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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Maggio 2014
ROBOT MOBILE PER INCREMENTARE LA PRODUZIONE AEROSPAZIALE  
 

Bruxelles, 14 maggio 2014 - Non occorre guardare troppo lontano per vedere che un giorno i robot mobili e le persone lavoreranno fianco a fianco negli impianti di produzione. In realtà, per l´industria manifatturiera aerospaziale questo scenario potrebbe diventare una realtà nel giro di pochi anni. Il progetto Valeri ("Validation of Advanced, Collaborative Robotics for Industrial Applications"), finanziato dall´Ue, sta attualmente progettando un robot mobile che opera in modo autonomo e si muove in maniera indipendente nei reparti di produzione. Funziona a fianco degli ingegneri e tecnici, sollevandoli dai compiti più stressanti e monotoni, e occupandosi delle attività di ispezione. Il robot Valeri aiuterà ad affrontare le sfide industriali nella produzione aerospaziale, in cui attualmente la produzione di pezzi di grandi dimensioni è ferma e l´assemblaggio richiede giorni per essere completato. Il robot del progetto Valeri o "manipolatore mobile" mira a ridurre questo lungo processo assistendo i lavoratori nell´applicazione di sigillante lungo le scanalature, ispezionando il sigillante per il controllo qualità e controllando le parti in fibra di carbonio intrecciate. I tecnici possono poi installare, trapanare e provare. Il progetto, coordinato dall´Istituto Fraunhofer per il funzionamento di fabbrica e l´automazione (Iff), coinvolge anche Airbus Ds, Facc Ag, Idpsa, Prodintec nonché Kuka Laboratories Gmbh e Profactor Gmbh. I partner sono a buon punto nei sette pacchetti di lavoro del progetto (Wp). Essi hanno prima definito le specifiche dei componenti e poi completato rapidamente un prototipo di laboratorio operante (alla fine dei primi 12 mesi) dei singoli componenti. L´idea era di testarli individualmente e poi rapidamente integrarli e testarli come sistema completo. José Saenz, responsabile del progetto presso l´Iff e coordinatore di Valeri, fa notare che i robot stazionari non sono adatti per l´assemblaggio dei componenti di aerei ingombranti e lunghi diversi metri. "Ad esempio, gli elementi di una fusoliera di aeroplano sono troppo grandi per essere adattati a un robot di produzione convenzionale. Non è possibile ruotarli o girarli in modo che il sistema possa lavorare su di essi. Dovrebbe quindi funzionare al contrario: il robot si dirige nella posizione desiderata dell´aereo". I sistemi mobili sono flessibili, possono essere utilizzati in varie stazioni, possono spostarsi in avanti a varie velocità e sono in grado di eseguire servizi di consegna, per esempio, potrebbero recuperare strumenti per i tecnici da un magazzino. Il prototipo dovrebbe passare il primo collaudo entro la fine di quest´anno. Il progetto si concluderà nel mese di ottobre 2015 e i partner sono convinti che per allora saranno in grado di condurre test in condizioni reali. I partner Valeri prevedono che questi aiutanti mobili saranno impiegati anche in altri settori, come la cantieristica navale o la produzione di turbine eoliche. In definitiva, essi sperano di riuscire a dimostrare la flessibilità dei manipolatori mobili su più linee di produzione e aiutare a realizzare una collaborazione uomo-macchina sicura nei reparti di produzione. Per maggiori informazioni, visitare: Valeri http://www.Valeri-project.eu/ Scheda informativa del progetto: http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/105093_it.html

 

 
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: IL GESTORE DI UN MOTORE DI RICERCA SU INTERNET È RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DA ESSO EFFETTUATO DEI DATI PERSONALI CHE APPAIONO SU PAGINE WEB PUBBLICATE DA TERZI  
 
Lussemburgo, 14 maggio 2014 - Una direttiva dell’Unione mira a proteggere le libertà e i diritti fondamentali delle persone fisiche (segnatamente il diritto alla vita privata) in occasione del trattamento dei dati personali, eliminando al tempo stesso gli ostacoli alla libera circolazione di tali dati. Nel 2010 il sig. Mario Costeja González, cittadino spagnolo, ha presentato all’Agencia Española de Protección de Datos (Agenzia spagnola di protezione dei dati, Aepd) un reclamo contro La Vanguardia Ediciones Sl (editore di un quotidiano largamente diffuso in Spagna, specialmente nella regione della Catalogna), nonché contro Google Spain e Google Inc. Il sig. Costeja González faceva valere che, allorché il proprio nome veniva introdotto nel motore di ricerca del gruppo Google («Google Search»), l’elenco di risultati mostrava dei link verso due pagine del quotidiano di La Vanguardia, datate gennaio e marzo 1998. Tali pagine annunciavano una vendita all’asta di immobili organizzata a seguito di un pignoramento effettuato per la riscossione coattiva di crediti previdenziali nei confronti del sig. Costeja González. Mediante detto reclamo, il sig. Costeja González chiedeva, da un lato, che fosse ordinato a La Vanguardia di sopprimere o modificare le pagine suddette (affinché i suoi dati personali non vi comparissero più) oppure di ricorrere a taluni strumenti forniti dai motori di ricerca per proteggere tali dati. Dall’altro lato, chiedeva che fosse ordinato a Google Spain o a Google Inc. Di eliminare o di occultare i suoi dati personali, in modo che cessassero di comparire tra i risultati di ricerca e non figurassero più nei link di La Vanguardia. Il sig. Costeja González affermava in tale contesto che il pignoramento effettuato nei suoi confronti era stato interamente definito da svariati anni e che la menzione dello stesso era ormai priva di qualsiasi rilevanza. L’aepd ha respinto il reclamo diretto contro La Vanguardia, ritenendo che l’editore avesse legittimamente pubblicato le informazioni in questione. Per contro, il reclamo è stato accolto nei confronti di Google Spain e Google Inc. L’aepd ha chiesto a queste due società di adottare le misure necessarie per rimuovere i dati dai loro indici e per rendere impossibile in futuro l’accesso ai dati stessi. Google Spain e Google Inc. Hanno proposto due ricorsi dinanzi all’Audiencia Nacional (Spagna), chiedendo l’annullamento della decisione dell’Aepd. È in tale contesto che il giudice spagnolo ha sottoposto una serie di questioni alla Corte di giustizia. Nella sua sentenza odierna, la Corte constata anzitutto che, esplorando Internet in modo automatizzato, costante e sistematico alla ricerca delle informazioni ivi pubblicate, il gestore di un motore di ricerca «raccoglie» dati ai sensi della direttiva. La Corte giudica inoltre che il gestore «estrae», «registra» e «organizza» tali dati nell’ambito dei suoi programmi di indicizzazione, prima di «conservarli» nei suoi server e, eventualmente, di «comunicarli» e di «metterli a disposizione» dei propri utenti sotto forma di elenchi di risultati. Tali operazioni, contemplate in maniera esplicita e incondizionata dalla direttiva, devono essere qualificate come «trattamento», indipendentemente dal fatto che il gestore del motore di ricerca applichi le medesime operazioni anche ad altri tipi di informazioni diverse dai dati personali. La Corte ricorda inoltre che le operazioni contemplate dalla direttiva devono essere considerate come un trattamento anche nell’ipotesi in cui riguardino esclusivamente informazioni già pubblicate tali e quali nei media. Una deroga generale all’applicazione della direttiva in un’ipotesi siffatta avrebbe come effetto di svuotare in larga parte quest’ultima del suo significato. La Corte reputa inoltre che il gestore del motore di ricerca sia il «responsabile» di tale trattamento, ai sensi della direttiva, dato che è lui a determinarne le finalità e gli strumenti del trattamento stesso. La Corte rileva in proposito che, nella misura in cui l’attività di un motore di ricerca si aggiunge a quella degli editori di siti web e può incidere significativamente sui diritti fondamentali alla vita privata e alla protezione dei dati personali, il gestore del motore di ricerca deve garantire, nell’ambito delle sue responsabilità, delle sue competenze e delle sue possibilità, che detta attività soddisfi le prescrizioni della direttiva. Soltanto in tal modo le garanzie previste dalla direttiva potranno sviluppare pienamente i loro effetti e potrà essere effettivamente realizzata una tutela efficace e completa delle persone interessate. Quanto all’ambito di applicazione territoriale della direttiva, la Corte osserva che Google Spain costituisce una filiale di Google Inc. Nel territorio spagnolo e, pertanto, uno «stabilimento» ai sensi della direttiva. La Corte respinge l’argomento secondo cui il trattamento di dati personali da parte di Google Search non viene effettuato nel contesto delle attività di tale stabilimento in Spagna. La Corte considera al riguardo che, quando dati siffatti vengono trattati per le esigenze di un motore di ricerca gestito da un’impresa che, sebbene situata in uno Stato terzo, dispone di uno stabilimento in uno Stato membro, il trattamento viene effettuato «nel contesto delle attività» di tale stabilimento, ai sensi della direttiva, qualora quest’ultimo sia destinato ad assicurare, nello Stato membro in questione, la promozione e la vendita degli spazi pubblicitari proposti sul motore di ricerca al fine di rendere redditizio il servizio offerto da quest’ultimo. Per quanto riguarda poi l’estensione della responsabilità del gestore del motore di ricerca, la Corte constata che quest’ultimo è obbligato, in presenza di determinate condizioni, a sopprimere, dall’elenco di risultati che appare a seguito di una ricerca effettuata a partire dal nome di una persona, dei link verso pagine web pubblicate da terzi e contenenti informazioni relative a tale persona. Tale obbligo può esistere anche nell’ipotesi in cui tale nome o tali informazioni non vengano previamente o simultaneamente cancellati dalle suddette pagine web, e ciò eventualmente anche quando la loro pubblicazione sulle pagine in questione sia di per sé lecita. La Corte sottolinea in tale contesto che un trattamento di dati personali effettuato da un gestore siffatto consente a qualsiasi utente di Internet, allorché effettua una ricerca a partire dal nome di una persona fisica, di ottenere, mediante l’elenco di risultati, una visione complessiva strutturata delle informazioni relative a questa persona su Internet. La Corte rileva inoltre che tali informazioni toccano potenzialmente una moltitudine di aspetti della vita privata e che, in assenza del motore di ricerca, esse non avrebbero potuto, o soltanto difficilmente avrebbero potuto, essere connesse tra loro. Gli utenti di Internet possono così stabilire un profilo più o meno dettagliato delle persone ricercate. Inoltre, l’effetto dell’ingerenza nei diritti della persona risulta moltiplicato in ragione del ruolo importante che svolgono Internet e i motori di ricerca nella società moderna, i quali conferiscono alle informazioni contenute negli elenchi di risultati carattere ubiquitario. Tenuto conto della sua potenziale gravità, una simile ingerenza non può, secondo la Corte, essere giustificata dal semplice interesse economico del gestore del motore di ricerca nel trattamento dei dati. Tuttavia, poiché la soppressione di link dall’elenco di risultati potrebbe, a seconda dell’informazione in questione, avere ripercussioni sul legittimo interesse degli utenti di Internet potenzialmente interessati a avere accesso a quest’ultima, la Corte constata che occorre ricercare un giusto equilibrio tra tale interesse e i diritti fondamentali della persona interessata, e segnatamente il diritto al rispetto della vita privata e il diritto alla protezione dei dati personali. La Corte rileva in proposito che, se indubbiamente i diritti della persona interessata prevalgono, di norma, anche sul citato interesse degli utenti di Internet, tale equilibrio può nondimeno dipendere, in casi particolari, dalla natura dell’informazione di cui trattasi e dal suo carattere sensibile per la vita privata della persona suddetta, nonché dall’interesse del pubblico a ricevere tale informazione, il quale può variare, in particolare, a seconda del ruolo che tale persona riveste nella vita pubblica. Infine, interrogata sulla questione se la direttiva consenta alla persona interessata di chiedere che dei link verso pagine web siano cancellati da tale elenco di risultati per il fatto che detta persona desideri che le informazioni ivi figuranti relative alla sua persona siano oggetto di «oblio» dopo un certo tempo, la Corte rileva che, qualora si constati, in seguito a una richiesta della persona interessata, che l’inclusione di tali link nell’elenco è, allo stato attuale, incompatibile con la direttiva, le informazioni e i link figuranti in tale elenco devono essere cancellati. La Corte osserva al riguardo che anche un trattamento inizialmente lecito di dati esatti può divenire, con il tempo, incompatibile con la direttiva suddetta nel caso in cui, tenuto conto dell’insieme delle circostanze caratterizzanti il caso di specie, tali dati risultino inadeguati, non pertinenti o non più pertinenti ovvero eccessivi in rapporto alle finalità per le quali sono stati trattati e al tempo trascorso. La Corte aggiunge che, nel valutare una domanda di questo tipo proposta dalla persona interessata contro il trattamento realizzato dal gestore di un motore di ricerca, occorre verificare in particolare se l’interessato abbia diritto a che le informazioni in questione riguardanti la sua persona non vengano più, allo stato attuale, collegate al suo nome da un elenco di risultati che appare a seguito di una ricerca effettuata a partire dal suo nome. Qualora si verifichi un’ipotesi siffatta, i link verso pagine web contenenti tali informazioni devono essere cancellati da tale elenco di risultati, a meno che sussistano ragioni particolari, come il ruolo ricoperto da tale persona nella vita pubblica, giustificanti un interesse preminente del pubblico ad avere accesso, nell’ambito di una ricerca siffatta, a dette informazioni. La Corte precisa che la persona interessata può rivolgere domande siffatte direttamente al gestore del motore di ricerca, che deve in tal caso procedere al debito esame della loro fondatezza. Qualora il responsabile del trattamento non dia seguito a tali domande, la persona interessata può adire l’autorità di controllo o l’autorità giudiziaria affinché queste effettuino le verifiche necessarie e ordinino a detto responsabile l’adozione di misure precise conseguenti.  
   
