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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Dicembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO: SERVIZI PUBBLICI ON LINE DEVONO ESSERE ACCESSIBILI A TUTTI  
 
 Strasburgo, 2 dicembre 2013 - Tutti i siti web gestiti da enti pubblici devono essere accessibili a tutti, compresi gli anziani ei disabili, hanno detto che i deputati Giovedi. Hanno modificato il progetto di norme per consentire oltre 100 milioni di persone che hanno difficoltà di accesso siti pubblici di utilizzare servizi elettronici, per esempio, di presentare una dichiarazione fiscale, pretendono di disoccupazione o iscrivere un bambino alla scuola materna. "Internet ha aumentato la partecipazione per le persone in un modo straordinario. Ma non è ancora perfetto. Attualmente solo un terzo dei siti web pubblici sono accessibili alle persone con disabilità. Mentre la maggior parte persone prendono l´accesso a informazioni e servizi per scontato, è estremamente importante non escludere i membri della società - che non solo le persone con disabilità, ma anche la nostra crescente invecchiamento della popolazione voto di oggi è un unico passaggio per il Parlamento europeo, ma un grande passo per le persone con disabilità, permettendo loro un maggiore accesso ai. Servizi pubblici "ha detto il relatore, Jorgo Chatzimarkakis (Alde, De). Ci sono oltre 761 mila siti web del settore pubblico nell´Unione europea, che offrono l´accesso a informazioni e servizi. Tuttavia, solo un terzo di loro soddisfare gli standard web internazionali di accessibilità. Questo significa che un gran numero di servizi pubblici online sono difficili o impossibili da accesso per le persone vulnerabili. Accessibile a tutti - I deputati sono più ambiziosi. Vogliono obbligare gli Stati membri a garantire che tutti i siti web pubblici sono completamente accessibili, non solo le 12 categorie proposte dalla Commissione (che si occupano, ad esempio, con i benefici di sicurezza sociale, documenti personali o di iscrizione all´istruzione superiore). Il Comitato per il mercato interno vuole che le nuove regole per estendere ai siti web di soggetti privati ​​che svolgono lavori pubblici, come la fornitura di gas, calore, elettricità e acqua, o il trasporto, l´assistenza all´infanzia o servizi sanitari. Tuttavia, se gli Stati membri desiderano, tale obbligo non sarà applicabile alle microimprese (che occupano fino a 10 persone). Inoltre, i deputati say contenuto di questi siti web cui si può accedere con un dispositivo mobile (ad esempio un telefono cellulare o un tablet), deve essere disciplinata dalle norme di accessibilità web. La corretta applicazione - La commissione propone che un´autorità separata essere istituito in ogni Stato membro con il compito di monitorare e rigorosamente far rispettare le regole e la creazione di un meccanismo di reclamo per i problemi con l´accessibilità del web. Temporale - I deputati dicono anche tutti i nuovi contenuti dei siti web dovrebbe rispettare le nuove regole a partire dall´inizio del 2015 e tutti i contenuti esistenti dall´inizio del 2017, con il tempo di due anni di più per i contenuti audio dal vivo. Prossimi passi - La risoluzione legislativa è stata approvata con 30 voti a3. La commissione deciderà in un secondo momento se avviare negoziati informali con il Consiglio sul progetto di direttiva modificata al fine di raggiungere un accordo in prima lettura.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: TAGLIO DEL COSTO DI COSTRUZIONE DELLE INFRASTRUTTURE A BANDA LARGA  
 
Strasburgo, 2 dicembre 2013 - Un progetto di legge per rendere le infrastrutture a banda larga più economiche da costruire, consentendo alle imprese di condividere i progetti in banda larga ed i costi con imprese di altri settori, come il gas, delle acque reflue e dei trasporti, è stato approvato dalla commissione per l´industria Giovedi. I deputati suggeriscono anche l´introduzione di un marchio volontario "banda larga-ready" per le case. "Tutte le nostre iniziative di sviluppo rurale dell´Ue sarà sprecato se non riusciremo a portare Internet ad alta velocità a tutti i nostri paesi e villaggi. Senza di essa, gli europei rurali diventeranno cittadini di seconda classe senza accesso ai posti di lavoro, informazioni, servizi o anche alla formazione. Oggi se sei tagliato fuori dal web, sei tagliato fuori dalla società ", ha commentato il relatore Edit Herczog (S & D, Hu). Esempi di reti che potrebbero incorporare connessioni a banda larga ad alta velocità includono quelli utilizzati per i sistemi di energia elettrica, gas e fognatura e di drenaggio, servizi di riscaldamento e di trasporto, ma reti di acqua non potabile, i deputati dicono. Accesso alle informazioni infrastrutture - Le imprese a banda larga avrebbero il diritto di accedere "prontamente", attraverso un unico punto di informazione, almeno le informazioni sulla posizione, percorso, dimensione, tipo e di uso corrente, il nome del proprietario e un punto di contatto per le infrastrutture esistenti, dice il testo. Informazioni simili sarebbero disponibili su interventi infrastrutturali che è previsto e in corso, aggiunge. L´accesso a queste informazioni devono essere negata solo se la sicurezza o gli interessi pubblici o individuali fondamentali sono a rischio, dicono i deputati. Label "Broadband-ready" - Tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione e gli edifici a più abitazioni pubbliche, compresi gli alloggi sociali, devono essere dotati di infrastrutture in-house pronti per la connessione a banda larga, i deputati dicono. Le stesse regole si applicano per gli edifici sottoposti a importanti lavori di ristrutturazione. I deputati chiedono anche una "etichetta broadband-ready" in tutta l´Ue per essere utilizzato, su base volontaria, per gli edifici e appartamenti con accesso ad alta velocità in-house infrastrutture a banda larga. Prossimi passi - Herczog ricevuto il mandato di avviare negoziati con gli Stati membri. Questi negoziati dovrebbero iniziare a breve.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA COMMISSIONE INDUSTRIA DELL´UE APPROVA COPERNICO, NUOVO SISTEMA DI OSSERVAZIONE DELLA TERRA  
 
Strasburgo, 2 dicembre 2013 - Copernico, nuovo sistema di Osservazione della Terra dell´Ue, è stato approvato dalla commissione per l´industria Giovedi. In sostituzione del Monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes), avrà un budget 3790000000 € per il periodo 2014-2020. I suoi dati potranno servire a molti scopi, tra cui il monitoraggio del cambiamento climatico e la tutela della pubblica sicurezza. Vittorio Prodi (S & D, It), che ha redatto il testo approvato, ha detto che l´obiettivo primario di Copernico è quello di "beneficio dei cittadini europei in una varietà di campi, specificamente per scopi ambiente e il cambiamento climatico". "Il monitoraggio ambientale di aria, acqua e suolo contribuirà a migliorare la salute, per esempio. Altre applicazioni possono aiutare in modo significativo le attività agricole, attraverso un controllo più efficace delle nostre risorse agricole e della pesca", ha aggiunto. Prodi ha aggiunto che: "Copernico genererà un beneficio finanziario di circa 30 miliardi di € e un minimo di circa 50.000 nuovi posti di lavoro nel periodo 2015-2030 Gli studi mostrano che tali benefici potrebbero moltiplicare per un fattore compreso tra 5 e 10 se adeguata che consenta a valle. Fattori sono a posto ". Fornire gratuitamente informazioni in settori vitali - Copernico deve garantire l´accesso a informazioni complete, aperto e free-of-charge nelle aree di terra, mare, ambiente, cambiamenti climatici, gestione delle emergenze e della sicurezza, ha detto il comitato. Questi dati sarebbero raccolti da diversi satelliti di osservazione della Terra e una moltitudine di sensori a terra, in mare o in aria. Ad esempio, i dati Copernicus sulla qualità delle acque aiuteranno le autorità pubbliche per migliorare la protezione delle acque di balneazione, rilevare gelatina popolazioni ittiche e prevedere fioriture algali. Preventivo - I deputati hanno cercato di assicurare una chiara ripartizione del programma 3790000000 € di bilancio per il periodo 2014-2020 (a prezzi 2011) e di incoraggiare un approccio a lungo termine per la fornitura di servizi (oltre 7 anni di bilancio di lungo periodo dell´Ue). Prossimi passi - I deputati inizieranno negoziati con gli Stati membri dell´Ue la prossima settimana per un accordo informale sulle nuove regole in materia di Copernico.  
   
   
AEROSPAZIO, LA LOMBARDIA SOSTIENE IL DISTRETTO  
 
 Milano, 2 dicembre 2013 - Da parte della Regione c´è "massima disponibilità ad affiancare e supportare il Distretto aerospaziale lombardo secondo un percorso da costruire insieme". E´ quanto dichiarato dall´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, che ha raccolto l´invito che gli è stato rivolto dal presidente del Distretto aerospaziale lombardo Carmelo Cosentino, nel corso di un workshop ospitato a Palazzo Lombardia. Valore Territoriale - "Il Distretto aerospaziale lombardo - ha spiegato Melazzini - è una progettualità bottom up, quindi nata dal bisogno di fare emergere il valore territoriale, ponendosi come importante obiettivo quello di creare le condizioni per la crescita delle imprese lombarde e la nascita di nuove realtà, incentivando le collaborazioni tra e con le Pmi". Ricerca E Innovazione - "Per Regione Lombardia - ha detto ancora Melazzini - ricerca e innovazione sono e saranno un motore trainante per il rilancio delle attività produttive. In quest´ottica siamo pronti a sostenere il Distretto che, facendo interagire le grandi aziende con le piccole, ci permette di affermare l´importanza di far rete per valorizzare il sistema produttivo nel suo complesso".  
   
   
BEI 110 MILIONI DI EURO ZON OPTIMUS A SOSTEGNO DEI SERVIZI AVANZATI A BANDA LARGA MOBILE  
 
Lisbona, 2 dicembre 2013 - La Banca europea per gli investimenti ( Bei) sta fornendo 110 milioni di euro per Zon Optimus per sostenere gli investimenti per migliorare i servizi mobili a banda larga ad alta velocità in Portogallo . Vicepresidente della Bei Magdalena Á lvarez e Miguel Almeida, Zon Optimus Ceo ´ , ha firmato il relativo fi contratto di manutenzione a Lisbona il 28 novembre. Vicepresidente della Bei Magdalena Álvarez ha sottolineato l´importanza dell´operazione : " Il prestito contribuirà a promuovere la competitività del mercato portoghese per le comunicazioni mobili anche nel rispetto degli obiettivi delle Banche a sostegno di una forte economia della conoscenza basata su informazioni fluidi flussi, a beneficio di crescita sostenibile e più sofisticato . Questa è la seconda Bei prestito al Zon Optimus gruppo nel corso degli ultimi cinque anni, evidenziando l´ eccellente cooperazione tra le due istituzioni " . Zon Optimus Ceo ´, Miguel Almeida, ha detto che " questo prestito della Bei sosterrà Zon Optimus per l´ulteriore sviluppo e la competitività della nostra rete Next Generation ed è particolare l y rilevante per il nostro Gruppo in un momento in cui stiamo attivamente integrando la nostra fisso Infrastrutture e mobili come conseguenza della nostra fusione recentemente completato. Siamo orgogliosi di beneficiare del continuo impegno della Bei al nostro gruppo dal 2009. Zon Optimus è uno dei primi cavo integrato e gro mobili alti in Europa e crediamo che questa combinazione è strumentale a guidare la convergenza, pur continuando a fornire alta qualità, soluzioni innovative e rilevanti per i nostri consumatori ". Il progetto si compone degli investimenti necessari per il roll-out delle apparecchiature di rete mobile e dei sistemi per l´attuale 3G (Umts con Hspa) e la nuova 4G (Long Term Evolution-lte) tecnologie. L´ progetto contribuirà a migliorare l´accesso ai servizi a banda larga , aumentare l´efficienza operativa e ridurre i costi , nonché promuovere la concorrenza sul telecomunicazioni s ettore . Il progetto prevede inoltre promuovere la coesione economica e sociale, come parte s degli investimenti finanziati si trova nelle regioni della convergenza di tutto il Portogallo . Per la Bei, il prestito rientra nel più ampio contesto della strategia Europa 2020 per promuovere la crescita intelligente e sviluppare la conoscenza e un´economia basata sull´innovazione. Un elemento chiave è l´iniziativa "Agenda digitale per l´Europa", dal momento che le reti efficienti ad alta velocità sono di vitale importanza per il trasferimento affidabile e rapida di costante crescita dei volumi di dati . Come dell´Ue obiettivi, economia della conoscenza ed economica coesione e sociale sono due priorità per la Banca .  
   
