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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 22 Ottobre 2014 |
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SPENDING REVIEW: LA REGIONE LAZIO TAGLIA UN MILIARDO DI EURO DI SPRECHI E PRIVILEGI |
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Roma, 22 ottobre 2014 - La Regione taglia un miliardo di euro di sprechi e privilegi entro il 2015. Fino ad oggi sono stati effettuati tagli e risparmi per quasi 400 milioni di euro. Tutto questo è stato possibile eliminando gli sprechi senza tagliare in nessun modo i servizi. Risparmi sull’acquisto di beni, servizi e forniture. È stato possibile grazie all’estensione della centrale acquisti anche in ambito sanitario e in altri ambiti di spesa. Si risparmieranno 246 milioni di euro all’anno. Taglio ai costi della politica. Con l’eliminazione dei vitalizi, il taglio agli stipendi e l’abolizione di tutte le indennità di funzione e di altre indennità come i rimborsi chilometrici la Regione risparmia 25 milioni di euro all’anno. Un taglio netto che porta il Lazio a un livello di spesa pro capite inferiore alla media nazionale. Riorganizzazione delle società ed enti regionali. Con il taglio di 500 “poltrone” tra Cda, collegi dei sindaci, componenti degli organi di controllo nelle Aziende Sanitarie Locali, membri degli organi di revisione dei consorzi di bonifica, dell’Istituto Jemolo, Irvit, Arsial e degli Enti Regionali di Gestione delle Aree protette, Consorzi Industriali, Consorzi di Bonifica, Ater la Regione risparmia 26 milioni di euro all’anno. Riorganizzazione dell’amministrazione regionale. La Regione la sta portando avanti in tanti modi: attraverso la soppressione di due figure capo-dipartimento, con riduzione delle direzioni, che passano da 20 a 12, ma non solo: si è provveduto anche a fissare un tetto agli stipendi dei dipendenti e alla parte variabile della retribuzione dei dirigenti. E poi ancora taglio delle indennità e blocco turn over. Tutto questo crea un risparmio complessivo di 12,5 milioni l’anno. Razionalizzazione della spesa farmaceutica e riduzione delle consulenze. Comporterà risparmi per 24 milioni di euro. Queste misure hanno permesso un evidente miglioramento dei conti regionali. Per il 2015 la Regione prevede di risparmiare ancora 700 milioni di euro tra tagli e risparmi sempre senza nessun impatto negativo sulla qualità dei servizi. In particolare: 90 milioni di risparmi con la ristrutturazione del debito regionale. Grazie alle opportunità offerte dall’articolo 45 del Dl 66/2014, la Regione ha ristrutturato i mutui contratti nei confronti del Ministero dell’Economia. In particolare tutto questo riguarda la copertura dei disavanzi sanitari pregressi e ha fatto ottenere risparmi per 90,5 milioni di euro all’anno a partire dal 2015. Ulteriori risparmi con la ristrutturazione del debito. Questo processo andrà avanti anche negli ultimi mesi del 2014, e tra le altre cose la Regione procederà anche con il riacquisto di due emissioni obbligazionarie e con la possibile rinegoziazione dei mutui contratti dalla Regione nei confronti di Cassa Depositi Prestiti. Aumenta il volume di beni e servizi acquistati con la centrale unica per gli acquisti: tutto questo comporterà sicuramente altri risparmi. Applicazione delle norme del piano di rientro dal deficit sanitario sul blocco del turnover: comporterà una riduzione di 8mila unità. Riduzione dei contenziosi e degli interessi sui debiti. In particolare tutto questo sarà possibile grazie alla riduzione dei tempi di pagamento e alla riduzione del debito commerciale grazie alle misure adottate con il Dl35. La Regione risparmia 72milioni di euro all’anno solo in ambito sanitario. "Siamo contenti di poter annunciare che abbiamo tagliato un miliardo di sprechi in due anni- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: il nostro obiettivo strategico è il Lazio ottimo, dopo il Lazio degli scandali e il Lazio sprecone. Vogliamo una Regione che mette in campo le migliori pratiche. Questa è la vera spending review, ridurre la spesa senza tagliare i servizi"- ha detto ancora Zingaretti. |
