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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Marzo 2013 |
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CONFERENZA COPEAM: CAPPELLACCI, SARDEGNA ANCORA PROTAGONISTA NEL MEDITERRANEO |
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Cagliari, 19 Marzo 2013 - La Sardegna rafforza il suo ruolo nel
Mediterraneo ospitando dal 21 al 24 marzo prossimi la 20^ Conferenza annuale
della Copeam, associazione no-profit del settore audiovisivo, incentrata sulla
tematica "Il Mediterraneo tra crisi economica e mutazioni sociopolitiche:
la parola ai media". L´appuntamento, organizzato in collaborazione con la
Rai, la Regione Sardegna e l’Agenzia Sardegna Promozione, con il supporto di
Eni, coinvolgerà per quattro giorni, a Cagliari, i rappresentanti di 25 paesi
per fare il punto sul ruolo della comunicazione internazionale.
"E´ un evento importante - ha evidenziato il presidente della
Regione, Ugo Cappellacci, illustrando alla stampa l’iniziativa che porterà nel
capoluogo oltre 200 operatori - perché la Sardegna, da sempre nella storia, e
in particolar modo negli ultimi anni, guarda con attenzione ai paesi e ai
popoli del bacino del Mediterraneo, strategici per la crescita economica,
sociale e politica dell’intera area euro-mediterranea. In questo momento di
profonda crisi, aumenta la nostra consapevolezza di quanto l’area del
Mediterraneo incida direttamente sulle nostre dinamiche in termini,
soprattutto, di sviluppi e di interscambi per le nostre imprese”. Il presidente
ha ricordato, infatti, che proprio di recente, la Sardegna ha visto confermato
il suo ruolo di Autorità di Gestione del programma di cooperazione
transfrontaliera ex-Enpi, che riunisce 14 paesi con una popolazione complessiva
di circa 110 milioni di citatdini.
Alla presentazione dell’evento, che avrà il suo momento culminante
sabato prossimo con la sessione plenaria a cui interverrà, assieme al
presidente della Regione, anche la presidente della Rai Anna Maria Tarantola,
hanno partecipato il Segretario generale della Copeam, Pier Luigi Malesani, e
il Direttore delle relazioni istituzionali e internazionali della Rai, Marco
Simeon. Entrambi, hanno sottolineato l´importanza dell’appuntamento "in
un´ottica di promozione dell´isola", preannunciando ulteriori iniziative,
in particolare in ambito culturale, per rafforzare e ampliare la collaborazione
con la Conferenza permanente dell’audiovisivo mediterraneo e con l’azienda di
Servizio pubblico.
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SARDEGNA, FILM COMMISSION: APERTE LE ISCRIZIONI ALLA BANCA DATI DI ESPERTI |
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Cagliari, 19 marzo 2013 - La
Fondazione Sardegna Film Commission istituirà una banca dati di esperti da cui
attingere per l´eventuale affidamento di incarichi professionali, di importo
inferiore a 50 mila euro annui, riguardanti l´amministrazione di progetti
comunitari e le azioni di fundraising (sostenibilità finanziaria).
In particolare, i profili professionali di interesse sono:
1. Esperto/a in gestione amministrativa, contabile, raccolta fondi e
rendicontazione di progetti comunitari;
2. Segretario/a di direzione di Film Commission;
3. Esperto/a in assistenza alle produzioni cinematografiche e
televisive/production manager.
Gli interessati potranno inviare la propria candidatura entro venerdì 5
aprile via email all´indirizzo:
filmcommission@regione.Sardegna.it
Notizie e chiarimenti possono essere richiesti, entro il 30 marzo, allo
stesso indirizzo di posta elettronica.
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PREMIO RICCIONE PER IL TEATRO 2013: PUBBLICATO IL BANDO PER LA 52ESIMA EDIZIONE DEL RICONOSCIMENTO BIENNALE DEDICATO ALLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA. GIURIA PRESIEDUTA DA UMBERTO ORSINI. AGLI AUTORI UNDER 30 È RISERVATO IL PREMIO RICCIONE "PIER VITTORIO TONDELLI". CONCORSO APERTO FINO AL 20 MAGGIO |
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Bologna, 19 marzo 2013 –
Riccione Teatro, col sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Regione Emilia-romagna, Provincia di Rimini e Comune di Riccione presenta la
52ª edizione del “Premio Riccione per il Teatro”. Nato nel 1947, anno in cui
prendeva avvio in Italia la prima stagione del Piccolo Teatro di Strehler e si
affacciavano in Europa straordinarie esperienze come i festival di Avignone e
di Edimburgo, il Premio Riccione è il più autorevole riconoscimento dedicato
alla drammaturgia italiana contemporanea.
