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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Novembre 2013 |
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Politica |
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BILANCIO UE 2014-2020: 1 000 MILIARDI DI EURO DA INVESTIRE NEL FUTURO DELL’EUROPA |
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Bruxelles, 20 novembre 2013 - Il Parlamento europeo ha detto sì ieri al nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) dell´Unione per i prossimi sette anni (2014-2020). Grazie al via libera del Parlamento, nelle prossime settimane la proposta di QFP, presentata della Commissione il 29 giugno 2011, entrerà nella fase finale di approvazione al Consiglio, mettendo fine a ben due anni e mezzo di intensi negoziati. Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha espresso soddisfazione per il voto di oggi: "È un grande giorno per l’Europa. Il sì espresso oggi dal Parlamento europeo al bilancio dell’Unione per il 2014-2020 ci permette di condurre in porto un lungo processo negoziale. Ora spetta al Consiglio chiudere i giochi in tempi brevi. Tra il 2014 e il 2020 l’Unione europea investirà circa 1 000 miliardi di euro nella crescita e nell’occupazione. In termini di ricchezza nazionale il bilancio dell’Unione può sembrare modesto, ma non dobbiamo dimenticare che un solo esercizio finanziario dell´UE smuove più fondi — a prezzi correnti — dell´intero piano Marshall! Un bilancio moderno, rivolto al futuro, può realmente incidere sulla vita dei cittadini, contribuendo a rafforzare e sostenere la ripresa avviatasi in tutta l’Unione. I fondi del nuovo bilancio ci permetteranno di gettare le basi per superare la crisi, dando sostegno finanziario a quanti vivono al di sotto della soglia di povertà o che sono in cerca di lavoro, offrendo opportunità di investimento alle imprese di piccole dimensioni e garantendo assistenza alle comunità locali, agli agricoltori, ai ricercatori e agli studenti. È una buona notizia per le famiglie in tutta Europa. Non dimentichiamo che l’Europa è parte della soluzione". Messaggio video del presidente Barroso: http://bit.ly/I2nKPH Janusz Lewandowski, Commissario per il Bilancio e la programmazione finanziaria, ha dichiarato: "Ce l´abbiamo fatta. Il voto di oggi al Parlamento europeo assicura fondi prevedibili per erogare finanziamenti a circa 20 milioni di piccole e medie imprese europee, milioni di persone più povere nel mondo, circa 100 000 città e regioni e migliaia di laboratori e università. L’Europa ha mantenuto la promessa! I fondi europei per i prossimi sette anni permetteranno di investire nella crescita economica, nella ricerca e nell’istruzione, aiuteranno i giovani disoccupati e serviranno a erogare aiuti umanitari. Quale migliore messaggio in vista delle prossime elezioni europee? l’Europa funziona e continuerà a funzionare!" Cosa rientra nel bilancio dell’UE Grazie al nuovo quadro finanziario pluriennale 2014-2020, l’Unione europea potrà investire fino a 960 miliardi di euro in stanziamenti d’impegno (1% del reddito nazionale lordo (RNL) dell’UE) e 908,4 miliardi di euro in pagamenti (0,95% dell’RNL dell’UE). Non vi rientrano invece gli strumenti per circostanze impreviste (riserva per aiuti d’urgenza, Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, Fondo di solidarietà e strumento di flessibilità) e il Fondo europeo di sviluppo; questi strumenti, se pienamente mobilitati, rappresentano altri 36,8 miliardi di euro (0,04% dell´RNL dell’UE). Il nuovo bilancio 2014-2020 definisce priorità di spesa finalizzate alla crescita sostenibile, all’occupazione e alla competitività dell’Unione, in linea con la strategia di crescita Europa 2020. A titolo d´esempio: la rubrica 1A (Competitività per la crescita e l’occupazione) è passata dagli attuali 91,5 miliardi di euro (9,1% del bilancio) a 125,6 miliardi di euro (13,2% del bilancio)1. 12 punti salienti Il nuovo bilancio dell’Unione è uno strumento moderno adeguato alle sfide del XXI secolo. Ecco in sintesi i 12 punti salienti che illustrano una serie di importanti innovazioni e mostrano chiaramente il valore aggiunto dell´Europa: il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo europeo di sviluppo regionale daranno un notevole contributo all´occupazione venendo in aiuto alle persone in cerca di lavoro. L´FSE destinerà almeno 70 miliardi di euro (circa 10 miliardi l’anno) alla creazione di posti di lavoro, integrando gli interventi in ambito nazionale. La nuova iniziativa a favore dell´occupazione giovanile, con una copertura di almeno 6 miliardi di euro nell´ambito dell´FSE, servirà a sostenere la realizzazione della garanzia per i giovani nel periodo 2014-2015. Nel complesso la politica di coesione riformata permetterà di mobilitare fino a 366,8 miliardi di euro2 destinati alle regioni e alle città dell´UE e all´economia reale. È principalmente tramite questo strumento d´investimento che l´Unione realizzerà gli obiettivi della strategia Europa 2020: crescita e occupazione, lotta contro i cambiamenti climatici e riduzione della dipendenza energetica, della povertà e dell’esclusione sociale. Il Fondo europeo di sviluppo regionale concorrerà alla realizzazione di questi obiettivi indirizzando le proprie risorse verso priorità fondamentali, quali il sostegno per le piccole e medie imprese, con l’obiettivo di raddoppiare i fondi da 70 a 140 miliardi di euro in 7 anni. Tutti i fondi strutturali e d´investimento europei saranno maggiormente orientati ai risultati e avranno una nuova riserva di efficacia e efficienza che incentiverà la qualità dei progetti. Infine, l’efficienza del Fondo di coesione e dei fondi per lo sviluppo rurale e per la pesca sarà collegata alla governance economica in modo da incentivare gli Stati membri a dare seguito alle raccomandazioni dell’UE nel quadro del semestre europeo; il nuovo programma Erasmus+ permetterà a un numero quanto mai esteso di persone di trascorrere un periodo all’estero. Mirato a sviluppare competenze e occupabilità, il nuovo programma gode di una copertura di quasi 15 miliardi di euro3 (40% in più rispetto ai livelli attuali) che offre opportunità di studio, formazione, lavoro o volontariato all’estero a oltre 4 milioni di giovani: 2 milioni di studenti universitari, 650 000 apprendisti e studenti in formazione professionale e più di 500 000 giovani che partecipano a scambi o programmi di volontariato all’estero. Fino a 200 000 studenti che intendono seguire un corso completo di master all’estero - raramente coperto da borse di studio o prestiti nazionali - potranno beneficiare di un nuovo meccanismo di garanzia sui prestiti gestito dal Fondo europeo per gli investimenti. Verranno inoltre finanziati 600 partenariati nel settore dello sport, compresi eventi europei non profit. Due terzi delle risorse serviranno a finanziare opportunità di apprendimento all´estero, entro e oltre i confini dell´UE, mentre il resto sosterrà partenariati tra istituti d’istruzione, organizzazioni giovanili, imprese, autorità locali e regionali e ONG, come anche le riforme volte a modernizzare il settore dell’istruzione e della formazione e a promuovere l’innovazione, l’imprenditorialità e l’occupabilità; la cultura in Europa - cinema, televisione, musica, letteratura, arti dello spettacolo, patrimonio e ambiti collegati - potrà trarre vantaggio dal nuovo programma dell´UE Europa creativa. Con una copertura di quasi 1,5 miliardi di euro4 (9% in più in termini reali rispetto agli attuali livelli), il programma permetterà nei prossimi sette anni di rilanciare il comparto culturale e creativo, importante fonte di crescita e occupazione. Il programma Europa creativa sosterrà inoltre iniziative quali le capitali europee della cultura, il marchio del patrimonio europeo, le giornate europee del patrimonio e i cinque premi europei: il premio del patrimonio culturale dell´Unione europea/concorso Europa Nostra, il premio dell’Unione europea per l’architettura contemporanea, il premio dell’Unione europea per la letteratura, il premio European Border Breakers e il premio MEDIA; i fondi dell´UE per la ricerca e l´innovazione permetteranno di migliorare la qualità di vita dei cittadini europei e renderanno l´Unione più competitiva sulla scena mondiale. Orizzonte 2020, il nuovo programma per la ricerca e l´innovazione, gode di una copertura di bilancio di quasi 80 miliardi di euro5 (circa il 30% in più in termini reali rispetto al quadro attuale) e occupa indiscutibilmente un posto centrale nella strategia dell’UE per il rilancio della crescita e dell´occupazione. I ricercatori e le imprese di tutta l’Europa potranno contare su un sostegno notevolmente rafforzato e semplificato. Orizzonte 2020 darà impulso a centri di eccellenza della ricerca in Europa, come il Consiglio europeo della ricerca, rafforzerà la leadership industriale nel campo dell’innovazione, anche con investimenti in tecnologie fondamentali, estenderà l´accesso al capitale e il sostegno delle PMI, contribuirà a affrontare grandi sfide sociali quali i cambiamenti climatici, a sviluppare i trasporti e la mobilità sostenibili, a rendere meno care le energie rinnovabili, a garantire alimenti più sicuri e a affrontare i problemi legati all’invecchiamento demografico. Ma, cosa ancor più importante, Orizzonte 2020 contribuirà a colmare il divario tra ricerca e mercato, per esempio aiutando le imprese innovative a trasformare le loro scoperte tecnologiche in prodotti che abbiano un reale potenziale commerciale. Il nuovo programma, incentrato sulla cooperazione internazionale, destina per il periodo 2014-2020 oltre 6 miliardi di euro6 (30% in più rispetto ai livelli attuali) alle azioni Marie Skłodowska-Curie, permettendo così all’UE di sostenere più di 65 000 ricercatori. Nel periodo 2014-2020 l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) riceverà 2,7 miliardi di euro7 per rafforzare il legame tra insegnamento superiore, ricerca e imprese, per sostenere la creazione di nuove imprese e per creare opportunità di formazioni specializzate postlaurea; le piccole e medie imprese, vera e propria spina dorsale dell’economia europea, rappresentano circa il 99% delle attività imprenditoriali europee e forniscono i due terzi dei posti di lavoro del settore privato. Il nuovo programma COSME, che gode di una copertura di 2,3 miliardi di euro8, permetterà di promuoverne la competitività e di stimolare la crescita e l’occupazione in Europa. Primo programma dell´UE destinato nello specifico alle PMI, COSME mira a facilitarne l´ingresso nel mercato fuori e dentro l’Unione offrendo un accesso agevolato al credito grazie a garanzie sui prestiti e capitale di rischio; gli investimenti infrastrutturali sono determinanti per la crescita e l’occupazione in Europa. Troppo spesso i cittadini e le imprese incontrano ostacoli dettati dalla parzialità, dall’inefficienza o semplicemente dall’assenza di reti infrastrutturali europee, siano esse dei trasporti, dell’energia o delle TIC. Con una copertura di 33,3 miliardi di euro (26,3 per i trasporti9, 5,9 per l’energia e 1,1 per il digitale)10, il nuovo meccanismo per collegare l’Europa (CEF) sarà il principale strumento per gli investimenti in infrastrutture strategiche a livello europeo. Il CEF aiuterà a costruire strade, ferrovie, reti elettriche e gasdotti, e a creare infrastrutture e servizi per il mercato unico digitale, fornendo un sostegno finanziario essenziale per colmare le lacune in termini di collegamenti tra le reti infrastrutturali europee che non verrebbero altrimenti affrontate. Interconnessioni migliori creeranno maggiori opportunità commerciali, più sicurezza energetica e faciliteranno le attività e gli spostamenti, a vantaggio dei cittadini e delle imprese di tutti gli Stati membri. Nel settore dei trasporti il meccanismo per collegare l’Europa contribuirà a realizzare la tanto attesa nuova politica delle infrastrutture: i nove corridoi principali per i trasporti nel mercato unico europeo sono destinati a rivoluzionare i collegamenti est-ovest. Nel settore delle infrastrutture energetiche, il meccanismo per collegare l’Europa giocherà un ruolo fondamentale per realizzare i principali obiettivi della politica energetica: energia a prezzi accessibili per tutti i consumatori, approvvigionamento sicuro e sostenibilità. Grazie anche alla velocizzazione delle licenze e agli incentivi normativi introdotti dal nuovo regolamento sugli orientamenti TEN-E, il CEF permetterà di migliorare radicalmente il clima degli investimenti destinati a questi progetti. Il CEF è inoltre il primo programma di investimenti a livello dell’UE nelle reti a banda larga e nelle infrastrutture di servizi digitali e, in quanto tale, contribuirà a fare in modo che il mercato unico del digitale diventi realtà; le scarse risorse pubbliche rendono quanto mai necessario mobilitare altre fonti di finanziamento affinché il bilancio dell´UE abbia quella marcia in più rispetto ai finanziamenti diretti. È proprio questo l’obiettivo di strumenti finanziari quali prestiti, garanzie, partecipazioni e altri strumenti di condivisione dei rischi, ai quali il bilancio 2014-2020 farà più ampiamente appello, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI), con il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e con le banche promotrici nazionali. Scopo di questi strumenti è sopperire all´incapacità del mercato di mettere a disposizione fondi per le PMI, i progetti di ricerca e sviluppo, l’efficienza energetica e le infrastrutture di base. La nuova iniziativa PMI della Commissione sosterrà per esempio i prestiti bancari alle PMI negli Stati membri particolarmente colpiti dalla crisi finanziaria avvalendosi di garanzie parziali sui prestiti e strumenti di cartolarizzazione. Un altro esempio di soluzione innovativa è l’iniziativa “Prestiti obbligazionari per il finanziamento di progetti”: questo canale di finanziamento, alternativo alle banche, permetterà di finanziare grandi progetti infrastrutturali - linee ferroviarie, autostrade, reti di trasporto dell’energia – facendo appello a investitori istituzionali, quali fondi pensione e compagnie assicurative, alla ricerca di flussi di cassa stabili e di lungo termine evitando forme tradizionali di finanziamento come i prestiti bancari. Una serie di programmi si avvarranno di questi strumenti finanziari: COSME (finanziamento delle PMI), Orizzonte 2020 (ricerca e innovazione), Erasmus+ (per il meccanismo di garanzia sui prestiti, vedi punto 2) e il meccanismo per collegare l’Europa (infrastrutture); il bilancio UE 2014-2020 segna un importante passo avanti verso la trasformazione dell’Europa in un’economia pulita, competitiva e a basse emissioni di carbonio. Almeno il 20% dell’intero bilancio sarà infatti destinato ai