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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Marzo 2013
AGRICOLTURA, IN LOMBARDIA ASSEGNATI 650.000 EURO PER DOP E IGP  
 
 Milano - La Regione assegna 650.000 euro agli agricoltori che aderiscono ai sistemi di qualità alimentare come le denominazioni di origine Dop e Igp e i metodi di coltivazione biologica. Questi fondi sono assegnati ai sensi del bando 2012 della Misura 132 del Programma di sviluppo rurale (Psr), per un totale di 649.494 euro e andranno a beneficio di 727 aziende agricole, che si sono impegnate a produrre secondo i rigidi disciplinari di produzione dei consorzi di tutela e del biologico. Sistemi Di Qualità Aiutano A Migliorare - "Aderire ai sistemi di qualità - ha commentato l´assessore all´agricoltura Giuseppe Elias - contribuisce a dare maggiore valore all´eccellenza delle nostre produzioni agricole e permette di migliorare l´efficienza dei processi produttivi. Grazie a questa misura del Psr, in un momento di oggettiva difficoltà per le imprese, abbiamo incoraggiato molti agricoltori a perseguire con intransigenza la qualità, grazie a un sostegno economico che rimborsa i costi di certificazione". Le Domande Finanziate - Qui di seguito l´assegnazione suddivisa per province, numero di domande finanziate e importo ammesso: Bergamo - 75 - 33.737 euro; Brescia - 301 - 347.544 euro; Como - 21 - 7.836 euro; Cremona - 6 - 4.507 euro; Lecco - 10 - 3.086 euro; Lodi - 2 - 778 euro; Mantova - 52 - 38.694 euro; Milano - 15 - 14.186 euro; Monza e Brianza - 4 - 2.263 euro; Pavia - 136 - 125.396 euro; Sondrio - 94 - 67.286 euro; Varese - 11 - 4.176 euro. Per maggiori dettagli si rinvia al sito www.Agricoltura.regione.lombardia.it    
   
   
INAUGURATO A TREVISO IL PRIMO VILLAGGIO DEL BUON PESCATO ITALIANO. ZAIA: RIEQUILIBRARE LE REGOLE EUROPEE SULLA PESCA  
 
“L’italia della pesca è divisa in due: il Nord che non ha i soldi e il Sud che ne ha troppi. Bisogna riequilibrare i fondi Fep a livello europeo: non è colpa dell’Italia ma sono le politiche Fep che vanno riequilibrate, perché comunque i problemi che hanno le marinerie a Mazara del Vallo li hanno anche le marinerie di Chioggia ed è bene che questo sia riconosciuto anche a Bruxelles”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenendo l’ 8 marzo a Treviso all’apertura del primo Villaggio del Buon Pescato Italiano: vero e proprio paradiso dei buongustai della cucina di mare, allestito nell’area dell’ex Foro Boario e che rimasto aperto fino a domenica scorsa. All’inaugurazione erano presenti tra gli altri anche il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo, il presidente della Provincia Leonardo Muraro, l’assessore regionale alla pesca Franco Manzato e il direttore generale del Ministero Emilio Gatto. Quello di Zaia è stato un intervento a tutto campo, per nulla di circostanza, sui problemi della pesca, sull’esigenza di fare un salto di qualità sulla tracciabilità per difendere il prodotto nazionale, che “è ottimo, anche se ordinare sardine o sgombro al ristorante non è ‘figo’; dobbiamo attivare un circolo virtuoso; dobbiamo chiedere il pesce azzurro nei ristoranti: finchè pochi o nessuno lo chiede, i ristoranti non se lo procurano, anche se guadagnerebbero probabilmente di più”. Ma occorre agire anche sul modo di tutelare le risorse marine, “rispettandole e coltivando il mare, come fanno i nostri fasolari” (che pescano gli omonimi molluschi compresi nelle 16 specie dei mari nazionali promosse dall’iniziativa). Il cittadino vuol dare una mano alle marinerie – ha concluso Zaia – ma nei banchi delle pescherie non si sa qual è il nostro pesce e quale viene da mari o posti misteriosi. Quanto al Veneto, la nostra regione è anche acquacoltura, produciamo anche caviale: rinobilitiamo anche il pesce di acqua dolce e pensiamo che l’acquacoltura è una sfida anche per l’agricoltura”. Il Villaggio del Buon Pescato Italiano aperto a Treviso è parte di una iniziativa nazionale partita dal Veneto, unica regione del nord coinvolta, all’interno di un programma organizzato e finanziato dal Ministero con fondi europei. L’obiettivo dell’iniziativa è diffondere tra consumatori, distribuzione e ristorazione la conoscenza di specie ittiche abbondanti nei nostri mari, convenienti economicamente e ottime in cucina. La manifestazione è itinerante e nelle prossime settimane si sposterà al Sud, transitando per Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.  
   
   
SICUREZZA ALIMENTARE IN VENETO: CONTROLLI STRINGENTI  
 
Venezia - “Collaboreremo in modo sempre più assiduo con le forze dell’ordine al fine di garantire un ‘buon pescato’ sulle nostre tavole. Ringrazio il nucleo dei Carabinieri di Chioggia per essere intervenuti ed aver denunciato questo grave abuso”. Il commento dell’assessore alla pesca e alla tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato sull’operazione con la quale sono stati individuati pescatori che hanno pescato in acque vietate e molluschi e cappesante contaminati da cadmio, arriva subito dopo l´inaugurazione, avvenuta l’8 marzo a Treviso, del tour del Buon Pescato Italiano che è partito “non a caso dalla nostra regione – ha detto l´assessore – per poi raggiungere le altre regioni italiane a vocazione ittica”. “Non mi stancherò mai di ribadire – ha ribadito Manzato – che servono controlli ferrei e norme altrettanto stringenti sull’etichettatura dei generi alimentari, come su qualsiasi altro prodotto al consumo, e che la Regione è al fianco delle forze dell’ordine e degli operatori onesti per agevolare e supportare il loro operato”. “Esistono numerose minacce, spesso ahimè dolose, che generano pericolo nei nostri mercati alimentari, e per questo è richiesta estrema attenzione da parte delle istituzioni per evitare simili episodi, ma anche da parte del consumatore, nella verifica costante della corrispondenza della qualità del prodotto e nella segnalazione di anomalie”.  
   
   
TORINO: SICCITA’ 2012: ENTRO IL 29 MARZO LE DOMANDE ALLA PROVINCIA PER OTTENERE GLI INTERVENTI COMPENSATIVI DEL FONDO DI SOLIDARIETA’ LA PRESENTAZIONE AVVIENE PER VIA TELEMATICA  
 
 Entro il 29 marzo le imprese agricole che hanno avuto le loro produzioni danneggiate dalla siccità del 2012 e che hanno sede nei Comuni delimitati da un’apposita Delibera della Giunta Regionale possono presentare domanda al Servizio Agricoltura della Provincia di Torino per accedere agli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale. Sulla Gazzetta Ufficiale 36 del 12 febbraio scorso è stato infatti pubblicato il Decreto Ministeriale 1478 del 25 gennaio, con il quale il Governo ha riconosciuto l’eccezionalità della siccità dell’anno scorso. L’attivazione degli interventi compensativi ex post del Fondo di solidarietà nazionale, in deroga al Piano assicurativo agricolo attualmente in vigore, è stata richiesta anche al fine di venire incontro agli agricoltori che si sono trovati nell’impossibilità di stipulare polizze agevolate per mancanza di un’adeguata offerta assicurativa. Per eventuali chiarimenti ci si può rivolgere all’Ufficio Avversità Atmosferiche del Servizio Agricoltura della Provincia, corso Inghilterra 7, 10138 Torino, e-mail: pierfranco.Fenu@provincia.torino.it  telefono 011-8616391, fax 011-8614261. Tutte le informazioni relative alla presentazione delle domande sono pubblicate nel portale Internet della Provincia di Torino alla pagina http://www.Provincia.torino.gov.it/agrimont/bandi_scadenze/    
   
