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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 02 Ottobre 2014 |
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UE: CREAZIONE DI UNA "RIVOLUZIONE ENERGETICA" IN TUTTO IL MONDO IN VIA DI SVILUPPO |
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Bruxelles, 2 ottobre 2014 – Di seguito l’intervento di Andris Piebalgs Commissario europeo per lo Sviluppo Creazione di una "rivoluzione energetica" in tutto il mondo in via di sviluppo Nel corso della riunione del Sustainable Energy for All : “ Amici, Signore e Signori, Vorrei cominciare da estendere un caloroso benvenuto a tutti voi. Sono felice di vedere così tanti di voi qui in questa riunione del Sustainable Energy for All Comitato Access. Il nostro compito oggi è importante: costruire sulle raccomandazioni fondamentali formulate a Vienna in occasione dell´ultima riunione del Comitato di accesso. In sintesi queste conclusioni hanno sottolineato la necessità di un approccio globale per porre fine alla povertà energetica, combinando riforme del settore al fine di garantire un ambiente propizio agli investimenti, e, allo stesso tempo, garantire che il supporto necessario sia per garantire che queste riforme catalizzare un cambiamento reale e crescita. Hanno inoltre sottolineato la necessità di promuovere il settore privato e commerciale; tutti noi riconosciamo che i bilanci nazionali e gli aiuti non potranno mai soddisfare l´enorme fabbisogno di investimenti per portare i servizi energetici moderni a oltre un miliardo di persone. Sono sicuro che la discussione di oggi sarà come fecondo come sempre e ci vedrà lavorare fuori modi di portare avanti queste raccomandazioni. L´ue e Se4all L´approccio globale e inclusivo ho appena citato costituisce la base dell´azione dell´Unione europea nel settore dell´energia. Essa ha alimentato nella nostra politica energetica. Ciò è particolarmente vero per il portafoglio ben equilibrato che abbiamo elaborato in risposta alla ambizioso obiettivo che il Presidente Barroso ci ha messo. E ´un obiettivo che ci vedrà aiutare i paesi in via di sviluppo forniscono l´accesso a servizi energetici sostenibili per 500 milioni di persone entro il 2030. E abbiamo messo i nostri soldi in cui la nostra bocca. Abbiamo stanziato oltre 3 miliardi di euro per sostenere le attività di energia sostenibile nei paesi partner a livello regionale e nei singoli paesi partner. Sono felice di segnalare che 30 paesi partner hanno scelto l´energia come settore focale nella loro cooperazione bilaterale con l´Ue per il periodo 2014-2020. Quando si tratta di garantire che l´ambiente tutto-importante che consente per gli investimenti, presteremo particolare attenzione a tre fondamentali condizioni quadro. Si tratta in primo luogo, forte coinvolgimento politico . Senza questo, le riforme necessarie per promuovere la crescita e gli investimenti non potrà mai fiorire. Sono molto felice di segnalare che nelle nostre discussioni con i nostri paesi partner, e senza dubbio ispirato dalla Energy For All iniziativa, vedo questo forte coinvolgimento politico molto presente. Proprio la scorsa settimana, a margine del vertice sul clima delle Nazioni Unite a New York, l´Ue ha firmato dichiarazioni congiunte con i paesi europei e africani che hanno deciso di lavorare insieme per sconfiggere la povertà energetica e portare le persone servizi energetici sostenibili. Queste dichiarazioni si aumentare la nostra cooperazione con i paesi partner 5 firmatari - Costa d´Avorio, Liberia, Ruanda, Togo e Capo Verde - e con il co-firma degli Stati membri e dei donatori dell´Ue. Nel processo, ci sarà la consegna coinvolgimento politico. In secondo luogo, dobbiamo garantire che la necessaria capacità di attuazione è in atto per portare avanti le riforme. Questo include la conoscenza tecnica e finanziaria. C´è molto lavoro davanti a noi per raggiungere questo obiettivo, ma tutti i partner Se4all riconoscono la sua importanza, e si sono impegnati a fornire. L´unione europea, ad esempio, ha stabilito un 80 milioni di euro di assistenza tecnica strumento per fornire assistenza per stimolare la capacità di attuazione e di creare un ambiente favorevole per la trasparenza, riforme politiche, recupero dei costi e reinvestimento. Tale strumento, già operativo in Africa sub-sahariana, sarà presto implementato ulteriormente a beneficio dei paesi partner in altre regioni. La terza condizione di abilitazione è trasportando finanziamento e garantendo risultati rapidi sul terreno. Naturalmente, l´obiettivo finale è che le riforme settoriali nazionali verranno progressivamente attrarre investimenti. Ma questo non accadrà durante la notte, e per gli anni a venire, è importante che tutti i partner Se4all lavorano insieme per fornire; non in 10 anni, ma oggi. Per fare ciò, abbiamo bisogno di nuovi modelli di business, utilizzando risorse nazionali e assistenza allo sviluppo nel modo più efficiente possibile; ottenere i massimi risultati per ogni euro investito in termini di cittadini aggiuntive guadagnando l´accesso ai servizi energetici moderni. Partecipa al nostro Ue-africa per le infrastrutture Fondo fiduciario, per esempio. Grazie a questo meccanismo di successo, utilizzando sovvenzioni come catalizzatore per attrarre investimenti commerciali e privati, 400 milioni di euro abbiamo abbiamo fornito in sovvenzioni per progetti di energia sostenibile si propone di catalizzare investimenti fino a 8 miliardi di euro. Questi sforzi ci stanno prendendo nella giusta direzione. Tuttavia, il nostro mondo sta cambiando rapidamente, in particolare in Africa, dove la popolazione è destinata a raddoppiare entro il 2050 Come le popolazioni crescono, le persone si stanno muovendo verso le città - aumentando così la domanda di energia. Pertanto, dovremo adeguare ulteriormente i nostri sforzi per soddisfare questi - e altri challenges- ci troviamo di fronte in modo più efficace. Il futuro non si tratta di portare una sola lampadina per una casa in zona rurale, come Kandeh osservò una volta, questo getta solo una luce sulla povertà. Si tratta di creare una rivoluzione energetica in tutto il mondo in via di sviluppo, portando l´elettricità sostenibile e accessibile a tutti i cittadini, insieme con la capacità affidabile e sufficiente in modo che le imprese possano crescere in fiducia, creare posti di lavoro, crescita e ricchezza. Quindi è chiaro che se Se4all abbia successo, sarà a causa dei nuovi e innovativi modelli che sviluppiamo, perfetto, e