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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Marzo 2013
L´UNIONE EUROPEA RENDE MERITO AI SUOI IMPRENDITORI E INVITA A SEGUIRE I PASSI DEI CREATORI DI SKYPE, SPOTIFY E ANGRY BIRDS — PRIMA FASE DELLA CAMPAGNA "STARTUP EUROPE"  
 
Bruxelles, 25 marzo 2013 - Quasi tutti pensano subito alla Silicon Valley negli Stati Uniti quando sentono parlare di tecnologie e imprenditori. La Commissione europea vuole invece che i giovani europei traggano ispirazione dagli imprenditori nostrani, in modo che le loro idee brillanti nascano e restino in Europa. Con l´aiuto dei creatori di Spotify, Angry Birds, Tuenti, Skype, Seedcamp, Hackfwd, della Tech City di Londra e di Thenextweb, la Commissione sta creando una piattaforma in cui imprenditori di spicco potranno parlare delle loro fonti di ispirazione e delle loro frustrazioni, richiamando l´attenzione dei giovani e dei leader europei sul potenziale offerto da una carriera imprenditoriale. "Gli europei devono essere creativi e intraprendenti. È così che sono nate nell´Ue decine di imprese tecnologiche e attive su Internet, fra le più dinamiche a livello mondiale. Voglio che il resto del mondo lo sappia", ha dichiarato Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea. "Vorrei che i giovani imprenditori trovassero modelli cui ispirarsi, con un vero e proprio mercato unico digitale in cui sviluppare le loro idee". Lo "Startupeurope Leaders Club" costituisce la prima parte di Startup Europe, l´iniziativa in 6 parti con cui la Commissione europea intende accelerare lo sviluppo di "ecosistemi" locali per gli imprenditori in Europa e agevolare la creazione di reti. L´obiettivo: aiutare le imprese in fase di avviamento (start-up) del settore tecnologico a nascere e crescere in Europa e a espandere le loro attività in tutto il mondo. I membri dello Startup Europe Leaders Club sono la prova tangibile che l´imprenditorialità nel settore web può aprire la porta a una carriera professionale particolarmente gratificante. Neelie Kroes ha commentato: "Queste persone non si sono limitate alle parole, sono passate ai fatti e hanno realizzato un progetto. Ecco perché i giovani e i leader dovrebbero ascoltarle". Ad esempio, oggi Spotify è disponibile in 23 paesi, mentre attraverso Skype passa un terzo delle chiamate internazionali e Angry Birds, con gli oltre 250 milioni di utenti attivi al mese, è più grande di Twitter. Eppure, il numero di laureati nel settore delle Tic è in calo e la disoccupazione è in aumento. Gli imprenditori possono aiutarci a colmare queste lacune. I leader (qui in ordine alfabetico, la biografia completa figura in allegato) sono: · Zaryn Denzel, (@Zaryn) — nato in California, fondatore di Tuenti, il più grande social network spagnolo "solo su invito" · Daniel Ek (@eldsjal) e Martin Lorentzon (@Martinlorentzon) — fondatori di Spotify, il servizio di musica streaming online · Kaj Hed (@Roviohq) — presidente di Rovio (Angry Birds) · Lars Hinrichs (@Larshinrichs) — fondatore e amministratore delegato di Hackfwd, una società di investimento nella fase di pre-avviamento delle start-up · Joanna Shields (@Techcityuk) — amministratrice delegata e presidente di Tech City Investment Organisation · Reshma Sohoni (@rsohoni) — partner di Seedcamp, un catalizzatore per la prossima generazione di investitori europei · Boris Verldhuijzen van Zanten (@Boris) — fondatore di The Next Web · Niklas Zennström (@atomicoventures) — co-fondatore di Skype, Kazaa, Joltid, Joost e Atomico. Gli altri elementi di Startup Europe sono: · la partnership Startup Europe, per mobilitare le competenze tecniche, le possibilità di tutoraggio, le tecnologie e i servizi · il forum Eu Accelerators, per far conoscere i programmi di accelerazione esistenti · le reti di crowdfunding (finanziamento collettivo) dell´Ue, per collegare le attuali piattaforme di crowdfunding, in particolare quelle specializzate in start-up che operano sul web · una maggiore sensibilizzazione degli investitori in capitali di rischio alle opportunità commerciali del web grazie alla condivisione delle esperienze positive e alla creazione di reti · la promozione delle competenze legate al web: a) ampliando il ruolo delle piattaforme didattiche online (quali i "corsi online aperti a tutti" o "Massive Online Open Courses") per sopperire alla carenza di sviluppatori del web; b) utilizzando piattaforme per condividere e scambiare competenze tra gli imprenditori del web su scala europea; nonché c) esplorando l´utilità di gemellaggi, a livello europeo, fra operatori esperti di alto livello e giovani imprenditori, con l´intento di condividere idee ed esperienze. Contesto In tutto il mondo, gli imprenditori del web hanno un impatto enorme sull´economia e sulla società. Le start-up creano la maggior parte dei nuovi posti di lavoro e il 45% degli europei vorrebbe lavorare in proprio, se ne avesse la possibilità. Complessivamente, ogni anno negli Stati Uniti le imprese in fase di avviamento creano tre milioni di posti di lavoro durante il primo anno di attività, con un livello di dinamismo che vorremmo vedere anche nell´Ue. Link utili Sito dell´Agenda digitale su Startupeurope http://ec.Europa.eu/digital-agenda/en/startup-europe-start-europe-stay-europe   Social media: @startupEu e #Startupeurope http://ec.Europa.eu/digital-agenda/agendadigitale http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/kroes/index_en.htm  Neelie Kroes Seguite Neelie su Twitter  
   
   
AGENDA DIGITALE — LA COMMISSIONE AVVIA CONSULTAZIONI SULL’INDIPENDENZA DEI GARANTI NELLE COMUNICAZIONI E SULLA LIBERTÀ E IL PLURALISMO DEI MEDIA  
 
Bruxelles, 25 marzo 2013 - La Commissione europea avvia oggi due consultazioni pubbliche che resteranno aperte fino al 14 giugno prossimo e che concludono formalmente il dibattito avviato con le raccomandazioni http://ec.Europa.eu/digital-agenda/sites/digital-agenda/files/hlg%20final%20report.pdf formulate nel gennaio 2013 dal Gruppo di alto livello sulla libertà e sul pluralismo dei mezzi di informazione da essa costituito. La prima e più vasta consultazione https://ec.Europa.eu/digital-agenda/en/public-consultation-independent-report-hlg-media-freedom-and-pluralism invita i partecipanti a esprimersi su temi come la portata della competenza dell’Ue in fatto di protezione della libertà dei media, i ruoli rispettivi delle autorità pubbliche e l’autoregolamentazione o la protezione delle fonti giornalistiche in Europa. I risultati della consultazione permetteranno alla Commissione di stabilire se esista un ampio consenso per un intervento a livello nazionale o a livello dell’Unione in settori disciplinati dai trattati. La seconda consultazione https://ec.Europa.eu/digital-agenda/en/public-consultation-independence-audiovisual-regulatory-bodies si limita, in particolare, alla raccomandazione del Gruppo di alto livello di garantire l’indipendenza dei regolatori dei media audiovisivi. I media audiovisivi sono già soggetti a una regolamentazione dell’Unione. La consultazione chiede se l’indipendenza dei regolatori possa essere rafforzata attraverso una revisione dell’articolo 30 della direttiva sui servizi di media audiovisivi. La vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes ha dichiarato: “Nell’unione le libertà fondamentali, come la libertà e il pluralismo dei media, sono minacciate. Il segnale dato dal gruppo di alto livello è molto chiaro: dobbiamo agire con fermezza per garantire la libertà e il pluralismo dei mezzi di informazione in futuro. Il pluralismo dei media è parte integrante della democrazia. Vi esorto quindi a partecipare alle consultazioni.”  
   
   
TUTTA LA TECNOLOGIA IN FIBRA OTTICA PER LA CASA DEL FUTURO  
 
Trento, 25 marzo 2013 - Telecom Italia, Ericsson, Alcatel-lucent e Mc-link, Engineering, Cisco e Dedagroup Ict Network, sono le grandi realtà aziendali italiane che il 22 marzo hanno trasformato gli appartamenti de Le Albere progettati da Renzo Piano in piccoli laboratori del futuro. Il tutto in occasione di “Una finestra sul futuro” – evento di punta degli Ict Days 2013 – che ha visto la partecipazione dell’inventore del Web, Sir Tim Berners-lee. L’appuntamento nasce con l’obiettivo di inaugurare la prima area residenziale del Trentino cablata in fibra ottica. Dopo i distretti industriali raggiunti dalla tecnologia Ftth (Fiber To The Home), a viaggiare a 100 Mega saranno le singole abitazioni dell’area residenziale simbolo dello sviluppo tecnologico del Trentino. In ogni appartamento de Le Albere è stata portata la fibra ottica andando così a coprire l’ultimo miglio, tradizionalmente in rame. I lavori di realizzazione dell´infrastruttura in fibra ottica e di cablaggio degli appartamenti e degli uffici di tutto il complesso residenziale “Le Albere” e del nuovo Museo delle Scienze (Muse) sono stati realizzati da Mc-link spa su mandato della società di sistema Trentino Network incaricata a sua volta dalla Provincia autonoma di Trento di realizzare una rete di comunicazione elettronica a prova di futuro e aperta in "banda ultralarga". Diverse le demo e i progetti all’avanguardia che sono state mostrate. Fra questi Dedagroup Ict Network che ha proposto ai visitatori degli Ict Days un viaggio virtuale attraverso alcune delle soluzioni ideate per guidare città e aziende verso un nuovo modo di vivere e di lavorare. A cominciare dai servizi di Cloud Computing che hanno consentito a una realtà come Itas, gruppo leader del mercato assicurativo italiano, di prepararsi a migrare da inhouse a totale esternalizzazione i 2500 utenti gestiti dai servizi It e a spostare senza disagi la propria struttura dentro la nuova area residenziale de Le Albere. E proprio qui i visitatori degli Ict Days potevano scoprire il ‘cloud con i piedi per terra’ di Dedagroup, che ha permesso al Gruppo Itas di mantenere il totale controllo di tutti i servizi esternalizzati nel data center di Dedagroup Ict Network e di semplificare l’architettura It, aumentando le prestazioni e migliorando la sicurezza con notevole risparmio anche sui costi energetici. Pensata per la città e i cittadini è invece Smartparking, la soluzione per il parcheggio intelligente che, dopo il successo ottenuto in alcune delle più grandi metropoli Usa, come Los Angeles e New York, è proposta in Italia da Sinergis, società del Network specializzata in sistemi informativi territoriali e ambientali. Grazie a questa app per smartphone l’automobilista sa in anticipo dove andare a parcheggiare e il tragitto più breve per raggiungere il posto. In questo modo Smartparking riduce il tempo necessario per trovare parcheggio, il consumo di carburante e la produzione di Co2, generando importanti vantaggi anche per l’ambiente e l’ente municipale di riferimento. Per gli ospiti de Le Albere è stata quindi predisposta una digital demo delle numerose funzionalità di questa soluzione che, grazie ai sensori collocati nei posti auto, è in grado di fornire informazioni costantemente aggiornate a tutti gli attori coinvolti migliorando l’esperienza della città. Appoggiandosi alla rete in fibra ottica di Mc-link, e sfruttando Velocix, la sua piattaforma di distribuzione dei contenuti, Alcatel-lucent farà invece vedere come dei contenuti video in modalità live o Video on Demand (Vod) possano essere fruiti su un apparecchio Tv, equipaggiato con un apposito widget integrato e, soprattutto, come sia possibile sincronizzare i diversi device mobili presenti nell’abitazione, così da fruire dello stesso contenuto e senza soluzione di continuità, passando da un terminale (es Tv) ad un altro (es iPad). La dimostrazione non ha trascurato le potenzialità in termini di accesso ai social network e i contenuti sono stati condivisi sulle più diffuse piattaforme (es Facebook). E’ stato poi installato un centralino telefonico avanzato che dimostrato come tale soluzione renda le comunicazioni domestiche particolarmente performanti in contesti analoghi al complesso Le Albere, grazie alle funzionalità di videochiamata e per la domotica. Engineering Ingegneria Informatica ha presentato il progetto Trentour, ovvero una delle prime esperienze concrete di realizzazione di un progetto di ricerca e sviluppo, avviato secondo le nuove modalità di Pcp (pre-commercial procurement) da Trentorise. Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di una piattaforma di servizi per la valorizzazione dell’esperienza turistica, che ha visto come prima realizzazione pilota la realizzazione della app per smartphone Vivifiemme, realizzata in occasione dei recenti mondiali di sci nordico. Sono state inoltre mostrate le diverse iniziative e progetti che il gruppo Engineering realizza a livello nazionale ed internazionale: dalle soluzioni per la sanità elettronica (mercato in cui Engineering è il leader nazionale con realizzazioni di eccellenza come i sistemi di supporto all’emergenza sanitaria 118 ed i sistemi di gestione delle prenotazioni sanitarie - Cup con oltre 20 milioni di cittadini serviti annualmente sull’intero territorio nazionale), alle soluzioni per la fiscalità locale, la cittadinanza digitale, i beni culturali, l’ambiente, il turismo, l’energia, le telecomunicazioni, la finanza e molto altro ancora. Innovazione e tecnologie al servizio del “sistema paese” in Italia ed all’estero, realizzate anche grazie ad una specifica business unit dedicata alla ricerca e innovazione che supporta le strutture interne nell’esame e sperimentazione di nuovi paradigmi tecnologici a supporto delle esigenze del cliente. Infine Saiv, uno dei principali System Integrator italiani, in qualità di Advanced Video Partner di Cisco Italia ha presentato il servizio di Telepresence. Distanze che si azzerano, e persone che si avvicinano. La tecnologia Telepresence di Cisco con Saiv rappresenta valori di scalabilità, ottimizzazione di costi e qualità ad alta definizione.  
   