Assegnato con cadenza biennale a testi mai rappresentati, ha scoperto
alcuni dei migliori autori del nostro teatro, grazie anche a un riconoscimento
speciale riservato ai concorrenti under-30, il Premio Riccione “Pier Vittorio
Tondelli”.
L’edizione 2011 ha visto affermarsi Michele Santeramo (Premio Riccione
per “Il guaritore”) e il giovane Lorenzo Piccolo (Premio Tondelli per “La casa
di carta”). Grande successo anche per gli altri finalisti, rappresentati nei
più importanti teatri italiani e internazionali. Tra loro, Roberto Scarpetti
(menzione speciale con dedica a Franco Quadri per “Viva l’Italia. Le morti di
Fausto e Iaio”, al debutto il 18 marzo all’Elfo di Milano), Davide Carnevali
(“Sweet Home Europa”, in aprile a Buenos Aires e poi al Bochum Schauspielhaus
in Germania), Vittorio Moroni (“Il grande mago”, in scena a Roma) e Saverio La
Ruina (Premio Ubu 2012 come miglior attore italiano per “Italianesi”). E ancora
Dario Merlini (“Quello che c’è fuori”), Luca Micheletti (“Ritorno a
Deepwater”), Vitaliano Trevisan (“La bancarotta o sia Il mercante fallito”).
Il Premio Riccione per il Teatro è aperto a tutte le forme e le
possibilità della scrittura per la scena e viene attribuito all’autore di
un’opera originale in lingua italiana o in dialetto come contributo allo
sviluppo e alla valorizzazione della drammaturgia contemporanea.
All’autore vincitore viene conferito un premio di 5.000 euro. Riccione
Teatro promuove da anni i testi premiati e segnalati presso i maggiori teatri e
compagnie italiane curando il passaggio dalla pagina alla scena grazie a un
contributo di 20.000 euro che viene assegnato al progetto indicato o proposto
dall’autore del testo vincitore del Premio Riccione
per il Teatro.
Per sostenere la creatività giovanile, il concorso assegna inoltre il
Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” riconoscimento speciale destinato agli
autori under 30. All’autore vincitore viene conferito un premio di 3.000 euro.
Riccione Teatro in collaborazione con Ert Emilia Romagna Teatro
Fondazione - Teatro Stabile Pubblico dell’Emilia-romagna istituisce un premio
di produzione di 7.000 euro per concorso alle spese di allestimento e messa in
scena del testo vincitore della 52ª edizione del Premio Riccione “Pier Vittorio
Tondelli”. L’attenzione rivolta dal Premio Riccione alle nuove leve è il
riflesso di un prezioso e generale rinnovamento intrapreso a partire dal 2011
da Riccione Teatro, soggetto promotore dello storico Premio; il direttore,
Simone Bruscia, insieme al Presidente di Giuria del Premio, Umberto Orsini, ha
selezionato una Giuria di grandissimo valore, caratterizzata dalla presenza di
prestigiose personalità del mondo della cultura: Sonia Bergamasco, Elio De
Capitani, Alessandro Gassmann, Fabrizio Gifuni, Claudio Longhi, Fausto
Paravidino, Isabella Ragonese. A loro si aggiunge quest’anno lo scrittore e
critico letterario, finalista al Premio Strega 2012, Emanuele Trevi.
«In questa edizione, ancora più che nel passato - afferma Simone
Bruscia - la giuria presterà attenzione all’originalità e alla qualità
“letteraria” dei testi presentati. La scena italiana ha bisogno di autori
coraggiosi e voci dotate di personalità autonoma. Un grande poeta, Elio
Pagliarani, ci ha invitato a riconoscere le grandissime possibilità della
scrittura per il teatro. Contare solo sul mestiere non basta. “Bisogna sempre
arrivare a una tecnica” scrive Pagliarani, questa va costruita in proprio, è un
punto di approdo e non di partenza. Partire dalla tecnica è “uniformarsi a una
forma già creata, imitare, insomma, una inibizione della fantasia... Solo
quando un buon letterato rovescia il gioco e alla tecnica arriva dall’interno
della fantasia, solo allora trionfano in palcoscenico delle forme nuove”. Ai
nostri autori chiediamo proprio questo: una scrittura costruita dall’interno
della fantasia».