progetti e alle politiche sul clima. Questo aumento sostanziale - che triplica l´attuale quota del 6‑8% - sarà in grado di attrarre ben 180 miliardi di euro in finanziamenti da destinare alla lotta contro i cambiamenti climatici nei principali settori di spesa, tra cui fondi strutturali, ricerca, agricoltura, politica marittima e della pesca e sviluppo; la politica agricola comune (PAC) riformata è la risposta decisa dell’UE alle grandi sfide di oggi, come la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici, la crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro nelle zone rurali. La nuova PAC risponde inoltre in modo più adeguato alle aspettative dei cittadini perché prevede pagamenti diretti più giusti e ecologici. La nuova PAC è più mirata, efficace e trasparente e rafforza la posizione degli agricoltori nella catena di produzione alimentare, sostenendo un’agricoltura orientata al mercato (le sovvenzioni all’esportazione, gradualmente ridotte negli anni scorsi, vengono soppresse). Nel 2011 le esportazioni di prodotti agricoli ammontavano a ben il 7% delle esportazioni dell’UE, per un valore di oltre 100 miliardi di euro (più delle automobili o dei prodotti farmaceutici). La PAC è senza dubbio un importante motore per l’occupazione e la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Da 50 anni la politica agricola comune è una politica europea a pieno titolo che riveste una grande importanza strategica. In tal senso oltre il 70% degli attuali finanziamenti agricoli in Europa proviene dall’Unione europea e non più dalle casse nazionali o regionali. Il QFP 2014-2020 prevede la seguente ripartizione: 312,7 miliardi di euro (29%) per le spese connesse al mercato e i pagamenti diretti (pilastro 1) e 95,6 miliardi di euro (9%) per lo sviluppo rurale (pilastro 2)11. Ancora nel 1984 la PAC assorbiva complessivamente circa il 70% del bilancio totale dell’UE; il nuovo QFP prevede regole di finanziamento molto più semplici e comprensibili per i beneficiari, in modo da ridurre gli errori. In totale sono state introdotte qualcosa come 120 misure di semplificazione. Per esempio nel quadro della politica di coesione e dei fondi per lo sviluppo rurale e per la pesca, gli investimenti dell’UE sono stati semplificati con l´introduzione di norme comuni a tutti i fondi strutturali e d´investimento europei, norme contabili più semplici e obblighi di rendicontazione più mirati e grazie a un maggior ricorso al digitale ("e-cohesion"). Nell´ambito del programma COSME, improntato a un approccio "zero burocrazia", verrà promossa la presentazione di offerte e di relazioni per via elettronica. Il programma Orizzonte 2020 garantisce un´elevata semplificazione grazie a un insieme di regole uniche per tutti i finanziamenti per la ricerca e l´innovazione, erogati in precedenza nel quadro di diversi programmi; i cittadini europei tengono a un’Europa più aperta e sicura e il nuovo bilancio contribuirà a garantire che le attività dell’UE di stimolo per la crescita economica, culturale e sociale possano svolgersi in un clima stabile e sicuro, nel rispetto delle regole. I cittadini potranno così sentirsi a proprio agio quando viaggiano, si trasferiscono, studiano o svolgono un´attività in un altro Stato membro. Il nuovo QFP sostiene la cooperazione in materia di diritto civile e penale, a maggior tutela dei diritti dei cittadini europei e dell’uguaglianza. Il nuovo bilancio prevede inoltre fondi per affrontare questioni transfrontaliere quali l’asilo, l´immigrazione, i controlli alle frontiere e i visti, e per combattere la criminalità e il terrorismo. Un meccanismo di pronto intervento potenzierà la capacità dell´Unione di reagire con prontezza e efficacia alle crisi legate alla migrazione e alla sicurezza. La copertura per le azioni in materia di cittadinanza, asilo, migrazione, salute, consumatori e sicurezza prevista dalla cosiddetta rubrica 3 aumenta del 26,5% rispetto al periodo precedente; l´Unione è un attore mondiale responsabile e in tal senso è tenuta a onorare i propri impegni con il resto del mondo. Le relazioni con i vicini a est e a sud e con i partner strategici continueranno a avere la massima priorità. Man mano che aumenta l’interdipendenza mondiale, l´Unione è chiamata a promuovere la propria sicurezza e la propria prosperità anche oltre i propri confini. In questo senso l´obiettivo globale dell´azione esterna nel quadro del nuovo QFP è garantire che l’Unione rimanga un partner influente e efficace in grado di promuovere la democrazia, la pace, la solidarietà, la stabilità, la prosperità e di ridurre la povertà, sia nei paesi più vicini che nel resto del mondo. L´Unione rimane pienamente impegnata a conseguire gli obiettivi di sviluppo del millennio. I fondi del nuovo QFP mirano maggiormente a aiutare i più poveri del mondo concentrandosi su un numero minore di paesi (come l’Africa subsahariana) e di settori (come la crescita inclusiva e sostenibile e il buon governo). Continuerà inoltre lo sforzo volto a prevenire le crisi, a preservare la pace e a rafforzare la sicurezza internazionale. Gli strumenti dell´Unione per l´assistenza esterna permetteranno inoltre di rafforzare l´impegno verso i paesi terzi in una serie di questioni di portata mondiale, come i cambiamenti climatici, la tutela ambientale e l´instabilità regionale, dando all´UE la possibilità di reagire in modo rapido e efficace alle catastrofi naturali o provocate dall´uomo ovunque nel mondo. |
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MESSAGGIO DA JOSÉ MANUEL BARROSO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, A SEGUITO DELLE INONDAZIONI IN SARDEGNA |
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Bruxelles, 20 novembre, 2013 Sono rimasto profondamente scioccato di apprendere oggi la devastazione e la perdita di vite umane a causa delle inondazioni causate dal ciclone Cleopatra. Questo è un tragico colpo per la gente di questa bellissima isola e la comunità.
A nome della Commissione europea, vorrei esprimere le mie condoglianze alle famiglie delle vittime e di esprimere la nostra solidarietà con le autorità italiane e il popolo della Sardegna. |
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LA SORVEGLIANZA DI BILANCIO DELL’UE A PIENO REGIME |
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Bruxelles, 20 novembre 2013 - La Commissione europea ha presentato il 15 novembre un pacchetto di annunci di sorveglianza di bilancio riguardanti 13 Stati membri della zona euro e 3 Stati membri non appartenenti alla zona euro, con un’attenzione speciale anche sull’area dell’euro come entità economica a sé.
La sorveglianza di bilancio dell’UE a pieno regime -
Per la prima volta la Commissione ha emesso pareri sui documenti programmatici di bilancio dei paesi dell’area euro, che da quest’anno devono essere presentati alla Commissione entro il 15 ottobre congiuntamente all´invio ai parlamenti nazionali. Sono state pubblicate anche valutazioni della conformità con le raccomandazioni del Consiglio nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi (PDE), possibili violazioni dei criteri relativi a debito e deficit nell’ambito del patto di stabilità e crescita (PSC) e, in alcuni Stati membri, dei programmi di riforme strutturali aventi un’incidenza sul bilancio delineata nei loro programmi di partenariato economico (PPE).
Olli Rehn, Vicepresidente della Commissione europea responsabile degli Affari economici e monetari e l’euro, ha dichiarato: «Abbiamo raggiunto un punto di svolta su via della ripresa economica e oggi raggiungiamo una pietra miliare nell’attuazione della governance economica rafforzata dell’Europa. I pareri presentati oggi dalla Commissione sui documenti programmatici di bilancio nazionali sostengono gli Stati membri dell’area euro nella ricerca di una maggiore crescita e di sostenibilità delle finanze pubbliche. In un’unione economica e monetaria, gli impatti delle decisioni di bilancio di un paese possono andare ben oltre i confini nazionali. Gli Stati membri hanno conferito alla Commissione la responsabilità di emanare tali pareri e spero quindi che i responsabili delle decisioni a livello nazionale ne terranno conto.»
Il pacchetto contiene quattro elementi:
1. Pareri sui documenti programmatici di bilancio -
Al centro del pacchetto i primi pareri in assoluto sui documenti programmatici di bilancio per il 2014 presentati dai 13 paesi dell’area euro non nell’ambito di un programma di adeguamento economico (tutti eccetto Cipro, Grecia, Irlanda e Portogallo). I pareri segnalano tempestivamente se i bilanci nazionali sono in linea con gli obblighi previsti dal patto di stabilità e crescita prima che vengano adottati.
2. Valutazioni efficaci delle azioni -
La Commissione ha valutato le azioni intraprese da sette Stati membri in risposta alle nuove raccomandazioni del Consiglio adottate lo scorso giugno che fissano nuovi termini per la correzione dei disavanzi eccessivi. I paesi interessati sono Belgio, Spagna, Francia, Malta, Paesi Bassi, Polonia e Slovenia.
3. Valutazioni dei programmi di partenariato economico -
Avendo ricevuto quest’anno una nuova raccomandazione relativa alla procedura per i disavanzi eccessivi, Spagna, Francia, Malta, Paesi Bassi e Slovenia hanno definito piani per le riforme strutturali aventi un’incidenza sul bilancio nel programmi di partenariato economico (anch´essi oggetto di analisi da parte della Commissione).
4. Analisi dei motivi dell´inosservanza dei criteri del disavanzo o del debito -
Infine, per Croazia, Lituania e Finlandia la Commissione ha trasmesso al Consiglio una relazione in cui sono valutate le ragioni delle violazioni – effettive o previste – di una delle principali soglie indicate nel patto di stabilità e crescita.
Conclusioni specifiche per paese -
È rassicurante che nessun documento programmatico di bilancio sia stato giudicato in grave inadempienza rispetto agli obblighi del patto di stabilità e crescita e che non si sia ritenuto necessario richiederne una revisione. In molti casi, tuttavia, la Commissione ha riscontrato elementi per muovere critiche sostanziali e ha invitato gli Stati membri interessati a tenere in considerazione i suoi pareri nella messa a punto definitiva del bilancio 2014.
Qui di seguito una sintesi delle principali conclusioni della Commissione per l’Italia:
Italia (non in procedura per i disavanzi eccessivi; parere sul documento programmatico di bilancio)
Il documento programmatico di bilancio per il 2014 rischia di non essere conforme alle disposizioni del patto di stabilità e crescita. In particolare, il parametro di riferimento per la riduzione del debito nel 2014 non è rispettato.
Il documento programmatico di bilancio dimostra progressi limitati per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio formulate dal Consiglio nel contesto del semestre europeo.
La Commissione invita le autorità ad adottare le misure necessarie nella procedura di bilancio nazionale al fine di garantire che il bilancio 2014 sia pienamente conforme al patto di stabilità e crescita e, in particolare, per fare fronte ai rischi individuati nella valutazione.
La Commissione ha concluso che l’Italia non può avvalersi della clausola di investimento per il 2014, in quanto, sulla base delle previsioni d’autunno 2013 della Commissione, il paese non potrebbe fare l’adeguamento strutturale minimo richiesto per imprimere al rapporto debito/PIL un andamento sufficientemente discendente.
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PARLAMENTO EUROPEO: SCHULZ, SULL’ APPROVAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO IN MERITO AL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014 - 2020 |
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Strasburgo, 20 novembre 2013 - Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha fatto la seguente dichiarazione sul consenso voto del Parlamento europeo per il quadro finanziario pluriennale (Qfp) 2014-2020 ieri a Strasburgo: "L´approvazione di oggi da parte del Parlamento europeo del quadro finanziario pluriennale 2014-2020 è un voto estremamente importante. Grazie ad approvazione oggi i fondi Ue del Parlamento europeo possono fluire, il tempo, a partire dal 1 ° gennaio 2014. Significa che i fondi Ue tanto necessari possono essere investiti in programmi che vanno dalla lotta contro la disoccupazione giovanile, il supporto per i meno abbienti regioni dell´Ue attraverso i fondi strutturali, per il finanziamento tanto necessario in ricerca e sviluppo e di sostegno all´agricoltura. Tuttavia, gli importi disponibili nel Qfp sono ben lungi dall´essere perfetto. Il Parlamento europeo avrebbe preferito una Qfp molto più ambizioso mirato più verso le principali sfide che oggi l´Unione europea. Un Qfp più ambizioso avrebbe visto una maggiore quantità disponibili nei bilanci dell´Ue e avrebbe favorito una ripresa fonte di occupazione. Tuttavia, il Parlamento europeo ha assicurato importanti miglioramenti dal 8 febbraio 2013 proposta insoddisfacente da capi di Stato e di governo. I deputati si sono assicurati una maggiore flessibilità nel quadro finanziario pluriennale. La flessibilità è necessaria per garantire che tutti i di euro del bilancio dell´Ue possono essere usati dove sono più necessarie. Ad esempio, questa nuova flessibilità dovrebbe consentire all´Ue di aumentare i finanziamenti di priorità quali bosting investimenti per la creazione di posti di lavoro e la ripartizione più soldi per la garanzia per i giovani per combattere la disoccupazione giovanile in futuri anni del periodo del Qfp. I nostri negoziatori hanno anche ottenuto un importante clausola di revisione nel quadro finanziario pluriennale che darà il prossimo Parlamento e Commissione in capitolo su come cambiare il quadro finanziario pluriennale. In caso contrario, il nuovo Parlamento europeo e della Commissione, sarebbero stati costretti ad attaccare con esso fino alla fine del loro mandato. Infine, sul fronte delle entrate o di "risorse proprie", il Parlamento europeo ha insistito sul fatto che il lavoro sia intensificato e un gruppo ad alto livello riferirà entro la fine del 2014 con nuove proposte che alla fine potrebbe portare a una riduzione dei contributi degli Stati membri al il bilancio dell´Ue ". |
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IL PRESIDENTE BARROSO SI RALLEGRA DELL’APPROVAZIONE DEL FUTURO BILANCIO 2014-2020 DA PARTE DEL PARLAMENTO EUROPEO |
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Bruxelles, 20 novembre 2013 - Di seguito l´intervento di ieri di Barroso: “Oggi è un grande giorno per l’Europa. Il Parlamento europeo ha dato la sua approvazione definitiva al bilancio europeo dal 2014 al 2020, conducendo così in porto lunghi negoziati. Il Consiglio può adesso concludere l’accordo in tempi brevi.
