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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Febbraio 2014 |
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LA SCARSITÀ DI SCELTA INCORAGGIA LA VISIONE DI FILM SCARICATI DA INTERNET |
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Bruxelles, 10 febbraio 2014 - Come risulta da un recente studio della Commissione europea sui comportamenti del pubblico circa il 70% dei cittadini europei scarica film da Internet o se li guarda in streaming, legalmente o illegalmente. Da tale studio è emerso anche che il 40% dei proprietari di smartphone e più del 60% di proprietari di tablet guardano film sui loro dispositivi. Stando allo studio, ciò non sarebbe sorprendente poiché, mentre il pubblico manifesta un grande interesse per i film in generale, la più vicina sala cinematografica si trova spesso a una certa distanza e la scelta dei film proiettati è spesso piuttosto limitata. Se ne conclude che l´industria cinematografica europea potrebbe aumentare i propri introiti sfruttando diversi tipi di piattaforme online di tipo commerciale per accrescere la disponibilità di film e raggiungere un pubblico più vasto. Lo studio sul comportamento del pubblico si basa su ricerche, analisi e interviste con il pubblico in dieci Stati membri: Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Germania, Polonia, Croazia, Romania, Lituania e Danimarca. Circa 5 000 persone tra i 4 e 50 anni sono state interpellate sulle loro abitudini e preferenze per quanto riguarda i film. "Lo studio conferma che l´industria cinematografica europea non sfrutta appieno le potenzialità per raggiungere un nuovo pubblico o per valorizzare i partenariati transfrontalieri. Incoraggiamo i registi a utilizzare al meglio i finanziamenti erogati da Europa creativa, il nuovo programma unionale per i settori culturali e creativi, e in particolare dal suo sotto-programma Media. Il sostegno che esso offre alla distribuzione e allo sviluppo di film può prospettare ai registi nuovi sbocchi che serviranno ad arricchire la diversità culturale dell´Europa e ad accrescere l´accesso del pubblico a film di grande qualità," ha affermato Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l´Istruzione, la cultura, la gioventù e il multilinguismo. Nei prossimi sette anni il sotto-programma Media di Europa creativa sosterrà 2 000 sale cinematografiche e 800 film europei. Il grosso del finanziamento di Media è destinato a promuovere la distribuzione di film europei al di fuori del loro paese d´origine. I principali risultati dello studio: il 97% dei cittadini europei guarda film almeno occasionalmente; l´Europa produce più di 1 000 film all´anno, la maggior parte dei quali però è visionata soltanto nel paese in cui è realizzata, mentre un numero relativamente limitato di film è proiettato all´estero; il 68% dei rispondenti scarica gratuitamente film e il 55% di loro guarda film in streaming sul proprio computer o su un dispositivo portatile. Quelli che scaricano film gratuitamente tendono a essere cinefili giovani, abitanti di città e con un buon livello di istruzione, interessati alla diversità del panorama cinematografico ma scoraggiati dai costi e dalla scelta limitata dell´offerta legale; il 14% dei rispondenti non ha accesso a sale cinematografiche site a meno di 30 minuti di strada dalla propria abitazione. Questa percentuale sale al 37% in Romania, al 27% in Lituania e al 16% in Croazia; i film europei sono ritenuti originali e stimolanti, ma il pubblico è critico nei confronti di trame "lente o pesanti"; la maggior parte delle persone scelgono il film che andranno a vedere subito prima di recarsi al cinema, in tal caso lo strumento di marketing più efficace risultano essere i trailer che annunciano le nuove produzioni; il 28% dei cittadini europei vede film in occasione di festival; circa il 50% dei rispondenti ha partecipato a programmi di educazione cinematografica, ad esempio a scuola, all´università o nei cineclub. Lo studio fa il profilo dei diversi tipi di pubblico, ripartendoli in cinque gruppi: "filmomani iperconnessi", cine-selettivi indipendenti con poco tempo a disposizione", "appassionati dei film di cassetta che fanno tendenza", "spettatori occasionali di film di grande richiamo" e "indifferenti nei confronti del cinema". I cinefili europei sono maggiormente rappresentati nei primi due gruppi. Filmomani iperconnessi (24% degli spettatori cinematografici europei) sono per lo più persone nate nell´epoca digitale ed al gruppo appartiene un maggior numero di uomini e di giovani adulti rispetto ad altre categorie. Essi vivono per lo più in zone urbane, sono altamente impegnati nel campo dei media e della cultura e dispongono di una buona dotazione di dispositivi multimediali. Cine-selettivi indipendenti con poco tempo a disposizione (22% degli spettatori europei di film) sono per lo più in età adulta con pochi o punti figli, donne tra i 26 e i 50 anni con reddito medio, con un livello di istruzione relativamente elevato e operanti in ambito universitario e nell´insegnamento. Appassionati dei film di cassetta che fanno tendenza (16% degli spettatori europei di film) guardano per lo più i blockbuster statunitensi. Hanno un profilo socio-demografico e una dotazione di dispositivi multimediali nella media. Vivono in zone meno urbanizzate ed hanno un accesso più limitato alle sale cinematografiche. Spettatori occasionali di film di grande richiamo (21% degli spettatori europei di film) guardano un minor numero di film e, in generale, seguono meno il mondo dei media e della cultura. Sono per lo più donne giovani, semi-urbane o rurali, ancora a scuola o che seguono studi superiori. Sebbene guardino meno film, il loro interesse per i film europei è relativamente forte. Indifferenti nei confronti del cinema (16% degli spettatori europei di film) guardano di gran lunga il minor numero di film e, in generale, sono tagliati fuori dalla maggior parte delle attività culturali diverse dalla televisione e dai videogiochi. Si tratta per lo più di maschi giovani o anziani, con un livello di istruzione più basso, più poveri, che vivono in zone rurali e semi-urbane ed hanno la dotazione più limitata di dispositivi e servizi multimediali. Hanno poco interesse per i film, ad eccezione dei film d´azione e di quelli umoristici, e guardano per lo più i blockbuster statunitensi. Contesto - Uno dei principali obiettivi di Europa creativa è rafforzare la domanda di film, migliorare la loro distribuzione transfrontaliera e raggiungere nuovi pubblici in Europa e fuori di essa. Lo studio è finalizzato ad aiutare i decisori politici di tutta Europa ad accrescere l´efficacia delle loro politiche e iniziative in campo culturale. Il programma Europa creativa è stato avviato il 1° gennaio ed ha una dotazione di 1,46 miliardi di euro per i prossimi sette anni. Esso prende le mosse dal successo registrato dai programmi Cultura e Media che per più di vent´anni hanno assicurato un sostegno ai settori culturali e audiovisivi. Il programma riserverà almeno il 56% del proprio bilancio al sotto-programma Media. Il sotto-programma Media supporta le industrie cinematografiche e audiovisive dell´Ue per lo sviluppo, la distribuzione e la promozione delle loro produzioni. Esso finanzia anche sistemi di formazione e di accesso al mercato, che presentano inoltre una nuova dimensione internazionale in quanto si rivolgono pure ai paesi terzi. Media stanzierà circa 6 milioni di euro all´anno per incoraggiare l´innovazione nel settore audiovisivo. Nell´ambito di questo obiettivo, nel 2014 esso avvierà tre iniziative a sostegno dell´allargamento e della diversificazione del pubblico e dell´alfabetizzazione filmica, delle coproduzioni internazionali e dei videogiochi. |
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OGGI AL CINEPORTO DI BARI LA NUOVA PROGRAMMAZIONE EUROPEA LE IMPRESE CULTURALI A UNA SVOLTA |