   
UNA MARATONA DI HACKER PER L’APP DELL’UNIVERSIADE  
 
Trento, 25 marzo 2013 – Si è conclusa, venerdì 22 marzo, alle ore 17, la maratona tecnologica di 48 ore che dal 20 marzo sta impegnando un gruppo di giovani informatici. Un mix di agonismo e tecnologia con un obiettivo: dare vita ad una app per rendere la vita più facile ad atleti, delegazioni e visitatori della Universiade invernale Trentino 2013. Trasporti, ospitalità, eventi social: vince chi sa sfruttare le Ict in modo più creativo ed efficiente. La maratona rientra nell’ambito degli Ict Days a Trento. Metti un gruppo di giovani informatici e studenti con la passione per la tecnologia, chiusi per 48 ore in un’aula universitaria, tra musica e panini, alle prese con una sfida: ideare l’applicazione Smart Phone più utile e divertente per non perdersi neanche un minuto della prossima Universiade invernale Trentino 2013. È quello che stanno facendo – da ieri alle 17 e fino alle 17 di domani – i ragazzi che stanno partecipando all’iniziativa “Pronti, attenti...Hackathon!” promossa all’interno del fitto programma degli Ict days che ieri si sono aperti presso il Polo scientifico e tecnologico sulla collina di Trento. Una vera e propria competizione (con premio finale, un tablet a ciascun membro del team vincitore e la soddisfazione di veder impiegata la propria app) che li vede impegnati su temi strategici per gestire e godersi un evento tanto complesso e impegnativo come si annuncia la più grande manifestazione sportiva universitaria al mondo, che il Trentino ospiterà dall’11 al 21 dicembre prossimi. Tante le questioni su cui gli studenti sono chiamati a lavorare con il supporto di esperti e ricercatori del settore: organizzazione dell’ospitalità e dei trasporti dei 3000 atleti attesi da oltre 40 Paesi, aggiornamenti in tempo reale su orari e luoghi delle gare e medagliere, proposte per attività social ed eventi collaterali. Tutto può essere spunto per scatenare la creatività. L’applicazione sarà sviluppata utilizzando l´ambiente fornito da Smart Campus, la piattaforma che rende più facile la creazione di questo tipo di strumenti. I gruppi possono contare su una serie di dati e informazioni già acquisite (come gli orari dei trasporti o delle gare) e su sistemi informatici di base (per l’autenticazione, per la sicurezza e la protezione dei dati o per la condivisione delle informazioni) e possono quindi concentrarsi sull’aspetto più importante: trovare un’idea nuova e vincente. La competizione si chiuderà domani, venerdì 22 marzo alle 17, mentre la selezione e premiazione dei vincitori avverrà nella giornata di sabato a conclusione degli Ict Days, presso l’aula magna del Museo delle Scienze di Trento. Novità di questa edizione degli Ict Days (a Trento da oggi fino a sabato), proprio questa sinergia con il grande appuntamento dell’Universiade Trentino 2013. Promossi dall’Università di Trento (Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell´Informazione), da Trento Rise e dalla Fondazione Bruno Kessler, gli Ict Days si propongono in questa quinta edizione di promuovere l’innovazione sociale attraverso le nuove tecnologie Ict. L’hackathon (termine che deriva dalla fusione di “hacker” e “marathon”) organizzato nell’ambito degli Ict Days è solo una delle tante iniziative messe in campo dall’Universiade Trentino 2013 per mostrare come lo sport possa svolgere un ruolo prezioso anche come stimolo all’innovazione e alla ricerca.  
   
   
SI CONCLUDE LA QUARTA EDIZIONE DI SMAU ROMA CHE HA ACCESSO I RIFLETTORI SUL MONDO DELLE STARTUP E DEI CENTRI DI RICERCA, IL VERO X FACTOR PER LE IMPRSE ITALIANE  
 
Roma, 25 marzo 2013 - Si è chiusa il 21 marzo la quarta edizione di Smau Roma registrando oltre 5.850 visitatori professionali, più di 6.350 registrati al sito di Smau. Consegnati nei due giorni 20 riconoscimenti nell’ambito dei quattro premi in programma. L’edizione che si conclude oggi ha acceso i riflettori, attraverso la nuova area espositiva R2b-research to Business Lazio, sul mondo della ricerca rappresentato dalle numerose startup presenti e dai laboratori, acceleratori di innovazione e agevolatori finanziari italiani. Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau spiega con queste parole l’importanza della presenza del mondo della ricerca in fiera ” E’ sempre più evidente che per supportare la competitività delle imprese l’innovazione diventa fondamentale. Innovazione che non è solo legata alle tecnologie digitali ma che parte da queste per diramarsi in un articolato percorso che attraversa il mondo del trasferimento tecnologico alle imprese, delle startup e degli spin off universitari. E’ importante capire quanto questi mondi racchiudano immense opportunità per le imprese che possono trovare nella creatività, nella motivazione e nel talento delle giovani generazioni quel fattore X fondamentale per crescere ed evolversi nella nuova dimensione globale dei mercati. Affinché ciò avvenga è fondamentale che le imprese imparino a considerare le startup e i laboratori e centro di ricerca come il proprio team esteso di ricerca e sviluppo esterno a cui affidarsi per scoprire nuovi modelli di business, idee e innovazioni per accrescere la propria competitività. Ecco perché Smau ha voluto aggiungere alla tradizionale area espositiva dedicata alle tecnologie digitali per il business, una nuova dimensione dedicata al mondo della ricerca e ha creato eventi come il Premio Lamarck e lo Speed Pitching proprio per favorire le occasioni di incontro e networking e la nascita di nuove partnership.” A queste parole seguono quelle di Alessio Rossi, Presidente Giovani Imprenditori Unindustria con delega alle startup e promozione dell’imprenditoria giovanile: “L’italia è ancora indietro rispetto ad altri paesi in termini di investimento nel capitale intellettuale ed innovativo apportato dalle start up. Le iniziative volte a fare emergere le realtà più interessanti, come il Premio Lamarck, sono quindi occasioni di indubbio valore per i giovani che vogliono fare conoscere le loro idee di business e sono alla ricerca di potenziali investitori, in particolare nel Lazio, una delle regioni a maggiore densità di start up. Come Unindustria stiamo avviando un programma che prevede la creazione di un portale web in cui saranno disponibili informazioni e assistenza gratuita per chi vuole avviare una nuova impresa, la promozione del sistema del crowdfunding e la costituzione di una rete di professionisti a supporto delle nuove idee imprenditoriali.” L’edizione di quest’anno è stata anche l’occasione per condividere con imprenditori e manager le numerose eccellenze presenti nel Centro Italia attraverso i numerosi premi che si sono svolti nei due giorni. Ed è proprio con il Premio Innovazione Ict che si è conclusa l’edizione di quest’anno, consegnando un riconoscimento a 6 imprese del Centro Italia che hanno fatto crescere il proprio business con le tecnologie digitali: Omeosalusvet, della provincia di Frosinone, Smarthelp.it di Napoli, Arena di Macerata, Roma Tpl per un progetto realizzato in collaborazione con Vodafone, il Ministero dell’Interno per un progetto realizzato con Consorzio Cbi e il Comune dell’Aquila. A commento del Premio Innovazione Ict, Augusto Coriglioni, Presidente Information Technology di Unindustria con delega alla Ricerca e Innovazione afferma: “L’innovazione è oggi una necessità per le aziende e per la Pubblica Amministrazione: una leva di competitività indispensabile per affrontare le sfide attuali e future. Bisogna diffondere una nuova cultura sulle reali potenzialità dell’It per comprendere il valore che l’utilizzo innovativo delle tecnologie può creare. Il Premio Innovazione Ict Lazio è un’ottima iniziativa perché contribuisce a ribadire l’importanza dell’innovazione per la crescita e lo sviluppo. Innovare non è semplice: bisogna crederci, avere una strategia e la volontà di investire tempo e risorse - non solo economiche -. Per questo occorre rispondere alla crisi con strategie collettive: non è sufficiente l’azione della singola impresa, è necessario un sistema di norme, politiche e infrastrutture che creino un contesto che faciliti il ‘fare innovazione’”. La mattinata di giovedì ha visto anche la consegna dello Smau Mob App Award il premi realizzato in collaborazione con la School of Management Politecnico di Milano e dedicato alle applicazioni mobile che ha visto come vincitori 5 app per la categoria consumer:“La Cucina Italiana”, Granny and the Thief, Wicabù, Rentalapp e Lightwagon e 2 app per la categoria business: Dcut e Xaos System. Mercoledì invece è stata la giornata dedicata alle start up che, attraverso il premio Lamarck ha celebrato le 3 startup più innovative dell’edizione romana di Smau: Wanderio, Buzzoole e Arianna e i quattro migliori progetti di sviluppo delle città intelligenti tra cui il Comune di Roma, Firenze, dell’Aquila e il progetto di Roma Tpl. Nel corso dell’evento dedicato alle città intelligenti, Paolo Testa, Direttore di Cittalia, Centro Studi Anci, nel presentare alcuni dati sullo stato di sviluppo delle città intelligenti ha affermato che nei prossimi tre anni la maggior parte dei progetti che i comuni intendono avviare in tema di smart city riguarderanno le infrastrutture per la mobilità ((46,42%) seguiti a distanza dai progetti relativi al patrimonio immobiliare(10.4%) e al ciclo dell’acqua (8%). Dallo studio di Anci si evince che finora le città che hanno intrapreso un cammino “smart” sono quelle di medio-grandi dimensioni per motivi facilmente intuibili: più risorse, presenza di soggetti economici e di ricerca, estensione del perimetro, etc, ma l’Italia è caratterizzata da enti locali di piccole dimensioni che dovranno trovare un loro modello di comunità intelligente e l ’obbligo di gestione associata delle funzioni fondamentali imposto dalla Spending Review ai piccoli Comuni potrebbe essere un’opportunità per i territori di sviluppare il proprio percorso “smart”. Alla premiazione ha partecipato anche Gianni Alemanno, sindaco di Roma Capitale che, in qualità di vincitore del Premio ha affermato ” Roma ha scelto da tempo di avviarsi su questa strada digitale, il nostro sforzo principale è stato quello di dare un´ infrastruttura innovativa alla città e oggi, dopo aver raggiunto importanti obiettivi su questo fronte, tutta la nostra concentrazione è sullo sviluppo di Roma come smart city” . Nel concreto, aggiunge Davide Bordoni Assessore alle Attività Produttive di Roma Capitale “Attraverso il Consorzio per il Distretto dell’Audiovisivo e dell’Ict e il via libera del Miur alla fase di progettazione esecutiva per i cinque progetti Smart Cities proposti dall’amministrazione capitolina in partenariato con aziende e università, Roma Capitale continua il suo cammino per diventare una smart city reale, in grado di pianificare e realizzare una strategia di lungo periodo attraverso una governance intelligente e condivisa”. Anche Matteo Renzi, sindaco di Firenze, premiato ieri, ha voluto commentare il riconoscimento ricevuto “Il Comune di Firenze da tempo ormai punta sulla strada degli Open Data: tutto trasparente, online e verificabile, per mostrare con chiarezza tutto ai cittadini. Si tratta di una ‘rivoluzione’ destinata a cambiare le regole del gioco dell´amministrazione in Italia e su questo occorre investire sempre di più”. Dopo Roma, il Roadshow di Smau prosegue a Padova, il 17-18 aprile, Torino, l’8 - 9 maggio, Bologna il 5-6 giugno, per poi tornare a Milano il 23-25 ottobre.  
   