L’Europa fa parte della soluzione. L’Unione europea investirà quasi 1 000 miliardi di euro nella crescita e nell’occupazione tra il 2014 e il 2020. Il nostro bilancio, moderno e orientato al futuro, può realmente migliorare la vita dei cittadini. Esso contribuirà a rafforzare e sostenere la ripresa in corso in tutta l’Unione europea. Vi sono finanziamenti per poter attraversare la crisi e superarla, un sostegno finanziario per coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà o che cercano un lavoro, opportunità di investimento per le piccole imprese e assistenza alle comunità locali, agli agricoltori, ai ricercatori e agli studenti. È un accordo che aiuta ogni famiglia in tutta Europa.
La forma, le dimensioni e le priorità del nostro nuovo bilancio sono chiare. Le imprese, le regioni, le città e gli agricoltori possono pianificare i loro investimenti; i ricercatori possono dare vita ai loro progetti e gli studenti possono cominciare a preparare il loro soggiorno all’estero.
Esorto il Parlamento ad adottare rapidamente anche i singoli programmi e strumenti di finanziamento ancora in sospeso, in modo che i progetti possano decollare il 1° gennaio 2014, le risorse possano essere erogate a tempo debito e i risultati possano farsi sentire sul campo.
Le dimensioni del bilancio dell’UE sono modeste se rapportate alla ricchezza nazionale. Eppure, un solo esercizio finanziario dell’UE rappresenta più fondi - a prezzi correnti - dell’intero piano Marshall! È pertanto lo strumento più importante di cui disponiamo per investire nella crescita sostenibile, nell’occupazione e nella competitività, nella sicurezza dei nostri cittadini, e infine nella solidarietà con i più poveri.
Il futuro bilancio svolgerà questo ruolo anche meglio che in passato, essendo ancora più mirato sui settori in cui l’Europa conferisce un valore aggiunto. Abbiamo modernizzato le nostre politiche, semplificato i nostri programmi e insistito maggiormente sulla qualità della spesa. Abbiamo introdotto nuovi strumenti, come l’iniziativa per l’occupazione giovanile, che intende aiutare i giovani nel loro percorso verso l’ottenimento di un posto di lavoro. Abbiamo creato il Meccanismo per collegare l’Europa per finanziare i nessi mancanti per collegare tra loro le infrastrutture nei settori dell’energia, dei trasporti e del digitale in tutto il mercato unico dell’UE; abbiamo messo a punto le obbligazioni per il finanziamento di progetti per permettere al bilancio dell’UE di sollecitare finanziamenti da parte del settore privato e fare fruttare al massimo le risorse investite.
Mi rallegro del fatto che oggi siamo in grado di dimostrare una volta di più che l’Europa fa parte della soluzione.” |
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PARLAMENTO EURPEO: CERIMONIA DELLA CONSEGNA DEL PREMIO SAKHAROV 2013 |
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Strasburgo, 20 novembre 2013 - Malala Yousafzai, attivista pakistana per il diritto delle ragazze all´istruzione di 16 anni, è la vincitrice del Premio Sakharov 2013 per la libertà di pensiero e riceverà il premio dal Presidente Martin Schulz, durante una cerimonia a Strasburgo mercoledì 20 novembre alle ore 12.00.
Più di venti fra i precedenti vincitori del Premio saranno presenti in plenaria per la cerimonia di premiazione, come parte del programma relativo alla celebrazione in corso del 25° anniversario del Premio Sakharov.
Segui in diretta la cerimonia via EP Live o EbS (link a destra).
http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/schedule/
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DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO AL VERTICE UE-GIAPPONE |
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Bruxelle, 20 novembre 2013 - Di seguito l´intervento di ieri di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea; " Buona sera, signore e signori,
Signor Primo Ministro, la ringrazio per la vostra ospitalità. Sono molto contento di essere di nuovo in Giappone ed è anche un piacere incontrare il Primo Ministro Abe nella sua qualità di primo ministro del Giappone.
Mi ricordo che il nostro 16 ° Vertice Unione europea-Giappone nel giugno 2007. Alcuni dei temi che abbiamo discusso, al momento come l´energia, i cambiamenti climatici, la situazione nella penisola coreana o l´Iran sono ancora all´ordine del giorno di oggi. Questo dimostra che la nostra partnership e di cooperazione deve essere integrato in una visione strategica a lungo termine.
Lo scorso aprile abbiamo lanciato i negoziati per due contratti di punto di riferimento per le relazioni Unione europea-Giappone: un accordo di partnership strategica e di un accordo di libero scambio.
Questi due accordi pongono le basi per una cooperazione intensa per i decenni a venire. Essi rappresentano l´ambizione che abbiamo per le nostre relazioni e la natura strategica, posso anche dire "amicizia strategica", che ci unisce.
So che la priorità del primo ministro Abe è proprio quello di stimolare la crescita, l´occupazione e la competitività. E l´Unione-Giappone accordo di libero scambio sarà una parte importante della risposta a tali sfide. Certo, buona per il Giappone, ma anche un bene per l´Europa, perché sarà anche un complemento fondamentale delle riforme strutturali che l´Europa e il Giappone stanno intraprendendo. E noi sappiamo per esperienza che a volte le riforme strutturali sono le più difficili da raggiungere.
Il commercio è il modo migliore per generare crescita senza mettere ulteriore pressione sui contribuenti. Questo è il motivo per cui l´Unione europea ha avviato un ambizioso programma di scambi e ho anche elogiare il Giappone per fare la stessa cosa.
Ora è il momento di entrare nella vera sostanza dei negoziati su tutti i capitoli del futuro accordo. I benefici che entrambi cercano, si concretizzino solo se l´accordo sia sufficientemente ambizioso in tutti i settori, sia gli scambi di beni, servizi o di appalti pubblici.
Abbiamo anche concordato che entro la primavera del 2014 dovremmo essere a buon punto, come a dimostrare che un tale accordo ambizioso è possibile e che gli impegni già assunti sono in corso di attuazione.
Questo accordo, credo, avrà anche un effetto di ricaduta positiva per l´economia globale e anche per i paesi terzi sono riportate le catene di approvvigionamento globali esistenti. Mentre due dei quattro più grandi economie del mondo Europa e Giappone hanno una quota importante nel garantire una crescita forte, sostenibile ed equilibrata, come abbiamo concordato al G20.
Durante le nostre discussioni, ho avuto l´occasione di congratularmi con il Primo Ministro Abe per ciò che è stato realizzato in soli 12 mesi in ufficio. Siamo certamente lieti di vedere il dinamismo e rinnovata torna la fiducia nell´economia giapponese. Crediamo Giappone è un fattore importante nell´equazione di crescita globale.
Ho anche congratulato con il Primo Ministro Abe e il Giappone per la selezione di Tokyo per ospitare i Giochi Olimpici 2020. Anche qui abbiamo un vero e proprio segno di rinnovata fiducia.
Sappiamo tutti che nel mondo di oggi, oltre l´economia, abbiamo bisogno anche di amare i nostri valori e principi comuni.
È per questo che il nostro accordo di collaborazione strategica è così importante. Perché il nostro accordo si baserà sul nostro come mentale e dare più slancio alla nostra crescente cooperazione in questioni settoriali, globali e politiche.
Abbiamo discusso alcune di queste aree durante il Summit. Abbiamo intenzione di intensificare la nostra cooperazione in settori quali l´energia, dove abbiamo un interesse comune nel garantire la sicurezza nucleare, diversificando il nostro mix energetico, sviluppo delle fonti rinnovabili di più e investire in reti intelligenti, abbiamo deciso di promuovere la nostra cooperazione in materia di protezione civile, in temi dello sviluppo e anche abbiamo fatto un punto di dare una grande priorità alla scienza e alla ricerca, in cui l´Europa e il Giappone hanno risorse molto importanti.
Il primo ministro, mentre noi non possiamo essere una navigazione sempre sulla stessa barca, noi navigare gli stessi mari. È per questo che abbiamo un interesse comune nella stabilità regionale. Nel mondo della sicurezza asiatica di oggi, e la stabilità è la sicurezza e la stabilità europea. Per l´Unione europea, è importante che i paesi della regione sono in grado di gestire le proprie relazioni in modo stabile e prevedibile nell´interesse dell´Asia e della comunità internazionale.
Questo vertice è stato, signore e signori, una vera e propria dimostrazione che rimangono inequivocabilmente impegnata a nostre relazioni bilaterali e per la prosperità e il benessere del nostro popolo.
Vi ringrazio per la vostra attenzione.
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PARLAMENTO EUROPEO: IL DIRITTO DI CONTO CORRENTE DI BASE PER TUTTI SUPPORTATO DAL COMITATO PER GLI AFFARI ECONOMICI |
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Strasburgo, 20 novembre 2013 - Ogni individuo che risieda legalmente nell´Ue devono avere il diritto di aprire un conto di pagamento di base, e questo diritto non dovrebbe essere negato sulla base della nazionalità o del luogo di residenza, ha detto che il Comitato per gli affari economici e monetari, che modifica un progetto di legge a tal fine il Lunedi sera . Inoltre le tasse e le regole per questi conti devono essere trasparenti e confrontabili, aggiunge. Il testo, approvato a larga maggioranza, verrà messa ai voti plenaria di dicembre prima di essere messo a punto con gli Stati membri dell´Ue. "Il pagamento direttiva conti rappresenterà un notevole progresso per i consumatori in molti Stati membri dell´Ue. Le banche non dovrebbero avere il diritto di escludere i cittadini da parte della società, negando loro l´accesso ai servizi di pagamento regolari. In tempi in cui le banche sono costrette a cercare profitto nel retail banking, è anche indispensabile per consentire ai consumatori di confrontare le tasse e conti passare facilmente quando trovano offerte migliori ", ha detto Jürgen Klute (Gue / Ngl, De), il deputato europeo di primo piano, dopo il voto. Caratteristiche di un account di base Un conto di pagamento con le caratteristiche di base che consentono ai consumatori di aprire e mettere i soldi su un conto di pagamento, prelievo di contante e di eseguire operazioni di pagamento all´interno dell´Ue, ma non comprese le eventuali scoperti di conto, dovrebbe essere offerto da parte di tutti i prestatori di servizi di pagamento come una parte della loro attività regolari. Tutti gli Stati membri dovrebbero garantire che la domanda di un conto di pagamento non può essere rifiutata se una persona ha un legame di uno Stato membro in cui lui o lei si applica per aprire un conto. Diritto all´informazione Chiunque apre un conto di pagamento dovrebbe essere in grado per comprendere la sua struttura tariffaria e di confrontare le offerte di conto - queste informazioni dovrebbero essere chiare e standardizzate in tutta l´Ue. I deputati hanno proposto che in ogni Stato membro dell´Unione europea ci dovrebbe essere almeno un sito web indipendente confrontando le tariffe applicate e gli interessi pagati dalle banche, insieme con i loro livelli di servizio. I clienti devono essere in grado di passare tra banche situate in Europa per una cifra ragionevole. Le banche dovrebbero mantenere tutti i dettagli del conto di pagamento fino ad oggi, ed essere ritenuto responsabile per eventuali ritardi o perdite risultanti, aggiunge il testo. Prossime tappe Le norme devono essere votati dal pieno casa nel mese di dicembre, al fine di avviare i negoziati con gli Stati membri dell´Ue a perfezionare la legge. |
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SODDISFAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER L´APPROVAZIONE DI "EUROPA CREATIVA" DA PARTE DEL PARLAMENTO EUROPEO |
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Bruxelles/Strasburgo, 20 novembre 2013 - I settori europei della cultura, del cinema, della televisione, della musica, della letteratura, delle arti dello spettacolo, il patrimonio culturale e gli altri settori correlati riceveranno maggiore sostegno grazie al nuovo programma "Europa creativa" della Commissione europea, approvato oggi dal Parlamento europeo. Con un bilancio di 1,46 miliardi di euro[1] nei prossimi sette anni, il 9% in più rispetto ai livelli attuali, il programma darà impulso ai settori culturali e creativi che rappresentano un´importante fonte di occupazione e di crescita. Europa creativa finanzierà almeno 250 000 artisti e operatori culturali, 2 000 sale cinematografiche, 800 film e 4 500 traduzioni di libri. Sarà inoltre creato un nuovo strumento di garanzia finanziaria che consentirà alle piccole imprese attive in campo culturale e creativo di accedere a prestiti bancari per un totale di 750 milioni di euro. Esprimendo grande soddisfazione per il voto odierno, Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Questo investimento è una grande notizia per l´industria cinematografica, il mondo della cultura e dell´arte e per il pubblico. Europa creativa consentirà ai nostri settori culturali di creare nuovi posti di lavoro e di contribuire maggiormente all´economia dell´Ue. Permetterà a migliaia di artisti di talento di raggiungere nuove platee in Europa e oltre, promuovendo nel contempo la diversità culturale e linguistica. Oltre a fornire sovvenzioni consistenti, il nostro strumento di garanzia faciliterà l´accesso ai finanziamenti per centinaia di piccole imprese", ha aggiunto la Commissaria. Europa Creativa prende le mosse dall´esperienza e dal successo dei programmi Cultura e Media che hanno sostenuto i settori culturali e audiovisivi per più di vent´anni. Il nuovo programma comprende un sottoprogramma Cultura che sostiene le arti dello spettacolo e visive, il patrimonio culturale e altri ambiti, nonché un sottoprogramma Media che erogherà finanziamenti al settore cinematografico e audiovisivo. Un nuovo filone transettoriale sosterrà la cooperazione strategica, le misure trasversali e il nuovo strumento di garanzia finanziaria che sarà