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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Marzo 2014 |
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ENERGIA: ABRUZZO INTESA CON COMUNI PER PROGETTO EFFECT |
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Pescara, 4 marzo 2014 - Arriva sul "territorio" il progetto europeo "Effect" (Upgrading of Energy Efficiency Public procurement for a balanced economic growth of See area) che vede l´Abruzzo capofila di un partenariato di otto Paesi del Sud Est Europa. È stato infatti firmato il primo protocollo d´intesa tra la Regione Abruzzo e quattro comuni che sono stati individuati tramite il bando pubblico per il Patto dei sindaci. Si tratta dei comuni di Castellalto, Celenza sul Trigno, Moscufo e Pratola Peligna, le cui amministrazioni si impegnano ad adottare i criteri di efficienza energetica stabiliti nelle linee guida del Progetto Effect. La stesura delle linee guida tra tutti i partner rappresenta la fase conclusiva del progetto europeo, che si pone come obiettivo principale di innovare le procedure di appalti pubblici in modo da stimolare l´integrazione con i criteri di efficienza energetica definiti a livello europeo. "La firma del protocollo d´intesa - spiega l´assessore all´Energia Mauro Di Dalmazio - rappresenta un passaggio importante di applicazione di criteri di efficienza energetica sul territorio. In sostanza dalla fase progettuale, che è stata definita con un lungo lavoro tra otto Paesi europei e nella quale l´Abruzzo ha recitato il ruolo di capofila, si passa alla fase esecutiva con l´impegno dei comuni di avviare pratiche virtuose di efficientamento energetico negli appalti pubblici. Concluso il progetto, il nostro obiettivo - prosegue Di Dalmazio - è capitalizzare in futuro le linee guida del progetto stesso sulla nuova programmazione europea 2014/2020 con una serie di protocolli d´intesa con i comuni abruzzesi all´interno di quel Patto dei sindaci per il quale la Regione Abruzzo è pratica di riferimento per aver allestito una solida rete che porta su tutto il territorio l´efficientamento energetico". Per capire l´importanza di Effect basta dire che gli appalti pubblici europei hanno un impatto del 17% sul Pil europeo e per raggiungere gli obiettivi del ? 20/20/20" è necessario individuare le barriere principali riscontrate dal settore privato nella partecipazione a bandi pubblici che prevedono efficienza energetica. Effect vuole eleminare queste barriere, contribuendo a ri-orientare l´offerta verso servizi e prodotti energeticamente efficienti e migliorando le informazioni fornite alle aziende. |
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FONDO A SOSTEGNO DEGLI AFFITTI: OLTRE NOVANTAMILA DOMANDE IN UMBRIA. VINTI "OCCORRE UNO SFORZO STRAORDINARIO DI GOVERNO, REGIONE E COMUNI" |
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Perugia, 4 marzo 2014 - "La crisi economica sta aggravando in maniera sensibile la situazione e questo si ri... Perugia, 27 feb. 014 - "La crisi economica sta aggravando in maniera sensibile la situazione e questo si ripercuote ovviamente nel dramma delle famiglie che non riescono a pagare l´affitto e si rivolgono alle istituzioni per avere "almeno" un aiuto". E´ un vero e proprio grido di allarme quello che ha lanciato , giovedì 27 febbraio, l´assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede regionale di Piazza Partigiani. "Già lo scorso anno abbiamo registrato oltre novantamila domande pervenute ai comuni per accedere al fondo a sostegno degli affitti. Nel 2013, la carenza di finanziamenti (lo Stato aveva azzerato il fondo nazionale) ci ha costretto a limitare la concessione dei contributi alle sole famiglie che rientravano nella fascia A (reddito complessivo pari a due pensioni minime Inps, circa 12mila euro) ed ha costretto poi i comuni a diminuire l´entità del contributo per poter soddisfare un maggior numero di richieste. In vista del bando 2014, in programma per il prossimo mese di settembre, abbiamo già segnali che ci indicano un aumento delle domande e, se non riusciamo a dare risposte adeguate, il rischio è quello di ritrovarsi con centinaia e centinaia di sfratti, che sarebbero quasi tutti per morosità incolpevole, e dunque a dover gestire problemi ancora maggiori". Per questi motivi, ha aggiunto l´assessore Vinti, "è assolutamente necessario che il Governo trasferisca alle regioni i finanziamenti previsti nel Decreto Salva Italia. Sono pochissimi (50 milioni per il 2014 ed altrettanti per il 2015, per l´Umbria un contributo di circa 950 mila euro) che poi vanno messi insieme allo stanziamento di almeno un milione di euro da inserire nel prossimo bilancio regionale ed al cofinanziamento dei comuni che è di poco superiore ai trecentomila euro. Il totale a disposizione quindi, sottolinea Vinti, non riuscirebbe a coprire nemmeno il 50 per cento delle domande posizionate nella prima fascia (oltre 5 milioni di fabbisogno nel 2012), visto che il Decreto del Governo ripristina anche l´obbligo di finanziare tutte e due le fasce previste nella legge 431 del 1998 e dunque che anche coloro con un reddito fino a 16 mila euro potranno richiedere l´accesso al Fondo". "C´è bisogno dunque di uno sforzo congiunto ed ulteriore tra Governo, Regione ed enti locali, ha concluso l´assessore, per continuare in questa vera e propria lotta per garantire a tutti il diritto alla casa. Ed il Fondo a sostegno degli affitti, insieme alle altre misure già messe in campo dalla Regione, è una componente essenziale, che funzioni anche da deterrente per evitare che si moltiplichino le procedure di sfratto". Data: villa umbra: seminario su reati edilizi, profili sostanziali e processuali Dopo l´apertura dei lavori di Alberto Naticchioni, Amministratore Unico della Scuola, seguiranno gli interventi di due relatori di dichiarata fama, Oberdan Forlenza, Segretario Generale del Consiglio di Stato e Paolo Abbritti, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Perugia. I relatori si alterneranno per i profili più rilevanti in materia di reati edilizi, tra cui la vigilanza e repressione per abusi edilizi; la denuncia dei cittadini: quando corre l´obbligo di attivare il procedimento repressivo; l´inizio di opere su aree vincolate; opere abusive soggette a attività edilizia libera; Scia; opere senza permesso di costruire; inottemperanza all´ingiunzione di demolizione; acquisizione di diritto al patrimonio comunale; demolizione o conservazione del bene; rapporti con l´ordine di demolizione impartito dal giudice penale; le sanzioni pecuniarie alternative alla demolizione e opere abusive. |
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LUCCHINI, GIOVEDÌ AL MISE INCONTRO CON I SINDACATI |
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Roma, 4 marzo 2014 - Giovedì prossimo, al ore 14, il Vice Ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti incontrerà, nella sede del Dicastero di Via Veneto, le segreterie nazionali e territoriali delle organizzazioni sindacali per riprendere il confronto sulla situazione della società Lucchini in amministrazione straordinaria, con particolare riferimento allo stabilimento siderurgico di Piombino. |
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COMMERCIO: NUOVA FLESSIONE -0,6%, SCENDONO I CONSUMI ALIMENTARI GIÙ GLI ORDINATIVI (-1,3%), TORNA NEGATIVA LA FIDUCIA. NEL 2013 CHIUSI 3.900 NEGOZI IN VENETO |