   
INAUGURATA A POVO LA SEDE DI SEMANTIC VALLEY, IL NUOVO POLO DELLA SEMANTICA  
 
Trento, 25 marzo 2015 - La sede di Semantic Valley sarà uno spazio condiviso da aziende locali e ricercatori nel mondo della semantica. E ´ stata inaugurata ieri nell’ambito degli Ict Days – Orizzonti 2015, dall’assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, dal vice-presidente del Consorzio Semantic Valley, Stefano Spaggiari, dal presidente del Consorzio dei Comuni trentini Marino Simoni, dal presidente di Trento Rise Fausto Giunchiglia e dal Ceo di Trento Rise Paolo Traverso. I centri di ricerca trentini si sono guadagnati, negli anni, una posizione a livello internazionale nella semantica, la disciplina che studia come migliorare la comprensione del linguaggio naturale, ossia umano, da parte dei computer. Ma non sono solo i centri di ricerca a lavorare in questo campo: le aziende del settore delle tecnologie semantiche sono sempre di più e il Consorzio della Semantic Valley ne è un esempio: il consorzio, che il quale intende promuovere innovazione e creatività nella società e nel mercato, è composto da diciassette società informatiche trentine che operano nel campo delle tecnologie semantiche. Il consorzio è una prova dell’esistenza di un ecosistema trentino dell’innovazione già avviato. Esistenza la cui importanza è stata sottolineata dall’assessore all’industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi. "In questi anni il Trentino ha investito moltissimo nella ricerca e nei processi di innovazione per aprirsi ed essere competitivo in un contesto internazionale. Questi investimenti sono stati considerati importanti ma non sempre proporzionali alle ricadute concrete sul mondo delle imprese. Ma quella dell’interconnessione, della cultura dell’alleanza fra il mondo della ricerca, dell’università e delle imprese è la strada obbligata per quel processo di riqualificazione e competitività dal quale trarranno vantaggio anche i cittadini". Soddisfazione anche da parte del presidente di Trento Rise Fausto Giunchiglia. "Semantic Valley è l’esempio di cosa accade quando le cose vanno bene, bene per la mission di Trento Rise. E la nostra mission è fare innovazione, qualcosa di nuovo che crei valore. Per l’innovazione, la ricerca rappresenta un vantaggio competitivo, così come le imprese, il territorio e l’utente finale. Questi connubi sono la chiave per l’innovazione, che è altamente interdisciplinare. Ecco perché penso che questo spazio abbia un grande valore". Naturalmente non è un caso che proprio in Trentino venga realizzato un centro nel quale integrare gli attori della semantica. "Si è puntato sulla semantica perché non si può fare a meno del significato delle parole e Trento è ormai riconosciuta a livello internazionale in questo campo – ha spiegato il Ceo di Trento Rise Paolo Traverso – Il connubio fra ricerca e aziende è importante, ma c’è bisogno anche del territorio, perché è proprio il contatto col territorio abbinato alla ricerca di serie A che ci contraddistingue e che ci ha fatto riconoscere anche all’estero, ad esempio dallo European Institute of Innovation and Technolgoy. Proprio Trento Rise può essere un catalizzatore verso il network internazionale dell’Eit, una rete di cui le piccole e medie imprese hanno bisogno". "Questo è un punto di partenza per raccogliere tutte le competenze presenti nel territorio trentino sulla semantica. – ha dichiarato il vice-presidente del Consorzio Semantic Valley Stefano Spaggiari – Qui non ci saranno solo le aziende del settore, ma anche l’Università degli Studi di Trento, il Consorzio dei Comuni trentini, Trento Rise, il mondo della ricerca. Serviva un luogo fisico, perché è la vicinanza fra le persone a fare la differenza, a permettere di lavorare in modo sempre più integrato e a esprimere al meglio le energie del territorio". Da parte sua il presidente del Consorzio dei Comuni trentini, Marino Simoni, ha sottolineato l’importanza del fatto che la ricerca arrivi al territorio e che i risultati del suo lavoro vengano concretizzati a favore del tessuto produttivo e della società. "Ancora troppi non sanno dell’esistenza di centri di eccellenza qui in Trentino, proprio per questo la ricerca deve essere un sistema vicino alle persone, non elitario: e questo si può realizzare attraverso il dialogo fra tutti gli attori. Ecco perché oggi inizia un percorso importante, che però non parte da zero".  
   
   
BOLZANO: TRE MUSEI ON-LINE CON UNA NUOVA VESTE  
 

Bolzano, 25 marzo 2013 - Il Museo degli usi e costumi a Teodone, il Museo del vino a Caldaro e il Museo della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn a Mareta aprono la nuova stagione museale proponendo tre pagine web completamente rinnovate, on-line da ieri: http://www.museo-etnografico.it/  http://www.wolfsthurn.it/ e http://www.museo-del-vino.it/  Compatti, accessibili e fruibili a un primo sguardo: così si presentano i nuovi siti web, on-line da poco, del Museo provinciale degli usi e costumi a Teodone, del Museo provinciale della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn a Mareta e del Museo provinciale del vino a Caldaro. I siti sono richiamabili agli indirizzi: http://www.Museo-etnografico.it/  http://www.Wolfsthurn.it/ e http://www.Museo-del-vino.it/ Le pagine web, completamente rinnovate da un punto di vista grafico, offrono le più importanti informazioni per una visita al museo ben riuscita, oltre a segnalare proposte e manifestazioni continuamente aggiornate. Le nuove pagine sono anche disponibili in versione mobile per smartphone e tablet. "Sono sempre di più i visitatori che utilizzano terminali mobili per informarsi e pianificare la propria visita al museo. Per questo, realizzare una versione mobile dei nuovi siti ci stava particolarmente a cuore," spiega la direttrice dei tre musei Alexandra Untersulzner. "Chi invece voglia andare ancora più a fondo nella conoscenza dei musei, troverà quanto cerca nella versione completa, dove visitatrici e visitatori possono rovistare nella banca dati degli oggetti espositivi. Di particolare interesse sono le collezioni di fotografie storiche di Hugo Atzwanger e Erika Groth-schmachtenberger." Ulteriori informazioni sul Museo provinciale degli usi e costumi, sul Museo provinciale della caccia e della pesca Castel Wolfsthurn e sul Museo provinciale del vino sono disponibili al numero telefonico 0474 552087.