   
TELECOM: MANDATORY CONVERTIBLE BOND  
 
Roma, 2 dicembre 2013 - Di seguito alcune informazioni di cui la Consob, con provvedimento in data 28 novembre 2013, ai sensi dell’art. 114, comma 5, d.Lgs. N. 58/1998, ha chiesto la diffusione mediante comunicato stampa da diramare entro l’orario d’apertura dell’Mta del 2 dicembre 2013. Mandatory Convertible Bond In data 7 e 8 novembre u.S. La Società ha comunicato rispettivamente il lancio e il collocamento da parte della propria controllata totalitaria Telecom Italia Finance S.a. Di un prestito obbligazionario, garantito da Telecom Italia, a conversione obbligatoria in azioni ordinarie della medesima, con scadenza novembre 2016 e un controvalore di 1,3 miliardi di euro (Guaranteed Subordinated Mandatory Convertible Bonds due 2016 convertible into ordinary shares of Telecom Italia S.p.a.). Il prestito era suscettibile di articolazione in due serie, rispettivamente oggetto di conversione in azioni ordinarie e in azioni di risparmio, con dichiarata preferenza peraltro al collocamento di obbligazioni convertende in azioni ordinarie, risultato che la domanda ha ampiamente consentito di ottenere. Il regolamento del prestito è stato pubblicato successivamente al settlement (15 novembre 2013) ed è consultabile (anche in traduzione in lingua italiana, a solo scopo informativo, con prevalenza del testo originale in inglese in caso di contrasto) all’indirizzo www.Telecomitalia.com, dove ugualmente sono disponibili:  la relazione degli Amministratori all’Assemblea straordinaria del 20 dicembre 2013, illustrativa della proposta di aumento di capitale riservato a servizio del prestito;  il parere di congruità sul prezzo di emissione delle azioni di compendio, rilasciato dalla società di revisione Pricewaterhousecoopers S.p.a., ai sensi di legge. A richiesta della Consob si precisa che l’operazione si è strutturata come prestito offerto in maniera indifferenziata agli investitori qualificati, con espressa indicazione che agli investitori qualificati che fossero già soci e che ne avessero fatta richiesta le banche incaricate del collocamento1 potessero concedere in sede esecutiva un trattamento prioritario nel processo di allocazione delle obbligazioni. A seguito del collocamento, risulta che il prestito ha avuto tra i suoi sottoscrittori alcuni enti di cui si è potuta accertare ex post l’iscrizione a libro soci della Società (il cui ultimo aggiornamento generale risale al pagamento del dividendo 2012) per un totale di poco meno di 846 milioni di azioni ordinarie (corrispondenti al 6,303% circa del capitale di categoria). Analogo dato non è disponibile rispetto ai portatori di azioni di risparmio. Si precisa peraltro: − che piena coincidenza di denominazione fra ente sottoscrittore e azionista iscritto a libro soci si ha soltanto rispetto a un numero più limitato di soggetti, titolari di circa 768 milioni azioni ordinarie (corrispondenti al 5,726% circa del capitale di categoria); − che i limiti intrinseci delle evidenze a libro soci (comunque non aggiornate in tempo reale) e la natura differenziata dei sottoscrittori del prestito (fra i quali alcune società di gestione del risparmio) rende impossibile l’identificazione del numero di azioni della Società di cui siano effettivamente beneficial owner e/o possano direttamente o indirettamente disporre i gruppi economici in cui sono eventualmente inseriti; − che la Società ritiene pertanto ampiamente sottostimate le percentuali indicate. L’applicazione del trattamento prioritario nel processo di allocazione è stata richiesta da un totale di tre sottoscrittori e il trattamento è consistito in una priorità, per l’azionista che si dichiarasse tale, nell’allocazione dell’ordine rispetto agli ordini di investitori non azionisti: le banche incaricate hanno assegnato all’investitore azionista un ammontare di titoli esattamente in linea con la sua richiesta. A chiedere detto trattamento in relazione a un ordine di 103 milioni di euro è stata anche Telefónica S.a., come da informazioni di pubblico dominio principale azionista del socio di riferimento Telco S.p.a., titolare del 22,387% del capitale ordinario di Telecom Italia. A sua volta, Telefónica S.a. Dispone del 66% del capitale complessivo di Telco S.p.a. E del 46,18% del suo capitale con diritto di voto; non è peraltro direttamente iscritta nel libro soci di Telecom Italia. Consob richiede altresì di indicare le motivazioni per le quali ad alcuni investitori qualificati statunitensi è stato concesso di sottoscrivere il prestito, benché la comunicazione finanziaria diffusa dalla Società in data 7 novembre precisasse che il collocamento sarebbe avvenuto al di fuori degli Stati Uniti d’America (come previsto dalla Regulation S, ai sensi del U.s. Securities Act del 1933, come modificato), oltre che di Australia, Canada e Giappone. Il riferimento è a Blackrock, che – come riportato anche dalla stampa – ha investito 200 milioni di euro nella sottoscrizione del prestito, risultando il primo tra i suoi sottoscrittori, per una quota pari al 15,38% del totale. Al riguardo si rappresenta che, in sede di bookbuilding, l’asset manager ha manifestato alle banche incaricate del collocamento il proprio interesse a sottoscrivere i titoli emessi da Telecom Italia Finance S.a. Utilizzando una entity collocata negli Usa, con quello che è risultato il maggiore tra gli ordini raccolti. Date − l’elevata qualità dell’investitore (che, quale Blackrock Inc., in data 8 ottobre 2013 ha dichiarato alla Consob un possesso a titolo di gestione non discrezionale del risparmio pari al 5,133% del totale delle azioni ordinarie Telecom Italia, tramite una pluralità di controllate o fiduciarie titolari dirette della partecipazione, come da informazioni a disposizione sul sito www.Consob.it) e − la circostanza che esso si è reso disponibile ad acquistare i titoli nonostante l’assenza di un’offerta registrata negli Usa, in virtù di una esenzione richiamata anche nel disclaimer in calce al comunicato che annunciava il lancio dell’iniziativa, in base a ovvie considerazioni di opportunità e convenienza è stato permesso singolarmente a Blackrock di accedere all’allocazione finale. Quanto alla destinazione dei proventi del convertendo, come illustrato nella relazione degli Amministratori, la Società si è concentrata sulla strutturazione di uno strumento che, unitamente alla vendita degli asset argentini (sulla quale cfr. Infra), garantisse immediata certezza di rafforzamento patrimoniale e, affiancato alle altre misure presentate in concomitanza con il Piano Industriale 2014-2016: − incrementasse la flessibilità finanziaria del Gruppo, riducendo al contempo le necessità di rifinanziamento e i relativi rischi; − consentisse di fronteggiare con la necessaria prudenza la mutata situazione di rating e il passaggio a sub-investment grade, mantenendo un’adeguata riserva di liquidità; − garantisse l’opportunità di valutare con maggiore tranquillità le opzioni per un’ulteriore riduzione del debito, in funzione anche dell’andamento aziendale. Un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria è stato ritenuto lo strumento più efficace per il conseguimento di questi obiettivi. Il suo contributo al rafforzamento patrimoniale del Gruppo si realizzerà al momento della conversione in azioni della Società, fisiologicamente a scadenza (novembre 2016). Nel frattempo, la liquidità derivante dal suo collocamento, restando nella disponibilità dell’emittente Telecom Italia Finance S.a., verrà investita nel rispetto delle policy di Gruppo, con investimenti caratterizzati da un livello di rischio medio-basso in strumenti del mercato monetario (quali depositi, euro commercial paper e fondi monetari) e/o obbligazionario (quali titoli di stato e corporate bond). Si segnala infine che la Consob ha altresì richiesto la comunicazione al pubblico delle seguenti informazioni: − la ricostruzione cronologica del processo decisionale che ha portato all’approvazione dell’operazione di emissione del prestito convertendo, con aumento di capitale riservato al suo servizio; − le valutazioni della Società e del Collegio Sindacale in merito alla tempistica e alle modalità di coinvolgimento dell’Assemblea dei soci Telecom Italia per l’emissione del convertendo, per la definizione del rapporto di cambio e del periodo e delle modalità di conversione delle obbligazioni, per l’aumento del capitale sociale a servizio del prestito e per l’esclusione del diritto di opzione; − le considerazioni della Società e del Collegio Sindacale sulla rilevanza dell’operazione di sottoscrizione del prestito convertendo da parte di Telefonica S.a., con riferimento alle disposizioni in materia di operazioni con parti correlate. Alla richiesta si ottempererà alla conclusione dell’iter consiliare di cui il Comitato per il controllo e i rischi della Società ha chiesto l’esperimento in relazione al profilo della sottoscrizione del prestito da parte di soggetti che si qualificano come parti correlate a Telecom Italia, che è previsto si concluda in occasione della riunione consiliare convocata per il giorno 5 dicembre 2013. Cessione di Telecom Argentina Il 7 novembre 2013 la Società ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione in quella data ha altresì esaminato un’offerta per la partecipazione diretta e indiretta detenuta dal Gruppo in Telecom Argentina S.a., conferendo mandato al management di finalizzare l’operazione alle condizioni che ritenesse nel migliore interesse della Società. La conferma di detto mandato, in esito a riunione consiliare convocata per approfondire il processo di cessione, è stata fatta oggetto di comunicazione al pubblico il giorno 11 novembre, con successiva, ampia disclosure in merito all’accettazione dell’offerta proveniente dal gruppo Fintech, alla sottoscrizione degli accordi di cessione dell’intera partecipazione detenuta in Telecom Argentina, direttamente ed attraverso Telecom Italia International N.v., Sofora Telecomunicaciones S.a., Nortel Inversora S.a. E Tierra Argentea S.a., nonché ai relativi termini e ai suoi effetti (cfr. Comunicato stampa diffuso nella prima mattina del 14 novembre 2013). Come da richiesta della Consob, si ribadisce che, ai sensi dei contratti perfezionati per la dismissione, Telecom Italia percepirà corrispettivi per un importo complessivo di 960 milioni di dollari. La partecipazione detenuta indirettamente da Telecom Italia in Telecom Argentina è composta da più pacchetti azionari posseduti attraverso diverse società, che complessivamente danno luogo a un’interessenza economica di Telecom Italia nella Business Unit Argentina del 22,7%. Le valutazioni di merito circa la congruità dell’offerta di Fintech si sono basate sulle analisi condotte sul valore dell’asset sottostante attraverso le consuete metodologie valutative, vale a dire il Discounted Cash Flow (sia su proiezioni interne sia su quelle derivanti dal consensus degli analisti) e i benchmark di mercato quali multipli (“comparable companies & transactions”), quotazioni di borsa (in particolare quelle degli American Depositary Receipts – Adr di Telecom Argentina al New York Stock Exchange) e opinioni degli analisti finanziari pubblicate nei research reports dedicati a Telecom Italia e Telecom Argentina. Nell’adozione della decisione di cedere la partecipazione si è anche tenuto conto della notevole complessità del contesto e dello scenario macroeconomico locali, delle difficoltà che questo comporta per un investitore internazionale, nonché delle priorità strategiche di Telecom Italia in termini di piani di investimenti e di deleverage. Le valutazioni di congruità dell’offerta Fintech sono state supportate da fairness opinion rilasciata da Citigroup in qualità di advisor finanziario che ha assistito il Gruppo Telecom Italia nell’asseveramento dell’operazione. Per parte sua il Comitato per il controllo e i rischi di Telecom Italia ha altresì acquisito una fairness opinion da Barclays Group, riferendo al Consiglio di Amministrazione l’opinione del consulente secondo cui il corrispettivo complessivo pattuito risultava ragionevole e giustificato. La Consob chiede altresì specifica disclosure in ordine al coinvolgimento nella vicenda di parti correlate, con specifico riferimento a Telefónica S.a. E ad Assicurazioni Generali S.p.a., fornendo le proprie considerazioni in merito all’applicabilità all’operazione della disciplina sulle operazioni con parti correlate e della disciplina in materia di interessi degli Amministratori nonché alle modalità con le quali, in concreto, tali discipline sono state eventualmente applicate. Al riguardo, si precisa che in data 7 novembre 2013 il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia ha esaminato l’offerta ricevuta da Fintech in sede di riunione separata, dunque senza la convocazione né la partecipazione ai lavori dei Consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares (rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Telefónica S.a.), come da “Procedura per l’attuazione degli impegni assunti a far data dal 13 ottobre 2010 con la Comisión Nacional de Defensa de la Competencia” argentina, consultabile all’indirizzo www.Telecomitalia.com. A valle di ampia discussione, sulla scorta dell’illustrazione ricevuta, oltre che delle considerazioni svolte dal Comitato per il controllo e i rischi (che dell’operazione era stato informato in data 30 ottobre, determinandosi a richiedere a Barclays la fairness opinion citata, e aveva istruito la vicenda con il supporto dell’advisor e del management in data 6 novembre 2013), il Consiglio di Amministrazione ha conferito mandato di finalizzare l’operazione alle condizioni ritenute nel migliore interesse della Società, come da comunicato stampa diffuso la sera del 7 novembre. La deliberazione è stata assunta all’unanimità dei presenti, Consiglieri Aldo Minucci – Vice Presidente, Marco Patuano – Amministratore Delegato, Lucia Calvosa, Gabriele Galateri, Renato Pagliaro, Angelo Provasoli, Mauro Sentinelli e Luigi Zingales (assenti i Consiglieri Tarak Ben Ammar, Massimo Egidi, Jean Paul Fitoussi, Gaetano Miccichè; non partecipanti, come sopra, i Consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares). Nel corso del dibattito, il Consigliere Galateri, anche nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.a., ha rappresentato l’esistenza di relazioni fra il Gruppo Generali e il Gruppo Werthein (azionista indiretto di Telecom Argentina, in quanto consocio di minoranza di Telecom Italia nel veicolo Sofora, per il cui tramite Telecom Italia esercita il controllo su Telecom Argentina), segnalando in particolare la presenza di un credito del primo nei confronti del secondo. Per trasparenza e cautela, il Consigliere Galateri ha peraltro invitato a effettuare un’ulteriore verifica presso gli uffici di Assicurazioni Generali. Nella mattina di venerdì 8 novembre, la verifica è stata effettuata, acquisendo i dettagli e l’evoluzione della relazione contrattuale intercorrente tra il Gruppo Generali e il Gruppo Werthein. L’amministratore Delegato ha conseguentemente indirizzato al Consigliere Galateri l’invito a integrare, se necessario, le informazioni così acquisite, aggiungendo che – sulla base delle medesime – si sarebbe esclusa la presenza di profili significativi d’interesse da considerare in vista dell’eventuale conclusione della cessione a Fintech della partecipazione del Gruppo in Argentina e così pure di correlazioni tali da suggerire un ulteriore approfondimento. La comunicazione è stata trasmessa per conoscenza al Presidente del Collegio Sindacale e al Consigliere Fitoussi, visto l’interim da questi ricoperto nella presidenza del Comitato per il controllo e i rischi. Informati della situazione dal Consigliere Fitoussi, − il Consigliere Calvosa (componente del Comitato per il controllo e i rischi) ha comunicato che, avendo in riunione evidenziato come condizionante la totale estraneità dei soggetti coinvolti nell’operazione rispetto ai soci Telco, alla luce dei nuovi elementi emersi il suo voto doveva intendersi contrario; − il Consigliere Zingales (anche lui componente del Comitato per il controllo e i rischi) ha chiesto di non procedere alla finalizzazione dell’operazione fino a completo chiarimento della vicenda. Alla luce di tutto quanto sopra, Vice Presidente e Amministratore Delegato hanno ritenuto opportuno riconvocare il Consiglio di Amministrazione (ancora una volta in riunione separata, e dunque con esclusione dei Consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares, come sopra) in data 11 novembre 2013, per condividere con il plenum del Consiglio di Amministrazione i dettagli sulla portata dell’interesse rispetto all’operazione riconducibile al Consigliere Galateri, nella sua qualità di Presidente di Assicurazioni Generali. Il Consiglio di Amministrazione dell’11 novembre 2013, preso atto dei chiarimenti ricevuti dal Consigliere Galateri, ha convenuto − che la fattispecie non fosse connotata dalle caratteristiche proprie delle operazioni con parti correlate; − che, anche alla luce della disclosure integrativa effettuata dal Consigliere Galateri in merito all’interesse nell’operazione di Assicurazioni Generali S.p.a., la cessione fosse conveniente per Telecom Italia, confermando pertanto il mandato già conferito in data 7 novembre 2013. La deliberazione è stata assunta con il voto favorevole dei Consiglieri Aldo Minucci – Vice Presidente, Marco Patuano – Amministratore Delegato, Massimo Egidi, Jean Paul Fitoussi, Gabriele Galateri, Gaetano Miccichè, Renato Pagliaro, Mauro Sentinelli; contrari i Consiglieri Lucia Calvosa e Luigi Zingales; assenti i Consiglieri Angelo Provasoli e Tarak Ben Ammar; non partecipanti i Consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares. Il Consigliere Calvosa ha motivato il suo voto contrario sulla scorta della mancanza di terzietà della controparte, già posta come condizione del suo voto favorevole nella riunione del 7 novembre 2013, e richiamando i rilievi in detta sede sollevati. Il Consigliere Zingales ha argomentato il suo voto contrario adducendo di non ritenersi sufficientemente informato per l’adozione della decisione. Tanto premesso, la Società ritiene che la vendita non si qualifichi come operazione con parte correlata, per mancanza del presupposto di fatto della correlazione con Telecom Italia delle controparti contrattuali, e più precisamente per l’assenza di alcun tipo di trasferimento di risorse, diretto o indiretto, tra Telecom Italia e sue parti correlate, che rappresenta il requisito contemplato dall’ordinamento per configurare un’operazione come “con parti correlate” nel significato contemplato dal Codice Civile e dal Regolamento Consob n. 17221/2010 in materia. Di contro, è pacifica la sussistenza di interessi, sia pure indiretti, degli amministratori, e ciò − sia rispetto ai Consiglieri Alierta e Linares, con riferimento a Telefónica S.a., il cui interesse tuttavia non comporta l’attivazione della disciplina civilistica in tema di interessi degli amministratori, essendo stato riconosciuto per così dire ex ante e una tantum, e determinando conseguentemente l’applicazione degli specifici e assorbenti presidi procedurali adottati dal Consiglio di Amministrazione in via di autodisciplina: cfr. La citata “Procedura per l’attuazione degli impegni assunti a far data dal 13 ottobre 2010 con la Comisión Nacional de Defensa de la Competencia”; − sia rispetto al Consigliere Galateri, con riferimento ad Assicurazioni Generali S.p.a., il cui interesse ha invece attivato l’applicazione della relativa disciplina civilistica, con la disclosure resa nella riunione del 7 novembre e completata nell’incontro appositamente convocato dell’11 novembre 2013 in cui, a valle della spendita dei dettagli dell’interesse extrasociale del Consigliere rispetto all’iniziativa, il plenum consiliare ha confermato la deliberazione già a suo tempo assunta, nel senso dell’ampio mandato alla finalizzazione della vendita. Oltre che alla Società, la Consob ha chiesto anche al Collegio Sindacale di fornire le proprie considerazioni in merito all’applicabilità all’operazione della disciplina sulle operazioni con parti correlate e della disciplina in materia di interessi degli Amministratori. Dette considerazioni sono riportate di seguito integralmente. Informativa del Collegio Sindacale di Telecom Italia S.p.a. In merito alla richiesta Consob di diffusione di informazioni ai sensi dell’art. 114, comma 5, d.Lgs. N. 58/98 Con comunicazione in data 28 novembre 2013 (procedimento: 6349/2013), la Consob – tra l’altro – ha chiesto al Collegio Sindacale di Telecom Italia S.p.a. Di fornire le proprie considerazioni in merito “all’applicabilità all’operazione” di cessione delle partecipazioni detenute dal Gruppo in Argentina “della disciplina sulle operazioni con parti correlate e della disciplina civilistica in materia di interessi degli amministratori, nonché alle modalità con le quali, in concreto, tali discipline sono state eventualmente applicate nel processo decisionale che ha portato all’approvazione della cessione”. Il Collegio Sindacale ha svolto la propria attività di vigilanza sull’operazione in occasione delle riunioni (i) del Comitato per il controllo e i rischi in data 30 ottobre e 6 novembre 2013, entrambe tenute in forma congiunta con lo stesso Collegio Sindacale, (ii) del Consiglio di Amministrazione del 7 e 11 novembre 2013, nonché (iii) nelle proprie riunioni dell’11, 12, 20, 28 e 29 novembre scorsi. L’organo di controllo, che si è avvalso del supporto del proprio consulente legale, ha esaminato, oltre alla documentazione presentata al Consiglio di Amministrazione del 7 e 11 novembre 2013 e le considerazioni del Comitato per il controllo e i rischi, la documentazione contrattuale relativa all’operazione e i pareri legali ed economico-finanziari acquisiti. In esito alle verifiche svolte, il Collegio Sindacale ha accertato:  l’insussistenza dei presupposti per la qualificazione dell’operazione come realizzata con parti correlate, ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010 e successive modificazioni e dell’apposita procedura adottata dalla Società;  l’applicazione della disciplina civilistica in materia di interessi degli amministratori di cui all’art. 2391 del codice civile. Con particolare riferimento a quest’ultimo profilo, il Collegio Sindacale ha preso atto delle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Gabriele Galateri (anche nella sua qualità di Presidente di Assicurazioni Generali S.p.a.) in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione in data 7 e 11 novembre, in merito alle relazioni esistenti tra il Gruppo Assicurazioni Generali e il Gruppo Werthein (azionista indiretto di Telecom Argentina). L’organo di controllo ha inoltre rilevato che nel corso dei lavori consiliari sono state adeguatamente analizzate le ragioni e la convenienza per la Società dell’operazione, in merito alla quale il Consiglio di Amministrazione ha deliberato favorevolmente in entrambe le riunioni sopra richiamate, registrandosi, soltanto nella seconda riunione, il voto contrario di due Amministratori. Brasile La Consob ha infine richiesto alla Società di formulare le proprie considerazioni in merito ai commenti comparsi sulla stampa nazionale in relazione a un recente provvedimento del Conselho Administrativo de Defesa Econômica brasiliano (acronimo: Cade) relativo alle modifiche degli accordi in essere fra i soci dell’azionista di maggioranza relativa Telco S.p.a. (Intesa San Paolo S.p.a., Mediobanca S.p.a., società appartenenti al Gruppo Generali e Telefónica S.a.), con particolare riferimento alle possibili ricadute dell’istruttoria dell’Autorità sul mantenimento degli obiettivi individuati nel piano strategico e comunicati al mercato in data 7 novembre 2013, indicando se sono pervenute proposte di acquisto per la partecipazione detenuta dal Gruppo in Tim Brasil o se sono in corso contatti con potenziali acquirenti. Al riguardo si precisa che il provvedimento consiste in un parere della Procuradoria Geral Federal del Cade, notificato nei giorni scorsi anche a Tim Brasil come parte interveniente nel Termo de Compromisso de Desempenho firmato nell’aprile 2010 dai soci di Telco S.p.a., e richiamato al punto A della “Nuova Procedura per il rispetto dell’Accordo del 28 aprile 2010 con il Conselho Administrativo de Defesa Econômica”, consultabile all’indirizzo www.Telecomitalia.com. In detto parere, rilasciato nell’ambito delle attività di verifica della compliance con il citato Termo de Compromisso de Desempenho, è stata, fra l’altro, presa in considerazione l’operazione di cui agli accordi sottoscritti fra gli azionisti di Telco S.p.a. Il 24 settembre 2013, proponendo: − l’applicazione a Telefónica S.a. Di una sanzione pecuniaria; − l’analisi della possibilità di una revisione dell’autorizzazione della c.D. Operazione Telco a suo tempo concessa e in base a cui si è dato luogo al Termo de Compromisso de Desempenho, ferma la possibilità dell’imposizione a Telefónica S.a. Dell’obbligo di alienazione immediata delle nuove azioni Telco S.p.a. Sottoscritte, accompagnata dal divieto di acquisire qualsiasi quantità e categoria di azione nel capitale sociale di Telco S.p.a. O di qualunque impresa del Gruppo Telecom Italia che operi direttamente o indirettamente in Brasile. La proposta di sanzione non è di ostacolo alla revisione dell’autorizzazione a suo tempo concessa, né all’adozione delle misure nei confronti di Telefónica S.a. Riepilogate sopra. Il Superintendente Geral ha approvato la proposta, che sarà quindi oggetto di esame in seduta plenaria dell’Autorità, secondo una tempistica a oggi non nota. La Società si astiene – allo stato – dal commentare un procedimento amministrativo ancora nelle sue fasi iniziali, di cui è oggetto piuttosto che parte attiva e che peraltro sta monitorando con attenzione, in coerenza con le raccomandazioni altresì del Comitato per il controllo e i rischi. Come rappresentato nella relazione degli Amministratori all’Assemblea ordinaria del 20 dicembre prossimo, questo ha, fra l’altro, provveduto a nominare un advisor legale indipendente al fine di monitorare gli sviluppi delle possibili conseguenze per la Società degli accordi intercorsi tra i soci di Telco S.p.a. Intervenuti in data 24 settembre 2013, e ha anzi chiesto di riferire in materia nel Consiglio di Amministrazione convocato per il giorno 5 dicembre prossimo, in vista dell’assunzione di ogni determinazione eventualmente opportuna. Nel contempo la Società ribadisce la strategicità della partecipazione in Tim Brasil e del mercato brasiliano per il Gruppo, smentendo che siano in corso contatti con potenziali acquirenti della controllata, che se ne persegua la dismissione o la combinazione con altri operatori, che siano pervenute offerte d’acquisto, sia pure unsolicited. In Brasile i Gruppi Telecom Italia e Telefónica continuano a essere concorrenti e parti di un confronto leale, nel rigoroso rispetto delle discipline locali con particolare riferimento, per Telecom Italia, alla già citata “Nuova Procedura per il rispetto dell’Accordo del 28 aprile 2010 con il Conselho Administrativo de Defesa Econômica”. Telecom Italia desidera chiarire che i rumors di presunti progetti di deconsolidamento e/o valorizzazione totale o parziale dell’asset brasiliano descritti e ripresi da giornalisti, commentatori e analisti sono illazioni destituite di fondamento.  
   