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Bari, 10 febbraio 2014 - È fissata per oggi, negli spazi del Cineporto di Bari, l’incontro organizzato dal Distretto Produttivo “Puglia Creativa” dal titolo La nuova programmazione europea: le imprese culturali e creative a una svolta. Intervengono: - Silvia Godelli (Assessore della Regione Puglia al Mediterraneo, cultura e turismo). I risultati della programmazione 2007/2013 e gli obiettivi della programmazione 2014/2020. - Francesco Palumbo (Direttore area politiche Regione Puglia per la promozione del territorio, dei saperi e dei talenti). Le linee della programmazione comunitaria 2014/2020 sui temi dello sviluppo culturale. - Franco D’ippolito (Cabina di Regia regionale per progetti strategici Po Fesr Puglia 2007/2013). L´impresa creativa: la situazione pugliese e i soggetti che hanno titolo ad accedere agli aiuti comunitari. Cristina Piscitelli (Apulia Film Commission) I programmi diretti dell´Unione Europea sui temi della creatività. L’incontro, che si terrà alle ore 15,00, sarà un momento fondamentale nel traghettamento delle aziende verso la nuova programmazione europea e per tracciare le linee guida della progettazione 2014-2020. Uno spazio di analisi volto inoltre alla preparazione del nuovo programma di sviluppo del Distretto “Puglia Creativa” ed al confronto attivo fra Istituzioni e mondo produttivo. Il convegno sarà anticipato alle ore 12,00 da un altro importante incontro, quello con il comitato proponente per la candidatura della città di Lecce a Capitale della Cultura europea 2019. Un momento di approfondimento su questa importante sfida che coinvolge tutta la regione Puglia, con la presentazione del dossier di candidatura e le interazioni con i soggetti attivi della regione. Un incontro per analizzare le strategie di promozione e le ricadute per l’intero settore creativo del nostro territorio. Informazioni supplementari, documenti ufficiali e schede di adesione sono disponibili all’indirizzo www.Pugliacreativa.it |
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TELECOM ITALIA MEDIA: RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE |
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Milano, 10 febbraio2014 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media, riunitosi il 6 febbraio sotto la presidenza di Severino Salvemini, ha esaminato lo stato di avanzamento del progetto di integrazione tra Telecom Italia Media Broadcasting (interamente controllata da Ti Media) e le attività di operatore di rete di Rete A (controllata dal Gruppo Editoriale L’espresso), volto alla valorizzazione dei rispettivi asset anche attraverso la realizzazione di sinergie industriali. Come noto, la Società a partire dal bilancio al 31 dicembre 2012 evidenzia un patrimonio netto civilistico inferiore al terzo del capitale sociale sottoscritto e versato, rientrando, pertanto, nella fattispecie di cui all’art. 2446 del codice civile. Il Consiglio di Amministrazione, tenuto anche conto del perdurare delle attività relative al progetto sopracitato e preso atto della conferma del sostegno patrimoniale e finanziario da parte della Capogruppo Telecom Italia, ha deliberato di proporre all’Assemblea la riduzione del capitale sociale in proporzione delle perdite che saranno accertate nel bilancio dell’esercizio 2013, come per legge. I termini e le modalità di realizzazione della riduzione di capitale, nonché la relazione illustrativa all’Assemblea saranno definiti nella riunione consiliare già programmata per il 4 marzo 2014. Tenendo peraltro conto della previsione di perdita per l’esercizio 2013 (stimata nell’ordine di 150 milioni di euro) e delle perdite relative agli esercizi precedenti (156 milioni di euro), si prevede che il capitale della Società potrà ridursi dall’attuale importo di 212,2 milioni di euro a circa 16 milioni di euro, post abbattimento delle riserve legali per 110 milioni di euro. La perdita d’esercizio 2013 è in gran parte attribuibile agli effetti della cessione delle attività televisive (stimati in 155 milioni di euro). Il Consiglio di Amministrazione della Società esaminerà i risultati consuntivi per l’anno 2013 nella riunione prevista il 4 marzo 2014. Le attività di consuntivazione e verifica contabile sono in corso: le indicazioni sopra esposte si basano su assunzioni ritenute ragionevoli, ma da considerarsi preliminari e suscettibili di variazioni. Il Consiglio ha altresì deliberato di dare mandato al Presidente di convocare l’Assemblea degli azionisti della Società in unica convocazione il giorno 10 aprile 2014, in Rozzano (Milano), per deliberare nella parte ordinaria in merito al Bilancio al 31 dicembre 2013, alla Relazione sulla remunerazione e alla nomina del Consiglio di Amministrazione per scadenza di mandato e nella parte straordinaria sulla proposta di riduzione del capitale sociale. L’avviso di convocazione sarà pubblicato nei modi e nei termini di legge. |
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BERGAMO FILM MEETING 32A EDIZIONE, 8 - 16 MARZO 2014 |
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Bergamo, 10 gennaio 2014 - Come sempre riservata ai nuovi autori, la competizione internazionale presenta 7 lungometraggi, inediti in Italia, che si caratterizzano per l’originalità linguistica e narrativa con cui affrontano i temi della contemporaneità. I 7 lungometraggi selezionati concorrono al Premio Bergamo Film Meeting assegnato ai tre migliori film della sezione sulla base delle preferenze espresse dal pubblico. Al film vincitore, inoltre, andrà il premio Bergamo Film Meeting – Banca Popolare di Bergamo, del valore di 5000 euro, istituito come sostegno rivolto alle produzioni che investono nei giovani autori, nel cinema indipendente e di qualità. Visti Da Vicino - Anche quest’anno, il Festival propone una selezione di film documentari, provenienti dal panorama internazionale: corti, medi e lungometraggi, produzioni indipendenti che si distinguono per l’approccio creativo alla rappresentazione di realtà, dove lo sguardo del regista è uno strumento attivo di ricerca e di scoperta, in rapporto vivo e intenso con il “visibile”. Dirk Bogarde - 24 lungometraggi compongono l´ampia retrospettiva dedicata da Bergamo Film Meeting a Dirk Bogarde (1921-1999), artista dai molteplici talenti, già narratore e disegnatore, che di sé stesso, con britannico understatement, diceva di essere solo un attore, che recitava soprattutto con gli occhi “di una magnetica, profonda sfumatura marrone”. Nella prima fase della sua carriera, tra la fine degli anni ´40 e per tutti i ´50, divenne presto una star del box office, idolatrato dai fan per le sue interpretazioni in drammi bellici, film mélo, storici e noir. Con gli anni ´60, affrontò ruoli più complessi e in breve si affermò come il volto del cinema d´autore britannico, a partire da Victim (id., 1961) diretto da Basil Dearden, e poi grazie al fecondo sodalizio con Joseph Losey (Il servo, The Servant, 1963; Per il re e per la patria, King & Country, 1964; L´incidente, The Accident, 1967), nonché altre preziosissime collaborazioni con autori come Schlesinger (Darling, id., 1965). Grazie a queste interpretazioni, Bogarde approdò, infine, al cinema d´autore “continentale”, con registi come Visconti (La caduta degli dei, 1969), Resnais (Providence, 1977), Fassbinder (Despair, id., 1978). Bogarde si è distinto per una presenza scenica elegante, precisa, seducente e ambigua, se non addirittura minacciosa e di sensuale intensità, celata dietro un apparente e disinvolto distacco. Ma Papà Ti Manda Sola? Prendendo spunto dal titolo del celebre film di Bogdanovich con Barbra Streisand e Ryan O´neal, un viaggio nella screwball comedy, dagli anni ’30 agli anni ’60, con 10 film giocati su ritmi sostenuti e sceneggiature impeccabili, dove i personaggi femminili si impongono con la loro spregiudicatezza, una buona dose di follia e una forte inclinazione all´avventura. Storie d´amore giocate sulla conquista a tutti i costi, sulla differenza di classe, sull´ostinazione a pedinare un maschio spesso riluttante, poco propenso al matrimonio, a volte impacciato per non dire infastidito. Meccanismi a orologeria che creano situazioni esilaranti e frequenti colpi di scena. I film proposti portano la firma di grandi registi che hanno fatto la storia del cinema hollywoodiano, come Frank Capra (It Happened One Night, Accadde una notte, 1934) Howard Hawks (Bringing Up Baby, Susanna, 1938), Preston Sturges (The Lady Eve, Lady Eva, 1941) e sono interpretati da grandi star come Cary Grant, James Stewart, Claudette Colbert, Katharine Hepburn. Europa: Femminile, Singolare . Il viaggio del Festival attraverso il cinema europeo quest´anno è declinato al femminile, con la prima parte di una rassegna biennale che vuole mettere in luce le opere di alcune tra le registe più rappresentative del panorama europeo, che si sono affermate in questi ultimi anni sulla scena delle produzioni cinematografiche indipendenti. Le protagoniste dell’edizione 2014 - delle quali saranno proposti tutti i film - sono l’italiana Antonietta