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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Ottobre 2014 |
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INAUGURATA LA NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA DI RONCONE E BREGUZZO |
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Trento, 23 ottobre 2014 - "Acqua bene comune dal territorio, per il territorio". Questa la scritta che campeggiava il 19 ottobre sui muri della nuova centrale idroelettrica di Roncone e Breguzzo, inaugurata con una grande festa alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, di sindaci e amministratori e di tanti cittadini dei due paesi. Produrrà circa 6 milioni e mezzo di chilowatt all´anno. Un´opera importante per tutta la zona e molto attesa, non solo per i risvolti economici di cui beneficeranno le due amministrazioni comunali, ma anche per il risparmio in termini di inquinamento. Realizzata per la prima volta nel 1985, è stata completamente ricostruita e ammodernata, integrando il progetto originale con soluzioni attuali e all´avanguardia per garantire prestazioni più efficienti. Nel corso dell´inaugurazione è stata ricordata la figura di Battista Costantini, sindaco di Roncone dal 1974 al 1990, che fu il promotore della centrale. |
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CONFINDUSTRIA: INCONTRO SU AVVISO REGIONE BASILICATA RISPARMIO ENERGETICO |
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Potenza, 23 ottobre 2014 - Si è svolto ieri, a Potenza, presso la Sala Convegni di Confindustria Basilicata, l’incontro informativo sull’Avviso Pubblico “Contributi per interventi di risparmio energetico su unità abitative private”, organizzato da Confindustria Basilicata e Regione Basilicata. “Dopo il lancio della comunicazione istituzionale sull’Avviso Pubblico, avvenuto ieri a Potenza al Centro Sociale di Malvaccaro, l’evento odierno - rende noto Confindustria - ha inteso mettere in campo un’ulteriore occasione per promuovere la conoscenza dell’Avviso Pubblico presso le imprese e gli ordini professionali. Di fronte ad una platea numerosa e qualificata, dopo l’apertura dei lavori a cura di Angelo Di Giovine, Presidente della Sezione Energia, Ambiente ed Utilities di Confindustria Basilicata, si è entrato subito nel vivo con le relazioni svolte da Giandomenico Marchese, Dirigente Generale Dip.to Politiche di sviluppo lavoro e formazione, che ha le finalità, le caratteristiche ed i benefici dell’avviso e da Ignazio Petrone, Presidente della Società Energetica Lucana Spa, il quale si è soffermato sulla gestione dell’avviso, essendo la Sel soggetto gestore del’Avviso. Sono poi intervenuti i rappresentanti degli Ordini Professionali, rispettivamente Giuseppina Bruzzese, Consigliere del Collegio dei Geometri della Provincia di Potenza, Michele Graziadei, Presidente del’Ordine degli Architetti della Provincia di Potenza, Michelangelo Morrone, Consigliere dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Potenza e Vincenzo Vigna, Presidente dell’Ordine dei Periti Industriali della Provincia di Potenza, che hanno svolto mirate e puntuali riflessioni in merito a specifici aspetti tecnici dell’Avviso Pubblico. Non sono mancate richieste di chiarimento nell’ambito del question time, alle quali si è dato, per quanto possibile, riscontro nel successivo dibattito da parte dei rappresenti della Regione e di Sel Spa, i quali hanno tuttavia invitato a fare costante e sistematico riferimento alla Sezione Faq dedicata allo specifico avviso pubblico. Indi, le rapide conclusioni affidate a Michele Somma, presidente di Confindustria Basilicata e a Raffaele Liberali, assessore regionale alle politiche di sviluppo lavoro e formazione. “Un momento di confronto stimolante”– ha osservato Somma – che mi conferma come sia grande nella nostra regione l’attenzione degli imprenditori e delle professioni verso le opportunità che, se adeguatamente comunicate, possono contribuire a far ripartire il nostro sistema economico. Oggi il messaggio che lanciamo è forte e chiaro: noi siamo in campo e vogliamo fare la nostra parte”. “Mi sembra significativa la mobilitazione - ha rilevato Liberali – che sto cogliendo anche oggi su questo primo bando sul tema dell’efficienza energetica. La Regione Basilicata intende andare avanti nei prossimi mesi con determinazione anche su questo filone e credo che la collaborazione delle imprese e di tutta la filiera professionale tecnica possa svolgere un ruolo importante per l’attuazione degli indirizzi programmatici regionali e per la formulazione di ulteriori azioni in tema di efficientamento energetico a livello pubblico, privato e industriale”. |
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METANO MIGLIORA QUALITÀ ARIA |
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Milano, 23 ottobre 2014 - "La vostra è un´iniziativa importante, perché favorisce la diffusione di un carburante ecologico, meno inquinante e sicuramente, al momento, meno costoso, che è il metano". Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, con delega in materia di carburanti, in piazza Città di Lombardia, nel corso del suo intervento ieri alla presentazione della tappa italiana del ´Rally Blue Corridor´, la carovana itinerante di auto alimentate a metano, volta a dimostrare i benefici del gas naturale per il trasporto del futuro. Tappa Finale Il 31 Ottobre - L´evento di Gazprom, promosso da Ngv Italia e patrocinato da Regione Lombardia, è partito il 7 ottobre da San Pietroburgo e, dopo aver toccato Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Austria, Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Ungheria e Bielorussia, arriverà alla tappa finale del 31 ottobre a Mosca. In piazza Città di Lombardia, accanto all´assessore Parolini, oggi anche la presidente di Ngv Italia Maria Rosa Baroni e il direttore di Gazprom Rostislav Kazancev. Impegno Di Regione - "Regione Lombardia come intervento per la tutela della qualità dell´aria - ha aggiunto Parolini - ha varato una legge che rende obbligatori nei nuovi impianti l´erogazione del metano. Sappiamo che la Pianura padana ha dei problemi molto gravi metereologici, strutturali e permanenti per il ricambio dell´aria, l´unico modo che abbiamo per attenuarli è ridurre le emissioni". Impianti Raddoppiati Negli Ultimi Cinque Anni - "I risultati prodotti dalla legge regionale - ha concluso l´assessore - sono stati più che soddisfacenti, perché abbiamo raddoppiato negli ultimi 5 anni il numero di distributori sul territorio regionale, superando il traguardo dei 150 impianti; ciò che ci aspettiamo ora è un´adeguata diffusione dei mezzi che usano il metano". |
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BOLZANO: NUOVE REGOLE PER LE DISTANZE MINIME TRA EDIFICI |
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Bolzano, 23 ottobre 2014 - Le distanze minime tra edifici potranno essere fissate anche con il Puc, mentre finora ciò era consentito solo con piani di attuazione e recupero. Ai Comuni viene quindi assicurato un maggiore spazio di manovra. La specifica modifica di legge è contenuta nella omnibus approvata il 17 ottobre dal Consiglio provinciale. Fino ad oggi le distanze tra edifici potevano essere definite solo attraverso piani di attuazione e di recupero: la nuova regolamentazione, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione sul Bur, prevede la possibilità di derogare attraverso il Puc dalle distanze minime prescritte a livello statale: "In tal modo viene assicurato maggiore spazio di manovra ai Comuni", sottolinea l´assessore provinciale Richard Theiner, che ha inserito la specifica modifica nella legge omnibus. La competenza in tema di distanza minima tra edifici è statale, un´eccezione per Regioni e Province era prevista solo nei casi di elaborazione di piani di attuazione o di recupero per determinate zone, il che comportava però per i Comuni l´obbligo di prevedere piani di attuazione per aree abitative. Con la modifica di legge approvata dal Consiglio provinciale, le distanze minime tra edifici possono ora venire fissate anche attraverso il Puc. |
