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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Giugno 2013
BRUXELLES - LA COMMISSIONE CHIEDE ALL´ITALIA DI RECUPERARE I PRELIEVI SULLE ECCEDENZE DOVUTI DAI PRODUTTORI DI LATTE  
 
Lo scorso 20 giugno la Commissione europea ha esortato l´Italia a porre rimedio alle carenze nelle azioni di recupero dei prelievi sulle eccedenze dovuti dai produttori lattiero-caseari che hanno superato le quote individuali negli anni in cui il paese ha superato le quote latte nazionali. Le autorità italiane, nonostante le ripetute richieste della Commissione, non hanno ancora adottato le opportune misure per recuperare i prelievi dovuti tra il 1995 e il 2009, che si stima corrispondano a un importo complessivo di almeno 1,42 miliardi di euro e che sono in gran parte ancora non riscossi. La Commissione ha sottolineato la necessità di rimborsare tale somma al bilancio dello Stato, per evitare che le conseguenze ricadano sui contribuenti italiani. Il mancato recupero di questi prelievi vanifica le azioni intraprese a livello europeo per stabilizzare il mercato dei prodotti lattiero-caseari, oltre a creare distorsioni della concorrenza con altri produttori europei e italiani che hanno rispettato le quote di produzione o pagato i prelievi sulle eccedenze in caso di superamento dei limiti.  
   
   
LOMBARDIA A BRUXELLES: CATTIVA RIFORMA DANNEGGIA LA REGIONE INCONTRI DIRETTAMENTE LE REGIONI DEL NORD  
 
Bruxelles - Continua il pressing dell´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava nei confronti dei rappresentanti europei a difesa degli agricoltori lombardi, in vista della chiusura dei negoziati interistituzionali sul pacchetto di riforma della Politica agricola comune (Pac) per la programmazione 2014-2020. Il 20 giugno Fava ha incontrato a Bruxelles i collaboratori diretti del commissario europeo all´Agricoltura Dacian Ciolos, per ribadire le esigenze dell´agricoltura lombarda e, soprattutto, per evidenziare le ricadute negative, che ´questa cattiva riforma comunitaria avrà sugli agricoltori lombardi e tutta l´area agricola padana´. Aiuti Non Considerano Specificità - In particolare l´assessore Fava ha sottolineato le criticità legate alla riduzione del bilancio per la Pac e, di conseguenza, ´la riduzione del Premio unico nell´ambito del primo pilastro, che, basandosi unicamente sulla superficie agricola, non tiene adeguatamente in conto il valore aggiunto e i costi di produzione regionali´. Fava ha anche evidenziato le criticità che le attuali proposte comunitarie riverbereranno su tutto il comparto agricolo e, in particolare, su settori dell´eccellenza lombarda: riso, cereali, zootecnia e su quello lattiero-caseario. Patto Stabilità Stoppa Cofinanziamenti - L´assessore lombardo ha anche manifestato le sue preoccupazioni per le conseguenze che il Patto di stabilità potrebbe avere anche sulle risorse destinate allo sviluppo rurale, nonostante un probabile lieve incremento delle risorse stesse, perché non più cofinanziabili con risorse nazionali e regionali. ´Agli interlocutori europei - ha detto Fava - ho chiesto di valutare con attenzione l´impatto della nuova Pac proposta sull´agricoltura lombarda, che rischia di essere eccessivamente penalizzata: per molte aziende agricole c´è il rischio di non stare più in piedi´. Direttiva Nitrati Da Rivedere - L´assessore all´Agricoltura ha inoltre chiesto di rivedere l´attuale impianto della Direttiva nitrati, ormai considerato obsoleto, che comporta notevoli difficoltà attuative, in diverse regioni italiane, così come anche in alcuni Stati membri all´interno dell´Ue. Anche questo tema è finito sul tavolo del commissario Ciolos, per quanto già in questa fase le parti incontrate a Bruxelles abbiano già avallato le criticità evidenziate nell´attuazione delle disposizioni della Direttiva. Pesano I Tagli Al Bilancio Comune - I collaboratori del commissario europeo hanno ribadito, che le criticità sottolineate derivano principalmente dai considerevoli tagli applicati al bilancio Ue al settore agricolo effettuati da parte degli Stati membri e che, comunque, il criterio storico dei pagamenti diretti non può essere mantenuto per non generare discriminazioni tra Stati membri; per lo stesso motivo dovrebbe essere assicurata una convergenza minima delle risorse a livello nazionale. Difficoltà che potrebbero essere attenuate sia attraverso i pagamenti accoppiati, che assicurando la flessibilità tra i due pilastri della Pac. ´Alla luce di tali considerazioni - ha aggiunto l´assessore Fava, manifestando le forti preoccupazioni degli agricoltori delle regioni italiane del Nord - ho chiesto di incontrare personalmente il commissario Ciolos, insieme agli altri assessori delle Regioni padane, per un confronto diretto sulle problematiche aperte nel settore´.  
   
   
AGRICOLTURA. A BRUXELLES PROPOSTA NUOVA "PIATTAFORMA EUROPEA DELLE REGIONI VINICOLE MEDITERRANEE"  
 
Venezia - Difendere i criteri di certificazione per difendere la qualità del nostro vino: questo è l’obiettivo del Veneto insieme ad altre aree mediterranee che oggi si sono incontrate a Bruxelles per discutere su una nuova idea, la creazione di una "Piattaforma Europea delle Regioni Vinicole Mediterranee". Di ciò sono convinti anche i viticoltori francesi della regione della Linguadoca, che hanno invitato il Veneto e altre regioni vinicole mediterranee a questo incontro presso il Comitato delle Regioni. Sullo sfondo, il rischio che si generi confusione nei consumatori nonché una situazione di concorrenza sleale, a causa della diffusione di vini non certificati ma che assumono comunque il nome di qualcuna delle varietà di vitigni. “L’iniziativa per la creazione di una piattaforma vitivinicola euro-mediterranea – ha specificato l’assessore veneto all’agricoltura Franco Manzato - sarà quindi mirata alla difesa delle denominazioni e indicazioni geografiche nella presentazione dei vini che riportano i nomi di vitigno”. L’incontro presso il Comitato delle Regioni ha avuto principalmente lo scopo di fare il punto della situazione nonché di evidenziare possibili margini di collaborazione per il futuro tra le regioni invitate.  
   
   
MARONI A BRUXELLES:EVITARE DUMPING SU NOSTRI VINI IN CINA  
 
Bruxelles - ´Ho rappresentato a Barroso le mie preoccupazioni per la vicenda del contenzioso fra Ue e Cina, che deriva dalla decisione della Commissione di aprire una procedura di dumping per l´importazione di pannelli solari, alla quale la Cina ha reagito con una serie di iniziative che possono comportare riflessi negativi sulle importazioni di vino da parte dell´Europa´. Lo ha comunicato il 21 giugno il presidente della Regione Roberto Maroni nell´ambito della conferenza stampa che ha seguito l´incontro con il presidente della Commissione Ue Barroso. ´Siamo molto preoccupati - ha spiegato Maroni -, perché per l´Italia e per la Lombardia le importazioni di vino in Cina non sono così rilevanti in termini assoluti, ma il trend di crescita è impressionante: per la Lombardia +85 per cento nel 2012 sul 2011. Siamo ancora nella dimensione di pochi milioni di euro, ma, se si mantenesse così, nel giro di un decennio la Cina potrebbe diventare il primo Paese per l´importazione di vino dalla Lombardia. Dobbiamo evitare che, proprio dalla Cina, arrivi una politica restrittiva come ritorsione per una procedura presa correttamente su iniziativa di una azienda tedesca, ma che riguarda i pannelli solari´.  
   