   
ALCATEL, DE VINCENTI: UN PATRIMONIO DI RICERCA E COMPETENZE DA NON DISPERDERE ENTRO GENNAIO 2014 CHIUDERE IL NEGOZIATO PER OPTICS, NUOVO INCONTRO IL 17  
 
Roma, 2 dicembre 2013 - Si è svolto il 29 novembre al Ministero dello Sviluppo Economico, presieduto dal Sottosegretario Claudio De Vincenti, il tavolo sulla vertenza Alcatel-lucent con un serrato confronto fra rappresentanti del management della multinazionale, delle organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e delle Regioni Lombardia e Campania. L’incontro odierno sulle prospettive di Alcatel-lucent in Italia – ha dichiarato il Sottosegretario De Vincenti - è stata una importante occasione per riaffermare con forza la necessità che la multinazionale franco-americana sulle Tlc non disperda le importanti competenze professionali e il patrimonio di ricerca che si è sviluppato nel nostro Paese. A questo proposito il Sottosegretario De Vincenti ha chiesto ad Alcatel di essere disponibile ad un serio e rapido confronto con il Governo e con le rappresentanze dei lavoratori. Alcatel ha accolto l’invito e riferirà al governo - entro la metà di dicembre - sullo stato di avanzamento dei negoziati relativi al segmento “Optics” che non rientrerà più nel core business aziendale. Il Sottosegretario De Vincenti, nel tirare le fila della discussione, ha sollecitato la chiusura dei negoziati su questa materia già entro il mese di gennaio del prossimo anno. Il Governo – ha concluso De Vincenti - condivide le preoccupazioni dei lavoratori e garantisce ai ricercatori e ai tecnici di Alcatel il massimo impegno a tutela del loro futuro professionale. Il prossimo 17 gennaio il confronto proseguirà presso il Ministero dello Sviluppo Economico sull’intero piano industriale di Alcatel e sulle sue ripercussioni occupazionali. In vista di tale appuntamento, l’esecutivo ha invitato Alcatel a non intraprendere scelte unilaterali e a rendersi disponibile per un confronto sulle politiche nazionali per le Tlc al fine di ricercare le necessarie convergenze tra gli interessi aziendali e quelli più generali del Paese.  
   
   
L’INNOVAZIONE IN UN APP: UN’ANTEPRIMA DELLE NOVITA’ PRESENTATE DALLE STARTUP CHE DEBUTTERANNO ALLA PRIMA EDIZIONE DI SMAU NAPOLI  
 
Milano, 2 dicembre 2013 - A padiglioni 5 e 6 della Mostra D’oltremare, il 12 e 13 dicembre, nell’ambito di Smau Napoli si preparano al debutto oltre 15 startup, 20 acceleratori d’innovazione e i nuovi distretti tecnologici e aggregati della Regione Campania che presenteranno i propri progetti innovativi rivolti al mondo delle imprese e pubbliche amministrazioni del territorio. Uno sguardo al futuro quindi che arriva direttamente dalle giovani imprese, dai laboratori, dai centri di ricerca e dalle imprese del territorio che racconteranno la propria idea innovativa nell’ambito di un’area espositiva chiamata Campania Next e all’interno di un calendario di eventi volti a favorire l’incontro tra il mondo della Ricerca industriale e gli imprenditori e manager in visita. “Per un’impresa che voglia competere sul mercato, l’innovazione rappresenta un aspetto strategico” commenta Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau. “All’interno di Smau Napoli, quindi, l’imprenditore ha a disposizione, in soli due giorni, il meglio dell’innovazione proveniente dal mondo della Ricerca Industriale Campana che esce dai laboratori per presentarsi come il centro di ricerca e sviluppo esterno a cui affidarsi. Cogliere quest’occasione significa avere l’opportunità di evolversi, aggiornarsi e avviare quel processo di rinnovamento che rappresenta il vero motore per lo sviluppo economico del nostro Paese.” Ed ecco quindi un’anticipazione su quello che sarà possibile trovare tra gli stand dell’area Campania Next. Tra le startup, la parola d’ordine è app: sono molte infatti le proposte per organizzare la propria attività lavorativa - e non solo - attraverso dispositivi mobili. Dedicata al turismo culturale Apptripper è un applicazione, sviluppata da due ragazzi di Napoli, che suggerisce di visitare le città d’arte scegliendo percorsi emotivi, combinando esperienza urbana e geografia emozionale. Nata da giovanissimi imprenditori della provincia di Salerno, il più giovane ha 21 anni, l’idea di realizzare una piattaforma web, Intertwine, che permette agli utenti di creare opere multimediali collaborative. Prisma Energy è una startup di Aversa che ha sviluppato l’app Bee Smart in grado di permette la gestione intelligente dei dispositivi elettrici di uso quotidiano e di tutte le informazioni accessibili dalla rete. Bee Smart permette di risparmiare energia, monitorare e controllare gli apparati elettrici da remoto e realizzare piccole e grandi regole di automazione basate anche sulla propria posizione geografica. E’ di Caltanissetta Geofunction una startup che utilizza gli Open Data per creare applicazioni di analisi territoriale, tra cui Local Identity, un’app che in base agli interessi degli utenti, attraverso complessi calcoli territoriali, suggerisce i quartieri della città più indicati acquistare casa. Arytos Y Mas è invece una startup ligure che ha ideato un programma on-line e su dispositivi mobile con l’obiettivo di offrire ai negozianti la possibilità di controllare la propria attività da qualsiasi parte del mondo, monitorando l’ingresso e l’uscita dei dipendenti e lo status delle vendite di ogni punto vendita. Non mancano poi le innovazioni applicate al benessere e alla cosmesi, tra cui Bluesod Lab, una startup che ha scoperto un nuovo processo di produzione della Mnsod e due nuove molecole proprietarie. In seguito a tale scoperta, l’azienda si è specializzata nella produzione e commercio di cosmetici a base della Mnsod, tra cui Skinso, un siero antiaging e Leniso, un fluido per pelli sensibili. Nm2 è una startup di Napoli che progetta e realizza prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico nel settore Ict e, in particolare, nell’ambito della misura e del monitoraggio delle reti di calcolatori e, sempre di Napoli, è la startup Cambiomerci.com che punta a creare un network nazionale per il baratto di beni e servizi tra aziende. Infine, Biologicamente, è un´impresa spin-off dell´Università degli Studi di Napoli Federico Ii, nata con l´intento di sviluppare attività multi servizio e multi prodotto eco-sostenibili attraverso un migliore sfruttamento delle energie rinnovabili e il biocompostaggio della Forsu. Deskero, infine, è una startup con sede a Londra, ma creata da un ragazzo italiano che ha ideato un software nuovo, pensato per gestire l’assistenza clienti in maniera efficace e flessibile. Tra gli stand saranno presenti anche 7 startup selezionate dal Miur tra i progetti vincitori del bando Smart City e del bando dedicato alla Social Innovation. Tutte le startup presenti in fiera concorrono al Premio Lamarck, il riconoscimento in programma venerdì 13 dicembre alle 14.30, realizzato dai Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Napoli, in collaborazione con Startupbusiness e Italia Startup, dedicato alle migliori idee di business che possono trovare applicazione pratica in aziende già strutturate. Per agevolare l’incontro tra startup e imprese, nell’arco dei due giorni si terranno anche degli speed pitching: eventi in cui le nuove imprese si presentano e in 90 secondi raccontano al pubblico in sala la propria idea di business. Infine, i visitatori alla ricerca di specifiche soluzioni e idee per rinnovare la propria impresa potranno recarsi al Discovery Bar, un’area all’interno della quale personale qualificato segnalerà a ciascuno, sulla base di un’analisi approfondita dei propri interessi di business, le innovazioni più adatte alle singole esigenze. Sul sito www.Smau.it  è possibile effettuare sin da ora la registrazione all’evento e consultare il programma di workshop in calendario per i due giorni. L’ingresso in fiera è gratuito, previa registrazione obbligatoria on line.  
   
   
LOMBARDIA: ACCELERARE SU BANDA LARGA PER ATTRARRE INVESTIMENTI  
 
Bruxelles, 2 dicembre 2013 - "È stato di grande utilità anche per le nostre scelte operative più immediate, l´incontro con Nicola Notaro, vice capo dell´Unità Protezione Acque della Direzione generale Environment, che ha mostrato molto interesse per il lavoro che la Lombardia sta facendo con i contratti di fiume, soprattutto per risolvere annosi problemi come quello del Torrente Olona". Lo ha detto Claudia Maria Terzi, assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia al termine degli incontri avuti a Bruxelles alla Commissione Europea. "Quanto agli impianti di produzione di energia idroelettrica, - ha detto ancora l´assessore lombardo - Notaro ha sottolineato che la Commissione tende a indirizzare le politiche verso l´ammodernamento degli impianti esistenti e le grandi derivazioni, per concentrare l´impatto ambientale con i conseguenti interventi di mitigazione". Banda Ultralarga - Dopo l´incontro con Notaro, Claudia Maria Terzi ha avuto un colloquio con Roberto Viola, vice direttore della Direzione generale Communications Networks, Content and Technology: "L´italia - ha commentato l´assessore - è la terza economia d´Europa, ma è anche quella che ha meno accessi alla Banda ultralarga. Viola mi ha comunicato che questo è un motivo di grande preoccupazione per la Commissione europea. Un tema che è stato discusso è quello dei voucher per la connettività: la nostra regione, essendo pienamente attrezzata, ha la possibilità di essere l´avanguardia in Italia per la Banda ultralarga per le imprese. Accelerare in questo campo può essere un asset per attrarre investimenti e favorire crescita e occupazione. In Gran Bretagna e negli Stati Uniti questo tipo d´interventi ha dato ottimi risultati. Per questo Viola ha sottolineato che la Commissione, sul tema, vuole confrontarsi anche con Regione Lombardia". Due Giorni In Europa - Gli incontri sono stati preceduti dagli appuntamenti con Jasmin Battista, del Gabinetto del commissario per l´Energia Günther Oettinger, e Matjaz Malgaj, capo Gabinetto del commissario per l´Ambiente Janez Potocnik. Con loro sono state affrontate questioni come il nuovo Piano energetico ambientale regionale (Pear), la qualità delle acque e il Piano Aria.  
   
   
“OPEN DATA NETWORK” GLI OPEN DATA SENZA CONFINI UN UNICO PORTALE PER I DATI DELLE PROVINCE DI FIRENZE, PRATO E PISTOIA CON L’AUTORITÀ DI BACINO DELL’ARNO.  
 
 Firenze, 2 dicembre 2013 - Un unico portale per accogliere gli open data prodotti dalle Province di Firenze, Prato e Pistoia e dall’Autorità di Bacino dell’Arno, con la possibilità che altri Enti contribuiscano all´accrescimento del portale. Nasce con questo obiettivo il progetto Open Data Network, che consentirà di rispondere pienamente alle normativa in materia di “amministrazione aperta”. La spiegazione dei vantaggi e dei servizi offerti da questo nuovo portale - realizzato con il contributo della Regione Toscana - sarà data in conferenza stampa domani giovedì 28 novembre (ore 11.30, sala Fallaci) a Palazzo Medici Riccardi dall’Assessore al Sit e alle Reti Informative della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli, dall’Assessore all’Innovazione dei processi di governo e Sit della Provincia di Prato, Alessio Beltrame, dall’Assessore alla Innovazione amministrativa e ai Servizi informatici della Provincia di Pistoia, Lidia Martini, dal Dirigente della Regione Toscana, Maurizio Trevisani, e dal dirigente dell’Autorità di Bacino dell’Arno, Ing. Bernardo Mazzanti.  
   
   
MARONI: PIÙ SICUREZZA CON LE NUOVE TECNOLOGIE  
 
Varese, 2 dicembre 2013 - "Con questa prima applicazione del nuovissimo sistema hi-tech di controllo per la sicurezza si anticipa il futuro". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha partecipato al ´Living Lab´ attivato dal Comune di Varese e Selex Es (gruppo Finmeccanica) in piazza della Repubblica a Varese, occasione che ha rappresentato l´opportunità per testare sul campo, non solo tecnologie innovative per la sicurezza urbana e l´efficienza energetica, ma anche un nuovo concetto di ´intelligenza partecipativa´. Il progetto, che ha contribuito all´assegnazione a Varese del primo premio ´Smart City di Smau´, vede organizzazioni preposte alla protezione del territorio e cittadini collaborare per prevenire il rischio e incentivare il senso civico della comunità. Piazze Senza Paura - Il ´Varese Living Lab´, è un progetto sperimentale, che consentirà a ogni Varesino o turista di attivare, in modalità indipendente dalla connettività telefonica, cooperando volontariamente e nel rispetto totale della propria privacy, un´applicazione sul proprio dispositivo mobile (cellulare o tablet), per allertare le Forze dell´Ordine in caso si verifichi una situazione di pericolo o di emergenza. Tramite l´utilizzo dell´applicazione, collegata a oggi via bluetooth, verranno infatti attivati i sistemi video e audio presenti nella piazza (configurati per rilevare unicamente rumori sospetti, come ad esempio grida, spari, vetri infranti). Contemporaneamente, la piattaforma applicativa di gestione, attraverso sistemi di comunicazione sicura, allerterà la centrale operativa della Polizia locale, che, in tempo reale, potrà verificare l´accaduto e definire l´intervento necessario. Integrazione Con I Sistemi Esistenti - Nel corso della sperimentazione il ´Varese Living Lab´ dimostrerà come si possa realizzare un´area urbana intelligente, integrando le tecnologie già esistenti con sensori, telecamere per videosorveglianza fisse e brandeggiabili, sistemi di connessione e di rilevamento audio. In particolare, per piazza della Repubblica, l´integrazione di sensori e tecnologie è stata possibile con interventi minimi, poiché sono stati impiegati sistemi a onde convogliate, che utilizzano la rete elettrica di illuminazione pubblica già presente sulla piazza, consentendo così anche un risparmio energetico. Nei prossimi mesi la piattaforma permetterà anche l´utilizzo di connettività Wifi e sarà estesa a tutti i sistemi operativi di telefonia mobile. Un Modello Da Estendere - "Con l´iniziativa di oggi, la piazza centrale di Varese ha un´importante copertura, che, grazie all´utilizzo intelligente delle nuove tecnologie, permette al cittadino di attivare con un tasto del cellulare le telecamere e l´occhio della Polizia direttamente dalla Centrale" ha detto il governatore, osservando che si tratta di "un modo nuovo, all´avanguardia, di realizzare quelle idee di sicurezza urbana e di sicurezza partecipata a cui ho dedicato tanta attenzione da ministro dell´Interno, introducendo nell´ordinamento nuovi spazi di azione e di cooperazione per i sindaci, i cittadini, le Forze dell´ordine e la Polizia locale". "Auspico - ha dichiarato Maroni - il successo di questa iniziativa e la progressiva estensione di questi sistemi di sicurezza, su larga scala in tutta la Lombardia".  
   
   
AMMINISTRAZIONE DIGITALE: MARTEDÌ 3 DICEMBRE APPUNTAMENTO CON "BURÒ - ESEMPI DI BUROCRAZIA POSITIVA",  
 
Bologna, 2 dicembre 2013 - Il sistema di accesso ai dati anagrafici della popolazione residente (Ana Cn-er). La piattaforma dei pagamenti, che permette di effettuare transazioni online (Payer). Ancora, lo strumento che “fa dialogare” le applicazioni che erogano i servizi documentali con le applicazioni verticaliche li utilizzano(Doc/er). Sono alcune delle soluzioni e dei servizi che verranno “messi in vetrina” in occasione dell’edizione 2013 di “Burò - Esempi di burocrazia positiva”, la mostra-convegno in programma martedì 3 dicembre nelle sale della Terza Torre (viale della Fiera 12, dalle 9.15 alle 17). L’obiettivo di Burò è rendere noti benefici e caratteristiche dei principali servizi innovativi disponibili ai possibili destinatari del sistema regionale. Quest’anno, in particolare, il cuore dell’evento è il dispiegamento del Mad, il Modello di Amministrazione Digitale (“Fare ed essere amministrazione digitale in Emilia-romagna”). Al convegno di apertura (9.15-12.30) interverranno Alfredo Peri, assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Lorenzo Broccoli, direttore generale all’organizzazione, personale, sistemi informativi e telematica della Regione, Gianluca Mazzini, direttore generale Lepida Spa, e la vicepresidente della giunta Simonetta Saliera. Alle postazioni (Spazio espositivo, dalle 12.30 fino alla chiusura) verranno fatte dimostrazioni sui sistemi Ana Cn-er, Tapper, Payer, Doc/er e Floweb, Aci, Dossier, Database Topografico Regionale, Polo Archivistico dell’Emilia-romagna – Parer, Servizi demografici online, erogati da Lepida Spa, Regione e Polo Archivistico Regionale. La dimostrazione dei servizi/sistemi verrà fatta da un ente che li ha già in uso: oltre alla funzionalità illustrerà il percorso di adozione. Saranno inoltre allestiti info point su Data Center, Cn-er e Qualificazione dei Back Office. Accanto al momento espositivo e al tradizionale convegno di apertura, Burò offre la possibilità di partecipare a workshop di approfondimento su alcuni degli assi portanti del Modello di Amministrazione Digitale,sia a livello di soluzioni proposte (in particolare piattaforme e anagrafi) che di processi e metodi di lavoro a supporto. Il Modello di Amministrazione Digitale (Mad) Il Modello di Amministrazione Digitale regionale nasce dall’esperienza della Community Network Emilia-romagna (Cn-er). Comuni, forme associate (in primis le Unioni), Province e la Regione - con direzioni, servizi e agenzie regionali - sono gli attori che realizzano il modello, il cui punto di forza consiste nel fatto che molti dei suoi servizi sono già realizzati e in esercizio nelle amministrazioni. Il Mad è uno strumento che punta a contribuire alla semplificazione e alla “decertificazione”, snellendo la relazione tra cittadini/imprese e pubblica amministrazione e, all’interno della stessa Pa, favorendo la buona organizzazione e la circolazione delle informazioni. Parole chiave delle relazioni alla base del Mad sono interconnessione, interoperabilità e dematerializzazione. Per realizzarle sono state messe a punto una serie di linee guida, ovvero criteri e regole comuni che dovranno essere condivise e rispettate dai sistemi, e una serie di strumenti operativi. La graduale adozione del modello da parte delle diverse amministrazioni pubbliche del territorio regionale è a carattere incrementale: all’aumentare dell’adozione delle regole, vengono individuate e aggiunte nuove anagrafi, resi disponibili nuovi servizi al cittadino e nuove modalità di fruizione quali web, mobile e sempre nuovi strumenti di cooperazione.  
   
