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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Ottobre 2013
UN MERCATO UNICO DELLE TELECOMUNICAZIONI PER L´EUROPA!  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2013 Di seguito l’intervento di ieri di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale aò Ft-etno Summit ´un unico mercato Telecom per l´Europa?: “ Dalla città intelligenti per il cloud computing, eHealth di eGovernment, nuovi servizi digitali di trasformare la vita, rafforzare la società, e aumentare la competitività. Ma tutti dipendono da reti a banda larga veloci. Su un settore delle telecomunicazioni che è forte, sana e innovativa. Su un mercato dinamico in grado di guardare alle opportunità del futuro, non le mucche di cassa del passato. Quindi chiedo la domanda: che tipo di mercato abbiamo in Europa? Dove siamo diretti? Quali ostacoli dobbiamo rimuovere per rendere il settore più forte, e l´economia più competitiva? Sappiamo tutti outlook cupo di oggi per telecomunicazioni in Europa. Ricavi in ​​calo, investimenti deboli, espansione poco attraente. Si faccia molte barriere, e non può raggiungere la scala per competere a livello globale. Mentre gli utenti ordinari appena vedono scarsa connettività, una ristretta gamma di scelte, e ai continui solleciti dei confini nazionali. Ma telecomunicazioni sostengono competitività. Abbiamo bisogno di investire nel loro futuro. Stiamo preparando un partenariato pubblico-privato sulla tecnologia 5G cellulare, a cui spero la Commissione sarà commettendo centinaia di milioni di euro. E spero di vedere i membri Etno pienamente impegnati troppo. Ma abbiamo anche bisogno delle telecomunicazioni gioiello dell´Ue: il singolo impulso mercato. Sono sicuro che avete visto tutti le proposte nel nostro pacchetto per un continente collegato. Molti di voi hanno già commentato. Ed è forse inevitabile che ogni stakeholder è decidere quali sono gli elementi che trovano dolci, e che trovano acida. Ebbene, questo è un pacchetto. Non si può prendere a parte. Eliminare gli ostacoli è in definitiva un bene per il settore. Ma non si può farlo senza rimuovere pagamento di roaming, senza rimuovere le arbitrarie oneri elevati per chiamate oltre i confini, senza regole coerenti neutralità della rete in ciascun paese. Non è credibile. E i vari elementi del pacchetto si sostengono a vicenda. Voglio stimolare nuove innovazioni mobili. Un incarico più coordinata dello spettro che può aiutare. Ma non credo che per un momento che le auto connesse stanno andando a pagare sovrapprezzi di roaming. Ecco perché io dico: non è possibile scegliere quali bit che si desidera dal menu. Questo non è un ristorante. Sarò onesto. Credo che il settore delle telecomunicazioni, in ultima analisi beneficiare di questo pacchetto. Ma non è per questo che sto facendo. Lo sto facendo per la crescita europea e l´occupazione europei: l´1% del Pil, che potrebbe ottenere con un vero mercato unico delle telecomunicazioni. Lo sto facendo per ogni azienda in ogni settore che dipende dalla connettività per la sua competitività. Lo sto facendo per ogni cittadino incollati al loro smartphone e innamorato di innovazione in linea. Ma diamo un´occhiata al nostro pacchetto. E vedere quali bit sono davvero agrodolce per voi. Perché voglio che questo dibattito sia circa - non che i processi e le procedure da seguire. Ma di fatti e risultati. Quindi diamo un´occhiata a delle misure una per una. Che cosa significano per te, e per l´Europa. Questo pacchetto è di un quadro normativo più coerente. Questo è un fatto positivo per il settore, consentendo di operare a scala con meno barriere, meno burocrazia e regole coerenti. Un impulso particolare per gli operatori più piccoli, per i quali la burocrazia può rappresentare un onere significativo. Si tratta di armonizzare i prodotti di accesso per le reti fisse. Anche un positivo per il settore. L´attivazione di reti transfrontaliere, in modo da poter operare a scala e di offrire nuovi servizi pan-europei di qualità. E ´a circa regole spettro migliore e più coerente, in modo da poter pianificare e offerta attraverso i confini, con più 4G per più cittadini, a condizioni armonizzate e prezzi più equi. Si tratta di avere più Wifi disponibile, in modo da poter offrire un intero nuovo mercato wireless per i vostri clienti. Si tratta di permettere nuovi servizi innovativi - purché, naturalmente, in quanto non influiscono internet normale. Si è di promuovere la diffusione di una nuova banda larga - limitando regolamentazione dei prezzi di reti ad alta velocità a dove strettamente necessario. Queste sono tutte cose che voleva e ha chiesto. Sono tutti nel nostro pacchetto. So che è lì altre parti che dici sono acida per voi. Elementi che stanno facendo pressione contro. Quindi vorrei affrontare anche quelle. E mi permetta di porre alcune domande. Chi di voi in questo pubblico pensa che si può sostenere un modello di business che consiste di carica più del dovuto per le chiamate intra-europei e testi, oltre il 2016? Anche all´interno di un mercato unico, in cui le comunicazioni funzionare su reti internet, e in cui i consumatori hanno altre, over-the-top opzioni? Chi di voi pensa che sia sostenibile per la nostra economia per mantenere la scarsità, e vanificare necessità dell´economia per la connettività? Essere visto non come con i vostri clienti, ma contro di loro? Chi di voi pensa che i tuoi clienti a lungo tollerare un servizio internet in cui si decide che cosa possono o non possono accedere? E chi di voi pensa onestamente che il pagamento in roaming in Europa sarà ancora in giro in 3 anni? So che la maggior parte degli analisti non lo fanno, ma scontati quei ricavi tempo fa. Quindi, di nuovo, mi chiedo: dato che saranno eliminate, preferireste che essere via costrizione, e la regolamentazione dei prezzi senza fine? O via, incentivi volontari basati sul mercato? Voglio quelle incentivi al lavoro. E abbiamo ascoltato le preoccupazioni del settore, in modo che le offerte paneuropei possono venire sul mercato, sostenibile, a disposizione di tutti il ​​più presto possibile. Ma in ultima analisi, il roaming è destinato ad uscire in un modo o l´altro. E ´il momento di arrendersi alla insostenibile - e affrontare le grandi opportunità del futuro. Oggi, molte industrie sono in calo, come si sentono la pressione di cambiare tecnologia o la globalizzazione. Telecomunicazioni ma sicuramente non dovrebbe essere uno di loro. Questo è l´industria che sosterrà il futuro - non soffrirne. Reti di connettività alla base di una economia digitale, si è in controllo di loro. Quindi prendere questa occasione! Il vostro settore avrà bisogno di cambiare: ma con enfasi che non ha bisogno di diminuire. E non possiamo permetterci di aspettare. La tecnologia si sta muovendo su, i nostri partner globali si stanno muovendo su, la nostra economia è debole. Abbiamo bisogno di questa urgenza, cominciamo la palla adesso. Non possiamo sacrificare che da anni in attesa. Il mondo sta correndo avanti. Preferiresti davvero a discutere all´infinito e sognare una soluzione perfetta che non può mai venire? Nessuno può fuggire dalla loro responsabilità di fornire questa spinta enorme digitale per la nostra economia. Nessun politico e nessun operatore di telecomunicazioni sia. I consumatori di oggi sono esigenti e sofisticati. In ogni campo, dalle auto ai caffè, che si aspettano qualità, diversità e prezzi decenti. Una gamma di opzioni tra cui scegliere per soddisfare il loro stile di vita ha bisogno, da Citroen a Sedili, da frappuccinos a "bianchi piatte". Beh, come il caffè, la connettività di oggi è anche un prodotto di stile di vita. E ´ora di svegliarsi, sentire l´odore che il caffè, e dare la nostra economia lo stimolante di cui ha bisogno. L´unione europea non ha intenzione di risolvere questo problema per voi, o decidere che cosa offrite: l´innovazione è per voi di fare. E questo pacchetto promuove. Quindi rispondere a questa domanda e rispondere a questa opportunità. Innovare. Tailor servizi diversi alle diverse esigenze. Compete, espandere e crescere. Questo non sarà raggiunto da un settore che guarda indietro - ai vecchi servizi, modelli di business datati, in calo flussi di entrate. In ultima analisi, che può solo portare alla stagnazione e al declino. Questa visione può essere soddisfatta solo da un settore delle telecomunicazioni che è sano, vigoroso e dinamico. Con forti giocatori europei che può pensare in grande, per competere a livello globale, la spina dorsale della crescita in tutta l´economia. Un settore che non incontrano ostacoli. Il diritto della concorrenza sarà ancora applicabile, ovviamente, garantire la qualità e la scelta per i consumatori, anche nelle zone più remote, e che garantisce agli operatori di tutte le forme e dimensioni in grado di competere ad armi pari. Ma in effetti, di un autentico mercato unico sano è quello in cui forti operatori europei operano a fianco di società più piccole e più locali. La prima offerta la scala per competere a livello globale, la seconda lo spazio per fare quello che fanno meglio, e di innovare e di adattarsi alle esigenze e caratteristiche locali. Un mercato unico in cui le piccole imprese a trovare partner, al fine di ottenere effetti di rete per fornire efficienze reali in settori come il roaming. Un mercato unico in cui i modelli di successo in alcuni dei nostri Stati membri, sulla base di una forte concorrenza, gli investimenti di rete efficiente e costi unitari bassi che vengono trasferiti ai consumatori, e che la domanda di mercato di unità e una crescita del fatturato - in tutta Europa! Un mercato in cui la concorrenza sana, anche da oltre la-top-servizi, significa meno necessità di una normativa specifica per il settore, e in cui gli Isp e operatori di rete sono meglio in grado di rivaleggiare sui fornitori di servizi superiore a causa della loro situazione di concorrenza sana. Ma permettetemi di sottolineare una cosa: se vogliamo guardare altri modelli, allo sviluppo a lungo termine del nostro quadro normativo per affrontare la convergenza e per affrontare con over-the-top-servizi, quindi dobbiamo prima di ottenere la Telco settore destro. Noi dobbiamo guardare a tassazione in tutto il settore più ampio, e di ottenere un piano di parità, ma che viene dopo. E questo non dovrebbe comportare una maggiore regolamentazione del settore, ma sollevando regolazione in mercati competitivi in ​​modo che i fornitori di Internet dell´Ue possono offrire i servizi e la connettività Europa ha bisogno. Solo un settore sano in grado di fornire connettività di alta qualità. E senza che le discussioni sui nuovi modelli di regolamentazione hanno poco senso: l´Europa sarebbe semplicemente un seguace nell´economia digitale globale. Un mercato in cui le reti efficienti, capacità di banda larga abbondante, e servizi innovativi dare ai consumatori qualcosa che hanno valore e sono disposti a pagare per - potenziare la loro esperienza e la vostra linea di fondo. Questo è un grande passo in avanti per un settore forte. Gli investitori sono d´accordo, e hanno accolto con favore il pacchetto. Secondo una banca di investimento importante, infatti, l´82% dei maggiori investitori europei si aspettano questo pacchetto per significare maggiori investimenti in nuove reti. Questo sottofondo significa già molto. Le mie proposte su come rendere la torta più grande. Quindi cerchiamo di non litigare per le briciole. E vorrei affrontare altre due sfide che sono state fatte. Alcuni hanno affermato, prima ancora che la proposta è venuto fuori, che avrebbe tolto i ricavi necessari per gli investimenti a breve termine. Quali investimenti? Sei stato investendo i profitti in roaming fino ad ora? E dove sarebbe che gli investimenti provenienti da, in pochi anni, dopo i ricavi in ​​roaming comunque iniziano a scomparire? - Dato che gli investitori già scontati ricavi in ​​roaming qualche tempo fa. Infatti, i ricavi artificiali dal roaming non si darebbe il capitale necessario per l´investimento di prossima generazione. Che viene dal settore finanziario, da parte della comunità di investimento. E quella comunità conferma anche che le mie proposte di creare un ambiente prevedibile per gli investimenti. Per la prima volta dopo anni. Così ho messo sul tavolo una proposta che trattare la malattia del settore - un ambiente di investimento prevedibile e incentivi al passaggio a modelli di business sostenibili - come già stanno facendo in Scandinavia e Paesi Baltici. So che ci sono quelli che dicono che il settore non è malata, che va tutto bene. Ma questo non è supportato da analisi del settore. Che non è supportato da alcun confronto con i nostri principali concorrenti a livello mondiale. Le nostre proposte sono medicine mirate a rendere il vostro settore abbastanza in forma per competere. Vitamine per favorire l´innovazione e la competitività. In modo che quando si arriva sul campo di gioco - la parità di condizioni - si sarà forte come gli altri. Si conosce già il settore delle telecomunicazioni sta trasformando. Quindi cerchiamo di testa nella direzione giusta. Trasformate il vostro business e, quindi, il settore in modo che possa trasformare la nostra economia. E dargli la sola spinta del mercato. Questa conferenza si intitola: "un mercato unico delle telecomunicazioni per l´Europa?" Amo il titolo. Ma mi limito a cambiare una cosa. Non dovrebbe essere un punto di domanda alla fine, ma dovrebbe essere un punto esclamativo. Perché questa è la pena di avere. Ottenere questo pacchetto concordato molto presto è una sfida. Ma sarebbe un grande passo avanti per l´Europa. Questo è ciò che mi auguro che il Consiglio europeo di ottobre, verrà invocata. E spero che le società di telecomunicazioni più avanzate e lungimiranti saranno chiedono troppo. Grazie.”  
   
