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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Settembre 2014
UE: DICHIARAZIONE NEELIE KROES ´SULLE CITTÀ INTELLIGENTI E BANDA LARGA  
 
 Bruxelles, 25 Settembre 2014 - "L´europa deve fare massicci investimenti per assicurare il suo futuro digitale. Tali investimenti sono spesso collegati in modi interessanti e dovrà essere finanziata da una vasta gamma di fonti pubbliche e private. Due delle aree principali di investimento saranno le città intelligenti e di collegamento zone rurali e regionali per reti a banda larga veloci. La Commissione sta quindi utilizzando il suo potere di convocazione di attrarre finanziamenti e l´interesse per questi argomenti, e oggi due esempi sono il seminario " Allineamento investimento regionale per facilitatori digitali per la crescita futura ", organizzato in collaborazione con il Comitato delle Regioni e la Comunità economica europea e Comitato sociale che ha esaminato il potenziale economico e sociale degli investimenti in infrastrutture Ict. E l´altro incontro è stato del gruppo ad alto livello del partenariato europeo per l´innovazione per le Smart Cities e comunità . La partnership unisce le città e le imprese che ora comprende 360 progetti innovativi per il lavoro Smart City e circa 3.000 organizzazioni che lavoreranno insieme sulle sfide comuni, comprese le norme e l´interoperabilità dei sistemi, al fine di ridurre i costi e aumentare i finanziamenti più facilmente. Special guest, architetto e urbanista Rem Koolhaas ha sottolineato il grande potenziale di Smart Cities per l´innovazione, la crescita economica e davvero affrontare questioni sociali. I vantaggi del digitale sono chiari: le città devono essere più sostenibili e produttivi, e le comunità che non sono le città hanno bisogno di essere collegato a loro di essere sostenibile in senso sociale ed economico. E come l´attuale Commissione si prepara a consegna al nuovo team del Presidente Juncker, sappiamo anche che il programma di finanziamento europeo strutturali per il periodo 2014-2020 è appena iniziata con circa 800 miliardi di investimenti per aumentare la competitività e la qualità della vita in Europa, ridurre le disuguaglianze tra regioni e migliorare e sviluppare la nostra infrastruttura. Investimenti digitale deve essere al centro di tale spesa. Gli Stati membri, il Parlamento europeo e la Commissione hanno già convenuto che le priorità di questo programma comprendono le Tic come un fattore di crescita e la riduzione del consumo energetico e delle emissioni di Co2 (dove Ict gioca un ruolo significativo e crescente soprattutto in un contesto Smart City. ) E presidente designato Juncker ha delineato le sue ambizioni per altri 300 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, con la sua proposta di occupazione, crescita e pacchetto di investimenti concentrandosi sulle priorità di investimento in Ict, energia e infrastrutture di trasporto. Accolgo con favore questi approcci, e incoraggio il matrimonio di queste prospettive con le comunità digitali di interesse che sono già organizzando per un futuro intelligente e connesso. Io sono ottimista sul fatto che il denaro sarà trovato a costruire le solide fondamenta di un´Europa digitale universale e che la società europea e l´economia europea otterrà la spinta di cui ha bisogno. "  
   
   
ARIT: LA REGIONE ABRUZZO BANDISCE SELEZIONE PER DG  
 
L’ Aquila, 24 settembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato il bando di selezione pubblica per la nomina del direttore generale dell´Agenzia Regionale per l´Informatica e la Telematica (Arit). Il bando prescrive che la scelta avverrà tra i candidati che dimostrino la sussistenza di requisiti quali documentata qualificazione professionale nella gestione di processi di gestione e di e-government, competenza tecnico-scientifica, comprovata professionalità maturata nel settore informatico e telematico, aver maturato una esperienza ultra quinquennale nel settore della tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Ict). Il bando sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo e sul sito www.Regione.abruzzo.it    
   
   
L’INNOVAZIONE CONDIVISA: IL MODELLO PHYRTUAL INNOVATIONGYM  
 
Roma, 25 settembre 2014 - La Fondazione Mondo Digitale presenta il programma delle attività della Palestra dell’Innovazione con un evento laboratorio aperto a tutti i cittadini. Appuntamento giovedì alle 19, alla Città Educativa di Roma, per capire come funziona la tecnologia condivisa che produce innovazione sociale. Dai laboratori di elettronica per i giovanissimi maker della scuola primaria ai workshop intensivi per imprenditori e manager sul metodo Lego Serious Play: è pronto il “Piano dell’offerta formativa” della Palestra dell’Innovazione, basato sulla metodologia di educazione per la vita, che coniuga conoscenze, competenze e valori e tre dimensioni di apprendimento, lungo l’arco della vita (lifelong), in tutti gli ambiti della vita (lifewide) e a livello profondo, trasformativo (lifedeep). Il programma delle attività della Palestra dell’Innovazione verrà presentato giovedì prossimo, 25 settembre, alle ore 19, con un’esperienza “immersiva” nei diversi ambienti, Fab Lab, Ideation Room, Robotic Center e Activity Space. A fare da guida, dopo il saluto di benvenuto di Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, sarà Alfonso Molina, ideatore della Palestra, professore di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale. Interverrà anche Silvia Invernici, responsabile education Intel Italia. Le esibizioni di robot saranno affidate ai “Campioni del mondo di robotica”, studenti e docenti degli istituti d’istruzione secondaria superiore Galileo Galilei e Democrito di Roma, che a luglio scorso sono tornati vittoriosi dalla Robocup in Brasile. A spiegare la rilevanza della robotica educativa all’interno della Palestra sarà Daniele Nardi, presidente della Robocup Federation e professore ordinario di Intelligenza artificiale alla “Sapienza” Università di Roma. Nel Fab Lab Phyrtual, il primo laboratorio romano di fabbricazione digitale costruito secondo le indicazioni del Mit’s Center for Bits and Atoms, i cittadini potranno scoprire cosa è possibile realizzare con una stampante 3D, una laser cutter, un plotter da taglio, una fresa o un pantografo, con dimostrazioni efficaci, come piccoli laboratori di autoproduzione, prototipazione rapida o bigiotteria. Mentre i più piccoli potranno cimentarsi nella saldatura di circuiti elettronici. Giovani startupper, imprenditori, dirigenti scolastici, docenti, o chiunque voglia sviluppare un’idea o trovare soluzioni originali e condivise a un problema reale, troverà stimolanti le attività dell’Ideation Room, dove si trovano Lego Serious Play, lavagna interattiva Wii Remote, Root Cause Analysis Tools, Business Model Canvas, micro moduli didattici, software e app design challenges. Nell’activity Space, invece, i cittadini potranno mettere alla prova le competenze del 21° secolo, grazie a strumenti efficaci come Zoometool o Toobeez. Realizzata alla Città Educativa di Roma, a via del Quadraro 102 (quartiere Tuscolano),e inaugurata lo scorso marzo, la Palestra dell’Innovazione è un modello strategico per lo sviluppo dell’istruzione, perché è il luogo dove si sperimenta l’educazione per la vita, si pratica l’open innovation e si progetta il cambiamento secondo i principi dell’innovazione sociale per rispondere alle sfide cruciali del 21° secolo, a partire dall’emergenza della disoccupazione giovanile e dal fenomeno dei Neet.  
   
   
IN ABRUZZO INVESTIMENTI INTERNAZIONALI LA CINESE HUAWEI E LA VODAFONE TRA LE AZIENDE INTERESSATE  
 
Chieti, 25 settembre 2014 - "La nostra regione sarà bersaglio di importanti investitori privati internazionali". E´ la notizia data dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, nel corso della riunione con i sindaci della provincia di Chieti alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l´assessore alla Programmazione economica, Silvio Paolucci, ed il consigliere regionale Lucrezio Paolini. Riunione alla quale ha preso parte anche il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis. Sembra, infatti, che Vodafone ma anche una società cinese che fattura 47 miliardi di dollari all´anno, la Huaweii, società di produzione e commercializzazione di apparecchiature di rete e telecomunicazioni a livello globale, sarebbero pronte a fare investimenti in Abruzzo. Huaweii è il più grande fornitore di apparecchiature di telecomunicazioni e di rete in Cina e il più grande fornitore di apparecchiature per gli impianti di telecomunicazioni mobili a livello mondiale impegnata anche come sponsor nel mondo del calcio. ""Ne sapremo di più a breve - ha detto D´alfonso - ma come sistema Abruzzo dobbiamo essere in grado di favorire queste irripetibili occasioni. Non è un caso, infatti, se abbiamo deciso di finanziare la fibra ottica in tutte e quattro le province così come - ha concluso il Presidente - abbiamo destinato 75 milioni di euro del piano di sviluppo rurale alla banda larga nelle zone rurali".  
   
