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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Ottobre 2014 |
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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENAC DEL 23 OTTOBRE 2014 |
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Roma, 27 ottobre 2014 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che durante il Consiglio di Amministrazione che si è svolto il 23 ottobre 2014, tra i vari punti all’ordine del giorno sono state assunte le seguenti determinazioni e delibere e trattati i temi qui riportati. Informativa Del Presidente Su Incontri Toscana - Il Presidente Vito Riggio ha riferito in merito alla serie di incontri che ha avuto con le Istituzioni regionali e territoriali della Toscana relativamente allo sviluppo degli aeroporti della Regione, così come da mandato ricevuto dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente del 22 settembre u.S. Nell’incontro avuto con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il Presidente Riggio ha illustrato nel dettaglio i motivi che hanno portato alla scelta di chiedere la realizzazione di una pista di volo di 2.400 metri che, secondo l’istruttoria delle strutture tecniche dell’Ente, rappresenta la soluzione ottimale per il contenimento dell’inquinamento acustico e ambientale, nonché per motivi di sicurezza delle operazioni di volo. Con tale scelta, inoltre, si potrà sostenere il bacino di traffico che interesserà al 2030 la Regione Toscana e che dalle analisi di previsione raggiungerà circa 12 milioni di passeggeri, in quanto verranno superate le limitazioni attuali della pista di Firenze. Verrà cambiato l’orientamento e non ci sarà la taxiway (pista di rullaggio). Gli scali del sistema toscano, inoltre, secondo le linee guida dell’Enac per lo sviluppo delle rete aeroportuale e in linea con quanto indicato dal Piano Nazionale per gli Aeroporti presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, avranno in futuro specializzazioni differenti: l’Aeroporto di Pisa sarà destinato maggiormente al traffico intercontinentale, mentre quello di Firenze sarà prevalentemente focalizzato sul traffico aereo leisure e business. Il Presidente Riggio, inoltre, ha aggiornato il Consiglio in merito all’iter di approvazione del Master Plan di Firenze, che è stato presentato in Enac nei giorni scorsi, e che sarà verosimilmente chiuso entro 2 settimane circa. Per lo scalo fiorentino l’istruttoria procede celermente anche per poter utilizzare uno stanziamento a favore dell’aeroporto previsto nello “Sblocca Italia”. Anche per quanto riguarda l’Aeroporto di Pisa vi sono azioni in atto tra cui, ad esempio, ha riferito il Presidente, l’avvio della delocalizzazione degli abitati di Borgo Cariola avviata ieri con la firma di sette atti di acquisito con l’utilizzo di fondi Enac. - Affidamento Gestione Aeroportuale Aeroporto Di Rimini - Il Consiglio di Amministrazione ha ascoltato con attenzione la relazione presentata dal Direttore Generale Alessio Quaranta in merito alla situazione relativa all’Aeroporto di Rimini e ha espresso apprezzamento per la tempestività con cui la Direzione Centrale Sviluppo Economico e la Direzione Sviluppo Gestione Aeroporti hanno espletato le complesse procedure previste dal bando di gara, pervenendo, in tempi rapidi, all’aggiudicazione provvisoria alla società Air Riminum. Il Consiglio garantisce che con altrettanta solerzia l’Ente porrà in essere tutte le azioni necessarie atte a velocizzare l´implementazione delle fasi procedurali previste nel bando di gara, nonché di tutta la normativa relativa al processo di certificazione in modo da procedere al più presto con l’affidamento definitivo delle gestione totale alla società Air Riminum, e alla piena operatività dello scalo, nell’interesse generale del settore e per evitare disagi ai cittadini e al territorio. Il Consiglio di Amministrazione si rammarica che nonostante l’encomiabile impegno del Prefetto di Rimini, Claudio Palomba, e la piena collaborazione dell’Enac la soluzione ipotizzata di una gestione provvisoria in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, sia stata resa impossibile dalla mancata proroga, in qualunque forma, da parte del Tribunale fallimentare di Rimini dell’esercizio provvisorio della società Aeradria oltre il 31 ottobre 2014. A partire dal 1° novembre p.V., pertanto, risulta giuridicamente impossibile per l’Enac e per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenire con forme di gestione diretta, ancorché straordinaria, dell’Aeroporto di Rimini, per continuare l’operatività dello scalo. |
