Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Febbraio 2013
UE: IL PRESIDENTE BARROSO SUL FUTURO BILANCIO, IL COMMERCIO E IL VICINATO MERIDIONALE A SEGUITO DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 7-8 FEBBRAIO  
 
Bruxelles, 11 Febbraio 2013 – Di seguito la dichiarazione dell’ 8 febbraio del Presidente ue Barroso sul futuro bilancio, il commercio e il vicinato meridionale a seguito del Consiglio europeo, 7-8 febbraio 2013 “Signore e signori buon pomeriggio, Il presidente del Consiglio europeo ha appena presentato l´accordo politico raggiunto dai capi di Stato e di governo per il pluriennale quadro finanziario 2014-2020. La Commissione, naturalmente, avrebbe preferito un risultato più vicino alla sua proposta iniziale. Come sapete, nel 2011, la Commissione europea ha presentato una proposta che era più ambizioso di questo risultato di oggi, una proposta che ha ricevuto il sostegno di una netta maggioranza degli Stati membri in quel momento. Ma devo riconoscere che l´accordo politico fatto oggi è stato il più alto livello possibile di accordo che i Capi di Stato e di governo potrebbe raggiungere l´unanimità. I livelli concordati oggi dai capi di Stato e di governo sono inferiori a quanto la Commissione ritiene auspicabile alla luce della sfida di promuovere la crescita e l´occupazione in tutta l´Unione europea nei prossimi anni. Nel corso del dibattito ho sottolineato che questo accordo politico avvia un processo. Il passo successivo è quello di ottenere il consenso del Parlamento europeo. Una condizione essenziale per questo accordo di lavorare - e ho sottolineato molto chiaramente - è la massima flessibilità possibile. Questo ci permetterà di adattarsi a nuovi sviluppi, ad esempio spostando la spesa da un anno all´altro. Senza un accordo sulla flessibilità degli impegni previsti non può essere tradotto in pagamenti. Ora, per quanto riguarda la sostanza: l´accordo che è stato concordato questa sera può ancora essere un importante catalizzatore per la crescita e l´occupazione. Gli elementi positivi, tra gli altri, che voglio sottolineare sono i seguenti: In primo luogo, la struttura di base della proposta della Commissione e di alcuni strumenti innovativi sono stati conservati, compreso il meccanismo per collegare l´Europa, che prevede per gli investimenti nel settore dei trasporti, l´energia e l´agenda digitale. Questo rende il nostro budget di uno strumento per la competitività e la crescita con un pan-europeo logica. In secondo luogo, in alcuni settori saremo in grado di investire significativamente maggiore rispetto al passato. Questo è vero per la ricerca e l´innovazione (il programma denominato Orizzonte 2020). E ´vero per l´Erasmus per tutti. Avremo anche, e questo per la prima volta, un programma dedicato alle Pmi, un programma chiamato Cosme. E ´anche il nostro budget più moderno. In terzo luogo, abbiamo un accordo su un nuovo Iniziativa giovani e molto importante per l´occupazione. Si tratta di un impegno ad agire a livello di Unione europea il principale sfida politica e sociale di oggi, che sta ottenendo i nostri giovani indietro nel lavoro. Ciò rafforza giustamente la dimensione sociale della nostra Unione. E si basa sull´azione avviata lo scorso anno dalla Commissione con 8 Stati membri. Sarà anche finanziare la garanzia per i giovani e di altre misure a livello europeo e nazionale. Sono anche molto contento è stato possibile mantenere il programma di aiuti per le persone più bisognose. Dato l´opposizione in alcuni ambienti, si può considerare questo un risultato molto positivo. Inoltre esternamente, abbiamo mantenuto il nostro impegno per gli aiuti allo sviluppo e gli aiuti umanitari, con particolare attenzione ora il nostro sostegno ai paesi più poveri. In quarto luogo, gli importi assegnati per la coesione e l´agricoltura sono significativi e sarà più mirata alla crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. Tra l´altro, la sostenibilità è una politica molto importante e in effetti si tratta di un impegno che stiamo mantenendo in tutte le politiche. A questo proposito, l´ecocompatibilità della politica agricola merita di essere menzionato, come ad esempio il nostro impegno per la protezione del clima. In quinto luogo, la dimensione della solidarietà è rafforzata adattando le regole di co-finanziamento e di pre-finanziamento per tener conto della situazione specifica delle regioni più vulnerabili d´Europa. E so quanto sia importante e urgente questo finanziamento è per alcuni Stati membri, che senza questo sostegno europeo semplicemente non essere in grado di effettuare gli investimenti pubblici di cui hanno bisogno. In sintesi, questa è stata una trattativa difficile, ma una giusta valutazione deve riconoscere che questo accordo non è perfetto, ma offre una base per i negoziati con il Parlamento europeo. Spero che questi negoziati avranno successo. Una parola molto breve su t rade. Sono lieto che il Consiglio europeo ha adottato conclusioni forti che approvano ambiziosa agenda commerciale della Commissione. Dobbiamo andare avanti in materia di accordi di libero scambio, come un migliore accesso sarebbe un aumento del Pil di almeno il 2% - doppio di quello che abbiamo concordato oggi. L´apertura al commercio è una leva potente per la modernizzazione delle nostre economie. La Commissione avanti per realizzare il pieno po tenziale di un sistema integrato di accordo di libero commercio transatlantico. Mi auguro che molto presto il Gruppo ad alto livello presenta a noi e il presidente Obama una raccomandazione di avviare negoziati per un accordo commerciale transatlantico. Ci sarà anche presto avviare i negoziati con il Giappone. Ampliare il programma commerciale con questi due partner sarebbe trasformativo non solo per l´Europa, ma per l´economia internazionale. Questi saranno di vasta portata accordi che vanno oltre le tariffe di integrazione dei mercati e la rimozione delle barriere. Infine, ai nostri impegni per i nostri partner del Mediterraneo meridionale continua ad essere una priorità assoluta. Il caso per l´impegno rimane più forte che mai. Sono lieto con la volontà mostrata dal Consiglio europeo di continuare a sostenere la transizione verso la democrazia nella regione. Quindi, come ha detto il presidente Van Rompuy, è stato una maratona ed è stata una maratona con risultati molto importanti. Abbiamo coperto questioni molto importanti nel corso di questi negoziati molto intensi e ricchi. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 7- 8 FEBBRAIO  
 
 Bruxelles, 8 febbraio, 2013 Di seguito le conclusioni del Consiglio europeo (7/8 febbraio 2013). I. Commercio - Migliorare la crescita sostenibile e l´occupazione è una priorità fondamentale per l´Ue. Gli scambi di beni e servizi e gli investimenti possono dare un contributo significativo a questo proposito. Si stima che un programma ambizioso commercio può portare nel medio periodo a un aumento complessivo del 2% della crescita e alla creazione di due milioni di posti di lavoro. Per ottenere il massimo del commercio, l´Ue deve sviluppare un quadro politico nazionale a sostegno della competitività, liberalizzare gli scambi di servizi, rafforzare la base industriale in Europa e rafforzare la posizione dell´Europa in catene globali del valore. Per poter utilizzare al meglio il commercio come un motore per la crescita e la creazione di posti di lavoro, t egli Consiglio europeo ribadisce la determinazione dell´Ue di promuovere libero, il commercio equo e aperto, mentre far valere i propri interessi, in uno spirito di reciprocità e di mutuo vantaggio. L´agenda commerciale Ue promuoverà norme europee e internazionali convergenza normativa. L´ue rimane pienamente impegnata in un forte, basato su regole sistema commerciale multilaterale . E ´della massima importanza per combattere tutte le forme di protezionismo, anche per quanto riguarda le barriere non tariffarie commerciali, garantire l´accesso al mercato, promuovere condizioni di investimento appropriate anche per quanto riguarda la sua protezione, rispettare e promuovere i diritti di proprietà intellettuale e l´apertura dei mercati degli appalti pubblici. Il lavoro è in corso sulla proposta in materia di accesso ai mercati degli appalti pubblici. L´ue garantirà l´effettiva applicazione e robusto dei suoi diritti nell´ambito della normativa vigente, anche attraverso il ricorso al sistema di risoluzione delle controversie dell´Omc insediamento e per i propri strumenti di difesa commerciale, se del caso. Il Consiglio europeo attende con interesse la prossima relazione della Commissione sul commercio e gli ostacoli agli investimenti. L´ue ribadisce il suo impegno per la conclusione positiva dei negoziati in seno all´Omc di Doha per lo sviluppo (Dda). Ciò richiede un impegno di tutti i partecipanti ai negoziati, in particolare dalle grandi economie emergenti. A breve termine, è importante per compiere progressi verso un accordo multilaterale sulla facilitazione del commercio, così come su altri aspetti della Dda, al momento del dicembre 2013 Conferenza ministeriale dell´Omc a Bali. Tale progresso gioverebbe l´economia mondiale e imprimere nuovo slancio ai negoziati Dda in senso più ampio. L´ue è pronta ad avviare una riflessione, in collaborazione con i partner, il post-Bali dell´Omc ordine del giorno, tra cui la Dda. Accordi plurilaterali e settoriali possono contribuire a obiettivi di crescita dell´Unione europea. L´ue si attende che i prossimi negoziati sui servizi e per il tempestivo completamento della revisione dell´accordo sulle tecnologie dell´informazione. Occorre realizzare ulteriori progressi verso la liberalizzazione degli scambi di beni e servizi ambientali, come un contributo positivo per muoversi verso un uso efficiente delle risorse, più verde e più competitiva. Mentre l´Unione europea mantiene il suo impegno per l´ulteriore sviluppo del sistema commerciale multilaterale, il suo scopo immediato è di sviluppare le sue relazioni commerciali bilaterali. Questi possono e devono dare un contributo positivo al sistema multilaterale. Costruendo le norme dell´Omc e per andare oltre e più veloce per promuovere l´apertura, l´Ue accordi bilaterali contribuirà a spianare la strada per ulteriori progressi a livello multilaterale. Sulla base dei progressi concreti realizzati negli ultimi mesi in agenda commerciale bilaterale dell´Ue, tutti gli sforzi dovrebbero essere dedicati a perseguire accordi con i principali partner, con priorità tali negoziati in grado di fornire il massimo beneficio in termini di crescita e occupazione. In particolare, il Consiglio europeo: attende con interesse la relazione della Ue-usa Gruppo di lavoro ad alto livello sulla crescita e l´occupazione e le sue raccomandazioni. Il Consiglio europeo invita la Commissione e il Consiglio a dare seguito a queste raccomandazioni, senza ritardo durante l´attuale presidenza. Ribadisce il suo sostegno per un accordo commerciale globale che devono prestare particolare attenzione ai modi per raggiungere una maggiore convergenza regolamentare transatlantico; guarda in avanti per l´avvio di negoziati con il Giappone durante il prossimo vertice Ue-giappone a seguito dell´adozione del mandato negoziale alla fine del 2012; si aspetta che i negoziati con il Canada per essere conclusi molto presto; sottolinea che, per quanto riguarda la Russia, a breve termine, la priorità deve restare l´attuazione degli impegni derivanti dalla sua adesione all´Omc. I negoziati per un nuovo accordo globale richiedono ulteriori progressi; rileva che l´agenda Ue con la Cina è vasto e ambizioso. Le priorità a breve termine dovrebbe concentrarsi sugli investimenti, l´accesso al mercato, gli appalti e diritti di proprietà intellettuale, e si basano su un impegno costruttivo e strategico. Entrambe le parti si sono impegnate a un rapido avvio dei negoziati su un accordo di investimento rilevante; ricorda che i negoziati con i principali economie emergenti sono importanti per l´Ue: Negoziati con l´India richiedono ulteriori sforzi; A seguito della conclusione dei negoziati con Singapore, le relazioni commerciali con altri paesi dell´Asean dovrebbero essere approfonditi; L´impegno della Ue e Mercosur ad adoperarsi per lo scambio di mercato offre l´accesso al più tardi l´ultimo trimestre del 2013 è il benvenuto. Il Consiglio europeo chiede inoltre che i progressi per quanto riguarda: gli accordi di associazione tra Dcfta con la Repubblica di Moldova, Georgia e l´Armenia in vista di una loro conclusione entro la data del vertice del partenariato orientale a Vilnius. Il Consiglio europeo ribadisce il suo impegno per la firma del contratto con l´Ucraina, in piena conformità con le conclusioni del Consiglio del 10 dicembre 2012; l´avvio di negoziati su globali e approfondite accordi di libero scambio con il Marocco e rapido progresso verso i negoziati con la Tunisia, l´Egitto e la Giordania; lo sviluppo di un rinnovato partenariato con i paesi dell´Africa / Caraibi / Pacifico, attraverso la conclusione di accordi di partenariato economico. Ii. Relazioni Esterne Primavera araba - Europa ei suoi partner del Mediterraneo meridionale condividono una comune vicinato e sono legati da interessi comuni e preoccupazioni. L´ue è pienamente deciso di impegnarsi in un partenariato reciprocamente vantaggioso, volta a creare una zona di prosperità condivisa, una più stretta associazione politica e la progressiva integrazione economica, e basata sul rispetto dei valori universali, come la democrazia, il rispetto dei diritti umani, dello stato di diritto e la parità di genere. La società civile ha un ruolo importante da svolgere nella transizione verso la democrazia. Lo sviluppo di questo partenariato spalla d essere raggiunto attraverso una vasta gamma di strumenti e richiede l´impegno a lungo termine di entrambe le parti. Cambiamenti epocali sono avvenuti nella regione negli ultimi due anni, con i movimenti importanti verso la democrazia raggiunti sulla scia della primavera araba. In molti paesi le elezioni democratiche si sono tenute per la prima volta e le basi fondamentali della democrazia vengono progressivamente introdotte. L´ue sostiene fermamente questi processi e invita i governi, così come le forze politiche e sociali dei paesi interessati, a proseguire i loro sforzi per sviluppare democrazie stabili e ben messa a terra al di là dei processi elettorali, che deve essere libero ed equo, e di sviluppare processi inclusivi basati sul dialogo. Questo processo di transizione verso la democrazia richiede tempo e deve tener conto delle realtà politiche e sociali delle società locali coinvolti, ma deve essere chiaramente basata sulla promozione e protezione dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto. Molti dei paesi della regione sono, al tempo stesso, di fronte a notevoli sfide socio-economiche che devono essere affrontate con urgenza, sia in modo da mettere le loro economie su basi solide come base per il recupero e per contribuire a consolidare la transizione democratica. L´ue si è impegnata a questa nuova collaborazione in uno spirito di co-ownership dall´inizio della primavera araba ed è determinata a rafforzare ulteriormente il suo sostegno ai processi di transizione democratica ed economica della regione , sulla base di un approccio differenziato, con i paesi per intensificare gli sforzi per le riforme democratiche che ricevono più supporto. Ciò include: assistenza per la trasformazione democratica, lo sviluppo della società civile, lo Stato di diritto, i diritti umani, la parità di genere e la maggiore trasparenza ed efficienza nei processi elettorali, compreso attraverso la fornitura di consulenza tecnica e di cooperazione e l´invio di missioni di osservatori elettorali; una cooperazione rafforzata nel settore della libertà, sicurezza e giustizia, in particolare attraverso i dialoghi in materia di migrazione, mobilità e sicurezza e lo sviluppo di partenariati per la mobilità, come nonché tramite il sostegno per affrontare lo stato di diritto, la riforma del settore della sicurezza e le sfide di gestione delle frontiere; promozione della prosperità economica condivisa, anche contribuendo alla stabilità macroeconomica, promuovere le riforme economiche e un clima adatto agli affari e agli investimenti e mantenere lo slancio sulle globali e approfondite accordi di libero scambio, per moltiplicare le possibilità di scambi commerciali e di crescita; people-to-people contatti, in particolare per quanto riguarda la promozione degli scambi tra i giovani nell´Unione europea e nei paesi vicini meridionali, in particolare nel quadro del programma Erasmus Mundus. Particolare attenzione dovrebbe essere data alla promozione della occupabilità dei giovani e delle donne. La Commissione, in particolare, fornire assistenza e consulenza per migliorare la qualità dell´istruzione e della formazione professionale, per aumentare ulteriormente gli scambi di studenti, di sviluppare il dialogo politico in materia di istruzione, l´occupabilità e la formazione professionale e per stimolare gli scambi di giovani; cooperazione rafforzata in una vasta gamma di settori quali la ricerca, l´imprenditorialità e le Pmi, agricoltura, trasporti, compresa l´aviazione e dei servizi marittimi, l´ambiente, il cambiamento climatico, l´energia, le telecomunicazioni, le amministrazioni ´il rafforzamento delle capacità, la cultura, e la condivisione di conoscenze e scambi di esperti sui processi di transizione. Task force congiunte sono stati stabiliti con alcuni di questi paesi per assicurare che l´approccio dell´Ue è completa e coerente. E ´inoltre importante garantire maggiori sinergie e il coordinamento tra il sostegno proposto dalla Ue, i suoi Stati membri e altri attori. Questo impegno complessivo armato ha comportato l´erogazione di fondi aggiuntivi e assistenza macrofinanziaria ai paesi in transizione. L´ue farà tutto il possibile per sostenere le riforme e rispondere ai bisogni individuali di questi paesi, nel breve e nel medio e lungo termine. La Bei è invitata a continuare a rafforzare il suo sostegno agli investimenti nel settore privato, le infrastrutture e il cambiamento climatico nella regione. E ´anche necessario esplorare ulteriori modi per rafforzare il dialogo politico, compreso il dialogo al più alto livello, con i paesi in fase di transizione verso la democrazia, e di promuovere le sinergie con le iniziative regionali come l´Unione per il Mediterraneo e il "Dialogo 5 +5 ". L´ue sosterrà gli sforzi verso una maggiore integrazione regionale. Il Consiglio europeo accoglie con favore la comunicazione sul sostegno una più stretta cooperazione e l´integrazione regionale nel Maghreb. Il Consiglio europeo invita le istituzioni dell´Ue, gli Stati membri ei partner mediterranei per mantenere un alto livello di sforzo e impegno. Si invita l´Alto Rappresentante e la Commissione a mantenere rapporti con il vicinato meridionale in esame. Esso invita il Consiglio a valutare l´efficacia delle politiche dell´Ue e degli strumenti nell´assistere la transizione politica ed economica della regione e di riferirgli entro giugno 2013. Il Consiglio europeo deplora la terribile situazione in Siria, che rimane il più preoccupante tra i paesi le cui società sono stati mobilitati nella primavera araba. Si chiede la fine immediata della violenza ed esprime la sua preoccupazione per le diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, per i quali il regime di Assad ha la responsabilità primaria. Ribadisce il suo sostegno agli sforzi del rappresentante speciale Brahimi comune per giungere a una soluzione politica. Esprime il suo sostegno alle aspirazioni della popolazione siriana e per la Coalizione nazionale siriano come legittimi rappresentanti del popolo siriano, e sottolinea la necessità di una transizione politica verso un futuro senza Assad e il suo regime illegittimo. L´ue mobilitare le proprie risorse in modo da dare la sua assistenza completo per il consolidamento della pace e della democrazia. Essa continuerà a fornire aiuti umanitari e ogni altro sostegno civile alla popolazione siriana. In questo contesto e alla luce della situazione di emergenza umanitaria, il Consiglio europeo accoglie con favore gli impegni significativi assunti alla conferenza dei donatori Kuwait, incoraggia gli Stati membri e la Commissione ad aumentare ulteriormente i loro rispettivi contributi e invita tutte le parti coinvolte nel conflitto per facilitare l´accesso agli aiuti umanitari . Il Consiglio europeo rammenta la tasking al Consiglio nel dicembre di lavorare su tutte le opzioni per sostenere e aiutare l´opposizione e per permettere un maggiore sostegno per la protezione dei civili. A questo proposito, la Commissione osserva che il Consiglio valuterà e rivedere, se necessario, il regime delle sanzioni alla Siria nella sua prossima riunione in vista della sua scadenza marzo. Mali - Ricordando le conclusioni del Consiglio del 31 gennaio, il Consiglio europeo accoglie con favore l´azione decisiva intraprese dalle forze del Mali armate, in particolare sostenute dalla Francia, altri Stati membri dell´Ue e dei paesi della regione, per ripristinare l´integrità territoriale del paese e l´autorità del Mali stato. L´ue è impegnata a portare il sostegno finanziario e logistico per la realizzazione accelerata del afro-missione a guida supporto internazionale in Mali. L´adozione della tabella di marcia per il passaggio da parte dell´Assemblea Nazionale del Mali è un passo fondamentale verso il ripristino della democrazia, costituzionale ordine e il controllo civile sulle forze armate in Mali e deve essere attuata con urgenza. Ciò consente la ripresa graduale della cooperazione europea allo sviluppo, al fine di rispondere rapidamente alle esigenze prioritarie del Mali. L´ue è pronta a sostenere l´attuazione della tabella di marcia, anche attraverso il sostegno al processo elettorale. E ´fondamentale per ripristinare un dialogo nazionale aperto alle popolazioni del nord e di tutti i gruppi che rifiutano il terrorismo e riconoscere l´integrità del paese . Le autorità del Mali dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per evitare ulteriori violazioni dei diritti umani e lottare contro l´impunità. L a lui imminente avvio della missione europea per la formazione e il rapido spiegamento di osservatori contribuirà contribuirà a rafforzare l´autorità civile, nel rispetto del diritto umanitario internazionale e la promozione dei diritti umani. Il Consiglio europeo accoglie con favore l´esito della riunione del supporto e gruppo che segue sulla situazione nel Mali del 5 febbraio che ha aggiunto slancio politico per l´attuazione della tabella di marcia. Iii. Quadro Finanziario Pluriennale - Il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sul prossimo quadro finanziario pluriennale di cui al documento 37/13.  
   