Il concorso è aperto ai testi spediti o consegnati direttamente alla
segreteria di Riccione Teatro entro il 20 maggio 2013. Info, regolamento
completo, scheda di iscrizione:
http://www.riccioneteatro.it/
Premio@riccioneteatro.it
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OPEN DATA: FILAS PUBBLICA IL DATASET SUI BENI CULTURALI DEL LAZIO |
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Roma, 19 marzo 2013 - La Finanziaria della Regione Lazio per lo sviluppo, Filas, pubblica il suo primo dataset open. Sui portali dati.Gov.it e futouring.Com è online il dataset open sui punti di interesse culturale del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività culturali (Dtc), il sistema integrato - gestito da Filas - che valorizza il patrimonio del Lazio attraverso le tecnologie digitali. Sono 2.529 i punti di interesse (Poi) messi a disposizione, pubblicati in quattro diversi formati - Rdf, N3, Turtle, Xml – liberamente accessibili e pronti per il download. E’ inoltre in procinto il rilascio in formato Json. L’intero dataset del Dtc è rilasciato con licenza Creative Commons (Cc-by-sa): è possibile quindi riprodurre, modificare e usare i dati open anche per fini commerciali. Dall’ara Pacis al borgo medievale di Sperlonga, dall’Abbazia di Casamari agli scavi di Ostia Antica, fino al castello Angioino-aragonese di Gaeta, i Poi del Dtc contengono tutte le informazioni relative a monumenti, opere, siti archeologici e siti d’interesse culturale presenti nel Lazio, sia in italiano che in inglese. I Poi - tutti geo-referenziati e catalogati in base al thesaurus del portale italiano della cultura www.Culturaitalia.it - sono descritti con un breve testo ed associati ai 3.346 contenuti multimediali (immagini, video, virtual tour e virtual book) presenti su www.Futouring.com. Sono inoltre rappresentati in base al modello di dati proposto dal World Wide Web Consortium-w3c, la community internazionale che conta 500 organizzazioni e ha l’obiettivo di portare il web alla sua massima potenzialità definendo anche protocolli comuni per garantire l’interoperabilità su internet. Filas si inserisce così nel percorso intrapreso dalla Regione Lazio con la Legge Regionale N° 7 del 18 giugno 2012 sugli Open Data che intende adottare nel Lazio un modello di open government basato sul libero accesso ai dati pubblici e su una forte interazione con cittadini e imprese. Dati aperti – quindi disponibili, integrabili e interscambiabili - che possono essere riutilizzati, pubblicati e manipolati liberamente da tutti. Uno strumento che può fungere da acceleratore economico per il territorio: basti pensare che nella sola Ue il volume d’affari sul riutilizzo dell’informazione pubblica stimato dalla Commissione Europea si aggira sui 140 mld di euro l’anno. Anche per questo Filas sostiene la cultura degli open data attraverso 2 bandi regionali dedicati e azioni di promozione in occasione di iniziative come quella dell’International Open Data Day di febbraio scorso. Il dataset open sui punti di interesse culturale del Dtc è scaricabile ai seguenti link: http://www.Dati.gov.it/content/regione-lazio-punti-dinteresse-poi-culturali http://www.Futouring.com/web/filas/sviluppatori?infoid=143524 |
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MILANO: INAUGURA AL PAC LA MOSTRA “JEFF WALL / ACTUALITY” |
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Milano, 19 marzo 2013 - E’ stata
presentata ieri la mostra Actuality, la prima grande
retrospettiva italiana del fotografo canadese Jeff Wall (Vancouver 1946), che
apre al pubblico da domani e fino al 9 giugno 2013 nelle sale del Pac
Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano.
L’esposizione è curata da Francesco Bonami e prodotta da Comune di
Milano – Cultura Moda Design e Civita.
Quarantadue le opere in mostra, alcune presentate per la prima volta in
Italia, che tracciano il percorso creativo di uno fra gli artisti contemporanei
più innovativi degli ultimi trent´anni, presente a Documenta Kassel e alla
Biennale di Venezia e protagonista di mostre personali nei principali musei del
mondo, come il Moma di New York (2007), il Deutsche Guggenheim di Berlino
(2007), il San Francisco Museum of Modern Art (2008) e la Tate Modern di Londra
(2005).
Entrato ormai a far parte di importanti collezioni internazionali, Jeff
Wall “ha trascinato la fotografia fuori dai confini del proprio mondo,
facendola approdare all’arte contemporanea”, afferma il curatore della mostra
Francesco Bonami “ed è stato forse il primo artista ad usare la fotografia
avvalendosi delle nuove tecnologie digitali, pur non mostrandole mai nel
proprio lavoro”.
