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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Gennaio 2014
FRODE ALIMENTARE: I DEPUTATI EUROPEI CHIEDONO MISURE PER ARGINARE LE DEBOLEZZE NELLA CATENA DI PRODUZIONE  
 
Nella risoluzione non vincolante approvata martedì si evidenzia che i recenti casi di frode alimentare, compresa la vendita di carne di cavallo spacciata per manzo dovrebbero spingere l´Ue a rafforzare i controlli e a rivedere sia il funzionamento della catena di produzione sia la legislazione di etichettatura alimentare. Il Parlamento esprime la sua preoccupazione per l´aumento dei casi di frode alimentare, che sfruttano la debolezza strutturale all´interno della catena di produzione. I deputati sostengono che i rischi di frode alimentare sono aggravati dalla natura complessa e transfrontaliera di questa catena, unitamente al carattere prevalentemente nazionale dei controlli, delle sanzioni e delle misure di applicazione. "Il primo ostacolo consiste nella mancanza di dati comparabili, che rende difficile l´individuazione di un quadro esatto del problema. Tuttavia, stiamo parlando di miliardi di euro e la criminalità organizzata ha chiari interessi al riguardo" ha affermato la relatrice Esther De Lange (Ppe, Nl). "A differenza degli Stati Uniti, l´Unione europea non ha ancora coniato una definizione comune di ´frode alimentare´, questione a lungo irrisolta nelle istituzioni europee. I casi di frode alimentare sono le mele marce che minano gli interessi di tutti gli agricoltori, degli intermediari e di coloro che rispettano le regole e distruggono la fiducia dei consumatori nei prodotti alimentari e nella relativa informazione", ha aggiunto. La sua relazione è stata approvata con 659 voti favorevoli, 24 contrari e 9 astensioni. Test del Dna e indicazione del paese di origine - Nel testo si richiede una definizione armonizzata di frode alimentare a livello europeo e si invita la Commissione a potenziare l´Ufficio alimentare e veterinario dell´Ue (Uav) che conduce le ispezioni. Si richiede inoltre la creazione di una rete europea contro la frode alimentare, proponendo un utilizzo più ampio del test del Dna per impedire qualsiasi tipo di frode. I deputati chiedono controlli più approfonditi sui prodotti alimentari congelati e la stesura di un progetto di legge che renda obbligatoria l´etichettatura di carne e pesce. La tracciabilità sarebbe migliorata, rendendo obbligatoria l´indicazione del paese di origine, inclusi tutti i prodotti trasformati a base di carne. Sanzioni dissuasive - I deputati ritengono che gli Stati membri dell´Ue debbano fissare sanzioni per la frode alimentare che corrispondano almeno a un importo doppio rispetto a quello del vantaggio economico previsto con l´attività fraudolenta e sanzioni penali per i casi di frode che mettano a repentaglio la salute pubblica. Contesto - Tra i recenti casi di frode alimentare evidenziati dai deputati figurano la commercializzazione della carne equina come carne bovina,del sale per disgelo stradale come sale alimentare, ma anche l´utilizzo di alcol al metanolo nei superalcolici e del grasso contaminato da diossina nella produzione di alimenti per animali, oltre alla scorretta etichettatura delle specie ittiche e dei prodotti del mare.  
   