   
IL GENERATORE DI NEUTRONI DI FRASCATI: UN’OPPORTUNITÀ PER L’INDUSTRIA ELETTRONICA EUROPEA  
 
Roma, 14 maggio 2014 - I componenti elettronici di apparecchiature avioniche, medicali, nucleari o di controllo elettronico in dotazione a mezzi di trasporto privato e pubblico, possono subire dei danni a causa dell’interazione di alcune loro parti sensibili con i neutroni (specialmente di alta energia), prodotti dall’interazione dei raggi cosmici primari (protoni di altissima energia) con i gas dell’alta atmosfera terrestre. Questi danni, che possono essere di natura permanente o temporanea, sono conosciuti come effetti da evento singolo (Single Event Effects - See) e si possono manifestare come malfunzionamento temporaneo (e correggibile) del componente o addirittura dare luogo ad una sua rottura permanente. I produttori di componenti elettronici, come singoli chip o architetture più complesse come Field Programmable Gate Arrays (Fpga), dove sono implementati algoritmi di calcolo o di controllo, ma anche gli utilizzatori di queste tecnologie, hanno l’esigenza di rivolgersi a strutture scientifiche di ricerca che dispongono di fasci di neutroni, specialmente di alta energia, per lo studio di questi eventi anche al fine di ottenere particolari certificazioni di qualità dei componenti in relazione ai See prima del loro utilizzo in apparecchiature dedicate alle diverse applicazioni sopra menzionate. Presso il Centro Ricerche Enea di Frascati è in funzione il Generatore di Neutroni di Frascati, che consente di effettuare prove accelerate di componenti elettronici, grazie al suo intenso fascio di neutroni a 14 Mev e a 2,5 Mev. Questa apparecchiatura di ricerca, sviluppata negli anni ’90 e progettata per applicazioni nell’ambito della fusione termonucleare a confinamento magnetico, consente di effettuare anche investigazioni sperimentali d’interesse industriale. Il Generatore di Neutroni di Frascati è stato per esempio impiegato per l’esperimento Lhc del Cern e recentemente la società francese Nucletudes lo ha utilizzato, per le sue elevate prestazioni sia in termini di flusso disponibile che di stabilità del fascio, per irraggiare con neutroni di alta energia diversi componenti elettronici per applicazioni avioniche, in particolare per il costruttore aeronautico Airbus.  
   
   
IFIIT MONTHLY INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA REPORT DI MAGGIO 2014  
 
