Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Settembre 2014
VERTENZA GRUPPO RETE7-E´TV. PER LA REGIONE EMILIA ROMAGNA È FONDAMENTALE TUTELARE L´OCCUPAZIONE"  
 
Bologna, 18 settembre 2014 - «Sono pronto ad avviare quanto prima un tavolo regionale tra le parti per proseguire il confronto. La vicenda del gruppo E´tv Rete 7 è una vertenza delicata, nella quale gli strumenti di tutela sono purtroppo in fase di esaurimento. In coerenza con quanto già fatto, la Regione proseguirà col massimo impegno affinché i giornalisti, tecnici, operatori e amministrativi possano mantenere il posto di lavoro. L´auspicio è che, in nome del diritto all’informazione, in Emilia-romagna ci sia il massimo pluralismo senza che alcuna emittente sia costretta a chiudere redazioni». Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi a margine del Tavolo regionale sugli ammortizzatori tenuti questa mattina in viale Aldo Moro, in merito alla richiesta dei sindacati di attivare un tavolo di crisi in Regione sulla vicenda editoriale del Gruppo Rete7 che comprende E’tv di Bologna, Antenna1 di Modena e Teletricolore di Reggio Emilia.  
   
   
CHIUSURA DEL TEMPO ABRUZZO-MOLISE, FRATTURA: HA RACCONTATO LA NOSTRA STORIA  
 
Campobasso, 18 settembre 2014 - "Per anni voce principale della nostra cronaca locale, per anni fonte autorevolissima per i cittadini molisani di seria e attenta informazione su tutti gli avvenimenti, grandi e piccoli, legati al nostro vissuto quotidiano. La chiusura annunciata dell´edizione Abruzzo del Tempo e delle pagine del Molise non ci lascia indifferenti, tutt´altro. È una notizia che ci coinvolge sotto tanti punti di vista, a cominciare dalla questione occupazionale. In un momento di crisi generale, evidente per certi aspetti ancora di più nel settore dell´editoria, la chiusura di un giornale si carica di un valore molto negativo. Alla solidarietà sincera che esprimiamo ai giornalisti e ai collaboratori dell´importante testata, nella quale in Molise si sono formate generazioni di cronisti, si affianca un sentimento di profonda amarezza per la scomparsa di una presenza storica nel nostro panorama editoriale, una presenza che ha contribuito alla costruzione di un´identità culturale regionale, rendendo l´opinione pubblica più consapevole, critica, capace di decifrare con lucidità i singoli fatti che fanno la storia. Siamo pronti ad accompagnare il governo della Regione Abruzzo nelle iniziative che vorrà mettere in campo per continuare ad assicurare una tradizione di così alto profilo che porta il nome del Tempo. Un giornale che taglia il filo con il territorio è una grave perdita, in termini culturali e sociali, per la nostra collettività". Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, sulla chiusura dell´edizione Abruzzo e delle pagine del Molise del Tempo, annunciata per il prossimo 13 ottobre.  
   
   
"SCRIVERE CINEMA", A TRENTO UN SEMINARIO INTENSIVO PER SCENEGGIATORI  
 
Trento, 18 settembre 2014 - "Scrivere Cinema, da Aristotele a Clint Eastwood" è un seminario intensivo che si terrà presso la Trentino Film Commission, in via Zanella 10/2 al Centro audiovisivi della Provincia autonoma di Trento, l´11 e 12 ottobre prossimi e che consentirà di avvicinarsi alla scrittura di una sceneggiatura, o semplicemente di guardare con occhi nuovi un film. Il regista e sceneggiatore Alessandro Garilli insegnerà ai corsisti i meccanismi della drammaturgia applicati cinema e, proiettando esempi tratti da molteplici film, mostrerà istantaneamente il rapporto fra tecniche di scrittura e risultato sul grande schermo. Poche parole, molte immagini, tanto cinema è lo slogan che accompagna il seminario. Alessandro Garilli ha realizzato videoclip musicali, spot, cortometraggi sperimentali e di fiction con cui ha ottenuto vari riconoscimenti nazionali ed internazionali. Ad oggi è sceneggiatore e regista de La Seconda Via, opera finalista al Premio Solinas, film riconosciuto d’interesse culturale e fra i progetti finanziati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Maggiori informazioni sul docente su vimeo.Com/garilli Per iscriversi è necessario inviare una e-mail a scrivere.Cinema@gmail.com segnalando “Adesione al seminario Scrivere Cinema” e indicando nome, cognome e recapito telefonico. Le iscrizioni si chiuderanno domenica 5 ottobre 2014 e la quota di iscrizione, 60 euro, sarà versata sabato 11 ottobre prima di iniziare il seminario. Sono previsti minimo 15 corsisti. Queste le date e gli orari: Sabato 11 ottobre ore 10.00 – 13.00 e 14.00 – 16.00, Domenica 12 ottobre ore 10.00 – 13.00 e 14.00 – 16.00.  
   