   
NITRATI:ANCORA APERTE IN REGIONE LOMBARDIA 1377 POSIZIONI  
 
Milano - C´è tempo fino al 15 marzo per chiudere la comunicazione nitrati relativa al 2013. Secondo i dati inseriti nel sistema informativo regionale, a fronte di moltissime comunicazioni già perfezionate ne rimangono 1377 ancora da chiudere. Le prime elaborazioni sui dati delle comunicazioni presentate nel biennio 2012/2013 evidenziano un miglioramento complessivo della conformità delle aziende ai parametri della direttiva nitrati. Oltre 11.000 aziende sono risultate conformi agli stoccaggi liquidi e solidi, mentre 9500 aziende sono conformi ai limiti fissati dalla normativa comunitaria per lo spandimento di azoto sui coltivi. Con Deroga Si Rientra In Parametri Ue - Per quanto riguarda l´applicazione della deroga nitrati, al secondo anno di attuazione, sono 142 le aziende che hanno riconfermato la richiesta già presentata nel 2012, a fronte di 43 nuove domande. In totale sono 185 le aziende agricole che attraverso il meccanismo della deroga potranno rientrare nei parametri della severa direttiva europea che tutela le acque degli inquinamenti da nitrati. Calate Le Domande - ´Rispetto al suo primo anno di attuazione - spiega l´assessore all´agricoltura Giuseppe Elias - abbiamo registrato un calo fisiologico delle domande di deroga, dovuto in parte alle difficoltà legate al rodaggio del nuovo sistema informativo, in parte a scelte aziendali che hanno privilegiato una soluzione strutturale al problema dell´eccesso di azoto, come gli impianti di trattamento´. ´La deroga - prosegue Elias - non risolve il problema nitrati, ma è comunque un´opportunità che vale la pena sfruttare. Aderire alla deroga significa sottoporsi ad uno specifico sistema di controlli, ma a conti fatti, e oggi possiamo portare i casi concreti delle aziende che ne hanno fatto buon uso, la deroga porta anche risparmi, in termini di minore dipendenza dagli affitti di terreni per gli spandimenti e di costi per il trasporto degli effluenti´. La Deroga - E´ stata concessa dalla Commissione europea per la prima volta all´Italia il 3 novembre 2011 con riguardo alle regioni Lombardia, Emilia-romagna, Piemonte e Veneto, consente alle aziende ubicate nelle zone vulnerabili ai nitrati del bacino padano veneto di innalzare da 170 a 250 kg per ettaro l´anno il limite di spandimento fissato dalla Direttiva comunitaria Nitrati, con modalità che garantiscono la massima sostenibilità ambientale. Governo Inadempiente - ´Malgrado le nostre insistenze - conclude Elias - il Governo non è riuscito ad emanare il decreto che avrebbe permesso di considerare nitrati non organici le matrici provenienti dai digestori anaerobi che trasformano i reflui zootecnici in energia. Questo obiettivo potrebbe risolvere in maniera strutturale la gestione dei nitrati nella nostra regione; sarà la prima richiesta da presentare al nuovo Governo´. Per maggiori informazioni si rinvia al sito dell´assessorato all´agricoltura www.Agricoltura.regione.lombardia.it  
   
   
FRIULANO: APPROVATE NORME PER LA GRAFIA DELLE VARIANTI  
 
Udine - E´ norma della Regione il testo che stabilisce come ci si debba regolare con la grafia delle varietà della lingua friulana. Il provvedimento è stato approvato con decreto dal presidente della Regione Renzo Tondo il 7 marzo ed è già in vigore. E´ un articolo della legge sulla lingua friulana (19/2007) ad aver previsto che sia "il Presidente della Regione, sentite la Arlef e le Università degli di Udine e Trieste, ad adottare con proprio decreto la grafia ufficiale delle varianti". L´insieme di regole è stato redatto in forma di proposta scientifica condivisa e coerente da un gruppo di lavoro presieduto dal direttore del Servizio corregionali all´estero e lingue minoritarie, Giuseppe Napoli, su delega dell´assessore alla Cultura, Elio De Anna. Il gruppo si è insediato nel maggio dell´anno scorso e ha concluso la propria sintesi alla fine del 2012. Formalmente sono stati Giovanni Frau e Federico Vicario a redigere il testo finale, che ha fatto proprie anche alcune modifiche di carattere non sostanziale suggerite dal comitato Tecnico scientifico della Arlef. "Nello stabilire le norme si è tenuto conto - hanno reso noto gli esperti - di non discostarsi dalle regole della grafia ufficiale del friulano così come previste dalla legge 15/96, laddove tali norme consentano di rappresentare anche i particolari suoni delle varietà friulane. Laddove tale sistema si riveli, al contrario, incapace di rendere suoni estranei al sistema della lingua comune, si sono proposte delle soluzioni integrative". Un esempio? La parola "çavate" (ciabatta) può presentare varianti da indicare con la "z" (zavate) o con la "s" (savate). Per la resa dei toponimi sono poi consentite deroghe al fine di ripristinare una tradizione grafica consolidata e documentata. Le deroghe dovranno essere richieste dal Comune sul cui territorio è presente il toponimo, entro 120 giorni dall´emanazione del decreto, all´Agenzia regionale per la lingua friulana, corredate dalla documentazione. Verranno adottate con decreto presidenziale, previo parere del Comitato scientifico della Arlef.  
   
   
REGIONE LOMBARDIA EROGA 74.000 EURO PER IMPRENDITORI MIELE  
 
Milano . Via libera dalla Regione al pagamento di 74.000 euro agli imprenditori del miele. Si tratta dei fondi resi disponibili dal bando 2012 per l´ammodernamento dei laboratori di smielatura e delle sale di lavorazione. Su 61 domande giudicate ammissibili, saranno 30 gli apicoltori interessati dalla prima tranche di pagamento. Per le restanti domande in graduatoria la liquidazione del contributo è prevista per il mese di luglio 2013. Bando Ha Suscitato Ampio Gradimento - ´Punto di forza bando - spiega l´assessore regionale all´Agricoltura Giuseppe Elias - è la possibilità di accedere al cofinanziamento pubblico anche per piccoli investimenti, non previsti dalle misure dell´Organizzazione comune di mercato (Ocm) del miele e del Programma di sviluppo rurale (Psr), ma altrettanto importanti per migliorare la qualità delle produzioni apistiche´. ´Grazie a economie che si sono rese disponibili - ha concluso Elias - il bando, che ha incontrato ampio gradimento tra gli apicoltori, potrà soddisfare tutte le richieste pervenute e giudicate ammissibili´.  
   
   
AGRICOLTURA, PROGETTO UE MARTE + MARTEDÌ 12 MARZO 2013 LIGURIA A SEMINARIO A BASTIA, CORSICA  
 
Genova. La chiusura del sottoprogetto dedicato alla Governance, alla produttività, al recupero e alla salvaguardia di territori rurali del progetto Ue Marte+ sono al centro di un seminario in programma martedì 12 marzo 2013, a Bastia, in Corsica al quale partecipa la Regione Liguria con Toscana, Sardegna e Corsica. Nei trentadue mesi di attività progettuale sono stati realizzati eventi con il coinvolgimento di molti comuni, sono stati seguiti casi pilota come il recupero oliveti nel Tigullio e promosse iniziative di cooperazione nell´Asse 4 del Piano sviluppo rurale con progetti specifici sul recupero dei territori. Fra questi il progetto Cinque Terre e Pignone promosso dal Gal La Spezia, e i rapporti e gli scambi con la Pianificazione Territoriale della Regione Liguria. I diversi partners progettuali hanno messo a punto una politica marittina sulla Governance del Territorio che consentito la realizzazione della Carta della governace dei territori rurali che verrà presentata ufficialmente a Bastia.  
   
   
CINGHIALI CONTAMINATI: NESSUNA SEGNALAZIONE IN LOMBARDIA  
 
Milano - ´In attesa di ricevere informazioni più particolareggiate riguardo alla contaminazione da cesio 137 che è stata rilevata in alcuni cinghiali abbattuti in Piemonte, posso affermare che, sentiti gli uffici del servizio veterinario regionale, nessun livello anormale di radioattività è stato fino ad oggi rilevato nei monitoraggi che periodicamente vengono effettuati su tutto il territorio lombardo, e che sono stati intensificati senza esito dopo l´incidente di Fukushima´. Lo ha detto oggi Giuseppe Elias, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia alla luce della scoperta in Valsesia, alta provincia di Vercelli, di 27 cinghiali con tracce di contaminazione da Cesio 137 ritrovate nella lingua e nel diaframma, come reso noto dalle prime analisi effettuate. ´L´episodio del Piemonte - ha detto ancora Elias - ci spinge comunque a non abbassare la guardia rispetto al tema del controllo e della sicurezza del territorio e degli alimenti, assicurata quotidianamente dagli esperti regionali´.  
   