Milano, 14 maggio 2014 - Quadro di sintesi dei dati rilevati nel mese. Leggero incremento per l’Indice Ifiit che sale a 33,30 punti dai 33,10 della precedente rilevazione. Si conferma un trend di risalita della fiducia, anche se nella sostanza però non muta il quadro di generale incertezza. Gli imprenditori mostrano una grande prudenza di fronte a un quadro in cui: 1) i segnali di ripresa non sono robusti; 2) il reperimento di capitali risulta difficoltoso; 3) le complicazioni burocratiche e fiscali impediscono una visione a lungo termine. La base imprenditoriale si mantiene su posizioni che potremmo definire di “inerzia”, sfruttando gli impianti e i processi tradizionali, procrastinando le date di avvio di nuovi progetti che richiedono investimenti cospicui. I migliori segnali di fiducia negli investimenti giungono dai comparti dei trasporti, dell’avionica, della logistica e della meccanica fine. E, più in generale, dai settori che sono fortemente internazionalizzati o orientati all’esportazione. Resta nella media la propensione ad investire in innovazione tecnologica nei settori: arredamento, energia, farmaceutica, moda, lusso, abbigliamento, bancario, assicurativo e telecomunicazioni. Al di sotto della media i comparti: edilizia, commercio al dettaglio, la maggior parte delle categorie professionali e le micro e piccole imprese, soprattutto se sub-fornitrici di filiere produttive in contrazione. Oltre l’80% degli intervistati ribadisce come si stia allargando il gap di competitività tra il nostro sistema-Paese e quello delle altre nazioni europee più avanzate. Il Commento - Una rondine non fa primavera, ma tre o quattro…. Alcuni imprenditori italiani del campione di Ifiit intervistati, durante l’ultima rilevazione hanno confermato la segreta ambizione di poter essere acquisiti da gruppi esteri, “gli unici interlocutori che potrebbero dare un impulso alla produzione, alla ricerca di nuovi mercati e conseguentemente ad una politica di investimenti” – ha detto in particolare un piccolo industriale. Una rondine non fa primavera, ma tre o quattro cominciano forse a segnalare un possibile cambio di stagione. Su questo fenomeno della cessione di attività, che non è nuovo, occorre fare alcune riflessioni. In primo luogo questa aspettativa è stata manifestata da titolari di piccole e medie imprese (in particolare nel profilo di quelle che hanno un fatturato inferiore ai 15 milioni di euro e un numero di dipendenti inferiore alle 50 unità) in settori tradizionali del cosiddetto Made in Italy. In secondo luogo, a questi imprenditori preme la difesa dell’attività più che il desiderio di monetizzare in senso speculativo, ed è per questa ragione che essi vedono più di buon occhio acquisitori esteri come gruppi industriali o holding che i fondi di private equity. L’attuale “sciur Brambilla” a capo dell’aziendina ereditata da padre o dal nonno preferisce insomma far perdurare il marchio, anche se sotto mentite spoglie e liberandosi della gestione, piuttosto che imbarcarsi partners che potrebbero rivelarsi scomodi. In terzo luogo, il fenomeno delle acquisizioni da parte di stranieri ha finora interessato le medie imprese e le start up altamente innovative, soprattutto nei settori delle biotecnologie e dell’information technology, complice la necessità di capitali e di competenze internazionali. Ciò che si sta verificando è che ora sono – o sarebbero – disponibili a cedere l’attività quelle realtà più legate al territorio, al saper fare, al fiuto e alla bravura artigiana. Non c’è solo il disagio della crisi o problemi legati al passaggio generazionale a caratterizzare le motivazioni di questi imprenditori che vogliono lasciare il testimone ad altri. C’è una complessità di fattori, tra cui le connotazioni “ambientali” dettate da una politica spesso miope e indifferente alle questioni della piccola produzione. E che risponde, in solitaria esplorazione, alla solitudine in cui è stata spesso lasciata.  
   
   
APRE OGGI SMAU TORINO: IMPRESE, STARTUP, COMUNI E CITTA’ DEL PIEMONTE INSIEME PER COSTRUIRE IL FUTURO DEL TERRITORIO  
 
 Torino, 14 maggio 2014 - Apre oggi la seconda edizione di Smau Torino, che, fino a giovedì 15 maggio, presso il Padiglione Oval del Lingotto Fiere presenterà oltre 100 innovazioni provenienti da laboratori e centri di Ricerca del Piemonte, ospitati all’interno dell’area Innovation4business Expo e dai fornitori di tecnologie digitali, tra cui spiccano i nomi di Aruba, Cisco, Dell, Microsoft, Sap, Telecom e Vodafone. In fiera sono attesi oltre 3.500 visitatori professionali che potranno aggiornarsi professionalmente con gli oltre 60 workshop gratuiti in programma, visitare gli stand dei protagonisti dell’evento e assistere alle presentazione, in soli 90 secondi, delle startup e aziende del digital all’interno dei quattro speed pitching in programma. L’agenda vede la consegna di 4 premi dedicati a comuni e pubbliche amministrazioni del territorio, alle imprese e alle startup presenti in fiera. Si inizia alle ore 11.00 con la consegna del Premio Smart City e eGovernment a cui parteciperà anche Piero Fassino. Entrambi i premi sono dedicati a comuni ed enti virtuosi della Regione saranno preceduti da uno speed pitching delle startup che sviluppano progetti in chiave smart city. L’obiettivo è quello di mostrare a comuni e città presenti che l’innovazione proveniente dalle startup può essere una leva per migliorare i servizi offerti ai cittadini. Il pomeriggio di mercoledì, alle ore 14.30 sarà invece interamente dedicato a imprese e startup con la consegna del la seconda edizione del Premio Lamarck, il riconoscimento dedicato alle startup più innovative pronte per il mercato e del Premio Innovazione Ict Piemonte, riconoscimento che l’Osservatorio Smau consegnerà ai progetti più innovativi di utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle imprese. Un unico evento, quindi, che ha visto riunite imprese mature e nuove realtà per stimolare imprese e imprenditori, già campioni d’innovazione, a fare un passo avanti e scoprire come le startup diventano oggi un formidabile alleato per accelerare l’innovazione in azienda. L’evento inizierà con lo speed pitching delle startup. In seguito Enrico Gasperini, insieme a Marco Gay, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria e Giorgio Possio, Vicepresidente di Piccola Industria Confindustria moderati da Federico Pedrocchi, giornalista di Radio24 e triwu.It si confronteranno sul tema “Innovare le imprese attraverso le startup: incubatori e startup come reparto ricerca e sviluppo esterno all’azienda”. Successivamente si passerà alla consegna del Premio Lamarck a cura di Alessio Rossi, Vicepresidente Giovani Imprenditori di Confindustria ed Enzo Lavolta, Assessore Sviluppo e Innovazione Città di Torino. Concorrono al Premio Lamarck tutte le startup presenti in fiera all’interno dell’area Innovation4business Expo. Successivamente si passerà alla consegna del Premio Innovazione Ict Piemonte. I vincitori saranno annunciati da annunciati da Enrico Pagliarini, giornalista di Radio24, mentre il premio verrà consegnato da Guido Bolatto, Direttore Camera di Commercio di Torino e Agostino Ghiglia, Assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte. Sono 12 i progetti che, dopo essersi candidati sul sito di Smau, hanno raggiunto la fase finale della selezione: Eataly, per un progetto realizzato con Vodafone, Dimo, per un progetto sviluppato con Lan Service, business partner di Cisco, Filtex (Bi), Ceris –Cnr (To), Cantina Sociale di Casorzo, Iren Energia (To), Dainese, Museo Nazionale del Cinema per un progetto realizzato con Torino Wireless, Miagola Caffè (To), Comeg (To), Comune di Ivrea, Comune di Costigliole Saluzzo. L’evento sarà anche l’occasione per raccontare le opportunità offerte da Adottup - il programma per “l’adozione delle startup” realizzato in collaborazione con l’Area Politiche Territoriali, Innovazione e Education di Confindustria, i Giovani imprenditori e gli esperti delle Associazioni del Sistema con l’obiettivo di supportare lo sviluppo di idee ad alto potenziale di crescita e accrescere l’innovazione delle Pmi. A presentare l’iniziativa è intervenuto Dario Gallina, Presidente Piccola Industria dell’Unione Industriali Torino. Anteprima Sui Progetti Finalisti Tra i progetti che hanno raggiunto la fase finale del Premio, Eataly, rientrerà nella categoria “Innovare per Migliorare” in quanto l’azienda creata da Oscar Farinetti fornirà, entro l’estate, a tutti i responsabili dei vari punti vendita in Italia un ‘app, sviluppata in collaborazione con Vodafone, che permetterà di conoscere nel dettaglio cosa è stato venduto e i prodotti di maggiore successo e confrontare gli incassi e analizzare i dati contabili di Eataly in tempo reale dal proprio smartphone. La fase di test effettuata ha confermato che avere a disposizione dati precisi in breve tempo permette di concentrare le proprie risorse sulla qualità e il rendimento del punto vendita. Per la categoria Digitale per l’accesso alla cultura il Museo Nazionale del Cinema di Torino sta portando avanti un progetto che terminerà nel 2015 e che prevede l’utilizzo di didascalie digitali, realtà aumentata, Tag che permettono di costruire percorsi tematici personalizzati sulle esigenze del visitatore per rendere sempre più esperienziale e accessibile a tutti la propria struttura. Per la categoria “il digitale per costruire comunità” il primo cat- Bar d’’Italia, Miagola Caffè ha avviato un progetto in collaborazione con Placejam, una start-up conosciuta al Politecnico di Torino attraverso il quale è in grado di mettere a disposizione una piattaforma hotspot wifi aperta che permette ai clienti di connettersi a Internet gratuitamente con il proprio smartphone e trovare facilmente informazioni e suggerimenti sulle attività più interessanti nei dintorni. Per la categoria “Logistica e Innovazione” l’azienda Dimo, in collaborazione con Lan Service, ha adottato un nuovo sistema di comunicazione unificato per il nuovo centro logistico e direzionale aziendale di Vercelli e per i negozi di nuova apertura. Si tratta di un’infrastruttura innovativa, che abbandona le vecchie centraline per puntare tutto sul wireless e sul voip e che permette di raggiungere i dipendenti non solo sulle “vecchie” linee in ufficio, ma, con lo stesso numero, direttamente sul cellulare, personale o aziendale. Per la categoria “Energia Intelligente” Iren Energia ha avviato un progetto per rendere più intelligente il teleriscaldamento nella città di Torino, e che prevede l’utilizzo di una chiave virtuale per accendere tutti insieme con un solo clic il riscaldamento di migliaia condomini. ’utente allacciato alla rete può chiedere la modifica dei propri parametri tramite il call center e tutto avviene in un minuto. In futuro la gestione del riscaldamento verrà ulteriormente automatizzata attraverso un portale web accessibile dai clienti. La lettura dei big data consente di ottimizzare la manutenzione, prevedere e individuare guasti e malfunzionamenti.  
   