   
L’EDITORIA D’ARTE RACCONTATA ATTRAVERSO LE CIFRE E LE VOCI PIÙ AUTOREVOLI: DA OGGI L’EBOOK AIE LE VOCI DELL’ARTE. RAPPORTO SULL’EDITORIA D’ARTE 2014 LA CHIAVE PER VALORIZZARE MEGLIO L’EDITORIA D’ARTE? I BOOKSHOP (NON SOLO MUSEALI) NEI NOSTRI LUOGHI TURISTICI  
 
Milano, 18 settembre 2014 - Non basta da sola la «grande bellezza» del nostro Paese, serve fare sistema. E questo vale anche per i libri d’arte. Secondo quanto emerge dal secondo Rapporto sull’editoria d’arte 2014 - a cura dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) per la collana degli instant e-book del «Giornale della Libreria», in uscita domani, 18 settembre, sulle principali piattaforme online in occasione di Artelibro – Festival del libro e della storia dell´arte dal 21 settembre a Bologna - lo scenario per questo segmento editoriale è difficile, ma sembrano intravedersi nuovi spiragli. Lo confermano le cifre: i titoli d’arte si riducono (-10,1% di titoli pubblicati nel 2013 rispetto al 2010, sono stati 4179) e i libri d’arte venduti in libreria e store online valgono meno nel 2013 (il mercato diminuisce di 47,4milioni di euro, -6,7% rispetto al 2012). È però quanto si vende nei bookshop museali a fare la differenza: questo canale è così importante da “risollevare” il venduto totale dei libri d’arte, portandoli a 66,8milioni di euro (e riducendo il segno meno a un -2,8% sul 2012). “In altre parole – spiega il direttore di Aie Alfieri Lorenzon - non può esserci arte, intesa come luoghi dell’arte, senza libri ma – sempre più – non possono neppure esserci libri d’arte senza musei, opere d’arte, etc…Un elemento completa e rafforza l’altro: ecco il sistema paese”. L’ebook fotografa – al di là dei dati - il settore, la “filiera” produttiva che lo compone (dalle carte speciali alla stampa di qualità) e le sue dinamiche, grazie al contributo di alcuni tra i suoi maggiori rappresentanti come Marzia Corraini, Gareth Long, Chiara Medioli, Luca Panini, Matteo Vercelloni e Massimo Vitta Zelman. L’e-book Le voci dell’arte. Rapporto sull’editoria d’arte 2014, 17mo titolo dei rapporti curati dall’Ufficio studi dell’Aie e pubblicati a cura del «Giornale della Libreria», sarà disponibile da domani sulle principali piattaforme on-line al costo di 3,99 euro.  
   
   
FUMETTI, MOSTRA INTERNAZIONALE DEI CARTOONIST DI RAPALLO APRE LE PORTE ALLO SPORT  
 
Genova, 18 Settembre 2014 - Rapallonia diventa Sportoonia e la 42^ edizione della Mostra Internazionale dei Cartoonist di Rapallo quest´anno sarà dedicata allo sport di cui il centro del Tigullio è Città Europea. Sport nei fumetti, naturalmente, in questo caso. La mostra è stata presentata mercoledì 17 settembre in mattinata nella sede della Regione Liguria dagli organizzatori dell´associazione culturale Rapalloonia! con il presidente Davide Caci e il presidente onorario e "storico" sceneggiatore di Topolino Carlo Chendi, il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco e gli assessore al Turismo della Regione Liguria e del Comune Angelo Berlangieri e Elisabetta Lai. Da sabato 27 settembre, fino al lunedì 6 ottobre, le sale dell´Antico Castello sul Mare di Rapallo si coloreranno delle tavole e delle illustrazioni tratte da fumetti americani, francesi, italiani e per la prima volta, manga. Il fumetto giapponese è infatti quello in cui il tema dello sport è più presente. Molte anche le opere della Walt Disney, che con Rapallo ha da sempre un grande feeling. Sempre sabato 27, alle 16,30 all´Auditorium delle Clarisse i grandi cartoonists amici di Rapalloonia saranno anche quest´anno a disposizione del pubblico, che avrà l´occasione di incontrarli, chiedere un autografo. In serata è in programma la consegna del Premio U Giancu, creato dal suo patron Fausto Oneto nel museo-ristorante nella frazione rapallese di San Massimo. Fausto Oneto cominciò a raccogliere tavole originali di fumetti negli anni 70. I primi a trasformare U Giancu nel loro quartier generale furono i cartoonist del posto, artisti come Luciano Bottaro, Carlo Chendi e Giorgio Rebuffi. Poi arrivarono tutti gli altri, Quino, Luzzati, Altan, Walker, Altan, Reg Smythe, Aragones, Tranchand, Dumas, Faure, Costantini, Schulz, Sagendorf, Corteggiani, Bonvi, Pratt. E ancora: Galeppini, Caniff, Silver, Gattia, Barks, Bercovici, Mordillo, Manara, Ketcman e molti altri. Da U Giancu ci sono saliti, almeno una volta, proprio tutti. E tutti hanno lasciato un disegno.  
   