   
RAVENNA - BANDA ULTRA-LARGA, CONTRIBUTI ALLE IMPRESE  
 
Ravenna, 25 settembre 2014 - A partire dal 1° ottobre prossimo la Camera di Commercio di Ravenna aprirà un bando a sostegno delle imprese del territorio provinciale interessate ad attivare servizi di connettività di rete a banda ultra-larga, con l´obiettivo di favorirne la crescita e la competitività sul piano nazionale ed internazionale attraverso l´impiego di servizi Ict tecnologicamente avanzati. Nell´ambito del più ampio progetto sul tema della diffusione della banda larga e ultralarga che l´ente camerale sta portando avanti da un biennio con la collaborazione delle associazioni di categoria del settore produttivo, Uniontrasporti e Unioncamere regionale, la Giunta camerale ha approvato un bando rivolto a tutte le imprese della provincia di Ravenna – in qualsiasi forma giuridica e dimensione costituite – che intendano attivare servizi di connettività a banda ultra-larga con velocità pari ad almeno 30 Mbps in ricezione. Il contributo arriverà ad un massimo di 3.000 Euro a copertura del 50% delle spese per infrastrutture, apparati e massimo prime dodici mensilità di canone riconducibili all´attivazione di servizi di connessione a banda ultra-larga sostenute a partire dal 1 gennaio 2014, con un importo minimo di spesa pari ad euro 1000 (spese ammesse). Questi i criteri di priorità per la definizione della graduatoria delle imprese beneficiarie: a) avere la sede/unità locale per la quale si richiede il contributo ubicata nei Comuni di Riolo Terme, Casola Valsenio e Brisighella; b) rientrare nei parametri Pmi così come definiti nella Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/Ce del 6 maggio 2003; c) data e ora di spedizione della domanda tramite Pec. Le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2014 con le modalità indicate nel bando. Il bando e la relativa documentazione sono disponibili sul sito dell´Ente camerale, www.Ra.camcom.gov.it  nella sezione contributi.  
   
   
ROMA WEB FEST: LA REGIONE INCONTRA QUESTA REALTA’ BELLA E DINAMICA IL FESTIVAL SI TERRÀ DAL 26 AL 28 SETTEMBRE NELLA SPLENDIDA CORNICE DEL MUSEO MAXXI DI ROMA  
 
Roma, 25 settembre 2014 - Oltre 150 web serie, 60 fashion film, 17 anteprime assolute, 10 prodotti pilota, 10 produzioni televisive, spot, video di campagne griffate, ma anche piccoli capolavori firmati da registi indipendenti: è il Roma Web Fest, dal 26 al 28 settembre nella splendida cornice del Museo Maxxi di Roma. Una realtà bella e dinamica. L’incontro tra il festival e la Regione non avviene come una parentesi nel deserto. Non è un caso, infatti, che la prima legge approvata alla Regione in questa legislatura sia quella sull´audiovisivo, con cui è stata rimessa in piedi la Film commission e rifinanziato il fondo regionale per l´audiovisivo. L’agenda digitale e la diffusione della banda larghissima in tutto il Lazio. Sono alcuni degli obiettivi principali della nuova programmazione europea con cui la Regione intende allargare il più possibile la fruizione del web. “Siamo molto indietro ma puntiamo in due o tre anni di portare a termine questa rivoluzione infrastrutturale, per evitare una discriminazione di classe in forma moderna, meno raccontata ma molto più grave, che riguarda la fruizione della rete”- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti.  
   
   
ANCI BASILICATA, NASCE IL PORTALE WEB  
 
 Potenza, 25 settembre 2014 - L’associazione nazionale Comuni italiani della Regione Basilicata - Anci Basilicata, ha pubblicato il proprio portale web Istituzionale www.Ancibasilicata.it  , dove sono già disponibili alcune notizie di utilità per i propri soci e per tutti gli ulteriori soggetti, pubblici o privati, interessati. Il portale web rappresenta l’avvio del progetto Anci basilicata x Expo 2015, approvato dal Consiglio Direttivo dell’Anci Basilicata; Il primo tassello fondamentale per costruire il sistema regionale on-line delle Autonomie Locali. Infatti, l’Anci Basilicata ritiene che la manifestazione Expo 2015 possa offrire numerose opportunità per i Comuni, le imprese ed i giovani della Regione Basilicata, sia in termini di ricadute dirette, sia per avviare progetti strategici regionali. I soggetti che volessero effettuare l’iscrizione, gli amministratori locali, i consiglieri comunali, i dipendenti della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza e di Matera o di altro Ente pubblico regionale, i Gruppi di Azione Locale (Gal), gli Ordini e Collegi professionali, le Associazioni di categoria, di volontariato e cattoliche, le imprese private, possono andare sul home page del sito, area tematica Anci Basilicata x Expo 2015 e seguire le indicazioni.  
   
   
LOMBARDIA: E-COMMERCE STRUMENTO PER CRESCITA  
 
Milano, 25 settembre 2014 - "Regione Lombardia guarda con estremo interesse a questa iniziativa. Un grande ringraziamento a chi ha avuto la tenacia e la determinazione di mettere a disposizione uno strumento estremamente efficace e funzionale per stimolare il rilancio economico e permettere alle aziende lombarde, soprattutto piccole e medie, di mostrare la qualità dei loro prodotti". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo, su delega del presidente Roberto Maroni, alla presentazione di ´Ccigmall´, piattaforma globale di e-commerce B2b con la Cina. E-commerce Ed Export - "L´e-commerce - ha proseguito l´assessore - è il presente e il futuro; le nostre imprese devono conoscere questo strumento e poterlo usare. Bisogna abbattere le barriere culturali che frenano l´uso di questi strumenti". Secondo Melazzini "l´export è un punto prioritario per il rilancio in un momento di crisi come quello attuale, perché dà facilità di accesso a mercati difficilmente raggiungibili e permette l´abbattimento dei costi per la logistica". Importanza Della Cina - "Regione Lombardia - ha detto ancora l´assessore - vuole e deve stare sempre più vicino a tutte le imprese, ma soprattutto alle piccole e medie, in modo che possano far conoscere la loro qualità. La Cina, in particolare, è per noi un partner estremamente importante, con cui abbiamo ottime relazioni. Sviluppare una sinergia con una grade potenza commerciale e industriale come la Cina significa accrescere il benessere economico, che è l´obiettivo da raggiungere".  
   
   
RICERCA: SERRACCHIANI, FVG ESEMPIO EUROPEO PER INNOVAZIONE  
 
Trieste, 25 settembre 2014 - "Le istituzioni scientifiche di eccellenza internazionale di cui il Friuli Venezia Giulia dispone costituiscono una componente essenziale per rafforzare la cooperazione con i Paesi dell´Europa centrale e dei Balcani, per costruire una vera e propria rete della ricerca e dell´innovazione in modo da favorire la riprese e incrementare la competitività". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo ieri a Trieste all´incontro dei ministri della Scienza e della Tecnologia della Cei (Iniziativa Centro Europea), presente il ministro dell´Istruzione Università e Ricerca Stefania Giannini. La presidente, in occasione dell´apertura della riunione, ha voluto in particolare proporre l´esempio del Consorzio Ceric, costituito a Trieste e basato sulle potenzialità del Sincrotrone Elettra e sui Fermi Laboratories, "uno dei pochi Consorzi finanziati dalla Commissione europea - ha sottolineato - e dove sono state investire risorse importanti". Il Consorzio ha già avviato collaborazioni con diversi Paesi aderenti alla Cei. "Ci sono insomma tutte le condizioni - ha concluso la presidente - perché Trieste e il Friuli Venezia Giulia si possano candidare a diventare rappresentanti e biglietto da visita dell´Europa nel campo della ricerca e innovazione tecnologica". Anche il ministro Stefania Giannini ha riconosciuto il ruolo di Trieste e della regione nel campo della scienza. "Trieste - ha detto si pone come un ´hub´ della ricerca internazionale, della scienza ma anche del trasferimento tecnologico. Il Friuli Venezia Giulia, per vocazione e collocazione geopolitica, ha infatti una dimensione transfrontaliera, è un punto di riferimento per attrarre cervelli, giovani ricercatori da tutto il mondo, un´area di crescita del capitale umano".  
   