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Venezia, 4 marzo 2014 – Nel quarto trimestre 2013, sulla base dell’indagine Venetocongiuntura condotta su un campione di 1.178 imprese con almeno 3 addetti, le vendite al dettaglio hanno registrato una flessione del -0,6% (+1,1% nel trimestre precedente) rispetto allo stesso periodo del 2012. Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto: «Nell’ultimo scorcio del 2013 le vendite sono tornate a calare, alimentari compresi. Le famiglie venete hanno acquistato meno, risparmiando anche sul cibo, e a dicembre non è scattato neanche l’effetto Natale: negli esercizi specializzati le vendite di prodotti alimentari sono diminuite dell’1,8% rispetto allo stesso trimestre 2012. La contrazione della spesa alimentare rappresenta un segnale estremamente indicativo delle condizioni di difficoltà vissute dalle famiglie, in quanto è l’ultima ad essere intaccata in una situazione di crisi. Pesa sulle famiglie una pressione fiscale pari al 44,3% nel 2013, in realtà ben al di sotto del livello realmente percepito: per i contribuenti onesti la pressione fiscale “effettiva” ha raggiunto nel 2013 il 53,3%. Una soglia insostenibile. La causa va ricercata nell’incapacità del sistema pubblico di tagliare la spesa in alcune aree del Paese e a livello centrale, senza prendere a modello la virtuosità di aree più risparmiatrici come Veneto e Lombardia. Questa incapacità impedisce non solo la riduzione delle tasse, ma blocca crescita e sviluppo economico colpendo esclusivamente gli enti locali, senza intaccare invece le amministrazioni centrali. I nostri sforzi devono essere indirizzati ad un contenimento dei conti pubblici basato su costi standard e ottimali. Continua inoltre a preoccupare la tenuta del sistema commerciale in Veneto. Tra gennaio e dicembre 2013 le chiusure di esercizi hanno interessato quasi 3.900 negozi, oltre 10 al giorno considerando sabati, domeniche e altri festivi, con un saldo tra nuove aperture e chiusure negativo per quasi 1.400 unità. È fondamentale che le prime misure del nuovo Governo siano rivolte al rilancio del potere d’acquisto delle famiglie a reddito fisso ed all’avvio di un serio piano per la ripresa occupazionale». La dinamica negativa dei consumi è ascrivibile alle categorie del commercio al dettaglio specializzato sia nella vendita non alimentare (-2,5%) che alimentare (-1,8%). L’unica variazione positiva, in linea con lo scorso trimestre, è stata registrata nei supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+1,1%). Sotto il profilo dimensionale, le medie e grandi superfici di vendita hanno continuato a mostrare una variazione positiva (+0,7% contro il +2,6% del trimestre precedente), mentre gli esercizi di piccola dimensione una flessione del -3,3% contro il -2,9% precedente. Lieve la crescita dei prezzi di vendita (+0,5%) con variazioni più marcate per supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+0,8%), mentre il commercio al dettaglio alimentare e non alimentare hanno registrato una sostanziale stabilità (+0,1%). Sotto il profilo dimensionale +0,6% per le medie e grandi aree commerciali. Gli ordinativi hanno evidenziato una situazione di decrescita con una variazione pari a -1,3% (-0,2% nel trimestre precedente) su base annua. Dinamica positiva per supermercati, ipermercati e grandi magazzini (+0,6%), mentre la flessione maggiore è stata registrata nel commercio al dettaglio non alimentare (-3,1%). Migliore, seppur negativo, l’andamento del commercio alimentare (-1,9%). Sotto il profilo dimensionale, segnale di stabilità (-0,2%) per le medie e grandi superfici, mentre l’indicatore è risultato particolarmente negativo (-3,3%) per le aree commerciali di piccola dimensione. L’occupazione, in crescita nello scorso trimestre (+1,4%), ha subìto un’inversione di tendenza annullando l’incremento precedente (-1,4%), ascrivibile all’andamento registrato dalle imprese del commercio al dettaglio non alimentare (-3,2%). Negativo anche il commercio al dettaglio alimentare (-0,9%), mentre è risultata stabile la dinamica occupazionale nei supermercati, ipermercati e grandi magazzini. Previsioni Torna negativo il clima di fiducia degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Il saldo tra chi prevede un aumento e chi una diminuzione del volume d’affari e degli ordinativi è rispettivamente -42,5 punti percentuali e -37,9 p.P. (contro il -22,1 p.P. E -23,5 p.P. Del trimestre precedente). In lieve crescita le previsioni sui livelli occupazionali che toccano il -11,8 p.P. Contro il -12,7 p.P. Del trimestre precedente, come per i prezzi di vendita attesi in ribasso (-1,5 p.P. Contro il +5,1 p.P. Del trimestre precedente). |
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ROSSI AGLI IMPRENDITORI ARETINI: "AIUTEREMO LE IMPRESE DINAMICHE" |
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Arezzo, 4 marzo 2014 - "Sono profondamente convinto che per darvi una mano dobbiamo utilizzare subito, e tutti, i fondi comunitari che avremo a disposizione per aiutare le imprese dinamiche, che investono, creano occupazione, si internazionalizzano, perchè quando c´è carenza d´acqua è opportuno utilizzarla sui terreni fertili. Aiuteremo le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, impiegando 800 milioni di fondi europei, mentre 300 milioni andranno a chi innova e chi ricerca, senza dimenticare settori come il commercio, il turismo e l´agricoltura per la quale ci siamo assicurati 90 milioni in più rispetto al settennato precedente". Lo ha detto, interrotto cinque volte dagli applausi dei presenti che hanno mostrato di condividere le scelte regionali, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, durante il primo degli appuntamenti della quindicesima tappa del suo "Viaggio in Toscana" che lo vedrà per l´intera giornata in provincia di Arezzo. Accompagnato dall´assessore regionale ad infrastrutture e trasporti, Vincenzo Ceccarelli, in palazzo comunale ha ascoltato gli interventi del sindaco Giuseppe Fanfani, del prefetto Saverio Ordine e delle autorità locali, oltre a quelli dei rappresentanti del sistema economico aretino. "L´effetto moltiplicatore dei fondi europeri - ha precisato il presidente - è stimato in 3 o 3,5. Contiamo quindi di garantire investimenti in Toscana per circa 3 miliardi di euro. Dobbiamo capirci tra istituzioni e imprenditori, senza rimanere vittime delle pastoie burocratiche, ma facendo sì che i fondi comunitari non si riducano ad una poltiglia indistinta". Rispondendo alle varie sollecitazioni ricevute, Enrico Rossi ha invitato poi gli imprenditori presenti a predisporre insieme all´assessore regionale Vincenzo Ceccarelli una piattaforma sulle infrastrutture aretine ed ha annunciato il varo, entro giugno, di una legge regionale "in salsa toscana" sulla formazione. Ha mostrato quindi di apprrezzare "la suggestione rappresentata dal progetto relativo al binomio moda-oro, su cui la Regione può impegnarsi". Tra i settori su cui puntare non può mancare quello turistico per il quale "l´Irpet stima una crescita in Toscana del 40% da qui al 2030". La chiusura l´ha dedicata ad un appello agli imprenditori. "Occorre mandare avanti in ogni ambito - ha detto - una nuova generazione, che dobbiamo affiancare per trasmettergli insegnamenti, senza pensare che dopo di noi ci sia il diluvio, e senza nascorderla dietro di noi". |
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ECONOMIA: SERRACCHIANI, PUNTARE SULLA VOCAZIONE TERRITORIALE ISONTINA |