   
UE: QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014-2020 PER PRINCIPIANTI  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2013- Di seguito un rapido glossario riguardante il Quadro finanziario pluriennale, dibattuto durante il vertice europeo del 7 e 8 febbraio. • Massimali – fissare dei limiti. Come in "massimali per i pagamenti di alcuni beneficiari della politica agricola comune" o tasso massimo di stanziamenti per la coesione (importo massimo del finanziamento che uno Stato membro può ricevere dal Fondo di coesione). • Aliquota di prelievo (per la risorsa Iva) – percentuale del ricavato della riscossione dell´Iva a livello nazionale da destinare al bilancio Ue. Alcuni Stati membri beneficiano di un’aliquota di prelievo "ridotta". • Tetti di spesa - gli importi massimi annuali che l´Ue può spendere in diversi settori o per la spesa globale in un dato anno. Nota che il Qfp riguarda soltanto tetti di spesa per i futuri bilanci annuali. • Direzione centrale – quando un fondo o un programma è gestito direttamente (scegliendo a chi attribuire gli appalti, aggiudicando delle sovvenzioni, trasferendo fondi, monitorando attività, ecc.) dalla Commissione europea (gestione centralizzata diretta) o da una delle sue agenzie (gestione centralizzata indiretta). (In contrapposizione alla gestione concorrente) • Impegni giuridici dell´Ue - impegno a fornire finanziamenti, purché siano soddisfatte determinate condizioni. L´ue "s’impegna" a rimborsare la propria quota dei costi di un progetto finanziato dall´Ue a conclusione del progetto. Firmi l’impegno oggi, ma dovrai pagare anni dopo. Gli impegni di oggi sono i pagamenti di domani. I pagamenti di oggi, sono gli impegni di ieri. • Condizionalità – fissare una o più condizioni per il versamento dei fondi. Nella proposta della Commissione, la condizionalità “ex ante” nella politica di coesione comporta che i beneficiari dei fondi devono convincere la Commissione che il loro progetto è in linea con la strategia Europa 2020 e si concentra sui risultati già prima del lancio. La “condizionalità macro-economica” subordina i finanziamenti Ue alle riforme strutturali e alle politiche di bilancio, in modo da ridurre il disavanzo e il debito negli Stati membri (cfr. Contratti di partenariato). • Meccanismo per collegare l´Europa – una proposta della Commissione di stanziare risorse per migliorare l´interconnessione tra gli Stati membri dell´Unione europea in tre settori: trasporti, energia e tecnologie dell’informazione. Ad esempio: permettere alle energie rinnovabili di passare dalla Spagna alla Germania o la costruzione delle connessioni ferroviarie mancanti tra gli Stati membri. • (Pagamento) Convergenza nella politica agricola comune - riduzione delle disparità tra i livelli di pagamenti diretti agli agricoltori tra gli Stati membri. • Meccanismo di correzione (riduzione) – misura di compensazione per gli Stati membri il cui contributo al bilancio dell´Ue è percepito come troppo elevato rispetto alla rispettiva ricchezza e ai benefici che essi ottengono dal bilancio dell´Ue. Esistono diversi tipi di rettifiche: 1.Correzioni senza limiti di tempo: Correzione a favore del Regno Unito ("correzione britannica"): il Regno Unito è rimborsato dal 66% della differenza tra il suo contributo e ciò che riceve dal bilancio. Il costo della correzione britannica è ripartito tra i paesi membri dell´Ue; Finanziamento ridotto della correzione britannica per la Germania, i Paesi Bassi, l´Austria e la Svezia ("correzione sulla correzione"). 2.Le rettifiche che si concluderanno alla fine del 2013 Riduzione dei contributi basati sull´Iva per la Germania, i Paesi Bassi, l´Austria e la Svezia Forfait riduzione dei contributi basati sull’Rnl per i Paesi Bassi e la Svezia • Requisiti di condizionalità – nel quadro della politica agricola comune. Meccanismo che subordina i pagamenti diretti al rispetto da parte degli agricoltori delle norme fondamentali in materia di ambiente, sicurezza alimentare, salute delle piante e degli animali e benessere degli animali, nonché dell´obbligo di mantenere la terra in buone condizioni agronomiche e ambientali. • Norme di disimpegno (n + 1, n + 2 …) – come regola generale, i progetti finanziati dall´Ue iniziano e devono essere ultimati entro un determinato esercizio finanziario. Per esempio, la regola n + 2 in relazione alla politica di coesione comporta che gli Stati membri devono inviare all’Ue le domande di rimborso per l´ importo stanziato per l´esercizio dell’anno "n" entro la fine del secondo anno consecutivo "n + 2". Qualsiasi parte dell´importo stanziato per l´esercizio "n" che viene inviato entro quella scadenza verrà "disimpegnato" (dedotte dal finanziamento globale). • Cooperazione rafforzata – questa procedura consente a un gruppo di almeno nove Stati membri di portare avanti un´iniziativa proposta dalla Commissione quando risulti impossibile raggiungere un accordo unanime su di esso. Essa intende ovviare alla situazione in cui alcuni Stati membri non riescono ad andare avanti con un approccio comune a causa della riluttanza e de disaccordo di altri. Questa procedura è ad esempio approvata per l´imposta sulle transazioni finanziarie. • Flessibilità (del bilancio dell´Ue) - rigorose regole si applicano al bilancio dell’Ue. È estremamente difficile passare spostare fondi da una parte all´altra, che porta a situazioni in cui si hanno simultaneamente un’eccedenza complessiva e allo stesso tempo una mancanza di fondi in settori specifici. Il Parlamento europeo e la Commissione chiedono più flessibilità nel futuro bilancio dell´Ue. • Voce (i) – il bilancio Ue è diviso in 6 parti e così anche il quadro finanziario pluriennale. La rubrica 1 comprende sostanzialmente politiche economiche (sostegno alle Pmi, all’istruzione, all´innovazione, alla politica di coesione, ecc…). La rubrica 2 comprende l´agricoltura, la pesca e l´ambiente. La rubrica 3 comprende la giustizia e l´ immigrazione. La rubrica 4 si occupa di questioni come gli affari internazionali a livello mondiale, la cooperazione, ecc. La rubrica 5 riguarda il funzionamento dei costi dell’Ue (stipendi del personale, edifici, pensioni, ecc.). La rubrica 6 è meno citata e riguarda le compensazioni. • All´interno/all´esterno il Qfp – tradizionalmente, alcuni fondi o progetti sono lasciati al di fuori del quadro finanziario pluriennale in genere ma non esclusivamente a causa della loro natura imprevedibile; La riserva per gli aiuti d´emergenza, il Fondo di solidarietà sono utilizzati per le catastrofi impreviste. Per la loro natura è impossibile prevedere gli importi necessari. Anche il Fondo europeo di sviluppo è escluso dal Qfp in quanto gli Stati membri contribuiscono in modo diverso rispetto al loro finanziamento del bilancio Ue. • Strumenti di finanziamento innovativi, come le obbligazioni per il finanziamento di progetti: nuovi meccanismi che mirano a reperire fondi aggiuntivi come le micro-contribuzioni, le imposte, i partenariati pubblico-privato e le operazioni finanziarie di mercato. • Qfp – il quadro finanziario pluriennale stabilisce le priorità di spesa e gli importi massimi annuali che l´Unione europea può spendere in diversi settori, per un periodo fissato (diversi anni). I massimali previsti nel regolamento del Qfp non sono equivalenti al bilancio dell´Ue. Il bilancio annuale dell´Ue è sempre inferiore ai massimali di spesa del quadro finanziario pluriennale. Il Qfp riguarda sia le fonti di reddito per il bilancio dell´Ue sia i meccanismi di correzione per il periodo finanziario cui si riferisce. Attualmente il Qfp è di 7 anni. L’attuale periodo di finanziamento (2007-2013), si applica fino al 31 dicembre 2013. • Saldo netto – la differenza tra il contributo di uno Stato membro al bilancio dell´Ue e l´importo dei fondi del bilancio Ue di cui esso beneficia. Il saldo netto non tiene conto di altri vantaggi finanziari, economici e politici di uno Stato membro dell´Ue, come il mercato interno che consente alle imprese di operare in qualunque paese dell’Ue. • Contratti di partenariato, la Commissione propone di concludere contratti di partenariato con ogni Stato membro. Tali contratti hanno lo scopo di garantire che i fondi stanziati sono in linea con la strategia Europa 2020. • Pagamenti - trasferimenti effettivi di contante dal bilancio dell´Ue ai creditori durante l´anno in corso, derivanti da impegni del passato. • I Ral (reste à liquider) - somma degli impegni concordati, ma che non si sono ancora tradotti in pagamenti. • Gli importi riservati – importi a titolo di un programma o parte del bilancio dell´Ue specificamente dedicato a un tema o strumento. Parti del Fondo di coesione sono ad esempio accantonate per il meccanismo che mira a collegare l´Europa (trasporti). • Rete di sicurezza - livello minimo di finanziamento Ue garantito agli Stati membri attraverso i Fondi strutturali e di coesione. • Normative settoriali – legislazione in cui si specificano le norme e il funzionamento dei programmi in diverse politiche (coesione, agricoltura, ricerca, cultura, ecc.). Le normative settoriali rientrano nel campo di applicazione della procedura di codecisione in cui viene adottata una decisione, sia dal Consiglio che dal Parlamento europeo. Quasi 80 proposte legislative settoriali sono stati proposte dalla Commissione per il periodo 2014-2020. • Gestione concorrente, quando la gestione dei fondi Ue o dei programmi è delegata agli Stati membri (contrariamente a quanto accade per direzione centrale). La grande maggioranza dei progetti finanziati dall´Ue sono in regime di gestione concorrente.  
   