   
EXPO 2015 - SARDEGNA, PARTECIPAZIONE ALL´INSEGNA TRADIZIONI, ECCELLENZE E NUOVO MODELLO SVILUPPO  
 
Dalle tradizioni millenarie all´ambiente incontaminato, dalla qualità della vita al nuovo modello di sviluppo. Sono le direttrici lungo le quali si snoderà la partecipazione della Sardegna all´Expo in programma a Milano da maggio a ottobre 2015. Di questi temi si è parlato in un incontro presso la Presidenza della Regione. Partendo dal tema generale dell´evento ("Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita") la Sardegna proporrà ai 20 milioni di visitatori attesi durante i 6 mesi di iniziative, la sintesi della propria unicità di isola al centro del Mediterraneo. Il racconto dello straordinario patrimonio naturale dell´isola e delle produzioni di eccellenza faranno da filo conduttore, con i cento centenari viventi a fare da testimonial di un passato che vive ancora. E proprio la longevità dove la Sardegna primeggia a livello mondiale sarà il concept centrale della comunicazione, insieme al tema correlato della qualità della vita e delle produzioni, l´orizzonte del nuovo modello di sviluppo dell´isola proiettato verso il futuro. La riunione - cui ne seguirà entro il mese una seconda per completare il quadro delle iniziative e definire il calendario degli appuntamenti - è stata coordinata dall´Agenzia governativa regionale Sardegna Promozione e vi hanno partecipato rappresentanti delle Camere di Commercio di Sassari, Nuoro e Cagliari; di Confindustria, Confapi, Cna, Università, Coldiretti, Confagricoltura, Anci, Sardegna Ricerche, Laore, Centro Regionale di Programmazione, Istituto Superiore Regionale Etnografico, Sardegnait. Si è fatto il punto anche sulle novità emerse nel recente incontro delle Regioni con il Ministero per la Coesione Territoriale e gli organizzatori di Expo 2015, confronto incentrato sull´opportunità per le singole Regioni di usufruire di un finanziamento per l’organizzazione di eventi sui propri territori, prima dell’apertura dell´Expo.  
   
   
FUTURO E CREDIBILITA’ PER PRODOTTI E MARCHI A DENOMINAZIONE D’ORIGINE: LA SICUREZZA ALIMENTARE E LE ARMI SPUNTATE PER LE ATTIVITÀ DI VIGILANZA DEI CONSORZI DEPUTATI ALLA TUTELA  
 
I recenti programmi televisivi e le notizie apparse su molti organi di stampa fanno emergere la necessità di intervenire concretamente per dare nuova fiducia ai prodotti ed ai Marchi a Denominazione di Origine ed al Made in Italy agroalimentare più in generale. Al fine di evitare un possibile effetto "domino" sulla reputazione delle aziende e dei relativi marchi si rende opportuno attuare, senza indugio, un rigido piano di tutela, con azioni incisive, trasparenti e credibili. A Roma presso l’Auditorium Unicef di via Palestro, è in programma il 7 Febbraio 2014 un incontro di formazione, informazione ed aggiornamento, Rivolto a tutti gli operatori del settore dalle produzioni agli organismi di controllo, con l´incontro si fa finalmente luce sulle tematiche afferenti la tutela dei prodotti agroalimentari del Made in Italy e a Denominazione d’origine certificata, senza tralasciare le attività di controllo sui flussi delle importazioni per la “nazionalizzazione” dei prodotti, il falso documentale e le azioni per la lotta alla contraffazione dei prodotti agroalimentari certificati e dei marchi comunitari e aziendali in Italia e all’estero. Particolare attenzione sarà posta sulla Sicurezza Alimentare e la tutela della salute pubblica, con un quadro completo sui possibili rischi sanitari, dai possibili nuovi casi di vino al metanolo, di latte alla melamina o di diossine presenti nel prodotto primario. Una rappresentanza di Agenti Vigilatori con pluriennale esperienza nel contesto, relazionerà inoltre su: “I problemi, le problematiche, le difficoltà operative e funzionali degli Agenti Vigilatori nell’espletamento dei servizi di tutela”. A tal riguardo si approfondiranno le tematiche sul ruolo, i compiti, le funzioni operative ed il riconoscimento giuridico delle diverse tipologie di Agenti Vigilatori dei Consorzi di tutela e le modalità di intervento degli stessi nei vari ambiti della filiera produttiva e commerciale; funzioni, in taluni casi relegate alla sola funzione di segnalazione o di rilevamento prezzi presso le strutture commerciali. Si analizzeranno i compiti e le responsabilità oggettive del personale ispettivo, degli auditors e degli Organismi di Controllo e Certificazione, oltre alle problematiche attuali del settore per la necessaria tutela e rivalutazione della credibilità non solo del marchio comunitario, ma soprattutto dei brand aziendali. Ulteriori info sul sito www.Irvea.org    
   