   
PIEMONTE: DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, APPROVATO IL DDL DI RIORDINO DEL CDA DELL´EDISU  
 
Torino, 25 settembre 2014 - Ieri mattina in sede di commissione legislativa ( Vi Commissione ) il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il Disegno di legge n. 19 sul Diritto allo studio universitario. Si tratta della terza legge approvata su proposta della Giunta regionale di Sergio Chiamparino. " Sono particolarmente soddisfatta dell´approvazione di questo Disegno di legge " - ha dichiarato l´ assessora regionale Monica Cerutti - " perché ci permette di avviare quel processo riformatore che riguarda il diritto allo studio universitario tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: il Consiglio regionale, le associazioni degli studenti e le Università stesse. Rispetto al testo iniziale abbiamo introdotto l´Assemblea degli Studenti che vuole essere un organismo di partecipazione diretta degli stessi ". Lo scopo del disegno di legge era quello di reintrodurre la rappresentanza degli Atenei piemontesi e degli studenti all´interno del Consiglio di Amministrazione dell´Edisu , l´Ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Con la nuova legge regionale il Cda dell´Edisu sarà composto da cinque membri, di cui tre di nomina del Consiglio regionale del Piemonte, da un rappresentante degli Atenei designato congiuntamente dalle università presenti sul territorio piemontese e da uno studente designato dall´Assemblea regionale degli studenti. In un´ottica di semplificazione del sistema di governance del Diritto allo studio universitario si è valutato opportuno non istituire il nuovo Comitato di indirizzo previsto dalla Legge regionale n. 5 del 18 aprile 2014. Le funzioni e le competenze attribuite al Comitato di indirizzo sono state trasferite al Coreco , il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Piemonte, con l´obiettivo di renderlo sempre più partecipe e protagonista delle scelte di indirizzo regionale in materia di diritto allo studio e più in generale del sistema universitario piemontese. È stata inoltre istituita l´ Assemblea regionale degli studenti per il diritto allo studio universitario , quale organo consultivo del Cda dell´Edisu, che sarà composta da sei rappresentanti degli studenti dell´Università di Torino; tre del Politecnico di Torino; due dell´Università degli Studi del Piemonte Orientale; uno degli istituti equipollenti; uno degli studenti fruitori del servizio abitativo nelle Residenze Universitarie. Rappresentanti che verranno nominati con decreto del Presidente della Giunta regionale sulla base delle designazioni espresse dagli studenti e che verranno sostituiti contestualmente al rinnovo delle rappresentanze studentesche negli organi di governo di ciascun Ateneo o istituto equipollente. "Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro svolto non solo dagli uffici dell´assessorato regionale, ma anche grazie ai gruppi consiliari di maggioranza e opposizione, alle associazioni studentesche e alle Università che hanno collaborato alla stesura e alla modifica del testo del Disegno di legge " - ha dichiarato l´ assessora al Diritto allo studio universitario della Regione Piemonte Monica Cerutti.  
   
   
TESTI SCOLASTICI GRATUITI O SEMIGRATUITI A 15.000 STUDENTI.LA REGIONE MARCHE METTE A DISPOSIZIONE OLTRE DUE MILIONI DI EURO  
 
 Ancona, 25 settembre 2014 - Saranno più di 15 mila gli studenti marchigiani della scuola secondaria di primo e secondo grado che potranno usufruire dei benefici per la fornitura gratuita o semi-gratuita dei testi scolastici. La Regione Marche, infatti, proseguendo su un percorso già avviato da tempo di sostegno alle famiglie e all’esercizio del diritto allo studio, ha stanziato 2 milioni di euro per l’anno scolastico 2014/15 in favore dei Comuni. Gli enti locali provvederanno poi a loro volta ad assegnare i contributi destinati alle famiglie in condizioni economiche disagiate. Vale a dire quelle che, secondo l’indicatore Isee, hanno un reddito non superiore a 10.632,94 euro. ´Questo tipo di agevolazioni economiche - ha commentato l´assessore regionale all’Istruzione, Marco Luchetti- sono finalizzate a consentire l´inserimento ottimale dei giovani nel sistema scolastico e a rimuovere gli ostacoli che limitano il pieno esercizio del diritto allo studio. Il provvedimento che interesserà circa 15 mila studenti italiani e stranieri conferma nel numero l´importanza del ruolo dell´ente pubblico nell´accompagnare il percorso formativo dei giovani e nel ridurre il fenomeno della dispersione scolastica´. Il contributo sarà liquidato in misura differenziata a seconda che si tratti di studente di scuola secondaria di primo grado, dei primi due anni della scuola secondaria superiore o degli anni successivi della scuola superiore. Le domande vanno presentate ai Comuni di residenza secondo i termini stabiliti dagli avvisi comunali. Comunque non oltre il 16 ottobre, data stabilita dalla Regione per la raccolta degli elenchi dei beneficiari.  
   
   
IL RISPARMIO ENERGETICO COMINCIA DA SCUOLA AL VIA LA IV EDIZIONE DEL PROGETTO REGIONALE DI EDUCAZIONE DEI GIOVANI AL RISPETTO DELL´AMBIENTE E ALLA LOTTA CONTRO GLI SPRECHI  
 
Torino, 25 Settembre 2014 - Sono circa 2.000 gli studenti piemontesi che quest’anno partecipano alla 4^ edizione del progetto “Il risparmio energetico comincia da scuola”, promosso dalla Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro della Regione Piemonte e organizzato da Pracatinat s.C.p.a. Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione ambientale rivolte al mondo scolastico. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio dell’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Il progetto, nell´a.S. 2014/2015 prosegue nelle classi quinte della Scuola primaria e studenti della Scuola secondaria di primo grado degli Istituti comprensivi di Biella, Novara, Torino e Vercelli che hanno già partecipato alle precedenti edizioni. E´ previsto inoltre un ampliamento con il coinvolgimento di un Istituto comprensivo per ognuno dei Comuni di Cuneo, Bra e Pinerolo, ed una fase aperta a tutte le classi 5^ della scuole elementari e alle scuole medie piemontesi, attraverso un concorso che sarà proposto sulla pagina Facebook del progetto. Novità della 4^ edizione è la piattaforma web www.Risparmioenergeticoascuola.it che consente l’accesso, libero a tutti i docenti o studenti interessati, alle videolezioni, presentazioni e pubblicazioni prodotte nell’ambito del progetto, e in particolare ai seminari scientifici realizzati da Enea sui temi di più grande attualità. Anche quest’anno sono previste lezioni frontali che spiegano i principi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, non solo come necessità di un corretto stile di vita ma anche come futura opportunità professionale per gli studenti. Lezioni dietro i banchi dunque, ma anche intrattenimento educativo con lo spettacolo teatrale “Game over”, in cui il giovane protagonista fa i conti con un misterioso uomo del futuro che mostra il degrado ormai irrecuperabile del pianeta, a causa dei comportamenti sbagliati dell’Umanità. Dopo aver scoperto l’esistenza di elettrodomestici “energivori” e aver capito cosa può fare ognuno di noi per combattere gli sprechi energetici (dalla sostituzione dei vecchi impianti alle nuove tecniche di bioedilizia), i ragazzi passeranno dalla teoria alla pratica grazie al “sistema Scatol8”, un dispositivo in grado di misurare lo spreco energetico di un luogo, come ad esempio la scuola. Dall’avvio del progetto sono già stati coinvolti 6.400 studenti delle scuole elementari e medie della Regione Piemonte, a tutti i partecipanti è stato distribuito l’opuscolo dal titolo "La Casa Attiva – abitare un futuro economicamente sostenibile in armonia con l’ambiente” che da novembre sarà disponibile in versione eBook sulla piattaforma www.Risparmioenergeticoascuola.it Nel mese di maggio 2015 in occasione della 7^ edizione di Cherasco Ecofutura, Expo dedicata alle fonti di energia rinnovabile ed alla mobilità sostenibile, si svolgerà una giornata dedicata al risparmio energetico, con la presentazione delle esperienze svolte dagli studenti nell’ambito del progetto regionale “Il risparmio energetico comincia da scuola”. “La razionalizzazione dell´uso dell´energia e delle risorse - dichiara l’assessore all’istruzione e alla Formazione professionale Gianna Pentenero - rappresenta certamente uno degli obiettivi più impegnativi dei prossimi anni. Per questo motivo la Regione Piemonte ha rinnovato il suo impegno nel creare azioni educative capillari e integrate rivolte ai ragazzi, con l’obiettivo di assegnare all’azione conoscitiva il ruolo di far emergere orientamenti innovativi e, quindi, scelte più appropriate. Si tratta di argomenti con cui confrontarsi quotidianamente e intorno ai quali, nonostante si avverta una sensibilità nuova, siamo ancora lontani da cambiamenti concreti. La sostenibilità di domani è nelle mani delle giovani generazioni che già a scuola possono imparare a rispettare e salvaguardare l’ambiente adottando comportamenti individuali che possano modificare i comportamenti collettivi”. “Pracatinat - ha dichiarato Marina Bertiglia, presidente della Società Consortile per Azioni Pracatinat - grazie a questo progetto, consolida la sua attività dedicata ai temi green, dedicando agli studenti dei diversi gradi scolastici attività che vanno dal risparmio energetico all´alternanza scuola lavoro, alla partecipazione a percorsi Its. Siamo infatti convinti che soltanto attraverso un´azione coerente, costruita con i partner istituzionali, ma anche con il privato, sia possibile implementare percorsi interdisciplinari, motivanti per i ragazzi e per i docenti su argomenti che coinvolgono non soltanto la vita di tutti i giorni ma soprattutto il futuro di tutti. Per noi la sostenibilità non è soltanto un obiettivo europeo, ma soprattutto una sfida quotidiana alla quale tendere sotto il profilo formativo”.  
   