   
BRUXELLES: PREPARAZIONE DEI MINISTRI ECONOMICI E FINANZIARI DEL CONSIGLIO DI DOMANI  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2013 - Il Consiglio dell´Unione europea dei ministri dell´Economia e delle Finanze si terrà Martedì 12 febbraio alle 10.30. La Commissione europea sarà rappresentata da Olli Rehn, vicepresidente e commissario per gli Affari economici e monetari e l´euro, Algirdas Š emeta, commissario per la Fiscalità e l´unione doganale, l´audit e la lotta antifrode e Janusz Lewandowski, commissario per la Programmazione finanziaria e il bilancio . Una conferenza stampa è prevista per il dopo la riunione. 1 Scarico da dare alla Commissione per l´esecuzione del bilancio per il 2011 (Et) I 27 ministri delle finanze si dovrebbe raccomandare la concessione del discarico alla Commissione per l´esecuzione del bilancio dell´Unione europea nel 2011. La raccomandazione si basa sulla relazione della Corte dei conti annuale (cfr. Ip/12/1174 ) e richiede la maggioranza qualificata in seno al Consiglio. Dopo la sua adozione, la raccomandazione sarà presentato al comitato per il controllo di bilancio del Parlamento europeo. Votazione plenaria finale del Parlamento europeo sul discarico del bilancio è prevista per aprile 2013. La raccomandazione del Consiglio è una parte essenziale della procedura di discarico di bilancio (come previsto dall´articolo 319 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea). 2, gli orientamenti del Consiglio per il bilancio per il 2014 (Pf) Commissario Lewandowski informerà il Consiglio delle difficoltà nella preparazione del progetto di bilancio Ue 2014, in mancanza di un accordo sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020 nel 2014 sarà il primo anno del nuovo periodo finanziario e che la Commissione deve iniziare a lavorare su il progetto di bilancio senza sapere che cosa soffitti e quali programmi saranno adottati. Sarà anche ricordare agli Stati membri i problemi ricorrenti di stanziamenti di pagamento nel bilancio dell´Ue: questi ultimi tre anni, ha votato il bilancio sono stati costantemente inferiori alle esigenze, creando così un effetto valanga di bollette da pagare rotolò sul l´anno successivo. Egli sottolinea che l´Europa deve iniziare il nuovo periodo finanziario con "una tabula rasa di bilancio", piuttosto che portare il peso del passato bilanci denutriti. 3 Preparazione della riunione del G20 dei ministri delle finanze e dei governatori (Mosca, Russia, 15-16 febbraio 2013) (Soc) I ministri si scambieranno opinioni sulla prossima riunione del G20 dei ministri delle finanze e dei governatori che si terrà a Mosca il 15-16 febbraio 2013. I ministri dovrebbero concordare sul fatto che la messa a fuoco delle discussioni sull´economia globale, dovrebbe essere la necessità di credibili piani a medio termine di risanamento del bilancio negli Stati Uniti e in Giappone. Rischi di coda si sono ritirate in modo significativo grazie dell´area dell´euro ad azioni politiche forti. Inoltre, i ministri sono tenuti a sottolineare che è fondamentale seguire l´impegno da parte di leader del G20 in occasione del vertice di Los Cabos per identificare da quest´anno vertice di San Pietroburgo "credibili e ambiziosi obiettivi specifici per paese per il rapporto debito-Pil oltre il 2016 ". I ministri discuteranno anche l´attuale riforma delle quote del Fmi. Ci si aspetta che con favore l´accordo in seno al Fmi di integrare le discussioni quote formula con la revisione generale delle quote 15. Il completamento della revisione è prevista per gennaio 2014. 4 Rilevazione annuale della crescita 2013 (Soc) I ministri sono tenuti ad adottare le conclusioni sulla terza Indagine della Commissione annuale della crescita (Ags), che la Commissione ha adottato il 28 novembre 2012. L´ags dà il via il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche, che mira a garantire che gli Stati membri allineare i loro piani di bilancio ed economica con il patto di stabilità e crescita e la strategia Europa 2020. Il messaggio principale della Ags per quest´anno è che, mentre le politiche dell´Ue stanno cominciando a mostrare i risultati, non c´è spazio per l´autocompiacimento come la riforma è necessario continuare a garantire una crescita sostenibile e l´occupazione. Per questo motivo la Commissione ritiene che le cinque priorità delineate nel Ags per il 2012 (cfr. Memo/11/821 ) rimangono valide. Queste cinque priorità sono: perseguire differenziata, favorevole alla crescita consolidamento fiscale; ripristino prestito normale per l´economia, promuovere la crescita e la competitività di oggi e di domani, lottare contro la disoccupazione e le conseguenze sociali della crisi e la modernizzazione della pubblica amministrazione (cfr. Ip/12 / 1274 , Memo/12/910 ). Il Consiglio europeo del 13/14 dicembre concordato con le priorità individuate e ha incaricato il Consiglio a proseguire le discussioni in corsa fino al Consiglio europeo del 14/15 marzo, che rilascia le linee guida per le politiche economiche degli Stati membri ´. Vice-presidente Olli Rehn ha recentemente sottolineato che è essenziale per mantenere la rotta della riforma. "Fare un reale progresso nella nostra agenda politica, facendo un uso efficace del semestre europeo sarà un test cruciale per la credibilità dell´Europa." 5 Relazione meccanismo di allerta 2013 (Soc) I ministri sono tenuti a favore la relazione Meccanismo di allerta (Amr), che la Commissione ha pubblicato il 28 novembre per lanciare la seconda fase della procedura per gli squilibri macroeconomici (Mip). La relazione chiede approfondite recensioni di sviluppi relativi alla costituzione e agli squilibri macroeconomici in 14 Stati membri dell´Ue: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Slovenia, Finlandia, la Svezia e il Regno Unito (cfr. Ip/12/1275 , Memo/12/912 ). Per dodici di questi paesi, una approfondita analisi è stata già effettuata nel primo ciclo della procedura nella primavera del 2012, e gli squilibri - di varia natura e gravità - sono stati trovati di esistere. I paesi interessati orientamenti politici ricevuti attraverso le raccomandazioni specifiche per paese nel quadro del semestre europeo (cfr. Memo/12/388 ) nel maggio 2012. Nel Amr, la Commissione ha individuato gli Stati membri la cui situazione macroeconomica deve sottoporre ad ulteriore esame attraverso un esame approfondito, il cui esito non è pre-giudicato. Solo dopo le recensioni che saranno pubblicate a marzo di approfondimento la Commissione stabilire se squilibri o squilibri eccessivi esistono, e proporre raccomandazioni politiche appropriate. In termini generali, l´Amr presentato segnali positivi che l´aggiustamento degli squilibri macroeconomici sta progredendo sia nell´Ue che nell´area dell´euro, in particolare negli Stati membri con i maggiori squilibri, sostenuti dai guadagni di competitività e di significative riforme strutturali. 6 Relazione sostenibilità fiscale 2013 (Soc) I ministri sono tenuti ad accogliere il Rapporto di Sostenibilità fiscale 2012, che la Commissione ha pubblicato il 18 dicembre 2012 e ad adottare relative conclusioni. Il rapporto analizza la sostenibilità delle finanze pubbliche degli Stati membri. Il deterioramento delle posizioni di bilancio e l´aumento del debito pubblico dal 2008, insieme con le pressioni di bilancio poste dall´invecchiamento demografico come stimato nella relazione 2012 sull´invecchiamento (vedi Memo/12/1001 ), composti tra loro e rendere la sostenibilità fiscale una sfida politica acuta. La relazione sottolinea che l´analisi degli sviluppi futuri del debito pubblico ei rischi per la sostenibilità delle finanze pubbliche è fondamentale nella congiuntura attuale per i paesi della zona euro e l´Unione europea per essere in grado di formulare risposte politiche adeguate , di natura sia fiscale e strutturale, e ripristinare la credibilità e la fiducia. Garantire la sostenibilità di bilancio richiede un rigido rispetto delle regole di bilancio dell´Ue, nonché di attuazione di ulteriori riforme strutturali. Altri problemi: La Presidenza irlandese è dovuto aggiornare i Ministri sulle attuali proposte legislative, che potrebbero includere: The Two-pack (Soc) Due progetti di regolamento, la cosiddetta "Two-pack" ( cfr. Memo/11/822) , l´obiettivo di rafforzare ulteriormente la governance economica nella zona euro anche attraverso la preventiva sorveglianza per paese dei bilanci nazionali e fornendo alla Commissione la possibilità di imporre una maggiore sorveglianza per gli Stati membri a far fronte ad una situazione critica o per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria. La Presidenza irlandese informerà sullo stato d´avanzamento del processo legislativo. La Commissione accoglie con favore i progressi compiuti con il Parlamento europeo e il Consiglio nelle "consultazioni a tre" per finalizzare il contenuto tecnico di entrambi i progetti di proposte. Ciò dovrebbe facilitare un accordo in prima lettura sul pacchetto nel prossimo futuro. In qualità di Vice-presidente Olli Rehn ha detto di recente, l´adozione del Two-pack è un fondamento necessario per ricostruire l´Unione economica e monetaria verso un´unione vera stabilità sia di responsabilità e di solidarietà. Vigilanza bancaria Mechanism (Sdr) Il 1 4 dicembre 2012 il Consiglio ha adottato un orientamento generale sul set di proposte per un singolo meccanismo di controllo (Ssm) per le banche. Sono in corso le consultazioni a tre. Il nuovo sistema di vigilanza con la Bce al suo centro si propone di rafforzare l´Unione economica e monetaria. L´ssm è un primo passo verso una vera e propria unione bancario come è stato stabilito nella comunicazione della Commissione del 12 settembre 2012 e nel "Blueprint per un´unione profonda e genuina economica e monetaria", del 28 novembre 2012 (cfr. (Ip / 12/953) e Ip/12/1272 ). Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/finances/committees/index_en.htm  Revised norme sui requisiti patrimoniali (Crd Iv) (Sdr) Il pacchetto legislativo rafforza la regolamentazione del settore bancario. Consultazioni a tre sono in corso. Il pacchetto proposto dovrebbe sostituire gli attuali requisiti patrimoniali direttive (2006/48 e 2006/49) con una direttiva e un regolamento che costituiscono un altro passo importante verso la creazione di una più solida e più sicuro sistema finanziario , di applicazione dell´accordo di Basilea Iii. La direttiva disciplina l´accesso alle attività di raccolta di depositi, mentre il regolamento stabilisce i requisiti prudenziali che le istituzioni devono rispettare (vedi Ip/11/915) . Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/bank/regcapital/index_en.htm  Markets in Financial Instruments Directive (Mifid) (Sdr) Il pacchetto comprende due proposte legislative, una direttiva (Mifid) e un regolamento (Mifir) ( cfr. Ip/11/1219 ). Il Parlamento europeo ha votato i due testi in plenaria nel mese di ottobre 2012. La prima riunione del Consiglio di gruppo di lavoro sotto la presidenza irlandese ha avuto luogo il 5 febbraio 2013; altri ne seguiranno nello stesso mese. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/securities/isd/index_en.htm  Direttiva sugli abusi di mercato (Sdr) Un approccio del Consiglio generale è stato approvato lo scorso dicembre sia il regolamento e la direttiva penale sanzioni. Il Parlamento europeo ha adottato il suo parere in prima lettura sulle due proposte nel mese di ottobre 2012 in commissione, e ha preso questa posizione comitato come il mandato per i triloghi. Sia il Consiglio e posizioni del Parlamento incorporare le proposte modificate della Commissione, adottato nel luglio scorso, ( vedi Ip/12/846 ) che si estendono dalla Commissione originali proposte di abusi di mercato per coprire la manipolazione dei parametri di riferimento. Il primo trilogo sugli abusi di mercato ha avuto luogo il 24 gennaio 2013, e gruppi di lavoro tecnici sul regolamento avrà inizio il 7 febbraio 2013 e continuerà nel corso del mese. Per maggiori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/securities/abuse/index_en.htm    
   
   
UE: ŠTEFAN FüLE, COMMISSARIO PER L´ALLARGAMENTO E LA POLITICA DI VICINATO, INCONTRA I MEMBRI DEL GOVERNO UCRAINO  
 
Kiev, 11 febbraio 2013 - Osservazioni di Štefan Füle, commissario per l´allargamento e la politica di vicinato, alla stampa dopo l´incontro del 7 febbraio con i membri del governo ucraino: “ Questa è la mia settima visita in Ucraina, ma per la prima volta ho partecipato a una riunione evento unico con membri chiave del governo i cui portafogli riguardano l´agenda europea. Questo è un momento unico e testimonianza unica delle relazioni speciali che abbiamo. Il mio messaggio ho portato da Bruxelles è molto chiaro: E ´tempo per l´Ucraina per prendere il suo posto tra i paesi che stanno plasmando attivamente e affrontare insieme le sfide globali. E ´il momento di unirsi alla fratellanza di fiducia. Abbiamo una finestra di opportunità per andare avanti. Ma il tempo è breve. L´unione europea è impegnata a firmare l´accordo di associazione, compresa la parte sull´integrazione economica chiamato Dcfta, a condizione che vi è determinata azione e progressi tangibili su tre questioni fondamentali: la giustizia selettiva, le negligenze delle elezioni di ottobre e proseguire le riforme Agenda di associazione. Se vi è consegna, la firma è a portata di mano, possibilmente al momento del partenariato orientale (Po) tenutosi a Vilnius nel mese di novembre. Abbiamo parlato della tabella di marcia tra oggi e il vertice di Vilnius su ciò che deve essere fatto. Ne ho parlato non solo qui, ma anche al Parlamento europeo a Strasburgo e anche per entrambi Cox presidenti e Kwasniewski della loro missione che è stata estesa. E ´importante che ci sia progressi tangibili e che la parte ucraina offre questa missione con l´aiuto sostanziale. Oggi ho ripetuto più e più volte che il 2013 è un anno di opportunità. Si tratta di un anno non solo di intensificare le relazioni tra l´Ucraina e l´Unione europea, ma anche per rafforzare la base politica, economica e giuridica della nostra cooperazione. In tutti questi anni ci siamo preparati e parlando di ottenere l´Ucraina con l´Unione europea. Ora abbiamo programma concreto come farlo e come costruire più paesi dell´Ue in Ucraina. Dopo alcuni recenti battute d´arresto in Ucraina, vi è la necessità di ritrovare la fiducia che l´Ucraina potrebbe emergere come un paese europeo moderno. Così, mi sono concentrato insieme con il Primo Ministro ed i suoi ministri chiave sull´impegno del governo a intraprendere le misure necessarie e di fare un bilancio dei progressi compiuti in vista del prossimo vertice Ue-ucraina tenutosi a Bruxelles il 25 febbraio.  
   
   
UE: I RITARDI DI PAGAMENTO NELLE TRANSAZIONI COMMERCIALI SE NE PARLA OGGI A MILANO  
 
Milano, 11 febbraio 2013 – Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria, interverrà al convegno "I ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali" che si terrà a Milano l´11 febbraio. – ore 9.00 Auditorium Gio Ponti (piano interrato) - Via Pantano 9. Il Convegno, organizzato da Assolombarda e Confindustria, intende approfondire la nuova normativa europea sui ritardi nei pagamenti, nonché i provvedimenti dello scorso anno finalizzati allo smaltimento del debito pregresso della Pubblica Amministrazione. La direttiva Ue prevede infatti l´obbligo per la Pubblica Amministrazione di pagare entro 30 giorni (salvo limitate eccezioni), pena interessi di mora superiori all´8%. Il ritardo nei pagamenti ha un effetto drammatico sulle imprese europee creditrici, che sono costrette ad accumulare debiti per decine di miliardi di euro e a sottrarre risorse all´economia reale. Senza accesso ai capitali, specie per le Pmi, non vi potranno essere investimenti in competitività, innovazione e nuova occupazione. Attualmente in Europa un´impresa su tre non riesce a ottenere il credito richiesto e circa 1/3 dei fallimenti in Europa sono causati da ritardi nei pagamenti. Se è legittimo per gli Stati imporre una riscossione tempestiva dei tributi, specie in tempi di austerità, è altrettanto doveroso, anche moralmente, che le amministrazioni pubbliche paghino i debiti alla scadenza, evitando la chiusura di aziende sane e la perdita di occupazione. Al termine del suo intervento (dalle 10 alle 12) il Vicepresidente Tajani incontrerà i giornalisti. Programma e informazioni: http://www.Assolombarda.it/servizi/mercato/appuntamenti/i-ritardi-di-pagamento-nelle-transazioni-commerciali  Lancio campagna europea sui ritardi nei pagamenti: http://europa.Eu/rapid/press-release_memo-12-742_it.htm  e http://europa.Eu/rapid/press-release_ip-12-1071_it.htm    
   
   
MISSIONE CE, BCE E FMI IN IRLANDA PER LA REVISIONE NONO PROGRAMMA ECONOMICO DEL GOVERNO  
 
 Bruxelles, 11 febbraio 2013 - Squadre del personale della Commissione europea (Ce), Banca centrale europea (Bce) e del Fondo monetario internazionale (Fmi) ha visitato Dublino durante 29 gennaio-7 febbraio, 2013 per la revisione nono programma economico del governo e si è incontrato con una serie di soggetti interessati . Forte track record irlandese di attuazione del programma è stata mantenuta, contribuendo a miglioramenti sostanziali nell´accesso al mercato e le condizioni per il sovrano e anche - sia pure in misura più contenuta - per le banche. Ce / Bce / Fmi squadre Missione ha continuato a discussioni tecniche con le autorità sulla possibilità di migliorare ulteriormente la sostenibilità del performanti programma di aggiustamento. Squadre Missione anche iniziato a discutere sul modo migliore di preparare e sostenere un uscita di successo e durevole di finanziamento del programma. Ripresa economica irlandese continua e si prevede di ottenere a poco a poco slancio, con previsioni di crescita per consolidare a oltre l´1 per cento nel 2013 e di oltre il 2 per cento nel 2014. La crescita delle esportazioni irlandesi è uno dei principali motori della ripresa in corso, ma dipende in larga misura il ritmo della ripresa partner commerciali. Le esportazioni nette sono tuttavia supportate da una significativa inversione di perdite di competitività subite durante il periodo di boom. Allo stesso tempo, la disoccupazione elevata e ancora bilanci deboli continuano a pesare sull´economia nazionale. Una risoluzione tempestiva delle sofferenze delle banche prestiti aprirà la strada per migliorare la situazione del settore bancario, il ripristino dell´offerta di credito, ridurre l´incertezza, e, in ultima analisi, consentendo una ripresa duratura della domanda interna. Il governo dovrebbe aver ampiamente soddisfatti per il 2012 obiettivi di bilancio e conferma l´impegno a un massimale 2.013 disavanzo del 7,5% del Pil e per correggere il disavanzo eccessivo entro il 2015. Fiducia del mercato in Irlanda del riequilibrio del bilancio solido è essenziale per il ritorno durevole del paese ai finanziamenti del mercato, rendendo l´implementazione rigorosa del bilancio 2013 misure essenziali. In particolare, gli sforzi del governo per garantire maggiore gestione del bilancio della sanità, dove superamenti di spesa si è verificato nel 2012, deve fornire servizi di alta qualità per la salute nel rispetto di rapporto qualità-prezzo più in linea con gli altri paesi dell´Unione europea. Una rapida conclusione dei negoziati con i sindacati del settore pubblico dovrebbero consentire risparmi da proteggendo nel contempo la fornitura di servizi pubblici fondamentali. La disoccupazione rimane ostinatamente alto, ed è sempre più a lungo termine in natura. La riduzione deve rimanere una priorità politica urgente. Un rilancio dell´occupazione nel settore privato dovrebbe iniziare nel 2013, ma il tasso di disoccupazione può declinare solo gradualmente, ostacolato dai prevalenti inadeguatezza significative competenze tra i disoccupati. Intensificato gli sforzi per aiutare i disoccupati di lunga durata sono necessari, anche ridistribuzioni di aumentare il numero di case manager e garantendo loro una formazione adeguata, la mobilitazione di risorse per l´attivazione attraverso il coinvolgimento del settore privato e di istruzione rilevanti e opportunità di formazione per i disoccupati. Accelerare la realizzazione dei progetti di investimento, compresi quelli finanziati dalla Banca europea per gli investimenti, Fondo Pensione Nazionale Reserve, gli investitori privati, e da una parte dei proventi delle attività statali di vendita potrebbe anche contribuire ad affrontare la sfida della disoccupazione in modo tempestivo. Buoni progressi sono stati compiuti nella riparazione settore finanziario irlandese, che dovrebbe consentire la tempestiva rimozione dei costosi idoneo sistema di garanzia passività, il miglioramento della redditività delle banche. Tuttavia, le azioni decisive restano essenziali per garantire la capacità delle banche di concedere prestiti e sostenere la ripresa. La priorità deve essere nel 2013 per le banche di fare progressi dimostrabili nel migliorare la qualità degli attivi. La gestione dei mutui e prestiti alle Pmi in arretrato deve essere ulteriormente migliorato per raggiungere la sostenibilità per le famiglie e le imprese in difficoltà, ma vitale. Data l´entità degli arretrati mutui, le autorità di vigilanza dovrebbero garantire che le banche di intensificare il loro impegno con i clienti al fine di trovare soluzioni durature con la situazione dei mutuatari. L´attivazione tempestiva del nuovo quadro di insolvenza personale sosterrà questi sforzi. A titolo integrativo, maggiori sforzi può essere fatto per perseguire dei mezzi giuridici per non sostenibili investimenti immobiliari debiti correlati. Rafforzamento progressi nella risoluzione di arretrati prestiti alle Pmi è importante anche dato il ruolo chiave di questo settore nella creazione di posti di lavoro. Le condizioni di mercato per le obbligazioni irlandesi continuano a migliorare, con riferimento a 8 anni i rendimenti ora sotto del 4,5 per cento e le emissioni obbligazionarie recenti attirando grande interesse degli investitori. Ci sono stati anche promuovere il miglioramento delle condizioni di finanziamento per banche e parastatali utilità. I cali di rendimento significativi sul debito sovrano irlandese riflettere crescente fiducia internazionale nella realizzazione politica di forte dell´Irlanda, come pure la dichiarazione dei leader della zona euro il 29 giugno e l´annuncio della Bce di operazioni definitive monetarie ai primi di settembre. Ma la fiducia dei mercati resta vulnerabili fornita ingenti debiti pubblici e privati ​​e le squadre di missione ha sottolineato la necessità di proseguire gli sforzi politici forti da parte delle autorità irlandesi al fine di porre solide basi per l´uscita del programma di successo alla fine del 2013 e un ritorno duraturo al finanziamento sul mercato. Gli obiettivi principali di Irlanda Ue-fmi programma sostenuto è quello di affrontare le debolezze del settore finanziario e mettere l´economia irlandese sulla strada della crescita sostenibile, finanze solide e la creazione di posti di lavoro, mentre proteggere i poveri e più vulnerabili. Il programma comprende i finanziamenti provenienti dall´Unione europea e Stati membri dell´Ue pari a € 45 miliardi di euro e un € 22500000000 Extended Fund Facility con il Fmi. Conclusione di questa recensione metta a disposizione un esborso di € 1 miliardo da parte del Fmi e di € 1,6 miliardi entro il Efsm / Efsf, con dei paesi membri dell´Unione prevede di erogare un ulteriore € 0500000000 attraverso prestiti bilaterali. La missione prossima revisione è prevista per aprile 2013.  
   