De Lillo (Non è giusto, 2001, Il resto di niente, 2004) che con straordinaria sensibilità sa raccontare luoghi e personaggi partenopei, spaziando dal documentario alla commedia; l’islandese Solveig Anspach (Stormy Weather, 2003, Queen of Montreuil, 2012), il cui cinema delicato e intimo gioca costantemente con generi e ruoli, delineando figure femminili a tutto tondo che costituiscono il perno vero e proprio del suo cinema; e l’austriaca Jessica Hausner (Hotel, 2004, Lourdes, 2009), che con uno stile algido e perturbante scava nelle profondità dell’animo umano. Pierre-luc Granjon - Regista di film d´animazione, illustratore e modellatore, il francese Pierre-lucgranjon produce nel 2001 il suo primo cortometraggio, Petite escapade (2001), che vince il Grand Prix al Festival di Seul. Successivamente dirige Le château des autres (2003) e L´enfant sans bouche (2004). Grande sperimentatore di tecniche e metodologie, realizza poi una serie di 4 episodi, popolata da personaggi colorati, immersi nel cuore di un fantastico mondo medievale. Attraverso diverse tecniche di animazione (volumi, disegno animato, découpage), Pierre-luc Granjon racconta con semplicità e immaginazione il profondo universo infantile. Bergamo Film Meeting presenta tutti i suoi film e una carta bianca con le opere degli autori che lo hanno particolarmente influenzato durante la sua carriera artistica (Briganti senza leggenda di Gianluigi Toccafondo, 2013, The Man with the Beautiful Eyes di Jonathan Hodgson, 2000, Peter & The Wolf di Suzie Templeton, 2006). Il Festival dedica un volume monografico contenente saggi originali, filmografie complete, interviste con autori, repertorio bibliografico e un’ampia documentazione fotografica. Le illustrazioni originali, i disegni e le sculture di Pierre-luc Granjon sono oggetto di una mostra, presso la Sala di Porta S. Agostino, aperta a tutti i visitatori dal 7 al 30 marzo. Bergamo Film Meeting Inaugura Bergamo Jazz -. Anche quest’anno, Bergamo Film Meeting passerà il testimone a Bergamo Jazz, che festeggia la sua 36a edizione. La domenica di chiusura del Festival, sarà proiettato il film Un témoin dans la ville (Appuntamento con il delitto, 1956) di Edouard Molinaro, con musiche del sassofonista Barney Wilen e a seguire la sonorizzazione del film The Unknown (Lo sconosciuto, 1927) di Tod Browning ad opera del trio di Vincenzo Vasi, specialista del theremin. Bfm Upgrade 1.0 - Parole di cinema . Con il 2014, finalmente, la produzione editoriale di Bergamo Film Meeting entra nell’era digitale: i volumi della 32ª edizione saranno pubblicati contemporaneamente in formato cartaceo e digitale, ottimizzato per i diversi dispositivi e-reader e smartphone. E sarà solo l’inizio: piano piano, tutti i volumi monografici editi durante le precedenti edizioni e oggi purtroppo esauriti, saranno riproposti in formato digitale, dopo un accurato lavoro di redazione, riqualificazione e valorizzazione. Saranno così di nuovo disponibili le monografie dedicate ai Monty Python (1989), Aki Kaurismäki (1990), Roger Corman (1991-92), Mike Leigh (1993), Jan Švankmajer (1997), Andrej Tarkovskij (2004) e molti altri. Kino Club - Anche quest’anno, Bergamo Film Meeting dedica una sezione al pubblico più giovane: proiezioni di corti e lunghi d´autore al Cinema Capitol, visite guidate alla mostra di Granjon, un workshop di disegno diretto su pellicola di Vincenzo Gioanola e il Telepongo, laboratorio d´animazione con la plastilina curato dall´associazione Avisco. A completare la 32ª edizione non mancheranno, come sempre, anteprime e cult movie, classici restaurati, incontri con gli autori, aperitivi e moltissime sorprese. Web: www.Bergamofilmmeeting.it |
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EUROPA CREATIVA 2014-2020. LE OPPORTUNITÀ UE PER CULTURA, CREATIVITÀ E INNOVAZIONE. DOMANI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI FIRENZE . |
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Ancona, 10 febbraio 2014 – Quasi un miliardo e mezzo di euro per i prossimi sette anni dal programma Europa Creativa per il settore culturale, creativo e audiovisivo. Ma non solo. Risorse per la cultura anche da Horizon 2020 e dai Fondi Strutturali. Se ne parlerà venerdì 7 febbraio 2014 alle 9.30 a Firenze in un incontro promosso dalla Biblioteca Nazionale Centrale e il Centro Studi Percorsi & Futuro. “Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” sono gli obiettivi con cui l’Unione Europea ha varato la programmazione pluriennale 2014-2020 in cui cultura, creatività e innovazione rappresentano dimensioni trasversali dell’impegno europeo per il prossimo settennio. Tante le opportunità aperte dai nuovi programmi Europa Creativa, Horizon 2020 e dallo spazio “conquistato” per questi settori grazie allo sforzo del Parlamento Europeo all’interno delle Politiche di Coesione. Per discuterne, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e il Centro Studi Percorsi & Futuro, organizzano un incontro aperto al pubblico dal titolo "L’europa delle opportunità: cultura, creatività e innovazione" che si terrà venerdì 7 febbraio 2014 ore 9.30 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (Piazza Cavalleggeri 1). Tra i relatori, l´assessore alla Cultura Pietro Marcolini e l´On. Silvia Costa, europarlamentare, relatrice del programma Europa Creativa 2014-2020, che ha garantito la sua presenza ad Ancona il 28 febbraio in occasione degli Stati Generali della Cultura promossi dalla Regione Marche. “La Regione Marche - ha dichiarato Pietro Marcolini - è parte attiva nel processo di valorizzazione del territorio attraverso la creatività e l’innovazione. Nell’ambito della nuova programmazione europea la cultura può giocare un ruolo rilevante nel favorire l’affermarsi di uno sviluppo locale a base culturale, che è quello su cui stanno investendo le economie più avanzate del pianeta. Il Distretto Culturale Evoluto delle Marche nasce su questi presupposti e siamo interessati a lavorare per il programma Europa Creativa E Horizon 2020 dedicati ai settori culturale, creativo, audiovisivo e della ricerca. Da questo punto di vista diventa fondamentale la programmazione interregionale in materia di credito, progettazione coordinata e reti culturali in un ambito territoriale culturalmente omogeneo come è il Centro Italia. A Firenze discuteremo di questo e avremo modo di approfondire il tutto ad Ancona, in occasione degli Stati Generali della Cultura il 28 febbraio e 1 marzo anche con l’autorevole e prezioso contributo dell’On. Costa”. “Con l´impegno come relatore di Europa Creativa – rileva Silvia Costa - e con l´appoggio di altri colleghi europarlamentari abbiamo ottenuto che la cultura fosse trasversalmente presente nella programmazione 2014-2020: adesso sarebbe bello che l´Italia assumesse una posizione di leadership nella governance e nella capacità di una programmazione regionale integrata a sostegno di una stagione di sviluppo fondata su cultura, turismo culturale, Icc, e audiovisivo. Ampliando anche l´accesso del pubblico e il suo sviluppo e sulla formazione di nuove competenze e professionalità nel settore. Il momento è questo: ora o mai più. L´iniziativa che con l´assessore Marcolini ci vede coinvolti a Firenze da seguito ad una interlocuzione sistematica avvenuta nella fase "ascendente" della programmazione, che è stata fatta di consultazioni continue con i territori, le loro istituzioni, associazioni e imprese. Ho visto crescere l´attenzione, la sensibilità e le attese. Adesso la parola passa al Governo, tramite l´accordo di partenariato relativo ai fondi delle politiche di coesione, che per l´Italia prevedono uno stanziamento più di 30 miliardi, e alle Regioni, che attraverso l´azione programmatica dei prossimi mesi che potranno ottenere risorse per le azioni in ambito culturale. Sarà la battaglia degli assessori alla cultura, delle città, delle istituzioni e delle associazioni culturali a fare la differenza". Box Europa Creativa E Horizon 2020. Europa Creativa è il programma dedicato ai settori culturale, creativo, audiovisivo ed è stato approvato dal Parlamento Europeo lo scorso novembre, e a dicembre sono stati pubblicati in primi bandi, in scadenza a marzo. Circa 1,462 miliardi di euro, circa il 9% in più, prevedendo una ripartizione certa tra i subprogrammi Media (56%), Cultura (31%), tra loro distinti, e una sezione transettoriale (13%). Tante novità anche per il settore audiovisivo, incluso tutto il multimediale, dal cinema ai videogiochi europei. Il programma