   
PORDENONELEGGE: SERRACCHIANI, QUI SI COSTRUISCE UN PAESE MATURO  
 
Pordenone, 18 settembre 2014 - "A Pordenonelegge si pongono basi solide per fare dell´Italia un Paese adulto. Finalmente forse abbiamo capito che solo se diamo uno spazio importante alla cultura lavoriamo alla possibilità di costruire un pezzo importante della nostra storia presente e futura". Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani, aprendo la cerimonia inaugurale della 15.Ma edizione del festival che da ieri a domenica 21 settembre presenterà 363 grandi autori, oltre 250 eventi, 15 percorsi espositivi e 33 anteprime letterarie nel centro di Pordenone. "Siamo di fronte ad una realtà consolidata che si è conquistata un importante spazio nazionale e internazionale", ha ricordato Serracchiani, aggiungendo che "Pordenonelegge fa onore ad un territorio che sta puntando molto sulla cultura". Per questo il festival vede il sostegno convinto della Regione, "perchè pensiamo - ha sottolineato la presidente - che proprio la cultura sia il volano di una crescita civile che questa regione può presentare come modello ad un Paese che ha bisogno di ritrovarsi e tornare a credere in se stesso". La cultura e Pordenonelegge sono strumenti di crescita culturale e civile, "ma per un territorio come il Friuli Venezia Giulia - ha fatto notare Serracchiani - sono anche strumenti di crescita economica". "Le due cose possono stare insieme: questo è un luogo dove certamente si ritrovano gli autori e coloro che fruiscono dei libri ma è anche un laboratorio di idee, storie e passioni". In poche parole, il motore dello sviluppo. Serracchiani ha ricordato che il fatto che l´organizzazione dell´evento sia passata dalla Camera di commercio alla Fondazione Pordenonelegge, utilizzando un istituto giuridico di diritto privato che "è servito per dare stabilità e per fare crescere una realtà che ha già gambe forti ma che speriamo si consolidi ancora: vorremmo - ha concluso la presidente della Regione - che Pordenonelegge diventasse sempre più il luogo dove presentiamo il nostro futuro migliore". Ad introdurre la cerimonia inaugurale sono stati il direttore artistico del festival, Gian Mario Villalta, con accanto i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet e il presidente della Fondazione Giovanni Pavan, che ha letto il messaggio di auguri "per il successo della manifestazione" del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha concesso l´alto Patronato all´evento pordenonese. Sul palco accanto a Serracchiani, il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, il presidente della Fondazione Crup Lionello D´agostini, il presidente di Pordenone Fiere Alvaro Cardin e il presidente di Cinemazero Renato Cinelli.  
   
   
AL VIA LA SESTA EDIZIONE DEL PREMIO NAZIONALE NATI PER LEGGERE ANCHE I PICCOLI GIURATI TRA 3 E 6 ANNI DI ETÀ VALUTANO I LIBRI  
 
Torino, 18 Settembre 2014. Al via la sesta edizione del Premio nazionale Nati per Leggere che sostiene i migliori libri e progetti di promozione alla lettura per i più piccoli (0-6 anni). Sul sito web www.Natiperleggere.it (alla voce “Premio”) è possibile consultare e partecipare al nuovo bando in scadenza il 30 gennaio 2015. Dopo il successo registrato nei primi cinque anni, il riconoscimento continua con entusiasmo a premiare il lavoro di editori, bibliotecari, pediatri, librai, insegnanti ed enti locali impegnati nella diffusione della lettura ad alta voce attraverso la pubblicazione libri per la fascia di età 0-6 anni o tramite la creazione di progetti specifici per famiglie. Quattro le sezioni in cui si articola il Premio: Nascere con i libri premia i migliori libri per tre diverse fasce di età (6-18 mesi; 18-36 mesi; 3-6 anni); Crescere con i libri coinvolge nella scelta del libro vincitore i bambini dai 3 ai 6 anni di età delle città di Torino, Roma, Iglesias-carbonia, Monza, Foggia e Napoli, che valuteranno la migliore storia raccontata e illustrata sul tema 2015 “Storie per tutti i gusti. Il cibo raccontato dai libri per bambini”; Reti di libri premia i miglior progetti di promozione della lettura, sia quelli già consolidati nel tempo sia quelli di recente avvio, che abbiano saputo creare rete tra diversi soggetti (genitori, bibliotecari, pediatri, insegnanti, educatori, volontari, ecc.); Pasquale Causa segnala il pediatra che abbia incoraggiato nel modo più efficace la lettura in famiglia. Il Premio è istituito dalla Regione Piemonte e organizzato in collaborazione con la Città di Torino (con Iter e Biblioteche Civiche Torinesi), la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (che ogni anno promuove il Salone Internazionale del Libro), il Coordinamento nazionale del progetto Nati per Leggere (sostenuto dall´Associazione Culturale Pediatri, l´Associazione Italiana Biblioteche, il Centro per la salute del bambino Onlus di Trieste) e la rivista trimestrale Liber (con il suo portale liberweb.It). Il premio è promosso sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura ed è patrocinato da Ibby Italia. La Giuria, presieduta da Rita Valentino Merletti (studiosa di letteratura per l’infanzia), varia ogni anno ed è composta da membri del coordinamento Nati per Leggere, esperti di letteratura infantile, insegnanti, pedagogisti, pediatri, librai, bibliotecari, giornalisti. Per il 2014-2015: Doriana Allegri (pedagogista, Genova), Nives Benati (coordinamento nazionale Nati per Leggere, Lugo), Isodiana Crupi (pediatra, Messina), Concita De Gregorio (giornalista e scrittrice), Nadia Guardiano (bibliotecaria, Pescara), Paola Olivieri (educatrice, Torino), Anna Parola (libraia, Libreria dei Ragazzi, Torino), Paola Ganio Vecchiolino (Regione Piemonte). Tra i vincitori delle ultime edizioni ricordiamo: per il 2014 l’autrice Nicola Grossi (Minibombo), l’autore belga Émile Jadoul (Babalibri), i francesi Nadine Brun-cosme, Olivier Tallec (Edizioni Clichy) e Tomi Ungerer (Electakids), la Provincia di Cagliari e la pediatra Laura Olimpi (Ascoli Piceno); per il 2013 gli autori francesi Michaël Escoffierc, Matthieu Maudet, Pierre Bertrand e Magali Bonniol (Babalibri), lo scrittore Marco Viale (Edt - Giralangolo), l’illustratore inglese John Fardell (Il Castoro), il Comune di Cortona (Arezzo) e il pediatra Graziano Zucchi (Modena); per il 2012 l’autrice colombiana Claudia Rueda (Lapis), l’autore tedesco Ole Könnecke (Babalibri), gli inglesi Jeanne Willis e Tony Ross (Il Castoro), la Provincia di Reggio Emilia e le pediatre romane Manuela Orrù e Marcella Costantini. Le domande di partecipazione dovranno pervenire entro il 30 gennaio 2015. La cerimonia di premiazione si svolgerà giovedì 14 maggio durante la 28a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Il nuovo bando scaricabile dal sito www.Natiperleggere.it  fino al 30 gennaio 2015 Rivolto a editori, enti locali, bibliotecari, pediatri, librai, educatori, insegnanti  
   