I suoi famosi “lightbox”, mutuati dal linguaggio pubblicitario
tipicamente americano, sono solo una parte della vastissima produzione del
fotografo che inizia nel 1978. Pioniere della fotografia concettuale o
post-concettuale della cosiddetta “ Scuola di Vancouver”, con le sue
riflessioni Wall ha aperto la strada ad innumerevoli altri artisti
influenzandoli con il suo lavoro.
Le opere di Wall esplorano campi diversi, che spaziano dai temi sociali
a quelli politici. La violenza urbana, il razzismo, la povertà, le tensioni
sociali, la storia: sono tutti soggetti che l’artista osserva e rappresenta con
precisione e profondità, “mantenendo però un approccio molto simile a quello
dei pittori dell’Ottocento”, sottolinea Bonami, perché “le foto di Wall hanno
sempre una dimensione pittorica e fisica che spesso riporta ai quadri di Manet,
Courbet e di altri protagonisti dell’arte Moderna”. Alcuni infatti lo hanno
definito “pittore della vita moderna“, citando la definizione che Charles
Baudelaire aveva dato agli artisti del suo tempo.
All’iniziale interesse per paesaggi al limite tra natura e realtà
urbana, si aggiunge la riproduzione di scene drammatiche ritratte in uno stile
narrativo. Nel corso degli anni Wall lavora sulla concettualizzazione di
scenari e fenomeni della vita quotidiana, da quelli apparentemente
insignificanti a quelli più mondani. Dai suoi scatti emerge una predilezione
per gli angoli che sembrano dimenticati e abbandonati fino alla riproduzione di
dettagli che passano inosservati. In mostra insieme ai lightbox anche le stampe
fotografiche, alcune scelte tra le produzioni in bianco e nero.
Come di consueto il Pac ha in programma attività didattiche gratuite,
ideate e organizzate da Marte e realizzate con il contributo del Gruppo Coop
Lombardia, per avvicinare grandi e piccoli al lavoro dell’artista.
La mostra sarà inoltre accompagnata da un public program curato da
Giovanna Silva (fotografa) e da Stefano Graziani (docente di fotografia e
fotografo) per approfondire i temi dell’esposizione: dal 15 al 22 aprile un
Workshop rivolto agli studenti di fotografia in Italia che si svolgerà tra il
Pac e Palazzo Reale; tra aprile e maggio una serie di talk al Pac con studiosi
di diversa formazione analizzeranno alcuni aspetti del lavoro di Jeff Wall.
Il programma dettagliato verrà aggiornato sul sito http://www.jeffwallmilano.it/
e approfondito da Doppiozero (http://www.doppiozero.com/ ), mediapartnerdell’iniziativa.
Info
02 88446359
http://www.jeffwallmilano.it/
www.Comune.milano.it/pac
www.Facebook.com/pacmilano
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ARTE: PRESENTATO “SINCRETISMO D’UMBRIA”: PITTURA MUSICA E DANZA MERCOLEDÌ 20 ALL’AEROPORTO INTERNAZIONALE “SAN FRANCESCO D’ASSISI” |
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Perugia, 19 marzo 2013 – Risuoneranno le note di Johann Sebastian Bach,
la mattina di mercoledì 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera,
all’aeroporto internazionale “Francesco di Assisi” di Perugia-sant’egidio, con
quelle di “Musica per aeroporti” di Brian Eno e del “Per aerem” di Andrea
Ceccomori, ispirato al francescano “Cantico delle Creature”: saranno Daniele
Roccato al contrabbasso, lo stesso Ceccomori al flauto e la danzatrice
Francesca Beatrice Vista ad accompagnare così la “performance” artistica di
Carlo Carnevali, che realizzerà espressamente un’opera (un cubo colorato,
inscritto e sospeso in una sorta di cerchio planetario), destinata a rimanere
nello stesso aeroporto.