   
A SMAU 2013 RIFLETTORI PUNTATI SUI PROGETTI SMART CITY RACCONTATI DAI COMUNI E IMPRESE DELLA LOMBARDIA E NON SOLO  
 
Milano, 9 ottobre. Fervono i preparativi per la 50^ edizione milanese di Smau che, dal 23 al 25 ottobre ai Padiglioni 1 e 2 di Fieramilanocity, esplorerà le ultime frontiere delle tecnologie digitali. Accanto ai grandi player del settore, saranno i Comuni e le autonomie locali della Lombardia i protagonisti dell’Area Smart City, presenti in fiera grazie ad un progetto congiunto Smau - Anci Lombardia e Regione Lombardia. All’interno dell’area sarà ospitato per il primo anno il Village Anci Lombardia, un’area espositiva realizzata in collaborazione con Anci Lombardia e Regione Lombardia interamente dedicata ai Comuni della Regione (Comuni di Milano, Bergamo, Brescia, Cinisello Balsamo, Cremona, Iseo, Pavia, Monza, Novara, Varese e Comunità montane Valli del Verbano) che giocano un ruolo attivo nello sviluppo del proprio territorio in chiave Smart City e Smart Communities. Tra gli stand, grande spazio sarà dedicato alle iniziative del Comune di Milano – Assessorato alle Autonomie Locali – che nella sua area ospiterà nove startup e imprese del territorio attive in ambito Smart City. Il Comune darà spazio anche ai progetti più innovativi selezionati nell’ambito del contest App4mi, i cui realizzatori avranno la possibilità di presentarsi ed esporre al pubblico la propria idea geniale di business in uno Speed Pitching in Arena Smart City. In rappresentanza dei Comuni della Regione Veneto, saranno presenti in fiera anche i comuni di Vicenza e la Federazione dei Comuni del Camposampierese, che avranno il compito di condividere con i visitatori le proprie esperienze di eccellenza e raccontare le iniziative a supporto delle imprese messe in atto sul territorio. Momento di punta dell’iniziativa Smart City sarà anche quest’anno il Convegno Istituzionale in programma giovedì 24 ottobre alle ore 11, dal titolo “Le Smart Communities come motore di sviluppo del territorio e delle imprese: la via italiana alle Smart City”, un momento di confronto sulla necessità di trovare un nuovo assetto, sostenibile anche dal punto di vista economico, che veda i Comuni protagonisti attivi nell’erogazione di servizi tradizionali ed innovativi ai cittadini e alle piccole e medie imprese, anche in logica Smart City e Smart Communities. Il dibattito verrà moderato da Federico Pedrocchi di Radio 24, e inizierà con l’intervento di Antonella Galdi, Responsabile Innovazione Anci, Pier Attilio Superti, Segretario Generale Anci Lombardia, Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca, Comune di Milano. Successivamente si assisterà ad un confronto tra Attilio Fontana, Presidente Anci Lombardia e Massimo Garavaglia, Assessore all´Economia Regione Lombardia con i primari operatori rappresentanti del mondo dell’offerta di tecnologie digitali in Italia. Al termine del convegno verranno presentati e premiati i migliori progetti realizzati da Enti pubblici locali nel “Premio Smart City”, che quest’anno giunge alla sua seconda edizione. Venerdì 25 ottobre alle ore 12 andrà in scena la prima edizione del “Premio e-Government: i campioni del riuso”, un’iniziativa congiunta Smau - Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano. Il premio sarà preceduto da un convegno che vedrà a confronto, moderati da Roberto Moriondo, Rappresentante delle Regioni nel Comitato di Indirizzo Agenzia per l’Italia Digitale, Roberto Ciambetti, Assessore al Bilancio e agli Enti locali Regione Veneto, Massimo Garavaglia, Assessore all´Economia Regione Lombardia, Riccardo Molinari, Assessore agli Enti locali Regione Piemonte. Successivamente Giuliano Noci, Responsabile Scientifico Osservatorio eGovernment Politecnico di Milano consegnerà il premio ai migliori progetti di eGovernment destinati al riuso realizzati dagli Enti pubblici sul territorio. In tema di novità tecnologiche l’attenzione si sposta sugli stand di grandi player del digital come Cisco, Ibm e Vodafone. Tema portante della presenza di Cisco in Smau sarà l’Internet of Everything, uno scenario senza precedenti che diverrà motore di un cambiamento radicale del concetto di città e di distanza. Per questo, nel cuore dello stand Cisco, vi saranno le grandi architetture tecnologiche (Collaboration, Data Center Virtualizzazione, Cloud, Enterprise Network) affiancate alle soluzioni che alcuni partner italiani di Cisco hanno già sviluppato pensando alle potenzialità dell’Internet of Everything e che possono trasformare la vita quotidiana dei cittadini e delle imprese del nostro Paese. Un posto d’onore al centro del grande Videowall interattivo allestito nello stand sarà dedicato a Bizmall, un’iniziativa sviluppata da Cisco e Computer Gross che “riscrive le regole” del mercato digitale in Italia a tutto vantaggio di chi ha bisogno di soluzioni tecnologiche che diano una risposta immediata alle proprie necessità di cittadino, di impresa, di amministratore o operatore dei più vari settori e servizi. Obiettivo di Ibm in ambito Smart City è quello aiutare le città a imparare a sfruttare la grande quantità di informazioni già disponibili per offrire migliori servizi ai cittadini. Una "smarter city" è un’area urbana che ha in sè le informazioni necessarie a fornire in modo più efficace ed efficiente i servizi ai suoi abitanti e visitatori. L´esperienza Ibm negli analytics è fondamentale per aiutare le città a dare un senso alle informazioni. Le aree di intervento sono le più diverse: dal risparmio energetico alla pianificazione dei trasporti per snellire il traffico, dalla gestione delle emergenze alla valorizzazione del patrimonio culturale alla sicurezza. In primo piano anche l’offerta Vodafone che, in aggiunta ai consolidati Servizi di comunicazione Mobile e agli innovativi Servizi di rete fissa, combina i propri asset distintivi con le migliori tecnologie offerte da partner specializzati per proporre un insieme di Smart Solutions che aiutano la digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni e abilitano lo sviluppo delle Smart Cities. A completare il calendario di eventi dedicati al tema un’Arena Smart City ospiterà oltre 15 laboratori da 50 minuti moderati da giornalisti di scienza di Radio24 e trasmessi in straming sul sito www.Triwu.it . L’obiettivo è quello di creare delle occasioni di confronto diretto tra gli attori coinvolti in progetti Smart City affinchè le idee e i progetti possano concretizzarsi ed evolversi in interventi strutturati, che possano migliorare tutti gli aspetti della vita dei cittadini. Anticipazione sui progetti Smart City delle startup presenti in fiera: Per rendere veramente ‘smart’ le nostre città, le startup più innovative del nostro Paese presenti in Smau puntano sull’ecosostenibilità e l’economia collaborativa. Accrescere l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale degli autobus per il trasporto collettivo: è questo l’obiettivo realizzato dal progetto Simebus - Sunlight Modules for Bus. Il sistema utilizza pannelli fotovoltaici di ultima generazione - estremamente sottili, flessibili, custom, incollati sul tetto - che consentono agli autobus urbani di essere energeticamente autosufficienti, riducendo al minimo il consumo di combustibile e l’emissione di inquinanti e gas serra di cui la mobilità urbana è responsabile. Già vincitrice del premio Enel Lab 2012, Smart-i è una giovane e brillante startup che sviluppa prodotti e servizi rivolti principalmente a Smart Cities & Smart Lighting. Il prodotto di punta - Smarteye - è un sistema integrato, intelligente e distribuito di sensori ottici che, installati sui lampioni della luce, cooperano sinergicamente al fine di erogare servizi innovativi multifunzionali legati al risparmio energetico. Oltre a consentire la videosorveglianza automatica e il monitoraggio del traffico veicolare, Smarteye è in grado di identificare il grado di luminosità di un tratto stradale e analizzare le condizioni meteorologiche, al fine di attuare tecniche di illuminazione intelligente e consentire una riduzione dei consumi per l’illuminazione pubblica fino al 49%. In termini economici è stimato in oltre 4 milioni €/anno il risparmio medio per una grande città. Nasce invece sotto l’egida del Politecnico di Milano Cobiz, una moderna piattaforma collaborativa per l’organizzazione dei servizi ambientali che coadiuva le attività di pianificazione e rendicontazione tra le aziende della filiera. Non solo, basandosi sul modello B2b il prodotto mira ad incentivare la collaborazione sociale fra le aziende e i cittadini, introducendo logiche di premio nella rete dei collaboratori, ed ottenendo in tal modo una maggiore efficienza del singolo e dell’intero sistema. I servizi di Cobiz vengono erogati attraverso i moderni browser o smartphone secondo il paradigma “platform as a service”, su tecnologia cloud, permettendo la diffusione dei dati in tempo reale fra tutti gli operatori. In tema di lavoro e risparmio, la piattaforma Joinjob introduce per la prima volta in Italia il concetto di Service Network, una vera e propria comunità digitale che si aiuta a vicenda. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita delle persone di qualsiasi fascia di età e reddito, favorendo l’incontro fra chi è alla ricerca di un aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane (montare un mobile, pulire casa, tagliare il prato, etc.) e coloro che, possedendo tali capacità, possono impiegare il proprio tempo ottenendo un’entrata economica. Il funzionamento di Joinjob è semplice, veloce e sicuro: attraverso l’app si inseriscono i dettagli del servizio di cui si ha bisogno, si sceglie tra i candidati l’offerta preferita in base al prezzo richiesto, infine si paga direttamente tramite la piattaforma, lasciando un feedback a lavoro concluso. Simile anche la proposta di Preventivalo.it, una piattaforma online che consente di far incontrare chi ha bisogno di un professionista con le imprese della propria zona. Il vantaggio per il cliente è di ottenere più preventivi in rete potendo controllare la reputazione delle aziende che lo contattano tramite i feedback, risparmiando in tal modo tempo e denaro; il vantaggio per l’impresa è sapere quali clienti nella propria zona necessitano del servizio offerto, espandendo in tal modo proprio business. Un’altra giovanissima startup italiana propone un modo intelligente di risparmiare: Taxinsieme, il primo marketplace virtuale che permette di condividere le corse in taxi verso una stessa destinazione. L´idea si basa sul concetto di economia collaborativa, e permette di far sapere se ci sono altri utenti che dovranno percorrere lo stesso tragitto e metterli in contatto per prenotare insieme la corsa in taxi con tariffe agevolate da condividere. Taxinsieme è un sito Web ma soprattutto un’app, in quanto risultano fondamentali tempismo e geolocalizzazione.  
   