   
MERCATO INTERNO: LA COMMISSIONE HA PROPOSTO L´UNGHERIA DAVANTI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER CONTESTARE LE CONDIZIONI RESTRITTIVE SULLA QUESTIONE DEI BUONI PASTO E DI ALTRI BENEFICI IN NATURA  
 
Bruxelles - La Commissione europea ha deciso il 20 giugno, di portare l´Ungheria alla Corte di giustizia dell´Unione europea per contestare la sua legislazione in materia di rilascio di pranzo, il tempo libero e di buoni vacanza. La Commissione ritiene che le restrizioni introdotte dalla normativa ungherese in vigore dal 1 gennaio 2012 sono in contrasto con i principi fondamentali della libertà di stabilimento e la libera prestazione dei servizi, sanciti dal trattato sul funzionamento dell´Unione europea (articoli 49 e 56 Tfue) e in contrasto con la direttiva sui servizi ( direttiva 2006/123/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006 relativa ai servizi nel mercato interno). Nel 2011, l´Ungheria ha modificato la sua legislazione in materia di emissione di buoni per i pasti (caldo e freddo), il tempo libero e vacanze, concessi dai datori di lavoro ai loro dipendenti, e considerati come prestazioni in natura e quindi soggetti alle norme di sicurezza sociale fiscale più favorevole e. Questa legislazione è entrata in vigore il 1 ° gennaio 2012 con nessun periodo o misure transitorie significativo. In precedenza, vi erano condizioni specifiche ai datori di lavoro che emettono buoni caldo ea freddo pasto ai propri dipendenti, o per la forma di tali buoni. Questa nuova normativa ha creato un monopolio per una fondazione pubblico competente per il rilascio buoni-pasto freddo (cartaceo o elettronico) e buoni-pasto caldo (carta), concessi dai datori di lavoro ai loro dipendenti. Inoltre, stabilisce condizioni molto rigorose per il rilascio di certificati per i pasti caldi, il tempo libero e le vacanze, considerato come prestazioni in natura, che potrebbero non essere più in forma elettronica. Questa nuova legislazione significa che gli operatori presenti sul mercato buoni pasto caldo e freddo per diversi anni sono ora esclusi dal mercato per i voucher considerate prestazioni in natura, l´ingresso di nuovi operatori è resa più difficile e la libera prestazione di servizi è impossibile. L´allocazione del reddito di questo nuovo monopolio di spesa sociale non può essere un motivo valido che giustifichi le restrizioni in atto. Dal momento che l´Ungheria non ha adeguato la sua legislazione in linea con il parere motivato inviato nel novembre 2011 ( Memo/12/876 ), la Commissione ha deciso di portare il caso dinanzi alla Corte di giustizia. Il deferimento alla Corte di giustizia è l´ultima fase della procedura di infrazione.  
   
   
FVG, COSPALAT: SERRACCHIANI, SBIGOTTITA E INDIGNATA  
 
Trieste, "Sono sbigottita e indignata: bisogna uscire prima possibile da questo clima pernicioso per la legalità e la salute, in cui alle notizie sulle quote latte si aggiungono le cronache criminali di casa nostra". Così la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani in merito all´inchiesta dei Nas che ha portato il 20 giugno all´arresto dei vertici di Cospalat Fvg per commercio di latte tossico. "Confido che la Magistratura e le forze dell´Ordine - prosegue Serracchiani - facciano chiarezza nel minor tempo possibile sui fatti contestati che, se accertati, sono particolarmente gravi e ingiustificabili". "Colgo l´occasione - aggiunge la presidente Serracchiani - per ringraziare le forze dell´Ordine che, con il loro operato, danno dimostrazione di efficacia nell´attività di vigilanza e controllo e presidiano utilmente la sicurezza alimentare".  
   
   
OGM: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE LA POLONIA ALLA CORTE PER IL MANCATO RISPETTO DELLE NORME COMUNITARIE IN MATERIA DI MONITORAGGIO DELLA COLTIVAZIONE DI OGM  
 
La Commissione ha deciso il 20 giugno, di deferire la Polonia alla Corte di giustizia europea per il mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di monitoraggio della coltivazione organismi geneticamente modificati ". La direttiva 2001/18/Ce prevede che i luoghi di coltivazione di Ogm sono notificati alle autorità nazionali competenti, iscritti in un registro istituito dallo Stato membro, e resi noti al pubblico. Questo processo assicura che informazioni adeguate messe a disposizione del pubblico, il monitoraggio permette di possibili effetti degli Ogm sull´ambiente, e permette la creazione di misure di coesistenza. La Polonia ha finora omesso di includere tali requisiti nella propria legislazione nazionale. Gli Ogm possono essere coltivati ​​nell´Ue e che siano stati autorizzati a questo scopo, e dopo aver superato con successo una valutazione dei rischi per la salute umana e animale e per l´ambiente. Il 22 novembre 2012, la Commissione ha inviato un parere motivato, che chiede alla Polonia di adottare misure per affrontare le carenze nell´attuazione della legislazione Ue relativa al monitoraggio delle colture Ogm. Polonia finora, nonostante i ripetuti inviti da parte della Commissione di includere tali requisiti nella legislazione nazionale ha mancato ad un adeguato rispetto del diritto comunitario applicabile.  
   
   
LA SALUTE DEGLI ANIMALI: LA COMMISSIONE DEFERISCE LA SVEZIA A CORTE PER NON AVER FINE TEST PARATUBERCOLOSI DI BOVINI  
 
Bruxelles - La Commissione ha deciso il 20 giugno, di deferire la Svezia alla Corte di giustizia europea per la mancata corretta attuazione della direttiva 64/432/Cee , continuando la pratica della sperimentazione bovini importati da altri Stati membri per la paratubercolosi. Le condizioni di polizia sanitaria armonizzate per il commercio di animali della specie bovina di cui alla direttiva 64/432/Cee non prevedono i requisiti sanitari per la paratubercolosi. Inoltre, obbligatoria test post-arrivo scoraggia gli agricoltori svedesi di introdurre bovini provenienti da altri Stati membri dell´Ue, che hanno l´effetto equivalente a restrizioni quantitative. Pertanto, non può essere giustificata ai sensi dell´articolo 36 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue), che regola le restrizioni e divieti sulle importazioni. Paratubercolosi non è tra quelle malattie degli animali per i quali l´Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (Oie) ha emesso norme sul commercio internazionale. Allo stesso modo nella Ue senza ulteriori garanzie sanitarie sono stabiliti in relazione a questa malattia. Questo è anche a causa della mancanza di test diagnostici accurati. Svezia fino ad ora, e nonostante i ripetuti inviti da parte della Commissione, è venuta meno ad un adeguato rispetto del diritto comunitario applicabile.  
   