È la prima delle quattro
“performances alive”, previste dal progetto “Sincretismo d’Umbria”, che ieri è
stato illustrato in una conferenza-stampa tenutasi a Palazzo Donini, alla quale
hanno partecipato, in rappresentanza dell’ente promotore, Vinicio Bottacchiari
e Sandra Placidi di “Sviluppumbria”, l’assessore alla Cultura della Regione
Umbria Fabrizio Bracco e la giornalista Stella Carnevali. Aria, Fuoco, Acqua e
Terra: il progetto associa i quattro elementi resi celebri nell’antichità dai
cosiddetti filosofi “fisiocratici” ai tradizionali giorni d’inizio delle stagioni,
gli equinozi di primavera e d’autunno e i solstizi d’inverno e d’estate, che
saranno celebrati dalle “performances” dei quattro artisti, nel nome dell’unità
(appunto, del “sincretismo”) di pittura, musica e danza. E anche i luoghi non
sono scelti a caso: se l’“aria” sarà naturalmente di scena mercoledì prossimo
all’aeroporto, il 21 giugno (solstizio d’estate) sarà il giorno del “fuoco”, un
elemento più che di casa al forno San Feliciano di Foligno; mentre l’“acqua”
troverà il 22 settembre (giorno dell’equinozio d’autunno) il suo naturale
habitat alla centrale idroelettrica “E.on” a Galleto di Terni. L’elemento
“terra” chiuderà (il 21 dicembre, solstizio d’inverno) la serie dei quattro
appuntamenti a Marsciano, all’interno della storica sede delle Fornaci
Briziarelli, produttrici di laterizio.
“Con questo progetto
‘Sviluppumbria’ – hanno sottolineato Vinicio Bottacchiari e Sandra Placidi –
prosegue nei nuovi compiti di promozione, ad essa affidati dalla Regione dopo
la liquidazione dell’Agenzia di Promozione Turistica: un nuovo ruolo – è stato
sottolineato -, che ci consente di partecipare attivamente nella creazione di
nuove forme di sostegno e promozione di quei fattori culturali, che rendono
l’Umbria fortemente attrattiva anche dal punto di vista turistico”.
“Si tratta di una iniziativa –
ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Umbria Fabrizio
Bracco -, che contribuisce a valorizzare l’arte contemporanea prodotta in
Umbria. Spesso – ha aggiunto Bracco – si tende dell’Umbria a privilegiare
l’arte antica, dimenticando che anche l’Umbria contemporanea è in grado di
produrre opere di notevole importanza e qualità”. Riferendosi al titolo del
progetto, l’assessore ha osservato che “sincretismo significa dialogo fra le
differenze, senza annullarle: un sincretismo artistico, dunque, che combina
generi diversi, ma anche allusivo di un generale ‘sincretismo umbro’, in cui
l’Umbria si presenta con una immagine unitaria che vive delle sue diversità”.
Bracco ha lodato la scelta di far svolgere le “performances” in luoghi
quotidianamente deputati al lavoro e alla produzione: un segno – ha detto – di
come si possano collegare, nello stesso discorso, “creatività, econonomia e
sviluppo”. Senza dimenticare – come ha sottolineato la giornalista Stella
Carnevali – “l’ecocompatibilità”, l’attenzione all’ambiente, che viene
suggerita dall’unire arte e produzione industriale.
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ARTE: PRESENTATO “SINCRETISMO D’UMBRIA”: PITTURA MUSICA E DANZA MERCOLEDÌ 20 ALL’AEROPORTO INTERNAZIONALE “SAN FRANCESCO D’ASSISI” |
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Perugia, 19 marzo 2013 – Risuoneranno le note di Johann Sebastian Bach,
la mattina di mercoledì 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera,
all’aeroporto internazionale “Francesco di Assisi” di Perugia-sant’egidio, con
quelle di “Musica per aeroporti” di Brian Eno e del “Per aerem” di Andrea
Ceccomori, ispirato al francescano “Cantico delle Creature”: saranno Daniele
Roccato al contrabbasso, lo stesso Ceccomori al flauto e la danzatrice
Francesca Beatrice Vista ad accompagnare così la “performance” artistica di
Carlo Carnevali, che realizzerà espressamente un’opera (un cubo colorato,
inscritto e sospeso in una sorta di cerchio planetario), destinata a rimanere
nello stesso aeroporto.
È la prima delle quattro
“performances alive”, previste dal progetto “Sincretismo d’Umbria”, che ieri è
stato illustrato in una conferenza-stampa tenutasi a Palazzo Donini, alla quale
hanno partecipato, in rappresentanza dell’ente promotore, Vinicio Bottacchiari
e Sandra Placidi di “Sviluppumbria”, l’assessore alla Cultura della Regione
Umbria Fabrizio Bracco e la giornalista Stella Carnevali. Aria, Fuoco, Acqua e
Terra: il progetto associa i quattro elementi resi celebri nell’antichità dai
cosiddetti filosofi “fisiocratici” ai tradizionali giorni d’inizio delle stagioni,
gli equinozi di primavera e d’autunno e i solstizi d’inverno e d’estate, che
saranno celebrati dalle “performances” dei quattro artisti, nel nome dell’unità
(appunto, del “sincretismo”) di pittura, musica e danza. E anche i luoghi non
sono scelti a caso: se l’“aria” sarà naturalmente di scena mercoledì prossimo
all’aeroporto, il 21 giugno (solstizio d’estate) sarà il giorno del “fuoco”, un
elemento più che di casa al forno San Feliciano di Foligno; mentre l’“acqua”
troverà il 22 settembre (giorno dell’equinozio d’autunno) il suo naturale
habitat alla centrale idroelettrica “E.on” a Galleto di Terni. L’elemento
“terra” chiuderà (il 21 dicembre, solstizio d’inverno) la serie dei quattro
appuntamenti a Marsciano, all’interno della storica sede delle Fornaci
Briziarelli, produttrici di laterizio.