fare diffusa. Siamo tutti consapevoli del fatto che una delle più grandi sfide che dobbiamo affrontare nella realizzazione degli obiettivi di accesso universale risiede nel elettrificazione rurale; centinaia di milioni di cittadini che vivono in zone remote dove possiamo avere poche speranze di una connessione alla rete nei prossimi anni. Ecco perché l´Unione europea ha preso l´iniziativa di convocare questo incontro. Per tali cittadini, l´accesso all´elettricità è di vitale importanza; per l´educazione, per la salute; per dare loro la possibilità di sfuggire alla povertà. Uno dei compiti principali di questo comitato è quindi quello di promuovere e diffondere modelli che attirano gli investimenti nelle aree rurali off-grid, e rapidamente produrre risultati. L´ue ha compiuto passi avanti costanti. Torna nel mese di giugno, a margine del lancio del Decennio di energia sostenibile per tutti, abbiamo riunito i paesi partner e le parti interessate per discutere sui nuovi modelli di business per l´elettrificazione rurale. Abbiamo seguito questo in su con una valutazione approfondita delle esigenze del mercato e le alternative per rafforzare l´elettrificazione rurale e per ottenere rappresentanti dell´industria e finanzieri più profondamente coinvolti. Il risultato è una nuova iniziativa che abbiamo chiamato -la Elettrificazione dell´iniziativa per il finanziamento, o Electrifi in breve. Electrifi Attraverso questo strumento innovativo, sovvenzioni dell´Ue completeranno finanziamenti privati, colmando potenziale lacuna finanziaria al fine di fare un progetto bancabile. Ciò fornirà agli investitori di sicurezza e le banche si aspettano di aumentare gli investimenti. Se gli investimenti sono di successo, i contributi saranno convertiti in prestiti, a tasso agevolato, e l´Ue saranno "rimborsati". Saremo quindi in grado di reinvestire i nostri contributi in nuovi progetti, consentendo sempre più persone per ottenere l´accesso ai servizi di energia elettrica. Electrifi è più di una proposta di finanziamento, in quanto propone un modello di business per sfruttare maggiori investimenti privati e di coinvolgere le parti interessate più importanti in tutti i settori di competenza a livello globale. Uno dei principali vantaggi di Electrifi risiede nella sua capacità di prendere i finanziamenti dei donatori e aumentare di cinque o dieci volte, mentre allo stesso tempo la creazione di partenariati reali orientate da risultati economici con i beneficiari e le parti interessate a mantenere azioni sostenibile. Vorrei esprimere la mia gratitudine a coloro che hanno partecipato attivamente nella nostra officina Elettrificazione rurale degli ultimi due giorni. Le reazioni prevalentemente positive che abbiamo ricevuto conferma che questo nuovo modello va nella direzione giusta. Si sarà ora ulteriormente migliorato grazie ai suggerimenti dei partecipanti. Abbiamo capito che dobbiamo essere flessibili e, per esempio, accettare di progetti di gruppo e proposte al fine di consentire economie di scala e di mantenere i costi di gestione più bassi possibile. Dobbiamo raggiungere la società civile, e in particolare le donne, al fine di aumentare la nostra rilevanza per le comunità locali. Dobbiamo aiutare le autorità nazionali e le parti interessate a formulare strategie adeguate che riducono il rischio e incoraggiano lo sviluppo di iniziative private in modo coordinato. In combinazione con gli altri strumenti disponibili, sono fiducioso che Electrifi fungerà da catalizzatore per l´azione concreta. Ora dovremo riflettere su come questa iniziativa può essere ampliato ulteriormente, su scala globale, in modo da realizzare il suo pieno potenziale. Amici, Sono immensamente orgoglioso di aver servito come commissario europeo per lo Sviluppo - e, prima ancora, per l´energia. Sono molto contento che in quel momento sono stato in grado di giocare un ruolo nella lotta globale contro la povertà energetica. Sono fiducioso che il mio successore sarà portare avanti la lotta per rendere la povertà energetica una cosa del passato. Dico questo perché è chiaro che le sfide energetiche del mondo non andrà via durante la notte. Il nostro lavoro deve andare avanti. Essa deve includere una maggiore attenzione sugli aspetti in cui l´energia sostenibile sovrapposizioni con altri settori quali l´agricoltura e la sicurezza alimentare, l´accesso ai servizi di acqua salubre, una migliore istruzione e assistenza sanitaria. Ottenere il giusto mix significa che abilita le comunità locali. Come in molti settori della vita - e della politica - per avere successo dobbiamo lavorare insieme. La cooperazione è stata la forza trainante dell´energia sostenibile per tutti. Esso rimarrà anche in futuro e prendere questa bella iniziativa per altezze ancora maggiori. Grazie. |
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GASDOTTO SULMONA: REGIONE ABBANDONA TAVOLO TECNICO MINISTERO |
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Roma, 2 ottobre 2014 - "Di fronte ad una lettura che noi riteniamo equivoca e superficiale che la Snam ha dato del territorio della Valle Peligna, come rappresentanti politici e istituzionali della Regione Abruzzo, non potevamo far finta di niente". Lo ha dichiarato il vicepresidente Giovanni Lolli al termine della riunione tecnica convocata dal ministero dello Sviluppo economico per discutere il percorso del gasdotto Sulmona-foligno, che la delegazione istituzionale della Regione ha deciso di abbandonare. "Definire Sulmona e la Valle Peligna zone marginali, ai piedi di una catena montuosa - sottolinea il vicepresidente - ci ha dato l´impressione di una società che non conoscere il territorio. Su quel territorio, invece è il caso di ricordare, la Giunta regionale ha fatto precise scelte politiche avendo intenzione di investire per lo sviluppo culturale, ambientale e monumentale dell´area ed è per questo motivo che, in accordo con la delegazione, abbiamo deciso di abbandonare i lavori perché non c´erano più le condizioni per andare avanti". Di fronte all´uscita della delegazione abruzzese, il viceministro Claudio De Vincenti ha chiuso la riunione rinviando la decisione alla Conferenza di servizi. Con il vicepresidente Lolli al tavolo tecnico c´erano il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, e l´assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca. "Mi ha sorpreso - rimarca Lolli - l´atteggiamento di alcuni direttori generali dei Ministeri presenti che anziché soffermarsi su questioni di carattere tecnico si sono lasciati andare a dichiarazioni che hanno debordato dal ruolo che ricoprono". Dal canto suo, l´assessore all´Ambiente Mario Mazzocca ha aggiunto che la Regione "continuerà con l´attività amministrativa finalizzata a cancellare la Conferenza di servizi. Va in ogni caso interrotto il procedimento amministrativo e nelle more individuare soluzioni alternative. Faremo - ha concluso Mazzocca - i nostri atti nelle prossime ore". |