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GUADAGNARE SALUTE; PRESENTATO PROTOCOLLO REGIONE UMBRIA-UISP COME ESEMPIO DI BUONE PRATICHE PER "COSTRUIRE INSIEME LA SALUTE" |
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Perugia, 22 ottobre 2014 - Si è parlato anche del Protocollo recentemente siglato da Regione e "Uisp" Umbria come esempio di buone pratiche per "costruire insieme la salute" durante il workshop su "Stili di vita & salute: tra bisogni individuali e diritti di cittadinanza" che ha aperto, martedì 21 ottobre, la terza manifestazione nazionale "Guadagnare salute", organizzata ad Orvieto dal 22 al 23 ottobre dall´Istituto Superiore di Sanità e dalla Regione Umbria. Gli argomenti del workshop sono poi stati oggetto di una tavola rotonda "Una policy per quale salute?" a cui ha partecipato la vice presidente della Giunta regionale e assessore al Welfare, Carla Casciari. Il protocollo si propone, primo in Italia, di attivare un programma di collaborazione tra Regione e Uisp, una delle maggiori associazioni italiane che si occupa di attività motoria e sportiva, per progettare e promuovere corretti stili di vita e salute rivolti a tutta la popolazione. "Ciò – ha detto l´assessore Casciari – si inserisce perfettamente sia nel quadro del programma nazionale "Guadagnare salute", approvato dal Consiglio dei Ministri per facilitare l´assunzione di stili di vita sani partendo dalla prevenzione, sia nell´omonimo Piano regionale, con cui la Regione Umbria ha messo a sistema gli interventi di promozione della salute attivati in Umbria grazie ad azioni mirate sul territorio regionale. La Regione - ha ricordato Casciari – ha un ruolo di programmazione e governo. Per questo è indispensabile coinvolgere altre istituzioni, dalla Scuola all´Università, e la società civile. In questo quadro il Protocollo siglato con la Uisp si colloca proprio nel percorso di collaborazione con i rappresentanti della società civile di cui Uisp rappresenta un partner privilegiato". Per Mariadonata Giamo, responsabile del Servizio prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare Regione Umbria a cui è spettato il compito di illustrare il protocollo, "la Regione Umbria è impegnata da tempo nella promozione di politiche per la salute e per corretti stili di vita. Una attività che Regione e Aziende Sanitarie umbre hanno intensificato nel corso degli anni e che, con l´ultimo Piano Sanitario Regionale 2010-2013, ha prodotto una serie di progetti per favorire l´attività fisica, la corretta alimentazione, la riduzione al consumo dell´alcol e l´assenza del fumo". "Non appena verrà approvato in Conferenza Stato-regioni il nuovo Piano della Prevenzione nazionale – ha annunciato Giamo - andremo a scrivere il Piano della Prevenzione regionale 2014-2018, in cui la promozione dell´attività fisica e di corretti stili di vita giocheranno un ruolo fondamentale in quanto determinanti positivi nei confronti delle patologie cronico degenerative. Da qui il coinvolgimento anche di Uisp nella progettazione del Piano". Nel corso della giornata, che ha visto la partecipazione di esperti del Ministero della Salute, sindaci, associazioni nazionali e locali e rappresentanti delle Regioni Toscana, Marche, Lazio, Campania, Umbria, sono state presentate alcune delle migliori esperienze promosse a livello territoriale dirette ai bambini, alle famiglie, agli adulti, alle persone anziane e alla salute mentale come diritto per tutti i cittadini, con l´obiettivo di proporre un nuovo modello di policy, capace di coinvolgere tutti i soggetti, dalle istituzioni alle organizzazioni sociali, per fare rete e rilanciare la sostenibilità del diritto alla salute. |
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CAMPANIA: TICKET SANITARI, IL PRESIDENTE CALDORO ANNUNCIA RIDUZIONI SU FARMACEUTICA, ASSISTENZA SPECIALISTICA E CODICI BIANCHI PRONTO SOCCORSO |
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Napoli, 22 ottobre 2014 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha annunciato a palazzo Santa Lucia, nel corso di una conferenza stampa, la riduzione dei ticket sanitari nella farmaceutica, l’assistenza specialistica ambulatoriale e le prestazioni termali, i codici bianchi di pronto soccorso. |