“Con questo progetto
‘Sviluppumbria’ – hanno sottolineato Vinicio Bottacchiari e Sandra Placidi –
prosegue nei nuovi compiti di promozione, ad essa affidati dalla Regione dopo
la liquidazione dell’Agenzia di Promozione Turistica: un nuovo ruolo – è stato
sottolineato -, che ci consente di partecipare attivamente nella creazione di
nuove forme di sostegno e promozione di quei fattori culturali, che rendono
l’Umbria fortemente attrattiva anche dal punto di vista turistico”.
“Si tratta di una iniziativa –
ha dichiarato l’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Umbria Fabrizio
Bracco -, che contribuisce a valorizzare l’arte contemporanea prodotta in
Umbria. Spesso – ha aggiunto Bracco – si tende dell’Umbria a privilegiare
l’arte antica, dimenticando che anche l’Umbria contemporanea è in grado di
produrre opere di notevole importanza e qualità”. Riferendosi al titolo del
progetto, l’assessore ha osservato che “sincretismo significa dialogo fra le
differenze, senza annullarle: un sincretismo artistico, dunque, che combina
generi diversi, ma anche allusivo di un generale ‘sincretismo umbro’, in cui
l’Umbria si presenta con una immagine unitaria che vive delle sue diversità”.
Bracco ha lodato la scelta di far svolgere le “performances” in luoghi
quotidianamente deputati al lavoro e alla produzione: un segno – ha detto – di
come si possano collegare, nello stesso discorso, “creatività, econonomia e
sviluppo”. Senza dimenticare – come ha sottolineato la giornalista Stella
Carnevali – “l’ecocompatibilità”, l’attenzione all’ambiente, che viene
suggerita dall’unire arte e produzione industriale.
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CULTURA - PRIMAVERA IN JAZZ AL "PARADISO" DI SAN LAZZARO DI SAVENA (BO). LA RASSEGNA SOSTENUTA DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PROPONE SEI SERATE CON ARTISTI INTERNAZIONALI. SPICCA UN PROGETTO DEDICATO A MILES DAVIS |
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Bologna, 19 marzo 2013 - Torna “Paradiso Jazz”, la
rassegna primaverile che propone, nella sede del circolo Arci di San Lazzaro di
Savena (Bo), sei appuntamenti per un cartellone dal respiro internazionale
dal 25 marzo al 6 maggio.
Organizzata dal circolo Arci San
Lazzaro, insieme ad Arci Bologna, con il sostegno e il
patrocinio della Regione Emilia-romagna e del Comune di
San Lazzaro di Savena, con la direzione artistica di Marco Coppi e la
direzione organizzativa di Franco Fanizzi, la rassegna tocca il traguardo della
sesta edizione portando sul palco della Sala Teatro Paradiso (via Bellaria, 7)
artisti da tutto il mondo, senza trascurare le più importanti produzioni
musicali dell’Emilia-romagna.
Tra i nomi spiccano quelli del progetto “Miles
smiles”, con cui Paradiso Jazz aderisce alla Giornata Internazionale
Unesco del Jazz, tra cui Wallace Roney, Larry Coryell e del batterista Omar
Hakim. Non meno interessante l’appuntamento col trio di Jimmy Cobb e del
bassista Buster Williams.
Eccellente anche la chiusura della rassegna con un gruppo
di all stars italiane che comprende Marco Tamburini e Roberto Gatto
Anche quest’anno il costo d’ingresso
è contenuto (15 euro il biglietto standard, 11 euro
quello per studenti), confermando la dimensione non elitaria ma popolare di una
rassegna in cui la musica jazz si apre al grande pubblico.
Tutti i concerti cominciano alle ore 22.
Come sempre sarà possibile prenotarsi per gustare, prima
dei concerti, una cena a base di piatti tipici della gastronomia locale.