   
INTERNET OF THINGS: IL PIEMONTE PUNTA SULLA CONNESSIONE TRA GLI OGGETTI  
 
 Torino, 14 maggio 2014 - Tra gli stand di Smau Piemonte, nell’area Innovation 4 Business Expo, domani e giovedì 15 maggio, i visitatori potranno scoprire le ultime evoluzione dell’internet delle cose, tecnologia che, attraverso la rete, permette agli oggetti della vita quotidiana di acquistare quell’identità digitale e connettività di serie che sarà la tendenza dei prossimi anni e che in Piemonte è già utilizzata in moltissimi ambiti. Un esempio è il prototipo di lampada presentata da Csi Piemonte e da Csp. Haladin’s è l’evocativo nome dell’oggetto di arredo che i visitatori potranno toccare con mano, per la prima volta in assoluto presso lo stand delle due realtà e che, proprio per l’innovatività del progetto risulta tra i finalisti del Premio Smart City che verrà consegnato mercoledì 14 maggio alle ore 11.00. Haladin’s (Hardware Low-cost for Air quality Detection in Indoor spaces), infatti non è una semplice lampada, ma un insieme di sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria e del comfort ambientale in ambiente indoor. La lampada misura, infatti, i livelli di Voc - Volatile Organic Compounds - e Formaldeide ed attraverso tre led colorati (verde, giallo, rosso) fornisce una indicazione cromatica della qualità ambientale: verde quando l’aria dell’ambiente è pulita, giallo per livelli di attenzione e rosso in caso di valori sopra i livelli di allarme. Permette inoltre di rilevare altri parametri fisici quali temperatura, umidità e luminosità. Allo stand di Csp è inoltre possibile conoscere l´attività di ricerca sui droni, su cui Csp ha sviluppato un brevetto per il volo automatico, che, se dotati di sensori di natura diversa, come fotocamere, videocamere o altri dispositivi che raccolgono dati, costituiscono uno dei tasselli della raccolta di informazioni da sensori distribuiti sul territorio e visibili su Iotnet , la piattaforma Iot di Csp. Tra i partner l´azienda piemontese Salt&lemon Il progetto realizzato da Csp e Csi sarà inoltre raccontato nell’ambito del workshop in programma Mercoledì 14 Maggio, alle ore 10.00 presso l’Arena Smart Communities, dal titolo “ Qualità ambientale indoor e outdoor: tecnologie per il monitoraggio". Sempre mercoledì, alle ore 15.00 presso l’Arena Smart Communities, si parla di Ict e Disabilità, con un intervento tenuto dai partner dei progetti t4A – touch4autism – e Telescuola, mentre alle 16.00 con il workshop "Smart food: la tecnologia al servizio del cibo e dell´agricoltura" promosso da Associazione Piattella Canavesana e Tecnogranda. Presso lo stand Csi Piemonte, interverrà Davide Zappalà, Presidente del Consorzio con cui è possibile approfondire alcuni degli ultimi prodotti e servizi destinati alle pubbliche amministrazioni, tra cui il cruscotto della sicurezza urbana, il modello unico digitale per l’edilizia, i progetti in ambito sanità digitale e tutti i servizi di www.Dati.piemonte.it , portale della Regione Piemonte attraverso cui cittadini e imprese possono scaricare gratuitamente i dati relativi al territorio per semplificare la loro vita o per riutilizzarli come base per il lancio di nuovi servizi, anche con finalità commerciali. Anche l’attenzione di Regione Piemonte si concentra sull’Internet of Things. Roberto Moriondo, direttore per l’innovazione e ricerca della Regione Piemonte, sarà infatti presente all’evento di apertura di Smau, domani alle ore 11.00 per annunciare la prossima apertura di un bando da 7 milioni e mezzo di euro che darà la possibilità alle piccole e medie imprese di acquisire nuove competenze nel mondo dell’Internet delle Cose. L’obiettivo è creare applicazioni software e servizi innovativi nel panorama della crescita digitale del Piemonte applicando la metodologia internazionale dei Living Labs con particolare riguardo all’energia, all’agricoltura, ai trasporti, alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alle scuole. “Saranno le imprese a raccogliere dati, incrociarli con quelli del settore pubblico e usarli per proporre soluzioni. – spiega Moriondo - Secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, sono stati 6 milioni, gli oggetti interconnessi tramite rete cellulare, con una crescita sul mercato dell’11%. Anche il patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione e della Sanità italiana, insiste su più di 3.800 Ced e oltre 58.000 server fisici. Solo in Piemonte la in-house Csi-piemonte gestisce più di 1.400 database, costituiti in tutto da quasi 134.000 tabelle. Questa è la rivoluzione dei Big Data, nuovo capitale digitale, in continua crescita, e sempre più accessibile. Chi sa immagazzinarlo, filtrarlo, decodificarlo, elaborarlo, analizzarlo per estrarre informazioni nascoste e scoprire pattern ricorrenti acquisisce vantaggi competitivi utilizzabili per migliorare la produttività e proporre soluzioni, servizi e prodotti innovativi, creando valore aggiunto anche in settori ormai maturi. Il bando che sta per partire, conclude Moriondo, si allinea perfettamente con l’obiettivo di sviluppare applicare e validare sul campo prodotti e servizi innovativi nell’ambito delle principali politiche europee per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione, coerentemente all’Agenda Digitale europea, nazionale e come acceleratore della crescita digitale del Piemonte”.  
   
   
INFORMATICA. AL VIA “HACK4MED VENETO”, CONCORSO PER SVILUPPARE APP CON GLI OPEN DATA  
 
Venezia, 14 maggio2014 - Il 17 e 18 maggio è in programma a Padova il concorso “Hack4med Veneto”, una 24-ore interamente dedicata al riutilizzo del patrimonio di dati pubblici organizzata dalla Regione del Veneto nell´ambito del progetto di cooperazione transnazionale Med: Homer. A questo “Hackathon” parteciperanno sviluppatori, designers, civil hackers, aziende ma anche semplici appassionati di Open Data, che sono chiamati a proporre e sviluppare applicazioni digitali riutilizzando dati pubblici aperti e federati (Open Data) relativi all’agricoltura, alla cultura, al turismo, all’ambiente e all’energia. A disposizione dei partecipanti un patrimonio di dati pubblici composta da circa 700 dataset. I progetti sviluppati saranno valutati da una giuria, che andrà ad individuare i vincitori rispettivamente per la miglior applicazione che riutilizza i dati della Federazione del progetto europeo Homer, per la miglior applicazione sviluppata da un developer con meno di 21 anni di età; per la miglior applicazione sviluppata sulle interfacce di programmazione (Api) di Spaziodati; per la miglior applicazione sviluppata su piattaforma Android; per la miglior applicazione sviluppata su piattaforma Windows mobile; per la miglior applicazione sviluppata con dataset ambientali; per la miglior applicazione sviluppata con dataset veneti. Per i vincitori delle diverse categorie sono previsti soggiorni, stages, premi in denaro, libri, messi in palio dalla Regione del Veneto e dagli sponsor di “Hack4med Veneto” (Ibm Italia, Spaziodati, Ennova Research, Engineering, eAmbiente, Maggioli Editore). Il concorso avrà inizio alle ore 15.00 di sabato 17 maggio per terminare alla stessa ora del giorno successivo e si svolgerà a Padova, negli spazi del Talent Garden in Via Croce Rossa. In concomitanza con “Hack4med Veneto” si svolgeranno una serie di “Hackathon” locali nelle altre realtà del Mediterraneo partecipanti al progetto europeo Homer per la condividisione degli Open Data: Andalusia, Corsica, Provenza e Costa Azzurra, Piemonte, Creta e Montenegro.  
   
