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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2014
BILANCIO UE: "(NON) È SUFFICIENTE (NON) BASTA!  
 
Bruxelles, 25 Settembre 2014 - Di seguito l’intervento di Commissario Jacek Dominik nella riunione interistituzionale sulla situazione dei pagamenti nel bilancio dell´Ue. Qual è la situazione del bilancio dell´Ue oggi, in termini semplici? Esecuzione del bilancio 2014 da record alto: complessivamente, l´80% degli stanziamenti disponibili sono già stati utilizzati, e programmi e le azioni importanti sono rapidamente esaurendo di stanziamenti. Non abbiamo mai visto prima, come nella prima parte dell´anno. Inoltre, solo € 175.000.000 sono disponibili per il trasferimento a coprire il pagamento ha bisogno altrove. Abbiamo completamente esaurito lo spazio di riassegnazione all´interno del bilancio 2014. A peggiorare le cose, il massimale dei pagamenti per il 2014 è 9000000000 € al di sotto del bilancio eseguito il 2013. Chiaramente, non siamo più "business as usual". E ´quindi essenziale per mobilitare il margine per imprevisti per il 2014 in piena, e ad adottare rapidamente i progetti di bilancio rettificativi 3 e 4 in pieno. Non dimentichiamo che l´impatto netto sulle tesorerie nazionali dei 4 bilanci rettificativi che abbiamo presentato quest´anno ammonta a un mero € 100 milioni da dividere tra 28 Stati membri. Non dimentichiamo che il progetto di bilancio rettificativo 3 proviene da eventi e decisioni al di là del controllo della Commissione: l´arretrato eccesso imprevisto per la politica di coesione alla fine del 2013, la consegna anticipata di Orizzonte 2020, Erasmus e Cosme e il pacchetto finanziario concordato per l´Ucraina . Le € 2100000000 tagli proposti dal Consiglio nella sua lettura del progetto di bilancio 2015 è destinata a peggiorare ulteriormente la situazione tesa dei pagamenti. F o ricerca (Orizzonte 2020), la riduzione del 10% sarebbero concretamente influenzare circa 600 progetti che coinvolgono intorno a 1.400 piccole e medie imprese! Ma, mi si chiede, quali sono le conseguenze pratiche della situazione attuale di carenza di pagamento su singoli programmi? Bene, parliamo di loro in dettaglio: Orizzonte 2020: La Commissione ha dovuto ridurre il livello di prefinanziamento per i nuovi impegni, dal 60% nell´ambito del 7Pq al 35% nell´ambito di Orizzonte 2020 Attualmente oltre 70 progetti per un importo di € 36.000.000 sono bloccati, e sono incorrere in interessi di mora . Erasmus +: Ci aspettiamo una perturbazione nel pagamento delle sovvenzioni ai beneficiari (soprattutto studenti). Coesione: ritardi di pagamento colpiscono i più piccoli e più vulnerabili beneficiari (Pmi, Ong, le piccole organizzazioni locali) la più difficile - non hanno la capacità finanziaria di "pre-finanziamento" spese già sostenute per lungo tempo. Ambiente: e azione per il clima (Life +): 26 fatture a enti pubblici, pari a € 11 milioni sono sospese, in attesa di essere rimborsati. Strumento di cooperazione allo sviluppo (Dci): non pagata la fattura in attesa pari a € 14.000.000 dovuto dal 7 luglio. Strumento europeo di vicinato (Eni) - Ucraina, Georgia e Moldavia: Mancanza di sostegno dell´Unione europea mette l´attuazione delle strategie di riforma fondamentali a rischio. Aiuti umanitari: Progetti in Africa e la regione del Sahel, ad Haiti e nel Corno d´Africa sono in ritardo. Si può capire perché il mio messaggio chiave per oggi è che "business as usual" non può più essere il caso. È troppo è troppo ... O forse dovrei dire non abbastanza non è abbastanza! La prassi seguita in passato con il quale il bilancio votato, a causa della pressione Consiglio, si trova ben al di sotto del livello proposto dalla Commissione nel progetto di bilancio, e ben al di sotto delle esigenze reali di pagamenti è contro i principi della sana gestione finanziaria . D´ora in poi deve evitare questo circolo vizioso di dover riparare tagli al bilancio votato tramite bilanci rettificativi e dolorosi: la procedura in due fasi è un male per i beneficiari dei fondi Ue, nonché per i bilanci degli Stati membri. Il cosiddetto "backlog", pari a € 26000000000, alla fine del 2013 è costituito da fatture ricevute in un dato anno che non vengono pagati entro la fine di quell´anno. Di conseguenza, l´arretrato di fatture deve essere pagato l´anno successivo; più grande è il portafoglio ordini, maggiore è la quota del bilancio per l´anno successivo necessario per coprirla. Non risolveremo la situazione durante la notte. Abbiamo bisogno di un approccio step-by-step: il primo passo è quello di avere la nostra proposta per il 2015 bilancio dell´Ue adottato nella sua forma attuale, come pure il progetto di bilancio rettificativo per il 2014 Ciò stabilizzare il volume del portafoglio ordini. Poi, negli anni successivi abbiamo bisogno di mantenere lo stesso approccio suono alla pianificazione di bilancio, adottando principalmente i bilanci annuali che corrispondono alle esigenze e con flessibilità al massimo per diminuire progressivamente l´arretrato. Abbiamo bisogno di implementare semplicemente l´accordo politico raggiunto sul Qfp, come sottoscritto da tutte e tre le istituzioni. Questo accordo ha dichiarato che il periodo 2014-2020 vedrà soffitti pagamento in misura ridotta ma questo sarebbe compensato dall´uso di massima flessibilità di bilancio possibile. Spingendo i pagamenti in anni futuri non è una soluzione: questa non è la sana gestione e avrebbe gravi conseguenze negative per i beneficiari dei programmi dell´Ue, quali regioni, agricoltori, ricercatori, Pmi e le Ong. Permettetemi di riassumere la situazione come segue: Immaginate una grande casa con 500 milioni di persone in essa e il bilancio dell´Ue essendo il tetto: che il tetto è stato perde per anni a causa di sotto-finanziamento e la Commissione è in funzione da una stanza all´altra con secchi per raccogliere l´acqua. Abbiamo urgente bisogno di affrontare il problema del tetto, per sigillare tali perdite e ad investire in quel tetto. L´ultima cosa di cui l´Europa ha bisogno è qualcuno a ribattere: "ma dove è il problema Hai ancora secchi pezzi di" !!!  
   