Per informazioni e prenotazioni:
tel. 051 6279931 - arcisanlazzaro@tiscali.It - http://www.arcisanlazzaro.it/ |
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A MARGHERA UN CENTRO PER STUDIARE LE ANTICHE FORTEZZE, ISOLE DELLA MEMORIA, PORTALI VERSO IL DOMANI |
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Venezia, 19 marzo 2013 -
“Queste fortezze sono isole della memoria, segnano cioè precisi momenti
di svolta nelle storie nazionali, marcano in maniera indelebile i territori e,
nel recupero e riuso delle strutture, presentano delle singolarissime occasioni
irripetibili e da non mancare giacché questi manufatti, a lungo tenuti dalla
mano pubblica per scopi militari, hanno preservato una sorta di integrità anche
ambientale che li rendono testimonianze preziose da tutelare”. Questo è uno dei
passaggi del discorso dell’assessore
regionale al bilancio, cooperazione transnazionale e transfrontaliera e ai
fondi comunitari, Roberto Ciambetti, intervenuto a Forte Marghera (Venezia) al
convegno “Un centro internazionale per la valorizzazione del patrimonio
fortificato”, organizzato da Marcopolo System in collaborazione con la città di
Venezia, nell’ambito del programma Comunitario Interreg Iv C.
Dopo aver ricordato come
nell’architettura militare internazione s’affermò il modello italiano che proprio nel Veneto
vide singolari realizzazioni, Ciambetti ha spiegato che Forte Marghera “è un
esempio nel suo essere isola della memoria, caso straordinario all’interno di
un contesto ambientale e culturale unico al mondo”.
“Per noi veneti – ha aggiunto – questo forte ha un valore morale
eccezionale, pensiamo al piccolo cimitero che raccoglie le spoglie dei caduti
nell’assedio del 1848-49, quando Daniele Manin guidò l’insurrezione popolare e
la resistenza della città marciana, rendendo Venezia protagonista di quei moti
di indipendenza che appunto attorno al 1848 scossero, nel segno della libertà,
l’intera Europa”.
“La fortezza – ha proseguito Ciambetti – nel caso di Marghera diventa
così una sorta di ponte tra passato e attualità, una specie di portale che
unisce la storia, il vissuto di un popolo e di un territorio, con il suo presente e le sue aspirazioni e possibilità
future. Io credo che l’idea di un Centro
studi Internazionale debba avere come perno proprio la coscienza dell’essere
custode altero di questo portale, di questo spazio dove la storia insegna al
futuro”.
Rammentando come all’indomani del secondo conflitto mondiale a Vicenza
sorse il Centro Internazionale di studi di architettura (Cisa) “A. Palladio”,
che tanta parte ha avuto nella salvaguardia del patrimonio architettonico e del
paesaggio della Villa in Veneto, ricollegandosi ancora al Rinascimento e al
Cinquecento Europeo, non senza aver invitato l’auditorium a visitare la mostra
su Pietro Bembo curata proprio dal Cisa a Padova, l’assessore regionale ha
concluso così il suo intervento: “Ancor oggi la globalizzazione, la rivoluzione
tecnologica, la circolazione di merci ed idee, hanno mutato e stanno mutando
equilibri, modi produttivi, economie, relazioni e rapporti. Ancora oggi, come
ieri, il governo della crisi può avvenire solo attraverso le armi della cultura
e dell’intelligenza. Venezia, nel Cinquecento, sebbene sconfitta militarmente
seppe reinventarsi un ruolo: la rotta, in altre parole, è segnata e il Centro
internazionale per la valorizzazione del patrimonio fortificato può essere
quella dama che all’inizio dei canali lagunari dà le indicazioni a chi vuole
avventurarsi senza correre il rischio di arenarsi. Così come nel Cinquecento, o
si cambia o la storia ci cambierà, travolgendoci”.
