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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Marzo 2014 |
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AVIAZIONE IN EUROPA: CONTRIBUTO ALLA CRESCITA E ALLA COMPETITIVITÀ? |
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Bruxelles, 10 marzo 2014 . Di seguito l’intervento di Siim Kallas Vice Presidente della Commissione europea all’ European Policy Centre: “ Signore e signori E ´difficile sopravvalutare l´importanza del trasporto aereo nel contesto globalizzato di oggi. Portando i cittadini del mondo insieme, crea prosperità e posti di lavoro. Cinquant´anni fa, era relativamente raro per le persone a volare tra i continenti. Oggi è del tutto normale. Con più persone in tutto il mondo, le città più grandi, più ricchezza, volantini per la prima volta e una classe media in crescita nelle economie emergenti, miliardi di persone vogliono sempre più prendere aerei. Entro il 2017, Iata prevede che il numero di passeggeri mondo aumenteranno del 31% dal 2980 milioni che le compagnie aeree realizzate nel 2012. Ciò significa che 930 milioni di più passeggeri in cinque anni. I produttori di aeromobili sono anche cavalcando l´ondata di viaggi aerei. Lo scorso anno, la produzione di aereo mondiale ha raggiunto un nuovo record: Airbus e Boeing in frantumi la propria consegna e record di vendite con un livello senza precedenti di ordini tra loro. Aviation potrebbe essere definita come ´la connettività su scala globale´. Migliorare la connettività porta a una maggiore produttività, che a sua volta attira più investimenti in una economia nazionale o regionale. La connettività è un motore efficace per aumentare la competitività e la crescita economica. Ciò è particolarmente vero in Europa, dove ci affidiamo dell´aviazione per fornire i collegamenti di trasporto internazionali che ci fanno un centro mondiale di connettività sociale ed economica, e di competere sulla scena mondiale. Prima che l´Europa si trasferì a un mercato aperto unico dell´aviazione, i viaggiatori sarebbero stati fortunati ad avere una scelta di due compagnie di bandiera per volare tra due capitali europee. Capacità e le tariffe erano strettamente controllate, sulla base di accordi bilaterali tra gli Stati membri. Questo ora è cambiato drammaticamente. Dal 1992, il numero di voli all´interno dell´Ue è più che raddoppiata. Voli operati da più di due compagnie aeree hanno quadruplicato. E i passeggeri sono felici: per tutto questo tempo, il loro numero è salito del 300%. Vettori low-cost hanno cresciuto come un risultato. Partendo da una piccola quota 1% del mercato, che ora rappresentano quasi la metà. Detto questo, ci sono chiaramente alcuni gravi sfide e questioni sollevate con l´avvento dei vettori low-cost. Oggi, l´aviazione supporta 5,1 milioni di posti di lavoro, direttamente e indirettamente. Essa contribuisce 1000000000 € di Pil europeo ogni giorno, guidando il commercio e il turismo. Ma ci sono anche molte sfide che dobbiamo affrontare con urgenza. Dell´aviazione internazionale sta attraversando un periodo di cambiamento senza precedenti. E ´incredibilmente drammatica e rapida. E non mostra segni di rallentamento. In tutto il mondo, è chiaro che ci sono buone prospettive di più la domanda di viaggi aerei. Ma allo stesso tempo, vi è un chiaro spostamento della crescita verso l´Asia, e in particolare ai nuovi mozzi Medio Oriente gradice Abu Dhabi, Doha e Dubai. Metà del nuovo traffico mondiale aggiunto nel corso dei prossimi 20 anni è probabile che sia a, da o all´interno della regione Asia-pacifico - sempre servito dai mozzi del Golfo. Entro il 2017, secondo la Iata, l´Asia-pacifico sarà il più grande mercato regionale del mondo per il trasporto aereo di passeggeri, con un terzo dei passeggeri a livello mondiale. Ciò che non è una buona notizia è il fatto che d ue ai loro tassi di crescita inferiori alla media, i vettori comunitari operanti a livello internazionale saranno perdendo quote di mercato alle compagnie aeree extracomunitarie nella maggior parte delle regioni. Affrontano bassa redditività e di crescita in un mercato sempre più agguerrita concorrenza - sulla base di bassi margini di profitto spremuti da elevati costi fissi. Nel 2003, i vettori europei ha d una quota di mercato del 29% di tutte le inter- co capacità ntinental nel worl d . Entro il 2025, questa percentuale è expecte d scendere al 20%. Se non facciamo nulla, questo tren d significa che la redditività delle compagnie aeree dell´Ue sarà eroso. Che minacciano la loro capacità di generare crescita per l´e europeo co nomia. Così che cosa può fare l´Europa per contrastare questo? Compagnie aeree europee devono avere la possibilità di ottenere l´accesso a nuovi mercati e opportunità di business. Se non agiamo e adattarsi rapidamente a rimanere all´avanguardia del trasporto aereo mondiale, poi nel giro di pochi anni potrebbe essere troppo tardi. Europa deve mantenere una industria aeronautica forte e competitiva, con i vettori basati Ue proprio al centro della rete globale che collega l´Ue con il resto del mondo. Abbiamo anche bisogno aeroporti dell´Ue a rimanere al centro dei flussi di traffico del mondo, ed evitare di diventare mete ristrette con limitata solo Coincidenze. Come ho appena