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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Giugno 2013 |
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BRUXELLES - LA COMMISSIONE CHIEDE ALL´ITALIA DI RECUPERARE I PRELIEVI SULLE ECCEDENZE DOVUTI DAI PRODUTTORI DI LATTE |
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Lo scorso 20
giugno la Commissione europea ha esortato l´Italia a porre rimedio alle carenze
nelle azioni di recupero dei prelievi sulle eccedenze dovuti dai produttori
lattiero-caseari che hanno superato le quote individuali negli anni in cui il
paese ha superato le quote latte nazionali.
Le
autorità italiane, nonostante le ripetute richieste della Commissione, non
hanno ancora adottato le opportune misure per recuperare i prelievi dovuti tra
il 1995 e il 2009, che si stima corrispondano a un importo complessivo di
almeno 1,42 miliardi di euro e che sono in gran parte ancora non riscossi. La
Commissione ha sottolineato la necessità di rimborsare tale somma al bilancio
dello Stato, per evitare che le conseguenze ricadano sui contribuenti italiani.
Il mancato
recupero di questi prelievi vanifica le azioni intraprese a livello europeo per
stabilizzare il mercato dei prodotti lattiero-caseari, oltre a creare
distorsioni della concorrenza con altri produttori europei e italiani che hanno
rispettato le quote di produzione o pagato i prelievi sulle eccedenze in caso
di superamento dei limiti.
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LOMBARDIA A BRUXELLES: CATTIVA RIFORMA DANNEGGIA LA REGIONE INCONTRI DIRETTAMENTE LE REGIONI DEL NORD |
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Bruxelles
- Continua il pressing dell´assessore
regionale
all´Agricoltura Gianni Fava nei confronti dei
rappresentanti
europei a difesa degli agricoltori lombardi, in
vista
della chiusura dei negoziati interistituzionali sul
pacchetto
di riforma della Politica agricola comune (Pac) per la
programmazione
2014-2020. Il 20 giugno Fava ha incontrato a Bruxelles i
collaboratori
diretti del commissario europeo all´Agricoltura
Dacian
Ciolos, per ribadire le esigenze dell´agricoltura
lombarda
e, soprattutto, per evidenziare le ricadute negative,
che
´questa cattiva riforma comunitaria avrà sugli agricoltori
lombardi e
tutta l´area agricola padana´.
Aiuti Non
Considerano Specificità - In particolare l´assessore
Fava ha
sottolineato le criticità legate alla riduzione del
bilancio
per la Pac e, di conseguenza, ´la riduzione del Premio
unico
nell´ambito del primo pilastro, che, basandosi unicamente
sulla
superficie agricola, non tiene adeguatamente in conto il
valore
aggiunto e i costi di produzione regionali´. Fava ha
anche
evidenziato le criticità che le attuali proposte
comunitarie
riverbereranno su tutto il comparto agricolo e, in
particolare,
su settori dell´eccellenza lombarda: riso, cereali,
zootecnia
e su quello lattiero-caseario.
Patto
Stabilità Stoppa Cofinanziamenti - L´assessore lombardo ha
anche
manifestato le sue preoccupazioni per le conseguenze che
il Patto
di stabilità potrebbe avere anche sulle risorse
destinate
allo sviluppo rurale, nonostante un probabile lieve
incremento
delle risorse stesse, perché non più cofinanziabili
con
risorse nazionali e regionali. ´Agli interlocutori europei -
ha detto
Fava - ho chiesto di valutare con attenzione l´impatto
della
nuova Pac proposta sull´agricoltura lombarda, che rischia
di essere
eccessivamente penalizzata: per molte aziende agricole
c´è il
rischio di non stare più in piedi´.
Direttiva
Nitrati Da Rivedere - L´assessore all´Agricoltura ha
inoltre
chiesto di rivedere l´attuale impianto della Direttiva
nitrati,
ormai considerato obsoleto, che comporta
notevoli
difficoltà
attuative, in diverse regioni italiane, così come
anche in
alcuni Stati membri all´interno dell´Ue. Anche questo
tema è
finito sul tavolo del commissario Ciolos, per quanto già
in questa
fase le parti incontrate a Bruxelles abbiano già
avallato
le criticità evidenziate nell´attuazione delle
disposizioni
della Direttiva.
Pesano I
Tagli Al Bilancio Comune - I collaboratori del
commissario
europeo hanno ribadito, che le criticità
sottolineate
derivano principalmente dai considerevoli tagli
applicati
al bilancio Ue al settore agricolo effettuati da parte
degli
Stati membri e che, comunque, il criterio storico dei
pagamenti
diretti non può essere mantenuto per non generare
discriminazioni
tra Stati membri; per lo stesso motivo dovrebbe
essere
assicurata una convergenza minima delle risorse a livello
nazionale.
Difficoltà che potrebbero essere attenuate sia
attraverso
i pagamenti accoppiati, che assicurando la
flessibilità
tra i due pilastri della Pac. ´Alla luce di tali
considerazioni
- ha aggiunto l´assessore Fava, manifestando le
forti
preoccupazioni degli agricoltori delle regioni italiane
del Nord -
ho chiesto di incontrare personalmente il commissario
Ciolos,
insieme agli altri assessori delle Regioni padane, per
un
confronto diretto sulle problematiche aperte nel settore´.
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AGRICOLTURA. A BRUXELLES PROPOSTA NUOVA "PIATTAFORMA EUROPEA DELLE REGIONI VINICOLE MEDITERRANEE" |
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Venezia - Difendere i criteri di certificazione per
difendere la qualità del nostro vino: questo è l’obiettivo del Veneto insieme
ad altre aree mediterranee che oggi si sono incontrate a Bruxelles per
discutere su una nuova idea, la creazione di una "Piattaforma Europea
delle Regioni Vinicole Mediterranee". Di ciò sono convinti anche i
viticoltori francesi della regione della Linguadoca, che hanno invitato il
Veneto e altre regioni vinicole mediterranee a questo incontro presso il
Comitato delle Regioni.
Sullo
sfondo, il rischio che si generi confusione nei consumatori nonché una
situazione di concorrenza sleale, a causa della diffusione di vini non
certificati ma che assumono comunque il nome di qualcuna delle varietà di
vitigni.
“L’iniziativa
per la creazione di una piattaforma vitivinicola euro-mediterranea – ha
specificato l’assessore veneto all’agricoltura Franco Manzato - sarà quindi
mirata alla difesa delle denominazioni e indicazioni geografiche nella
presentazione dei vini che riportano i nomi di vitigno”.
L’incontro
presso il Comitato delle Regioni ha avuto principalmente lo scopo di fare il
punto della situazione nonché di evidenziare possibili margini di
collaborazione per il futuro tra le regioni invitate.
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MARONI A BRUXELLES:EVITARE DUMPING SU NOSTRI VINI IN CINA |
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Bruxelles
- ´Ho rappresentato a Barroso le mie
preoccupazioni
per la vicenda del contenzioso fra Ue e Cina, che
deriva
dalla decisione della Commissione di aprire una procedura
di dumping
per l´importazione di pannelli solari, alla quale la
Cina ha
reagito con una serie di iniziative che possono
comportare
riflessi negativi sulle importazioni di vino da parte
dell´Europa´.
Lo ha comunicato il 21 giugno il presidente della Regione
Roberto
Maroni nell´ambito della conferenza stampa che ha
seguito
l´incontro con il presidente della Commissione Ue
Barroso.