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BARRIERE ARCHITETTONICHE IN CASA: ANCHE QUEST´ANNO 2 MILIONI DA REGIONE TOSCANA SCELTA DI CIVILTÀ |
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Firenze, 23 ottobre 2014 - Assegnati anche quest´anno dalla Regione 2 milioni di risorse a comuni, unioni di comuni e gestioni associate per abbattere le barriere architettoniche nelle case dove risiedono persone disabili. Lo ha deciso la Giunta su iniziativa della vicepresidente Stefania Saccardi con delega al welfare. "Nonostante i tagli – afferma Saccardi - la Regione Toscana mantiene l´impegno di destinare risorse all´abbattimento delle barriere architettoniche nelle case dei cittadini disabili che hanno presentato domanda. Abbiamo mantenuto ferma la barra su questo impegno, senza apporre tagli rispetto agli importi precedenti, per garantire una qualità di vita e autonomia alle persone con difficoltà motorie e disabilità. E´ una scelta di civiltà e equità. Assegniamo pertanto 2 milioni di euro per l´anno 2013 a gestioni associate, unioni di comuni e comuni singoli, che a loro volta li distribuiranno ai privati cittadini in base alle graduatorie delle domande approvate entro il marzo di quest´anno". In base alla legge regionale 47/1991 e al relativo regolamento attuativo i privati fanno domanda ai comuni per i contributi all´abbattimento delle barriere architettoniche. I comuni possono gestire le domande o singolarmente o in forma associata, soluzione, questa seconda, che viene sostenuta dalla Regione. Spetta ai comuni verificare, attraverso le commissioni preposte, costituite da tecnici e sanitari, se le domande sono rispondenti a un reale bisogno in base alle patologie rilevate. Le graduatorie stilate vengono poi inviate dai comuni alla Regione, che ripartisce i finanziamenti in base ai criteri stabiliti dalla legge regionale. Per il 2013 le risorse sono così ripartite: circa 122.000 euro alle Società della Salute della zona fiorentina di nord-ovest e della zona Valdarno Inferiore. 396.000 euro alle Unioni dei Comuni, 490.000 euro a gruppi di comuni che hanno gestito insieme le domande. Il resto, poco meno di un milione, è stato assegnato a singoli comuni, in tutto 95. Tra i documenti correlati riportiamo in dettaglio le tabelle di assegnazione dei finanziamenti. |
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AST- MINISTRO GUIDI CONVOCA AZIENDA PER IL 29 OTTOBRE |
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Roma, 23 ottobre 2014 - Il Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi ha convocato l’amministratore delegato della Ast di Terni, Lucia Morselli, per mercoledì 29 ottobre alle ore 10. |
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“DO YOU SPEAK ENGLISH”? EXPO, L’ECONOMIA MILANESE PARLA INGLESE ORA 300MILA IMPRESE MILANESI HANNO LA LORO VISURA ANCHE IN INGLESE SI PUÒ CHIEDERE IN CAMERA DI COMMERCIO |
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Milano, 23 ottobre 2014. L’iniziativa parte in questi giorni anche in vista di Expo. Oggi le 300mila imprese milanesi possono avere la loro visura in lingua inglese, il “company registration report” (ma anche il loro certificato, il “company registration certificate”). Il documento contiene il Qr Code (per poter verificare la corrispondenza tra il documento stampato e quello del Registro Imprese), uno “short profile” con informazioni tipo: forma giuridica, codice fiscale, partita Iva, indirizzo, e-mail, telefono, sito internet, nome dell’imprenditore, data di inizio attività dell’impresa. Poi c’è l’”activity” con il settore dell’impresa descritto nel codice Nace internazionale ed eventuali certificati di qualità ottenuti dall’impresa. Ancora, “the company in figures” con capitale sociale, numero addetti e soci. Tutto questo nella prima pagina. Il documento completo ha diverse sezioni: “company identification” con i contatti, “governance structure” con la struttura di governo dell’impresa, “assets and financial information” con il capitale sociale, “Extraordinary proceedings” con eventuali fusioni, “economic activity, enrollment in professional register and quality certifications” con il codice Nace internazionale che indica il settore e con le certificazioni di qualità ottenute, “employees” col numero di addetti e free lance, “shareholders and holders of other forms of rights to shares” con l’elenco di tutti gli azionisti, “company officials” con i rappresentanti aziendali, “branches and other offices” con tutte le sedi d’impresa oltre alla principale, indirizzi e data di apertura. Dove richiederla. L’impresa può ottenere la propria visura in inglese in internet, senza che sia necessaria la registrazione, su www.Registroimprese.it (nel riquadro rosso con la scritta “richiedi subito visure, fascicoli, bilanci”, inserendo il nome dell’impresa e cliccando richiedi) o per via telematica (per chi già usa Telemaco) o nelle sedi della Camera di commercio di Milano (http://www.Mi.camcom.it/web/guest/sedi-orari). Il costo: tre - quattro euro per le ditte. Il costo è lo stesso delle analoghe visure in italiano. Ad esempio sono tre-quattro euro per le ditte individuali. Come nasce l’iniziativa. Da pochi giorni, i certificati e le visure camerali hanno affiancato alla loro versione italiana anche quella in lingua inglese, arricchendo così l’offerta dei documenti ufficiali che possono essere richiesti all’anagrafe delle imprese delle Camere di Commercio Italiane realizzata e gestita da Infocamere. Il progetto si inserisce nell’ambito del cosiddetto decreto “Destinazione Italia” che punta a creare misure per favorire gli investimenti in Italia da parte delle imprese estere e dall’altra facilitare l’accoglienza delle imprese italiane nell’ambito delle economie straniere. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha coordinato la preparazione dei nuovi modelli di certificato e il relativo decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre scorso. Le imprese italiane, impegnate in attività di import-export, saranno così agevolate nel momento di fornire la documentazione richiesta dalle Autorità straniere. La possibilità di ottenere un certificato in lingua inglese allo sportello della Camera di Commercio o sul portale registroimprese.It , senza doversi avvalere di una traduzione giurata, costituisce di fatto per l’azienda un risparmio sia in termini di tempo che di costi. Inoltre, secondo quello stabilito dal decreto legge, l’utilizzo del certificato in lingua inglese presso uno Stato estero sarà esente dall’imposta di bollo. |
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EBOLA, A RISCHIO GLI SCAMBI CON I PAESI COLPITI: LOMBARDIA - AFRICA OCCIDENTALE E CONGO, 700 MILIONI |
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Milano, 23 ottobre 2014. Con l’Ebola a rischio gli scambi con i Paesi colpiti. I Paesi dell’Africa occidentale (Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria) e la Repubblica democratica del Congo sono le zone finora più colpite dal virus (fonte: Ministero della Salute). I commerci con questi Paesi ammontano per la Lombardia a oltre 700 milioni di euro nei primi sei mesi del 2014, rappresentano ben il 42% del totale italiano con quei territori e sono in crescita del 22% rispetto allo scorso anno (contro il +2,2% nazionale), grazie soprattutto all’aumento delle importazioni (+23,4%). La Nigeria è il principale partner seguita dal Senegal per l’export e dalla Repubblica Democratica del Congo per l’import. Milano e Pavia le province più attive. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trimestre 2014 e 2013. Imprenditori dei Paesi africani interessati in Lombardia. Sono oltre 3 mila, soprattutto senegalesi (+6,7%) e nigeriani (+13,1%). Le province con la maggiore presenza sono Milano, Brescia e Bergamo. In forte crescita Monza e Brianza (+36,4%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Registro delle Imprese al Ii trimestre 2014 e 2013. Import export in Italia per paese africano (Paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