 
   
   
UE: I BILANCI DELL´ISTRUZIONE SOTTO PRESSIONE NEGLI STATI MEMBRI  
 
Bruxelles, 25 marzo 2013 - L´investimento nell´istruzione si è ridotto in otto dei venticinque Stati membri esaminati in uno studio realizzato a cura della Commissione europea sull´impatto che la crisi ha avuto sui bilanci dell´istruzione a partire dal 2010. Tagli superiori al 5% sono stati apportati in Grecia, Ungheria , Italia , Lituania e Portogallo, mentre in Estonia, Polonia , Spagna e Regno Unito (Scozia) si è registrato un calo dall´1 al 5%. Cinque Stati membri però hanno aumentato la loro spesa per l´istruzione di più dell´1%: Austria, Danimarca, Lussemburgo, Malta e Svezia, e anche la regione germanofona del Belgio. La Germania e i Paesi Bassi non hanno fornito dati per il periodo successivo al 2010. Le tendenze della spesa variano in altri Stati membri, alcuni dei quali aumentano il loro bilancio un anno e lo riducono l´anno successivo o viceversa. Il Belgio (comunità francofona), Cipro, la Lettonia, la Finlandia, la Francia, l´Irlanda, la Slovenia e il Regno Unito (Galles), nonché la Croazia in via di adesione all´Unione europea, hanno aumentato il loro bilancio per l´istruzione nel periodo 2010-2011, ma lo hanno ridotto nel 2011-2012. Il contrario è avvenuto in Bulgaria, Repubblica ceca, Romania e Slovacchia, dove si sono registrati tagli al bilancio dell´istruzione nel 2010-2011 ma aumenti nel periodo successivo. La comunità fiamminga del Belgio ha mantenuto stabile il proprio bilancio in entrambi gli anni. "Sono tempi difficili per le finanze nazionali ma abbiamo bisogno di un approccio coerente in tema di investimenti pubblici nell´istruzione e nella formazione poiché questa è la chiave per il futuro dei nostri giovani e per la ripresa di un´economia sostenibile nel lungo periodo. Se gli Stati membri non investono adeguatamente nella modernizzazione dell´istruzione e delle abilità ci troveremo sempre più arretrati rispetto ai nostri concorrenti globali e avremo difficoltà ad affrontare il problema della disoccupazione giovanile", ha affermato Androulla Vassiliou, commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Lo studio ha analizzato i finanziamenti destinati a tutti i livelli dell´istruzione, dal pre-primario al terziario, in 35 sistemi educativi nazionali e regionali. Ne è emerso che, nel 2011 e 2012, gli stipendi e le indennità degli insegnanti sono stati ridotti o congelati in 11 paesi (Bulgaria, Croazia, Estonia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo e Spagna). La retribuzione degli insegnanti incide per più del 70% sui bilanci dell´istruzione. I tagli hanno anche prodotto riduzioni nel numero del personale docente in dieci Stati (Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania e Regno Unito). Oltre all´impatto della crisi, all´origine dei tagli di personale vi è anche la riduzione del numero degli studenti. Una nota positiva è data dal fatto che i finanziamenti per la formazione degli insegnanti sono aumenti in diciotto paesi europei, il che rappresenta uno sviluppo significativo considerata la correlazione tra la qualità dell´insegnamento e i risultati degli studenti. Nel 2011 e 2012 il sostegno pubblico ai discenti in forma di borse, prestiti e assegni familiari non è stato ritoccato nella maggior parte dei paesi. Otto Stati membri (Austria, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo e Portogallo) offrono un sostegno finanziario specifico ai disoccupati o alle persone scarsamente qualificate affinché migliorino o aggiornino le loro abilità. Nella maggior parte dei casi questi investimenti sono cofinanziati dal Fondo sociale europeo. Contesto Lo studio, intitolato ´Funding of Education in Europe: The Impact of the Economic Crisis´ (Finanziamento dell´istruzione in Europa: l´impatto della crisi economica), ha esaminato in particolare: • il contesto economico • la spesa pubblica e l´evoluzione dei bilanci nazionali nel campo dell´istruzione • le tendenze per quanto concerne il finanziamento del personale (stipendi e indennità) • i bilanci nazionali per le infrastrutture educative e i sistemi di sostegno • le più recenti tendenze in tema di finanziamento e i cambiamenti intervenuti nelle politiche nazionali per quanto concerne il sostegno finanziario ai discenti. L´analisi ha interessato Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia e Regno Unito. La Germania e i Paesi Bassi non hanno fornito dati per il periodo 2010-2012. Per il Regno Unito sono disponibili dati relativamente alla Scozia e al Galles ma non all´Inghilterra e all´Irlanda del Nord. Eurydice Lo studio è stato prodotto per la Commissione dalla rete Eurydice che consiste di 40 unità nazionali basate in 36 paesi (i 27 Stati membri dell´Ue, Svizzera, Liechtenstein, Norvegia, e Islanda in qualità di membri dell´Associazione europea di libero scambio (Efta), Turchia, Croazia, Serbia, Montenegro e l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia). Eurydice è coordinata dall´Agenzia esecutiva per l´istruzione, gli audiovisivi e la cultura dell´Ue.  
   
   
UN´EUREGIO CHE DIA LAVORO AI GIOVANI: DAL TRENTINO IL VIA AL "FESTIVAL DELLA GIOVENTÙ"  
 
Trento, 25 marzo 2013 - Quali opportunità di lavoro può offrire l´Euregio? Ne stanno discutendo un centinaio di giovani tra i 16 e i 19 anni frequentanti scuole superiori del Tirolo, dell´Alto Adige e del Trentino in occasione del secondo Festival della gioventù promosso dal Gect Euregio che ha preso ufficialmente il via ieri con un incontro alla Villa Bortolazzi ad Acquaviva. Ad accogliere i giovani, a nome del governo provinciale, l´assessore Ugo Rossi. Dopo aver discusso, lo scorso anno alla prima edizione del Festival, di "Europa e integrazione" è dunque il tema del lavoro dei giovani il tema sul quale sono chiamati quest´anno a confrontarsi i giovani dell´Euregio. Lo faranno nel corso di una tre giorni itinerante tra Trento, Rovereto, Bressanone e Hall in Tirolo che offrirà spunti tematici, workshops in mini gruppi, dibattiti con esperti nonché un ricco programma di attività collaterali per poter far riflettere i giovani su questo importante tema che riguarda il loro futuro. A dare loro il benvenuto, ieri sera ad Acquaviva, sono stati l´assessore Ugo Rossi e Graziano Molon di Trentino Sprint. Nel desolante panorama europeo che vede in alcuni paesi, Italia in particolare, una disoccupazione giovanile a due cifre, l´Euregione - è stato detto - riesce ancora ad offrire opportunità di lavoro, ma per trovarle i giovani devono essere orientati e formati su come il lavoro va cercato. Un compito, questo, che spetta alle istituzioni pubbliche, che devono però saper ascoltare i giovani, fare proprie le loro domande, farsi interpreti delle loro esigenze. Ecco perchè tra gli interlocutori invitati al Festival compaiono, durante la tappa trentina (oggi a Rovereto), Antonietta Tomasulo di Trentino Sviluppo e Carlo Borzaga dell´Università di Trento, chiamati a parlare, confrontandosi poi con loro, di quali progetti si dovrebbero promuovere nell´Euregio per aiutare i giovani nella ricerca di lavoro, e di cosa dovrebbe offrire di più l´istruzione attuale per prepararli al mondo del lavoro. Domani a Bressanone si parlerà invece di "Prospettive di lavoro per i giovani nell´ambito dei ‘Green jobs´" e di progetti Interreg per uno sviluppo sostenibile, mentre sabato ad Hall in Tirolo, dopo la presentazione degli esiti delle precedenti due giornate, si terrà la Fiera del lavoro giovanile nell´Euregio, con i rappresentanti di alcune Agenzie del lavoro che forniranno ai ragazzi gli strumenti pratici per cercare lavoro e con una tavola rotonda con personalità rilevanti del mondo imprenditoriale del Tirolo. Il Festival, quindi, vuole proporre ai ragazzi (selezionati in base al miglior andamento scolastico) un approfondimento tecnico sul lavoro giovanile che non escluda, però, anche degli spazi di divertimento con la visita culturale delle tre città toccate (oggi è in programma una visita al Mart) da un Festival che non offre solo l´occasione di uno scambio culturale e informativo tra coetanei ma anche la possibilità di allacciare amicizie oltre confine. "Da molti anni non c´è più un confine al Brennero - ha esordito l´assessore Rossi portando ieri sera il proprio saluto ai giovani del Gect (Gruppo Europeo per la Collaborazione Transfrontaliera) Euregio - e da qualche anno, assieme ad Alto Adige e Tirolo, la Provincia autonoma di Trento sta portando avanti il progetto di una euroregione alpina. I nostri territori hanno molte cose in comune, non solo la storia, e noi pensiamo che l´Euregio possa essere uno strumento utile per i nostri giovani e per difendere gli interessi comuni ai nostri tre territori. Come responsabili delle amministrazioni dobbiamo mettervi nelle condizioni di utilizzare al meglio queste opportunitá. Tutti i nostri territori devono fare di più anche per mettervi nelle condizioni di conoscervi meglio, ad iniziare dall´apprendimento delle lingue. Queste sono giornate che ci devono stimolare a capire quelle che sono le vostre esigenze e le vostre speranze, affinchè queste diventino per noi un impegno. Noi politici - ha concluso Rossi, strappando l´applauso ai giovani - abbiamo però talvolta un punto di vista che non coincide con il vostro, aiutateci dunque a fare norme che tengano conto anche del vostro modo di vedere le cose". Un modo intelligente di guardare al futuro, in ogni caso, non può che passare attraverso le lingue. Lo ha detto chiaramente, alternando italiano e tedesco, Graziano Molon di Trentino Sprint, la struttura creata per favorire l´internazionalizzazione delle nostre imprese: "Voi fate parte di una generazione che dovrà essere "internazionale"; queste occasioni di incontro sono importanti per conoscervi e per cercare di comprendere quali possono essere le strade nuove, originali e diverse che aprono le possibilità lavorative. Essere bilingui però non basta - ha avvertito Molon - oggi occorre saper parlare anche in francese, spagnolo, inglese, cinese, arabo e russo". Ieri, per volere dell´Onu, era la "Giornata mondiale della Felicità", se ne sono accorti in pochi ma a vedere questi giovani dell´Euregio dei quali non si distingueva l´appartenenza territoriale - trentini, altoatesini o tirolesi? - veniva spontaneo pensare che sì, un´Europa felice, forse è possibile.  
   
   
TERMINATA LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE AL CONCORSO PER GLI INSEGNANTI IN TRENTINO SPERIMENTATO UN NUOVO SISTEMA DI LETTURA OTTICA DEI RISULTATI DELLE PROVE  
 
Trento, 25 marzo 2013 - Conclusa la fase delle prime correzioni delle prove scritte del concorso ordinario per il personale docente per 93 posti su 9 classi di concorso individuate in base al fabbisogno reale per il prossimo triennio. Martedì 26 marzo presso l’Aula A1 del Palazzo istruzione si svolgerà in seduta pubblica l’abbinamento dei risultati alle schede dei candidati che hanno sostenuto la prova e saranno sorteggiate le lettere per l’ordine alfabetico di svolgimento delle prove orali e delle prove di laboratorio e pratiche. Terminate le prime correzioni delle prove scritte del concorso pubblico straordinario per titoli ed esami per la copertura di n. 93 cattedre per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente delle scuole secondarie provinciali a carattere statale di primo e di secondo grado (deliberazione della Giunta provinciale 5 ottobre 2012, n. 2146). Dopo aver positivamente sperimentato un innovativo sistema di riconoscimento dei candidati tramite lettura ottica della tessera sanitaria, che ha permesso di abbattere i tempi di identificazione ed attesa e di garantire l’avvio delle prove subito dopo il rilascio del plico telematico da parte del Ministero, sono ora terminati i lavori di correzione di alcune commissioni di esame. Nell’ottica di un concorso con la garanzia della massima trasparenza e dell’anonimato la Provincia ha altresì sperimentato un nuovo sistema di lettura ottica dei risultati delle prove. Dopo una prima fase di lettura in forma anonima dei codici a barre - apposti sulle tracce risposta dagli stessi candidati - e delle correlate votazioni riportate, si provvede in seduta pubblica, all’abbinamento delle votazioni alle schede anagrafiche compilate dai candidati e la cui custodia è stata affidata al Comando Carabinieri di Trento. Il 26 marzo, presso l’Aula A1 del Palazzo istruzione si svolgerà dunque, in seduta pubblica, l’abbinamento dei risultati alle schede anagrafiche: durante le sedute saranno altresì sorteggiate le lettere per determinare l’ordine alfabetico di svolgimento delle prove orali e delle prove di laboratorio e pratiche. Calendario e sedi delle operazioni sono comunque resi noti mediante avviso sul portale tematico della scuola trentina.  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER "BORSE DI STUDIO INTERNAZIONALI MARIE CURIE PER RICERCATORI CHE SI RECANO ALL´ESTERO PER LO SVILUPPO DELLA CARRIERA"  
 