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Gorizia, 4 maro 2014 - ´´Un´occasione di confronto importante perché abbiamo bisogno di un supporto di idee e di indicazioni da parte dei singoli territori, per impostare una politica regionale che valorizzi le singole vocazioni´´. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani concludendo ieri a Gorizia un incontro con il Consiglio della Camera di Commercio, promosso dal neo presidente Gianluca Madriz. Dalla Camera di Commercio sono arrivate alcune indicazioni puntuali: conservare strumenti come il Fondo Gorizia e la Zona franca, soprattutto per controbilanciare la concorrenza della vicina Slovenia, ma nello stesso tempo guardare al futuro puntando sul sostegno alle Pmi-piccole e Medie Imprese, sull´innovazione attraverso un collegamento organico con Area Science Park, sulle infrastrutture tecnologiche (banda larga) e sul capitale umano dell´Università. ´´La Camera di Commercio di Gorizia - ha riconosciuto la presidente Serracchiani - sta svolgendo un importante ruolo di collegamento fra le categorie economiche del territorio e le istituzioni. Con il presidente Madriz il dialogo è aperto e, come Regione, continueremo a lavorare assieme. La provincia ha opportunità e potenzialità che vanno sfruttate´´. In particolare, la presidente Serracchiani ha confermato la disponibilità a rilanciare il Fondo Gorizia, inserendolo in una precisa prospettiva strategica di almeno cinque anni che sappia individuare e sviluppare nel prossimo futuro le vocazioni territoriali della città di Gorizia e dell´Isontino, con programmi nuovi. Il confronto con il Consiglio camerale ha permesso di approfondire questioni di particolare interesse per l´economia provinciale, come le infrastrutture (Porto di Monfalcone e Aeroporto di Ronchi), il commercio, il turismo, la cooperazione transfrontaliera. |
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PROGETTO START CUP BASILICATA, 33 IDEE D´IMPRESA |
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Potenza, 4 maro 2014 - Le nuove tecnologie, l’artigianato digitale, l’energia e la “social innovation” sono i settori che dominano tra le 33 idee d’impresa che accederanno alla seconda fase di Startcup Basilicata, la business plan competition organizzata da Basilicata Innovazione e Unioncamere Basilicata, in collaborazione con la società di seed capital Dpixel, nell’ambito del progetto Bus, Basilicata Up&start. L’iniziativa, che ha visto concludersi la fase dello scouting la scorsa settimana, ha registrato quest’anno oltre 70 candidature da parte di 140 giovani aspiranti startupper lucani. La selezione ne ha premiati un’ottantina, di età media intorno ai 28 anni, già pronti in rampa di lancio per il Techmeeting, la tre giornate di formazione base che si svolgerà dal 5 al 7 marzo al Centro per la creatività “Cecilia” di Tito. Grazie ad alcuni esperti (mentor), ai consulenti specialistici di Dpixel, tra cui Gianluca Dettori, e ad altri giovani startupper operativi in Bi Cube, l’incubatore di Basilicata Innovazione, durante il Techmeeting si cercherà di trasformare l’idea seminale in un progetto che abbia una sua prima strutturazione. Il consuntivo è stato fatto nel corso di una conferenza stampa durante cui Pasquale Lamorte, presidente di Unioncamere Basilicata, ha ricordato come questo progetto sia cresciuto nel corso degli anni e abbia registrato una consolidata sinergia tra le due strutture , che non disperano nella partecipazione attiva di altre Istituzioni: "In una fase delicatissima per l’economia regionale, in cui le imprese chiudono con il ritmo di 10 al giorno – ha sottolineato Lamorte - coltivare idee e mettere in collegamento il mondo della ricerca con quello della produzione rappresenta una sfida che andrebbe colta da chiunque abbia a cuore le sorti del nostro tessuto economico e produttivo, tanto più se, come in questo caso, si parla di imprese ad alto tasso di innovazione". "Lanciare sul mercato imprese di giovani non ha un significato solo economico ma anche simbolico, poiché significa valorizzare dei “buoni esempi” che possono sortire l’effetto emulazione e ridare fiducia ad altri giovani – ha aggiunto Andrea Trevisi, direttore di Basilicata Innovazione -. Accogliere idee in fase seminale e strutturarle in progetti da accelerare fino alla realizzazione di un prodotto o di un prototipo da immettere sul mercato, significa consolidare in Basilicata una metodologia di lavoro, riconosciuta ormai a livello globale, ma anche accettare una sfida tutt’altro che semplice, di cui però, come dimostrano le precedenti edizioni dell’iniziativa, siamo certi poter raccogliere buoni risultati". Michele Petrone, responsabile di Bi Cube, ha ricordato che sette team di aspiranti imprenditori, giunti in finale nelle scorse due edizioni della business plan competition sono al lavoro e in fase di “accelerazione” nelle sedi a Potenza e Matera dell’incubatore di Basilicata Innovazione, mentre altre idee (non selezionate per le fasi successive della competizione) hanno comunque ricevuto ascolto e sostegno grazie al progetto Bus, Basilicata Up&start, che vede assieme Regione Basilicata, Università degli Studi della Basilicata, Basilicata Innovazione, Unioncamere Basilicata e Sviluppo Basilicata. Il messaggio è dunque incoraggiante per chiunque abbia un’idea di impresa da proporre, perché le variabili del mercato possono premiare gli aspiranti imprenditori anche attraverso percorsi differenti dalla business plan competition. |
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SVILUPPO: CHIODI,TERZI IN ITALIA PER NUMERO PROGETTI DI RETE NOSTRA POLITICA INDUSTRIALE GUARDA ALLA PICCOLA IMPRESA |
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Pescara, 4 marzo 2014 - L´abruzzo è la terza regione in Italia per numero di progetti di rete attivati e finanziati. Il dato è stato reso noto dal presidente della Regione, Gianni Chiodi e dall´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, nel corso di una conferenza stampa che è servita a fare il punto su una delle scelte di politica industriale "più importanti assunte da questo governo regionale". Il dato abruzzese di 83 progetti di rete finanziati si colloca subito dopo quello dell´Emilia Romagna (136) e della Lombardia (111), confermando in questo senso che "l´Abruzzo nella gestione delle politiche industriali si sta muovendo con la stessa disinvoltura di altre regioni più attrezzate". "La nostra - ha detto il presidente Chiodi - è stata una precisa scelta: indirizzare in maniera decisa la nostra strategia di politica industriale verso i progetti di rete con un finanziamento di 9 milioni di euro, il più cospicuo e significativo in Italia. L´obiettivo è stato di venire incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese regionali premendo sull´acceleratore dell´innovazione, ricerca e internazionalizzazione. I bandi dei progetti di rete si sono infatti mossi sotto questa filosofia, volgendo lo sguardo verso quei tre elementi che permettono alle piccole imprese di entrare in mercati che altrimenti sarebbero inaccessibili". E in questo contesto s´inserisce l´altro dato "forte" dell´esperienza dei contratti di rete: il totale di 539 imprese presenti negli 83 contatti finanziati. "E´ il secondo dato più alto in Italia - dice con orgoglio Chiodi - e questo conferma quanto sia stata considerata straordinaria dagli imprenditori la nostra scelta di riservare agevolazioni finanziarie alle sole aggregazioni di imprese costituite con forma di contratto di rete". L´impulso importante in termini numerici e qualitativi dei progetti di rete "è destinato a cambiare la geografia industriale dell´Abruzzo", ha detto l´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, anticipando in questo senso i contenuti del convegno in programma domani dalle 9.30 presso la Sala Tinozzi alla Provincia di Pescara. "Ci troviamo di fronte ad un cambiamento importante. Si abbandona la politica del finanziamento a pioggia o del ´capannone´ e si entra in un percorso nuovo, fatto di aggregazioni di imprese in grado di far crescere ´il piccolo´ guardando all´innovazione, alla ricerca e alla internazionalizzazione". E il futuro della politica industriale abruzzese sarà su questa strada. "Siamo sempre più convinti di questa scelta - annunciano Chiodi e Castiglione - che i prossimi contratti di rete o aggregazioni di imprese saranno finanziati con i fondi europei 2014-2020, a cui si aggiungono le risorse di provenienza del bilancio regionale. Sarà quindi - conclude Chiodi - un impegno per l´Abruzzo ancora più significativo che permetterà alla Regione di rimanere ai vertici nazionali in materia di incentivi alle piccole imprese". |