   
CREDITO PER LE AZIENDE AGRICOLE - FINANZIAMENTI PER 106 MILIONI DI EURO A TASSO AGEVOLATO. IN EMILIA-ROMAGNA IL MAGGIOR INCREMENTO DI ACCESSO AL CREDITO AGRICOLO NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI. LE DOMANDE ENTRO IL 14 MARZO  
 
Bologna - Credito più facile per le aziende agricole dell’Emilia-romagna grazie alla Regione. Su proposta dell’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, la Giunta regionale ha infatti stanziato 1 milione 600 mila euro che permetteranno di abbattere il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1,50 punti percentuali rispetto ai tassi applicati normalmente dalle banche e di attivare un volume complessivo di finanziamenti per circa 106 milioni di euro. Il programma operativo è rivolto all’insieme delle imprese, senza distinzioni tra settori di produzione, attraverso la concessione di un aiuto de minimis sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione richiesti dagli agricoltori alle banche per il tramite degli Agrifidi, gli Organismi di garanzia che operano in agricoltura. Vi è tuttavia una priorità, riservata alle aziende agricole condotte da giovani imprenditori, under 40, così come a quelle che nel corso della precedente campagna agraria hanno già contratto prestito di conduzione in regime de minimis. “Con questo intervento la Regione porta a 8,6 milioni di euro le risorse destinate dal 2008, anno d’inizio della crisi mondiale, ad oggi all´abbattimento del tasso di interesse bancario per il credito d´esercizio – spiega l’assessore Rabboni – ciò significa che attraverso le garanzie degli Agrifidi sono stati attivati prestiti a tasso ridotto per oltre 516 milioni di euro. Grazie a questi interventi regionali una parte importante degli agricoltori emiliano-romagnoli ha potuto reagire alla pesante stretta creditizia messa in atto dalle banche negli ultimi anni. Tanto è vero che le rilevazioni periodiche di Ismea hanno evidenziato che l´Emilia-romagna è la regione che ha registrato il maggior incremento di accesso al credito in agricoltura negli ultimi 5 anni." Una situazione migliore rispetto al resto d´Italia dunque, resa possibile dal dinamismo delle imprese agricole emiliano-romagnole, ma anche dal sostegno della Regione e dal processo di fusione degli Agrifidi che ha portato alla nascita di 3 sole solide realtà interprovinciali in grado di affiancare validamente le imprese nel rapporto con il sistema bancario. La riprova e´ in un tasso di insolvenza pari allo 0,1% del credito attivato attraverso gli Agrifidi che risulta, peraltro, raddoppiato in volume proprio negli ultimi anni. Le imprese potranno presentare domanda al proprio Istituto di credito e all’Organismo di Garanzia di appartenenza fino al 14 marzo 2014. Da 6 mila a 150 mila euro gli importi previsti, per una durata massima di 12 mesi L’importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato attraverso parametri definiti con riferimento alle superfici coltivate, ai capi allevati o alle attività svolte. Sono ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro. Oltre all’abbattimento del tasso di interesse di 1,5 punti percentuali, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dagli Agrifidi nonché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con gli istituti bancari. Come funziona il prestito alle imprese agricole Gli Agrifidi provvedono direttamente all’istruttoria dell’istanza, alla concessione e alla liquidazione del contributo in conto interesse all’impresa beneficiaria, utilizzando le risorse assegnate dalla Regione. I prestiti, che sono a breve termine con durata fino a 12 mesi, coprono le spese che l’imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti. Il sistema degli Organismi di Garanzia agricoli è attualmente costituito, a seguito di alcune fusioni, da tre cooperative che operano a livello interprovinciale. Si tratta degli Agrifidi interprovinciali di Bologna-ravenna-forlì-cesena e Rimini, Parma-piacenza e Ferrara-modena-reggio Emilia./pf Info: Interventi sul credito a breve termine in regime "de minimis" (delibera 2106 del 30 dicembre 2013, pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione n. 11 del 13 gennaio 2014) http://agricoltura.Regione.emilia-romagna.it/aiuti-agevolazioni/doc/normativa/interventi-sul-credito-a-breve-termine-in-regime-de-minimis/interventi-sul-credito-a-breve-termine-in-regime-de-minimis    
   