sosterrà inoltre soprattutto per i più giovani, le azioni innovative e i nuovi modelli di business e di gestione, specie nelle aree influenzate dal digitale, nonché di promozione del patrimonio culturale. Ma anche nel programma per la ricerca Horizon 2020, grazie agli emendamenti proposti dal Parlamento Europeo sono previste risorse dedicate al patrimonio culturale e alle scienze umanistiche. Gli Stati Membri e gli attori locali, oggi, rivestono un ruolo cruciale, ad essi spetta predisporre gli strumenti per consentire ai territori di cogliere l’opportunità che le risorse europee rappresentano per il comparto culturale e creativo del nostro Paese. Ecco gli interventi del convegno di Firenze: Stefania Saccardi (Vicesindaco di Firenze), Rossana Rummo (Direttore Generale Mibact per le Biblioteche e gli Istituti Culturali), Maria Letizia Sebastiani (Direttrice Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze), Alessandro Agostini (Presidente del Centro Studi Percorsi&futuro), Silvia Costa (europarlamentare, relatrice del programma Europa Creativa 2014-2020), Cristina Scaletti (Assessore Cultura, Turismo e Commercio - Regione Toscana), Sergio Givone (Assessore Cultura e Contemporaneità - Comune di Firenze), Fabrizio Bracco (Assessore Cultura e Beni Culturali, Turismo e Bilancio - Regione Umbria), Pietro Marcolini (Assessore alla Cultura e al Bilancio - Regione Marche), Massimo Mezzetti (Assessore Cultura e Sport Regione Emilia-romagna), Riccardo Pozzo (Direttore Dipartimento Scienze Umane/patrimonio Culturale - Cnr), Claudio Bocci (Direttore Federculture), Valdo Spini (Segretario Aici). |
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STEFANIA BERTOLA, PETER CAMERON (USA), ANDREW SEAN GREER (USA), KIM LEINE (NORVEGIA) E ALESSANDRO MARI SONO I FINALISTI PREMIO BOTTARI LATTES GRINZANE (SEZ. IL GERMOGLIO) |
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Torino, 10 febbraio 2014 - Stefania Bertola con Ragazze mancine (Einaudi), gli americani Peter Cameron con Il weekend (Adelphi) e Andrew Sean Greer con Le vite impossibili di Greta Wells (Bompiani), il norvegese Kim Leine con Il fiordo dell’eternità (Guanda) e Alessandro Mari con Gli alberi hanno il tuo nome (Feltrinelli) sono i cinque finalisti del Premio Bottari Lattes Grinzane Iv edizione per la sezione Il Germoglio, dedicata ai migliori titoli di narrativa italiana e straniera pubblicati nel 2013. I romanzi finalisti del Premio, organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes e dall’Associazione Premio Bottari Lattes Grinzane, sono stati designati e annunciati sabato 8 febbraio 2014 a Castiglione Falletto (Cn), presso la Cantina Terre del Barolo dalla Giuria Tecnica formata da: Giorgio Bárberi Squarotti (presidente), Valter Boggione, Gian Arturo Ferrari, Paolo Mauri, Bruno Quaranta, Lidia Ravera, Giovanni Santambrogio, Serena Vitale e Sebastiano Vassalli. La cerimonia di designazione, condotta dalla giornalista Alessandra Perera, è stata accompagnata dal reading musicale tratto dallo spettacolo Quadri – La malora, un omaggio a Beppe Fenoglio con Luca Occelli (voce) e Franco Olivero (flauto), e dalla presentazione del cofanetto contente Barolo Docg 2009 e il romanzo La malora, ideato dalla Cantina Terre del Barolo e voluto dalla Fondazione Bottari Lattes per raccogliere i fondi necessari alla messa in sicurezza della “Censa di Placido”, luogo fenogliano di San Benedetto Belbo (Cn), citato in diverse opere dello scrittore. La parola sui romanzi finalisti del Premio Bottari Lattes Grinzane passerà ora ai giovani. Tra marzo e maggio 2014 i cinque libri in gara saranno letti e discussi dai 192 studenti delle dodici Giurie Scolastiche, una a Istanbul, presso il Liceo Italiano Statale I.m.i., e undici in Italia: Liceo Classico “C. Cavour” di Torino, Istituto di Istruzione Superiore di Stato “Umberto I” di Alba (Cn), Istituto di Istruzione Superiore Statale “Vasco-beccaria-govone” di Mondovì (Cn), Liceo Statale “Giorgio Spezia” di Domodossola (Vb), Istituto Statale di Istruzione Superiore “Carducci-alighieri” di Trieste, Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Firenze, Liceo Ginnasio Statale “Mariano Buratti” di Viterbo, Liceo Linguistico “Domenico Cotugno” di L’aquila, Liceo Classico Statale “G. Palmieri” di Lecce, Istituto di Istruzione Superiore “La Farina-basile” di Messina, Liceo Scientifico Statale “Michelangelo” di Cagliari. Sabato 14 giugno 2014, presso il Castello di Grinzane Cavour (ore16.30), avrà luogo la cerimonia di premiazione, durante la quale si svolgerà in diretta, alla presenza di un notaio, lo spoglio dei voti espressi dagli studenti. Nei giorni precedenti i ragazzi parteciperanno a incontri e workshop per confrontarsi con i cinque finalisti. Gli studenti tornano così a essere i veri protagonisti, in accordo con le finalità dell’originario Premio Grinzane Cavour, voluto da Don Francesco Meotto nel 1982 per portare nelle scuole la letteratura contemporanea e offrire agli studenti la possibilità di sviluppare le loro capacità critiche. Il Premio Bottari Lattes Grinzane prevede anche la sezione denominata La Quercia, dedicata a Mario Lattes (pittore, scrittore ed editore, scomparso nel 2001). Segnala l’opera di un autore affermato che, nel corso del tempo, si sia dimostrata meritevole di un condiviso apprezzamento critico e di pubblico, per permettere di riscoprire un titolo di un grande scrittore internazionale. Il romanzo vincitore di questa sezione sarà scelto a insindacabile giudizio della Giuria Tecnica e verrà annunciato a mezzo stampa nel mese di maggio 2014. In occasione della premiazione di giugno, l’autore dell’opera vincitrice terrà una lectio magistralis su un tema letterario. Il Premio Bottari Lattes Grinzane è organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes e dall’Associazione Premio Bottari Lattes Grinzane, con il sostegno di: Regione Piemonte, Comune di Grinzane Cavour, Comune di Monforte d’Alba, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Banca d’Alba, Cantina Terre del Barolo, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano, Tu Langhe Roero. Motivazioni - Stefania Bertola Ragazze mancine (Einaudi) Motivazione di Lidia Ravera - Anticipando e approfondendo il tema di Blue Jasmine di Woody Allen, il romanzo "Ragazze mancine" di Stefania Bertola ci racconta l´incontro/scontro fra due giovani donne apparentemente incompatibili, una è la moglie viziatissima e nullafacente di un moderno miliardario, l´altra la sorella perpetuamente in evoluzione (e in ebollizione) di un signor nessuno maritato a una commerciante di ferramenta. La prima odia cani e bambini e non si è mai occupata d´altri che di se stessa. La seconda si tira dietro da un guaio all´altro una figlia piccolissima e ama senza limiti tutte le creature che ne hanno bisogno. Quando la prima si ritrova povera (per fallimento e fuga del marito) e la seconda in un guaio più grosso della media, le loro vite si incastrano l´una nell´altra, le nevrosi si sciolgono, convenzioni e convinzioni si compenetrano annullandosi a vicenda, vizi senza colpa e virtù alla moda dialogano senza gerarchie etiche, in una quasi perfetta imitazione del coraggioso conversare con cui le donne mettono in comune la loro confusione, le loro speranze, e- perché no?