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VALORIZZAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEGLI ASSET INTANGIBILI DELLE IMPRESE COME LEVA DI SVILUPPO E DI ACCESSO AL CREDITO |
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Torino, 4 marzo 2014 Nell’ambito del fondo Mise-unioncamere per attività di supporto alle innovazioni delle imprese sui temi della proprietà industriale, il sistema camerale piemontese ha sviluppato il progetto “La valorizzazione economico-finanziaria degli asset intangibili delle imprese come leva di sviluppo e di accesso al credito". Il progetto si propone di valorizzare il patrimonio immateriale d’impresa, al centro oggi di una profonda rivalutazione nell’ambito dell’analisi delle capacità dell’azienda di costruire una propria strategia di sviluppo per affrontare le sfide del mercato globale. L’asset immateriale, infatti, rappresenta una parte sempre più significativa del valore aziendale ed è un fattore determinante per costruire un vantaggio competitivo duraturo. Cogliere questo valore e farlo cogliere agli attori locali, in particolare a quelli finanziari, è la sfida che il progetto intende affrontare. A titolo sperimentale, nell’ambito del progetto sono state realizzate tre indagini che hanno coinvolto le aziende di tre distretti specifici - orafo, tessile e polo della meccatronica -, oggetto di un’attenta valutazione e analisi del proprio patrimonio immateriale. I destinatari del progetto sono tutte le imprese piemontesi, non solo quelle appartenenti ai distretti di riferimento. Il progetto verrà presentato in un ciclo di 3 seminari presso le Camere di commercio del Piemonte secondo il seguente calendario: Camera di commercio di Alessandria: lunedì 10 marzo 2014, ore 14.30 Camera di commercio di Biella: lunedì 17 marzo 2014, ore 14.30 Camera di commercio di Torino: lunedì 24 marzo 2014, ore 14.30 La partecipazione è gratuita previa iscrizione, entro e non oltre il giorno precedente il singolo incontro, sul sito www.Promopoint.pie.camcom.it/iniziative. Per accedere ai servizi del progetto: www.Pie.camcom.it/innovazione/asset_immateriali |
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INDUSTRIA: SERRACCHIANI, DEPOSITATA L´ISTANZA PER IL BANDO DI CESSIONE DELLA FERRIERA DI SERVOLA (TS) |
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Trieste, 4 marzo 2014 - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha avuto conferma che nella giornata di oggi il Comitato di vigilanza ministeriale ha depositato l´istanza per il Bando di evidenza pubblica per la cessione della Ferriera di Servola (Trieste). ´´Ora, per ragioni tecniche, occorrerà attendere circa un quindicina di giorni prima della pubblicazione del Bando - ha ricordato la presidente Serracchiani - ma giudichiamo positivamente il fatto che a livello ministeriale il Bando sia stato giudicato congruo´´. ´´Il ´via libera´ da parte del Comitato di vigilanza ci rassicura comunque sul proseguimento di un percorso che transiti la Ferriera di Servola verso una nuova proprietà e quindi verso una prospettiva di prosecuzione dell´attività produttiva, di occupazione e di risanamento ambientale´´. ´´La Regione continua ad assicurare la massima attenzione ed il massimo appoggio istituzionale a tutta la questione Ferriera di Trieste´´, ha concluso la presidente Serracchiani. |
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LAVORO: SERRACCHIANI, RIVEDERE I CENTRI PER L´IMPIEGO |
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Monfalcone, 4 maro 2014 - ´´Occorre rivedere profondamente i Centri per l´Impiego, affinché siano in grado di far incontrare domanda e offerta di lavoro e di promuovere percorsi di formazione e di inserimento al lavoro di tipo personalizzato´´. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo ieri a Monfalcone alla presentazione del libro ´´Welfare aziendale. Migliorare la produttività e il benessere dei dipendenti´´ curato dall´ex ministro del Lavoro Tiziano Treu. Assieme alla presidente della Regione, ha partecipato alla discussione con l´autore anche il presidente di Confindustria Friuli Venezia Giulia Giuseppe Bono, in un confronto coordinato dal giornalista Massimo Mascini. Le riforme avviate dall´Amministrazione regionale si inseriscono e anzi anticipano, ha sottolineato la presidente, quelle promosse dal nuovo Esecutivo nazionale, che prevedono un sistema universale di ammortizzatori sociali, una revisione dei contratti di lavoro e un intervento sul cuneo fiscale. La presidente ha citato in particolare la ricostituzione dell´Agenzia regionale del Lavoro, i cui compiti saranno coordinati con quella nazionale. ´´L´agenzia regionale - ha detto Debora Serracchiani - avrà non solo compiti di osservatorio, ma anche compiti gestionali, in stretto collegamento con i Centri per l´Impiego´´. |
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IL MEMORANDUM CON IL GRUPPO HAIER È UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE MARCHIGIANE |
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Ancona, 4 marzo 2014 - Il memorandum d´intesa con Haier Group-open Innovation Center, gruppo mondiale leader degli elettrodomestici, è un’opportunità per le imprese marchigiane: lo ribadisce Raimondo Orsetti, dirigente del Servizio Internazionalizzazione della Regione, che sottolinea come il memorandum sia la naturale evoluzione dei rapporti istituzionali di collaborazione pluriennale istaurati con la Provincia dello Shandong. Accordi ampiamente concordati nel Tavolo di coordinamento di internazionalizzazione, previsto dalla legge 30 del 2008, di cui fanno parte anche le associazioni di categoria come Confindustria ed autorizzato dal Ministero degli Esteri, quale accordo di partenariato, nell´ambito degli accordi bilaterali Italia-cina. Questa non è altro che la fase preliminare a cui faranno necessariamente seguito accordi di tipo privato tra le imprese marchigiane e la Haier stessa, che, ricordiamo, è una grandissima azienda con filiali produttive in tutto il mondo ed ha individuato nelle Marche, a seguito di un’indagine di carattere internazionale, l´area potenzialmente più adatta allo sviluppo di nuove produzioni riconoscendo l’elevata qualità del comparto. La proficua collaborazione istituzionale e l’alta qualità del settore hanno dato i loro frutti suscitando l’interesse del colosso cinese. Sarebbe a questo punto opportuno evitare polemiche e cogliere l’opportunità che si sta presentando per le imprese marchigiane. |
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POLO CREAZIONE IMPRESA, NASCE 012FACTORY. GIUNTA REGIONALE CAMPANIA IN PRIMA LINEA PER PROMOZIONE NUOVE IDEE SVILUPPO |