   
LANCIO DI U-MULTIRANK: UN NUOVO APPROCCIO ALLA CLASSIFICA DELLE UNIVERSITÀ DI TUTTO IL MONDO - CON IL TOCCO PERSONALE  
 
Bruxelles, 13 maggio 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù : “Onorevoli colleghi, alcuni di voi sono già stati qui questa mattina abbiamo avuto una presentazione su U-multirank, una nuova graduatoria delle università, indipendente sviluppato da esperti del mondo accademico e sostenuto dall´Unione Europea. Questa classifica rompe un nuovo terreno, fornendo approfondimenti e risultati di performance che non sono mai stati pubblicati prima sulle università in Europa e in tutto il mondo. Un nuovo approccio alla classifiche delle università è stata proposta dagli Stati membri nel 2008 e la Commissione europea ha successivamente invitato esperti di effettuare uno studio di fattibilità per assicurare che avrebbe il sostegno di università e studenti. Le cifre parlano da sole: oltre 850 atenei compaiono nella graduatoria; e più di 60.000 studenti hanno risposto al sondaggio U-multirank. Sono fiducioso che anche i più università prenderanno parte il prossimo anno e di registrazione per il prossimo anno è già iniziato; e che la voce studente continuerà ad essere ascoltato. La qualità dell´istruzione superiore è una parte cruciale della strategia della Commissione per tornare in Europa per una crescita sostenibile. Siamo orgogliosi della nostra educazione di livello mondiale superiore e università eccellenti. Ma abbiamo bisogno di molti tipi di università, catering per una vasta gamma di esigenze; che significa forti università tecniche e regionali, tanto quanto le università di ricerca in sospeso. In particolare, abbiamo bisogno di sapere quanto bene le nostre istituzioni stanno eseguendo in diverse aree di istruzione superiore - in modo che possano sviluppare e giocare ai loro punti di forza; così i responsabili politici possano prendere decisioni informate; e gli stessi studenti a tempo possono pianificare il loro futuro migliore. Sono lieto che il consorzio indipendente ha reso questa idea reale. Accolgo con molto favore questa nuova classifica, perché ci dà una migliore visione di come le università e college stanno effettuando - non solo nella ricerca, ma anche nell´insegnamento e nell´apprendimento, nel trasferimento delle conoscenze, in internazionalizzazione e in impegno regionale. Queste sono le 5 dimensioni abbiamo incluso in tale graduatoria. Si evidenzia molti ottimi artisti che non compaiono nelle attuali, ricerca mirata, le classifiche globali - tra cui più di 300 università che non sono mai apparsi in qualsiasi classifica mondiale fino ad ora. Si tratta di un diverso tipo di classifica, più completo e dettagliato rispetto a quelli già là fuori. Le università non sono misurati in una classifica da 1 a 100, ma ha segnato in una vasta gamma di settori diversi, utilizzando 30 indicatori diversi. Uno dei suoi punti di forza è il fatto che gli utenti possono decidere autonomamente quali indicatori sono importanti per loro e producono i propri posti personalizzati. Esso introduce nuovi modi di misurare ciò che le università fanno. Sembra, per esempio, in cui le università stanno producendo una ricerca che fonde diverse discipline - spesso un primo passo necessario per l´innovazione. Anche se non abbastanza università sono impegnati in questo tipo di ricerca interdisciplinare, U-multirank dimostra che i nuovi, tecnici o regionali università top questa lista. U-multirank indica anche le aree dove non abbiamo informazioni sufficienti per università grado. Ad esempio, solo una minoranza di università e college dispone di informazioni sui posti di lavoro dei loro laureati ottengono - un tema di grande interesse per gli studenti ei loro genitori, come pure ai responsabili politici. Spero che sottolineando questa lacuna e debolezza, incoraggeremo misure per migliorare i dati in questo settore vitale. Credo che sostenere questa classifica indipendente è un buon esempio di come l´Ue apporta un valore aggiunto per l´Europa, poiché è dubbio che ogni singolo Paese avrebbe lanciato una tale iniziativa su questa scala. Non vedo l´ora di vedere la prossima serie di risultati U-multirank nel 2015. Il sito U-multirank sarà in diretta alle 12.30. Vi incoraggio tutti a provarlo e vedere come le diverse università e college eseguire contro i diversi indicatori. Sono certo troverete i risultati che vi sorprenderanno!  
   
   
AL VIA LE ISCRIZIONI ALLA "SUMMER SCHOOL IN EFFICIENZA ENERGETICA 2014" DELL´ENEA SCADENZA ISCRIZIONI: 23 MAGGIO 2014. INIZIO LEZIONI: 23 GIUGNO 2014  
 
Roma, 14 maggio 2014 - Dopo il successo della 1a edizione, la “Scuola delle Energie” dell’Enea, in collaborazione con Isnova, propone la 2a edizione della “Summer School in Efficienza Energetica”, un percorso formativo multidisciplinare rivolto a 25 laureati e laureandi in materie tecnico-scientifiche ed economiche con un’età inferiore ai 28 anni. La Summer School dell’Enea ha lo scopo di offrire ai partecipanti una visione sistemica dell’efficienza energetica e di favorirne l´incontro con partner industriali e istituzionali di alto profilo interessati a professionalità specializzate nel settore. Il corso avrà una durata complessiva di 80 ore e si svolgerà dal 23 giugno al 4 luglio 2014 presso la “Scuola delle Energie” del Centro Ricerche Casaccia, il più grande complesso di laboratori e impianti dell’Enea, a circa 25 chilometri dal centro di Roma, nei pressi del lago di Bracciano. All’interno del percorso formativo sono previsti lezioni e laboratori con moduli base su aspetti normativi, progettuali, tecnologici e gestionali e moduli specialistici con approfondimenti e realizzazione di project work su efficienza energetica negli edifici e nell’industria. Alla fine del percorso formativo i partecipanti saranno impegnati in stage retribuiti offerti dalle aziende partner. Le docenze del corso sono affidate a esperti e ricercatori con una lunga esperienza nel settore dell’efficienza energetica e della formazione, affiancati da professionisti che già operano sul mercato e da rappresentanti delle aziende partner dell’iniziativa. Il principale criterio di ammissione per i laureati è il voto di laurea, mentre per i laureandi è la media dei voti degli esami sostenuti. Scadenza delle iscrizioni: 23 maggio 2014. Partner istituzionali dell’iniziativa sono: Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lazio, Assoesco, Federesco, Assoege, Fire. Le aziende sponsor: Enel, Telecom, Daikin, Consul System, Avvenia, Bt, Manutencoop, Federutility, Energy Resources, Loccioni, Studio Bartucci, Energy Pie, Cse, Esergetica, Comau, Innotec, Studio Ekò.  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA AL WIRED NEXT FEST 2014 AI GIARDINI DI PORTA VENEZIA DI MILANO TRE GIORNI DI DIBATTITI, INCONTRI E LABORATORI APERTI AL PUBBLICO. DALLA SICUREZZA INFORMATICA DEI GIOVANI ALLE FINESTRE INTELLIGENTI, DALL’UTILIZZO DEI BIG DATA ALLA PRIMA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA INTERAMENTE DIGITALE, UN’OCCASIONE PER INCONTRARE L’INNOVAZIONE MADE IN BICOCCA.  
 
Milano, 14 maggio 2014 – L’università di Milano-bicocca partecipa alla seconda edizione del Wired Nextfest, l’appuntamento in cui il meglio dell’innovazione italiana e internazionale si incontra a Milano, presso i giardini Indro Montanelli di Porta Venezia dal 16 al 18 maggio 2014. Tre giorni di incontri, lectio magistralis, conferenze, reading, dibattiti, workshop, confronti fra grandi aziende e startup, e fra professionisti e studenti e ricercatori. L´università di Milano-bicocca sarà presente con due laboratori, "Biblioteca digitale" e "Finestre intelligenti" e con due conferenze. Conferenze - La sicurezza informatica vista dai nativi digitali: i risultati di un’indagine su 20 università italiane 17 Maggio ore 18.45 - Yellow dome - Ricerche di settore evidenziano un ampio utilizzo da parte dei giovani dei mobile device (smartphone e tablet). Per questo il Tech and Law Center ha cercato di approfondire come vengono usati questi dispositivi e con quale livello di sicurezza. La ricerca denominata Security of the Digital Natives sarà presentata da Andrea Rossetti dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e da Giuseppe Vaciago del Tech and Law Center e ha avuto come obiettivo quello di esplorare proprio questo tema attraverso un questionario, distribuito attraverso una ventina di università italiane e rivolto agli studenti, in quanto persone nate e cresciute negli anni di piena espansione dell´Ict. I risultati hanno corroborato molte idee che intuitivamente abbiamo sulle abitudini della prima generazione di “nativi digitali”: i ventenni usano ampiamente strumenti mobile per la connessione alla rete, senza però avere conoscenze e competenze che permettano loro di essere sicuri. Big Data: miti (troppi), leggende (qualcuna) e realtà (molte) - 17 Maggio ore 19.15 - Yellow dome- Negli ultimi anni il tema dei big data è diventata la nuova soluzione per qualunque problema (per i tecnoEntusiasti) o il nuovo grande incubo tecnologico (per i tecnoApocalittici). Nel talk, Carlo Batini, docente presso il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione, e Andrea Maurino, ricercatore in Sistemi di elaborazione delle informazioni illustreranno cosa si deve intendere correttamente per big data, sfatare molti miti e “leggende metropolitane” e indicare i rischi e le opportunità per i cittadini, le aziende e le pubbliche amministrazioni. Laboratori - Finestre intelligenti - Dal 16 al 18 maggio, Piano Terra del Museo di Storia Naturale - Passano da blu scuro a incolore per effetto di una tensione elettrica che può provenire sia da una batteria sia da una cella fotovoltaica, invisibile perché integrata in un concentratore luminescente. La tecnologia delle finestre intelligenti accoppiata a quella dei concentratori luminescenti è sviluppata dai ricercatori del Dipartimento di Scienza dei Materiali e trova applicazione in diversi campi: dalla building automation all’industria dell’auto. Biblioteca Digitale - Dal 16 al 18 maggio, Piano Terra del Museo di Storia Naturale - Niente carta, solo e-book, e-journal e banche dati consultabili e sfogliabili da computer e tablet. È il nuovo, e primo, Polo di Biblioteca interamente digitale sviluppato dalla biblioteca dell’Università di Milano-bicocca, in collaborazione con il Centro culturale “Il Pertini” e il Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest, presso Villa di Breme Forno a Cinisello Balsamo. Il patrimonio “elettronico” della biblioteca è in crescita costante. Oggi sono disponibili 148 banche dati, 24.957 e-journal e 145.673 e-book, tutti accessibili in pochi clic.  
   