   
ULIVI: ARRIVA ELENCO DEFINITIVO CENSIMENTO PIANTE MONUMENTALI  
 
“L´iter di applicazione della Legge 14/2007 ci ha fatto avviare lo scorso anno il censimento delle piante monumentali di ulivo. A dicembre scorso la società aggiudicataria del censimento ha consegnato agli uffici regionali un elenco di 300.059 piante classificate come Monumentali. La Giunta Regionale nella seduta di oggi ha approvato questo elenco e ne dispone la pubblicazione per 30 giorni sul sito istituzionale ( http://www.Regione.puglia.it/ ) e su quello dell´Assessorato ( http://ecologia.Puglia.it ) per la divulgazione e la massima conoscenza di tutti i proprietari interesati”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, annuncia il provvedimento. “Il termine di questa fase di censimento fondamentale per una corretta ed approfondita conoscenza del territorio, oltre che per la taratura dei sistemi automatici di rilevamento delle piante monumentali, ci permette di avviare gli step successivi soprattutto in relazione alle attività a sostegno dei conduttori. La legge 14, in vigore dal 2007, comincia in questa fase – prosegue Nicastro - a divenire strumento di programmazione e di valorizzazione del patrimonio arboreo non solo in termini di conservazione”. “Come ho più volte ribadito – conclude Nicastro – non è nostra intenzione quello di fare degli uliveti monumentali del nostro territorio un museo delle cere a cielo aperto. Questo si tramuterebbe in un impoverimento del patrimonio, sia sul piano culturale che economico. Insieme ad attività di sostegno, come quello del Psr per la potatura delle piante, vogliamo immaginare vie alternative con la collaborazione degli operatori”.  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: OLTRE 2 MILIONI DI EURO PER I GIOVANI  
 
Milano - Ammonta a 2.343.770 euro l´assegnazione dei fondi approvata dalla Regione Lombardia per il quarto periodo di applicazione della Misura 112 del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013, che sostiene l´insediamento dei giovani imprenditori agricoli e forestali. La quarta tranche di finanziamenti va a 112 beneficiari, che hanno presentato domanda di contributo tra il 1 agosto e il 14 dicembre 2012. "Sale a quota 1.279 - ha commentato l´assessore all´Agricoltura Giuseppe Elias - il numero dei giovani agricoltori che, dal 2007 a oggi, hanno avviato la propria attività in Lombardia, beneficiando del premio di primo insediamento. In totale sono stati impegnati 29,5 milioni di euro. Per la Regione Lombardia resta quindi un obiettivo strategico sostenere le nuove leve del mondo agricolo". Qui di seguito il riparto suddiviso per province, numero di domande e importo finanziato: Bergamo - 14 - 336.000 euro; Brescia - 17 - 298.550 euro; Como - 10 - 191.000 euro; Cremona - 7 - 118.000 euro; Lecco - 11 - 229.000 euro. Lodi - non ha presentato domande: Mantova - 9 - 122.000 euro. Milano - non ha presentato domande: Monza e Brianza - 2 - 20.000 euro; Pavia - 25 - 465.000 euro; Sondrio - 12 - 433.000 euro; Varese - 5 - 131.220 euro.  
   
   
RABBIA SILVESTRE: IL TRENTINO È ZONA INDENNE  
 
Il Trentino è di nuovo zona indenne dalla rabbia: oggi la Giunta provinciale, su indicazione dell´assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, ha preso atto che la bontà delle attività condotte fra il 2010 e il 2012 con i piani di emergenza per la vaccinazione antirabbica per via orale delle volpi hanno portato all´eradicazione della malattia. A due anni dall´ultimo caso di rabbia accertato non sussiste più l´obbligo di vaccinazione per cani, gatti e furetti al seguito di persone dirette anche temporaneamente nel territorio della Provincia autonoma di Trento, nonché di cani di proprietà di residenti ed animali condotti in alpeggio. L´esecutivo ha comunque deciso, vista la situazione a rischio presente nei Paesi balcanici, di mantenere un efficace piano di sorveglianza passiva per escludere la circolazione del virus della rabbia sul territorio provinciale anche in futuro. Il Piano di sorveglianza passiva, teso ad escludere la circolazione del virus della rabbia sul territorio provinciale, prevede la raccolta da parte del personale addestrato delle carcasse di volpi e di mustelidi (faine, tassi, martore, ecc.) rinvenute sul territorio provinciale e il loro invio, per le necessarie analisi, al laboratorio della Sezione di Trento dell’Istituto Zooprofilattco sperimentale delle Venezie. L’azienda provinciale per i servizi sanitari garantirà, con la collaborazione del personale individuato dal Dipartimento Territorio ambiente e foreste, lo svolgimento coordinato di queste attività individuando le modalità più opportune e idonee. L’azienda Sanitaria è tenuta ad inviare una relazione semestrale al competente Servizio politiche sanitarie e per la non autosufficienza, nella quale saranno riportati i risultati delle analisi condotte e sarà valutata la sufficiente copertura territoriale del monitoraggio messo in atto. Sintesi dell´attività svolta Nel mese di ottobre 2008, a distanza di 13 anni dall’ultimo focolaio, il Centro di referenza nazionale per la rabbia dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha segnalato la positività per rabbia in due volpi provenienti dalla Provincia di Udine, delle quali una aveva morso una persona del luogo. Questo evento ha portato a riconsiderare la necessità di riprendere l’attività di vaccinazione orale delle volpi. Successivamente, si sono verificati nuovi casi di rabbia silvestre, pertanto, la Regione Friuli Venezia Giulia ha disposto un secondo intervento vaccinale straordinario e quindi un terzo nel mese di settembre 2009 ampliando ulteriormente l’area di vaccinazione. Nonostante questi primi tre interventi, l’epizoozia rabida si è estesa ad aree non vaccinate a sud ovest del territorio regionale. Dall’ottobre 2008 sono stati 41 i casi di rabbia diagnosticati nella regione Friuli Venezia Giulia (37 volpi, 2 tassi, 1 capriolo, 1 cane). Nel novembre 2009 si è poi registrato, in provincia di Belluno, una positività alla rabbia di un cane di proprietà non vaccinato, a cui sono seguiti altri sei casi. L’unità di crisi centrale, viste le raccomandazioni pervenute al Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche sociali, ha ritenuto necessario programmare urgentemente un intervento di vaccinazione orale delle volpi che interessasse oltre che il territorio colpito dall’infezione anche il territorio posto 50 chilometri avanti il fronte di avanzamento. In Trentino si è dato corso, nel dicembre 2009, al primo “Piano di emergenza di vaccinazione antirabbica per via orale delle volpi”. Le esche vaccinali sono state distribuite con mezzi aerei (n. 20-30 esche per kmq) e poi anche manualmente come intervento di completamento. Alle attività di vaccinazione orale è seguito il monitoraggio post vaccinazione con prelievo attivo delle volpi ed analisi di laboratorio per rilevare la presenza di tetraciclina nell’osso mandibolare (marker per l’assunzione) e per verificare l’efficacia della vaccinazione. Al fine di poter monitorare l’avvenuta assunzione delle esche da parte delle volpi il personale messo a disposizione dal Dipartimento risorse forestali e montane della Provincia ha individuato sei “distretti di controllo”, di un kmq di superficie, sui quali sono state depositate manualmente delle esche per permettere il monitoraggio dell’assunzione delle stesse. Ulteriori campagne di vaccinazione di emergenza sono state condotte nei periodi aprile 2010 - giugno 2010 e agosto 2010 - settembre 2010, a cui sono seguite due campagne ordinarie condotte nel corso degli anni 2011 e 2012 (primaverili e autunnali). Le prime campagne straordinaria di vaccinazione (dicembre 2009 – giugno 2010), hanno visto coinvolto direttamente il Nucleo Elicotteri della Protezione civile della Provincia per un impegno complessivo di circa 141 ore di volo. La protezione civile ha inoltre messo a disposizione, per tutto il periodo in cui sono state svolte attività di vaccinazione, la cella frigo presso il deposito di Lavis, per permettere il mantenimento della giusta temperatura delle esche (-18° C) ed un tempestivo rifornimento delle esche agli elicotteri. Le attività di vaccinazione hanno interessato complessivamente circa 30.000 kmq, comprendenti anche il territorio della Provincia di Bolzano, parte della regione del Veneto e parte della Regione Friuli Venezia Giulia. Al fine di monitorare adeguatamente tali attività l’Istituto Zooprofilattico delle Venezia, che ha coordinato in sintonia con il Ministero della Salute e le Autorità locali gli aspetti organizzativi e gestionali della crisi, ha tracciato le mappe di distribuzione e le linee di volo per consentire una omogenea distribuzione delle esche vaccinali. Sistemi satellitari di rilevamento hanno poi permesso di registrare i singoli lanci per poi verificare l’effettiva copertura vaccinale sul territorio. La bontà delle attività condotte ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati sono stati evidenziati nel corso della riunione dell’Unità di Crisi dell’8 novembre 2012, nel corso della quale si è stabilito che le “misure adottate hanno portato all’eradicazione della malattia” e quindi sono “venuti meno i presupposti per il mantenimento delle aree a rischio delle aree a rischio di malattia nelle Regioni e province autonome coinvolte”; questo anche in considerazione del fatto che sono trascorsi due anni di vaccinazione dall’ultimo caso accertato. A partire dal 14 febbraio 2013 (due anni dall´ultimo caso di rabbia accertato), non sussiste quindi più l´obbligo di vaccinazione per cani, gatti e furetti al seguito di persone dirette anche temporaneamente nel territorio della Provincia autonoma di Trento, nonché di cani di proprietà di residenti ed animali condotti in alpeggio. Si è comunque deciso, tenuto conto dell’attuale situazione a rischio presente nei Paesi balcanici, di mantenere un piano di vaccinazione orale antirabbico delle volpi sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia in una fascia di territorio lungo il confine italo-sloveno.  
   