´Siamo molto preoccupati - ha spiegato Maroni -, perché
per l´Italia e per la Lombardia le importazioni
di vino in Cina
non sono
così rilevanti in termini assoluti, ma il trend di
crescita è
impressionante: per la Lombardia +85 per cento nel
2012 sul
2011. Siamo ancora nella dimensione di pochi milioni di
euro, ma,
se si mantenesse così, nel giro di un decennio la Cina
potrebbe
diventare il primo Paese per l´importazione di vino
dalla
Lombardia. Dobbiamo evitare che, proprio dalla Cina,
arrivi una
politica restrittiva come ritorsione per una
procedura
presa correttamente su iniziativa di una azienda
tedesca,
ma che riguarda i pannelli solari´.
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MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE HA PROPOSTO L´UNGHERIA DAVANTI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER CONTESTARE LE CONDIZIONI RESTRITTIVE SULLA QUESTIONE DEI BUONI PASTO E DI ALTRI BENEFICI IN NATURA |
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Bruxelles
- La Commissione europea ha deciso il 20
giugno, di portare l´Ungheria alla Corte di giustizia dell´Unione europea per
contestare la sua legislazione in materia di rilascio di pranzo, il tempo
libero e di buoni vacanza. La Commissione ritiene che le restrizioni introdotte
dalla normativa ungherese in vigore dal 1 gennaio 2012 sono in contrasto con i
principi fondamentali della libertà di stabilimento e la libera prestazione dei
servizi, sanciti dal trattato sul funzionamento dell´Unione europea (articoli
49 e 56 Tfue) e in contrasto con la direttiva sui servizi ( direttiva
2006/123/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006
relativa ai servizi nel mercato interno).
Nel 2011,
l´Ungheria ha modificato la sua legislazione in materia di emissione di buoni
per i pasti (caldo e freddo), il tempo libero e vacanze, concessi dai datori di
lavoro ai loro dipendenti, e considerati come prestazioni in natura e quindi
soggetti alle norme di sicurezza sociale fiscale più favorevole e. Questa
legislazione è entrata in vigore il 1 ° gennaio 2012 con nessun periodo o
misure transitorie significativo. In precedenza, vi erano condizioni specifiche
ai datori di lavoro che emettono buoni caldo ea freddo pasto ai propri
dipendenti, o per la forma di tali buoni.
Questa nuova
normativa ha creato un monopolio per una fondazione pubblico competente per il
rilascio buoni-pasto freddo (cartaceo o elettronico) e buoni-pasto caldo
(carta), concessi dai datori di lavoro ai loro dipendenti. Inoltre, stabilisce
condizioni molto rigorose per il rilascio di certificati per i pasti caldi, il
tempo libero e le vacanze, considerato come prestazioni in natura, che
potrebbero non essere più in forma elettronica.
Questa
nuova legislazione significa che gli operatori presenti sul mercato buoni pasto
caldo e freddo per diversi anni sono ora esclusi dal mercato per i voucher
considerate prestazioni in natura, l´ingresso di nuovi operatori è resa più
difficile e la libera prestazione di servizi è impossibile. L´allocazione del
reddito di questo nuovo monopolio di spesa sociale non può essere un motivo
valido che giustifichi le restrizioni in atto.
Dal
momento che l´Ungheria non ha adeguato la sua legislazione in linea con il
parere motivato inviato nel novembre 2011 ( Memo/12/876 ), la Commissione ha
deciso di portare il caso dinanzi alla Corte di giustizia.
Il
deferimento alla Corte di giustizia è l´ultima fase della procedura di
infrazione.
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FVG, COSPALAT: SERRACCHIANI, SBIGOTTITA E INDIGNATA |
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Trieste, "Sono sbigottita e indignata:
bisogna uscire
prima
possibile da questo clima pernicioso per la legalità e la
salute, in
cui alle notizie sulle quote latte si aggiungono le
cronache
criminali di casa nostra".
Così la
presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora
Serracchiani
in merito all´inchiesta dei Nas che ha portato il 20 giugno
all´arresto
dei vertici di Cospalat Fvg per commercio di latte
tossico.
"Confido
che la Magistratura e le forze dell´Ordine - prosegue
Serracchiani
- facciano chiarezza nel minor tempo possibile sui
fatti
contestati che, se accertati, sono particolarmente gravi e
ingiustificabili".
"Colgo
l´occasione - aggiunge la presidente Serracchiani - per
ringraziare
le forze dell´Ordine che, con il loro operato, danno
dimostrazione
di efficacia nell´attività di vigilanza e controllo
e
presidiano utilmente la sicurezza alimentare".
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OGM: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE LA POLONIA ALLA CORTE PER IL MANCATO RISPETTO DELLE NORME COMUNITARIE IN MATERIA DI MONITORAGGIO DELLA COLTIVAZIONE DI OGM |
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La Commissione ha deciso il 20 giugno, di
deferire la Polonia alla Corte di giustizia europea per il mancato rispetto
delle norme comunitarie in materia di monitoraggio della coltivazione organismi
geneticamente modificati ".
La
direttiva 2001/18/Ce prevede che i luoghi di coltivazione di Ogm sono
notificati alle autorità nazionali competenti, iscritti in un registro
istituito dallo Stato membro, e resi noti al pubblico. Questo processo assicura
che informazioni adeguate messe a disposizione del pubblico, il monitoraggio
permette di possibili effetti degli Ogm sull´ambiente, e permette la creazione
di misure di coesistenza. La Polonia ha finora omesso di includere tali requisiti
nella propria legislazione nazionale.
Gli Ogm
possono essere coltivati nell´Ue e che siano stati autorizzati a questo
scopo, e dopo aver superato con successo una valutazione dei rischi per la
salute umana e animale e per l´ambiente.
Il 22 novembre
2012, la Commissione ha inviato un parere motivato, che chiede alla Polonia di
adottare misure per affrontare le carenze nell´attuazione della legislazione Ue
relativa al monitoraggio delle colture Ogm.
Polonia
finora, nonostante i ripetuti inviti da parte della Commissione di includere
tali requisiti nella legislazione nazionale ha mancato ad un adeguato rispetto
del diritto comunitario applicabile.
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LA SALUTE DEGLI ANIMALI: LA COMMISSIONE DEFERISCE LA SVEZIA A CORTE PER NON AVER FINE TEST PARATUBERCOLOSI DI BOVINI |
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Bruxelles
- La Commissione ha deciso il 20 giugno, di deferire la Svezia alla Corte di
giustizia europea per la mancata corretta attuazione della direttiva 64/432/Cee
, continuando la pratica della sperimentazione bovini importati da altri Stati
membri per la paratubercolosi.
Le
condizioni di polizia sanitaria armonizzate per il commercio di animali della
specie bovina di cui alla direttiva 64/432/Cee non prevedono i requisiti
sanitari per la paratubercolosi. Inoltre, obbligatoria test post-arrivo
scoraggia gli agricoltori svedesi di introdurre bovini provenienti da altri
Stati membri dell´Ue, che hanno l´effetto equivalente a restrizioni
quantitative. Pertanto, non può essere giustificata ai sensi dell´articolo 36
del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue), che regola le
restrizioni e divieti sulle importazioni.
Paratubercolosi
non è tra quelle malattie degli animali per i quali l´Organizzazione Mondiale
per la Salute Animale (Oie) ha emesso norme sul commercio internazionale. Allo
stesso modo nella Ue senza ulteriori garanzie sanitarie sono stabiliti in
relazione a questa malattia. Questo è anche a causa della mancanza di test
diagnostici accurati.
Svezia
fino ad ora, e nonostante i ripetuti inviti da parte della Commissione, è
venuta meno ad un adeguato rispetto del diritto comunitario applicabile.