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ENERGIE RINNOVABILI, COSTRUZIONI E MECCANICA PER IL MERCATO TURCO |
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Trento, 2 ottobre 2014 - Circa 50 aziende trentine hanno assistito alla country presentation dedicata alla Turchia organizzata dall’area internazionalizzazione di Trentino Sviluppo. Un’intera mattinata dedicata alle opportunità che il Paese offre alle aziende trentine soprattutto nei settori della meccanica di precisione, delle costruzioni e delle energie rinnovabili. Un mercato in forte crescita, quello turco, che sta attivando importanti politiche di rinnovamento e riqualificazione dell’economia anche grazie agli incentivi europei, con l’obiettivo di diventare una tra le dieci principali economie mondiali nel 2023. Ospite istituzionale è stata Ipek Erden, responsabile Sviluppo Business e Progetti Internazionali della Camera di Commercio italiana in Turchia. La Turchia è un paese con una popolazione giovane, dinamica, interessata alle nuove tecnologie e con un crescente potere d’acquisto. È un mercato che già produce macchinari e strumenti di precisione, ma ha bisogno - ha sottolineato Erden - di acquisire know how e tecnologia dall’estero; un’economia che sta puntando molto sulle energie rinnovabili, soprattutto eoliche, interessante sia come mercato di sbocco ma anche ponte per altri mercati limitrofi. L’italia è da sempre un buon partner commerciale, attualmente al sesto posto nell’interscambio commerciale con circa 251 milioni di euro di import e circa 152 milioni di euro di export nel 2013. Gli scambi italiani riflettono quelli mondiali con circa 12,8 milioni di euro importati dall’Italia e 6,7 milioni di euro. Tra i prodotti maggiormente importati si elencano frutta fresca e secca, prodotti tessili, macchinari, parti di autoveicoli, tra quelli maggiormente esportati si trovano invece macchinari, tecnologia, prodotti della carta, agroalimentari e bevande. Anche nel settore delle infrastrutture esistono molti progetti in via di realizzazione per accompagnare il clima di rinnovamento e sviluppo del Paese: tra tutti la creazione di un terzo aeroporto ad Istanbul, di un terzo ponte sul Bosforo, la creazione di una linea interrata della metropolitana e il potenziamento della rete autostradale. Per gli investimenti esteri la Turchia è un mercato altrettanto attrattivo. Si contano attualmente circa 40 mila aziende con capitale straniero, di cui circa 18 mila europee (tra queste al primo posto la Germania con quasi 6 mila aziende, seguono il Regno Unito, l’Olanda e quindi l’Italia con circa 1.000 unità). Ad attrarre capitali stranieri sono le politiche statali di incentivo all’insediamento: le imprese trovano manodopera qualificata ad un costo accessibile, sgravi fiscali, zone economiche speciali e zone franche con costi di insediamento particolarmente favorevoli, facilità nelle transazioni internazionali. Interessante la testimonianza di Paolo Andreatta, amministratore delegato di E-pharma Trento, del gruppo Unifarm, 165 dipendenti ed un fatturato annuo di 30 milioni di euro. L’esperienza dell’azienda sul mercato turco è iniziata nel 2009 e nonostante alcune difficoltà continua a credere nel Paese, dove ha trovato punte di eccellenza e professionalità di altissimo livello e sta attualmente cercando ulteriori soluzioni di presenza sul mercato anche attraverso la collaborazione produttiva con un partner locale. La mattinata si è conclusa con la testimonianza di Unicredit Group – rappresentata da Ferruccio Cazzanelli, Territorial Development Manager della Regione Nord Est - istituto bancario presente in maniera capillare in Turchia, dove si colloca al quarto posto tra le banche private con una rete di oltre 900 filiali a copertura del 90% del territorio nazionale. Unicredit ha voluto dare alle imprese un messaggio di fiducia menzionando lo sblocco di importanti finanziamenti da parte della Bce per sostenere progetti meritevoli delle imprese all’estero. Archiviata con grande interesse la country presentation, Trentino Sviluppo ha in serbo progetti di aiuto alle imprese trentine interessate ad approfondire il mercato turco, sia con la risposta a quesiti puntuali sia con la prossima attivazione di un progetto integrato di mercato a sostegno della commercializzazione nel paese. |
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CAMPANIA: OPERE PUBBLICHE, DA GIUNTA CALDORO VIA A INTERVENTI PER 25 MILIONI 900MILA EURO |
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Napoli, 2 ottobre 2014 - "Sono stati pubblicati sul Burc decreti di ammissione a finanziamento per importanti opere pubbliche per un valore complessiva di 25 milioni 900mila euro." Lo rende noto l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania, Edoardo Cosenza. "Di questi, 13 milioni e 150mila euro - ha detto Cosenza - serviranno ad attuare sei importanti opere pubbliche. Nel dettaglio, sono stati ammessi a finanziamento i seguenti interventi: la riqualificazione delle infrastrutture necessarie a garantire lo sviluppo turistico nel comune di Candida, in provincia di Avellino, per un importo di 2 milioni 480mila euro; la riqualificazione e valorizzazione dell´asse di attraversamento del comune di Cancello Arnone, in provincia di Caserta, per 1 milione 800mila euro; la realizzazione di un´area camper nel comune di Ponte, in provincia di Benevento per un quadro economico di 2 milioni 271mila euro; i lavori di urbanizzazione in via Miorisi a Capua, in provincia di Caserta per 2 milioni 35mila euro; la riqualificazione di piazza Belvedere nel comune di San Sebastiano al Vesuvio per 2 milioni 145mila euro; il restauro architettonico con parziale ricostruzione del convento dei Cappuccini, che sarà adibito anche ad ospitare il centro studi del Parco del Cilento, per 2 milioni 422mila euro. “Gli altri fondi serviranno ad attuare i lavori di messa in sicurezza, adeguamento e completamento di tre importanti arterie della Provincia di Benevento. Si tratta, in particolare, dei lavori relativi al completamento funzionale dell´arteria in