operativo a partire dal 2016. Le Capitali europee della cultura, il Marchio del patrimonio europeo, le Giornate europee del patrimonio e i cinque premi europei (il premio dell´Ue/europa Nostra per la conservazione del patrimonio culturale e i premi dell´Ue per l´architettura contemporanea, per la letteratura, Border Breakers Awards e Media) riceveranno a loro volta un sostegno da Europa Creativa. Il programma stanzierà almeno il 56% del suo bilancio per il sottoprogramma Media ed almeno il 31% per il sottoprogramma Cultura. Ciò rispecchia a grandi linee la quota di finanziamenti che questi due settori ricevono attualmente. Un massimo del 13% del bilancio sarà destinato al filone intersettoriale, compreso il sostegno ai "Desk Europa Creativa" in ciascun paese partecipante che forniranno consulenze ai beneficiari potenziali. Circa 60 milioni di euro sono destinati alla cooperazione strategica e alla promozione di approcci innovativi in tema di costruzione dell´audience e di nuovi modelli imprenditoriali. Europa Creativa: chi sono i beneficiari? Europa Creativa sosterrà: 250 000 artisti e operatori culturali consentendo loro di raggiungere pubblico al di là dei loro paesi d´origine; oltre 800 film europei riceveranno un sostegno per la distribuzione in tutta Europa e nel mondo; almeno 2 000 cinema europei riceveranno finanziamenti a condizione che i film europei costituiscano almeno il 50% della loro programmazione; oltre 4 500 libri e altre opere letterarie riceveranno un sostegno alla traduzione, per permettere agli autori di entrare in nuovi mercati e ai lettori di apprezzarli nella propria lingua; migliaia di organizzazioni e operatori attivi nei settori culturali e audiovisivi beneficeranno di finanzi amenti per la formazione, in modo da acquisire nuove abilità per essere in grado di operare su scala internazionale. I settori culturali e creativi corrispondono fino al 4,5% del Pil dell´Ue e danno lavoro a più di 8 milioni di persone. Europa creativa potenzierà il contributo di questi settori all´economia europea, agevolando la possibilità di cogliere le opportunità offerte dalla globalizzazione e dal passaggio al digitale. Il programma consentirà inoltre di far fronte ai problemi posti dalla frammentazione del mercato e dalle difficoltà di accesso ai finanziamenti, oltre a facilitare la condivisione delle conoscenze e delle esperienze con ricadute positive anche a livello di definizione delle politiche nel settore. I prossimi passi: Il programma Europa creativa sarà adottato definitivamente dal Consiglio (composto dai 28 Stati membri) nelle settimane a venire ed entrerà in vigore nel gennaio 2014. |
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RICENTRARE LA POLITICA DI COESIONE DELL´UE PER MASSIMIZZARE L´IMPATTO SULLA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE: LA RIFORMA IN 10 PUNTI |
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Bruxelles, 20 novembre 2013 - Nel contesto del bilancio unionale 2014-2020 la politica di coesione investirà 325 miliardi di euro negli Stati membri e nelle loro regioni e città per realizzare gli obiettivi su scala unionale in tema di crescita e occupazione nonché per affrontare le problematiche legate al cambiamento climatico, alla dipendenza energetica e all´esclusione sociale. Tenendo conto del contributo nazionale degli Stati membri e dell´effetto di leva degli strumenti finanziari, l´impatto complessivo dovrebbe superare i 500 miliardi di euro. La riforma della politica di coesione massimizzerà l´impatto di questi investimenti adattati ai bisogni individuali delle regioni e città. Gli elementi chiave della riforma sono:
1. Investire in tutte le regioni dell´UE e adattare il livello di sostegno e il contributo nazionale (tasso di cofinanziamento) ai loro livelli di sviluppo:
regioni meno sviluppate (PIL < 75% della media UE-27)
regioni in transizione (PIL dal 75% al 90% della media UE-27)
regioni più sviluppate (PIL > 90% della media UE-27)
2. Indirizzare le risorse sui settori chiave per la crescita: gli investimenti a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) verranno concentrati su 4 priorità chiave: innovazione e ricerca, agenda digitale, sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) ed economia a bassa emissione di carbonio, a seconda della categoria della regione (meno sviluppata: 50%, in transizione: 60% e più sviluppata: 80%). Circa 100 miliardi di euro saranno consacrati a questi settori, dei quali almeno 23 miliardi di euro serviranno a sostenere il passaggio a un´economia a bassa emissione di carbonio (efficienza energetica ed energie rinnovabili). In relazione a ciò le risorse del FESR saranno soggette a un´opportuna ripartizione (regioni meno sviluppate: 12%, in transizione: 15% e più sviluppate: 20%).
Circa 66 miliardi di euro saranno consacrati alla priorità Reti transeuropee di trasporto nonché a progetti per l´infrastruttura ambientale chiave per il tramite del Fondo di coesione.
Grazie al Fondo sociale europeo (FSE) la politica di coesione recherà un contributo significativo alle priorità unionali nel campo dell´occupazione, ad esempio mediante azioni di formazione e di apprendimento permanente, di istruzione e di inclusione sociale (almeno il 20% dell´FSE sarà stabilito in funzione delle esigenze di ciascuno Stato membro dovrà essere impiegato per questo obbiettivo). Lo stanziamento minimo per l´FSE sarà stabilito da ciascuno Stato membro, con un minimo predefinito, per un totale di almeno 70 miliardi di euro. La nuova iniziativa a favore dell´occupazione giovanile, del valore di almeno 6 miliardi di euro, correlata all´FSE, sosterrà l´implementazione della garanzia per i giovani.
3. Stabilire obiettivi chiari, trasparenti e misurabili e parametri di responsabilità e di risultato: i paesi e le regioni dovranno annunciare sin dall´inizio quali obiettivi intendono raggiungere con le risorse disponibili e identificare esattamente in che modo misureranno i progressi compiuti in direzione di tali obiettivi. Ciò consentirà il monitoraggio regolare e la discussione sull´uso delle risorse finanziarie. Ciò significherà che per i programmi che presentano migliori risultati potranno essere resi disponibili finanziamenti addizionali (attraverso la cosiddetta "riserva di efficacia ed efficienza") verso la fine del periodo.
4. Definire di condizioni prima che i finanziamenti vengano convogliati in modo da assicurare investimenti più efficaci: ad esempio, le strategie di "specializzazione intelligente" volte a identificare i punti di forza particolari e le potenzialità, le riforme favorevoli all´imprenditoria, le strategie dei trasporti, le misure per migliorare i sistemi di appalti pubblici, il rispetto delle normative ambientali, le strategie di lotta contro la disoccupazione e contro la dispersione scolastica o quelle a promozione della parità tra i generi e della non-discriminazione sono tutte precondizioni irrinunciabili.
5. Definire una strategia comune per assicurare un migliore coordinamento ed evitare le sovrapposizioni: un quadro strategico comune costituirà la base per un migliore coordinamento tra i Fondi strutturali e di investimento europei (FESR, Fondo di coesione e FSE nella loro qualità dei tre fondi che partecipano alla politica di coesione nonché il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo per la pesca). Tale quadro consentirà inoltre di assicurare un migliore collegamento con altri strumenti unionali come Orizzonte 2020, il meccanismo per collegare l´Europa e il programma per l´occupazione e l´innovazione sociale.
6. Ridurre la burocrazia e semplificare l´uso degli investimenti unionali attraverso un insieme comune di regole per tutti i Fondi strutturali e di investimento europei nonché regole di contabilità più semplici, oneri di rendicontazione più mirati e un maggior uso delle tecnologie digitali ("e-cohesion").
7. Accrescere la dimensione urbana della politica stanziando un importo minimo delle risorse a valere sul FESR per progetti integrati nelle città, al di là degli altri tipi di spesa consacrata alle zone urbane.
8. Rafforzare la cooperazione transfrontaliera e agevolare la costituzione di un maggior numero di progetti transfrontalieri. Assicurare inoltre che strategie macroregionali come quella danubiana e del Baltico siano sostenute dai programmi nazionali e regionali.
9. Assicurare che la politica di coesione sia meglio correlata alla più ampia governance economica dell´UE: i programmi dovranno essere coerenti con i programmi di riforma nazionali e dovrebbero affrontare le riforme pertinenti identificate nelle raccomandazioni per paese nel contesto del semestre europeo. Se del caso la Commissione può chiedere agli Stati membri, facendo leva sulla cosiddetta clausola di "condizionalità macroeconomica", di modificare i programmi per sostenere le principali riforme strutturali. In ultima istanza la Commissione può sospendere l´erogazione dei finanziamenti se le raccomandazioni economiche venissero violate ripetutamente e gravemente.
10. Incoraggiare l´uso degli strumenti finanziari per dare alle PMI maggiore sostegno e accesso al credito: i prestiti, le garanzie e il capitale netto/di ventura riceveranno un sostegno dai fondi dell´UE sulla base di regole comuni, allargando le possibilità del loro uso e erogando incentivi (ad esempio, tassi di cofinanziamento più elevati). L´accento posto sui prestiti piuttosto che sulle sovvenzioni dovrebbe migliorare la qualità dei progetti e scoraggiare la dipendenza dalle sovvenzioni. |
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VERTICE UE - CINA |
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Bruxelles, 20 novembre 2013 - Il deficit commerciale con la Cina è sceso a 62 miliardi di euro nel 1 ° semestre 2013.
Durante l´ultimo decennio, il commercio di beni con UE281 Cina 2 è caratterizzato da un forte aumento della quota del totale degli scambi della Cina di beni EU28 e da un deficit continua . La quota di EU28 esportazioni verso la Cina è passata dal 4,0% del 2002 al 8,6% nel 2012, mentre le importazioni dalla Cina sono aumentate dal 9,6 % del 2002 al 18,5% nel 2010 per poi scendere al 16,2% nel 2012. Come risultato, il deficit EU28 commerciale con la Cina, che è stato 55000000000 € nel 2002 e ha raggiunto un picco di 171 miliardi di euro nel 2008, è sceso a 147 miliardi nel 2012.
I dati per s ix primi mesi del 2013 indicano un calo sia delle esportazioni e delle importazioni del EU28 con la Cina, però, il calo di essere più pronunciato per le importazioni. Le EU28 esportazioni verso la Cina sono diminuite da 73 miliardi di euro nel corso dei primi sei mesi del 2012-71 mld nei primi sei mesi del 2013, mentre le importazioni sono diminuite di 141 miliardi a 134 miliardi di euro. Come risultato, il deficit EU28 commerciale con la Cina è sceso da 68 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2012-62 miliardi nei primi sei mesi del 2013. La Cina è il secondo partner commerciale della EU28, dopo gli Stati Uniti.
Sulla occasione del 16 ° vertice UE - Cina, che si terrà il 20 e 21 novembre 2013 in Beijing, Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione Europea, i dati questioni sul commercio e gli investimenti tra la Cina e UE.
La Germania produce il 45% di EU28 esportazioni verso la Cina
Con la metà É Stati membri EU28 , la Germania (€ 32,4 miliardi o 45% delle esportazioni dell´UE) è stato di gran lunga il più grande esportatore di Cina nei primi sei mesi del 2013 , seguita dalla Francia (7,2 miliardi o 10%) e Regno Unito (6,3 miliardi di euro pari al 9%). La Germania (27,7 miliardi di euro pari al 21% delle importazioni UE), è stato anche il principale importatore, seguito dal Paesi Bassi 3 (24,9 miliardi o 19%), il Regno Unito (18, 5 miliardi o 14%) di Francia (11,9 miliardi di euro pari al 9%) e di Italia (11,5 miliardi di euro pari al 9%).
Tutti É gli Stati membri, ad eccezione della Germania (+4,7 miliardi) e Finlandia (+0,5 miliardi), ha avuto un deficit commerciale con la Cina nei primi sei mesi del 2013. I maggiori deficit sono stati osservati nel Paesi Bassi 3 (-20,9 miliardi), il Regno Unito (-12,2 miliardi), Italia (-6,7 miliardi), Francia e Spagna (-4,7 miliardi). |
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LOMBARDIA: CON ROMANIA LAVORO COMUNE PER LE IMPRESE SOTTOSEGRETARIO A EXPO HA INCONTRATO CONSOLE GENERALE BOLOGAN |
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Milano, 20 novembre 2013 - "Un confronto a 360 gradi con il console di un Paese dell´Unione europea che ha, in Italia e in Lombardia, una folta comunità di suoi cittadini". Così il sottosegretario all´Expo 2015 e all´Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala dopo l´incontro con il console generale di Romania Gabriel Bologan.
"La Romania - ha sottolineato il sottosegretario - ha non solo molti suoi cittadini in Italia, ma è un Paese dell´Unione europea che ospita alcune nostre aziende attive in diversi settori industriali e merceologici. L´impegno comune è quello di favorire le internazionalizzazioni delle imprese evitando il rischio di delocalizzazione delle produzioni".
"Insieme - ha concluso il sottosegretario Sala - ci attiveremo anche per avere, come Italia, Lombardia e Romania, politiche dell´Unione europea che sostengano il lavoro e la crescita delle imprese negli Stati e Regioni membri".
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LOMBARDIA: CON SINGAPORE PIÙ INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Milano, 20 novembre 2013 - "Incontro interessante, proficuo, molto produttivo". Lo ha detto il sottosegretario all´Expo 2015 e all´Internazionalizzazione delle imprese di Regione Lombardia Fabrizio Sala dopo aver ricevuto l´ambasciatore di Singapore Loo Choon Yong.
"Abbiamo concordato - dice il sottosegretario - sulla necessità di intensificare i rapporti tra i nostri Paesi con il coinvolgimento della Lombardia. In particolare, si è concordato di rafforzare gli sforzi comuni sul fronte della internazionalizzazione delle imprese e sull´Expo cui ancora Singapore non ha aderito, ma verso il quale l´ambasciatore ha manifestato grande interesse".