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AGRICOLTURA: CON IL NUOVO PSR TANTE RISORSE ALL´ABRUZZO CONSUMO OLIO ABRUZZESI ANCORA TIEPIDI |
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Pescara - "I soldi per l´Abruzzo sul nuovo Psr
2014-2010 saranno tanti. Si tratta ancora di indiscrezioni, ma le premialità
per la nostra regione, tra le prime per spesa comunitaria, faranno sentire il
loro peso". Lo ha anticipato l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo,
intervenuto a Pescara ai lavori della tavola rotonda "Oli dop primato di
un paese di eccellenze", nel corso della quale è stata presentata una
guida, a cura di Federdop olio, sulla quale imparare a scoprire il sapore ed il
valore dell´olio extravergine di oliva. Un prodotto dalle grandi qualità
salutistiche ma ancora sottovalutate o poco conosciute dagli italiani. Secondo
Febbo sarà proprio il nuovo il nuovo Piano di sviluppo rurale lo strumento
adatto a "superare le lacune di una legislazione comunitaria sorda e cieca
rispetto a certe problematiche". "Alcune vittorie, sul piano
normativo, per la tutela della tipicità siamo riusciti a coglierle, come quella
sull´etichettatura, ma altro deve essere fatto e lo faremo utilizzando la leva
della programmazione regionale, puntando sulla qualità". Nonostante l´olio
extra vergine abruzzese mostri dinamismo e si faccia apprezzare negli eventi
più prestigiosi, resta ancora bassa la consapevolezza degli abruzzesi verso le
grandi qualità di un prodotto tipico ed unico delle nostre colline. "Fino
a due anni fa - ha precisato l´Assessore - il consumo interno non superava il
40 per cento. Lo abbiamo spinto al 50 e speriamo arrivi al 90 per cento ma è
chiaro che i primi a dover apprezzare questo prodotto debbano essere proprio
gli abruzzesi". In Italia la conoscenza del prodotto olio sono bassissime
così com´è forte il peso della contraffazione dei marchi italiani. Ne hanno
parlato il presidente Federdop Olio, Silvano Ferri, e il vice questore aggiunto
del Corpo forestale dello Stato, Amedeo De Franceschi. Allo scopo di
corroborare la consapevolezza del prodotto e arginare il fenomeno della frode,
la Federdop ha dato alle stampe una guida nazionale, dedicata a tutti gli olii
a denominazione di origine protetta. "Una iniziativa a favore dei
consumatori", ha precisato Ferri. "La guida deve servire a garantire
il consumatore nella opportunità di fare un acquisto giusto distinguendo tra
qualità e prezzo. Quando parliamo di dop parliamo di un prodotto intimamente legato
al territorio". "Il marchio dop è un marchio di sicurezza alimentare
- avvisa De Franceschi - e di ambiente sano. Il dop è l´unica garanzia di
acquistare un prodotto sicuro". La guida, che sarà distribuita ai livelli
politico-decisionali del Governo, oltre ad elencare le caratteristiche
organolettiche e storiche delle dop regionali, contiene anche consigli utili
sulla conservazione, propone domande ricorrenti sull´uso dell´olio, specifica
il ruolo dell´olfatto e dell´assaggio nella sua conoscenza, e offre un decalogo
per acquistare consapevolmente un olio Dop.
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NASCE IN TOSCANA LA “SCUOLA DELL’OLIO”. COLLABORAZIONE FRA REGIONE E UNIOCAMERE TOSCANA |
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Firenze –
Nasce in Toscana la “Scuola dell’Olio”. Regione Toscana e Unioncamere sono
infatti firmatarie di un protocollo sul progetto quadro “Scuola dell’Olio” che
verrà presentato pubblicamente domani, 21 giugno, a Villa Montepaldi (San
Casciano Val di Pesa) durante un convegno intitolato: “La valorizzazione delle
produzioni olearie toscane” che avrà inizio intorno alle 9,15 per concludersi
intorno alle 16,30.
Regione e
Unioncamere Toscana sono entrambe membri del “Tavolo regionale della filiera
olivicolo-olearia” e collaborano a sostegno del comparto e per il miglioramento
della qualità dell’olio d’oliva toscano. L’obiettivo è conbattere la crisi del
settore riaffermando la qualità certificata e la distinguibilità dell’olio
extravergine d’oliva toscano. Così Regione Toscana e Unioncamere Toscana hanno
firmato, nelle persone dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni
Salvadori e del presidente dell’Unione regionale Vasco Galgani, un protocollo
di intesa per un progetto quadro denominato “Scuola dell’Olio”, con l’intento
di riaffermare l’importanza strategica ed economica del settore olivicolo –
oleario della Toscana e farlo crescere in qualità mediante lo sviluppo delle
conoscenze e la divulgazione delle informazioni ai soggetti della filiera. Il
progetto si propone inoltre di trasferire agli operatori e ai consumatori le
conoscenze frutto della ricerca, ribadire il ruolo centrale dell’olio
extravergine d’oliva di qualità negli usi culinari e per la salute, con
particolare riferimento alla prevenzione di alcune malattie, nonché
l’importanza della coltivazione dell’olivo per il turismo e l’ambiente dei
territori; vuole inoltre promuovere la cultura dell’olio extravergine d’oliva
di qualità presso il consumatore e renderlo consapevole nell’acquisto e negli
usi in cucina. L’accordo ha la durata di tre anni e prevede un programma di
attività finalizzate a questi obiettivi da parte di Unioncamere Toscana.
Domani a
villa Montepaldi a San Casciano la presentazione
Il
programma della giornata di domani prevede, nella sessione mattutina,
l’illustrazione dei risultati del progetto Oleosalusistem Misura 124 Psr
Toscana 2007/2013; mentre in quella pomeridiana sarà presentata la “Scuola
dell’Olio” e il catalogo della Selezione Regionale degli oli extra vergini di
oliva Dop e Igp della Toscana 2012/2013, iniziativa realizzata da Regione
Toscana e Unioncamere Toscana tramite Toscana Promozione e con il supporto di
Metropoli, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze – Divisione
Laboratorio Chimico Merceologico, con consegna degli attestati di
partecipazione alle aziende selezionate. Interverranno l’assessore
all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori ed Enrico Ciabatti,
segretario generale di Unioncamere Toscana.
Salvadori
e Galgani: “Con la scuola dell’olio un salto di qualità per valorizzare il
nostro prodotto”
“Il
settore olivicolo e oleario – commenta l’Assessore Salvadori – per la sua
importanza e al tempo stesso per le criticità che manifesta è stato oggetto
negli ultimi anni di particolari approfondimenti attraverso il lavoro di un
apposito tavolo di filiera, nel quale si è manifestato un clima di
collaborazione fra i tanti soggetti che vi hanno partecipato. Tra le tante
proposte emerse dal tavolo, la “Scuola dell’olio” è certamente una delle
iniziative ad essere state attivate, grazie anche al costruttivo rapporto di
lavoro con Unioncamere Toscana.” Aggiunge il Presidente Galgani: “La firma del
Protocollo per la Scuola dell’Olio è il suggello della collaborazione fra la
Regione Toscana e il Sistema camerale, che da anni operano congiuntamente per
il sostegno e lo sviluppo del comparto olivicolo-oleario. Tante iniziative, a
favore del miglioramento della qualità delle nostre produzioni e sul controllo
di queste sono state realizzate. La Scuola dell’Olio deve diventare il soggetto
attraverso il quale il nostro olio e, più in generale, la nostra olivicoltura,
fa davvero un salto di qualità in linea con la tradizione toscana
riconosciutaci a livello internazionale”.