   
AMMINISTRAZIONE DIGITALE. SOFTWARE LIBERO: LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PASSA A OPENOFFICE. RISPARMI PER 2 MILIONI DI EURO  
 
Bologna, 9 ottobre 2013 - La Regione Emilia-romagna dà inizio al processo di migrazione alla suite Openoffice, che consentirà di risparmiare 2 milioni di euro. Dopo una fase pilota appena avviata, che durerà tre mesi e coinvolgerà trecento dipendenti e collaboratori della Direzione generale Agricoltura, entro il 2014 tutte le postazioni di lavoro che fanno capo alla Giunta, alle Agenzie e agli Istituti regionali saranno dotate del nuovo software. Si tratta di un pacchetto di applicazioni per l’automazione d’ufficio rilasciato con una licenza libera e “open source” (cioè a codice sorgente aperto), che ne consente la distribuzione gratuita: tra i programmi più utilizzati ci sono quelli di videoscrittura (Writer), gestione dei fogli di calcolo (Calc) e produzione di slide (Impress). Con il passaggio ad Openoffice sarà sostituito il pacchetto a pagamento attualmente presente nelle postazioni dei dipendenti e dei collaboratori regionali con quello gratuito disponibile nel software libero. L’investimento previsto è di 220 mila euro, destinati alla messa a punto delle procedure di gestione e installazione e alle attività di formazione e supporto agli utenti; l’operazione consentirà di risparmiare 2 milioni di euro, che sarebbero stati necessari per rinnovare con l’attuale fornitore privato le circa 3.200 licenze in scadenza entro il 2014. Inoltre il passaggio ad Openoffice faciliterà l´uso di formati aperti e standard per il salvataggio e lo scambio di documenti, in linea con le indicazioni normative. «Risparmiare senza rinunciare a dotazioni tecnologiche d’avanguardia, necessarie per una pubblica amministrazione che voglia perseguire gli obiettivi irrinunciabili di efficienza ed efficacia nell’organizzazione del lavoro e nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Con l’acquisizione del nuovo pacchetto abbiamo compiuto un ulteriore passo verso il raggiungimento di questi obiettivi», sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo delle risorse umane e organizzazione Donatella Bortolazzi. La scelta di compiere la migrazione, assunta con delibera di Giunta, è frutto di un percorso che ha contemplato attività di scambio e confronto con altre amministrazioni italiane ed europee e ha coinvolto direttamente i dipendenti dell’Ente: un questionario proposto sulla rete interna Internos e compilato da 2.500 utenti ha permesso di raccogliere dati utili sulle applicazioni più usate (i cosiddetti software di produttività individuale) e sulle necessità evidenziate. Con il passaggio ad Openoffice la Regione compie dunque un passo avanti nell’applicazione del “Codice dell’amministrazione digitale”, approvato con decreto legislativo il 7 marzo 2005, che impegna le pubbliche amministrazioni ad utilizzare con le modalità più appropriate le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In particolare, una delle disposizioni contenute nel documento richiede di valutare l’offerta di programmi a codice sorgente aperto nello sviluppo, acquisizione e riuso dei sistemi informatici.  
   
   
CONVEGNO PROMOSSO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAL TITOLO "IL PATRIMONIO CULTURALE DIGITALE. HORIZON 2020"  
 
Catanzaro, 9 ottobre 2013 - L´assessore regionale alla Cultura della Calabria Mario Caligiuri ha partecipato ieri a Roma al convegno promosso dalla Camera dei Deputati dal titolo "Il patrimonio culturale digitale. Horizon 2020". Tra gli altri, sono intervenuti il Ministro dell´Istruzione Maria Chiara Carrozza, il Presidente e il Segretario della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Giancarlo Galan e Flavia Piccoli Nardelli, il Vice Presidente di Confindustria Ivan Lo Bello, il Comandante Tutela del Patrimonio Culturale dell´Arma dei Carabinieri Mariano Mossa, il Direttore del Dipartimento delle Scienze Umane del Cnr Riccardo Pozzo, Domenico Rossetti di Valdalbero della Direzione Ricerca e Innovazione della Commissione Europea. "Se saremo in grado di programmare e utilizzare in modo produttivo le risorse che l´Unione Europea ha indirizzato sulla cultura, attraverso il programma "Horizon 2020" - ha commentato Caligiuri - il nostro Paese e la nostra regione potremo costruire un modello di sviluppo economico e sociale basato sulla cultura". Caligiuri ha proseguito dicendo che "nella prossima programmazione europea la cultura e´ considerata un settore trasversale, che si integra con il sistema delle industrie creative, dell´ambiente, dello sviluppo rurale, dell´istruzione e della ricerca. Vanno quindi create le condizioni per un uso efficace delle risorse, attraverso un´assistenza reale ai potenziali beneficiari in tutte le fasi: dalla redazione dei bandi alla compilazione delle domande, dalla realizzazione dei progetti alla verifica dell´impatto economico e sociale dell´intervento. Il tutto non sulla carta ma attraverso un controllo sul campo con indicatori visibili, misurabili e confrontabili. Per promuovere il patrimonio materiale e immateriale – ha aggiunto Caligiuri - sono stati messi a disposizione per i Paesi dell´Unione Europea 140 miliardi di euro, che, per quanto riguarda il nostro Paese, rappresentano quasi esclusivamente le uniche risorse per promuovere la cultura e i beni culturali e che quindi vanno utilizzati in modo produttivo, attraverso una efficace collaborazione istituzionale soprattutto tra Stato, Regioni ed enti locali, che va preparata gia´ da adesso come abbiamo richiesto al Ministro Bray qualche giorno fa. Nella storia millenaria del nostro Paese il rapporto tra pubblico e privato nel settore della cultura - ha dichiarato ancora Caligiuri - e´ stato sempre costante e non può esserci alcuna separatezza tra i due ambiti. Non a caso il prossimo 5 novembre a Roma la Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni con l´Associazione "Civita" ha organizzato una giornata di studio su questo tema fondamentale". Caligiuri ha quindi preso contatti con i relatori per avere collaborazioni e spunti per la prossima programmazione comunitaria nel settore della cultura.  
   
   
BOLZANO: BANDA LARGA NEL BURGRAVIATO: FONDOVALLE OK, LAVORI PER LE VALLI LATERALI  
 
Bolzano, 9 ottobre 2013 - Prosegue secondo i tempi previsti anche nella zona del Burgraviato il programma della Provincia per portare la banda larga, e in maniera particolare la fibra ottica, in tutti i Comuni entro la fine dell´anno. Il fondovalle è gia allacciato alla rete provinciale di telecomunicazioni, lavori in corso per quanto riguarda le vallate laterali. L´obiettivo stabilito dalla Giunta provinciale già ad inizio legislatura era piuttosto ambizioso: portare la fibra ottica, ovvero la tecnologia maggiormente all´avanguardia per quanto riguarda i collegamenti internet ad alta velocità, in tutti i 116 comuni altoatesini entro la fine del 2013. "La mole di lavoro è stata enorme - ha sottolineato l´assessore ai lavori pubblici - ma ora siamo ad un passo dalla conclusione: abbiamo già realizzato 800 km. Di tubazioni e ne abbiamo posato quasi altrettanti di cavi in fibra ottica. Riusciremo dunque a rispettare la tempistica prevista per il completamento delle opere". Il programma prevede che la Provincia si occupi di allacciare tutti i Comuni alla rete provinciale di telecomunicazioni, poi spetta alle singole amministrazioni completare il cosiddetto ultimo miglio portando la fibra ottica nei singoli edifici. Per farlo è necessario elaborare un Masterplan comunale, e a tale scopo la Provincia ha già stanziato 50 milioni di euro dal fondo di rotazione. Oggi (8 ottobre) è stato fatto il punto della situazione per quanto riguarda il Burgraviato. "Tutti i comuni di fondovalle che si trovano lungo l´asse principale che da Bolzano arriva a Passo Resia - ha sottolineato l´assessore ai lavori pubblici - sono già collegati alla rete in fibra ottica, e dunque possono usufruire del servizio Adsl messo a disposizione attraverso la normale linea telefonica". Situazione diversa, invece, per le valli laterali come la Val Passiria e la Val d´Ultimo. "Qui - ha proseguito l´assessore - nessun operatore privato aveva interesse ad effettuare gli investimenti necessari, e dunque si è mossa la Provincia". I collegamenti tra Merano e Moso, per quanto riguarda la Val Passiria, sono già stati completati e attivati, mentre nel tratto Lana-santa Valburga (Val d´Ultimo), la posa della fibra ottica verrà completata entro l´anno sfruttando le tubazioni già presenti. Per quanto riguarda Avelengo, invece, il collegamento verrà realizzato sfruttando le infrastrutture di Azienda Energetica, mentre Verano sarà collegato a Meltina e, da qui, alla rete che arriva sino a San Genesio e a Bolzano. Discorso a parte per i Comuni altoatesini situati nell´Alta Val di Non: Lauregno e Proves, in attesa della dorsale della Val d´Ultimo, verranno servite da un ponte radio ad alta capacità, mentre per San Felice il collegamento sarà momentaneamente garantito da Telecom Italia attraverso il paese di Tret. Provincia e Selnet, comunque, realizzeranno entro la fine del 2014 un cavidotto lungo il tracciato della strada di Passo Palade garantendo la connessione alla rete altoatesina.  
   