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RIUNIONE DEL CISA, COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA SICUREZZA AEROPORTUALE: IL PRESIDENTE RIGGIO INVITA A MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE SU TEMI SANITARI E DI SICUREZZA INTERNAZIONALE |
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Roma, 27 ottobre 2014 - Si è svolta il 23 ottobre la riunione del Cisa, il Comitato Interministeriale per la Sicurezza (security) del Trasporto Aereo e degli Aeroporti, convocata dal Presidente dell’Enac Vito Riggio che ricopre anche il ruolo di Presidente del Comitato. Il Cisa è composto, tra gli altri, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dai Ministeri della Salute, degli Affari Esteri, dell’Interno, delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Difesa, oltre che da Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane, Poste, Enav, Assaereo, Assaeroporti, Ibar, A.n.a.m.a. La seduta odierna, inoltre, è stata allargata anche ai responsabili di Adr, Sea e Save, le società di gestione degli aeroporti di Roma, Milano e Venezia. La riunione è partita dalla necessità di coinvolgere tutti gli attori interessati ai fini di un coordinamento rispetto alle indicazioni emerse dai recenti Consigli europei, pervenute dal Ministero della Salute, dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Interno. Il Presidente Riggio ha invitato i componenti del Cisa a mantenere alta la vigilanza, ognuno per le proprie competenze, in tema di misure di prevenzione per l’emergenza legata al virus ebola e, più in generale, per gli aspetti di sicurezza internazionale e prevenzione di atti illeciti. Inoltre, nel corso della riunione sono state illustrate anche le varie attività che sono state svolte in merito alla crisi per il virus ebola, dall’Eaccc (European Crisis Coordination Cell), nucleo istituito con il Regolamento Ue 677/2011 e coordinato da Eurocontrol con il fine di supportare a livello europeo la gestione delle crisi che coinvolgono il settore aereo, in ottica di cielo unico. Quest’anno peraltro, l’Italia è membro permanente dell’Eaccc in quanto rappresentante di turno della Presidenza Ue. Si è evidenziata, quindi, nell’incontro odierno la necessità, condivisa da Assaereo e Assaeroporti di porre in essere misure omogenee tra tutti i Paesi europei, secondo le indicazioni provenienti proprio dagli organismi preposti al coordinamento. |
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AEROPORTO GORIZIA: SANTORO, IMMINENTE RIAPERTURA SCALO DUCA D´AOSTA |
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Trieste, 27 ottobre 2014 - "La riapertura dell´aeroporto Duca d´Aosta di Gorizia - annuncia l´assessore alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro - è ormai imminente". "La direzione aeroportuale dell´Enac Nordest - afferma ancora Santoro, commentando la risposta dell´ente nazionale per l´aviazione civile alla richiesta di informazioni aggiornate inviata dalla Regione lo scorso settembre - ha appena fornito le necessarie garanzie sul buon esito di un lavoro di squadra ad ogni livello che, giorno dopo giorno, ha condotto a questo importante risultato per il quale ringrazio particolarmente il direttore aeroportuale Nordest, Roberta Carli, proficuamente spesasi per superare le criticità". Lo scalo isontino era stato chiuso lo scorso agosto per una serie di problematiche legate alla sicurezza e sulle quali la Regione aveva immediatamente aperto un´interlocuzione diretta con l´Enac per giungere in tempi brevi alla riapertura dell´area aeroportuale e alla ripresa della sua funzionalità. Al momento sono entrati nella fase esecutiva gli interventi necessari al superamento di problemi di agibilità, derivanti dalla presunta presenza di ordigni bellici, al ripristino dell´agibilità delle piste di volo e della garanzia di incolumità pubblica compromessa dal libero accesso ad edifici in cattivo stato di manutenzione. |
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AUMENTO DEL BIGLIETTO INTEGRATO DI NAPOLI |