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CORPI FORESTALI: INTESA STATO-REGIONE FVG SU TUTELA AGROALIMENTARE |
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Trieste - Tra la Regione Friuli Venezia
Giulia -
direzione
centrale Risorse rurali, agroalimentari e forestali ed
il Corpo
Forestale dello Stato, è stato firmato un atto d´intesa
finalizzato
all´attuazione di una stretta collaborazione tra gli
organismi
di controllo ufficiale che, tra le varie attività
istituzionali,
operano nelle specifiche competenze del settore
agroalimentare,
agro-ambientale e del benessere animale.
In
sintesi, il principale intendimento è garantire la sicurezza
alimentare
del consumatore, di contrastare le frodi alimentari
dei
prodotti italiani e di impedire il traffico illecito degli
animali da
affezione. Problematiche che negli ultimi anni stanno
diventando
un fenomeno sempre più esteso e preoccupante, alle
quali deve
essere dedicata la necessaria attenzione soprattutto
in Friuli
Venezia Giulia che, per la sua particolare posizione
geografica,
si colloca tra i principali crocevia nazionali dei
flussi
commerciali da e verso i Paesi dell´Est europeo dando
luogo, per
gli stessi motivi, ad un estensione di questi fenomeni
anche alle
regioni limitrofe ed al rimanente territorio italiano.
Un altro
elemento importante dell´intesa è l´ottimizzazione delle
risorse
umane a disposizione delle reciproche amministrazioni
citate,
sia per garantire un adeguato numero di persone sul
territorio,
sia per l´incremento di professionalità che si
acquisisce
con il lavoro congiunto, sia per la necessità di
uniformare
le attività da svolgere sul territorio con gli altri
organi di
controllo; proponimento, quest´ultimo, introdotto di
recente
dal Mipaaf e dall´Icqrf (rispettivamente Ministero delle
Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali e Ispettorato Centrale
Controllo
Qualità e Repressione Frodi Alimentari).
Per
concretizzare tali progetti a partire dal 19 aprile 2013, il
Corpo
Forestale dello Stato ha istituito in Friuli un Ufficio per
il
contrasto ai crimini agro-ambientali e per il controllo del
traffico
illegale degli animali da affezione, che dipenderà dal
Comando
regionale del Veneto e lavorerà in sinergia con la
Struttura
Centrale di riferimento regionale per la materia
agro-alimentare,
sicurezza alimentare e biosicurezza del Servizio
del Corpo
Forestale del Friuli Venezia Giulia (saranno pertanto
escluse le
attività legate al benessere animale).
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PESCA. DISTRETTO ALTO ADRIATICO PROPONE NUOVE LINEE AL MINISTERO |
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Venezia
- Si è tenuto il 20 giugno a Bologna, nella sede della Regione Emilia
Romagna, il terzo incontro del Distretto Alto Adriatico in presenza del
coordinatore ed assessore veneto Franco Manzato, dell´assessore emiliano
Tiberio Rabboni, dell´assessore friulano Sergio Bolzonello e di Pietro
Gasparri, della Direzione generale della pesca marittima e dell´acquacoltura
del Mipaaf.
“La
presenza ministeriale – ha detto Manzato - è necessaria per dare garanzia al
Distretto che le richieste inoltrate vengano effettivamente ratificate e
trasferite poi in sede comunitaria”.
All´ordine
del giorno sono stati posti quattro punti fondamentali: la questione del fermo
pesca biologico, proponendo per l´anno corrente il periodo dal 22 luglio all’1
settembre; la nuova programmazione dei fondi Feamp 2014-2020, chiedendo di
verificare le possibilità di spesa per evitare il disimpegno; la possibilità di
istituire un marchio identificativo del pescato dell´Alto Adriatico; il
pagamento del fermo pesca e la cassa integrazione.
“Altresì,
abbiamo ricevuto dal Ministero aggiornamento in merito al bando per gli arresti
definitivi, conclusosi lo scorso maggio - ha spiegato l´assessore Manzato. Le
domande presentate sono state rispettivamente 36 in Friuli Venezia Giulia, 60
per la Regione del Veneto e 90 in Emilia Romagna. Seguirà prossimamente la
pubblicazione della graduatoria e la fase istruttoria, nella quale le Regioni
adotteranno i decreti di concessione. A questa fase farà seguito la consegna
delle licenze di pesca da parte degli operatori”.
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IN PROGRAMMA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “RURAL4CLICK”, ORGANIZZATO DALL’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA E DALL’AUTORITÀ DI GESTIONE DEL PSR CALABRIA |
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L’assessorato
regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione, guidato da Michele
Trematerra, ha annunciato che sarà realizzato il concorso fotografico
“Rural4click”, organizzato dall’Autorità di Gestione del Psr Calabria
2007/20013 e dal Dipartimento regionale all’Agricoltura, con l’obiettivo di
valorizzare i mille volti del territorio rurale calabrese. Un’iniziativa che
attraverso le immagini fotografiche, mira a promuovere l’ambiente rurale e le
immense risorse della nostra regione. Quattro i temi del concorso: paesaggio e
ruralità, biodiversità, frutti del lavoro e tema libero nell’ambito del settore
agricolo e forestale. Le foto verranno valutate da una commissione interna
all’amministrazione regionale e da una giuria popolare basata sul numero di “preferenze”
ottenute da ciascuna fotografia pubblicata sulla pagina Facebook “Psr
Calabria”. Fra tutti i partecipanti, verranno scelti i candidati che si saranno
distinti per originalità, centralità del tema e qualità espressiva. Gli esiti
del concorso verranno resi noti il prossimo 12 luglio, nel corso della giornata
dedicata al “Comitato di Sorveglianza del Psr Calabria 2007/2013”, ed il
vincitore riceverà in premio un soggiorno – weekend per due persone in un
agriturismo calabrese. L’iniziativa è rivolta a tutti i beneficiari, attuali e
potenziali, del Psr Calabria 2007/20013, agli amanti della natura e del mondo
rurale, ed agli appassionati di fotografia. Per poter prendere parte
all’iniziativa, le fotografie, necessariamente inedite, dovranno essere espressione
del territorio della regione Calabria e georeferienzate nell’ambito delle aree
beneficiare del Psr Calabria. Il termine per presentare la domanda di
iscrizione e per inviare le fotografie è stato eccezionalmente prorogato a
venerdì 5 luglio. Il regolamento completo, comunque, potrà essere visionato e
scaricato direttamente dal sito internet http://www.calabriapsr.it/
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DELVERDE PRESENTA I SUOI PROGETTI IN RUSSIA E IL“PASTA SOMMELIER”