   
MILANO - EXPO E RISCHIO CRIMINALITÀ, PREOCCUPAZIONE DEI MILANESI  
 
Rischio criminalità, una preoccupazione italiana (per uno su cinque). E se tra i milanesi il 22,5% è preoccupato per le infiltrazioni della criminalità, tale percentuale scende al 4,6% all’estero. Expo, per i milanesi un business, ma per gli stranieri una vacanza (con shopping). Per sette milanesi su dieci, Expo è soprattutto una opportunità economica (per creare partnership internazionali: 18,4%, per business: 16,4%, per infrastrutture: 19%, per lavoro per i giovani: 14,2%) mentre per chi scrive dall’estero prevale come prima segnalazione turismo e shopping (29,1%). La grande maggioranza vede rosa quando si parla di Expo 2015: il 75,2% di stranieri e il 75,3% dei milanesi che discutono su Expo in rete pensano che sia una opportunità per Milano. Sono questi i dati che emergono da una analisi effettuata su 3 mila messaggi postati su Twitter da utenti milanesi nel corso di maggio 2013 e su 1.200 blog in lingua inglese pubblicati all’estero tra metà maggio e metà giugno dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Voices from the Blogs ( http://voicesfromtheblogs.Com/ ), spin-off dell’Università degli Studi di Milano che si occupa di analizzare i social media.  
   
   
LATTE, LOMBARDIA: BENE FIERAGRICOLA, DEFINIAMO IL PREZZO  
 
Milano - "Ritengo che Fieragricola, vetrina internazionale dedicata al comparto primario, sia la sede ideale per la convocazione del Tavolo sul latte, come ha detto anche il presidente di Veronafiere Ettore Riello. In una fase di estremo dinamismo per l´agricoltura, alle prese con l´applicazione della Pac sul territorio, è indispensabile dare certezze agli imprenditori agricoli". È il commento dell´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, relativamente all´invito di Fieragricola a discutere a Verona il rinnovo del contratto del prezzo del latte. Chiudere Fase Incertezza - "Da tempo sollecito la convocazione delle parti, allevatori e industriali, affinché non si ripeta la situazione di ´vacuum´ che, nel 2013, portò i produttori di latte a conferire il latte senza alcun riferimento dalla fine di aprile alla fine di luglio" afferma Fava. "Mi fa piacere che da Verona, che gravita nella Macroregione agricola del Nord per la produzione di latte, sia giunto tale invito, insieme alle indicazioni sull´andamento dei mercati fornite da un gruppo di analisi prestigioso come Clal - prosegue l´assessore -. Non sono l´unico che si preoccupa per una filiera come quella del latte, in grado di esprimere, nel Nord, 27 formaggi Dop".  
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA A MALTA PER INCONTRO GOVERNO LOCALE SU ACCESSO BARCHE ITALIANE IN ZONA DI PROTEZIONE  
 