Paese |
Ii trim. 2013 |
Ii trim. 2014 |
import |
export |
import |
export |
Senegal |
30.321.233 |
76.375.116 |
25.673.357 |
62.020.523 |
Guinea |
3.884.887 |
20.646.647 |
2.077.899 |
20.320.408 |
Sierra Leone |
846.605 |
4.993.445 |
555.854 |
5.052.143 |
Liberia |
4.220.691 |
5.701.667 |
1.662.081 |
9.697.014 |
Nigeria |
916.554.422 |
398.322.748 |
755.518.555 |
442.151.785 |
Repubblica democratica del Congo |
215.875.542 |
25.624.653 |
382.567.297 |
34.162.940 |
Totale Italia |
1.171.703.380 |
531.664.276 |
1.168.055.043 |
573.404.813 | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trimestre 2014 – Valori in euro, dati cumulati Import export in Lombardia per paese africano (Paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
Paese |
Ii trim. 2013 |
Ii trim. 2014 |
import |
export |
import |
export |
Senegal |
6.883.513 |
15.331.135 |
5.361.577 |
18.264.896 |
Guinea |
177.944 |
3.160.162 |
250.039 |
1.939.085 |
Sierra Leone |
605.780 |
1.178.840 |
300.777 |
1.939.032 |
Liberia |
777.637 |
862.748 |
750.116 |
214.243 |
Nigeria |
223.439.260 |
140.404.178 |
178.974.266 |
168.774.813 |
Repubblica democratica del Congo |
201.537.933 |
8.307.785 |
349.272.137 |
8.969.233 |
Totale Lombardia |
433.422.067 |
169.244.848 |
534.908.912 |
200.101.302 | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trimestre 2014 – Valori in euro, dati cumulati Import export in Lombardia per provincia (Paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
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Ii trim. 2013 |
Ii trim. 2014 |
variaz. 2013-2014 |
% su tot. 2014 |
Tot. Interscambio |
Tot. Interscambio |
variaz. % interscambio |
% su tot. Interscambio |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
Ii trim. 2013 |
Ii trim. 2014 |
2013-2014 |
Ii trim. 2014 |
Varese |
72.570 |
24.706.346 |
37.152 |
32.991.402 |
-48,8% |
33,5% |
0,0% |
16,5% |
24.778.916 |
33.028.554 |
33,3% |
4,5% |
Como |
1.762.542 |
4.517.684 |
822.604 |
2.325.667 |
-53,3% |
-48,5% |
0,2% |
1,2% |
6.280.226 |
3.148.271 |
-49,9% |
0,4% |
Sondrio |
0 |
63.095 |
0 |
34.915 |
#Div/0! |
-44,7% |
0,0% |
0,0% |
63.095 |
34.915 |
-44,7% |
0,0% |
Milano |
242.134.156 |
67.193.805 |
383.762.907 |
73.426.194 |
58,5% |
9,3% |
71,7% |
36,7% |
309.327.961 |
457.189.101 |
47,8% |
62,2% |
Bergamo |
1.587.339 |
33.486.013 |
125.010 |
36.357.797 |
-92,1% |
8,6% |
0,0% |
18,2% |
35.073.352 |
36.482.807 |
4,0% |
5,0% |
Brescia |
12.987.649 |
13.021.005 |
5.674.746 |
17.962.058 |
-56,3% |
37,9% |
1,1% |
9,0% |
26.008.654 |
23.636.804 |
-9,1% |
3,2% |
Pavia |
171.760.921 |
5.631.693 |
140.911.371 |
9.325.893 |
-18,0% |
65,6% |
26,3% |
4,7% |
177.392.614 |
150.237.264 |
-15,3% |
20,4% |
Cremona |
91.858 |
649.536 |
515.768 |
920.132 |
461,5% |
41,7% |
0,1% |
0,5% |
741.394 |
1.435.900 |
93,7% |
0,2% |
Mantova |
1.718.595 |
2.919.409 |
1.701.867 |
5.008.245 |
-1,0% |
71,5% |
0,3% |
2,5% |
4.638.004 |
6.710.112 |
44,7% |
0,9% |
Lecco |
379.576 |
7.429.854 |
268.225 |
2.347.673 |
-29,3% |
-68,4% |
0,1% |
1,2% |
7.809.430 |
2.615.898 |
-66,5% |
0,4% |
Lodi |
2.757 |
353.520 |
9.663 |
1.026.056 |
250,5% |
190,2% |
0,0% |
0,5% |
356.277 |
1.035.719 |
190,7% |
0,1% |
Monza e Brianza |
924.104 |
9.272.888 |
1.079.599 |
18.375.270 |
16,8% |
98,2% |
0,2% |
9,2% |
10.196.992 |
19.454.869 |
90,8% |
2,6% |
Lombardia |
433.422.067 |
169.244.848 |
534.908.912 |
200.101.302 |
23,4% |
18,2% |
100,0% |
100,0% |
602.666.915 |
735.010.214 |
22,0% |
100,0% |
Italia |
1.171.703.380 |
531.664.276 |
1.168.055.043 |
573.404.813 |
-0,3% |
7,9% |
45,8% |
34,9% |
1.703.367.656 |
1.741.459.856 |
2,2% |
42,2% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trimestre 2014 – Valori in euro, dati cumulati Import export in Italia per prodotto (paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
Merce |
Ii trim. 2013 |
Ii trim. 2014 |
variaz. % 2013-2014 |
% su tot. 2014 |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
A-prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca |
17.330.773 |
1.013.160 |
12.782.237 |
886.552 |
-26,2% |
-12,5% |
1,1% |
0,2% |
B-prodotti Dell´estrazione Di Minerali Da Cave E Miniere |
818.435.729 |
346.527 |
702.576.139 |
1.328.975 |
-14,2% |
283,5% |
60,1% |
0,2% |
C-prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere |
325.481.603 |
528.059.264 |
443.994.273 |
563.629.070 |
36,4% |
6,7% |
38,0% |
98,3% |
E-prodotti Delle Attivita´ Di Trattamento Dei Rifiuti E Risanamento |
10.380.462 |
788.160 |
8.615.022 |
623.663 |
-17,0% |
-20,9% |
0,7% |
0,1% |
J-prodotti Delle Attivita´ Dei Servizi Di Informazione E Comunicazione |
1.715 |
361.280 |
7.410 |
5.431.820 |
332,1% |
1403,5% |
0,0% |
0,9% |
R-prodotti Delle Attivita´ Artistiche, Sportive, Di Intrattenimento E Divertimento |
1.401 |
4.227 |
1.167 |
29.000 |
-16,7% |
586,1% |
0,0% |
0,0% |
V-merci Dichiarate Come Provviste Di Bordo, Merci Nazionali Di Ritorno E Respinte, Merci Varie |
71.697 |
1.091.658 |
78.795 |
1.475.733 |
9,9% |
35,2% |
0,0% |
0,3% |
Totale Italia |
1.171.703.380 |
531.664.276 |
1.168.055.043 |
573.404.813 |
-0,3% |
7,9% |
100,0% |
100,0% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al I trimestre 2014 – Valori in euro, dati cumulati Import export in Lombardia per prodotto (Paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
Merce |
Ii trim. 2013 |
Ii trim. 2014 |
variaz. % 2013-2014 |
% su tot. 2014 |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
import |
export |
A-prodotti Dell´agricoltura, Della Silvicoltura E Della Pesca |
5.523.028 |
97.226 |
4.975.960 |
33.663 |
-9,9% |
-65,4% |
0,9% |
0,0% |
B-prodotti Dell´estrazione Di Minerali Da Cave E Miniere |
171.722.076 |
6.580 |
140.909.532 |
106.484 |
-17,9% |
1518,3% |
26,3% |
0,1% |
C-prodotti Delle Attivita´ Manifatturiere |
253.483.815 |
168.311.892 |
387.449.644 |
195.704.570 |
52,8% |
16,3% |
72,4% |
97,8% |
E-prodotti Delle Attivita´ Di Trattamento Dei Rifiuti E Risanamento |
2.668.906 |
127.704 |
1.563.877 |
58.443 |
-41,4% |
-54,2% |
0,3% |
0,0% |
J-prodotti Delle Attivita´ Dei Servizi Di Informazione E Comunicazione |
1.715 |
188.226 |
7.410 |
3.475.908 |
332,1% |
1746,7% |
0,0% |
1,7% |
R-prodotti Delle Attivita´ Artistiche, Sportive, Di Intrattenimento E Divertimento |
0 |
0 |
1.167 |
15.000 |
nr |
nr |
0,0% |
0,0% |
V-merci Dichiarate Come Provviste Di Bordo, Merci Nazionali Di Ritorno E Respinte, Merci Varie |
22.527 |
513.220 |
1.322 |
707.234 |
-94,1% |
37,8% |
0,0% |
0,4% |
Totale Lombardia |
433.422.067 |
169.244.848 |
534.908.912 |
200.101.302 |
23,4% |
18,2% |
100,0% |
100,0% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al Ii trimestre 2014 e 2013– Valori in euro, dati cumulati Imprese con titolare africano in Italia (Paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
Stato di nascita |
2014 |
2013 |
Var % 2014-2013 |
Peso su tot. 2014 |
Senegal - Z343 |
17.101 |
16.394 |
4,3% |
13,6% |
Nigeria - Z335 |
9.412 |
8.283 |
13,6% |
7,5% |
Congo Rep. Dem. - Z312 |
221 |
228 |
-3,1% |
0,2% |
Guinea - Z319 |
205 |
177 |
15,8% |
0,2% |
Liberia - Z325 |
134 |
120 |
11,7% |
0,1% |
Sierra Leone - Z344 |
81 |
68 |
19,1% |
0,1% |
Totale Paesi interessati |
27.154 |
25.270 |
6,9% |
23,1% |
Totale Africa |
126.075 |
119.478 |
5,5% |
100,0% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014 e 2013 Imprese con titolare africano in Lombardia (Paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
Stato di nascita |
2014 |
2013 |
Var % 2014-2013 |
Peso su tot. 2014 |
Senegal - Z343 |
2.566 |
2.404 |
6,7% |
10,4% |
Nigeria - Z335 |
724 |
640 |
13,1% |
2,9% |