   
UE: CONSIGLIO COMPETITIVITÀ - 25-26 SETTEMBRE  
 
Bruxelles, 25 Settembre 2014 Il primo Consiglio Competitività sotto il mandato della presidenza italiana dell´Ue si svolgerà a Bruxelles il 25-26 settembre 2014. Il 25 settembre, Sandro Gozi, segretario di Stato italiano per la politica europea presiederà il Consiglio per l´industria e punti del mercato interno . La Commissione europea sarà rappresentata dal Vice-presidente Michel Barnier responsabile del Mercato interno e dei servizi; Commissario Ferdinando Nelli Feroci, responsabile per l´Industria e l´imprenditoria; e il commissario Neven Mimica, Commissario per la politica dei consumatori. Il 26 settembre, Stefania Giannini, ministro italiano per la Ricerca, presiederà il Consiglio per i punti di ricerca e la Commissione sarà rappresentata dal commissario Máire Geoghegan-quinn, responsabile per la Ricerca, l´innovazione e la scienza e la vicepresidente Neelie Kroes, responsabile per il Agenda digitale. Giovedi, 25 September Industria Integrazione della competitività industriale - Mentre l´Europa sta mostrando segni di ripresa, l´economia è ancora fragile e lottando per ottenere per sé tornare in pista per la crescita. Un´azione decisa deve essere presa per recuperare i livelli di investimento in particolare nel settore industriale. La nostra industria ha bisogno per affrontare le sfide per rimanere competitivi a livello globale e di fornire una spinta al resto dell´economia. Commissario Nelli Feroci presenterà alla Commissione relazioni annuali sulla competitività dell´Ue e degli Stati membri. Questi rapporti mostrano che le azioni sono necessari su molti fronti, tra cui in finanza, delle competenze, del mercato interno, e il sostegno alle Pmi. I ministri sono tenuti a discutere di come rafforzare l´integrazione della competitività industriale in politiche globali a livello sia europeo che nazionale. Il Consiglio Competitività si prevede di inviare un messaggio forte alla nuova Commissione, adottando una serie di conclusioni per l´integrazione della competitività industriale, che sottolineano con forza l´importanza di mantenere un forte e competitiva economia reale ed esprimere la volontà politica per ripristinare il giusto posto della politica industriale tra le altre politiche dell´Ue. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/policies/industrial-competitiveness/index_en.htm Industria E Mercato Interno Strategia Europa 2020: revisione intermedia Il Consiglio discuterà la revisione intermedia del programma di crescita economica dell´Ue. All´inizio del 2010, la Commissione ha proposto la strategia Europa 2020, che è stato lanciato come strategia dell´Ue per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva ( Ip / 10/225 ). L´obiettivo era quello di migliorare la competitività dell´Unione europea, pur mantenendo il suo modello di economia sociale di mercato e migliorando notevolmente la sua efficienza delle risorse. Quando fu lanciato, la strategia Europa 2020 è stato un precursore nel sostenere un modello di crescita che va oltre semplicemente aumentando il Pil. Il 5 marzo 2014 la Commissione ha adottato la comunicazione ´Bilancio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva´, seguita da una discussione sull´attuazione della strategia in occasione del Consiglio europeo del 20-21 marzo 2014 ( Memo / 14/149 ). Basandosi su questa comunicazione, il 5 maggio 2014 la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla strategia Europa 2020 fino al 31 ottobre 2014, invitando tutte le parti interessate a contribuire con le loro opinioni ( Ip / 14/504 ). La Commissione analizzerà quindi le risposte e presentare proposte per il perseguimento della strategia che sarà discussa in occasione del Consiglio europeo di primavera del prossimo anno. Durante il dibattito politico, il vice-presidente Barnier sottolineerà l´importanza della revisione. Egli suggerisce che l´attenzione potrebbe spostarsi ulteriormente dalla gestione delle crisi a medio e politiche a lungo termine e riforme. Egli inoltre sottolineare che vi è la necessità di costruire sul lavoro già esistente e continuare a sfruttare appieno il potenziale del mercato unico dell´Unione europea in tutte le sue dimensioni, come avviato dal mercato unico Atti I e Ii. Commissario Nelli Feroci sottolineerà che la strategia Europa 2020 e del semestre europeo sono stati strumenti utili per coordinare gli sforzi di tutti gli Stati membri alle stesse obiettivi comuni. Egli sottolineare come microeconomico riforme sotto la raccomandazioni specifiche per paese stanno contribuendo a creare una buona base per un ambiente migliore per le imprese in Europa. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/europe2020/europe-2020-in-a-nutshell/index_en.htm Relazione della Commissione su "Un New Deal per la difesa europea" Vice-presidente Barnier e il commissario Nelli Feroci presenteranno tabella di marcia di attuazione della Commissione: Un New Deal per la difesa europea, adottata il 24 giugno 2014 ( Ip / 14/718 ). La tabella di marcia è il follow-up alla comunicazione della Commissione sulla difesa adottato nel luglio 2013 e le conclusioni del Consiglio europeo. Essa illustra come la Commissione intende applicare misure per rafforzare il mercato unico per la difesa, di promuovere un´industria della difesa più competitiva e per favorire le sinergie tra ricerca civile e militare. Vice-presidente Barnier e il commissario Nelli Feroci sottolineeranno che la difesa deve rimanere una priorità dell´agenda dell´Ue a causa della crescente instabilità, soprattutto nel quartiere Ue, e tagli di bilancio continui negli Stati membri dell´Ue. Daranno dettagli sulle priorità e il calendario stabilito dalla tabella di marcia, al fine di fornire risultati concreti al Consiglio europeo di giugno 2015. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/enterprise/sectors/defence/index_en.htm Mercato Interno Attuazione del pacchetto di brevetti Il Consiglio ascolterà una presentazione sulla realizzazione del cosiddetto ´pacchetto brevetti´, che crea, a fianco l´attuale sistema di ´brevetti europei´ dover essere convalidato in ciascuno Stato membro, un nuovo titolo unitario (brevetto europeo con effetto unitario - ´brevetto unitario´, o ´Up´) produrre effetti direttamente in tutte le (attualmente 25) Gli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata che ha fatto l´adozione del pacchetto possibile. Il pacchetto crea anche una nuova giurisdizione singolo comune a tutti i firmatari del corrispondente accordo internazionale (il ´Unified Patent Court´ (Upc) Accordo), che avrà competenza esclusiva su tutti i brevetti europei (sia ´classica´ e ´unitario´). Il pacchetto brevetto semplificherà notevolmente sia l´acquisizione e la tutela dei brevetti in Europa, portando ad una significativa riduzione del costo di gestione e protezione dei portafogli di proprietà intellettuale nell´Ue. Vice-presidente Barnier chiamerà per i lavori preparatori da completare il più rapidamente possibile, in modo che l´Ue possa dimostrare la sua capacità di fornire progressi concreti e decisivi nella sua ricerca di una maggiore competitività e la crescita basata sulla conoscenza. Riducendo notevolmente i costi di proteggere l´innovazione, il brevetto unitario e del Tribunale unificato dei brevetti favoriranno gli investimenti, la crescita e l´occupazione. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/indprop/patent/index_en.htm Indicazione geografica Il Consiglio avrà una discussione intorno potenziale d´azione a livello di Ue nel contesto di estendere la protezione indicazione geografica per i prodotti non agricoli. La Commissione sta attualmente analizzando i meriti di estendere a livello Ue sulla protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti (industriali) non agricoli. Un Libro verde "Fare il massimo del know-how tradizionale in Europa: verso l´estensione della protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti non agricoli", è stato pubblicato il 15 luglio 2014 ( Ip / 14/832 ). La consultazione pubblica in corso durerà fino al 28 ottobre 2014 i cui risultati saranno pubblicati all´inizio del 2015 la Commissione utilizzerà i risultati per decidere misure adeguate in avanti in questo campo. Vice-presidente Barnier noterà che le indicazioni geografiche garantire una concorrenza leale per i produttori e forniscono protezione dagli abusi del nome indicato dai produttori illegittimi. Protezione indicazione geografica può contribuire a preservare posti di lavoro esistenti, soprattutto in zone remote. Pertanto, una tale protezione potrebbe sostenere lo sviluppo economico e sociale delle regioni europee, beneficiando società nel suo complesso. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/trade/policy/accessing-markets/intellectual-property/geographical-indications/ Politica Dei Consumatori Commissario Mimica presenterà i punti principali della Commissione europea Relazione sul funzionamento del regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori e condividere la sua visione su come garantire il successo rispetto dei diritti dei consumatori in tempi in cui sempre più imprese operano a livello transnazionale. L´applicazione rimane nelle mani degli Stati membri, ma è chiaro che l´Unione europea ha bisogno di un quadro di riferimento per affrontare più efficacemente le violazioni diffuse riguardano diversi o tutti i paesi dell´Ue allo stesso tempo. In questo contesto, è necessario riflettere attentamente sugli strumenti che consentano una migliore cooperazione tra le autorità nazionali, e sul ruolo della Commissione. La Commissione europea ha pubblicato la relazione sul funzionamento del regolamento di protezione dei consumatori (regolamento (Ce) n 2006/2004) il 1 luglio 2014 Il regolamento istituisce una rete che riunisce le autorità nazionali responsabili delle norme di esecuzione europeo dei consumatori e la Commissione europea e consente loro di lavorare insieme sulle infrazioni transfrontaliere. La relazione segue una valutazione esterna effettuata nel 2012 e una consultazione pubblica condotta nel 2013-2014. Essa riassume i risultati tangibili della buona cooperazione tra le autorità nazionali e la Commissione europea finora e delinea le sfide future. Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/consumers/enforcement/cross-border_enforcement_cooperation/index_en.htm Venerdì 26 settembre Ricerca Strategia Europa 2020: Revisione intermedia - Ricerca e innovazione come fonti di rinnovata crescita Il Consiglio terrà un dibattito nel contesto della revisione intermedia della strategia Europa 2020 e della comunicazione della Commissione sulla ricerca e l´innovazione come rinnovati fonti di crescita , pubblicata il 10 giugno 2014 La presente comunicazione evidenzia l´importanza di investire nella ricerca e l´innovazione, al fine di consentire all´Europa di cogliere nuove opportunità di crescita. Essa afferma inoltre che la qualità di tali investimenti deve aumentare per ottenere il massimo valore per ogni euro investito. La comunicazione invita pertanto a profonde riforme prioritarie al fine di aumentare la qualità delle strategie nazionali, programmi e istituzioni. Il dibattito è previsto per alimentare conclusioni sulla presente comunicazione che la Presidenza prevede di presentare per adozione al Consiglio Competitività di dicembre. Essa dovrebbe inoltre sostenere l´esame in corso a medio termine della strategia Europa 2020 e delle sue iniziative faro tra cui l´Unione dell´innovazione. Seconda relazione intermedia sullo Spazio europeo della ricerca Il commissario Geoghegan-quinn presenterà al Consiglio le conclusioni principali della seconda relazione sullo Spazio europeo della ricerca (Ser), dove i ricercatori e le conoscenze scientifiche possono circolare liberamente. La relazione rileva che il partenariato tra gli Stati membri, degli operatori della ricerca e la Commissione ha compiuto notevoli progressi nella realizzazione Ser, e che le condizioni per la sua realizzazione sono in atto a livello europeo. Le riforme devono ora essere attuate a livello di Stato membro per far funzionare Era. Allo stesso tempo, la relazione conclude che il "mercato unico della ricerca" ha già dimostrato di essere buono per le prestazioni degli Stati membri e le istituzioni di ricerca. La relazione è stata pubblicata il 16 settembre 2014 e presenta relazioni sui singoli paesi che danno un´istantanea di attuazione sul campo, in particolare a livello di organismi di ricerca. Gli Stati membri sono dovuti a proporre tabelle di marcia "Era" entro la metà del 2015, che delineerà i loro prossimi passi verso l´attuazione del Ser. La Commissione, organizzazioni delle parti interessate di ricerca e gli Stati membri si incontreranno a Bruxelles nel marzo 2015 per fare il punto. Cooperazione Mediterraneo - Durante il pranzo, la presidenza condurrà una discussione informale follow-up sulla cooperazione ricerca più vicina nell´area del Mediterraneo. ´Big Data´ - Vice Presidente Kroes presenterà la comunicazione dei dati Big al Consiglio. Nel mese di ottobre 2013, il Consiglio europeo ha riconosciuto il potenziale socioeconomico delle ´Big Data´ e ´innovazione data-driven´, come strumenti chiave per la produttività e servizi migliori in Europa. Come risposta, il 2 luglio 2014, la Commissione ha adottato la comunicazione " Verso un´economia fiorente data-driven "che mira a porre l´Europa all´avanguardia della rivoluzione dati globali. Come passo successivo, la Commissione intende avviare un dibattito con il Parlamento, il Consiglio e tutte le parti interessate su un piano d´azione più dettagliato Ue per integrare e attuare la strategia. La Commissione intende riferire al Consiglio europeo in merito alle iniziative adottate nel campo dei grandi dati e dell´economia data-driven nella primavera del 2015.  
   