detto, c onnectivity è la chiave per la competitività. Continuare a investire nella ricerca ci aiuterà a rimanere all´avanguardia delle nuove tecnologie. La ricerca, dopo tutto, porta all´innovazione. Inoltre, l´Europa non riuscirà a tenere il passo con il futuro della concorrenza e della domanda, senza mantenere la sua tradizione di alta sicurezza e registrazioni ambientali. Ma questo non è solo l´aumento del traffico di volo e ridurre i costi. Si tratta inoltre itinerari, prodotti, gestione del traffico aereo: in effetti, l´ intera catena del valore che l´aviazione rappresenta. Ci sono settori in cui l´Europa può agire per aiutare se stessa. Stiamo già facendo. Prendere la congestione, che sarà un problema enorme se non si prevede per il futuro. Aeroporti europei sono congestionati e diventeranno più così. Il traffico aereo in Europa quasi raddoppiare entro il 2030 e delle tendenze attuali, 19 principali aeroporti europei sarà per allora essere al punto di saturazione. Dobbiamo evitare una situazione in cui una quota significativa dei voli extra previste per il futuro non può essere accettata. Questo è il motivo per cui ho proposto un pacchetto legislativo per gli aeroporti migliori. Si rivolge a tre principali aree di interesse: slot, di assistenza a terra e rumore, con l´obiettivo di aumentare sia la capacità e la qualità del servizio. E ´attualmente in discussione al Parlamento europeo. E il progetto Cielo unico bisogno per avere successo ed essere attuate - il più presto possibile. Essa ci permetterà di accorciare i voli, ridurre i ritardi e le emissioni e risparmiare circa 3 miliardi di euro ogni anno, su un costo totale annuo di 8 miliardi di euro. Il progresso qui è stato meno di quanto sperato - ma credo che ci possiamo ancora farlo. Th presso il motivo per cui ho proposto Ses 2 + con alcune modifiche per accelerare l´attuazione, perché questo progetto è troppo importante per essere lasciate fallire. Stiamo anche aggiornando l´architettura dello spazio aereo europeo con l´introduzione di moderne tecnologie attraverso Sesar, programma di modernizzazione in Europa di infrastrutture di controllo del traffico aereo. I nostri sistemi di gestione del traffico aereo dovrebbe essere il più all´avanguardia e ottimizzati possibile, che è quello che stiamo lavorando. Mentre parlo, una grande conferenza internazionale su Atm si terrà a Madrid per affrontare queste e altre sfide. In realtà, dato che la ristrutturazione interna è la sfida principale per l´aviazione europea, il nostro obiettivo globale è quello di modernizzare l´intera catena del valore, in tutto il sistema, in modo che questo settore è ´adatto allo scopo´ - e in forma per il futuro . Allo stesso tempo, il che significa il mantenimento di una concorrenza aperta e leale per tutti gli operatori, motivo per cui prendiamo la questione delle sovvenzioni statali molto sul serio. Infine, e più in generale, credo che l´Europa potrebbe fare più il potenziale economico che il trasporto aereo internazionale offre. Dobbiamo essere dove la crescita è, così come esportare il catena del valore completa dell´aviazione europea di cui ho parlato in precedenza. Non si tratta solo di garantire i diritti di traffico o l´accesso a nuovi mercati. Significa anche i nostri elevati standard di sicurezza, approccio efficace per la cooperazione regionale, la gestione aeroportuale e della logistica. Queste sono tutte le merci molto esportabili. Cosa voglio dire con questo? In regolamentazione dell´aviazione generale, l´Unione europea è riconosciuta come leader mondiale. La normativa che ha istituito il cielo unico, la creazione di Aesa ad assumersi la responsabilità per la sicurezza dei nostri cieli, hanno messo l´Europa al centro della regolamentazione dell´aviazione mondiale. L´ultimo successo europeo è stato quello che l´industria sa come Ftl, o limiti di tempo di volo, per mantenere al sicuro i piloti quando volano. Sono tutti esempi di quello che l´Europa fa meglio nel settore dell´aviazione. Esempi di altri a seguire. Recentemente abbiamo sviluppato una politica estera più ambiziosa per soddisfare le gravi sfide che il nostro settore dell´aviazione e sfruttare appieno il contributo che l´aviazione possa fare per l´economia europea. Il nostro obiettivo è di concludere accordi di trasporto aereo dell´Ue con i partner principali e sempre più importanti come la Cina, gli Stati del Golfo, Giappone e India. C´è un enorme potenziale per il consumatore: il totale dei benefici economici di tutti questi accordi sono stimati a € 12 miliardi di euro all´anno. Con il Marocco ei Balcani occidentali, per esempio, abbiamo già visto il 40% la diminuzione dei prezzi sui voli. Il mese scorso, ero a Singapore per il vertice Aviation Ue-asean. Vedo un enorme potenziale qui per l´Ue a collaborare con il futuro mercato unico dell´aviazione dell´Asean. In futuro, mi auguro che possiamo insieme stipulare primo accordo globale regione a regione al mondo dell´aviazione. I suoi potenziali benefici economici sono stimati a fino a 900 milioni di € all´anno. La Commissione chiederà agli Stati membri per un mandato di regolamentare su questo. Accordi di aviazione dell´Ue non sono solo di sviluppare l´accesso al mercato, ma anche una convergenza di norme essenziali da applicare su