- anche i desideri o il dolore. La sincera vocazione all´ottimismo che ha percorso tutta la produzione di Bertola (una decina di romanzi di irresistibile piacevolezza) l´ha relegata fra le autrici di genere rosa. Come se la capacità di raccontare il nostro tempo, sottolineando la comicità del vivere, non fosse una delle più alte funzioni della letteratura. Peter Cameron Il weekend (Adelphi) Motivazione di Bruno Quaranta - Con Peter Cameron la letteratura ha il respiro di un weekend, dove, a spiccare, è l’arte del ritratto – nel solco di una settecentesca tradizione – la “conversazione” secondo l’artista Thomas Gainsborough, quindi d’impronta inglese, così feconda da valicare e improntare, stagione dopo stagione l’oltreoceano, fino a una contemporanea New York. A darsi convegno in una villa di campagna a nord della metropoli sono un critico che domanda ossessivamente all’arte di proclamare la propria morte, un cameriere aspirante pittore, una coppia di quarantenni sospesa fra l’hobby dell’orticoltura, lui, e la cura di un neonato, lei, una bizzarra signora italiana, alle spalle vari divorzi, smaniosa di respirare l’indipendenza. Un eden, il paesaggio – New York è vicina, eppure, a pulsare, è una remota America, bucolica, di bosco in fiume –, un crogiuolo di ferite, di là dalle apparenze, le anime che vi si sono rifugiate, in realtà perse, inquiete, arrovellate. Cameron identifica questo e quel personaggio al lume di una raffinata efferatezza, il suo scalpello via via svela il suo acume psicologico, stana le ombre di là dalla siepe, dà loro implacabilmente, ma signorilmente, scacco. Una certa idea della letteratura, interpreta lo scrittore: coltivare, con elegante pazienza, una storia apparentemente inesistente, irrilevante, ma destinata, o prima o poi, ad ardere, come il fuoco nel camino d’antan. In sintonia con una nobile tradizione: dalla Mansfield alla Munro. Andrew Sean Greer Le vite impossibili di Greta Wells (Bompiani) Motivazione di Giovanni Santambrogio - Andrew Sean Greer con il romanzo Le vite impossibili di Greta Wells propone una riflessione sul tempo e sulla psicologia umana attraverso il racconto dell’esperienza di una donna, Greta Wells, che si trova ad affrontare due situazioni drammatiche e, contemporaneamente purtroppo, di ordinaria quotidianità: la perdita del fratello gemello, tanto amato, e la fine di una lunga relazione con il proprio compagno Nathan. Le prove dell’esistenza la portano a ricorrere a cure medico-psichiatriche, come l’elettroshock, che fanno scattare un’avventura insolita e straordinaria. Greta Wells incomincia a vivere in tre epoche del Novecento, esattamente negli anni 1918, 1941 e 1985. Tre stagioni che consentono allo scrittore di descrivere i comportamenti di tre donne diverse tra loro: l’adultera e bohémienne, la madre e moglie devota, la signora provata dall’esistenza. Qual è il periodo migliore e il tempo desiderabile per Greta Wells? La sua ricerca e la sua domanda diventano interrogativo per il lettore: anche noi vorremmo abitare un altro momento storico? E perché? Ogni capitolo del libro è introdotto dal disegno di un orologio che fissa un’ora. Il tempo raccontato da Andrew Sean Greer è un tempo naturale, storico e personale che introduce a uno scavo nella psicologia e nella psiche di una donna. Non solo, si trasforma in un esercizio alla ricerca della complessità di ciascun individuo. Un viaggio nell’interiorità con le sue imprevedibili facce spesso sconosciute a ciascuno di noi. Greta Wells diventa uno specchio dell’animo. Il gioco della “macchina del tempo” costruito dal romanziere americano cattura l’attenzione di chi legge per situazioni e ambienti e per una scrittura gradevole e accattivante. Kim Leine Il fiordo dell’eternità (Guanda) Motivazione di Paolo Mauri - In molti hanno definito Il fiordo dell’eternità un “romanzo mondo” e, in effetti, Kim Leine, scrittore norvegese nato nel 1961, costruisce una storia totale che comprende un romanzo di formazione, un romanzo d’avventura, una iniziazione religiosa e una puntigliosa analisi della crudeltà degli uomini e della loro terribile lotta per la sopravvivenza. Siamo sul finire del Settecento e il protagonista, un giovane norvegese che va a studiare teologia a Copenhagen e accetta forse persino un po’ a malincuore di farsi prete mentre avrebbe preferito diventare un medico, scopre la vita e l’amore, ma anche la carne e il diavolo, frequentando un giovane ermafrodito, le prostitute degli angiporti e l’innocente Abelone, figlia del tipografo che lo ospita. Sembra che l’interesse del protagonista Morten Pedersen Falck per la giovane Abelone possa sfociare addirittura nel matrimonio, con la benedizione del padre di Abelone. Ma non sarà così: Morten accetta un incarico che lo porterà in Groenlandia, la terra del Grande Freddo. Rompe dunque il fidanzamento e parte, imbarcando sulla nave anche una mucca. È impossibile restituire in poche righe una trama ricchissima che tra l’altro l’autore con indubbia maestria ripercorre con continui ritorni all’indietro, ma quel che risalta è l’esplorazione antropologica di un popolo primitivo e con abitudini che il mondo civile ha da tempo archiviato. La lotta per la sopravvivenza non conosce infatti eccezioni: promiscuità, scarsissima igiene, scarsissimo rispetto per la vita altrui. Il lettore percorre affascinato e turbato le oltre cinquecento pagine del romanzo, sempre ricordando che in Groenlandia non c’è quasi nessun contatto con il resto del mondo e persino la notizia della Rivoluzione francese arriva con un ritardo enorme. Kim Leine, figlio di un testimone di Geova e con una vita non certo facile, ripercorre qui le sue ansie e una iniziazione al mondo passata anche attraverso il sopruso, sicché questa storia di ieri parla un linguaggio che tocca nel profondo anche il lettore dell’anno Duemila. Un “romanzo mondo” molto ben costruito e con una scrittura ricca e ben orchestrata, una storia che lascia un segno. Alessandro Mari Gli alberi hanno il tuo nome (Feltrinelli) Motivazione di Valter Boggione - Due storie apparentemente incomunicabili: quella di Francesco d’Assisi, dalle feste della Società del Bastone alla morte alla Porziuncola; e quella di una giovane d’oggi, Rachele, psicologa in un centro per anziani, alle prese con una tormentata relazione d’amore, le sofferenze dei suoi pazienti, un’intransigenza etica e sentimentale che confina con la nevrosi. Due storie che naturalmente si intrecciano e si sovrappongono, nella scelta della povertà come forma di vicinanza a chi la povertà non ha scelto, ma subisce; nella scoperta della “forza degli stenti”; nel contrasto tra la natura da un lato e la civiltà e il progresso dall’altro, che rendono la vita più comoda ma non per questo più facile da vivere; nella ricerca dell’autenticità, che confina pericolosamente e fascinosamente con la follia e con il nulla. Un libro giocato sul filo estremo delle contraddizioni – economiche, sociali, psicologiche –, che si snoda tra due morsi dati ad una mela bastarda, piccola, brutta, inadatta ad essere commercializzata nei supermercati: un morso che è un sorriso e propizia il gioco erotico come manifestazione piena di vitalità; e un morso che più non riesce a penetrare nella polpa fino al sorriso, per il sopraggiungere del gelo. E una scrittura che – senza rifuggire dalla contemporaneità, senza facili fughe negli arcaismi e negli esotismi – riesce a ricreare la sintassi e il ritmo, limpido ma mai banale, della prosa francescana dei Fioretti. |
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N FASCIAN TE L’AFRICA LA MISCION DE P. MARCELIN PELLEGRIN |
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Trento, 10 febbraio 2014 - E’ stato presentato alla popolazione il volume curato dal prof. Cesare Bernard dal titolo N Fascian Te L’africa - La Miscion de padre Marcelin Pellegrin - Diarie dal Mozambico (1947-1951) L’iniziativa, a cura dell’Assessorato regionale per le Minoranze linguistiche e del Comune de Soraga. La pubblicazione contiene la trascrizione, curata dal prof. Cesare Bernard, del diario scritto da padre Marcelin Pellegrin di Soraga (1913-1963) durante gli anni di missione in Mozambico (1947-1951). Una testimonianza autentica e vivida della sua esperienza, arricchita dai sorprendenti disegni con cui p. Marcelin ha corredato le sue annotazioni e riflessioni. Alla presentazione interverrà anche il direttore del Centro Missioni dei Cappuccini di Trento, padre Guido Felicetti. |
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"IMPRENDITORI CHE SFIDANO LA CRISI: PERCORSI EVOLUTIVI VINCENTI NEL FRIULI VENEZIA GIULIA". PRESENTAZIONE DEL LIBRO E TAVOLA ROTONDA |