direzione Valle Caudina-ss 7 Appia della Fondovalle Isclero, per un valore di 9,3 milioni di euro; della messa in sicurezza e ripristino della viabilità della Strada Provinciale numero 1 Ciardelli, nel tratto di località Covini nel comune di Arpaise, interessata negli anni scorsi da una vastissima frana, per un importo di 3 milioni di euro; nonché dei lavori di risanamento della frana in prossimità dell´ex complesso alberghiero La Roccia delle Rose, sempre lungo la strada provinciale numero 1 Ciardelli nel tratto Benevento-san Leucio del Sannio per un importo di 365mila euro. "Gli interventi rientrano in un apposito Protocollo d´intesa tra Regione Campania e Provincia di Benevento, che attuerà gli interventi. "Questi ulteriori decreti si aggiungono a quelli di ammissione a finanziamento firmati dai dirigenti di ciascun Assessorato attraverso la stessa misura generale di accelerazione della spesa che sta caratterizzando la Campania per una grande azione di investimenti pubblici. A seguito della pubblicazione dei decreti - ha concluso Cosenza - i Comuni potranno far partire subito le gare per la realizzazione delle opere.” |
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PARTE IL PROGETTO PER GLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DI CORVIALE: DALLA REGIONE LAZIO FINANZIATI OLTRE 19 MILIONI DI EURO E UN CONCORSO EUROPEO DI PROGETTAZIONE |
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Roma, 2 novembre 2014 - Maggiore sicurezza, più servizi e migliore qualità della vita per Corviale. Con le sue 1.300 famiglie residenti, è una piccola città nella città. Ad oggi l’edificio necessita di un rinnovo radicale: la Regione finanzia 19 milioni di euro per la ristrutturazione dell’intero complesso residenziale e la rigenerazione urbana del quartiere. Un’ intervento atteso da 18 anni. Con questo finanziamento iniziano gli interventi concreti su Corviale. Nello specifico, verranno stanziati 3 milioni di euro per la riqualificazione e manutenzione del palazzo, e il resto per il quarto piano dove saranno costruiti 103 appartamenti nuovi portando nel palazzo più dignità, sicurezza e pulizia. Si tratta di un provvedimento che i cittadini stavano attendendo da tempo. Rigenerare Corviale. Al via anche il concorso internazionale di progettazione, finanziato dalla Regione con 517 mila euro. Gli architetti di tutta Europa potranno partecipare con progetti sulla riqualificazione e rigenerazione di questo palazzo. Sarà un intervento organico e unitario che riguarda anche tutti gli spazi comuni di Corviale. “Noi vogliamo che Corviale non diventi e non sia più un problema, ma un bel quartiere di Roma - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti che ha aggiunto: miglioriamo la qualità della vita dei cittadini attraverso investimenti, diventerà una di quelle opere architettoniche di cui si parlerà come modello di vita e riqualificazione urbana” |
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RIPARTE IL PROGETTO DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DELL´EX CARCERE DI SAN GIMIGNANO |
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San Gimignano (Si) 2 ottobre 2014 – Riparte l´opera di recupero del complesso di San Domenico, l´ex carcere chiuso da venti anni nel pieno centro storico di San Gimignano, grazie alla firma stamani della presa di possesso al cinquanta per cento da parte della Regione e del Comune che si riprendono la parte di proprietà della Provincia di Siena, coinvolta nel processo di modifica istituzionale in corso. Primo caso di federalismo demaniale, che nel 2011 portò al passaggio dallo Stato agli enti locali dei circa 5mila metri quadri dell´antico convento divenuto poi struttura detentiva di massima sicurezza, oggi vede ripartire il progetto di farne centro di produzione culturale, artigianale e commerciale al servizio del territorio. Un progetto che in quindici anni, attraverso una serie di fasi con una spesa valutata tra i 17 e i 18 milioni di euro, doterà lo storico centro del senese di un´arena teatrale all´aperto, di un camminamento panoramico sulle mura che lo circondano e punterà anche al restauro della chiesa di Ss Annunziata che ne fa parte e al recupero delle zone detentive. "Il passaggio odierno – ha dichiarato l´assessora regionale alla cultura Sara Nocentini in visita al San Domenico accompagnata dal sindaco Giacomo Bassi, dall´assessora comunale Carolina Taddei e dal professor Perluigi Sacco, direttore del comitato Siena capitale della cultura – consente di dare concretezza ad un progetto importante, perfettamente inserito nei piani regionali che individuano gli investimenti culturali quali asse strategico per far ripartire le economie locali". San Gimignano è già sito mondiale dell´umanità riconosciuto dall´Unesco, ha proseguito l´assessora, ed è cuore della cultura toscana. "Il progetto di recupero dell´ex carcere punta ad aumentare la qualità della vita dei cittadini e la fruibilità dei beni culturali – ha concluso Nocentini –. E si rapporta anche col progetto di Siena capitale della cultura 2019 su cui anche la Regione sta investendo molto. Per questo, al di là del risultato finale, il pacchetto Siena godrà da parte della Regione del riconoscimento di progetto pilota innovativo per lo sviluppo dell´economia del territorio a partire dal motore culturale". |
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LAVORO, MARONI: PER ME FONDAMENTALE CONFRONTO CON SINDACATO E PARTI SOCIALI |
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Milano, 2 ottobre 2014 - "Con il sindacato ho voluto un confronto costante perché e´ utile, perché mi aiuta a governare meglio e serve a risolvere i problemi, per questo ho voluto che anche nella riforma per noi più importante, quella della sanità, il sindacato fosse il nostro primo interlocutore, perché rappresenta non solo i lavoratori del comparto ma anche i cittadini. E l´avviso comune che abbiamo siglato ci consentirà di scrivere questa riforma mettendo come punto di rifermento fondamentale i cittadini e i lavoratori e in questo il sindacato ci ha dato una grossa mano". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, presso Fiera Milanocity, al convegno organizzato dalla Cisl Lombardia dal titolo: ´Lavoro e Formazione - La rappresentanza sociale come risorsa per la crescita , lo sviluppo e la partecipazione´. Lavoro Ai Giovani - "Expo garantirà lavoro a tanti giovani - ha proseguito Maroni - per questo come Regione, insieme alle parti sociali e ai sindacati, abbiamo siglato un protocollo per dare incentivi alle imprese, per finanziare attivita´ di formazione e fare in modo che i giovani che lavoreranno durante Expo possano proseguire la loro attività lavorativa anche dopo, per questo abbiamo messo risorse concrete, abbiamo messo 20 milioni di euro, soldi veri, non chiacchiere. E questo lo abbiamo fatto condividendo le misure con il sindacato e con le imprese". |