   
BOLZANO: VISITE DIDATTICHE AI GIARDINI DI CASTEL TRAUTTMANSDORFF PER LE SCOLARESCHE  
 
 Bolzano, 25 settembre 2014 - Nei mesi di settembre ed ottobre i Giardini di Castel Trauttmansdorff danno di nuovo il benvenuto a classi scolastiche con visite didattiche alla scoperta dei Giardini e della sessualità delle piante. Nella stagione 2014, fino al 15 novembre, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff prosegue la mostra temporanea "Amore in Fiore - L´eros nel Mondo Vegetale" nell´ambito della quale viene dedicata una particolare attenzione alle visite didattiche rivolte alle classi ed alla formazione degli insegnanti. Ogni stagione i Giardini di Castel Trauttmansdorff ospitano circa 80 classi scolastiche e più di 2000 scolari con visite guidate particolari. Le visite guidate speciali per classi scolastiche sono incentrate su temi riguardanti la botanica, con esperimenti e attività di bricolage, sia all´interno dei Giardini che nelle sale che ospitano la mostra temporanea. Da poco tempo è disponibile anche la prenotazione online delle azioni didattiche attraverso il sito web dei Giardini, che viene usato in maniera attiva e ripetuta anche per ottenere informazioni sulle date disponibili per le visite guidate. Il programma didattico si rivolge a tutti gli scolari a partire dalla quarta classe elementare e viene adattato alle diverse fasce d´età.Parallelamente alle visite guidate didattiche hanno luogo formazioni del personale insegnante, che introducono i contenuti botanici nelle lezioni. La prima formazione ha già avuto luogo, e seguiranno due ulteriori appuntamenti il 15 e il 17 ottobre alle ore 14,30 nei Giardini di Castel Trauttmansdorff. Per le prenotazioni è possibile rivolgersi al gruppo di lavoro degli insegnanti delle scuole medie, superiori e professionali dell´Alto Adige (Asm). La nuova stagione dei Giardini 2015 porrà al centro un nuovo tema: le piante esotiche nella nuova Serra dei Giardini. Sotto il motto "Cacao, vaniglia & Co." verranno inoltre organizzate spedizioni virtuali nei Tropici.  
   
   
PRATO, 7 MUSEI IN BUS GRATUITO PER LE SCUOLE DI TOSCANA  
 
Firenze, 25 settembre 2014 – Esempio non comune di collaborazione tra istituzioni culturali, sette eterogenei musei di Prato e della sua provincia si sono uniti in rete e per il secondo anno consecutivo lanciano insieme Ti porto al museo (in bus), un progetto dedicato a tutte le scuole toscane (e non solo), terzo nella speciale classifica della qualità tra i molti accolti e sostenuti dalla Regione. L’innovativa iniziativa che, come noto, consiste nell’offerta alle scuole di trasportare gratuitamente gli studenti ai musei in questione, è stata implementata e presentata oggi a Firenze dall’Assessore alla Cultura della Regione Toscana Sara Nocentini e, in veste di coordinatore, dal Presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri con la partecipazione dei direttori e responsabili. Ed ecco i magnifici 7: Museo di Scienze Planetarie di Prato città (direttore Marco Morelli), Centro di Scienze Naturali di Galceti (David Fastelli), Museo della Deportazione e Resistenza in località Figline (Camilla Brunelli), Museo Ardengo Soffici e del ‘900 italiano a Poggio a Caiano (Luigi Corsetti), Museo Archeologico di Artimino (Maria Chiara Bettini), Museo della Badia di Vaiano (Adriano Rigoli), Mumat-museo delle Macchine Tessili di Vernio (Irene Balzani). Ognuno ospita eminenti collezioni o rappresenta momenti essenziali della storia del territorio e del Paese. Il Museo di Scienze Planetarie espone, ad esempio, la più vasta raccolta italiana di meteoriti. Quello di Artimino conserva straordinari reperti di insediamenti etruschi. Poggio a Caiano, dove Soffici visse per decenni, presenta 50 dei suoi dipinti più significativi. Il Centro di Scienze Naturali, che ha appena inaugurato un nuovo rettilario, è un’oasi naturalistica di valore scientifico. Il Museo della Badia rievoca i secoli dell’insediamento benedettino. Mumat e Museo della Deportazione e Resistenza incarnano l’uno l’economia degli stracci che ha fatto la fortuna di Prato, l’altro la memoria degli eventi tragici del nazifascismo e dei lager. Ti porto al museo (in bus) 2014/2015 muove dal grande successo della prima edizione e lascia prevedere successi maggiori. Lo scorso anno hanno partecipato oltre 8500 tra studenti e insegnanti delle province di Prato, Firenze e Pistoia, per un totale di 310 classi e di 420 viaggi in bus di andata e ritorno alle scuole. Ne hanno beneficiato sia i musei, molti dei quali hanno registrato sensibili incrementi di ingressi, sia la scuola. Le visite hanno infatti prodotto approfondimenti in classe, elaborati, poster e filmati che sono stati poi esposti in mostra nella sede della Provincia. Stavolta il raggio del progetto si allarga a tutte le scuole della Toscana e, con modalità diverse, alle associazioni, agli studenti delle università straniere con sede a Firenze e perfino, compatibilmente con il budget, alle scuole delle regioni confinanti. I dettagli del regolamento e i riferimenti per le iscrizioni si trovano sul sito http://prato.Tiportoalmuseo.it  appena inaugurato. Ma, in sintesi, funziona così. Con i bus della Cap (Cooperativa Autotrasporti Pratese), gli studenti della provincia di Prato e di alcuni comuni limitrofi delle province di Firenze e Pistoia viaggeranno gratis dalla scuola al museo prescelto e ritorno. Tutti gli altri saranno prelevati e ricondotti gratuitamente alla stazione ferroviaria di Prato, dove dovranno arrivare con mezzi propri. Ti porto al museo (in bus) è un progetto tre volte rilevante, hanno ricordato l’Assessore Nocentini e il Presidente Gestri: 1) produce virtuose sinergie tra istituzioni da sempre in crisi di risorse e le abitua a lavorare insieme; 2) promuove e valorizza la provincia e gli stessi musei; 3) viene incontro alle esigenze della scuola alle prese con dolorose revisioni della spesa. I sette Musei: Museo Di Scienze Planetarie www.Museoscienzeplanetarie.eu  Via Galcianese 20/H - 59100 Prato, Tel. 0574.44771 - Fax 0574.447725, info@museoscienzeplanetarie.Eu  E’ un viaggio nel tempo e nello spazio dall’origine dell’Universo alla nascita ed evoluzione del nostro Sistema Solare e della Terra. Il Museo espone la maggiore collezione italiana di meteoriti (la più grande può essere toccata dagli studenti), oltre a un’importante raccolta di minerali. Alla visita è possibile abbinare attività di laboratorio sui temi delle scienze planetarie e geologiche. Visite e laboratori sono diversificati e predisposti per tutti i livelli scolastici. Centro Di Scienze Naturali www.Csn.prato.it  Via di Galceti 74 - 59100 Prato, Tel. 0574.460503 - Fax 0574.1741202, edu@csn.Prato.it  Il Centro si trova nel cuore dell’Area protetta del Monteferrato. Ne fanno parte un Museo che ospita raccolte di tutte le branche delle Scienze Naturali, un Insectario e un Rettilario (con specie esotiche e autoctone), oltre a un Parco ambientale di 16 ettari dov’è possibile osservare animali selvatici, domestici ed esotici e dove si trova anche un nascente Orto botanico. Il Centro organizza numerose attività scientifiche, didattiche e di educazione ambientale che, attraverso visite guidate e laboratori, spaziano dalla geologia e mineralogia alla botanica, dall’archeologia alla paleontologia, dall’astronomia alla zoologia. Museo Della Deportazione E Resistenza www.Museodelladeportazione.it  Via di Cantagallo 250 - 59100 Prato (loc. Figline), Tel. & Fax 0574.461655, info@museodelladeportazione.It  È una delle poche strutture in Italia dedicate a quanti persero la vita nei campi di concentramento e di sterminio nazisti e nelle lotte di resistenza al nazifascismo. Il Museo fornisce elementi di conoscenza sul sistema concentrazionario nazista e sulla deportazione di ebrei e ‘politici’ dall’Italia e dalla Toscana, con un percorso concepito come viaggio simbolico in un lager, analogo all’odissea di sofferenza e di morte di milioni di deportati da tutta l’Europa, vittime del progetto nazista di sfruttamento e annientamento di interi popoli attuato durante il secondo conflitto mondiale. Il Museo offre visite guidate, proiezioni di film e documentari, laboratori didattici. La visita non è adatta per le scuole materne e primarie. Museo Archeologico Di Artimino ‘F. Nicosia’ www.Parcoarcheologicocarmignano.it  Piazza San Carlo 3, Artimino, Carmignano (Po), Tel. & Fax 055.8718124, parcoarcheologico@comune.Carmignano.po.it  Armi, avori, sculture funerarie, incensieri, vasellame, vetri, ceramiche, bronzi. Con un’esposizione affascinante e spettacolare il Museo illustra la storia del centro etrusco di Artimino e del suo territorio, l’alto livello economico e culturale raggiunto da quella popolazione e l’inserimento dell’area in un circuito di scambio a vasto raggio. Due i livelli dell’allestimento: al piano superiore ‘il mondo dei vivi’ con reperti di vita quotidiana; sotto ‘il mondo dei morti’ con le straordinarie testimonianze restituite dalle necropoli di Artimino e Comeana. Visite guidate e vasta scelta di laboratori didattici per tutti i livelli scolastici. Museo Soffici E Del ‘900 Italiano www.Museoardengosoffici.it  Scuderie Medicee - Via Lorenzo il Magnifico 9 - 59016 Poggio a Caiano (Po) Tel. 055.8701287/0/1 - Fax. 055 8796944, info@museoardengosoffici.It  Ardengo Soffici (Reggello 1879 – Vittoria Apuana 1964) visse a Poggio a Caiano dal 1907 fin quasi alla morte. Il Museo che la città ha eretto in suo nome ospita 50 importanti opere che ne documentano l’arco creativo dagli inizi del secolo agli anni Sessanta e ne ricordano il contributo stilistico tanto più significativo per il forte radicamento nel territorio. La pinacoteca è supportata da un Centro studi che valorizza l’estetica di questo artista-intellettuale dal carattere europeo, portatore di una filosofia in cui arte e vita si completano e si ritrovano nelle varie fasi della storia con alcune costanti: realismo sintetico, schiettezza espressiva, sensibilità umanistica, bellezza suggerita dalla natura e ‘tradizione nella modernità’. Il Museo svolge attività didattica ed educativa sui fenomeni culturali e artistici del ‘900 italiano. Museo Della Badia www.Comune.vaiano.po.it  - www.Casedellamemoria.it  Piazza Agnolo Firenzuola 1 - 59021 Vaiano (Po), Tel. 328.6938733 e-mail: info@casedellamemoria.It  - adriano.Rigoli@gmail.com  Dedicato all’umanista Agnolo Firenzuola (dal 1538 al 1543 fu abate di questo antico monastero benedettino – vallombrosano), il Museo della Badia di Vaiano espone reperti archeologici e oggetti d’arte sacra che illustrano la vita dei monaci e la storia del territorio dall’antichità all’Età Moderna. L’allestimento è concentrato nell’appartamento dell’abate e nel refettorio monastico, ma il percorso museale comprende anche gli altri ambienti del monastero: la chiesa romanica, la torre campanaria del Xii-xiii e il chiostro rinascimentale dovuto al mecenatismo di Carlo e Giovanni de’ Medici (poi Papa Leone X). Dopo i recenti scavi e restauri è possibile visitare anche l’antica cucina e i sotterranei, i resti della gualchiera del Xiii secolo con le vasche per tingere le stoffe, i resti della fornace per fondere metalli, le tombe longobarde e le vestigia del villaggio altomedievale precedente l’insediamento monastico. Mumat - Museo Delle Macchine Tessili www.Museomumat.it  Via della Posta Vecchia - 59024, Vernio (Po), Tel. 0574.931036 – Fax 0574.931052, edu@museomumat.It  La storia industriale ed economica di Prato, le fortune e le fatiche di generazioni di audaci imprenditori e di tenaci lavoratori trovano epica sintesi nel Museo delle Macchine Tessili (Mumat), che Vernio ha realizzato sulle sponde del Bisenzio nei grandi spazi dell’ex fabbrica Meucci. È’ un luogo magico e misterioso insieme, dove si respira l’atmosfera dei vecchi opifici e dove le macchine - filande, carde, telai – esposte in filiera con un’antica turbina, offrono un avvincente racconto sul riciclo degli stracci, la complessa lavorazione capace di trasformare i rifiuti del mondo in tessuti pregiati. E’ la storia di una vallata e di una provincia, che visite guidate e laboratori consentono di approfondire attraverso la sperimentazione e l’apertura ai temi più vari, arte, letteratura, economia, tecnologia.  
   