scala globale, dato che l´aviazione è un´attività internazionale come altamente regolamentato. Essi consentono ai cittadini europei maggiori possibilità di essere collegati con il resto del mondo e incentivare la crescita. Ora stiamo lavorando per completare un grande spazio aereo integrato con i nostri vicini entro il 2015: una zona che sarà infine coprire 50 paesi con una popolazione complessiva di un miliardo di persone. Signore e signori - E ´stato certamente un difficile qualche anno. Ma ci sono importanti prospettive di crescita per l´industria e il mercato del trasporto aereo in Europa. Se siamo in grado di fare la maggior parte di loro, vorrà dire che le nostre prestazioni di economia più ampi come il settore solleva le sue prestazioni, l´efficienza e prende le opportunità offerte dai nuovi mercati. Ci sono molte nuove sfide da affrontare. Stiamo lavorando duramente per preparare per loro con una vasta concertata mossa per l´efficienza, il cui effetto naturale è quello di risparmiare sui costi. La modernizzazione e la competitività sono fondamentali, così come la necessità di ottimizzare ciò che l´Europa ha già in termini di spazio aereo e degli aeroporti. Questo, credo, è come l´Europa può rimanere un crocevia vibranti e naturali per l´aviazione mondiale. Grazie per la vostra attenzione. |
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NUOVE REGOLE PER LA SICUREZZA AEROPORTUALE |
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Bruxelles, 10 marzo 2014 - Il Vice Presidente e Commissario europeo responsabile dei Trasporti, Siim Kallas, ha dichiarato: "La sicurezza è un obiettivo fondamentale della politica del trasporto aereo nell´Ue. Con l´applicazione di queste nuove norme gli aeroporti saranno più sicuri, così come le compagnie aeree e i passeggeri che utilizzano questi aeroporti". Le nuove regole hanno dato il via ad un quadro giuridico europeo per le autorità aeronautiche nazionali che certificano la conformità degli aeroporti ai requisiti tecnici e operativi, nonché la sorveglianza degli aeroporti certificati. Queste nuove regole garantiscono maggiore flessibilità in caso di modifiche delle regole di progettazione relativamente ad infrastrutture già esistenti. Inoltre stabiliscono i passi necessari alla riconversione dei certificati aeroportuali esistenti, sulla base delle norme nazionali già in vigore, ai nuovi certificati fondati sulle regole europee. Il Regolamento della Commissione N. 139/2014 assicura la continuità con le norme internazionali di sicurezza aerea stabilite dall´Organizzazione internazionale dell´aviazione civile (Icao). Attraverso la sua entrata in vigore, l´Agenzia per la sicurezza aerea (Easa) ha preparato anche il materiale di supporto che aiuterà gli Stati membri nell´applicazione delle norme per prevederne l´attuazione armonizzata in tutta l´Unione europeo. |
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IN PROGRAMMA ALCUNI INCONTRI ENAC – GESTORI AEROPORTI NAZIONALI: IL 20 MARZO RIUNIONE CON PALERMO PER VERIFICA INVESTIMENTI E CON FIRENZE E PISA PER PIANI DI SVILUPPO |
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Roma,-10 marzo -2014 -L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rendo noto che, nell’ambito dello svolgimento delle proprie attività istituzionali di vigilanza e controllo nei confronti delle società di gestione, per il giorno 20 marzo sono state convocate alcune riunioni. Nello specifico, il Presidente Vito Riggio e il Direttore Generale Alessio Quaranta incontreranno i vertici della Gesap, società di gestione dell’Aeroporto di Palermo per la verifica dello stato di avanzamento degli investimenti e del relativi lavori. Un’altra riunione, sempre il 20 marzo, ci sarà tra i vertici dell’Enac e i responsabili di Adf e Sat, rispettivamente le società di gestione degli scali di Firenze e di Pisa. Obiettivo di questo incontro, è la discussione dei piani di sviluppo dei due aeroporti, secondo la logica di realizzazione di un sistema aeroportuale di interesse nazionale. |
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AEROPORTO FRIULI VENEZIA GIULIA : DALLA STAGIONE ESTIVA 2014 AUMENTO DI CAPACITá SU MONACO CON I JET CRJ900 DI LUFTHANSA |
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Ronchi dei Legionari, 10 marzo 2014 - Con l’approssimarsi della stagione estiva - al via dal 30 marzo - sta prendendo forma il nuovo orario voli di Lufthansa, compagnia aerea leader in Europa e nel mondo, che vanta un esteso network di oltre 200 destinazioni, facilmente raggiungibili dagli hub di Monaco e Francoforte e una flotta di quasi 400 aeromobili, tra cui Airbus A380 e il modernissimo B747-8. Trieste fa parte già da molti anni del network Lufthansa e, anche per la prossima stagione estiva, offrirà tre frequenze giornaliere verso l’aeroporto di Monaco di Baviera, per un totale di 20 voli settimanali. Questi voli consentiranno ottime coincidenze con l’esteso network di voli Lufthansa e Star Alliance disponibili dallo scalo bavarese. Dal 30 marzo i voli da Ronchi dei Legionari verranno operati con aeromobili jet da 90 posti, con un rilevante incremento di capacità rispetto all’estate 2013. Saranno infatti in vendita il 40% in più dei posti, rispetto all’estate dello scorso anno. Grazie all’impiego dei jet, il