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LAVORO,MARONI:FONDAMENTALE CONFRONTO CON SINDACATO E PARTI SOCIALI |
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Milano, 2 ottobre 2014 - "Con il sindacato ho voluto un confronto costante perché e´ utile, perché mi aiuta a governare meglio e serve a risolvere i problemi, per questo ho voluto che anche nella riforma per noi più importante, quella della sanità, il sindacato fosse il nostro primo interlocutore, perché rappresenta non solo i lavoratori del comparto ma anche i cittadini. E l´Avviso comune che abbiamo siglato ci consentirà di scrivere questa riforma mettendo come punto di rifermento fondamentale i cittadini e i lavoratori e in questo il sindacato ci ha dato una grossa mano". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a Fiera Milanocity, prima dell´inizio dei lavori del convegno organizzato dalla Cisl Lombardia dal titolo: ´Lavoro e Formazione - La rappresentanza sociale come risorsa per la crescita , lo sviluppo e la partecipazione´. Lavoro Ai Giovani - "Expo garantirà lavoro a tanti giovani - ha proseguito Maroni - per questo come Regione, insieme alle parti sociali e ai sindacati, abbiamo siglato un protocollo per dare incentivi alle imprese, per finanziare attivita´ di formazione e fare in modo che i giovani che lavoreranno durante Expo possano proseguire la loro attività lavorativa anche dopo, per questo abbiamo messo risorse concrete, abbiamo messo 20 milioni di euro, soldi veri, non chiacchiere. E questo lo abbiamo fatto condividendo le misure con il sindacato e con le imprese". |
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REDDITO DI ATTIVAZIONE AL VIA CON LA FIRMA FRA PROVINCIA DI TRENTO E INPS |
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Trento, 2 ottobre 2014 - Con le firme apposte ieri alla Convenzione fra Provincia autonoma di Trento e Inps dal vicepresidente Alessandro Olivi e dal direttore regionale dell´Istituto Marco Zanotelli, prende il via in Trentino il nuovo ammortizzatore sociale che va sotto il nome di Reddito di attivazione. Gli interventi previsti, diversificati a seconda della tipologia di lavoratori a cui sono diretti, riguardano in tutto circa 36000 trentini in difficoltà occupazionale, per 28 milioni di euro nel triennio 2014/2016. Si tratta, come è facile intuire, di una importante misura riguardante gli ammortizzatori sociali che migliora ed anticipa i contenuti della nuova legge statale. I benefici previsti dalla convenzione, che dà attuazione ad un decreto legislativo del marzo 2013, riguardano tre diversi target di disoccupati: giovani, over-54 anni (lavoratori a maggior difficoltà di rioccupazione perché hanno perso il lavoro in età matura) e under 50 (lavoratori ai quali lo stato riconosce un ridotto periodo di indennità). L´inps, con l’atto siglato oggi, mette a disposizione della Provincia, in una apposita banca dati, i dati di coloro che hanno terminato il periodo massimo di tutela garantita dalle indennità Aspi e Mini Aspl. La Provincia individua i beneficiari del sussidio sulla base delle informazioni disponibili nei propri sistemi informativi e dei dati resi disponibili da Inps, mettendo a disposizione di quest’ultimo Istituto i dati necessari per l´erogazione della prestazione. Il Reddito di attivazione (in sigla Ra) è erogato secondo le modalità utilizzate per il pagamento delle prestazioni di disoccupazione statali in argomento, a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del periodo massimo indennizzabile a titolo di Aspi o Miniaspl. L´importo giornaliero del Ra sarà pari all´indennità giornaliera di Aspi, ovvero di Mini Aspl, percepita nell´ultimo mese e l´importo mensile sarà determinato moltiplicando il predetto importo giornaliero per 30 giorni, indipendentemente dal numero di giorni compresi nel mese solare di interesse. La firma alla convenzione fra Provincia e Inps rappresenta dunque il passaggio finale di un iter che nelle previsioni doveva concludersi proprio a settembre, consentendo l´avvio del nuovo "pacchetto" di misure riservate a chi non ha lavoro. Le province di Trento e Bolzano sono le uniche in Italia ad aver ricevuto la delega dallo Stato in materia di ammortizzatori sociali. Si tratta naturalmente di una grande opportunità ma al tempo stesso di una responsabilità, dal momento che gli ammortizzatori sociali aiutano e sostengono i lavoratori nei periodi di disoccupazione o di cassa integrazione, quindi nelle situazioni di maggiore difficoltà economica, professionale e personale. Il Trentino dà ora piena attuazione alla delega, prevista dall´Accordo di Milano siglato nel 2009 con il Governo, intervenendo in primo luogo con i sostegni finanziari, ma accompagnandoli con politiche attive del lavoro che supportano e spingono i disoccupati ad attivarsi per trovare una nuova occupazione. Il modello è quello Nord europeo, che collega le politiche passive (sostegni al reddito) a quelle attive (formazione, orientamento interventi di accompagnamento al lavoro). L’attuazione della delega sugli ammortizzatori sociali comporterà per la Provincia autonoma di Trento un impegno di spesa di quasi 28 milioni di euro, risorse che permetteranno peraltro sia di aumentare il Pil provinciale, sia di sostenere i consumi. |
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APRE IL PRIMO FABLAB “MADE IN BRIANZA” |