   
FORESTE: LA TECNOLOGIA GPS DEL CFR A DISPOSIZIONE DELLA COMUNITA´ DEL FVG  
 
Udine - Il Corpo Forestale Regionale pone da più di vent´anni le potenzialità delle nuove tecnologie al servizio della comunità. E´ infatti all´avanguardia nell´impiego del sistema Gps. Una tecnologia avanzata che per il calcolo puntuale della posizione sfrutta il posizionamento dei satelliti geostazionari. Utilizzando tale metodologia, dal 2004 a oggi sono infatti stati compiuti 4.998 rilievi geolocalizzati su danni patiti dalle piante forestali. Tali rilievi sono stati motivati da 2.118 segnalazioni relative a danni riscontrati sulla varietà dell´abete rosso, 258 sull´abete bianco, 335 sul carpino nero, 389 sul faggio, 310 sul pino nero, 204 sul frassino maggiore, una sull´acero minore. In seguito alla verifica dei forestali, la metà dei danni riscontrati sulle piante indicate è stata attribuita a origini naturali, un quarto è stato imputato a eventi meteorici, mentre il restante quarto dei danni è provocato dall´uomo. Sempre tramite il Gps, sono inoltre state certificate 4.375 particelle di 98 Piani di gestione forestale di proprietà forestali pubbliche e private, 3.125 delle quali sono certificate secondo i parametri Pecf. E´ infine stato possibile posizionare con estrema precisione, con un margine di errore di meno di un metro, 748 teleferiche forestali; delle quali 184 sono state smantellate, mentre ben 417 sono state segnalate perché pericolose al volo aereo. Già dal 1990 il Cfr utilizza il sistema Gps, che consente il telerilevamento della posizione di chi sta impiegando un navigatore satellitare, e, al giorno d´oggi, anche un semplice telefonino. L´evoluzione di questi strumenti consente dunque, da tempo, ai forestali, di registrare e di circoscrivere topograficamente, con elevata precisione, ogni area che sia stata soggetta a eventi o a comportamenti illeciti, come ad esempio gli incendi dolosi e le discariche abusive. Tutto questo permette anche al Cfr di fornire agli inquirenti informazioni precise, a supporto di eventuali indagini. E di rilevare celermente, e con precisione, le superfici boschive percorse da incendi, al fine di poter fornire rapidamente ai Comuni la cartografia delle zone che saranno poi soggette, per diversi anni, al divieto di caccia e di variazioni urbanistiche. Le informazioni raccolte con il metodo Gps, e che potranno essere utili nel tempo, vengono archiviate nel Sistema Informativo Territoriale Forestale (Sitfor), che fa parte della infrastruttura regionale dei dati territoriali (Irdat). Si tratta di una piattaforma web che viene messa a disposizione degli enti locali da parte della Regione, al fine di costituire una banca dati di riferimento degli elementi del territorio che possono essere geo localizzati. L´irdat, da un lato distribuisce dati territoriali ai tecnici, che li utilizzano per il proprio lavoro, dall´altro consente a tutti di visualizzare una parte di questa banca d´informazioni, semplicemente accedendo alle pagine web della Regione. Tale banca dati permette, per esempio, ai progettisti, di conoscere l´esatta perimetrazione delle aree protette, delle aree valanghive, delle zone franose, dei prati stabili, delle teleferiche forestali, delle aree boschive colpite da incendi. E consente di redigere progetti di elevata fattibilità, offrendo la possibilità di valutare con cura tutti i vincoli ambientali esistenti. Questi dati geo referenziati si possono ormai anche caricare sulle apparecchiature Gps portatili. Lo fanno per esempio i piloti di aerei e elicotteri, per spostarsi e poter operare nella massima sicurezza anche nelle zone più disagiate, essendo messi a conoscenza delle difficoltà e dei pericoli rappresentati, per esempio, dalla presenza di cavi e di teleferiche. Ma possono trarne vantaggio anche i privati cittadini. Per esempio gli appassionati dell´arte venatoria: caricando tali dati, essi sono in grado di sapere in ogni istante se si stanno muovendo all´interno delle aree destinate alla caccia, oppure di quelle protette.  
   
   
IN OCCASIONE DELLA FIERA AGROSUD, È STATO PRESENTATO IL VOLUME “LE INSALATE”, IL 14° DELLA COLLANA COLTURA&CULTURA, PROMOSSA DA BAYER CROPSCIENCE PER FAR CONOSCERE E VALORIZZARE LE GRANDI COLTURE ITALIANE.  
 
Per la prima volta, sessantasette fra i maggiori esperti delle insalate nel nostro Paese hanno fotografato ogni aspetto di questa coltura, dalla botanica alla coltivazione, dal valore nutrizionale all’utilizzazione e ai mercati, senza dimenticarne la storia, i paesaggi, le presenze nell’arte, le ricette, la percezione dei consumatori. “E’ qualcosa di più di una coincidenza il fatto che la presentazione del volume avvenga nell’anno in cui Bayer compie 150 anni” ha sottolineato Karina von Detten, amministratore delegato di Bayer Cropscience in Italia. “Siamo infatti riusciti a restare leader per tanto tempo perché abbiamo sempre voluto crescere insieme ai nostri clienti, ascoltandone i bisogni e fornendo loro le soluzioni più innovative. Questo è avvenuto anche nelle insalate, e il volume vuole celebrare e far conoscere a tutti la realtà di una delle storie di maggior successo dell’agricoltura italiana negli ultimi anni, oltre che di una colonna portante della dieta mediterranea”. Le insalate, un alimento da sempre considerato “povero”, in pochi anni hanno infatti saputo trasformarsi da “Cenerentola” a “principessa” della nostra agricoltura conquistando proprio i consumatori più evoluti. Il merito è dell’introduzione della quarta gamma, che ha aggiunto a un prodotto dalle preziose caratteristiche nutrizionali un servizio di praticità, risparmio di tempo in cucina e un più lungo tempo di conservazione, con un fatturato annuo in Italia salito a circa 900 milioni di euro. Nell’intero comparto delle insalate, la produzione italiana è la prima in Europa e la terza a livello globale, e gli italiani si sono confermati i più grandi consumatori di insalate al mondo. “Il volume racconta i segreti del successo delle insalate” spiega la professoressa Maria Lodovica Gullino, di Agroinnova, Università di Torino, coordinatrice scientifica del volume. “Per portare sulla nostra tavola insalate tagliate, lavate e imbustate sono state necessarie innovazioni avanzatissime nella selezione delle varietà, nella coltivazione, nella difesa, nelle tecniche post raccolta e per la conservazione che hanno coinvolto ricercatori e produttori. Il risultato di questa collaborazione è una produzione molto sofisticata e di grandissima qualità, oltre che fra le più sicure e sostenibili della nostra agricoltura”. Bayer Cropscience, azienda leader nell’innovazione degli agrofarmaci, nella quale investe ogni anno il 10% del suo fatturato, da anni sostiene questo approccio. Dopo aver sostenuto e partecipato a due innovativi progetti di sostenibilità, Magis vino e Magis uva da tavola, Bayer Cropscience in Italia vuole oggi promuovere una collaborazione ancora più stretta fra mondo della ricerca e produttori anche nella filiera delle insalate con il progetto Magis Iv gamma, per farla crescere ancora non solo economicamente ma anche in termini di preparazione tecnica, di cultura della sicurezza, di tracciabilità delle produzioni. “L’innovazione vera, che paga, è quella nei fatti” conclude Paola Sidoti, Business & Marketing Communications Manager di Bayer Cropscience in Italia. “Noi crediamo fortemente in questo e lavoriamo ogni giorno per offrire ai nostri clienti il meglio: non solo prodotti validi per la difesa delle insalate, ma anche servizi, progetti e comunicazione. Perché è solo attraverso l’impegno, la partecipazione di tutti e la diffusione della conoscenza che si può realmente innovare”  
   
   
INAUGURAZIONE RISTORANTE TAIYO “QUANDO L’ORIENTE INCONTRA L’OCCIDENTE”  
 