Bruxelles, 25 marzo 2013 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per le "Borse di studio internazionali Marie Curie per ricercatori che si recano all´estero per lo sviluppo della carriera". Descritta nell´ambito del programma di lavoro "Persone" 2013, questa iniziativa ha lo scopo di rinforzare la dimensione internazionale delle carriere dei ricercatori europei. Fornisce loro l´opportunità di ricevere una formazione e acquisire nuove conoscenze con un´esperienza di uno o due anni in un´organizzazione di ricerca di alto livello in un altro paese terzo, dopo di che questi ricercatori ritorneranno e useranno le conoscenze e le esperienze acquisite in uno Stato membro o in un paese associato. I singoli ricercatori, accanto alle organizzazioni che li ospitano in uno Stato membro o in un paese associato, dovranno presentare un progetto di formazione alla ricerca coerente per tutta la durata del contratto. La borsa di studio dovrà essere parte di un piano di sviluppo della carriera personale strutturato e a lungo termine che sia coerente con i risultati passati e che definisca in modo chiaro gli obiettivi futuri del ricercatore. Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/call_fp7;efp7_session_id=43kprp9l0hbskfmh83rmp02flhvdgtwhggbssh1gh358vvg9v3zy!1683559056?callidentifier=fp7-people-2013-iof&specificprogram=people#wlp_call_fp7
Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls
 
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LE "BORSE DI STUDIO INTERNAZIONALI MARIE CURIE PER RICERCATORI PROVENIENTI DALL´ESTERO (IIF)"  
 
Bruxelles, 25 marzo 2013 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per le "Borse di studio internazionali Marie Curie per ricercatori provenienti dall´estero (Iif)". Questo invito a presentare proposte ha lo scopo di incoraggiare la cooperazione dei ricercatori degli Stati membri e dei paesi associati con i colleghi di altri paesi terzi. L´obiettivo principale è rinforzare l´eccellenza di ricerca degli Stati membri e dei paesi associati attraverso la condivisione del sapere con un progetto di ricerca in Europa e di sviluppare una cooperazione di ricerca reciprocamente vantaggiosa con altri paesi terzi. Questi progetti internazionali costituiranno nuclei per future relazioni di ricerca a livello internazionale. Tutti i campi della ricerca di interesse per l´Unione europea sono eleggibili per il finanziamento, ad eccezione di quelli coperti dal Trattato Euratom. Per leggere l´annuncio ufficiale dell´invito, consultare: Portale dei partecipanti http://ec.Europa.eu/research/participants/portal/page/call_fp7?callidentifier=fp7-people-2013-iif&specificprogram=people#wlp_call_fp7 Per vedere le richieste di partenariato per questo invito, consultare: Servizio Partner di Cordis https://cordis.Europa.eu/partners/web/guest/calls  
   
   
L’APPRENDIMENTO DEVE ESSERE ANCHE VISIBILE PER GLI ALTRI INAUGURATA PRESSO IL CENTRO FORMAZIONE INSEGNANTI DI ROVERETO L’AREA DI DOCUMENTAZIONE PEDAGOGICA  
 
Trento, 25 marzo 2013 - Un passaggio importante anche verso l’avvio concreto del nuovo Iprase, dopo la nomina del comitato tecnico-scientifico, del presidente dello stesso e dell’imminente nomina del direttore: oggi pomeriggio, è stata inaugurata a Palazzo Todeschi a Rovereto la prima Area di Documentazione Pedagogica, alla presenza dell’assessore provinciale all´istruzione allo sport, Marta Dalmaso, di quello all’istruzione del Comune di Rovereto, Giovanna Sirotti, del presidente del nuovo Iprase, Italo Fiorin, e di Luciano Covi, attuale direttore del Centro Formazione Insegnanti di Rovereto. Un intero piano-terra già pronto e arredato per accogliere la documentazione delle buone pratiche dalle scuole, perché, come ha spiegato nella sua brillante “lezione” davanti a più di cento insegnanti, Steve Seidel, della Harvard Graduate School of Education, è davvero molto importante che ci sia “La visibilità dei processi di studio di apprendimento”. La curiosità era certamente per i locali al piano-terra di Palazzo Todeschi, a Rovereto, dove ha già preso “corpo” la prima Area di documentazione pedagogica in Trentino, in attesa che le scuole innanzitutto facciano riempire gli scaffali di materiale (libri, cd, dvd e quant’altro) sulle buone pratiche di insegnamento e apprendimento. Ma l’aspettativa maggiore degli oltre cento insegnanti che si sono presentati puntuali all’appuntamento era per il Seminario di studio che il centro Formazione Insegnanti ha organizzato per affiancare l’iniziativa con Steve Seidel, direttore di Facoltà, Arts in education, ricercatore senior, Project Zero Harvard Graduate School of Education. Molto seguita la sua “lezione” coinvolgente, durante la quale, per parlare di visibilità dei processi di studio di apprendimento, ha subito rilanciato la palla agli insegnanti partecipanti ponendoli di fronte a queste domande secche, che ha lasciato fisse sul video per tutto il tempo: Dove avviene l’apprendimento? Puoi vederlo? È visibile? Se si, dove e quando lo puoi vedere? E se non è visibile, dove si verifica? E quali sono le implicazioni rispetto alle nostre domande per l’organizzazione delle classi e delle scuole? Domande per nulla retoriche, perché Steve Seidel ha interrotto la sua relazione chiedendo ai presenti di andare indietro nel tempo e provare a ricordare l’incipit del proprio apprendimento, chi ha contato nella propria esperienza? E come? Rumore in sala e poi tante testimonianze di esperienze anche negative con i propri insegnanti, dalle quali però sono scaturiti – per influsso di genitori o altre coincidenze - dei percorsi comunque positivi di apprendimento. Quanto all’Area di documentazione pedagogica, l’assessore provinciale all’istruzione, Marta Dalmaso, ha parlato di “momento importante preparato da tempo perché troppe volte nelle scuole si lavora, si fanno esperienze importanti e iniziative significative e non ne resta traccia se non nella scuola in cui si vivono. Questo Centro di documentazione ha lo scopo di far diventare patrimonio comune tutta questa ricchezza, conoscere, comunicare con altri docenti, mettere in comune del materiale e rifletterci su. Pensavamo al Centro di Rovereto come alla Casa degli insegnanti e ancora di più immaginiamo il nuovo Iprase con questa opportunità in più per la crescita della scuola”. Luciano Covi, direttore del Centro, ha parlato dell’Area come di “luogo fisico e virtuale” che ha messo insieme la raccolta di materiali della biblioteca magistrale aggiornati e arricchiti da quelli delle attività di formazione del Centro e dell’Iprase; repertorio di materiale di buone pratiche didattiche dalle scuole; documentazione per riflettere e migliorare l’apprendimento, con l’obiettivo di creare delle comunità di pratiche nelle quali i docenti possano scambiari le pratiche ma anche le proprie riflessioni su di esse. Giovanna Sirotti, assessore comunale all’Istruzione, ha parlato di giornata davvero primaverile e propizia per lo sviluppo della formazione a Rovereto e in tutta la scuola trentina, sia per l’iniziativa odierna sia per la scelta della Provincia di unificare di nuovo la ricerca con la formazione e la sperimentazione e lasciare la sede a Rovereto in locali storici prestigiosi. Sulla “Casa degli insegnanti” e sull’importanza della documentazione anche per il nuovo Iprase e di un luogo anche simbolico come l’Area di documentazione pedagogica, ha insistito Italo Fiorin, nel suo saluto iniziale come presidente appena nominato del comitato tecnico-scientifico dell’Iprase.  
   
   
BOLZANO: FIRMATO DALLA PROVINCIA UN PROTOCOLLO D´INTESA PER PREVENIRE L´ABBANDONO SCOLASTICO  
 
Bolzano, 25 marzo 2013 - Recentemente è stato firmato un protocollo d’intesa per prevenire l’abbandono scolastico (drop out) nella scuola dell’obbligo che coinvolge la Provincia, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni ed una serie di enti e servizi che prevede azioni programmate e condivise per evitare l’abbandono scolastico. Già da due anni la città di Bolzano dispone di esperienze positive operando fermamente nei confronti di alunni che frequentano la scuola in maniera discontinua. Su iniziativa della Procura presso il Tribunale per i Minorenni la città ha firmato un protocollo d´intesa con l´Azienda servizi sociali di Bolzano, l´Intendenza scolastica e la Questura. In base a questo protocollo d´intesa le scuole sul territorio di Bolzano hanno uniformato il loro modo di procedere contro le assenze ingiustificate dalle lezioni, ottenendo i primi risultati positivi. Sulla base di quanto ottenuto nel capoluogo si vuole ora estendere il protocollo d´intesa su tutto il territorio provinciale. Per questo motivo è stato firmato recentemente un protocollo d´intesa che mira a porre fine al fenomeno del drop out scolastico che vede l´attivo coinvolgimento della Provincia, della Procura presso il Tribunale per i Minorenni e di una serie di enti e servizi direttamente coinvolti in questa problematica. Il protocollo, che prevede azioni programmate e condivise per evitare l´abbandono scolastico, è stato firmato, in rappresentanza dei servizi sociali, dall´assessore alle politiche sociali Richard Theiner, da Antonella Fava, procuratore presso il Tribunale per i Minorenni, Arno Kompatscher, presidente del Consorzio dei Comuni, dagli intendenti scolastici Peter Höllrigl, Nicoletta Minnei e Roland Verra, nonché dal Comandante provinciale dell´Arma dei Carabinieri, Giuliano Polito e dal Questore di Bolzano. Il testo del protocollo d´intesa a livello provinciale prevede chiare procedure da seguire nei casi di minori non iscritti a scuola pur essendo in obbligo scolastico, nel caso di frequenza discontinua delle lezioni e di assenze per lunghi periodi. Per le famiglie in carico al Servizio sociale la Procura presso il Tribunale per i Minorenni valuterà caso per caso l´iter da seguire insieme con il Servizio Sociale. Le altre famiglie verranno contattate dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni stessa o dalle locali forze di Polizia. Se la famiglia respinge la collaborazione con la scuola, il direttore informerà il procuratore. Anche in questo caso verranno attivati il Servizio sociale, la Procura presso il Tribunale per i Minori e le locali forze di Polizia, contattando la famiglia ed adottando misure concrete. L´esito degli interventi intrapresi verrà verificato regolarmente. Ogni scuola designerà un referente che garantirà lo scambio di informazioni tra tutti gli uffici ed i servizi coinvolti. Oltre alle procedure stabilite nel protocollo d´intesa i rappresentanti degli uffici, dei servizi e delle istituzioni si impegnano a promuovere azioni programmate e condivise, tra cui anche percorsi scolastici individualizzati, affiancamenti individualizzati e l´organizzazione di attività pomeridiane per migliorare il rendimento scolastico e la sensibilizzazione delle famiglie.  
   