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Napoli, 27 ottobre 2014 - "Dispiace dover smentire ancora una volta le falsità del centrosinistra sulla nuova tariffa integrata per i trasporti pubblici, ma è giusto che i cittadini sappiano la verità e che ognuno si prenda le proprie responsabilità su un tema così importante come quello della mobilità, che incide sulla vita e i portafogli delle famiglie. Non è assolutamente vero - come dice il sindaco di Napoli facente funzioni Sodano, che forse è stato male informato - che la competenza sui biglietti integrati è solo ed esclusivamente regionale, e che quindi non era nelle possibilità del Comune indicare una tariffa più bassa di quella di 1,50 euro per la corsa integrata di 90 minuti per l´area urbana di Napoli". Così l´assessore ai Trasporti e Viabilità della Regione Campania, Sergio Vetrella, replica al sindaco di Napoli facente funzioni Tommaso Sodano. "A ricordarlo - continua l´assessore - è stato proprio il Comune di Napoli in numerosi incontri preparatori, come si evince ad esempio dalla lettera inviataci il 16 aprile scorso dal referente del sindaco per il trasporto pubblico e le reti metropolitane Anna Donati. Nella missiva, proprio la Donati ci ricorda che l´articolo 7 della legge regionale n. 3 del 2002 sul trasporto pubblico locale stabilisce che la Regione indica solo i livelli tariffari massimi, e che il livello tariffario da adottare per ogni titolo di viaggio è demandato agli enti locali competenti per la stipulazione dei relativi contratti di servizio. Ben poteva, dunque, il Comune di Napoli - e non la Regione - indicare una tariffa diversa da quella di 1,50 euro per il biglietto singolo integrato, così come per gli altri ticket dell´area urbana del capoluogo. Spieghi allora Sodano ai suoi concittadini perché non lo ha fatto, partecipando inoltre il Comune all´approvazione unanime delle tariffe, invece di accusare chi sta faticosamente cercando di riparare i guasti provocati dalla sua parte politica in un settore così strategico. Forse quest´aumento così consistente serve a tentare di coprire le cattive gestioni del centrosinistra che hanno portato quasi al collasso grandi società di trasporto come l´Anm? Questa è la realtà dei fatti - conclude l’assessore - supportata da documenti precisi e inconfutabili - come siamo soliti fare - che qualunque cittadino può facilmente verificare anche solo collegandosi ai miei profili twitter e facebook, dove pubblicheremo la lettera della Donati, così come facciamo con tutti i documenti relativi alla nostra attività amministrativa. Allo stesso modo, confrontando il nuovo sistema con il vecchio, i cittadini possono facilmente notare i vantaggi che siamo riusciti a offrire loro, azzerando anche le criticità e gli sprechi di Unicocampania. Ad esempio, gli abbonamenti mensili e annuali aziendali, che sono quasi tutti inferiori ai corrispondenti integrati del sistema precedente. Altro che mistificare la realtà, come dice Sodano!". |
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LAZIO, ANAS: AL VIA TRE GARE D`APPALTO RIGUARDANTI LA MANUTENZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI SU STRADE E AUTOSTRADE IN GESTIONE NELLE PROVINCE DI ROMA, LATINA E VITERBO IN GAZZETTA UFFICIALE I TRE BANDI DI GARA, PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI QUASI 4 MILIONI DI EURO |
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Roma, 27 ottobre 2014 - L`anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì 24 ottobre 2014, tre bandi di gara, per un importo complessivo di quasi 4 milioni di euro, per l`assegnazione di altrettanti appalti triennali riguardanti la manutenzione e la gestione degli impianti tecnologici lungo diverse strade e autostrade gestite dall`Anas in provincia di Roma, Latina e Viterbo. Il primo appalto, dell`importo di circa due milioni di euro, prevede i lavori (anche notturni) per la manutenzione degli impianti tecnologici sull`autostrada Roma - Aeroporto di Fiumicino e sul Grande Raccordo Anulare di Roma, comprese le gallerie. Il secondo appalto, dell`importo di un milione di euro, riguarda la gestione degli impianti tecnologici sulle strade statali 7 `Via Appia`, 7 Dir./b `di Terracina`, 7 Dir./a `del Tempio di Giove`, 7 Racc./a `di Porto Badino`, 7 Var. `Variante Formia Garigliano`, 7 Quater `Domitiana` e 699 `dell`Abbazia di Fossanova`, in provincia di Roma e Latina. Il terzo appalto, dell`importo di 850mila euro, riguarda la gestione degli impianti tecnologici (con lavori anche notturni) sulle strade statali 1 `Via Aurelia` e 1 Bis, 698 `del Porto di Civitavecchia`, 675 `Umbro Laziale` e sulla Nuova Strada Anas 376 (ex strada statale 675), in provincia di Roma e Viterbo. Per le tre gare d`appalto, le offerte dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del 21 novembre 2014 ad Anas S.p.a. - Compartimento della Viabilità per il Lazio, viale B. Rizzieri, 142 - 00173 Roma. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it |