Mercoledì 13 marzo 2013 ore 19.30, inaugurazione del nuovo ristorante Taiyo di Viale Monza 23. A fare gli onori di casa la famiglia Wu, presente da molti anni sul territorio milanese, vanta una lunga esperienza in ristorazione asiatica e fusion. È nel mix tra modernità e tradizione che si rispecchia la nuova cucina di Taiyo. Una versione contemporanea del classico ristorante giapponese, dove i piatti sono sapientemente combinati in un equilibrio di sapori, dalla cucina giapponese classica a incontri più raffinati come gamberi rossi di Sicilia, tonno impanato al sesamo, ricciola al pistacchio, carpaccio di angus, sweat heart maki, exotic roll, astice roll, ikkameshi, calamaro ripieno, tempura, manzo alla coreana. I ristoranti Wu Taiyo si distinguono per lo speciale connubio tra cucina orientale di alta qualità e preziose location. In particolare, nella nuova location di Viale Monza il legame tra tradizione e modernità è rafforzato dal design, magistralmente curato dall’architetto, scenografo e designer Maurizio Lai. Di forte impatto visivo, il sushi Restaurant Taiyo si ispira a un’estetica internazionale e all’avanguardia. Ricco di molteplici elementi scenografici che ne caratterizzano le atmosfere, l’ambiente è formato da una grande sala centrale e due sale secondarie, fortemente impreziosito di allestimenti luminosi e materici. Degno di nota il particolare del soffitto in maglia metallica a disegno geometrico retroilluminato. Wu Taiyo risulta essere, quindi, non solo un ristorante, ma un percorso itinerante attraverso tutti i sensi. Il grafema Taiyo significa sole, ma anche Levante e arancio _il caldo leit motiv che decora i ristoranti Wu-taiyo_ ed è sinonimo di felicità e di fantasia. Il Sole, quindi, per la famiglia Wu include una sfera di significati che rappresentano il lato positivo della vita, e, ovviamente, l ’amore per il cibo. Questa la filosofia Wu Taiyo, amore per la cucina, per i clienti_ tutto il personale del ristorante giapponese Taiyo parla correttamente italiano, per meglio comprendere le singole esigenze del cliente_ amore per l’estetica e per i dettagli, e, soprattutto, amore generato dall’incontro tra cultura orientale e occidentale, specchio della realtà attuale, che Wu Tayio si propone di rappresentare in tutto il suo splendore. Il nuovo ristorante di Viale Monza è un oasi pacifica situata nel centro di Piazzale Loreto, è un’occasione per prendersi una pausa dal traffico cittadino e assaporare deliziose creazioni, facilmente raggiungibile dai mezzi. Ad accompagnare la serata l’intervento musicale dei Deejay Westbanhof e Hell’s Shoes. Taiyo Sushi Restaurant Viale Monza 23, Milano 02-26113972 Sito: http://www.Wutaiyo.com  
   
   
NESPRESSO OMAGGIA L’ITALIA E LE SUE DIFFERENTI CULTURE DEL CAFFÈ TRIESTE E NAPOLI FONTE D’ISPIRAZIONE PER LE NUOVE LIMITED EDITION NESPRESSO  
 
Nespresso desidera ancora una volta deliziare i suoi Club Member e gli amanti del caffè di tutto il mondo con delle piacevoli soprese, grazie a nuove e uniche fragranze di caffè che permettono di vivere inedite esperienze sensoriali. Questa primavera Nespresso si ispira alle differenti ed eccezionali culture italiane del caffè e sceglie di omaggiare due splendide città: Trieste e Napoli. Pur avendo contribuito significativamente alla storia mondiale del caffè ed ugualmente appassionate di quest’ultimo, le due città hanno storie e culture differenti nell’arte della degustazione della famosa bevanda. Trieste e Napoli, due Limited Edition uniche e contrapposte che rappresentano l’interpretazione di Nespresso di queste due città e della loro emblematica cultura del caffè. Trieste La Limited Edition Nespresso Trieste riflette la ricca e varia esperienza culturale che contraddistingue la città di Trieste. Posizionata al crocevia tra le culture italiana, germanica e slava, attraverso la sua architettura neoclassica riecheggia la grandezza della dinastia asburgica a capo del Sacro Romano Impero. Trieste fu la principale porta d’ingresso ad uno dei massimi imperi mondiali: l’impero Austro-ungarico. Il caffè verde, destinato ai più prestigiosi café di Vienna, transitava proprio da questa città. Il modo in cui gli abitanti di Trieste degustano il caffè riflette, infatti, la mescolanza tra le culture germanica, latina e slava presenti nella poliedrica città portuale. Il caffè a Trieste si beve con o senza latte, lungo o corto. La grande importanza che i triestini riconoscono al caffè emerge anche dall’aver coniato un linguaggio specifico ad esso dedicato: “nero” è il termine per il caffè espresso, “capo” è il caffè con un goccio di latte, mentre “nella b” indica il caffè servito in un bicchiere di vetro, invece che nella consueta tazzina di porcellana. I sofisticati caffè di Trieste sulla Piazza dell’Unità d’Italia, dove si incontrava la ricca aristocrazia cittadina, erano anche rinomati luoghi di ritrovo degli intellettuali, che qui organizzavano dibattiti filosofici e culturali. Ancora oggi i caffè della città sono noti punti d’incontro culturali e creativi. La Limited Edition Trieste, una delicata miscela di chicchi di arabica, è caratterizzata da una consistenza rotonda con accenni di cioccolato e croccante nocciola. Note rinfrescanti e fruttate fanno risaltare l’eccezionale delicatezza di questo caffè. La Limited Edition Trieste ha un’intensità di livello 9 e si degusta al meglio nel caffè ristretto (25 ml). Per i veri amanti del caffelatte, l’edizione rivela un ulteriore aspetto del suo carattere quando viene degustata nel cappuccino. Napoli Piena di vita, con tutti i suoi contrasti, Napoli è una perla di cultura nella storia dell’Europa e una vivace città dell’Italia meridionale. Il caffè qui ha un posto di rilievo: sin dalla fine del Xvii secolo, il caffè è sinonimo di ospitalità, amicizia e momenti preziosi trascorsi in famiglia. Napoli è la città dove fu inventata la prima macchinetta del caffè domestica: la caffettiera napoletana. Questo fece sì che il caffè diventasse una bevanda da gustare anche a casa e non soltanto destinata agli aristocratici che si riunivano nei caffè. E c’è solo un modo in cui i napoletani bevono il caffè: corto e nero, una vera sferzata di energia, proprio come la loro città. “Caffè” è la parola che qui si usa per ordinare quello che da altre parti si definisce “espresso”. L’interpretazione Nespresso del concentrato “Oro Nero” di Napoli è un caffè molto intenso e corposo, con sottili note affumicate e un aroma legnoso. La Limited Edition Napoli è una miscela di chicchi di arabica con una piccola quantità di chicchi di robusta. E’ forte e decisa, con un corpo denso caratterizzato da raffinati richiami affumicati e un aroma che ha la fragranza di foglie essiccate di tè nero. La Limited Edition Napoli ha un’intensità di livello 11 e si esprime al meglio nel caffè ristretto (25 ml). Tuttavia, per una degustazione ancora più autentica, questa Limited Edition può essere degustata anche in una tazza più piccola di quella del ristretto (15-20 ml). L’edizione Limitata Napoli va gustata zuccherata. L’arte di degustare il caffè Paragonate il sapore intenso di queste Limited Edition e godetevi pienamente il momento di degustarle come veri esperti. Ogni caffè è unico. La crema, il corpo, l’aroma, il gusto e l’intensità del caffè giocano tutte una parte importante, ne condizionano la qualità e vi faranno provare esperienze uniche. Per una degustazione ottimale scoprite e paragonate le Limited Edition Trieste e Napoli. La crema La crema si forma quando aria e liquido si mescolano, avvolgendo e proteggendo gli aromi intensi del nostro Grand Cru. La Limited Edition Napoli ha una crema leggermente più scura di Trieste. Questa differenza è data dalla loro diversa composizione: Napoli è una miscela di chicchi di robusta e di arabica, mentre Trieste è composto al 100 % da chicchi di arabica. L’aroma L’aroma è dato da una sensazione complessa che si sperimenta con il naso e con il palato mentre si assapora il caffè. La Limited Edition Napoli ha un aroma legnoso e affumicato, intensificato da una lunga tostatura. La Limited Edition Trieste, invece, rivela note di cioccolato e croccante nocciola. Il gusto Un sorso di caffè attiva le papille gustative, rivelando la sua dolcezza sulla punta della lingua. L’acidità si può percepire grazie alle papille laterali, mentre con quelle posteriori si provano le sensazioni amare. Nel suo retrogusto, la Limited Edition Napoli è amara, mentre Trieste è caratterizzata da un sottile tocco di acidità. La corposità La corposità di un caffè è correlata alla sensazione di densità che si prova in bocca. Un caffè forte è molto corposo, un caffè meno corposo, invece, è percepito più come un liquido fluido. La Limited Edition Napoli ha un corpo decisamente denso dovuto alla lunga tostatura e alle origini dei suoi chicchi, mentre il corpo di Trieste è più setoso. L’intensità L’intensità non indica la quantità di caffeina contenuta in un caffè, ma piuttosto il grado di tostatura, il suo corpo e la sua amarezza. La Limited Edition Napoli ha una gradazione di intensità pari a 11, superiore alla Limited Edition Trieste che vanta un 9. Per una degustazione ancora più autentica di queste Limited Edition Nespresso ha creato un set apposito che contiene una confezione di Trieste e Napoli oltre a quattro tazzine e piattini decorati con i colori delle due Grand Cru. Le Limited Edition Trieste e Napoli saranno disponibili solo per un tempo limitato a partire dall’8 Aprile. Un pacco doppio verrà venduto per 8,60€ e sarà disponibile nelle boutique Nespresso, nella boutique Nespresso online www.Nespresso.com e al servizio clienti Nespresso 800.392.029. Www.nestle-nespresso.com  
   
   
EQUILIBRIUM, L´AZIENDA NOTA PER IL BIOMATTONE, ESPORRÀ UNA LINEA DI ALIMENTI A BASE DI CANAPA PARTICOLARMENTE BENEFICI PER LA SALUTE.  
 