   
CULTURA: IL PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA “LERICI PEA“, I VINCITORI  
 
Genova, 18 Settembre 2014 - 60° Premio di Poesia Internazionale Lerici Pea, sabato 20 e domenica 21 settembre, alle 17, a Villa Marigola, a Lerici il premio più longevo d´Italia dedicato alla poesia pura, medaglia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con il patrocinio della Regione Liguria. Il Premio alla carriera, quest´anno andrà a tre poetesse, tre donne provenienti da diverse aree del Mediterraneo: l´israeliana Agi Mishol, la tunisina Amel Moussa e l´italiana Gabriella Sica. Il Premio Lerici Pea Europa andrà al letterato e poeta croato Mladen Machiedo. La giuria del Premio Lerici Pea è formata da Massimo Bacigalupo, Giuseppe Benelli, Giuseppe Conte, Stefano Verdino e Valentino Zeichen. Gli altri premiati nelle varie sezioni sono Franco Loi, 84 anni, autore di una trentina di raccolte e poemi e di "Angel" un romanzo in versi in cui l´autore incrocia tutti i luoghi del poeta : genova, Milano e Colorno, nel Parmense. Loi è premiato con il riconoscimento "Paolo Bertolani". Il Premio Lerici Pea per la poesia inedita andrà a Roberto Maggiani. Nell´atrio della Prefettura e della Provincia della Spezia, da sabato 20 settembre fino a sabato 28 è aperta la mostra "Foto-ritratti di Autori Italiani e Altri (1967-2013)", oltre 150 fotografie che raffigurano sessanta autori italiani e una ventina di autori croati che hanno avuto rapporti culturali con l´Italia - a cura del noto letterato croato Mladen Machiedo (che riceverà il Premio Lerici Pea "Europa" il giorno successivo a Villa Marigola) e dell´Istituto Italiano di Cultura di Zagabria. Sempre sabato, alle 17.30, al Cameec, Centro di Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, verrà assegnato il nuovo Premio Lerici Pea Poesia Intermediale a Massimo Mori, poeta, artista e performer internazionale. Con questa nuova sezione, proposta dalla presidente del Lerici Pea, Lucilla del Santo, l´antico Premio si proietta nella contemporaneità del linguaggio poetico. A seguire, l´inaugurazione della Mostra Personale dell´Artista "Perpoesia" a cura dello Studio Nealinea & Partners. L´assessore al Turismo e Cultura della regione Liguria Angelo Berlangieri ha definito il Premio Lerici Pea "un punto di forza della cultura ligure a Expo Milano 2105". La Regione Liguria sarà presente al Premio Lerici Pea con l´assessore Raffaella Paita.  
   
   
PUGLIA: I LABORATORI URBANI SONO LA PIÙ GRANDE OPERA DI INFRASTRUTTURAZIONE SOCIO-CULTURALE CHE SIA STATA FATTA IN EUROPA NEGLI ULTIMI DECENNI  
 