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“LA LUCE DEL MONDO. MAIOLICHE MEDITERRANEE NELLE TERRE DELL’IMPERATORE” |
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Montelupo Fiorentino, 19 marzo 2013 - Tra il Xii e il Xiii secolo cambiano profondamente i rapporti fra potere temporale e spirituale e La luce del mondo - epiteto che si riferisce a Federico Ii di Svevia, ma che richiama allo stesso tempo la figura di Cristo - si propone come stimolo alla riflessione su questo cambiamento. Tra i delicati equilibri che vengono stabiliti e talvolta rotti in questo periodo, c’è quello fra committenza imperiale e committenza ecclesiastica nel campo dell’arte. Il sottotitolo Maioliche Mediterranee nelle terre dell’Imperatore spiega meglio il contenuto della mostra. Le maioliche esposte, così come gli altri oggetti, sono produzioni di ambito mediterraneo. I bacini murati sulla facciata della cattedrale di San Miniato sono importazioni giunte dalla Tunisia, che vengono accostate a manufatti delle terre che all’epoca gravitavano sotto l’influenza politica normanno-sveva, la Sicilia in primo luogo. Terre nelle quali si trasmettevano saperi artigianali e tecniche, grazie al contatto fra maestranze diverse e alla circolazione degli stessi modelli culturali. San Miniato, sede del vicariato imperiale, assume un ruolo di particolare rilevanza. Proprio in ragione di questo legame, il complesso dei bacini decorativi inseriti nella facciata di Santa Maria, è messo a confronto con i bacini di altre chiese romaniche presenti in Valdelsa, lungo la via Francigena. Lo stesso tema, ossia la committenza, è affrontato in maniera trasversale attraverso un bacile di rame dorato che reca simboli e un’iscrizione di chiaro rimando al potere imperiale. L’esposizione promossa dalla Fondazione Museo Montelupo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato ha l’obiettivo di offrire uno spaccato particolare sulla ceramica e sul ruolo che ha rivestito nei secoli, come tramite fra la cultura occidentale e quella orientale. L’esposizione allestita a Palazzo Grifoni a San Miniato rimarrà aperta fino al 19 maggio. In questo periodo sono previsti laboratori, incontri e iniziative collaterali di vario genere. Da segnalare l’appuntamento previsto per martedì 19 marzo: Aperitivo con i maestri ceramisti I maestri tornianti e decoratori vi aspettano al museo della ceramica per una dimostrazione di questa antica arte nella grande hall del museo della ceramica, circondati dalle opere degli artigiani ceramisti di Montelupo Fiorentino che, per l´occasione, allestiranno l´atelier con opere dedicate alla maiolica del Mediterraneo. Al termine della dimostrazione, durante la quale sarà servito un aperitivo, sarete accompagnati ad una visita alle aziende. Info e prenotazioni: 0571/445252 0571/51352 lalucedelmondo@ilmaretralegenti.It info@museomontelupo.It |
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SUSANNA STIVALI PRESENTA IL NUOVO ALBUM LIVE CON SALVATORE BONAFEDE, RAMBERTO CIAMMARUGHI, PIETRO LUSSU, ALESSANDRO GWIS, LUCA MANNUTZA |
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Roma 19 marzo 2013 - Al Parco della Musica, torna una delle artiste più apprezzate della scena romana, Susanna Stivali. “La ringrazio per le canzoni che mi ha insegnato, e per avermi concesso, adesso, ‘un piano, diverso’” così Giorgia, ospite dell’ultimo album, ha ringraziato Susanna Stivali. Cantante, autrice e compositrice, Susanna riesce a coniugare progetti artistici pop e prodotti raffinati come Piani Diversi, il nuovo album, in cui unisce una scrittura originale a una vocalità dai toni caldi, accompagnata da alcuni tra i massimi pianisti italiani e internazionali. Cinque pianisti e una voce. Piani Diversi è il secondo album della cantante da sempre nel mondo del jazz grazie alla sua voce inconfondibile, la timbrica cangiante e il suo moderno jazz vocale attento al senso melodico. Con lei nell’album, troviamo Fred Hersch, pluripremiato Grammy Awards, descritto come “un maestro dal tocco unico” dal New York Times, come “un pianista poeta” dal New Yorker e come “uno dei pochissimi artisti eccellenti della sua generazione”, per la prima volta in collaborazione discografica con una musicista italiana. E ancora Luca Mannutza, artista dalla grande vena creativa, sensibilità e capacità di interplay, Ramberto Ciammarughi, meditativo, profondo, coerente, ricco, Salvatore Bonafede con il suo pianismo sempre sorprendente ed inventivo, e Pietro Lussu, vibrante, sincopato, coinvolgente. Cinque grandissimi pianisti di fama internazionale che incontrano la voce inconfondibile di Susanna Stivali, per un album unico nel suo genere, con la partecipazione straordinaria di Giorgia nel brano Viaggiante. Il concerto che presenta Piani Diversi, che vede anche la presenza di Alessandro Gwis - pianista legato all’elettronica - diventa un’occasione per godere di un lavoro discografico che dal vivo si trasforma in improvvisazione, incontro tra jazz classico e moderno, gioco intelligente tra linguaggi jazzistici. Piani Diversi verrà presentato il 26 Marzo 2013, alle ore 21.00, presso l’Auditorium Parco della Musica, Teatro Studio (ingr. 15 euro, info 0680241281). Per info: www.Susannastivali.it |
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