   
UMBRIA, TRASPORTO SCOLASTICO: ANCORA A DISPOSIZIONE CIRCA 115 MILA EURO PER CONTRIBUTI, PARTICOLARE ATTENZIONE PER STUDENTI DISABILI  
 
 Perugia, 25 settembre 2014 – Sono stati riaperti nei Comuni umbri che hanno ancora a disposizione risorse, i termini di presentazione delle domande per l´attribuzione di contributi per i servizi di trasporto a favore degli studenti che, lo scorso anno, hanno frequentato le scuole di primo e secondo grado: a comunicarlo è la vicepresidente della Regione Umbria con delega all´Istruzione, Carla Casciari, precisando che "entro il 7 novembre, sarà possibile presentare domanda di contributo solo ai Comuni che, pur avendo risposto a tutte le richieste arrivate in seguito all´avviso pubblicato con la stessa finalità lo scorso maggio, hanno ancora disponibilità di risorse residue". "All´emanazione di avvisi pubblici per la presentazione delle domande di contributo, hanno provveduto quindi i Comuni che, per l´anno 2013/2014, hanno ricevuto un numero di richieste inferiori alle risorse finanziare a disposizione. Complessivamente saranno ridistribuiti 114 mila 587 euro - ha spiegato la vicepresidente – Anche in questo caso i nuovi avvisi riserveranno particolare attenzione alle domande che saranno presentate a favore di studenti con disabilità per usufruire dei servizi di trasporto urbano ed extraurbano". "La Regione intende ridistribuire le risorse residue sempre allo scopo di implementare l´offerta di quei servizi che permettono un miglior accesso ai corsi scolastici – ha spiegato l´assessore Casciari – Il presupposto è che i ragazzi che frequentano le scuole umbre possano conseguire un pieno successo formativo. In questo contesto una grande attenzione è dedicata agli studenti con disabilità anche per favorirne l´inclusione sociale". Per la vicepresidente "il contributo per il trasporto scolastico, insieme a quello per l´abbattimento delle rette per la frequenza dell´asilo nido e per il costo dei libri di testo, rappresentano iniziative che, si spera, possano, in questo momento di fragilità economica e vulnerabilità delle famiglie, dare una boccata di ossigeno alle famiglie. A prescindere da ciò, va precisato comunque – ha riferito - che, per la Regione Umbria, il potenziamento dei servizi finalizzati a incrementare la qualità del sistema di istruzione, costituisce un irrinunciabile investimento per un´istruzione di qualità garantita anche tramite un accesso agevolato ai servizi scolastici". Possono richiedere il beneficio - individuato in un importo massimo di 100 euro - tutti gli alunni residenti in Umbria delle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.s.e.e.) della famiglia di appartenenza sia inferiore o uguale a 10 mila 632 euro, con riferimento alla dichiarazione dei redditi 2013. Nell´erogazione dei contributi e per la formazione delle graduatorie, i Comuni terranno conto prioritariamente delle condizioni economiche degli studenti e della distanza dalla sede scolastica, a parità delle altre condizioni si applica la priorità alle domande che saranno presentate da studenti con disabilità grave per servizi di trasporto urbano ed extraurbano finalizzato al raggiungimento della sede scolastica. L´elenco completo dei Comuni verrà pubblicato sul sito istituzionale della Regione Umbria nella sezione istruzione, area bandi e contributi.  
   
   
ROSSI A RENZI: "RIVEDIAMO LE MISURE IN CASO DI CALAMITÀ"  
 