   
NOKIA, IMPEGNO DELLA REGIONE LOMBARDIA PER OCCUPAZIONE E SVILUPPO  
 
   Milano, 9 ottobre 2013 - La Giunta regionale, nelle sue diverse competenze e con il supporto tecnico di Arifl, sta seguendo con la massima attenzione la vicenda Jabil - Nsn, in stretta collaborazione con tutte le istituzioni (Comune, Provincia, Mise, Ministero del Lavoro, Prefettura), per trovare soluzioni che sostengano sia lo sviluppo sia l´occupazione. E´ questo in sintesi quanto hanno detto gli assessori Valentina Aprea (Istruzione, Formazione e Lavoro) e Mario Melazzini (Attività produttive, Ricerca e Innovazione), intervenendo in Consiglio regionale in risposta ad una interrogazione. Occupazione - Sul fronte dell´occupazione, ha ricordato l´assessore Aprea, a fronte di una pesantissima procedura di mobilità per più di 400 persone, il 29 giugno 2012 Mise, Regione Lombardia, provincia di Milano, Comune di Cassina hanno firmato un protocollo istituzionale finalizzato a: trovare ammortizzatori sociali alternativi al licenziamento (e infatti la mobilità è stata trasformata in cassa integrazione straordinaria); dare sostegno della vocazione produttiva di Cassina de Pecchi, mediante l´attivazione di un Tavolo Istituzionale sull´area (convocato dal Comune di Cassina) con il coinvolgimento delle parti sociali. "In sintesi - ha sottolineato Aprea - per ciò che attiene alle politiche del lavoro, oltre a seguire le parti in tutte le sedi istituzionali di confronto, sono stati attivati specifici percorsi straordinari per i lavoratori ex Jabil - in accordo con quanto definito nel tavolo istituzionale - tesi a non disperdere le professionalità presenti sul sito, che fossero oggetto di licenziamento e non ancora ricollocate, tramite il sostegno delle risorse Feg (Fondo Europeo di Globalizzazione). I percorsi sono stati attivati in collaborazione con Provincia di Milano e Afol Milano Est, e sono ancora in corso". "A tutti i lavoratori messi in mobilità da Jabil - ha concluso Aprea - sono comunque state garantite le politiche del lavoro tipicamente destinate ai lavoratori in queste condizioni. Nel frattempo, a fronte di una ulteriore procedura di mobilità attivata da Nokia (oggi Solution Networks), sono stati attivati i tavoli di confronto locale e ministeriale, al Ministero del lavoro, per trovare soluzioni idonee ad evitare ulteriori licenziamenti. Nelle prossime settimane procederà il confronto e auspichiamo - come sempre in questi casi - sia possibile arrivare ad un accordo". Sviluppo Polo Produttivo - Per quanto riguarda invece lo sviluppo del polo produttivo di Cassina de´ Pecchi, l´assessore Melazzini ha ricordato che "dal novembre 2011 a oggi è continuata una interlocuzione su più livelli e su diversi fronti". Innanzitutto, è stato chiesto specificamente a Nokia Solutions Network di chiarire le modalità con cui intende operare sul sito di Cassina de´ Pecchi, agevolando soggetti in grado di garantire un saldo occupazionale positivo che possa riguardare i lavoratori precedentemente occupati sul sito (Nsn o Jabil). "Su questa azione - ha spiegato l´assessore - ho incontrato diverse volte in diverse sedi l´azienda e le parti sociali, esplicitando con chiarezza e decisione la posizione di Regione Lombardia". In più, la Regione sta operando per supportare la ricerca di soggetti interessati ad insediarsi nell´area e verificare le possibili attivazioni di "specifici strumenti di attrattività". Tavolo Istituzionale - In particolare, dopo l´attivazione da parte del nuovo Prefetto di Milano - la scorsa settimana - di un tavolo istituzionale specifico, alla presenza anche del commissario prefettizio appena insediatosi al Comune di Cassina de´ Pecchi a seguito delle dimissioni del sindaco, proprio nella giornata di ieri si è raggiunto un primo positivo risultato: "dopo una lunga fase di insistenza da parte delle istituzioni (Regione in primis) e delle parti sindacali - ha riferito Melazzini - Nsn ha finalmente offerto uno strumento di chiarificazione. Infatti ha presentato una lettera, a firma dell´Amministratore delegato di Nsn Italia, con cui chiarisce innanzitutto due cose: la volontà della multinazionale di addivenire alla cessione del sito produttivo; la disponibilità, come richiesto in sede di tavolo istituzionale, all´affitto di parti dell´area a precise condizioni, anche migliorabili laddove l´impatto sociale dell´insediamento che richieda l´affitto garantisca occupazione per gli ex lavoratori del sito". "Si tratta, a nostro giudizio - ha concluso Melazzini - di una importante base di partenza che fa chiarezza sulle condizioni in cui viene resa disponibile l´area". Al momento due soggetti - già attivi sull´area mediante le attività Nsn venute a cessare - hanno chiesto un supporto nell´interlocuzione con Nsn per provare ad impiantare le loro attività sul sito di Cassina de´ Pecchi, pertanto "sarà nostra cura attivare questa interlocuzione chiedendo a Nsn la massima disponibilità all´esercizio di una concreta responsabilità sociale di impresa, a maggior ragione oggi, a fronte di nuovi possibili licenziamenti da parte di questa multinazionale". Terzo Soggetto - "Un terzo soggetto - ha concluso Melazzini - operante nel campo dell´energia, aveva manifestato interesse all´azienda e al Comune di Cassina de´ Pecchi per un possibile insediamento produttivo, anche noi come Regione abbiamo proceduto ad alcune verifiche tecniche al fine di individuare forme di sostegno a questo insediamento, ma per specifica scelta dell´imprenditore - anche a suo dire a fronte delle condizioni rese disponibili da Nsn - non si è concluso alcun accordo con la multinazionale. Un ulteriore strumento di attrattività, infine, può essere determinato dalla scelta di Jabil, formalizzata in un protocollo con il Comune di Cassina de´ Pecchi, che rende disponibili le sue linee produttive a chi volesse insediarsi sull´area garantendo ricollocazione agli ex dipendenti".  
   
   
INTERNET FESTIVAL: CON GIOVANISÌ SI PARLA DI "COWORKING"  
 
Firenze, 9 ottobre 2013 - "Coworking", ovvero lavorare insieme, nel senso di condividere spazi, attrezzature, sistemi informativi, servizi di supporto e risorse all´interno di una struttura e allo stesso tempo mettere in campo scambi di professionalità, contatti e conoscenze. Di coworking e politiche pubbliche a sostegno di questo nuovo modello di lavoro si parlerà domenica prossima all´interno dell´Internet Festival di Pisa, in un incontro promosso da Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l´autonomia dei giovani. Il tema del coworking sarà proposto come il risultato dei suggerimenti raccolti nel corso delle attività sul territorio del Tavolo Giovani di Giovanisì e durante il seminario di studio promosso dalla Regione Toscana lo scorso luglio. Grazie al contributo di alcuni coworkers toscani e italiani nel corso dell´incontro si cercherà di fare una fotografia dell´esistente per capire, insieme anche ad amministratori locali e nazionali, come procedere per il futuro e quali azioni possono essere messe in campo, affrontando inoltre le tematiche del coworking non solo come modello di business, ma anche come strumento a grande impatto sociale. L´incontro promosso da Giovanisì si svolgerà domenica 13 ottobre (ore 15-17) all´interno della programmazione dell´Internet Festival 2013 (Pisa, 10-13 ottobre 2013) e ospitato negli spazi del Palazzo dei Congressi (Via Matteotti 1, Pisa). E´ gradita l´iscrizione inviando una mail a: iscriviti@giovanisi.It  
   
   
TELECOM ITALIA E SCUOLA HOLDEN IN PARTNERSHIP PER LA CULTURA DIGITALE  
 
Torino, 9 ottobre 2013 - Nell’ambito di un vasto piano di collaborazione con le eccellenze del mondo culturale italiano, viene oggi inaugurata la partnership tra Telecom Italia e Scuola Holden per la promozione della Cultura grazie al digitale, caratterizzata da una serie di progetti di comunicazione congiunti e dall’utilizzo delle più recenti tecnologie digitali applicate alle arti creative. In particolare, il supporto tecnologico di Telecom Italia consentirà a Scuola Holden di avere a disposizione un laboratorio creativo finalizzato allo sviluppo di contenuti multimediali, corredato da tre aule dotate delle più moderne apparecchiature di ripresa e generazione di contenuti audiovisivi. Una sala di regia appositamente attrezzata con piattaforme tecnologiche d’avanguardia consentirà la produzione e la trasmissione di contenuti di alta qualità; le aule potranno essere utilizzate come veri e propri palcoscenici connessi per creare spettacoli fruibili in Rete in modalità live streaming o on demand. La sala regia consentirà anche di gestire i contenuti prodotti in quattro ulteriori aule della scuola, impiegate per attività didattiche legate alle arti performative, generando contenuti che possano essere utilizzati dai docenti e dagli alunni della scuola per migliorare la qualità delle tecniche di insegnamento. La partnership, di durata triennale, prevede nel corso del 2013 lo sviluppo di due progetti di comunicazione: #Wehaveadream, scriviamo insieme il nostro sogno, esperimento di social writing collaborativo ideato in occasione del 50° anniversario del celebre discorso di Martin Luther King, e Buena Onda, progetto di produzione di contenuti ideati appositamente per il pubblico del web da parte di registi, scrittori o musicisti da diffondere in rete per una fruizione decentralizzata, connessa e partecipativa. In particolare, il progetto #Wehaveadream durerà 10 settimane, a partire da oggi - lunedì 7 ottobre – e si svolgerà interamente on-line su www.Telecomitalia.com/wehaveadream: grazie a 10 grandi temi per 10 grandi scrittori genererà una riedizione collettiva del discorso di Martin Luther King. Ogni settimana un autore, partendo da una parola chiave tratta dal discorso, rifletterà su temi ad essa connessi con un tweet al giorno, diventando quindi una sorta di guida per gli utenti, che potranno partecipare con un tweet a tema. Ogni giorno verranno scelti quattro tweet, a partire dai quali, gli stessi autori potranno scrivere un racconto. Tutti i racconti saranno pubblicati in seguito sul sito dedicato www.Telecomitalia.com/wehaveadream, mentre 40 di questi verranno selezionati e creeranno una sorta di “nuovo discorso”, che a dicembre diventerà una raccolta digitale consultabile sul sito. Gli autorevoli scrittori coinvolti nel progetto sono: Stefano Bartezzaghi, Mauro Berruto, Matteo B. Bianchi, Claudia De Lillo (Elasti), Diego De Silva, Tito Faraci, Gad Lerner, Riccardo Luna, Guglielmo Scilla, Giovanni Veronesi. Le parole scelte dal celebre discorso sono: fede, libertà, speranza, felicità, giustizia, inizio, fratellanza, uguaglianza, dignità, rettitudine. “Telecom Italia sostiene con convinzione progetti che contribuiscano alla diffusione della Cultura Italiana grazie al connubio tra contenuti d’eccellenza e nuove tecnologie, in forme innovative e d’avanguardia, che consentano a tutti di avvicinarsi alle Rete comprendendone le potenzialità. Un’italia connessa è da tempo il primo obiettivo di Telecom Italia per consentire al Paese di trasformarsi, crescere e condividere sogni, aspirazioni e progetti. Da qui nasce l’idea del progetto di social writing in cui tutti possono partecipare alla riscrittura collettiva del sogno che era di Martin Luther King, ma che è anche nostro e che vogliamo condividere con tutti” ha sottolineato Marcella Logli - responsabile Corporate Identity & Public Relations di Telecom Italia. “Certo, il talento non si può insegnare, ma allenare sì. E la creatività può essere liberata. La scrittura si può insegnare perché è un mestiere. Poi, la scuola ha moltissime altre funzioni: rompere l’isolamento, servire da ascensore sociale. Di sicuro, dopo il biennio da noi, i nostri ragazzi hanno modo di accedere ad un mondo nuovo”.Alessandro Baricco, il Preside.  
   