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Udine, 10 febbraio 2014 - "Imprenditori che sfidano la crisi: percorsi evolutivi vincenti nel Friuli Venezia Giulia". E´ questo il titolo della tavola rotonda promossa da Area Science Park in collaborazione con Confindustria Udine che avrà luogo a Udine lunedì 10 febbraio, con inizio alle ore 16.30, a palazzo Torriani. È un momento difficile per il comparto manifatturiero italiano, sottoposto alle pressioni della globalizzazione e indebolito dalla peggiore crisi economica che i nostri imprenditori ricordino. Eppure, a fianco di unità produttive che fanno fatica o che sono costrette ad arrendersi vi sono altre che caparbiamente resistono: tra queste anche imprese - spesso poco conosciute - che non rallentano il passo e che non lasciano nulla di intentato per voler continuare a crescere. Chi sono questi "hidden champions" e quali strategie hanno adottato per innescare il cambiamento? La tavola rotonda di palazzo Torriani è l´occasione per discutere di questi esempi imprenditoriali attraverso il commento al nuovo libro "Imprenditori che sfidano la crisi. Dati ed esperienze dal Friuli Venezia Giulia", frutto di uno studio realizzato da Area Science Park e dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell´Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con Confindustria Udine. L´analisi è stata indirizzata a imprese poco conosciute ma che, per tipologia di mercati e situazioni affrontate e per soluzioni strategiche e operative adottate, rappresentano delle vere e proprie best practice. Cinque di questi imprenditori racconteranno come il risultato di oggi non sia stato inventato sul momento, ma sia figlio di percorsi evolutivi e di crescita pianificati e consapevoli. Percorsi di grande interesse non solo per il mondo imprenditoriale, ma anche per i policy maker e per chi si occupa di supporto all´innovazione. In apertura della tavola rotonda l´indirizzo di saluto di Matteo Tonon, presidente di Confindustria Udine, e quello di Adriano De Maio, presidente di Area Science Park. Prenderanno la parola Andrea Tracogna e Guido Bortoluzzi, del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell´Università degli Studi di Trieste, e gli imprenditori Luigi Azzano (Azzano Calze srl di Remanzacco), Nicola Cescutti (Carniaflex srl di Paluzza), Manuela Montina (Montbel srl di Manzano), Agostino Pettarini (Viteria Pettarini srl di Manzano) e Germano Scarpa (Biofarma spa di Mereto di Tomba). Le conclusioni all´incontro saranno tratte da Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Diretta streaming su http://www.Siamoindiretta.com/ |
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CALABRIA: BANDO DA OTTO MILIONI DI EURO SULLA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI |
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Catanzaro, 10 febbraio 2014 – L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, nel rendere noto che è stato pubblicato in preinformazione un bando da otto milioni di euro sulla valorizzazione dei beni culturali, eventualmente implementabili con altre risorse derivanti dai comunitari, ha sottolineato che "la valorizzazione dei beni culturali e´ l´elemento indispensabile per creare sviluppo economico e sociale". Il testo si può rinvenire sui siti www.Regione.calabria.it www.Regione.calabria.it/istruzione e www.Conoscenzacalabria.it Sono previsti contributi per fruire e promuovere i beni culturali finanziati dalla Regione Calabria dal 2000 in poi, compresa la rete dei 18 musei regionali. L´elenco completo dei beni su cui si intende intervenire si trova in allegato al bando. I finanziamenti sono riservati a imprese private (singole o associate), cooperative, associazioni e fondazioni per un importo massimo di 200 mila euro. Gli interventi sono finalizzati sia per realizzare i servizi aggiuntivi (accoglienza, bar, intrattenimento dei bambini, laboratori didattici, book-shop ed altro) che per produzione editoriale e culturale, anche in digitale, realizzazione di film ed audiovisivi, marketing culturale. Sono previsti accordi preventivi tra i proprietari dei beni culturali e i privati. "In Calabria si tratta del primo investimento pubblico direttamente sulla valorizzazione dei beni culturali - ha detto Caligiuri - che non a caso stimola l´indispensabile apporto dei privati, sostenendo almeno quaranta iniziative. Inoltre il bando e´ in attuazione dell´accordo sulla valorizzazione approvato, primo e finora unico in Italia, in attuazione del Codice dei Beni Culturali, sottoscritto lo scorso 6 marzo 2013 tra il Presidente Giuseppe Scopelliti e il Ministro Lorenzo Ornaghi". Le domande potranno essere presentate entro 45 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. |
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DALLA ‘PRIMAVERA DI MILANO’ ALLA MOSTRA DI VAN GOGH UN BANDO PUBBLICO PER RACCOGLIERE LE CANDIDATURE DEI PARTNER FINO A EXPO 2015 |
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Milano, 10 febbraio 2014 – Si è da poco aperto l’avviso pubblico con cui il Comune di Milano invita società ed Enti interessati a collaborare per la realizzazione di iniziative, eventi, mostre e manifestazioni che animeranno Milano, a partire da questa primavera per arrivare fino ad Expo 2015. Tantissime le iniziative – alcune delle quali prenderanno già avvio il prossimo mese – che l’Amministrazione mette in campo e per le quali chiama a raccolta tutte le energie della città che lavorano sul territorio o che sono interessate a valorizzarlo, diventando parte attiva dei palinsesti culturali milanesi. Tra le tante iniziative, le prime in cartellone, per le quali si può presentare un’offerta fino al 21 febbraio, sono la Primavera di Milano, il programma dedicato a tutti gli artisti che hanno fatto grande la nostra città, che prevede un ricco cartellone di mostre, concerti, spettacoli teatrali, performance artistiche, teatro di strada, letture pubbliche, proiezioni cinematografiche, e che coinvolgerà diversi luoghi della città da marzo a giugno 2014; gli Expo Days, che dal 1° maggio 2014 porteranno a Milano tante iniziative coordinate dedicate all’alimentazione, al cibo, alla produzione agricola, alla salute, all’ambiente, all’economia, alla coesione sociale e all’energia; Piano City Milano, con oltre 70 concerti diffusi che animeranno biblioteche, musei e palazzi storici in tutta Milano, oltre ottanta House concert tutti esauriti nelle case dei pianisti; la valorizzazione e promozione delle collezioni della Galleria d’Arte Moderna, attraverso il rinnovamento dei percorsi espositivi, il miglioramento dei servizi ai visitatori, il potenziamento dell’attività didattica e divulgativa; la mostra Bernardino Luini e i suoi figli a Palazzo Reale, che prenderà avvio il 10 aprile per poi concludersi il 13 luglio. E ancora, si può scegliere di dedicarsi a una delle esposizioni temporanee previste al Museo del Novecento (come quella dedicata al genio di Bruno Munari, dal 3 aprile al 7 settembre) oppure alla mostra che valorizza l’Archivio di Paolo Monti, al Castello Sforzesco da ottobre 2014 a gennaio 2015 (circa 240.000 fotografie); ma la scelta può anche ricadere su una delle prestigiose mostre che tra il 2014 e il 2015 saranno ospitate a Palazzo Reale, come quelle dedicate a Marc Chagall (settembre 2014-gennaio 2015) e a Van Gogh (ottobre 2014-marzo 2015). Tanti anche gli spettacoli aperti ad accogliere nuovi partner: dalla Prima della Scala diffusa, il programma di proiezioni, filodiffusione, concerti, performance artistiche, lectio magistralis, conferenze, didattica e divulgazione nelle scuole che coinvolge Milano dall’1 al 7 dicembre, agli eventi che ruoteranno intorno al Capodanno 2014/2015. All’avviso pubblico possono essere presentate domande di sponsorizzazione ai progetti e alle iniziative sia di natura finanziaria sia tecnica (erogazione diretta di servizi o fornitura di beni) e saranno valutate anche candidature che prevedano entrambe le forme contemporaneamente. È prevista anche la presenza di più partner per uno stesso progetto; qualora, invece, gli interessanti richiedessero l’esclusiva su un determinato evento, dovranno garantirne il finanziamento di almeno il 70%. Nell’avviso pubblico sono indicati i valori stimati complessivi dei progetti, ma è possibile presentare offerte anche di importo più basso. Nel corso dell’anno, infine, l’elenco potrà essere aggiornato e integrato in caso di nuove iniziative. Bando Pubblico http://www.Comune.milano.it/dseserver/webcity/ garecontratti.nsf/weball/80cc4e66db9213fdc1257c750034664e?opendocument |
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PRATO: SUCCESSO OLTRE OGNI ASPETTATIVA PER IL PROGETTO “TI PORTO AL MUSEO” CHE SI CANDIDA A DIVENTARE MODELLO PER LA TOSCANA |