   
VERTICE UE-CANADA (OTTAWA, IL 26 SETTEMBRE 2014)  
 
Bruxelles, 25 Settembre 2014 - Il presidente Herman Van Rompuy Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso si recheranno a Ottawa il 26 settembre a rappresentare l´Unione europea al 2014 vertice Ue-canada, ospitato dal Primo Ministro canadese Stephen Harper. Commissario europeo per il Commercio Karel De Gucht e il ministro canadese del Commercio Internazionale Ed veloce parteciperà anche. Il vertice sarà l´occasione per celebrare la fine dei negoziati di successo su due trattati Ue-canada: l´Ue-canada accordo di partenariato strategico (Spa) e l´accordo economico e commerciale globale (Ceta). I leader definiranno la loro visione condivisa per il loro partenariato strategico rafforzato e discuteranno interessi comuni a temi d´attualità internazionale, tra cui l´Ucraina, la Siria, l´Iraq e altre questioni globali. Alla vigilia della manifestazione, il presidente Van Rompuy ha dichiarato: " Questo vertice segna l´inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni Ue-canada - e l´istituzione di una fondazione più forte per il nostro partenariato strategico attraverso questi due importanti accordi (Spa e Ceta) L´. Accordo di partenariato strategico sarà rafforzare la nostra cooperazione, in politica estera, la gestione delle crisi e la promozione della pace e della sicurezza internazionale più ovviamente, ma anche in settori come l´istruzione, i trasporti, l´energia, l´ambiente, l´Artico o la scienza e la tecnologia, in cui gli europei e canadesi trarranno beneficio notevolmente da una più stretta collaborazione. Ed è opportuno che avremo l´opportunità di discutere con i nostri partner di alcune delle sfide più urgenti che la comunità internazionale deve affrontare, compresi gli eventi in Ucraina e le crisi che interessano l´Iraq e la Siria. " Il presidente Barroso ha dichiarato: " Il Canada è uno dei partner più antiche e più vicini dell´Unione europea Ed ora che le nostre squadre di negoziatori hanno completato il loro lavoro sia sul Ceta e la Spa si può davvero parlare di un partenariato strategico globale Ceta è un accordo di nuova generazione.. Che creerà più opportunità per le nostre imprese, che riceveranno lo stesso trattamento su entrambi i lati dell´Atlantico, e generare più opportunità di lavoro. Questo non è un risultato da poco tra i due membri del G7, ma è anche un passo logico tra i partner affini , che condividono la stessa visione del mondo della democrazia, economie aperte e società aperte. " Il vertice sarà costituito da un incontro tra i leader seguito da una conferenza stampa e un pranzo di lavoro. Dopo il vertice della delegazione dell´Unione europea viaggerà insieme al Primo Ministro Harper a Toronto per un evento di business per la partecipazione di diverse centinaia di imprenditori provenienti da aziende europee con sede in Canada, nonché le società canadesi. Per ulteriori informazioni: http://www.European-council.europa.eu/eu-canada-summit-2014  http://eeas.Europa.eu/canada/index_en.htm    
   
   
IL VERTICE UE - CANADA SI TERRÀ A OTTAWA E TORONTO IL VENERDÌ 26 SETTEMBRE 2014.  
 