 “Un incontro cordiale, propositivo, all’insegna della cooperazione”. Commenta così la Federcoopesca-confcooperative, l’incontro che una delegazione dell’associazione, tra cui il direttore Gilberto Ferrari e il consigliere Nino Accetta, ha avuto oggi con il governo maltese. Al centro del dibattito, la possibilità per le imprese di pesca che operano in quella zona del Mediterraneo, di poter accedere alla zona di protezione di pesca, istituita da Malta tra le 12 e le 25 miglia nautiche dalla costa. L’associazione precisa che non si tratta di acque territoriali maltesi, ma di uno spazio acqueo oggetto di una gestione speciale, in virtù dell’articolo 21 dell’atto di adesione di Malta all´Unione europea, che ha consentito di modificare alcuni regolamenti sulla pesca, tra cui il Regolamento sul Mediterraneo, al fine di adottare le misure di conservazione necessarie per le acque intorno a questo Stato.“ci siamo confrontati con un interlocutore attento, disponibile a trovare insieme possibili soluzioni, per poter consentire l’accesso in una zona di pesca protetta, nel pieno rispetto di quelle che sono le esigenze di tutela” prosegue Ferrari nel precisare che per i pescherecci nazionali, che operano soprattutto nelle acque della Sicilia meridionale, queste limitazioni costituiscano un serio problema, soprattutto perché il limite delle 25 miglia è molto prossimo in alcuni punti al limite delle acque territoriali italiane. “Il dialogo avviato oggi ci lascia ben sperare non solo per la risoluzione del problema ma anche per l’avvio di forme di cooperazione fra i due paesi, anche nel quadro della nuova politica comune della pesca”.  
   
   
´WORLD EXPO TOUR´: MARONI PARTE DA BARCELLONA  
 
Milano - Rafforzare il rapporto fra Lombardia e Catalogna e condividere il percorso di avvicinamento all´Expo di Milano 2015. Sono questi gli obiettivi della missione istituzionale del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a Barcellona. Giovedì 16 e venerdì 17 gennaio la capitale catalana ospiterà infatti la prima tappa del ´World Expo Tour´, il programma di iniziative, eventi e incontri finalizzato a promuovere l´Esposizione universale che si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, dal tema ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´. Promozione Di Expo 2015 - Regione Lombardia e Camera di Commercio italiana a Barcellona presenteranno questo grande evento alle Istituzioni locali, alle imprese e alla comunità al Museu Nacional d´Art de Catalunya, giovedì alle ore 18. L´incontro è aperto alla stampa e comincerà con il saluto del console generale d´Italia a Barcellona Stefano Nicoletti. Sono previsti gli interventi del presidente Maroni, del presidente della Camera di Commercio italiana a Barcellona Emanuela Carmenati, del presidente della Camera di Commercio di Barcellona Miquel Valls i Maseda, del segretario per l´Impresa e la Competitività del Governo della Catalogna Pere Torres i Grau e di Roberto Arditti, direttore Affari Istituzionali di Expo 2015. Seguirà il ´Momento italiano´, dedicato alla business community. La Dichiarazione Di Milano - Con la Catalogna è in programma un tavolo di lavoro sui contenuti di Expo 2015. Venerdì mattina alle 10.30, nella sede dell´Assessorato all´Agricoltura, Allevamento, Pesca, Alimentazione, Ambiente della Generalitat de Catalunya, Regione Lombardia, con la partecipazione di Coldiretti Lombardia, presenterà e discuterà con gli interlocutori catalani lo schema di documento sulla lotta alla contraffazione alimentare, che sarà proposto ai Paesi e alle Regioni durante l´Esposizione universale. Quattro Motori D´europa - La Lombardia ha con la Catalogna un partenariato di lunga data, sviluppato in particolare all´interno dell´associazione ´Quattro Motori per l´Europa´, che comprende anche Rhone Alpes e Baden Wurttemberg, di cui il governatore lombardo ha assunto la Presidenza. In questo contesto si colloca l´incontro del presidente Maroni con il presidente della Catalogna Artur Mas, in programma venerdì al Palau della Generalitat, che concluderà la visita istituzionale del presidente della Lombardia a Barcellona. Delegazione - Il presidente Maroni sarà accompagnato a Barcellona da una delegazione regionale composta da: Gianni Fava, assessore all´Agricoltura; Fabrizio Sala, sottosegretario a Expo 2015 e all´Internazionalizzazione delle imprese; Dario Galli, delegato allo Sviluppo di progetti speciali a livello macroregionale. Parteciperanno inoltre la Camera di Commercio di Varese, con il presidente Renato Scapolan, e Coldiretti Lombardia, con il presidente Ettore Prandini.  
   