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LOMBARDIA: VIA LIBERA ALLA VARIANTE DI MORBEGNO COLLEGIO VIGILANZA SU ACCESSIBILITÀ VALTELLINA E VALCHIAVENNA |
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Sondrio, 27 ottobre 2014 - Via libera alla variante di Morbegno e all´istituzione dell´Osservatorio ambientale così come prescritto dal Cipe. E un aggiornamento puntuale sullo stralcio 1 da Cosio e Tartano. Questi i punti salienti trattati oggi dal Collegio di Vigilanza per l´accessibilità della Valtellina presieduto nel pomeriggio presso lo Ster di Sondrio dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alberto Cavalli, alla presenza del presidente della Provincia, Luca della Bitta, dei sindaci di Sondrio, Alcide Molteni; Tirano, Franco Spada; Morbegno, Andrea Ruggeri e del presidente del Comunità montana di Morbegno, Christian Borromini. Variante Di Morbegno, Primo Stralcio (Fuentes-cosio) - L´anas ha confermato che sono stati ultimati i lavori, compresi quelli sulle opere di mitigazione ambientale. Le eventuali economie dovranno essere destinate, come previsto dal Cipe, alla variante di Tirano. Presto Anas ne renderà nota l´entità. Variante Di Morbegno, Secondo Stralcio (Da Cosio A Tartano) – La progettazione esecutiva avviata lo scorso 19 marzo si è conclusa il 22 settembre. Nella segreteria tecnica del 2 ottobre Anas ha dichiarato che, in base al quadro economico di gara, i lavori sono stati aggiudicati per un importo di 145.387.008 euro e le somme a disposizione sono pari a 24 milioni. Il Collegio Vigilanza ha dato il via libera al progetto e Anas ha garantito l´avvio lavori entro dicembre. L´opera sarà ultimata alle fine del 2017. Un´opera Prioritaria - "Questa grande opera - ha detto Cavalli - è ritenuta prioritaria per il potenziamento delle infrastrutture della Valtellina e della Valchiavenna. L´assessore ha poi fatto notare come nel suo iter il progetto abbia conosciuto "significativi miglioramenti" sotto il profilo ambientale e del rapporto con il territorio. Proprio in quest´ottica si inserisce l´istituzione dell´Osservatorio ambientale che è stata oggi approvata dal Collegio. L´osservatorio Ambientale - Con la delibera 21 del 2012 il Cipe ha previsto l´istituzione dell´Osservatorio Ambientale per garantire la più completa e puntuale informazione alla cittadinanza in merito alla tutela dell´ambiente (anche nei suoi riflessi sulla salute pubblica) in occasione della realizzazione di un´infrastruttura ad impatto significativo sul territorio. L´osservatorio rimarrà attivo per 3 anni dopo il completamento dell´opera per garantire il controllo delle emissioni sonore e qualità dell´aria. Infrastrutture Leva Per Crescita Economica - "Sono soddisfatto - ha detto Cavalli - che gli amministratori locali abbiano confermato l´importanza di quest´opera e abbiano ricevuto adeguate garanzie per il rapido avvio dei lavori. Sono convinto che si ricrei fiducia nel futuro se le istituzioni danno risposta concreta ai bisogni della comunità e che le infrastrutture siano una leva fondamentale per la crescita economica. E questo è particolarmente vero per la montagna lombarda che sente le amministrazioni centrali troppo lontane". Passo Avanti Anche Per Variante Di Tirano - "Sottolineo che oggi - ha proseguito l´assessore - si è fatto un grande passo avanti anche verso la realizzazione della variante di Tirano perché si ritrovano nelle economie e nei ribassi d´asta della variante di Morbegno le prime risorse certe per poterla realizzare". Fondi Per Gli Espropri - Da ultimo l´assessore Cavalli ha spiegato di aver apprezzato le garanzie date da Anas di procedere entro la fine di quest´anno a erogare gran parte dei risarcimenti per gli espropri. |
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SCAMBIO DI ESPERIENZE DEI SERVIZI STRADA DI ALTO ADIGE E TIROLO |