Bari, 18 settembre 2014 - Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, alla presentazione in Fiera, nel padiglione 152, dell’iniziativa “Laboratori urbani Mettici le mani”. “In 151 comuni su 258 – ha spiegato Vendola - noi abbiamo spinto perché grandi immobili urbani degradati, grandi fabbriche, pensiamo per esempio a distillerie o cartiere, a grandi caserme o grandi scuole, anziché diventare delle discariche fossero trasformate in luoghi in cui dentro avessero di tutto, dalle scuole di ballo e di scherma ai centri di produzione audio-video, dai teatri, alle sale cinematografiche. In questo modo abbiamo dato la possibilità, a cooperative giovanili piuttosto che a gruppi creativi, di mettere in piedi attività lavorative che attirassero persone di tutte le età. In questi spazi si possono trovare vecchi, bambini e giovani. Sono luoghi dove finalmente tutte le età si possono mescolare, cosa che accade sempre di meno nella nostra società”. Per il Presidente Vendola, i laboratori urbani “sono luoghi in cui si prova ad inventare una nuova idea di lavoro, sono luoghi in cui si impara ad amare le città curandole, immaginando cioè che la bellezza è anche un problema di come si colorano e organizzano gli spazi della città”. “Io sono molto orgoglioso - ha concluso Vendola - perché i Bollenti Spiriti sono considerati oggi, in tutta Europa, una buona pratica ed è una buona pratica che abbiamo inventato noi, qui in Puglia. Sono cose concrete, non sono politiche fumose. Sono luoghi, per esempio, che consentono, in alcune realtà, a persone con disabilità, di trovare gli ausili tecnologici per poter abbattere le barriere comunicative. Sono luoghi ricchi di possibilità di fare una socialità consapevole, arricchente dal punto di vista culturale anche con l’occasione di inventare nuovo lavoro. Sono i soldi meglio spesi di questi anni”. Stiamo parlando di un investimento di 54 milioni di euro (44 da fondi Fas e 10 cofinanziati dai Comuni) che dal 2006 ha permesso di riqualificare 146 immobili, nell’ambito del piano Bollenti Spiriti. Solo in cinque casi i lavori di ristrutturazione non sono stati conclusi. I laboratori attivi ad oggi sono 109; 25 sono fermi; 17 sono da avviare. “I laboratori che stanno spiccando il volo sono quelli che hanno colto la sfida – ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini - il laboratorio non è un servizio pubblico da gestire con la logica del trasferimento, ma uno spazio su cui investire con creatività, con intelligenza, con fantasia per dare valore alle risorse del territorio. L’obiettivo ora è immaginarli come spazi dove far entrare progetti che diventino una risorsa di lavoro. I laboratori come luoghi dove sperimentare forme innovative, forme nuove di condivisione delle risorse, per generare nuove idee di imprese. Per farlo occorre abbattere le barriere che impediscono a una generazione di raggiungere le opportunità. Bisogna allargare la platea. Non è solo politica sociale ma anche economica”. La strategia della Regione Puglia per raggiungere l’obiettivo di creare una rete regionale di spazi per i giovani, che costituisca l’infrastruttura territoriale a servizio della programmazione operativa 2014-2020, si articola in 5 punti fondamentali: definire i requisiti di qualità e diffondere le migliori pratiche; aiutare le amministrazioni ad affidare o riaffidare i laboratori chiusi; lanciare un bando per progetti giovanili; creare una rete di laboratori di qualità; costituire un fondo a supporto degli investimenti. Sui primi due punti si sta già lavorando; mentre la creazione delle reti e la costituzione del fondo verranno attuati nei prossimi mesi. Intanto il primo ottobre sarà pubblicato un bando rivolto alle organizzazioni giovanili per rilanciare gli spazi che ad oggi non rispondono ai requisiti minimi di qualità, favorire il ricambio generazionale e aggiornare i modelli di gestione in linea con le trasformazioni del contesto sociale ed economico. Al bando, che sarà cofinanziato con le risorse del fondo nazionale Politiche Giovanili e avrà una dotazione iniziale di 1,5 milioni di euro, potranno partecipare associazioni o imprese, composte in maggioranza da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni, in possesso di un titolo valido di gestione di un laboratorio urbano (contratto o convenzione con l´ente locale proprietario dell´immobile) o di un accordo di partenariato con il soggetto titolare della gestione. Tutti i documenti informativi sono sul sito bollentispiriti.Regione.puglia.it e www.Metticilemani.it    
   
   
UNIVERSITÀ IN LIGURIA, AL VIA RASSEGNA TEATRO GIOVANE  
 
Genova, 18 Settembre 2014. Prende il via, giovedì 18 settembre, a Genova, avvio "Teatro Giovane", la prima rassegna nazionale delle compagnie universitarie al Teatro Duse di Genova. "Teatro Giovane" andrà in scena alle 20.30 con ingresso libero fino a venerdi´ 19 settembre. La rassegna è organizzata da Regione Liguria attraverso Arselliguria,l´agenzia regionale per i servizi educativi e per il lavoro, in collaborazione con il Teatro Stabile di Genova e con il patrocinio di Università di Genova, Comune di Genova e Andisu, Associazione Nazionale degli enti per il diritto allo studio universitario. Arsel ha selezionato i lavori migliori pervenuti dai laboratori teatrali gestiti in collaborazione degli Enti regionali per il diritto allo studio universitario e, grazie al Teatro Stabile, ha invitato gli studenti a rappresentarli in un teatro storico di Genova come il Duse. Spiega l´assessore al´Istruzione della Regione Liguria Pippo Rossetti che parteciperà alla premiazione che avverrà in coda alla serata del giorno 19 settembre: "Una grande occasione per la nostra Regione e cosa non da poco è che le compagnie teatrali arrivano dall´Università di Sassari, di Pisa e di Genova e i 30 attori-studenti che si esibiranno provengono da diverse parti d´Italia e del mondo. Nelle mattine delle due giornate sono previste le rappresentazioni per le scuole della Liguria per avvicinare sempre il mondo della scuola al mondo dell´Università". "Un´esperienza pilota che abbiamo voluto che si tenesse a Genova, città dei teatri per eccellenza – dice Roberto Dasso, direttore generale di Arsel – con l´intenzione di riproporla ogni due anni coinvolgendo più compagnie di studenti universitarie presenti sul territorio nazionale" .Una giuria sceglierà la migliore rappresentazione, il miglior attore e la migliore attrice della rassegna.  
   