   
LA BANDA LARGA A MODIGLIANA: UN PROGETTO PER LE IMPRESE LOCALI  
 
Forlì-cesena, 2 dicembre 2013 - La Camera di Commercio in collaborazione con Comune di Modigliana, Uniontrasporti, Lepida e le aziende locali coinvolte, mette a punto un progetto di infrastrutturazione a banda larga e ultralarga nel Comune di Modigliana Istituzioni pubbliche e imprese private si sono messe insieme per portare a compimento un progetto a lungo caldeggiato dal territorio di Modigliana e che riguarda la infrastrutturazione a banda larga e ultralarga delle zone produttive comunali. Un’idea, che ha preso consistenza con il passare dei mesi, ora diventa realtà: dopo lo studio di fattibilità realizzato da Uniontrasporti, si è giunti all’accordo tra Comune di Modigliana e Camera di Commercio di Forlì-cesena e Lepida per portare la banda larga e ultralarga nelle aree industriali e artigianali del territorio comunale. La decisione deriva dalla necessità di connettere attraverso le reti di nuova generazione un’area collinare della provincia e di supportare il tessuto produttivo locale che vede attive una serie di aziende significative, tra cui Aurel e Alpi, anche dal punto di vista dell’impatto socio occupazionale su questa area. Infatti, grazie alla realizzazione di tali infrastrutture, le aziende localizzate in questo territorio potranno avere ritorni positivi in termini di utilizzo di applicazioni innovative ad elevato valore aggiunto, migliore efficienza e quindi maggiore competitività sui mercati di riferimento con la conseguente valorizzazione delle aree insediative nelle quali sono localizzate. Coinvolte nel progetto, oltre a Camera, Uniontrasporti e Comune anche Lepida – società che opera a livello regionale, nata originariamente per connettere la Pubblica Amministrazione, disponibile per intervenire tecnicamente, la Associazioni di Categoria e le imprese stesse, in numero di circa 18 che vogliono ridurre il digital divide infrastrutturale. In particolare, la struttura geografica ed economica dell’area ha portato alla definizione di un “modello di infrastrutturazione mirata e selettiva”, idoneo per aree circoscritte e per connettere un numero limitato di aziende, che saranno così raggiunte con collegamenti dedicati “punto a punto” e che parteciperanno ai costi per la realizzazione delle opere stesse. Quattro sono le aree industriali e artigianali individuate nel territorio, per le quali sono state esaminate la dotazione infrastrutturale già in essere, intermini di cavi, tubi e apparati in genere, e quella da predisporre per l’entrata della fibra nei locali delle singole aziende ed è stato predisposto un progetto esecutivo per la realizzazione delle opere di scavo e stesura della fibra ottica. I tempi previsti per il completamento del progetto sono settembre 2014. Mercoledì 27 novembre, nella sede camerale a Forlì, sono presenti ad illustrare il progetto tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte: Antonio Nannini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Forlì-cesena, Claudio Samorì e Vincenzo Samorì, rispettivamente Sindaco e Assessore alle Attività Produttive del Comune di Modigliana, Claudio Pasini, Amministratore Delegato Uniontrasporti e, in video conferenza non potendo esserci di persona, Gianluca Mazzini, Direttore Generale Lepida, e rappresentanti delle ditte Alpi e Aurel. “Questo progetto – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Commercio di Forlì-cesena – è importante e innovativo anche per il riuscito coinvolgimento di “pubblico e privato”: insieme, hanno dato vita ad una vera e propria “cabina di regia”, attraverso la quale si è giunti a risultati concreti, portando a soluzione anche i problemi che riguardavano l’organizzazione stessa del lavoro. Un progetto, dunque, che rappresenta una scelta strategica di sviluppo per l’intero sistema economico e sociale, un’iniziativa capace di innalzare il livello dei servizi, incidendo, di riflesso, sulla competitività delle imprese e sulla qualità di vita dei cittadini, rendendo accessibili prestazioni più ampie e standard qualitativi almeno pari a quelli dei principali competitors. Sottolineo anche che questo non sarà il solo intervento della Camera a favore dell’infrastrutturazione digitale: in futuro altre aree in cui c’è un divario digitale penalizzante, potranno avere disponibili tecnologie innovative che permettano progetti di crescita competitiva.” “Sottolineo il fatto- dice Claudio Samorì, Sindaco di Modigliana – che, nel momento in cui esplode la crisi, questo progetto rappresenta un elemento di speranza, sia per il presente che vede riuniti in una proficua collaborazione “attori” diversi, sia per le prospettive che si potranno aprire in futuro”. Claudio Pasini, Amministratore Delegato Uniontrasporti, esprime la sua soddisfazione per il percorso compiuto con la Camere di Commercio, in particolare ribadisce il ruolo di Uniontrasporti che” è stato, per così dire, quello di “suggeritore e facilitatore”. Suggeritore perché proprio Uniontrasporti ha indicato come prioritario il problema della infrastrutturazione digitale, e Facilitatore perché ha messo in relazione i diversi soggetti interessati proponendo soluzioni idonee alla risoluzione del problema”. Infine i rappresentanti delle imprese modiglianesi, Paolo Liverani per Alpi e Matteo Poggi per Aurel, hanno dichiarato il proprio compiacimento perché si è ottenuto un risultato, dopo che altri tentativi erano falliti, tale da consentire progetti di crescita; soddisfazione soprattutto perché questo è considerato un “investimento strategico per il futuro, testimone della volontà delle aziende di andare avanti nel territorio, per il territorio.”  
   
   
AGENDA DIGITALE DELL’UMBRIA: CONVOCATO PER LUNEDÌ 2 DICEMBRE TAVOLO GENERALE DELL’ALLEANZA PER L’UMBRIA SU PIANO DIGITALE REGIONALE 2013-2015  
 
 Perugia, 2 dicembre 2013 - Le politiche volte allo sviluppo dell´economia digitale dell´Umbria hanno trovato traduzione nel Piano digitale regionale per il triennio 2013-2015, che sarà portato all´attenzione del Tavolo generale dell´Alleanza per l´Umbria nel corso della riunione in programma a Perugia, lunedì 2 dicembre, alle ore 9, nella Sala Giunta di Palazzo Donini. Il documento, preadottato dalla Giunta regionale a fine luglio 2013, prevede 55 progetti riferiti ai vari settori regionali, unitamente ad un pacchetto - composto da 5 interventi - predisposto per imprimere una decisa accelerazione al processo d´innovazione dell´Umbria. Il Piano è frutto di un percorso partecipativo che ha avuto inizio la scorsa primavera ed è ormai giunto a conclusione e si darà avvio alla nuova fase, quella collaborativa, finalizzata a mobilitare tutto il partenariato economico e sociale dell´Umbria, quindi imprese, scuola ed università, terzo settore, affinché concorrano con propri progetti ed iniziative per lo sviluppo digitale e, in particolare, per il superamento del "divario digitale culturale". In proposito il Piano traccia le linee per il salto tecnologico e culturale dell´Umbria attraverso l´impiego del digitale sia nel pubblico che nel privato e, in coerenza con le missioni individuate per l´Agenda digitale dell´Umbria, individua cinque direttrici fondamentali che rappresentano una sfida prioritaria per lo sviluppo dei diritti e dell´economia e per il futuro della regione: 1)il potenziamento delle infrastrutture digitali (reti a banda larga e data center); 2)lo sviluppo della piena cittadinanza e dei diritti esigibili in digitale; 3)la diffusione di competenze digitali e quindi l´inclusione digitale; 4)l´aumento attraverso l´Ict della competitività del sistema delle imprese;. Parallelamente al "Piano digitale", è stato definito un pacchetto di interventi trasversali con un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro, la cui finalità è imprimere una decisa accelerazione al processo d´innovazione: 1)programma di consolidamento datacenter/cloud: con la finalità di razionalizzare le infrastrutture digitali di tutto il sistema pubblico umbro ed implementare il piano di razionalizzazione dei ´data center´ di tutta la pubblica amministrazione umbra verso un unico data center unitario connesso in banda larga con gli enti; 2)progetto identità digitale e diffusione servizi infrastrutturali - per favorire l´evoluzione dell´identità digitale regionale e sostenere la diffusione dei servizi di identità, interoperabilità e cooperazione applicativa tra banche dati in tutta la Pa umbra; 3)programma di digitalizzazione dei Comuni - processo di digitalizzazione del Suape (Sportello Unico delle Attività Produttive e dell´Edilizia) e di servizi associati nei Comuni, finanziando progetti di trasformazione organizzativa, strettamente collegata anche al piano di riforma di cui alla l.R. N.18/2011; 4)programma di digitalizzazione dell´amministrazione regionale -attivazione della "scrivania digitale" e dei relativi strumenti operativi per gli uffici in logica smart ("dai documenti ai dati") ed in un´ottica di sistema informativo integrato; 5)progetto Umbria "Open Data" - strutturato per diffondere i dati aperti e dare vita ad un modello democratico e sostenibile di produzione e pubblicazione dei dati aperti nelle Pa umbre, anche in relazione all´attivazione di iniziative progettuali del partenariato economico-sociale per lo sviluppo di servizi a partire dai dati pubblicati dalle Pa. Obiettivo dei progetti è riordinare le funzioni e completare il processo di digitalizzazione della nostra amministrazione pubblica, ma la novità importante è rappresentata dall´accelerazione nella diffusione dei dati aperti, i cosiddetti ´open data´, ovvero del processo attraverso il quale la Regione, e gli altri enti pubblici, renderanno disponibili e in forma gratuita tutta una serie di informazioni di pubblica utilità che sono in possesso della Pa e che hanno un grande valore potenziale, come ad esempio i dati pubblici relativi ai settori commerciali, turistici e sociali. Tale processo, orientato anche ad aumentare il grado di trasparenza e di partecipazione dei cittadini, vedrà coinvolte anche le aziende sanitarie, le agenzie e le partecipate, oltre a coinvolgere tutto il partenariato economico-sociale per capire quali dati pubblicare e come possano essere riutilizzati dai privati e dalle Università. Parallelamente è stato dato nuovo impulso al progetto sull´identità digitale, al fine di assicurare ai cittadini modalità di accesso ai servizi telematici della pubblica amministrazione in maniera semplice e con credenziali uniche, ovvero, con l´utilizzo di un´unica username e password. Inoltre, si darà avvio alla realizzazione del programma integrato di digitalizzazione dell´amministrazione regionale così come, entro un anno, saranno attivi nei Comuni, sulla base di uno stanziamento complessivo di un milione di euro, i servizi dello Sportello unico delle attività produttive e l´edilizia (Suape). Il potenziamento delle infrastrutture digitali si intreccia con la realizzazione delle azioni previste dal Piano Telematico regionale del quale, nel corso del 2014, sarà redatta la nuova stesura "2014-2016" che troverà nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020 il principale riferimento programmatico e finanziario. Giunto ormai alla sua terza edizione, il Piano Telematico triennale presenterà due grandi novità rispetto al passato: comprenderà anche la parte dedicata al piano di consolidamento dei "data center" e sarà approvato dal Consiglio regionale, come previsto dalla legge regionale in materia di infrastrutture tecnologiche. Nei suoi contenuti, il nuovo Piano Telematico punterà al definitivo completamento dell´iniziale schema di dotazione delle grandi dorsali in fibra ottica e alla realizzazione di alcune "reti tematiche", tra le quali quelle destinate sia al sistema sanitario che a quello scolastico, avendo ormai praticamente esaurito l´obiettivo dell´abbattimento del ´digital divide´ di primo livello, cioè della semplice possibilità di connettersi ad internet. Tuttavia, il prerequisito necessario al ridisegno dei servizi digitali, sia della Pa che del sistema privato, è la correlazione delle dotazioni di rete (banda larga ed ultralarga) con un insieme integrato di tecnologie informatiche che garantisca adeguate risorse hardware/software. A questo obiettivo si lavora con il già citato Programma di consolidamento ´datacenter/cloud´, anche con l´accentramento dei server in un unico data-center regionale che avrà sede a Terni - che presenta i requisiti di affidabilità e sicurezza previsti dagli standard internazionali - gestito dal nuovo soggetto in house "Consorzio Umbria Digitale". Dal punto di vista normativo, infine, il 2014 si caratterizzerà per la definizione dei regolamenti e delle linee guida che consentiranno l´attuazione della recente legge regionale in materia di infrastrutture tecnologiche.  
   
   
SESTO FIORENTINO: ATTIVO IL SERVIZIO DI VISURA ANAGRAFICA ON LINE DAL 2014 VIA AI CERTIFICATI ELETTRONICI  
 
 Sesto Fiorentino, 2 dicembre 2013 - Il Comune ha attivato il servizio di visura anagrafica on line che consente ai cittadini residenti di controllare in tempo reale la correttezza delle autocertificazioni, evitando il rischio di errori nelle dichiarazioni. Le informazioni sono visualizzabili a schermo e stampabili ma non sostituiscono i certificati anagrafici: il nuovo servizio è infatti propedeutico al rilascio dei certificati on line - previsto per i primi mesi del 2014 - attraverso il quale il cittadino potrà richiedere e ottenere dalla propria abitazione certificati anagrafici “elettronici”, idonei a sostituire ad ogni effetto i tradizionali certificati cartacei. “L’obiettivo è come sempre quello di snellire le procedure - ha spiegato l’assessore all’innovazione Domenico Camardo - e anche questo nuovo servizio contribuirà a rendere l’amministrazione più efficiente, più trasparente e più vicina al cittadino”. Collegandosi al sito internet istituzionale e accedendo alla sezione “Servizi web” e poi “Servizi in materia di servizi demografici e ufficio relazioni con il pubblico”, i cittadini residenti a Sesto Fiorentino potranno consultare on line la situazione anagrafica propria e dei componenti della loro famiglia. Per utilizzare il servizio è necessario essere registrati ai servizi on line erogati da Linea Comune per gli enti dell’area fiorentina o aver attivato la carta sanitaria elettronica. In entrambi i casi è sufficiente utilizzare le proprie credenziali, senza inserire alcun dato anagrafico.  
   
   
PREMI ALLA COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA SCELTI I VINCITORI DELLA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO LEONARDO - UGIS III EDIZIONE PER PROMUOVERE I GIOVANI RICERCATORI E UNA CORRETTA INFORMAZIONE SCIENTIFICA. NEL CORSO DELLA SERATA CONSEGNATO ANCHE IL PREMIO EUREKA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE “CULTURE AND SCIENCE”.  
 