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LOMBARDIA.BUROCRAZIA: BENE REGIONE ORA TOCCA A STATO |
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Milano, 20 novembre 2013 - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava interviene su un tema caro sia al mondo agricolo, sia alla Regione: la burocrazia. "Il carico amministrativo al quale è sottoposta l´impresa agricola è senza dubbio oneroso, sia in termini di adempimenti che, di conseguenza, di tempi e di costi - afferma Fava -, ma è necessario muoversi congiuntamente nella direzione della
semplificazione, ciascuno secondo il proprio ruolo. Fermarsi nel liquidare gli adempimenti come eccessivi non deve rappresentare un alibi".
NO TAGLIO OBBLIGHI - Alcune distinzioni, tuttavia, sono doverose. "Si dovranno semplificare le regole per la tenuta dei registri veterinari dei farmaci, per le emissioni in atmosfera, per la prevenzione degli infortuni e la sicurezza sul lavoro - chiosa l´assessore -, ma non si può pensare di eliminarle completamente, né immaginare di azzerare i costi per l´adempimento di obblighi che in un Paese civile sono, entro certi limiti, imprescindibili e a garanzia della sicurezza di un sistema, purché esso sia efficiente".
GIÀ PRONTE LE PROCEDURE - Regione Lombardia ha già messo in cantiere alcune procedure, mirate a una completa revisione dei testi di legge sull´Agricoltura (legge 31/2008). Lo scopo è quello di predisporre interventi migliorativi entro la Legge di semplificazione regionale, che approderà in Giunta a gennaio. "Nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020 - aggiunge Fava - molte misure verranno riscritte, in base all´esperienza e alle segnalazioni derivanti dalla Vas, recentemente avviata. Contemporaneamente, sarà attivata una azione formativa continua per il servizio fitosanitario di Ersaf, preso atto che le normative fitosanitarie recepiscono direttive e regolamenti comunitari e spesso sono improntate a formule estremamente cautelative".
SOLLECITARE MINISTERI - Le attività di formazione del personale degli Enti locali saranno condotte dalla Scuola ambientale di Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione dell´Ambiente. "Come assessore all´Agricoltura - precisa Fava - proseguirò le azioni di sollecito nei confronti dei Ministeri delle Politiche agricole, dell´Ambiente e della Salute, con un coordinamento anche all´interno della stessa Regione Lombardia".
NODI DA RISOLVERE - Due dei nodi ancora irrisolti non afferiscono esclusivamente all´Agricoltura, infatti, ma si intersecano con l´Ambiente ("ad esempio la Direttiva europea sui nitrati, che richiede una gestione collegiale e, soprattutto, la presa di coscienza che i fattori inquinanti del suolo e delle acque non possono assolutamente essere addossati al mondo agro-zootecnico; anche in questo caso la Lombardia sta
predisponendo relazioni su base scientifica, che anticipano le ricerche di Ispra", avverte Fava) o con la Salute, come nel caso delle disposizioni sul benessere animale o legate alla veterinaria in generale.
"In assenza di normative quadro di carattere nazionale e in assenza, soprattutto, di una sussidiarietà effettiva, che garantisce alle Regioni maggiore autonomia decisionale - spiega Fava - il processo di semplificazione rischia di non avere quella portata ampia che imprese e Istituzioni auspicano".
RAFFORZARE INTERNET - Anche il rafforzamento delle reti si traduce in una riduzione della burocrazia. "Solo tre imprese agricole su dieci hanno un collegamento internet - osserva l´assessore lombardo all´Agricoltura - e questo limita di fatto la possibilità per le imprese stesse di gestire alcune fasi in completa autonomia, per ricorrere invece ai Centri di assistenza dei sindacati agricoli (Caa). Questo, tuttavia, comporta maggiori oneri per le aziende agricole, ma anche per la Regione. I Caa hanno costi annuali rilevanti. La Regione, infatti, versa ai Caa 3,5 milioni attraverso l´Organismo pagatore regionale (Opr), 1,3 milioni attraverso la Direzione generale e questo in base al costo di 70 euro per fascicolo, più le varie integrazioni. L´avvento della banda larga porterebbe una diminuzione dei costi".
OMOGENEITÀ NEI CONTROLLI - Il coordinamento delle attività di controllo, poi, potrebbe avere un ulteriore effetto positivo sui costi di gestione. "Il problema maggiore a livello locale - afferma infatti Fava - è rappresentato da una certa disomogeneità nell´esercizio dei controlli, che sono affidati a numerosi enti, sia statali che regionali o provinciali, con il risultato che la stessa impresa è suscettibile di verifiche indipendenti da parte dei più diversi organismi, o, spesso, da singoli controllori che, a parità di ente, agiscono con criteri diversi da persona a persona
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LOMBARDIA: 29 MAGGIO OCCASIONE PER IL TURISMO FESTA VALORIZZA PALIO DI LEGNANO E L´ALTOMILANESE |
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Milano, 20 novembre 2013 - "Esprimo la mia piena soddisfazione per la decisione, adottata il 19 novembre dal Consiglio regionale lombardo, di istituire la giornata della Festa della Lombardia il 29 maggio, una data che valorizza anche un evento culturale e tradizionale importantissimo quale il Palio di Legnano. La scelta di questa data così significativa per noi Lombardi rappresenta un ulteriore stimolo per promuovere il territorio dell´Altomilanese anche dal punto di vista turistico, anche in chiave Expo 2015". Lo ha spiegato l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia, commentando il voto con cui il Consiglio regionale lombardo ha istituito il 29 maggio, ricorrenza della Battaglia di Legnano del 1176 contro il Barbarossa, quale data per la Festa della Lombardia.
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ABRUZZO: CHIODI, BRAVI A RIDURRE TASSE,DEBITO E COSTI REGIONE IN SANITÀ DECISIVO IL COMMISSARIAMENTO |
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Pescara, 20 novembre 2013 - "L´elevata tassazione rappresenta una delle ragioni della scarsa copetitività del nostro sistema Paese. Del resto, con una crisi profondamente strutturale come questa, ogni giorno che passa le nostre imprese perdono sempre più quote di mercato sullo scenario internazionale e le perdono proprio perchè non sono competitive a causa della forte tassazione, dei costi enegetici elevati e del mercato del lavoro rigido". E´ l´analisi tracciata dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, in apertura della convention di Confindustria che è in corso di svolgimento all´auditorium Flaiano di Pescara alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale, Giorgio Squinzi, e del ministro per lo Sviluppo economico, Flavio Zanonato. Chiodi, stimolato sulla questione tasse dalla relazione introduttiva del presidente regionale di Confindustria, Mauro Angelucci, ha rivendicato i meriti della sua amministrazione ricordando come l´Abruzzo sia stata "l´unica regione in Italia ad aver ridotto del 30 per cento le addizionali regionali anche alle imprese oltre che ai cittadini. Così come siamo riusciti a ridurre il debito pubblico abruzzese del 25 per cento passando da 4 miliardi di euro a 3 miliardi. Inoltre, nel 2015, quando avremo finito di pagare le rate di mutuo collegate alle cartolarizzazioni della sanità, avremo a disposizione altre risorse importanti per rilanciare lo sviluppo". Il presidente della Regione si è poi soffermato sui dati relativi alla disoccupazione che, per la prima volta, in Abruzzo, sono stati migliori di quelli registrati dalle vicine Marche. "Il merito non è ascrivibile solo all´impegno della Giunta regionale - ha detto Chiodi - ma certamente alcune azioni condotte nell´ambito delle politiche attive del lavoro e di quelle industriali hanno avuto il loro peso. Ma ci siamo mossi anche per ridurre i costi della poliica - ha aggiunto - abbiamo eliminato il cosiddetto listino, ridotto il numero di consiglieri regionali portandolo da 45 a 31 e siamo anche stati la prima o la seconda regione ad aver eliminato i vitalizi. Alcuni ritardi permangono ma intanto, in sanità, l´Abruzzo può essere annoverato tra le quattro Regioni in grado di assicurare l´equilibrio economico. Tutto ciò, ovviamente, non significa che l´opera di risanamento si sia conclusa. Anzi, la strada da percorrere è ancora lunga - ha proseguito - ma possiamo cominciare a lavorare per innalzare ulteriormente i livelli qualitativi. Una cosa è certa - ha concluso - se non avessimo avuto il Commissariamento, forse non saremmo riusciti a realizzare questo risanamento"
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ALLUVIONE SARDEGNA - GIUNTA REGIONALE - DICHIARATO STATO CALAMITÀ, 5 MILIONI PER PRIMI INTERVENTI |
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Cagliari, 20 novembre 2013 - La Giunta regionale ha deliberato la dichiarazione dello stato di calamità naturale, sollecitando la dichiarazione di emergenza da parte del Governo, dopo il violento nubifragio che si è abbattuto ieri su gran parte dell´isola. L´Esecutivo - presieduto dalla vicepresidente Simona De Francisci, in contatto col presidente Ugo Cappellacci da ieri notte impegnato in sopralluoghi nelle zone devastate dal ciclone Cleopatra - ha anche approvato uno stanziamento di 5 milioni per i primi interventi di emergenza.
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CRISI: CALDORO, DA BANCA D´ITALIA RICONOSCIMENTO AUTOREVOLE |
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Napoli, 20 novembre 2013 - "La situazione resta difficile ma i dati di Bankitalia confermano che stiamo facendo un buon lavoro.”
Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
“E’ un riconoscimento autorevole. La crisi – sottolinea il presidente - ha effetti molto duri sui giovani, sulle famiglie e le imprese ma la Campania fa meglio di altri.
“In questi anni abbiamo accelerato sulla spesa dei fondi europei, abbiamo concentrato le risorse su progetti strategici. Abbiamo ridotto la spesa corrente, non ci indebitiamo per spesa improduttiva.
“Questi risultati sono anche il frutto del lavoro con le parti sociali. Il gioco di squadra con imprese e sindacati, nel rispetto dei ruoli diversi, è elemento irrinunciabile”, conclude Caldoro.
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ECCO I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA TOSCANA DEL 19 NOVEMBRE 2013 |
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FIRENZE, 20 novembre 2013 - Il Pegaso d´Oro allo scrittore cileno Luis Sepulveda, uno schema di protocollo d´intesa con il dipartimento della protezione civile, Anci e Uncem, risorse per la manutenzione dei canali di Navicellli e Burlamacca, il bilancio di esercizio dell´Arpat. Sono questi alcuni degli atti che la Giunta ha approvato, martedì 19 novembre, nella seduta che si è svolta in Sala Pegaso, a Palazzo Strozzi Sacrati.
Ecco quali sono e dove si possono trovare, nella registrazione della giunta, i provvedimenti che segnaliamo:
Pegaso a Sepulveda - Mercoledì 27 novembre sarà consegnato il Pegaso d´Oro, speciale riconoscimento della Regione Toscana, allo scritore cileno Luis Sepulveda. La delibera approvata dalla giunta (minuti 00.19-00.34) è motivata anche dalla volontà di ricordare il quarantesimo anniversario del colpo di stato in Cile che, nel settembre 1973, rovesciò il presidente Salvador Allende di cui Sepulveda è stato uno dei più stretti collaboratori.
Intesa Protezione civile - Lo schema di protocollo approvato su proposta del presidente Enrico Rossi (minuti 00.53-1.05) prevede un´intesa con il dipartimento della Protezione Civile, Anci e Uncem sul progetto "Conoscere il piano di protezione civile per vivere in sicurezza". L´obiettivo è accrescere fra la popolazione la cultura della sicurezza attraverso la conoscenza delle attività di protezione civile.
Bilancio Arpat - La delibera, presentata dall´assessore all´ambiente Annarita Bramerini (minuti 3.35-4.05), consiste nell´approvazione del bilancio di Arpat, l´agenzia regionale per la protezione ambientale toscana e sottolinea come siano stati raggiunti gli obiettivi di contenimento della spesa prefissati, con un utile 2012 di 1 milione e 988.868 euro.
Canali Burlamacca e Navicelli - Proposta dall´assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, la delibera approvata (minuti 7.10-7.40) prevede l´attribuzione delle risorse finaziarie relative al 2013 per la gestione ordinaria delle vie navigabili Burlamacca, alla Provincia di Lucca e peril Canale dei Navicelli, al Comune di Pisa. Per il Burlamacca sono stati attibuiti 100 mila euro, per il Canale dei Navicelli 375 mila.