   
AGRICOLTURA: CON IL NUOVO PSR TANTE RISORSE ALL´ABRUZZO CONSUMO OLIO ABRUZZESI ANCORA TIEPIDI  
 
Pescara - "I soldi per l´Abruzzo sul nuovo Psr 2014-2010 saranno tanti. Si tratta ancora di indiscrezioni, ma le premialità per la nostra regione, tra le prime per spesa comunitaria, faranno sentire il loro peso". Lo ha anticipato l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, intervenuto a Pescara ai lavori della tavola rotonda "Oli dop primato di un paese di eccellenze", nel corso della quale è stata presentata una guida, a cura di Federdop olio, sulla quale imparare a scoprire il sapore ed il valore dell´olio extravergine di oliva. Un prodotto dalle grandi qualità salutistiche ma ancora sottovalutate o poco conosciute dagli italiani. Secondo Febbo sarà proprio il nuovo il nuovo Piano di sviluppo rurale lo strumento adatto a "superare le lacune di una legislazione comunitaria sorda e cieca rispetto a certe problematiche". "Alcune vittorie, sul piano normativo, per la tutela della tipicità siamo riusciti a coglierle, come quella sull´etichettatura, ma altro deve essere fatto e lo faremo utilizzando la leva della programmazione regionale, puntando sulla qualità". Nonostante l´olio extra vergine abruzzese mostri dinamismo e si faccia apprezzare negli eventi più prestigiosi, resta ancora bassa la consapevolezza degli abruzzesi verso le grandi qualità di un prodotto tipico ed unico delle nostre colline. "Fino a due anni fa - ha precisato l´Assessore - il consumo interno non superava il 40 per cento. Lo abbiamo spinto al 50 e speriamo arrivi al 90 per cento ma è chiaro che i primi a dover apprezzare questo prodotto debbano essere proprio gli abruzzesi". In Italia la conoscenza del prodotto olio sono bassissime così com´è forte il peso della contraffazione dei marchi italiani. Ne hanno parlato il presidente Federdop Olio, Silvano Ferri, e il vice questore aggiunto del Corpo forestale dello Stato, Amedeo De Franceschi. Allo scopo di corroborare la consapevolezza del prodotto e arginare il fenomeno della frode, la Federdop ha dato alle stampe una guida nazionale, dedicata a tutti gli olii a denominazione di origine protetta. "Una iniziativa a favore dei consumatori", ha precisato Ferri. "La guida deve servire a garantire il consumatore nella opportunità di fare un acquisto giusto distinguendo tra qualità e prezzo. Quando parliamo di dop parliamo di un prodotto intimamente legato al territorio". "Il marchio dop è un marchio di sicurezza alimentare - avvisa De Franceschi - e di ambiente sano. Il dop è l´unica garanzia di acquistare un prodotto sicuro". La guida, che sarà distribuita ai livelli politico-decisionali del Governo, oltre ad elencare le caratteristiche organolettiche e storiche delle dop regionali, contiene anche consigli utili sulla conservazione, propone domande ricorrenti sull´uso dell´olio, specifica il ruolo dell´olfatto e dell´assaggio nella sua conoscenza, e offre un decalogo per acquistare consapevolmente un olio Dop.  
   
   
NASCE IN TOSCANA LA “SCUOLA DELL’OLIO”. COLLABORAZIONE FRA REGIONE E UNIOCAMERE TOSCANA  
 
Firenze – Nasce in Toscana la “Scuola dell’Olio”. Regione Toscana e Unioncamere sono infatti firmatarie di un protocollo sul progetto quadro “Scuola dell’Olio” che verrà presentato pubblicamente domani, 21 giugno, a Villa Montepaldi (San Casciano Val di Pesa) durante un convegno intitolato: “La valorizzazione delle produzioni olearie toscane” che avrà inizio intorno alle 9,15 per concludersi intorno alle 16,30. Regione e Unioncamere Toscana sono entrambe membri del “Tavolo regionale della filiera olivicolo-olearia” e collaborano a sostegno del comparto e per il miglioramento della qualità dell’olio d’oliva toscano. L’obiettivo è conbattere la crisi del settore riaffermando la qualità certificata e la distinguibilità dell’olio extravergine d’oliva toscano. Così Regione Toscana e Unioncamere Toscana hanno firmato, nelle persone dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Salvadori e del presidente dell’Unione regionale Vasco Galgani, un protocollo di intesa per un progetto quadro denominato “Scuola dell’Olio”, con l’intento di riaffermare l’importanza strategica ed economica del settore olivicolo – oleario della Toscana e farlo crescere in qualità mediante lo sviluppo delle conoscenze e la divulgazione delle informazioni ai soggetti della filiera. Il progetto si propone inoltre di trasferire agli operatori e ai consumatori le conoscenze frutto della ricerca, ribadire il ruolo centrale dell’olio extravergine d’oliva di qualità negli usi culinari e per la salute, con particolare riferimento alla prevenzione di alcune malattie, nonché l’importanza della coltivazione dell’olivo per il turismo e l’ambiente dei territori; vuole inoltre promuovere la cultura dell’olio extravergine d’oliva di qualità presso il consumatore e renderlo consapevole nell’acquisto e negli usi in cucina. L’accordo ha la durata di tre anni e prevede un programma di attività finalizzate a questi obiettivi da parte di Unioncamere Toscana. Domani a villa Montepaldi a San Casciano la presentazione Il programma della giornata di domani prevede, nella sessione mattutina, l’illustrazione dei risultati del progetto Oleosalusistem Misura 124 Psr Toscana 2007/2013; mentre in quella pomeridiana sarà presentata la “Scuola dell’Olio” e il catalogo della Selezione Regionale degli oli extra vergini di oliva Dop e Igp della Toscana 2012/2013, iniziativa realizzata da Regione Toscana e Unioncamere Toscana tramite Toscana Promozione e con il supporto di Metropoli, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze – Divisione Laboratorio Chimico Merceologico, con consegna degli attestati di partecipazione alle aziende selezionate. Interverranno l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori ed Enrico Ciabatti, segretario generale di Unioncamere Toscana. Salvadori e Galgani: “Con la scuola dell’olio un salto di qualità per valorizzare il nostro prodotto” “Il settore olivicolo e oleario – commenta l’Assessore Salvadori – per la sua importanza e al tempo stesso per le criticità che manifesta è stato oggetto negli ultimi anni di particolari approfondimenti attraverso il lavoro di un apposito tavolo di filiera, nel quale si è manifestato un clima di collaborazione fra i tanti soggetti che vi hanno partecipato. Tra le tante proposte emerse dal tavolo, la “Scuola dell’olio” è certamente una delle iniziative ad essere state attivate, grazie anche al costruttivo rapporto di lavoro con Unioncamere Toscana.” Aggiunge il Presidente Galgani: “La firma del Protocollo per la Scuola dell’Olio è il suggello della collaborazione fra la Regione Toscana e il Sistema camerale, che da anni operano congiuntamente per il sostegno e lo sviluppo del comparto olivicolo-oleario. Tante iniziative, a favore del miglioramento della qualità delle nostre produzioni e sul controllo di queste sono state realizzate. La Scuola dell’Olio deve diventare il soggetto attraverso il quale il nostro olio e, più in generale, la nostra olivicoltura, fa davvero un salto di qualità in linea con la tradizione toscana riconosciutaci a livello internazionale”.  
   