 Milano, 2 dicembre 2013. Scelti i vincitori della terza edizione del Premio Leonardo – Ugis, nato dalla collaborazione tra il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e l’Ugis (Unione Giornalisti Italiani Scientifici) con lo scopo di sensibilizzare la società rispetto ai vantaggi e alle responsabilità di cui lo sviluppo è portatore. La consegna del premio si è svolta venerdì 29 novembre presso la Sala Conte Biancamano del Museo, alla presenza di personalità del mondo accademico, delle imprese e dei media. Il Premio Leonardo - Ugis, realizzato con il sostegno di Federchimica – Plasticseurope Italia, il patrocinio oneroso di Fondazione Cariplo, il contributo non condizionato di Abbvie e il patronato di Regione Lombardia, assegna 5 riconoscimenti: uno alla carriera, uno in denaro al 1° classificato fra i quattro giovani ricercatori – comunicatori con meno di 40 anni e tre medaglie Leonardo - Ugis agli altri. La Giuria, presieduta da Giovanni Caprara, Presidente Ugis e Responsabile Scienza Corriere della Sera e composta da Fiorenzo Galli, Direttore Generale Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia; Fabiola Gianotti, coordinatrice esperimento Atlas – Cern; Roberto Cingolani, Direttore Scientifico Iit - Istituto Italiano di Tecnologia; Giulio Giorello, Professore di Filosofia della Scienza - Università degli Studi di Milano; Alberto Pieri, Segretario Generale Fast - Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, ha valutato 60 candidature pervenute dall’Italia e dall’estero, selezionando i finalisti sulla base dei curricula accademici, dei risultati raggiunti nell’attività di ricerca e dell’efficacia nel comunicare tali risultati al pubblico. Il riconoscimento alla carriera è stato conferito a Luciano Maiani, con questa motivazione: “Luciano Maiani professore di Fisica Teorica all´Università La Sapienza di Roma ha onorato la scienza italiana con le sue ricerche prevedendo l´esistenza di un quarto Quark poi scoperto. Ma è stato anche un grande manager della scienza come presidente dell´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Direttore Generale del Cern di Ginevra, Presidente del Cnr e oggi Presidente della Commissiona Nazionale Grandi Rischi. L´ugis è onorata di riconoscere in lui un grande maestro e un punto di riferimento per il governo della scienza nel nostro Paese e in Europa. Ma sottolinea anche l´impegno nel comunicare la sua preziosa esperienza scrivendo il libro “A caccia del Bosone di Higgs” raccontando la storia e la decisione da lui presa nella costruzione del grande acceleratore Lhc del Cern, che ha portato al Premio Nobel per la fisica 2013 proprio per la scoperta del Bosone di Higgs e che ha dato, ancora una volta, la possibilità ai fisici italiani di emergere come figure di primo piano sulla scena internazionale.” Il premio alla carriera consiste nell’opera dal titolo “La bellezza della ricerca”, una tavola lignea di 25,7 x35,3 cm con applicazione di foglia oro dell’artista Giuliano Grittini, fotografo ufficiale della poetessa Alda Merini di cui ha curato molte esposizioni. Il significato dell’opera, nelle intenzioni dell’artista: “Nell’opera, ho espresso artisticamente ciò da cui ha inizio la vita e qualsiasi ricerca, ovvero la figura femminile. E´ stato per me un vagare intenso nella interiorità mia e soprattutto del genere umano. Le immagini di Leonardo, artista, scienziato, matematico, mi hanno dato la motivazione di esprimere artisticamente la bellezza eterna. Questa immagine di bellezza viene trasmessa in maniera sublime, con le parole, da me raccolte, della grande poetessa Alda Merini: Quando l´uomo decise di incontrare Dio a Leonardo spuntavano le ali e volò così in alto da toccare il cielo.” Il premio in denaro al 1° classificato tra i giovani ricercatori – comunicatori è stato assegnato a Sofia Francia, con questa motivazione: “Sofia Francia è ricercatrice all´Istituto Firc di oncologia molecolare di Milano occupandosi dei processi di invecchiamento, in particolare di senescenza molecolare e risposta ai danni del Dna; un importante settore di frontiera della ricerca biomedica che aiuta nella comprensione delle patologie tumorali. Proprio i risultati ottenuti in questo ambito pubblicati sulla rivista britannica Nature le hanno valso l´attribuzione del Premio Galeno 2012 destinato ai giovani scienziati. Ora coordina un gruppo di ricerca avviato presso l´Istituto di genetica molecolare del Cnr a Pavia. Ma Sofia Francia è meritoriamente impegnata da anni anche sulla comunicazione della scienza organizzando laboratori sperimentali per bambini della scuola elementare, realizzando nelle scuole primarie e medie inferiori laboratori di allevamento bruchi da farfalla finalizzati alla comprensione del ciclo vitale della farfalla e del loro ecosistema. Inoltre, oltre ad essere impegnata nella divulgazione della sua attività di ricerca partecipa alle conferenze organizzate dall´Airc nelle scuole di varie regioni. Importante, dunque, è giudicato il suo impegno nel diffondere la cultura scientifica soprattutto nelle scuole, bacino prezioso di formazione dei giovani.” La medaglia Leonardo – Ugis è stata consegnata a Chiara Badia, Carlo Giorgio Visconti e Ilaria Zanardi secondi classificati pari merito, con le seguenti motivazioni. Chiara Badia: “Il percorso formativo, sempre con il massimo dei voti dalla maturità alla laurea specialistica, è arricchito da corsi di formazione e da significative attività di volontariato che favoriscono i rapporti umani e facilitano la divulgazione scientifica. Nonostante la giovane età, meno di 30 anni e la provenienza da una città problematica come L’aquila, Chiara vanta significative esperienze di insegnamento e una buona pubblicistica anche internazionale su tematiche molto diverse. La sua capacità di comunicazione può contare su stage, tirocinii e corsi presso agenzie giornalistiche, organizzazioni specializzate; tutte esperienze da cui trae profitto per le sue iniziative di valorizzazione delle conoscenze scientifiche.” Carlo Giorgio Visconti: “La Giuria apprezza l’impegno dell’ingegner Visconti per la diffusione dei principali risultati ottenuti con le sue ricerche. Lo testimoniano le oltre 60 pubblicazioni scientifiche, le presentazioni a congressi, i seminari tematici, i report tecnici, i brevetti. L’impegno va oltre la comunità scientifica; si rivolge anche al mondo industriale e al grande pubblico. Relativamente al mondo produttivo vanno segnalate la partecipazione come relatore a fiere, congressi rivolti primariamente alle aziende, la pubblicazione su riviste tecniche, le attività di ricerca condotte finanziate da società private. La diffusione dei risultati al grande pubblico si concretizza nelle presentazioni a congressi destinati a tale audience e nei report tecnici pubblicati sul web e disponibili gratuitamente. In sintesi un buon connubio tra attività di ricerca di qualità e disseminazione dei risultati per farli comprendere a destinatari mirati e società civile.” Ilaria Zanardi: “Il suo percorso formativo si sviluppa tra Genova e l’Università di York, dove è impegnata nel dottorato di ricerca finanziato con borsa Marie Curie. Mentre è l’Istituto di Biofisica di Genova il luogo di lavoro. Piace alla Giuria il suo impegno triennale per il Festival della scienza di Genova, la pubblicistica scientifica, la gestione di blog, i premi ricevuti.” Nelle precedenti edizioni il riconoscimento alla carriera è stato assegnato a Renato Ugo nel 2011 e ad Amalia Ercoli Finzi nel 2012. I giovani ricercatori premiati sono stati: Maurizio Tesconi del Cnr di Pisa durante la prima edizione del concorso e, nel 2012, Silvia Giordani, che sarà presente alla premiazione per testimoniare la sua esperienza di “cervello rientrato” in Italia grazie al Premio Ugis che l’ha messa in contatto con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, dove ha assunto l’incarico di Senior Researcher in Scienza dei Materiali. Nel corso dell’incontro verrà consegnato il Premio Eureka per l’Innovazione Tecnologica, promosso dall’Associazione “Culture and Science” e dal Ministero dell´Istruzione Università e Ricerca, nell’ambito dei progetti per la diffusione della cultura scientifica. Il Premio viene assegnato dalla Giuria ad un personaggio, un’organizzazione o una istituzione che abbia contribuito in ambito europeo alla concezione o diffusione di soluzioni tecnologiche innovative nei processi produttivi anche con riferimenti di natura sociale e culturale. La Giuria, presieduta da Fulvio Esposito, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Maria Chiara Carrozza, é composta da: Luigi Nicolais, Presidente del Cnr, Fabrizio Oleari, Presidente dell´Istituto Superiore di Sanità, Mario Alì, Direttore Generale per l´Internazionalizzazione della Ricerca del Miur, Giovanni Anzidei, Capo Ufficio Stampa dell´Accademia Nazionale dei Lincei. Profili Biografici Dei Ricercatori Premiati Luciano Maiani - E’ stato dal 1993 al 1997 Presidente dell´Infn (Istituto Nazionale di fisica Nucleare) e dal 1999 al 2003 è il secondo italiano ad essere direttore generale del Cern, dopo Carlo Rubbia. Sotto la guida di Maiani il Cern compie la scelta cruciale di passare dalla fisica del Large Electron-positron Collider (Lep, con cui si sono ottenuti risultati fondamentali tra 1989 e il 2000) a quella pionieristica del "Large Hadron Collider", che ha portato alla scoperta del Bosone di Higgs, insignito del Premio Nobel per la Fisica 2013. Dal 2008 al 2011 è Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dal 1976 è Professore di Fisica teorica all´Università di Roma La Sapienza. E’ Presidente della Commissione Nazionale Grandi Rischi. Sofia Francia - Nata a Cantù (Como) nel 1976, Sofia Francia si laurea in Scienze Biologiche all’Università degli studi di Milano. E’ ricercatrice all’Ifom di Milano, istituto specializzato nella ricerca avanzata sui tumori. Si occupa di senescenza cellulare e risposta al danno del Dna. In particolare il suo percorso di ricerca si è concentrato negli ultimi anni su di un complesso quesito scientifico: la caratterizzazione del ruolo dell’Rna nella risposta cellulare al danno al Dna. E’ quest’ultimo un settore di frontiera della ricerca biomedica, estremamente promettente per le sue implicazione soprattutto nella comprensione delle patologie tumorali. Sono proprio i risultati delle sue ricerche pionieristiche condotte in questo ambito grazie al sostegno della Firc (Fondazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), dell’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), di Human Frontier Science Program, di Embo e di Telethon e pubblicati sull’autorevole rivista internazionale Nature che le hanno valso l’attribuzione nel 2012 del premio Galeno, destinato a giovani scienziati italiani impegnati nell’avanzamento delle conoscenze nell’ambito della ricerca sperimentale e clinica. Attualmente oltre al suo percorso di ricerca in Ifom, Sofia Francia coordina il gruppo di ricerca “Rna non codificante nella risposta cellulare al danno al Dna” presso il Cnr-igm (Istituto di Genetica Molecolare) di Pavia. Oltre alla sua attività di ricercatrice e di mamma di 2 bambini, Sofia Francia si dedica sempre con entusiasmo alla divulgazione della scienza, in particolare tramite laboratori educativi e conferenze a livello interregionale (per l’Airc) rivolte ai bambini e ai ragazzi delle scuole primarie e medie inferiori. Tra queste incuriosisce soprattutto un laboratorio di allevamento bruchi da farfalla finalizzato alla comprensione del ciclo vitale della farfalla e allo sviluppo della consapevolezza sul loro ecosistema. Chiara Badia - Nata a L’aquila nel 1984, Chiara Badia consegue la laurea specialistica nel 2008 in Scienze Naturali – Comunicazione naturalistica e ambientale presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Siena con la tesi in Aspetti comunicativi delle scienze “How climate, society and scientific communication are changing: a case study”. E’ dell’ottobre 2006 la Laurea di primo livello in Scienze e tecnologie per l’ambiente presso Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di L’aquila con la tesi di Zoologia applicata. Nel dicembre 2009 ottiene il Master di Ii livello in Tutela internazionale dei diritti umani presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università La Sapienza di Roma. Attualmente Chiara è ricercatrice presso l’Ingv – Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Unità funzionale di sismologia e tettonica attiva. Si occupa di: - divulgazione dei risultati e degli obiettivi del progetto, condotta a diversi livelli e attraverso vari canali (tv, stampa, libri, visite presso sede …); - organizzazione di eventi scientifici e istituzionali rivolti alla comunità scientifica, alla società, agli amministratori locali e al pubblico generico; - coordinamento complessivo del progetto Firb Abruzzo e delle relative attività di ricerca. In precedenza (dal novembre 2008 a settembre 2012) presta la sua opera presso la Direzione generale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) con l’incarico di supporto alla Dirigenza per la progettazione, l’organizzazione e la comunicazione di iniziative di divulgazione scientifica e gestione dei rapporti istituzionali per il reperimento di finanziamenti esterni finalizzati alla loro realizzazione nell’ambito del Piano pluriennale di Attività dell’Ufficio. Carlo Giorgio Visconti - Carlo Giorgio Visconti, classe 1981, consegue la maturità scientifica P.n.i. Nel luglio 2000 con votazione 100/100. Il 28 luglio 2003 si laurea in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano, discutendo una tesi sperimentale. Nel 2005 arriva la specialistica in Ingegneria chimica con la tesi “Sintesi di Fischer-tropsch su catalizzatore Co/al2o3: effetto delle condizioni operative e studio cinetico”. Dal febbraio 2008 al novembre 2009, in qualità di visiting researcher è al Department of Chemical Engineering della University of California a Berkeley, nell’ambito di un contratto tra l’Università e British Petroleum. Nel marzo 2009 consegue, presso il Politecnico di Milano, il titolo di Dottore di Ricerca in Chimica industriale e ingegneria chimica con lode. Il 1° dicembre 2008 diventa ricercatore a tempo indeterminato in Chimica industriale e tecnologica presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, dove tutt’ora svolge la sua attività professionale come membro del Laboratorio di Catalisi e Processi Catalitici. Dall’anno accademico 2010-2011 insegna “Fondamenti dell’Industria di Processo B” del corso di Laurea specialistica in “Prevenzione e sicurezza nell’industria di processo” presso il Politecnico di Milano. E’ co-autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche pubblicate su riviste nazionali ed internazionali, su libri a diffusione nazionale ed internazionale. La maggior parte di questi lavori vedono Visconti come primo autore. E’ inoltre co-autore di tre domande di brevetto, una delle quali è stata estesa a livello internazionale. Ilaria Zanardi - Nata a Genova nel 1979, Ilaria Zanardi lavora all’Istituto di Biofisica come assegnista al progetto “Misure elettrofisiologiche in neuroni acutamente dissociati in un modello murino di emicrania familiare”. Nel 2010 ottiene all’University of York il Dottorato di ricerca triennale in Biologia delle membrane delle piante, finanziato grazie alla borsa Marie Curie e parte del network Vatep con la tesi: “Caratterizzazione di un nuovo trasportatore di membrana del rame in Arabidopsis”. E’ del 2005 la Laurea specialistica quinquennale in Scienze Biologiche presso l’Università degli studi di Genova. Nel periodo febbraio/luglio 2003 è all’Universitade de Santiago de Compostela (Spagna), con il progetto Erasmus. La sua esperienza nella diffusione della ricerca e della scienza è testimoniata da alcune iniziative: animatrice per tre edizioni del Festival della scienza; Blogger and Podcaster per Scientificast.it; Parte della redazione multimedia di Wow La casa della scienza, in particolare è una delle voci del podcast Wowscienza; Finalista a Famelab international 2013, Ospite alla Week of scienze and Technology a Praga per l’evento International Echoes in Prague. E’ coautrice di una decina di pubblicazioni scientifiche. L’artista Giuliano Grittini - Nasce e vive a Milano dove ha frequentato la scuola di Disegno Grafico e alcuni studi di importanti artisti, lavorando e realizzando libri d´artista. Realizza opere con artisti tra cui: Baj, Fiume, Sassu, Guttuso, Scanavino, Tadini, Warhol, Vasarely, Rotella, Ugo nespolo e altri. Appassionato di fotografia, frequentando studi di artisti, li fotografa in varie fasi del loro lavoro e durante le mostre in gallerie d’Arte. Con il critico e scrittore Luciano Prada pubblica il Volume “44 facce d’Autore” fotografie e aforismi di artisti e personaggi del mondo dell’arte. In Italia e all’estero partecipa a collettive e personali su Alda Merini di cui era il fotografo e di cui attualmente cura il sito web. Anche questa sarà l’occasione per ribadire l’importanza, per il progresso, delle esplorazioni nello Spazio e in particolare dell’Uomo sulla Luna, presentando, durante la serata, la campagna di raccolta fondi per finanziare l’esposizione di uno degli oggetti più preziosi del Museo: il frammento di Luna portato sulla Terra dagli astronauti dell’Apollo 17, l’ultima missione dell’Uomo sul nostro satellite (dicembre 1972). Infatti, con la campagna di crowdfunding Conquistiamoci La Luna, che mira a coinvolgere da protagonisti individui e gruppi, il Museo ha pensato di costruire insieme ai visitatori uno dei progetti più importanti per il prossimo anno. Accanto alla Sezione Astronomia, verrà inaugurata una nuova esposizione permanente dedicata allo Spazio in cui sarà possibile vedere anche l’unico frammento di roccia lunare presente in Italia. Per donare : www.Museoscienza.org/luna    
   
   
RAEE@SCUOLA: GLI ALUNNI RACCOLGONO 8.321 KG DI APPARECCHI ELETTRICI ED ELETTRONICI  
 
Firenze, 2 dicembre 2013 - 30 scuole primarie, 116 classi, 2644 alunni delle classi quarte e quinte: questi i numeri di Prato per il programma di comunicazione nazionale e sensibilizzazione sulla corretta gestione dei Raee, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, che ha visto protagonisti gli studenti di quarta e quinta elementare per due settimane. L’impegno delle scuole, insegnanti e alunni, ha permesso di raccogliere 8321 kg di apparecchi destinati al riciclo ( 5098 kg di Paed e 3223 di grandi Raee): numeri significativi per soli 14 giorni di esperimento. I risultati sono stati presentati a nel Salone Consiliare di Palazzo Comunale da Goffredo Borchi, vicesindaco ed assessore all’Ambiente, Filippo Bernocchi, assessore ai Rapporti Istituzionali e alle Grandi Opere e delegato Anci Energia e Rifiuti, Rita Pieri, assessore all’Istruzione, Viviana Solari, Project Menager progetto Raee e Massimo Papi, vicepresidente di Asm. “Siamo davvero orgogliosi del lavoro svolto dai nostri studenti – ha detto il vicesindaco Borchi – un applauso e un forte grazie vanno in particolar modo alle maestre, che hanno seguito i ragazzi in questo percorso spiegando e insegnando loro come è possibile migliorare la qualità della vita con piccoli sforzi e più attenzione verso l’ambiente. E’ nostra intenzione non far finire qui l’esperienza ma estendere questo progetto pilota a tutte le scuole di Prato”. Dal 25 ottobre all’8 novembre gli alunni sono stati coinvolti nell’attività di micro raccolta durante la quale hanno portato da casa i “piccoli Raee” (Paed, la tipologia di Raee più difficilmente intercettabile) che in famiglia non venivano più usati, e raccolti in appositi contenitori posizionati all’interno delle scuole. I Raee sono stati ritirati dagli addetti del servizio igiene urbana i quali si occuperanno della gestione trasportandoli al centro di raccolta comunale. “I ragazzi sono stati bravissimi – ha dichiarato l’assessore Bernocchi – Il lavoro svolto a Prato è tra i migliori risultati ottenuti, anche se il progetto a livello nazionale non si è ancora concluso. Sono 30 le città coinvolte e confidiamo che questo progetto serva da volano a tutte le famiglie che sono state coinvolte con i bambini per continuare questa pratica di riciclo volta a recuperare e smaltire rifiuti e tutelare così l’ambiente”. “Bravi gli studenti, bravi gli insegnanti, bravi i dirigenti scolastici per aver accolto con questo entusiasmo e sostenuto questo progetto ottenendo un risultato significativo – ha detto l’assessore Pieri – Questa iniziativa si è dimostrata non solo divertente per i ragazzi grazie al concorso fotografico, ma soprattutto un arricchimento all’offerta formativa delle nostre scuole”. Al lavoro effettuato nelle classi è stato affiancato il concorso web fotografico, “Fatti una foto Raee e vinci uno zaino super” , con in palio trenta zainetti Comix destinati ad altrettanti alunni – uno per ogni comune italiano aderente al progetto - che avranno avuto più fantasia e creatività nel realizzare il ritratto più divertente: i nomi dei vincitori si sapranno al termine dell’iniziativa, ma gli studenti di Prato hanno espresso tutta la loro estrosità pubblicando sul sito 56 foto. Una volta conclusa l’attività di raccolta in tutti e trenta i comuni italiani, verranno inoltre assegnate 17 lavagne interattive multimediali ( Lim), una per ogni regione, e donate alla scuola che avrà raccolto il maggior quantitativo Raee. Attraverso il sito del progetto ( www.Raeescuola.it), la pagina Facebook ed il canale Youtube dedicati all’iniziativa, è possibile tenersi informati ed aggiornati sul lavoro svolto nelle altre città. Testimonial d’eccezione di questo progetto è stato uno dei personaggi del mondo dello spettacolo più amato da grandi e bambini: Baz, il comico della trasmissione Colorado Cafè, entrato recentemente fra i dieci personaggi con più fan su Facebook. E’ attraverso il social network più frequentato del web e il canale Youtube che ha dato il suo contributo alla campagna di sensibilizzazione ambientale, oltre che essere stato protagonista dei tre filmati realizzati a sostegno dell’iniziativa e essere apparso su tutto il materiale informativo distribuito alle scuole e alle aziende di gestione del servizio di igiene urbana. “Portare nelle scuole le informazioni sul corretto conferimento dei Raee, significa creare conoscenza e consapevolezza nei bambini e nei ragazzi – ha sottolineato il vicepresidente di Asm Papi - il miglior veicolo per trasferire alle famiglie una cultura di rispetto dell’ambiente e di responsabilità circa i rifiuti prodotti. Il progetto di Anci, Ancitel e Centro di coordinamento Raee, ha coinvolto a Prato più di 100 classi elementari che hanno potuto capire perché è importante disfarsi di tutti i piccoli e grandi elettrodomestici seguendo indicazioni precise. Educazione ambientale, rispetto delle regole e coscienza dei rifiuti che produciamo e del loro impatto sono per i bambini e i ragazzi argomenti fondamentali per costruire un futuro sostenibile”. “Il progetto in questione testimonia l´attenzione dei produttori di apparecchiature elettriche e elettroniche per una seria e corretta comunicazione affinché questi oggetti, una volta diventati rifiuto, possano essere affidati, attraverso i centri di raccolta, allo stesso Cdc Raee che ne cura l´effettivo riciclo – ha detto la Project Manager Solari – Dal recupero di queste apparecchiature elettriche e elettroniche si possono ricavare materie prime fino al 98% del rifiuto stesso, alcune particolarmente rilevanti in quanto si tratta proprio delle cosiddette terre rare, materiali preziosi materiali preziosi come rame, oro, platino, zinco. Oggi, in Italia, raccogliamo solamente un quantitativo sotto i 4kg ad abitante mentre la Direttiva Europea, in sede di recepimento da parte del Governo Italiano, pone degli obiettivi molto più ambiziosi: dal 2014 al 2016 dovremmo riuscire a raccogliere 14 kg ad abitante e nel 2020 dovremmo raggiungere i 18kg ad abitante”. Il progetto Raee@scuola è promosso dall’ Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e dal Centro di Coordinamento Raee (Cdc Raee), con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, a cura di Ancitel Energia e Ambiente. L’iniziativa è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Prato, avvalendosi della collaborazione di Asm.  
   