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Bolzano, 27 ottobre 2014 - La manutenzione stradale, compreso lo sgombero della neve in inverno, le barriere antirumore e la gestione delle gallerie sono stati i temi al centro di uno scambio di esperienze fra le Ripartizioni Servizi stradali di Provincia di Bolzano e Land Tirol tenutosi a Bolzano. Come ha riferito il direttore della Ripartizione Servizio strade Robert Gamper dal confronto è emerso che uno degli aspetti di rilievo nella gestione e manutenzione della rete viaria è riconoscere le fonti di pericolo e garantire la sicurezza sulle strade e nelle gallerie che in ambito alpino sono presenti in numero maggiore per la morfologia del territorio. La rete stradale di competenza della Provincia di Bolzano è di 2800 chilometri, mentre quella di competenza del Tirolo si snoda su 2240 chilometri. 168 le gallerie gestite dalla Ripartizione Servizio strade della Provincia di Bolzano, 139 quelle sotto la giurisdizione del pendant tirolese. Parlando dell´evoluzione della spesa il direttore Gamper ha fatto presente come dai 50mila Euro antecedenti l´assunzione di competenza nel luglio 1998 riferita alle strade statali in terriotorio altoatesino, ora la spesa energetica annuale riferita alle gallerie si attesti sui 4,5 milioni di Euro. Vi sono inoltre i costi per gli interventi di ammodernamento dell´impiantistica. Altri temi in discussione il servizio invernale di sgombero neve, l´oganigramma, la tutela dall´inquinamento acustico. Il direttore della Ripartizione Servizio strade Robert Gamper era affiancato dal suo vice Philipp Sicher e dal direttore d´ufficio Christian Innerkofler,mentre la delegazione tirolese era composta tra gli altri dal direttore della ripartizione Christian Molzer, e Bernd Stigger, responsabile per la manutenzione strade. |
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FERRO AL POSTO DELLA GOMMA, LA REGIONE TOSCANA CI CREDE. PRESENTATO UNO STUDIO |
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Firenze 27 ottobre 2014 – Più ferro e meno gomma per il trasporto delle merci? La Toscana spinge per provarci. "La Regione sta facendo investimenti importanti – dice l´assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – e anche Rfi e Trenitalia mi sembrano disponibili in tal senso. Certo gli investimenti si fanno dove ci sono possibilità di sviluppo: lo abbiamo fatto per il porto di Livorno e gli interporti di Guasticce e Prato". Ma le prospettive sono interessanti. La Toscana è inserita all´interno di tutti i corridoi europei, a partire da quello che corre fino in Scandinavia o da Bologna si sposta verso la Polonia. La Regione crede all´intermodalità: ha realizzato anche un´indagine e uno studio su un campione di 100 aziende significative, potenzialmente interessate. Hanno risposto in trenta e il prossimo passo sarà definire una proposta concreta da sottoporre loro. "Una proposta che vada incontro alle richieste emerse – continua Ceccarelli -, giocando a carte scoperte". Con l´obiettivo di far incontrare domanda e offerta. Lo studio, il primo fatto in Toscana, è stato presentato stamani nel salone delle feste di Palazzo Bastogi, sede di alcuni uffici del Consiglio regionale. Con l´assessore Ceccarelli c´erano Mario Castaldo, direttore di Trenitalia Cargo, e rappresentanti di Rfi, il gestore della rete ferroviaria. Secondo quanto emerso dall´indagine, più che ai tempi o all´affidabilità le aziende sembrerebbero interessate a costi, puntualità e flessibilità, disposte a valutare un eventuale passaggio al ferro e utilizzare di meno camion e tir se il prezzo a chilometro e tonnellata fosse più basso del 5 o 10 per cento rispetto a quello sostenuto oggi, se maggiore fosse la puntualità ma anche più ampia la flessibilità, visto che ben poche aziende toscane sono ora in grado di riempire da sole un convoglio. Ed è in questa direzione che ci si muoverà. "I vantaggi sarebbero per molti – conclude l´assessore -: per le aziende e per chi viaggia sulle strade perché di meno sarebbero il traffico e i camion. Andremmo incontro agli obiettivi indicati dalla Ue e rafforzeremmo il nostro sistema di intermodalità. Il prossimo step sarà quello di supportare i gestori del servizio a predisporre offerte mirate, a seconda delle specificità dei territori, al fine di arrivare ad un confronto diretto e costruttivo con le aziende". |
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TRENI, APERTA NUOVA STAZIONE FNM A BRUZZANO |