tempo di volo effettivo sarà ancora più contenuto e, in poco più di 40 minuti, sarà possibile raggiungere Monaco su velivoli di elevato comfort. Da Monaco sarà poi possibile raggiungere, con comode coincidenze, ben 125 destinazioni nel mondo ed effettuare viaggi di andata e ritorno, anche in giornata, verso la maggior parte delle destinazioni europee. La novità principale per la prossima estate sarà l’aggiunta di un nuovo volo intercontinentale tra Monaco e Città del Messico, operato 4 volte alla settimana con Airbus A340-600. Da non dimenticare la disponibilità di tariffe estremamente convenienti: si potrà volare da Trieste a New York con Lufthansa a partire da 505* Euro, mentre molte destinazioni europee potranno essere raggiunte con tariffe che partono da 189 Euro tutto compreso. |
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GIUSTIZIA EUROPEA : I TAXI E GLI AUTOVEICOLI DA NOLEGGIO CON CONDUCENTE POSSONO ESSERE ASSOGGETTATI, A TALUNE CONDIZIONI, AD ALIQUOTE IVA DISTINTE |
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Lussemburgo, 10 marzo 2014 - Il diritto dell’Unione consente agli Stati membri di applicare un’aliquota Iva ridotta per il «trasporto di persone e dei rispettivi bagagli al seguito». In Germania, il legislatore si è avvalso di tale facoltà stabilendo un’aliquota di imposta ridotta al 7% per il trasporto di persone a mezzo taxi, a condizione che tale trasporto venga effettuato nell’ambito di un comune ovvero che la corsa non ecceda i 50 chilometri. Due imprese tedesche di autonoleggio con conducente hanno adito il Bundesfinanzhof (Corte federale in materia tributaria, Germania), ritenendo che le prestazioni di trasporto urbano da esse effettuate non dovessero essere assoggettate ad aliquota Iva ordinaria (vale a dire del 16% per gli esercizi dal 2003 al 2006 e del 19% per l’esercizio 2007), ma piuttosto all’aliquota prevista per il trasporto a mezzo taxi. Tali prestazioni riguardavano il trasporto di pazienti nell’ambito di un contratto concluso fra una cassa di malattia e «l’associazione delle imprese di taxi e di autonoleggio». Tale contratto si applicava indistintamente alle imprese di taxi e alle imprese di autonoleggio con conducente. La tariffa di trasporto fissata in tale contratto si applicava in misura uguale alle due categorie di imprese. Il Bundesfinanzhof rileva che in Germania, tanto il trasporto a mezzo taxi quanto il trasporto in autovettura da noleggio con conducente sono subordinati al rilascio di un’autorizzazione. Tuttavia, queste due categorie di trasporto sono soggette a requisiti giuridici differenti. Le imprese di autonoleggio con conducente possono rispondere unicamente a richieste di trasporto pervenute presso la sede dell’impresa o presso il domicilio dell’imprenditore, mentre le imprese di taxi sono autorizzate a rispondere a richiesta, il che presuppone che i veicoli stazionino in aree precise ovvero siano disponibili su chiamata. Inoltre, sussistono differenze anche con riguardo all’accettazione, alla trasmissione ed all’esecuzione delle richieste di trasporto nonché per quanto attiene alla pubblicità ed alla messa a disposizione del veicolo. Il segno distintivo e le caratteristiche riservate ai taxi non possono poi essere utilizzati su autoveicoli da noleggio con conducente. Pertanto, a fronte di dubbi quanto alla compatibilità con il diritto dell’Unione e, segnatamente, con il principio di neutralità fiscale di un regime fiscale differenziato, il Bundesfinanzhof si è rivolto alla Corte di giustizia ai fini dell’interpretazione del diritto dell’Unione. Con la sentenza odierna la Corte risponde che il diritto dell’Unione (il principio di neutralità fiscale) non impedisce che il trasporto urbano effettuato, da un lato, a mezzo taxi e, dall’altro, in autoveicolo da noleggio con conducente sia soggetto ad aliquote Iva distinte (l’una ridotta, l’altra ordinaria), laddove sussistano due condizioni: 1) in considerazione dei differenti requisiti giuridici cui sono soggette queste due categorie di trasporto, il trasporto a mezzo taxi deve costituire un aspetto concreto e specifico della rispettiva categoria di servizi (trasporto di persone e di bagagli al seguito) e 2) tali differenze devono influire in modo determinante sulla decisione dell’utente medio di ricorrere all’una o all’altra di dette categorie di trasporto. Spetterà al Bundesfinanzhof verificare la sussistenza di tali condizioni nelle controversie sottoposte al suo esame. Per quanto attiene alla prima condizione, la Corte precisa che le prestazioni fornite dalle imprese di taxi possono essere ritenute distinte quando tali imprese, a differenze delle imprese di autonoleggio con conducente, devono assumere un obbligo di permanenza che impedisce loro di rifiutare un trasporto nell’attesa di una corsa più redditizia o di avvantaggiarsi da situazioni in cui possano chiedere una tariffa di trasporto diversa da quella ufficiale. Ciò premesso, l’attività di trasporto urbano di persone a mezzo taxi potrebbe essere considerato quale attività distinta dalle altre prestazioni nell’ambito della rispettiva categoria (trasporto di persone e di bagagli al seguito) e costituire, così, un aspetto concreto e specifico della categoria medesima. Quanto alla seconda condizione, la Corte rileva che