   
SCUOLE CIVICHE: INAUGURATO L’ANNO ACCADEMICO DI MILANO LINGUE LA CITTÀ SCELTA PER CELEBRARE I 60 ANNI DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE DEGLI INTERPRETI DI CONFERENZA”  
 
Milano, 2 dicembre 2013 - Si è aperto il 29 novembre ufficialmente l’anno accademico 2013- 2014 di Milano Lingue. Insieme al direttore Pietro Schenone, sono intervenute alla tradizionale cerimonia Cristina Tajani, Assessore alla Politiche del Lavoro Università e Ricerca del Comune di Milano e Marilena Adamo, Presidente di Fondazione Milano Scuole Civiche. Ospite d’onore Linda Fitchett, Presidente dell’Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza (Aiic), che ha tenuto la Lectio Magistralis. L’apertura dell’anno accademico di Milano Lingue ha dato il via alle celebrazioni per i sessanta anni dell’Aiic che proseguiranno fino a domenica 1 dicembre a Milano, città che è stata selezionata a livello mondiale per ospitare i festeggiamenti. “Con l’avvicinarsi di Expo 2015, Milano assumerà sempre di più una valenza internazionale e l’offerta formativa proposta dalle Scuole Civiche consente di effettuare stage e avere scambi formativi con oltre 30 altre università europee. I dati sull’inserimento nel mercato del lavoro sono testimonianza di come una formazione di qualità possa aiutare i giovani e le imprese a crescere e ad essere competitivi. Le lingue sono uno strumento fondamentale dal quale non si può prescindere, soprattutto oggi, perché consentono di superare ogni barriera” così Assessore alla Politiche del Lavoro Università e Ricerca del Comune di Milano Cristina Tajani “Fondazione Milano Scuole Civiche riunisce oltre a Milano Lingue altre tre scuole di teatro, musica, cinema e televisione” ha concluso Linda Fitchett “Io credo che la Fondazione abbia così collocato l’interpretazione al giusto posto, tra le professioni artistiche. Gli interpreti sono una sorta di artisti della parola. Questo è il motivo per cui le nostre celebrazioni proseguono con appuntamenti che includono arte, musica, danza oltre che parole e immagini”. In apertura della sua Lectio Magistralis Linda Fitchett ha ricordato come la storia di Aiic e quella del Dipartimento sono intrecciate fin dal 1980 , quando Milano Lingue è stata fondata con il nome di Istituto Superiore per Interpreti e Traduttori. Allora i migliori interpreti e traduttori sul mercato sono stati chiamati a disegnare i curricola dei corsi, seguendo le linee guida di Aiic. Grazie alla dura selezione, alla didattica organizzata in piccole classi e a docenti madrelingua, il percorso formativo è diventato sempre più valido e molti studenti sono diventati ottimi interpreti, trovando lavoro ad esempio presso le Istituzioni europee. D’altra parte, tra gli scopi per cui è stata fondata l’Associazione c’è quello di sottolineare l’importanza di una formazione specialistica e di aggiornamento continuo per affrontare la professione di interprete. Importanza che anche oggi, in un panorama generale dominato dalla crisi economica, non bisogna smettere di difendere per non fare passi indietro nella qualità dei professionisti e per sfruttare al meglio tutte le opportunità che la tecnologia offre per migliorare il lavoro dell’interprete.  
   
   
EDUCACOOP: L´EUREGIO FA DIALOGARE SCUOLA E COOPERAZIONE  
 
Mezzocorona (Tn) 2 dicembre 2013 – L’euregio Tirolo-alto Adige-trentino - territorio che, complessivamente inteso, vanta ben 1700 cooperative - ha organizzato il 27 novembre la 1° Giornata di "Educacoop - Scuola e Cooperazione in dialogo. Esperienze innovative di educazione cooperativa scolastica nell‘Euregio". 250 studenti della scuola superiore dei tre territori si sono confrontati, anche sperimentandoli in prima persona attraverso lavori di gruppo, con le idee, le prassi, i valori della cooperazione. L’evento - al quale hanno aderito le sei centrali cooperative dell´Euregio, fra cui la Federazione della cooperazione trentina, e le intendenze scolastiche - è stato ospitato dalle Cantine Mezzacorona, in Piana Rotaliana. L´ufficio comune dell’Euregio aveva incaricato qualche tempo fa gli studenti del Management Center di Innsbruck (Mci) di approntare un´iniziativa per rendere il mondo della cooperazione maggiormente attrattivo per la gioventù. Sfida prontamente raccolta: il risultato è stato presentato dagli studenti stessi e dal professor Siegfried Walch nelle Cantine Mezzacorona nel corso dell´iniziativa di ieri. In sintesi, questo il messaggio: “Le cooperative sono una risposta concreta ed efficace all’attuale crisi del mercato, e rappresentano al tempo stesso un modello per il futuro”. Per Matthias Fink, segretario generale dell’Euregio, è indispensabile rivitalizzare l’entusiasmo e l’impegno per l’idea della cooperazione. “C´è bisogno - ha detto - di tre cose per risvegliare l’interesse dei giovani per la cooperazione: più libertà, più rispetto e più collaborazione”. La mattinata di ieri è stata riservata agli studenti, in particolare alle classi ad indirizzo economico dell’intero territorio euroregionale (per il Trentino erano presenti fra l´altro classi della Fondazione Mach e dell´istituto Bertand Russel di Cles). Dopo gli interventi di Carlo Borzaga, presidente dell’Istituto Euricse di Trento, e di Siegfried Walch, la cooperativa Arianna ha proposto agli studenti giochi di ruolo elaborati ad hoc per spiegare il mondo della cooperazione e rafforzare lo spirito comune. Al centro delle attività ludiche concetti come solidarietà, senso della comunità, democrazia, responsabilità sociale e pace. Le classi erano bilingui e comprendevano studenti dei tre territori dell´Euregio. Nel pomeriggio è stata la volta di Gianluca Salvatori, direttore generale dell’Euricse, che ha coniugato nel suo intervento i temi dell´innovazione e della cooperazione, mentre Martin Winkler, insegnante all’Istituto tecnico economico di Brunico, ha presentato alcune esperienze pratiche dell’applicazione di moduli didattici sulla tematica dei valori cooperativistici.  
   
   
INAUGURATA A BOLOGNA LA NUOVA RESIDENZA UNIVERSITARIA FIORAVANTI  
 
Bologna, 2 dicembre 2013 - Inaugurato il 28 novembre a Bologna lo studentato Fioravanti, la nuova residenza universitaria “verde” nel cuore della città: 6.500 mq per 240 posti alloggio in una struttura progettata con grande attenzione all’ambiente e al risparmio energetico. Sono queste le caratteristiche principali della nuova residenza di Er.go (l’Azienda regionale per il Diritto agli Studi Superiori) frutto di un accordo con il Comune di Bologna e Alma Mater Studiorum-università di Bologna. La struttura offre posti letto organizzati in varie tipologie abitative - minialloggi, appartamenti e camere di tipo alberghiero - e spazi ad uso collettivo, tra cui sala studio, sala musica e una palestra. Al taglio del nastro oggi erano presenti l’assessore regionale all’Università Patrizio Bianchi, il rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi, il presidente di Er.go. Angelo Di Giansante e la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi. Il tratto distintivo dell’intervento è la grande attenzione all’ambiente e al risparmio energetico. La residenza è di classe energetica Casaclima “A plus”. La residenza è dotata di pannelli solari e moduli fotovoltaici e ha un’intera parete “verde”, cioè un sistema di protezione dall’irraggiamento solare costituito da una struttura aderente alla parete, che sarà interamente ricoperta di rampicanti. Questa soluzione, che è anche di gradevole impatto estetico, è stata applicata anche al tetto e permette di contenere i consumi energetici per il raffrescamento durante il periodo estivo. La zona in cui sorge la residenza Fioravanti è situata immediatamente a nord del centro storico di Bologna, a ridosso della stazione storica e dell’Alta Velocità e del quartiere ottocentesco della Bolognina. Nei pressi della residenza sorge la nuova sede del Comune di Bologna e fra pochi anni l’area di oltre 17 mila metri quadrati è destinata ad accogliere ulteriori servizi, edifici residenziali, esercizi commerciali. “Una struttura con caratteristiche progettuali fortemente innovative e che ha richiesto un investimento significativo – ha spiegato l’assessore regionale all’Università Patrizio Bianchi – Si tratta di un risultato importante, ottenuto grazie all’integrazione positiva tra le diverse istituzioni, dall’Università al Comune, dal Ministero alla Regione e ad Er.go., che hanno operato insieme. L’emilia-romagna conferma il proprio impegno per il diritto allo studio”. L’intervento ha avuto un costo complessivo di oltre 25 milioni di euro, di cui 11 milioni del Ministero all’Istruzione, 3.178.000 della Regione Emilia-romagna, 1.570.000 di Er.go., 3.278.000 dell’Università di Bologna e 6.560.000 del Comune di Bologna corrispondente al valore dell’area che ha messo a disposizione e in cui è stato edificato lo studentato. “Questa residenza universitaria rappresenta un’opera integralmente dedicata al diritto allo studio, senza se e senza ma – ha detto il Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi – Questo grazie alla fattiva e doverosa collaborazione delle istituzioni, Regione, Comune e Università, ma anche all’apporto volontario e generoso di diversi donatori. Oggi aggiungiamo un altro bel mattone all’edificio del diritto allo studio e diamo un contributo all’articolo 34 della Costituzione, secondo cui i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. L’ateneo continuerà a impegnarsi nella duplice direzione del merito e del bisogno, nella consapevolezza che gli studenti sono il bene più prezioso dell’università e della città”. "Nonostante la complessità progettuale l´opera è stata completata con grande rapidità – ha sottolineato il presidente di Er.go Angelo Di Giansante - Il cantiere è stato aperto, infatti, a maggio del 2011 e oggi siamo qui ad inaugurare una struttura di dimensioni così rilevanti. Credo che tutti abbiano lavorato al meglio per garantire questo risultato". "L´area sulla quale inauguriamo oggi la residenza Fioravanti ha preso forma grazie ad un laboratorio di edilizia partecipata a cui hanno preso parte centinaia di cittadini, associazioni, tecnici, istituzioni locali – ha spiegato Simona Lembi, presidente del Consiglio Comunale di Bologna - 11 ettari di verde, scuole, residenze pubbliche e private, poliambulatori, servizi di aggregazione, percorsi ciclo pedonali prendono il posto di 30 ettari precedentemente quasi tutti cementificati. Quello che inauguriamo oggi, risultato del lavoro di molti, è sotto gli occhi di tutti: un luogo bello in cui si può vivere e studiare meglio. Centinaia di studenti e studentesse quindi, che già vivono questi luoghi, cambiano in meglio, il volto di questa zona di Bologna". A Bologna, attualmente, Er.go offre in 18 residenze universitarie n. 1712 posti alloggio. Gli alloggi sono destinati agli studenti universitari inseriti nelle graduatorie dell’azienda e quindi in possesso dei requisiti economici e di merito previsti dal bando. Significativo è il numero di studenti disabili ospitati in residenze attrezzate (43 nell’a.A. 2013/2014). I posti provvisoriamente liberi sono disponibili per ospiti temporanei, per esempio partecipanti ai master, tirocinanti e ricercatori italiani e stranieri, che necessitano di soggiornare in città per motivi di studio solo per brevi periodi. A tale fine è attivo il borsino dello Sportello Unico Casa (Suc) di Er.go, a cui si accede dal sito www.Er-go.it  e da cui è possibile effettuare la prenotazione del posto prescelto ed effettuare i pagamenti.  
   
   
LA LOTTA ALL’USURA COMINCIA SUI BANCHI DI SCUOLA  
 
Napoli, 2 dicembre 2013 - Racket e usura si contrastano anche a partire dai banchi di scuola: con la convinzione che oggi più che mai sia necessaria la nascita di una nuova cultura di cittadinanza economica e della legalità, la Prefettura, la Regione Campania, la Direzione Generale – Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, il Consorzio Pattichiari e l’Ordine Psicologi della Campania, in collaborazione con il Banco di Napoli, danno vita ad un protocollo di intesa per l’avvio di un programma informativo sulla prevenzione dell’usura in tutte le scuole superiori della Provincia di Napoli. L’attuale scenario economico ha messo al centro dell’attenzione il rapporto tra finanza e cittadini e la relazione tra conoscenza economica, responsabilità individuale ed autonomia delle scelte. In questo ambito la sensibilizzazione dei più giovani sulla necessità di sviluppare un corretto rapporto con il denaro e una competenza di base sui meccanismi per gestirlo in modo consapevole per il proprio futuro, si collega fortemente alla prevenzione dei fenomeni di sovraindebitamento e usura, una tipologia di reato che solo nello scorso anno ha riguardato un numero considerevole cittadini campani. Dal sinergico accordo fra i sottoscrittori del protocollo è nato così un nuovo modulo didattico incentrato sull aprevenzione del dfenomeno usura, i cui dettagli tecnici sono stati curati dal Consorzio Pattichiari. L’iniziativa si collocherà nell’ambito del programma “L’impronta Economica Teens” che, grazie all’intervento degli esperti del Banco di Napoli ha coinvolto negli ultimi due anni circa 7.000 studenti di oltre 100 scuole superiori in attività di educazione finanziaria. Durante le lezioni oltre ai temi già affrontati negli anni passati (rapporto con il denaro e la sua gestione, strumenti di pagamento e interazione con la banca, imprenditorialità, pianificazione del proprio futuro economico attraverso il risparmio e la previdenza), si affiancherà il nuovo modulo dedicato ad alcuni aspetti fondamentali del tema dell’indebitamento, quali il controllo del budget personale, i diversi livelli di indebitamento, i tassi di interesse e la differenza tra Tan e Taeg, le misure previste in caso di difficoltà nel far fronte alle situazioni di indebitamento previste dagli istituti di credito e le forme invece di usura che devono essere a tutti i costi evitate. Sarà cura della Prefettura e della Regione assicurare ampio spazio alle informazioni su quanto lo Stato fa in questo campo, con le misure di protezione e assistenza messe a disposizione delle vittime di usura, notizie ancora oggi purtroppo poco conosciute e utilizzate. Il protocollo sulla prevenzione dell’usura nelle scuole superiori della Provincia di Napoli fa parte delle iniziative che pubblico e privato, insieme, hanno intrapreso per costruire anche in Italia questa nuova cultura, già affermata in molti Paesi europei, mirata ad accrescere l’educazione finanziaria di giovani e adulti.  
   
   
“GIOVANI INFORMATI”, TAPPA CONCLUSIVA A POTENZA  
 
Potenza, 2 dicembre 2014 - Dopo la tappa materana del 27 novembre l’iniziativa Giovaninformati “I Quotidiani locali in classe”, il progetto sperimentale promosso dal Consiglio regionale in collaborazione con i quotidiani “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “La Nuova del Sud” e “Il Quotidiano della Basilicata” per promuovere la lettura dei giornali nelle scuole, è approdato a Potenza presso l’auditorium del Liceo scientifico Pasolini. I protagonisti della giornata gli alunni del Liceo ospitante, quelli del Liceo scientifico Federico Ii Svevia di Melfi, dell’Istituto Tecnico Statale V. D’alessandro di Lagonegro, dell’Istituto "C.levi"- Sant´arcangelo (Pz), dell’Istituto "C. Levi"- "ten. R. Righetti" di Melfi, del Liceo Statale Artistico di Potenza, e dell’Ipsia Giorgi, sempre di Potenza. Circa 200 gli studenti presenti e 14 gli insegnanti, insieme con loro il Dirigente scolastico del Pasolini Giovanni Latrofa, il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Santochirico, e i tre Direttori dei giornali Mimmo Parrella, Mimmo Sammartino e Lucia Serino. Spigliati, preparati, con spirito critico e a volte provocatorio, i ragazzi sin sono rivolti ai relatori chiedendo spiegazioni, portando il proprio pensiero, scandendo a chiare lettere ciò che non vorrebbero più (l’obiettivo del lavoro presentato dagli studenti del Pasolini): quel giornalismo che si occupa della politica “urlata” e ciò che, invece, reputano estremamente necessario in questo lavoro: l’obbligo di verità e di verifica, la lealtà verso i cittadini, principi omaggiati dalla coraggiosa giornalista d’inchiesta Ilaria Alpi. “Spunti di discussione e riflessione importanti” – è così che il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico – ha giudicato il confronto di oggi. Un’occasione per confrontarsi, ma anche per ribadire quanto sia essenziale alimentare un protagonismo maggiore della società. “Ciò che non mi convince – ha sottolineato il Presidente del Consiglio – è quella sorta di scetticismo permanente su tutto. Accanto alla critica deve esserci sempre quella volontà di fare che deve animare il pensiero e le azioni dei cittadini e, soprattutto dei ragazzi”. Quello di stamane è stata la parte conclusiva del progetto che è iniziato con un percorso di discussione e approfondimento, durato quattro settimane, durante il quale i ragazzi hanno letto i giornali, confrontato gli articoli scritti dai tre quotidiani locali sullo stesso argomento, realizzato filmati su temi di attualità e cronaca quali il femminicidio (Istituto "C.levi"- Sant´arcangelo), e si sono cimentati con la scrittura di articoli sulla questione ambientale (la denunciata contaminazione delle acque della diga del Pertusillo con idrocarburi - Istituto "C.levi"- Sant´arcangelo), sulla promozione del territorio (La Zafarana Fest e La caldarrosta a Trecchina - Istituto D’alessandro di Lagonegro) sulla valorizzazione del patrimonio culturale (Liceo Scientifico Ii di Melfi). Non sono mancate le curiosità e gli interventi sugli aspetti più squisitamente tecnici della professione giornalistica (Liceo artistico di Potenza e l’Ipsia Giorgi), né su questioni politiche come la tanto criticata “Legge Porcellum” con la quale si è andati a modificare il sistema elettorale italiano, richiamata dall’Istituto R. Righetti" di Melfi che, sull’argomento, ha coinvolto il presidente del Parlamentino lucano. “Una legge – ha precisato Santochirico – che non funziona, giudicata da più parti ingiusta, antidemocratica perché nega il diritto di scelta dei parlamentari da parte dei cittadini. Non dobbiamo dimenticare però – ha aggiunto – che i sistemi elettorali sono sì importanti ma non risolutivi. Il problema della politica ha radici più profonde e lontane.. La politica non ce la fa non in Italia ma nel mondo”. A fare da sfondo una richiesta sempre presente da parte degli studenti di tutti gli Istituti coinvolti nel progetto: tenere a mente che l’informazione è una funzione della democrazia. Concetto rafforzato dai tre direttori Parrella, Sammartino e Serino, i quali hanno ribadito il proprio impegno nel raccontare non solo gesti eclatanti ma anche il grigiore quotidiano, nel prestare la giusta attenzione al lettore, nel garantire sempre il principio della verità.  
   