   
UE: IL COMMISSARIO MICHEL BARNIER SUI PARAMETRI DI RIFERIMENTO DEI TASSI DI INTERESSE INTERBANCARI  
 
Bruxelles, 11 febbraio, 2013 - I tassi di interesse di riferimento Interbancari di riferimento sono sistemici e sono importanti per la trasmissione della politica monetaria dell´area dell´euro. La Commissione sta pertanto seguendo gli sviluppi su Euribor, in particolare la partenza recente di un certo numero di banche del gruppo. L´integrità di punti di riferimento è fondamentale per la fissazione dei prezzi di molti strumenti finanziari, contratti commerciali e non commerciali. I guasti possono causare perdite per gli investitori, distorcere l´economia reale e minano la fiducia del mercato. A seguito di recenti avvenimenti, la Commissione ha avanzato rapidamente misure per garantire l´integrità dei parametri di riferimento. Le proposte modificate per il regolamento e la direttiva sugli abusi di mercato sono stati politicamente fatto nella prima fase dei negoziati da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. La Commissione proporrà ulteriori norme sui parametri di riferimento del secondo trimestre del 2013 al fine di chiarire ulteriormente il quadro di riferimento in base al quale dovrebbe operare. Nel frattempo, l´Autorità recente bancaria europea (Eba) e europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) di risolvere i problemi consigli in merito alla governance Euribor e di controllo. Pertanto banche del gruppo hanno ora un quadro migliore per dare il loro contributo a benchmark. Parametri di riferimento dei tassi di interesse interbancari sono di importanza sistemica. Il danno da qualsiasi manipolazione dei tassi ha un impatto sul mercato e il pubblico in generale. L´esistenza di punti di riferimento interbancario dei tassi di interesse è anche nell´interesse del mercato e pubblico in generale. Di conseguenza, la presentazione di comunicazioni obbligatorie è stato deciso dalle autorità britanniche in relazione al Libor ed è stato discusso anche nel documento di consultazione dei servizi della Commissione ´. Le banche in considerazione il ritiro dei pannelli contribuiscono devono pertanto tener conto del fatto che essi possono essere tenuti a raggiungere i pannelli. La Commissione intende presentare la sua proposta sui parametri di riferimento nel secondo trimestre del 2013 e mi aspetto che la proposta di includere il potere di imporre contributi obbligatori per i benchmark sistemici come Euribor. A fini di chiarezza, i miei servizi chiederà l´Esma e l´Eba per iniziare i lavori per individuare le banche in vista del loro coinvolgimento nel mercato dei finanziamenti interbancari che dovrebbero essere oggetto di una partecipazione obbligatoria in un contesto di riferimento.  
   
   
INVESTIRE NEL NOSTRO FUTURO: BUONI ESEMPI DI PROGETTI FINANZIATI DALL´UE  
 

Bruxelles, 11 febbraio 2013 -  Il bilancio dell´Unione europea è relativamente piccolo (circa l´1% del RNL dell´UE), ma si può fare una grande differenza. Circa il 94% del bilancio dell´Unione europea sostiene i ricercatori, le imprese, gli agricoltori, le regioni, i giovani e molti altri.

Troppo poco si sa circa i progetti concreti sul campo e come portare a risultati concreti e benefici per i cittadini e le imprese e per l´economia europea. Questo elenco non esaustivo di buoni progetti dell´UE dà un´idea. Sapevate ad esempio che l´UE sostiene soluzioni ai problemi di traffico e ambientali nelle città europee, che aiuta a preservare il nostro ambiente, consente un risparmio di energia e rende la nostra economia più sostenibile? Che sostiene la riconciliazione nell´Irlanda del Nord? Che riunisce università e ricercatori o aiuta gli agricoltori locali? Si stimola lo sviluppo economico e sociale nelle regioni più povere e sostiene i disoccupati. I progressi nella ricerca sul cancro aiuta i pazienti e crea nuovi trattamenti. Ricercatori di alto livello sono abilitati a mettere in comune conoscenze e risparmiare denaro in progetti di ricerca transnazionali a beneficio della competitività europea. Piccole e medie imprese piccole e medie riceveranno sostegno per innovare. I rischi derivanti dal cambiamento climatico e le catastrofi naturali sono mitigati. I giovani hanno la possibilità di studiare, formarsi e volontariato all´estero. I bambini nelle zone di conflitto sono supportati, l´aiuto umanitario viene fornito e la sicurezza alimentare globale è migliorata.

RICERCA

Ambiente + cambiamenti climatici di ricerca

1. Per risparmiare 1 Acqua 500 trilioni di litri ogni anno , ricercatori finanziati dall´UE ha sviluppato un sistema intelligente di irrigazione - Finanziamento: EUR 2.230.000 http://www.waterbee.eu

2. Un team guidato da ricercatori tedeschi hanno scoperto primo foro di ozono osservati nella regione artica - Finanziamento: 3,5 milioni di euro https://www.fp7-reconcile.eu/

3. Un team guidato da ricercatori britannici sta studiando il modo di fusione del ghiaccio-fogli nella regione artica contribuirà all´innalzamento del livello del mare nel corso dei prossimi 2 secoli - Finanziamento: quasi 10 milioni di euro http://www.ice2sea.eu/

4. Finanziato dall´UE team di ricerca si sviluppa in biocarburanti di alghe per ridurre le emissioni di gas a effetto serra - Finanziamento: EUR 1.430.000 http://ow.ly/fl0Cx

5. Con lo sviluppo di nuove tecnologie di dissalazione, i ricercatori dell´UE hanno permesso di ridurre il consumo di acqua dolce nelle torri di raffreddamento del 80% - Finanziamenti: EUR 9.650.000 http://www.aquafit4use.eu/

6. Progetto UE di trovare nuove soluzioni per rendere i fiumi ei laghi più puliti, più sicuro e più sostenibile - Finanziamento: EUR 6.980.000 http://www.wiser.eu

7. Società austriaca riciclaggio della carta ha realizzato un nuovo impianto con tecnologie di sensori sviluppati nel progetto europeo per rilevare le impurità di plastica della carta da macero - Finanziamento: EUR 2.860.000 www.sortit.eu

8. Un italiano guidato da gruppo di ricerca è trovare il modo di rendere gli edifici storici più efficienza energetica , contribuendo a proteggere il nostro patrimonio culturale e clima - Finanziamento: EUR 4.990.000 http://www.3encult.eu/

9. Prima paneuropea database per il monitoraggio degli oceani è ora disponibile come risultato di progetto europeo che coinvolge 28 paesi - Finanziamento: 33,8 milioni di Euro http://ow.ly/fkY2f

Salute di ricerca

10. Il "Progetto Human Brain" creerà il mondo più grande impianto sperimentale per lo sviluppo del modello più dettagliato del cervello , per studiare come funziona il cervello umano e in ultima analisi, per lo sviluppo di un trattamento personalizzato delle malattie neurologiche e affini - Finanziamento: 54 milioni di euro http:/ / www.humanbrainproject.eu/

11. Alcuni ricercatori finanziati dall´UE ha sviluppato il primo dispositivo di rilevamento della caduta indossabile per gli anziani - Finanziamento: 1,1 milioni di euro http://ow.ly/fkXEo

12. Gruppo di ricerca multinazionale finanziata dall´UE progettato e commercializzato primo portatile a raggi X - Finanziamento: EUR 1,03 milioni http://ow.ly/fkXUF

13. Alcuni ricercatori finanziati dall´UE in Danimarca, Regno Unito, Grecia, Norvegia e Spagna trovare legami tra dieta durante la gravidanza e la salute dei bambini "- Finanziamento: 13,6 milioni di euro http://www.newgeneris.org/

14. Alcuni scienziati finanziati dall´UE ha sviluppato metodo di rilevazione più economico e rapido HIV - Finanziamento: 1,6 milioni di eurohttp://ow.ly/fkZxC

15. Unione europea ha investito 1,1 milioni di euro per lo sviluppo T-scanner a raggi, una alternativa più sicura ai raggi X-tecnologie basate - Finanziamento: 1,1 milioni di euro http://ow.ly/fl2Ta

16. Ricercatori UE esame potenziale di particelle di diamante per rilevare e contribuire a trattare il cancro - Finanziamento: EUR 2.780.000 http://www.fp7-dinamo.eu/about.html

17. Multinazionale progetto di ricerca UE ritiene modo di utilizzare le proteine ​​vegetali per la produzione di vaccini per gli esseri umani e gli animali - Finanziamento: 2 milioni di euro http://www.plaprova.eu/

18. Ricercatori dell´UE hanno trovato marcatori molecolari nel cancro della tiroide, che consente di identificare i tumori indotti dalle radiazioni e migliorare la valutazione del rischio dopo l´esposizione a basse dosi di radiazioni - Finanziamento: EUR 2.760.000http://www.helmholtz-muenchen.de/isb/genrisk- t / index.html

19. Finanziamenti UE il più grande studio del mondo su potenziali rischi di cancro al cervello di uso del telefono cellulare per bambini - Finanziamento: 3,5 milioni di euro http://www.mbkds.net/

20. Ricerca finanziata dall´UE ha rivelato che l´esposizione alle radiazioni da dispositivi wireless è basso eccetto vicino wi-fi access point - Finanziamento: 3 milioni di euro http://seawind-fp7.eu/

21. Università di Utrecht, Paesi Bassi, ha condotto attività di ricerca dell´UE le a lungo termine sulla salute di esposizione all´inquinamento atmosferico in Europa - Finanziamenti: EUR 5.850.000 http://www.escapeproject.eu/index.php

22. Società spagnola sostenuto da fondi di ricerca comunitari destinati posti letto negli ospedali intelligenti che aiutano pazienti e infermieri - Finanziamenti: 1,46 milioni di euro http://ow.ly/fkYtP

23. Gruppo di ricerca internazionale finanziato dall´Unione Europea funziona su efficienti di consegna di droga soluzioni contro il cancro - Finanziamenti: EUR 2.070.000 http://ow.ly/fl2z0

24. Pensiero controllati protesi possono diventare realtà grazie ai fondi di ricerca dell´UE - Finanziamento: 1,6 milioni di eurohttp://ow.ly/fl3bh

25. Alcuni ricercatori finanziati dall´UE trovato nuove prove che aiuta a sviluppare innovativi metodi di prevenzione delle malattie cardiache - Finanziamento: EUR 0.240.000 http://ow.ly/fl4UM

Bioeconomia ricerca

26. Austro-progetto guidato trova modo per trasformare i rifiuti dei macelli in bioplastica , con l´aiuto dei finanziamenti comunitari - Finanziamento: 2,9 milioni di euro http://www.animpol.tugraz.at/

27. Progetto di ricerca dell´UE mira a trasformare trucioli e segatura di legno in bio-compositi per seggiolini auto e dashboard - Finanziamenti: 4,3 milioni di euro http://ow.ly/hqHim

28. UE aiutare i ricercatori norvegesi creare dieta "vegetariana" per i pesci per aiutare l´acquacoltura sostenibile e dei consumatori ´salute - Finanziamenti: 10,5 milioni di euro http://ow.ly/hqIby

29. Finanziato dall´UE consorzio ha sviluppato la tecnologia per proteggere i vivai da batteri e migliorare l´acquacoltura - Finanziamento: EUR 791 117 http://ow.ly/fkXLh

30. Irlandese guidato da progetto di ricerca sta aiutando gli scienziati valutare l´impatto umano sul coralli d´acqua fredda e pesci nel Nord Atlantico e nel Mediterraneo - Finanziamento: 6,5 milioni di euro http://www.eu-fp7-coralfish.net/

Settore di ricerca

31. Il progetto grafene sarà indagare e sfruttare le proprietà uniche di un rivoluzionario materiale basato sul carbonio . Il grafene è una straordinaria combinazione di proprietà fisiche e chimiche: è il materiale più sottile, che conduce l´elettricità meglio del rame, che è 100-300 volte più resistente dell´acciaio e ha particolari proprietà ottiche - Finanziamento: 54 milioni di euro http:// www.graphene-flagship.eu

32. Investire in progetti complessi e lunghi di ricerca, sviluppo e innovazione a lungo termine può essere rischioso. UE finanziamento della ricerca ha reso possibile per le aziende di firmare più di 

   
   