   
DIECI AZIONI PER UNA SCUOLA TRENTINA LIBERA DALLA DROGA  
 
Trento, 14 maggio 2014 - Promuovere interventi a carattere informativo ed educativo in ambito scolastico per favorire la promozione di stili di vita sani e responsabili. Queste, in sintesi, le finalità del progetto “Libera la scuola 2.Net”. L’iniziativa, presentata ieri mattina presso il Palazzo dell’Istruzione di Trento, nasce da una collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La proposta educativa, realizzata con successo nell’ultimo biennio negli istituti scolastici della Provincia di Trento, ha visto coinvolti quasi 1.500 studenti tra i 14 e i 18 anni. Realizzata con il supporto tecnico dell’Associazione Educ@re di Pergine Valsugana, intende offrire ai giovani un messaggio culturale di rispetto e di attenzione nei confronti di se stessi e degli altri: sensibilizzazione sugli stili di vita a rischio, promozione della legalità, promozione della partecipazione giovanile e costituzione di un network "drugs free" sono gli obbiettivi specifici. In un momento in cui i fatti di cronaca ci invitano a non abbassare la guardia nei confronti dell’utilizzo di sostanze stupefacenti, grande interesse ha destato nel mondo della formazione la presentazione della seconda edizione del progetto “Libera la scuola 2.Net”.“la prosecuzione di questo progetto vuole dare continuità alle azioni già intraprese nel corso della sua prima edizione in cui sono stati coinvolti gli studenti tra i 14 e i 18 anni, gli insegnanti, le famiglie e gli esperti. Questa prima fase ha dimostrato quanto la formazione dell’individuo e la costruzione di significative relazioni con gli altri siano alla base di efficaci interventi di prevenzione”: con queste parole Roberto Ceccato, dirigente del Servizio infanzia e istruzione del primo grado della Provincia autonoma di Trento, ha introdotto la presentazione alla stampa del progetto “Libera la scuola 2.Net”, annunciando con soddisfazione la prosecuzione per il prossimo anno scolastico 2014-2015 dell’iniziativa, che vede la collaborazione della Provincia autonoma di Trento con il Dipartimento del Consiglio dei Ministri. “Mi preme sottolineare – ha proseguito Ceccato – che la prima edizione è stata oggetto di valutazione di efficacia con esiti molto positivi riferiti soprattutto a significative modifiche del livello di percezione degli studenti coinvolti in riferimento all’utilizzo di sostanze stupefacenti o a stili di vita a rischio. Per questo motivo la Provincia autonoma di Trento ha deciso di proseguire in questo percorso di sensibilizzazione e di informazione”. Alessandro Gallo, responsabile dell’Associazione Educ@re di Pergine Valsugana, partner operativo del progetto, ha evidenziato le novità che interesseranno la nuova edizione dell’iniziativa: “Vogliamo costituire - ha detto- un network di scuole drugs free con la finalità di mettere in rete le buone pratiche e le esperienze. La costituzione del network è un primo passo verso una certificazione di scuola drugs free, certamente un elemento innovativo anche a livello europeo. Come per la passata edizione l’iniziativa prevede anche l’organizzazione di incontri-dibattito, la visita a comunità terapeutiche, l’organizzazione di cineforum, un concorso di idee e la possibilità di partecipare ad uno spettacolo teatrale”. Nicoletta Zanetti, referente tecnico del progetto per la Provincia autonoma di Trento, ha messo infine in evidenza i riconoscimenti scientifici ottenuti dalla passata edizione di “Libera la scuola”, segnalando la pubblicazione dei positivi risultati ottenuti sulla rivista specializzata “Italian Journal on Addiction” ed evidenziando che il Dipartimento per le Politiche Antidroga ha inserito il progetto nelle best practice, ma soprattutto ha deciso di rifinanziarlo facendosi carico dell’intero costo dell’iniziativa per un importo massimo di 50.000 euro. Molto significative sono state anche le testimonianze portate da Federico Samaden, Dirigente Scolastico dell’Istituto formativo provinciale alberghiero di Rovereto e Levico, e dai referenti del progetto salute, Chiara Praindel, Istituto Pilati di Cles, Rosaria Zanvettor, Istituto don Milano di Rovereto e Silvano Zammatteo, Istituto Tambosi Battisti di Trento che hanno sottolineato la validità di questo progetto dal forte impatto emotivo riportando alcuni commenti particolarmente significativi espressi dagli studenti a conclusione della prima edizione.  
   
   
DARE PRIORITÀ AL CLIMA E ALL´AMBIENTE, D´ACCORDO ENTRAMBE LE SPONDE DEL MEDITERRANEO  
 
Bruxelles, 14 maggio 2014 - I ministri presenti l´Unione per il Mediterraneo (Upm), si sono incontrati ieri ad Atene ed hanno emesso una dichiarazione del loro impegno per affrontare il crescente clima e le sfide ambientali che affliggono la regione. E ´la prima volta che il cambiamento climatico è stato discusso a livello ministeriale nell´ambito dell´Unione per il Mediterraneo, un partenariato promuovere la cooperazione multilaterale tra 43 paesi (28 Stati membri dell´Ue e 15 paesi del Mediterraneo). Il commissario Janez Potočnik ha dichiarato: " Abbiamo rinnovato il nostro impegno politico a disinquinare il Mar Mediterraneo e compiuto passi importanti per accrescere la nostra cooperazione sul cambiamento climatico e il consumo sostenibile Ora il vero lavoro inizierà Abbiamo bisogno di tradurre gli impegni politici in.. Dichiarazione abbiamo adottato in azione, sia a livello nazionale e regionale. " Commentando la dichiarazione, Climate Action commissario europeo Connie Hedegaard ha dichiarato: ´´ Sono molto contento che su entrambi i lati del Mediterraneo, abbiamo deciso di intensificare i nostri sforzi comuni nella lotta contro il cambiamento climatico. Siamo impegnati a un accordo ambizioso, accordo giuridicamente vincolante a Parigi il prossimo anno, come concordato a Durban, e siamo determinati a collaborare più strettamente per farlo accadere. La regione mediterranea è particolarmente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici, ma è anche ricca di opportunità di sviluppo a basse emissioni di carbonio, tra cui un notevole potenziale per le energie rinnovabili e l´efficienza energetica e delle risorse. In riconoscimento di queste sfide e opportunità, abbiamo anche istituito un gruppo regionale di esperti dei cambiamenti climatici per la cooperazione nel Mediterraneo.´´  
   
   
TERZA CONFERENZA IJESD SULLA SCIENZA E LO SVILUPPO AMBIENTALE  
 

Nottingham, 14 maggio 2014 - La terza conferenza Ijesd sulla scienza e lo sviluppo ambientale (Jcesd 2014) si terrà il 4 e 5 luglio a Nottingham, nel Regno Unito. La conferenza intende essere un forum per ricercatori, professionisti e rappresentanti del mondo industriale, accademico e amministrativo per discutere sulla ricerca, lo sviluppo e la pratica professionale nel campo della scienza e dello sviluppo ambientale. Si tratta di una delle più importanti conferenze internazionali per presentare nuovi e importanti progressi nel campo della scienza e dello sviluppo ambientale. Gli elaborati saranno sottoposti a revisione inter pares e scelti in base al merito tecnico, l´interesse, l´applicabilità e adattabilità a un programma tecnico coerente ed equilibrato. Le quote di iscrizione variano da 375 a 750 euro. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Ijesd.org/jcesd/3rd/index.htm

 

 
   