   
PALAZZO REALE: A MILANO “IL RITORNO DI SEGANTINI”, LA PIÙ GRANDE RETROSPETTIVA MAI REALIZZATA IN ITALIA  
 
 Milano, 18 settembre 2014 – È stata presentata ieri a Palazzo Reale la mostra “Segantini”, in programma nelle sue sale dal 18 settembre 2014 al 18 gennaio 2015. In mostra oltre 120 opere del grande artista protagonista dell’arte di fine Ottocento per la rassegna più completa mai realizzata in Italia. Artista di straordinaria notorietà in vita, dimenticato e poi riscoperto dalla critica italiana e internazionale in varie fasi del Novecento, Giovanni Segantini è il protagonista della grande mostra antologica prodotta per il prossimo autunno da Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Skira editore in collaborazione con Fondazione Antonio Mazzotta. La mostra partecipa a Milano Cuore d’Europa, il palinsesto culturale multidisciplinare dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano dedicato all´identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale. “Il cuore dell’attività di Giovanni Segantini si è sviluppata a Milano – afferma l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno - dove il suo status di ‘cittadino di frontiera’ gli ha permesso di spaziare con libertà intellettuale e artistica attraverso le diverse tendenze pittoriche e culturali dell’epoca. Per questo motivo siamo molto felici di ospitare le sue opere a Palazzo Reale nella più grande mostra a lui dedicata in Italia, nella quale non solo ritroveremo i suoi quadri più noti, come le sue straordinarie nature morte oppure i navigli milanesi dei suoi esordi, ma anche molti dipinti che non sono mai stati esposti nella nostra città”. Dato il numero limitato di opere prodotte, disperse in tutto il mondo e rese molto fragili dalla tecnica utilizzata, il percorso dell’artista è stato ricostruito solo poche volte nella sua interezza, con i capolavori simbolisti visionari accanto a quelli naturalisti, ai ritratti e alle nature morte degli esordi; per i più recenti episodi si deve infatti risalire alla mostra di San Gallo in Svizzera del 1956 e alla retrospettiva del centenario ad Arco nel 1958. La rassegna di Milano a Palazzo Reale intende così rendere compiuto omaggio a uno dei maggiori artisti europei del secondo Ottocento che “in meno di vent’anni di attività ha espresso – conclude Quinsac – tutte le angosce e i fermenti della sua epoca in un linguaggio che, teso tra innovazione e tradizione, risulta di una forza senza ulteriori esempi”. “Già con la mostra di grande rilievo internazionale alla Fondation Beyeler – afferma Diana Segantini - si era dato a Giovanni Segantini, affiancato dai celebri pittori europei dell’epoca, il posto che merita nella storia dell’arte. Dati la sua biografia e il suo percorso artistico strettamente legati alla capitale lombarda, questa mostra darà a Segantini la giusta risonanza a tutti livelli e soprattutto sarà salutata come il suo ritorno a Milano”. Curata da Annie-paule Quinsac, autrice del catalogo ragionato e maggior esperta di Segantini, e da Diana Segantini, pronipote dell’artista e già curatrice della esposizione tenutasi alla Fondazione Beyeler nel 2011, la mostra presenta per la prima volta a Milano oltre 120 opere da importanti musei e collezioni private europee e statunitensi, divise in otto sezioni, ciascuna delle quali dedicata a un aspetto dell’arte di Segantini e rappresentata da alcuni dei maggiori capolavori del grande artista, di cui molti mai esposti in Italia o esposti oltre un secolo fa. Scopo della rassegna è offrire al grande pubblico e agli studiosi la panoramica più completa dell’opera di Segantini e farlo così scoprire, o riscoprire, nella sua straordinaria arte. Milano è centrale nella breve e intensa vicenda dell’artista che, nato ad Arco di Trento nel 1858, allora “terra irredenta” posta sotto il dominio dell’Impero Asburgico, muore quarantunenne nel 1899 in Engadina. Segantini ritenne sempre sua patria l’Italia, anche se, persa la cittadinanza austriaca, non riuscirà per questioni burocratiche legate al mancato servizio di leva prestato per l’Austria, ad ottenere cittadinanza e passaporto italiani. Si troverà così in una situazione quasi da “apolide”, che non gli permetterà una libera circolazione all’estero, e quindi di intraprendere quei viaggi tanto necessari alla formazione di ogni artista. A Milano arriva nel 1865 a sette anni e se ne andrà nel 1881 per trasferirsi prima in Brianza e poi in Svizzera, a Savognino e poi in Engadina. Resta dunque nel capoluogo lombardo diciassette anni, fondamentali per lo sviluppo della sua carriera artistica e per la sua fortuna di artista. Milano rimarrà il fulcro della parabola segantiniana, la perenne finestra sul mondo dell’arte. Il percorso della mostra si apre con una sezione introduttiva di documenti, fotografie, lettere, libri, il busto di Segantini eseguito da Paolo Troubetzkoy e quello giovanile di Emilio Quadrelli, il ritratto di Segantini sul letto di morte, acquarello di Giovanni Giacometti, suo amico fraterno e padre del celebre scultore Alberto. Segue una sezione preliminare con quasi tutti gli autoritratti di Segantini, che permettono di percepire l’evoluzione dall’immagine “realistica” che il pittore dà di se stesso nell’Autoritratto all’età di vent’anni (1879-1880), alla progressiva trasformazione simbolista in icona bizantina, nel carboncino su tela del 1895. Milano è centrale nella vita e nell’opera del maestro, è il luogo dove Segantini preferisce esporre, dove ha sede la galleria Grubicy che, tramite Vittore prima e Alberto poi, lo sostiene e lo introduce alla borghesia illuminata lombarda, facendogli conoscere, attraverso pubblicazioni e riproduzioni, la maggiore arte contemporanea europea: da Millet, cui sarà spesso accostato, alla Scuola di Barbizon sino alla scuola olandese che ne deriva. A Milano assimila le nuove tendenze artistiche, dapprima la Scapigliatura, poi il Divisionismo, di cui sarà considerato il corifeo, sino al Simbolismo, che rielaborerà in modo personalissimo e visionario. Tuttavia, alla città stessa Segantini dedica pochi lavori, tutti presenti in mostra nella I sezione Gli esordi come Il coro di Sant’antonio (1879) o gli scorci cittadini quali Il