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Napoli, 4 marzo 2014 - E’ stato presentato a Villa Vitrone a Caserta l’avvio delle attività di 012Factory, un progetto nato per la sperimentazione di nuove idee in ambito imprenditoriale. 012Factory è uno spazio, con sede a Caserta, dedicato a universitari, giovani professionisti e aspiranti imprenditori, per stimolare, attraverso la nascita di nuove idee progettuali e start up d’impresa, la creazione di un ecosistema economico e sociale positivo, che stimoli i giovani e potenziali startupper a creare impresa ed attiri capitali nazionali ed internazionali. Il progetto 012Factory si inserisce nell’ambito delle attività della Rete regionale degli incubatori, promossa dalla Regione Campania, attraverso l’assessorato alle Attività produttive, e coordinata da Campania Innovazione. L’obiettivo principale della Rete è operare un salto di qualità e di quantità nell’attuazione delle politiche di intervento per lo sviluppo del sistema produttivo locale, realizzando un passaggio da un sistema fatto di singole strutture specializzate operanti in specifici settori e territori della regione ad un vero e proprio sistema campano per l’incubazione e la creazione di impresa, attraverso un coordinamento tra le varie strutture regionali che si occupano di nascita e sviluppo di nuova imprenditorialità. La Rete nasce per promuovere, da un lato, un confronto costante tra i suoi partecipanti su tematiche di interesse comune ed obiettivi congiunti; dall’altro, per rafforzare le relazioni esistenti con il sistema delle università e della ricerca, il sistema imprenditoriale e professionale in generale, quello della finanza. Sono 25 le strutture, fra classiche e modelli emergenti, che operano in Campania per sostenere l’innovazione, la nascita e lo sviluppo di nuove imprese digitali (incubatori, Pst, fab lab, acceleratori, centri servizi). Più di 80 le aziende incubate, 36 non incubate, ma accompagnate, 89 spazi occupati e 86 disponibili fra incubatori, parchi scientifici e tecnologici. Il progetto di aggregazione del sistema regionale di creazione d’impresa e sostegno ai potenziali startupper trova terreno fertile nel contesto imprenditoriale giovanile del Sud Italia. Secondo i dati di Unioncamere, delle quasi 300mila imprese nate tra l’inizio dell’anno e la fine di settembre, infatti, oltre 100mila (il 33,9%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età. Il 38,5% delle nuove imprese giovanili, con quasi 40mila attività aperte in nove mesi, ha sede al Sud. Inoltre, in base all’ultimo rilevamento del periodico monitoraggio effettuato da Infocamere, le start up innovative in Campania sono 79 (su un totale di 1681 a livello nazionale, un dato in crescita costante). “Il nostro territorio è ricco di giovani talenti desiderosi di mettere a frutto idee e competenze”, dichiara l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello. “La crescita costante del numero delle startup campane e la sempre maggiore integrazione degli attori del territorio nell’ambito della Rete degli incubatori ne sono una prova. La Giunta regionale campana è in prima linea nell’impegno a favore della creazione delle migliori condizioni per sostenere e valorizzare i nostri giovani potenziali imprenditori. “Dobbiamo contribuire a facilitare, connettere e promuovere le idee che saranno le imprese di domani. Grazie alle attività della Rete regionale degli incubatori sistematizziamo tutta l’offerta di servizi a favore delle startup. Inoltre, per le nuove imprese abbiamo previsto uno stanziamento specifico di 100 milioni di euro nell’ambito della delibera di accelerazione della spesa per supportare e consolidare le startup”, conclude Martusciello. “Con l’attivazione del progetto 012Factory, avviamo sul territorio casertano un nuovo polo a favore della creazione d’impresa. Puntiamo a valorizzare idee e networking e sentiamo una naturale integrazione della nostra identità con il progetto regionale della Rete degli incubatori, con il quale contiamo di poter inserire il nostro dinamismo in un contesto più ampio di progetti e servizi a favore dei nuovi imprenditori campani”, dichiara il project manager di 012Factory, Sebastian Caputo. |
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LAVORO. CRISI AZIENDALI. IL VENETO APRE IL «CANTIERE DELLA REINDUSTRIALIZZAZIONE» |
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Venezia, 4 marzo 2014 - E’ stato presentato a Padova, nella sede di Confindustria, il progetto “Cantiere d’innovazione” promosso dalla Regione del Veneto attraverso Veneto Lavoro, in partnership con Confindustria Padova e la finanziaria regionale Veneto Sviluppo. Un «cantiere» nel quale sperimentare un modello di intervento pubblico-privato, che agisce sull’anticipazione dei fenomeni di crisi e punta al re-start azienda, qualificando il Veneto come laboratorio nazionale per la reindustrializzazione. L’iniziativa è stata presentata da Elena Donazzan, Assessore regionale all’istruzione, lavoro e formazione, Massimo Pavin Presidente di Confindustria Padova, Giorgio Grosso Presidente di Veneto Sviluppo e Sergio Rosato Direttore di Veneto Lavoro. «Diamo il via a questo progetto – ha detto Donazzan – perché nel governo delle crisi abbiamo constatato che gli strumenti tradizionali, come ad esempio gli ammortizzatori sociali da noi usati con efficacia e responsabilità ma che sono comunque a fondo perduto, non sono più sufficienti. Abbiamo visto che crisi settoriali e aziendali portano al depauperamento di interi contesti economici. Perciò vanno messi insieme tutti gli strumenti, sul fronte delle politiche del lavoro e dell’animazione per cercare, tramite l’interesse e la condivisione delle associazioni di categoria, nuovi imprenditori che tornino ad investire nel Veneto. Abbiamo un obiettivo comune: non disperdere il patrimonio industriale del Veneto e anzi rilanciarlo e rafforzarlo come riferimento indispensabile per la nostra terra, la sua economia, la sua identità». Le azioni sperimentali del «cantiere», da realizzare entro maggio 2015 sono: progettare nuovi set di indicatori strutturali e finanziari; stimolare il cambiamento organizzativo delle imprese e la cultura finanziaria attraverso un modello sperimentale di “formazione-azione” e di coaching; facilitare l’accesso agli strumenti di sostegno finanziario consolidando un servizio alle aziende di problem solving; facilitare la nascita di nuovi soggetti imprenditoriali dalle crisi industriali attraverso un nuovo modello di relazioni industriali, che definisca processi di risanamento e rilancio nelle situazioni di declino accertate. «Il rilancio del manifatturiero è la priorità per uscire dalla crisi – ha detto Massimo Pavin, Presidente di Confindustria Padova -. Questo progetto segna una discontinuità nell’intervento pubblico-privato e dà un chiaro segnale di fiducia. Serve una reindustrializzazione del Veneto, arrivare al 30% del Pil manifatturiero entro il 2020 è un obiettivo possibile». Giorgio Grosso, Presidente di Veneto Sviluppo ha ricordato che nell’ultimo anno e mezzo la finanziaria ha agevolato finanziamenti in oltre 10.000 casi. “Ora bisogna far crescere e rimodernare il nostro modello di partecipazioni e di finanza agevolata in modo che non siano interventi riparatori “last minute” ma in grado di programmare un più mirato sostegno industriale”. Sergio Rosato, direttore di Veneto Lavoro ha sintetizzato i dati delle crisi aziendali nella regione: dal 2009 al 2013 sono state 7.107 le aperture di crisi aziendali in Veneto, con il picco di 1.930 nel 2013. La provincia di Padova ne ha contate 1.565, pari al 22%. I lavoratori coinvolti in Veneto sono stati 158.055 (34.719 a Padova), con il numero più alto ancora nel 2013 (42.248). Nei cinque anni “orribili” sono state autorizzate in Veneto oltre 336 milioni di ore di cassa integrazione (336.315.060) tra ordinaria e straordinaria (59.575.021 a Padova e provincia), mentre gli ingressi nelle liste di mobilità sono stati 53.186 (di cui 10.373 a Padova, pari al 19,5%). Al 31 dicembre 2013 gli iscritti nelle liste di mobilità in Veneto erano circa 22.800, di cui il 45% over 50. Il settore più colpito dalla crisi è stato il manifatturiero (meccanico, legno arredo, sistema moda), che da solo ha perso oltre 70.000 posizioni lavorative. Seguono costruzioni, logistica/trasporti, terziario, pubblico impiego. Dal 2009 al 2013 l’indice di disoccupazione in Veneto è più che raddoppiato: dal fisiologico 3,5 al 7,5% (media primi tre trimestri 2013). |