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Prato, 10 febbraio 2014 - Grazie a “Ti porto al Museo”, a tre mesi dall´avvio del progetto, sono già oltre trecento le classi che hanno attivato il servizio di autobus gratuiti messi a disposizione dalla Provincia per raggiungere sette musei del territorio pratese dislocati fuori dal centro di Prato o in comuni della Val di Bisenzio e del Montalbano. Questa mattina a palazzo Buonamici il presidente della Provincia Lamberto Gestri, insieme a Elena Pianea, dirigente del settore musei della Regione Toscana, e tutti i direttori delle strutture coinvolte, ha presentato i risultati di questa iniziativa che ha interessato settemilacinquecento studenti di ogni ordine e grado delle scuole pratesi, fiorentine e pistoiesi. E´ stato un vero e proprio successo il progetto provinciale “Ti porto al Museo”, una iniziativa che ha trovato un riscontro positivo fra le scuole e i ragazzi e ha registrato un deciso incremento delle presenze, dimostrando come il sostegno alla mobilità sia una strategia utile da perseguire per supportare il ruolo di servizio pubblico dei musei. “E´ sicuramente un esempio vincente di promozione integrata del patrimonio museale provinciale che al tempo stesso offre una risposta a una esigenza sentita – ha sottolineato Gestri - Solo per citare un esempio il museo archeologico di Artimino ha registrato un aumento delle classi in visita che sfiora il 60%.” Il progetto infatti dà soluzione alla richiesta di avvicinare musei che si trovano fuori dal centro città e quindi raggiungibili con maggiori difficoltà e costi. Il servizio di trasporto gratuito copre infatti il percorso di andata e ritorno dalla scuola al museo e viceversa per gli istituti pratesi, e da e per la stazione ferroviaria di Prato per quelli fiorentini e pistoiesi. Grazie a “Ti porto al Museo” mediamente le strutture hanno riportato un incremento di studenti in visita pari al 20/25%. “Adesso dobbiamo consolidare l´esperienza di questa iniziativa e porla all´attenzione di tutto il territorio regionale – ha detto Pianea – Il progetto ha tutti i requisiti per diventare un modello di buone pratiche da riproporre in tutta la Toscana.” Anche grazie alla comunicazione coordinata di questo innovativo progetto di rete è stato buono anche il riscontro fra chi non ha richiesto il trasporto gratuito ma ha avuto modo di conoscere le offerte didattiche messe in campo dai musei e ha comunque deciso di parteciparvi. Complessivamente sono state trecentodieci le richieste attivate e circa 7.500 gli studenti che hanno usufruito del servizio. Sette le strutture coinvolte: Museo di Scienze Planetarie di via Galcianese a Prato, il Museo della Deportazione e Resistenza di Figline, il Museo Archeologico di Artimino “F. Nicosia”, il Museo Ardengo Soffici di Poggio a Caiano, il Centro di Scienze Naturali in Galceti, il Museo della Badia di San Salvatore a Vaiano e infine il Mumat-museo delle macchine tessili di Vernio. Il costo complessivo è di 156 mila euro, dei quali 70 mila finanziati dalla Regione Toscana. La Provincia, coordinatrice del progetto, ha messo a disposizione il lavoro dell´ufficio cultura e dell´ufficio informazioni turistiche che ha svolto il compito di "centro unico prenotazioni". Nel mese di giugno è previsto un evento conclusivo che vedrà protagonisti proprio gli studenti e presenterà, con una mostra a palazzo Buonamici, i lavori realizzati dai ragazzi dopo la visita al museo prescelto. |
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BOLZANO, CONVEGNO: “IL TALENTO COSTITUISCE UN IMPEGNO” (10 FEBBRAIO) |
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Bolzano, 10 febbraio 2014 - Si svolgerà lunedì 10 febbraio, dalle ore 9.00 alle ore 17.30, presso la sede dell´Eurac, in Viale Druso,1 a Bolzano, il convegno organizzato dall´Intendenza scolastica di lingua tedesca sul tema "Il talento costituisce un impegno ... Valorizzare i talenti - sviluppare le competenze" Avere talento ha un valore inestimabile - riconoscerlo e valorizzarlo è un compito importante. Bisogna spalancare le porte, per aiutare le persone a riconoscere il loro talento. Durante il convegno saranno analizzati dai relatori e dai partecipanti i seguenti quesiti: Quali risorse d´apprendimento sono messe a disposizione ai talenti ed alle eccellenze? Cosa contraddistingue gli insegnanti e le scuole che valorizzano l´eccellenza? In che modo pratico può essere organizzato un metodo d´apprendimento e d´insegnamento per garantire, valorizzare e contribuire nel modo migliore allo sviluppo di persone con talento? Il convegno è rivolto a dirigenti scolastici, insegnanti di ogni grado scolastico e delle professionali, interessati. Il programma prevede le relazioni di Willi Stadelmann esperto di didattica e pedagogia, fondatore ed ex preside della Pädagogische Hochschule Zentralschweiz; Heidrun Stöger, dell´Università di Ratisbona, cattedra per la ricerca e sviluppo nelle scuole ed evaluazione, vice-presidente della "International Research Association for talent development and exellence" e di Albert Ziegler, dell´Università di Erlangen/norimberga, cattedra di psicologia pedagogica, direttore del Centro territoriale di consulenza e ricerca sui talenti e eccellenze, Segretario generale dell´associazione "International Research Association for talent development and exellence". |
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“RECUPERI”: 700 OPERE D´ARTE RESTITUITE ALLA COMUNITÀ CALABRESE |
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Catanzaro, 10 febbraio 2014 – L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, introducendo la conferenza stampa denominata "Recuperi", relativa al restauro di opere d´arte, avviato anni fa, provenienti da tutta la Calabria e in gran parte di proprietà comunale ed ecclesiastica, ha detto che "si tratta della più imponente azione di recupero di opere d´arte finora realizzata in Calabria, grazie alla collaborazione tra Regione, Ministero dei Beni Culturali e Conferenza Episcopale, dimostrando che la cultura va valorizzata attraverso una collaborazione tra tutte le istituzioni. Già i numeri parlano da soli: 700 opere restaurate, quasi 3 milioni e mezzo di investimenti, decine e decine di comuni di tutta la regione coinvolti". Alla manifestazione sono intervenuti anche il Direttore Regionale dei Beni Culturali Francesco Prosperetti, il delegato dalla conferenza episcopale calabra per i beni culturali Vescovo Luigi Renzo e il Sovrintendente dei beni artistici Fabio De Chirico. Alla presenza di sindaci ed amministratori pubblici e´ stata ripercorsa un´operazione culturale di recupero ma anche di approfondimento delle vicende storiche ed artistiche della Calabria, definendone meglio la geografia culturale. "La nostra regione - ha sottolineato Caligiuri, che ha inquadrato questa iniziativa con le politiche culturali in atto e quelle gia´ previste nel 2014 - si conferma ancora una volta scrigno di una cultura che va meglio conosciuta e in un certo senso risarcita". |
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ACHILLE COMPAGNONI OLTRE IL K2 MILANO 27 FEBBRAIO - 30 MARZO 2014 |
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Milano, 10 febbraio 2014 - Dal 27 febbraio al 30 marzo 2014 l’Associazione Achille Compagnoni Onlus presenta la mostra Achille Compagnoni. Oltre il K2, nella Sala Mostre del Museo Nazionale della Scienza e delle Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano. In occasione del sessantesimo anniversario della prima ascesa al K2 e del centenario della nascita di Achille Compagnoni (Santa Caterina Valfurva 1914 – Cervinia 2009) questa mostra e un libro-catalogo intendono celebrarne e ripercorrerne la vicenda umana e alpinistica. La rassegna curata da Marco Enrico Giacomelli ripercorre, attraverso copioso materiale inedito e d’archivio messo a disposizione dell’Associazione Achille Compagnoni Onlus, l’intera vicenda biografica di Compagnoni, sciatore, guida alpina e amante della montagna, inserendo in un grande ritratto biografico anche la vittoriosa scalata del K2 che ha legato il suo nome e quello di Lino Lacedelli (arrivato insieme a lui in vetta) alla storia dell’alpinismo mondiale. Per l’occasione è stato realizzato da Tonino Curagi e Anna Gorio, un docufilm che ripercorre con suggestione e coinvolgimento tutta la storia umana e sportiva di Achille Compagnoni. La spedizione italiana sul Karakorum del 1954, voluta e organizzata da Ardito Desio, è raccontata in tutte le sue fasi attraverso foto, documenti e memorabili. Oltre agli aspetti più tecnici della scalata, è documentato anche tutto il periodo successivo al ritorno che vide Achille Compagnoni protagonista di episodi di costume accanto a rappresentanti delle istituzioni, ad amici sportivi e celebrità internazionali. Achille Compagnoni. Oltre il K2 costituisce un momento di riflessione dedicato alla figura di un personaggio rilevante non solo per la storia dell’alpinismo, ma più in generale per la storia del nostro Paese. E´ un racconto emozionale pensato per donare agli appassionati ed esperti di alpinismo e montagna una documentazione su quell’impresa, nel sessantesimo della conquista, ma anche per avvicinare la figura di quest’uomo a quanti lo conoscono solo parzialmente. Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Inaugurazione: mercoledì 26 febbraio 2014, ore 18.00. |