   
CORPI FORESTALI: INTESA STATO-REGIONE FVG SU TUTELA AGROALIMENTARE  
 
Trieste - Tra la Regione Friuli Venezia Giulia - direzione centrale Risorse rurali, agroalimentari e forestali ed il Corpo Forestale dello Stato, è stato firmato un atto d´intesa finalizzato all´attuazione di una stretta collaborazione tra gli organismi di controllo ufficiale che, tra le varie attività istituzionali, operano nelle specifiche competenze del settore agroalimentare, agro-ambientale e del benessere animale. In sintesi, il principale intendimento è garantire la sicurezza alimentare del consumatore, di contrastare le frodi alimentari dei prodotti italiani e di impedire il traffico illecito degli animali da affezione. Problematiche che negli ultimi anni stanno diventando un fenomeno sempre più esteso e preoccupante, alle quali deve essere dedicata la necessaria attenzione soprattutto in Friuli Venezia Giulia che, per la sua particolare posizione geografica, si colloca tra i principali crocevia nazionali dei flussi commerciali da e verso i Paesi dell´Est europeo dando luogo, per gli stessi motivi, ad un estensione di questi fenomeni anche alle regioni limitrofe ed al rimanente territorio italiano. Un altro elemento importante dell´intesa è l´ottimizzazione delle risorse umane a disposizione delle reciproche amministrazioni citate, sia per garantire un adeguato numero di persone sul territorio, sia per l´incremento di professionalità che si acquisisce con il lavoro congiunto, sia per la necessità di uniformare le attività da svolgere sul territorio con gli altri organi di controllo; proponimento, quest´ultimo, introdotto di recente dal Mipaaf e dall´Icqrf (rispettivamente Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Ispettorato Centrale Controllo Qualità e Repressione Frodi Alimentari). Per concretizzare tali progetti a partire dal 19 aprile 2013, il Corpo Forestale dello Stato ha istituito in Friuli un Ufficio per il contrasto ai crimini agro-ambientali e per il controllo del traffico illegale degli animali da affezione, che dipenderà dal Comando regionale del Veneto e lavorerà in sinergia con la Struttura Centrale di riferimento regionale per la materia agro-alimentare, sicurezza alimentare e biosicurezza del Servizio del Corpo Forestale del Friuli Venezia Giulia (saranno pertanto escluse le attività legate al benessere animale).  
   
   
PESCA. DISTRETTO ALTO ADRIATICO PROPONE NUOVE LINEE AL MINISTERO  
 
Venezia - Si è tenuto il 20 giugno a Bologna, nella sede della Regione Emilia Romagna, il terzo incontro del Distretto Alto Adriatico in presenza del coordinatore ed assessore veneto Franco Manzato, dell´assessore emiliano Tiberio Rabboni, dell´assessore friulano Sergio Bolzonello e di Pietro Gasparri, della Direzione generale della pesca marittima e dell´acquacoltura del Mipaaf. “La presenza ministeriale – ha detto Manzato - è necessaria per dare garanzia al Distretto che le richieste inoltrate vengano effettivamente ratificate e trasferite poi in sede comunitaria”. All´ordine del giorno sono stati posti quattro punti fondamentali: la questione del fermo pesca biologico, proponendo per l´anno corrente il periodo dal 22 luglio all’1 settembre; la nuova programmazione dei fondi Feamp 2014-2020, chiedendo di verificare le possibilità di spesa per evitare il disimpegno; la possibilità di istituire un marchio identificativo del pescato dell´Alto Adriatico; il pagamento del fermo pesca e la cassa integrazione. “Altresì, abbiamo ricevuto dal Ministero aggiornamento in merito al bando per gli arresti definitivi, conclusosi lo scorso maggio - ha spiegato l´assessore Manzato. Le domande presentate sono state rispettivamente 36 in Friuli Venezia Giulia, 60 per la Regione del Veneto e 90 in Emilia Romagna. Seguirà prossimamente la pubblicazione della graduatoria e la fase istruttoria, nella quale le Regioni adotteranno i decreti di concessione. A questa fase farà seguito la consegna delle licenze di pesca da parte degli operatori”.  
   
   
IN PROGRAMMA IL CONCORSO FOTOGRAFICO “RURAL4CLICK”, ORGANIZZATO DALL’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA E DALL’AUTORITÀ DI GESTIONE DEL PSR CALABRIA  
 
L’assessorato regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione, guidato da Michele Trematerra, ha annunciato che sarà realizzato il concorso fotografico “Rural4click”, organizzato dall’Autorità di Gestione del Psr Calabria 2007/20013 e dal Dipartimento regionale all’Agricoltura, con l’obiettivo di valorizzare i mille volti del territorio rurale calabrese. Un’iniziativa che attraverso le immagini fotografiche, mira a promuovere l’ambiente rurale e le immense risorse della nostra regione. Quattro i temi del concorso: paesaggio e ruralità, biodiversità, frutti del lavoro e tema libero nell’ambito del settore agricolo e forestale. Le foto verranno valutate da una commissione interna all’amministrazione regionale e da una giuria popolare basata sul numero di “preferenze” ottenute da ciascuna fotografia pubblicata sulla pagina Facebook “Psr Calabria”. Fra tutti i partecipanti, verranno scelti i candidati che si saranno distinti per originalità, centralità del tema e qualità espressiva. Gli esiti del concorso verranno resi noti il prossimo 12 luglio, nel corso della giornata dedicata al “Comitato di Sorveglianza del Psr Calabria 2007/2013”, ed il vincitore riceverà in premio un soggiorno – weekend per due persone in un agriturismo calabrese. L’iniziativa è rivolta a tutti i beneficiari, attuali e potenziali, del Psr Calabria 2007/20013, agli amanti della natura e del mondo rurale, ed agli appassionati di fotografia. Per poter prendere parte all’iniziativa, le fotografie, necessariamente inedite, dovranno essere espressione del territorio della regione Calabria e georeferienzate nell’ambito delle aree beneficiare del Psr Calabria. Il termine per presentare la domanda di iscrizione e per inviare le fotografie è stato eccezionalmente prorogato a venerdì 5 luglio. Il regolamento completo, comunque, potrà essere visionato e scaricato direttamente dal sito internet http://www.calabriapsr.it/  
   
   
DELVERDE PRESENTA I SUOI PROGETTI IN RUSSIA E IL“PASTA SOMMELIER”  
 