   
SORBOLO, LA BIODIVERSITÀ UNISCE LE GENERAZIONI IL VICEPRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PARMA FERRARI INCONTRA GLI ALUNNI DELLA PRIMARIA. DONATE ALL’ORTO DELLA SCUOLA COLTIVATO DAI VOLONTARI AUSER 19 PIANTE DA FRUTTO DI ANTICHE VARIETÀ  
 
 Parma, 25 marzo 2013- Un amico che accompagna nella crescita, che gioca a palla, che è felice se è utile. Sono tante le immagini dell’albero riflesse nelle poesie e nel racconto letto oggi da alunne e alunni della 2° e 3° C della scuola primaria di Sorbolo. L’occasione di ascoltare le loro parole si è avuta nell’incontro promosso da Provincia, Comune e Auser al Centro civico di via Gruppini. L’oggetto era l’albero perché la Provincia, nell’ambito della campagna lanciata a fine anno per l’affido di piante da frutto della biodiversità parmense, ha donato ben 19 varietà di piante di frutta antica che saranno impiantate in quella che ormai è diventata una vera e propria fattoria ovvero “Casa Anzolla”, gestita dai volontari Auser e divenuta aula didattica all’aperto per i piccoli studenti. All’incontro al Centro civico ci si chiama per nome: il sindaco è semplicemente Angela (Zanichelli), così come Rita ( Buzzi) l’assessore comunale alla scuola, senza la quale niente sarebbe stato possibile, e Michelina (Veroni) la presidente dell’Auser ideatrice dell’esperienza che si sta conducendo. Con loro gli “ospiti” il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari accompagnato da Lia Mofroni dell’assessorato provinciale all’Agricoltura che racconta il progetto e Mariuccia Silva vicepresidente dell’Auser di Parma che sottolinea il fatto che quello che si sta facendo a Sorbolo è unico. “Siamo qui per ascoltare” dice a tutti Angela Zanichelli mentre parla ai bambini e Ferrari ricorda che oggi, proprio oggi, “non è solo il primo giorno di primavera ma anche la giornata internazionale delle foreste e dell’albero”. Una coincidenza fortunata se si calcola che dopo un’ora si andrà a Casa Anzolla dove avverrà la consegna degli alberi da frutto e si consumerà la meravigliosa merenda preparata dai volontari dell’Auser. Prima ancora però ci sono le letture dei bambini che declamano le loro poesie e leggono insieme, una frase ciascuno, un racconto sull’albero. Ci sono anche le maestre Lorenza Ramazzotti, che spiega il “miracolo” dell’Orto in cui si cresce culturalmente insieme agli ortaggi, Dora Compagni, Franca Fraietta e Stefania Rossi. Ci sono soprattutto i volontari dell’Auser che non smettono di darsi da fare, di parlare con i bambini che a loro svolta non smettono di chiedere. L’immagine finale, alla consegna delle piante, mostra l’eccezionale e davvero poco consueto momento di grande socialità fra generazioni, una comunità in cui quelli un po’ più grandi dedicano tempo ai piccoli insegnando loro qual è il giusto rapporto con la terra, l’equilibrato rapporto con il cibo. E quanto sia importante conservare ciò che si sta estinguendo come il biricoccolo, la susina cuore, il pero virgolato, il melo ruggine, alcune delle piante da frutto della biodiversità parmense date in affido dalla Provincia al Comune di Sorbolo e all’Auser. A dimora nell’Orto della scuola, queste stupende varietà continueranno la loro vita arricchendo lo straordinario patrimonio vegetale che altrimenti andrebbe via via perduto. La campagna della Provincia per l’affido di piante da frutto della biodiversità parmense 500 piante da frutto della biodiversità parmense moltiplicate dal vivaio forestale di Ponte Scodogna e offerte in affido dalla Provincia di Parma a scuole, enti locali, associazioni, agricoltori custodi, aziende agricole.Ha avuto ottimi riscontri il progetto creato dall’Ente per diffondere sul territorio varietà della biodiversità parmense al punto che non si è riusciti a soddisfare tutte le richieste pervenute. La precedenza per la consegna delle piante è stata data a scuole, enti e associazioni che realizzano attività legate alla conservazione, divulgazione e valorizzazione della biodiversità in agricoltura, e a seguire alle Amministrazioni che svolgano sempre attività di conservazione e divulgazione e agli agricoltori custodi. Le piante sono state consegnate a fine anno e nella gestione della assegnazione sono state considerate le preferenze indicate in domanda. Tra le più gettonate la ciliegia Giambella, il Biricoccolo, la mela Ruggine, la susina Zucchella. La Provincia ha anche messo a disposizione uno specifico incontro di approfondimento dedicato all’impianto e coltivazione di piante da frutto della biodiversità svoltosi presso il vivaio Scodogna.  
   
   
BOLZANO: SEDUTA DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER L´EDILIZIA SCOLASTICA  
 
Bolzano, 25 marzo 2013 - La Commissione provinciale per l’edilizia scolastica, riunitasi nei giorni scorsi, ha approvato l’esecuzione di una serie di progetti per una spesa complessiva che supera i dieci milioni di euro. Ammonta a 7,38 milioni di euro la spesa complessiva messa a disposizione dalla Provincia per il finanziamento di sette progetti di edilizia scolastica in altrettanti Comuni altoatesini. La maggior parte di questa somma riguarda la realizzazione nel capoluogo di due progetti riguardanti rispettivamente la sede dell´Istituto musicale tedesco e ladino in vicolo Francescani per un ammontare di 2,52 milioni di euro e l´acquisto di un immobile in via Bari per la costruzione di una scuola elementare per un ammontare di 2,53 milioni di euro. Gli altri progetti approvati dalla Commissione per l´edilizia scolastica riguardano la ristrutturazione degli impianti per lo sport scolastico a Silandro (poco meno di 12 milione di euro), l´adeguamento dell´edificio scolastico di Meltina alle nuove direttive in materia di edilizia scolastica, l´ampliamento della mensa della scuola elementare di Bronzolo, l´ampliamento della scuola elementare nel Comune di Perca e la ristrutturazione della scuola elementare e della palestra a San Giacomo in Valle Aurina. Per quanto riguarda il settore degli asili sono stati approvati 3 progetti per circa 3 milioni di euro. Nel corso del 2013 la Provincia stanzierà quindi 1,36 milioni di euro per l´acquisto di un terreno in via Bari a Bolzano dove, oltre alla nuova scuola elementare, sorgerà un nuovo asilo. È stato quindi destinato poco meno di un milione di euro per la ristrutturazione dell´asilo di Nova Levante e 650.00 euro per il risanamento dell´asilo di San Valentino nel Comune di Curon. La Commissione ha inoltre approvato l´inserimento nel programma provinciale di edilizia scolastica di alcuni progetti come, ad esempio, la costruzione di un impianto per lo sport sul ghiaccio nel centro scolastico di Brunico e la creazione di un asilo di lingua tedesca a Bronzolo, nonché l´ampliamento dell´asilo di Marlengo. La Commissione, presieduta dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, è composta da Peter Höllrigl, Josef March, Johann Parigger, Carlo Pomaro, Martin Steinmann, Arno Kompatscher ed Alexandra Erlacher.  
   
   
AMBIENTE: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN RICORSO CONTRO IL BELGIO PER IL MANCATO TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE URBANE  
 
Bruxelles, 25 marzo 2013 - La Commissione europea è preoccupata che il Belgio non protegge la sua popolazione dagli effetti di acque reflue urbane non trattate. Nonostante i solleciti precedenti della Commissione, un certo numero di città del Belgio ancora non sono conformi alle norme Ue. Lo scarico non trattate di rifiuti urbani sono una minaccia per la salute umana e per l´ambiente. Pertanto, su raccomandazione del commissario europeo per l´Ambiente Janez Potočnik, la Commissione fa riferimento il Belgio alla Corte di giustizia dell´Unione europea, al fine di incoraggiarli ad adottare un´azione più rapida in questo settore. Ai sensi della direttiva 1991 gli Stati membri dell´Unione europea erano tenuti a recepire entro il 31 dicembre 2005, una raccolta delle acque reflue urbane negli agglomerati di 2 000 a 15 000 abitanti. Essi devono inoltre garantire che i sistemi di raccolta delle acque che entrano sono oggetto di un trattamento "secondario" per rimuovere gli inquinanti prima dello scarico in mare o di acqua dolce. Il c ommissione aveva sollevato la questione del rispetto della normativa da parte del Belgio per la prima volta nel 2007 ed è stato successivamente inviato una lettera di diffida a tale Stato membro nel 2009. Questa lettera è stata seguita nel 2011 da un parere motivato indicante che 67 piccoli insediamenti di Vallonia e le Fiandre non sono stati ancora collegati ad un sistema fognario adeguato e 116 piccole città in queste regioni non hanno impianti di trattamento secondario . D ince, la situazione è un po ´migliorata, secondo le ultime informazioni a disposizione della c ommissione, 4 città della Regione fiamminga e 33 città della regione della Vallonia non soddisfano i requisiti della direttiva. T uttavia, come previsioni attuali, la conformità non sarà completata fino al 2015, dieci anni dopo la scadenza. Questo è il motivo per il c ommissione di cui il Belgio alla c la nostra giustizia.  
   
   
TERREMOTO/ABRUZZO: CHIODI, RICOSTRUZIONE INIZIATA DAL GIORNO DOPO NELL´INCONTRO CON BARCA AUGURA L´AVVIO NEI CENTRI STORICI  
 
L´aquila, 25 marzo 2013 - "E´ un momento significativo questo per i processi di ricostruzione ma non dimentichiamo che, di fatto, la ricostruzione è iniziata il giorno dopo il terremoto del 6 aprile 2009". Con queste parole il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, è intervenuto questa mattina all´incontro previsto all´Aquila alla presenza del Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca per suggellare l´avvio a pieno regime della ricostruzione. "In qualità di Commissario delegato, in due anni e mezzo di mandato, mi sono occupato del difficile compito di chiudere l´emergenza post-sisma, di avviare la ricostruzione fuori dai centri storici e di porre le basi a quella dei centri storici. L´impegno profuso ha consentito a tutti coloro i quali avevano le proprie abitazioni distrutte di avere un tetto sicuro e confortevole, agli studenti di avere spazi adeguati per tornare a scuola nell´aquilano, agli imprenditori e ai professionisti di ricostruire le proprie aziende e studi. Tutto ciò ha evitato, sino ad oggi, lo spopolamento del capoluogo d´Abruzzo. Un lavoro importante per il quale devo ringraziare Gianni Letta qui presente ? ha proseguito Chiodi - per il supporto che ci ha dato in quegli anni, ricordando, tra i moltissimi problemi di cui si è occupato, la vicenda della sospensione dei tributi e il ´suo´ emendamento per abbatterne la restituzione al 40 per cento. Devo, altresì, esprimere un riconoscimento al Ministro Barca che dall´agosto scorso sta gestendo la complicata fase di riattribuzione delle competenze agli enti locali, che però, mi corre l´obbligo di sottolineare, non sono mai stati emarginati nei processi di ricostruzione. A tal fine basti pensare che il decreto Abruzzo, di quattro anni fa, ha sempre contemplato il ruolo centrale dei comuni nella ricostruzione, attribuendo loro la competenza esclusiva per la programmazione urbanistica e di rilancio economico. Tuttavia, dopo otto mesi noto che la nuova macchina amministrativo-istituzionale stenta a partire, provocando qualche segnale di smarrimento e sfiducia nelle possibilità di ricostruire. Spero, però, che tali difficoltà vengano presto superate grazie ad una auspicabile unità di intenti tra i soggetti istituzionalmente competenti per i processi di ricostruzione e rilancio dei territori colpiti dal sisma".  
   