Bruxelles, 25 Settembre 2014 - L´ue sarà rappresentata da Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. Il commissario per il Commercio, Karel de Gucht, dovrebbe inoltre prendere parte. Canada sarà rappresentata dal Primo Ministro Stephen Harper e dal Ministro del commercio internazionale Edward veloce. I leader inizieranno le loro discussioni alle ore 11.00. Il vertice sarà l´occasione per celebrare la recente fine dei negoziati su un accordo strategico di partenariato (Zps) e su un accordo economico e commerciale globale (Ceta). I leader dovranno anche fare il punto sui progressi compiuti in relazioni Ue-canada , in particolare in settori quali l´energia e la cooperazione artica. In termini di politica estera , i dirigenti sono tenuti a discutere principalmente questioni di sicurezza internazionale e la pace, concentrandosi su Ucraina e Russia, così come il Medio Oriente, con una particolare enfasi sulla Siria e Iraq. Contatore cooperazione terrorismo sarà discusso, come sarà una maggiore cooperazione all´interno la sicurezza comune e la politica di difesa comune (Psdc) dell´Ue, in particolare in Africa. Infine, i partecipanti al vertice sono attesi per affrontare le sfide globali , quali il cambiamento climatico e l´adozione di un ambizioso, efficace, equa e giuridicamente vincolante accordo sul clima applicabile a tutto dicembre 2015 in occasione della Conferenza delle Parti dell´Unfccc a Parigi (Cop21) Una conferenza stampa si terrà al termine della riunione (+/- 12.10). Questa sarà seguita da una colazione di lavoro prima che i dirigenti sono tenuti a lasciare per Toronto ai rappresentanti di indirizzo a un Business Summit Ue-canada. * * * Eventi pubblici e conferenze stampa in video saranno disponibili su Europe by Satellite (Ebs) e www.Eucouncil.tv Foto dell´evento: www.Consilium.europa.eu/photo e www.Eucouncil.tv Accordo di partenariato strategico Il vertice sarà l´occasione per celebrare la fine di successo dei negoziati per un accordo di partenariato strategico (Spa). La Spa integra l´Ue - relazioni economiche Canada, e costituirà la politica, e il value-based, la dimensione del partenariato strategico. La Spa promette di rafforzare ulteriormente la cooperazione politica settoriale e estera, con una maggiore attenzione sulle questioni di sicurezza e di difesa comune (Psdc) dell´Ue, come la gestione e la sicurezza delle crisi. Sarà ugualmente rafforzare la cooperazione su questioni che interessano direttamente il benessere dei cittadini come l´istruzione, la migrazione, la protezione consolare, people-to-people collegamenti, i giovani e la promozione della diversità culturale. Sarà inoltre approfondire i legami in altri settori quali l´energia, i trasporti e l´Artico. I negoziati Spa ha avviato nel settembre 2011, e l´accordo è stato siglato in data 8 settembre 2014 A seguito di rispettiva revisione legale, la Spa deve ora essere formalmente approvato, firmato e ratificato. Economica globale e accordo commerciale I leader segnerà anche la fine dei negoziati sull´accordo economico e commerciale globale (Ceta). L´accordo contribuirà a generare più commercio e investimenti nelle due direzioni e di promuovere la crescita e l´occupazione in tutta l´Unione europea e il Canada così. Il Ceta prevede una liberalizzazione completa degli scambi di beni e servizi, nuove e significative opportunità di appalti pubblici, disposizioni volte a migliorare e incoraggiare gli investimenti, e le regole modernizzate su altre questioni commerciali. Una volta implementato, si prevede l´accordo per incrementare il commercio bilaterale di beni e servizi del 23%, o più di 25 miliardi di euro, su entrambi i lati dell´Atlantico. Nel complesso, l´accordo potrebbe portare a guadagni di Pil per l´Ue fino a 11,6 miliardi di euro all´anno. L´avvio dei negoziati Ceta è stato annunciato nel 2009, è il primo accordo di libero scambio Ue con un paese leader industrializzato e uno degli accordi più ambiziosi che mai negoziato. Dopo le rispettive procedure e le firme necessarie si prevede l´accordo dovrebbe entrare in vigore nel 2016. Relazioni Ue-canada Il vertice rappresenterà l´occasione per affrontare altre questioni importanti per l´Unione europea nelle sue relazioni con il Canada come la cooperazione artica, anche attraverso il Consiglio artico, nonché una maggiore cooperazione energetica. Politica estera e di sicurezza Costruire sulla collaborazione di lunga data tra l´Unione europea e il Canada nel promuovere la pace e la sicurezza internazionale, i leader dovrebbero affrontare una serie di questioni in particolare. La situazione in Ucraina, compresa la cooperazione sul partenariato orientale, sarà al centro di queste discussioni, come saranno gli sviluppi in Medio Oriente, in Iraq e in Siria. I leader sono inoltre tenuti a affrontare la questione e la necessità di arginare il flusso di combattenti stranieri. Le sfide globali L´ue e il Canada sono partner di lunga data quando si tratta di questioni relative ai diritti umani nelle sedi multilaterali e dirigenti sono tenuti a riconfermare il lavoro continua nella promozione dei diritti umani, la democrazia e la cooperazione allo sviluppo. In particolare, il vertice dovrebbe fornire l´occasione per fare il punto dei lavori in corso sulla post-2015 Millennium Development Goals agenda, coordinamento con il Canada sulle questioni del G20 e per chiedere una forte determinazione a lavorare per un ambizioso, efficace, equo e giuridicamente vincolante clima accordo entro il 2015 Un altro argomento da discutere sarà la relativa situazione per quanto riguarda l´epidemia di Ebola in Africa.  
   
   
CRISI SIRIA: UN SUPPLEMENTO DI € 112.000.000 PER EVITARE UNA GENERAZIONE PERDUTA DI BAMBINI  
 
Bruxelles, 25 Settembre 2014 - La Commissione europea dà 112.000.000 € per sostenere i bambini colpiti dalla crisi in Siria. L´importo è parte del finanziamento complessivo di € 215.000.000 ha annunciato ieri a sostegno della risposta alla crisi in Siria. Come parte della campagna ´No Lost Generation´, questo denaro finanzierà attività di istruzione e protezione dell´infanzia in Siria e nei paesi limitrofi e sostenere il lavoro vitale dei governi nazionali a rafforzare i propri sistemi di istruzione nazionali. " Più di sei milioni e mezzo di bambini sono stati colpiti da questa brutale guerra civile, tra cui più di un milione e mezzo ora vivono come rifugiati al di fuori del loro paese, "ha dichiarato Kristalina Georgieva, commissario per la Cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisi. " Quello che è in gioco è il futuro di un´intera generazione di bambini siriani cui vita è stata sconvolta, che sono stati traumatizzati dagli orrori che hanno visto e che hanno dovuto abbandonare le loro case in cerca di sicurezza. La guerra ha distrutto intere città e la vita delle famiglie normali che vivono in loro. Ha reso quasi impossibile per i bambini di essere in grado di andare a scuola e di fare le cose ordinarie a tutti i bambini meritano . " Dobbiamo investire nei bambini di oggi perché saranno gli operatori di pace e legislatori di domani. Questi giovani saranno quelli su cui tutti potranno contare su di ricostruire e modellare un futuro più stabile e sicuro per il loro paese, quando questo conflitto orribile alla fine finisce. Noi li dobbiamo sostenere. " L´ue sostiene l´iniziativa Lost Generation No, in collaborazione con l´Unicef, che invita i governi, le agenzie di aiuto e membri del pubblico per diventare campioni per i bambini della Siria. La strategia "No Generazione Perduta" si concentra sul fornire ai bambini con più assistenza per proteggerli dalla violenza, abusi e sfruttamento, attraverso l´educazione a coltivare le loro menti e costruire la resilienza e sostegno psicosociale.  
   
   
BOLZANO: INCONTRO IN PROVINCIA CON L´AMBASCIATORE OLANDESE: INTERSCAMBI E EUREGIO  
 
Bolzano, 25 settembre 2014 - La collaborazione tra Alto Adige e Paesi Bassi nei settori economico e turistico ma soprattutto l´importanza e l’attività delle euroregioni: sono allcuni dei temi approfonditi ieri dal presidente della Provincia Arno Kompatscher nell’incontro con l’ambasciatore olandese in Italia, Michiel Den Hond, in visita in Alto Adige. Nella sua visita di cortesia a Palazzo Widmann l´ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia, Michiel Den Hond, ha discusso con il presidente Arno Kompatscher dello sviluppo dell´autonomia nel rapporto con la situazione italiana e di come potenziare ulteriormente la collaborazione tra la realtà olandese e quella altoatesina. Negli anni passati sono stati avviati vari progetti, ad esempio nella frutticoltura, ma vi sono ancora margini per rafforzare la cooperazione in settori come il turismo, l´edilizia sostenibile e l´energia, dove il know how dell´Alto Adige raggiunge livelli di eccellenza. Intensificare i contatti con le imprese locali siginfica portare benefici anche all´interscambio commerciale. Con l´ambasciatore olandese il presidente Kompatscher ha approfondito inoltre gli aspetti della positiva esperienza dell´Euregio tra Alto Adige, Trentino e Tirolo, la forma istituzionale di cooperazione transfrontaliera che è una realtà consolidata anche in molti territori di confine fra Paesi Bassi e Germania, dove si registrano ottimi risultati a livello comunale nella soluzione di problematiche analoghe. Non a caso la prima euroregione si è sviluppata proprio ai confini fra Germania e Olanda, tra i distretti dei Länder tedeschi Renania settentrionale-Westfalia e Bassa Sassonia e delle province olandesi Gelderland, Overijssel e Drenthe.  
   