Guinea - Z319 |
35 |
32 |
9,4% |
0,1% |
Congo Rep. Dem. - Z312 |
19 |
21 |
-9,5% |
0,1% |
Sierra Leone - Z344 |
12 |
10 |
20,0% |
0,0% |
Liberia - Z325 |
5 |
4 |
25,0% |
0,0% |
Totale Paesi interessati |
3.361 |
3.111 |
8,0% |
13,6% |
Totale Africa |
24.683 |
23.337 |
5,8% |
100,0% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014 e 2013 Imprese con titolare africano in Lombardia per provincia(Paesi considerati: Senegal, Guinea, Sierra Leone, Liberia, Nigeria e Repubblica democratica del Congo)
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Totale 2014 |
% Su Tot. 2014 |
Totale 2013 |
Variaz. % 2013-2014 |
Bergamo |
579 |
17,2% |
516 |
12,2% |
Brescia |
914 |
27,2% |
892 |
2,5% |
Como |
143 |
4,3% |
147 |
-2,7% |
Cremona |
98 |
2,9% |
89 |
10,1% |
Lecco |
84 |
2,5% |
68 |
23,5% |
Lodi |
36 |
1,1% |
34 |
5,9% |
Mantova |
81 |
2,4% |
76 |
6,6% |
Milano |
1.063 |
31,6% |
940 |
13,1% |
Monza E Brianza |
105 |
3,1% |
77 |
36,4% |
Pavia |
94 |
2,8% |
86 |
9,3% |
Sondrio |
39 |
1,2% |
36 |
8,3% |
Varese |
125 |
3,7% |
150 |
-16,7% |
Lombardia |
3.361 |
100,0% |
3.111 |
8,0% | Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del Registro imprese al Ii trimestre 2014 e 2013 |
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MATERIE PRIME: UN´INTERESSANTE OPPORTUNITÀ DI CARRIERA |
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Milano, 23 ottobre 2014 - L´evento che si è svolto il 17 ottobre all´Università di Milano, in occasione della Giornata Universitaria delle Materie Prime, ha messo in evidenza un ampio spettro di futuri lavori legati alla gestione delle materie prime. Lo scopo principale è stato quello di comunicare agli studenti le interessanti opportunità lavorative offerte dal settore delle materie prime ed incoraggiarli ad intraprendere gli studi in ambiti della scienza e dell´ingegneria correlati a tale settore. Le materie prime sono fondamentali per la società attuale. Molti prodotti innovativi che fanno ora parte della nostra vita quotidiana, come smartphone, computer, televisioni a schermo piatto, e macchine ibride ed elettriche, non potrebbero essere prodotti senza l´utilizzo di numerose materie prime. I metalli e i minerali sono usati in moltissimi ambiti e hanno un ruolo chiave nella nostra vita quotidiana. La Commissione si augura che sempre più giovani europei si interessino a queste professioni stimolanti ed orientate verso il futuro. Le materie prime sono dappertutto – basta considerare i nostri smartphone: potrebbe contenere fino a 50 metalli diversi, ognuno dei quali contribuisce renderli leggeri e di piccole dimensioni. Settori cruciali dell´economia europea, come quello automobilistico, quello aereospaziale e quello delle energie rinnovabili, sono profondamente dipendenti dalle materie prime. Tali materie prime rappresentano la linfa vitale dell´industria odierna e sono fondamentali per lo sviluppo di tecnologie verdi e dell´agenda digitale. Attualmente, nell´Unione europea, 30 milioni di posti di lavoro dipendono dall´accesso alle materie prime per l´intera catena del valore industriale. Ferdinando Nelli Feroci, Commissario europeo per l´industria e l´imprenditoria, ha affermato: "Oggi vogliamo avvicinare i giovani di talento alle opportunità che sorgeranno nei prossimi anni. Le materie prime rivestono un´importanza vitale per l´industria europea, in particolare nelle branche più avanzate del settore manifatturiero, le quali sono molto promettenti per la nostra futura prosperità". Materie prime: una professione con grandi prospettive - La Giornata Universitaria delle Materie Prime è stata pensata per comunicare i vantaggi dello scegliere le materie prime come capo di studio e le stimolanti opportunità lavorative che questo settore offre. Molte università europee offrono dei corsi di laurea nell´ambito delle materie prime. Queste informazioni aiuteranno gli studenti a trovare il vostro ruolo in una delle varie attività esistenti nel settore delle risorse naturali: Esplorazione à Attività: scoprire nuovi giacimenti in aree remote, sotto condizioni estreme o in ambienti marittimi, e raccogliere dati che costituiranno una più solida base scientifica per gli European Geological Surveys. Profili professionali: geofisico su piattaforme offshore, geologo esplorativo, esperto di geo-calchi in 3D. Estrazione à Attività: estrarre i materiali più in profondità e con una minore "impronta" ambientale. Usare tecniche e macchine altamente sofisticare ed assicurarsi che l´Europa mantenga le capacità necessarie per farlo. Profili professionali: programmatore di macchinari per l´estrazione in profondità. Elaborazione à Attività: sviluppare nuove tecnologie per un´efficace estrazione di metalli e migliorare la gestione delle acque ed il consumo di energia. Profili professionali: analizzatore di microsonde. Riciclaggio à Attività: introdurre tecniche di riciclaggio vantaggiose e rispettose dell´ambiente e best practices per la gestione dei rifiuti. Profili professionali: nel settore dell’idrometallurgia. Sostituzione à Attività: trovare materiali alternativi per determinati utilizzi o trovare tecnologie alternative che non dipendano dalle materie prime fondamentali. Profili professionali: scienziato dei materiali. Riabilitazione à Attività: trasformare una cava o miniera in una zona di svago, e lavorare sulla valutazione dell´impatto ambientale dei progetti estrattivi. Profili professionali: progettista ambientale e del territorio, esperto di sicurezza, consulente ambientale e del rischio. Informazioni di contesto - Lo scopo delle Giornate Universitarie delle Materie Prime è di evidenziare i potenziali benefici e le attrattive opportunità professionali nel settore delle materie prime. Il pubblico, infatti, sarà composto sia da giovani in procinto di scegliere il proprio percorso universitario, sia da laureati già specializzati nello studio delle materie prime o nei settori ad esse correlati. Iniziativa sulle Materie Prime - Nel 2011, la Commissione europea ha adottato un documento strategico che delinea le misure necessarie al fine di assicurare e migliorare l´accesso alle materie prime per l´Ue. Il documento mira ad ottenere questi obiettivi tramite una strategia basata su 3 pilastri: 1. Organizzazione di una fornitura di materie prime dai mercati internazionali equa e sostenibile; 2. Sviluppo di un´offerta sostenibile all´interno dell´Ue; 3. Potenziamento dell´efficienza delle risorse e promozione del riciclo. Partenariato europeo d’innovazione (Pei) sulle Materie Prime - Le Giornate Universitarie delle Materie Prime sono organizzate nel contesto della strategia di comunicazione per il Partenariato di Innovazione sulle Materie Prime (Pei), che aspira a promuovere la competitività settoriale, la crescita sostenibile e l´occupazione, concentrando l´attenzione sull´enorme potenziale dell´industria europea delle materie prime. L´obiettivo è di rendere l´Europa un attore principale in questo settore, riuscendo anche a mitigarne i negativi impatti ambientali e sociali. Piani di Implementazione Strategica (Pis) - In questo contesto, a settembre 2013, il Pei ha rilasciato un Piano di Implementazione Strategica (Pis). Lo scopo è di stabilire le metodologie d´azione per assicurare una fornitura di materie prime più sostenibile e rendere l´Europa, entro il 2020, un leader mondiale nella ricerca, estrazione, lavorazione, riciclo e sostituzione in tale settore. Il Pis definisce le azioni specifiche che gli attori coinvolti – Stati Membri Ue, aziende, ricercatori e Ong – possono intraprendere per promuovere l´innovazione all´interno della catena del valore delle materie prime, sia in Europa che nel panorama internazionale. Tali azioni includono un´ampia gamma di iniziative: lo sviluppo di nuovi concetti e tecnologie di ricerca dei materiali che siano più efficaci dal punto di vista dei costi; l´implementazione di un migliore recupero