   
IMPRESE GIOVANI, LOMBARDIA: 600.000 EURO A 35 AZIENDE  
 
Milano - L´assessorato all´Agricoltura della Lombardia ha assegnato oltre 600.000 euro a 35 aziende agricole attive sul territorio regionale, per favorire l´insediamento dei giovani imprenditori, come previsto dalla Misura 112 del Programma di sviluppo rurale (Psr). Nei giorni scorsi la Direzione generale Agricoltura ha approvato il riparto delle risorse finanziarie alle Amministrazioni provinciali lombarde relative alle domande presentate fra il 1 giugno e il 15 ottobre 2013. Le richieste risultate ammissibili a finanziamento sono già state finanziate. Serve Il Ricambio - "Regione Lombardia favorisce l´insediamento dei giovani nelle aziende agricole - ha dichiarato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava -, assecondando le esigenze di ricambio generazionale in un comparto, come quello agricolo, che costituisce la spina dorsale dell´agroalimentare lombardo". Fava non nasconde che il settore "necessita un´accelerazione, alla luce anche del fatto che oltre un terzo degli agricoltori ha più di 65 anni, mentre gli imprenditori under 35 non arrivano al 10 per cento. Nel Psr che la Lombardia sta predisponendo prevediamo di implementare la dote per i giovani, in linea anche con la riforma della Pac varata da Bruxelles".  
   
   
IL LEONE E IL DRAGONE. IL VINO VENETO E LA CINA  
 
Venezia - “Il Dragone e il Veneto. Le opportunità per il nostro vino sul mercato cinese” è il tema del terzo e ultimo appuntamento del Trittico Vitivinicolo 2013, in programma per mercoledì 22 gennaio prossimo a Lonigo, in provincia di Vicenza, nella sede della Cantina dei Colli Berici – Gruppo Collis. L’iniziativa, promossa da Europe Direct Veneto – Sportello europeo di Veneto Agricoltura – Ufficio Stampa, d’intesa con Regione e Avepa, si focalizzerà sui risultati della vendemmia dello scorso anno, chiudendo il cerchio sull’enologia della passata annata agraria dopo i due incontri di giugno (sull’andamento delle uve) e di settembre (previsioni vendemmiali). Nell’occasione si parlerà soprattutto di export, dove i vini del Veneto primeggiano in maniera assoluto a livello nazionale (nel 2013 circa il 32 per cento del totale italiano, per un valore che si aggira sul miliardo 600 milioni). Saranno approfondite in questa cornice, alla luce anche dell’incontro sull’export agroalimentare in Cina in programma nella sede di Confindustria Vicenza il giorno precedente, martedì 21 gennaio, le potenzialità e le opportunità offerte all’enologia regionale dal mercato cinese. Nel grande Paese asiatico l’export di vini veneti supera di poco (dati 2012) il valore di 11 milioni di euro complessivi, a fronte di un export del vino veneto che nello stesso anno è stato complessivamente di poco inferiore al miliardo 444 milioni. Quello cinese, il più grande mercato al consumo del mondo, assorbe dunque poco meno dello 0,7 per cento del totale del vino veneto esportato, che invece avrebbe là grandi possibilità. I lavori, che saranno introdotti dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, vedranno le relazioni del responsabile regionale di settore Giuseppe Catarin, di Luca Furegon di Avepa, della responsabile della Direzione Sistema Statistico Regionale Maria Teresa Coronella, mentre sul tema “La Cina, una opportunità per il vino veneto”, interverrà Thomas Albert Rosenthal della Fondazione Italia Cina. Per maggiori informazioni sull’incontro ci si può rivolgere a europedirect@venetoagricoltura.Org ; tel.: 049 8293716. Il programma dell’incontro è scaricabile dalla pagina: http://www.Venetoagricoltura.org/basic.php?id=4847