   
ABRUZZO: D´ALFONSO LANCIA REGIONE FACILISSIMA PER LE IMPRESE DA GIUNTA VIA LIBERA A DDL PER FAVORIRE INVESTIMENTI  
 
L´aquila, 25 settembre 2014 - Via libera della Giunta regionale al Disegno di legge "Regione facilissima per le imprese. Misure a sostengo del sistema produttivo regionale", presentato dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso. La nuove legge regionale, secondo le intenzioni del presidente della Giunta, "ha l´obiettivo di aprire la Regione Abruzzo alle esigenze delle imprese", ma soprattutto "di avviare quel processo di sburocratizzazione necessario per facilitare l´approccio degli imprenditori nei processi di investimento sul territorio". Un passaggio importante, che il Presidente aveva annunciato nel suo discorso di inizio legislatura come impegno prioritario per agevolare la vita delle imprese, degli operatori economici e dei cittadini. Il processo di semplificazione amministrativa deve portare, secondo D´alfonso, "ricchezza e occupazione naturale approdo di una precisa strategia politica che si è data questo governo regionale" Il Disegno di legge che, assicura D´alfonso, "verrà presentato al più presto possibile" all´esame del Consiglio regionale consta di 11 articoli e si muove su cinque tipologie di intervento: 1) semplificazione del procedimento amministrativo; 2) contratti di localizzazione; 3) riduzione del carico fiscale; 4) accesso al credito e 5) costi energetici. Il primo ambito di intervento, contenuto nell´art. 4, guarda alla riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi, introducendo la figura della Comunicazione unica regionale (Cur), che vuole essere una sorta di "scia allegerita", con l´obiettivo di spostare sulla pubblica amministrazione l´onere della produzione documentale che la legge 241/90 pone in capo alle imprese. La nuova disciplina, di fatto, fornisce la possibilità all´imprenditore di avviare l´attività mediante una semplice Comunicazione unica regionale allo Sportello unico per le attività produttive da produrre sotto forma di dichiarazione sostituiva dell´atto di notorietà. Sarà compito del Suap acquisire la documentazione tramite il fascicolo informatico ed entro 60 giorni le amministrazioni competenti effettuano i controlli. La seconda novità contenuta nel Ddl, i contratti di localizzazione, è regolata dall´art. 5 e prevede che la Regione, per semplificare le procedure, possa promuovere la stipula di contratti di localizzazione tra imprese e pubblica amministrazione con precisi obblighi e diritti reciproci per definire tempi certi, tra cui il numero di posti di lavoro previsti o il ricorso semplificato agli strumenti urbanistici. Il punto sulla riduzione del carico fiscale è contenuto nell´art. 6 del Disegno di legge e prevede una decurtazione delle aliquote Irap di competenza regionale per chi crea nuova occupazione o incrementa il numero di dipendenti. L´articolo 7 disciplina invece l´accesso al credito con azioni da parte della Regione Abruzzo di facilitazione al credito attraverso lo sviluppo di un sistema delle garanzie e del credito. Il Disegno di legge intende agire anche sui costi energetici, prevedendo all´art. 8 l´impegno della Regione Abruzzo ad individuare misure volte a ridurre l´incidenza dei costi energetici delle imprese attraverso una revisione del sistema di produzione, trasporto e distribuzione dell´energia stessa.  
   
   
PROVINCE, LIGURIA: VIA A OSSERVATORIO REGIONALE SU RIORGANIZZAZIONE DELEGHE E TUTELA PERSONALE SIGLATO PROTOCOLLO D´INTESA SU RIORDINO ISTITUZIONALE  
 
Genova, 25 Settembre 2014 - E´ stato siglato nella mattinata di mercoledì 24 settembre nella sede della Regione Liguria di piazza De Ferrari l´intesa sul monitoraggio e la qualificazione delle funzioni e del personale coinvolto nel processo di riordino istituzionale, a seguito della ridefinizione delle funzioni degli Enti locali. All´incontro erano presenti gli assessori regionali alle infrastrutture con delega al riordino amministrativo Raffaella Paita e l´assessore regionale al bilancio Pippo Rossetti accanto ai rappresentanti di Anci, Upi, alle organizzazioni sindacali confederali e di categoria. Obiettivo dell´intesa la costituzione di un tavolo di regia che coinvolga tutti i soggetti partecipanti che si occuperà della riorganizzazione delle deleghe e delle funzioni e della tutela del personale. E parallelamente la costituzione di un osservatorio regionale sul riordino istituzionale che veda il coinvolgimento di tutti gli assessorati sulla base delle tematiche, oltre alle Province, alle città metropolitane e all´Anci. "Si tratta di due ambiti – hanno spiegato gli assessori Paita e Rossetti – che si confronteranno mensilmente per coordinare tutte le fasi e seguire l´attività degli enti interessati, affinché gli eventuali processi di trasferimento avvengano nel rispetto delle norme".  
   