l’utente medio è in grado di distinguere le due categorie di trasporto di cui trattasi, sempreché esse siano soggette a requisiti giuridici differenti, quale descritti dal Bundesfinanzhof. Infatti, ognuna delle due categorie di trasporto in questione è tale da rispondere ad esigenze distinte e, pertanto, di influire in misura determinante sulla scelta dell’utente di ricorrere all’una o all’altra. La Corte ne trae la conclusione che il principio di neutralità fiscale non impedisce che queste due categorie di trasporto siano soggette a regimi fiscali differenziati. Per contro, il diritto dell’Unione non ammette che il trasporto urbano effettuato, da un lato, a mezzo taxi e, dall’altro, in autoveicolo da noleggio con conducente sia soggetto ad aliquote Iva distinte qualora, per effetto di una convenzione specifica applicabile indistintamente alle imprese di taxi e alle imprese di autonoleggio con conducente, (i) il trasporto di persone a mezzo taxi non costituisca un aspetto concreto e specifico del trasporto di persone e (ii) tale attività, realizzata nell’ambito di detta convenzione, sia considerata analoga, dal punto di vista dell’utente medio, all’attività di trasporto urbano di persone in autoveicolo di noleggio con conducente. Spetterà al Bundesfinanzhof verificare se tale ipotesi ricorra nella specie. Ad avviso della Corte, l’applicazione di un’aliquota Iva distinta resta esclusa qualora la tariffa di trasporto sia fissata in una convenzione di tal genere, qualora si applichi nella stessa misura ai taxi e agli autoveicoli da noleggio con conducente, qualora la convenzione non faccia sorgere alcun obbligo di trasporto e di servizio diverso da quello già esistente per effetto del contratto (vale a dire, l’esecuzione effettiva del trasporto) e qualora le imprese di taxi non siano quindi soggette, nell’ambito della convenzione, ai requisiti giuridici ad esse incombenti al di fuori della convenzione medesima. |
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PUGLIA: NON ESISTONO PENDOLARI DI SERIE "B" |
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Bari, 10 marzo 2014 - L’assessore ai Trasporti Giovanni Giannini ha diffuso la seguente nota a seguito del comunicato del gruppo Ncd sui “pendolari salentini”. “Desta – dichiara - non poca sorpresa il comunicato del Ncd poiché più volte ho informato la V Commissione, alla presenza dei Consiglieri di tutti i Gruppi, del confronto in corso con Trenitalia finalizzato all’efficientamento di tutta la linea da Lecce a Foggia, attraverso rimodulazione di corse e orari”. “La questione era già stata sollevata dal Presidente del Gruppo del Pd lo scorso 8 ottobre, quando si era aperto il confronto con il gestore del servizio. Sarà mia cura comunicare tempestivamente l’esito dell’approfondimento in corso che ha per oggetto anche la proposta formulata e non solo quella. I cittadini salentini non sono certo di serie B, ma non lo sono neanche gli altri cittadini pugliesi. Le richieste comportano l’obbligo di puntuali verifiche, al fine di coordinare le esigenze di chi le formula con quelle di tutti gli altri utenti. Trasformare in mera polemica politica una questione che riguarda il diritto alla mobilità e la garanzia per utenti di servizi quantomeno dignitosi è un gravissimo errore che, peraltro, non tiene in debita considerazione gli atti già adottati dalla Giunta regionale costituenti il presupposto del confronto con tutti i concessionari del servizio di trasporto pubblico locale ferroviario ed automobilistico finalizzato all’efficientamento ed al raggiungimento dei requisiti di legge”. |
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CALABRIA: A ROMA ALL’AUDIZIONE IN COMMISSIONE TRASPORTI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI SULLA MOBILITÀ NELL’AREA DELLO STRETTO |
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Catanzaro, 10 marzo 2014 - L’assessore regionale ai trasporti Luigi Fedele ha partecipato a Roma all’audizione in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, in rappresentanza anche dell’assessore siciliano Antonino Bartolotta assente per motivi di salute, nell’ ambito della discussione della risoluzione dell’onorevole Vincenzo Garofalo in materia di mobilità nell’area dello Stretto di Messina. Nel corso del suo intervento , l’esponente della Giunta Scopelliti ha sollevato molte questioni che riguardano il sistema dei trasporti tra la Calabria e la Sicilia. Per prima cosa è stata sottolineata la necessità di un’ azione concreta da parte dell’attuale Governo che faccia fronte alle scelte penalizzanti in tema di viabilità e di trasporti operate a più riprese nel corso delle varie legislature, facendo scontare alla nostra regione un ritardo in termini di infrastrutture e servizi rispetto al resto del Paese. “Aver allontanato da questa terra – ha ribadito l’assessore Fedele – la possibilità di realizzare una straordinaria opera pubblica, qual è il Ponte sullo Stretto, ha significato sprecare una preziosa occasione anche per la realizzazione dell´alta velocità che costituisce un intervento, richiesto con forza dal presidente Scopelliti, di rilevante importanza per lo sviluppo della Calabria. Adesso, chiediamo a gran voce di non vanificare le risorse precedentemente destinate al Ponte per reinvestirle