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Milano, 27 ottobre 2014 - Proseguono in vista di Expo i lavori di riqualificazione della linea ferroviaria Milano-seveso-asso che collega il capoluogo lombardo alla Brianza. "Con l´apertura della nuova stazione di Bruzzano - ha spiegato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alberto Cavalli - si aggiunge un altro tassello alla realizzazione del piano di interventi che prevede investimenti per oltre 75 milioni di euro per la messa in sicurezza, l´ammodernamento e l´ efficientamento di una delle linee ferroviarie regionali più intensamente utilizzate dai pendolari". Oggi a Bruzzano fermano ogni ora 8 treni delle linee S (Suburbane S2 e S4) e transitano 4 treni regionali. L´intervento è finalizzato anche alla realizzazione del terzo binario che potenzierà la linea e consentirà di trasformarla in una vera metropolitana suburbana con 12 treni all´ora. Investiti 8,1 Milioni Di Euro - La nuova fermata è stata realizzata grazie ad un investimento di 8,1 milioni di euro a carico della Regione Lombardia e tramite l´utilizzo di fondi europei. È stata progettata in stretta collaborazione con il Parco Nord Milano e in coerenza con le previsioni di sviluppo urbanistico del Comune di Milano. Una lunga passerella coperta, di oltre 60 metri, facilita l´accesso non solo ai binari, ma anche al Parco. La Sicurezza - La stazione aperta oggi sostituisce quella vecchia che, posizionata in curva in prossimità di un passaggio a livello e con banchine molto strette, non risultava più adeguata all´attuale traffico passeggeri e ai nuovi standard di sicurezza. I marciapiedi alti, gli ascensori e le pensile consentiranno a tutti di accedere ai treni in sicurezza, riparati dalla pioggia ed entrando in carrozza a livello treno. Tutti i locali della nuova stazione, compresi gli ascensori, sono videosorvegliati, e sono presenti anche colonnine help point collegate direttamente con il Posto centrale di vigilanza. L´accessibilità - La nuova fermata garantisce l´accessibilità autonoma alle persone a mobilità ridotta ed è raggiungibile con un servizio bus dell´Atm essendo in prossimità del nuovo capolinea della linea 41. Un accesso ciclopedonale è stato realizzato anche lato Parco con illuminazione e riqualificazione di una via privata in prossimità della vecchia stazione. I Nuovi Servizi - La nuova fermata offrirà nuovi servizi tra cui un locale per il parcheggio delle biciclette e un parcheggio per autoveicoli. Gli Sviluppi Futuri - "Con la realizzazione del terzo binario, in una prima fase tra Affori e la nuova stazione unificata di Cormano Cusano - ha aggiunto Cavalli - saranno ulteriormente migliorate le condizioni di sicurezza e di accessibilità. In particolare sarà chiuso il passaggio a livello di via Oroboni in corrispondenza della vecchia stazione di Bruzzano e sarà sostituito sia con viabilità veicolare che ciclopedonale. L´accessibilità alla nuova fermata sarà migliorata anche verso Cormano Brusuglio con la realizzazione di un collegamento ciclopedonale". Premessa Per Servizio Sempre Migliore - "La realizzazione di nuove infrastrutture e il potenziamento di quelle esistenti - ha concluso l´assessore - pongono le premesse per un miglioramento del servizio anche sotto il profilo dell´affidabilità e della puntualità. |
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FINANZIAMENTI PER LA TAV MILANO – VENEZIA. LUCA ZAIA: RINGRAZIO LUPI PER L’IMPEGNO. E ORA ACCELERARE. DOBBIAMO RECUPERARE UN DECENNIO DI RITARDO |
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Venezia, 27 ottobre 2014 “Il Nord Italia ha bisogno come il pane della nuova linea ferroviaria ad Alta Capacità/alta Velocità nella direttrice Est – Ovest. Da oltre un decennio si sono spese però solo parole per realizzarla, mentre ora si parla di stanziamenti veri, consistenti, in grado di avviare i lavori e, mi auguro, concluderli presto. Voglio ringraziare per questo il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, che su questa partita, strategica per l’intero Paese, si sta dimostrando molto determinato, efficace e attento”. Luca Zaia non nasconde la sua soddisfazione per le notizie che arrivano dal ministero:: ci sono i soldi per proseguire i lavori di realizzazione della nuova linea Ac/av oltre Brescia e nell’intero tratto veneto fino a Padova, completando così l’opera fino a Mestre. “Se