   
SARDEGNA: ENTRATE, PIGLIARU E ASSESSORE BILANCIO OTTIMISTI DOPO L´APERTURA DELLA TRATTATIVA CON IL MINISTERO  
 
Roma, 25 Settembre 2014 - ll presidente della Regione Francesco Pigliaru e l´assessore del bilancio Raffaele Paci hanno aperto a Roma le interlocuzioni al Ministero dell´Economia e delle Finanze sul tema delle riserve erariali. La posizione portata avanti dalla Sardegna è quella di mantenere le riserve e nello stesso tempo chiudere con lo Stato l´annosa vertenza entrate. "Si è trattato di un primo incontro per avviare l´apertura della trattativa", spiega Francesco Pigliaru. "Le nostre richieste sono frutto di una logica responsabile condivisa dal Ministero, facendo salvi i principi generali di tutti. Siamo certi che le nuove regole non si possono applicare alla Sardegna. Abbiamo trovato ascolto e confidiamo di portare sulla nostra posizione, che è quella giusta, anche il Ministro." L´assessore Paci, ricordando che "le riserve non sono previste dallo Statuto della Sardegna e che la vertenza entrate è stata riconosciuta da numerose sentenze della Corte Costituzionale", sottolinea che "questa è la strada giusta per dare alla Sardegna la possibilità di fare serie politiche di bilancio"  
   
   
ENTRATE: LA REGIONE SARDEGNA RITIRERÀ I RICORSI ALLA CONSULTA SOLO SE SARANNO RISPETTATI I DIRITTI DELLA SARDEGNA  
 
 Cagliari, 25 Settembre 2014 - Dopo l’audizione sull’assestamento di bilancio, l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha informato i componenti della Commissione Bilancio del Consiglio regionale dell’apertura della trattativa con il Ministero delle Finanze su riserve erariali ed entrate, due punti che non erano esplicitamente contenuti nell’accordo di luglio su patto di stabilità e pareggio di bilancio. La Regione ha chiesto al Governo di sciogliere questi ultimi nodi: quello delle nuove riserve erariali trattenute dallo Stato con l’ultimo decreto della Ragioneria dello Stato, contraddicendo così lo Statuto autonomo ed alla sentenza della Corte Costituzionale 241 del 2012, e quello della lunga trattativa sulle entrate, non ancora completamente definita. L’assessore Paci ha anche annunciato che, in questa fase della trattativa, “la Regione si riserva di ritirare i ricorsi alla Consulta relativi ai temi già esplicitamente contenuti nell’accordo di luglio”, cioè quelli sul patto di stabilità e sugli accantonamenti. Ma ha affermato con chiarezza che “i ricorsi relativi ai temi ancora aperti, cioè riserve erariali ed entrate, saranno eventualmente ritirati solo dopo la definitiva conclusione positiva anche di questa lunga trattativa con un nuovo accordo che garantisca il pieno rispetto dei diritti della Sardegna”.  
   
   
FVG: PRESIDENTE RIASSEGNA DELEGHE A ASSESSORE TORRENTI  
 
Trieste, 25 settembre 2014 - La presidente della Regione ha firmato ieri un decreto che riassegna all´assessore regionale Gianni Torrenti le deleghe detenute in precedenza, e cioè i Servizi beni culturali, corregionali all´estero, lingue minoritarie, attività ricreative e sportive, volontariato, solidarietà e immigrazione, ad eccezione del Servizio attività culturali, che continuerà a essere trattato dalla Presidenza. La decisione è maturata dopo che nelle ultime settimane sono stati acquisiti documenti, ricostruiti eventi e dopo che, anche alla luce di incontri con l´avvocato difensore, si è consolidata la fiducia che Torrenti potrà dimostrare la propria estraneità rispetto ai fatti che sono oggetto d´inchiesta. E´ stato deciso che il solo Servizio attività culturali della Direzione centrale cultura, sport e solidarietà sarà trattato dalla Presidenza, proprio a seguito degli approfondimenti svolti e in quanto nell´oggetto dell´invito a comparire sono comprese associazioni che proseguono la loro attività e che potrebbero rivolgersi al suddetto servizio. Per tale motivo, è stato ritenuto opportuno che questo servizio resti al di fuori dalle competenze di Torrenti. Assieme all´auspicio che l´autorità giudiziaria possa esperire il suo iter nel minor tempo possibile, e ribadendo la fiducia nella sua azione, è stato reso noto che lo status dell´assessore Torrenti rimarrà tale in assenza di nuovi eventi, quali l´archiviazione o il rinvio a giudizio. Il decreto dà mandato agli uffici di corrispondere, dalla data odierna, le indennità e i rimborsi all´assessore regionale.  
   
   
STATISTICA. L’ANDAMENTO DELLA GIUSTIZIA CIVILE IN VENETO  
 
Venezia, 26 settembre 2014 - Nei primi sei mesi del 2014 in Veneto sono stati oltre 40 mila gli atti depositati telematicamente relativamente ai processi civili, il 240% in più rispetto al semestre precedente. E’ uno dei dati contenuti nell’ultimo numero di “Statistiche Flash”, la pubblicazione periodica curata dalla Sezione Sistema Statistico della Regione, dedicato ai temi della giustizia. Oltre all’analisi delle problematiche generali connesse alla legalità e alla sicurezza, uno degli approfondimenti riguarda la giustizia civile. Dai dati emerge che l´Italia evidenzia forti criticità per i tempi eccessivamente lunghi dei processi: in media ci vogliono circa 500 giorni per arrivare a una decisione di primo grado (contro una media nei Paesi Ocse di 240 giorni) e quasi 8 anni per giungere alla sentenza definitiva in Cassazione. A livello veneto, nel 2012 per una causa civile servono mediamente 336 giorni per una sentenza di primo grado, performance migliore rispetto alla maggior parte degli altri distretti italiani; non così efficiente il secondo grado di giudizio: in caso di ricorso in appello passano altri 1.163 giorni, nel complesso oltre 4 anni, quando nel distretto di Trento basta un anno e mezzo. Anche per la maggiore presenza di imprese, la domanda di giustizia civile è più alta nell´area di Verona (4.048 nuove cause di primo grado per 100.000 abitanti a fronte di una media regionale di 3.473), a Treviso e a Padova. Ciò nonostante, qui si riesce a dare una risposta in tempi mediamente più brevi e a smaltire un maggior numero di pratiche. La performance del sistema giudiziario potrebbe migliorare se si investisse di più in informatizzazione. L´italia nel 2010 riservava all´informatizzazione appena l´1,9% del budget complessivo destinato alla giustizia, percentuale tra le più basse a livello internazionale (media 3,9%). Nell´ultimo periodo, tuttavia, si assiste a un´accelerazione verso il digitale e nei primi 6 mesi del 2014 gli atti depositati telematicamente in Veneto salgono a 40.541, il 240% in più rispetto al semestre precedente (Italia: +76%). Dal 30 giugno per i tribunali ordinari è obbligatorio il ricorso al processo telematico per i nuovi procedimenti.  
   