   
LOMBARDIA, PARCO TECNOLOGICO: STRUTTURA DA RILANCIARE  
 
Lodi, 9 ottobre 2013 - "Abbiamo bisogno di razionalizzare gli sforzi in tema di strutture che finanziamo sul territorio, perché queste si devono specializzare e ognuna deve seguire una mission diversa da quella di altre. Altrimenti strutture pubbliche rischiano di entrare in competizione, molto spesso al ribasso, per poi accumulare passività. Di fatto la mia visita, qui a Lodi, sancisce la chiusura del tema dell´Accordo di programma siglato con gli Enti locali, ora dobbiamo trovare un percorso condiviso con questi e le risorse che servono affinché questa struttura sia sempre più stabile e utile al territorio, nell´interesse del comparto economico del territorio. Perché le risorse che vengono destinate alla ricerca e alla sperimentazione abbiano una valenza territoriale". E´ quanto ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, nel corso della sua visita, al Parco tecnologico Padano di Lodi. E a chi avanzava l´ipotesi che la Regione potesse entrare nella governance del Parco, l´assessore ha ribadito che "controllore e controllato devono essere differenti. Regione Lombardia può avere una funzione di indirizzo, ma deve garantire con la sua terzietà i cittadini. A chi pensava che dietro alcune mie prese di posizione passate ci fossero ambizioni di entrare nella gestione della società rispondo che preferirei che la Regione restasse un soggetto terzo, di garanzia. Il Parco ha degli azionisti e quello su cui può contare e disporre è il loro patrimonio". Regione Sostiene Sviluppo - Certo, la Regione deve partecipare a progetti di sviluppo. "La Regione deve restare soggetto terzo - ha sottolineato Fava -: questo è un patrimonio che va sostenuto, vanno sostenuti i soci, ma non vanno sostituiti". E sul tema dell´utilizzo dei finanziamenti Fava ha ribadito la convinzione "che questa struttura debba essere utile al territorio. Abbiamo risorse comunitarie inutilizzate sui capitoli di ricerca e innovazione tecnologica, mentre quelli dell´agricoltura sono utilizzati praticamente al 100 per cento. Vorrei ci fosse un programma condivisibile, perché anche noi come settore pubblico possiamo farci carico di sostenere presso l´Unione europea la finanziabilità dei progetti. E´ evidente che, in una logica di domanda e offerta, ci sono stati momenti in cui il Parco ha prodotto cose che non interessavano al territorio. Concentriamoci su strategie condivise e operiamo per il bene del territorio".  
   
   
UN´INDAGINE SULLE COMPETENZE DEGLI ADULTI EVIDENZIA L´ESIGENZA DI MIGLIORARE L´ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE  
 
Bruxelles, 9 ottobre 2013 - Un adulto su cinque in Europa possiede esigue competenze alfabetiche e matematiche, e nemmeno un diploma di laurea in una medesima materia garantisce l´equivalenza del livello di competenze in paesi diversi, secondo la prima indagine completa a livello internazionale sulle competenze degli adulti pubblicata ieri dall´Ocse e dalla Commissione europea. L´indagine valuta le competenze alfabetiche, matematiche e di risoluzione dei problemi nell´ambito delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) degli adulti di età compresa tra 16 e 65 anni in 17 paesi dell´Ue: Belgio (Fiandre), Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Cipro, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Slovacchia, Spagna, Svezia e Regno Unito (Inghilterra e Irlanda del Nord), nonché in Australia, Canada, Giappone, Repubblica di Corea, Norvegia e Stati Uniti d´America. Le conclusioni sottolineano la necessità di orientare gli investimenti verso un miglioramento dell´istruzione e della formazione professionale al fine di aumentare le competenze e l´occupabilità nei paesi europei. L’indagine, nota anche come programma di valutazione internazionale delle competenze degli adulti (Piaac), è stata avviata da Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, e da Ángel Gurría, segretario generale dell´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). "L´indagine sulle competenze degli adulti ha rivelato le carenze dei nostri sistemi d´istruzione e di formazione che dobbiamo affrontare se vogliamo che le persone acquisiscano le competenze ad alto livello di cui hanno bisogno per riuscire nella vita. Non è accettabile che un quinto della nostra popolazione abbia soltanto un esiguo livello di competenze. Dobbiamo risolvere questo problema. Non esistono soluzioni facili. Dobbiamo investire in modo più efficiente puntando ad un´istruzione e ad una formazione di migliore qualità a livello nazionale e dell´Ue." Questo punto di vista è stato ribadito da László Andor, commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, che ha invitato a dare priorità ai finanziamenti destinati alle riforme dell´istruzione e dell´occupazione. "Esorto gli Stati membri a fare un miglior uso del Fondo sociale europeo e ad investire in formazione e sviluppo delle competenze, sia per i giovani disoccupati che per sostenere l´apprendimento permanente dei lavoratori di mezza età e più anziani", ha commentato. Principali risultati dell´indagine: il 20% della popolazione dell´Ue in età lavorativa possiede esigue capacità alfabetiche e matematiche: il tasso è più elevato tra i disoccupati maggiormente esposti al rischio di rimanere bloccati ad un livello ridotto di competenze, perché seguono poche formazioni per adulti o non ne seguono alcuna; il 25% degli adulti non possiede le competenze digitali necessarie per usare le Tic in modo efficace (affrontare questo problema è uno degli obiettivi della nuova iniziativa della Commissione Aprire l´istruzione); vi sono notevoli differenze tra i paesi per quanto riguarda le competenze fornite mediante l´istruzione formale: in alcuni Stati membri i giovani con un diploma di istruzione secondaria superiore che hanno recentemente abbandonato gli studi posseggono un livello di competenze simile o superiore rispetto alle persone in possesso di un diploma di istruzione superiore in altri Stati membri; le politiche di apprendimento permanente devono mirare a sostenere le competenze delle persone nel tempo, soprattutto considerando i divari generazionali che l´indagine ha messo in luce nonché i notevoli benefici economici e sociali derivanti da un livello più elevato di competenze. Differenze tra Stati membri I dati raccolti dall´Ocse dimostrano l´esistenza di differenze significative tra gli Stati membri. Di seguito sono riportati alcuni esempi. Un adulto su cinque possiede esigue capacità alfabetiche e matematiche in Irlanda, Francia, Polonia e Regno Unito, dato che aumenta fino ad un adulto su tre in Spagna ed in Italia. Più del 40% della popolazione adulta nei Paesi Bassi, in Finlandia e in Svezia possiede un´elevata capacità di risoluzione dei problemi nell´ambito delle Tic, mentre in Spagna, Italia, Cipro, Polonia e Slovacchia quasi un adulto su cinque non possiede competenze informatiche di nessun genere. Nei Paesi Bassi ed in Finlandia i punteggi inerenti alle competenze alfabetiche degli studenti che hanno recentemente completato la scuola secondaria superiore si avvicinano o sono più elevati rispetto a quelli dei laureati in Irlanda, Spagna, Italia, Cipro e Regno Unito (Inghilterra/irlanda del Nord). In Belgio (Fiandre), Spagna, Francia, Italia e Finlandia, la padronanza delle competenze alfabetiche e matematiche è notevolmente più elevata tra le persone di età compresa tra 25 e 34 anni che tra quelle di età compresa tra 55 e 65 anni. Prossime tappe I risultati dell´indagine e le relative implicazioni in materia di istruzione e formazione verranno discussi con gli Stati membri con l´obiettivo di aiutarli a definire le iniziative che permetteranno di rimediare alle carenze descritte. Il nuovo programma Erasmus+ per l´istruzione, la formazione e la gioventù sosterrà progetti intesi a sviluppare e migliorare le competenze degli adulti. L´indagine può anche aiutare gli Stati membri a definire, per il periodo 2014-2020, le priorità che richiederanno un finanziamento dal Fondo sociale europeo; quest´ultimo costituisce una delle principali fonti di investimenti in competenze e formazione e può anche migliorare l´accesso alla formazione per i gruppi vulnerabili. Contesto L´indagine sulle competenze degli adulti valuta direttamente in ciascun paese partecipante le competenze di circa 5 000 adulti di età compresa tra 16 e 65 anni, che rappresentano la popolazione in età lavorativa. Le competenze messe alla prova sono quelle alfabetiche e matematiche, oltre alla risoluzione dei problemi in ambienti tecnologicamente avanzati. L´indagine è volta altresì a verificare l´uso che delle Tic viene fatto sul luogo di lavoro e nella vita quotidiana, le competenze generiche richieste sul lavoro, la corrispondenza tra competenze/qualifiche da un lato e i requisiti dell´impiego dall´altro, nonché il contesto educativo, occupazionale e socio-economico. L´indagine è stata condotta nel 2011/2012 in 23 paesi, tra cui 17 Stati membri dell´Ue che rappresentano oltre l´80% della popolazione dell´Ue28. La Commissione europea e l´Ocse hanno recentemente firmato un nuovo accordo di cooperazione al fine di collaborare ancor più strettamente in tre settori: strategie in materia di competenze, analisi dei paesi e indagini internazionali. Nel corso di quest´autunno la Commissione e l´Ocse lanceranno un nuovo strumento on-line per la valutazione dell´istruzione e delle competenze, che permetterà alle persone di mettere alla prova le loro competenze e di confrontare le proprie capacità in un contesto internazionale. Questo pomeriggio Andreas Schleicher, vice direttore della direzione per l´istruzione e le competenze dell´Ocse, e Xavier Prats Monné, direttore generale aggiunto della Dg Istruzione e cultura della Commissione europea, terranno una sessione informativa rivolta ai soggetti interessati in tema di istruzione e formazione sulle implicazioni dell’indagine per l’elaborazione delle politiche europee. La sessione informativa avrà luogo dalle ore 14:30 alle ore 16:00 presso l´Auditorium dell´edificio Madou della Commissione, sito al n. 1 di place Madou, 1210 Saint-josse-ten-noode. I media accreditati sono invitati a partecipare.  
   