   
GIOVANNINI: “GARANTIRE AI GIOVANI UN’OFFERTA LAVORATIVA ENTRO QUATTRO MESI DALLA LAUREA”  
 
Milano, 2 dicembre 2013 – «Bisogna garantire ai giovani tra i 15 e i 24 anni un’offerta formativa o lavorativa entro quattro mesi dal termine del percorso di istruzione o dall’inizio della disoccupazione. Questo è il senso di Youth Guarantee, il programma europeo per il contrasto alla disoccupazione giovanile». Così il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini intervenuto il 28 novembre al convegno “Per il lavoro. Persone e idee in una società che cambia” organizzato dal Dipartimento di Statistica e Metodi Quantitativi dell’Università di Milano Bicocca per ricordare la figura di Marco Martini, già preside della Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Milano-bicocca dal 1998 al 2002, anno in cui è scomparso. Il ministro Giovannini ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare l´orientamento al lavoro fin dalla terza media e ha ricordato l’ esigenza di alternare scuola-lavoro a partire dalla scuola superiore. Tanti gli interventi, esperti di lavoro, economisti e statistici che hanno sottolineato la necessità di rivedere le rigidità del mercato del lavoro. Il seminario ha infatti posto l’attenzione sulla strategia da adottare per uscire da una situazione di crisi che rischia di ipotecare il futuro dei giovani italiani. «Già nel corso degli anni Novanta, Marco Martini, – ha detto Giancarlo Blangiardo, professore di demografia dell’Università di Milano-bicocca – ha sottolineato la necessità di rivedere rigidità e difetti di un mercato del lavoro sempre più inadeguato a riflettere i rapidi cambiamenti del nostro tempo segnalando l’irrinunciabile esigenza di avviare una nuova cultura del lavoro. Un’esigenza che, oggi più che mai, appare necessaria per uscire da una situazione di crisi che rischia di ipotecare il futuro di tanti italiani, soprattutto se giovani». Il rettore Cristina Messa ha evidenziato il contributo accademico offerto da Marco Martini, che aveva già proposto metodologie innovative nella definizione dei mercati e dei bacini locali del lavoro, dando l’avvio al gruppo di studio dell’Università di Milano-bicocca su questi temi.  
   
   
CONCLUSO PROGETTO: "GIOCARE PER IL DIALOGO" SOSTENUTO DA PROVINCIA DI BOLZANO IN LIBANO  
 
Bolzano, 2 dicembre 2013 - Il progetto "Giocare per il dialogo" promosso dalla Uisp in Libano, sostenuto finanziariamente dalla Provincia di Bolzano, si è concluso con una cerimonia ufficiale il 20 novembre scorso presso la scuola Haifa nel campo profughi di Shatila alla presenza di Giuseppe Morabito, amabaciatore italiano e direttore dell´Unrwa in Libano, del presidente della Uisp; Vincenzo Manco, e da rappresentanti della Cooperazione italiana e di vari enti. La Provincia di Bolzano nel 2013 ha approvato il finanziamento con un importo di circa 27.000 Euro del progetto "Giocare per il dialogo - educare attraverso lo sport nei campi profughi palestinesi" promosso dalla Uisp - Unione italiana sport per tutti, sottolineando l´importanza di sostenere lo sport quale modo per ottenere un futuro migliore per i giovani nei campi profughi palestinesi in Libano. Beneficiari sono adolescenti e pre-adolescenti dei campi profughi palestinesi in Libano nei Campi profughi di Mar Elias, Dbayeh, Shatila, Mieh Mieh, El-buss, Wavel. Partner locale in Libano è l´Unrwa (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees), Ufficio di Cooperazione allo Sviluppo dell´Ambasciata Italiana in Libano. A causa dell´attuale situazione critica in Siria, il progetto può essere sicuramente considerato prioritario. Vi è un numero elevato di campi profughi per i palestinesi, in totale 12, con un totale di 217.000 rifugiati ai quali si sono aggiunti altri 400.000 nuovi rifugiati provenienti dalla Siria in seguito alla situazione critica attuale; forte la presenza di giovani a fronte di un insufficiente copertura del sistema educativo di tutta la popolazione giovanile in età scolastica. Le principali attività del progetto erano l´organizzazione di "Vivicittà", corsa organizzata ogni anno in molte città italiane e del mondo, la formazione in soft-boxe di 12 operatori sportivi, l´allestimento di 8 spazi sportivi all´interno di 6 dei 12 campi palestinesi e la partecipazione alla costruzione del playground all´interno di una scuola nel campo profugo di Wavel, già sostenuto in parte dalla Cooperazione Italiana. La soft-boxe è uno sport privo di contatto adatto a tutte le età. Accanto alla Cooperazione Italiana la Provincia di Bolzano ha fornito un contributo per finanziare gli interventi edili per la costruzione dei servizi sanitari ed il costo dei materiali per le palestre soft box, l´iniziativa Vivicittà e il costo dei formatori e interpreti. In Libano, la Provincia di Bolzano negli anni passati ha già sostenuto in collaborazione con l´ufficio della Cooperazione Italiana vari interventi diretti, nel settore delle energie rinnovabili a quello educativo e di recente nel campo degli aiuti umanitari.  
   
   
ASSESSORE PUGLIA AD ASSEMBLEE LAVORATORI PULIZIE SCUOLE: "ANNULLARE GARE APPALTO"  
 
 Bari, 2 dicembre 2013 - L’assessore al Lavoro, Leo Caroli, ha partecipato il 28 novembre a due incontri con i sindacati confederali e con quelli autonomi per la vertenza dei lavoratori delle pulizie delle scuole. Come è noto, la vertenza interessa circa 3.500 lavoratori sull’intero territorio regionale a fronte di circa 24.000 in tutta Italia. Al termine delle assemblee è stato stilato un documento unitario, sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil con Cisal, Fsi, Usb e Cobas insieme allo stesso Caroli e ai capigruppo consiliari di maggioranza e opposizione, che è stato indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Istruzione. “Come Regione infatti – ha spiegato Caroli – non possiamo aprire un tavolo di trattativa, in quanto la Regione non è stazione appaltante, ma la controparte è il Governo e il Ministero dell’Istruzione che ha affidato le gare con il ribasso che comporterebbe la riduzione di reddito per i lavoratori. Il ribasso diversificato da regione a regione evidenzia poi il ritorno di una logica inaccettabile: quella delle gabbie salariali, contro cui ci opporremo in ogni sede”. Il documento unitario ribadisce che “le organizzazioni sindacali non accetteranno alcuna frammentazione reddituale” e “ritengono ineludibile l’annullamento della gara come risulta sia già avvenuto per altre ragioni”. “L’assessore Caroli – prosegue il documento politico, firmato tra gli altri da Blasi, Zullo, Di Sabato, Pellegrino, Losappio, Lonigro e dall’assessore al lavoro del Comune di Taranto - condividendo le istanze rappresentate e sostenendole convitamene unitamente ai capigruppo e ai consiglieri regionali di tutte le formazioni politiche, chiede al Miur e alla Presidenza del Consiglio l’annullamento della gara, condicio sine qua non per avviare un tavolo tecnico teso all’individuazione di soluzioni positive per i lavoratori interessati ed il territorio pugliese”. “Tale impostazione – si legge – è condivisa e assunta dalle parti politiche e istituzionali presenti che si impegnano sin da subito a sollecitare i parlamentari pugliesi tutti ed il Governo a superare immediatamente ogni eventuale azione ostativa alla positiva conclusione della vertenza, nell’indirizzo esclusivo del mantenimento degli attuali livelli occupazionali e retributivi”.  
   
   
BONIFICHE AREE MINERARIE: SIGLATO ACCORDO REGIONE SARDEGNA - MINISTERO AMBIENTE PER SEMPLIFICAZIONE PROCEDURE  
 
Cagliari, 2 dicembre 2013 – “ L’accordo di programma per la semplificazione delle procedure di approvazione dei progetti nelle aree minerarie del Sin, sito d´interesse nazionale del Sulcis Iglesiente Guspinese è stato siglato tra la Regione Sardegna e il Ministero dell´Ambiente. Il documento, fondato sulla necessità di semplificare e snellire le procedure tecnico-amministrative relative agli interventi di bonifica, restituisce alla Regione un ruolo di coordinamento, di fondamentale importanza anche in considerazione dell´esperienza maturata in tale ambito attraverso la gestione Commissariale da parte del Presidente della Regione, cessata per legge alla fine del 2012. La presidenza della Giunta e l´assessorato della Difesa dell´ambiente della Regione sottolineano lo sforzo comune profuso per il raggiungimento di un obiettivo che non è solo formale ma soprattutto sostanziale e di prestigio: d’ora in avanti i progetti di bonifica nelle aree minerarie seguiranno le regole concordate nel Documento metodologico parte integrante dell’Accordo. Ciò consentirà di portare avanti con celerità gli ingenti interventi di bonifica previsti dal Piano Sulcis secondo un approccio sostenibile e fattivo, in risposta a quanto specificamente previsto dal protocollo di Intesa siglato in data 13 settembre 2012 tra il Mise, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministro per la Coesione territoriale, la Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Carbonia Iglesias e i Comuni del Sulcis Iglesiente.  
   
   
LA NATURA DELLE MARCHE: LA GREEN ECONOMY QUALE CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO REGIONALE’.  
 
Ancona, 2 dicembre 2013 -   E’ terminata con l’approvazione di una mozione come contributo alla Conferenza Nazionale delle Aree Protette ‘La Natura dell’Italia. Biodiversità e aree protette: la Green Economy per il rilancio del Paese’ (a Roma l’11 e il 12 dicembre) la mattinata del 27 novembre in regione dedicata alla ‘Green Economy quale contributo allo sviluppo delle Marche’. I partecipanti, rappresentanti di Enti Locali, enti gestori dei Parchi, Riserve Naturali, Siti Natura 2000, Aree Floristiche, Associazioni Ambientaliste e paesaggistiche, Centri di Educazione Ambientale, Centri di Ricerca, Università, Fondazioni, Operatori Economici e turistici del territorio, hanno tenuto un vivo confronto sulle politiche e le strategie da sviluppare nei prossimi anni per garantire il mantenimento dei benefici offerti dalla natura in considerazione della preoccupante crisi economica e occupazionale che sta determinando evidenti ripercussioni anche sull’assetto sociale ed economico della regione. “Al centro dell’azione regionale – ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Maura Malaspina – c’è la massima attenzione alla difesa ambientale, alla creazione di una Infrastruttura Verde per le Marche, al programma delle aree Protette e ai cambiamenti climatici, alla biodiversità, alle energie rinnovabili”. La buona green economy, aggiunge l’assessore – “sta portando effetti benefici, oltre che sui bilanci delle nostre famiglie, anche per il settore agroalimentare, il sistema dei Parchi e nelle politiche per la montagna, fondamentali in una regione come le Marche. Un’altra spinta poderosa ai processi di sviluppo e diversificazione dell’economia regionale potrà venire anche dall’integrazione della elevatissima qualità ambientale con le risorse turistiche, culturali, territoriali e rurali. Abbiamo uno straordinario patrimonio di risorse di qualità che possiamo e dobbiamo saper valorizzare per incrementarne la nostra ‘riconoscibilità’ su scala nazionale e internazionale: è in questo modo che produrremo valore per tutta la comunità marchigiana”. L’appuntamento, hanno concordato i relatori, è stata un’occasione preziosa per definire strategie per lo sviluppo e il consolidamento di una Green Economy legata alla natura, importante punto di riferimento per l’economia regionale. “E’ un legame vivente con la storia, la cultura e le tradizioni legate alla realtà agricola del nostro passato ma che soprattutto vuole garantire una migliore qualità di vita, intesa sia in termini ambientali che socio-economici, a tutti i cittadini delle Marche assicurando nel contempo lavoro ed occupazione”. Nella mozione finale, che sarà inviata al Ministero dell’Ambiente, sono state evidenziate le problematiche e avanzate proposte tra cui quella di “sviluppare a tutti i livelli istituzionali, i rapporti fra i diversi settori che interagiscono con l’ambiente, con particolare riferimento all’agricoltura, alla forestazione, alla cultura, al turismo, alla sanità e ai trasporti con il fine dell’ottimizzazione delle risorse umane, economiche e strumentali”. Inoltre si vuole “favorire la tutela degli elementi strutturali e fondanti la Rete Ecologica Marchigiana (Rem), nell’ottica del mantenimento delle dinamiche di distribuzione degli organismi biologici; rafforzare le connessioni ecologiche necessarie per garantire la vitalità delle popolazioni e delle comunità vegetali e animali di fronte ai cambiamenti climatici che si stanno registrando; sviluppare azioni per la piena funzionalità all’Infrastruttura Verde Marche (I.ve.m.) che abbia il compito specifico di aumentare la resilienza degli ecosistemi e diminuire la vulnerabilità del territorio, garantendo piena funzionalità dei servizi ecosistemici. Nel corso della giornata è stata presentata una interessante pubblicazione, realizzata nell’ambito dei progetti di “Sistema” di cui al Programma Triennale Aree Protette Regionale (Ptrap), sugli oltre 20 anni di ricerche svolte dalle Aree protette delle Marche . Scheda Alcuni numeri sulla Green Economy Marche legata alla Natura I Parchi e le Riserve Naturali occupano il 10% della superficie regionale ma nei comuni ricadenti in tali aree si registrano arrivi di turisti pari al 41,7% del totale regionale. Numerosi i progetti e investimenti nei rispettivi territori per una serie di interventi che non sono di mera protezione della Natura ma riguardano attività di promozione e valorizzazione territoriale. Sono sempre più catalizzatori di un processo per lo sviluppo sostenibile. Tutti i parchi delle Marche sono certificati secondo i principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile. Nei Parchi, nelle Riserve Naturali e nei siti Natura 2000 sono ubicate oltre l’80% delle sorgenti idropotabili delle Marche, tali aree garantiscono la qualità e il valore dell’acqua che tutti gli abitanti delle Marche bevono. Nelle Marche operano 44 Centri di Educazione Ambientale (Cea) che sono stati organizzati in 8 reti territoriali; in ciascuna di esse sono presenti da 4 ad 8 Cea oltre ad delle strutture specializzate esistenti nel territorio, come Musei, Centri visita, Aziende (da 15 a 35) che nel loro insieme compongono un’offerta tanto strutturata quanto diversificata. I Cea hanno una capacità di autofinanziamento che raggiunge e supera 60-70% del totale (il restante viene garantito con finanziamenti regionali). Occupano mediamente 160 operatori e sono visitati da circa 3.000 scuole l’anno. Un altro importante esempio delle potenzialità legate alla Green Economy è il sistema dei Percorsi ciclabili ed escursionistici che possono proiettare la Regione in quadro di riferimento Internazionale. In particolare, la Ciclovia dei Parchi dell’Adriatico (Cipa) ed al Grande Itinerario dei Parchi dell’Appennino (Gipa).  
   
   
PARCHI. PRONTA LA MAPPA DEI SENTIERI DELLA LESSINIA  
 
Venezia, 2 dicembre 2013 - L’altopiano della Lessinia è un territorio straordinario per gli escursionisti, sia d’estate che d’inverno, con le ciaspole, ricco di ambienti affascinanti e suggestivi e di un’ospitalità cordiale, premurosa, saporita e naturale. “Di quest’area oggi abbiamo la mappa dei sentieri – annuncia soddisfatto l’assessore ai parchi del Veneto Franco Manzato – realizzata a cura dell’Ente Parco con la preziosa collaborazione della casa editrice Tabacco, specializzata e apprezzata proprio per le sue “carte del territorio”. Ne sono state tirate 7 mila copie, realizzate grazie al sostegno della Fondazione Cariverona, che saranno distribuite in base alle richieste che perverranno alla Comunità Montana – Ente parco, alla mail segr@lessiniaverona.It. “Potranno essere richieste dagli enti senza scopo di lucro, come biblioteche, onlus, associazioni del territorio veneto – sottolinea Manzato – ma potranno usufruirne gratuitamente anche i singoli appassionati di montagna e di escursioni”. “E’ la prima volta che un parco regionale del Veneto viene “tracciato” con Tabacco – fa presente l’assessore – all’interno della mission editoriale di fornire all’escursionismo alpinistico una guida precisa e chiara”. “Collegata a questa iniziativa – conclude Manzato – a breve verrà resa disponibile anche un’applicazione per smartphone, che permetterà di scaricare le sezioni di sentiero interessate, complete di indicazioni di tutto ciò che si può trovare in quel tratto, e collegato al sito dei parchi veneti www.Parchiveneto.it ”.  
   
   
DIFESA DEL SUOLO - IL 2 DICEMBRE CONVEGNO IN REGIONE SULLA PREVENZIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI  
 
Bologna, 2 dicembre 2013 - Prevenzione e gestione del rischio alluvioni: cosa sta facendo la Regione Emilia-romagna. Questo il tema del convegno “Attuazione della Direttiva alluvioni”, che si svolgerà a Bologna lunedì 2 dicembre a partire dalle ore 9,30 nella sala A della Terza torre, viale della Fiera 8. Aprirà i lavori l’assessore regionale alla Sicurezza territoriale Paola Gazzolo; parteciperanno, tra gli altri, il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile dell’Emilia-romagna Maurizio Mainetti, la responsabile del Servizio Difesa del suolo Monica Guida e rappresentanti delle Autorità di Bacino.  
   
   
BRENTA BOMBA A OROLOGERIA. ZAIA: D’ALPAOS HA RAGIONE, AVANTI CON LE OPERE DI SALVAGUARDIA  
 
Venezia, 2 dicembre 2013 - “La Regione sta seguendo con grande attenzione la questione della manutenzione degli argini del Brenta, ma sui rischi che questo fiume crea al territorio lungo il quale scorre ha ragione il prof. D’alpaos: è una bomba ad orologeria che va disinnescata. E non è la sola che potrebbe esplodere in caso di eventi estremi”. Il governatore Luca Zaia prende atto delle giuste richieste dei cittadini che abitano nei Comuni della parte terminale del fiume, ma evidenzia nuovamente la necessità di intervenire non solo per sistemare, ma soprattutto per prevenire. “Le due tipologie di intervento, manutenzione e nuove opere, devono camminare a fianco a fianco – afferma Zaia – perché ripristinare e conservare la capacità degli argini è necessario ma non basta. Come il prof. D’alpaos mette in guardia, la quantità d’acqua che potrebbe confluire nel bacino di questo fiume supera infatti la capacità di contenimento dell’alveo: se piove troppo, l’acqua è destinata a uscire da qualche parte. Il piano che ci ha preparato dopo l’alluvione di Ognissanti contiene tutti gli interventi correttivi per elevare al massimo grado la sicurezza del nostro Veneto, attraversato dai più grandi fiumi d’Italia, lungo il quale i corsi d’acqua scorrono per la gran parte sopra il livello campagna, dove c’è un territorio montano e pedemontano dal quale possono precipitare a valle in poche ore grandi quantità di acqua piovana”. “Servono insomma, anche in questo caso, interventi, a monte – dice ancora Zaia – ed è questa oggi la nostra principale priorità, consapevoli che solo un territorio sicuro garantisce il futuro delle nostre comunità e della nostra economia. Proprio il programma elaborato da Dalpaos ci dà le tappe del percorso, che non sarà breve”. “Per realizzarlo servono infatti interventi per 2 miliardi 731 milioni di euro (a costi di tre anni fa) – ha ricordato ancora Zaia – che noi come Regione non abbiamo, benchè i cittadini veneti lascino ogni anno a Roma 21 miliardi di tasse che non ritornano nel nostro territorio. Noi mettiamo ogni anno sul piatto circa un centinaio di milioni per la sicurezza idraulica, ma serve un piano serio e coerente finanziato dallo Stato – ha concluso Zaia – e anche intervenenti sulle procedure burocratiche che sono pericolosamente lunghe e disseminate di trabocchetti legali: qui stiamo parlando dell’interesse di tutta la collettività”.  
   