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Monza e Brianza, 2 ottobre 2014 - Dal gioiello al packaging aziendale, tutto su misura e progettato insieme al cliente che può scegliere forme, materiali e quantità. E nato ieri a Monza il primo Fablab “Made in Brianza” grazie al bando Cre-attivi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, nell’ambito del Distretto Culturale Evoluto di Monza e Brianza. Si chiama Ideas srl ed è una “fabbrica leggera” al servizio di privati e aziende in grado di trasformare, con l’aiuto di progettisti e designers, le idee in prodotti su misura, dal gioiello al packaging, dal gadget aziendale al complemento d’arredo. E tutto questo in pochi passi e in tempi brevi, grazie alle nuove tecnologie delle stampanti 3D, delle macchine cnc (a controllo numerico) e delle lasercut. Il modello a cui si ispira Ideas è quello statunitense del Fab Lab (Fabrication Laboratories), laboratori in scala ridotta dove è possibile trasformare le idee in oggetti su misura, attraverso processi di fabbricazione digitale che permettono di trasformare i dati in oggetti reali e viceversa. Le imprese culturali e creative in Brianza Sono 2.120 le imprese culturali e creative della Brianza. Con un peso del 3,4% sul totale delle imprese attive, Monza e la Brianza è seconda in Lombardia, preceduta solo da Milano (15.821, 5,5% del totale). Il 31,2% delle imprese creative di Monza e Brianza è attivo nel settore della programmazione produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (661 imprese), seguito dalle attività di design specializzate (16%, 340 imprese) e dal comparto della stampa e servizi connessi (14,2%, 302 attività). E guardando alle imprese creative in Brianza, dal 2010 ad oggi i comuni che hanno registrato la crescita maggiore di imprese creative sono Lesmo (da 14 imprese del 2010 a 27 del 2014), Cavenago di Brianza e Varedo. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. Bando Creattivi La Camera di commercio di Monza e Brianza, nell’ambito del Distretto Culturale Evoluto di Monza e Brianza, ha stanziato 250mila Euro per sostenere le start up e gli aspiranti imprenditori nei settori culturali e creativi della Brianza. Delle cento idee creative raccolte, 22 start up sono state premiate con un contributo a fondo perduto (fino a 20.000 Euro) del Bando Creattivi e iniziano a muovere i primi passi nel mondo del fare impresa. Imprese culturali e creative attive in Brianza al 31.08.2014 |
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MICROCREDITO IN PUGLIA :UNA MISURA CHE INTRECCIA ETICA E FINANZA |
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Bari, 2 ottobre 2014 - “Una misura che ha la forza di capovolgere concretamente un destino negativo”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo avviso Microcredito d’Impresa, lo strumento attraverso cui la Regione Puglia concede un prestito a tasso zero, in tempi rapidi e senza bisogno di garanzie, alle microimprese pugliesi che non riescono ad ottenere un finanziamento dalle banche. Importante novità del nuovo bando è la possibilità di richiedere il prestito anche per professionisti e consulenti. “Noi – ha spiegato Vendola – non abbiamo soltanto il dovere di denunciare le strozzature del sistema creditizio. Qui in Puglia, non vogliamo mettere in campo azioni che riescano ad agganciare quella platea in aperta sofferenza, che per poche migliaia di euro può conoscere il declino e la rovina”. “Il microcredito – ha spiegato Vendola – sta diventando un punto serio di qualificazione del mondo economico. È molto di più di una ciambella di salvataggio: significa sapere che l’economia non ruota soltanto attorno ai grandi gruppi multinazionali, ma è una geografia fatta da tanti arcipelaghi imprenditoriali che vanno sostenuti e aiutati”. Il Presidente Vendola ha poi rimarcato l’importanza della dotazione finanziaria del bando. “Si tratta – ha detto – di 42 milioni di euro, una cifra davvero importante. Girando un po’ per l’Italia, vedo bandi che sono pallide imitazioni di nostre misure, magari annunciate con un’enfasi rivoluzionaria. Le nostre misure sono le più radicali d’Italia. Non c’è regione che possa minimamente paragonarsi alla Puglia per la radicalità delle azioni che mettiamo in campo, anche se non vengono adeguatamente percepite nel loro significato reale. Quarantadue milioni di euro possono rappresentare per alcune migliaia di imprese, di famiglie e individui la differenza tra la vita e la morte. Questa per me è una buona notizia che diamo alla Puglia”. Il microcredito è un tema, secondo Vendola, verso cui le Amministrazione pubbliche devono avere sempre più confidenza. “È una bella idea – ha detto il Presidente della Regione – ma si può declinare in tantissimi modi. Noi stiamo sperimentando l’ingresso in un mondo nuovo. Ci piace immaginare la finanza etica sperimentata in altre parti del mondo. Guardiamo alle esperienze di Banca Etica e sappiamo che sulla scena del mondo, il tema dell’incontro tra economia ed etica è uno dei temi, che non solo i filosofi, ma anche gli economisti propongono come una delle strade per uscire dalla crisi. Noi, con questa misura proviamo a intrecciare queste due parole”. “Circa 700 tra piccole e medie imprese hanno formulato domanda di accesso alla cassa integrazione in deroga, per evitare licenziamenti e la cessazione delle attività. Nel mentre riusciamo a garantire la protezione sociale in ultima istanza delle Pmi e dei loro dipendenti, il quadro normativo italiano non prevede nessun ammortizzatore sociale per le piccolissime imprese e le ditte individuali, per gli artigiani, per le botteghe, e per tutti i soggetti a cui l’Avviso Microcredito è rivolto – ha dichiarato Leo Caroli, assessore al lavoro – Pertanto, abbiamo il dovere di intervenire per offrire anche a questi soggetti, che rappresentano il tessuto produttivo più diffuso e articolato del nostro sistema economico, nuove opportunità di investimento, per sostenerli e accompagnarli fuori dalla crisi. A maggior ragione in considerazione del fatto che il sistema bancario è riluttante a fornire loro credito e fiducia. Ad oggi – ha concluso Caroli - 840 tra artigiani, ditte individuali, piccoli ristoratori e altri soggetti hanno già fatto richiesta di prestito con il Microcredito. È la testimonianza diretta di quanto sia importante questo intervento della Regione Puglia per sostenere, durante l’attuale momento di crisi, le micro imprese del nostro territorio”. “L´accesso al credito, sempre più difficile per le imprese, ci ha indotto ad una seria politica di aiuto al sostegno economico, che abbiamo realizzato sostenendo le garanzie - ha detto l’assessore allo sviluppo economico Loredana Capone - Abbiamo dato un aiuto concreto prima alle imprese che hanno inteso e intendono fare investimenti, finanziando i Cofidi, poi a quelle a cui manca liquidità circolante con una seconda manovra di aiuto dei Cofidi e, infine, abbiamo dato sostegno alle piccolissime imprese non bancabili con il primo microcredito. Ora partono contemporaneamente due nuovi bandi: il Tranched Cover e il nuovo Microcredito. Il Tranched Cover serve ad aumentare la dotazione di credito da destinare alle piccole e medie imprese, con particolare riferimento a quelle che operano nel campo dell´innovazione, e