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PRESENTATO IL PROGETTO INTERREGIONALE “CIGEX – CHINA-ITALY GREEN EXCHANGE 2013-2015” |
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Catanzaro , 4 marzo 2014 - L’assessore regionale all’Internazionalizzazione Luigi Fedele ha presentato il Progetto interregionale “Cigex – China-italy Green Exchange 2013-2015” che la Regione attuerà in collaborazione con Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e con le Regioni Puglia, Emilia Romagna ed Umbria. «L’iniziativa – ha dichiarato l’Assessore Fedele – ha lo scopo di offrire agli imprenditori calabresi l’opportunità di affacciarsi sul mercato cinese, le cui potenzialità di crescita e sviluppo sono a tutti note. Il progetto si focalizza sul settore della “green economy” nella sua accezione più ampia, comprendente, sia i comparti produttivi direttamente protagonisti, quali quelli dell’energia rinnovabile, dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile, della gestione e del riciclo dei rifiuti, della gestione delle acque, delle bonifiche ambientali, della bioedilizia e dell’agroindustria bio, sia quelle aziende che forniscono prodotti e servizi “green” alle imprese dei più svariati settori produttivi, contribuendo così a migliorare il loro profilo ambientale”. Il Progetto, che rientra nell’ambito del Programma Calabria Internazionale - Pea 2012, sarà realizzato dal Settore “Cooperazione e Internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi” con il supporto dello “Sprint Calabria”. Il progetto si snoda secondo un piano diversificato di iniziative, tra le quali: un roadshow per la presentazione del progetto nelle Regioni aderenti, l’organizzazione di seminari informativi sul mercato cinese rivolti alle aziende e strutture di ricerca selezionati, percorsi di formazione e scambio, sia in Italia che in Cina, tra operatori cinesi e aziende/istituti di ricerca italiani con un incoming di operatori cinesi nelle Regioni aderenti e con incontri “B2b”. Le iniziative culmineranno nell’organizzazione di una collettiva da presentare alla Fiera Biennale Ciepec 2015 di Pechino, con uno spazio espositivo ed azioni collaterali (seminari, incontri B2b) finalizzati alla presentazione in Cina dei risultati del progetto. |
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LA VISITA DEL PRESIDENTE ROSSI NELLE AZIENDE ARETINE |
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Firenze, 4 marzo 2014 - Subbiano, Capolona, Castiglion Fibocchi (Ar) – Nel corso della tappa aretina del suo "Viaggio in Toscana", il presidente Enrico Rossi ha visitato quattro aziende: la Aec e la Locatelli meccanica di Subbiano, la Soldini di Capolona e la Oml di Castiglion Fibocchi. La Aec è un´azienda fondata nel 1957 che si dedica alla produzione di impianti di illuminazione per uso industriale e commerciale. L´amministratore delegato Alessandro Cini (figlio del fondatore Cino) ha accompagnato il presidente in visita nei reparti produttivi dove lavorano 125 dipendenti, una leva di giovani operai della zona, con un´età media di 35 anni. L´azienda ha un fatturato di 32 milioni di euro, esporta quasi il 50% della produzione e nel 2012 ha inaugurato un nuovo stabilimento di 7.000 metri quadrati su un´area di 30.000 per la produzione di pali per l´illuminazione pubblica. Diverso il caso della Locatelli meccanica che progetta e realizza macchinari e presse idrauliche oltre a impianti per la produzione di mattonelle in cemento e graniglia. L´azienda, come ha spiegato il proprietario Giorgio Locatelli, risente della crisi del settore edile anche se punta a rilanciarsi attraverso lo sviluppo e la selezione dei materiali facendo leva sulla qualità. Il calzaturificio dei fratelli Soldini nasce nel 1945 e rimane ancora oggi un´azienda di tipo industriale ma a carattere familiare che punta sul prestigio del made in Italy le cui calzature sono progettate e realizzate con tecniche brevettate, come ha spiegato il titolare, Rossano Soldini. L´azienda ha già usufruito dei finanziamenti europei concessi dalla Regione Toscana avendo presentato un progetto da 190 mila euro sul quale ha ottenuto un cofinanziamento da 65.000 euro. Alla Oml bobine, un´azienda fondata nel 1967, per Rossi è stata l´occasione per il taglio del nastro dell´ampliamento, realizzato ristrutturando i capannoni esistenti nell´area ex Lebole, grazie al buon andamento delle esportazioni che riguardano la quasi totalità della produzione. Il presidente ha tagliato il nastro insieme al titolare, Apollo Solenni, che guida questa impresa familiare che occupa 15 dipendenti, realizza un fatturato di 2 milioni dio euro l´anno e conta, grazie all´ampliamento, di aumentare il suo giro d´affari. "Siamo di fronte – ha detto il presidente Rossi – ad alcuni dei segnali della vivacità della Toscana, ad imprese che reagiscono di fronte alla crisi e che si orientano prevalentemente verso l´export. Ritengo tuttavia che senza una riduzione della pressione fiscale su cittadini ed imprese, senza una ripresa degli investimenti, senza quindi ridare fiducia e liquidità al mercato interno, non sia possibile uscire dalla crisi e riprendere a crescere". |
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L´ELOGIO DEL PRESIDENTE ROSSI AD "AREZZO, TERRA DI LAVORO" |
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Arezzo, 4 marzo 2014 - "Arezzo è terra di lavoro. Qui il 54% della popolazione è attiva, contro una media regionale del 40. Non a caso anche il reddito pro capite è superiore di 8.000 euro alla media regionale. Questa è una terra che reagisce, che non si fa abbattere dalle difficoltà, ma che trova nel lavoro il proprio riscatto". E con questo elogio che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha iniziato il suo intervento nella sala consiliare del palazzo comunale di Arezzo di fronte ai rappresenti istituzionali e agli imprenditori locali. Rossi ha aggiunto che gli aretini sono stati bravi a spendere i fondi messi a disposizione dai Piuss, i programmi di intervento urbano e, citando l´esempio della Fortezza, spianata da Cosimo I, si è detto felice di aver contribuito, con i finanziamenti regionali, a risollevarla. "Siete una città forte - ha concluso il presidente - nel cuore della Toscana. E se anche qui i problemi non mancano di certo, sono fiducioso nel futuro perchè non sarà facile, ma Arezzo ce la farà". Terminata la riunione in Comune, il sindaco Fanfani ha accompagnato Rossi a visitare la vicina Fortezza, interessata da lavori per 7 milioni di euro, circa la metà dei quali sono di fonte regionale. Il presidente si è detto compiaciuto sia per il positivo andamento delle opere che devono essere completate entro il 2015, che per la qualità dell´intervento, soffermandosi ad ammirare dall´alto i mosaici della villa romana. |
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MERCATO DEL LAVORO, RAPPORTO ARLAS. LA REGIONE CAMPANIA CHE RAGISCE MEGLIO ALLA CRISI” |