e riciclo dei rifiuti da demolizione; la ricerca di sostituti per materie prime essenziali, come l´indio, utilizzato nelle tecnologie degli schermi touch. È chiaro che le azioni delle istituzioni europee e i finanziamenti non saranno sufficienti per garantire il successo dei Partenariato europeo d’innovazione (Pei) nell´ambito delle materie prime. Ciononostante, alcuni dati nel contesto europeo sembrano essere molto incoraggianti: il settore delle materie prime, infatti, è stato identificato come una delle maggiori sfide sociali sotto il nuovo programma di finanziamenti Orizzonte 2020. Affinché il Sip abbia successo, inoltre, un grande numero di partner in tutta l´Ue e l´intera catena del valore di tale mercato devono essere coinvolti. Questo spiega come mai, nel 2013, alla Conferenza Annuale del Pei Materie Prime, è stata lanciata un´ open call for commitments indirizzata al settore pubblico, privato, e non governativo (incluso quello accademico), affinché vengano raggiunti gli obiettivi del Pei. Essa si è conclusa con 80 commitments che, negli anni a venire, plasmeranno la spinta innovativa per le materie prime metalliche, minerali e forestali. Essi sono ora conosciuti come "Raw Material Comittments" – gli impegni nel settore delle materie prime. Orizzonte 2020 - Il ruolo centrale che la questione delle materie prime riveste a livello europeo è chiaramente mostrato dalla sua inclusione nel programma europeo di finanziamenti "Orizzonte 2020", con un budget annuale di circa 70 milioni di euro per il periodo 2014-2020. La prima call for proposals (bando) all´interno di Orizzonte 2020 è stata lanciata dalla Commissione europea l´11 dicembre 2013. I progetti nell´ambito delle materie prime che saranno finanziati da questo programma riusciranno a massimizzare gli impatti delle azioni evidenziate dal Pei sulle Materie Prime. |
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SARDEGNA RICERCHE, LE ATTIVITÀ DI DIVULGAZIONE SCIENTIFICA DEL 2015 |
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Cagliari, 23 ottobre 2014 - Ieri mattina presso l’Assessorato alla Programmazione della Regione Sardegna, Sardegna Ricerche ha presentato il progetto regionale di divulgazione scientifica del 2015 finanziato dalla Regione Sardegna allo scopo di promuovere la partecipazione del largo pubblico ai temi della scienza e dell’innovazione tecnologica. Si parte sabato 25 ottobre a Cagliari presso la Mediateca del Mediterraneo con il primo dei sette “Science Café” e si proseguirà con incontri e attività varie fino a giugno 2015. Due giornate sono dedicate a iniziative legate ai temi dell’arte e della scienza; stage estivi rivolti a studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Sardegna che si concretizzeranno con uno stage nel periodo estivo presso centri di ricerca regionali; un premio per il miglior progetto di divulgazione scientifica sul territorio sardo, che prevede l’utilizzo di metodologie tradizionali e nuovi media. Un focus particolare all’interno del piano di divulgazione, lo avranno i “Science Café”, gli incontri informali, davanti ad un caffè, nei quali scienziati, esperti e curiosi avranno modo di confrontarsi e discutere in maniera semplice di tematiche di particolare attualità e interesse per la società. «La volontà di proseguire anche quest’anno con le attività di divulgazione scientifica - spiega Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche - corrisponde ad una specifica esigenza che Sardegna Ricerche avverte in maniera sempre più pressante e non solo per doveri istituzionali, cioè quella di sostenere, da un lato, la ricerca e l’innovazione in tutte le sue applicazioni, ma dall’altro, con altrettanta forza, la diffusione culturale e scientifica, sul territorio, dei vantaggi economici e sociali che le innovazioni hanno introdotto e sempre più introdurranno in ogni ambito della nostra vita. La disseminazione della conoscenza – prosegue la dott.Ssa Corona - in tutte le sue possibili e molteplici forme e la consapevolezza sociale sui risultati ottenuti in termini di innovazione e progresso tecnologico, rappresenta il presupposto necessario per lo sviluppo economico nel nostro territorio. Credo con forza nelle potenzialità della Sardegna in questi campi e credo altresì che la conoscenza di queste potenzialità debba appartenere ad una platea di cittadini più vasta possibile in modo tale che possano più agevolmente innescarsi quei processi democratici di scelta e programmazione verso un nuovo sviluppo possibile della nostra Regione e per la sua “nuova” rinascita». Gianluca Cadeddu, direttore del Centro regionale di programmazione afferma «La facilitazione dell’approccio ai temi scientifici, la diffusione degli stessi con metodologie inclusive, il coinvolgimento di tutti gli strati della società sarda a queste tematiche è uno dei temi portanti dell’azione dell’Amministrazione regionale, perché è forte la consapevolezza che solo attraverso la circolazione della conoscenza e la messa a valore delle intelligenze presenti la Sardegna può con successo avviare una nuova stagione di sviluppo». Al seguente link le slides di presentazione del programma di divulgazione scientifica: http://www.Mediafire.com/view/v3br8e6wjlulfw1/slides_programma_ divulgazione_scientifica_2015.pdf Calendario dei Science Café 25 ottobre - “Troppi farmaci ai bambini”, interverranno Maurizio Bonati, farmacologo e pediatra, capo del dipartimento di Salute Pubblica del “Mario Negri” di Milano, e Gaetano Di Chiara, professore ordinario di Farmacologia al dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari. Modera Nunzia Bonifati. 29 novembre -“Quando la rete diventa una droga”, interverranno David Martinelli, psichiatra presso l’Ambulatorio Internet Addiction di Roma e Gaetano Di Chiara, professore ordinario di Farmacologia al dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari. Modera Nunzia Bonifati. 20 dicembre - “Convivere con i veleni”, interverrà Fabrizio Bianchi, epidemiologo presso l’Istituto di Fisiologia Clinica - Cnr (Pisa). Modera Nunzia Bonifati 24 gennaio 2015 - “Un mondo di Ogm”, interverrà Carlo Cirotto, professore ordinario di Citologia e Istologia presso l’Università degli Studi di Perugia. Modera Giancarlo Sturloni. 21 febbraio 2015 - “Com´è smart la mia casa” , interverranno Adriano Cerocchi, Amministratore Delegato di Over Spa (spin-off de “La Sapienza”) e Luigi Filippini, Presidente Crs4. Modera Riccardo Oldani. 21 marzo 2015 - “Staminali superstar”, interverrà Massimiliano Gnecchi, responsabile del laboratorio di Cardiologia Sperimentale Cellule Staminali - Fondazione Irccs, Politecnico San Matteo di Pavia. Modera Nunzia Bonifati. 18 aprile 2015 - “Nuove frontiere della stampa 3d”, interverranno Enrico Dini, ingegnere pisano che dal 2004 si dedica allo sviluppo della sua mega stampante 3D (D-shape), e Maria Paola Corona, Presidente di Sardegna Ricerche. Modera Riccardo Oldani. |
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ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: IN CRESCITA IL TERZO TRIMESTRE 2014 (+7,8%) ORDINI INTERNI (+19,1%); ORDINI ESTERI (+5,3%) |