   
SCIENZA: FORMAZIONE, INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NON C’È FUTURO SENZA CULTURA SCIENTIFICA  
 
Milano, 9 ottobre 2013 - Costruire nuove rotte per diffondere il sapere. Si discuterà anche di questo nel corso di Scienza: formazione, informazione e comunicazione, evento organizzato dall’Università di Milano-bicocca e dal Consorzio Mia (Microscopic Image and Analisys). I relatori, giornalisti scientifici ed esperti di comunicazione, si confrontano con il pubblico su quali possano essere gli interventi più adeguati per rinforzare lo sviluppo culturale e scientifico del nostro Paese, creando fattive sinergie fra mondo della Formazione, dell’Informazione e della Ricerca. Intervengono, fra gli altri, Sergio Harari, Telmo Pievani, Gianna Milano, Cristina Tajani, e i rettori Cristina Messa e Gianluca Vago. L’obiettivo non sarà quello di comprendere cause storiche o responsabilità del fenomeno, ma di individuare quali possano essere gli interventi più adeguati per rilanciare il nostro sviluppo culturale e scientifico, creando un network fra mondo della Formazione, dell’Informazione e della Ricerca. E sarà anche l’occasione per presentare il progetto di realizzazione di un sito che raccolga tutte le informazioni di carattere scientifico provenienti dall’Italia. Ampio spazio verrà dato alle domande del pubblico. L’ingresso è libero e aperto a tutti gli interessati, ma è necessario registrarsi sul sito L’evento verrà trasmesso in diretta streaming su www.Scienzainrete.it Università di Milano-bicocca Venerdì 11 Ottobre 2013 Aula Martini, Ed. U6, Piazza Ateneo Nuovo, 1 – Milano. Intervengono: Antonello Villa (Consorzio Mia- Università di Milano-bicocca) Sveva Avveduto (Irpps-cnr) Ore 10, “La Formazione” Moderatori: Sergio Harari (Associazione Peripato) e Susanna Mantovani (Università di Milano-bicocca). Relatori: Paola Catalani (Insegnante), Andrea Cerroni (Università di Milano-bicocca), Alberto Mantovani (Irccs Humanitas – Università di Milano), Elisabetta Nigris (Università di Milano-bicocca), Anna Pascucci (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali), David Rossi (Cnsu). 11.45 “Esperienze Di Comunicazione Ed Educazione Scientifica” Moderatore: Alba L’astorina (Comese - Cnr). Relatori: Luigi Amodio (Fondazione Idis–città della Scienza, Napoli), Manuela Arata (Festival della Scienza, Genova), Michele. Catti (Progetto lauree scientifiche), Pietro Danise (Scienza under 18), Sergio Harari (Associazione Peripato), Martino Introna (Bergamoscienza), Enrico Predazzi (Agorà Scienza, Torino), Maria Xanthoudaki (Museo della Scienza e della Tecnologia L. Da Vinci, Milano). 16.50 “L’informazione E La Divulgazione Scientifica” Moderatori: Maurizio Casiraghi (Università di Milano-bicocca) e Marco Ferrari (Focus). Relatori: Claudia Di Giorgio (Le Scienze), Margherita Fronte (Focus), Pietro Greco (Scienzainrete), Gianna Milano (Giornalista freelance), Telmo Pievani (Pikaia), Edoardo Rosati (Rcs Periodici-oggi). 17.15 Tavola Rotonda Finale: Proposte, Discussione e Conclusioni. Moderatori: Antonello Villa (Consorzio Mia- Unimib), Jacopo Meldolesi (Consorzio Mia – Univ. San Raffaele). Relatori: Aldo Fasolo (Accademia dei Lincei), Cristina Messa (Rettore dell’Università di Milano-bicocca), Tullio Pozzan (Cnr), Riccardo Renzi (Giornalista scientifico Rcs), Gianluca Vago (Rettore dell’Università degli Studi di Milano).  
   
   
PIEMONTE, ASSEGNI DI STUDIO : PROROGA DI UN MESE PER LE DOMANDE ON LINE IL TERMINE SLITTA DAL 15 OTTOBRE AL 15 NOVEMBRE 2013  
 
Torino, 8 ottobre 2013 - C’è un mese di tempo in più per richiedere gli assegni di studio sulle spese scolastiche di iscrizione e frequenza, libri, trasporti e attività integrative: la Regione Piemonte ha deciso di prorogare il termine di scadenza delle domande dal 15 ottobre al 15 novembre 2013. “Le famiglie piemontesi avranno più tempo a disposizione per presentare la domanda - sottolineano Alberto Cirio, assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, e Gian Luca Vignale, assessore regionale all’innovazione e modernizzazione della Pubblica amministrazione – Questo è il primo anno per il nuovo sistema di compilazione online e come tutte le novità ha bisogno di un tempo fisiologico per andare a pieno regime. Ma una volta testato ci permetterà di essere più rapidi nella gestione delle richieste”. La domanda va presentata on line sul sito http://www.piemontefacile.it/  attraverso tre possibili modalità: 1. Tramite posta certificata 2. Tramite firma digitale 3. Attraverso le apposite credenziali (username, password, Pin) ottenute on line registrandosi su Sistema Piemonte al seguente link www.Sistemapiemonte.it/registrazione (per coloro che risiedono in uno dei comuni integrati al sistema presenti nell’elenco consultabile su www.Sistemapiemonte.it/scuole/assegnistudio ), oppure recandosi presso uno degli sportelli accreditati su tutto il territorio regionale (elenco consultabile su www.Sistemapiemonte.it/scuole/assegnistudio ). Chi non avesse richiesto le credenziali può ancora farlo.  
   
   
BOLZANO: “VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONE DOCENTE” ORGANIZZATO DAL DIPARTIMENTO ISTRUZIONE E FORMAZIONE ITALIANA  
 
  Bolzano, 9 ottobre 2013 - Creare un’alleanza di sistema tra scuola, famiglia e istituzioni per un nuovo atteggiamento culturale e sociale nei confronti della scuola: questo l’obiettivo dell’incontro proposto per sabato prossimo, 12 ottobre, dal . Dipartimento istruzione e formazione in lingua italiana. Sabato 12 ottobre, dalle ore 9 alle 12,30, nell´Aula D-103 della Lub, in piazza dell´Università a Bolzano, si svolgerà una mattinata di approfondimento sulla "Valorizzazione della professione docente". L´iniziativa, aperta a tutte le componenti della scuola, nasce dalla volontà di intervenire riguardo allo scarso riconoscimento esterno del ruolo della scuola e dell´attività dei docenti. L´obiettivo è creare un´alleanza di sistema tra scuola, famiglia e istituzioni per favorire la maturazione di un nuovo atteggiamento culturale e sociale nei confronti della scuola. L´evento è stato organizzato da un gruppo di lavoro di docenti e dirigenti scolastici, in collaborazione con l´Area pedagogica ed il Dipartimento istruzione e formazione di lingua italiana. L´inconto si propone come momento iniziale di un percorso dedicato al tema della "Valorizzazione della professione docente". Il programma della mattinata prevede l´apertura dei lavori alle ore 9,00 con l´introduzione al lavoro nei gruppi che sarà principalmente dedicato a due temi: "Le relazioni" e "Innovazione/formazione". I partecipanti potranno registrarsi a partire dalle ore 8,30.  
   
   
EMILIA ROMAGNA - A SCUOLA LA CAMPAGNA REGIONALE "MANGIAR SANO DÀ PIÙ SLANCIO ALLA VITA"  
 
Bologna, 9 ottobre 2013 - “Mangiar sano dà più slancio alla vita” è il messaggio della campagna promossa dalla Regione Emilia-romagna nelle scuole secondarie di primo e secondo grado per informare ragazze e ragazzi sull’importanza dell’alimentazione per la propria salute e per favorire in loro una maggiore consapevolezza su questo tema. A partire dalle scelte dei prodotti alimentari al bar o nei distributori automatici. La campagna si propone inoltre di stimolare il confronto tra gli studenti sul tema dell’alimentazione. Nelle scuole sono in distribuzione in questi giorni le locandine con il messaggio della campagna. Una pagina web di approfondimento è stata realizzata su Saluter, il portale del Servizio sanitario regionale: www.Saluter.it/mangiaresano. Premessa della campagna è contrastare l’obesità nella popolazione infantile e giovanile. L´ambiente alimentare scolastico rappresenta un contesto che influenza le scelte di salute tra le quali rientra l´adozione di sane abitudini alimentari nei bambini e nei ragazzi. Un comportamento alimentare equilibrato e sano, la pratica regolare di attività fisica sono i principali fattori di protezione per la salute dei più giovani. Inoltre, è più facile modificare gli stili di vita e le abitudini alimentari a partire dai più giovani, con il contributo della scuola e della famiglia. Dall’indagine “Okkio alla Salute” (un sistema di monitoraggio delle abitudini alimentari e dell’attività ?sica nei bambini delle scuole primarie), nel 2012 il 22% dei bambini dell’Emilia-romagna tra gli 8 e i 9 anni era in sovrappeso e il 7% in condizioni di obesità. I dati regionali, seppure migliori di quelli nazionali, indicano la diffusione di abitudini alimentari che predispongono all’aumento eccessivo di peso. In par­ticolare: 3 bambini su 10 non fanno una colazione adeguata; 6 su 10 fanno una merenda di metà mattina troppo abbondante; 9 su 10 consumano giornalmente meno delle 5 porzioni di frutta e verdura raccomandate; 4 su 10 consumano bevande zuccherate una o più volte al giorno. Rispetto all’attività fisica, dall’indagine “Okkio alla salute” emerge che 1 bambino su 10 risulta non attivo; 8 su 10 non pra­ticano l’attività ?sica raccomandata per la loro età; 3 su 10 guardano i programmi alla Tv e/o usano i videogiochi per 2 ore o più al giorno; 1 su 3 hala Tv in camera. Le "Linee guida per l´offerta di alimenti e bevande salutari nelle scuole", adottate nel 2012 dalla Giunta regionale, costituiscono uno strumento concreto per promuovere sane scelte alimentari e per l’applicazione sul territorio regionale di standard nutrizionali che consentano di migliorare la qualità del cibo offerto nella scuola.Le linee guida, articolate in schede, costituiscono un riferimento rivolto alle scuole dell´infanzia, alle scuole primarie e alle scuole secondarie di secondo grado per l´organizzazione del pranzo e della merenda. Un capitolo è dedicato ai distributori automatici e ai criteri per garantire una proposta di prodotti che favorisca una corretta alimentazione. In tal senso, oltre a privilegiare prodotti che riportano l´etichettatura nutrizionale, nel documento si sottolinea come nei distributori sia importante la posizione e la visibilità di ciascun alimento per orientare le scelte dei consumatori (l´acqua, per esempio, deve essere all´altezza degli occhi, in una posizione a più alta potenzialità di vendita rispetto alle bevande con più calorie).  
   
   
ANCHE I RAGAZZI DELLE MEDIE VANNO A SCUOLA CAMMINANDO LA PROVINCIA DI TORINO APPROVA I NUOVI BANDI DEL CONCORSO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE DEGLI STUDENTI  
 
Torino, 9 ottobre 2013 - Si chiama “Promuoviamo autonomia” ed è la nuova sezione di A scuola camminando 2013-2014. Dedicata agli studenti delle scuole secondarie di 1° grado, è finalizzata a consentire ai ragazzi viaggi casa-scuola “più autonomi e costanti attraverso modalità organizzative che sviluppino un maggior senso di appartenenza al territorio”, come si legge nel bando di concorso. Inoltre, da quest’anno le scuole che favoriranno la partecipazione di nuove scuole godranno di un punteggio supplementare. Sono queste le principali novità dell’edizione 2013-2014 del concorso ideato dalla Provincia di Torino nel 2006 - nell’ambito del tavolo di Agenda 21 sulla mobilità sostenibile intorno ai plessi scolastici - per diffondere e incentivare gli spostamenti da e verso scuola a piedi o in bicicletta. Il concorso, rivolto alle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, statali e paritarie, è aperto dal 15 ottobre al 16 aprile e presenta 4 sezioni: 1) “Kilometrinsieme”, riservata alle scuole che organizzano gli spostamenti casa-scuola a piedi e in bicicletta per non più di 45 giorni; 2) “Piedilinea”, rivolta agli istituti che incoraggiano fin dall’inizio dell’anno gli spostamenti ecologici, con itinerari stabili, strutturati e individuati (per esempio con paline a indicare i punti di ritrovo e i percorsi); 3) “Patti per camminare”, pensata per le scuole che hanno inserito i percorsi casa-scuola nei piani di formazione e che lavorano con la finalità di rendere le iniziative permanenti in coordinamento con altre istituzioni (Comuni, Asl); 4) “Promuoviamo autonomia”, di cui si è detto sopra. “Siamo felici di avere ammesso al concorso anche i ragazzi delle scuole medie” spiega l’assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Roberto Ronco. “Per loro il piacere di andare a scuola piedi si unisce a quello di sperimentare la conquista delle prime forme di autonomia”. Anche quest’anno è in palio il premio “A piedi anche tu”, dedicato agli istituti che partecipano per la prima volta. Le scuole partecipanti possono proporre anche un progetto per la locandina di “A scuola camminando” 2013-2014: il migliore sarà l’immagine dell’edizione del prossimo anno. Ogni sezione premierà 3 concorrenti (1500 euro per il primo classificato, 1250 per il secondo e 1000 per il terzo; per Promuoviamo autonomia: 750, 500 e 250). I 3 migliori progetti tra quelli presentati dalle scuole dell’infanzia, se non si saranno classificati nelle succitate sezioni, riceveranno il premio “A scuola camminando con l’infanzia”, che ammonta a 250 euro. Stessa cifra per le tre scuole che si aggiudicheranno il trofeo “A piedi anche tu” e per il vincitore del premio “Locandina”. Anche quest’anno, inoltre, è stato indetto il premio “Raccogli-albero” (250 euro). Per partecipare è necessario realizzare un “Albero dei percorsi sicuri casa-scuola” i cui frutti sono le parole-chiave con i quali i bambini e i ragazzi sintetizzano il significato del loro andare a scuola a piedi. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate alla Provincia di Torino entro il 30 aprile 2014. La premiazione delle scuole vincitrici avrà luogo in occasione delle iniziative per la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. Il bando, i materiali richiesti per l’iscrizione e tutte le informazioni sono scaricabili da: http://www.Provincia.torino.it/ambiente/educazione/ascuola_camminando/index   Anche gli adolescenti potranno cimentarsi sul tema della mobilità: dal 2011 la Provincia di Torino indice un bando di concorso rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori intitolato “Giovani in movimento”, con l’obiettivo di premiare progetti di promozione della mobilità sostenibile pensati dai ragazzi. Il premio è di 3000 euro per ciascuna delle prime due scuole classificate. Le domande di partecipazione dovranno essere spedite in Provincia entro il 2 dicembre. Maggiori informazioni su www.Provincia.torino.gov.it/ambiente/agenda21/
mobilita_scuola/giovani_in_movimento
 