Naviglio sotto la neve (1879-1880), Ritratto di donna in Via San Marco (1880), Nevicata sul Naviglio (1880 circa), Il Naviglio a Ponte San Marco (1880), rimanendo estraneo alla rinascita di quella poetica urbana che genera una vera e propria iconografia della città in trasformazione. In questa sezione introduttiva della mostra viene presentato il dittico I pittori di una volta, I pittori di oggi, la cui prima parte, disgiunta da Vittore Grubicy dopo la mostra del 1883 e non più esposta, è stata ritrovata di recente. Segantini resta comunque dal 1886 un outsider rispetto alla cultura milanese, comunque determinante nelle sue scelte di artista e di uomo e della quale influenza gli sviluppi: “Una posizione in bilico – spiega Quinsac nel suo saggio in catalogo – la cui peculiarità ha originato gli equivoci del Novecento, spiazzando la fortuna critica, comunque spezzettata tra tre paesi, Italia, Austria e Svizzera, che tuttora se lo contendono”. La Ii sezione della mostra Il ritratto. Dallo specchio al simbolo, presenta una selezione di magnifici dipinti, alcuni mai visti a Milano, come ad esempio il Ritratto della Signora Torelli (1885-1886), nel quale è raffigurata la moglie del fondatore del “Corriere della Sera”, Eugenio Torelli Viollier, scrittrice femminista affermata, nota come marchesa Colombi. Quest’opera appartiene a una famiglia che ne è proprietaria sin dal 1898. E poi L’ebanista Mentasti (1880), il Ritratto di Carlo Rotta (1897), pretesto per una meditazione sulla morte, o Petalo di rosa (1890), dipinto sopra il precedente Tisi galoppante del 1883, nel quale il volto della compagna Bice al risveglio è simbolo di sensualità: la scelta di opere effettuata intende illustrare l’evoluzione simbolista che l’artista impartisce al genere del ritratto. La Iii sezione Il vero ripensato: la natura morta presenta una serie di straordinarie nature morte, genere obbligato alla fine dell’Ottocento, cui Segantini si dedica con eccellente maestria sia in pannelli decorativi, di cui sono esposti due bellissimi esempi con frutta e fiori, sia nella sua personalissima maniera di costruire il reale in quadri che paiono astratti come Funghi (1886), Pesci (1886), Anatra appesa (1886). La Iv sezione Natura e vita dei campi raccoglie i capolavori sulla vita agreste caratterizzati dalla presenza femminile, come La raccolta dei bozzoli (1882-1883), Dopo il temporale (1883-1884), L’ultima fatica del giorno (1884) sia nella versione a olio che in quella a pastello che nell’ultima del 1891 a carboncino, Vacca bagnata (1890), mai esposto in Italia, Ritorno all’ovile (1888), Allo sciogliersi delle nevi (1891), Riposo all’ombra (1892), La raccolta delle patate (1886), La raccolta delle zucche (1884 circa), sino al primo paesaggio monumentale Alla stanga (1886). All’interno di questa sezione troviamo una sottosezione Il disegno dal dipinto, a testimonianza del continuo rifacimento di Segantini dei propri lavori, che venivano modificati per arrivare a soluzioni diverse: sono qui esposti mirabili disegni tratti dal dipinto già realizzato, opere compiute e di altissima qualità stilistica. Segantini si riallaccia alla tradizione della pittura contadina derivata da Millet e dai pittori francesi della metà dell’Ottocento, la supera e arriva poi al simbolismo di una natura incentrata sul paesaggio, dove il contadino è incidentale nella natura. Raffigura inoltre la religiosità degli umili, cui da voce in opere fondamentali presenti nella V sezione Natura e simbolo come Effetto di luna (1882), il celeberrimo Ave Maria a trasbordo (Ii versione 1886) presentato con i vari disegni precedenti e successivi alla tela, Ritorno dal bosco (1890), opere “dove Segantini già tocca, in embrione – afferma Quinsac – le tematiche chiave cardine del suo simbolismo: solitudine al cospetto della natura, armonia tra natura e destino, calore e tenerezza delle greggi, implicito parallelo tra maternità umana e animale”. Anche in questa sezione sono presenti importanti disegni tratti da dipinti come La raccolta del fieno (1889-1890), All’arcolaio (1892), Ave Maria sui monti (1890). Con il trasferimento in Svizzera nel 1886, Segantini approda al suo personale divisionismo, spezzando la materia in lunghi filamenti di colore. Protagoniste saranno le Alpi, prese sempre di scorcio. Oltre alle donne compaiono gli uomini, anche se dopo il 1890 la natura dominerà sempre di più la scena in composizioni molto vaste dove la presenza umana sarà solo simbolica. Ai capolavori indiscussi del periodo di Savognino, Mezzogiorno sulle alpi (1891), Ritorno dal bosco (1890), fanno seguito le monumentali opere in formato orizzontale, in un divisionismo atto a rendere la luce rarefatta delle Alpi, in cui il paesaggio è maggiormente protagonista e assurge a simbolo come L’ora mesta (1892), Donna alla fonte (1893), Primavera sulle Alpi (1897). La Vi sezione Fonti letterarie e illustrazioni mostra l’evoluzione del modus operandi di Segantini attraverso importanti disegni ispirati a opere letterarie e religiose, la Bibbia e Così parlò Zarathustra di Nietzsche. Nella Vii sezione, dedicata al Trittico dell’Engadina, viene ricostruita attraverso disegni, studi preparatori e filmati la genesi di questa monumentale opera concepita tra il 1896 e il 1899 e considerata il testamento spirituale dell’artista. Nella sezione conclusiva La maternità sono presenti altri capolavori come lo splendido olio Le due madri (1889) della Gam di Milano, considerato manifesto del divisionismo italiano alla prima Triennale di Brera che vide la nascita ufficiale del movimento, e le opere simboliste in cui l’uso dell’oro e argento in polvere si abbina a una tecnica mista di derivazione divisionista, come le due versioni de L’angelo della Vita (1894), quella della Gam e quella di Budapest, riprese anche in due disegni, e L’amore alla fonte della Vita (1896). A ulteriore approfondimento, i visitatori saranno qui accompagnati anche da un breve filmato che li aiuterà a comprendere nella sua totalità la riflessione segantiniana sul tema della maternità che, anche per via della sua vicenda familiare, si era trasformato per lui in un’ossessione e nel quale il suo simbolismo raggiunge gli esiti più alti.  
   