Sarà presentata a Fa’ la cosa giusta, fiera degli stili di vita sostenibili dal 15 al 17 Marzo a Milano, una linea di prodotti alimentari nutrienti e benefici per la salute umana realizzati con la canapa. Le qualità nutraceutiche della pianta permettono ad alimenti come semi, olio, biscotti, pasta e cioccolato di aggiungere ai valori nutrizionali anche le proprietà curative dei suoi principi attivi. A portare la linea in Italia è Equilibrium, azienda nota per il Biomattone e il Natural Beton, prodotti in biocomposito di canapa e calce che permette di realizzare edifici biocompatibili ad impatto ambientale vicino allo zero. Arriva in Italia una nuova linea di alimenti a base di canapa. A presentarla a Fa´ la cosa giusta, evento dedicato agli stili di vita critici e sostenibili che si svolgerà a Fieramilanocity tra il 15 e il 17 Marzo prossimo, sarà Equilibrium, realtà lombarda da sempre impegnata nella realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica, biocompatibili e ad emissioni zero grazie all´utilizzo di Biomattone e Natural Beton in canapa e calce. La linea, di cui fanno parte semi, olio, , pasta, biscotti e cioccolato sarà esposta nello stand Ag10 del padiglione 4 (Abitare Green) della Fiera, dove i responsabili illustreranno tutte le qualità benefiche e nutrizionali di questi cibi oltre a dare la possibilità di degustarli e acquistarli. La canapa è infatti ricca di acidi grassi essenziali come Omega 3 e Omega 6, nonché di vitamine E, B1, B2 e di antiossidanti naturali che contribuiscono a prevenire e curare infiammazioni, allergie e malattie di vario genere. L´assunzione quotidiana di olio di canapa, ad esempio, abbassa il livello di colesterolo nel sangue, aiuta a prevenire e ridurre l´arteriosclerosi ed altre malattie cardiovascolari, previene e cura l´artrosi, l´artrite reumatoide, le malattie asmatiche o della pelle. “Siamo convinti sostenitori delle straordinarie qualità della canapa" spiega Paolo Ronchetti, General Manager di Equilibrium. "E´ una pianta che ha effetti benefici sotto ogni punto di vista, dalla rigenerazione del terreno su cui cresce alle molteplici applicazioni in settori come il tessile e l´edilizia. Tra gli impieghi meno conosciuti c´è proprio quello alimentare: il seme di canapa e i suoi derivati hanno proprietà nutraceutiche, ovvero la capacità di influire positivamente sulla salute umana. La domanda di benessere è in crescita esponenziale, e non solo in termini di costruzione naturale. Per questo abbiamo deciso di ampliare l’offerta al settore alimentare, consapevoli che la Natura ci offra già tante possibilità per vivere bene in equilibrio con noi stessi e l’ambiente. Equilibrium è un’azienda olistica che opera dal 2011 nell’emergente settore della bioedilizia, dei materiali da costruzione naturali e delle tecnologie per l’efficienza energetica e da oggi anche nel settore alimentare. Il Biomattone e il Natural Beton sono interamente prodotti in Italia in un ex stabilimento destinato alla produzione di blocchi in cemento in provincia di Bergamo, riconvertito da Equilibrium in un impianto di produzione di un materiale altamente ecosostenibile. Maggiori informazioni sul sito istituzionale: www.Equilibrium-bioedilizia.it  
   
   
DAL 13 MARZO AL 23 APRILE 2013 ECCO “ROMANESCO” AL VIA IL CIRCUITO DI ECCELLENZA DEI RISTORATORI E DEI PRODOTTI TIPICI DELLA CITTÀ DI ROMA  
 
Si chiama “Romanesco” il circuito di eccellenza voluto dalla Camera di Commercio di Roma e realizzato dalla sua azienda speciale, Azienda Romana Mercati (Arm) che unisce - in un gustoso binomio - una selezione di ristoratori e di prodotti tipici della città Eterna. Del resto Roma è realmente l’unica città al mondo per la quale viene utilizzato un aggettivo (romanesco, appunto) che oltre a identificarne la cucina, il territorio e i prodotti tipici e tradizionali, sta a suggerire uno stile di vita e di consumo. L’obiettivo è quello di richiamare il consumatore sull’eccellenza della cucina tradizionale e tipica dell’area capitolina attraverso il talento e l’estro degli chef di una selezione di noti ristoranti, sedici in totale. Ma, anche, sottolineare la straordinaria qualità di alcuni dei prodotti del ricco paniere agroalimentare del territorio e l’importanza che rivestono per la creazione di una ricetta all’altezza dei palati più esigenti. Dal 13 marzo al 23 aprile 2013, i maestri dei fornelli ai quali è stato chiesto di proporre per una serata un menù “made in Rome” contribuiranno a creare un percorso di gusto e cultura per raccontare, attraverso i piatti tradizionali, il meglio dei prodotti tipici del territorio. I menù, dal prezzo fisso, saranno presentati da note firme del giornalismo enogastronomico che racconteranno il ristorante, lo chef e i prodotti tipici e tradizionali del territorio. Ogni chef presenterà un piatto “bandiera”, quello che meglio esprime la propria concezione di Romanesco, spesso anche giocando con abbinamenti suggestivi con prodotti ed eccellenze di altre aree. Si partirà il 13 marzo con Davide Mazzoni dell’enoteca Achilli al Parlamento che, nel suo menù, proporrà una ricetta “romanesca” ricca di tipicità e gusto: “mezze maniche al broccolo romanesco e burrata di bufala con spuma di mozzarella di bufala campana Dop”. Il giorno successivo i signori Mancinelli, Roberto e Loretta, dell’omonimo ristorante, presenteranno l’intramontabile “coda alla vaccinara”. Il 15 sarà il turno di Luigi De Vincenti del ristorante Al Vantaggio che interpreterà un evergreen, i “tonnarelli cacio e pepe”. Il 19 marzo sarà, poi, la volta di un simbolo della cucina romanesca, ovvero Da Checchino dal 1887, con gli imperdibili “bucatini alla gricia” dei fratelli Mariani. Il 20 marzo il carciofo sarà protagonista nelle “fettuccine con guanciale e carciofo romanesco del Lazio Igp”, firmate da Nicola Delfino dell’Antica Hostaria da Benito. Il 22 Arcangelo Dandini de L’arcangelo proporrà la complessità suggestiva della “zuppa di ricotta romana Dop e alici marinate, mantecato di carciofo romanesco del Lazio Igp e pera spadona di Castel Madama al sauternes”. Il 26 marzo sarà ancora il carciofo ad accompagnare i “maltagliati di grano duro con carciofi romaneschi del Lazio Igp alla Romana e ricotta di bufala affumicata in casa” proposti da Tommaso Pennestri dell’Osteria dell’Ingegno. Con i “vermicelli bucati di Gragnano all’amatriciana” Angelo Toiani del Convivio Troiani, il 27 marzo proporrà un altro pilastro della cucina tradizionale e tipica. A chiudere il mese, il 29 marzo, il ristorante Sugo con Emiliano Mascioli che presenterà un “cuore di carciofo romanesco del Lazio Igp alla romana ripieno di crudo di seppia su zabaione di maionese”. E passiamo al mese di aprile con un appetitoso “cosciotto di maialino porchettato” elaborato da Alberto Ambrosetti il 3 aprile presso Rossovino da Maurizio. Il giorno dopo, il 4 aprile, Andrea Stagnetta de Il Focolare aprirà a un nuovo prodotto di stagione grazie ai “tonnarelli alla gricia con fave”. Il 12 aprile ci sposteremo fuori porta, a Frascati da Cacciani, con Paolo Cacciani che firmerà il suo “bignè di broccolo romanesco e salsiccia con crema di pecorino romano Dop e sesamo”. Il 17 aprile di nuovo a Roma da That’s Amore, per gustare l’“abbacchio romano Igp in casseruola con patate e fagioli cannellini” proposto da Fabio Massimo Bongianni. Uno stuzzicante “medaglione di baccalà con patate e passata di ceci” a opera di Rita Colaiacomo di Clemente alla Maddalena, accoglierà gli ospiti il 18 aprile, mentre il 19 di nuovo fuori porta, più precisamente a Grottaferrata, dall’Oste della Bon’ora per gustare “fegatelli di maiale in salsa d’alloro e pera spadona di Castel Madama” che usciranno dalle abili mani di Maria Luisa Zaia. Il 23 aprile chiusura in grande stile con il mare in città delle “fettuccine alle cozze di Anzio e pesto di fagiolini” di Massimo Riccioli de La Rosetta. Un vero e proprio tour gourmet, un’occasione unica per conoscere e apprezzare il meglio della cucina tipica e tradizionale romana. L’elenco dei ristoranti, i menù e i prezzi sono consultabili sul sito www.Romanesco.roma.it dove è possibile prenotarsi. Per maggiori informazioni, tel. 06.45491984 (ore 15 – 18 giorni feriali). Tutti gli appuntamenti sono da considerarsi serali, a eccezione de “La Rosetta” e “Da Checchino dal 1887” che realizzano il menù solo a pranzo. Www.romanesco.roma.it  
   
   
MARC JACOBS CAFE’: SFILANO LE CUCINE REGIONALI!  
 