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Delverde estende le sue mire sulla Russia con una serie di investimenti mirati. I nuovi progetti del pastificio di Fara San Martino sono stati illustrati nei giorni scorsi nella foresteria aziendale, in presenza della stampa e di una delegazione di rappresentanti della rete commerciale russa. In particolare il sostegno a supporto della presenza in Russia arriverà con un progetto di investimenti di 4-500mila euro, che comprendono anche numerose attività di comunicazione. Oltre alla presentazione della nuova versione del sito Delverde e dei principali social network (facebook e twitter) in lingua russa, è stata infatti annunciata anche una campagna stampa importante su Condè nast Russia (in particolare sulle rispettive edizioni di Vogue e Glamour), che partirà dal mese di luglio per un anno. "Una campagna che punta molto sull´eleganza, perchè in Russia è molto importante associare l´immagine della pasta ad un concetto di qualità -spiega Anna Lanzani, International Marketing Director Delverde - non a caso la modella indossa un abito Valentino, una borsa Bottega Veneta e delle scarpe Rocco Barocco" Primo paese Bric per Pil pro-capite (circa 17mila dollari nel 2012) con una popolazione di oltre 140 milioni di potenziali consumatori e un ceto medio in sistematica espansione, la Russia rappresenta senza dubbio uno dei mercati più interessanti su cui investire, in particolare a seguito dell’ingresso del paese nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, perfezionato nel 2012, cui inevitabilmente, grazie all’abolizione di molte barriere doganali, farà seguito un processo di liberalizzazione del mercato. Più nello specifico l’export di Delverde verso la Federazione Russa ha registrato dal 2011 al 2012 un significativo + 17% e adesso punta a fare un salto del 30% nel mercato distributivo dell’Est. “Nel primo trimestre del 2013 il totale dell´export italiano verso la Russia ha registrato una crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, per un valore di circa 2 miliardi, superando così l´export francese (che sull´intero anno 2012 aveva registrato 10mld di export contro i 9 miliardi dell´Italia ) e occupando la sesta posizione nella graduatoria dei principali fornitori della Russia – spiega il Ceo di Delverde Luca Ruffini - Se guardiamo al settore eno-agroalimentare, con oltre 100milioni di euro registrati da gennaio a marzo 2013, la quota dell´Italia è cresciuta del 33% rispetto allo stesso periodo del 2012, evidenziando in particolare una crescita del 29% per le paste alimentari. Alla luce di questi dati è facile capire perché la Russia stia diventando un mercato sempre più importante per il nostro brand – prosegue Ruffini – anche perché in questo Stato, ancor più che negli altri Paesi emergenti, si sta evidenziando una crescente richiesta di prodotti di alta qualità. Riteniamo dunque che la nostra offerta di un prodotto premium, possa trovare sicuri riscontri con un consumatore che sta diventando sempre più esigente. In particolare la nostra strategia prevede la penetrazione in centri abitati ancora poco attaccati dalla concorrenza, ben consapevoli del fatto che chi arriva prima può sfruttare un importate vantaggio competitivo. Dunque non puntiamo solo a Mosca e San Pietroburgo, ma anche ad Ekaterinburg, Niscnigo, Nijnii Novgorod, Krasnodar, Kazan utilizzando principalmente il network dei retail”. Rimanendo in tema di qualità, un altro investimento del pastificio riguarda al progetto il “Pasta Sommelier”, il nuovo format studiato e promosso dal pastificio Delverde per educare i consumatori a riconoscere una pasta di elevato livello qualitativo. Il nome esprime subito l’idea di fondo del progetto: proprio come un sommelier fa con il vino, anche un vero degustatore di pasta sarà in grado, tramite un’analisi accurata, di individuare e descrivere le caratteristiche della pasta, analizzandola attentamente sia a crudo, sia dopo la cottura. Nei mesi scorsi esperti di pasta, nutrizionisti, tecnici, giornalisti enogastronomici, hanno dato il loro contributo, dietro le quinte, per arrivare a definire insieme al management aziendale, un format altamente professionale ma al tempo stesso di facile comprensione per tutti. Gesti e osservazioni tecniche, noti fino ad oggi solo a una stretta cerchia di professionisti, sono stati così resi disponibili e divertenti grazie a un “protocollo di degustazione”, secondo il quale per una corretta degustazione della pasta è opportuno coinvolgere ben quattro sensi per un’analisi visiva (prima, durante e dopo la cottura); tattile (prima e dopo la cottura); olfattiva (prima, durante e dopo la cottura) e gustativa (dopo la cottura) guidata da precise scale colorimetriche, scale degli aromi e così via. Il format Pasta Sommelier, presentato a Milano il 20 maggio scorso e alla stampa di New York lo scorso 11 giugno, prenderà poi vita a partire dal 20 giugno grazie agli chef del Team Delverde che lo esporteranno negli Stati Uniti, poi in Canada ed appunto in Russia e nelle principali città europee, così come avevano fatto lo scorso anno con la meal experience che aveva riscosso grande apprezzamento di pubblico e ampia risonanza sulla stampa italiana e americana (tra cui il New York Times, l’International Herald Tribune e il Daily Mail). Il Pastificio Delverde Nata alla fine degli anni ‘60 nel solco di una tradizione pastaia che si è sviluppata nel territorio abruzzese a partire dalla metà dell’800, Delverde è oggi una delle aziende leader mondiali del settore, l’unica in Italia con posizionamento premium impegnata nella produzione sia della pasta secca sia della pasta fresca, entrambe realizzate con 100% semola di grano duro di alta qualità. La proprietà di Delverde fa capo al gruppo “Molinos Rio de la Plata s.A.”, tra i principali player nel settore agroalimentare dell’America Latina, che tra il 2009 e il 2010 ha acquisito l’intero pacchetto azionario dell’azienda abruzzese, situata a Fara San Martino, piccolo borgo pedemontano in provincia di Chieti riconosciuto come una delle capitali della pasta italiana e considerato modello di eccellenza tra i distretti del “made in Italy”. Delverde è inoltre l’unico pastificio a livello mondiale situato all’interno di un Parco naturale, il Parco nazionale della Maiella, ai piedi della sorgente del fiume Verde da cui prende nome l’azienda e la cui acqua purissima rappresenta un elemento naturale fondamentale per la produzione di una pasta di altissima qualità. Anche in virtù di questa particolare collocazione, Delverde è considerata uno dei più interessanti esempi italiani per capacità di coniugare sviluppo produttivo, forte legame con la tradizione pastaia del territorio e grande attenzione alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale. Delverde produce ed esporta in 65 paesi 130 formati diversi tra pasta fresca e secca di semola, all’uovo, biologica e integrale-bio, utilizzando trafile di bronzo e processi di essiccazione a bassa temperatura, che consentono di preservare i valori nutrizionali e il gusto delicato di grano naturale nonché quella ruvidità e quel “cuore tenace” caratteristici di questa pasta e ormai riconosciuti ed apprezzati dagli intenditori e dagli chef di tutto il mondo |
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ALCE NERO E UNIONE ITALIANA RISTORATORI: UNA PARTNERSHIP TUTTA BIO
L’ACCORDO PUNTA AD ESALTARE I SAPORI, LA QUALITÀ E LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DEI PRINCIPALI PRODOTTI ALCE NERO, PROTAGONISTI DI RICETTE ESCLUSIVE APPOSITAMENTE REALIZZATE DA IGLES CORELLI E ALTRI CHEF UIR.