nell’ alta velocità e per il potenziamento di tutte le infrastrutture che gravitano attorno a quest’area. Esiste, quindi, la necessità evidente di andare incontro alle richieste, sempre maggiori, di mobilità dei tanti pendolari che quotidianamente si spostano tra le due sponde dello Stretto per motivi di lavoro o di studio. In tal senso, il Governo deve impegnarsi concretamente, e non con soluzioni – tampone, affinché venga risolto in modo definitivo il problema dell’attraversamento, mettendo in atto provvedimenti che comprendano anche un costo del biglietto più basso e che diano nel tempo una maggiore tranquillità agli utenti delle due regioni. Diventa fondamentale che le due regioni coinvolte, in sinergia con le comunità locali, definiscano un piano completo allo scopo di razionalizzare l’intero sistema di trasporti nell’area integrata dello Stretto, anche alla luce della futura istituzione della città metropolitana. A tal proposito è stato presentato dall’on. Garofalo un emendamento che prevede la somma di 200 mila euro per avviare su quest’area uno studio di fattibilità da realizzare insieme al Ministero. Per la prima volta Calabria e Sicilia, supportate dalle popolazioni locali, sono unite nell’ intento di risolvere in modo definitivo il problema della carenza di trasporti tra le due sponde. Un’unità d’intenti che ci porterà a richiedere, a breve, un tavolo tecnico con il Governo per ricercare una soluzione che definisca nel lungo periodo la situazione”. L’assessore Fedele, durante l’audizione, ha avuto modo inoltre di affrontare il problema del trasporto dei mezzi pensanti nell’ area dello Stretto, ribadendo l’urgenza di un provvedimento che costituisca un’alternativa valida alla problematica che presenta soltanto risvolti dannosi per la salute dei cittadini. “La soluzione che noi sosteniamo – ha chiarito l’assessore Fedele – è quella di spostare gli approdi a sud di Villa San Giovanni. Vorremo fruire di quell’ area per creare nuovi accessi. Come Regione Calabria siamo pronti a fare la nostra parte ma serve anche un supporto del Governo”. In questo contesto, l’assessore ha ricordato la visita a Villa San Giovanni del presidente di Rfi, Lo Bosco allo scopo di attuare una serie di interventi concreti che interessino i collegamenti ferroviari fra le due regioni e che apportino anche una seria ristrutturazione delle stazioni ferroviarie di Villa e Messina. Altro tema al centro della discussione è stato l’aeroporto dello Stretto, nei confronti del quale l’esponente della giunta Scopelliti ha richiesto maggiori garanzie e attenzioni da parte del Governo a fronte di un suo potenziamento, realizzando collegamenti più razionali per attirare maggiormente l’utenza messinese. “Non possiamo permetterci – ha concluso l’assessore Fedele – di rinunciare ad un bacino d’utenza, come quello messinese, che rappresenta una grossa possibilità di reale sviluppo per lo scalo in riva allo Stretto. Occorre agire in tempo e arginare la carenza di collegamenti. Il Governo deve sostenerci in questo per non far sì che tutti gli sforzi a favore dello scalo reggino vengano vanificati, facendo perdere ai cittadini quel diritto alla mobilità che diventa fondamentale a queste latitudini”. |
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ABRUZZO, ANAS: ASSEGNATO L`APPALTO DA 3,7 MILIONI DI EURO PER LAVORI SULLA STATALE 16 `ADRIATICA` NEL COMUNE DI VASTO (CH) |
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L`aquila, 10 marzo 2014 - L`anas ha consegnato i lavori di risanamento e sistemazione del corpo stradale nel tratto compreso tra il km 504,000 e il km 508,600 della strada statale 16 `Adriatica`, tra lo svincolo `Vasto Nord` dell`autostrada A14 e il porto di Vasto, in provincia di Chieti. I lavori, che verranno avviati entro la fine del corrente mese, prevedono la realizzazione di tre rotatorie e la demolizione e ricostruzione di un ponte, per un investimento complessivo di 3,7 milioni di euro, al fine di incrementare la scurezza stradale lungo il tratto della statale Adriatica interessato. I lavori sono stati affidati all`Associazione Temporanea di Imprese Edil Valle Srl - Gianfranco Molinaro Srl con sede a Sora (provincia di Frosinone). Il termine per l`esecuzione dei lavori è di 300 giorni naturali e consecutivi e quindi l`ultimazione è prevista per il prossimo mese di dicembre. L`anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.Stradeanas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `Vai Anas Plus`, disponibile gratuitamente in `App store` e in `Play store`. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv www.Stradeanas.tv e il numero 841-148 `Pronto Anas` per informazioni sull`intera rete Anas |
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LOMBARDIA. VARIANTE MORBEGNO: LAVORI ENTRO AUTUNNO |