Firenze 25 settembre 2014 - Valutare tutte le misure che le istituzioni mettono in campo in caso di calamità, per evitare incertezza e diversità di trattamento nei singoli casi: è questo in sintesi il contenuto della lettera che il presidente della Regione Enrico Rossi ha inviato ieri al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nel suo messaggio Rossi auspica che il governo approvi la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale avanzata dalla Toscana per l´evento meteorologico assolutamente eccezionale che ha colpito nei giorni scorsi Firenze e il suo territorio (la dichiarazione di emergenza regionale è stata già approvata il 22 settembre) ed avanza alcune proposte di carattere più generale. "L´evento del 19 e 20 settembre - scrive Rossi - ripropone con urgenza la necessità di valutare le misure che le istituzioni sono in grado di attivare a seguito di un evento calamitoso, sia per ripristinare gli edifici o infrastrutture pubbliche, sia per dare una risposta alla collettività colpita dall´evento. Gli attuali strumenti normativi non consentono infatti se non interventi minimali e necessitano pertanto di un adeguamento reso ancora più urgente dall´attuale contesto economico-finanziario che grava su cittadini ed amministrazioni. Sulla base delle esperienze che come Toscana abbiamo già avuto modo di sperimentare in contesti emergenziali pregressi, sottopongo ad una tua valutazione alcune proposte che consentirebbero, ove inserite nel contesto normativo attuale, di migliorare la complessiva risposta del "sistema di protezione civile" così valido ed apprezzato durante la fase del soccorso, ma sicuramente non del tutto soddisfacente nelle successive fasi di ricostruzione e ripristino". "In primo luogo sottopongo alla tua attenzione la situazione creatasi a seguito delle modifiche da ultimo apportate alla legge di protezione civile (L. 225/1992). L´attuale quadro normativo assegna al commissario delegato, nominato a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, il compito di effettuare la ricognizione del fabbisogno per il patrimonio pubblico, privato e delle attività produttive (escluse quelle agricole): tale fabbisogno viene trasmesso al Dipartimento Protezione Civile; eventuali risorse per il ripristino del patrimonio pubblico e privato, - al di fuori di quelle assai limitate finalizzate a coprire le prime spese di soccorso e di somma urgenza, che vengono stanziate a seguito della deliberazione dello stato di emergenza - possono essere assegnate solo con specifica legge statale successiva alla ricognizione del commissario. Per queste attività quindi, il commissario può finanziare interventi solo in un secondo momento rispetto al verificarsi dell´emergenza, sulla base di apposita legge e con l´assegnazione di specifiche ulteriori risorse". "Tale quadro normativo evidenzia alcune carenze importanti: 1) il ripristino delle strutture/infrastrutture pubbliche danneggiate; 2) il sostegno ai cittadini per i danni subiti a seguito dell´evento. Per quanto riguarda il primo aspetto, si tratterebbe di ampliare l´ambito di operatività del commissario delegato, accompagnandolo da un adeguato stanziamento finanziario per la realizzazione degli interventi di ripristino del patrimonio pubblico (edifici e infrastrutture). A tal fine sarebbe necessaria la creazione di un fondo dedicato nel bilancio statale, con una disponibilità che viene determinata di anno in anno. Per quanto riguarda invece i privati e le attività produttive, occorre fare una valutazione più ampia. Il sistema attuale di ricognizione del fabbisogno e di eventuale successiva assegnazione di risorse, ha una prima criticità evidente: la realizzazione estremamente dilatata nel tempo. Ciò ovviamente impedisce di concretizzare un intervento a sostegno del privato o dell´impresa che sia di effettiva utilità per il danneggiato, che si vede costretto ad attivarsi autonomamente per ripristinare il danno alla propria abitazione o impresa, senza avere certezze sui tempi e le modalità del contributo statale". "La seconda criticità è conseguenza diretta del meccanismo stesso della contribuzione di protezione civile: i contributi sono erogabili solo su rendicontazione delle spese sostenute e questo costringe il privato ad anticipare in proprio. Ciò finisce per scoraggiare i cittadini più danneggiati, che sono di solito anche i meno abbienti, impedendo loro di poter usufruire di un contributo soltanto per mancanza di capacità di spesa. La terza e non meno importante criticità è data proprio dalla già accennata ipoteticità del contributo: a fronte della ricognizione del fabbisogno come effettuata dal Commissario delegato, non ci sono certezze sulla successiva assegnazione di risorse per attivare le procedure di contributo". "Sulla base di questi elementi, oltre che del mutato quadro delle risorse pubbliche disponibili, sarebbe certamente più efficace per il cittadino un meccanismo predefinito e certo negli importi e nei tempi, quale quello che potrebbe essere realizzato mediante la sottoscrizione di polizze assicurative obbligatorie per coloro che hanno l´abitazione o l´impresa in una zona ad elevato rischio, drogeologico o sismico. Argomento questo già dibattuto in passato e poi accantonato. Per agevolare il cittadino che deve affrontare la spesa della copertura assicurativa obbligatoria dovrebbe essere prevista la deducibilità/detraibilità a livello fiscale in percentuali diversificate a seconda del livello di rischio del territorio di residenza, in modo da coinvolgere anche coloro che non hanno l´abitazione o l´impresa in una zona a rischio". "In ultimo pongo alla tua attenzione una considerazione di carattere generale, legata all´incidenza delle risorse occorrenti per gli interventi a seguito di calamità naturali rispetto ai limiti derivanti dal Patto di Stabilità. Ove si accettasse una più ampia idea di intervento di protezione civile, comprendente non solo il soccorso e la somma urgenza, ma anche il ripristino e la mitigazione del rischio, occorrerebbe modificare l´attuale normativa in materia di Patto di stabilità per poter impiegare nel modo migliore le risorse assegnate e garantirne l´immediata spendibilità. In sintesi, tutte le risorse, e non solo quelle statali, dovrebbero essere oggetto di esclusione dal Patto sia per gli enti locali che per le regioni. Solo in tal modo - conclude il presidente Rossi - si potrebbe assicurare una maggiore capacità di spesa da parte degli enti regionali e locali così da garantire che i fondi assegnati siano effettivamente spesi nei programmi di ripristino infrastrutturale e di difesa del suolo".  
   
   
FORUM REGIONALE PAESAGGIO: VENERDÌ 26 IL QUARTO EVENTO, ALL´ABBAZIA DI MONTELABATE, SULLE ABBAZIE BENEDETTINE IN UMBRIA  
 
Perugia, 25 settembre 2014 – Sarà il monachesimo benedettino in Umbria nel rapporto con il territorio circostante le abbazie il tema al centro del seminario con cui, venerdì 26 settembre, proseguono gli eventi del Forum regionale Paesaggio Geografia 2014, al quarto appuntamento. "Alle radici del paesaggio umbro: le abbazie benedettine" è il titolo dell´iniziativa che, organizzata dalla Regione Umbria e dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica, si svolgerà nell´Abbazia di Montelabate, in località Ramazzano (Perugia) a partire dalle ore 9. Particolare attenzione verrà prestata all´influenza che ebbero gli insediamenti monastici operosi dei benedettini nella formazione del paesaggio agrario della attuale Umbria, ma anche nella definizione degli attuali confini della regione. Nel corso del seminario, sarà illustrato il censimento regionale delle abbazie e dei principali siti benedettini, curato dalla Regione Umbria e dal Centro Storico Benedettino Italiano e raccolto in una pubblicazione. Dopo il canto gregoriano "Ave Generosa" (Ildegarda di Bingen) cantato da Maria Claudia Sguilla, i lavori saranno introdotti dall´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti; dall´amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica, Alberto Naticchioni; da Padre Giustino Farnedi, abate dell´Abbazia di San Pietro a Perugia e vicedirettore del Centro Storico Benedettino Italiano; dal direttore generale della Fondazione "G. Gaslini", Luigi Lagomarsino. Con il coordinamento di Diego Zurli, coordinatore dell´Ambito regionale Territorio, seguiranno gli interventi programmati: "Perché un censimento delle abbazie benedettine in Umbria. Il paesaggio dell´Umbria ed i suoi archetipi, Abbazie e territorio" a cura di Ambra Ciarapica, Servizio Paesaggio, Territorio, Geografia della Regione Umbria; "Origine e sviluppo delle ricerche per il Monasticon Umbriae", di mons. Mario Sensi; "Il contributo delle abbazie benedettine allo sviluppo dell´economia e della rilevazione contabile", di Alessandro Montrone, Università degli Studi di Perugia. Padre Cassian Folsom, Priore del Monastero di San Benedetto a Norcia, approfondirà il ruolo dei monasteri benedettini nella nascita della cultura europea. Dopo l´intervento di Paolo Camerieri, Regione Umbria, che si soffermerà sul tema "Cogliere il senso dei tempi, gli Anici e l´Umbria greco-gotica del Vi secolo", sarà fatto il punto sulle esperienze del Fai - Fondo Ambiente Italiano nel "Valorizzare il patrimonio storico-artistico delle abbazie", a cura di Nives Maria Tei Coaccioli, presidente regionale Fai Umbria. Sarà poi presentato il volume curato dal Centro Storico Benedettino Italiano e dalla Regione Umbria "Le abbazie benedettine in Umbria": ne parleranno Padre Giustino Farnedi e Nadia Togni, dell´Università di Ginevra, che analizzeranno rispettivamente "Le abbazie benedettine in Umbria. Il piano dell´opera" e "Le abbazie benedettine in Umbria. Catalogazione e ricerca storica". Nel pomeriggio, per i partecipanti al seminario, sarà possibile effettuare una visita guidata dell´Abbazia di Montelabate ed ascoltare il Coro "Concentus vocalis" di Cannara che proporrà una rassegna di canti sacri, "Da Benedetto a Francesco". Il seminario del Forum Paesaggio Geografia 2014 è rivolto a rappresentanti di amministrazioni pubbliche, Università, scuole, Ordini professionali, mondo dell´associazionismo, cittadini.  
   