   
AMBIENTE, IN CAMPANIA REALIZZATE OTTO MISSIONI AEREE  
 
Napoli, 14 maggio 2014 - La Direzione Marittima di Napoli, in attuazione dell´accordo di programma tra la Regione Campania (Assessorato all´ Ambiente) e il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha realizzato 8 missioni di volo con l’obiettivo di individuare dall´alto, grazie alle strumentazioni in possesso della piattaforma aerea del Corpo, anomalie e criticità ambientali sia dal punto di vista marino-costiero che litoraneo e fluviale. Le missioni, rientranti nell´ambito, si sono svolte nell´arco di tempo tra il 19 dicembre dello scorso anno e il 7 maggio di quest´anno, ed hanno interessato le seguenti località: Litorale Domitio - Flegreo – Pozzuoli – Bagnoli – Giuglianese; Fiume Sarno - Torrente Solofrana; Regi Lagni; Fiume Sarno; Fiume Calore; Fiume Sele - Diga Alento; Fiume Sarno – Cavaiola; Cava Monti. La 1a missione, realizzata il 19 dicembre 2013, ha interessato il litorale domitio - flegreo (Comune di Castel Volturno) con due estensioni su aree territoriali interne corrispondenti all’area ad est del Lago di Patria (Comuni di Giugliano e di Villa Literno) ed all’area a nord del Vulcano Solfatara (Comune di Pozzuoli) compresa l’ex area industriale di Bagnoli. Nel corso della missione, eseguita ad una quota di volo media di circa 600 metri, sono state individuate circa 28 anomalie, in corpi idrici e suolo, su cui sono in corso rilevamenti e verifiche al suolo congiunte tra Capitaneria di Porto, Regione Campania, Arpac e Vigili del Fuoco. Sono stati individuati anche alcuni target critici, in corso di classificazione per le necessarie verifiche al suolo, dando priorità all´area a nord del Lago Patria su cui, in prossimità di un laghetto artificiale, è presente una condizione di coincidenza tra anomalie termiche ed anomalia magnetica. Le analisi sui campioni d’acqua prelevati non hanno evidenziato condizioni di pericolo per la salute umana, escludendo in primis condizioni di radioattività del sito (a nord è rilevata un’anomalia magnetica e radiometrica), ma solo condizioni di degrado ambientale dei corpi idrici per presenza di elevati carichi organici dovuti a sversamento di reflui zootecnici. Le successive indagini eseguite dai sub della Capitaneria di Porto hanno evidenziato la presenza sul fondale del laghetto di una struttura metallica probabile sorgente dell’anomalia termica nonché una condotta, forse responsabile dell’anomalia termica elevata per possibile collegamento con il vicino canale di drenaggio immissario del Lago Patria. Ulteriori analisi sono in corso nell’area a nord del laghetto su cui insistono impianti di acquacoltura e di allevamenti zootecnici (bufalini). L’area sarà oggetto di ulteriori sorvoli in estate al fine di verificare eventuali persistenze delle anomalie e di supportare la caratterizzazioni dei terreni. La 2a missione effettuata il 17 febbraio 2014 ha sorvolato la Solofrana, identificando circa 12 condizioni di anomalia termica presenti in acqua, attualmente sottoposte ad una prima verifica dalla Capitaneria di Porto di Castellamare di Stabia. La 3a missione di volo del 24 febbraio 2014 ha effettuato strisciate di immagini termiche notturne nella zona compresa tra un asse est-ovest tra i comuni di Casal di Principe, Villa di Briano, Borgo San Lorenzo, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno e zone limitrofe, individuando alcune anomalie termiche, in corso di interpretazione e di successiva classificazione per le necessarie verifiche al suolo. L’acquisizione notturna sull’area, già interessata da zone da elevata criticità per dispersione o smaltimento di rifiuti, ha evidenziato 12 anomalie termiche al suolo senza riscontrare particolari condizioni di variazione dell’emissività delle acque nei Regi Lagni. La 4a missione, concomitante con la precedente ma in ore diurne, ha previsto il sorvolo tramite Atr-42 del sistema fluviale del Sarno rilevando il corso d’acqua in modalità multispettrale così come i territori urbani ed agricoli prossimi agli argini. I dati sono attualmente sottoposti ad elaborazione ed analisi La 5° missione di volo, effettuata il 7 aprile, è stata eseguita sul tratto beneventano del Fiume Calore. La missione ha avuto come obiettivo l’acquisizione di nuovi dati da comparare con precedenti voli eseguiti dalla Capitaneria di Porto. Le immagini in corso di elaborazione sono state supportate da un database di informazioni a terra fornite dal Corpo Forestale dello Stato di Benevento. La 6° missione di volo, realizzata il 22 aprile, ha previsto due target distinti quali il basso corso del Fiume Sele e il bacino artificiale della Diga sull’Alento. Per il secondo sono state seguite le indicazioni dell’Autorità Giudiziaria competente che ha richiesto l’intervento tramite la Direzione Marittima della Campania. I dati relativi al volo sono attualmente in elaborazione. La 7° missione di volo è stata eseguita sul Torrente Cavaiola al fine di completare i telerilevamenti sul sistema fluviale del Sarno. I dati non son ancora pervenuti. L’ 8° missione di volo realizzata in modalità notturna il 7 maggio scorso è stata finalizzata al supporto delle indagini relative all’emergenza Terra dei Fuochi riprendendo l’area su cui è presente Cava Monti, sito privato di particolare interesse per la presenza di composti chimici volatili e di emissioni di calore e fumi dal sottosuolo. Obiettivo della missione è stato la mappatura termica del target Cava Monti e la verifica di eventuali condizioni similari al contorno. I dati relativi all’8° missione non sono ancora pervenuti. "Può considerarsi certamente positivo - sottolineano all´assessorato all´Ambiente - il bilancio delle iniziative predisposte dall´assessorato alla Tutela dell´Ambiente per il contrasto, in generale, ai fenomeni di incuria del territorio ed in particolare delle attività di rilevamento aereo delle aree considerate maggiormente critiche sotto il profilo ambientale. Le missioni di volo ci stanno fornendo una esatta fotografia dello stato dei luoghi che ci consente di intervenire in maniera mirata ed efficace al fine di bonificare e consegnare alle rispettive comunità terreni e siti oggetto di selvaggia speculazione ambientale."  
   
   
DISSESTO IDROGEOLOGICO, FIRMATI GLI ULTIMI DECRETI. IN MOLISE CONCLUSO L´ITER PRIMA DELLA SCADENZA FISSATA  
 
Campobasso, 14 maggio 2014 - Con i nove sindaci convocati ieri a Palazzo Vitale si è concluso il quadro dei finanziamenti relativi all´attuazione degli interventi di mitigazione e contrasto del rischio idrogeologico per quanto riguarda la quota statale e quella regionale. 2 milioni e 250 mila euro ripartiti tra Petrella Tifernina (200 mila), Sant´elia a Pianisi (200 mila), Toro (300 mila), Castellino del Biferno (400 mila), Spinete (150 mila), Castel San Vincenzo (250 mila), Venafro (250 mila), Riccia (250 mila) e Morrone del Sannio (250 mila). Gli atti convenzionali di progettazione e realizzazione degli interventi da cantierare sono stati sottoscritti dal commissario straordinario per il rischio idrogeologico, Aldo Cosentino, e dagli amministratori dei comuni indicati. Ad esprimere soddisfazione, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e l´assessore alle infrastrutture, Pierpaolo Nagni. "Siamo riusciti a concludere l´iter prima della scadenza che ci eravamo prefissati per il prossimo 30 giugno - ha fatto notare il governatore -. Le firme di oggi sono il risultato di un buon gioco di squadra. Lo sblocco di queste risorse è stato possibile grazie all´attenzione che i sindaci hanno mostrato trasmettendo gli atti necessari in maniera precisa, secondo i tempi e con adeguata verifica". Una nota di rammarico da parte del presidente Frattura "per i 14 comuni che ancora mancano all´appello. Ci auguriamo - l´auspicio dichiarato -, che seguano quanto prima il buon esempio delle 58 amministrazioni già finanziate così da completare gli interventi prima della prossima stagione autunnale". Rimangono da distribuire, come ha precisato l´assessore alle Infrastrutture, altri 10 milioni a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione: "Saranno erogati - così l´indicazione di Pierpaolo Nagni -, man mano che i lavori attivati diventeranno cantierabili". "Prioritarie per noi la cura e la prevenzione del territorio attraverso una programmazione e un impegno di risorse destinate a interventi da realizzare nei tempi giusti e con correttezza tecnica per evitarne ulteriori", la conclusione del governatore Frattura.  
   