Delverde estende le sue mire sulla Russia con una serie di investimenti mirati. I nuovi progetti del pastificio di Fara San Martino sono stati illustrati nei giorni scorsi nella foresteria aziendale, in presenza della stampa e di una delegazione di rappresentanti della rete commerciale russa. In particolare il sostegno a supporto della presenza in Russia arriverà con un progetto di investimenti di 4-500mila euro, che comprendono anche numerose attività di comunicazione. Oltre alla presentazione della nuova versione del sito Delverde e dei principali social network (facebook e twitter) in lingua russa, è stata infatti annunciata anche una campagna stampa importante su Condè nast Russia (in particolare sulle rispettive edizioni di Vogue e Glamour), che partirà dal mese di luglio per un anno. "Una campagna che punta molto sull´eleganza, perchè in Russia è molto importante associare l´immagine della pasta ad un concetto di qualità -spiega Anna Lanzani, International Marketing Director Delverde - non a caso la modella indossa un abito Valentino, una borsa Bottega Veneta e delle scarpe Rocco Barocco" Primo paese Bric per Pil pro-capite (circa 17mila dollari nel 2012) con una popolazione di oltre 140 milioni di potenziali consumatori e un ceto medio in sistematica espansione, la Russia rappresenta senza dubbio uno dei mercati più interessanti su cui investire, in particolare a seguito dell’ingresso del paese nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, perfezionato nel 2012, cui inevitabilmente, grazie all’abolizione di molte barriere doganali, farà seguito un processo di liberalizzazione del mercato. Più nello specifico l’export di Delverde verso la Federazione Russa ha registrato dal 2011 al 2012 un significativo + 17% e adesso punta a fare un salto del 30% nel mercato distributivo dell’Est. “Nel primo trimestre del 2013 il totale dell´export italiano verso la Russia ha registrato una crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, per un valore di circa 2 miliardi, superando così l´export francese (che sull´intero anno 2012 aveva registrato 10mld di export contro i 9 miliardi dell´Italia ) e occupando la sesta posizione nella graduatoria dei principali fornitori della Russia – spiega il Ceo di Delverde Luca Ruffini - Se guardiamo al settore eno-agroalimentare, con oltre 100milioni di euro registrati da gennaio a marzo 2013, la quota dell´Italia è cresciuta del 33% rispetto allo stesso periodo del 2012, evidenziando in particolare una crescita del 29% per le paste alimentari. Alla luce di questi dati è facile capire perché la Russia stia diventando un mercato sempre più importante per il nostro brand – prosegue Ruffini – anche perché in questo Stato, ancor più che negli altri Paesi emergenti, si sta evidenziando una crescente richiesta di prodotti di alta qualità. Riteniamo dunque che la nostra offerta di un prodotto premium, possa trovare sicuri riscontri con un consumatore che sta diventando sempre più esigente. In particolare la nostra strategia prevede la penetrazione in centri abitati ancora poco attaccati dalla concorrenza, ben consapevoli del fatto che chi arriva prima può sfruttare un importate vantaggio competitivo. Dunque non puntiamo solo a Mosca e San Pietroburgo, ma anche ad Ekaterinburg, Niscnigo, Nijnii Novgorod, Krasnodar, Kazan utilizzando principalmente il network dei retail”. Rimanendo in tema di qualità, un altro investimento del pastificio riguarda al progetto il “Pasta Sommelier”, il nuovo format studiato e promosso dal pastificio Delverde per educare i consumatori a riconoscere una pasta di elevato livello qualitativo. Il nome esprime subito l’idea di fondo del progetto: proprio come un sommelier fa con il vino, anche un vero degustatore di pasta sarà in grado, tramite un’analisi accurata, di individuare e descrivere le caratteristiche della pasta, analizzandola attentamente sia a crudo, sia dopo la cottura. Nei mesi scorsi esperti di pasta, nutrizionisti, tecnici, giornalisti enogastronomici, hanno dato il loro contributo, dietro le quinte, per arrivare a definire insieme al management aziendale, un format altamente professionale ma al tempo stesso di facile comprensione per tutti. Gesti e osservazioni tecniche, noti fino ad oggi solo a una stretta cerchia di professionisti, sono stati così resi disponibili e divertenti grazie a un “protocollo di degustazione”, secondo il quale per una corretta degustazione della pasta è opportuno coinvolgere ben quattro sensi per un’analisi visiva (prima, durante e dopo la cottura); tattile (prima e dopo la cottura); olfattiva (prima, durante e dopo la cottura) e gustativa (dopo la cottura) guidata da precise scale colorimetriche, scale degli aromi e così via. Il format Pasta Sommelier, presentato a Milano il 20 maggio scorso e alla stampa di New York lo scorso 11 giugno, prenderà poi vita a partire dal 20 giugno grazie agli chef del Team Delverde che lo esporteranno negli Stati Uniti, poi in Canada ed appunto in Russia e nelle principali città europee, così come avevano fatto lo scorso anno con la meal experience che aveva riscosso grande apprezzamento di pubblico e ampia risonanza sulla stampa italiana e americana (tra cui il New York Times, l’International Herald Tribune e il Daily Mail). Il Pastificio Delverde Nata alla fine degli anni ‘60 nel solco di una tradizione pastaia che si è sviluppata nel territorio abruzzese a partire dalla metà dell’800, Delverde è oggi una delle aziende leader mondiali del settore, l’unica in Italia con posizionamento premium impegnata nella produzione sia della pasta secca sia della pasta fresca, entrambe realizzate con 100% semola di grano duro di alta qualità. La proprietà di Delverde fa capo al gruppo “Molinos Rio de la Plata s.A.”, tra i principali player nel settore agroalimentare dell’America Latina, che tra il 2009 e il 2010 ha acquisito l’intero pacchetto azionario dell’azienda abruzzese, situata a Fara San Martino, piccolo borgo pedemontano in provincia di Chieti riconosciuto come una delle capitali della pasta italiana e considerato modello di eccellenza tra i distretti del “made in Italy”. Delverde è inoltre l’unico pastificio a livello mondiale situato all’interno di un Parco naturale, il Parco nazionale della Maiella, ai piedi della sorgente del fiume Verde da cui prende nome l’azienda e la cui acqua purissima rappresenta un elemento naturale fondamentale per la produzione di una pasta di altissima qualità. Anche in virtù di questa particolare collocazione, Delverde è considerata uno dei più interessanti esempi italiani per capacità di coniugare sviluppo produttivo, forte legame con la tradizione pastaia del territorio e grande attenzione alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale. Delverde produce ed esporta in 65 paesi 130 formati diversi tra pasta fresca e secca di semola, all’uovo, biologica e integrale-bio, utilizzando trafile di bronzo e processi di essiccazione a bassa temperatura, che consentono di preservare i valori nutrizionali e il gusto delicato di grano naturale nonché quella ruvidità e quel “cuore tenace” caratteristici di questa pasta e ormai riconosciuti ed apprezzati dagli intenditori e dagli chef di tutto il mondo  
   
   
ALCE NERO E UNIONE ITALIANA RISTORATORI: UNA PARTNERSHIP TUTTA BIO L’ACCORDO PUNTA AD ESALTARE I SAPORI, LA QUALITÀ E LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DEI PRINCIPALI PRODOTTI ALCE NERO, PROTAGONISTI DI RICETTE ESCLUSIVE APPOSITAMENTE REALIZZATE DA IGLES CORELLI E ALTRI CHEF UIR.  
 
Alce Nero, lo storico marchio di oltre mille soci agricoltori biologici in Italia e nel Mondo, annuncia di aver siglato un accordo all’insegna della cucina con ingredienti biologici buoni, sani e puliti con Uir. Al centro della collaborazione: la valorizzazione degli alimenti biologici Alce Nero, che nascono da un’agricoltura che rispetta la terra, l’ambiente e l’uomo. I prodotti Alce Nero non solo nutrono con gusto, ma sono anche realizzati con precise scelte sugli ingredienti, evitando ogni tipo di conservante, edulcorante, sostanza chimica che mascheri il sapore, oli saturi come quello di palma o addensanti come la pectina. Nata nel 1971, l´Unione Italiana Ristoratori è l´Associazione leader in Italia nella promozione della cucina italiana di qualità. La filosofia della ristorazione Uir si basa, principalmente, sulla valorizzazione dei prodotti del territorio di appartenenza di ogni associato. La scelta delle migliori materie prime, unitamente alla creatività dei cuochi, è fondamentale nella creazione di piatti che siano espressione della grande cucina che la Uir rappresenta. Dieci nuove video ricette d’autore realizzate all’insegna delle “quattro stagioni dei sapori”, curate dall’estro creativo del celebre Igles Corelli, dal giovane ma già affermato Alessandro Deho’ e dall’estroso e geniale Fabrizio Barontini, saranno presto disponibili sul sito alcenero.Com. “Abbiamo deciso di siglare questa collaborazione con l´Unione Italiana Ristoratori non solo per esaltare l´arte della buona cucina biologica e per offrire nuovi suggerimenti ai nostri fruitori ma anche per valorizzare il gusto e la bontà del nostro biologico”, ha commentato Nicoletta Maffini, Responsabile marketing Alce Nero e Mielizia Spa. “Questa partnership ci permetterà inoltre di avvicinarci ad un settore per noi di sicuro interesse che speriamo possa portare a nuove collaborazioni commerciali” Infine, i prodotti Alce Nero saranno i protagonisti del menù della Serata di Gala Uir al Casinò di Campione d’Italia. Alce Nero Alce Nero è il marchio che caratterizza i prodotti di oltre mille agricoltori biologici e apicoltori, impegnati dagli anni ´70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani, nutrienti. Gli alimenti Alce Nero nascono da un’agricoltura che rispetta la terra e non utilizza sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi. Passione, esperienza, valorizzazione delle colture del proprio territorio e della sua storia sono al centro dell’attività di tutti i soci produttori, cui si aggiunge il massimo rispetto per la natura, l’ambiente, le persone e per il loro lavoro. Un impegno che parte dall´Italia per essere condiviso dai soci internazionali in Costa Rica, Brasile, Nicaragua, Perù e India dove nascono i prodotti biologici Fairtrade Alce Nero tipici di questi paesi. Alce Nero è uno dei marchi con cui il gruppo bolognese Alce Nero & Mielizia Spa, un´impresa che, da oltre 30 anni, produce, trasforma e distribuisce direttamente i propri alimenti biologici in Italia e nel mondo. Www.alcenero.com  
   