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FIRENZE: LE SCULTURE “IN FUGA” DI PAOLO STACCIOLI NEL CORTILE DI MICHELOZZO, NEL GIARDINO E NELLE SALE ESPOSITIVE DELLA LIMONAIA DAL 7 FEBBRAIO AL 10 MARZO 2014 LA MOSTRA |
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Firenze, 10 febbraio 2014 - Guerrieri, viaggiatori, uomini e donne orfani di una perduta stabilità, cavalli al galoppo, sfere e mondi estranei al quotidiano sono narrati come in un canto poetico fatto di bronzo e terracotta dall’abilità manuale di un grande maestro, la sua intuizione, geniale, basata sull’attenta analisi di un passato lontano da cui nascono i racconti di mille storie odierne. Questa è la mostra di Paolo Staccioli, intitolata “Le cortesie, le audaci imprese io canto”, che sarà visibile al pubblico dal 7 febbraio al 10 marzo 2014 a Palazzo Medici Riccardi, dove le opere scultoree del maestro sono “posate” in un’esposizione multiforme che parte dal cortile di Michelozzo, si “posa” nel Giardino Mediceo, per poi passare alla splendida Sala della Limonaia, con un allestimento che non mancherà di ricordare i ronconiani percorsi ariosteschi. I suoi bronzi sono personaggi apparentemente immoti, sfere come mondi che sembrano separati dal nostro conosciuto, ma in realtà assoluta prosecuzione di questo, immaginifiche giostre con i cavalli tagliati a metà che volano portando sul proprio dorso cavalieri alati. “Un popolo di creature inquiete, in movimento e in trasferta, o in una stasi forzata e precaria – commenta nell’introduzione del catalogo Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze - Gente che si sposta, con le armi addosso o con la valigia in mano. Guerrieri in bell´ordine dentro navicelle, coraggiosi come Etruschi su fragili legni in cerca di sbarco, immemori come migranti perennemente a rischio di naufragio. Viaggiatori assiepati su sfere e vasi globulari, destinati a scivolare dabbasso. Figure che emergono da sfondi astratti, prendendo esistenza e forma nel liberarsi dall´abbraccio dell´argilla originaria”. Nelle opere di Staccioli anche l’ambiguità del rapporto tra uomo e donna, rappresentato dall’instancabile alternarsi di un dondolo che finisce per lasciare sempre alla stessa distanza due mondi che vorremmo vicini. L’artista sembra suggerire la ricerca instabile di un continuo equilibrio che riduca la distanza tra la diversità, nella difficoltà delle relazioni. “Qui il disegnatore, lo scultore, il maestro della ceramica e del bronzo ha realizzato gran parte delle sue opere e continua a crearle nei suoi “forni”, con quello zelo che mescola la sapienza artistica di matrice artigianale – commenta la curatrice della mostra e autrice del catalogo, Anita Valentina - con l’ironia e l’umoralità dell’uomo saggio, che tanto ha vissuto, e con quella volontà onnivora di conoscenza d’arte e di gente, peculiarità degli artisti del Novecento toscano a partire da Marino Marini”. “I suoi Guerrieri sono “cantati” come quelli protagonisti dei poemi classici e rinascimentali. I Viaggiatori, Gli Uomini con palla o i Cavalli con guerrieri, con cavalieri ed amazzoni della contemporaneità o con angeli raffigurano uomini, donne e giovani-angeli consapevoli del difficile nostro tempo, “nati” per regalare ad altri uomini e ad altre donne una sorta di antidoto per sopravvivere: l’ironia, la dolcezza, la poesia la lievità... Un certo distacco dalle miserie e dai mali che ci affliggono”. La mostra, a cura dell´Associazione Culturale Liberarte, si avvale di un catalogo edito da Polistampa e fruisce di una sua appendice nel Salone Espositivo dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. |
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IL DARWIN DAY AL MUSEO DI STORIA NATURALE MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO UN´INTERA GIORNATA DEDICATA AL PADRE DELLA TEORIA DELL’EVOLUZIONE CON UN RICCO PROGRAMMA DI ESPOSIZIONI E CONFERENZE |
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Milano, 10 febbraio 2014 – È dedicata al modo di raccontare l’evoluzione l’undicesima edizione milanese del "Darwin Day", iniziativa in onore di Charles Darwin che si svolge in tutto il mondo in occasione dell´anniversario della sua nascita. Mercoledì 12 febbraio, il Museo di storia naturale, in corso Venezia 55, dedicherà al padre della teoria dell’evoluzione un´intera giornata con un ricco programma di esposizioni e conferenze. Al mattino, a partire dalle 9, si terranno incontri sul modo in cui film, fumetti, cartoni animati e libri sono stati influenzati dal lavoro del celebre naturalista e geologo britannico. Nelle sale espositive, invece, sarà possibile incontrare curatori e ricercatori che racconteranno le loro storie e le difficoltà di rappresentare conoscenze scientifiche in continuo aggiornamento. Al pomeriggio sarà possibile confrontarsi con chi lavora nelle redazioni scientifiche dei mezzi di informazione sul modo di comunicare la scienza, mentre continueranno gli incontri nelle sale espositive. Alle 17.30 è in programma la conferenza “Il grande racconto dell’evoluzione umana” con Giorgio Manzi dell’Università degli studi di Roma La Sapienza. Nel programma del Darwin Day 2014 ci sono anche alcune iniziative interamente dedicate ai più piccoli, che si terranno domenica 9 e domenica 16 febbraio. Si tratta di giornate ludico-didattiche rivolte ai bambini dai tre ai cinque anni o dai sei agli undici anni, da fruire insieme alle famiglie. |
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LE BAND VINCITRICI DI T-RUMORS 2013-2014 PRONTE A CONQUISTARE IL MERCATO DISCOGRAFICO |
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Firenze, 10 febbraio 2014 – "T-rumors, nell´ambito di Network Sonoro, è la dimostrazione concreta che si possono favorire la selezione, la promozione e la creatività di giovani talenti artistici all´interno del nostro territorio. Un gran bel risultato – ha affermato l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti presentando stamani i sei vincitori del concorso 2013-2014 insieme a Gianni Pini di Toscana Musiche e al presidente della giuria selezionatrice, Bruno Casini – costruito su un percorso capace di intercettare la capacità espressiva di nuove leve artistiche e quindi di far crescere complessivamente il clima culturale in Toscana e oltre. Una espererienza che alla sua terza edizione si fa preziosa e che la Regione intende conservare e continuare a far crescere per il futuro". Sei i gruppi vincitori a pari merito, tra gli oltre novanta che hanno risposto al bando, secondo la giuria composta, oltre a Casini, da direttori artistici di festival, discografici, critici musicali e promoter: Giampiero Bigazzi, Leonardo D´amico, Luca Doni, Marco Lamioni, Francesco Mariotti, Andrea Sbaragli. Sono Bellulababies, Brocante, Eleviole?, Ismael Circus, Jonny e Walden Waltz; sono pronti ad intraprendere un percorso che li porterà a suonare nei club della Toscana, sui palchi dei festival estivi e in studio di registrazione. E poi, sotto l´occhio attento di super-tutor del calibro di Finaz, Tommaso Novi, Claudia Bombardella, Gianni Maroccolo, Saverio Lanza, Marco Tamburini, li attendono set fotografici, video-clip e brani in streaming su Intoscana.it, il portale ufficiale della Toscana che è partner dell´iniziativa. Le Sei Band Nato una notte di capodanno nel cuore di Firenze, Brocante è un gruppo d´impronta folk-world in cui si ritrovano sonorità e spezie di terre lontane: canzoni, ballate, tarantelle... Cartoline fedeli e un po´ sognanti di tutto quel che è stato, ovunque sia stato. Molto particolare anche il pop rivisitato delle pisane Bellulababies, formazione a cappella tutta al femminile che non disdegna beatbox e octaver, dosati e mescolati con cura. Eleviole? è il progetto solistico di Eleonora Tosca, milanese d´anagrafe ma ormai fiorentina d´adozione: suoni acustici, toy e ritmici sintetici per un suono tra folk e pop. E a cavallo tra i generi - soprattutto jazz ma anche funk, punk, classica e rock – galoppano pure gli Ismael Circus, trio di recente costituzione ma con all´attivo decine di live. Alla corte di Elisabeth Howard (già vocal coach di Sting), in California, si è perfezionato il fiorentino Jonny. Per poi tornare in riva all´Arno e forgiare un sound nel segno del rock, del soul, del folk e del blues. Nella West Coast hanno bazzicato anche gli aretini Walden Waltz: il loro psych-rock ha conquistato un Los Angeles Music Award. |
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