   
MONITORAGGIO SISMICO PER LA TUTELA DEL PONTE DELLE TORRI DI SPOLETO  
 
Roma, 14 maggio 2014 - Il Comune di Spoleto è stato scelto come test site nell’ambito del progetto Roma (Resilience enhancement of Metropolitan Areas), finalizzato ad aumentare il livello di sicurezza del territorio, attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e strumenti di analisi efficaci per supportare la Pubblica Amministrazione. In particolare, è prevista la realizzazione di un avanzato sistema di monitoraggio sismico per il controllo e la salvaguardia del Ponte delle Torri (nella foto). Il progetto è stato presentato a Spoleto alla presenza dei principali soggetti coinvolti: l’Enea, il Comune di Spoleto e l’azienda di telecomunicazioni Selta. Il sistema di monitoraggio sarà sviluppato attraverso l’integrazione di dati satellitari e sensoristica di nuova generazione, in grado di consentire un controllo costante della struttura e l’analisi di correlazione della sua stabilità con i fattori, antropici e ambientali, in grado di perturbarla. È prevista anche l’installazione di strumenti di videocontrollo basati su tecniche di Intelligenza Artificiale. La scelta del Ponte delle Torri consentirà inoltre di mettere a punto strumenti innovativi di analisi e controllo che, successivamente, potranno essere esportati e adattati ad altre realtà urbane del Paese, permettendo alle aziende coinvolte di accrescere la loro competitività sui mercati attraverso la realizzazione di nuovi prodotti e servizi. Il progetto sviluppa gli interventi sulla sicurezza del territorio lungo quattro direttrici: mobilità; sicurezza del cittadino e miglioramento degli strumenti per garantire una reale interazione con l’amministrazione pubblica; sicurezza delle infrastrutture che consentono l’erogazione dei servizi essenziali; sicurezza e incolumità del territorio e dei suoi beni monumentali, paesaggistici e industriali.  
   
   
ALLUVIONE - IN VIGORE IL DECRETO-LEGGE CHE STANZIA 210 MILIONI DI EURO PER IL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI MODENA COLPITO DALLE INONDAZIONI LO SCORSO GENNAIO.  
 
Bologna, 14 maggio 2014 – “Un fatto importante, che riconosce le giuste ragione di un territorio già profondamente ferito dal terremoto del 2012. Cominceremo subito insieme ai sindaci interessati a lavorare per dare a cittadini e imprese le risposte necessarie”. Così, esprimendo soddisfazione per il risultato ottenuto, il presidente della Regione Emilia-romagna e commissario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha commentato l’entrata in vigore, con la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, del decreto-legge che stanzia 210 milioni in favore delle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali tra il 17 e il 19 gennaio scorsi nel territorio della provincia di Modena. I fondi, per gli anni 2014 e 2015, sono destinati a contributi per danni ma anche a urgenti interventi connessi alla messa in sicurezza idraulica e per il ripristino di opere pubbliche.  
   
   
MALTEMPO. SOSPESI VERSAMENTI E ADEMPIMENTI TRIBUTARI  
 
Venezia, 14 maggio 2014 - Per 350 comuni del Veneto colpiti dagli eventi atmosferici di gennaio e febbraio è stata disposta la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari fino al 31 ottobre 2014. A darne notizia, dopo aver ricevuto comunicazione ufficiale, è stato oggi il presidente della Regione in occasione dell’incontro con i giornalisti a Palazzo Balbi al termine della seduta di giunta. Possono beneficiare di queste disposizioni urgenti, contenute nella legge di conversione di un decreto del governo, le persone fisiche e i soggetti diversi dalle persone fisiche (vale a dire tutte le imprese) che alla data del 30 gennaio scorso avevano la residenza o la sede operativa nel territorio del comuni individuati. “E’ un riconoscimento importante – ha sottolineato il presidente – perché costituisce comunque un’agevolazione per tutti i nostri territori che hanno subito l’impatto del maltempo. Anche per quelli della montagna interessati da eccezionali nevicate. Naturalmente resta confermato il dossier sui danni subiti che abbiamo trasmesso al governo e quello che ci aspettiamo ora è un provvedimento per gli indennizzi”. L’intervento agevolativo prevede la sospensione per i versamenti e gli adempienti tributari, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e dagli atti previsti dall’art. 29 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, scadenti nel periodo compreso tra il 17 gennaio ed il 31 ottobre 2014; per gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria; per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti previsti dallo stesso art. 29 del decreto-legge n. 78/2010 (convertito dalla legge n. 122/2010); per gli adempimenti verso le amministrazioni pubbliche effettuati o a carico di professionisti, consulenti e centri di assistenza fiscale che abbiano sede o operino nei territori coinvolti dagli eventi alluvionali, anche per conto di aziende e clienti non operanti nel territorio, nonché di società di servizi e di persone in cui i soci residenti nel territori colpiti dall’alluvione rappresentino almeno il 50 per cento del capitale sociale. Inoltre, è previsto che i titolari di mutui relativi a edifici distrutti o inagibili, anche parzialmente, o all’attività di natura commerciale ed economica svolte nei medesimi edifici, hanno diritto a chiedere alla banche o agli intermediari finanziari la sospensione, fino al 31 dicembre 2014, delle rate.  
   
   
AOSTA, IL PROGETTO PRISCA PER LA PREVENZIONE DEI RIFIUTI XX SEMINARIO REGIONALE SUL RIUSO  
 
 Aosta, 14 maggio 2014 - Venerdì 16 maggio, si terrà ad Aosta, nella Sala conferenze della Biblioteca regionale, il Xx Seminario Regionale sul Riuso, con inizio alle ore 9.30 e chiusura alle 13. L’iniziativa è organizzata da Www Ricerche e Progetti, partner del Progetto Life+ Prisca (Progetto pilota di riutilizzo su scala a partire dal flusso dei rifiuti solidi urbani), con il supporto dell’Assessorato del territorio e ambiente. L’incontro è l’ultimo di una serie di seminari regionali che si sono tenuti in tutta Italia, con lo scopo di divulgare i contenuti e gli obiettivi del progetto e, al tempo stesso, di stimolare la discussione con tutti i soggetti interessati, come le pubbliche amministrazioni locali e gli operatori di settore. In coerenza con le indicazioni della Commissione Europea e la gerarchia europea dei rifiuti, il progetto Life + Prisca, attraverso il riutilizzo di beni e la preparazione al riutilizzo di rifiuti provenienti dal flusso dei rifiuti solidi urbani, contribuisce alla realizzazione degli obiettivi di prevenzione ampiamente intesa. Il progetto prevede la realizzazione, in Italia, di due azioni dimostrative, nei Comuni di Vicenza e di San Benedetto del Tronto, volte alla sperimentazione di un modello gestionale utile alla massimizzazione delle attività di riutilizzo di beni e di preparazione al riutilizzo dei rifiuti, in appositi centri di riuso e riparazione. L’obiettivo finale di Prisca è quello di avviare a riutilizzo ed a preparazione al riutilizzo il 60 per cento dei beni e dei rifiuti intercettati, verificando la sostenibilità economica della filiera. Queste sperimentazioni consentiranno di valutare e dimostrare la fattibilità e la replicabilità, a livello nazionale ed internazionale, di un modello di riutilizzo orientato al mercato, anche mediante l’incremento dei canali di vendita all’ingrosso, capace di sostenere nel tempo l’approvvigionamento dei beni utili a rispondere alla domanda di beni di seconda mano. Il progetto Prisca (www.Progettoprisca.eu), è condotto da un partenariato italiano costituito dalla Scuola Sant’anna di Pisa, da Occhio del Riciclone, da Wwfrp, dalla Cooperativa Insieme di Vicenza e dal Comune di San Benedetto del Tronto. E’ stato cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il Programma Life+ Politica e governance ambientali, per un totale di 1milione 647mila euro, per una durata di 34 mesi, da settembre 2012 a giugno 2015. Il potenziamento del riutilizzo di beni e della preparazione al riutilizzo di rifiuti consente, allungando il loro ciclo di vita utile, di distrarre questi prodotti da tipologie di trattamento, quali la discarica e la termovalorizzazione, a cui sono normalmente destinati. Ciò risponde agli obiettivi di gestione efficiente delle risorse e di minimizzazione dell’impatto ambientale. Inoltre, le attività coinvolte hanno positivi risvolti economici e sociali. Si tratta, infatti, di attività di impresa che creano occupazione, prevedendo peraltro operazioni ad alta intensità di manodopera e che consentono l’immissione di beni usati, disponibili ad un prezzo inferiore rispetto a quelli nuovi. Le tipologie di imprese coinvolte, inoltre, si contraddistinguono spesso per obiettivi di inclusione sociale, coinvolgendo, per esempio, soggetti svantaggiati. Per questi motivi, le azioni e gli obiettivi del progetto Prisca concorrono alla realizzazione del principio di sviluppo sostenibile, sancito a livello internazionale e comunitario. La Valle d’Aosta, nell’ambito del Programma triennale per la Riduzione e la Prevenzione dei rifiuti e a seguito della sottoscrizione dell’Accordo volontario con le Associazioni di categoria dei commercianti e degli artigiani, ha istituito un elenco di coloro che riparano beni, vendono beni usati o offrono servizi di noleggio, aderendo alla Rete del Riuso. L’elenco, che raggruppa aziende che trattano diverse categorie merceologiche, è pubblicato e consultabile sul sito istituzionale della Regione (http://www.Regione.vda.it/territorio/rete_riuso_i.aspx.). E’ questa un’ottima opportunità di promozione dei servizi offerti da ciascuna azienda e dagli operatori delle diverse attività operanti sul territorio e rappresenta anche un importante riferimento per i cittadini.