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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Gennaio 2014
"SICUREZZA INFORMATICA IN MATERIA DI PETROLIO E GAS"  
 
Oslo, 16 gennaio 2014 - Il 3 e 4 giugno 2014 si svolgerà a Oslo, in Norvegia, una conferenza sulla "Sicurezza informatica in materia di petrolio e gas" (Oil and Gas Cyber Security). Entro il 2018 l´industria del petrolio e del gas spenderà fino a 1,37 miliardi di euro per la sicurezza informatica. La maggiore domanda di proteggere un´industria globale da molti miliardi di dollari riceve impulso dalla sempre crescente minaccia informatica in tutto il globo. Questo evento fornirà una piattaforma per apprendere i principali studi di caso industriali di chi opera nel campo del petrolio e del gas oltre che per comprendere quali sono le loro necessità e requisiti operativi. Le aree di discussione chiave si incentreranno sulle nuove tecnologie per rispondere alle minacce e alla gestione delle informazioni nell´era digitale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Smi-online.co.uk/energy/europe/conference/oil-and-gas-cyber-security-nordics    
   
   
ENERGIA: A LEVANE PER IL NUOVO IMPIANTO DI COGENERAZIONE  
 
Firenze 16 gennaio 2014 - L´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, partecipa giovedì 16 gennaio, all´inaugurazione di un nuovo impianto di cogenerazione a Levane, nel comune di Montevarchi. L´impianto rappresenta una delle realizzazioni pratiche a seguito del protocollo d´intesa siglato dalla Regione Toscana e da Uncem per valorizzare la filiera bosco-legno-energia. La cerimonia è prevista per le 10. Saranno presenti, oltre all´assessore salvadori, il sindaco di Montevarchi, Francesco Maria Grasso, e il presidente della provincia di Arezzo, Roberto Vasai.  
   
   
MILANO: SPECIALE MINI IMU LA SCADENZA PER IL PAGAMENTO DELL´IMPOSTA È IL 24 GENNAIO. TUTTE LE INFORMAZIONI  
 
Milano, 16 gennaio 2014 - I tanti interventi normativi, decisi dal Governo ancora pochi giorni fa, stanno provocando in tutta Italia disagi per i contribuenti, che si trovano a dover effettuare i pagamenti in pochi giorni, e per le amministrazioni comunali, che sono impegnate a supportare i cittadini nella determinazione dei conteggi per i pagamenti. Il prossimo 24 gennaio scade il termine per il pagamento della cosiddetta “Mini-imu”, la parte residuale della seconda rata dell’Imu 2013 (l´imposta sugli immobili). Chi Paga - a) Gli immobili adibiti ad abitazione principale (esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e relative pertinenze (nella misura massima di un´unità per ciascuna delle categorie catastali C/2, C/6, C/7, cioè un solo box auto, una sola cantina, ecc.). Si considera direttamente adibita ad abitazione principale l´unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. B) Le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché gli alloggi regolarmente assegnati dagli Iacp o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli Iacp. C) L’abitazione coniugale assegnata ad uno dei coniugi a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio. D) L’abitazione posseduta, e non concessa in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia. E) i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, di cui all´articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 201 del 2011, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola f) i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all´articolo 13, comma 8, del decreto-legge n. 201 del 2011. Come Si Calcola. Modalità Di Pagamento - Per la “Mini-imu” (esattamente come per le precedenti imposte legate alla proprietà immobiliare) il pagamento avviene in autoliquidazione, ossia il Comune Non invia bollettini di pagamento a casa. Il Comune di Milano, per aiutare i cittadini nel calcolo, ha messo a disposizione un Calcolatore Online (clicca qui). Lo strumento, rapido e immediato, che permette di quantificare l’importo e stampare direttamente il modulo F24 per il pagamento dell´imposta. Attenzione! Se il calcolo risulta minore di 12 euro la Mini Imu non è dovuta! Il Ministero dell’Economia e Finanze ha pubblicato un utile vademecum sulla “Mini Imu”. Lo potete trovare qui. Maggiori Informazioni http://www.Comune.milano.it/portale/wps/portal/cdm?wcm_global_context=/wps/wcm/connect/contentlibrary/ho%20bisogno%20di/ho%20bisogno%20di/imu_novita2013&categid=com.ibm.workplace.
wcm.api.wcm_category/it_cat_bisogni_12_05/488b09804b1
caf49ac90ecd7dfa2f042/published&categ=it_cat_bisogni
_12_05&type=content#par21
 
 
   
   
PARTE IN SARDEGNA SPERIMENTAZIONE SPORTELLO UNICO EDILIZIA (SUE)  
 
Cagliari, 16 gennaio 2014 - Oggi alle 10, nella sala riunioni dell´Assessorato dell’Industria in viale Trento, partirà la sperimentazione dello Sportello Unico per l’Edilizia (Sue) coi Comuni selezionati ed ammessi alla fase pilota: Alghero, Nuoro, Olbia, Quartu Sant’elena, Selargius, Burcei, Oristano, Sant´antioco, Valledoria e l´Unione dei Fenici, che associa alcuni piccoli comuni dell’Oristanese. Il progetto parte, congiuntamente con l’Assessorato degli Enti Locali, attraverso l’utilizzo in riuso gratuito del software gestionale delle pratiche Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) e del complesso degli strumenti e delle funzionalità già ampiamente in uso presso tutti i Comuni della Sardegna, tra queste la modulistica digitale, l´help desk ed il portale dedicato. "Questa iniziativa conferma la flessibilità e l´interoperabilità del sistema realizzato dall´Assessorato in materia di Suap - ha sottolineato l’assessore Liori - Tanto da essere stato premiato a Napoli in occasione dello Smau (Salone Macchine e Attrezzature Ufficio), la principale fiera italiana dedicata all´Information & Communications Technology, dove per il progetto Suap la Regione è stata insignita del Premio "eGovernment: i campioni del riuso" quale migliore progetto di eGovernment del 2013, per la concessione in riuso alla Regione Calabria". "Il software di gestione telematica delle pratiche Suap, la modulistica unica ed il know how nell´assistenza agli uffici comunali ed agli utenti della Pubblica Amministrazione si sono già rivelati perfettamente flessibili ed adattabili a diversi contesti normativi ed amministrativi, perciò si prevede una buona riuscita della fase sperimentale Sue - ha aggiunto Liori - Ciò consentirà di estendere, questa volta ai non imprenditori, la semplificazione delle procedure e la riduzione dei costi già realizzata con successo nei procedimenti per l’avvio e lo sviluppo di impresa di competenza dello Sportello unico per le attività produttive". Nella prima riunione saranno definiti i procedimenti da inserire nella nuova piattaforma, le modalità di accompagnamento ai Comuni, la modulistica ed il concreto avvio delle attività. Il buon esito della sperimentazione determinerà l’estensione e l’utilizzo della piattaforma Sue da parte di tutti i Comuni della Sardegna con l’integrazione tra Suap e Sue.  
   
   
EMERGENZA ABITATIVA: IL PIANO STRAORDINARIO DELLA REGIONE LAZIO TRA GLI INTERVENTI MESSI IN CAMPO IL RECUPERO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO E UN PIANO SPECIFICO PER ROMA  
 

Roma, 16 gennaio 2014 - La Regione interviene con un piano straordinario per affrontare l’emergenza abitativa che coinvolge tanti cittadini del Lazio e in particolare a Roma, “per dare una risposta a tante famiglie che hanno bisogno di una casa”, ha spiegato il presidente, Nicola Zingaretti. Cosa prevede il piano? Utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico. La rigenerazione urbana sarà sostenuta in primo luogo a partire dal patrimonio regionale. Acquisizione di immobili dai privati, che avverrà a prezzi controllati. Un piano per Roma. L’obiettivo è quello di creare le condizioni per superare al meglio la situazione di particolare difficoltà che sta vivendo la città. 257 milioni di euro il totale delle risorse che la Regione investirà per questi interventi. L’80% di queste sarà destinato al piano per l’emergenza di Roma. Entro due mesi sarà individuato il patrimonio immobiliare attraverso cui affrontare questa emergenza. Ci saranno confronti con il Comune di Roma, le Ipab, le Ater, l’Agenzia del Demanio, le altre amministrazioni e gli enti pubblici. E nel frattempo si procederà con l’analisi delle situazioni più problematiche presenti in regione. “Con la delibera di oggi abbiamo compiuto un passo importante – ha detto Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente - Si tratta di un atto che si affianca ad altre iniziative già poste in essere nel bilancio già approvato”. “Una risposta seria e innovativa all’emergenza casa che affligge in particolare la città di Roma – ha detto il vicepresidente, Massimiliano Smeriglio - La Regione partirà proprio dal suo patrimonio per l’individuazione degli immobili. Un modo per favorire la rigenerazione urbana senza ulteriore consumo del territorio”. Se vuoi leggere il Piano Straordinario per l´emergenza abitativa clicca qui http://www.Regione.lazio.it/binary/
rl_main/tbl_news/piano_straordinario_emergenza_abitativa.pdf

 

 
   
   
RIQUALIFICAZIONE URBANA, DA REGIONE UMBRIA 150MILA EURO PER COMPLETAMENTO RECUPERO EX CONVENTO DEGLI SCIRI A PERUGIA  
 
Perugia, 16 gennaio 2014 - La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore alla Riqualificazione urbana Silvano Rometti, ha assegnato al Comune di Perugia un finanziamento integrativo di 150mila euro per il completamento del recupero dell´ex convento degli Sciri. L´intervento, nell´ambito del programma di riqualificazione urbana "Puc 2" del Comune di Perugia ammesso a finanziamento dalla Regione Umbria nel 2009, prevede la realizzazione di dodici alloggi, destinati ad altrettante giovani coppie, con contratti di locazione a canone concordato. Il costo del recupero, stimato in oltre 3 milioni e 600mila euro, è stato finanziato con 1 milione e 235mila euro dalla Regione Umbria, a valere sulle risorse regionali destinate all´edilizia residenziale pubblica, e per circa 2 milioni e 400mila euro dall´Ater Umbria, l´Azienda regionale di edilizia residenziale. Nel corso dei lavori, sono emerse opere non prevedibili in fase progettuale che hanno aumentato il costo di circa 300mila euro. La Giunta regionale ha pertanto stabilito di integrare il finanziamento, destinando a questo scopo risorse residue derivanti dall´accordo di programma sottoscritto con il Ministero delle Infrastrutture per la rimodulazione degli interventi residenziali. "Con il recupero dell´antico convento - sottolinea l´assessore Rometti - verrà rivitalizzata e valorizzata un´area del centro storico del capoluogo umbro, restituendola alla fruibilità di residenti e turisti. Proprio per la qualità e la finalità dell´intervento di recupero e riutilizzo dell´edificio, abbiamo destinato un ulteriore finanziamento al Comune di Perugia affinché sia assicurata la piena realizzazione del programma di riqualificazione".  
   
   
FONDO AFFITTI, LOMBARDIA: IL GOVERNO NON BOCCIA LA DELIBERA  
 
Milano, 16 gennaio 2014 - "Il Governo boccia la Regione? Non è così. Il Fondo sostegno affitti non è discriminante e il requisito della residenza (10 anni in Italia o 5 nella Regione, ndr) è previsto da una legge nazionale (la n.133/2008). Vorrebbe dire che il Governo boccia se stesso". Lo ha spiegato l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità della Regione Lombardia Paola Bulbarelli, presentando un´informativa al riguardo alla Giunta. Requisiti Necessari - "Trovo invece discriminate - ha proseguito l´assessore - il parere che ci è giunto dall´Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), che vorrebbe aprire indistintamente la possibilità di accedere al Fondo sostegno affitti. E´ giusto sapere in maniera chiara la situazione della famiglie. Servono dei requisiti, servono dei controlli. Addirittura ci si rifà alla legge 431 del 1998 per l´accesso all´abitazione, che prevede ´per gli immigrati il possesso del certificato storico di residenza da almeno 10 anni nel territorio nazionale, ovvero da almeno 5 anni nella medesima regione´". "In Lombardia questo requisito - ha detto ancora Bulbarelli - è stato introdotto a partire dal bando del 2009 ed è rimasto in tutti quelli successivi. Per quanto riguarda i controlli (l´Unar vorrebbe che non li facessimo?) i Comuni prevedono controlli a campione, in linea con le normative in tema di autocertificazione e ulteriori controlli per i casi più problematici". Controlli - In particolare, la delibera regionale n.365 prevede controlli per le dichiarazioni che presentino redditi Isee-fsa inferiori al canone di locazione annuo. Possono essere inoltre effettuati su casi specifici e a campione, ad esempio: a) nel caso di istanze contenenti informazioni con forte grado di complessità (dati tecnici catastali, dati reddituali, indicazioni inerenti la qualità dell´alloggio condotto in locazione ecc); b) istanze e certificazioni con un notevole grado di criticità (dichiarazioni rese da soggetti diversi dalla persona titolare del rapporto di locazione, da soggetti aventi diversa entità linguistica, situazione di lavoro saltuario, mutabile o mutata composizione del nucleo familiare e altro). In ogni caso il controllo puntuale delle dichiarazioni deve essere effettuato ogni qualvolta sorgano dubbi sulla veridicità del loro contenuto. Il Comune deve inoltre sottoporre a controllo a campione un numero minimo pari al 20 per cento delle pratiche ammesse al contributo economico. "Questo a tutela dei cittadini - ha concluso Bulbarelli -, di tutti i cittadini".  
   
   
MARONI: ACCORDO CON GDF PER PREVENIRE MALAFFARE  
 
 Milano, 16 gennaio 2014 - "Vogliamo avere più trasparenza nella gestione dei fondi pubblici, che vanno spesi bene e, naturalmente, con più efficacia: vogliamo investire nella prevenzione, per evitare il malaffare. Come Regione abbiamo tutto l´interesse a gestire bene i soldi pubblici, per questo ho fortemente voluto la sottoscrizione di questo protocollo con la Guardia di Finanza. Questa azione comune servirà anche a mitigare gli impatti dell´attività di controllo nei confronti delle aziende e dei privati, azione di controllo che deve esserci, ma che deve essere mirata ed efficace e non invasiva come purtroppo è accaduto qualche volta in passato". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nella conferenza stampa tenutasi a Palazzo Lombardia al termine della firma del Protocollo quadro di intesa tra Regione Lombardia e Guardia di Finanza. Un protocollo finalizzato a migliorare l´efficacia complessiva del sistema dei controlli in materia di finanziamenti, contributi ed erogazioni pubblici e a mitigare gli impatti dell´attività di controllo nei confronti di imprese, persone fisiche ed enti beneficiari di erogazioni pubbliche. Gestione Esemplare Della Spesa Pubblica - "Sono particolarmente soddisfatto per questa intesa - ha proseguito Maroni -, perché la Regione ha tutto l´interesse a garantire la massima trasparenza nella gestione spesa pubblica e nell´utilizzo e nell´erogazione dei fondi pubblici e voglio che la Lombardia diventi un punto di riferimento al riguardo, sia al proprio interno sia all´esterno, ovvero verso chi usufruisce di questi fondi". "E´ fondamentale - ha precisato il presidente - che questa forma di leale collaborazione tra la Regione e la Guardia di Finanza, basata anche su un costante scambio di informazioni e su un tavolo dedicato a monitorare il funzionamento del protocollo, possa diventare un nuovo modello di intervento, non solo nell´ottica della repressione del malaffare, ma anche in quella della prevenzione". Mitigare Impatto Controlli Verso Privati - "Un altro scopo importante di questo protocollo - ha illustrato Maroni - è quello di mitigare l´impatto dei controlli verso i privati, controlli che, ovviamente, vanno fatti proprio nell´interesse delle imprese oneste, ma attraverso un´azione mirata e più efficace, per prevenire e reprimere il malaffare e questo protocollo è quello che serve". "Questa intesa - ha concluso il presidente - rappresenta una novità importante, che apre uno scenario nuovo e utile per la spesa pubblica".  
   
   
CONTROLLO IN UN LABORATORIO CINESE NEL RODIGINO, IL PRESIDENTE ZAIA: “TOLLERANZA ZERO CONTRO QUESTI PRODUTTORI DI IRREGOLARITÀ”  
 
Venezia, 16 gennaio 2014 - “Non era un laboratorio tessile, ma una struttura in grado di produrre una serie di illegalità e irregolarità senza fine: lavoratori in nero, mancanza di documentazione, abusi edilizi, donne in gravidanza al lavoro. Contro chi non rispetta le regole servono il pugno duro e la tolleranza zero, perché non vogliamo che nei nostri territori si formino delle vere e proprie Chinatown”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta il controllo nel laboratorio tessile cinese di Santa Maria Maddalena, in provincia di Rovigo. “Il lavoro messo in campo dalle forze dell’ordine – spiega Zaia – è straordinario e come in questo caso è stata impegnata una vera e propria task force composta da ispettorato del lavoro, personale della guardia di finanza, della polizia locale e dei vigili del fuoco che ha smantellato questa attività irregolare. Agli uomini e alle donne impegnati nei controlli vanno i miei complimenti perché con il loro lavoro dimostrano ancora una volta che il Veneto è un laboratorio di legalità”. “Negli ultimi mesi – conclude il Presidente – nel rodigino sono stati ottenuti risultati importantissimi. È questa la strada giusta per contrastare un fenomeno pericoloso e che inquina il nostro sistema produttivo. In un momento difficile come quello che sta attraversando la nostra economia, queste azioni sono fondamentali per tutelare tutti quei imprenditori che lavorano onestamente rispettando le regole”.  
   
   
PIOMBINO, ROSSI: "IL GOVERNO BATTA UN COLPO. REGIONE AL FIANCO DEI LAVORATORI"  
 
Firenze 16 gennaio 2014 - "Il Governo nazionale deve dotarsi di un piano industriale per l´acciao che disegni un ruolo per Piombino. Penso che Piombino abbia tutte le carte in regola. Chiediamo quindi all´Esecutivo come intenda rilanciare questo polo. Non ho sentito dal ministro Zanonato una proposta chiara. La domanda che vaga nell´aria come un fantasma è: quale è la politica? Questo è il punto, il resto viene di conseguenza". E´ l´appello che il presidente Enrico Rossi ha lanciato ieri nel suo intervento durante la seduta speciale del Consiglio regionale dedicata alle acciaierie di Piombino. "C´è già il piano industriale elaborato dall´Europa - ha spiegato Rossi - che rilancia l´acciaio e che indica Piombino quale polo siderurgico. Quel piano è buono, ma debole nelle sue esplicitazioni concrete. In sostanza dice che l´Europa deve decidersi per il rilancio dell´acciaio, che senza acciaio non c´è industria, senza industria non c´è sviluppo. Che deve decidersi se per i suoi settori trainanti, auto e edilizia, vuole essere dipendente dalla Cina o dagli Stati Uniti oppure, puntando sulla qualità, vuole avere le sue eccellenze. Allora se l´Europa ha detto questo, il governo nazionale deve essere il nostro riferimento". "La Regione vuole riconvertire e rilanciare il polo siderurgico - ha poi continuato - anche con il contributo pubblico che arriva grazie ai fondi comunitari. Domani firmeremo un protocollo con il Ministero dell´Industria, nato sotto l´egida del premier Letta e anche sotto lo stimolo del presidente Napolitano, che ringrazio. Metteremo a disposizione diverse decine di milioni perché il nuovo acquirente si impegni non solo a fare il forno elettrico ma anche il Corex, un impianto di tecnologia avanzata che permetterà a Piombino di fare quel salto di qualità capace di renderlo competitivo in ambito nazionale e internazionale. Ma adesso tocca al governo nazionale, che deve sposare con un pronunciamento chiaro il progetto di riconversione industriale. Dopodiché dovrà entrare in gioco il mercato, per trovare un imprenditore (c´è un imprenditore disposto a fare questa scommessa?) che, dotato di tutti gli strumenti necessari, si dedichi al rilancio". "Al governo, che finora si è impegnato, e con il quale si sono fatti passi avanti, diciamo che abbiamo bisogno di certezze e chiediamo di fare di più. Sono sereno che faccia così? No, e quindi lavoratori fanno bene a continuare a lottare e noi staremo al loro fianco. Le nostre non sono pretese assistenzialistiche, come è stato detto da qualche parte, non è così. Ci sono azioni da intraprendere e scelte da compiere. Se dovessimo perdere questa partita – ha concluso il presidente Rossi - sarebbe un disastro per Piombino, per la Toscana, ma anche per il Paese".  
   
   
CERVED E INFOCERT: IL 2014 CELEBRA LA NASCITA DI QUESTE DUE REALTÀ  
 
Roma, 16 gennaio 2014 - Cerved e Infocert: il 2014 celebra la nascita di queste due grandi realtà innovative legate al sistema delle Camere di Commercio italiane. Padova si conferma “pioniera” di innovazione e spinta competitiva per le imprese. Fernando Zilio: “La grande intuizione di Mario Volpato, che nel 1974 ha fondato la Cerved, è ancora oggi testimonianza e dimostrazione di come le Camere di Commercio siano storicamente gli unici Enti in Italia che fanno innovazione vera al servizio delle imprese e dello sviluppo economico. Padova in questo è stata artefice di una vera rivoluzione innovativa sin dagli anni Settanta”. Quella mattina del 20 dicembre 1974, quando alla Camera di Commercio di Padova il notaio Luigi Cattaneo stese l’atto costitutivo di Cerved (oggi Infocamere), forse nessuno degli allora protagonisti, in primis lo storico presidente della Camera di Commercio di Padova Mario Volpato, unico e vero “padre” della Cerved Spa, pensava che quella nuova realtà avrebbe rivoluzionato il modo di elaborare i dati informatici del sistema camerale italiano, diventando esempio di innovazione concreta per l’Italia ed anche per altri Paesi europei. Da allora sono passati 40 anni. Per questo la Camera di Commercio di Padova ricorda l’importanza di quella “nascita”. Sbocciata appunto nel 1974, Cerved Spa (Centri Elettronici Reteconnessi Valutazione Elaborazione Dati) gestisce la rete nazionale di informatica delle Camere di Commercio italiane ed è testimonianza di come Padova -grazie al suo ente camerale- sia stata terra di innovazione sin dagli anni Settanta del secolo scorso. “A partire dal 1974 Cerved dà il via all’interconnessione dei dati e alla gestione degli archivi informatici delle Camere di Commercio quando ancora internet e la Rete, come la conosciamo tutti oggi, non esisteva -dichiara il presidente Fernando Zilio- ed in questo la Camera di Commercio di Padova ha assunto il ruolo di pioniera dell’innovazione al servizio delle imprese e anche degli enti amministrativi grazie al suo ex presidente Volpato, che sin dagli anni Settanta è riuscito ad abbattere - con idee di innovazione radicale - quegli steccati e campanilismi che ancora oggi impediscono al nostro Paese di crescere. Cerved diventa infatti il massimo distributore di informazioni economiche on line in Italia ed uno dei maggiori al mondo”. Un’idea, quella di Volpato, che ha creato un mercato: quello dell’informazione economica. La nascita padovana di Cerved, che sin dall’inizio ha il suo quartier generale nel cuore della Zip e dalla quale successivamente nacque la società Engineering (siamo nel 1980), una società di software nella quale fluiscono le attività di progettazione e di innovazione della Cerved, porta alla realizzazione di una immensa infrastruttura nazionale che serve anche al tessuto locale delle diverse Camere di Commercio, anticipando quindi di un quarantennio il concetto di “piattaforma glocal”. Altro grande spin off realizzato a Padova e al servizio del sistema camerale italiano in termini di innovazione, è stata appunto la società Engineering, fondata nel 1980: in oltre 30 anni, da Padova a Piazza Affari, al mondo. In quell’anno, quando è stata fondata questa società di ingegneria informatica, l’informatizzazione in Italia muoveva ancora i primi passi. “Ciò dimostra -commenta il presidente Zilio- come nella logica del fare il sistema camerale italiano oggi messo in discussione dal segretario del Pd Matteo Renzi, abbia davvero anticipato i tempi del progresso, fornendo a più riprese innovazione concreta e un sistema di servizi a rete al sistema economico e sociale nazionale. La storia delle Camere di Commercio italiane dimostra come esse, grazie a queste importanti intuizioni, siano da stimolo per garantire innovazione e sviluppo di nuove tecnologie sia su aspetti amministrativi, sia per accompagnare le imprese sui mercati fornendo strumenti utili alla loro competitività”. Vanno in questa direzione gli ultimi strumenti operativi messi in campo dalla Camera di Commercio di Padova: dalla dematerializzazione alla firma digitale, al Suap e alla nuova firma grafometrica su tablet, che ha visto l’ente padovano primo in Italia ad utilizzarla per la semplificazione e la dematerializzazione di tutti i documenti informatici “sposando” uno strumento operativo che guarda al futuro: le tecnologie Google. E proprio domani e venerdì 17 gennaio a Padova si tiene anche la convention nazionale di Infocert Spa, la società collegata al sistema camerale italiano, di cui è presidente Fernando Zilio. “Anche questa realtà -dichiara proprio quest’ultimo- è un esempio di come Padova sia stata terra d’avanguardia su più fronti, grazie alla sua Camera di Commercio. Infocert è il primo Ente Certificatore per la firma digitale in Italia, leader di mercato per i processi di conservazione sostitutiva dei documenti a norma di legge e per i servizi di Posta elettronica certificata (Pec)”. Infocert, nata nel 2004, progetta e sviluppa soluzioni informatiche ad alto valore tecnologico per la dematerializzazione dei processi documentali di imprese, associazioni, ordini professionali, Pubblica Amministrazione e professionisti. Come sottolinea Zilio <la Camera di Commercio di Padova, che è fra gli azionisti più quotati all’interno di Infocert, conferma il proprio ruolo guida all’interno di questa società che operando sul mercato, detiene un ruolo molto importante sul piano nazionale>. Uno dei momenti centrali della convention di Infocert, che vedrà l’arrivo in città dei suoi circa 250 dipendenti, sarà il summit di domani pomeriggio al Bo, con inizio alle ore 14, dove verrà ricordata fra le altre cose proprio la figura di Mario Volpato nell’anno del quarantennale dalla nascita di Cerved e le conseguenti spinte all’innovazione che hanno visto Padova e il sistema camerale protagonisti.  
   
   
LAVORATORI FORESTALI E FINANZIAMENTI REGIONALI.  
 
 Venezia, 16 gennaio 2014 - L’articolo pubblicato oggi dal quotidiano “Il Gazzettino”, dal titolo “Forestali senza stipendi, manca il codice” è, nel suo insieme, preciso e informato, anche perché e fa riferimento a notizie che i sindacati hanno avuto nell’incontro di ieri con l’assessore alle foreste e politiche per l’ambiente Maurizio Conte. “In sostanza – ribadisce lo stesso Conte – le precondizioni per pagare gli stipendi ci sono, dato che il bilancio, al Cap. 100696, ha assicurato una adeguata dotazione finanziaria. Potremmo dire che è solo questione di tempi “burocratici”, purtroppo, perché quanto riportato correttamente nell’articolo è dovuto, sostanzialmente, al fatto che l’Amministrazione regionale deve in questi giorni a mettere a punto la propria riorganizzazione, che per il settore forestale regionale è stata particolarmente incisiva dal momento che è stato aggregato all’area della Difesa del suolo. Si sta perciò lavorando per ricostituire e ripristinare i necessari percorsi amministrativi, alla luce delle nuove riallocazioni di incarichi, competenze e ruoli operativi. Ciò comporta, attraverso l’adozione dei necessari provvedimenti organizzativi di Giunta, il riavvio anche di tutte le procedure di spesa volte ad assicurare il corretto funzionamento dell’apparato, compreso il pagamento delle maestranze forestali operanti presso gli ex Servizi Forestali Regionali. Va da sé che stiamo facendo ogni sforzo affinché questa fase contingente di “messa a punto” dei nuovi assetti organizzativi e funzionali sia quanto prima superata e si possa dare concreto seguito alla spesa già prevista entro la fine di gennaio”.  
   
   
MACCHINE ITALIANE PER IL LEGNO: IL PRECONSUNTIVO 2013  
 
Assago, 16 gennaio 2014  Per la tanto attesa ripresa dovremo pazientare ancora: il 2013, infatti, non è certo stato prodigo di soddisfazioni. E’ quanto emerge con estrema chiarezza dai dati pre consuntivo sull’andamento delle tecnologie italiane per il legno e i suoi derivati elaborati dall’Ufficio studi di Acimall, l’associazione confindustriale di settore. Un settore che mostra, purtroppo, i segni di una stagione economica difficile e che negli ultimi sei anni ha registrato una contrazione del 30 per cento del proprio fatturato. Macchine Italiane Lavorazione Legno. Preconsuntivi 2013 Utensili compresi, in milioni di euro.
2013 ∆% 2013/2012
Produzione* 1.481 -5,7%
Esportazione** 1.131 -8,1%
Importazione** 144 +10,5%
Bilancia commerciale 987 -10,3%
Mercato interno 350 +2,9%
Consumo apparente 494 +1,3%
* Stima al 20 dicembre 2013. ** Proiezione su dati Istat. Fonte: Ufficio studi Acimall, gennaio 2014.
La produzione, attestatasi a quota 1.481 milioni di euro, ha segnato un calo rispetto all’anno precedente. I motivi sono da ricercare in un mercato interno che – pur lontano dal meno 15 per cento registrato nel 2012 – non mostra particolari sussulti o motivi di soddisfazione. Le nostre esportazioni perdono un ulteriore 8,1 per cento rispetto al 2012 (nel 2012 la contrazione rispetto al 2011 fu dell’8 per cento), a causa della minore attenzione verso il nostro prodotto dei mercati a noi più vicini, Germania, Francia, Spagna e Portogallo in primis. L’europa, in termini più generali, è sempre stato un importante partner dei nostri produttori, una importanza che si è notevolmente ridimensionata negli ultimi anni. E non sono bastati i “soddisfacenti” risultati registrati nei mercati emergenti a compensare questa dinamica: Cina, Brasile, Canada, Usa, Messico si sono dimostrate buone destinazioni per le nostre tecnologie. Le importazioni crescono del 10,5 per cento (più 144 milioni di euro in termini assoluti), grazie alle vendite messe a segno nel nostro Paese soprattutto dai competitor tedeschi e cinesi. I primi detengono una quota del 50 per cento del totale delle importazioni, in gran parte verso la fascia alta del mercato; il “made in China” (circa il 25 per cento dell’import italiano di settore) comprende soluzioni a basso contenuto tecnologico o componenti e soluzioni in transito per altre destinazioni. Le Previsioni Per Il 2014 “Come sempre è estremamente difficile poter prevedere cosa accadrà nei prossimi dodici mesi”, ha commentato Dario Corbetta, neo direttore di Acimall e da molti anni responsabile dell’Ufficio studi. “Sono molti gli elementi che possono influire sulle dinamiche di un settore, anche se di dimensioni contenute come il nostro. Ci attendiamo una leggera tendenza verso l’alto di tutti gli indicatori, anche se purtroppo difficilmente si potrà parlare di una vera e propria ripresa. Ancora una volta i flussi verso l’estero giocheranno un ruolo decisivo per un settore dove la propensione all’export è oramai superiore all’80 per cento. Se le aziende italiane avranno la forza per aggredire alcuni contesti utilizzando forme di internazionalizzazione innovative e cercando forme di cooperazione tecniche e commerciali, potremo parlare di un settore in crescita. Per una vera e propria “crescita” del mercato domestico ci vorrà tempo: siamo ancora alle prese con una crisi della domanda che potrà essere risolta solo a patto di provvedimenti forti a livello macroeconomico”. “Un altro elemento di grande importanza – ha aggiunto il manager milanese – è l’attesa per Xylexpo, la biennale internazionale organizzata dalla nostra associazione negli anni pari che sarà certamente un prezioso osservatorio per comprendere quali saranno i mercati più attivi e quali potrebbero essere le scelte dei grandi clienti internazionali”.
 
   
   
EUROVINIL GROSSETO, LA REGIONE INCONTRERÀ I VERTICI DEL GRUPPO  
 
Firenze 16 gennaio 2014 - Le prospettive dello stabilimento Eurovinil di Grosseto sono state al centro dell´incontro convocato ieri in Regione dall´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini con le organizzazioni sindacali provinciali e di categoria, le Rsu, il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras e il sindaco Emilio Bonifazi. L´azienda grossetana, che conta oggi circa 107 dipendenti, fa parte di un gruppo multinazionale inglese ed è specializzata nella produzione di materiali per la nautica e per la protezione civile. Lo scorso dicembre l´azienda aveva annunciato la messa in mobilità di 17 dipendenti, decisione poi ridimensionata in seguito alla trattativa sindacale. Sindacati e istituzioni hanno però manifestato le preoccupazioni dei lavoratori per il futuro dell´azienda, sollecitando l´attenzione della Regione. "Prendiamo atto del risultato positivo del confronto sindacale – ha detto l´assessore Simoncini - che è riuscito a superare la mobilità, contenendo le perdite di posti di lavoro ". L´assessore ha quindi detto che la Regione, insieme alle istituzioni, intende farsi interprete delle richieste di sindacati che hanno sollecitato un incontro con i vertici internazionali del gruppo, attesi a Grosseto per il prossimo marzo. "Ci prepariamo fin da ora per promuovere, in quell´occasione, un incontro – ha spiegato l´assessore - dal quale vogliamo uscire con delle certezze sui programmi dell´azienda per quanto riguarda lo stabilimento di Grosseto". Nel corso dell´incontro la Regione farà presente le opportunità di sviluppo offerte dalla nuova programmazione dei fondi Fesr per il periodo 20014-2020 cui l´azienda potrà accedere per i suoi progetti. Ma non è tutto. "Cominceremo subito a lavorare in sede tecnica – ha detto Simoncini – con Comune e Provincia, per approfondire e definire una proposta per radicare meglio l´azienda nel territorio toscano e grossetano, facendo proprio del territorio un punto di riferimento essenziale per il suo consolidamento".  
   
   
COMO - PROTESTI E FALLIMENTI: NEL 2013 SEGNALI DISCORDANTI  
 
Como, 16 gennaio 2014 - Il 2013 in provincia di Como registra una decisa diminuzione degli effetti protestati: sono stati contestati 635 assegni, per un controvalore di oltre 3 milioni di euro, 6.952 cambiali (pagherò e tratte), per oltre 11 milioni di euro e 979 tratte non accettate, per un valore di oltre 1,3 milioni di euro. I dati, frutto delle elaborazioni condotte sul Registro informatico dei Protesti tenuto dalla Camera di Commercio di Como, evidenziano un inversione del trend che ormai si era consolidato dagli inizi della crisi: gli effetti risultano in diminuzione sia relativamente al numero (-29,72%) sia relativamente all’importo totale (-53,17%). Inoltre, comparando la serie storica delle diverse tipologie dei titoli protestati vediamo un sostanziale riallineamento con i dati pre-crisi. Risulta invece in continuo aumento il numero dei fallimenti: nel 2013 sono state aperte 169 procedure con un aumento rispetto all’anno precedente del 18,18%. Un dato questo in linea con il trend ormai consolidato nell’ultimo quinquennio.  
   
   
BOCCIATO REFERENDUM CONTRO CHIUSURA TRIBUNALI. ZAIA: “LA NOSTRA BATTAGLIA CONTINUA, CONTO SUL MINISTRO PERCHÈ CI RIPENSI E LASCI IN VITA UN PRESIDIO DI GIUSTIZIA EFFICIENTE”  
 
Venezia, 16 gennaio 2014 - “Non si creda che la bocciatura da parte della Consulta del referendum contro la chiusura dei piccoli tribunali blocchi la nostra battaglia per la sopravvivenza di quello di Bassano. Anzi, la sentenza avrà come effetto quella di renderla ancora più dura”. Con queste parole il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta, presentata da alcuni consigli regionali, di referendum abrogativo della riforma della geografia giudiziaria. “Ma quale ‘piccolo’ Tribunale! Quello di Bassano – riprende Zaia – è e resterà un presidio di buona giustizia, efficiente, rapida, al servizio di un territorio fortemente antropizzato e industrializzato, uno dei polmoni dell’economia italiana. Un tribunale che riesce a restituire una causa civile in due anni e mezzo contro i sette medi del Veneto, parola del Procuratore generale, non può essere chiuso, ma va, anzi, rinforzato. Per non parlare di una nuova sede costata milioni che resterà inutilizzata. Poi ci vengono a parlare di sprechi di Stato! Persino il Tar ha detto che il trasferimento a Vicenza è impossibile…”. “Conto molto sulla buona volontà del Ministro Cancellieri – conclude Zaia – che ha già annunciato di voler rivedere, anche se soltanto parzialmente, l’impianto del provvedimento, affinché ripensi radicalmente a questa decisione che sarebbe letale per un intero tessuto sociale ed economico di una delle locomotive d’Italia. E sappiamo quanto la buona giustizia sia uno dei fattori principali della competitività”.  
   
   
CERSAIE: L´APPUNTAMENTO A BOLOGNA FINO AL 2017 È UNA NOTIZIA POSITIVA PER L´EMILIA ROMAGNA E PER IL DISTRETTO CERAMICO  
 
Bologna, 16 gennaio 2014 - - « Il Cersaie alla fiera di Bologna fino al 2017 è una notizia positiva sia per il territorio dell’Emilia-romagna sia per distretto ceramico modenese». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli commentando la conferma dell´accordo, per una durata sino al 2017 dell’evento espositivo, tra Confindustria Ceramica e Bolognafiere. «Il Cersaie è la più importante manifestazione al mondo dell´industria ceramica, ed ha per davvero "lo sguardo lontano", visto che espositori e visitatori stranieri sono molto numerosi. Viene così assicurata – ha aggiunto Muzzarelli - per altri alle nostre ceramiche una vetrina in cui fare ammirare qualità, originalità, anima green ed eccellenza dei propri prodotti. L´internazionalizzazione è una strategia delle politiche di crescita dell’Emilia-romagna, che continueremo a perseguire, in particolare attraverso il sostegno alle imprese che vogliono produrre qui e vendere all´estero ed attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche».  
   
   
MABRO, LA REGIONE TOSCANA SI ADOPERA PER GARANTIRE IL REDDITO DEI LAVORATORI  
 
Firenze 16 gennaio 2014 - La Regione contatterà entro le prossime 24 ore il Ministero del Lavoro, sollecitando una risposta che faccia chiarezza, per quanto riguarda gli strumenti che possono essere utilizzati per scongiurare vuoti nella copertura di reddito per i lavoratori della Mabro di Grosseto. La decisione è scaturita dall´incontra avuto oggi dall´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini con Cgil, Cisl e Uil della Provincia di Grosseto, il sindaco Emilio Bonifazi e il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras.  
   
   
POTENZA - LA TELEMATIZZAZIONE COINVOLGE ANCHE LE IMPRESE ARTIGIANE  
 
 Potenza, 16 gennaio 2014 - Il processo di telematizzazione della Pubblica Amministrazione avanza inesorabilmente e dal, 15 gennaio, coinvolge anche le imprese artigiane. Le istanze relative alla nascita, modifica e cessazione dovranno essere inoltrate alla Camera di Commercio esclusivamente in modalità telematica. Nelle more dell´emanazione della legge regionale di adeguamento alla normativa nazionale, il Conservatore della Camera di Commercio di Potenza ha stabilito di uniformare l´adempimento amministrativo delle imprese artigiane al principio della Comunicazione Unica e dell´Impresa in un giorno. Le iscrizioni dovranno avvenire pertanto con la Comunicazione Unica, corredata di un procedimento contestuale in Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) destinato al Suap (Sportello Unico delle Attività Produttive) del Comune di competenza. «I processi telematici rispondono a esigenze di semplificazione e risparmio di costi e tempi per l’utenza e le Amministrazioni – spiega il presidente della Cdc potentina, Pasquale Lamorte -. Velocizzare e semplificare i processi burocratici è quindi un imperativo che ha già rivelato i suoi effetti benefici attraverso la Comunicazione Unica, che oggi consente agli imprenditori di inviare con un’unica procedura tutte le informazioni fiscali, previdenziali e assicurative che fino a qualche tempo fa dovevano essere inviate ad enti diversi con differenti modalità». Ulteriori informazioni sulle novità del passaggio telematico per le imprese artigiane possono essere richieste attraverso il call center dell’Ente camerale (al 199 724690) o rivolgendosi ai referenti Del Corso e Luna, allo 0971412304-343). Nei prossimi giorni sarà comunicata la data di un incontro formativo/informativo dedicato ad associazioni di categoria e professionisti, volto ad illustrare le modalità operative di questa nuova procedura.  
   
   
FERRIERA TRIESTE: SERRACCHIANI, AVVIATO ITER PER CONTINUITÀ INDUSTRIALE  
 
Trieste, 16 gennaio 2014 - L´accordo di Programma che garantirà continuità industriale alla Ferriera di Servola (Trieste) verrà siglato entro il 31 gennaio 2014, così come previsto dalla dichiarazione di intenti sottoscritta da tre ministeri (Sviluppo economico, Infrastrutture e trasporti, Ambiente e tutela del territorio e del mare), dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall´Autorità portuale di Trieste. L´annuncio è stato dato dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenuta oggi a Trieste al Tavolo Ferriera assieme, tra gli altri, al sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, al prefetto Francesca Adelaide Garufi, alla presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, all´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, ai sindacati ed ai rappresentanti del Gruppo Arvedi. "I soggetti firmatari - ha affermato Serracchiani, investita dell´incarico di commissario dell´area Ferriera nell´ambito del decreto legge Destinazione Italia - si impegnano a definire l´accordo nei tempi previsti in maniera tale da avviare tutte le complesse azioni necessarie per la prosecuzione dell´attività e, di conseguenza, il rilancio complessivo dell´area anche attraverso l´innesto di importanti risorse economiche". Recependo le preoccupazioni espresse dai sindacati, Serracchiani ha ribadito che, anche in base ad informazioni appena raccolte, l´attuale commissario straordinario della Lucchini, Piero Nardi, ha comunicato che non è in previsione l´interruzione dell´attività dello stabilimento. "La Regione - ha affermato la presidente - conferma la volontà di proseguire con determinazione il percorso intrapreso al pari degli altri soggetti coinvolti". A questo proposito, la presidente del Friuli Venezia Giulia sarà a Roma mercoledì 22 gennaio per una riunione al ministero dello Sviluppo economico, mentre il Tavolo Ferriera è stato riconvocato a Trieste per venerdì 24 gennaio.