Si ricorda che gli atti approvati, dopo la verbalizzazione da parte degli uffici regionali, saranno disponibili all´indirizzo:
http://www.regione.toscana.it/regione/leggi-atti-e-normative/atti-regionali
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GIUNTA PUGLIA: I PROVVEDIMENTI IN ODG APPROVATI |
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Bari, 20 novembre 2013 - Approvata la localizzazione del raddoppio della tratta Termoli - Lesina della linea ferroviaria Fs Bari-Pescara. La Giunta regionale ha individuato i Comuni pugliesi ammessi al contributo per la redazione dello strumento urbanistico (PUG). Poiché la richiesta pervenuta agli uffici regionali era superiore ai tre milioni di euro, a fronte degli 80mila ancora disponibili sul relativo capitolo, l’Esecutivo pugliese ha indicato quale criterio per l’individuazione quei Comuni che mai, in passato, sono stati beneficiari dello stesso intervento regionale. Tredicimila euro ciascuno sono stati quindi destinati ai Comuni di : Bari, San Giorgio Jonico;Villa Castelli e Ceglie Messapica; Nardò e Castro. Totale della contribuzione : 79.800,00. I Comuni oggetto della concessione del contributo hanno tempo due anni dalla data della comunicazione ufficiale, pena decadenza del contributo stesso. La Giunta regionale ha ammesso alla fase di presentazione del progetto definitivo il Consorzio Salentodamore Sc ar.l. riguardante investimenti ammissibili per complessivi € 4.464.215,75, con agevolazione massima concedibile pari a € 2.008.897,10. . La Giunta regionale ha ammesso al fase di presentazione del progetto definitivo riguardante investimenti per complessivi € 22.989.412,00 l’impresa Sangalli Vetro Manfredonia spa. L’agevolazione massima concedibile è pari ad € 6.889.323,60. . La Giunta regionale ha ammesso l’impresa proponente BIRRA PERONI alla fase di presentazione del progetto definitivo riguardante investimenti complessivi per € 9.638.272,00, con agevolazione massima concedibile pari a € 2.208.900. La Giunta regionale ha ammesso l’impresa proponente VEBAD spa alla fase di presentazione del progetto definitivo riguardante investimenti per complessivi € 19.000.000,00 con agevolazione massima concedibile pari a € 5.700.000. La Giunta regionale ha accolto la proposta di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Lecce, come integrazione del piano di vendita di alloggi ERP dello IACP di Lecce. Il Comune è stato dunque autorizzato alla vendita di 174 unità immobiliari, di cui alla delibera del Consiglio Comunale n.58/2011. La Giunta regionale ha deciso di NON Attestare la compatibilità del PUG di Melissano alla legge regionale 20/2001
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VILLA UMBRA: OGGI SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO SU “PIANO NAZIONALE ANTICORRUZIONE” |
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Perugia, 20 novembre 2013 - Il Piano Nazionale Anticorruzione e gli strumenti di prevenzione e gestione del rischio corruttivo saranno al centro di un seminario organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Villa Umbra, in collaborazione con il FormezPA, per oggi alle ore 9 nella sede della Scuola di Perugia.
All´incontro, organizzato nell´ambito del Progetto "Interventi mirati al contrasto della corruzione nella Pubblica amministrazione Centrale e Locale" finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, parteciperanno 130 dipendenti pubblici, tra dirigenti, segretari comunali, responsabili anticorruzioni e funzionari: "Si tratta di una giornata di approfondimento in cui interverranno l´Anci Umbria ed esperti del settore - ha affermato l´amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni - alla quale faranno seguito ulteriori iniziative per sostenere i Comuni sotto i 5 mila abitanti nell´elaborazione del Piano Anticorruzione".
La relazione introduttiva del seminario sarà tenuta da Patrizia Schifano di FormezPA che analizzerà i possibili interventi mirati al contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione centrale e locale, seguirà la relazione di Simonetta Pasqua del Dipartimento della Funzione Pubblica, sulle tecniche di redazione dei piani triennali anticorruzione e la gestione del personale.
Daniela Bolognino dell´Università degli Studi Roma Tre, approfondirà le tematiche relative al coordinamento tra il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e gli strumenti di programmazione e valutazione, mentre nel pomeriggio il magistrato del "TAR" del Lazio, Stefano Toschei, analizzerà la disciplina e trasparenza nella redazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione nonché del Piano triennale della trasparenza e la gestione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici.
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ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF: G.R. UMBRIA APPROVA RIMODULAZIONE |
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Perugia, 30 novembre 2013 - La proposta di rimodulazione dell’addizionale regionale Irpef (presentata dall’assessore al bilancio Fabrizio Bracco) è stata approvata dalla giunta regionale dell’Umbria, riunita nel pomeriggio a Palazzo Donini. Il provvedimento (reso obbligatorio da disposizioni legislative nazionali) sarà illustrato nei suoi dettagli nel corso di una conferenza-stampa, convocata per oggi (alle ore 12) a Palazzo Donini, presso Sala Giunta, dalla presidente Catiuscia Marini e dallo stesso assessore Bracco.
Le aliquote dell’addizionale regionale sono state rimodulate, mantenendo l’invarianza del gettito fiscale, ma riducendone il carico sulle fasce reddituali più deboli, e rideterminandole per scaglioni di reddito. A differenza degli anni scorsi, quando l’addizionale regionale Irpef fu disciplinata per la prima volta nel 2001 e quantificata dalla Regione nello 0,2 per cento, da applicarsi all’intero reddito (con esclusione di quelli del primo scaglione), l’imposta verrà ora calcolata in modo progressivo sulle quote eccedenti i tetti dei singoli scaglioni. In questo modo risulteranno beneficiati coloro che dichiarano un reddito fino a 30 mila euro l’anno, e che rappresentano circa l’80 per cento del totale dei contribuenti. In questo quadro, saranno i contribuenti con un reddito dichiarato superiore ai 75 mila euro a sostenere il peso maggiore della rimodulazione delle aliquote.
L’addizionale regionale Irpef è stata modulata, rispetto all’aliquota di base vigente, secondo i seguenti punti percentuali e scaglioni di reddito: a) fino a 15 mila euro, non si registra alcuna maggiorazione; b) da 15 mila a 28 mila euro, la maggiorazione (calcolata sulla parte eccedente i 15 mila euro) è pari allo 0,40 per cento; c) da 28 mila a 55 mila (per la parte eccedente i 28 mila euro), la maggiorazione è dello 0,45; d) dai 55 ai 75 mila (per la parte eccedente i 55 mila) sarà pari allo 0,50; e) oltre i 75 mila euro (per la parte che eccede tale cifra), la maggiorazione sarà dello 0,60 per cento.
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LOMBARDIA.OCCUPAZIONE: INCOGNITA LAVORO PER LAUREATI RAPPORTO SPECULA:SENZA IMPIEGO PER 1/3 STUDENTI DOPO LAUREA MOLTI SVOLGONO MANSIONI INFERIORI A PREPARAZIONE ACQUISITA |
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Milano, 20 novembre 2013 - Continua a crescere il numero dei laureati in Lombardia, fenomeno in controtendenza rispetto al trend nazionale. Una migliore performance, che può essere spiegata dalla buona reputazione delle Università lombarde e dall´attrattività della regione.
Nel 2012 tuttavia è rallentata la capacità del mercato lombardo di assorbire i giovani laureati. E´ quanto emerge dall´ultimo Rapporto Specula Lombardia, presentato ieri a Milano, per la prima volta a Palazzo Pirelli.
UN TERZO LAUREATI SENZA LAVORO A UN ANNO DA FINE STUDI - In base ai dati, un terzo dei laureati in Lombardia, a un anno dalla laurea, è senza lavoro e circa uno su venti (4,7 per cento, contro una media del 3,9 per cento del 2011) trova occupazione fuori regione o all´estero.
I CONTRATTI PROPOSTI - Per quanto concerne l´aspetto lavorativo, la ricerca pone in evidenza che i contratti più comuni offerti ai neolaureati lombardi sono a tempo determinato (24,2 per cento) e stage (23,2 per cento). Il tempo medio per l´inserimento nel mercato del lavoro è di 153 giorni.
UTILE STRUMENTO PER ORIENTAMENTO - "Queste analisi - ha commentato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, intervenendo alla presentazione - devono servire a chi non ha ancora fatto la scelta del suo percorso universitario che, oggi più che mai, deve tenere conto delle prospettive connesse con il mercato del lavoro".
INQUADRAMENTO INFERIORE A PREPARAZIONE - Sono soprattutto ingegneri, professionisti del settore sanitario e laureati in economia quelli che vanno all´estero, mentre sempre più laureati tra quelli che hanno trovato lavoro in Lombardia hanno un inquadramento inferiore alla loro preparazione ("mismatching") e sono occupati con una qualifica per la quale non è richiesto neanche il diploma.
TECNOLOGIA CHIAVE SUCCESSO - "La difficoltà di inserimento lavorativo varia in base all´indirizzo di studio - ha proseguito Aprea - e anche quelle facoltà che apparentemente offrono pochi sbocchi occupazionali come le materie umanistiche possono essere ripensate e offrire più occasioni, se coniugate con lo sviluppo tecnologico che si avvale dell´utilizzo di piattaforme web: penso a chi deve occuparsi della riqualificazione dei lavoratori, ad esempio".
TIROCINI E APPRENDISTATO - Se la ricerca di un posto di lavoro post laurea rappresenta ancora un´incognita, qualcosa potrebbe cambiare con l´introduzione dei tirocini obbligatori per le lauree triennali. "Il tirocinio post laurea - ha spiegato l´assessore Aprea - non è in concorrenza con l´apprendistato ma, anzi, lo precede".
COME FUNZIONA L´ANALISI DI SPECULA - Specula è un´iniziativa di Regione Lombardia e del Sistema camerale lombardo realizzato in partnership con le Università e le Province della Lombardia. Il progetto raccoglie e organizza i dati sull´offerta di laureati da parte del sistema universitario regionale, collegandoli con quelli delle Province lombarde, nonché i dati del Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia, così da poter delineare un quadro dei contratti utilizzati, dei settori e delle dimensioni delle imprese che occupano i giovani laureati.
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TRENTO: L’ACCORDO TRA AGENZIA DEL LAVORO E LABORFONDS PER I CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ |
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Trento, 20 novembre 2013 - Agenzia del Lavoro e Laborfonds hanno sottoscritto un accordo per i contratti di solidarietà espansivi e di staffetta generazionale. Grazie all´accordo, prima esperienza in Italia, i dipendenti accettano la riduzione dell´orario di lavoro per consentire ad altri lavoratori di venire assunti a tempo indeterminato. A seguito dell´intesa, che ha come obiettivo il sostegno all´occupazione, Agenzia del lavoro sosterrà economicamente i lavoratori che accettano il regime di part-time, con conseguente riduzione dello stipendio e dei relativi contributi previdenziali, con un contributo annuo per lavoratore di 7 mila euro fino al pensionamento e per la durata di 3 anni.
Con i contratti di solidarietà espansivi e gli accordi sindacali definiti “staffetta generazionale”, i lavoratori dipendenti possono accettare la riduzione dell’orario di lavoro per consentire ad altri lavoratori di venire assunti a tempo indeterminato. Per incentivare la stipulazione di questi accordi dall’evidente risvolto occupazionale, Agenzia del Lavoro sostiene economicamente i lavoratori che accettano il part time e che si vedono di conseguenza ridotti proporzionalmente lo stipendio ed i relativi contributi previdenziali. La perdita economica e contributiva è infatti limitata da un contributo di 7.000 € annui erogato da Agenzia del Lavoro fino al pensionamento per la durata massima di 3 anni.
I primi accordi sindacali sono stati recentemente sottoscritti in provincia di Trento e rappresentano la prima esperienza su tutto il territorio nazionale. Altre aziende trentine hanno già manifestato l’interesse ad aderire al progetto.
Per quanto riguarda la tutela previdenziale, in particolare, il lavoratore può scegliere se destinare una quota del contributo provinciale alla contribuzione volontaria da versare all’Inps o se versare lo stesso importo al fondo di previdenza complementare a cui il lavoratore sia iscritto.
Affinché questa seconda possibilità sia operativa è necessaria la stipulazione di appositi accordi con gli enti gestori dei fondi di previdenza complementare interessati.
Il 13 novembre 2013 è stato sottoscritto il primo accordo tra Agenzia del Lavoro e Laborfonds. Pertanto, i lavoratori iscritti a Laborfonds, che aderiscono ai contratti di solidarietà espansivi o ai patti generazionali, possono richiedere che il contributo provinciale, per la quota corrispondente alla contribuzione volontaria, sia versato direttamente da Agenzia del Lavoro a Laborfonds.
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CASSA IN DEROGA, TOSCANA SOLIDALE CON PRESIDIO SINDACALE AL MINISTERO |
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FIRENZE, 20 novembre 2013 - Solidarietà con le organizzazioni sindacali che hanno manifestato, ieri a Roma, con un presidio davanti al ministero dell´Economia e delle Finanze, per chiedere certezze sulla copertura della Cassa integrazione in deroga per tutto il 2013. A esprimerla è l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini, che sottolinea come l´attuale situazione, in assenza di risorse che garantiscano il finanziamento degli ammortizzatori in deroga fino a fine anno, rischi di produrre fortissime tensioni sociali.
"Mi auguro che il presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil – afferma Simoncini - riesca nell´intento di indurre il governo a trovare le risorse. Le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sono anche le nostre. Purtroppo negli ultimi incontri, come è accaduto ieri per la ex Isi di Firenze, abbiamo dovuto dire ai lavoratori che chiedevano garanzie sulla copertura, che non c´è ,al momento, alcuna certezza".
"Come più volte ho fatto presente anche al governo – prosegue l´assessore – sono convinto che il sistema deve cambiare e che si debba sempre più spostare risorse e interventi sulle politiche attive ed interventi a sostegno dello sviluppo, come sta facendo la Regione Toscana. Ma detto questo, non può succedere che questa svolta avvenga in corso d´opera, lasciando senza reddito migliaia di lavoratori che hanno diritto agli ammortizzatori sulla base della normativa attualmente in vigore".