RISPOSTA DELL´UE ALLA "PRIMAVERA ARABA": LO STATO-OF-PLAY DOPO DUE ANNI  
 
Bruxelles, 11 febbraio, 2013 - Più di due anni sono passati da quando l´alba della "primavera araba", a partire dalle rivolte popolari in Tunisia e in Egitto. La situazione in quasi tutto il mondo arabo rimane molto fluida, ma importanti differenze sono emerse tra e tra i paesi e le regioni. Mentre nel complesso progressi significativi sono stati compiuti nel promuovere le riforme democratiche (ad esempio, lo svolgimento delle elezioni in linea con gli standard democratici, il rafforzamento del ruolo della società civile, una maggiore libertà di espressione e di riunione) molti ostacoli ancora da superare affinché queste transizioni di essere consolidato con successo. Sfide alla sicurezza irrisolte, prima di tutto la guerra civile in corso in Siria con i suoi evidenti rischi di spill-over ai vicini, graficamente illustrate da centinaia di migliaia di profughi che sono affluiti in paesi vicini come l´Iraq, la Giordania, il Libano e la Turchia. Di interesse sono le minacce alla sicurezza interna che la Libia continua ad affrontare, (anche se si procede con il lungo processo di costruzione dello Stato), e l´instabilità tra alcuni dei suoi vicini, evidenziati dal conflitto in corso in Mali, così come il terrorismo recente attacco a una struttura strategica di gas algerino. Al tempo stesso la coesione sociale di alcuni paesi arabi sottoposti a rischi di transizione intaccati da nuove forme di polarizzazione politica interna, (tra le forze laiche e islamista, ma anche tra e tra i gruppi interessati quali le donne, i giovani, i religiosi e le minoranze razziali) , nonché da un deterioramento della situazione economica. Il sostegno dell´Ue per stimolare la crescita economica sostenibile è quindi fondamentale per la promozione delle istituzioni democratiche, a condizione che i paesi della regione contribuire alla promozione di un ambiente favorevole per gli investimenti, l´occupazione e la crescita. Va sottolineato che l´economia ha un profondo legame con la politica. Un collasso economico implicherebbe un fallimento politico delle transizioni. Pertanto, il sostegno dell´Ue è più urgente che mai per aiutare le transizioni muoversi nella giusta direzione. Nonostante queste difficoltà e battute d´arresto, è importante ricordare che le trasformazioni hanno indotto dalla primavera araba hanno portato complessivamente ad importanti conquiste democratiche. Elezioni democratiche si sono svolte per la prima volta in diversi paesi, le organizzazioni della società non governative e civile svolgono un ruolo più importante, la libertà di espressione e di associazione sono stati rafforzati e il controllo civile sulle armate è aumentato. I controlli e gli equilibri necessari per costruire la democrazia in profondità vengono progressivamente introdotte. Queste transizioni sarà ovviamente difficile e ci vorrà del tempo - misurato in anni invece di mesi - e battute d´arresto potrebbe verificarsi. Tuttavia, l´obiettivo a lungo termine di un vicinato democratico e prospero del sud è quella che richiede non solo l´impegno costante da parte dell´Ue, nonché i suoi partner meridionali al fine di garantire che le promesse di riforma sono tenuti, ma anche la pazienza strategica e tempestive misure di sostegno. Parti che hanno l´Islam come un punto di riferimento centrale hanno, attraverso le elezioni, hanno guadagnato importanti nelle assemblee legislative e in materia di controllo degli organi esecutivi in ​​diversi paesi in transizione. Rispettando la scelta democratica del popolo, l´Unione europea si è impegnata in un dialogo intenso con i nuovi governi ed esteso il suo sostegno sulla base del fatto che il nostro rapporto sarà in futuro è necessario tener conto non solo dei loro programmi ufficiali e politiche, ma cruciale della loro Record emergenti mentre nel governo. L´impegno dell´Ue in tutti i nostri vicini è saldamente fondata sulla base del incentivante "more for more" principio e sulla "responsabilità reciproca", secondo quanto stabilito nelle due comunicazioni congiunte del 2011 emessi, rispettivamente, l´8 marzo (su "dell´Ue Sud di vicinato ") e il 25 maggio (su una nuova politica europea di vicinato riveduta). Sostegno per la transizione politica: Quasi dai primi giorni della primavera araba, i leader europei, tra cui il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso e Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione ( Ar / Vp) Catherine Ashton fatto frequenti visite nella regione per esprimere l´impegno politico dell´Unione europea. Per esempio, nel maggio 2011, il rappresentante / Vicepresidente è stato uno dei primi a visitare la Libia dopo la rivoluzione di discutere il sostegno dell´Unione europea con le nuove autorità e ufficialmente aperto l´ufficio dell´Unione europea a Bengasi. Si apre quindi la delegazione dell´Ue a Tripoli nel novembre 2011. Al 5 +5 vertice nel mese di ottobre 2012, il Presidente Barroso, accompagnato dal commissario per la politica di vicinato Stefan Füle, ha incontrato i leader di tutti e cinque i paesi del Maghreb. Un rappresentante speciale dell´Ue (Rsue) per il Mediterraneo meridionale è stato nominato e ha organizzato di alto livello task force dell´Unione europea con la Tunisia, la Giordania e l´Egitto. Le task force sono state importanti per lo sviluppo di sinergie potenziali nei rispettivi contributi a questi paesi dell´Unione europea, stato membro governi, le principali istituzioni finanziarie internazionali e gli investitori del settore privato. Sostegno alle elezioni è stato un punto chiave e l´Ue ha inviato missioni di osservazione completi in Tunisia, Giordania e Algeria. Un team elettorale n valutazione è stata inviata in Libia . L´ue ha fornito assistenza tecnica per aiutare le autorità di organizzare le elezioni in Tunisia, Libia, Egitto e il Marocco e le organizzazioni della società civile (Osc supportati) a sensibilizzare l´opinione pubblica e gli osservatori elettorali nazionali di formazione. Al di là delle elezioni, l´Unione europea sta fornendo ampio supporto per la costruzione di istituzioni democratiche. Il ruolo della società civile è essenziale nel contribuire al dibattito democratico e di assicurare una migliore responsabilità pubblica. La Commissione ha istituito lo strumento della società civile a sostegno della società civile nella promozione delle riforme e un maggiore sostegno alla Fondazione Anna Lindh. La Commissione sta inoltre fornendo un sostegno finanziario nella nuova " Fondo europeo per la democrazia "per sostenere emergenti movimenti politici / sociali e le organizzazioni di base. Sostegno alla transizione economica: Nel corso degli ultimi due anni, la situazione economica in diversi paesi in transizione è decisamente peggiorato. La continua mancanza di miglioramento del tenore di vita dei cittadini comuni rischia di diventare una seria minaccia per la coesione sociale e potrebbe ostacolare il consolidamento di successo di transizioni democratiche. Il sostegno dell´Ue per stimolare la crescita economica sostenibile è quindi fondamentale per la promozione delle istituzioni democratiche, a condizione ovviamente che i nostri partner del sud stessi contribuiscono a creare le condizioni per la crescita attraverso la rapida adozione delle relative riforme economiche e istituzionali. Oltre al 3500000000 € già programmati per il periodo 2011-13, l´Ue mette a disposizione circa € 700 milioni di nuove sovvenzioni per il quartiere meridionale, in particolare attraverso il programma Spring (supporto per la crescita di partenariato, Riforma e incluso) che fornisce finanziamenti aggiuntivi per partner meridionali mostrano impegno e progressi in, riforma democratica. Le task force hanno facilitato il coordinamento ottimale per gli investimenti futuri tra le istituzioni dell´Ue, gli Stati membri, la Bei, la Bers e altre istituzioni finanziarie internazionali. Il settore privato ha svolto un ruolo chiave con oltre 100 imprenditori europei presenti al vertice Ue-egitto Task Force scorso ottobre al Cairo. La recente presentazione a Tunisi del Comitato economico consultivo dal vicepresidente Tajani è un altro chiaro esempio del valore aggiunto delle riunioni della Task Force e il loro follow-up. Il Consiglio ha approvato le direttive di negoziato per globali e approfondite accordi di libero scambio (Dcfta) con il Marocco, la Giordania, l´Egitto e la Tunisia nel dicembre 2011. N Negoziati con il Marocco sono dovuti iniziare nel primi mesi del 2013. Tunisia potrebbe essere pronto a lanciare i negoziati entro la fine dell´anno. La Bei può ora fornire ulteriori prestiti fino a € 1,7 miliardi (€ 1 miliardo dalla ´mandato Mediterraneo´ e fino a € 700 milioni per affrontare il cambiamento climatico) e il mandato Bers allargata - come inizialmente proposto dalla Ue - ha permesso la mobilitazione 1 miliardo di € in più per le attività in Egitto, Marocco, Tunisia e Giordania. La Commissione ha avviato un (Enpard) l´agricoltura e lo sviluppo rurale iniziativa per migliorare la produttività agricola. L´ue è anche il finanziamento dei programmi per aumentare le Pmi e ridurre la disoccupazione. Quanto riguarda la sicurezza dei trasporti, la riforma della regolamentazione, la costruzione di reti, e marittime ancora bisogno di maggiore attenzione e possono essere oggetto di un progetto dell´Unione per il Mediterraneo riunione ministeriale nel 2013. Quanto riguarda l´energia, l´Ue ha un maggiore sostegno per le riforme di mercato e l´integrazione regionale e appoggia l´attuazione del Piano solare per il Mediterraneo insieme per il Mediterraneo. La Commissione sta consultando con gli Stati membri e le parti, relativo all´istituzione di un sistema comunitario di mediterraneo dell´energia, a partire da energia elettrica e fonti rinnovabili. In materia di ambiente, l´Ue ha continuato a sostenere per ripulire il Mediterraneo attraverso l´iniziativa Horizon 2020. L´ue ha inoltre sostenuto il progetto di strategia per l´acqua nel Mediterraneo, in attesa di un accordo politico da parte dei partner. Sviluppo di people-to-people contatti: La Commissione ha avviato nel 2011 dialoghi in materia di migrazione, mobilità e sicurezza volte a concordare partenariati per la mobilità con la Tunisia e il Marocco. Discussioni avanzate sono in corso con il Marocco e continuerà nel 2013, al fine di avviare i negoziati. Discussioni preparatorie sono ancora in corso con la Tunisia e sono stati avviati con la Giordania, alla fine del 2012. Volta partenariati per la mobilità sono stati conclusi, il prossimo passo sarà quello di cercare mandati dagli Stati membri dell´Unione europea per i negoziati sugli accordi di facilitazione del visto e di riammissione. Ulteriori finanziamenti sono stati concessi a Erasmus Mundus, Tempus e la Fondazione europea per la formazione. Rafforzare la cooperazione regionale: L´ue ha rinnovato il suo impegno con le organizzazioni regionali. L´unione europea ha assunto la presidenza del Nord dell´Unione per il Mediterraneo nel 2012. L´ue-lega degli Stati Arabi ministeriale nel novembre 2012 ha approvato una dichiarazione politica globale e programma di lavoro comune. Ultimo ma non meno importante, l´Ue ha incoraggiato l´integrazione regionale nel Maghreb, anche attraverso una comunicazione congiunta della Commissione e dell´alto rappresentante. La Commissione ha anche indicato la sua disponibilità a sostenere le iniziative avviate nel contesto 5 +5. Gli eventi che si svolgono in tutto il Medio Oriente e Nord Africa dall´inizio della primavera araba hanno assunto proporzioni gigantesche che non solo plasmare il futuro di tutta la regione, ma anche avere ripercussioni ben al di là dei paesi interessati. L´ue si è impegnata a fornire sostegno a lungo termine a tutti i paesi arabi impegnati in transizioni democratiche e li assiste nei loro sforzi per superare eventuali ostacoli a breve termine che si trovano ad affrontare. La partnership con i governi che emergono dalla primavera araba si svilupperà sulla base dei loro dischi rispettivi. In tale contesto, l´Ue continuerà a impegnarsi in modo costruttivo con i nuovi attori politici che sono emersi da o è venuto alla ribalta con la primavera araba. Al fine di contribuire a costruire e sostenere vivaci culture democratiche nei paesi arabi, l´Ue continuerà a sostenere anche la società civile e il lavoro di organizzazioni non-governative. State-of-play Country-by-country Algeria - Dopo l´entrata in vigore dell´accordo Ue-algeria accordo di associazione nel 2005 e dopo un lungo periodo di dibattito interno, Algeria infine espresso la sua disponibilità nel 2011 di impegnarsi più attivamente nella politica europea di vicinato. Una prima serie di discussioni su un Algeria-piano d´azione dell´Ue si è svolta il 17-18 ottobre 2012. La prossima tornata di colloqui è prevista per l´inizio del 2013. Il 7 ° incontro della associazione Ue-algeria Consiglio si è tenuto il 6 dicembre 2012. Un accordo è stato raggiunto lo smantellamento dei dazi sui prodotti agricoli e industriali. Un memorandum d´intesa su un partenariato strategico della politica energetica dovrebbe essere concluso nel 2013. L´ue è stata attiva in diversi settori: dai servizi di base alla crescita economica, stato di diritto, lo sviluppo sostenibile, l´energia e l´ambiente. € 172.000.000 sono stati stanziati nell´ambito del programma 2011-13 indicativo nazionale (Pin), concentrandosi sui giovani, l´occupazione e la società civile, in conformità con le priorità più urgenti Algeria. Nel quadro del programma Spring (supporto per la crescita di partenariato, Riforma e incluso) che è legata alla fornitura di in corso misure di riforma politica ed economica, l´Algeria è stato stanziato € 20 milioni in due tranche, la prima 10.000.000 € di supporto della governance e la seconda tranche di € 10.000.000, legata ad ulteriori progressi in termini di riforme democratiche, il sostegno allo sviluppo rurale. Su richiesta dell´Algeria, l´Ue ha inviato una missione di osservazione elettorale dell´Unione europea (Eom) per osservare le elezioni parlamentari che si sono svolte il 10 maggio 2012 nella quale coalizione del Presidente uscita rafforzata. Nazionale di affluenza alle urne è aumentato di quasi l´8% (al 43,16%) rispetto alle elezioni del 2007. 143 donne sono state elette (circa 1/3 del Parlamento). La relazione di missione ha sottolineato la necessità di migliorare la trasparenza e di concedere ai partiti politici l´accesso sistematico alla lista elettorale nazionale. Bahrain - L´ue ha continuato a seguire da vicino la situazione in Bahrain e ha, attraverso canali diversi, ha espresso preoccupazione per quanto riguarda la situazione interna. Oltre a una serie di dichiarazioni pubbliche, l´Alto rappresentante / Vicepresidente ha avuto contatti diretti con i suoi omologhi del Bahrain. Visite sono stati fatti per Bahrain da alti funzionari dell´Ue, che , tra l´altro. Visitato un attivista dei diritti umani in carcere. L´ue ha invitato tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo in un processo di vera riconciliazione nazionale, senza pre-condizioni e in modo pacifico. Ad oggi, le iniziative intraprese in Bahrain - quali l´attuazione del rapporto Bici recente offerta e il principe ereditario del dialogo - devono ancora riuscire a creare le condizioni necessarie per la riconciliazione. L´ue chiede pertanto che le iniziative rinnovate nel 2013, in risposta alle sfide rimanenti del paese, e ha espresso la volontà di fornire un sostegno concreto a questo processo attraverso la fornitura di assistenza e consulenza. L´ue è attualmente concludere i preparativi per un progetto che abbia come obiettivo principale quello di progettare la formazione sui diritti umani e questioni relative a rivedere la legislazione nazionale per garantire il rispetto degli obblighi internazionali. Egitto - Dal momento che le prime proteste scoppiate in piazza Tahrir due anni fa, l´Ue ha sempre sostenuto il movimento per la democrazia ei diritti umani in Egitto, chiedendo una transizione pacifica e inclusiva. Una serie di visite ad alto livello in Egitto è stato fatto per sottolineare e mettere in evidenza questo supporto, per , tra l´altro. Presidente della Commissione europea Barroso e il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy, da rappresentante / Vicepresidente Ashton e del Commissario Füle per la politica europea di vicinato. Una delle prime visite estere intraprese dal neo-eletto Presidente Morsi d´Egitto, è stato quello di Bruxelles, che ha portato in accordo a riprendere i contatti bilaterali attraverso le strutture della Ue-egitto dell´accordo di associazione e il riavvio dei negoziati su un nuovo piano d´azione Pev. Su invito del governo, il Seae inviato due esperti elettorali per valutare lo svolgimento delle elezioni presidenziali nel maggio-giugno 2012. La missione tecnica ha concluso che le elezioni sono state eque e si sono svolte in un ambiente tranquillo. In vista delle elezioni parlamentari previste per il primo semestre del 2013, l´Ue ha ribadito la sua offerta per la distribuzione, su invito delle autorità egiziane, una vera e propria missione di osservazione elettorale dell´Ue (Eom). In termini di sostegno finanziario per la transizione, l´Ue ha già messo a disposizione € 449.000.000 per il periodo 2011-2013. Inoltre, l´Unione europea, insieme con la Bei e la Bers ha promesso un pacchetto finanziario aggiuntivo di € 5 miliardi di euro durante l´Ue-egitto Task Force nel mese di novembre 2012. La € 750.000.000 contributo dell´Ue era composta di € 90 milioni di euro di contributo del programma Spring a sostenere misure socio-economiche di riforma, 163.000.000 € dal Fondo investimenti di vicinato e soggetta alla approvazione di un accordo del Fmi, l´Ue può fornire up- di € 500 milioni di assistenza macrofinanziaria in Egitto con up-a € 50 milioni in borse e up-a € 450 milioni di prestiti agevolati. I fondi supplementari Primavera di € 90 milioni di euro sono destinati per sostenere, in collaborazione con altri donatori (Banca Mondiale e Banca Africana di Sviluppo) del governo socio-economica del programma. Nel quadro della task force, l´Ue e l´Egitto hanno deciso di esplorare congiuntamente il modo di approfondire le relazioni commerciali e di investimento, tra cui . L´eventuale negoziazione di un accordo globale e approfondita di libero scambio (Dcfta). Giordania - Re Abdullah Ii, in parte in risposta ai venti di cambiamento che soffia sulla regione in relazione alla primavera araba, ha avviato un ampio processo di riforme politiche ed economiche, tra cui un maggiore controllo parlamentare e della supervisione del governo e una nuova legge elettorale che , anche se non condivisibile, garantito un Parlamento ampiamente rappresentativo attraverso le recenti elezioni che sono stati visti da osservatori di essere in linea con gli standard democratici. In linea con il suo impegno a sostenere i processi di riforma nei paesi del Sud del Mediterraneo, l´Ue ha fornito in Giordania uno stanziamento supplementare di € 70 milioni a partire dalla primavera. Lo ha annunciato il rappresentante / Vicepresidente Ashton nel corso della prima riunione della Ue-giordania, task force tenutasi nel mese di febbraio 2012, di fatto raddoppiando la quantità di denaro disponibile in Giordania dal programma di vicinato dell´Ue per il 2012. La dotazione finanziaria aggiuntiva è disponibile in due tranche di 30 e 40 milioni, con la seconda tranche legata ai progressi raggiunti in termini di riforme democratiche. Finanziamento Spring viene utilizzato per sostenere il processo elettorale, per contribuire alla riforma del sistema giudiziario, a sostenere le iniziative rivolte gestione delle finanze pubbliche, l´istruzione e la sicurezza sociale, e per contribuire allo sviluppo del settore privato e la creazione di posti di lavoro adottiva. A seguito dell´invito della Commissione elettorale indipendente, l´Alto rappresentante / Vicepresidente ha deciso di implementare una vera e propria missione di osservazione elettorale dell´Ue (Eom) in vista delle elezioni legislative che si sono svolte il 23 gennaio 2013. La missione dell´Ue fornirà un´analisi completa delle elezioni e una serie di raccomandazioni, che possono servire da punto di riferimento per le future riforme elettorali. Nel frattempo, rappresentante / Vicepresidente Ashton già rilasciato una dichiarazione congiunta con il congratularmi con la Giordania Commissario Füle sul positivo svolgimento di queste elezioni. Nel mese di dicembre 2012, il dialogo sulla migrazione, mobilità e sicurezza con la Giordania è stato lanciato. Nello stesso mese, il protocollo dell´accordo di associazione Ue-giordania accordo è stato siglato, un ulteriore segno tangibile della nostra cooperazione rafforzata che aprirà nuove opportunità in una vasta gamma di settori. La Giordania ha svolto un ruolo fondamentale nel fornire ospitalità al crescente numero di rifugiati siriani in fuga dalla guerra civile. L´ue fornisce un sostegno attraverso l´assistenza umanitaria e di misure a lungo termine per uno stanziamento complessivo di oltre € 43 milioni, tra cui un grande contributo all´Unicef per coprire le spese scolastiche dei siriani rifugiati-bambini in Giordania, anche in favore dei bambini locali nelle comunità ospitanti. Libia - Ue-libia relazioni trarre beneficio dal ruolo di primo piano svolto dalla Ue e alcuni dei suoi Stati membri durante la rivoluzione della Libia, a sostegno dei pro-forze democratiche. Nel 2012, il primo capo della delegazione dell´Unione europea è arrivato a Tripoli, insieme al personale permanente per tutte le funzioni principali. Il team di valutazione elettorale dell´Ue (Eat), distribuito nel paese per coprire le elezioni parlamentari, ha concluso che il processo elettorale è stato somministrato in modo efficiente e pluralistico ed è stato nel complesso svolto in modo pacifico. L´ue sostiene attivamente le autorità in una vasta gamma di settori. Un importo totale di circa € 39 milioni messi a disposizione nel 2011 per i progetti della pubblica amministrazione, di transizione democratica, la società civile, la salute e l´istruzione. Questo in aggiunta al € 80.500.000 erogato a fornire assistenza umanitaria nella fase di conflitto nel 2011. L´ue fornisce almeno altri € 68.000.000 nel 2012-2013 per altri settori come la sicurezza, l´istruzione tecnica e professionale e la formazione, lo sviluppo economico, la migrazione e un ulteriore sostegno alla società civile. Per quanto riguarda la sicurezza, l´Ue sta attualmente preparando l´invio di una missione civile di gestione delle frontiere Psdc in Libia. L´ue sta cercando di concludere un accordo a lungo termine con le nuove autorità libiche al fine di fornire un quadro per lo sviluppo del dialogo e della cooperazione. L´ue continua discussioni nell´intento di piena partecipazione della Libia nei rilevanti programmi di cooperazione regionale. Nel gennaio del 2013, la Libia ha annunciato la sua intenzione di aderire all´Unione per il Mediterraneo in qualità di osservatore. Marocco - L´ue-marocco accordo di associazione è entrato in vigore nel 2000 e il primo piano d´azione Pev risale al 2005. Stato avanzato nel quadro della Pev è stata approvata dal associazione Ue-marocco Consiglio nell´ottobre 2008. I negoziati per un nuovo piano d´azione Pev per il periodo 2013-2017, sulla base della Stato avanzato si sono conclusi nel mese di novembre 2012 e la procedura per l´adozione formale è in corso. Per quanto riguarda la proposta di "partenariato per la mobilità" nuovo accordo Ue-marocco, i negoziati avanzano a un ritmo soddisfacente e un accordo su una dichiarazione politica è prevista già in qualche momento durante il primo semestre del 2013. Per quanto riguarda le questioni commerciali, i negoziati sulla liberalizzazione nel settore del commercio dei servizi sono proseguiti nel 2012, la questione sarà presa nel contesto del futuro globale e approfondito zona di libero scambio (Dcfta) negoziati. Una missione scoping per un futuro Dcfta ha avuto luogo nel mese di luglio 2012, con negoziati è previsto per l´inizio del 2013. Nel frattempo, l´accordo sulla liberalizzazione degli scambi nel settore agricolo è entrato in vigore il 1 ° ottobre 2012. Direttive di negoziato per un nuovo accordo di partenariato nel settore della pesca sono stati adottati dall´Unione europea nel mese di febbraio 2012 e, a seguito di incontri tecnici preliminari, due cicli di negoziati sono stati finora tenuto. Marocco rimane il principale destinatario degli aiuti comunitari alla Pev-regione a sud con € 580,5 milioni destinati 2011-13 con un focus su sviluppo economico e sociale, la tutela dell´ambiente, il sostegno istituzionale (tra l´altro, la giustizia ei diritti umani). Ulteriori finanziamenti sotto la molla pari a € 80 milioni, un programma di sostegno per i diritti umani e inclusiva transizione economica, destinate in particolare l´istruzione, la salute e lo sviluppo rurale. Siria - Dopo l´inizio della rivolta siriana nella primavera del 2011 e la conseguente escalation di violenza e violazioni dei diritti umani da parte del governo siriano contro i suoi cittadini, l´Ue ha sospeso la cooperazione bilaterale con il governo siriano e ha congelato il progetto di accordo di associazione. Da allora, l´Ue ha sospeso la partecipazione delle autorità siriane nei suoi programmi regionali e la Banca europea per gli investimenti (Bei) ha sospeso tutte le operazioni di prestito e assistenza tecnica in Siria. L´ue ha quindi iniziato e progressivamente ampliato una politica di mirate misure restrittive, comprese tra l´altro un embargo sulle armi, il congelamento dei beni e il divieto di viaggio ai membri del regime siriano e un embargo sulle importazioni di petrolio. In risposta, la Siria ha sospeso la sua adesione e la partecipazione all´Unione per il Mediterraneo. La delegazione Ue è rimasta aperta fino al dicembre 2012, quando le sue attività sono state ridotte al minimo per ragioni di sicurezza. Le proteste di massa inizialmente pacifiche in Siria sviluppato rapidamente in un corso intensivo di grande conflitto armato ha provocato la morte di più di 60.000 siriani, secondo le stime delle Nazioni Unite, e ingenti danni alle infrastrutture e danni a tutta la popolazione civile. L´ue ha ripetutamente chiesto la fine della violenza, per il presidente Assad di farsi da parte e per il lancio di una transizione politica. L´ue sostiene pienamente il rappresentante comune speciale del Segretario generale dell´Onu e la Lega degli Stati Arabi, Lakhdar Brahimi, nei suoi sforzi per trovare una soluzione negoziata della crisi. L´ue ha esortato il Consiglio di sicurezza dell´Onu di concordare un´azione dell´Onu verso la Siria. Nel Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, l´Ue ha raggiunto la convocazione di tre sessioni speciali sulla Siria e l´adozione di risoluzioni relative. L´ue ha sostenuto la missione della Commissione internazionale d´inchiesta sulla Siria, e gli sforzi volti a garantire la responsabilità per i crimini commessi durante il conflitto siriano. L´ue ha inoltre fornito attrezzature materiale per la missione delle Nazioni Unite in Siria Vigilanza (Unsmis) durante le operazioni. L´ue Consiglio Affari esteri di dicembre 2012 ha dichiarato la National Coalition for Revolutionary siriano e le forze di opposizione come legittimi rappresentanti del popolo siriano. L´ue ha incoraggiato la Coalizione di perseverare nel suo impegno per la piena inclusione e dei principi della democrazia e dei diritti umani. La catastrofe umanitaria causata dal conflitto in Siria ha avuto un impatto di milioni di siriani. Secondo Un-ocha, 4 milioni di siriani hanno bisogno di assistenza all´interno del paese, oltre ai più di 700.000 rifugiati nei paesi vicini. L´unione europea ha finora stanziato oltre € 400 milioni di euro per aiuti umanitari, circa la metà della somma proveniente dalla Commissione europea e metà degli Stati membri dell´Ue. Al di là di aiuti umanitari, € 100 milioni di euro sono stati forniti dalla Commissione Europea attraverso i diversi strumenti dell´Ue per integrare l´aiuto umanitario, affrontando le conseguenze a lungo termine del conflitto per la popolazione siriana (società civile, difensori dei diritti umani, rifugiati e sfollati interni). L´aiuto della Commissione è aiutare le persone all´interno della Siria circa nello stesso volume come rifugiati, soprattutto in Libano e Giordania, e in stretta collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite. L´ue è il primo donatore a livello internazionale. L´ue ha ripetutamente esortato il regime siriano per consentire ai lavoratori umanitari, le agenzie e le organizzazioni libero accesso a chi ne ha bisogno. Tunisia - L´ue mossa con rapidità per sostenere la transizione in Tunisia. Il sostegno politico è illustrato attraverso visite regolari (Presidente Barroso, rappresentante / Vicepresidente Ashton, Commissario Füle, altri commissari, Presidente del Parlamento europeo), Conclusioni del Consiglio e Hr / Vp dichiarazioni. Inoltre, un accordo Ue-tunisia Task-force si è tenuta nel mese di settembre 2011. Supporto è stato fornito anche alla società civile, ai preparativi per le elezioni, compreso l´invio di una missione di osservazione elettorale dell´Ue (Eom). Nel corso degli ultimi due anni, i contatti politici sono stati intensi, con gli appassionati di leadership tunisina di essere visto come un partner stretto dell´Ue. Nel febbraio e ottobre 2012, il primo ministro tunisino H. Jebali fatto visite a Bruxelles. Un accordo politico è stato raggiunto sul testo del nuovo piano d´azione Pev verso una "partnership privilegiata" nel mese di novembre 2012. Ripresa dei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli e della pesca è in attesa. Le discussioni in vista di un "Partenariato per la mobilità" in materia di migrazione e la sicurezza sono in corso. I negoziati sono in fase di preparazione per un accordo globale e approfondito di libero scambio (Dfcta), per un accordo sulla liberalizzazione del settore del trasporto aereo e per un accordo sulla accettazione e la valutazione della conformità dei prodotti industriali (Acaa). Dal momento che il sostegno, la rivoluzione finanziario globale dell´Ue per la Tunisia è aumentato da € 240.000.000 per il periodo 2011-2013 a € 390 milioni di euro nel periodo 2011-2012. Il sostegno finanziario dell´Ue e tecnico si concentra sulle riforme politiche e socio-economiche svolte dal governo tunisino, al fine di fornire una risposta mirata alle reali esigenze e le priorità della Tunisia. € 100 milioni sono stati forniti attraverso il programma Spring per sostenere le riforme politiche / governance inclusiva e la crescita economica, in particolare di mira la riforma del settore della giustizia, lo sviluppo delle capacità della società civile, il sostegno alla ristrutturazione di quartieri popolari e il sostegno alla realizzazione dell´associazione accordo e per la transizione democratica. Sostegno previsto nel quadro dell´Enpi nel 2012 focalizzata sulla ripresa economica ("Programma d´appui à la Relance - Par Ii" di € 68 milioni), così come la salute e la lotta contro le disuguaglianze (€ 12 milioni). Yemen - La rivoluzione yemenita ha iniziato nei primi mesi del 2011 e portato a lunghe trattative con l´ex presidente Saleh di dimettersi dopo un anno di 33 regola. Questi sforzi hanno portato alla fine della transizione unico negoziato verso la democrazia nella regione fino ad oggi, quando l´ex presidente e rappresentanti del governo e partiti di opposizione hanno firmato l´accordo di cooperazione del Golfo e il meccanismo di attuazione nel mese di novembre 2011. Elezioni hanno avuto luogo dopo, nel febbraio 2012, e può essere considerato come un discreto successo. L´ue è uno dei principali sostenitori di questa transizione, sia politicamente che finanziariamente, in stretta cooperazione con la comunità internazionale. L´unione europea è stata particolarmente responsabile per il raggio d´azione di tutte le fazioni e partiti, per garantire una cucina completamente inclusivo processo, in particolare all´interno del Dialogo Nazionale. Rappresentante / Vicepresidente Ashton rilasciato ripetute dichiarazioni a sostegno del governo di transizione, le spoiler stesso avvertimento tempo potenziali non far deragliare la transizione. Molto rimane ancora da raggiungere anche se prima delle prossime elezioni previste per il 2014. Il Dialogo nazionale non è ancora iniziata. I ritardi in questo processo influenzano quasi ogni altro tentativo di riforma, come il risultato del dialogo nazionale dovrebbe guidare la direzione di queste riforme. Risposta immediata dell´Unione europea è stato dato attraverso l´assistenza fornita a sostenere il processo di transizione politica, rafforzando le principali istituzioni elettorali per stimolare la crescita economica, e per migliorare l´erogazione di servizi di base. Impegno costante dell´Ue nei confronti dello Yemen è stata ripetuta anche alla Conferenza dei donatori a settembre 2012 in cui l´Ue si è impegnata € 170 milioni di sostenere lo Yemen e la sua gente nel far fronte alle numerose sfide che si trova ad affrontare: umanitario, la sicurezza, la governance, rafforzamento istituzionale e lo sviluppo economico. L´ue rimane uno dei principali donatori in Yemen.  
   