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Alce Nero, lo storico marchio di oltre mille soci agricoltori biologici in Italia e nel Mondo, annuncia di aver siglato un accordo all’insegna della cucina con ingredienti biologici buoni, sani e puliti con Uir. Al centro della collaborazione: la valorizzazione degli alimenti biologici Alce Nero, che nascono da un’agricoltura che rispetta la terra, l’ambiente e l’uomo. I prodotti Alce Nero non solo nutrono con gusto, ma sono anche realizzati con precise scelte sugli ingredienti, evitando ogni tipo di conservante, edulcorante, sostanza chimica che mascheri il sapore, oli saturi come quello di palma o addensanti come la pectina. Nata nel 1971, l´Unione Italiana Ristoratori è l´Associazione leader in Italia nella promozione della cucina italiana di qualità. La filosofia della ristorazione Uir si basa, principalmente, sulla valorizzazione dei prodotti del territorio di appartenenza di ogni associato. La scelta delle migliori materie prime, unitamente alla creatività dei cuochi, è fondamentale nella creazione di piatti che siano espressione della grande cucina che la Uir rappresenta. Dieci nuove video ricette d’autore realizzate all’insegna delle “quattro stagioni dei sapori”, curate dall’estro creativo del celebre Igles Corelli, dal giovane ma già affermato Alessandro Deho’ e dall’estroso e geniale Fabrizio Barontini, saranno presto disponibili sul sito alcenero.Com. “Abbiamo deciso di siglare questa collaborazione con l´Unione Italiana Ristoratori non solo per esaltare l´arte della buona cucina biologica e per offrire nuovi suggerimenti ai nostri fruitori ma anche per valorizzare il gusto e la bontà del nostro biologico”, ha commentato Nicoletta Maffini, Responsabile marketing Alce Nero e Mielizia Spa. “Questa partnership ci permetterà inoltre di avvicinarci ad un settore per noi di sicuro interesse che speriamo possa portare a nuove collaborazioni commerciali” Infine, i prodotti Alce Nero saranno i protagonisti del menù della Serata di Gala Uir al Casinò di Campione d’Italia. Alce Nero Alce Nero è il marchio che caratterizza i prodotti di oltre mille agricoltori biologici e apicoltori, impegnati dagli anni ´70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani, nutrienti. Gli alimenti Alce Nero nascono da un’agricoltura che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi. Passione, esperienza, valorizzazione delle colture del proprio territorio e della sua storia sono al centro dell’attività di tutti i soci produttori, cui si aggiunge il massimo rispetto per la natura, l’ambiente, le persone e per il loro lavoro. Un impegno che parte dall´Italia per essere condiviso dai soci internazionali in Costa Rica, Brasile, Nicaragua, Perù e India dove nascono i prodotti biologici Fairtrade Alce Nero tipici di questi paesi. Alce Nero è uno dei marchi con cui il gruppo bolognese Alce Nero & Mielizia Spa, un´impresa che, da oltre 30 anni, produce, trasforma e distribuisce direttamente i propri alimenti biologici in Italia e nel mondo. Www.alcenero.com |
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SACLÀ: IL COUS COUS PRONTO ALL’USO RINFRESCA LA NOSTRA ESTATE
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Saclà lancia sul mercato il nuovissimo Cous Cous pronto all’uso, proposto nella versione Con Verdure e Con Verdure e Pollo: l’azienda reinterpreta così una ricetta che deriva dalla tradizione culinaria nordafricana e mediterranea, valorizzandola e arricchendola con i sapori tipici della cucina italiana. Saclà grazie a questo nuovo prodotto consolida il processo di differenziazione ed innovazione messo in atto negli ultimi anni: si approccia infatti per la prima volta al mercato dei banchi frigo a libero servizio, con la creazione di una nuova Divisione Aziendale dedicata allo sviluppo commerciale di nuovi prodotti. Il Cous Cous Saclà viene preparato con semola di grano duro ridotta in grani finissimi unita a verdure e altri ingredienti. La versione Con Verdure contiene carote, zucchine, cipolle, peperoni rossi e piselli che, insieme ad una spolverata di rosmarino e Curry, conferiscono al piatto il giusto equilibro organolettico donandogli un’ottima aromaticità. Il Cous Cous con Verdure e Pollo vede l’aggiunta di gustoso Pollo Italiano che rende il piatto ancora più nutriente, per una ricetta in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Il Cous Cous Saclà è perfetto per l’estate anche grazie alla sua praticità: è infatti proposto in vaschette monoporzione da 200g ed è ottimo sia fresco che scaldato in padella o in microonde, ideale quindi come piatto da portare in spiaggia o in ufficio. Ma il Cous Cous Saclà è anche un’ottima base per scatenare la fantasia in cucina con piatti originali dal sapore esotico: può essere infatti utilizzato per realizzare antipasti, aperitivi finger food o come ripieno per verdure al forno. Roberto Gheritti, Direttore Commerciale Italia F.lli Saclà S.p.a., dichiara: "Ci siamo avvalsi dell´elevato know how di Saclà nella preparazione di prodotti alimentari a base di verdure, competenza che il mercato ci riconosce da più di 70 anni. Siamo molto soddisfatti del nuovo Cous Cous Saclà perché è un piatto gustoso, leggero e moderno al passo con i nuovi trend di consumo". Il Cous Cous con Verdure e il Cous Cous con Verdure e Pollo sono disponibili alla vendita dal 1° giugno. Il prezzo al pubblico indicativo è di 2,99 Euro |
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FONDAZIONE FELTRINELLI PER EXPO 2015:
AL VIA LABORATORIO EXPO, LA SCIENZA MONDIALE A MILANO
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La Fondazione Feltrinelli realizza un percorso in tre anni di studio ricerca e divulgazione sui temi di Expo 2015 coinvolgendo i migliori giovani ricercatori, mettendo in rete le università italiane con quelle internazionali e portando a Milano i guru del settore L’industria alimentare riuscirà a nutrire il pianeta in un contesto di sviluppo sostenibile? È solo una questione economica e di risorse naturali oppure sviluppo sostenibile significa anche equità, partecipazione e integrazione sociale? Laboratorio Expo, il progetto della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli curato dal professor Salvatore Veca per Expo 2015 e presentato al Teatro Franco Parenti di Milano alla presenza del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del Sottosegretario regionale con delega ad Expo, Fabrizio Sala, del Commissario di Expo 2015 Giuseppe Sala e di Carlo Feltrinelli, Presidente della Fondazione Feltrinelli, indagherà i temi legati al cibo, alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo sociale realizzando in tre anni workshop tematici, laboratori di ricerca e colloqui internazionali che porteranno a Milano i migliori specialisti mondiali e coinvolgeranno il pubblico in un percorso di avvicinamento al 2015 ricco di eventi pubblici e iniziative didattiche. “Il Laboratorio Expo della Fondazione Feltrinelli e della società Expo, con la sua attenzione ai giovani e alla cultura partecipata, - dichiara il Sindaco Giuliano Pisapia - è dimostrazione tangibile dell’impegno della città di Milano per lo sviluppo del dibattito e della ricerca sui temi strategici di Expo 2015. E’ la seconda tappa di un percorso già avviato con la creazione del Comitato Scientifico per Expo del Comune in collaborazione con le sette università milanesi. Oggi è tempo di mettere l’acceleratore proprio sui temi di Expo. Milano vuole essere protagonista ad alto livello di un dibattito strategico per un futuro dell’umanità più equo e più sicuro. Anche così confermerà la sua anima di città internazionale, capace di moltiplicare le sue relazioni scientifiche, economiche e sociali con il resto del mondo”. “Laboratorio Expo, sostiene Salvatore Veca, ha due scopi principali: approfondire e comunicare. Da una parte intendiamo indagare, nell’ambito della ricerca internazionale, le idee base di Expo 2015 secondo tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile: da quello etico a quello economico, dalla cultura alla