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Napoli, 4 marzo 2014 - "I dati sull’ occupazione in Campania sono da osservare con particolare attenzione perché testimoniano il percorso compiuto, sin dal 2010. Siamo partiti da un contesto di svantaggio, sia rispetto al resto del Paese, sia rispetto alle altre regioni del Sud. Oggi non solo siamo la regione che reagisce meglio alla crisi, ma è evidente che i nostri andamenti sono in linea con gli standard nazionali e decisamente migliori rispetto ad altre zone del Paese.” Così l’assessore al Lavoro Severino Nappi commenta il rapporto trimestrale dell’Arlas sul mercato del lavoro. “Certo, il tasso di disoccupazione giovanile più alto dal dopoguerra ad oggi non può e non deve in alcun modo farci abbassare la guardia, ma siamo convinti che le buone prassi messe in campo con il presidente Caldoro, stiano cominciando a mostrare i propri frutti. I risultati saranno più visibili nel medio e lungo periodo come è ovvio che sia per chi ha scelto una politica di programmazione e non fatta di interventi frettolosi ed a pioggia”, conclude Nappi. |
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CALABRIA: SOTTOSCRITTI 320 CONTRATTI DEI LAVORATORI DELLA L.R. 28/2008 E L.R. 8/2010 |
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Catanzaro, 4 marzo 2014 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, l’Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno e il Commissario dell’azienda “Calabria Lavoro” Pasquale Melissari hanno partecipato alla sottoscrizione dei contratti con i lavoratori coinvolti nelle attività della l.R. 28/2008 e della l.R. 8/2010, secondo le disposizioni previste dalla recente legge regionale 1/2014. Sono 320 i soggetti contrattualizzati esclusivamente da Calabria Lavoro, soggetto in house della Regione e che prevede la durata delle convenzioni di utilizzazione dei lavoratori per almeno 36 mesi, per diciotto ore settimanali. Il Presidente Scopelliti e la Giunta regionale con l’approvazione della l.R. 1/2014 hanno inteso generare un mutamento radicale nelle problematiche del precariato calabrese, assicurando continuità lavorativa per i prossimi tre anni, prevedendo nuovi percorsi di stabilizzazione occupazionale e costituendo un elenco di lavoratori precari da pubblicare ufficialmente. La storicizzazione della spesa prevista nella l.R. 1/2014 (con risorse regionali e ministeriali) assicura inoltre, un adeguamento delle competenze professionali, la tranquillità e la dignità lavorativa. Alla cerimonia della firma dei contratti hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti che hanno accolto con un fragoroso applauso il Presidente Scopelliti. “Si tratta di operatori che lavoravano con molti periodi di discontinuità durante l’anno – ha dichiarato l’Assessore Nazzareno Salerno – con la legge regionale 1/2014, voluta fortemente dal Presidente Scopelliti, questi lavoratori potranno essere contrattualizzati per tre anni. Avranno la possibilità, inoltre, di partecipare al percorso di stabilizzazione alla pari degli lsu/lpu. Questo è un altro tassello concreto che offre stabilità e tranquillità ed è la dimostrazione che la legge regionale che abbiamo presentato il 27 gennaio scorso al centro agroalimentare di Lamezia, è puntualissima, e ancora prima della costituzione dell’albo, riesce ad offrire una risposta concreta”. “In un momento di grande difficoltà tendiamo a dare risposte serie - ha dichiarato il Presidente della Regione Scopelliti – questo è un mondo che ha vissuto sempre all’insegna delle proroghe, con lavori di qualche mese e periodi di inattività. La scelta che abbiamo voluto fare, su impulso dell’Assessore Salerno, è stata quella di dare continuità per tre anni. Significa molto, soprattutto perché offre maggiori garanzie. Si tratta di un lavoro a tempo – ha aggiunto il Presidente Scopelliti – ma è quello che potevamo dare in questo momento. Mi sembra un segnale molto forte e anche l’inserimento nell’elenco di cui faranno parte gli lsu e lpu, consentirà loro di usufruire delle agevolazioni previste per il precariato. Ritengo sia un’opportunità che offre anche un buon percorso per la stabilizzazione e significa anche aver riconosciuto a questi lavoratori un status ben definito che la Regione riconosce. In un momento difficile come questo - ha concluso il Presidente Scopelliti – soprattutto nel comparto del lavoro, credo che sia una bella risposta che diamo come Regione a dimostrazione dell’attenzione che abbiamo sempre dimostrato”. |
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UMBRIA MOBILITÀ: INCONTRO AMMINISTRATORE DELEGATO BUSITALIA - |
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Perugia, 4 marzo 2014 - Soddisfazione per il fatto che sia giunto a buon fine un percorso tracciato con grande impegno dalle istituzioni, è stata espressa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dall´assessore ai trasporti Silvano Rometti, incontrando Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Busitalia, la società di trasporto pubblico locale interamente partecipata dal gruppo Ferrovie dello Stato, che ha rilevato il 70 per cento di Umbria Mobilità Esercizio. Presenti il presidente di Umbria Mobilità, Lucio Caporizzi e l´amministratore delegato, Franco Viola. Nel corso dell´incontro la presidente Marini e l´assessore Rometti, hanno sottolineato che "l´acquisizione di Umbria Mobilità da parte di una grande azienda, apre a buone prospettive per il potenziamento del trasporto pubblico locale a beneficio dei cittadini e dei lavoratori". In proposito è stato evidenziato che "oltre all´impegno della Regione Umbria e di tutti i soggetti interessati, il percorso compiuto sinora è stato possibile e reso meno complesso anche grazie all´interlocuzione positiva con le organizzazioni sindacali che, pur nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori, hanno permesso ai cittadini di continuare a fruire dei servizi senza grandi disagi". "L´auspicio è che ora si avvii una fase che possa portare ad un miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale garantendo stabilità nell´interesse della comunità e dei lavoratori stessi". |
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CREDITO ALLE PICCOLE IMPRESE, NOVITÀ IN VISTA PER MIGLIORARE IL SOSTEGNO AL SISTEMA PRODUTTIVO |
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Firenze, 4 marzo 2014 - Novità in vista per gli interventi finanziari della Regione a sostegno delle micro, piccole e medie imprese toscane. Alcune agevolazioni avranno un temporaneo stop, per consentire il passaggio ad una nuova gestione, ma ripartiranno presto, in alcuni casi su nuove basi, con strumenti rimodulati per meglio rispondere alle esigenze delle imprese. Dal prossimo 7 marzo non sarà più possibile fare domanda per alcune misure di sostegno attivate dalla Regione tramite bandi gestiti,fino ad oggi, da Fiditoscana spa. Si tratta, in particolare, del Fondo rotativo per la concessione di finanziamenti a tasso zero, con particolare riferimento a quello per le imprese artigiane, del Fondo di garanzia "Emergenza Economia", della garanzia e del contributo in conto interessi previsti da Fare impresa (nell´ambito di Giovanisì). Per queste misure saranno accolte tutte le domande presentate fino al 7 marzo. "Abbiamo deciso la sospensione - spiega l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – in parte per motivi tecnici, legati al passaggio al nuovo gestore, il raggruppamento vincitore della gara, composto da Fidi Toscana spa, capofila, da Artigiancredito Toscano e Artigiancassa.. Il passaggio comporta necessariamente la chiusura della gestione precedente. In un caso, la sospensione si rende indispensabile per l´esaurimento delle risorse disponibili, mentre in altri la pausa servirà a ripensare alla misura stessa, magari trasformandola in uno strumento diverso, adeguato alle novità del mercato e alle esigenze delle imprese". Risorse europee La fase di transizione coinciderà anche con l´avvio della nuova stagione