   
VENETO E ISTRIA RAFFORZANO LA LORO COLLABORAZIONE. NUOVA INTESA SIGLATA OGGI A PARENZO (CROAZIA)  
 
Venezia, 11 febbraio 2013 - E’ stato sottoscritto l´ 8 febbraio a Parenzo (Croazia) dai presidenti del Veneto e dell’Istria un protocollo di intesa che rafforza ulteriormente i rapporti di amicizia e di collaborazione già esistenti tra le due Regioni adriatiche. “I legami storici e culturali tra le nostre terre – ha detto il presidente della Regione del Veneto – sono profondi e hanno prodotto negli ultimi decenni numerose attività di collaborazione, in particolare nell’ambito della tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di origine veneta nell’Istria. Inoltre, abbiamo dato vita insieme alla Macroregione Adriatico Ionica e, non appena la Croazia entrerà a far parte dell’Unione Europea, contiamo che la Regione Istriana aderisca al Gect “Euroregione Senza Confini”, che abbiamo già costituito con il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia, un soggetto che siamo sicuri avrà un ruolo strategico nell’attuazione delle politiche comunitarie”. L’intesa siglata oggi ha lo scopo di implementare i rapporti tra i due governi regionali e le rispettive istituzioni pubbliche di ricerca e istruzione, le università, le organizzazioni economiche, per favorire azioni di interscambio tra gli Enti locali del Veneto e dell’Istria, nei settori dell’amministrazione pubblica, del commercio e dell’economia, della scienza e tecnologia, del sistema di protezione sociale, dell’agricoltura e selvicoltura, del turismo, dello sport, della formazione ed istruzione, della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, delle infrastrutture e trasporti. Le parti, inoltre, si impegnano a cooperare nell’ambito degli strumenti di programmazione dell’Unione Europea, sostenendo le attività sia attraverso fondi propri sia comunitari o di altre fonti di finanziamento internazionali.  
   
   
PISL, INCONTRI OPERATIVI A REGGIO, CATANZARO E COSENZA  
 
 Catanzaro, 12 febbraio 2012 - Si procede speditamente verso l’apertura dei cantieri dei Progetti integrati di sviluppo locale (Pisl). Da lunedì 11 a mercoledì 14 febbraio l’assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini incontrerà i sindaci dei Comuni capofila dei Pisl per illustrare le modalità di sottoscrizione dell’accordo di programmazione negoziata e per avviare le procedure di finanziamento. I Pisl entrano quindi in una fase operativa, per arrivare in tempi rapidi alla stipula dell’accordo e all’erogazione dei fondi. Si tratta questa volta di incontri ristretti, in quanto rivolti ai sindaci dei Comuni capofila, e più “tecnici” poiché incentrati sugli adempimenti propedeutici alla sottoscrizione dell’Accordo di Programmazione negoziata. Si parte da Reggio Calabria dove lunedì 11 febbraio, nella sede del Consiglio Regionale, sono stati convocati responsabili dei Pisl dell’intera provincia. Martedì 12 e mercoledì 13 l’incontro con i sindaci dei Comuni capofila (di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone) si sposta a Catanzaro, nel Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, infine giovedì 14 sarà la volta di Cosenza dove, all’interno del Teatro Morelli, si discuterà dei tanti progetti ammessi a finanziamento nella provincia cosentina. Saranno presenti, insieme all’assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini, la dirigente generale del Dipartimento Anna Tavano, il direttore del Nucleo di valutazione degli investimenti Luigi Zinno, il dirigente Tommaso Calabrò, gli agenti di sviluppo e i tecnici del Formez. “Procediamo spediti verso la meta – ha commentato l’assessore Mancini – perché quella dei Pisl è la scommessa che la Calabria vuole vincere: settantadue progetti finanziati, un investimento complessivo di 350milioni di euro di risorse comunitarie a favore di 210 Comuni. Una occasione unica e irripetibile per la nostra regione, che sta diventando realta´". L’imperativo è rispettare la tempistica: essenziale per i soggetti beneficiari, è osservare il cronoprogramma allegato all’Accordo e onorare le scadenze previste per i vari passaggi operativi - dalla nomina del Responsabile del modello di gestione del Pisl alla pubblicazione dei bandi di gara, alla realizzazione delle singole operazioni.  
   