   
SACLÀ: IL COUS COUS PRONTO ALL’USO RINFRESCA LA NOSTRA ESTATE  
 
Saclà lancia sul mercato il nuovissimo Cous Cous pronto all’uso, proposto nella versione Con Verdure e Con Verdure e Pollo: l’azienda reinterpreta così una ricetta che deriva dalla tradizione culinaria nordafricana e mediterranea, valorizzandola e arricchendola con i sapori tipici della cucina italiana. Saclà grazie a questo nuovo prodotto consolida il processo di differenziazione ed innovazione messo in atto negli ultimi anni: si approccia infatti per la prima volta al mercato dei banchi frigo a libero servizio, con la creazione di una nuova Divisione Aziendale dedicata allo sviluppo commerciale di nuovi prodotti. Il Cous Cous Saclà viene preparato con semola di grano duro ridotta in grani finissimi unita a verdure e altri ingredienti. La versione Con Verdure contiene carote, zucchine, cipolle, peperoni rossi e piselli che, insieme ad una spolverata di rosmarino e Curry, conferiscono al piatto il giusto equilibro organolettico donandogli un’ottima aromaticità. Il Cous Cous con Verdure e Pollo vede l’aggiunta di gustoso Pollo Italiano che rende il piatto ancora più nutriente, per una ricetta in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Il Cous Cous Saclà è perfetto per l’estate anche grazie alla sua praticità: è infatti proposto in vaschette monoporzione da 200g ed è ottimo sia fresco che scaldato in padella o in microonde, ideale quindi come piatto da portare in spiaggia o in ufficio. Ma il Cous Cous Saclà è anche un’ottima base per scatenare la fantasia in cucina con piatti originali dal sapore esotico: può essere infatti utilizzato per realizzare antipasti, aperitivi finger food o come ripieno per verdure al forno. Roberto Gheritti, Direttore Commerciale Italia F.lli Saclà S.p.a., dichiara: "Ci siamo avvalsi dell´elevato know how di Saclà nella preparazione di prodotti alimentari a base di verdure, competenza che il mercato ci riconosce da più di 70 anni. Siamo molto soddisfatti del nuovo Cous Cous Saclà perché è un piatto gustoso, leggero e moderno al passo con i nuovi trend di consumo". Il Cous Cous con Verdure e il Cous Cous con Verdure e Pollo sono disponibili alla vendita dal 1° giugno. Il prezzo al pubblico indicativo è di 2,99 Euro  
   
   
FONDAZIONE FELTRINELLI PER EXPO 2015: AL VIA LABORATORIO EXPO, LA SCIENZA MONDIALE A MILANO  
 
La Fondazione Feltrinelli realizza un percorso in tre anni di studio ricerca e divulgazione sui temi di Expo 2015 coinvolgendo i migliori giovani ricercatori, mettendo in rete le università italiane con quelle internazionali e portando a Milano i guru del settore L’industria alimentare riuscirà a nutrire il pianeta in un contesto di sviluppo sostenibile? È solo una questione economica e di risorse naturali oppure sviluppo sostenibile significa anche equità, partecipazione e integrazione sociale? Laboratorio Expo, il progetto della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli curato dal professor Salvatore Veca per Expo 2015 e presentato al Teatro Franco Parenti di Milano alla presenza del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del Sottosegretario regionale con delega ad Expo, Fabrizio Sala, del Commissario di Expo 2015 Giuseppe Sala e di Carlo Feltrinelli, Presidente della Fondazione Feltrinelli, indagherà i temi legati al cibo, alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo sociale realizzando in tre anni workshop tematici, laboratori di ricerca e colloqui internazionali che porteranno a Milano i migliori specialisti mondiali e coinvolgeranno il pubblico in un percorso di avvicinamento al 2015 ricco di eventi pubblici e iniziative didattiche. “Il Laboratorio Expo della Fondazione Feltrinelli e della società Expo, con la sua attenzione ai giovani e alla cultura partecipata, - dichiara il Sindaco Giuliano Pisapia - è dimostrazione tangibile dell’impegno della città di Milano per lo sviluppo del dibattito e della ricerca sui temi strategici di Expo 2015. E’ la seconda tappa di un percorso già avviato con la creazione del Comitato Scientifico per Expo del Comune in collaborazione con le sette università milanesi. Oggi è tempo di mettere l’acceleratore proprio sui temi di Expo. Milano vuole essere protagonista ad alto livello di un dibattito strategico per un futuro dell’umanità più equo e più sicuro. Anche così confermerà la sua anima di città internazionale, capace di moltiplicare le sue relazioni scientifiche, economiche e sociali con il resto del mondo”. “Laboratorio Expo, sostiene Salvatore Veca, ha due scopi principali: approfondire e comunicare. Da una parte intendiamo indagare, nell’ambito della ricerca internazionale, le idee base di Expo 2015 secondo tutti gli aspetti dello sviluppo sostenibile: da quello etico a quello economico, dalla cultura alla tecnologia, ai modi di convivere e condividere. Dall’altra vogliamo comunicare i risultati della ricerca scientifica in pubblico e al pubblico. Perché ciò che conta veramente sono lo sviluppo umano e la qualità di vita per le persone. Per chiunque. Ovunque nel mondo”. Sono quattro i principali ambiti d’indagine del progetto: la sostenibilità della filiera alimentare, curato da Claudia Sorlini dell’Università degli Studi di Milano, gli usi legati al cibo in una prospettiva interculturale, curato da Ugo Fabietti dell’Università Milano Bicocca, lo sviluppo tra sostenibilità ed equità, curato da Enrica Chiappero-martinetti dell’Università di Pavia e Stefano Pareglio dell’Università Cattolica di Milano, la dimensione urbana dello sviluppo tra smart e slow city, curato da Davide Diamantini e Serena Vicari dell´Università Milano Bicocca. “Stimolare la ricerca e lo sviluppo nell’ambito della sostenibilità ambientale e sociale della filiera alimentare e dell’innovazione tecnologica – ha spiegato Giuseppe Sala - è uno dei traguardi cui Expo Milano 2015 tiene maggiormente. La sperimentazione rappresenta il cuore pulsante di ogni Esposizione Universale. E lo è in modo particolare per l’edizione che si terrà tra due anni. Interrogare i Paesi del mondo sul tema della nutrizione, in un momento così delicato per l’economia globale, significa gettare le basi per creare un network internazionale di menti giovani e consapevoli, una rete di relazioni capace di autoalimentarsi grazie allo studio e all’impegno e di portare a compimento, anche negli anni a venire, la mission di Expo Milano 2015: ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. I laboratori promossi dalla Fondazione Feltrinelli rappresentano una tappa importante di questo percorso, un punto di riferimento scientifico nel quadro del dibattito che dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 animerà l’Espo sizione Universale”. In accordo con le Università coinvolte la Fondazione Feltrinelli bandirà assegni di ricerca e borse di studio per consentire a giovani ricercatori di talento di approfondire i vari argomenti ed entrare in contatto con una rete di collaborazioni accademiche internazionali che va dalle Università di Parigi, Londra, Yale, Bogotà e Pechino fino al United Nations Research Institute for Social Development di New York. “Siamo orgogliosi, dice Carlo Feltrinelli, Presidente della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, di mettere a disposizione di un evento come Expo 2015 la nostra tradizione culturale e la nostra esperienza internazionale. E’ una grande sfida quella di affrontare tematiche urgenti e rilevanti come il futuro delle nostre città e i modelli sociali dello sviluppo puntando sulla qualità dei contributi scientifici e allo stesso tempo sul coinvolgimento del pubblico. Ma la affrontiamo con coraggio e fiducia, consapevoli che Expo 2015 può essere, oltre che un grande evento economico, anche una grande occasione culturale.” Primo evento pubblico di Laboratorio Expo la conferenza al Teatro Franco Parenti di Milano di Michael Sandel dal titolo “Comprami: i limiti morali del mercato” trasmessa in live streaming su www.Fondazionefeltrinelli.it. Il professore della Harvard University, famoso nel mondo per il suo ciclo di lezioni dal titolo Justice (http://www.Justiceharvard.org) e recentemente autore di “Quello che i soldi non possono comprare”, pubblicato in Italia da Feltrinelli, sviluppa la sua critica sulla società contemporanea mettendo in luce un tema molto rilevante come quello dei limiti dell’economia di mercato: come è possibile tutelare i beni morali e civili che i mercati non rispettano e i soldi non possono comprare? Per seguire le attività, i bandi e le iniziative pubbliche di Laboratorio Expo www.Fondazionefeltrinelli.it e www.Expo2015.org  
   