Cinque appuntamenti: Sardegna, Liguria e Toscana le prime protagoniste del nuovo aperitivo Gli antichi sapori, le vecchie ricette del territorio che vengono riproposte anche dai più grandi chef… Se la buona cucina è sempre di moda, è ora di portare la cucina dove la moda è di casa! Da mercoledì 13 marzo Marc Jacobs Cafè (il fashion bar/concept store del noto stilista Marc Jacobs nel cuore di Brera) proporrà cinque appuntamenti con le regioni italiane che offrono i piatti più gustosi! Ogni mercoledì l’aperitivo proporrà un buffet "regionale" con almeno quattro specialità del territorio e in abbinamento due calici di vino della regione proposta. Si parte con la Sardegna mercoledì 13 marzo, a seguire la Liguria (20 marzo) e la Toscana il 27 marzo. L’aperitivo regionale continuerà anche nelle prime settimane di aprile con regioni ancora da definire. Si inizia alle ore 20. Prezzo:25€ a persona. Solo su prenotazione telefonando allo 02 878059. Marc Jacobs Cafe’ Piazza del Carmine 6 Milano Tel. 02 878059  
   
   
I PRODOTTI E GLI AGRICOLTORI DI ALCE NERO PROTAGONISTI ALL’EVENTO “CIBO A REGOLA D’ARTE”  
 
Tra la Triennale e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano dal 14 al 24 marzo, Alce Nero darà vita a un percorso dentro la cultura del cibo fatto di incontri, degustazioni, laboratori, approfondimenti e show cooking per far conoscere il gusto e il valore nutrizionale degli alimenti biologici. Due chef famosi e stellati, due location prestigiose come la Triennale di Milano e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. A questo evento che mescola, cultura, gastronomia d´autore, incontri e show cooking non poteva mancare il gusto del biologico di Alce Nero. Il gruppo di più di mille agricoltori e apicoltori impegnati da oltre 30 anni, in Italia e nel mondo, nella produzione di cibi nel rispetto della natura e della terra avrà, infatti, un ruolo di primo piano all’evento “Cibo a regola d’arte”, che si alternerà dal 14 al 17 marzo alla Triennale di Milano con l’estro creativo di Davide Oldani e della sua cucina Pop; mentre dal 21 al 24 sarà al Museo della Scienza e della Tecnologia con il celebre chef Carlo Cracco. Le novità bio di Alce Nero saranno al centro di diversi momenti, workshop, show cooking e degustazioni. In particolare: domenica 17 alle ore 16 la Triennale ospiterà l’incontro “Cibo Vero: storie di passione per la terra; gli agricoltori di Alce Nero e l’impegno per un cibo buono, che nutre bene”, cui interverranno il Presidente di Alce Nero e Mielizia Lucio Cavazzoni, la responsabile della qualità Erika Marrone e Rosalia Caimo, risicoltrice della Lombardia. Seguirà una bio- degustazione Alce Nero. Sabato 23 alle ore 16 nel Museo della Scienza e della Tecnologia si terrà un incontro sul mondo dei grani. Interverranno: Lucio Cavazzoni, il professor Giovanni Dinelli del dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna e Valentina Fiore di Libera Terra che analizzerà il tema del biologico come impegno anche per la riqualificazione dei territori e come occasione di lavoro pulito. I prodotti Alce Nero saranno, inoltre, protagonisti di workshop e show cooking, in particolare venerdì 15 alle 15 alla Triennale e giovedì 21 alle 11 al Museo: il workshop di buona cucina mediterranea a base di paste speciali come quelle di farro, di Gragnano e di grano Senatore Cappelli, pomodoro raccolto nei terreni naturalmente fertili del Delta del Po’ e olio extra vergine di oliva degli uliveti pugliesi; e sabato 16 alle 11 alla Triennale, in replica sabato 23 ore 10 al Museo in formato workshop, il gustosissimo show cooking con la gamma delle cioccolate Alce Nero Fairtrade e mieli biologici italiani. Tante sfiziose specialità Alce Nero anche negli aperitivi a Regola d’Arte che utilizzeranno tra gli altri: mieli, cioccolate, composte di frutta, cereali, legumi e paté di verdure. “Sarà l’occasione per degustare i prodotti Alce Nero e conoscerne le origini, perché il Gusto, quello Vero, è legato alla storia e all’identità del cibo che si sceglie”, ha dichiarato Lucio Cavazzoni, Presidente Alce Nero e Mielizia Spa. Alce Nero Alce Nero è il marchio che caratterizza i prodotti di oltre mille agricoltori biologici e apicoltori, impegnati dagli anni ´70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani, nutrienti. Gli alimenti Alce Nero nascono da un’agricoltura che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi. Passione, esperienza, valorizzazione delle colture del proprio territorio e della sua storia sono al centro dell’attività di tutti i soci produttori, cui si aggiunge il massimo rispetto per la natura, l’ambiente, le persone e per il loro lavoro. Un impegno che parte dall´Italia per essere condiviso dai soci internazionali in Costa Rica, Brasile, Nicaragua, Perù e India dove nascono i prodotti biologici Fairtrade Alce Nero tipici di questi paesi. Alce Nero è uno dei marchi con cui il gruppo bolognese Alce Nero & Mielizia Spa, un´impresa che, da oltre 30 anni, produce, trasforma e distribuisce direttamente i propri alimenti biologici in Italia e nel mondo. Www.alcenero.com  
   
   
PRESENTATO L’OSSERVATORIO DEL VINO, PUNTO DI VISTA PRIVILEGIATO SUL MERCATO E VALIDO STRUMENTO PER LE AZIENDE VITIVINICOLE UNIONE ITALIANA VINI., SIMPHONYIRIGROUP E CONSORZIO ITALIA DEL VINO  
 
Presso la sede dell’Unione Italiana Vini a Milano è stato presentato l’Osservatorio del Vino. Il progetto nato due anni fa, oggi è diventato una realtà in grado di dare risposte concrete, attendibili, veloci a tutte le imprese vitivinicole italiane. A presentare l’Osservatorio davanti a una nutrita presenza di stampa specializzata c’era l’Unione Italiana Vini che ha dato origine a questo progetto intercettando un’urgente necessità del comparto vinicolo. Il mercato in costante e rapida evoluzione, la crisi economica che ha cambiato l’ordine delle priorità e ha costretto a un ripensamento generale, la moltiplicazione dei soggetti in campo: tutto rende più complicato compiere delle scelte oculate e sempre più urgente disporre di dati certi, facilmente interpretabili e disponibili con immediatezza. Il Direttore Generale di U.i.v. Dott. Francesco Pavanello ha presentato l’attività della più antica associazione di settore che rappresenta circa 500 aziende che costituiscono il 70% dell’export vitivinicolo italiano. Questa rappresentatività e il patrimonio di ricerca che da sempre distingue U.i.v. Sono la base fondamentale per la credibilità dell’Osservatorio che raccoglierà i dati delle aziende aderenti all’iniziativa, relativamente alla produzione e ai mercati in cui operano, restituendo un’analisi dettagliata del settore. Per il Consorzio Italia del Vino, primo ad aver espresso l’esigenza di uno strumento che venisse incontro alle necessità delle aziende di settore, è intervenuto il Presidente dott. Ettore Nicoletto per sottolineare quanto l’Osservatorio sia la risposta efficace per permettere loro di mantenere il livello d’eccellenza che le rende vanto del Made in Italy nel mondo. Ha inoltre sottolineato quanto l’Osservatorio costituisca un vero cambiamento di rotta perché è il punto di partenza di un percorso comune, che vede le aziende vitivinicole lasciarsi alle spalle un retaggio di chiusura per trovare insieme un modo di migliorare le performance di tutti. Per Simphonyirigroup, il partner tecnico scelto per garantire la massima tutela della privacy dei dati trattati e l’accuratezza delle elaborazioni offerte, è intervenuto l’Ing. Giancarlo Gramatica che ha sottolineato quanto l’Osservatorio sia un punto di vista privilegiato sul mercato del vino in grado di offrire una visione davvero completa del mercato di riferimento utile concretamente alle aziende  
   
   
LA PASQUA PERUGINA 2013: UOVA DELIZIOSE E COLORATE… PER TUTTI I GUSTI!  
 