   
PROVINCIA FIRENZE, APPROVATO REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI VOTI FAVOREVOLI ANCHE PER MODIFICHE A QUELLO DI CONTABILITÀ  
 
Firenze, 11 febbraio 2013 - Il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato il Regolamento sui controlli interni e alcune modifiche al Regolamento di contabilità della Provincia, illustrati dall´assessore al Bilancio. Col Regolamento sono definiti gli strumenti e le modalità di controllo in ordine alla regolarità amministrativa e contabile, il controllo di gestione, il controllo strategico, il controllo degli equilibri finanziaria e sulle società partecipate non quotate. Il Regolamento è stato definito in attuazione dell´articolo 3 del decreto legge 174/2012, convertito in legge nel dicembre 2012 (legge 213). Di fatto la Provincia di Firenze ha attuato finora un sistema di controlli interni nel rispetto della normativa vigente anteriormente all´entrata in vigore del decreto legge 174/2012, e corrispondente, nelle sue linee fondamenti, a quello prescritto dal citato articolo 3. Le modifiche al Regolamento di contabilità recepiscono in particolare l´art.2 del decreto legge 154/2008 (convertito con la legge 189/2008) che dispone nuovi termini per l´approvazione del rendiconto e per la predisposizione dei conti degli agenti contabili, compreso il tesoriere; alcune indicazioni e consigli della Corte dei Conti; modificazioni intervenute nell´organizzazione dell´Ente e al Regolamento degli Uffici e dei Servizi della Provincia.  
   
   
REFERENDUM COMUNI BELLUNESI: PRESIDENTE VENETO, “MALESSERE CHE HA RADICI PROFONDE. DICHIARAZIONE PUBBLICA FALLIMENTO GESTIONE CENTRALISTICA DELLO STATO”  
 
Venezia, 11 febbraio 2013 - “Il referendum con cui domani i cittadini di ben 7 Comuni veneti decideranno se aggregarsi o no al Trentino Alto Adige è il segno di un malessere che ha radici profonde, una vera e propria dichiarazione pubblica del fallimento della gestione centralistica dello Stato”. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto il 9 febbraio in relazione al referendum che vedrà andare al voto circa 33.000 cittadini di 7 Comuni della provincia di Belluno per dire sì o no al passaggio al Trentino Alto Adige. “Comprendo – aggiunge il presidente del Veneto - l’amarezza di un operatore economico che si trova fiscalmente ed economicamente svantaggiato nel breve spazio di un confine territoriale, senza che la Regione cui appartiene possa intervenire e perequare per impedirne la fuga”. “Si parla tanto e a sproposito di secessione – conclude - quando in realtà fuori dallo sterile dibattito politico, sono i cittadini e le imprese ad attuarla concretamente. Basti pensare alle 700 imprese che hanno scelto la Carinzia, dove trovano un terreno fertile per investimenti e produzione. E per la creazione di posti di lavoro”.  
   
   
IL GOVERNO NON IMPUGNA LA LEGGE SULLA “CAMPANELLA”, PER SCOPELLITI È STATA “PREMIATA LA NOSTRA TENACIA, TESTIMONIANZA DI ATTENZIONE PER I LAVORATORI E PER LA CITTÀ DI CATANZARO, ORA PENSIAMO A RENDERE LA STRUTTURA UN’ECCELLENZA”  
 
Catanzaro, 11 febbraio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti esprime soddisfazione per la decisione del Governo nazionale di non impugnare. 63 del 13/12/2012 “Ridefinizione assetto giuridico della Fondazione Campanella”. “Voglio esternare la mia più grande felicità – afferma Scopelliti - per la non impugnativa, da parte del Consiglio dei Ministri, della legge sulla Fondazione “Campanella”. La nostra determinazione e la tenacia dimostrata sono state premiate, e ci hanno consentito di ottenere un risultato straordinario, con cui viene sancita definitivamente la sopravvivenza di una struttura che dovrà rappresentare un’eccellenza nel comparto della sanità calabrese, il settore che questo gruppo dirigente ha seguito con particolare attenzione sin dall’insediamento. Mentre molti hanno cercato di innescare conflitti, con polemiche sterili ed infondate, in queste settimane io ho lavorato in rapporto diretto e costante con il Governo nazionale, per affrontare in maniera seria e risolutiva la questione. Oggi, quindi, non posso che manifestare gioia e soddisfazione per tale provvedimento, una risposta significativa per tutto il settore oncologico calabrese, per i pazienti e per i tanti lavoratori direttamente coinvolti. Questo mio impegno – continua il Presidente Scopelliti - è una grande testimonianza di attenzione, rispetto e vicinanza nei confronti della città di Catanzaro, che aspettava questa notizia con ansia e trepidazione. Ovviamente non è finita qui, piuttosto si tratta solo di un punto di partenza, perché da domani si ricomincia, con ancora maggiore entusiasmo, a programmare e riorganizzare la fase successiva, quella che renderà la Fondazione Campanella protagonista in positivo del panorama sanitario calabrese. Adesso, con serenità e fiducia, dovremo dare un’accelerazione alle nostre attività, per mettere ordine in un comparto che ha bisogno di chiarezza, attraverso una struttura che possiede enormi potenzialità da valorizzare e mettere nelle condizioni di fornire servizi efficienti e di qualità. Infine, voglio rivolgere il mio più sincero ringraziamento nei confronti di tutti i lavoratori della Fondazione “Campanella”, che hanno sempre creduto nella bontà e nella coerenza della mia azione amministrativa e che oggi sono stati ripagati con le risposte che si aspettavano. Ringrazio inoltre chi, come il Presidente della Commissione Sanità Nazzareno Salerno – conclude il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti - mi ha affiancato in questo percorso per il raggiungimento di questo obiettivo”.  
   
   
FVG: SCIOLTI I COMUNI DI ARZENE (PN) E FAEDIS (UD)  
 
Udine, 11 febbraio 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle autonomie locali Elio De Anna, ha deliberato lo scioglimento dei consigli comunali di Faedis (Udine) e Arzene (Pordenone). Il provvedimento è stato preso in quanto il sindaco di Faedis, Cristiano Shaurli, lo scorso 12 gennaio ha rassegnato le dimissioni dalla carica, mentre ad Arzene le dimissioni sono state presentate personalmente e contestualmente da sette consiglieri comunali, sui dodici assegnati al Comune. A Faedis il consiglio e la giunta rimangono in carica fino alla elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco, mentre le funzioni del sindaco sono svolte dal vicesindaco, Luca Sebastianutto. Per Arzene invece la Giunta regionale ha nominato Flavia Leonarduzzi Commissario straordinario per la provvisoria amministrazione del Comune, in quanto le dimissioni di oltre la metà dei componenti del Consiglio comunale non consentono più di assicurare il funzionamento dell´amministrazione locale. L´elezione del nuovo sindaco e del nuovo Consiglio a Faedis e ad Arzene avranno luogo tra fra il 15 aprile e il 15 giugno 2013, ai sensi dell´articolo 7 della legge regionale n. 10/1999. Nel corso del 2013, come noto, sono anche previste le elezioni per il rinnovo dell´Amministrazione regionale, nonché del Consiglio e del presidente della Provincia di Udine e complessivamente del Consiglio e del Sindaco di 13 comuni, di cui uno (quello di Udine) con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Le amministrazioni comunali da rieleggere sono 7 in provincia di Pordenone (Arzene, Fiume Veneto, Polcenigo, San Giorgio della Richinvelda , Sequals, Spilimbergo, Zoppola) e 6 in provincia di Udine (Faedis, Forgaria nel Friuli, Martignacco, San Daniele del Friuli, San Giorgio di Nogaro, oltre a Udine).  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, A VILLA UMBRA SEMINARIO SU NUOVE NORME PREVENZIONE E REPRESSIONE CORRUZIONE E ILLEGALITÀ  
 
Perugia, 11 febbraio 2013 - Istituzione di nuovi reati, revisione di quelli esistenti, aumenti delle pene, limitazione degli incarichi esterni per i dipendenti della pubblica amministrazione, "white list" per le imprese, e regole più severe sul conflitto di interessi, introdotte dalla legge n.190/2012: sono queste alcune delle norme anticorruzione che saranno approfondite nel corso di un seminario che si terrà lunedì 11 febbraio, a partire dalle ore 9, alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. La legge n.190/2012, che detta "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell´illegalità nella pubblica amministrazione" - ricorda Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola - ha esteso l´elenco delle fattispecie per le quali è prevista la responsabilità dell´ente e non solo del soggetto che ha commesso il reato. La combinazione di misure preventive e repressive introdotto dalla legge 190/2012 riguarda i dipendenti pubblici e tutti coloro, semplici cittadini, professionisti o imprenditori, che hanno a che fare con la pubblica amministrazione. Considerando la rilevanza del tema, la relazione dell´attività è stata affidata a Fausto Cardella, procuratore capo dell´Aquila, e a Marco Angeloni, segretario generale del Comune di Umbertide. Durante la mattinata saranno illustrati gli interventi di carattere preventivo che, per quanto riguarda la pubblica amministrazione, prevedono l´istituzione della figura del rappresentante anticorruzione, un giro di vite sull´attribuzione di incarichi esterni, regole più severe sui conflitti d´interesse e l´esclusione dalle commissioni di coloro che hanno riportato una condanna, anche se con sentenza non passata in giudicato. Sul fronte della repressione, gli esperti illustreranno le modifiche al Codice penale, dall´inasprimento delle pene alla revisione delle fattispecie di reato, all´introduzione di tre nuovi reati. Si approfondiranno, inoltre, la responsabilità diretta degli Enti e le nuove regole sulle "white list" che permetteranno ai partecipanti di entrare nell´esame dei casi concreti.  
   
   
CIG IN DEROGA. UNA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA  
 
Bari, 11 febbraio 2013 - “Tempi certi, sblocco immediato dei pagamenti e piena copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2012 e individuazione di risorse adeguate per il 2013. Se il Governo non dà risposte tempestive su questi temi, il rischio di un conflitto sociale, anche qui in Puglia, diventa elevatissimo. Ha ragione il Presidente Errani. Siamo oltre il livello di guardia. Siamo stati costretti, e lo abbiamo fatto con il grande senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto il nostro sistema socio-economico, a sottoscrivere un accordo che, a causa dell’esiguità delle risorse imposte da Roma, ha costretto i lavoratori e le imprese a sostenere sacrifici enormi. Ma ora basta. L’ultima lettera al Ministro Fornero l’ho scritta il 21 gennaio scorso, senza ottenere alcuna risposta. E’ bene che sappiano, il Governo e il Ministro, che questo colpevole silenzio sta pesando come un macigno sulle vite dei lavoratori e sulla pace sociale. Se la Fornero non vuole che intervenga la sua collega del Ministero degli Interni, convochi immediatamente, così come ha chiesto oggi anche il Presidente Errani, un tavolo politico/istituzionale/sindacale alla presenza dei vertici nazionali dell’Inps affinchè si possa trovare una soluzione immediata nell’interesse dei cittadini pugliesi e non solo”.  
   
   
CIG IN DEROGA, REGIONE UMBRIA: PREOCCUPAZIONE PER BLOCCO PAGAMENTI, REGIONI SOLLECITANO INTERVENTO IMMEDIATO MINISTERO LAVORO  
 
Perugia, 11 febbraio 2013 - La Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha manifestato grave preoccupazione sulla vicenda della Cassa integrazione in deroga a causa del blocco dei pagamenti da parte delle sedi regionali Inps, fondato sulle direttive del Ministero del Lavoro, che sta creando le premesse per un vero e proprio conflitto sociale in quanto si stanno lasciando senza alcuna protezione sociale i lavoratori che hanno comunque maturato il diritto ai trattamenti in deroga nel 2012. Lo riferisce la Presidenza della Regione Umbria, che ha condiviso la ferma presa di posizione del presidente della Conferenza. Le Regioni, aderendo all´invito di Cgil, Cisl e Uil, hanno formalizzato la richiesta di un incontro urgente Governo-regioni-organizzazioni sindacali. Un confronto quanto mai opportuno, si sottolinea dalla Presidenza, anche perché i dati confermano da un lato la preoccupazione per la copertura finanziaria della cassa integrazione in deroga per il 2012, che in base agli accordi sottoscritti rientra nella piena competenza dello Stato, e dall´altro l´allarme per la situazione relativa all´anno 2013 che riproporrà in modo forte il tema della necessaria copertura finanziaria. Sulla base di quanto deliberato oggi dalla Conferenza delle Regioni, si aggiunge dalla Presidenza, le Regioni sono tornate a chiedere al Governo un intervento immediato del Ministero del Lavoro per consentire all´Inps di procedere al pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga relativi al 2012 e inoltrati dalle Regioni a partire dal 2 gennaio 2013. Occorre poi che il Governo proceda con urgenza alla emanazione dei decreti relativi all´anno 2013, permettendo di poter autorizzare la Cig in deroga per coloro che la utilizzano da gennaio.  
   
   
#OCCUPI, LA RETE CHE FA LAVORO PER I GIOVANI LA PROVINCIA PRATO LANCIA UN PROGETTO DI FORMAZIONE CHE PUNTA AL TERZO SETTORE. ISCRIZIONI ENTRO IL 20 FEBBRAIO  
 
Prato, 11 febbraio 2013 - La Provincia lancia #occUpi, un progetto finanziato dal Dipartimento della Gioventù nell´ambito del Bando Azioneprovincegiovani, di cui sono partner tutte le Province toscane e il cui soggetto capofila è Upi Toscana. Frutto di un lavoro di preparazione a cui hanno partecipato i giovani toscani a partire dall´idea fino allo sviluppo e alla realizzazione, il progetto è stato presentato e discusso nell´ambito del tavolo giovani del forum provinciale del terzo settore e viene seguito dall´assessorato alle Politiche giovanili. Il percorso formativo, pensato proprio per i giovani, si articola in un ciclo di workshop sull´imprenditoria sociale realizzati sulla base dell’esperienza maturata in seno al Pin dallo Yunus Social Business Centre University of Florence. L’azione inoltre verrà collegata alle iniziative già promosse dallo Ysbc a livello locale, nazionale e internazionale, beneficiando così di opportunità di networking e di scambio di conoscenze e buone pratiche ulteriori. La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi inviando il modulo scaricabile dal sito della Provincia (nella sezione Attività>sociale>politiche Giovanili>bando Azioneprovincegiovani>#occupi) a mtaverniti@provincia.Prato.it  entro il 20 febbraio 2013. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza. Gli obiettivi del progetto sono molteplici: sperimentare azioni territoriali e individuare buone prassi condivise per favorire l’occupazione giovanile, favorire strategie territoriali di accrescimento dell’occupabilità, attivare sinergie durature tra le realtà provinciali che si occupano di politiche giovanili e del lavoro. Il programma degli incontri prevede workshop introduttivi dalle 9.30 alle 13 e laboratori di approfondimento dalle 14 alle 17. Si comincia il 28 febbraio con il tema “Social Business”. Il 25 marzo si parla di “Sviluppo locale e sviluppo umano e sostenibile”. Il 18 aprile è la volta di “Nuove tecnologie per l´autonomia e social business”. Infine il 20 maggio si conclude il percorso con “Incentivi e forme di finanziamento per il business sociale”. Sarà attivo anche “Business clinic”, un servizio di consulenza gratuita personalizzata per lo sviluppo di idee imprenditoriali. E´ previsto un evento finale, organizzato con il tavolo giovani del forum provinciale del terzo settore, nel quale i giovani potranno presentare proposte innovative o di business.  
   
   
CRISI. DAL COMUNE DI MILANO 1,7 MILIONI DI EURO PER ABBONAMENTI ATM GRATUITI PER DISOCCUPATI E PRECARI SCONTO DEL 50% PER LE FAMIGLIE NUMEROSE.  
 