   
   
GENITORI NELLA SCUOLA PER UNA PARTECIPAZIONE EFFICACE  
 
Firenze, 9 ottobre 2013 - Un percorso di più incontri sulla scuola, sul ruolo dei genitori, sul modo di interagire in modo semplice, costruttivo ed efficace è la proposta che l’Associazione Genitori distrettuale di Thiene (Vi) propone con il progetto 2013 «Genitori Nella Scuola - per una partecipazione efficace», reso possibile grazie al contributo del Centro Servizi Volontariato di Vicenza. Il primo incontro “Rappresentare i genitori e vivere felici”, condotto da Rita Manzani Di Goro, presidente di Age Toscana e autrice dell’omonimo manuale, si terrà mercoledì 9 ottobre dalle 20,30 presso il Padiglione Fieristico, via Vanzetti 34 a Thiene. La partecipazione è gratuita. Spiega la presidente Luisa Giudicotti: “A.ge. Thiene è consapevole che la partecipazione dei genitori è una delle principali sfide per la scuola degli anni 2000. I genitori sono chiamati a svolgere un ruolo cruciale all’interno della scuola dell’autonomia e non possono essere lasciati soli in questo compito. C’è bisogno di informazione, perché non è scontato che un genitore si sappia muovere all’interno di un’istituzione qual è quella scolastica e c’è quindi tanto bisogno di una formazione mirata”. “Prepararsi su temi come autonomia, Pof, bilanci, regole, programmazione –prosegue la Presidente- aumenta la consapevolezza del ruolo dei genitori sia nella gestione diretta del “bene comune scuola”, come pure nelle relazioni positive con dirigenti, insegnanti e personale della scuola. L´a.ge., con questo progetto, intende rendere i genitori consapevoli del proprio ruolo e capaci di rapportarsi in modo costruttivo con il mondo della scuola e dei suoi professionisti”. Il corso è rivolto a tutti i genitori, sia a chi è già impegnato come rappresentante d´Istituto o di classe, sia a chi è interessato al “mondo scuola” e intenda approfondire le proprie conoscenze. Molto spesso, alla base del rifiuto dei genitori a ricoprire incarichi all´interno della scuola, c´è la mancanza di conoscenza di quali siano i compiti e le effettive mansioni da svolgere. Saranno distribuiti e commentati i principali testi normativi della scuola relativamente alla partecipazione dei genitori; sarà inoltre dato ampio spazio alle domande dei partecipanti e alla trattazione di esempi concreti. A.ge. Thiene si propone di fornire a tutti i genitori interessati le nozioni necessarie a svolgere con competenza e semplicità i compiti che competono a un rappresentante di classe o a un rappresentante dei genitori in Consiglio d´Istituto o nel Comitato genitori. A.ge. Thiene vuole, inoltre, creare un servizio di supporto a cui i rappresentanti dei genitori, e i genitori in genere, si possano rivolgere per ottenere informazioni e risposte a problemi inerenti alla scuola. Hanno dato il partenariato: i comitati genitori della Direzione didattica di Malo, delle scuole elementari e medie di Zané, dell’Istituto comprensivo di Isola Vicentina, delle medie Bassani e Ferrarin e della primaria Scalcarle di Thiene; gli istituti comprensivi di Thiene, Malo, l’Istituto professionale Garbin di Schio, l’Istituto Tecn.ec.tecn. Ceccato di Thiene, il Liceo Corradini di Thiene, l’Istituto tecnico industriale Chilesotti di Thiene; i Comuni di Thiene e Malo. Per ulteriori informazioni scrivere a: agethiene@age.It  
   
   
MONTAGNA LOMBARDA: PARTE UN NUOVO CANALE DI NOTIZIE  
 
Milano, 9 ottobre 2013 -"Dalle politiche alla comunicazione: l´avvio di questa legislatura ha segnato una svolta sostanziale nei confronti della montagna, a conferma di quanto questa preziosa parte del territorio lombardo stia a cuore al presidente Maroni e a tutta la Giunta regionale". Lo afferma Ugo Parolo, sottosegretario alle Politiche per la Montagna (oltre che a Rapporti istituzioni regionali, Attuazione del programma e Programmazione negoziata) di Regione Lombardia. Comunicare La Montagna - Con il mese di ottobre, infatti, la Regione avvia un flusso di comunicazione, dedicato al tema della montagna, destinato a veicolare le iniziative intraprese dall´Esecutivo lombardo relativamente ai territori montani della Lombardia. "Un´operazione doverosa - chiosa il sottosegretario - con un´ambizione: far giungere le informazioni anche nei ´distretti montani´ delle regioni confinanti o vicine (Valle d´Aosta, Piemonte, Veneto, Trentino-alto Adige e Friuli Venezia Giulia, ndr), in un´ottica macroregionale, che risponde appieno alla nuova ´dimensione´ operativa della Giunta guidata da Roberto Maroni". Notizie E Sito Ad Hoc - Tradotto in pratica, le notizie relative a iniziative e provvedimenti assunti dalla Giunta regionale in materia di montagna saranno quindi destinate a una mailing list elaborata ad hoc, che coprirà tutti i territori e le regioni dell´arco alpino. Non solo, attraverso il Portale della Regione - http://www.regione.lombardia.it/  - sarà possibile accedere a un sito dedicato, ´Lombardia per la Montagna´, in cui verranno pubblicati, accanto agli articoli, anche tutti gli approfondimenti sul tema. Regione Lombardia E La Montagna - "Alla già significativa istituzione di un Sottosegretariato per la montagna - evidenzia Parolo - fa quindi seguito una comunicazione pensata specificatamente per un ambito estremamente peculiare, quale è quello montano". "Contiamo in questo modo - conclude Parolo - di rapportarci alla montagna con l´obiettivo di valorizzarne le risorse e coglierne le opportunità, con l´intento di realizzare le istanze e soddisfare le esigenze di tutti coloro che la vivono, custodiscono e mantengono viva anche economicamente, oltre che di tutti coloro, e sono per fortuna tanti, che, semplicemente, la amano".  
   
   
ACQUA IN ABRUZZO: CHIODI, GESTORI ASSUMANO PROPRIE RESPONSABILITA´  
 
L´aquila, 9 ottobre 2013 - "La gestione del servizio idrico, la sua sostenibilità da un punto di vista economico e la sua efficienza nell´erogare servizi al cittadino, rappresentano i punti più difficili da affrontare in questo particolare momento storico". Lo ha detto il Presidente della Regione Gianni Chiodi, partecipando ieri al convegno nell´ambito del Festival dell´Acqua aperto all´Aquila fino all´11 ottobre. Il Festival raccoglie ogni due anni 400 aziende associate a Federutility e tutti i soggetti che si occupano di servizi idrici e di pubblica utilità ed è promosso in collaborazione con il Comune dell´Aquila e l´azienda Gran Sasso Acqua, con il patrocinio del Ministero dell´Ambiente, dell´Unesco e dell´Eureau. "Dobbiamo coniugare - ha aggiunto il Presidente - le aspettative dei cittadini/utenti con la massima efficacia, efficienza ed economicità di azione possibile per i soggetti Gestori del Servizio idrico integrato ma ci troviamo in una situazione di vera emergenza. Siamo in un punto di non ritorno. I gestori hanno accumulato negli anni debiti enormi, con una gestione non oculata, molto spesso con contropartite di stampo esclusivamente clientelare. La Regione Abruzzo non può commissariarli, ma li pone di fronte alle loro responsabilità. C´è una sola cosa da fare: mettere in equilibrio i conti. E´ vero che con il sistema idrico la situazione è complessa proprio perché non è possibile commissariare. Ma diciamolo chiaramente: si tratta di un sistema che troppo spesso, per anni, ha inteso utilizzare il servizio pubblico per alimentare e massimizzare posizioni di consenso elettorale. Questo non è più consentito. Chiediamo loro, a questo punto, soluzioni per mettere in equilibrio i conti e procedere con una gestione ordinaria che non vada ad aggravare la situazione debitoria. Solo così sarà possibile evitare l´ingresso dei privati. In tutto questo, tuttavia, è bene sottolinearlo, non può essere attribuita alcuna responsabilità alla Regione che punta, invece, ad offrire un servizio di qualità agli utenti attraverso l´ottimizzazione delle risorse, sia idriche che economiche e per questo ha previsto, come noto, un Ato unico". L´assessore ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo, nel suo intervento ha toccato vari punti sostanziali tra cui infrastrutture, tutela delle acque, responsabilità dei Comuni e riforma del sistema idrico integrato. "Una riforma molto importante e rivoluzionaria - ha spiegato l´assessore - portare gli Ato da 6 a 1 innova un sistema non virtuoso ed inefficiente per far posto alla economicità e all´efficienza . Ultimo step necessario per definire la riforma dell´Ato Unica sarà l´approvazione da parte della Giunta regionale dello Statuto dell´Ersi (Ente regionale per il servizio idrico integrato).  
   
   
LAGO DI BILANCINO, LA PROPRIETÀ SARÀ TRASFERITA ALLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 9 ottobre 2013 - La proprietà dell´invaso di Bilancino sarà trasferita alla Regione Toscana dai 14 Comuni che attualmente la detengono, come era stato richiesto a suo tempo alla Regione dal Comune di Barberino di Mugello. Lo stabilisce uno schema di protocollo d´intesa approvato oggi in Giunta che firmeranno la Regione stessa e i Comuni di Firenze, Calenzano, Bagno a Ripoli, Cantagallo, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Montemurlo, Prato, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaiano, Vernio e Barberino di Mugello. "Il trasferimento della proprietà e il diritto d´uso passeranno alla Regione - spiegano gli assessori regionali Anna Rita Bramerini e Vittorio Bugli - che successivamente darà in concessione l´uso dell´invaso al Comune di Barberino. Il passaggio non prevede oneri a carico del bilancio regionale. Questo trasferimento contribuirà alla soluzione delle criticità legate alla gestione dell´invaso derivanti dalla posizione giuridica attuale."  
   