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POLITICHE GIOVANILI, PRESENTATI I PROGETTI BENEFICIARI DEL COFINANZIAMENTO REGIONALE DELLE MARCHE |
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Ancona, 20 novembre 2013 - Sono undici, fra i progetti presentati dalle associazioni e dai gruppi informali di giovani sul bando previsto dal programma annuale degli interventi in materia di politiche giovanili, i progetti ammessi al cofinanziamento regionale che saranno realizzati dalle Associazioni beneficiarie con il coordinamento della Regione Marche. Sono centrati su obiettivi ampi che mirano alla promozione della partecipazione attiva e responsabile dei giovani, all’attivazione di percorsi di autonomia, anche economica, alla costruzione e alla valorizzazione dello sviluppo della coscienza civica. “Con grande soddisfazione – ha dichiarato l’assessore Paola Giorgi nel corso della conferenza stampa – presentiamo questi progetti che sono il frutto del lavoro che vede i giovani protagonisti: la volontà è quella di mettere a disposizione dei giovani strumenti per contribuire allo sviluppo economico, culturale e creativo della comunità”. La presentazione dei progetti alla stampa ha consentito di evidenziare la grande creatività messa in campo nell’implementare i progetti e la capacità dei giovani protagonisti di comunicare efficacemente. "Un plauso al contenuto dei progetti da cui emerge – ha rilevato l’assessore – una grande sensibilità nei confronti della legalità, un forte senso civico e la voglia di partecipare attivamente alla costruzione della società”. Ciascuna idea progettuale è stata illustrata dai giovani componenti delle Associazioni stesse che, con entusiasmo, hanno utilizzato slide e immagini per darne un quadro dettagliato. La loro descrizione ha dato conto delle azioni e delle attività che nei prossimi mesi saranno realizzate sul territorio regionale anche grazie alla costituzione di partenariati ampi e qualificati. Il filo rosso che sembra aver coniugato tutti i progetti ammessi al finanziamento è quello della promozione della cultura della cittadinanza attiva attraverso forme e strumenti diversi di partecipazione. I contributi concessi dalla Regione alle Associazioni ammontano a un totale di 133.000 euro. Le risorse sono state assegnate tenendo conto di quanto espressamente previsto dal programma annuale degli interventi che, per l’anno 2013, ha stabilito i criteri e le modalità per la presentazione dei progetti e per la loro valutazione. La graduatoria dei progetti presentati dalle associazioni e dai gruppi informali di giovani Associazione Gruppo Giovani Valdaso – Onlus ValdaSIMO (Petritoli, Fm) con “Il protagonismo dei giovani nello sviluppo del territorio”; Associazione GruCa – Onlus (Macerata) con “Giovane Terra, nuove opportunità dallo sviluppo sostenibile”; Associazione C.S.V. - Centro di Servizi per il volontariato delle Marche (Ancona) con “ Legami legali - Percorsi di educazione alla legalità per i giovani della regione Marche”; Associazione Casa delle Culture (Ancona) con “ Scuola di partecipazione 2.0”; Associazione Stazioni Mobili (Fano) con “PartecipATTIVI”; Associazione Culturale Apertamente (Moresco, Fm) con “GiovanINmovimento”; Associazione Compagnia Sineglossa (Ancona) con “Scuola di visioni del contemporaneo - Esercizi di cittadinanza III”; Associazione Inteatro (Polverigi) con “CITY BUZZ Ascoltando i protagonisti della città”; Associazione Centro Sportivo Educativo Nazionale (Csen) - Comitato Prov.le (Ascoli Piceno) con “Diversità è bellezza”; Gruppo informale di giovani (Perugini, Iacomucci, Piersantelli, Pierleoni - Fano) con “Generazione Re-Public”; Associazione Culturale Teatro Rebis (Macerata) con “Alfabeti del contemporaneo - evocando Danilo Dolci”.
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CAMPANIA: AMMORTIZZATORI IN DEROGA, CALDORO: MANTENIAMO GLI IMPEGNI. PRIMI IN ITALIA A GARANTIRE I LAVORATORI |
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Napoli, 20 novembre 2013 - E’ stato emesso ieri dall’assessorato al Lavoro l’ultimo decreto per i lavoratori percettori di ammortizzatori in deroga della Campania.
In totale, per il 2013, sono stati sostenuti circa 30mila lavoratori, di cui 1.214 solo con il decreto di stamattina.
“La Regione Campania – sottolinea l’assessore Severino Nappi - è la prima in Italia ad emettere tutti i decreti necessari al pagamento dei lavoratori in deroga.
“Non solo abbiamo messo in sicurezza i nostri lavoratori, vittime innocenti della crisi, ma lo abbiamo fatto in tempi record e con la consapevolezza di aver dato loro una boccata d’ossigeno, più che mai necessaria in questa fase”, aggiunge Nappi.
"Manteniamo gli impegni e non lasciamo indietro chi ha più bisogno”, conclude il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.
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ACCORDO TRA VALLE D’AOSTA E PIEMONTE PER VALORIZZARE IL PROGETTO YOUR FIRST EURES JOB |
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Aosta, 20 novembre 2013 - L’Assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro comunica che, nell’ambito del progetto Your First Eures Job. Il tuo primo lavoro Eures, al quale la Regione già aderisce, la Giunta regionale ha deliberato nella seduta di venerdì 15 novembre, un accordo tra la Valle d’Aosta e il Piemonte nell’intento di rafforzare le politiche e i servizi per il lavoro e consolidare i rapporti operativi tra sportelli Eures.
Le due Regioni si impegnano a collaborare nella promozione del progetto Your First Eures Job attraverso l’organizzazione di eventi specifici territoriali e nell’erogazione di informazioni, supporto e assistenza a giovani e imprese inseriti nel progetto. In particolare, sarà costituito un tavolo tecnico per la realizzazione concreta dell´accordo e il monitoraggio delle attività previste.
Your First Eures Job (YFEJ) è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea e gestita dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per sostenere e incoraggiare la mobilità professionale, fornendo a lavoratori e aziende servizi gratuiti di informazione e consulenza. Il programma prevede, per i giovani, di età compresa tra 18 e i 30 anni, un sostegno economico per le spese di viaggio e trasferimento, mentre per le piccole e medie imprese viene messo a disposizione un contributo finanziario per l’inserimento in azienda di neoassunti.
«Il programma YFEJ - ricorda l’Assessore Marquis - è rivolto sia ai giovani che si affacciano al mercato del lavoro guardando all’Europa sia alle aziende. Rappresenta quindi un’importante opportunità per i nostri giovani di concretizzare un’esperienza lavorativa all’estero, ampliando le proprie competenze professionali, ma anche per le nostre piccole e medie imprese, che credono in un mercato del lavoro europeo e che vedono nella mobilità uno strumento per aumentare la loro competitività».
I consulenti Eures guideranno i ragazzi interessati nella ricerca del lavoro, mentre alla piccola o media impresa valdostana che vuole aprirsi al mercato avvalendosi di giovani lavoratori, provenienti da altri Paesi dell’Unione, sarà fornita assistenza gratuita nella ricerca di lavoratori adatti alle esigenze oltre a ricevere un contributo finanziario per sostenere i costi della formazione per ogni giovane assunto con un contratto di almeno 6 mesi.
Per ulteriori informazioni e per partecipare al progetto, si può contattare il consulente EURES per la Valle d’Aosta in Loc. Grand Chemin, 34 11020 SAINT-CHRISTOPHE (AO) tel. 0165/272933, e-mail : eures@regione.vda.it
Oppure ci si può collegare al sito www.cliclavoro.gov.it/Yourfirsteuresjob/ o inviare una mail a yfej@lavoro.gov.it.
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SCOPELLITI: “SARÀ PRESENTATO DAL GOVERNO UN EMENDAMENTO PER I PRECARI CALABRESI. E’ FRUTTO DEL NOSTRO IMPEGNO E DELLA CONTINUA INTERLOCUZIONE CON ALFANO E PATRONI GRIFFI” |
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Catanzaro, 20 novembre 2013 - “Sarà presentato dal Governo un emendamento alla legge di stabilità che consentirà di assicurare ai lavoratori precari calabresi le risorse per la copertura dell’annualità 2013”. Ne dà notizia il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. “Più volte a Roma, nel corso di apposite riunioni con il vicepremier Angelino Alfano, avevo sollecitato il Governo ad occuparsi concretamente delle problematiche del precariato calabrese”.
“Il problema dei lavoratori precari, di Lsu e Lpu in particolare, è al centro dell’azione della nostra amministrazione. Saluto infatti con favore l’emendamento alla legge di stabilità che sarà presentato dal Governo e sono certo dell’attenzione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Filippo Patroni Griffi”.
L’emendamento prevede che all’articolo 7 della legge di stabilità 2014, il comma 6 è sostituito dal seguente:
“6. Per le finalità di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135, nonché per fare fronte all’eccezionale necessità di risorse finanziarie da destinare ai lavoratori socialmente utili e a quelli di pubblica utilità della Regione Calabria e altresì ai lavoratori di cui alla legge della Regione Calabria 13 giugno 2008, n. 15, è autorizzata la spesa di 110 milioni di euro per l’anno 2014, detratto 1 milione di euro destinato per le finalità di cui all’articolo 2, comma 552, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.”
“L’attenzione del Governo si dimostra attraverso atti concreti – ha aggiunto il Presidente della Regione. Con il vicepremier Angelino Alfano abbiamo discusso in maniera approfondita su uno dei temi più preoccupanti che c’è in Calabria, il lavoro, il precariato e lavoratoti socialmente utili e di pubblica utilità. Alfano ha da subito compreso la gravità del problema attivandosi per il superamento delle difficoltà attuali. Questo emendamento è l’atto che evidenzia l’impegno della Regione Calabria. Nell’emendamento in questione, sono presenti infatti le risorse per la copertura delle mensilità del 2013 a cui la Regione ancora non aveva fatto fronte. Devo altresì ringraziare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi che si era sin da subito attivato. Avevo fatto presente, nel corso della riunione del 7 novembre, che bisognava reperire le risorse necessarie per la stabilizzazione, l´ottenimento di una deroga per il patto di stabilità e lo sblocco delle assunzioni che ad oggi impediscono agli enti utilizzatori di poter assumere i precari. Inoltre avevo nuovamente ribadito le possibili soluzioni già presentate e chiesto una storicizzazione della spesa per i lavoratori precari e misure di accompagnamento alla pensione per i soggetti prossimi ma bloccati dalla riforma Fornero. A quel tavolo, contrariamente a quanto qualcuno voleva far intendere, non furono presi impegni precisi. Questo emendamento va nella giusta direzione. Al prossimo tavolo, il Governo, sono convinto, darà ulteriori risposte al precariato calabrese, in particolare per le somme relative all’annualità 2014 ed alle azioni di stabilizzazione. Si tratta di una risposta significativa, frutto del nostro impegno, della costante interlocuzione con il mondo sindacale e con i sindaci calabresi. Attendiamo adesso la conclusione dell’iter - conclude Scopelliti - convinti che bisogna continuare ad aver fiducia nelle istituzioni”.
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ABRUZZO, PRESENTATA LA NUOVA LEGGE IN MATERIA DI POLIZIA LOCALE |
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Pescara, 20 novembre 2013 - Un intervento normativo di riorganizzazione e disciplina del funzionamento della polizia amministrativa locale che verte su formazione e aggiornamento del personale, istituisce l´osservatorio regionale di Polizia locale e sicurezza urbana e definisce il ruolo della Regione nel settore di competenza. La legge regionale "Norme in materia di Polizia amministrativa locale" è stata presentata, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa dall´assessore regionale alla Sicurezza del territorio, Carlo Masci e dal Presidente della Regione, Gianni Chiodi. La legge, nel pieno rispetto dell´esclusiva competenza statale in materia di ordine e sicurezza pubblica, detta gli indirizzi generali dell´organizzazione e dello svolgimento del servizio di polizia amministrativa locale dei Comuni, delle Province e delle loro forme associative. Definisce i compiti degli addetti alla polizia locale comunale, la dotazione organica, la formazione e l´aggiornamento del personale. "Una legge foriera di grandi risorse e potenzialità - ha commentato l´assessore Carlo Masci - che rafforza il ruolo della Regione in materia di Polizia locale nell´esercizio delle sue numerose funzioni e nell´interesse esclusivo dei cittadini abruzzesi. Una risorsa fondamentale per tutte le politiche di miglioramento della sicurezza urbana, del patrimonio pubblico e per soddisfare esigenze e nuove necessità dell´intero territorio. Importante è il riordino del sistema di attribuzione dei gradi, nel rispetto delle funzioni svolte e alla definizione della figura e del ruolo propri del Comandante del Corpo o del Servizio di Polizia locale. L´amministrazione regionale ha puntato molto su questo settore, intercettando fondi per sei milioni di euro per progetti di prevenzione e contrasto alla illegalità e per favorire la sicurezza urbana e l´innovazione tecnologica a disposizione di Enti ed associazioni chiamati a presentare progetti tesi alla legalità ed alla sicurezza del territorio. I progetti riguardano anche l´innovazione tecnologica degli strumenti a disposizione della Polizia locale". Soddisfazione per l´approvazione della legge è stata espressa anche dal Presidente Chiodi che ha auspicato un miglioramento e una intensificazione delle attività di vigilanza su patrimonio e servizi pubblici". Con l´intervento normativo è istituito anche il comitato consultivo per la polizia locale, con funzioni di consulenza tecnica e di supporto operativo all´attività della Giunta regionale in materia di polizia locale.
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GIORNATA DIRITTI INFANZIA. OGGI LA MARCIA “IO COME TU” PROMOSSA DAL COMUNE DI MILANO |
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Milano, 20 novembre 2013 Oggi alle 9.30 ai Giardini Montanelli di via Palestro il Vicesindaco Lucia De Cesaris, Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione e Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali daranno il via alla marcia “Io come tu”, organizzata da UNICEF e Arciragazzi e promossa dal Comune di Milano per celebrare l’Anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Alle 11.00 la marcia si concluderà al Piccolo Teatro, dove ci saranno anche la presidente UNICEF di Milano Fiammetta Casali, Alice Gabrielli Presidente Arciragazzi Comitato Milanese, Ferruccio Soleri (attore e ambasciatore UNICEF), Katia Follesa e Alessandro Sampaoli (attori), Martina Caironi (vincitrice 100 metri piani alle paralimpiadi di Londra) e Billy Bolla (domatore di bolle).
Alle 11.15 una parte dei partecipanti confluirà all’Arena Civica, dove giocolieri, saltimbanco e i volontari e le volontarie dell’UNICEF chiuderanno simbolicamente la ” catena umana” organizzata in tutta Italia su proposta dell’UNICEF.
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IL 20 NOVEMBRE LA “GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI DELL´INFANZIA E DELL´ADOLESCENZA” |
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Firenze, 20 novembre 2013 . L´assessore alle Politiche Sociali, Sicurezza e Legalità, Antonella Coniglio: "Una vera e propria emergenza. Sono ben 723.000 i minori che vivono in povertà assoluta, il 15,9% in povertà relativa e il 32,3% a rischio"
Diritti dell´infanzia in una rappresentazione grafica di un Comune L´assessore alle Politiche Sociali, Sicurezza e Legalità, Antonella Coniglio, si unisce a chi oggi vuole ricordare che il 20 novembre si celebra la “Giornata internazionale per i diritti dell´infanzia e dell´adolescenza”.