 Milano, 11 febbraio 2013 - Più fondi per abbonamenti gratuiti annuali Atm destinati a disoccupati e precari. E contributi pari al 50% di sconto sugli abbonamenti urbani annuali Atm per le famiglie numerose a basso reddito. L’amministrazione ha stanziato 1,7 milioni di euro per aiutare concretamente chi è maggiormente in difficoltà. “Questo provvedimento – ha commentato l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani - permette di dare un contributo immediato e concreto, seppur piccolo, alle fasce sociali più esposte agli effetti della crisi economica e, nel contempo, consente di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere i luoghi di lavoro o di ricerca del lavoro”. “La Giunta, con uno stanziamento aggiuntivo rispetto a quello condiviso con il Consiglio comunale – ha proseguito l’assessore Tajani – ha voluto sostenere la mobilità urbana dei lavoratori con contratti di lavoro a tempo determinato, a progetto, di inserimento, di apprendistato e, per la prima volta, titolari di borse di dottorato o assegni di ricerca presso le università milanesi”. Con il precedente bando del 2012, il Comune aveva messo a disposizione dell’iniziativa 500 mila euro, pari a circa 2.000 abbonamenti assegnati. Quest’anno l’Amministrazione comunale ha più che triplicato le risorse, stanziando 1 milione di euro per gli abbonamenti a disoccupati e 500 mila euro per i componenti maggiorenni di un nucleo familiare con reddito Isee inferiore a 20mila euro con almeno 3 figli a carico. Altri 200 mila euro, direttamente erogati dall’assessorato al Lavoro, saranno destinati ai precari di età compresa tra i 18 i 35 anni, in possesso di contratti di lavoro a tempo determinato, a progetto, di inserimento, di apprendistato o titolari di borse di studio universitarie (borse di dottorato, assegni di ricerca o assimilabili) con un reddito Isee inferiore a 20mila euro euro. I requisiti necessari per accedere al bando sono la residenza a Milano, la cittadinanza italiana o europea, il possesso di un permesso o carta di soggiorno. Per i disoccupati è necessario essere in possesso di dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro rilasciata dal Centro per l’impiego della Provincia. Da domani, lunedì 11 febbraio, tutte le modalità per la presentazione delle domande saranno pubblicate online sui siti www.Comune.milano.it  , www.Lavoroeformazioneincomune.it  e www.Atm-mi.it  ; saranno anche disponibili in forma cartacea presso gli sportelli Atm. E da lunedì 18 febbraio, alle ore 12, sarà possibile presentare le domande. Gli abbonamenti gratuiti e i contributi al 50% saranno assegnati fino ad esaurimento dei fondi disponibili e in base dell’ordine di arrivo delle domande.  
   
   
PRESENTATO IL RAPPORTO SULL´IMMIGRAZIONE IN TRENTINO I NUOVI TRENTINI SONO IL 9,5% DEI RESIDENTI; IL RAPPORTO EVIDENZIA UN CALO DEGLI ARRIVI  
 
Trento, 11 febbraio 2013 - Sono 50.708, all’inizio del 2012, i cittadini stranieri residenti in Trentino. Poco meno di una su dieci, tra le persone che abitano in provincia di Trento, è di nazionalità non italiana. Infatti, l’incidenza degli stranieri sulla popolazione residente è del 9,5%. Oltre un quarto (26,5%) della popolazione immigrata è rappresentato da cittadini comunitari. I dati emergono dal Rapporto annuale 2012 sull´immigrazione in Trentino del Cinformi, presentato stamane presso la sala conferenze della Facoltà di Economia, nel capoluogo. Alla presentazione hanno partecipato, fra gli altri, i curatori del Rapporto Maurizio Ambrosini (Università di Milano), Paolo Boccagni (Università di Trento), Serena Piovesan (area studi Cinformi) e Nando Sigona (School of Social Policy – University of Birmingham). L’aumento dei residenti immigrati in Trentino rispetto all’anno 2010 è del 4,3%. Si tratta dell’incremento relativo più modesto degli ultimi anni. Dunque anche in Trentino, come nel resto d’Italia, a causa del persistere della crisi economica, la dinamica di crescita del numero di cittadini immigrati è notevolmente rallentata, soprattutto per quanto riguarda i nuovi flussi migratori dall’estero. Anche i dati dell’anagrafe trentina sul movimento naturale e migratorio degli stranieri segnalano il sensibile calo degli stranieri iscritti dall’estero, nonché l’incremento delle cancellazioni dall’anagrafe per effetto di un trasferimento in altre province italiane (e in misura minore di una dichiarazione di ritorno in patria). Per quanto riguarda le provenienze delle prime comunità dei “nuovi trentini”, al primo posto si collocano i cittadini originari della Romania con 9.393 presenze, seguiti da quelli dell’Albania con 7.122, del Marocco con 4.886, della Macedonia con 3.364 e della Moldova con 2.880 presenze. Tra le presenze degli immigrati in Trentino prevale la componente femminile, con il 52,3% del totale. Rispetto alla distribuzione territoriale, la popolazione straniera in Trentino si è da subito caratterizzata per un insediamento diffuso, che investe sia le aree urbane sia quelle rurali e montane. Ancora oggi, i territori in cui gli stranieri sono relativamente più numerosi corrispondono non soltanto alle aree urbane di Trento e Rovereto, ma anche al bacino dell’Alto Garda e alla Valle di Non. Oltre la metà dei residenti stranieri in provincia si distribuisce lungo l’asse dell’Adige, tra la comunità rotaliana, l’area urbana di Trento e il territorio della Vallagarina. Spicca il comune di Trento, dove risiede circa un quarto degli stranieri iscritti alle anagrafi comunali del Trentino. L’età media della popolazione straniera in Trentino è oggi di appena 31 anni, a fronte dei 42 della generalità della popolazione. Il 20,2% rientra nella classe 0-14 anni, il 24,2% nella classe 14-39 anni, il 34,1% nella classe 30-44 anni, il 18,7% nella classe 45-64 anni e solo il 2,8% nelle fila degli ultra-sessantacinquenni. Permessi di soggiorno Per quanto riguarda i permessi di soggiorno rilasciati nel corso del 2011, continuano a pesare maggiormente quelli per motivi di lavoro (50%), seguiti da quelli per famiglia (40,2%). Sei cittadini stranieri su dieci (59,9%), nell’ambito dei non comunitari, risultano oggi titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo (ex carta di soggiorno). Le seconde generazioni tra gli stranieri in Trentino Sono 896 i bambini stranieri nati in Trentino nel 2011, il 17% circa del totale dei nuovi nati in provincia. Che 17 nuovi nati su 100 corrispondano, anche in Trentino, a figli di stranieri, è forse il segnale più incontrovertibile delle prospettive di permanenza stabile di gran parte degli immigrati di oggi. In alcune aree del territorio provinciale – in particolare tra gli abitanti di Trento, Rovereto, Riva e Arco – è classificato come “straniero” un nuovo nato su cinque. Dalla stabilizzazione familiare all’acquisizione della cittadinanza italiana Nelle richieste di ricongiungimento familiare, la graduatoria vede nelle prime posizioni i flussi migratori dalla Moldova e Pakistan. Nel 2011 sono state 435 le richieste di ricongiungimento familiare in Trentino e 314 i famigliari ricongiunti. Le acquisizioni di cittadinanza sono calate nel 2011 del 12%, attestandosi a quota 547. Si conferma il peso, ormai predominante, del canale della naturalizzazione (ossia della cittadinanza per residenza, 68,2%), rispetto all’acquisizione della cittadinanza italiana via matrimonio (31,8%). Un quinto del totale dei nuovi cittadini italiani è originario del Marocco. Seguono i cittadini di Albania, Romania e Tunisia. I matrimoni misti Nel corso del 2011 i matrimoni con almeno uno degli sposi straniero celebrati in Trentino sono stati 266, mentre un numero di poco inferiore – 238 – corrisponde a matrimoni con almeno uno degli sposi residente in Trentino. Si tratta, in gran parte dei casi, di unioni di rito civile. I matrimoni stranieri hanno inciso per il 15,4% sul totale dei matrimoni celebrati in provincia. Prevalgono le nozze con sposo italiano e sposa straniera, a paragone di quelle tra sposi stranieri e italiani, o tra coniugi entrambi stranieri. I processi di integrazione locale: casa, scuola, salute Al primo semestre del 2011, in Trentino le istanze di alloggio pubblico presenti nella apposita graduatoria erano 7.532. Poco meno della metà di queste era riconducibile a cittadini non comunitari. La quota media di assegnazioni a favore degli stranieri risulta nell’ordine del 10% del totale, in linea con il loro peso demografico. Per quanto riguarda il contributo integrativo per l’affitto, nel secondo semestre 2011 le domande presentate in graduatoria erano 3.302, provenienti da cittadini comunitari per il 52% del totale. La quota delle istanze ammesse a beneficio è pari a circa il 91% tra i richiedenti comunitari e all’87% tra i richiedenti non comunitari. Nel caso, invece, della locazione di alloggi pubblici (secondo semestre del 2011), le nuove domande in graduatoria erano 6.388, riconducibili a cittadini comunitari per il 54% del totale. Risultavano ammesse a beneficio l’11% circa delle istanze presentate da cittadini comunitari, e una quota pari al 5% delle domande di cittadini non comunitari. La presenza nel sistema scolastico Nell’anno scolastico 2011/2012 i giovani stranieri nel sistema dell’istruzione provinciale sfiorano le 9.500 unità. L’incremento complessivo rispetto all’anno scolastico precedente è del 6,5%. La quota di studenti stranieri ha superato l’11% del totale. Complessivamente un alunno con cittadinanza non italiana su due è nato in Italia. L’europa rappresenta da sola il 58% degli alunni con cittadinanza straniera, il Maghreb il 21,7%, mentre Asia e centro-sud America, rispettivamente, il 10,7% e il 6,7%. I servizi socio-sanitari: accesso e fruizione Sono quasi 52mila gli stranieri iscritti al sistema sanitario provinciale trentino a metà del 2012. I ricoveri registrati nel 2011 sono 7.100 (7,8% del totale), al netto di quelli per parto. Per quanto riguarda l’accesso al Pronto soccorso, il peso della popolazione straniera ha raggiunto il 15,3%. La cittadinanza economica Il perdurare della crisi economica non è senza conseguenze per l’impiego di lavoratori immigrati nell’economia trentina. L’istat stima che 2.700 fra di essi siano in cerca di lavoro e la Provincia autonoma di Trento ne conteggia più di 1.000 tra i lavoratori posti in mobilità. D’altra parte, nel 2011 l’occupazione immigrata sul territorio, sempre secondo le rilevazioni Istat, è aumentata dell’11%, e anche le assunzioni sono lievemente cresciute rispetto al 2010. Le assunzioni di lavoratori stranieri in provincia di Trento continuano a rappresentare un terzo del totale: un dato analogo a quello di Bolzano, tale da collocare le due province ai vertici della graduatoria nazionale. Gran parte delle assunzioni si riferiscono ad attività stagionali: quasi tutte quelle del settore agricolo, in cui gli immigrati stranieri forniscono ormai più di tre assunti su quattro, e una parte di quelle del terziario, dove un assunto su quattro proviene dall’estero, con particolare riferimento al comparto turistico alberghiero. Nell’insieme, neppure in tempi di recessione il sistema occupazionale trentino sembra orientato a rinunciare ad assumere lavoratori stranieri. Ogni dieci stranieri assunti in Trentino, quattro sono rumeni. L’agricoltura fa segnare un certo incremento, arrivando a incidere per un terzo sui valori complessivi. L’industria invece, dopo aver recuperato nel 2010 parte del terreno perduto nel 2009, torna a ridurre il numero degli assunti, a causa soprattutto dell’indebolimento dei fabbisogni del settore delle costruzioni. I servizi invece confermano un andamento positivo, ma più modesto del 2010. Per contro il lavoro domestico anche nel 2011 fa registrare un netto incremento. Nell’ambito domestico, i dati riguardanti il periodo 2008-2010 evidenziano una presenza di 3.414 lavoratrici straniere e 761 italiane. Per quanto riguarda invece i lavoratori e le lavoratrici italiane, il fenomeno del ritorno al lavoro domestico come risposta alla crisi non appare confermato: si coglie un modesto incremento nel 2009, che si spegne nel 2010. Il lavoro interinale, malgrado la crisi economica, è tuttora rifornito in Trentino in misura molto considerevole da lavoratori immigrati, che incidono per circa il 40% (ma quasi il 50% nell’industria). La concentrazione degli immigrati in occupazioni e settori faticosi e sgraditi comporta come conseguenza una maggiore esposizione al rischio infortunistico. Degli oltre 10.000 eventi infortunistici all’anno, più di 2.000 riguardano lavoratori stranieri. Più di un infortunio sul lavoro su cinque riguarda dunque un lavoratore straniero: 21,3% del totale. Malgrado il contesto economico sfavorevole, il lavoro autonomo continua ad attrarre i lavoratori immigrati residenti in Trentino, così come del resto avviene a livello nazionale. Al 30 settembre 2012 si sono registrati 2.414 titolari di imprese nati all’estero, aumentati di poco rispetto allo scorso anno (+1,7%). L’aumento interessa tutti i comparti, tranne le attività manifatturiere, più esposte all’andamento del ciclo economico. Le costruzioni, malgrado la crisi, rimangono il settore più interessato dalla partecipazione di immigrati in qualità di lavoratori autonomi, con quasi 1.000 titolari. Nel commercio, invece, i titolari immigrati sono più di 600. Nell’insieme i due settori raccolgono quasi i due terzi delle ditte con un titolare nato all’estero. Per quanto riguarda le componenti nazionali, spiccano marocchini, albanesi e rumeni.  
   
   
CARCERI. DAL COMUNE DI MILANO 5 CORSI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEI DETENUTI DI BOLLATE ELETTRICISTI, PANETTIERI, PASTICCERI, SARTI E GIARDINIERI: LE OPPORTUNITÀ PER UN NUOVO PERCORSO DI VITA E DI REINSERIMENTO SOCIALE  
 
Milano, 11 febbraio 2013 - La Giunta comunale ha approvato la delibera per la partecipazione dei detenuti della Seconda casa di Reclusione di Milano-bollate ai percorsi formativi e professionali presso il Centro di Formazione di via Fleming 15. E´ la conferma dell´attenzione di Palazzo Marino al tema del reinserimento sociale e lavorativo delle persone recluse nella settimana di mobilitazione e sensibilizzazione sulla condizione delle carceri italiane, in cui la visita del Presidente Napolitano a San Vittore ha riacceso i riflettori sui problemi dell’intero sistema penitenziario. Cinque i corsi cui potranno accedere i detenuti: da quelli per elettricisti, operatori del verde e di sartoria a quelli sulla ristorazione e l’arte bianca per diventare panettieri o pasticceri. “Grazie a questi corsi intendiamo porre il lavoro e la formazione al centro del percorso di reinserimento sociale della persona”, spiega l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani. “L’acquisizione di nuove competenze e professionalità – prosegue l’assessore – costituiscono concrete opportunità di sviluppo individuale che possono contribuire ad affrontare un nuovo percorso di vita al momento della scarcerazione in piena autonomia”. “Sono contenta – conclude Cristina Tajani – che l’approvazione di questa delibera avvenga subito dopo la visita del Presidente Napolitano a San Vittore e a conclusione delle giornate di mobilitazione e sensibilizzazione verso la condizione dei detenuti e dell’intero sistema penitenziario italiano”. Tutti i corsi saranno organizzati in moduli da 100 o 200 ore, a seconda del grado di preparazione e conoscenza della materia da parte degli iscritti. Al termine dei percorsi formativi, i frequentanti potranno avvalersi delle modalità di avvicinamento previste al mondo del lavoro, attraverso gli enti convenzionati con la casa circondariale di Bollate. Inoltre, a tutti coloro che avranno frequentato almeno il 75% dei moduli previsti in ogni singolo corso sarà rilasciato un attestato di frequenza. Il progetto si pone in continuità con le iniziative già avviate e poste in essere dalla collaborazione tra l’assessorato al Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune di Milano e il carcere di Bollate a cominciare dall’acceleratore d’impresa per le realtà imprenditoriali nate all’interno della casa circondariale. La scelta del Centro di Formazione di via Fleming del Settore Lavoro e Formazione del Comune di Milano è motivata dal fatto che la struttura - da anni in rete con le realtà e gli operatori attivi sul territorio - si occupa di formazione e avviamento al lavoro per soggetti svantaggiati. Inoltre pone al centro della propria attività didattica l’attenzione all’orientamento, alla formazione e alle politiche attive per la ricerca di opportunità lavorative, creando una spirale di valore che genera crescita, occupazione e inclusione sociale.  
   
   
ABRUZZO: 6 MLN PER I SERVIZI AI BAMBINI DA O A 3 ANNI  
 
Pescara, 11 febbraio 2013 - Nuovi fondi per il Sociale dopo lo stanziamento dei 7,6 milioni di euro per i Piani di Zona. Su proposta dell´Assessore alle Politiche Sociali, infatti, 6 milioni di euro di risorse del Fondo Aree Sottoutilizzate (Fas) saranno destinati ai Comuni per aumentare il numero dei bambini presi in carico presso i nidi pubblici e privati. Le risorse, programmate per "favorire la qualità della vita dei cittadini garantendo migliori servizi di cura e conciliazione", concorreranno, mediante concessione di voucher alle famiglie, al sostegno delle spese di gestione. Della somma totale, 700mila euro saranno destinati alla sola città dell´Aquila, mentre le restanti risorse saranno suddivise fra gli altri comuni della Regione secondo calcoli proporzionali dell´utenza potenziale rappresentata dai bambini da 0 a 2 anni residenti in ogni comune e in base l´indice di copertura, ovvero il rapporto fra iscritti e utenza potenziale dei Comuni sulla classe 0-2 anni. "Sull´infanzia in questo ultimo triennio - spiegano dall´Assessorato - abbiamo investito tanto in termini di risorse destinate all´ampliamento dell´offerta degli asili nido e in termini di qualità dei servizi erogati, andando a elevare gli standard che pretendiamo dalle strutture che accolgono i nostri bimbi. Una politica che rientra in una visone più complessiva di società che a nostro avviso deve aiutare le famiglie, e in particolare le donne, a poter sempre meglio e di più conciliare gli aspetti lavorativi con quelli della cura familiare".