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ROMA, BAMBINO GESÙ: NASCE UN GRANDE POLO PER LA RICERCA SI TRATTA DI UNA STRUTTURA MODERNA E INNOVATIVA, DI 5000MQ, DOTATA DI TECNOLOGIE AVANZATE PER INDAGINI GENETICHE E CELLULARI. CON 150 RICERCATORI, È IL PIÙ IMPORTANTE POLO PEDIATRICO DI RICERCA E ASSISTENZA IN EUROPA, UNO DEI PRINCIPALI AL MONDO |
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Milano, 22 ottobre 2014 - Inaugurati ieri i nuovi laboratori di ricerca dell´ospedale pediatrico Bambino Gesù. Si tratta di una struttura di 5000mq dotata di tecnologie avanzate per indagini genetiche e cellulari e dispone anche di un’officina farmaceutica per produrre ed elaborare terapie avanzate. Con 150 ricercatori, è il più importante polo pediatrico di ricerca e assistenza in Europa, uno dei principali al mondo. L’ospedale ha investito oltre 26 milioni per i nuovi laboratori, è il più grande investimento sulla ricerca in Italia degli ultimi anni. A queste risorse si aggiungono altri 15 milioni che sono frutto dei progetti di ricerca e dei servizi scientifici prodotti. Innovazione nelle cure, medicina personalizzata. I 150 ricercatori si occuperanno di genetica e malattie rare e complesse, di onco-ematologia, immunoterapia e farmacoterapia. Uno degli obiettivi è sviluppare la medicina personalizzata e identificare le basi biologiche delle malattie. Tutto questo servirà per ricercare e individuare terapie innovative e più efficaci in particolare per le leucemie, i tumori solidi, le malattie rare e ultrarare, le patologie metaboliche. Il contributo dei ricercatori nazionali e stranieri. I laboratori di San Paolo Fuori le Mura, nei quali a regime saranno impiegati circa 200 ricercatori, favoriranno tra le altre cose anche l’interazione con le Università e gli altri centri di ricerca in Italia e all’estero. Dal punto di vista economico l’obiettivo è favorire gli investimenti nazionali e internazionali sulla ricerca con lo sviluppo di un indotto industriale per le funzioni di supporto alle attività di ricerca scientifica biomedica, al fine di incrementare le possibilità occupazionali. L’officina farmaceutica nasce dalla collaborazione tra Bambino Gesù e Policlinico Universitario Agostino Gemelli. I farmaci biologici sviluppati dalla Cell Factory saranno impiegati sia nella sperimentazione clinica di terapie avanzate. Le attività verranno svolte sia per gli ospedali fondatori che per enti di ricerca, aziende farmaceutiche, ospedali e charity. "La nascita questo polo, uno dei più grandi dedicati alla salute dei bambini, ci rende orgogliosi come sistema regionale- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: eccellenze come questa rendono la Regione Lazio, in Italia e in Europa, unica nel campo della ricerca e della medicina". |
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LOMBARDIA, AL GOVERNO DICIAMO: TAGLIARE GLI SPRECHI DOVE ESISTONO |
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Milano, 22 ottobre 2014 - "La stampa dà ancora notizie di ospedali lombardi in vetta alle classifiche nazionali per valori, professionalità e capacità d´intervento. Oggi poi l´11% degli Italiani sceglie di venire in Lombardia per farsi curare, mentre il dato dei Lombardi che si rivolgono a strutture fuori regione è il più basso d´Italia. Allora perché penalizzare con tagli lineari chi dimostra di lavorare bene e con risultati? Giusto tagliare gli sprechi. Meglio tagliarli dove esistono". Così dichiara Mario Mantovani, vice presidente ed assessore alla Salute di Regione Lombardia. |
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SANITÀ. VENDOLA A LORENZIN: "ABBIAMO BISOGNO DI RISORSE, ALTRO CHE TAGLI" |
