ammontano a circa 10,3 miliardi di Nis (il 3% in più rispetto al 2011), e altri 8 miliardi di Nis dei ricavi dal turismo in uscita - simile al 2011. Il totale dei ricavi legati al turismo nel 2012 è stato stimato in circa 36 miliardi di dollari, il 4% in più rispetto al 2011. Www.goisrael.it