a permettere migliori condizioni di mercato, cioè tassi più ridotti. Con l’Avviso Microcredito, invece, raggiungiamo le piccole e micro imprese non bancabili e, per la prima volta, aiutiamo anche i professionisti che sono poi la novità principale di questo nuovo bando. Anche gli studi professionali, infatti, vivono un momento difficilissimo che non possiamo trascurare”. Nota su Microcredito d’Impresa Il Microcredito d’Impresa è un prestito a tasso zero, concesso in circa 60 giorni e senza bisogno di garanzie finanziarie, che la Regione Puglia concede alle microimprese pugliesi già esistenti, che non riescono ad ottenere un finanziamento dal sistema bancario, per realizzare nuovi investimenti. La misura è già attiva e non ci sono termini di scadenza per la presentazione delle domande. L’impresa che ottiene un finanziamento accede ad un mutuo per un importo da 5.000 a 25.000 euro della durata massima di 60 mesi ad un tasso di interesse fisso, pari al 70% del tasso di riferimento Ue (nel 2014 il tasso è stato 0,37%). Attraverso il nuovo bando Microcredito, pubblicato sul Burp numero 134 del 25/09/14, possono partecipare e presentare domanda di finanziamento anche i singoli professionisti e consulenti come, ad esempio, medici, ingegneri, architetti, avvocati, giornalisti ecc. Il fondo Microcredito finanzia tutte le microimprese pugliesi che abbiano emesso la prima fattura almeno 6 mesi prima della domanda preliminare, che abbiano meno di 10 addetti e che non operino nei settori della pesca, dell’agricoltura, della zootecnia, delle attività finanziarie, assicurative ed immobiliari, del noleggio e del leasing, delle lotterie e scommesse, delle organizzazioni associative e del commercio. Tutte le altre microimprese operanti in altri settori possono, invece, richiedere il prestito. Richiedere il finanziamento è semplicissimo: è sufficiente collegarsi al sito www.Sistema.puglia.it/microcredito e compilare on line la domanda preliminare. Se la domanda viene considerata idonea, Pugliasviluppo contatta il richiedente per un colloquio. Segue l’istruttoria: se la domanda è finanziabile, il prestito viene concesso in circa 60 giorni. Ad oggi, sono state presentate 838 richieste di prestito per un totale di quasi 19 milioni di euro e un finanziamento medio per domanda di 22.500 euro circa. La dotazione totale dell’avviso è di 42 milioni di euro. L’intervento è cofinanziato con risorse derivanti dal Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo per il periodo 2007-2013 (Asse Ii “Occupabilità”) ed è parte del Piano Straordinario per il Lavoro. Ulteriori informazioni disponibili sul sito http://www.Microcredito.regione.puglia.it/ e www.Sistema.puglia.it/microcredito |
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BOLZANO: PENDOLARI TRANSFRONTALIERI, PIÙ FONDI PER I COMUNI DI CONFINE DELLA VENOSTA |
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Bolzano, 2 ottobre 2014 - La commissione bilaterale Italia-svizzera, che si occupa delle questioni fiscali legate ai pendolari transfrontalieri, si è recentemente riunita a Poschiavo (Grigioni). All´ordine del giorno le entrate fiscali degli oltre 400 venostani che ogni giorno si recano in Svizzera per lavorare: una parte di questi fondi, grazie ad un accordo, tornerà ai comuni di origine. L´alto Adige era rappresentato all´incontro dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, e dal direttore di ufficio competente per le questioni legate ai pendolari transfrontalieri, Stefan Luther. Le autorità svizzere hanno annunciato che nel mese di giugno, sono stati versati all´Italia 58.707.482 franchi, dei quali 446mila (l´equivalente di circa 370mila euro) riguardanti l´Alto Adige. A margine del vertice della commissione bilaterale, inoltre, i rappresentanti altoatesini hanno avuto un incontro con i responsabili dell´amministrazione fiscale del Cantone dei Grigioni per analizzare un passaggio critico della questione. Dal 2011 in avanti, infatti, nel calcolo delle perequazioni fiscali, la Svizzera non ha preso in considerazione una parte dei lavoratori altoatesini, ovvero quelli che utilizzano il passaggio di Nauders-martina per raggiungere la Bassa Engadina. Ciò, naturalmente, ha causato mancati introiti fiscali per i comuni coinvolti, e le autorità fiscali elvetiche hanno annunciato di aver rivisto la norma proprio per coinvolgere tutti i pendolari. Le nuove regole, dunque, saranno operative fin da subito, ma non saranno retroattive e dunque non riguarderanno il periodo 2011-2013. Soddisfatta per la soluzione raggiunta l´assessore al lavoro Martha Stocker, la quale sottolinea che "grazie a questo accordo i comuni di confine della Val Venosta potranno contare su maggiori entrate finanziarie, con gli evidenti benefici in termini di sicurezza e pianificazione". |
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ENTI FILANTROPICI E TERZO SETTORE INSIEME PER UN CIVILE PROTAGONISTA A EXPO: IL PADIGLIONE DELLA SOCIETÀ CIVILE, CASCINA TRIULZA, CANTIERE PER L’INNOVAZIONE SOCIALE L’ANTICIPO OGGI, NELL’AMBITO DELLA GIORNATA EUROPEA DELLE FONDAZIONI |
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Milano 2 ottobre 2014 - Fondazione Cariplo ospiterà a Milano nel maggio 2015 l’Aga meeting: l’assemblea annuale della Efc - European Foundation Center, associazione delle principali fondazione europee e nord americane convocata per discutere di Philanthropy, government and corporate engagement for social equality e di Community resilience. All’interno del sito Expo Milano 2015 sarà Cascina Triulza – il Padiglione della Società Civile gestito da Fondazione Triulza– il luogo nel quale gli enti filantropici e le realtà del Terzo Settore proporranno idee, analisi, progetti per trovare risposte concrete alle sfide che il tema di Expo Milano 2015 pone alla terra e all’umanità. Cascina Triulza sarà un cantiere per l’innovazione sociale dove le organizzazioni della società civile proporranno alle realtà del mercato e alle Istituzioni Pubbliche idee, strategie, progetti e nuovi modelli di collaborazione. Il programma di lavoro della prossima assemblea annuale della Efc, ( http://www.Efc.be ) anche all’interno del sito espositivo Cascina Triulza, sarà anticipato domani 2 di ottobre da Rocco Corigliano, Membro del Consiglio di Amministrazione Fondazione Cariplo, nell’ambito della conferenza internazionale organizzata a Milano, insieme ad Acri, per celebrare la Giornata Europea delle Fondazioni. Http://www.fondazionecariplo.it Fondazione Cariplo è partner di Fondazione Triulza –Non Official Partecipant di Expo Milano 2015- nella promozione del Programma Culturale del Padiglione Società Civile. La sfida che questa partnership vuole raccogliere e rilanciare è quella di costruire un nuovo sistema di relazioni tra le imprese, le Istituzioni Pubbliche e il Terzo Settore per un’effettiva convergenza di interessi, bisogni e risorse che concorra effettivamente alla costruzione di una società equa e che possa dar vita a un nuovo modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale e culturale. Www.fondazionetriulza.org |