tecnologia, ai modi di convivere e condividere. Dall’altra vogliamo comunicare i risultati della ricerca scientifica in pubblico e al pubblico. Perché ciò che conta veramente sono lo sviluppo umano e la qualità di vita per le persone. Per chiunque. Ovunque nel mondo”. Sono quattro i principali ambiti d’indagine del progetto: la sostenibilità della filiera alimentare, curato da Claudia Sorlini dell’Università degli Studi di Milano, gli usi legati al cibo in una prospettiva interculturale, curato da Ugo Fabietti dell’Università Milano Bicocca, lo sviluppo tra sostenibilità ed equità, curato da Enrica Chiappero-martinetti dell’Università di Pavia e Stefano Pareglio dell’Università Cattolica di Milano, la dimensione urbana dello sviluppo tra smart e slow city, curato da Davide Diamantini e Serena Vicari dell´Università Milano Bicocca. “Stimolare la ricerca e lo sviluppo nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale della filiera alimentare e dell’innovazione tecnologica – ha spiegato Giuseppe Sala - è uno dei traguardi cui Expo Milano 2015 tiene maggiormente. La sperimentazione rappresenta il cuore pulsante di ogni Esposizione Universale. E lo è in modo particolare per l’edizione che si terrà tra due anni. Interrogare i Paesi del mondo sul tema della nutrizione, in un momento così delicato per l’economia globale, significa gettare le basi per creare un network internazionale di menti giovani e consapevoli, una rete di relazioni capace di autoalimentarsi grazie allo studio e all’impegno e di portare a compimento, anche negli anni a venire, la mission di Expo Milano 2015: ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. I laboratori promossi dalla Fondazione Feltrinelli rappresentano una tappa importante di questo percorso, un punto di riferimento scientifico nel quadro del dibattito che dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 animerà l’Espo sizione Universale”. In accordo con le Università coinvolte la Fondazione Feltrinelli bandirà assegni di ricerca e borse di studio per consentire a giovani ricercatori di talento di approfondire i vari argomenti ed entrare in contatto con una rete di collaborazioni accademiche internazionali che va dalle Università di Parigi, Londra, Yale, Bogotà e Pechino fino al United Nations Research Institute for Social Development di New York. “Siamo orgogliosi, dice Carlo Feltrinelli, Presidente della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, di mettere a disposizione di un evento come Expo 2015 la nostra tradizione culturale e la nostra esperienza internazionale. E’ una grande sfida quella di affrontare tematiche urgenti e rilevanti come il futuro delle nostre città e i modelli sociali dello sviluppo puntando sulla qualità dei contributi scientifici e allo stesso tempo sul coinvolgimento del pubblico. Ma la affrontiamo con coraggio e fiducia, consapevoli che Expo 2015 può essere, oltre che un grande evento economico, anche una grande occasione culturale.” Primo evento pubblico di Laboratorio Expo la conferenza al Teatro Franco Parenti di Milano di Michael Sandel dal titolo “Comprami: i limiti morali del mercato” trasmessa in live streaming su www.Fondazionefeltrinelli.it. Il professore della Harvard University, famoso nel mondo per il suo ciclo di lezioni dal titolo Justice (http://www.Justiceharvard.org) e recentemente autore di “Quello che i soldi non possono comprare”, pubblicato in Italia da Feltrinelli, sviluppa la sua critica sulla società contemporanea mettendo in luce un tema molto rilevante come quello dei limiti dell’economia di mercato: come è possibile tutelare i beni morali e civili che i mercati non rispettano e i soldi non possono comprare? Per seguire le attività, i bandi e le iniziative pubbliche di Laboratorio Expo www.Fondazionefeltrinelli.it e www.Expo2015.org |
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“IN SALUTE CON GUSTO”: LA CAMPAGNA NATA PER FAR CONOSCERE LE PROPRIETÀ DEGLI ALIMENTI E FAR RISCOPRIRE IL PIACERE DELLA TAVOLA ANCHE AGLI ITALIANI MENO GIOVANI
A LUGLIO NELLE FARMACIE DI FIRENZE E PERUGIA.
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Iniziativa promossa da Confederazione italiana Agricoltori, in collaborazione con Abbott, azienda globale che opera nel settore della salute, impegnata nella ricerca e sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative per la qualità della vita delle persone. Stabilire un rapporto corretto, piacevole e consapevole, con il cibo è l’obiettivo della campagna “In salute con gusto”, promossa dalla Cia-confederazione Italiana Agricoltori, in collaborazione con Abbott, che si svolgerà a luglio nelle farmacie italiane. ‘Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei’: è la versione riveduta e aggiornata di un noto proverbio. Se una sana e corretta alimentazione è un principio valido in ogni momento della vita, diventa ancora più importante quando l’età è matura e cominciano a manifestarsi patologie croniche che spesso sono legate a deperimento organico e a scompensi quali: disturbi del sonno, dell’equilibrio, del comportamento. Un sapiente utilizzo degli alimenti è fondamentale per alleviare i disturbi e i malesseri e non peggiorare il quadro clinico. La campagna si svolgerà nelle farmacie di Firenze e Perugia durante il mese di luglio, periodo in cui il caldo e la solitudine interessano un gran numero di anziani. Quando si invecchia l’alimentazione subisce notevoli cambiamenti: si tende a mangiare meno e sempre gli stessi cibi, due atteggiamenti che peggiorano con l’arrivo dell’estate. Alimentarsi in maniera sana, specialmente in questa fase della vita e durante questo periodo, è fondamentale: ogni alimento è fonte preziosa di nutrienti, che possono migliorare le performances del sistema immunitario e aiutare a combattere i tanti disturbi dovuti a temperature elevate e all’età. L’alimentazione ha un ruolo importante per aiutare l’organismo a reagire meglio soprattutto in presenza di patologie tipiche della terza età come insonnia, disturbi del comportamento, dell’equilibrio, dell’ipertensione e del malassorbimento, oltre a tassi di colesterolo e trigliceridi fuori norma che, se non tenuti sotto stretto controllo, possono degenerare in malattie più gravi (infarto, ictus, malattie cardiovascolari). E’ utile sapere che non è consigliato mangiare alimenti fritti, salse e bevande ghiacciate. E’ preferibile evitare super alcolici e mantenere invece l’assunzione di vino, seppure limitandola a mezzo bicchiere a pasto. Il vino rosso, infatti, è particolarmente ricco di polifenoli, una classe di pigmenti vegetali, di cui sono note le proprietà antiossidanti e antimicrobiche; grazie a questi elementi il vino produce un’azione antinfiammatoria. Fondamentale, invece, che le persone mature assumano alimenti ricchi d’acqua (bisognerebbe ingerirne circa 1,6/1,7 litri al giorno). E’ consigliabile. Durante la giornata e nei pasti, mangiare molta frutta e verdura, soprattutto di stagione: anguria, melone e insalate di campo sono alimenti particolarmente indicati. La farmacia, in collaborazione con Abbott, ospiterà un agronomo della Cia-confederazione Italiana agricoltori, che sarà a disposizione per fornire consigli, suggerimenti, nozioni sugli alimenti, curiosità e aneddoti, di cui è ricca la nostra cultura enogastronomica, consegnando anche un prezioso calendario per apprendere quando consumare in stagionalità frutta e verdura. Sempre in farmacia sarà possibile consultare un opuscolo che contiene ricette nutrienti, facili da realizzare ed economiche, fattore tutt’altro che trascurabile! Il dr Giuseppe Politi, Presidente nazionale Cia, ha voluto sottolineare l’innovazione del progetto: “grazie a questo programma, è la prima volta che un agronomo abbandona il suo “habitat lavorativo” per offrire i suoi “saperi” al vasto ed eterogeno pubblico della farmacia. Un ruolo che ci gratifica e che farà riscoprire i valori del territorio, senza dimenticare il piacere di realizzare una cucina sana, genuina, gustosa, a qualsiasi età. Saranno forniti preziosi consigli per l’alimentazione anche in presenza di patologie come l’ipertensione o di tassi di colesterolo e trigliceridi fuori norma”. La campagna “In salute con gusto” è on line sul sito www.Programplus.it/insalutecongusto; informazioni, ricette scaricabili, indirizzi delle farmacie che aderiscono all’iniziativa e orari in cui sarà presente l’agronomo |