   
SICUREZZA, LOMBARDIA: RUOLI PIÙ CHIARI DURANTE LE EMERGENZE  
 
Milano, 2 dicembre 2013 - "Proprio in momenti come questo è quanto mai appropriato discutere del ruolo che ricopre la Protezione civile nella nostra società". Così Simona Bordonali, assessore a Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione di Regione Lombardia, portando i saluti del presidente Maroni, è intervenuta al convegno nazionale ´La protezione civile nella società del rischio: procedure, garanzie, responsabilità´, nell´Aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano. Tematiche Importanti - "Durante il convegno - ha ricordato l´assessore Bordonali - sono emerse tematiche importanti, che credo vadano approfondite e a cui si dovrebbe dare seguito in modo concreto: la priorità evidenziata dai relatori, tra cui il capo del Dipartimento di Protezione civile, il prefetto Gabrielli, è quella di ridefinire competenze e responsabilità dei diversi Enti territoriali". "In un momento in cui i Comuni e gli Enti locali subiscono tagli strutturali - ha continuato l´assessore - è assurdo scaricare tutto sui sindaci. Le responsabilità dovrebbero essere commisurate alle risorse messe a disposizione. Attualmente si presenta troppo spesso un problema di sovrapposizione di competenze". Modificare Normativa Nazionale - "Durante il convegno - ha aggiunto la titolare regionale della Protezione civile - è inoltre emersa la necessità di modificare la normativa nazionale e istituire un albo di esperti, a disposizione della Magistratura, in modo tale che ci possano essere consulenti tecnici specifici, credibili e accettati da tutte le parti in causa, utili per stabilire eventuali responsabilità nell´ambito del processo". Riduzione Del Rischio Sismico - "La Regione Lombardia - ha poi ricordato Bordonali - negli ultimi mesi ha accelerato l´esecuzione del piano di interventi di difesa del suolo". "Inoltre - ha aggiunto - sta attuando un piano di interventi strutturali per la riduzione del rischio sismico e ha approvato il piano regionale in materia di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi". I Numeri Del 2013 - "Grazie al Centro funzionale regionale - ha spiegato l´assessore Bordonali - nel 2013 sono già stati emessi 77 avvisi di criticità regionali per rischi idrogeologico e idraulico, forti temporali, vento forte e neve; 13 avvisi di criticità per rischio valanghe; 24 avvisi di criticità localizzati". Ridurre I Fattori Di Rischio - "Riteniamo opportuno - ha precisato Bordonali - avvertire in modo efficace in merito a qualsiasi possibile rischio, per tutelare la sicurezza dei cittadini e mettere al riparo l´Ente da eventuali responsabilità giuridiche". "Sappiamo - ha concluso l´assessore - che i fenomeni naturali non sono sempre prevedibili, ma, come amministratori, abbiamo l´obbligo di impegnarci al massimo, per ridurre i fattori di rischio e rendere più efficaci le operazioni di pronto intervento in caso di necessità".  
   
   
CONSIGLIO DI BACINO: APPROVATO IL PIANO DEGLI INTERVENTI PER IL 2014: ACQUEDOTTI, FOGNATURE E DEPURAZIONE RESTA IL NODO FINANZIAMENTI: MOLTI I PROGETTI NEL “LIMBO”  
 
 Verona, 2 dicembre 2013 - Il Consiglio di Bacino Veronese, costituito dai sindaci della provincia di Verona riuniti il 28 novembre in assemblea, ha nominato il suo direttore: è l’ingegnere Luciano Franchini. E, nella stessa sede, ha anche approvato i piani operativi triennali delle società di gestione Acque Veronesi Scarl e Azienda Gardesana Servizi, strumenti programmatici-organizzativi essenziali che i gestori del servizio idrico integrato redigono e sottopongono al Consiglio di Bacino, loro Ente di riferimento. Tante le opere che aspettano di essere realizzate: in tutto il veronese, dalla Bassa alla Lessinia, alla città, ma anche in tutti i Comuni in riva al Lago di Garda e la zona del Baldo. Molti anche i progetti ‘sospesi’, in una sorta di limbo, a causa della difficoltà di reperire i finanziamenti, spada di Damocle che il Presidente del Consiglio di Bacino Mauro Martelli ha più volte denunciato pubblicamente. Un nodo che ora viene al pettine, ma su cui il Consiglio di Bacino Veronese (prima ancora Aato), ha da sempre puntato il dito. "Abbiamo approvato l´elenco interventi, ma resta l´incertezza a livello tariffario – specifica Mauro Martelli -. Questo genera altrettanta incertezza sulla realizzazione degli interventi, che sono necessari, ma che non possono essere realizzati. L´auspicio è che tutto si sistemi al più presto". Verona, Bassa Veronese, Lessinia, Valpantena, Est Veronese - Acque Veronesi Scarl ha presentato interventi nel triennio 2014-2016 per un totale di 22.051.360 euro (10.239.188 nel 2014, 10.323.248 nel 2015 e 1.488.924 nel 2016). L’elenco delle opere riguarda grandi e piccole frazioni, da Verona alla sua provincia; un lungo elenco che spazia da semplici ampliamenti funzionali a opere acquedottistiche a tutela della qualità e quantità dell’acqua, adeguamenti fognari e interventi vari. Spicca su tutti il rifacimento del collettore fognario della Valpantena, un’opera mastodontica suddivisa in più stralci: verrà realizzato il 1° stralcio (4.280.000 euro). C’è anche il potenziamento e adeguamento dell’impianto di depurazione di San Pietro in Cariano (5milioni di euro); l’adeguamento dell’impianto di depurazione di Bovolone (3 milioni di euro) e la costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Isola della Scala (4milioni 300mila euro), così come il potenziamento agli impianti di Villafranca e San Giovanni Lupatoto (ottimizzazione e ampliamento), rispettivamente per 3.750.000 euro e 3.958.000 euro. Questi ultimi interventi verranno realizzati con il ricorso alla finanza di progetto, utilizzando, quindi, capitali privati. Se la lista delle opere da realizzare è lunga, lo è forse ancora di più quella delle opere sospese per gli attuali problemi di copertura economico finanziaria. Acque Veronesi ha individuato (in fase di progettazione) 120 interventi da realizzare, per un costo di 138.812.542 e che, per mancanza di fondi, sono sospesi. Se 5.033.371 euro sono già stati spesi dall’azienda (più altri 149.494 stimati entro fine anno), mancano quindi all’appello, per terminare o iniziare le opere, 133.629.677 euro. In assenza dei problemi di copertura economico-finanziaria attuali, Acque Veronesi sarebbe in grado di avviare sin da subito una notevole mole di opere sul territorio. Nel limbo delle opere ‘sospese’ spunta ancora il collettore fognario della Valpantena, che coinvolge più comuni (Bosco, Cerro, Erbezzo, Grezzana, Sant’anna D’alfaedo) e ammonta a 9 milioni e 720mila euro e altri ancora. Lago Di Garda, Baldo - Il piano triennale 2014-2016 di Azienda Gardesana Servizi ammonta a un totale di 9 milioni e 719mila euro (4.572.000 nel 2014, 2.995.000 nel 2015 e 2.152.000 nel 2016). Per Ags, approvato in assemblea anche un adeguamento della tariffa dell’acqua (già approvata ad aprile), con un aumento del 9%. Un adeguamento necessario: il costo delle tariffe (che decide Aeeg l’Autorità per l’Energia Elettrica e del Gas), a suo tempo ha dettato un aumento del costo della bolletta solo dello 0,3% invece nei Comuni gestiti da Gardesana Servizi (rispetto all’aumento del 9,4% che avevano invece recepito da Aeeg gli altri 73 comuni veronesi gestiti da Acque Veronesi). Uno squilibrio colmato, e grazie al quale sarà quindi possibile procedere con le opere elencate nel piano operativo triennale. Anche per Ags l’incerto metodo tariffario transitorio di Aeeg è tale da non permettere, al momento, strumenti e metodologie destinate a determinare i livelli tariffari per il prossimo triennio. Ovviamente, la maggiore difficoltà si ritrova nel reperire fonti di finanziamento a lungo termine. Tradotto: difficile pianificare, se non si hanno sotto mano numeri precisi. Ags intende realizzare investimenti sul territorio per 9,7 milioni di euro, 6 dei quali dovranno trovare adeguata remunerazione nella tariffa. Gli interventi nell’area del Garda? C’è il potenziamento della rete idrica nel Comune di Torri (che gode anche di un finanziamento della Regione Veneto che copre la quasi totalità dell’intervento), il collegamento tra le reti di San Zeno di Montagna e Castelletto di Brenzone (300mila euro), la ricerca delle perdite nelle reti, cui Ags ha sempre dato molta attenzione (e che costerà 1 milione e 100mila euro); interventi di manutenzione straordinaria (nel prossimo triennio ammonteranno a circa 1milione e 300mila euro); estensione reti fognarie per 1 milione e 300mila euro e, altra cifra importante, il potenziamento degli impianti di depurazione (1 milione e 600mila euro) e la riabilitazione delle reti fognarie per il collettore lacuale (380mila euro). Una battuta di arresto per la “linea fanghi” del depuratore di Peschiera: l’intervento è a carico di Garda Uno e Ags (aziende proprietarie dell’impianto), ma trova difficoltà non superabili nel reperimento dei fondi necessari da parte di entrambe (completato invece l’adeguamento idraulico suddiviso in tre lotti, iniziano nel 2006, con un investimento totale di circa 16 milioni di euro). In questa logica, il finanziamento originariamente ricevuto dalla Regione Veneto per cofinanziare questo intervento, è stato dirottato sul progetto di potenziamento del depuratore di Affi, che ha raggiunto ormai la sua capacità massima di smaltimento”. Nei prossimi giorni tutte le delibere saranno pubblicate le delibere sul sito del Consiglio di Bacino.  
   
   
GRANDI PROGETTI, SU GAZZETTA EUROPEA TERZO BANDO DA 5 MILIONI PER DEPURAZIONE AREE INTERNE SALERNO. CALDORO: ANDIAMO AVANTI SENZA SOSTA. LAVORI IMPORTANTI PER DISINQUINAMENTO FIUME SARNO. BENEFICI ANCHE PER GOLFO DI NAPOLI  
 
 Napoli. 2 dicembre 2013 - "E´ stato pubblicato oggi sulla Gazzetta europea il bando di gara relativo al Comparto 7 del Grande progetto europeo Risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno. L´importo dell’intervento è pari a 4 milioni 965mila euro." Così il 28 novembre l’assessore Edoardo Cosenza, coordinatore strategico dei Grandi progetti. "Questo bando – sottolinea – riguarda gli interventi per l´area della Solofrana e si aggiunge a quello relativo ai lavori del Comparto 2 (area Calore, Testene, Alento) per 10 milioni 911mila euro e a quello del comparto 4 (area Fiumarello, Lambro, Mingardo), già andati a gara ed attualmente in fase di aggiudicazione. "Il comparto dei lavori andati a gara oggi riguardano, in particolare, interventi per le reti fognarie dei comuni di Mercato San Severino e Cava dei Tirreni. Stiamo quindi procedendo nell’attuazione del Grande progetto per il risanamento ambientale dei corpi idrici della provincia di Salerno, così come stiamo portando avanti tutti gli altri Grandi progetti: in sei mesi, dal primo giugno di quest´anno, sono stati messi a bando lavori per 350 milioni di euro. "Il lavoro contribuisce all´ulteriore miglioramento del sistema depurativo del fiume Sarno, e dunque è in perfetta sinergia con il Grande Progetto Sarno che invece punta a rendere sicuro il fiume dalle esondazioni", conclude Cosenza. Soddisfazione per la pubblicazione di questo nuovo lotto di lavori è stata espressa dall´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. "Ciò a cui puntiamo - dice - è contribuire in maniera significativa a migliorare la qualità delle acque marino-costiere. Il Grande progetto per il risanamento dei corpi idrici superficiali della provincia di Salerno ha una ricaduta positiva anche sul Golfo di Napoli proprio attraverso l´attuazione dei lavori di questo lotto: infatti, i reflui, attraverso la Cavaiola e la Solofrana, arrivano nel Sarno che sfocia a Castellammare di Stabia. Questo Grande progetto ha un´elevata valenza ambientale: partiamo dalla consapevolezza che per migliorare la qualità delle acque marino-costiere occorre favorire, potenziare, adeguare la depurazione e i sistemi fognari dei territori che incidono con i propri reflui sull´inquinamento dei litorali. I lavori di questo comparto si affiancheranno a quelli previsti per i comuni del Cilento (Ascea, Camerota e Centola-palinuro, ossia l’area del Fiumarello, del Lambro e del Mingardo) e a quelli del comparto Calore, Testene e Alento (Aquara, Agropoli, Giungano, Laurino, Monteforte Cilento e Perdifumo). L´avvio della gara relativa a questo ulteriore comparto dimostra che la Regione Campania sta mantenendo gli impegni e il cronoprogramma." "Andiamo avanti senza sosta", sottolinea il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "La tutela e la protezione dell´ambiente rappresentano una priorità di questa Giunta. Su tutto il territorio regionale stiamo garantendo interventi ed azioni concrete", conclude Caldoro.  
   
   
RIFIUTI, VERTENZA CONSORZI, ASSESSORE CAMPANIA: "ASPETTIAMO RISPOSTA DAL GOVERNO"  
 
Napoli, 2 dicembre 2013 - "Comprendiamo le ragioni dei lavoratori dei consorzi di bacino dei rifiuti della regione campania, e stiamo facendo tutto il possibile, insieme al governo, che ha la competenza assieme ai comuni, per evitare la loro estromissione dal circuito lavorativo." Lo dice l´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano che ha invitato il personale dei Consorzi a mantenere la calma. ""Stiamo andando avanti a tutela dei loro livelli occupazionali. Abbiamo presentato un progetto al Governo proprio per garantire il futuro lavorativo a queste persone e siamo pronti a definirne le modalità attuative. "Si tratta di un progetto dettagliato che garantisce il collocamento del personale dei Consorzi, al momento non utilmente impiegati, per il rafforzamento della raccolta differenziata finalizzato all´osservanza degli obblighi di legge in materia nei 551 Comuni della Regione; la gestione e la vigilanza delle discariche post-operative e dei siti di stoccaggio provvisorio dei rifiuti; la gestione dei nuovi impianti in fase di realizzazione. "Al Governo abbiamo anche rappresentato il grave stato di disagio di lavoratori che attendono il pagamento delle spettanze arretrate dai liquidatori dei Consorzi di bacino e dai Comuni da circa un anno e mezzo", conclude Romano.  
   
   
LOMBARDIA: OK ALLA RISOLUZIONE PER RIDURRE I TERMOVALORIZZATORI  
 
Milano, 2 dicembre 2013 - "Condivido lo spirito della risoluzione approvata in Commissione Ambiente in merito alla progressiva disattivazione degli impianti di termovalorizzazione della Lombardia. Il nuovo Prgr (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti), del cui contenuto i commissari sono già a conoscenza da qualche settimana, contiene già chiare e forti indicazioni in questo senso: non solo, quindi, ci sarà il no a nuovi inceneritori, ma sarà anche segnata una rotta verso la dismissione (graduale e secondo le necessità del territorio lombardo) di quelli esistenti". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi (a Bruxelles per discutere di questioni ambientali con le Direzioni Generali della Commissione Europea) a commento della proposta votata dalla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Lombardia. Decommissioning Opzione Possibile - "Quanto deliberato oggi - aggiunge Terzi - è un ottimo segnale ai cittadini: viene ribadito, ancora una volta e anche dall´opposizione, che la Lombardia non ha bisogno di altri impianti, che il nostro fabbisogno diminuirà sensibilmente e che questo risultato sarà ottenuto grazie alla minor produzione di rifiuti e alla crescita, quantomeno fino al 67% entro il 2020, della raccolta differenziata. La prospettiva del "decommissioning" degli impianti non è un sogno, ma un´opzione possibile se c´è l´impegno di tutti, cittadini e istituzioni". No Alla Rete Nazionale - "Condivido anche - afferma l´Assessore - la posizione di forte contrarietà nei confronti della rete nazionale integrata di incenerimento. Regione Lombardia si opporrà in ogni modo e con ogni strumento, quindi è auspicabile l´appoggio netto dato dalla Commissione. Appoggio che, sono certa, verrà ribadito da tutto il Consiglio. Sarebbe assurdo lavorare per ridurre fino a quasi annullare la necessità di impianti per poi utilizzare quelli lombardi per smaltire i rifiuti di altri".  
   
   
OBIETTIVI REGIONE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI NEL FVG  
 
Fanna, 2 dicembre 2013 - L´attenzione della Regione per l´ambiente e rispetto alle tematiche dello smaltimento dei rifiuti, le prospettive e gli scenari possibili in un quadro legislativo nazionale confuso, che rende necessario un serio approfondimento; l´autosufficienza del Friuli Venezia Giulia in materia di smaltimento. Questi i contenuti dell´intervento dell´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, che ha partecipato all´incontro pubblico svoltosi a Fanna sul tema ´Non bruciare salute e il futuro si deve, si può´ La Regione, ha detto l´assessore Vito, è assolutamente impegnata ad assicurare la massima attenzione ai rifiuti, nell´ottica di ottimizzarne la gestione. E per introdurre un modello di sviluppo generato dalla considerazione che il Friuli Venezia Giulia è già indicata come la terza tra le Regioni virtuose del settore. Un modello, quello ipotizzato da Sara Vito, che prevede la riduzione della produzione dei rifiuti, e l´incentivazione della raccolta differenziata. La quale dovrà essere estesa all´intero territorio regionale. Nel 2014, ha aggiunto l´assessore, la Regione intende aggiornare la legge di settore, introducendo elementi volti alla prevenzione, in particolare per quanto riguarda gli imballaggi. E predisponendo linee guida settoriali atte a consolidare la qualità della politica regionale in materia, che tra l´altro sarà sempre più in linea con le direttive europee. Riduzione del conferimento di rifiuti nelle discariche e grande considerazione anche alla pratica dell´incenerimento degli stessi, anche tenendo conto dell´esistenza di un importante impianto a Trieste: questa dunque la strategia dell´Amministrazione. La Regione, ha soggiunto, si riserva di prendere tempo per i dovuti approfondimenti; che saranno sviluppati attraverso i dati messi a disposizione dall´Arpa. L´agenzia regionale detiene infatti il catasto dei rifiuti del Friuli Venezia Giulia. A conclusione della partecipata riunione, alla quale erano presenti gli amministratori della zona, è stato donato all´assessore Vito un quadretto realizzato con materiale riciclato dai bimbi delle scuole. In precedenza aveva visitato, sempre a Fanna, lo stabilimento Cementizillo, accompagnata dal presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti.