Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 21 Gennaio 2014
LA SFIDA DELLA CRESCITA BLU: UN PIANO D’AZIONE UE PER L’ENERGIA OCEANICA  
 

Bruxelles, 21 gennaio 2014 - I commissari Maria Damanaki e Günther Oettinger hanno presentato ieri un nuovo piano d’azione volto a facilitare l’ulteriore sviluppo del settore dell’energia oceanica rinnovabile in Europa. Un elemento centrale di questo piano sarà la creazione di un Forum sull’energia oceanica, che riunisca i soggetti interessati al fine di rafforzare le capacità e promuovere la cooperazione. Il piano d’azione deve contribuire a condurre il settore nascente dell’”Energia blu” verso la piena industrializzazione. L’energia oceanica comprende tutte le tecnologie per la raccolta delle energie rinnovabili provenienti dai mari e dagli oceani, ad eccezione dell’energia eolica offshore. Il suo sfruttamento dovrebbe contribuire alla decarbonizzazione dell’economia dell’Ue e fornire all’Europa un’energia rinnovabile sicura e affidabile. Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: “Come sottolineato nella nostra strategia per la crescita blu, i mari e gli oceani dispongono del potenziale per creare un’ingente crescita economica e i posti di lavoro così necessari in questo momento. Aiutando il settore dell’energia oceanica a raggiungere il suo pieno sviluppo potremo sfruttare questo potenziale grazie all’innovazione, garantendo nel contempo all’Europa un’energia pulita e rinnovabile.” Günther Oettinger, Commissario europeo responsabile per l’Energia, ha dichiarato: “L’energia oceanica possiede un potenziale considerevole per aumentare la sicurezza di approvvigionamento. La comunicazione intende contribuire a promuovere l’innovazione tecnologica e a conseguire e andare oltre gli obiettivi della strategia Europa 2020. Lo sviluppo di un’ampia gamma di fonti di energie rinnovabili, fra cui l’energia oceanica, facilita inoltre la loro integrazione nel sistema energetico europeo.” Le risorse energetiche oceaniche disponibili a livello mondiale superano il nostro fabbisogno energetico attuale e futuro. Esse potrebbero essere raccolte in molte forme, ad esempio attraverso l’energia del moto ondoso e l’energia mareomotrice. Lo sfruttamento dell’energia oceanica faciliterebbe la conversione dell’Ue verso un’economia a bassa emissione di carbonio e, riducendo la sua dipendenza dai combustibili fossili, migliorerebbe la sicurezza energetica. L’energia oceanica potrebbe inoltre contribuire a bilanciare la produzione di energia proveniente da altre fonti rinnovabili, quali l’energia eolica e l’energia solare, per garantire un approvvigionamento globale costante della rete con energie rinnovabili. L’energia oceanica offre inoltre il potenziale per la creazione di nuovi posti di lavoro, altamente qualificati, in particolare nelle zone costiere dell’Europa spesso caratterizzate da elevati tassi di disoccupazione. Nonostante il suo incontestabile potenziale, questo nuovo promettente settore dovrà superare alcune sfide prima di poter produrre significativi benefici economici ed ambientali ed essere competitivo rispetto alle altre modalità di produzione di energia elettrica: i costi tecnologici sono elevati e l’accesso ai finanziamenti risulta difficile; sussistono notevoli ostacoli infrastrutturali, tra cui i problemi di collegamento alla rete o l’accesso ad adeguate strutture portuali e a navi specializzate; esistono barriere amministrative, tra cui complesse procedure di autorizzazione e di licenza, che possono ritardare i progetti e aumentare i costi; esistono infine problemi ambientali, tra cui la necessità di intensificare la ricerca e di disporre di migliori informazioni sugli impatti ambientali. La Commissione sostiene già varie iniziative connesse all’energia oceanica. Il piano d’azione per l’energia oceanica creerà un forum inteso a favorire la condivisione delle conoscenze e delle competenze esistenti, a creare sinergie, a fornire soluzioni creative e a dare impulso al futuro sviluppo del settore. Si tratta di uno strumento volto ad assistere i soggetti interessati nell’elaborazione di una tabella di marcia strategica per il settore dell’energia oceanica, che potrebbe successivamente costituire la base per un’iniziativa industriale europea. Per ulteriori informazioni Sito web degli affari marittimi: http://ec.Europa.eu/maritimeaffairs/policy/
blue_growth/index_en.htmSito
web Dg Ener: http://ec.Europa.eu/energy/renewables/index_en.htm  

 
   
   
BANANE E PANNELLI SOLARI: QUANDO I CONFLITTI COMMERCIALI FINISCONO MALE  
 
Bruxelles, 21gennaio 2014 - Una guerra commerciale è sempre una cosa da evitare soprattutto perché è un male economico per tutti gli interessati. Tuttavia, a volte i paesi ritengono che valga la pena mettere in atto delle restrizioni commerciali per dei motivi legati alla protezione della salute dei cittadini o a causa della concorrenza sleale. Il 21 gennaio la commissione per il Commercio internazionale discuterà un aggiornamento delle regole che stabiliscono quando e come l´Ue può imporre delle misure anti-dumping. L´anno scorso l´Ue ha adottato dei dazi antidumping sui pannelli solari cinesi perché venduti sotto il prezzo di mercato. Dopo che la Cina ha minacciato di alzare le tariffe sulle importazioni di vino provenienti dall´Ue, le due parti hanno raggiunto un accordo nel mese di dicembre. I produttori cinesi di pannelli solari hanno concordato un prezzo minimo di vendita in Europa. Per circa vent´anni l´Ue si è scontrata con gli Stati Uniti e il Canada sulla questione del manzo trattato con gli ormoni perché considerato come un pericolo potenziale per la salute. Nel 1999 i nostri partner transatlantici hanno risposto con l´imposizione di un limite per le importazioni di prodotti europei quali il formaggio, la senape e il cioccolato. Il contenzioso è stato finalmente risolto nel 2012, quando il Parlamento europeo ha approvato un accordo per aumentare le importazioni di carne bovina senza ormoni. L´accordo ha ridotto anche le restrizioni all´importazione per i prodotti europei. Le preoccupazioni per la salute hanno accompagnato anche il dibattito sugli alimenti geneticamente modificati provenienti dagli Stati Uniti. I consumatori europei sono diffidenti riguardo a tali prodotti e l´Ue non sembra voler approvare nuove varietà di Ogm. Di recente, nel gennaio 2014, il Parlamento europeo ha respinto un nuovo tipo di mais geneticamente modificato poiché il produttore non è riuscito a dimostrare un livello di sicurezza sufficiente. Le importazioni di banane hanno provocato una controversia con gli Stati Uniti per lungo tempo. Le banane importate dalle ex colonie europee in Africa, nei Caraibi e nel Pacifico non erano soggette a dazi per entrare sul mercato europeo. L´obiettivo europeo era quello di stimolare queste economie più povere. I grandi produttori di banane in America Latina, spesso gestiti da società americane, hanno spinto gli Stati Uniti a introdurre un ricorso presso l´Organizzazione Mondiale de Commercio. Gli Usa hanno quindi inflitto dei dazi punitivi sui prodotti europei come il formaggio e il cashmere. L´ue ha finalmente deciso di abbassare le tariffe per dare ai produttori sudamericani la possibilità di esportare di più verso l´Europa. Nell´ottobre 2013 gli eurodeputati denunciano la Russia per l´utilizzo di distorsioni commerciali nel tentativo di influenzare la presidenza dell´Ue. Il paese ha imposto controlli doganali discriminatori ai camion in provenienza dalla Lituania, in quel momento alla guida del Consiglio dell´Unione europea. La Russia ha anche minacciato di vietare le importazioni di prodotti lattiero-caseari lituani, carne e prodotti ittici. Alcuni deputati hanno sottolineato come le misure adottare dalla Russia possano essere interpretati come una strategia atta a ostacolare i tentativi di avvicinamento dell´Unione europea ai suoi vicini orientali. La Russia ha già utilizzato simili restrizioni per intimidire paesi come la Moldavia e l´Ucraina nel loro avvicinamento verso l´Ue. Banane e pannelli solari: quando i conflitti commerciali finiscono male  
   
   
TAP: AL COMITATO VIA NON COMPETONO LE VALUTAZIONI POLITICHE  
 
Bari, 21 gennaio 2014 - In seguito al pronunciamento del Comitato Via rispetto al progetto Tap con approdo previsto a Melendugno in località San Foca, è bene chiarire che la competenza nel programmare infrastrutture energetiche è del governo nazionale che, all´esito delle decisioni del Comitato, se lo riterrà dovrà individuare percorsi di confronto sul progetto. Qualcuno chiede alla Puglia “risposte politiche certe” invitandola, di fatto, ad andare oltre i confini delle funzioni che alla Regione spettano all´interno di procedure autorizzative nazionali, considerando anche la competenza del Governo centrale in materia di sottoscrizione di accordi tra i diversi paesi”. Così l´Assessore Regionale alla Qualità dell´Ambiente, Lorenzo Nicastro, tornando sul tema del Gasdotto Tap. “Le risposte politiche non possono che giungere da Roma, alla Puglia spetta valutare i progetti, grazie all´apporto di un pool di tecnici esterni alla macchina regionale (il Comitato Via) e dire se lo stesso è o no sostenibile sul piano ambientale. Queste risposte politiche di cui il proponente va alla ricerca per costruire ´consenso politico trasversale´ ci fanno temere che si tenti di scivolare verso una blindatura a prescindere, del tipo ´la cosa si deve fare quindi trovate il modo´. L´attività che il consorzio ha fatto a livello internazionale è stata proficua per l´obiettivo – prosegue Nicastro - salvo non tener conto in assoluto delle istanze dei territori, almeno sino al momento di metter mano ai sondaggi ed alle altre attività da fare in loco”. “L´onere della progettualità (il più possibile definita, completa e puntuale, corredata anche della parte relativa alla connessione alla rete nazionale) è a carico dei proponenti come pure le scelte di localizzazione. Infine spetta al governo centrale cioè all’unica autorità procedente, qualora lo ritenga, utilizzare strumenti di confronto tra i soggetti coinvolti al fine di superare aspetti critici o chiarire elementi di dettaglio. Come sempre abbiamo fatto, quando sollecitati, faremo la nostra parte, non sottraendoci alle valutazioni del caso – conclude l´Assessore - con la responsabilità propria di un governo regionale, ma anche con la responsabilità e l´attenzione per il nostro territorio e per le aspettative dalla Comunità pugliese tutta intera”.  
   
   
TAP: GIUNTA APPROVA PARERE NEGATIVO COMITATO VIA  
 
Bari, 21gennaio 2014 - “Quest´oggi su mia proposta il parere tecnico sfavorevole del Comitato regionale per la Valutazione d´Impatto Ambientale è stato fatto proprio dalla Giunta con propria delibera per essere poi trasmessa al Ministro all´interno del procedimento amministrativo per il quale era stato richiesto il nostro parere, come già avevamo fatto in occasione del primo parere negativo nel settembre del 2012”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, comunica il provvedimento. “Vale la pena, ricostruendo il percorso di questa vicenda, sottolineare che il Ministero dell´Ambiente aveva concesso allo scopo due successive proroghe, per la presentazione di integrazioni documentali, per poi concedere, una sospensione del procedimento di nove mesi fino al 10/09/2013. Al termine di questo periodo veniva depositato l´aggiornamento dello Studio di Impatto Ambientale e gli altri elaborati progettuali previsti dalla normativa in vigore. Il servizio ecologia dell´Assessorato all´Ambiente – prosegue Nicastro - in occasione del riavvio della procedura richiedeva a tutti gli Enti interessati dall’opera in questione il parere di merito. In seguito inabbiamo chiesto al Ministero di attendere la chiusura del procedimento di V.i.a. Avviato onde consentire di acquisire le risultanze del processo partecipativo così come stabilito dalla d.G.r. N. 1976 del 22.10.2013 con cui la Regione Puglia intendeva garantire la massima trasparenza e partecipazione dei cittadini ai propri processi decisionali”. “Favorendo al massimo possibile la partecipazione sul tema e, dunque acquisendo ai lavori del Comitato i verbali degli incontri pubblici coordinati dal collega Minervini, si è perfezionato il parere che oggi diviene delibera di Giunta. Con questo ultimo passaggio formale – conclude Nicastro – trasmettiamo al Ministero le risultanze del nostro lavoro affinché l´unica autorità procedente possa tenere in debita considerazione il parere frutto dell´ascolto dei territori, adottando i provvedimenti che riterrà opportuni”.  
   
   
SÌ A INSTALLAZIONE DENOX PER IMPATTO CENTRALE DI MONFALCONE  
 
 Udine, 21 gennaio 2014 - La Regione, in linea con gli altri enti locali - Comune di Monfalcone e Provincia di Gorizia - ha espresso parere favorevole al progetto della società A2a riguardante l´installazione del sistema di abbattimento degli ossidi di azoto sui gruppi a carbone della centrale termoelettrica di Monfalcone. "Con questa delibera - spiega l´assessore regionale all´ambiente e energia Sara Vito - anche la Regione esprime la propria posizione in merito all´installazione dei sistemi Denox e chiude di fatto la fase di raccolta dei pareri, già espressi da tutti gli enti coinvolti, a partire da Comune e Provincia. Anche la Regione, quindi, è convinta che si tratterà di intervento migliorativo in termini di impatto ambientale e fissa però anche una serie di prescrizioni aggiuntive per raggiungere il massimo scrupolo e attenzione nell´affrontare questa specifica soluzione progettuale". Vito ricorda anche che è già partita l´attività di monitoraggio promossa assieme alla Direzione Sanità. "Arpa, unitamente all´Università di Trieste, sta già lavorando all´indagine epidemiologica e al biomonitoraggio con i licheni. Sono due ricerche, promosse per la prima volta dalla Regione nel monfalconese, dirette a verificare i valori dei metalli pesanti per approfondire il grado di rispetto della qualità ambientale e della salute cittadini di questo territorio".  
   
   
ABRUZZO: LAVORI DI SOMMA URGENZA PER ALCUNI COMUNI  
 
 L’ Aquila, 21 gennaio 2014 - L´assessore Angelo Di Paolo comunica che le opere di somma urgenza relative ai comuni di Martinsicuro centro, Città Sant´angelo, Torino Di Sangro, frazione di Lago Dragoni, sottoposte all´attenzione dell´assessorato ai Lavori Pubblici dalle Amministrazioni comunali, competenti per territorio, sono state ultimate grazie agli interventi messi in campo dalla Regione Abruzzo mediante il servizio delle Opere Marittime. Inoltre l´Assessore ai lavori pubblici rende noto che le gli interventi relativi ai Comuni di Roseto (lungomare), Casalbordino e Francavilla al Mare, rientranti sempre nella programmazione per le massime criticità, saranno ultimati nell´ordine di tempo di massimo una settimana.  
   
   
LAVORI PUBBLICI: PACIANO E PANICALE SOTTOSCRIVONO LA CONVENZIONE PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI ARCHITETTURA ED INGEGNERIA  
 
Perugia, 21 gennaio 2014 - Anche i Comuni di Paciano e Panicale, attraverso i propri sindaci Franco Fratoni e Luciana Bianco, hanno sottoscritto la convenzione con la Regione Umbria, rappresentata dall´assessore ai lavori pubblici Stefano Vinti, per l´utilizzo dell´elenco regionale dei professionisti da invitare alle procedure negoziate per l´affidamento di servizi attinenti all´architettura e all´ingegneria di importo inferiore a 100 mila euro, tramite l´accesso all´area riservata del servizio online "elenco regionale dei professionisti". Questo elenco, previsto dalla legge regionale 3 del 2010, si inserisce nella scia di strumenti legislativi finalizzati a supportare e semplificare l´attività di tutti i soggetti che intervengono nella realizzazione dei lavori pubblici, snellire le procedure e velocizzare gli investimenti. "In particolare - ha dichiarato l´assessore Vinti - con lo strumento dell´elenco, si pone in essere un´attività di semplificazione ´a monte´ nell´individuazione dei soggetti da mettere in gara con procedura negoziata per affidare servizi attinenti all´architettura e all´ingegneria di importo inferiore a centomila euro, senza necessità di provvedervi di volta in volta, sollevando così gli uffici da una pesante attività di qualificazione dei professionisti da mettere in gara". "L´elenco - ha proseguito l´assessore - è stato ´pensato´ per venire incontro e ´alleviare´ il lavoro di tutte le amministrazioni pubbliche del territorio, le quali, risparmiando enormemente sui tempi necessari alla pubblicazione di avvisi e sull´attività di verifica del possesso dei requisiti che devono sussistere in capo ai professionisti, possono utilizzarlo per i propri affidamenti adottando, nella individuazione dei professionisti da mettere in gara, i criteri proposti dall´amministrazione regionale per i propri rup, ovvero propri criteri". Il sistema, infatti, permette ai responsabili del procedimento di fruire di funzionalità di ricerca e di consultazione dei soggetti iscritti in elenco disponendo non di un semplice e arido elenco di nominativi, ma della possibilità di consultare on line le domande e i curricula dei professionisti. "Grazie all´elenco - ha concluso Vinti - sarà inoltre possibile garantire il principio di trasparenza e rotazione nell´affidamento degli incarichi, dal momento che il sistema di consultazione e gestione consente di sapere in ogni momento a chi e quando gli incarichi vengono conferiti. C´è poi l´opportunità, per i giovani professionisti, di affacciarsi visibilmente sul mercato degli appalti pubblici. Per poter essere inseriti nella prima fascia di incarichi di importo inferiore a 20.000 euro non è richiesta infatti alcuna esperienza specifica, ma soltanto il possesso dei requisiti di ordine generale previsti dalla normativa vigente per poter stipulare contratti con la pubblica amministrazione".  
   
   
ALER LODI: NESSUN RISCHIO PER I LAVORATORI  
 
Lodi, 21 gennaio 2014 - I 22 dipendenti dell´Aler di Lodi non corrono nessun rischio. Né quello di perdere il posto, né quello di essere spostati a Pavia. Una bella notizia, dunque, quella comunicata dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, che, insieme al neo presidente Franco Bettoni e ai consiglieri regionali Claudio Pedrazzini e Pietro Foroni, ha incontrato i vertici e il personale dell´azienda che si occupa di case popolari. Il Personale, Un Patrimonio Inestimabile - Rivolgendosi al personale, per illustrare il senso della Legge che ha riformato le Aler, Bulbarelli ha spiegato che proprio i dipendenti sono stati i primi "che abbiamo voluto tutelare". Questo perché, secondo l´assessore, "ciascuno porta un valore aggiunto straordinario, che è la conoscenza precisa e puntuale della situazione e delle persone che all´Aler si rivolgono". Un ´quid´ ancora più importante in un momento di diffusa difficoltà economica, che sta portando sempre più famiglie e rivolgersi alle Istituzioni, per avere un alloggio o per chiedere sussidi per il pagamento dei canoni di locazione. 225.000 Euro Per Sostegno All´affitto - A questo proposito l´assessore ha comunicato che il Comune di Lodi riceverà a breve 225.432 euro, che serviranno a sostenere quelle famiglie che, a causa delle mutate capacità economiche (ad esempio per perdita del lavoro), non riescono a pagare l´affitto e sono quindi a rischio sfratto. "Una goccia nel mare - ha detto l´assessore -, ma teniamo conto che, per iniziative di questo tipo, lo Stato, che fino a qualche anno fa destinava una cinquantina di milioni di euro, ora mette zero. Come Regione, a luglio abbiamo approvato un primo bando da 13 milioni di euro, cui ha fatto seguito, a dicembre, quello per la morosità incolpevole per altri 8,6 milioni di euro". Cospicui Risparmi Dall´accorpamento Delle Aler - Anche le Aler e coloro che si occupano di welfare abitativo si trovano dunque a fare i conti con trasferimenti sempre minori. In questa direzione, dall´accorpamento delle Aler (Lodi sarà "inglobata" da Pavia) non potranno che derivare benefici. Da una prima stima emerge che i presidenti delle 5 macro aziende costeranno l´85 per cento in meno dei 13 ´vecchi´ cda. Vale a dire 296.000 euro contro 2,1 milioni di euro. A questi risparmi si aggiungeranno poi quelli derivanti dalla revisione dei tetti degli stipendi dei direttori generali, che saranno stabiliti nelle prossime settimane dalla Giunta regionale. "Si può fare di più e meglio - ha sintetizzato Bulbarelli -, abbassando i costi e valorizzando il patrimonio abitativo". Il Consiglio Territoriale E L´imu - L´assessore ha voluto poi porre l´accento sull´importanza del coinvolgimento del territorio negli assetti delle nuove Aler che, come da statuto, saranno aiutate anche da un Consiglio territoriale, formato da un gruppo di sindaci della provincia di riferimento (da 7 a 13). "Un luogo fondamentale - ha detto Bulbarelli - per mantenere il contatto non solo con tutti gli Enti locali, ma anche con gli utenti". Da ultimo, l´assessore e il presidente hanno voluto ricordare quanto ha pesato negli ultimi anni il pagamento dell´Imu sui bilanci delle Aler. "Una tassa - hanno concluso - ingiusta per chi non fa business, ma si occupa di dare assistenza".  
   
   
ATER: FVG, ENTRO FERBBRAIO PRIMA STESURA PIANO CONVERGENZA  
 
Udine, 21gennaio 2014 - La convergenza tra le Ater, contenuta in un piano che sarà disponibile entro fine febbraio, dovrà garantire una gestione più adeguata e un migliore controllo dei servizi erogati ai cittadini, a cominciare dall´adeguamento dei criteri di accesso alla residenza agevolata con l´obbligatorietà del passaggio dai redditi Irpef alle certificazioni Isee, nonché la necessità di rivedere i canoni introducendo anche criteri che tengano conto della vetustà degli edifici e dell´efficienza energetica. Lo ha reso noto l´assessore regionale all´Edilizia, Mariagrazia Santoro, a margine di una riunione con gli amministratori unici delle Ater del Friuli Venezia Giulia servita a definire il piano di lavoro che, nei prossimi 18 mesi, ovvero nel periodo transitorio stabilito dalla legge regionale, dovrà attuare il piano di convergenza tra le cinque aziende territoriali e porre le basi per la legge sulla casa. Tra i vari argomenti trattati nel corso dell´incontro, anche la gestione del personale e delle premialità che richiederà un´interlocuzione diretta con la componente sindacale. "Non si può guardare una riforma dell´Ater che garantisca reale efficienza - ha affermato in proposito Santoro - soffermandosi solo sugli aspetti relativi al costo del personale perché - ha spiegato - sono molte le voci del bilancio, le modalità di erogazione dei servizi e le tipologie di interventi su cui è necessario agire per risolvere in primis le crescenti richieste abitative nella nostra regione".  
   
   
UMBRIA, CGIL E FILLEA LANCIANO ALLARME SU SFRATTI PER MOROSITÀ: IL GOVERNO BATTA UN COLPO  
 
Perugia, 21gennaio 2014 L’allarme partito dall’Umbria in merito agli sfratti per morosità incolpevole, che solo nella nostra regione ammontano a circa 1.100 sul totale degli sfratti del 2012, è condiviso anche da grandi associazioni sociali a livello nazionale”, lo afferma l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, sottolineando come “Cgil e Fillea lamentano l’assenza di misure per contrastare il fenomeno da parte del governo nazionale. Mentre la Regione Umbria adotta provvedimenti conseguenti alla consapevolezza della gravità del fenomeno, tra cui uno stanziamento di un milione e 500 mila euro per reperire case sfitte da assegnare alle famiglie colpite da sfratto per morosità incolpevole, il Decreto Milleproroghe non contiene alcuna misura pur avendo previsto la sospensione degli sfratti per finita locazione per particolari categorie disagiate fino al 30 giugno 2014. La misura approntata dal governo per le categorie disagiate, secondo il sindacato “era senz´altro necessaria, ma non affronta il tema delle morosità incolpevoli, dovuta a chi non riesce più a sostenere le spese della casa in un mercato che mostra evidente incompatibilità tra aumento dei costi e riduzione dei redditi reali”. Dall´inizio della crisi sono stati emessi 265 mila sfratti per morosità di cui 140 mila provvedimenti eseguiti. “Le stime della Cgil e del Sunia, afferma l’assessore, sono drammatiche: considerando, infatti, quelli emessi precedentemente, si stima che almeno altri 200 mila nuclei familiari hanno provvedimenti di prossima esecuzione. Almeno 400mila famiglie italiane hanno di fatto bisogno di un´abitazione a costi sostenibili o di forme di sostegno al reddito che risolvano le morosità già presenti e quelle che possono insorgere. Il fondo per l´affitto recentemente rifinanziato con 100 milioni di euro per il biennio 2014-2015 e quello per le morosità appena istituito con 40 milioni, presentano numerose criticità sia relativamente all’ammontare delle risorse assolutamente insufficienti sia per quello che riguarda i tempi di attuazione. Anche la Cgil, quindi prende atto della latitanza del governo rispetto al disagio abitativo crescente e a questo proposito lancia la proposta di un “Piano per l´emergenza”. “Il testo prevede il sostegno al reddito delle famiglie, attraverso fondi con dotazioni adeguate per l´affitto, per le morosità e per i mutui prima casa. Si prevede inoltre l´ampliamento dell’offerta abitativa in affitto di edilizia pubblica e sociale, e per l´edilizia sovvenzionata. Una proposta ampiamente condivisibile, conclude Vinti, che raccoglie il grido d’allarme che ormai da più parti si leva nei confronti di una vera e propria emergenza sociale quale quella rappresentata dal numero degli sfratti. L’auspicio è che quanto prima il governo nazionale assuma questo tema come centrale nell’agenda politica e intervenga, di concerto con le organizzazioni sindacali e gli enti locali, per contrastare il disagio abitativo che sta interessando migliaia di famiglie italiane e umbre”.  
   
   
DECRETO POS, MISE: IMMUTATI LE SOGLIE DI 30 E 200.000 EURO E I TEMPI D’ATTUAZIONE  
 
 Roma, 21 gennaio 2014- L’ufficio stampa del Ministero dello Sviluppo Economico precisa che il testo di decreto che disciplina l’uso di moneta elettronica per i pagamenti di beni, servizi e prestazioni professionali è uno e uno solo e che, di conseguenza, non è in atto alcuna retromarcia rispetto all’ambito e alle modalità della sua applicazione. Il testo in questione è stato inviato alla Banca d’Italia e al Ministero delle Finanze per il necessario concerto. I punti caratterizzanti di tale decreto sono i seguenti: Obbligo di accettare le carte di debito per i pagamenti si applica a tutte le transazioni di importo superiore ai 30 euro; Fino al 30 giugno 2014, l’obbligo di accettazione di pagamenti elettronici vale solo per le attività commerciali o professionali che abbiano un fatturato – relativamente all’anno precedente-superiore a 200 mila euro; Il testo prevede tempi molto rapidi per la sua completa attuazione: l’entrata in vigore si avrà infatti dopo 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, mentre entro i successivi novanta giorni potranno essere definite- attraverso un ulteriore decreto- le modalità di adeguamento per i soggetti inizialmente esclusi (ossia quelli con fatturato inferiore a 200 mila euro).  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, A NOVEMBRE STOP DELL’EXPORT ITALIANO IN CALO A NOVEMBRE SOPRATTUTTO LE VENDITE IN EXTRA-UE (-6,7%), MA NEGLI ULTIMI UNDICI MESI DEL 2013 L’EXPORT COMPLESSIVO SI MANTIENE INVARIATO, COME PER LA GERMANIA (-0,2% NEI DATI DESTAGIONALIZZATI)  
 
 Roma, 16 gennaio 2014 – Battuta d’arresto a novembre per l’export italiano, dovuta in particolare alla contrazione delle vendite sui mercati Extra-ue (-6,7% su base annua). Ciononostante, il pre-consuntivo degli undici mesi del 2013 mostra una sostanziale stabilità delle esportazioni complessive (-0,2%), analoga a quella del competitor tedesco. “Le performance sui mercati Extra-ue, che hanno consentito fino ad oggi alle imprese italiane di compensare la forte contrazione dei consumi a livello europeo, sembrano penalizzate dal forte apprezzamento dell’euro sul dollaro: soprattutto a partire dal secondo semestre dell’anno, la moneta unica si è infatti costantemente apprezzata, raggiungendo in chiusura d’anno un valore medio dell’1,37. Il protrarsi di questa situazione, rischia di compromettere il contributo positivo che le vendite su questi mercati hanno dato finora all’export italiano nel suo complesso”, sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. La bilancia commerciale italiana, anche grazie ad una riduzione delle importazioni, si avvia a chiudere il 2013 con un attivo pari circa a 27 miliardi di euro, in aumento di oltre 19 miliardi su base annua, il miglior risultato degli ultimi dieci anni. Settore trainante si conferma la meccanica, che rappresenta il 18% dell’export italiano e, nel periodo gennaio-novembre 2013, raggiunge un attivo superiore ai 44 miliardi di euro. “La costante diminuzione delle importazioni appare comunque destinata ad interrompersi: nella prospettiva dell’incremento degli ordinativi, le imprese dovranno infatti ricostruire le loro scorte, anche con riferimento ai beni importati”, conclude Esposito.  
   
   
IL PROSSIMO 18 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE DELLE IMPRESE NELLA CAPITALE. ZAIA: “SE ROMA NON LE ASCOLTA SARÀ UN DISASTRO”  
 
 Venezia, 21gennaio 2014 - “Se ancora una volta la voce di protesta che si leva dalle piazze rimarrà inascoltata, allora significa che chi ci governa vive in un altro pianeta e non ha cognizione di quello che accade nel Paese, dove anche nelle aree economicamente più forti come il Veneto, molte aziende e famiglie sono allo stremo”. Lo afferma il presidente della Regione, Luca Zaia, esprimendo la propria solidarietà alle diverse associazioni di categoria del Veneto che si stanno organizzando per partecipare alla manifestazione in programma a Roma il prossimo 18 febbraio, per sollecitare il Governo e il Parlamento ad attuare al più presto le riforme e a ridare fiato all’economia nazionale. “Le aziende chiudono, la perdita di posti di lavoro è costante, le famiglie sono sempre più povere – sottolinea Zaia – e ho la terribile sensazione che a Roma si siano assuefatti a questo bollettino di guerra, tanto da non fare nemmeno più caso ai sentimenti di rabbia e angoscia che pervadono la società italiana. Se vogliono possono ancora dare concreti segnali di cambiamento: se, invece, scelleratamente decidono di tergiversare ancora, sarà un disastro di cui la politica romana è la prima responsabile”.  
   
   
MABRO, IL MINISTERO RISPONDE ALLA REGIONE: REDDITO GARANTITO PER LE LAVORATRICI  
 
Firenze, 21gennaio 2014 - Nessuna discontinuità nel reddito delle lavoratrici della ex Mabro di Grosseto. Il ministero del Lavoro oggi ha risposto positivamente alla Regione Toscana che, su richiesta dell´assessore alle attività produttive lavoro formazione Gianfranco Simoncini, lo aveva contattato dopo aver individuato, in una circolare, una possibilità di assicurare alle lavoratrici il riconoscimento della cassa integrazione straordinaria a partire dal giorno di dichiarazione di insolvenza dell´azienda. Ciò eviterà per le lavoratrici interruzioni nell´integrazione, che non andrà perduta nemmeno per un giorno. Dopo aver verificato con il ministero l´applicabilità della circolare, la Regione ha già informato il commissario straordinario dell´azienda e i sindacati.  
   
   
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: CRESCITA NEL QUARTO TRIMESTRE (+ 4,1%) MA L’INDICE MEDIO ANNUO RESTA NEGATIVO (- 3,2%)  
 
Cinisello Balsamo, 21gennaio 2014 - Nel quarto trimestre 2013, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, segna un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore assoluto pari a 100,6. In particolare, l’indice degli ordini esteri cresce del 6% rispetto al periodo settembre-dicembre 2012. L’indice assoluto, pari a 108,7, risulta sopra la media, ma ciò non è sufficiente a rassicurare i costruttori italiani che rilevano, nel 2013, un andamento altalenante della raccolta ordinativi, con un primo e terzo trimestre negativo, e un secondo e quarto positivo. Sul fronte interno, l’indice registra una sostanziale stabilità (+0,2%), rispetto al quarto trimestre del 2012, per un valore assoluto, pari a 86,1, ancora basso rispetto all’anno base, a conferma della persistente debolezza del mercato domestico. Su base annua, l’indice segna un arretramento del 3,2% rispetto alla media d’anno 2012. Sul dato pesa principalmente il negativo riscontro della domanda interna, scesa del 15,8%. D’altra parte non è stata brillante neanche la performance ottenuta sul mercato estero (-0,7%) che si è assestata sul livello dell’anno precedente. Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, esprime grande preoccupazione perché - ha affermato: “al di là dell’incremento, l’ultima rilevazione trimestrale presenta ancora una volta la scarsissima propensione agli investimenti del mercato italiano. D’altra parte - ha proseguito Galdabini - il problema della liquidità e l’attesa per l’entrata in vigore della Nuova legge Sabatini hanno complicato ulteriormente il quadro”. “I dati Crif, Centrale Rischi Finanziari, presentati la scorsa settimana, fotografano una situazione che ha del paradossale: nel secondo semestre del 2013, il numero di richieste di finanziamento presentate alle banche è stato il più elevato dal 2009, anno nero della crisi; di contro i finanziamenti erogati secondo l’ultima rilevazione (riferita a novembre) sono crollati del 6% rispetto all’anno precedente”. “Pur comprendendo la necessità degli istituti di credito di tutelarsi da possibili insolvenze, è evidente che il credit crunch sta uccidendo il mercato domestico già non particolarmente florido. In occasione dell’Assise della macchina utensile, che si è tenuta a fine 2013, è emersa chiara la richiesta degli imprenditori del settore di poter contare sulla stabilità politica, indispensabile per una adeguata e lungimirante attività di politica industriale che possa svilupparsi nel medio lungo periodo e che si concentri sulle misure che permettano il riavvio dell’attività manifatturiera del paese. Infatti, a partire da giugno dello scorso anno - ha affermato Luigi Galdabini - i costruttori hanno rilevato un certo risveglio di interesse da parte dei clienti italiani, interesse che, al momento, come recitano i dati elaborati dal Centro Studi Ucimu, non ha trovato riscontro concreto; come a dire: la volontà esiste ma mancano i mezzi”. “Per questa ragione, con l’obiettivo di sostenere la ripresa della domanda di beni strumentali in Italia e scongiurare il rischio di completa deindustrializzazione del paese, è ora necessario che i provvedimenti già messi in campo dalle autorità di governo divengano effettivi, prima fra tutti la Nuova legge Sabatini. Lo strumento che permette finanziamenti a tassi agevolati per gli investimenti in macchinari, dopo l’approvazione della Corte dei Conti di un paio di settimane fa, è fermo in attesa della stipula della convenzione tra ministero Sviluppo economico, Cassa depositi e prestiti e Abi. Auspichiamo che l’ultimo passaggio con la Cdp sia smarcato al più presto, in modo che il provvedimento possa essere finalmente a disposizione di quanti da ormai più di sette mesi stanno attendendo e posticipando le proprie decisioni di acquisto”. “Allo stesso modo - ha continuato il presidente Ucimu - chiediamo maggior disponibilità di risorse da parte degli investitori istituzionali per i minibond e i microbond, vere e proprie obbligazioni emesse dalle Pmi attraverso le quali le imprese possono rafforzare la propria struttura patrimoniale e finanziaria e, dunque, poter più facilmente ottenere credito”. “D’altra parte accogliamo con favore l’entrata in vigore della misura che permette la riduzione dei tempi di ammortamento dei beni strumentali acquisiti tramite leasing e auspichiamo che il provvedimento possa essere esteso a tutti i processi di acquisto (anche a quelli non regolati da leasing) come già sta avvenendo in Francia ove la misura, considerata indispensabile per la re-industrializzazione e l’incremento di competitività del paese, è stata inserita nella legge finanziaria del 2014”. “Infine- ha concluso Galdabini - se è ancora la domanda straniera a garantire il fatturato delle imprese italiane del comparto, andrebbero incrementate le iniziative di promozione del made in Italy che, grazie alla collaborazione tra associazioni settoriali e Ice Agenzia, permettono la presentazione dei settori industriali in cui l’Italia eccelle in modo compatto e organico”.  
   
   
CAPPELLACCI-ZEDDA: ACCORDO DI PROGRAMMA CHE DESTINA QUASI QUATTRO MILIONI PER RILANCIO E SVILUPPO A MONASTIR E NEL BASSO CAMPIDANO  
 
Cagliari, 21 gennaio 2014 - Programmato il completamento del porto turistico di San Teodoro per l´importo complessivo di 26,25 milioni di euro e affidata al Comune attraverso atto convenzionale la realizzazione dei lavori. Con la delibera dell´assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, la Giunta regionale ha dato seguito agli impegni assunti in occasione della consegna dei lavori del primo lotto avvenuta nel centro gallurese a novembre scorso alla presenza del presidente, Ugo Cappellacci. L´infrastruttura che sarà realizzata attraverso un partenariato pubblico-privato consentirà di accogliere a pieno regime più di 500 imbarcazioni, saranno costruiti capannoni per il rimessaggio, strutture commerciali, impianti per il rifornimento e la viabilità di collegamento stradale con il centro urbano del Paese. La quota a carico della Regione sul fabbisogno complessivo di 26,25 milioni sarà pari a 7,25 milioni, di cui 1,40 provenienti dalle economie del bando per il primo lotto e 5,85 milioni stanziati nell´ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Competitività istituito dalla Legge Finanziaria del 2011. Il progetto di completamento del porto è stato reso possibile grazie ad appositi studi dell´assessorato dei Lavori pubblici sulla valenza degli espropri e sul tornaconto economico dell´infrastruttura che hanno posto le condizioni per giustificare l´investimento privato. In tal modo è stato dato il via libera anche alla cosiddetta "bancabilità" dell´intervento, quindi alla possibilità di accesso ai finanziamenti europei in seno ai progetti Jessica. Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas, acronimo di Jessica, è il sostegno europeo congiunto per investimenti sostenibili nelle aree urbane.  
   
   
SALONE D’IMPRESA, ZAIA: IMPRESE VENETE TRAINANO L’EXPORT NAZIONALE  
 
 Venezia, 21gennaio 2014 - “I dati presentati oggi confermano il Veneto tra le regioni leader per quel che riguarda l’export italiano. Questo è merito della capacità e dell’esperienza dei nostri imprenditori, che, negli anni, hanno saputo costruire un modello vincente che guarda lontano restando legato al territorio”. Così il presidente della Regione del Veneto commenta alcuni indicatori presentati oggi ad un incontro promosso da Salone d´ Impresa a Biadene di Montebelluna (Treviso). “Il nostro sistema imprenditoriale – spiega Zaia – poggia su basi solide, che sono i valori della tenacia, della laboriosità, dell’onestà e della capacità di rischiare che ci hanno permesso di diventare la locomotiva del nordest. Il modello “Made in Veneto” è vincente perché ha potuto contare anche sul patto forte e radicato tra lavoratori e capitani di azienda, che ha portato a risultati straordinari”. “Gli imprenditori veneti – prosegue il Presidente – operano in un contesto dove lo Stato centrale non ti aiuta, ma spesso mette dei freni alla crescita: l’Italia è al primo posto in Europa nel "total tax rate" con un una tassazione che arriva al 68% e con i lavoratori che impiegano 165 giorni per raggiungere il “tax freedom day”. Uno scenario difficile acuito dal fatto che a pochi chilometri i nostri concorrenti austriaci possono vantare su un sistema molto più vantaggioso che ne aumenta certamente la competitività”. “Ai nostri capitani d’azienda – conclude il Governatore – va il mio plauso sincero perché continuano a creare occupazione nel nostro territorio e per lo sforzo che stanno facendo per riuscire ad agganciare la ripresa ed uscire dalla crisi”.  
   
   
IMPRESA SOCIALE, LA DUE GIORNI A STRASBURGO ORGANIZZATA DALLA COMMISSIONE EUROPEA. UNA REALTÀ CHE CREA VALORE". I NUMERI DELL´EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 21 gennaio 2014 – Non un settore marginale, “ma un’importante realtà che crea valore, sociale e anche economico”. Queste, in sintesi, le parole dell’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, presente al “Social Entrepreneurs: Have Your Say!”, la due giorni di Strasburgo (16 e 17 gennaio, con la partecipazione dei Commissari Antonio Tajani, Michel Barnier e Laszo Andor) realizzata dalla Commissione europea sul tema dell’economia sociale, con particolare riferimento al ruolo dell’impresa sociale e alle sfide da affrontare per sfruttarne tutte le potenzialità. Obiettivo, far incontrare operatori dei vari Paesi europei e scrivere l’agenda europea dell’economia sociale per i prossimi anni. Oggi la delegazione italiana, di cui l’assessore Marzocchi fa parte, ha incontrato all’interno dell’iniziativa il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovannini e l’europarlamentare Patrizia Toia. “Negli ultimi anni le forme giuridiche che sono cresciute di più in Emilia-romagna riguardano proprio le cooperative sociali e le altre imprese no profit – sottolinea l’assessore – . Nell’ultimo decennio c’è stato un aumento di circa il 65% delle cooperative sociali e del 120% del numero degli addetti. Quando parliamo di economia sociale – ha aggiunto Marzocchi – intendiamo una serie di attori che, al centro della loro visione, non hanno il solo profitto ma sono mossi da valori come la democrazia, la reciprocità. I dati dell’ultimo censimento indicano oltre 25mila unità attive in regione, tra associazioni, cooperative, organizzazioni di volontariato, fondazioni. Con ambiti d’intervento molteplici: dall’assistenza sociale alla cultura, dallo sport all’ambiente”. Un altro numero può essere utile per capire cosa significa economia sociale in Emilia-romagna: quasi 65mila addetti, che diventano 90mila se si aggiungono i lavoratori esterni e quelli temporanei. “Non solo: economia sociale in Emilia-romagna significa anche 429mila volontari, vale a dire – conclude l’assessore – che un abitante ogni otto della regione opera a vario titolo all’interno del no profit. Un numero, questo, che ci colloca tra le primissime regioni italiane per incidenza dell’economia sociale”.  
   
   
ELECTROLUX. PROPOSTA CONFINDUSTRIA PORDENONE, ZAIA: “A QUESTO PUNTO SI SONO PRONUNCIATI DAVVERO TUTTI, MA IL GOVERNO RESTA MUTO. TOCCHERA’ STANARLO…”  
 
Venezia, 21gennaio 2014 - “Con l’ovvio sì di Electrolux alla proposta di Confindustria Pordenone sul taglio del 20 per cento al costo del lavoro per evitare la delocalizzazione delle produzioni, ormai tutti i soggetti in campo si sono pronunciati: il sottoscritto e i miei colleghi governatori di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia-romagna in modo compatto, la Confindustria, la proprietà, i dipendenti, i sindacati di categoria e non, gli enti locali. L’unica voce che non si è ancora sentita è quella del governo. Da due mesi attendiamo la convocazione di un tavolo con l’azienda, solenne impegno assunto da Palazzo Chigi. Ma per ora si è visto soltanto un twitter poi smentito dall’autore e dai fatti”. Il Presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta così la proposta di Confindustria di un piano per abbassare il costo del lavoro dei dipendenti Electrolux e il successivo sì dell’azienda. “Non voglio qui dire se la proposta di Confindustria sia oppure no la ricetta vincente, anche se l’associazione degli industriali ha avuto quantomeno il merito di porre il dito nella piaga: Electrolux non lascia a piedi 1.600 dipendenti soltanto per un capriccio o perché il mercato è in crisi, ma semplicemente perché in altre zone d’Europa trova condizioni fiscali e contributive più favorevoli - prosegue Zaia –. E non sarò certo io a suggerire soluzioni, certamente io e i miei colleghi governatori gradiremmo conoscere il piano industriale direttamente dall’Azienda, a un tavolo e non da indiscrezioni sui giornali. Ma il governo non ce lo permette”. “Credo che a questo punto – conclude - occorra prendere il toro per le corna e graniticamente, io e i miei colleghi governatori, lanciare un ultimatum al governo: convochi Electrolux, ci faccia spiegare che 1.600 lavoratori sono a rischio per le inerzie di ben due governi sul tema del lavoro e presenti proposte concrete e immediatamente operative per evitare un danno irrimediabile a ben quattro economie delle locomotive del Paese. Sarebbe il miglior job act possibile, altro che parole e slogan…”  
   
   
DA SERBATOIO A LABORATORIO, A MILANO RINASCE LA TORRE “BREDA” RESTAURATA DALL’UNIVERSITÀ BICOCCA  
 
 Milano, 21gennaio 2014 - Torna a vivere un edificio simbolo della Milano industriale del Novecento. L’università di Milano-bicocca ha recentemente concluso il restauro esterno della Torre piezometrica di viale Sarca. Il progetto di restauro è stato realizzato in house dall’area Risorse Immobiliari e Strumentali dell’Ateneo. La Torre è alta 45 metri e si trova all’angolo tra viale Sarca e via Chiese, nel quartiere Bicocca un tempo sede di numerose e importanti industrie. Realizzata in stile neoquattrocentesco intorno al 1913, insieme a un edificio più basso che le sorge accanto, dalla “Società Italiana Ernesto Breda per Costruzioni Meccaniche”, aveva la funzione di serbatoio idraulico sulla linea dell’acquedotto. La struttura, tra le poche superstiti del passato produttivo di questa area urbana, è caduta in disuso con la conversione dell’area industriale Breda-pirelli al settore terziario e a polo della conoscenza. Nel 2003 è stata concessa in uso all’Università di Milano-bicocca diventando uno degli edifici del Campus Bicocca col nome di U36. La torre e l´area circostante sono stati da subito utilizzati dall’Ateneo come “laboratorio all´aperto” per le prove ed i rilievi sulla qualità dell´aria e del rumore condotte dal Dipartimento di Scienze dell´Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra. Nella torre restaurata, in quello che era il serbatoio di acqua sulla sommità, il laboratorio di Chimica dell’Atmosfera installerà una stazione meteorologica completa, mentre proseguiranno nella parte esterna i rilievi della centralina di registrazione del rumore, alimentata a celle fotovoltaiche, installata dal laboratorio di Acustica Ambientale. L’edificio di due piani accanto alla Torre conteneva nel seminterrato le pompe, le valvole e le condotte di connessione con l’acquedotto cittadino e al primo piano l’abitazione del custode. L’edificio fu realizzato certamente ispirandosi alla vicina Bicocca degli Arcimboldi, che in quegli anni fu restaurata per mano degli architetti Beltrami e Annoni, e quindi allo stile quattrocentesco lombardo. Nei prossimi mesi partirà anche il restauro di questo edificio per il quale l’area Risorse Immobiliari e Strumentali sta predisponendo il progetto. Tra le nuove funzioni è prevista la realizzazione di un’aula da 72 posti al piano seminterrato, di una sala multifunzionale al primo piano. La prima fase del restauro della Torre è durata circa un anno e i lavori – che hanno riguardato il rifacimento della copertura, degli intonaci, dei serramenti e il recupero del serbatoio sulla sommità – sono costati circa 170.000 euro. «Il restauro della Torre “Breda” – dice il rettore Cristina Messa – restituisce a Milano uno degli edifici simbolo dell’epoca di sviluppo industriale che si salda, in una continuità ideale, con gli attuali orizzonti della città fatti di conoscenza e innovazione. Sarà un edificio “vivo” che ospiterà attività di ricerca sulla qualità dell’ambiente urbano e che, una volta completato, ospiterà anche attività culturali aperte ai cittadini».  
   
   
ELECTROLUX: SERRACCHIANI, REGIONE LAVORA A PROPOSTA ORGANICA  
 
Trieste, 21gennaio 2014 - "La Regione è attenta a tutte le proposte che possono venire in aiuto di un´emergenza come quella di Electrolux, consapevole che qualsiasi risultato positivo sarà l´esito di uno sforzo comune in cui tutte le parti contribuiscono in modo equo". Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, alla luce della proposta presentata da Unindustria Pordenone per far fronte alla crisi nel territorio provinciale. "La Regione sta lavorando a un proposta organica - ha proseguito Serracchiani - sapendo che non si risolve la crisi solo con un taglio del costo del lavoro, ma che è necessario ridurre anche i costi della produzione nel loro insieme: infrastrutture, energia, burocrazia, forme di welfare". Per Serracchiani, "Electrolux rappresenta un banco di prova, ma la prospettiva di riforma dovrà coinvolgere tutta la Regione con il suo sistema produttivo. E la Regione intende svolgere fino in fondo il suo ruolo - conclude - anche coinvolgendo i poteri centrali dello Stato".  
   
   
SCOPERTI LAVORATORI IN NERO LABORATORIO CINESE A VIGASIO (VR), ZAIA: TOLLERANZA ZERO NEI CONFRONTI DI CHI INQUINA IL NOSTRO SISTEMA PRODUTTIVO  
 
 Venezia, 21gennaio 2014 - “Con questa operazione i Carabinieri hanno messo a segno un altro colpo ai danni dell’illegalità cinese, che continua a non rispettare le regole e tenta di formare della chinatown nei nostri territori. Queste operazioni mandano un segnale forte e chiaro e ribadiscono che ci sarà tolleranza zero per chi inquina il nostro sistema produttivo”. Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando la scoperta di lavoratori cinesi impiegati ´in nero´ in un laboratorio tessile a Vigasio, in provincia di Verona. “La crisi – spiega il Presidente – non allenta la sua morsa sulle nostre imprese e i blitz come questi permettono di tutelare chi si comporta in modo onesto rispettando la legge anche in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando. In Veneto il lavoro è un valore fondamentale e per questo non possiamo permettere che ci sia chi non rispettano nessun tipo di parametro di sicurezza ed igiene”. “Il mio grazie – conclude il Presidente – va agli uomini e alle donne dei Carabinieri impegnati in questo controllo che ogni giorno con il loro lavoro garantiscono la sicurezza e la tutela della legalità nei nostri territori.”  
   
   
TORINO: DELEGAZIONE CINESE IN VISITA AL CENTRO PER L’IMPIEGO DI VIA BOLOGNA CHIAMA: “I NOSTRI SERVIZI PER IL LAVORO SONO UN PUNTO DI RIFERIMENTO IN ITALIA E ALL’ESTERO"  
 
Torino, 21 gennaio 2014 - “La visita della delegazione cinese al Centro per l’Impiego di Via Bologna, che segue quelle degli osservatori rumeni e tedeschi che si sono svolte l’anno scorso, è una conferma della considerazione con cui anche all’estero seguono le attività dei nostri servizi per il lavoro”. L’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Provincia di Torino Carlo Chiama commenta con queste parole il sopralluogo di un gruppo di funzionari cinesi organizzato da Asiapromotion, l’agenzia - iscritta alla Camera di Commercio Italiana in Cina e alla Fondazione Italia Cina - che si occupa della promozione delle relazioni culturali tra paesi europei e asiatici. Durante l’incontro, i funzionari del Centro per l’Impiego hanno illustrato il servizio di mediazione per stranieri non comunitari, che si svolge anche in lingua cinese e che offre un’attività di orientamento non solo nel mercato del lavoro, ma anche nei servizi pubblici, a partire dagli asili nido e dalle scuole. “I nostri Sportelli specialistici per le alte professionalità hanno avviato da tempo una collaborazione con il Politecnico, dove studia una folta comunità di giovani cinesi” aggiunge Chiama. “Inoltre, sono stati stretti accordi con le associazioni di categoria italo-cinesi per supportare con l’offerta di formazione professionale le aziende che operano sul nostro territorio, in particolare nel campo del benessere”.  
   
   
TOSCANA: AL VIA LA FORMAZIONE PER CERTIFICATORI ENERGETICI, TINTORIE, OPERATORI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE  
 
Firenze, 21gennaio 2014 - Percorsi formativi ad hoc per qualificare e aggiornare le competenze di tre figure professionali: tecnici di tintolavanderia, certificatori energetici degli edifici, operatori del trasporto pubblico locale su gomma. E´ questo, in sintesi, il contenuto di tre distinte delibere che la giunta ha approvato in una delle ultime sedute su proposta dell´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini. In tutti e tre i casi la Regione ha voluto dettare precise direttive sia per quel che riguarda i soggetti attuatori dell´attività formativa, che sono enti e istituzioni altamente qualificate (università, ordini e collegi e associazioni professionali, scuole di alti studi e enti di ricerca), sia per quel che riguarda i percorsi, la durata , gli standard formativi e l´attestazione finale rilasciata. "Abbiamo così voluto mettere precisi punti fermi – avverte l´assessore – negli interventi per qualificare ulteriormente queste attività, a garanzia della sicurezza dei lavoratori e dei cittadini". "Nel caso del personale tecnico di tintolavanderia si trattava di attuare la nuova legge regionale in materia, specificando le modalità di attuazione dei corsi che sono obbligatori per l´esercizio delle attività delle imprese del settore, obbligate a designare un responsabile tecnico con una idoneità che deve rispondere a determinati requisiti professionali. Uno di questi si raggiunge frequentando il percorso formativo di 450 ore definito dagli indirizzi approvati dalla giunta". Anche per quanto riguarda i tecnici abilitati alla certificazione energetica degli edifici la giunta ha dettato indirizzi che consentiranno a chi non è in possesso di titoli di studio specifici di essere abilitato all´attività di certificatore. "In attesa di una revisione della legge regionale che adegui le norme regionali sull´efficienza energetica alle nuove norme emanate nel 2013 a livello nazionale – spiega l´assessore – la Regione ha pensato fosse indispensabile definire le prime modalità di corsi per la formazione di questo personale, la cui presenza è sempre più importante e richiesta". Nel quadro della riforma del trasporto pubblico locale che si completerà con il 2014, si è rilevata la necessità di coinvolgere i lavoratori del settore in un progetto di formazione con l´obiettivo di qualificare il servizio di trasporto pubblico locale e tutelare lavoratori e utenti. Per questo la giunta ha deciso di definire gli indirizzi di un percorso formativo di aggiornamento professionale in pre visione dell´afffidamento al nuovo soggetto unico per la gestione dei servizi. "E´ un intervento importante – sottolinea Simoncini – sia per migliorare la qualità del servizio, sia per tutalare i livelli occupazionali del personale che opera nel settore". L´atto approvato dalla giunta prevede un bando specifico, sul quale ciascuna azienda di trasporto presenterà progetti formativi per il personale e destinato a coinvolgere dalle 300 alle 600 unità, con l´obiettivo di accrescerene competenze professionali.  
   
   
VICENDA EX ANTONIO MERLONI: INCONTRO TRA I PRESIDENTI DI MARCHE E UMBRIA E L’IMPRENDITORE PORCARELLI.  
 
Ancona, 21 gennaio 2014 - Una iniziativa urgente di carattere legislativo che dia un’interpretazione autentica alle norme della legge Marzano, per affrontare e risolvere la vicenda della Antonio Merloni in amministrazione straordinaria. E’ quanto chiedono i presidenti delle Regioni Marche ed Umbria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, in una lettera inviata al presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, al ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato e ai parlamentari eletti nelle due regioni. L’iniziativa è stata assunta nel corso di un incontro che si è svolto questa mattina presso il Comune di Fabriano tra i due presidenti, accompagnati dagli assessori regionali all’Industria Sara Giannini (Marche) e Vincenzo Riommi (Umbria) con l’imprenditore Giovanni Porcarelli titolare della J&p Industries spa, alla presenza del sindaco Giancarlo Sagramola. L’incontro è stato organizzato per fare il punto sulla grave situazione che si è venuta a creare dopo l’annullamento della cessione della ex Antonio Merloni all’imprenditore Porcarelli. I due presidenti hanno ribadito la fortissima preoccupazione per le ricadute economiche e sociali sul territorio derivanti da tale provvedimento. Hanno quindi ricordato la decisa azione di moral suasion già svolta sul Governo affinché la vicenda sia adeguatamente affrontata, sottolineando l’esclusiva competenza nazionale in materia. Nelle lettere al presidente Letta, al ministro Zanonato e ai parlamentari, Spacca e Marini sottopongono l’urgente necessità di affrontare e risolvere la vicenda della Antonio Merloni spa in amministrazione straordinaria relativamente all’intervenuta cessione dei complessi aziendali, alla luce della decisione del Tribunale di Ancona dello scorso 20 settembre. “E’ forte – scrivono i due presidenti - la preoccupazione per il rischio connesso agli evidenti riflessi sulla continuità dell’attività produttiva emersa dalla definizione della procedura commissariale della A. Merloni. Tale procedura prevede la rioccupazione di 700 lavoratori garantiti dalla J&p Industries spa e la situazione attuale sta causando il blocco di progetti di sviluppo industriale nei quali si prevedono ulteriori posti di lavoro quantificabili in oltre 200 unità. E’ evidente inoltre l’impatto negativo che tale vicenda riversa sulle imprese e sui lavoratori dell’indotto. In questo senso si ritiene urgentissima l’adozione di un atto normativo che abbia efficacia immediata con l’obiettivo di mettere in sicurezza l’iniziativa industriale derivante dalla procedura della Antonio Merloni spa”. A questo scopo Spacca e Marini hanno anche richiesto un incontro urgente al presidente Letta, al ministro Zanonato e ai parlamentari per approfondire tale delicatissima situazione che, conclude la lettera, “rischia di penalizzare pesantemente i territori di Umbria e Marche già fortemente coinvolti dagli effetti della crisi economica ed occupazionale”.  
   
   
GREEN ECONOMY: TOSCANA AI PRIMI POSTI DELLA CLASSIFICA NAZIONALE  
 
Firenze , 21gennaio 2014 - Tra i primi posti fra le regioni italiane maggiormente indirizzate verso una crescita ecofriendly, la Toscana continua la sua marcia green. Lo attesta la classifica stilata dall´osservatorio Ige 2013 (Indice di green economy) di Fondazione Impresa che posiziona la nostra regione al quarto posto, solo dopo Trentino Alto Adige, Umbria e Marche (in ambedue l´ultimo anno ha visto un salto dell´agricoltura biologica). Meglio di Emilia Romagna e Veneto, rispettivamente al quinto e sesto posto, di gran lunga meglio della Lombardia, al tredicesimo, la Toscana nel 2013 si è confermata una regione dove la green economy è dinamica e in grado di spingere la ripresa. "La classifica stilata da Ige - ha commentato l´assessore regionale all´ambiente e all´energia Anna Rita Bramerini - conferma le conclusioni di altre ricerche in materia, svolte da diversi soggetti, che pongono sempre la Toscana ai primi posti di sostenibilità. Ne viene conferma anche da un recente studio dell´Università di Pisa dal titolo "La sostenibilità delle regioni italiane: la classifica di Irta Leonardo" che, analizzando diversi parametri, pone la Toscana al secondo posto per sostenibilità dopo il Trentino. Sono dati che ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta e ci stimolano a fare sempre di più Il nuovo Piano ambientale pone del resto la green economy al centro della nostra strategia, perché è attraverso di essa che vogliamo sostenere la transizione verso un´economia a basse emissioni di carbonio e contrastare i cambiamenti climatici. La green economy è una priorità e in Toscana prevede di includere tutte e 4 le fasi dello sviluppo: ricerca, produzione (anche sperimentale), installazione impianti, consumo sostenibile e efficienza". Lo studio, alla quarta edizione (stilato su dati Istat, Terna, Sinab, Enea, ecc.), fotografa lo stato d´arte della green economy in Italia e tiene conto di 21 indicatori: energia pulita, risparmio energetico, riciclo rifiuti. Bioagricoltura, eco-edilizia, diffusione di licenze Ecolabel, per specificare qualche parametro. Ma anche piste ciclabili, turismo ecologico, prodotti bio, edilizia, rifiuti e carbon intensity (emissioni per unità di Pil).  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA MERLONI: PIENA INTESA TRA REGIONE E BANCHE  
 
Ancona, 21gennaio 2014 - “Piena intesa tra Regione ed Abi per rispondere immediatamente alle esigenze di sostegno dei lavoratori della Antonio Merloni e di J&p Industries destinatari dei provvedimenti del Ministero del Lavoro che hanno prorogato la cassa integrazione straordinaria per un periodo massimo che va da 6 a 12 mesi”. Lo ha comunicato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, specificando che “Abi e Regione hanno concordato di applicare la convenzione nazionale relativa alla anticipazione sociale dell’indennità di cassa integrazione straordinaria sottoscritta lo scorso 20 dicembre tra Abi, Confindustria ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, e Ugl a livello nazionale.” “Il provvedimento del ministero, ha proseguito l’assessore, interessa in Umbria oltre 950 lavoratori per un periodo massimo che va da 6 a 12 mesi. Abi comunicherà nelle prossime ore alla Regione le banche già operative sulla convenzione, che rappresentano la quasi totalità degli istituti di credito operativi sul territorio regionale, per poter consentire nei prossimi giorni l’avvio della presentazione delle richieste di anticipazione da parte dei lavoratori interessati.” L’anticipazione, hanno specificato i rappresentati di Abi, sarà concessa sulla base del protocollo nazionale in vigore attraverso l’apertura di appositi conti tecnici senza l’applicazione di spese di apertura conto.  
   
   
BOLZANO: OLTRE 3400 PERSONE HANNO PRESO PARTE IN CINQUE ANNI A CORSI SULLE PULIZIE PROFESSIONALI  
 
Bolzano, 21 gennaio 2014 - Nel corso degli ultimi cinque anni oltre 3400 persone hanno preso parte a corsi organizzati dall’Ufficio sviluppo del personale provinciale in collaborazione con la Formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica nel campo delle pulizie professionali di edifici. I 134 corsi organizzati negli ultimi cinque anni erano rivolti in particolare ai bidelli ed al personale che si occupa delle pulizie nelle scuole e sono stati tenuti da personale specializzato nelle Scuole professionali agricole, forestali e di economia domestica di lingua tedesca di varie località della provincia. La prima parte del corso è stata frequentata da 1650 persone mentre la seconda da 1779 per un numero complessivo di 3429 partecipanti; circa i quattro quinti degli iscritti erano di lingua tedesca. Il direttore del personale provinciale, Engelbert Schaller, sottolinea che grazie a questi corsi, organizzati da due Ripartizioni provinciali, si è riusciti ad elevare notevolmente la preparazione professionale del personale che opera nell´ambito delle pulizie degli edificio provinciali, soprattutto scolastici. Molto positive anche le valutazioni espresse dai partecipanti al termine dei corsi. I due manuali elaborati per fornire la documentazione necessaria ai partecipanti per la frequenza dei corsi sono disponibili all´indirizzo Internet: http://www.Provinz.bz.it/personal/service/publikationen.asp?somepubl_page=2