   
NUBIFRAGIO SALENTO, VENDOLA: UN PIANO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO  
 
Bari, 9 ottobre 2013 - “Torno a chiedere al Governo di adoperarsi per realizzare un piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio”. La richiesta arriva da Bruxelles dove si trova in questi giorni il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, all’indomani del violento nubifragio che si è abbattuto sul Salento e che ha causato la morte di una donna di Ginosa, mentre risultano ancora disperse tre persone. “La metereologia – ha proseguito Vendola – oggi dice più della politica come sta messo il Paese. È incredibile che l’arrivo della pioggia venga annunciato non dal meteo, ma dalla Protezione Civile. È incredibile, che ogni pioggia produca esondazioni, alluvioni, frane. La pioggia rivela i danni che sono stati inferti, provocando un dissesto idrogeologico drammatico nel Paese delle sanatorio, dei condoni e della cementificazione selvaggia”. “È appena il caso di ricordare – ha spiegato Vendola – che già quando si verificò l’esondazione del Bradano nel 2011, la Regione Puglia ottenne con grandissima difficoltà da parte del Governo la dichiarazione di emergenza. Segnalo, inoltre, che la Regione Puglia ha dovuto allocare le disponibilità, rastrellando dal bilancio autonomo e, sin dal maggio 2013 ha predisposto, grazie alla proficua collaborazione con l’Amministrazione di Ginosa, il Piano di Riparto. Tuttavia, siamo ancora in una situazione di stallo. Il Dipartimento delle Protezione Civile, infatti, ha stanziato i fondi che non sono stati ancora erogati in quanto il Ministero dell’Economia non ha dato la definitiva autorizzazione al prelievo, nonostante sia stato sottoscritto un atto d’intesa da parte della Regione Puglia. Mi auguro che su questo punto si possa, già nei prossimi giorni, accelerare al massimo le procedure al fine di dare una risposta ai cittadini che hanno subìto gravi danni”.  
   
   
TARIFFE, “IL NUOVO METODO? NON È BANCABILE” REDATTO IL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO CON IL NUOVO METODO TARIFFARIO DI AEEG CONSIGLIO DI BACINO VERONESE: “PEGGIORA LA SITUAZIONE”  
 
Verona, 9 ottobre 2013. Prove generali per l’applicazione del nuovo metodo tariffario di Aeeg, che da quest’anno controlla anche le tariffe a Verona: e il risultato fa storcere il naso al Consiglio di Bacino, che, annuncia, non starà con le mani in mano. A seguito delle deliberazioni dell’Aeeg, l’Autorità Nazionale per l’Energia Elettrica e del Gas, Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi hanno applicato il nuovo metodo tariffario, transitorio, al programma degli interventi sul territorio veronese previsti nel Piano d’Ambito da qui ai prossimi 30 anni, redigendo il nuovo piano economico finanziario. Ma i risultati emersi dall’istruttoria tecnica non sono poi così lusinghieri: l’applicazione del nuovo metodo (che determina le bollette) dettato da Aeeg peggiora la situazione, anziché migliorarla. “Il nuovo metodo tariffario purtroppo non fa che peggiorare la situazione”, commenta Mauro Martelli, presidente del Consiglio di Bacino Veronese. Nell’istruttoria tecnica emerge chiaramente come tutti gli indicatori di sostenibilità finanziaria peggiorino, nonostante l’incremento delle tariffe. “La conclusione è ovvia: il nuovo metodo non è bancabile”, conclude Martelli. È un problema che sta nascendo ora, con conseguenze che peseranno negli anni. Venerdì scorso il comitato istituzionale del Consiglio di Bacino Veronese, composto da Nicola Martini (vicesindaco di Erbè), Claudio Melotti (vicesindaco di Bosco) e dallo stesso Martelli, ha approvato la delibera di Aeeg sulle tariffe transitorie – obbligatoria-, affinché le società di gestione abbiano certezza di bilancio. Ma l’Ente non starà a guardare: “visto che di metodo transitorio si parla – fa sapere Martelli -, chiederemo all’Aeeg delle modifiche affinché si possa rendere bancabile il piano d’ambito, anche per quelle gestioni interamente pubbliche a bassa capitalizzazione come quelle a Verona, che sono anche la gran parte delle aziende pubbliche in house italiane”.  
   
   
BOLZANO: TERMOVALORIZZATORE, VIA LIBERA ALLA GESTIONE ECO CENTER  
 
Bolzano, 9 ottobre 2013 - Anche dopo il periodo di prova il nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud sarà gestito da Eco Center, società partecipata dei Comuni altoatesini e della Provincia. Lo ha annunciato il 7 ottobre il presidente Luis Durnwalder, sottolineando che "un parere della Lub dà il via libera all´assegnazione della gestione senza gara". Durnwalder ha spiegato che la Giunta provinciale aveva chiesto un parere alla Libera Università di Bolzano in merito alla possibilità di assegnare a Eco Center la gestione del termovalorizzatore senza dover passare per un bando di gara. "Il parere è stato positivo - ha spiegato il presidente della Provincia - in quanto si tratta di un passaggio che si svolge all´interno di enti a totale controllo pubblico". Eco Center, infatti, è una società controllata per il 46% da 57 comuni altoatesini, per il 44% dal Comune di Bolzano, e per il restante 10% dalla Provincia. Il nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud, entrato in funzione nel luglio scorso, a pieno regime incenerirà 130mila tonnellate l´anno di rifiuti residui provenienti da tutto l´Alto Adige. Dal processo di smaltimento delle immondizie si potranno inoltre produrre calore ed energia in grado di coprire il fabbisogno di riscaldamento di 10mila alloggi e l´energia elettrica necessaria all´illuminazione di altri 20mila appartamenti.  
   
   
TERRA DEI FUOCHI, AL VIA PROTOCOLLO D´INTESA CON ENTI NAZIONALI DI RICERCA.: SERVIRÀ A DARE CERTEZZE A CITTADINI E AGRICOLTORI  
 
Napoli, 9 ottobre 2013 - "Un protocollo di intesa con i maggiori Enti di ricerca nazionali, Cra (Consiglio Ricerca e sperimentazione in agricoltura), Iss (Istituto superiore Sanità) Ispra (protezione e ricerca ambientale), Ciram (Centro dipartimentale Federico Ii) è stato predisposto dagli assessorati regionali all´Agricoltura e all´Ambiente per avviare la caratterizzazione dei suoli agricoli, l´analisi delle matrici vegetali e idriche. Si comincerà in due dei comuni maggiormente interessati dai roghi dei rifiuti e simbolo dell´area della Terra dei Fuochi, Caivano e Casal di Principe, dove già sono stati effettuati gli scavi, con un esame dei suoli che successivamente si potrebbe estendere a tutto il territorio." Lo rendono noto i due assessori competenti, Daniela Nugnes (Agricoltura) e Giovanni Romano (Ambiente). "Riteniamo necessario - dicono Nugnes e Romano - garantire le massime certezze ai cittadini-consumatori ed agli operatori rispetto alla qualità dei prodotti e, dal punto di vista imprenditoriale, rispetto alla possibilità o meno di proseguire le attività agricole.” “La superficie agricola totale in Campania – spiega l´assessore Nugnes – secondo i dati del censimento del 2010, è di oltre 722mila ettari. Stiamo parlando del 52% della superficie regionale che è destinato all´agricoltura. Nel 2012, inoltre, il comparto agroalimentare campano ha incrementato del 4,3% il valore dell´esportazione rispetto al 2011, configurandosi come uno dei pochi comparti regionali non in crisi. Questa è una premessa fondamentale per comprendere che non si può generalizzare ad una intera regione un problema che riguarda delle ferite localizzate sulle quali, comunque, è nostro dovere intervenire chirurgicamente. Mai come in questo momento così difficile da punto di vista ambientale, infatti, occorre affermare il valore dell´agricoltura come presidio del territorio e garantire la qualità indiscussa dei nostri prodotti, i migliori in Italia." "Il protocollo di intesa - aggiunge l´assessore Romano - servirà ad avviare una indagine tecnico-scientifica seria e capillare. Ci rendiamo conto delle difficoltà che vivono cittadini e agricoltori, ma occorre verificare le matrici ambientali e stabilire quali parti del territorio vanno trasformate e recuperate attraverso le coltivazioni no food. Partiamo subito con i test a Caivano e Casal di Principe, non solo perché i due comuni sono inclusi nell´area della Terra dei Fuochi, ma anche perché , come è noto, le recenti indagini e scoperte stanno dimostrando che in queste zone sono avvenuti vasti interramenti di rifiuti di varia natura. Il protocollo si affianca alle iniziative già in essere da parte della Regione: è già partito il bando da 5 milioni di euro per supportare gli enti firmatari del Patto per la Terra dei fuochi sottoscritto in prefettura nelle attività di controllo del territorio e il 15 ottobre firmeremo la Convenzione con la Direzione marittima della Campania che darà il via al monitoraggio aereo dei crimini ambientali.” "L´assessorato all´Agricoltura è già partner del progetto Ecoremed, finanziato nell´ambito dell´intervento Life della Commissione europea. Tecniche agronomiche e biologiche in grado di pulire i suoli e con le quali potremo costruire un cuscinetto ecologico di sicurezza attorno alle aziende agricole per preservare il lavoro degli imprenditori e dare maggiori certezze ai cittadini”, conclude la Nugnes.  
   
   
RIFIUTI, ROMA: I RISULTATI DELLE ANALISI ENTRO UN MESE  
 
Milano, 9 ottobre 2013 - "Saranno necessari 30 giorni per avere gli esiti definitivi delle analisi del campione prelevato dai rifiuti provenienti dalla discarica laziale di Malagrotta conferiti agli impianti Gedit di Vighizzolo e bloccati dai controlli di Arpa". Lo ha reso noto l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi. "Inoltre - ha aggiunto la titolare regionale all´Ambiente - si è concordato con il vice sindaco del Comune di Montichiari di attivare un primo presidio da parte della Polizia locale, che richiederà, a seguito di eventuali situazioni anomale, la presenza di Arpa, per la cui collaborazione Regione ha dato la massima disponibilità". Nulla Di Intentato Per Risolvere La Questione - "Non lasceremo nulla d´intentato per risolvere la questione" ha assicurato l´assessore Terzi. "Il fatto che già sabato abbiamo mandato una squadra di Arpa a vigilare sui rifiuti in arrivo, dando manforte alla Polizia locale, ne è la dimostrazione. A quanto pare ce n´era davvero bisogno, visto che sono emerse delle anomalie in merito ai codici dei rifiuti: la documentazione di accompagnamento è risultata inadeguata". Inaccettabile Comportamento Da Furbetti - "È del tutto inaccettabile un comportamento da furbetti come quello a cui stiamo assistendo" ha commentato l´assessore. "Non solo ci vengono mandati rifiuti da altre regioni che non si sono rese autosufficienti quanto allo smaltimento, ma tutto ciò viene fatto senza nemmeno avvertire la Regione di arrivo: ci spediscono la spazzatura in maniera, a quanto pare, irregolare. Ma Montichiari e la Lombardia non possono diventare la pattumiera d´Italia: solidali sì, fessi no".