   
“IN SALUTE CON GUSTO”: LA CAMPAGNA NATA PER FAR CONOSCERE LE PROPRIETÀ DEGLI ALIMENTI E FAR RISCOPRIRE IL PIACERE DELLA TAVOLA ANCHE AGLI ITALIANI MENO GIOVANI A LUGLIO NELLE FARMACIE DI FIRENZE E PERUGIA.  
 
Iniziativa promossa da Confederazione italiana Agricoltori, in collaborazione con Abbott, azienda globale che opera nel settore della salute, impegnata nella ricerca e sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative per la qualità della vita delle persone. Stabilire un rapporto corretto, piacevole e consapevole, con il cibo è l’obiettivo della campagna “In salute con gusto”, promossa dalla Cia-confederazione Italiana Agricoltori, in collaborazione con Abbott, che si svolgerà a luglio nelle farmacie italiane. ‘Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei’: è la versione riveduta e aggiornata di un noto proverbio. Se una sana e corretta alimentazione è un principio valido in ogni momento della vita, diventa ancora più importante quando l’età è matura e cominciano a manifestarsi patologie croniche che spesso sono legate a deperimento organico e a scompensi quali: disturbi del sonno, dell’equilibrio, del comportamento. Un sapiente utilizzo degli alimenti è fondamentale per alleviare i disturbi e i malesseri e non peggiorare il quadro clinico. La campagna si svolgerà nelle farmacie di Firenze e Perugia durante il mese di luglio, periodo in cui il caldo e la solitudine interessano un gran numero di anziani. Quando si invecchia l’alimentazione subisce notevoli cambiamenti: si tende a mangiare meno e sempre gli stessi cibi, due atteggiamenti che peggiorano con l’arrivo dell’estate. Alimentarsi in maniera sana, specialmente in questa fase della vita e durante questo periodo, è fondamentale: ogni alimento è fonte preziosa di nutrienti, che possono migliorare le performances del sistema immunitario e aiutare a combattere i tanti disturbi dovuti a temperature elevate e all’età. L’alimentazione ha un ruolo importante per aiutare l’organismo a reagire meglio soprattutto in presenza di patologie tipiche della terza età come insonnia, disturbi del comportamento, dell’equilibrio, dell’ipertensione e del malassorbimento, oltre a tassi di colesterolo e trigliceridi fuori norma che, se non tenuti sotto stretto controllo, possono degenerare in malattie più gravi (infarto, ictus, malattie cardiovascolari). E’ utile sapere che non è consigliato mangiare alimenti fritti, salse e bevande ghiacciate. E’ preferibile evitare super alcolici e mantenere invece l’assunzione di vino, seppure limitandola a mezzo bicchiere a pasto. Il vino rosso, infatti, è particolarmente ricco di polifenoli, una classe di pigmenti vegetali, di cui sono note le proprietà antiossidanti e antimicrobiche; grazie a questi elementi il vino produce un’azione antinfiammatoria. Fondamentale, invece, che le persone mature assumano alimenti ricchi d’acqua (bisognerebbe ingerirne circa 1,6/1,7 litri al giorno). E’ consigliabile. Durante la giornata e nei pasti, mangiare molta frutta e verdura, soprattutto di stagione: anguria, melone e insalate di campo sono alimenti particolarmente indicati. La farmacia, in collaborazione con Abbott, ospiterà un agronomo della Cia-confederazione Italiana agricoltori, che sarà a disposizione per fornire consigli, suggerimenti, nozioni sugli alimenti, curiosità e aneddoti, di cui è ricca la nostra cultura enogastronomica, consegnando anche un prezioso calendario per apprendere quando consumare in stagionalità frutta e verdura. Sempre in farmacia sarà possibile consultare un opuscolo che contiene ricette nutrienti, facili da realizzare ed economiche, fattore tutt’altro che trascurabile! Il dr Giuseppe Politi, Presidente nazionale Cia, ha voluto sottolineare l’innovazione del progetto: “grazie a questo programma, è la prima volta che un agronomo abbandona il suo “habitat lavorativo” per offrire i suoi “saperi” al vasto ed eterogeno pubblico della farmacia. Un ruolo che ci gratifica e che farà riscoprire i valori del territorio, senza dimenticare il piacere di realizzare una cucina sana, genuina, gustosa, a qualsiasi età. Saranno forniti preziosi consigli per l’alimentazione anche in presenza di patologie come l’ipertensione o di tassi di colesterolo e trigliceridi fuori norma”. La campagna “In salute con gusto” è on line sul sito www.Programplus.it/insalutecongusto; informazioni, ricette scaricabili, indirizzi delle farmacie che aderiscono all’iniziativa e orari in cui sarà presente l’agronomo  
   
   
IL GUSTO DEL TÈ – CURIOSITÀ E RICETTE SULLA BEVANDA PIÙ AMATA AL MONDO FRANCESCA NATALI, THE TEASTYLIST, ESPERTA DI CULTURA DEL TÈ, PUBBLICATO DA TRENTA EDITORE,  
 