   
SPIAGGIAMENTI: SARÒ CONVOCATO L’OSSERVATORIO DEI CETACEI PER CAPIRE LE CAUSE  
 
Firenze, 25 marzo 2013 – “Convocheremo al più presto l’Osservatorio dei Cetacei, il soggetto istituito dalla Regione che, in caso di spiaggiamenti, interviene attraverso l’Arpat coordinando le operazioni di recupero e che, tra le altre cose, si occupa di coordinare gli studi e le attività presenti nel territorio sul tema della biodiversità marina e delle iniziative per la tutela dei cetacei. Lo scopo è fare il punto sulla situazione e individuare le cause di queste morti anche grazie alle professionalità del mondo scientifico e accademico toscane che ne fanno parte”. Lo annuncia l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini all’indomani del nuovo caso di balena spiaggiata ritrovata sulla sabbia di Rosignano Solvay. Da gennaio a oggi si sono verificati 25 spiaggiamenti di cetacei in Toscana, eventi che si sono concentrati nella parte più meridionale della Toscana comprese le isole d’Elba e Pianosa. Al momento sono ancora in corso gli esami di laboratorio sui campioni prelevati sulle stenelle morte e non si possono quindi fare ipotesi di alcun tipo sulle cause dei decessi. “Arpat – prosegue l’assessore – si sta preoccupando di tenere sotto controllo la situazione coordinando i vari soggetti, Izs, Usl, Università di Siena e Padova, che a vario titolo sono chiamati a dare il loro apporto. Un ruolo che va a supporto della Regione e che non perde di vista il coordinamento diretto quasi quotidiano con il Ministero dell’Ambiente”. Tra i 25 animali registrati fino ad oggi, 19 appartengono alla specie Stenella coeruleoalba (stenella striata), 2 sono tursiopi (Tursiops truncatus), mentre 4 sono stati registrati come “indeterminati” a causa delle pessime condizioni di conservazione della carcassa. La numerosità degli eventi registrati in questo periodo in Toscana, confermata dal fatto che analoghi spiaggiamenti stanno avvenendo lungo l’intera costa Tirrenica, appare anomala, fanno sapere i tecnici di Arpat, pur considerando che il maggior numero di spiaggiamenti viene di solito registrato nel periodo invernale ed anche tenendo conto dell’efficienza raggiunta dalla rete di monitoraggio regionale che permette di anno in anno di segnalare un maggior numero di casi (lo scorso anno sono stati registrati 35 spiaggiamenti, il numero più alto registrato in Toscana dal 1986). Le analisi effettuate ad oggi su alcune stenelle spiaggiate sono da ricondurre ad infezioni di vario tipo. Gli esami di laboratorio finora hanno evidenziato che un animale è risultato infetto da Dolphin morbillivirus, un agente virale responsabile di due gravi epidemie in passato nel Mediterraneo (1990/1992 e 2006/2008) e di altri episodi analoghi nel resto del mondo. Inoltre in due esemplari è stato isolato anche il batterio Photobacterium damselae subsp. Damselae, responsabile di sindromi emolitiche ed emorragiche. In generale, tutti gli animali si sono presentati fortemente parassitati, indice di un quadro immunitario significativamente compromesso. Tra le possibili ragioni, oltre al ruolo del Morbillivirus o di altri agenti biologici, è in corso di valutazione analitica anche quello di agenti inquinanti organici che si accumulano nei tessuti dei cetacei e che possono alterarne la risposta immunitaria. Si tende comunque ad escludere il verificarsi di un episodio di tossicità acuta dovuta ad incidenti di origine antropica, perché allora sarebbero state coinvolte anche altre specie, non solo mammiferi e non essenzialmente stenelle, contemporaneamente e con tempi ridotti.  
   
   
FRANE LIGURIA, CHIESTO DALLA REGIONE LO STATO DI EMERGENZA  
 
Genova, 25 Marzo 2013 - È stata firmata giovedì 21 marzo mattina dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando la richiesta dello stato di emergenza per le frane che hanno colpito tutta la regione in questi ultimi giorni. Lo comunica l´assessore regionale all´ambiente, Renata Briano. La lettera è stata inviata alla Protezione civile nazionale per il riconoscimento delle criticità e dei danni che si sono abbattuti su tutte le province, anche se in misura diversa. La richiesta va incontro anche alle esigenze espresse dal territorio in questi giorni. Prende così il via l´iter per il riconoscimento dello stato di emergenza da parte della protezione civile nazionale e la possibilità di ricevere risorse per poter intervenire e mettere in sicurezza il territorio.  
   
   
“CASE LOVARA“ A PUNTA MESCO, IL 21 MARZO FIRMATA LA DICHIARAZIONE DI INTENTI  
 
Punta Mesco, Levanto (Sp). 25 marzo 2013 - Giovedì 21 marzo 2013 è stata firmata una dichiarazione di intenti tra Regione Liguria, Parco Nazionale delle Cinque Terre, Comune di Levanto, Comune di Monterosso al Mare e Fai – Fondo Ambiente Italiano in relazione al progetto di recupero di “Case Lovara” a Punta Mesco (Sp), 45 ettari di terreni con tre piccoli fabbricati rurali che il Fai ha ricevuto in donazione nel marzo 2009. Il Promontorio di Punta Mesco separa l’insenatura di Levanto da quella di Monterosso, in un paesaggio straordinario con ampi scorci a picco sul mare: aree boschive, per lo più lecceti e zone a pino d’Aleppo, si alternano a macchia mediterranea arbustiva e a piccole porzioni di uliveto e vigneto. Un territorio modellato nei secoli dal lavoro dell’uomo che, senza alterarne i delicati equilibri, ne ha esaltato la bellezza: la necessità di terrazzare i declivi per poter lavorare i terreni in forte pendenza verso il mare, ne ha fatto uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria. Questo luogo di notevole valenza storica, culturale e paesaggistica - situato in un’area Sic (Sito di Interesse Comunitario) del Parco Nazionale delle Cinque Terre, nel territorio del Comune di Levanto attiguo all’Area Marina Protetta delle Cinque Terre – richiede però oggi la riqualificazione delle aree naturali, il recupero degli ambiti agricoli abbandonati e il restauro degli edifici, secondo un modello di fruizione dell’area sostenibile e innovativo. Nell’ambito degli studi propedeutici alla redazione del Piano del Parco Nazionale delle Cinque Terre e del Piano di Gestione del Sic Punta Mesco, i firmatari della dichiarazione di intenti hanno individuato “Case Lovara” come sito pilota per il recupero di un insediamento agricolo rurale all’interno di un’area Sic, per valutare le interazioni e gli impatti delle attività agricole e rurali sull’ambiente naturale e sulla biodiversità. Il sito “Case Lovera”, infatti, per contesto e caratteristiche risulta particolarmente significativo per lo studio delle problematiche paesistico-ambientali dell’area e per questo le ricerche, le verifiche e le valutazioni ad esso riferite potranno essere proficuamente impiegate per altre realtà simili nell’ambito del Parco. In particolare il sito di proprietà del Fondo Ambiente Italiano è stato individuato come modello: · per la redazione di un progetto sperimentale di recupero e riqualificazione colturale orientato alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari, al controllo dell’erosione e alla valorizzazione della biodiversità del paesaggio rurale; · per la verifica dell´efficacia degli interventi, sia da un punto di vista ambientale che economico, in un’ottica di gestione sostenibile del paesaggio. Per perseguire questo obiettivo il Fai ha stipulato due importanti convenzioni: una con l’Università di Firenze, Laboratorio per il Paesaggio del Dipartimento di Gestione Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali - Gesaaf (resp. Scientifico prof. Mauro Agnoletti) finalizzata allo studio degli aspetti paesaggistico-ambientali e della biodiversità e al recupero delle pratiche agro-forestali tradizionali e un’altra con l’Università di Genova, Dipartimento di Scienze per l’Architettura – Dsa (resp. Scientifico prof. Stefano Musso), finalizzata al recupero conservativo dei manufatti nonché alla loro rifunzionalizzazione nel rispetto della particolarità dei luoghi anche mediante l’adozione di metodi a ridotto impatto ambientale. Il documento firmato oggi sottolinea una volta di più la necessità che la tutela del territorio passi attraverso la corretta manutenzione delle sistemazioni agrarie tradizionali e il recupero del rapporto colture-paesaggio mediante la conservazione delle conoscenze locali, non solo per le tecniche colturali ma proprio per le sistemazioni del terreno e dei suoi manufatti di servizio che, in particolare attraverso i terrazzamenti, hanno permesso nel tempo di regolarizzare le piogge e i flussi idrogeologici.  
   