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Bari, 22 ottobre 2014 - “Credo che un titolo di giornale tradisca anche quello che dice la Lorenzin. La Lorenzin dice delle cose assolutamente oggettive”. Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, commentando ieri mattina con i giornalisti le dichiarazioni rilasciate dal ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, sulla sanità pugliese. Secondo il Ministro, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, i servizi sanitari della Puglia non sono adeguati agli standard nazionali. “La Puglia - ha specificato Vendola - parte da una condizione di sottodimensionamento del personale sanitario e parasanitario, c’è da una domanda di specialità, di medici. E questo lo sanno tutti. La Puglia parte da una rete sanitaria particolarmente vetusta, arretrata e poco infrastrutturale. Noi, in un decennio, abbiamo modernizzato la rete, portato le grandi macchine e abbiamo fatto anche il piano di rientro che è stato per molti anni una specie di guerra da combattere giorno dopo giorno. Oggi la Puglia è di fronte agli occhi della Corte di conti una Regione che ha un bilancio sanitario con il segno più. Per decenni avevamo confidenza con 300-400 milioni di euro di disavanzo, quest’anno non c’è disavanzo nei conti della sanità. Io consegno a chi verrà dopo di me un bilancio sano. Ma è del tutto ovvio - ha concluso Vendola - che abbiamo bisogno delle risorse, altro che tagli, per poter assumere specialisti, per poter portare medici e infermieri non solo negli ospedali ma anche nei servizi territoriali, nei poliambulatori, nei consultori, nei presidi della salute mentale e in quelli per la lotta alle dipendenze patologiche. Abbiamo bisogno di questo altrimenti facciamo la guerra senza esercito e senza armi”. |
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NON AUTOSUFFICIENZA. ASSESSORE VENETO INCONTRA ORGANIZZAZIONI SINDACALI |
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Venezia, 22 ottobre 2014 - Ampia disponibilità a un rapporto franco e diretto con le organizzazioni sindacali sul tema cruciale della non autosufficienza e a un confronto sulle problematiche più stringenti di questo particolare settore per capire quali poter affrontare e magari risolvere prima dell’appuntamento elettorale e su quali puntare per impostare un lavoro serio per la prossima legislatura. Questa la caratteristica del primo incontro tra Davide Bendinelli, neo-Assessore regionale ai servizi sociali e le rappresentanze delle organizzazioni sindacali venete nel settore della non autosufficienza, tenutosi a Venezia, Palazzo Balbi, sede della Giunta veneta. Erano presenti per i sindacati: Elena Di Gregorio, Segretaria regionale della Cgil Veneto, Adolfo Berti Segretario dei pensionati Cisl del Veneto, Rita Turati Segretaria dei pensionati Cgil del Veneto, Walter Sperotto Segretario generale della Uil del Veneto. I sindacati, nei diversi interventi, hanno auspicato tra l’altro la riconvocazione del tavolo con la Regione sulla non autosufficienza, posto l’accento sul fatto che la crisi perdurante scarica il suo costo maggiore sulle famiglie con persone disabili e/o non autosufficienti, e avanzato il timore che i tagli continui alla sanità e al sociale mettano in pericolo la tenuta dei servizi territoriali. Si è accennato anche all’esigenza di una nuova legislazione sulle Ipab, dell’emanazione dei decreti delegati relativi alla legge n.30 del 2009 che ha istituito il Fondo regionale per la non autosufficienza, della diversificazione tra residenzialità e domiciliarità, dell’importanza di rafforzare nel territorio strutture intermedie come i centri diurni o i centri sollievo. Bendinelli concludendo l’incontro ha affermato di puntare a far fruttare al meglio la sinergia tra il settore sociale e quello sanitario, razionalizzando le risorse e rendendo più efficienti i servizi senza aggravare la spesa sanitaria. L’assessore ha dato appuntamento a breve ai sindacati chiedendo solo il tempo di predisporre una scaletta delle priorità da affrontare che sarà sottoposta anche al loro confronto. |
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MALTEMPO, ESENTATI DA O DAL PAGAMENTO DEL TICKET PER LE VISITE, ESAMI SPECIALISTICI E I FARMACI I RESIDENTI IN ALCUNI QUARTIERI DELLA CITTÀ DI PARMA E NEI COMUNI PARMENSI E PIACENTINI COLPITI DALLE RECENTI INONDAZIONI E ALTRI EVENTI ALLUVIONALI. |