   
TEATRO, LOMBARDIA: ´MEETING THE ODYSSEY´ VALORIZZA IDENTITÀ CULTURALI  
 
Como, 18 settembre 2014 - "Un progetto straordinario di teatro sociale itinerante, che, da quest´anno al 2016, metterà in vetrina la creatività e le identità dei popoli". L´ha detto Cristina Cappellini, assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia partecipando, al Teatro ´Sociale´ di Como, partner dell´iniziativa, alla presentazione del progetto teatrale internazionale ´Meeting the Odyssey´. Proposta Teatrale Sull´acqua - "Il progetto - ha detto l´assessore Cappellini - è partito il 31 maggio da San Pietroburgo (Russia), avviando una moderna Odissea che, nel 2015, durante il periodo dell´Expo, toccherà la Lombardia, prima di chiudersi in Grecia nel 2016". "Gli spettacoli della produzione ideata e diretta da Michele Losi - ha continuato l´assessore - avranno come scenari Dervio (Lecco), Como, toccando Villa Olmo, Cernobbio, Olginate (Lecco) sul fiume Adda e Milano sui Navigli". "Il teatro sul lago e sui Navigli - ha spiegato l´assessore - metterà in mostra i nostri territori così ricchi di acqua, tema al centro anche delle tematiche dell´Expo". Inno A Creatività E Identità - "´Meeting the Odyssey´ - ha concluso l´assessore Cappellini - è un progetto teatrale, che associa eventi e laboratori, che porterà sul Lago di Como e sui Navigli della Lombardia una ventata di vitalità e di creatività legata alle identità territoriali nel semestre di massima visibilità internazionale".  
   
   
VOLANDIA, REGIONE LOMBARDIA CONFERMA SOSTEGNO A REALTÀ ESPOSITIVA SOMMA  
 
Lombardo /Va - 18 settembre 2014 - " Sul progetto di Volandia l´impegno della giunta regionale continuerà, c´è attenzione e interesse per una realtà espositiva in espansione che deve moltissimo all´ impegno, alla passione anche dei tanti volontari impegnati ogni giorno. Un plauso quindi a chi con grande dedizione porta avanti una struttura importante a cui Regione Lombardia non farà mancare il suo sostegno nel momento in cui sarà necessario". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, inaugurando la nuova Sala dedicata al cinema storico presso il museo di Volandia, a Somma Lombardo. Nell´occasione una rappresentanza di Confagricoltura, Coldiretti e Apa varesine hanno allestito una presentazione di prodotti tipici della provincia varesina. Videoteca Importante Ora Fruibile - Marco Reguzzoni è il presidente della fondazione Museo dell´Aeronautica di Volandia, che si sviluppa nei comuni di Somma Lombardo, Vizzola Ticino e Ferno. Luoghi sacri della storia del volo, inaugurata dal velivolo Caproni 1 che decollò per la prima volta il 27 maggio 1910 dal campo Caproni Vizzola Ticino - Somma Lombardo. "Quella che abbiamo inaugurato oggi - ha detto Reguzzoni - è una saletta dedicata al cinema storico, una parte importante che permetterà di rendere fruibili al pubblico filmati che diversamente non si potrebbero vedere. Abbiamo una videoteca importante storicamente, che inizieremo ora a far vedere al pubblico dei visitatori". Associazione No Profit - "Non c´è dubbio che buona parte del destino di questa struttura è legata al futuro di Malpensa - ha aggiunto l´assessore regionale - . Qui sono state fatte scelte per le infrastrutture che hanno avuto ricadute sul territorio, sarebbe paradossale che vi si dovesse rinunciare per le manovre inerenti al piano industriale di Alitalia". Volandia è un´associazione no profit, che gestisce le attività didattiche, di accompagnamento, presidio delle strutture rivolte al pubblico del museo Parco del Volo. Presidente dell´associazione, composta da circa 180 volontari, è Luciano Azzimonti, 68 anni, di Busto Arsizio.