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IL GUSTO DEL TÈ – CURIOSITÀ E RICETTE SULLA BEVANDA PIÙ AMATA AL MONDO
FRANCESCA NATALI, THE TEASTYLIST, ESPERTA DI CULTURA DEL TÈ,
PUBBLICATO DA TRENTA EDITORE,
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Consumato da milioni di appassionati in tutto il mondo, il tè ha assunto le sfumature tipiche di ogni cultura e paese seguendone le specifiche tradizioni. Basti pensare che ben prima di diventare bevanda aristocratica della corte inglese, il tè era utilizzato dai cinesi per le sue miracolose proprietà terapeutiche. Nei secoli, il modo di preparare e bere il tè è cambiato notevolmente, evolvendo sino a diventare, in Giappone, una vera e propria pratica spirituale. Una via per raggiungere l’armonia e la pace interiore: il Chado. Oggi il tè è una bevanda largamente diffusa e apprezzata per le sue innumerevoli virtù tra cui il piacere stesso di prepararla seguendo ritualità codificate da secoli. Il tè è innanzitutto puro piacere così come un calice di buon vino o un arrosto cucinato con cura ma, per poterne apprezzare l’aroma e lo specifico bouquet, o per offrirlo nel modo corretto ai propri ospiti, è opportuno scoprirne le tante caratteristiche, e questo viene fatto grazie ad un metodo specifico di degustazione che utilizza e coinvolge tutti i nostri sensi. La ricerca presentata da Francesca Natali nel nuovo volume Il gusto del tè – Curiosità e ricette sulla bevanda più amata al mondo di Trenta Editore offre una prospettiva diversa ad appassionati e professionisti che ricercano un nuovo punto di vista nell’esperienza gustativa di questa meravigliosa bevanda: da tè come commodity, importato indiscriminatamente da paesi orientali a vero e proprio lusso, inteso come tempo e gesti lenti e ponderati, proprio come quelli originari che si svolgevano al tempo di Lu Yu. Il libro racconta la storia del tè, bevanda sacra e rituale dalle mille sfumature, ma contiene anche molte informazioni pratiche utili nella vita di tutti i giorni (la carta dei tè, gusti e sentori, gli abbinamenti ideali, le regole per un’infusione perfetta) oltre ad un’interessante selezione di ricette (dolci e salate) a base di tè e con relativi abbinamenti, che includono: · Risotto al tè bianco Jasmin Yin Zhen con pecorino, asparagi selvatici e pere · Scampi con avocado ghiacciato al tè oolong · Capesante con crema di piselli · Arrosto di tonno con panatura di erbe e tè oolong con anice e coriandolo · Tiramisù al tè bianco con agrumi Sweet Capri · Torta di carote · Canelé al tè Pure Delight · Tortino di cioccolato bianco e tè verde Matcha Titolo: Il gusto del tè – Curiosità e ricette sulla bevanda più amata al mondo Autore: Francesca Natali Anno di pubblicazione: 2013 Pagine: 128 a colori Prezzo di copertina: 18,00 euro Il libro è in vendita in tutte le librerie italiane e su tutti i principali siti di vendita online. Per informazioni scrivere a info@trentaeditore.It o redazione@trentaeditore.It L’autrice: Francesca Natali Da anni Francesca Natali studia le tradizioni del rito del tè nel mondo, le assapora, le elabora, ne crea un suo vissuto particolare. Ha fondato Artedelricevere a Milano, entrando nel mondo dell’accoglienza di cui il tè diventa il simbolo principe e che le ha permesso di conoscere da vicino i consumi, le passioni e le abitudini degli italiani in fatto di tè. In veste di Tea Sommelier ha strutturato la Carta del Tè per hotel e ristoranti di prestigio, ha selezionato i migliori giardini produttori di eccellenza nel mondo, ha creato mélange inediti, ha fatto consulenza per la creazione di private label, ha studiato ricette dove il tè è ingrediente d’eccellenza. Come Tea Stylist, ha saputo declinare il tè in mille occasioni d’incontro, organizzando eventi, mostre e conferenze sui rituali del tè. Dal 2012 è Direttore generale di Orientis Italia, per il quale si occupa della strategia di posizionamento italiano dei marchi di tè Kusmitea e Lovorganic. Il suo blog personale è www.Francescanatali.me |
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PER LA SERATA DELL’ASSOCIAZIONE SPADARI VIA DEL GUSTO DEDICATA AI SAPORI D’ESTATE
E IN PARTICOLARE A SUA MAESTÀ, LA FRUTTA, OTTIMOMASSIMO PROPONE UNA DEGUSTAZIONE SUL TEMA IDEATA DAL SUO CHEF STELLATO FELICE LO BASSO
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Anguria al sesamo nero con pomodori di caprino e salsa al basilico e menta - € 6,00 Macedonia di frutta e verdure croccante con tagliatelle di calamaro cotto a bassa temperatura, olio allo zenzero e pepe rosa - € 10,00 Tartare di manzo con fichi al vino rosso, noci e spuma al foie gras - € 15,00 Accompagnati dai vini Le Monde, sponsor della serata e da un sottofondo di musica live Dalle 18.30 alle 22.00 Continuano così le aperture straordinarie del giovedì di Ottimomassimo, che si ripeteranno mensilmente, aderendo all’iniziativa del comune “i giovedì di Milano”, che mira a favorire gli esercizi commerciali del centro prevedendo un giorno a settimana l’apertura anticipata di area C. La Scelta Gourmet L’altissima qualità degli ingredienti e la freschezza delle preparazioni è il fil rouge di tutta la proposta gastronomica di Ottimomassimo, che accompagna i clienti dal mattino nelle varie fasi della giornata. Cuore dell’offerta sono sicuramente i panini gourmet, preparati a vista con materie prime eccellenti e affiancati da una selezione di piatti caldi e insalate, da accompagnare magari con un calice di buon vino. Tortine, biscotti e cioccolatini rigorosamente artigianali dominano il banco pasticceria; l’offerta caffetteria include inoltre le centrifughe, le spremute, gli smoothies, i frullati, tutti preparati al momento. Menzione speciale spetta al caffè, Rainforest Alliance Certified di Caffè Ottolina, una miscela di altissima qualità prodotta nel totale rispetto delle direttive etiche e ambientali internazionali, che introduce la scelta eco-sostenibile perseguita da Ottimomassimo, anche attraverso l’utilizzo di coppette e contenitori per l’asporto in materiale riciclato e di posate realizzate con amido di mais. Unica concessione alla tradizione, le tazzine di porcellana per il caffè e i calici in cristallo per il vino. Ottimomassimo Via Spadari, ang. Via Victor Hugo – Milano - Tel. 02.49457661 www.Ottimomassimogourmet.it - info@ottimomassimogourmet.It Spadari Via Del Gusto L’associazione “Spadari Via del Gusto” – che include Pescheria Spadari, Ladurée, Ottimomassimo, Noberasco e Hotel Spadari - si propone di valorizzare e sviluppare la realtà estremamente importante e ricca di sfaccettature di Via Spadari, che racchiude in poche centinaia di metri importanti realtà enogastronomiche e di accoglienza, sia italiane sia internazionali: un “concentrato di eccellenze” di altissimo livello, ma anche di rilevanza storica per Milano. Ad accomunare queste insegne è sicuramente la location prestigiosa ed esclusiva, a due passi da Piazza Duomo e dall’affollato crocevia di Via Torino, ma che si distingue per l’atmosfera raccolta e rilassata, decisamente più rappresentativa della vera Milano. In comune ci sono anche l’altissima qualità e ricercatezza delle materie prime commercializzate, oltre al livello impeccabile del servizio, che “coccola” il cliente elevando la degustazione ad esperienza plurisensoriale. Tali scelte sottolineano una radicata attenzione al gusto e alla qualità, oltre ad un profondo rispetto per il consumatore che è proprio di tutti gli esercizi commerciali di Via Spadari e che l’Associazione “Spadari Via del Gusto” intende coltivare e valorizzare affinché rappresentino un plus per la città e un punto di riferimento per i numerosi turisti che ogni giorno visitano Milano |
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