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Bologna, 22 ottobre 2014 - Esenzione dal pagamento del ticket per le visite, per gli esami specialistici e per i farmaci. È quanto disposto dalla Giunta regionale, con una propria delibera adottata oggi, tra le misure urgenti a favore dei residenti in alcuni quartieri della città di Parma e nei Comuni parmensi e piacentini colpiti dalle recenti inondazioni e altri eventi alluvionali nel mese di ottobre. Le esenzioni riguardano le prestazioni sanitarie (visite ed esami) nelle strutture pubbliche e private convenzionate di tutta l’Emilia-romagna e l’assistenza farmaceutica, sia per quanto riguarda i farmaci di fascia A, sia i farmaci di fascia C in distribuzione diretta da parte delle Aziende Usl. Il provvedimento entrato in vigore il 20 ottobre e ha una durata fino al 31 dicembre 2014, termine oltre il quale sarà possibile un’ulteriore proroga. L’impegno della Regione Emilia-romagna a copertura del mancato introito dei ticket, per sostenere le misure adottate, è stimato in circa 350 mila euro e riguarda una popolazione colpita di circa 30mila persone. I beneficiari Il provvedimento è a beneficio dei residenti nei territori comunali colpiti dai recenti fenomeni alluvionali, e dei lavoratori residenti in altri comuni (e loro famigliari a carico) ma che svolgono attività professionali nelle zone colpite dall’alluvione. In particolare, la misura è a favore dei residenti in strada Farnese e nei quartieri Montanara e in parte del Molinetto del Comune di Parma (sul sito dell’Azienda Usl di Parma in www.Ausl.pr.it è disponibile l’elenco delle vie cittadine interessate), e dei residenti nei comuni parmensi di Bedonia, Berceto, Calestano, Collecchio, Colorno, Compiano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Palanzano, Sala Baganza, Terenzo, Tizzano val Parma, Torrile e Traversetolo. Inoltre, beneficiano del provvedimento anche i residenti nei Comuni piacentini di Bettola, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Farini, Ferriere e Ottone. Che cosa fare Per ottenere l’esenzione dal ticket, tutti i residenti devono presentare una richiesta di esenzione ticket agli sportelli della propria Azienda Usl, portando con sé la carta di identità in corso di validità. Per informazioni è possibile chiamare anche il numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 attivo nei giorni feriali dalle 8,30 alle 17,30 e il sabato dalle 8,30 alle 13,30. |
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SPORT: CONSIGLIO COMUNALE APPROVA FIDEIUSSIONI PER DUE NUOVI IMPIANTI SPORTIVI IL FINANZIAMENTO È STATO CONCESSO ALLE MILANO SPORT TENNISTAVOLO E ALL’ASSOCIAZIONE SPORTIVA MASSERONI MARCHESE S.R.L. |
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Milano, 22 ottobre 2014 – In arrivo 5.300.000 per due impianti sportivi in periferia. Il Consiglio comunale ha, infatti, approvato con 36 voti favorevoli, nessun contrario e 2 astenuti la prestazione di fideiussione a garanzia del mutuo di 760.833 euro concesso dall’Istituto per il Credito Sportivo all’Associazione Sportiva Masseroni Marchese S.r.l. Si tratta dell’integrazione della fideiussione di 3.500.000 euro già prestata per il finanziamento delle spese relative alle opere di bonifica, che consentiranno di realizzare un impianto sportivo completamente nuovo (Masseroni Marchese 2) su un’area di proprietà comunale in via Terzaghi-sant’elia. Il Consiglio comunale ha inoltre approvato con 35 voti favorevoli, nessun contrario e 1 astenuto anche la fideiussione a garanzia del mutuo di 1.800.0000 euro concesso dalla Banca Popolare di Milano alla S.s.d. Milano Sport Tennistavolo. La società opera in nome e per conto della Federazione Italiana Tennistavolo – Fitet e la fideiussione servirà per il finanziamento delle spese relative agli interventi di riqualificazione dell’ Impianto sportivo di proprietà Comunale di via Mecenate 74. Si tratta del centro federale per il tennistavolo più grande d´Italia, sia per gli spazi utilizzati (i campi sono tutti regolamentari) sia per numero di tesserati. |
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