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Morbegno/so, 10 marzo 2014 - Presieduto dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, si è riunito questo pomeriggio, presso la sede della Comunità montana di Morbegno, il Collegio di Vigilanza per l´accessibilità alla Valtellina. L´obiettivo era di aggiornare lo stato d´avanzamento dei lavori relativi alla Ss 38 e in particolare alla Variante di Morbegno. Opera Aperta Al Traffico Entro Fine 2017 - "I lavori per la variante di Morbegno inizieranno entro l´autunno di quest´anno - spiega Del Tenno - Ce lo ha garantito Anas e siamo certi che i tempi indicati verranno rispettati. L´opera sarà aperta al traffico entro fine 2017. Stiamo mettendo un ulteriore importante tassello per dare alla Valtellina un sistema viabilistico efficiente e capace di soddisfare le esigenze di mobilità di chi vive, lavora e visita la valle". La seduta di oggi è stata convocata in particolare per informare e ascoltare gli Enti territorialmente interessati dall´opera in merito alle caratteristiche principali dell´offerta che si è aggiudicata la gara per la realizzazione dell´opera stessa. Rapporto Con Il Territorio - "E´ stato un momento importante e atteso dal territorio - aggiunge Del Tenno - che deve essere costantemente informato delle procedure e dei tempi tecnici necessari per espletare le singole procedure. Abbiamo preso atto di alcune richieste che verranno tenute in considerazione dal punto di vista tecnico ed economico. Entro sei mesi verrà presentato il progetto esecutivo con il quale sarà possibile avviare i cantieri". |
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BASILICATA, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE QUATTRO ESITI DI GARA, PER UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI QUASI 11 MILIONI DI EURO, PER LAVORI NELLE PROVINCE DI POTENZA E MATERA |
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Potenza, 10 marzo 2014 - L`anas ha pubblicato il 7 marzo sulla Gazzetta Ufficiale quattro esiti di gara, per lavori sulle strade statali lucane, nelle province di Potenza e Matera, per un investimento complessivo di oltre 11 milioni di euro. La prima gara prevede i lavori di realizzazione di una briglia a protezione delle fondazioni delle pile del viadotto `Calciano Ii`, sulla strada statale 407 `Basentana`, in provincia di Matera. L`impresa aggiudicataria è Cosedil Spa, con sede a Santa Venerina (Ct). La seconda gara riguarda i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino strutturale dei viadotti `Tempe` (km 18,514), `Verzarulo` (km 24,475), `Spartifave` (km 49,080), `Sanguesomaro` (km 53,100), `Agri` (km 76,500), `Roccolone` (km 85,000), `Monticchio` (km 88,900), `Iannice` (km 90,535), sulla strada statale 598 `Fondo Valle d`Agri`, in provincia di Potenza. L`impresa aggiudicataria è Italia Costruzioni |
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MARCHE, ANAS: GARA D`APPALTO PER LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE SU ALCUNE STRADE STATALI IN GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DI GARA DA 920MILA EURO PER IL TRIENNALE |
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Ancona, 10 marzo 2014 L`anas pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì prossimo, 10 marzo 2014, il bando di gara d`appalto per l`affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria della segnaletica orizzontale su alcune strade statali delle Marche, per il triennio 2014-2016. L`appalto, del valore complessivo di 920mila euro, interessa alcune strade statali nelle province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno: Ss16 `Adriatica`, Ss77 `della Val di Chienti` compresa la Ss77var Sfercia-pontelatrave`, Ss4 `Salaria`, Ss685 `delle Tre Valli Umbre`, Ss81 `Piceno Aprutina` e il raccordo autostradale Ascoli-porto d`Ascoli. Le imprese interessate devono consegnare la domanda di partecipazione entro le 12:00 di martedì 6 maggio 2014 ad Anas Spa - Compartimento della Viabilità per le Marche, via Isonzo, 15 - 60124 Ancona. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it. |
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REGIONE E COMUNE FIRENZE FIRMANO ACCORDO PER LA TRANVIA. STUDIO PER SESTO E CAMPI |
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Firenze, 10 marzo 2014 - La tranvia fiorentina guadagna oltre tre anni e il rischio che i contributi dell´Unione Europea tornino indietro è scongiurato. La buona notizia era arrivata nei mesi scorsi: notizia attesa e sperata, che consentirà di ultimare un´opera strategica per il trasporto nel capoluogo e dai comuni più vicini con l´idea poi di estendere la tranvia anche a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. Regione e Comune di Firenze, assieme a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, hanno firmato l´accordo di programma che mette nero su bianco l´intesa raggiunta la scorsa estate con l´Unione Europea. Per costruire le tre linee e non perdere i 36,6 milioni di euro affidati da Bruxelles alla Regione e da questa destinati al Comune ci sarà tempo fino al 31 marzo 2019 e non più solo fino al 31 dicembre 2015: tre anni e tre mesi in più, appunto. Il Comune, come chiesto dall´Unione Europea, dovrà comunicare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell´opera. Per la Ue le tre linee rimangono un unico progetto - I lavori fatti fino ad oggi valgono molto più dei 36 milioni di contributi europei: basterebbe la linea 1, inaugurata nel 2010 e che collega Scandicci con Firenze, l´unica al momento funzionante. Tra le proposte avanzate a Bruxelles c´era infatti anche quella di trasferire tutti i finanziamenti sull´opera già realizzata. Il problema però è che l´Unione Europea aveva concesso i 36 milioni e 597 mila euro per un progetto