   
CAUSA DELLA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO L´ITALIA PER TRATTAMENTO INADEGUATO DEI RIFIUTI COLLOCATI IN DISCARICA IN LAZIO  
 
Bruxelles, 25 marzo 2013 - La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per non aver rispettato le prescrizioni della legislazione Ue in materia di rifiuti. A causa di un’interpretazione restrittiva da parte delle autorità italiane del concetto di un sufficiente trattamento dei rifiuti, la discarica di Malagrotta a Roma e altre discariche nella regione Lazio sono riempite con rifiuti che non hanno subito il trattamento prescritto dalla legislazione Ue. Le discariche che operano in violazione della legislazione Ue sui rifiuti costituiscono una grave minaccia per la salute umana e per l’ambiente. Su raccomandazione del commissario per l’ambiente, Janez Potočnik, la Commissione ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Ue. La direttiva sulle discariche di rifiuti stabilisce che i rifiuti da collocare in discarica devono essere trattati in precedenza, ossia devono subire alcuni "processi fisici, termici, chimici, o biologici, inclusa la cernita, che modificano le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurne il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero". Un’inchiesta europea ha rivelato che alcuni dei rifiuti urbani prodotti nel Lazio non sono trattati in impianti di trattamento meccanico-biologico (Mbt) prima della collocazione in discarica, perché il Lazio non dispone di una capacità sufficiente in questo settore. Di conseguenza, una parte dei rifiuti urbani collocati nella discarica di Malagrotta e in altre discariche del Lazio non subisce il trattamento appropriato, che dovrebbe includere un´adeguata cernita dei rifiuti in flussi di rifiuti e la stabilizzazione della loro parte organica. Secondo le ultime informazioni fornite dalle autorità italiane, circa 735 000 tonnellate di rifiuti non subiscono il suddetto trattamento nella provincia di Roma ogni anno oltre a 120 000 tonnellate nella vicina provincia di Latina. L’italia ritiene che i rifiuti collocati nelle discariche nelle province di Latina e Roma possano essere considerati «trattati», in quanto sono stati frantumati prima di essere interrati. Tuttavia, secondo la Commissione, il fatto di frantumare o sminuzzare rifiuti indifferenziati prima di interrarli non è sufficiente al fine di prevenire o ridurre, per quanto possibile, gli effetti negativi sull’ambiente e qualunque rischio che ne derivi per la salute umana (come richiesto sia dalla direttiva sulle discariche sia dalla direttiva quadro sui rifiuti), il trattamento deve comprendere anche una corretta selezione dei diversi flussi di rifiuti. Alla luce di quanto precede, la Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora in data 17 giugno 2011 e un parere motivato in data 1° giugno 2012. Dopo aver esaminato le risposte trasmesse dalle autorità italiane, la Commissione ha concluso che gli inadempimenti relativi al trattamento dei rifiuti in Lazio continueranno probabilmente fino al 2015.  
   
   
VALLE D’AOSTA: PRESENTATO IL PROGETTO IO RECUPERO, E TU? IN COLLABORAZIONE CON CONAI E FIRMATI GLI ACCORDI CON I CONSORZI RICREA, COMIECO E RILEGNO  
 
Aosta, 25 marzo 2013 - Nella mattinata di, giovedì 21 marzo, nella Saletta delle manifestazioni di Palazzo Regionale, l’Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena e il responsabile dell’Area Rapporti con il Territorio Conai, Luca Piatto, hanno presentato i contenuti del progetto Io recupero e tu? Tutto cambia, tutto si trasforma: viaggio nel riciclo dei rifiuti. La qualità della raccolta differenziata, il recupero dei materiali e la prevenzione dei rifiuti sono le linee guida delle iniziative del Programma triennale di prevenzione e riduzione dei rifiuti (2011-2013) della Regione Autonoma Valle d’Aosta e grazie alla collaborazione con Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e tutti i Consorzi di filiera, su iniziativa dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti, è stato avviato questo progetto basato sulla tracciabilità dei propri rifiuti, per mostrare dove vanno e cosa diventano dopo che il cittadino ha fatto la raccolta differenziata. Per diffondere le tematiche del progetto, è prevista una campagna di comunicazione sul territorio, che prevede la distribuzione di segnalibri, dépliant e un opuscolo in carta riciclata, Inoltre è stato realizzato un sito web – iorecuperetu.It - con i contenuti dell’iniziativa, una sezione con un dizionario dei rifiuti e la mappa dei centri di conferimento comunali sul territorio valdostano. Poiché il progetto ha visto la collaborazione di tutti i consorzi, la sua presentazione è stata l’occasione per la sottoscrizione degli accordi di programma con Ricrea - Consorzio nazionale riciclo e recupero imballaggi in acciaio, Comieco - Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica e Rilegno - Consorzio nazionale per la raccolta il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno, per confermare e rafforzare la collaborazione fra la Regione e i consorzi. «La collaborazione con i consorzi aderenti al Conai è molto importante per noi – ha affermato l’Assessore Zublena – infatti condividiamo gli obiettivi di ottenere un miglioramento sempre continuo della raccolta differenziata, in termini di quantità e di qualità, e di garantire l’informazione dei cittadini, perché solo grazie all’impegno di ognuno, cittadini e amministrazioni, possiamo raggiungere i nostri obiettivi per valorizzare sempre più i rifiuti, trasformandoli in materie prime seconde.» «Come Conai siamo qui per complimentarci con la Regione per l’attività svolta con il progetto “Io recupero, e Tu?” –ha sottolineato Luca Piatto, responsabile Area Rapporti col Territorio Conai-. Un progetto che è stato portato avanti con impegno e costanza, con le risorse adeguate a realizzarlo e concluso in tempo utile. E’ di importanza fondamentale far sapere ai cittadini che il loro gesto quotidiano di separazione domestica dei rifiuti è l’anello di una catena più ampia, che coinvolge istituzioni, imprese e operatori del settore, che tutti insieme garantiscono l’avvio a riciclo dei materiali, vero obiettivo della raccolta differenziata». «L’accordo di Programma formalizzato oggi con la Regione rinnova una proficua collaborazione per la raccolta e riciclo di carta e cartone che ha portato a risultati particolarmente positivi – ha dichiarato Roberto Di Molfetta responsabile riciclo e recupero di Comieco-. La raccolta di carta e cartone del territorio regionale con una resa di 74 kg per abitante si pone tra le migliori a livello nazionale. Nel 2012 rispetto all’anno precedente, si è registrato un ulteriore incremento della raccolta dell’ 1% con 9.400 tonnellate complessive di carta e cartone avviate a riciclo da Comieco. Si tratta di risultato apprezzabile in un contesto di riduzione dei consumi e della produzione di rifiuti. L’accordo di Programma punta a migliorare la logistica per l’avvio a riciclo e ad un coinvolgimento attivo delle famiglie e delle utenze economiche tramite un articolato programma di interventi». «Per Ricrea– ha sottolineato Federico Fusari, direttore dell’omonimo consorzio- la firma di oggi è un momento molto importante che certamente contribuirà a creare sinergia fra il nostro consorzio e la Regione, per garantire il continuo miglioramento del percorso che porta alla valorizzazione degli imballaggi in acciaio, verso efficienze di riciclo sempre maggiori. Guardiamo con interesse a questo territorio sul quale riteniamo di raccogliere, grazie all’aiuto dei suoi abitanti, quantità non solo maggiori, ma anche qualitativamente migliori». «Il recupero dei rifiuti legnosi in Valle d’Aosta è affidato da tempo alla sottoscrizione di accordi condivisi con il consorzio Rilegno- ha infine detto il direttore Marco Gasperoni-. E i risultati sono apprezzabili. Nonostante la particolarità del territorio montano, che spesso non agevola il corretto conferimento dei materiali, va detto che i quantitativi di rifiuti provenienti dal bacino regionale valdostano sono degni di nota e indicano una raccolta “matura”, soprattutto per quel che riguarda la percentuale di imballaggio avviato a riciclo e destinato a diventare pannello truciolare, base per la maggior parte degli arredi di casa e uffici. Nel 2012 infatti su circa 4.000 tonnellate di rifiuti di legno provenienti dal centro di raccolta della Val d’Aosta, oltre il 50% risultava essere di rifiuti di imballaggio. Con la sigla di questo accordo, formalizzata oggi, ci manterremo sulla linea del buon lavoro svolto finora».  
   
   
IO RECUPERO E TU? VIAGGIO NEL RICICLO DEI RIFIUTI  
 
Aosta 25 marzo 2013 - Cosa succede ai rifiuti che differenziamo? A questa domanda cercherà di rispondere un progetto realizzato dall’Assessorato regionale del territorio e ambiente in collaborazione con il Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, e con tutti i Consorzi di filiera, per iniziativa dell’Osservatorio regionale sui rifiuti. Una campagna di informazione tesa a rendere conto ai cittadini di come vengono trattati i rifiuti, per mostrare dove vanno e cosa diventano dopo che viene fatta la raccolta differenziata. Il nome del progetto è Io Recupero, e tu? – Tutto cambia, tutto si trasforma. Viaggio nel riciclo dei rifiuti. Manuela Zublena, Assessore regionale al territorio e ambiente - L’iniziativa è nata all’interno dell’Osservatorio proprio per rispondere alla domanda che spesso ci si pone cioè dove vanno a finire i rifiuti che correttamente separiamo. E quindi noi come osservatorio abbiamo voluto visitare i luoghi e le tappe che fanno i nostri rifiuti nel percorso verso la valorizzazione. Abbiamo persato di dirlo attraverso la pubblicazione di brochure, ma anche con la documentazione disponibile sul sito, a tutti i cittadini in modo da garantire quella tracciabilità che rende conto alla popolazione degli sforzi che fa per differenziare e separare i rifiuti che produce nella propria casa. La campagna prevede una serie di azioni sul territorio. La prima e la distribuzione di 6000 opuscoli informativi che illustrano in modo chiaro e semplice la filiera dei rifiuti valdostani, con l’indicazione dei quantitativi e del destino dei rifiuti, seguendone il percorso fino a che diventano materie prime e seconde. Oltre agli opuscoli saranno distribuiti anche dei pieghevoli informativi, che i cittadini troveranno su totem ed espositori da banco collocati all’interno degli uffici regionali, delle Comunità montane, dei Comuni e degli ecocentri. Un’altra iniziativa per l’educazione in materia di raccolta differenziata e rappresentata dalle tre mostre incentrate sulla filiera del riciclo in Valle d’Aosta, che verranno allestite all’interno di nei centri di conferimento di Aosta, Villeneuve e Châtillon. Tutte le informazioni relative alla campagna saranno disponibili anche sul nuovo sito web www.Iorecuperoetu.it. Il sito nasce per fornire ai cittadini due strumenti importanti per svolgere una corretta raccolta differenziata: un dizionario dei rifiuti on-line e una mappa con la geolocalizzazione di tutti i centri di conferimento comunali presenti sul territorio valdostano e relative informazioni di dettaglio. Paolo Piatto, Consorzio Conai - Il Conai opera su tutto il territorio nazionale principalmente attraverso l’accordo quadro che è uno strumento grazie al quale tutti i comuni italiani possono sottoscrivere convenzioni con i consorzi di filiera che fanno riferimento a Conai, conferire i materiali provenienti dalla raccolta differenziata - materiali in alluminio acciaio carta legno plastica e vetro - e avere dei corrispettivi che coprono i maggiori oneri per la raccolta differenziata di questi materiali. Conai opera poi sostenendo le amministrazioni pubbliche e qui in Valle d’Aosta abbiamo portato avanti questa iniziativa per dimostrare ai cittadini che i materiali che loro raccolgono in forma differenziata vengono poi effettivamente avviati a riciclo. La presentazione del progetto e stata anche l’occasione per la sottoscrizione degli accordi di programma con i consorzi Ricrea, Comieco e Rilegno per confermare e rafforzare la collaborazione fra la Regione e operatori. Manuela Zublena, Assessore regionale al territorio e ambiente - Innanzitutto quest’iniziativa l’abbiamo avviata proprio grazie alla collaborazione con Conai, con cui abbiamo siglato un accordo generale proprio per migliorare continuamente la capacità di differenziare i nostri rifiuti. Oggi abbiamo voluto completare il percorso di firma degli accordi anche con i Consorzi di filiera in modo da dare un ulteriore impulso al miglioramento della raccolta differenziata.