   
MONTAGNA: SERRACCHIANI, DOMANI AD AMARO INCONTRO SU STATI GENERALI  
 
Trieste, 25 settembre 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, interverrà giovedì 25 settembre (ore 20) ad Amaro ad un incontro propedeutico agli Stati generali della Montagna e, di conseguenza, destinato a raccogliere idee, proposte e suggerimenti dai cosiddetti portatori di interesse. Come già Serracchiani aveva avuto modo di spiegare più volte, "invece di individuare gli interventi sulla montagna come parte delle iniziative più ampie che interessano la regione intera, ora puntiamo a interventi organici con una visione trasversale rispetto ai diversi settori. L´unico modo per impedire alle persone di abbandonare la montagna - ha ribadito la presidente - è garantire i servizi". A questo proposito, va ricordato che sono 114 i milioni di euro a disposizione nei prossimi quattro anni per il rilancio sociale ed economico delle aree montane. Risorse importanti, che derivano dai residui della programmazione economica 2007-13 e dalla programmazione 2014-20, oltre che dalla Regione, da utilizzare attraverso interventi strategici, che saranno messi a punto, a fine autunno, negli Stati generali della Montagna. Sviluppo delle filiere e dei sistemi produttivi, turismo sostenibile, cura e tutela del paesaggio, miglioramento dei servizi le quattro tematiche principali sulle quali si dovranno concentrare gli interventi di sviluppo, con l´innovazione quale filo conduttore, trasversale ai quattro obiettivi. Per questo saranno utilizzate risorse (99 mln euro complessivi) del Piano di sviluppo rurale, del Fondo europeo di Sviluppo regionale e del Fondo sociale europeo che consentiranno di completare una serie azioni già intraprese.  
   
   
AFGHANI A GORIZIA: ATTIVATO PERCORSO VIRTUOSO PER TUTTI  
 
Trieste, 25 settembre 2014 - Sulla vicenda degli afghani attualmente ospitati a Gorizia nella tendopoli di via Brass, è intervenuto l´assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Paolo Panontin, che ha voluto sottolineare come "sia stato fatto ed attivato tutto quanto necessario per garantire le migliori condizioni di sicurezza per gli ospiti e per la cittadinanza". A questo proposito, Panontin ha precisato che risaliva alla seconda metà del mese di agosto l´accampamento precario nell´alveo del fiume Isonzo, sul territorio comunale di Gorizia e Gradisca d´Isonzo, realizzato con materiali di fortuna da 80 richiedenti asilo di origine pakistana e afgana. Oltre a rappresentare un problema di ordine pubblico e igienico-sanitario, l´accampamento costituiva un sicuro pericolo per i migranti, visto il grave rischio idraulico rappresentato dai frequenti fenomeni di piena del fiume. A fronte di questa situazione di pericolo, segnalata il 3 settembre alla Provincia di Gorizia, che ne informava prontamente la Prefettura, l´Azienda Sanitaria e la Regione, richiedendone l´intervento di competenza, il Comune di Gorizia non aveva attivato alcuna misura o intervento di soccorso o assistenza a queste persone. Non occorre ricordare che ai sensi dell´art.7 della Lr64/86, il Comune è, con riguardo al territorio di propria competenza, l´ente di base per la protezione civile e ha la responsabilità primaria d´intervento per garantire l´incolumità delle persone e/o dei beni e dell´ambiente in caso d´emergenza. Il Piano Comunale di Emergenza di Pc di Gorizia individua 10 aree di ricovero scoperte sul suo territorio, sulle quali possono essere realizzate delle tendopoli che, ad esempio nel caso di evento sismico, sono in grado di ospitare alcune centinaia di sfollati. Dal momento che la gestione degli stranieri richiedenti asilo è di competenza del ministero dell´Interno, il prefetto di Gorizia si è attivato per la risoluzione del problema, convocando l´8 settembre un incontro con lo scopo di individuare quanto prima sedi alternative all´insediamento sul fiume, e chiedendo su questo la collaborazione dei Comuni interessati e della Provincia. Lo stesso Prefetto, inoltre, chiedeva al Corpo Forestale Regionale e all´Agenzia del demanio del Friuli Venezia Giulia di procedere con assoluta urgenza allo sgombero delle aree occupate lungo l´Isonzo. Nei giorni immediatamente successivi la Provincia di Gorizia individuava in un´area di sua proprietà, il campo sportivo di via Brass a Gorizia, un sito alternativo dove poter ospitare con i necessari requisiti di sicurezza e igiene le persone ancora accampate nell´alveo dell´Isonzo, tramite la realizzazione di una contenuta struttura campale. Questa risultava l´unica soluzione sul tavolo alla data del 12 settembre, non avendo il Comune di Gorizia individuato alcuna alternativa all´accampamento improvvisato sull´Isonzo, né modalità di assistenza e soccorso da prestare ai richiedenti asilo. Sabato 13 settembre, dopo una riunione operativa di verifica tra la Pcr e la Provincia di Gorizia, sono stati, come da prassi, allertati i coordinatori dei Gruppi Comunali di Pc dei comuni di Gorizia, di Gradisca d´Isonzo, Romans d´Isonzo, Mariano del Friuli e Farra d´Isonzo, chiedendo la loro disponibilità ad allestire il giorno dopo il campo dei richiedenti asilo nel sito di proprietà della Provincia. Nel mentre, l´Assessore regionale alla Pc informava telefonicamente il Sindaco di Gorizia della scelta fatta, senza che lo stesso prefigurasse alcuna soluzione alternativa. Domenica 14 settembre la Pcr, con l´ausilio dei volontari, provvedeva a montare 17 tende, 2 gazebi estensibili 4x4, 101 brandine pieghevoli da campo e 2 gazebi estensibili 6x3, e consegnava il materiale montato alla Provincia di Gorizia, in qualità di coordinatore delle iniziative spontanee di solidarietà a favore dei migranti del territorio. A completamento del campo, mercoledì 17, la Pcr installava un modulo servizi igienici carrellato completo di tubo di scarico per la fogna e di tubo di collegamento per l´acqua. Già dopo due giorni, un certo numero di migranti veniva sistemato in strutture stabili e quindi 3 tende venivano smontate e recuperate dalla Pcr.