Consumato da milioni di appassionati in tutto il mondo, il tè ha assunto le sfumature tipiche di ogni cultura e paese seguendone le specifiche tradizioni. Basti pensare che ben prima di diventare bevanda aristocratica della corte inglese, il tè era utilizzato dai cinesi per le sue miracolose proprietà terapeutiche. Nei secoli, il modo di preparare e bere il tè è cambiato notevolmente, evolvendo sino a diventare, in Giappone, una vera e propria pratica spirituale. Una via per raggiungere l’armonia e la pace interiore: il Chado. Oggi il tè è una bevanda largamente diffusa e apprezzata per le sue innumerevoli virtù tra cui il piacere stesso di prepararla seguendo ritualità codificate da secoli. Il tè è innanzitutto puro piacere così come un calice di buon vino o un arrosto cucinato con cura ma, per poterne apprezzare l’aroma e lo specifico bouquet, o per offrirlo nel modo corretto ai propri ospiti, è opportuno scoprirne le tante caratteristiche, e questo viene fatto grazie ad un metodo specifico di degustazione che utilizza e coinvolge tutti i nostri sensi. La ricerca presentata da Francesca Natali nel nuovo volume Il gusto del tè – Curiosità e ricette sulla bevanda più amata al mondo di Trenta Editore offre una prospettiva diversa ad appassionati e professionisti che ricercano un nuovo punto di vista nell’esperienza gustativa di questa meravigliosa bevanda: da tè come commodity, importato indiscriminatamente da paesi orientali a vero e proprio lusso, inteso come tempo e gesti lenti e ponderati, proprio come quelli originari che si svolgevano al tempo di Lu Yu. Il libro racconta la storia del tè, bevanda sacra e rituale dalle mille sfumature, ma contiene anche molte informazioni pratiche utili nella vita di tutti i giorni (la carta dei tè, gusti e sentori, gli abbinamenti ideali, le regole per un’infusione perfetta) oltre ad un’interessante selezione di ricette (dolci e salate) a base di tè e con relativi abbinamenti, che includono: · Risotto al tè bianco Jasmin Yin Zhen con pecorino, asparagi selvatici e pere · Scampi con avocado ghiacciato al tè oolong · Capesante con crema di piselli · Arrosto di tonno con panatura di erbe e tè oolong con anice e coriandolo · Tiramisù al tè bianco con agrumi Sweet Capri · Torta di carote · Canelé al tè Pure Delight · Tortino di cioccolato bianco e tè verde Matcha Titolo: Il gusto del tè – Curiosità e ricette sulla bevanda più amata al mondo Autore: Francesca Natali Anno di pubblicazione: 2013 Pagine: 128 a colori Prezzo di copertina: 18,00 euro Il libro è in vendita in tutte le librerie italiane e su tutti i principali siti di vendita online. Per informazioni scrivere a info@trentaeditore.It o redazione@trentaeditore.It L’autrice: Francesca Natali Da anni Francesca Natali studia le tradizioni del rito del tè nel mondo, le assapora, le elabora, ne crea un suo vissuto particolare. Ha fondato Artedelricevere a Milano, entrando nel mondo dell’accoglienza di cui il tè diventa il simbolo principe e che le ha permesso di conoscere da vicino i consumi, le passioni e le abitudini degli italiani in fatto di tè. In veste di Tea Sommelier ha strutturato la Carta del Tè per hotel e ristoranti di prestigio, ha selezionato i migliori giardini produttori di eccellenza nel mondo, ha creato mélange inediti, ha fatto consulenza per la creazione di private label, ha studiato ricette dove il tè è ingrediente d’eccellenza. Come Tea Stylist, ha saputo declinare il tè in mille occasioni d’incontro, organizzando eventi, mostre e conferenze sui rituali del tè. Dal 2012 è Direttore generale di Orientis Italia, per il quale si occupa della strategia di posizionamento italiano dei marchi di tè Kusmitea e Lovorganic. Il suo blog personale è www.Francescanatali.me  
   
   
PER LA SERATA DELL’ASSOCIAZIONE SPADARI VIA DEL GUSTO DEDICATA AI SAPORI D’ESTATE E IN PARTICOLARE A SUA MAESTÀ, LA FRUTTA, OTTIMOMASSIMO PROPONE UNA DEGUSTAZIONE SUL TEMA IDEATA DAL SUO CHEF STELLATO FELICE LO BASSO  
 
 Anguria al sesamo nero con pomodori di caprino e salsa al basilico e menta - € 6,00  Macedonia di frutta e verdure croccante con tagliatelle di calamaro cotto a bassa temperatura, olio allo zenzero e pepe rosa - € 10,00  Tartare di manzo con fichi al vino rosso, noci e spuma al foie gras - € 15,00 Accompagnati dai vini Le Monde, sponsor della serata e da un sottofondo di musica live Dalle 18.30 alle 22.00 Continuano così le aperture straordinarie del giovedì di Ottimomassimo, che si ripeteranno mensilmente, aderendo all’iniziativa del comune “i giovedì di Milano”, che mira a favorire gli esercizi commerciali del centro prevedendo un giorno a settimana l’apertura anticipata di area C. La Scelta Gourmet L’altissima qualità degli ingredienti e la freschezza delle preparazioni è il fil rouge di tutta la proposta gastronomica di Ottimomassimo, che accompagna i clienti dal mattino nelle varie fasi della giornata. Cuore dell’offerta sono sicuramente i panini gourmet, preparati a vista con materie prime eccellenti e affiancati da una selezione di piatti caldi e insalate, da accompagnare magari con un calice di buon vino. Tortine, biscotti e cioccolatini rigorosamente artigianali dominano il banco pasticceria; l’offerta caffetteria include inoltre le centrifughe, le spremute, gli smoothies, i frullati, tutti preparati al momento. Menzione speciale spetta al caffè, Rainforest Alliance Certified di Caffè Ottolina, una miscela di altissima qualità prodotta nel totale rispetto delle direttive etiche e ambientali internazionali, che introduce la scelta eco-sostenibile perseguita da Ottimomassimo, anche attraverso l’utilizzo di coppette e contenitori per l’asporto in materiale riciclato e di posate realizzate con amido di mais. Unica concessione alla tradizione, le tazzine di porcellana per il caffè e i calici in cristallo per il vino. Ottimomassimo Via Spadari, ang. Via Victor Hugo – Milano - Tel. 02.49457661 www.Ottimomassimogourmet.it - info@ottimomassimogourmet.It Spadari Via Del Gusto L’associazione “Spadari Via del Gusto” – che include Pescheria Spadari, Ladurée, Ottimomassimo, Noberasco e Hotel Spadari - si propone di valorizzare e sviluppare la realtà estremamente importante e ricca di sfaccettature di Via Spadari, che racchiude in poche centinaia di metri importanti realtà enogastronomiche e di accoglienza, sia italiane sia internazionali: un “concentrato di eccellenze” di altissimo livello, ma anche di rilevanza storica per Milano. Ad accomunare queste insegne è sicuramente la location prestigiosa ed esclusiva, a due passi da Piazza Duomo e dall’affollato crocevia di Via Torino, ma che si distingue per l’atmosfera raccolta e rilassata, decisamente più rappresentativa della vera Milano. In comune ci sono anche l’altissima qualità e ricercatezza delle materie prime commercializzate, oltre al livello impeccabile del servizio, che “coccola” il cliente elevando la degustazione ad esperienza plurisensoriale. Tali scelte sottolineano una radicata attenzione al gusto e alla qualità, oltre ad un profondo rispetto per il consumatore che è proprio di tutti gli esercizi commerciali di Via Spadari e che l’Associazione “Spadari Via del Gusto” intende coltivare e valorizzare affinché rappresentino un plus per la città e un punto di riferimento per i numerosi turisti che ogni giorno visitano Milano