Per la Pasqua 2013 Perugina propone una gamma esclusiva di prodotti per soddisfare i gusti di tutti i consumatori, grandi e piccini. Protagonista assoluto di quest’anno è il cioccolato Perugina, con una linea interamente dedicata ed una novità assoluta come il nuovo uovo Baci Bianco. I più piccini potranno scoprire il gusto del cioccolato Perugina e divertirsi al contempo con le sorprese dei personaggi dei cartoni animati da loro più amati. Tutte le uova Perugina e Nestlé sono adatte ai celiaci, poiché fatte con cioccolato senza glutine. Ecco nel dettaglio, l’offerta Perugina per la Pasqua 2013:  Offerta Adulti – Canale Grocery Gamma Baci Perugina Per ritrovare anche a Pasqua l’inconfondibile gusto del cioccolato dei Baci Perugina, la gamma di uova Baci Perugina si amplia con gustose novità da non perdere! Uovo Classico Baci: grafica completamente rinnovata, ancora più elegante, per l’uovo targato Baci Perugina. L’inconfondibile cioccolato fondente Luisa racchiude al suo interno, oltre ai quattro golosi Baci Perugina, le esclusive sorprese realizzate dai Maestri orafi Veneti. Uovo Baci Perugina confezione da 266 gr prezzo consigliato 10,59 euro Novita’ Uovo Baci Bianco: Per la Pasqua 2013, dopo il grande successo del cioccolatino Baci Perugina Bianco, nasce la novità dell’anno! Fatto di gustoso cioccolato bianco, al suo interno, oltre a quattro golosi Baci Perugina Bianchi, potrai trovare le esclusive sorprese realizzate dai Maestri orafi Veneti. Un nuovo piacere tutto da gustare per gli amanti delle novità. Uovo Baci Perugina Bianco confezione da 266 gr prezzo consigliato 10,59 euro Uovo Baci con Granella di Nocciola: L’uovo con cioccolato fondente Luisa unito alle granelle di nocciola, farà ritrovare tutto il gusto del cioccolatino Bacio Perugina. Al suo interno, oltre ai quattro golosi Baci Perugina, sono presenti le esclusive sorprese realizzate dai Maestri orafi Veneti. Uovo Baci Perugina con granella di nocciola confezione da 286 gr prezzo consigliato 12,99 euro Gamma Perugina Grande novità della Pasqua 2013! Gli amanti del cioccolato di qualità potranno trovare un’intera gamma di uova che esprime tutta la tradizione e l’expertise del cioccolato Perugina. La gamma è composta da 3 uova con diverse varianti di gusto, per soddisfare i palati più esigenti: cioccolato fondente Luisa, cioccolato al latte e cioccolato bianco. Uovo Perugina Latte confezione da 210gr prezzo consigliato 9,39 euro Uovo Perugina Fondente confezione da 210gr prezzo consigliato 9,39 euro Uovo Perugina Bianco confezione da 210gr prezzo consigliato 9,39 euro  Offerta Bambini – Canale Grocery Uovo Nestlé Ape Maia: Per la Pasqua 2013, Nestlé propone l’uovo dedicato ad un personaggio classico. Tradotto in 41 Lingue, tocca temi e valori senza tempo come onestà, amicizia e rispetto per la natura. In grande rilancio e rinnovamento nella sua nuova veste in 3D, l’Ape Maia continua ad essere uno dei personaggi più seguiti ed amati dai più piccoli e sarà protagonista nella Pasqua 2013 con le uova dal gustosissimo cioccolato al latte e le tante sorprese con cui giocare. Uovo Nestlé Ape Maia confezione da 150 gr 7,39 euro Uovo Nestlé Il Treno Dei Dinosauri: Dal genio dell’inventore dei Muppets Jim Henson, avvalendosi della collaborazione del famoso paleontologo Scott Sampson, nasce “Il treno dei dinosauri”. A bordo di un incredibile e coloratissimo treno a vapore, il piccolo T-rex Buddy e i sui amici, si imbarcano in fantastici viaggi tra giungle preistoriche, paludi, vulcani ed oceani alla scoperta del mondo dei dinosauri. Uovo Nestlé Il treno dei Dinosauri confezione da 150 gr 7,39 euro Uovo Nestlé Galak: anche quest’anno non può mancare l’uovo di cioccolato bianco Galak. Il primo e unico uovo di pasqua al cioccolato bianco, ideale sia per i bambini sia per gli adulti più golosi. Uovo Nestlé Galak confezione da 150 gr 7,39 euro Uovo Nestlé Sissi: Per le bambine, Nestlé propone l’uovo dedicato ad una delle icone più amate e moderne, la dolce principessa Sissi. Realizzato con cioccolato al latte, l’uovo di Sissi contiene principesche sorprese con cui giocare, per la felicità di tutte le piccole principesse! Uovo Nestlé Sissi confezione da 210 gr 9,39 euro Uovo Nestlé Superman: Nestlé propone per la Pasqua 2013 l’uova dedicato al Supereroe per eccellenza, uno dei personaggi più amati dai bambini, senza età. Le soprese contenute all’interno dell’uovo al latte faranno divertire i bambini trasformandoli in veri supereroi. Uovo Nestlé Superman confezione da 210 gr 9,39 euro Uovo Nestlé Super Mario: L’idraulico più famoso del mondo, conosciuto da tutti e amatissimo dai più giovani diventa icona. Oltre alle sorprendenti sorprese contenute nell’uovo di cioccolato al latte è possibile partecipare al concorso e provare a vincere la nuovissima Console Nintendo 3ds. Uovo Nestlé Super Mario confezione da 210 gr 9,39 euro Uovo Nestlé Pantera Rosa: l’intramontabile e divertente personaggio delle Pantera Rosa vive una nuova giovinezza. Mai così attuale e moderno, seguitissimo anche dal pubblico più giovane, rinnova il suo fascino e la sua ironia. Uovo Nestlè Pantera Rosa confezione da 210 gr 9,39 euro Uovo Nestlè Pantera Rosa confezione da 330 gr 13,69 euro Nestlé digital: www.Baciperugina.it - www.Perugina.it - www.Nestle.it - www.Buonalavita.it  
   
   
DAI FRANCIACORTA AI CURTEFRANCA: L’AFFRESCO DEL GUSTO DI RONCO CALINO  
 
A quasi 20 anni dalla sua nascita Ronco Calino è diventata non solo un’espressione classica del territorio di Franciacorta ma anche un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che cercano vini di qualità, realizzati secondo la tradizione, e ottenuti grazie a metodi moderni di produzione e controllo rispettosi della natura e che si ispirano ai principi olistici. Fulcro di passioni ma anche di grande professionalità l’azienda di Torbiato offre oggi una rassegna particolarmente significativa sia per quanto riguarda i Franciacorta sia per quanto concerne i “Curtefranca”. La gamma dei Franciacorta raggruppa, oltre al Brut (il classico “senza annata” dalle fragranze complesse) e al Satén (un vino estremamente raffinato che riposa sui lieviti 24 mesi prima della sboccatura) anche il “Rosé Radijan”, il “Nature” e poi ancora “Càlinos” e “Centoventi”. Il “Rosé Radijan” è un vino originale, dalla forte personalità, ottenuto da uve di Pinot nero e si contraddistingue per una struttura morbida e fine e, altrettanto particolare, è il “Nature”. “Nature” è il Franciacorta naturale senza zuccheri aggiunti, ottenuto da uve Chardonnay e Pinot nero. Tutto il processo produttivo legato a questo vino è pressochè artigianale: a partire dalla la vendemmia -quando si pratica una selezione manuale e meticolosa dei grappoli- fino al termine della maturazione del vino -30 mesi all’interno dell’azienda stessa- durante i quali si assecondano unicamente le trasformazioni naturali che avvengono in bottiglia. Il risultato è un vino che presenta un perlage molto fine, continuo e persistente e si caratterizza per un’ottima consistenza e pastosità. A coronare i Franciacorta due “particolarità” firmate Ronco Calino: Càlinos (una verticale di 6 annate di Brut) e “Centoventi 2001” (un Franciacorta, in tiratura limitata) che si è affinato sui lieviti per ben centoventi mesi (10 anni). Spesso però quando si parla di vini “Franciacorta” si pensa solo e unicamente ai vini rifermentati in bottiglia e non al fatto che questo territorio regala anche molte altre espressioni del gusto e Ronco Calino vinfica anche intriganti vini fermi, i “Curtefranca”: Léant un bianco classico, ottenuto appunto dai vigneti posti a est del podere che, per esposizione solare e suolo, risultano essere ideali per la coltivazione dello Chardonnay, e che generano un vino ben strutturato e al contempo leggero. A “bilanciare” il vigneto, sul lato ovest, troviamo i vitigni che danno origine a Ponént: un rosso ottenuto da un assemblaggio di uve (Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot) che lo caratterizzano fortemente. Ponént si presenta infatti con un color rosso rubino carico e una forte personalità, elegante ed equilibrato nel suo rapporto fra complessità varietale ed acidità. A chiudere questa panoramica troviamo “L’arturo” un pinot nero Igt, dedicato al pianista Arturo Benedetti Michelangeli che ha a lungo vissuto nella proprietà oggi di Roncoo Calino. “L’arturo” è un vino elegante che fermenta in botti d’acciaio e poi matura per 18 mesi in piccole botti di rovere per presentarsi con un colore rosso granato intenso e un sapore dolce, fruttato e fresco. Franciacorta e “Curtefranca” quindi, un grande affresco di gusti che Ronco Calino crea anno dopo anno, con tenacia e grande professionalità. Nell’assoluto rispetto del territorio e con la pazienza e la cura indispensabili, dettati dalla natura, per raggiungere risultati di eccellenza. Www.roncocalino.it