Il 20 novembre 1989, presso la sede delle Nazioni Unite a New York, fu firmata all’unanimità (ad eccezione di due Stati) la Convenzione sui diritti del fanciullo.
La Convenzione del 1989 afferma per la prima volta che il bambino è ´soggetto di diritti´ e non più ´oggetto del diritto´. Ogni bambino ed ogni bambina ha diritto alla vita, al nome, ad una famiglia, alla sua identità, ad esprimere la propria opinione e ad essere ascoltato.
Nella Convenzione sui Diritti del fanciullo, che l´Italia ha fatto propria attraverso la legge n.176 del 27 maggio 1991, si sottolinea che il bambino è un soggetto di diritti e non più oggetto, non deve subire nessuna forma di discriminazione. Si deve aiutare e sostenere il suo pieno sviluppo al fine di favorirne la crescita.
Ad ogni bambino ed ogni bambina deve essere garantita libertà di espressione, di pensiero, di religione e di associazione. Ogni bambino ed ogni bambina deve essere tutelato da ogni forma di violenza e sfruttamento sessuale ed economico.
Ogni bambino ed ogni bambina ha il diritto alla salute, a vivere libero da condizioni di povertà e degrado e, soprattutto, ad un’educazione di qualità e al gioco.
Ogni Stato è chiamato a rendere effettivi questi diritti indipendentemente dalla razza, dal colore della pelle, dal sesso, dalla lingua parlata, dalla religione professata, e dall’origine nazionale, etnica e sociale.
L´assessore dichiara che:
“ La giornata acquista drammatica importanza se a tutt´oggi, 2013 , siamo ben lungi dal potere affermare che tale diritto è realmente rispettato, non solo perché in molti Paesi della vicina Africa i bambini continuano ad essere sfruttati nel lavoro, nel campo militare e sessualmente ma va sottolineato che vivono in assoluta povertà.
Purtroppo anche il nostro Paese registra numeri drammatici che indicano una vera e propria emergenza. Sono ben 723.000 i minori che vivono in povertà assoluta, il 15,9 % in povertà relativa e il 32,3 % è stimato a rischio secondo le ultime rilevazioni Eurostat.”
L´assessore ricorda che la Provincia di Firenze, assessorato alle Politiche sociali, nel 2013 ha rinnovato “l´Accordo di Programma con il Comune di Firenze per la Promozione di Diritti e Opportunità per l´infanzia e l´adolescenza” .
Inoltre, è in via di realizzazione, per il prossimo gennaio 2014, l´organizzazione, di una giornata di formazione per docenti ed educatori incentrata sull´attuale condizione dell´infanzia e dell´adolescenza in Italia, in collaborazione con Telefono Azzurro.
Durante tale giornata saranno affrontate le tematiche inerenti l´abuso e il maltrattamento dei minori e particolare attenzione sarà rivolta anche ai rischi legati a nuovi fenomeni quali il ´bullismo´ e il ´cyberbullismo´.
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MARCHE: GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA |
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Ancona, 20 novembre 2013 - Di seguito la dichiarazione dell’assessore Viventi: “Ringrazio il presidente del Consiglio regionale per la sensibilità dimostrata nel voler affrontare temi cruciali per il nostro futuro, quali sono quelli posti in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Più che trarre conclusioni o offrire ricette, come assessore regionale ai Servizi sociali ho ritenuto opportuno condividere oggi due considerazioni con l’Assemblea regionale, con gli studenti presenti in Consiglio e con tutti gli intervenuti all’iniziativa organizzata, prima di aprire i consueti lavori dell’Aula, dalla collaborazione tra lo stesso Consiglio, l’Ombudsman delle Marche e la Giunta regionale, con la partecipazione di Save the Children. In primo luogo occorre ricordare che, se la crisi economica che viviamo è pesante, la crisi valoriale del nostro tempo lo è ancora di più. Anche nella nostra regione non siamo esenti da problemi preoccupanti e da episodi negativi che interessano il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Per collaborare concretamente alla soluzione o alla gestione di questi problemi, ognuno deve essere chiaro sul ruolo che può svolgere, in base alla propria posizione e alle proprie competenze. La Regione Marche, sui 45 Milioni riservati al sociale, spende quasi 16 milioni per questo settore (15.700.0000 euro, per la precisione). Il merito è di questa comunità, e anche della sua classe politica, che ha saputo dare la giusta attenzione al problema. In secondo luogo, poi, ritengo che un ruolo fondamentale sia da attribuire alla solidità di due pilastri fondamentali: una famiglia sana e capace di produrre reddito e una scuola maestra di vita. Se questi pilastri funzionano, possono funzionare anche le soluzioni messe in campo, in caso contrario essi agiscono da moltiplicatori dei problemi. Farli funzionare è anche compito nostro, nonostante le sempre più esigue risorse a disposizione”.
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GIORNATA INFANZIA. 166 COMUNITÀ PER MINORI ACCREDITATE DAL COMUNE DI MILANO, DA OGGI L’ELENCO ON LINE |
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Milaon, 20 novembre 2013 - Viene pubblicato oggi, sul sito del Comune di Milano, l’elenco delle comunità per minori gestite dal privato sociale che sono state ammesse al sistema dell’accreditamento. Gli enti selezionati sono 166, tra associazioni, cooperative sociali o fondazioni che sono sede di comunità residenziale o di centro diurno per bambini e ragazzi di età inferiore a 18 anni.
“Nella Giornata internazionale per i diritti dell´infanzia e dell´adolescenza – ha detto Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute – renderemo noto l’elenco degli enti che potranno stipulare convenzioni con il Comune e accedere ai finanziamenti pubblici. Un passaggio fondamentale per occuparci nel modo migliore di una categoria particolarmente fragile come quella dei minori in difficoltà. Un esempio di come i buoni propositi che spesso vengono enunciati in giornate come questa possano trasformarsi in azioni concrete”.
Gli enti accreditati sono stati iscritti in due elenchi distinti. Il primo è quello dei possessori dei requisiti obbligatori previsti dalla Regione Lombardia e indispensabili a entrare nel sistema di accreditamento. Il secondo è costituito dagli enti che, oltre ai requisiti minimi regionali, posseggono ulteriori standard di qualità individuati dal Comune di Milano per rispondere a criteri di eccellenza. Delle 166 realtà accreditate, dieci fanno parte del primo elenco, tutte le altre del secondo.
“Abbiamo voluto specificare degli ulteriori requisiti rispetto a quelli regionali – ha aggiunto Majorino – per migliorare l’efficienza di tutto il sistema. L’aspetto più importante è che abbiamo chiesto agli enti di descrivere in modo più dettagliato le proprie attività e la tipologia dei propri interventi. In questo modo, ad esempio, l’ente locale che su disposizione del Tribunale deve inviare il minore presso una comunità può individuare e scegliere il luogo più adatto ai bisogni del ragazzo”.
Nel 2012 i minori transitati nei servizi residenziali sono stati 1.462, mentre i servizi diurni ne hanno ospitati 731. Il costo complessivo è stato di poco inferiore ai 30 milioni di euro. Gli enti accreditati sono 73 comunità educative, 8 comunità famigliari e 85 alloggi per l’autonomia. Tra i soggetti accreditati e l’Amministrazione sarà sottoscritto un apposito Patto di accreditamento. Il Patto costituisce l’impegno dell’ente accreditato a mantenere invariate le condizioni che ha dichiarato di possedere al momento dell’accreditamento.
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GIORNATA MONDIALE DELL´INFANZIA. SEGRATE “CITTÀ AMICA DEI BAMBINI” IN DIECI PUNTI |
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Segrate, 20 novembre 2013 - Alla vigilia della Giornata mondiale dei diritti dell´Infanzia, il Comune invita i più piccoli a postare con l´aiuto di mamma e papà i propri disegni sulla pagina facebook. Un gesto di simbolica attenzione nei confronti dei bimbi cui ancora oggi sono negati protezione e cura. I lavori dei piccoli segratesi potranno essere inviati fino al 24 novembre. E Segrate spiega in dieci punti perchè può ritenersi a buon diritto una “Città amica dei bambini” 1- Asili Nido, Copertura Da Record: Azzerate Le Liste D´attesa - Segrate può contare sulla presenza di un nido in ogni quartiere. Grazie alla rete delle strutture comunali, 4 in tutto, dei nidi convenzionati, 5, dei nidi privati di cui uno di prossima apertura, l´offerta è ampia e parcellizzata su tutto il territorio, e l´asilo sotto casa è una realtà 2 - Bimbi E Mamme Al Centro - Segrate offre una vastissima gamma di servizi di aiuto e supporto alle mamme e ai bambini. Corsie preferenziali e parcheggi rosa per evitare code agli sportelli comunali, dove sono attrezzate un´area gioco e un´aria cambio con fasciatoio per i neonati Opportunità e iniziative “easy” per mamme e bimbi, spazi di confronto, di incontro, di gioco, di discussione, di creatività sono offerti in collaborazione con le associazioni locali Easymamma, Tempo C, Stripes, gestore dei nidi comunali e del centro prima infanzia 3 - Le Migliori Scuole A Milano E In Lombardia - L´eccellenza dei tre Istituti Comprensivi segratesi, ognuno dei quali offre tutti i livelli di istruzione, dall´asilo alla scuola secondaria di primo grado, è stata certificata dal primo Rapporto sulla qualità nella scuola in Lombardia presentato quest´anno dalla rivista Tuttoscuola. Risale al 12 novembre scorso l´ultimo riconoscimento da parte di Aslmi2 a due scuole segratesi per progetti sulla promozione della salute Alcune delle tante eccellenze: • prolungamento scolastico con prescuola e doposcuola • psicomotricità con un insegnante laureato Isef che affianca per tutto l´anno gli allievi nelle scuole materne ed elementari • servizi scolastici online: il Comune si è aggiudicato il premio Ente semplice di Regione Lombardia per aver messo online i servizi di iscrizione a prescuola, doposcuola, refezione, trasporto scolastico, Commissione Mensa • wifi e lim in tutte le classi, un diverso modo di insegnare e di educare grazie alla rete internet senza fili attiva in tutte le scuole e alla dotazione in ogni classe delle lavagne interattive multimediali • riconoscimento e premiazione del merito con borse di studio e opportunità di stage formativi dopo le superiori • refezione scolastica con self service e funzionamento del sistema di rilevazione qualità completamente informatizzato 4 - Parchi Gioco, Aree Verdi, Piste Ciclabili Sicure E Protette - I bimbi segratesi hanno a disposizione in ogni quartiere parchi gioco attrezzati con le più moderne e sicure strutture e ampi spazi verdi in cui giocare, dal Centroparco al Parco Europa, fino al Parco di Cascina Commenda e al Parco Alhambra 5 - Piedibus, A Scuola A Piedi - Il servizio, gestito da volontari delle associazioni, accompagna a scuola a piedi i bambini delle scuole primarie tutti i giorni dell´anno. Un´iniziativa “verde”, che promuove anche la cultura della salute e della socializzazione tra coetanei 6 - Assistenza E Ascolto: Una Rete Di Solidarieta´ - Numerosi sono i progetti in campo in questo ambito. Anche in questo caso il Comune riesce a concretizzare e a portare avanti molte iniziative grazie alla collaborazione delle numerose realtà no profit del territorio: • sportello affidi • progetto dislessia • la Casa dei Bambini, luogo di accoglienza per minori vittime di maltrattamento e abuso • assistenza minori • centro Walden per la cura dell´autismo • centro diurno il Giardino del Villaggio per la disabilità • insegnante di linguaggio dei segni nelle scuole • sportello di ascolto psicologico attivo per gli adolescenti • sportello di orientamento socioculturale Youpoint per i ragazzi operativo in biblioteca 7 -Progetti Mirati Nella Biblioteca E Negli Spazi Del Centro Verdi - Segrate partecipa attivamente al progetto “Nati per leggere”. Nella biblioteca del Centro Verdi e nelle sedi distaccate sono organizzate sezioni ad hoc per fasce di età e spazi idonei accolgono bimbi, ragazzi, giovani. Gli studenti possono usufruire di sale per studiare e postazioni telematiche 8- Corsi Per Lo Sport E Il Tempo Libero - Segrate offre in questo ambito un´ampia varietà sia presso la piscina comunale sia presso le numerose, modernissime e attrezzate strutture del territorio, dagli impianti sportivi ai centri civici 9 - Camp Estivi E Non, Nei Giorni Di Chiusura Delle Scuole (Natale, Carnevale, Pasqua, elezioni) - Un aiuto prezioso per i genitori che lavorano, iniziativa sempre più apprezzata. E, ancora • feste e iniziative dedicate nei vari periodi dell´anno: Carnevale, Pasqua, Natale, Befana • momenti riservati ai bimbi in ogni manifestazione organizzata • campagne di sensibilizzazione: “Merenda acquosa” nel rispetto della risorsa acqua; “Puliamo il Mondo” ed Educazione Ambientale, Educazione Civica, Educazione Stradale con prove teoriche e pratiche su circuiti appositi come Little Segrate e Little Milano2, lezioni con la Protezione Civile • progetti pilota sull’educazione di genere 10: Iniziative Istituzionali: Bimbi E Ragazzi In Prima Linea - Il Comune coinvolge sin da piccoli a partecipare a momenti particolarmente significativi della storia del Paese e del mondo, che la città non manca di ricordare: Giorno della Memoria, Giorno del Ricordo, 25 Aprile, 2 giugno, 11 settembre, 4 e 12 Novembre. Ai ragazzi delle scuole è stato chiesto anche di elaborare frasi significative sul rispetto della città e dei suoi spazi che saranno esposte all’interno del centro civico “G. Verdi” E, ancora, la banda cittadina costituita lo scorso maggio, ha il suo vivaio tra i banchi delle scuole cittadine Insomma una città che offre ai suoi piccoli abitanti servizi d’eccellenza e occasioni sociali per crescere al meglio.
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