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Cinisello Balsamo, 23 ottobre 2014 - Luigi Galdabini, presidente Ucimu: “Nella legge di Stabilità, presentata qualche giorno fa, sono contenuti numerosi gli spunti interessanti, dal credito di imposta automatico per gli investimenti in ricerca e sviluppo, all’eliminazione dell’Irap sul costo del lavoro. Rileviamo però, con grande preoccupazione, il mancato inserimento del rifinanziamento della Nuova Legge Sabatini, promesso più volte dallo stessa presidenza del Consiglio, provvedimento che ha permesso, in questi sette mesi di operatività, la ripartenza degli investimenti in beni strumentali sul mercato italiano” Nel terzo trimestre 2014, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha registrato un incremento del 7,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il valore assoluto dell’indice si è attestato a 86,7, ancora di molto inferiore alla media fissata al 2010=100. Il risultato complessivo è stato determinato dai positivi riscontri ottenuti dai costruttori sia in Italia che oltreconfine. In particolare l’indice degli ordini raccolti all’estero è cresciuto del 5,3% rispetto al periodo luglio-settembre 2013, per un valore assoluto pari a 102,8. D’altra parte, l’indice degli ordini interni ha segnato un incremento del 19,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sostenuto in modo evidente dall’operatività della Nuova Legge Sabatini. Il valore assoluto dell’indice resta però ancora molto basso, fermandosi a quota 33,7. Luigi Galdabini presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, ha affermato: “l’incremento registrato da questa ultima rilevazione è certamente un’indicazione positiva per i costruttori italiani di macchine utensili anche perché si tratta del quarto trimestre consecutivo di crescita nella raccolta ordinativi. Se il 2014 si conferma anno di inversione di tendenza, occorre però considerare che la ripresa avviata resta debole e incerta”. “A fronte di un positivo andamento dell’attività all’estero - ha continuato Luigi Galdabini - l’attività sul mercato interno, pur in miglioramento rispetto al recente passato, risulta ancora piuttosto fiacca. D’altra parte la Nuova legge Sabatini, che nel periodo compreso tra aprile e settembre ha finanziato acquisti in beni strumentali per oltre 2 miliardi di euro, dimostra che lo strumento è utile e indispensabile per il rilancio della domanda espressa dagli utilizzatori italiani”. “Proprio per questa ragione - ha affermato Galdabini - sebbene siano numerosi gli spunti interessanti contenuti nella legge di Stabilità, dal credito di imposta automatico per gli investimenti in ricerca e sviluppo all’eliminazione dell’Irap sul costo del lavoro, chiediamo, in questa fase di definizione e di discussione dei contenuti, sia nuovamente inserito il ri-finanziamento per 2,5 miliardi della Nuova Sabatini, per le operazioni presentate nel biennio 2015-2017, come anticipato dal ministro Guidi. L’assenza del provvedimento che agevola i finanziamenti per chi in Italia acquista beni strumentali rischia infatti di produrre un nuovo raffreddamento del mercato già incerto”. “Detto ciò, occorre comunque ribadire la necessità di misure specifiche capaci di sostenere, in modo strutturato, il rilancio del mercato domestico e del manifatturiero italiano che, ad oggi, sta operando con sistemi di produzione spesso obsoleti. Complementare ai provvedimenti appena citati dovrebbe essere la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati e la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, fermi al 1988. In questo senso, la Uk Tax Allowance, in vigore dalla scorsa primavera nel Regno Unito, è un ottimo modello cui le nostre autorità di governo dovrebbero riferirsi. Essa permette infatti di dedurre, nell’anno di acquisto, il 100% degli investimenti in macchinari effettuati, fino a un massimo importo di 600.000 euro”. “D’altra parte - ha concluso Galdabini - la ripresa dei consumi di macchine utensili in Italia non è tema di interesse per i soli costruttori ma, al contrario, è e deve essere sempre di più tra le priorità del paese, la cui industria manifatturiera opera con tecnologie di produzione sempre più datate e meno performanti. Per evitare la perdita di competitività del nostro sistema paese, occorre pensare a un sistema di incentivi alla sostituzione dei macchinari obsoleti. Il provvedimento potrebbe evidentemente dare una scossa al consumo di macchinari ma soprattutto favorirebbe l’ormai necessario ammodernamento degli impianti produttivi in risposta alle esigenze di maggiore produttività delle imprese e di adeguamento alle normative sempre più stringenti in materia di risparmio energetico e miglioramento degli standard di sicurezza sul lavoro” |
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LUCCHINI, ROSSI REPLICA A FEDERACCIAI: "VOGLIONO IL MERCATO SOLO QUANDO FA COMODO" |
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Firenze, 23 ottobre 2014 - "Il presidente di Federacciai si inquieta perché le proposte per la Lucchini di Piombino prevedono la riapertura dell´area a caldo e chiede un intervento del governo per garantire i forni elettrici del Nord di cui lui stesso è padrone. Non solo questi miseri capitalisti italiani non sono stati in grado di offrire una proposta decente per Piombino ma addirittura vorrebbero che nessuno lo facesse e che fosse il governo ad impedirglielo". Questo il commento del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, alle dichiarazioni rilasciate oggi da Antonio Gozzi al Sole 24 ore. "I padroni delle ferriere – prosegue - vogliono il mercato quando gli fa comodo e vogliono la tutela pubblica del loro monopolio quando è minacciato dalla concorrenza e dallo sviluppo tecnologico. Hanno portato la siderurgia italiana al disastro e vorrebbero continuare a comandare e a fare i loro comodi". "Noi invece – dice ancora Rossi - continueremo a lavorare per attuare gli impegni contenuti nell´accordo di programma firmato con il governo, che prevede interventi sulle aree di bonifica, sul porto e sulla viabilità, oltre ad incentivi per le imprese e strumenti di protezione sociale per i lavoratori. Tutto questo ha reso più competitivo e attrattivo il polo di Piombino, come dimostrano le stesse due offerte di Jindal e di Cevital per la riattivazione del polo siderurgico. Spetta ora al commissario Nardi, al quale confermiamo la massima fiducia, assumere decisioni nell´interesse dei lavoratori, dell´azienda e del territorio". "Diffideremo invece, mentre sono in corso le procedure per la valutazione delle offerte, chi interviene, come ha fatto il presidente di Federacciai, rischiando di alterare il corretto svolgimento delle procedure di evidenza pubblica in corso. Ho dato mandato – conclude - all´avvocatura regionale di valutare se esistano gli estremi per un´azione legale a tutela dell´azienda, dei lavoratori, di Piombino e della Regione Toscana". |
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GIOVANI INNOVATORI IN AZIENDA: LE CANDIDATURE DEI GIOVANI PUGLIESI CONCLUSA LA FASE DI RACCOLTA DEI PROGETTI DI INNOVAZIONE |
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Valenzano, 23 ottobre 2014 - Sono 426 le candidature dei giovani innovatori pugliesi che hanno raccolto la sfida lanciata da Giovani innovatori in azienda, l’iniziativa regionale pensata per aumentare il tasso di innovazione e internazionalizzazione delle piccole e medie imprese attraverso idee progettuali proposte da giovani. La misura sperimentale ideata e realizzata da Arti e dal programma regionale Bollenti Spiriti nasce per promuovere l’incontro tra imprese e giovani pugliesi con un duplice obiettivo: da un lato, consentire ai giovani di migliorare la propria occupabilità, sviluppando esperienze, competenze e relazioni all’interno di aziende; dall’altro, rafforzare le piccole e medie imprese pugliesi, aumentandone la qualità del capitale umano, il potenziale d’innovazione e quindi la competitività. Dal 15 settembre al 15 ottobre i giovani hanno presentato i propri progetti di innovazione e internazionalizzazione, basandosi sui fabbisogni segnalati dalle piccole e medie imprese della regione. Dal 27 ottobre al 28 novembre le aziende potranno consultare sul sito www.Giovaniinnovatori.it l´offerta dei progetti pervenuti e scegliere quale, tra questi, risponde meglio alle proprie esigenze innovative. Analizzando le candidature pervenute, è possibile tracciare un identikit della spinta di innovazione proveniente dai giovani pugliesi. Delle 426 proposte progettuali pervenute, il 33,5% provengono dalla provincia di Bari (143), il 27,7% da quella di Lecce (118), il 15,5% sono riferibili alla provincia di Foggia (66), il 10,3% alla Bat (44), il 8,5% alla provincia tarantina (36) e il 4,5% all’area di Brindisi (19). L’età media dei giovani innovatori che hanno partecipato è di 29 anni. L’analisi dei dati relativi alla distribuzione per settori delle candidature rivela che il 20,7% dei progetti di innovazione riguarda il settore Ict, il 16,9% l’Agricoltura e l’Agroalimentare, il 13,9% è dedicato al Turismo. E ancora, il 7,5% delle candidature si rivolge al settore della Green economy, della Blue economy e dell’Ambiente, mentre il 7,4% riguarda la Meccanica. I comparti aziendali che registrano una maggiore offerta di innovazione sono: Marketing con il 22,1% delle candidature, Ricerca e sviluppo con il 14% e Produzione e qualità con il 13,2%. Una volta verificato l’interesse per un progetto di innovazione da parte di un’azienda, l’impresa in questione e il giovane innovatore definiscono insieme un piano di lavoro che verrà approvato dell´Arti. Il progetto potrà avere una durata massima di 3 mesi; al giovane l´Arti corrisponderà un´indennità massima di 5.000 euro. “Con Bollenti Spiriti puntiamo da anni sull’energia e sul talento dei giovani pugliesi come risorsa per lo sviluppo della nostra regione. Con Giovani Innovatori in azienda, vogliamo mettere questa energia a servizio del tessuto di piccole e medie imprese pugliesi impegnate nella sfida dell’innovazione e dell’internazionalizzazione”. Così l’Assessore alle Politiche Giovanili Guglielmo Minervini, che ha proseguito: “Insieme all’Arti, e con la preziosa collaborazione delle associazioni imprenditoriali, abbiamo lanciato questa nuova scommessa. Ancora una volta, la risposta è andata molto al di là delle aspettative. Abbiamo registrato un grande entusiasmo sia da parte dei giovani che da parte delle aziende. Ora dobbiamo proseguire in questo esperimento e sostenere l’incontro tra imprese coraggiose e giovani di talento. I risultati saranno utilissimi per l’avvio della prossima programmazione 2014 2020". “Abbiamo immaginato una misura sperimentale che tentasse di agevolare l´incontro tra le idee innovative e le esigenze delle piccole e medie aziende pugliesi. L´aspetto nuovo è costituito dal ruolo attivo che svolge il giovane attuando, durante l´esperienza lavorativa in campo, un suo progetto capace di dare valore aggiunto alle attività dell´impresa. Sarà una esperienza nuova di apprendimento sia per i giovani che per le aziende. L´auspicio è che con la conoscenza reciproca si possano instaurare rapporti di lavoro stabili”, ha dichiarato Eva Milella, Presidente dell’Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione. Tutti i dettagli e gli aggiornamenti sull’iniziativa sono disponibili sul sito www.Giovaniinnovatori.it |
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IRAP, LOMBARDIA: ESENTARE CHI ASSUME DONNE |
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Milano, 23 ottobre 2014 - Esentare dal pagamento dell´Irap le aziende che assumono donne e favoriscono la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. E´ l´iniziativa cui sta lavorando l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, che lo ha ricordato intervenendo al convegno ´Donne e lavoro. Quale innovazione sociale per uscire dalla crisi?´, che si è svolto a Palazzo Pirelli. Tagli Governo Non Penalizzino Conciliazione Famiglia/lavoro -"E´ uno dei miei obiettivi di legislatura - ha spiegato l´assessore - e spero possa essere attuato nonostante i sacrifici enormi a cui, come Regione, siamo chiamati per far fronte ai tagli imposti dal Governo. Sarebbe davvero paradossale non incentivare chi ha il coraggio di scommettere sulle donne". A Parità Di Titoli, Donne Trattate Peggio Degli Uomini - Quella dell´assessore Bulbarelli è una proposta che nasce dal constatare che "spesso le donne, si laureano o si diplomano con voti più alti degli uomini, ma, a parità di titolo di studio, fanno lavori meno qualificati e accettano ruoli meno importanti, guadagnando in media il 30 per cento in meno". Nel 2013, 5.000 Donne Hanno Lasciato Lavoro Dopo Parto - Fanno riflettere anche le donne che abbandonano il lavoro dopo la nascita di un figlio: nel 2013 sono state oltre 5.000 quelle che hanno lasciato l´occupazione a un anno dal parto. "Una scelta obbligata - ha detto ancora Bulbarelli -, che impone ancora oggi a molte neomamme di dover scegliere tra carriera e famiglia, poiché non hanno alcun tipo di sostegno". Serve Inversione Anche In Politica - L´assessore ha quindi auspicato un´inversione di tendenza anche in politica: "Se è vero che la Giunta regionale vede l´esatta parità tra uomini e donne, lo stesso non avviene in Consiglio dove su 80 persone elette, solo 15 sono donne". "Dobbiamo essere in grado - ha concluso Bulbarelli - di orientare le famiglie nella scelta della formazione scolastica delle proprie figlie, un´operazione che prevede la collaborazione di tutti, dalle Istituzioni al sistema scolastico sino ai mass media. Le donne devono occuparsi di tematiche sino a oggi appannaggio degli uomini, penso all´ingegneria, a fisica, per poter quindi ambire a ruoli prestigiosi nel mercato del lavoro". |
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VERTENZA FORNACI SCANU, INCONTRI IN REGIONE SARDEGNA |
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Cagliari, 23 ottobre 2014 - Ieri un incontro negli uffici dell´assessorato del Lavoro, nei prossimi giorni un altro confronto, in viale Trento, a Cagliari, con i vertici dell’assessorato dell’Industria. La Regione segue da vicino la vertenza che riguarda i lavoratori delle Fornaci Scanu impegnati negli stabilimenti di Sestu e Guspini. Il 6 ottobre scorso la proprietà ha avviato le procedure di mobilità per 57 dipendenti su 79. Per 25 dipendenti sta per terminare la cassa integrazione in deroga, mentre altri 32 già usufruiscono della Cigs. La decisione dell’azienda è riconducibile alla situazione difficile che investe il settore dell’edilizia in Sardegna, sia il comparto delle costruzioni sia quello della produzione di materiali. Ieri mattina si è svolto un incontro nella sede dell’assessorato del Lavoro. Erano presenti i sindacati e una delegazione dei lavoratori. "Saremo parte attiva per capire quali percorsi intraprendere per risolvere la vertenza - ha detto l’assessore Virginia Mura – siamo pronti a intervenire con gli strumenti che abbiamo a disposizione, ma aspettiamo di conoscere le intenzioni dell’azienda circa la prosecuzione dell’attività". "Nei prossimi giorni - fa sapere l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras - convocheremo le rappresentanze sindacali per esaminare lo stato della vertenza". |
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CROAZIA E UNIONE EUROPEA: NUOVI ORIZZONTI DI SVILUPPO PER IL NORDEST NEL PRIMO SEMESTRE 2014 EXPORT +26,5%, ITALIA SETTIMO PAESE INVESTITORE IN CROAZIA. |