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ACNA DI CENGIO, ASSESSORE LIGURIA: “SARÀ FILSE A OCCUPARSI DELLA VENDITA DELLE AREE BONIFICATE” |
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Genova, 2 Ottobre 2014 - Sarà Filse, la Finanziaria della Regione ad avviare, nei prossimi giorni, una fase negoziale per subentrare a Syndial, società del gruppo Eni e proprietarie delle aree su cui sorgeva l´Acna di Cengio, ed occuparsi così della loro vendita, favorendo il rilancio per nuove opportunità di insediamento produttivi. E´ quanto emerso dall´incontro che si è svolto in Regione tra Syndial, Regione Liguria (assessorato allo sviluppo economico), Provincia di Savona e Comune di Cengio per definire una nuova strategia per la valorizzazione delle aree rigenerate e certificate, ex Acna e destinate a nuovi insediamenti produttivi. L´iniziativa si è resa necessaria a seguito dell´esito negativo delle trattative di vendita a soggetti privati da parte di Syndial che rischiava dei portare ad una situazione di stallo nel processo di rilancio dell´economia della Val Bormida. "La Regione Liguria – ha detto l´assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli – si è resa pertanto disponibile ad aprire una nuova fase con la società del gruppo Eni per l´acquisto delle aree e ha indicato Filse quale soggetto incaricato per la trattativa". |
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UNA FILIALE IN SVIZZERA PER LE IMPRESE ALTOATESINE |
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Bolzano, 2 ottobre 2014 - Numerose imprese estere hanno una filiale di distribuzione in Svizzera: il paese nel cuore delle Alpi è un luogo molto interessante per investire e offre anche alle imprese altoatesine molte opportunità. In occasione della giornata di consulenza organizzata nella sede della Camera di Commercio, le imprese altoatesine hanno potuto informarsi sulle possibilità legate all’apertura di una sede in Svizzera. La Svizzera è già un mercato di esportazione importante per le imprese altoatesine. Quali vantaggi comporta aprire una filiale nel paese elvetico? La domanda è stata approfondita nella sede della Camera di Commercio di Bolzano dai rappresentanti di una ventina di imprese altoatesine. La manifestazione era rivolta soprattutto alle aziende che progettano un insediamento nel lungo periodo in Svizzera o che intendono ampliare la loro conoscenza e rete nella Confederazione elvetica. Markus Walder, responsabile del reparto International Trade Support dell’Eos, spiega: “Chi esporta già con successo in Svizzera dovrà pensare prima o poi a internazionalizzarsi, ovvero in questo caso a costituire un’impresa in Svizzera.” La materia è stata approfondita oggi nell’ambito della giornata di consulenza organizzata dall’Eos – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di commercio di Bolzano. Secondo la legislazione svizzera, qualsiasi impresa straniera può costituire una società sul territorio elvetico. Vanno però rispettati alcuni limiti della libertà commerciale e produttiva che si differenziano da Cantone a Cantone. Urs Durrer, responsabile dell’Ufficio economico del Canton Svitto, e Franz Mattig della società fiduciaria Mattig-suter & Partner hanno illustrato le potenzialità e i requisiti necessari per un insediamento nella Confederazione elvetica. Come rappresentanti di imprese altoatesine che hanno già una filiale in Svizzera, sono intervenuti Tanja Pichler, amministratrice della Stahlbau Pichler Schweiz S.p.a., e Remo Bulgheroni, amministratore della filiale svizzera della Technoalpin S.p.a. Spiega Remo Bulgheroni: “Nel complesso la Svizzera è organizzata molto bene. L’aliquota Iva ammonta a soli otto punti percentuali. La nostra filiale è situata nel Canton Uri, nel centro della Svizzera e con ottimi collegamenti viari. La promozione economica del Cantone ci è stata di grande aiuto.” Dopo la parte ufficiale della manifestazione, le imprese hanno potuto rivolgersi in colloqui individuali a consulenti e esperti svizzeri per porre le loro domande sulla costituzione di filiali nel paese elvetico. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Eos – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di Commercio di Bolzano, persona di riferimento Markus Walder, tel. 0471 945 761, e-mail: markus.Walder@eos.camcom.bz.it |
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AST; MARINI: "TRATTATIVA IN STALLO, NOSTRO INTERESSE RESTA DIFESA LAVORO A TERNI E IN UMBRIA" |
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Perugia, 2 ottobre 2014 – "Nonostante gli sforzi di mediazione tra le parti, messi in atto dal Governo, la trattativa sulle Acciaierie di Terni è in una fase di stallo". E´ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che, assieme al Presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, ed al sindaco della città, Leopoldo Di Girolamo, ha rappresentato le istituzioni umbre all´incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo economico, a Roma, per la vertenza che interessa il sito dell´Ast. La presidente Marini sostiene essere evidente che "il nostro interesse è, e resta, quello di avere chiarezza sul Piano industriale e sugli impegni che Thyssen Krupp intende prendere in relazione agli investimenti ed ai volumi produttivi che, neanche in quest´ultima fase, sono stati indicati con chiarezza". "In una momento così difficile – aggiunge Marini - per noi i costi sociali del Piano industriale presentato da Tk restano insostenibili e, pertanto, l´impegno delle istituzioni locali, e in primo luogo della Regione Umbria, è quello di difendere e tutelare il lavoro a Terni e in Umbria". "Con questa determinazione ci presenteremo nuovamente all´incontro di venerdì al Ministero dello sviluppo economico, cogliendo fino in fondo – conclude la presidente - le preoccupazioni che vengono dalla fabbrica, dai lavoratori e dai sindacati territoriali". |
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