di fondi europei che costituiscono la principale risorsa per il finanziamento delle politiche a favore dello sviluppo. "Nella nuova programmazione del Fesr per gli anni 2014-2020 – ricorda l´assessore – si stima di prevedere circa 47 milioni di euro per finanziare aiuti agli investimenti produttivi, l´innovazione e la competitività delle imprese. Queste risorse si stima possano avere un effetto leva che mobilita risorse pari a minimo 10 volte il finanziamento iniziale". Fondo rotativo Il Fondo rotativo, che prevede in origine tre sezioni di intervento (artigianato, industria, cooperative) dopo la pausa potrà riaprire con lo "storico" bando a favore delle imprese artigiane, le uniche che al momento dispongono di risorse grazie alla pluriennale rotatività dei prestiti concessi, che assicura loro la costante rialimentazione del fondo. La sezione cooperazione ha anch´essa risorse a disposizione. Per la sezione industria, invece, il fondo sarà alimentato con economie di bilancio per consentire quanto più possibile il finanziamento della graduatoria, di prossima approvazione, delle domande ammesse al 31 ottobre 2013. Emergenza economia La garanzia del fondo "Emergenza Economia" concessa da Fidi Toscana chiude a causa dell´esaurimento delle risorse, ma anche in questo caso è prevista la rapida riapertura di due nuovi fondi di garanzia, uno a sostegno delle necessità di liquidità e l´altro per gli investimenti. A parità di caratteristiche tecniche, è importante segnalare che la garanzia concessa dai nuovi fondi sarà gratuita per le imprese. Fare impresa Per quanto riguarda la misura compresa fra le iniziative di Giovanisì a sostegno dell´imprenditoria giovanile, femminile e dei destinatari di ammortizzatori sociali, la sospensione al 7 marzo coincide con l´esaurimento delle risorse, sia per il fondo di garanzia, sia per il contributo in conto interessi. Dopo la sospensione si conta di far ripartire subito, con le risorse già disponibili nel bilancio regionale, il fondo di garanzia. Per il contributo in conto interessi, si dovrà aspettare un nuovo finanziamento. Le domande presentate fino al 7 marzo, sia quelle ammesse sia quelle in corso di istruttoria, saranno finanziate con gli stanziamenti già previsti nel bilancio pluriennale 2014-2015. "L´imprenditoria giovanile, femminile e di destinatari di ammortizzatori sociali – precisa l´assessore Simoncini – sarà oggetto di un prossimo riordino normativo nell´ambito del più ampio intervento regionale a favore della creazione di impresa. E´ un tema sul quale la Regione punta molto e per questo contiamo di ridefinire, nell´ambito di uno strumento ad hoc, per lo start up d´impresa, le misure a sostegno di queste tipologie che potrebbero accedere così a forme diverse e più articolate di sostegno". Piccoli prestiti L´iniziativa avviata di recente sui Piccoli prestiti di emergenza a favore delle microimprese, che ha registrato un notevole successo, potrebbe essere presa a riferimento per nuovi interventi sulla creazione di impresa. Per questi "piccoli prestiti" la graduatoria in corso di formazione presenta un potenziale fabbisogno di circa 15 milioni, pari a tre volte le risorse oggi stanziate in bilancio. "La giunta si è impegnata a trovar le risorse – afferma Simoncini – riportando sul bilancio regionale risorse giacenti su fondi non più operativi, utilizzandoli in modo da dare il maggior numero di risposte possibili, scalando la graduatoria". Così fino ad oggi I due fondi di garanzia (circa 90 milioni di euro, di cui 33 di risorse Fesr) dal 2009 al 31 dicembre 2013 attiva finanziamenti per 1,46 miliardi di euro; gli interventi sono stati accompagnati da un Protocollo d´intesa con oltre 60 banche. A dicembre 2013 il Fondo per gli investimenti ha concesso garanzie per circa 300 milioni, a fronte di 391 milioni di finanziamenti deliberati a 2.365 impres. Il Fondo per la liquidità ha concesso garanzie per 681 milioni a fronte di 1.076 milioni di finanziamenti deliberati a oltre 5.563 imprese. "Nel maggio 2012 sono stati approvati i nuovi impegni per rafforzare gli interventi per l´emergenza economia, con un nuovo meccanismo di garanzia che ha messo a disposizione 400 milioni di euro per finanziamenti o leasing, a fronte di una garanzia diretta di Fidi Toscana. A dicembre 2013 risultano accolte 516 operazioni, per un importo garantito pari a 63 milioni per un totale di 83 milioni di finanziamento deliberato. Fondo rotativo A febbraio 2014 sono state concesse agevolazioni per l´industria a 157 imprese, per 51,9 milioni di euro; per l´artigianato a 671 imprese (79,6 milioni di euro); per la cooperazione a 11 imprese per 7,5 milioni. Fare impresa Dal 2011 a fine 2013 sono stati stanziati complessivamente 21,9 milioni, per 1733 imprese che hanno fatto domanda. 1441 sono state le garanzie concesse. |
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EX ELECTROLUX , FIRMATA CONVENZIONE CON INPS PER IL SOSTEGNO AI LAVORATORI |
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Firenze, 4 marzo 2014 - Un pacchetto di iniziative per il sostegno al reddito e alla ricollocazione dei lavoratori ex Isi (ex Electrolux) di Scandicci che non possono accedere agli ammortizzatori sociali. E´ questo il programma che sarà attuato grazie alla convenzione firmata oggi dalla Regione con la direzione regionale di Inps. "Abbiamo messo a punto questo programma straordinario - spiega l´assessore Gianfranco Simoncini - nell´ambito dell´azione di sistema Welfare to work, per rispondere ai gravi problemi dei lavoratori ex Isi che sembra non possano usufruire di ammortizzatori sociali restando, quindi, senza alcuna copertura economica. Grazie alle risorse non utilizzate di questo programma potrebbero essere coinvolti fino a 120 lavoratori. Ad oggi sappiamo che dovrebbero essere circa 70 a trovarsi in queste condizioni di particolare difficoltà, mentre gli altri 238 hanno diritto all´indennità di mobilità". Dopo aver registrato la grave situazione di disagio di una parte dei lavoratori, che sembra non possano accedere al sussidio Aspi perchè non hanno un´anzianità sufficiente, la Regione ha lavorato, su proposta dell´assessore Simoncini, per presentare al ministero del Lavoro un programma nell´ambito dell´azione per il reinserimento lavorativo Welfare to work. Il ministero ha risposto positivamente e, con la firma di oggi, il programma può diventare operativo. La prossima settimana verrà convocato un incontro fra Regione, organizzazioni sindacali Inps e Italia Lavoro per determinare le modalità dell´intervento, che sarà poi gestito da Italia Lavoro e Inps. Per questo programma le risorse destinate al sostegno al reddito sono 1 milione e 195 mila euro, quota destinata alla Regione Toscana dal ministero del lavoro sulla base delle risorse residue del programma Welfare to work. A questi si devono aggiungere 600 mila euro che si tradurranno in bonus di 5000 euro messi a disposizione per favorire l´assunzione di ciascuno dei 120 lavoratori da parte di una nuova azienda. La convenzione firmata oggi prevede che sia l´Inps ad erogare il sussidio, che sarà pari a 830 euro mensili per 12 mesi. Il programma prevede che i lavoratori che percepiranno il sussidio vengano attivati, tramite iniziative di orientamento di base e orientamento professionale specialistico, mirato alla definizione del bilancio di competenze e a chiarire gli obiettivi professionali e il percorso per raggiungerli. Sono inoltre previsti, come si è detto, bonus del valore massimo di 5 mila euro, per imprese interessate ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori destinatari dell´intervento. |
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