che comprendeva tre linee, una ventina di chilometri e quaranta fermate. I sette chilometri e le 14 fermate attive tra Scandicci e la stazione di Santa Maria Novella per la Ue non erano dunque sufficienti. Vista l´importanza strategica (e con l´assicurazione di un monitoraggio continuo sull´opera) Bruxelles ha però accettato la proposta della Regione e concesso tre anni e qualche mese in più per terminare i lavori. Studio di fattibilità per Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio - L´unione Europea ha anche preso in considerazione la proposta, avanzata sempre dalla Regione, di estendere il sistema tranviario fiorentino a Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio con altre due linee. Nell´accordo firmato la Regione si impegna a finanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alla risorse del fondo per i progetti strategici. Quasi 70 milioni già impegnati dalla Regione - Finora la Regione Toscana ha contributo per 31,2 milioni di euro alla realizzazione dei lavori della tranvia fiorentina. Si tratta di risorse regionali. Già previsti ci sono poi 36,6 milioni di fondi europei del Por-creo 2007-2013. In tutto fanno quasi 70 milioni già impegnati. A questi si aggiungono risorse per l´acquisto dei tram e fondi annuali di esercizio. In base all´accordo siglato il Comune di Firenze dovrà rendicontare entro dicembre 2015 le quote di quasi 195 milioni di euro di spesa che riguardano i lavori delle tre linee, ovvero anche la 2 e 3. La linea 2 (i lavori sono iniziati a fine 2011) è quella che da Piazza San Maria Novella si collega all´aeroporto di Peretola e piazza Libertà. La linea 3 prolunga di fatto la linea di Scandicci fino a Careggi. |
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TRANVIA FIRENZE SEMPRE PIÙ METROPOLITANA. ROSSI: "OPERA STRATEGICA, ANCHE PER UE" |
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Firenze, 10 marzo 2014 - La tranvia di Firenze diventa sempre più metropolitana. "Anche per questo, perché si tratta davvero di un´opera strategica capace di crescere, l´Unione europea ci ha concesso altro tempo per rendicontare i contributi concessi". Il presidente della Toscana Enrico Rossi lo sottolinea durante la firma dell´accordo siglato con il Comune di Firenze e con i Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino: un´intesa che mette nero su bianco quanto concordato con l´Unione europea già la scorsa estate, un via libera che prolunga fino al 31 marzo 2019 la possibilità di chiudere i lavori e mette in campo un milione di euro (della Regione) per studiare la fattibilità del prolungamento della tranvia fino a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino. "Lo studio, sui tracciati possibili e di sostenibilità, dovrà essere completato entro gennaio del prossimo anno" spiega l´assessore ai trasporti della Toscana, Vincenzo Ceccarelli. Intanto il vice sindaco di Firenze, Dario Nardella, conferma l´intenzione a prolungare la linea 3 fino a Coverciano e Bagno a Ripoli. "Domani - dice – abbiamo un incontro con il vice ministro Riccardo Nencini". Per l´opera, spiegano dagli uffici del Comune, serviranno 600 milioni, compreso il tratto interrato che dovrà attraversare il centro. Per un tranvia sempre più metropolitana, appunto. "L´intesa di ha un doppio valore: è importante perché ci consente di non perdere i soldi che ci aveva dato l´Unione europea – sottolinea il presidente Rossi –, ma è altrettanto importante perché con lo studio di fattibilità da completare in meno di un anno si inizia a ragionare sul serio del prolungamento a Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino". Ogni mese sono oltre un milione i passeggeri che già salgono sulla linea 1 della tranvia, la sola al momento completata e che collega Scandicci con Firenze. Una volta che le tre linee saranno in funzione la stima è di quasi 40 milioni di passeggeri l´anno e 14,5 sarebbero viaggiatori disposti a rinunciare all´uso dell´auto. Un toccasana per ambiente e traffico. "E´ stato un accordo non facile, ma ce l´abbiamo fatta: " commenta soddisfatto il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi. "Il prolungamento verso Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio costituisce un traguardo e un salto di qualità" aggiunge il collega di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi. "Città metropolitana – spiegano tutti e due – non vuol dire solo ingegneria istituzionale ma creare servizi per migliorare la qualità delle vita e l´impatto sull´ambiente. C´è infatti una Firenze che ha confini amministrativi e una Firenze più ampia, dove tanti cittadini ogni giorno si muovono". La tranvia da completare sarà anche un´occasione di lavoro. " Da qui al 2015 dovremo rendicontare opere per quasi 200 milioni, pari a circa 1500 posti di lavoro: un investimento importante" sottolinea il vice sindaco di Firenze Nardella. Che poi aggiunge: "Porteremo in giunta la prossima settimana tutti gli atti necessari per affidare i lavori per la linea 2 alla nuova ditta, dopo il fallimento dell´azienda precedentemente incaricata. L´appalto sarà affidato alla Fincosit Grandi Lavori, un´azienda con diversi cantieri in tutta Italia. Sono ottimista e presto il cantiere interrotto si riaprirà". |
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