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Venezia, 23 ottobre 2014 - Nordest, partner commerciale importante per la Croazia, con un’interessante performance dell´import-export. Nel primo semestre 2014, le esportazioni di Veneto, Trentino-alto Adige, Friuli-venezia Giulia, pari a quasi 400 milioni di euro, sono aumentate di oltre un quarto (+26,5%) rispetto allo stesso periodo del 2013. Le importazioni, pari a 332 milioni di euro, sono cresciute del +13,6%. Un trend che permette di guardare con fiducia agli investimenti sull´altra sponda dell´Adriatico, cogliendo i vantaggi dei fondi strutturali europei ad un anno dall´entrata della Croazia nell´Unione Europea. Sarà questo il tema del convegno «Croazia e Unione Europea: nuovi orizzonti di sviluppo», in programma giovedì 23 ottobre alle 15.30, organizzato da Veneto Banca e Unioncamere Veneto. A causa delle numerosissime adesioni (circa 200), la sede del convegno è stata spostata presso il Padiglione Antares del Pst Vega, Via delle Industrie 15 - Marghera Ve. «L´europa che vogliamo - ha detto il presidente di Unioncamere Veneto, Fernando Zilio - è quella che sa offrire opportunità. Non dunque quella tecnocratica e nemmeno quella del rigore fine a se stesso, ma quella della collaborazione tra i popoli, in una prospettiva di sviluppo e di cooperazione che deve andare a vantaggio dei 500 milioni di cittadini che abitano il Vecchio Continente». «Il nostro Gruppo è un punto di riferimento non solo per le imprese italiane che operano in Croazia, bensì pure per le realtà croate attive in Italia – afferma il presidente di Veneto Banca, Francesco Favotto –. Veneto Banca e la sua controllata croata Veneto Banka lavorano in sinergia per rafforzare i legami economici tra i due Paesi fornendo, oltre ai consueti servizi bancari, una consulenza a 360° su strumenti chiave come l’accesso ai fondi comunitari, l’internazionalizzazione e le reti d’impresa. Essere partner di Unioncamere in un evento di grande levatura come questo è un ulteriore segnale del nostro interesse per l’interscambio tra le due sponde dell’Adriatico». Attraverso il confronto con i massimi rappresentanti del Ministero croato della Piccola e Media Impresa, in primis il ministro Gordan Maras, l´appuntamento prevede un focus sulle prospettive e sulle opportunità in Croazia, dove l´Italia è al settimo posto tra i Paesi investitori, soprattutto nei settori bancario, commerciale e turismo, e con un ruolo di indiscusso protagonista per il Nordest specificatamente nel settore moda, meccanica strumentale e alimentare. I lavori saranno aperti da Fernando Zilio (presidente Unioncamere Veneto), Francesco Favotto (presidente Veneto Banca Scpa), Marino Finozzi (assessore al Turismo e al Commercio Estero della Regione Veneto) e Francesco Peroni (assessore alle Finanze, Patrimonio, Coordinamento e Programmazione delle Politiche Economiche e Comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia). Le opportunità di investimento in Croazia dopo l´entrata nella Ue saranno illustrate dal ministro della Piccola e Media Impresa della Repubblica di Croazia Gordan Maras, da Zdenka Lončar e Sani Ljubunčić, rispettivamente assistente per la cooperazione internazionale e responsabile del settore investimenti e infrastrutture presso lo stesso dicastero. Le prospettive di sviluppo nell´area del Nord Adriatico saranno al centro dell´intervento del segretario generale di Unioncamere Veneto Gian Angelo Bellati, mentre le modalità di agevolare gli interventi attraverso i fondi strutturali europei 2014-2020 saranno illustrate dal responsabile del Dipartimento Politiche Comunitarie di Unioncamere-eurosportello Veneto Francesco Pareti. Seguirà dibattito. |
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IMPRESE, LOMBARDIA: EVITARE CHE INVESTITORI VADANO VIA DA PAESE |
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Roma, 23 ottobre 2014 - "Se vogliamo migliorare la nostra posizione all´interno del sistema Europa e a livello mondiale, nell´ambito dell´industria delle Life Sciences, è necessario che questo Paese non solo attui politiche che attraggano investitori, ma evitino che poi se ne vadano. Bisogna investire in semplificazione e sburocratizzazione ed essere in grado di garantire risposte in tempi certi. Con l´incontro abbiamo raggiunto un´importante condivisione di tali obiettivi e rilanciato le linee strategiche che dovranno essere messe in campo in ottica globale". La Conferenza - Lo ha affermato l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo a Roma, su delega del presidente Roberto Maroni, alla conferenza ´Life Sciences Industry: il futuro è oggi´. L´evento, organizzato dall´Ambasciata degli Stati Uniti, ha registrato la presenza di esponenti del mondo imprenditoriale e politico, tra cui il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, il direttore generale dell´Agenzia Italiana del Farmaco Luca Pani, l´ambasciatore degli Stati Uniti d´America in Italia John R. Phillips, il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso, il vicepresidente di Assobiomedica Luciano Frattini e l´assessore dell´Emilia Romagna e responsabile Salute della Conferenza Stato-regioni Carlo Lusenti. Investire Di Più In Ricerca E Innovazione - "In Italia - ha detto Melazzini - si investe l´1,2 per cento del Pil in ricerca e innovazione rispetto ad una media europea dell´1,7. Noi come Regione Lombardia investiamo l´1,6 e, nei prossimi quattro anni, intendiamo raddoppiare gli investimenti, raggiungendo la quota del 3 del Pil lombardo. Inoltre, da qui al 2020, investiremo un miliardo in questi due settori strategici, offrendo importanti opportunità di crescita a chi fa impresa, innovazione tecnologica e ricerca". Necessità Di Fare Sistema - "È necessario - ha sottolineato Melazzini - rendere più accessibili per i destinatari le risorse investite in ricerca e innovazione. Per questo motivo, bisogna far rete, fare sistema a livello istituzionale, ad esempio tra Ministero della Salute, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell´Economia e delle Finanze, con tutti gli stakeholders coinvolti, perché non si può pensare di dare risposte ottimali alle criticità presenti, come la forte disomogeneità di trattamento tra le Regioni, senza far dialogare gli attori interessati". Garantire Interlocutore Unico - "La sfida del futuro - ha concluso Melazzini - è impegnarsi concretamente per porci agli occhi esterni come un interlocutore unico, mettendo a patrimonio comune gli strumenti disponibili, migliorando gli esistenti, cercando di abbattere i costi diretti e indiretti degli investimenti. In questo modo non solo saremo più attrattivi, ma riusciremo a imporci maggiormente in ambito europeo e internazionale". |
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TAVOLO REGIONALE TIOXIDE, GLI ESITI DELLL´INCONTRO CON LE RSU |
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Firenze 23 ottobre 2014 - Si è tenuto un incontro che aveva richiesto la Rsu aziendale della Tioxide di Scarlino nei giorni scorsi per rassicurare i lavoratori che operano all´interno dell´impianto a seguito delle notizie circa il sospetto di contaminazioni radioattive durante il ciclo di produzione, soprattutto nella cosiddetta area dei filtri Moore. All´incontro erano presenti, oltre agli assessori regionali Anna Rita Bramerini, Luigi Marroni e Gianfranco Simoncini e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, Asl, Arpat, i sindaci dei Comuni di Scarlino, Follonica e Gavorrano e il presidente della Provincia di Grosseto. Asl e Apat hanno evidenziato che l´indagine aperta dalla Procura nei confronti dell´azienda è partita da accertamenti e controlli svolti da Arpat dal settembre 2013 nell´ambito dei controlli previsti dal autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Provincia di Grosseto. Dopo le verifiche e le varie comunicazioni fatte da Arpat e da Asl, l´azienda è in regola, a partire dal febbraio 2014, con quanto dettano la normativa e le autorizzazioni. Per quanto riguarda la gestione pregressa e dove erano emerse irregolarità, sia Arpat che Asl hanno mantenuto lo stretto riserbo in quanto ad oggi ancora materia oggetto di indagini da parte della Magistratura. A seguito di una richiesta da parte delle istituzioni di intensificare i controlli, Arpat e Asl hanno dato la propria disponibilità a farlo, ricordando che le risposte dettagliate sui rischi per i lavoratori, la popolazione e l´ambiente debbono essere garantiti da un controllo continuo da parte dell´azienda su tutto il suo processo produttivo. Arpat si è altresì resa disponibile, anche a seguito delle richieste della Regione, a produrre nei prossimi giorni un piano di monitoraggio che dia risposta a questa esigenza, pur confermando che per quanto riguarda i gessi rossi non esistono elementi circa l´ipotesi di una loro radioattività. |
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