   
A TRENTO LA 5° WATER CONFERENCE DELLA CONVENZIONE DELLE ALPI  
 
Trento, 25 settembre 2014 - La quinta Water Conference, che si terrà domani 25 e venerdì 26 settembre, presso la sede dell´Università di Trento di via Tommaso Gar 14, è nata per diffondere i risultati delle attività dedicate alla gestione dell’acqua nel quadro della Convenzione delle Alpi. La 5° Water Conference della Convenzione delle Alpi, evento biennale che questa volta si terrà a Trento in collaborazione con l´Unece-commissione economica per l´Europa delle Nazioni Unite e con il Ministero dell´Ambiente, ha come obiettivo quello di divulgare i risultati e le buone pratiche in materia di gestione dell’acqua in un contesto più ampio di quello alpino, coinvolgendo anche altre regioni di montagna, come Carpazi, Caucaso e Asia Centrale. A Trento sono attesi alcuni dei massimi esperti mondiali del settore. Fra questi: Martin Beniston, inglese e "cittadino del mondo" (ha anche passaporto svizzero e francese), già direttore del Proclim, il Programma nazionale svizzero sul clima, chairman della Ippc, la Commissione intergovernativa delle Nazioni Unite sul clima che nel 2007 ha vinto il Nobel per la Pace, docente in numerose università fra cui Ginevra e Friburgo, attualmente direttore del maggiore programma dell´Unione europea sulla gestione delle acque, "Acqwa", Stephan Gruber, canadese, docente alla Carleton University, con esperienze di ricerca e docenza anche in Svizzera, Francia, Finlandia, studioso di ambienti montani, permafrost e impatto dei cambiamenti climatici, Yaroslav Misyak, slovacco, ricercatore senior della Fondazione Enrico Mattei di Venezia, del Centro Euro-mediterraneo per il Cambiamento Climatico (per il quale si occupa di eventi climatici estremi), e professore all’Università Ca’foscari, Dipartimento Economia. Per venire a Trento e all´università ospitante, Aronne Armanini, già preside della facoltà di Ingegneria e docente di Idraulica all´Università di Trento, fellow a Liverpool, direttore del Centro Universitario Difesa del Suolo in Ambiente Montano, centro di eccellenza del Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, e Riccardo Rigon, docente di idrologia, esperto di bacini montani e dell´innesco di fenomeni franosi e di colata. Ma saranno un paio di centinaia gli studiosi, i ricercatori e i tecnici di area alpina - nonché dalle altre regioni montane coinvolte - che animeranno l´evento, che si aprirà con i saluti dei presidenti del Comitato Permanente della Convenzione delle Alpi e del gruppo di lavoro dell´Unece sull´acqua nonchè della Provincia autonoma di Trento e dei rappresentanti degli altri territori interessati. La conferenza ha come scopo, oltre al confronto e all´aggiornamento scientifico sul tema, quello di favorire la creazione di sinergie e lo scambio di esperienze fra tecnici, esperti scientifici e amministratori del territorio alpino e delle altre aree montane coinvolte. Essa intende fornire infatti ad un vasto pubblico di esperti, istituzioni e parti interessate lo stato dell’arte, le migliori tecniche e i principali risultati sull’adattamento ai cambiamenti climatici nei bacini fluviali nelle zone di montagna. Diversi gruppi di esperti illustreranno i principali risultati degli ultimi anni di attività nei rispettivi ambiti. Inoltre, saranno presentate da autorevoli relatori informazioni aggiornate sui cambiamenti climatici e sulle strategie di adattamento, nonché i risultati di alcuni progetti di cooperazione territoriale europea. Infine, una particolare attenzione sarà dedicata all’attuazione delle misure di gestione del rischio alluvioni nelle aree montane, con particolare riferimento all’applicazione contestuale della Direttiva Alluvioni con la Direttiva Quadro sulle Acque.  
   
   
DISSESTO IDROGEOLOGICO: 35 MLN SUBITO DISPONIBILI A BREVE IN ABRUZZO CAPO PROTEZIONE CIVILE PER SOPRALLUOGHI  
 
 Chieti, 25 settembre 2014 - Circa 35 milioni di euro sono a disposizione dell´Abruzzo per combattere il dissesto idrogeologico. Altri 20-25 potrebbero arrivare entro fine anno se i Comuni interessati da tali fenomeni riusciranno a fornire tempestivamente i realtivi dossier. Lo ha comunicato, ieri pomeriggio, a Chieti, il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, in apertura della riunione con i sindaci dei 104 Comuni della provincia di Chieti per la mappatura dei principali rischi idrogeologici. "Si tratta, in particolare, di 15 milioni derivanti dall´Accordo di Programma Quadro da 40 milioni di euro, di cui 25 già contrattualizzati - ha detto il presidente nella sua veste di Commissario govenativo per la mitigazione del rischio idrogeologico - mentre i restanti 20 sono frutto del pregevole lavoro in Parlamento svolto dai senatori Legnini e Tancredi. Tali fondi - ha spiegato D´alfonso - saranno assegnati sulla base di priorità vagliate da una struttura tecnica in cui un ruolo chiave verrà svolto dai Geni Civili. Tuttavia, se saremmo in grado di lavorare al meglio, - ha rimarcato - potremo avere accesso ad ulteriori risorse". Infatti, il presidente D´alfonso ha ricordato che presso Palazzo Chigi è operativa una struttura tecnica di missione, presieduta da Mauro Grassi, che sta interloquendo con tutte le Regioni per conoscere le situazioni più gravi di dissesto idrogeologico. Non a caso, il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e lo stesso Grassi, sono stati invitati a partecipare in Abruzzo ad alcuni sopralluoghi per la constatazione dei principali stati di pericolosità legati al rischio idrogeologico. "Per la prima volta - ha rimarcato il Presidente- verranno sul nostro territorio non per valutare emergenze o disastri ma per fare sopralluoghi in zone altamente critiche. Ci sono tre o quattro situazioni di una certa pericolosità con elevata rischiosità in ciascuna provincia - ha osservato D´alfonso - e si partirà da queste prima di passare alle altre situazioni pericolose ma senza rischiosità. Si tratta, in sostanza, di utilizzare le risorse per risanare e non per abbellire. In questa fase, non ci interessa la bellezza estetica ma fare interventi mirati alla soluzioni della problematiche". Il motivo della riunione, che prosegue a Chieti il metodo di confronto inziato qualche giorno fa a Pescara, ha l´obiettivo di pervenire ad una mappatura del rischio idrogeologico, ricavata dalle richieste dei sindaci, con la finalità di aggiornare i dati del Piano di assetto idrogeologico (Pai) risalenti al 2005. "Purtroppo, non abbiamo trovato una grande tradizione amministrativa - ha rivelato D´alfonso - ma per colmare le lacune abbiamo predisposto una struttura di supporto del Commissario che si avvale delle competenze dei Geni Civili abruzzesi che dispongono di livelli adeguati di conoscenza e che rappresentano la migliore fotogtrafia del territorio. Se saremo in grado di operare in maniera mirata - ha aggiunto - riusciremo a a garantire il governo delle criticità". Intanto, ulteriori 10 milioni di euro, derivanti dalla gestione dell´ex Agensud, sono disponibili per il sistema del suolo abruzzese. Il Commissario D´alfonso si è già mosso per individuare rapide modalità di accesso anche a queste provvidenze.  
   
   
MALTEMPO, DALLA REGIONE TOSCANA 5 MILIONI COME PRIMO AIUTO A FAMIGLIE E TERRITORI  
 
Firenze 25 settembre 2014 – Il primo passo la Regione l´aveva fatto nei giorni scorsi. Dopo il vento, la pioggia e la grandine che si sono abbattuti il 19 e 20 settembre su cinque province e ventinove comuni toscani ha dichiarato lo Stato di emergenza e chiesto il riconoscimento dello stesso allo Stato, a cui spetterà trovare i fondi per gli indennizzi e gli interventi di ripristino. Nel frattempo la Regione Toscana ha stanziato però anche 5 milioni per un primo contributo straordinario di solidarietà che consenta alle persone danneggiate di poter far fronte alle spese urgenti. La giunta ha approvato ieri sera la proposta di legge, che stamani ha ricevuto subito il via libera dal Consiglio regionale. Il provvedimento riguarda gli eventi del 19 e 20 settembre, dove pioggia e abbondanti grandinate si sono accompagnate a raffiche di vento superiori in qualche caso ai cento chilometri orari. Le province interessate sono Lucca, Firenze, Pisa, Pistoia e Prato. Ma riguarda anche gli allagamenti e le frane, con strade interrotte e centri abitati isolati, che si erano verificati il 21 e 22 luglio scorsi in quattro comuni lucchesi ed altrettanti in provincia di Pisa. Un milione e mezzo agli enti locali - Di cinque milioni stanziati, un milione e mezzo è riservato agli enti locali per le spese di soccorso e i lavori di somma urgenza. Uno dei comuni più danneggiati dall´ondata di maltempo della settimana scorsa è stato Cerreto Guidi nell´empolese, dove si è recato anche il presidente Rossi, ma ve ne sono altri. Tre milioni e mezzo per le famiglie - Altri tre milioni e mezzo sono destinati invece alle famiglie con un Isee fino a 36 mila euro l´anno, l´indicatore che misura reddito e ricchezza in rapporto al numero dei componenti. "Un contributo sociale – ha spiegato Rossi -: un primo aiuto e un segno di vicinanza. Ogni famiglia non potrà ricevere più di 5 mila euro, ma sui criteri e le modalità di assegnazione decideranno i singoli Comuni. Le risorse saranno ripartite proporzionalmente alle segnalazioni di danno che arriveranno dai territori e potranno sommarsi ad altri contributi pubblici eventualmente attivati".  
   
   
GRAVE INCIDENTE MARINO: UN’ESERCITAZIONE CHE HA IMPEGNATO PIU’ DI 50 UOMINI.  
 
Ancona, 25 settembre 2014 - Circa 50 uomini tra protezione civile, guardia costiera ed esperti della Regione Marche, Emilia Romagna, Puglia, Comune e osservatori provenienti dalla Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania, partner del progetto Hazadr-adriatic Ipa, sono stati impegnati dall’alba di questa mattina per simulare la pulizia della spiaggia, a seguito di un finto sversamento in mare di 500 metri cubi di petrolio a largo della costa di Villanova di Falconara Marittima. Un’esercitazione riuscitissima, seguita personalmente anche l’assessore alla Protezione civile e alla Difesa della Costa, Paola Giorgi. “Nel corso dell’esercitazione – ha detto la Giorgi - sono state attivate tutte le procedure previste dal Piano di risposta costiera per un’emergenza da inquinamento da idrocarburi, nell’ambito dell’attività della sezione Wp4, cioè l’implementazione della preparazione e degli equipaggiamenti dei paesi rivieraschi in caso di inquinamento marino accidentale”. “Durante la simulazione – ha proseguito l’assessore - si è verificato l’esito degli interventi effettuati e constatato se gli stessi siano adeguati ai piani e ai protocolli di emergenza in vigore. Le esercitazioni servono a testare non solo il livello di efficienza del sistema integrato di monitoraggio adriatico realizzato dalla Regione Marche, ma anche il livello di addestramento e la sinergia tra le diverse componenti che operano durante l’emergenza, nonché a monitorare l’efficienza e la funzionalità dell’organizzazione di sicurezza”. “Inoltre - ha concluso la Giorgi – l’esercitazione è servita a migliorare il coordinamento delle sale di controllo costiero di Ancona e condividere con i partner del progetto il sistema di valutazione dell’inquinamento costiero”. Le sale controllo dell’unità Tutela del mare della Regione, una mobile posizionata sul posto e l’altra fissa in Via Palestro ad Ancona, sono state in collegamento continuo per la trasmissione dei dati che hanno consentito di prevenire la dispersione delle sostanze inquinanti e limitare notevolmente l’impatto ecologico. In mare gli uomini hanno predisposto immediatamente le panne: dispositivi galleggiabili in grado di contenere gli idrocarburi dispersi. Successivamente hanno messo in acqua uno skimmer, cioè un congegno galleggiante con dei rulli girevoli utili per raccogliere il prodotto sversato per poi raccoglierlo, attraverso un tubo, in una cisterna. I residui di idrocarburi che sono piaggiati, invece, sono stati raccolti manualmente dai volontari con badili e carriole, mentre gli olii depositati su ciottoli e pietre hanno avuto un diverso procedimento: i ciottoli sono stati inseriti all’interno di una bitumiera e lavati con acqua e solventi, le pietre grandi con idropulitrici ad alta presione. Tutte le operazioni si sono concluse con la decontaminazione, in apposite tende allestite, degli operatori che hanno effettuato gli interventi. “Le Marche - ha concluso l’assessore Giorgi – sono la prima Regione ad avere una legge che norma le fasi della previsione, prevenzione ed emergenza in caso di incidenti marini ed è in grado, quindi, di avere un efficiente sistema integrato di monitoraggio”.  
   
   
MALTEMPO 20 SETTEMBRE - DICHIARATO LO STATO DI CRISI REGIONALE PER LE PROVINCE DI BOLOGNA, FORLÌ-CESENA E RAVENNA.  
 
Bologna, 25 settembre 2014 - Dichiarato lo stato di crisi regionale per le province di Bologna, Forlì-cesena e Ravenna, colpite sabato scorso, 20 settembre, da piogge eccezionali e allagamenti. Il Decreto è stato firmato oggi dal presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani. “Si tratta di un primo passo importante - afferma l’assessore alla Protezione civile Paola Gazzolo - per dare una risposta immediata alla popolazione e autorizzare misure a sostegno delle amministrazioni comunali, che hanno subito danni consistenti ai servizi pubblici essenziali, viabilità, abitazioni private e attività produttive. L’agenzia regionale di protezione civile ha già avviato la ricognizione dei danni, in attesa di completare in tempi rapidi le procedure per la richiesta al Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza nazionale”. Il provvedimento, previsto dalla legge regionale di Protezione civile n. 1/2005, avrà durata di 90 giorni. I Comuni interessati sono, per la provincia di Bologna: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Fontanelice, Imola; per la provincia di Forlì-cesena: Civitella di Romagna, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cusercoli, Forlì, Galeata, Meldola, Modigliana, Portico e San Benedetto, Predappio, Rocca San Casciano, Tredozio; per la provincia di Ravenna: Brisighella, Faenza e Riolo Terme. Per fronteggiare l’emergenza l’Agenzia regionale di Protezione civile, sulla base delle previsioni meteo di Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente), sabato scorso ha diramato quattro allerte, ha assicurato il proprio intervento operativo in raccordo con i Vigili del fuoco per il soccorso tecnico urgente e ha mantenuto i contatti con le amministrazioni provinciali e comunali per supportare le richieste del territorio. Dall’inizio dell’evento sono intervenuti oltre duecento volontari di Protezione civile dei coordinamenti di Bologna, Ferrara, Forlì-cesena e Ravenna. Prosegue intanto, da parte dei servizi tecnici regionali, il lavoro di rimozione dei detriti, legname e altro materiale trasportato dalla piena che ha ostruito ponti e interrotto la circolazione su alcune strade. Nei territori interessati nei giorni scorsi dal maltempo la Protezione civile ha attivato, a partire dalle 15 di oggi e per le 33 ore successive, la fase di attenzione per criticità idrauliche e idrogeologiche.  
   
   
LAGO TRASIMENO, DA REGIONE UMBRIA 370MILA EURO PER PROGRAMMA INTERVENTI MANUTENZIONE  
 
Perugia, 25 settembre 2014 – La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore all´Ambiente Silvano Rometti, ha approvato il programma annuale degli interventi di miglioramento ambientale e conservativo del lago Trasimeno e ha stanziato per la sua attuazione 370mila euro. Il finanziamento è stato ripartito fra l´Agenzia forestale regionale e la Provincia di Perugia, enti attuatori delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. In particolare, a cura dell´Agenzia forestale regionale è la manutenzione spondale delle aree demaniali ad uso pubblico, mentre la Provincia di Perugia ha programmato lavori di messa in sicurezza della pensilina del terrazzo del Lidò di Passignano sul Trasimeno e la prosecuzione della lotta integrata ai chironomidi, anche con interventi manutentivi sulle lampade "Tofolamp" installate sui pontili, il lungolago e le aree verdi dei Comuni rivieraschi per attrarre gli insetti. "La Regione – sottolinea Rometti – continua a porre la massima attenzione alla salvaguardia dell´ecosistema lacustre, allo sviluppo dell´area del Trasimeno e al benessere delle comunità locali. Questi ulteriori finanziamenti regionali serviranno a dar seguito all´attività costante di ‘cura´ delle aree intorno al lago, sommandosi agli ingenti investimenti messi in campo per il più ampio ‘programma Trasimeno´ che stiamo portando avanti insieme alle istituzioni del territorio e che ricomprende diverse misure legate alle condizioni ambientali del lago e alla sua valorizzazione economica e turistica".  
   
   
RIFIUTI, CAMPANIA: AUMENTATA DIFFERENZIATA GRAZIE A LAVORO DI QUESTI ANNI. AVVIATA PROCEDURA PER AGGIORNARE PIANO REGIONALE  
 
Potenza, 25 settembre 2014 - "Il lavoro di questi anni ha fatto aumentare la raccolta differenziata nella regione, nei grandi centri e nei comuni capoluogo e la tendenza è al costante miglioramento. In più va considerato l´effetto delle misure strutturali per la riduzione a monte dei rifiuti. E´ già stata avviata, quindi, la procedura per aggiornare il Piano Regionale e rivedere l´assetto dell´impiantistica." Così l´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano. "Più differenziata e meno rifiuti comportano certamente meno impianti. In tal senso tutti dovrebbero impegnarsi di più e rispettare le leggi. E’ un ragionamento che vale per tutti e non per qualcuno o per siti e luoghi in particolare. La soluzione del problema passa attraverso la riduzione della produzione e l´efficace differenziazione dei rifiuti", conclude Romano.  
   
   
´SBLOCCA ITALIA´, ASSESSORE LOMBARDIA: STRALCIO COMPLETO ARTICOLO 35  
 
Milano, 25 settembre 2014 - Stralcio completo dell´articolo 35 del Decreto ´Sblocca Italia´. E´ questo l´impegno assunto nella Commissione Ambiente della Conferenza Stato-regioni dalle Regione Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Autosufficienza Priorità - "L´autosufficienza regionale in materia di smaltimento rifiuti resta la nostra priorità" ha dichiarato l´assessore lombardo all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, che ha votato, insieme ai colleghi del Piemonte e dell´Emilia Romagna, a favore dell´abrogazione dell´articolo 35, che, di fatto, obbliga le Regioni a smaltire i rifiuti solidi urbani provenienti da fuori. La risoluzione votata oggi a Roma, in Commissione Ambiente, sollecita, in sostanza, la Conferenza Stato-regioni a stralciare l´intero articolo 35 dello ´Sblocca Italia´, ripristinando così la piena autonomia programmatoria delle Regioni in materia di rifiuti. Rischi Elevati - "Ho voluto richiamare l´attenzione dei miei colleghi sulla necessità di bloccare questo processo - ha spiegato la titolare lombarda dell´Ambiente -. I rischi sono elevatissimi". "Come Lombardia - ha proseguito - ricordo che già settimana scorsa abbiamo votato in Giunta, all´unanimità, il ricorso alla Consulta sulla legittimità del provvedimento voluto dal Governo Renzi. Oggi diamo un altro segnale forte al Paese: non vogliamo diventare la pattumiera d´Italia. E non siamo i soli". 1.3 Tonnellate Di Rifiuti - "Abbiamo calcolato - ha proseguito l´assessore - che potrebbero arrivare nei nostri termovalorizzatori qualcosa come 1,3 milioni di tonnellate di Rsu. Una beffa per i cittadini lombardi che in questi anni hanno fatto enormi sacrifici per raggiungere un´elevata quota di raccolta differenziata e quell´autosufficienza che oggi vogliamo difendere fino in fondo con orgoglio e responsabilità".