i soldi sono immediatamente spendibili possiamo procedere – dice ancora Zaia – sulla base della progettualità già approvata e i necessari completamenti. Dobbiamo farlo con grande rapidità perché questa partita è essenziale per tutti: per tutte le Regioni della pianura padana direttamente coinvolte e per tutto il Paese. Da qui passa il traffico da e verso l’Europa e l’Est, da qui si deve ripartire per avviare nuovi investimenti capaci di togliere concretamente traffico su gomma ad un sistema stradale e autostradale tra i più trafficati del continente e non certo tra i più efficienti e ambientalmente soddisfacenti. Ma soprattutto – conclude Zaia – da qui può ripartire la corsa allo sviluppo di un’area che è la più produttiva della penisola e che nei traffici da e con l’estero trova un ulteriore spiraglio per uscire dalla situazione di crisi che la sta asfissiando”. |
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INFRASTRUTTURE: FVG, CON ADRIA-A VERA RETE TRANSFRONTALIERA |
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Trieste, 27 ottobre 2014 - "Il progetto Adria-a ci consegna un´eredità importante costituita da una serie di progettazioni infrastrutturali ferroviarie indispensabili per l´integrazione europea tra Italia e Slovenia. Spetta ora a noi amministratori dimostrare la possibilità di realizzare concretamente una vera rete transfrontaliera" . L´assessore alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro, ha espresso soddisfazione per i risultati del progetto di cooperazione transfrontaliera Adria-a "Accessibilità e sviluppo per il rilancio dell´area dell´Adriatico interno", inserito nel programma Italia-slovenia 2007-13, illustrati il 23 ottobre a Trieste nel corso dell´evento finale promosso da Ince, Iniziativa centroeuropea, che è capofila del progetto. A testimoniare l´importanza del progetto, secondo Santoro è "l´elevatissimo numero di soggetti coinvolti, 27 in tutto tra partner pubblici e privati, compresi enti locali, aeroporti e Università che hanno consentito di dare esito ad una progettualità indispensabile". Il progetto ha avuto una durata complessiva di 58 mesi, dal 1 gennaio 2010 al 31 ottobre 2014, con un budget totale di circa 2,8 milioni di euro, nell´ambito del quale la Regione ha avuto un ruolo rilevante, con un investimento pari a circa 400mila euro, che ha consentito, tra l´altro, la redazione di tutti gli studi progettuali dei legami infrastrutturali mancanti sul lato italiano e la progettazione preliminare della linea Trieste-koper, tramite una convenzione con Rfi Spa, Rete ferroviaria italiana. Adria-a intende realizzare un´integrazione efficace nelle modalità di trasporto (ferrovia, trasporto pubblico locale, intermodalità ferro-aereo e ferro-mare) sul territorio dell´area metropolitana italo-slovena per far competere meglio l´area e per realizzare un sistema di trasporto efficiente, integrato e sostenibile. Per questo, il programma ha previsto la progettazione dei legami mancanti sulla rete infrastrutturale ferroviaria, sia italiana sia slovena, che consentirà di realizzare servizi di trasporto congiunto su tutta l´area. Inoltre, Adria-a ha definito la road map per la costituzione del Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale) tra l´Italia e la Slovenia, che costituisce un´importante base giuridica per future azioni di cooperazione nel campo della pianificazione territoriale e dei trasporti. In particolare, sono state realizzate le progettazioni della linea Gorizia-nova Gorica-vrtojba, il progetto di elettrificazione della linea Nova Gorica-sezana e la progettazione del collegamento ferroviario tra Trieste e Capodistria. |
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BOLZANO: PROGRAMMARE ASSIEME IL FUTURO DEI CORRIDOI FLUVIALI |
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Bolzano, 27 ottobre 2014 - Attraverso il dialogo diretto, come fa presente l´assessore provinciale Arnold Schuler, è possibile giungere ad una strategia condivisa che tenga conto delle posizioni di tutti gli interessi in campo per definire il futuro sostenibile dei corridoi fluviali. Lo testimoniano i progetti in esecuzione lungo Isarco, Adige e Drava. Di gestione partecipativa si è parlato in un recente workshop alla Lub. Al seminario hanno preso parte tecnici, rappresentanti delle amministrazioni e della politica per parlare delle sfide future nella gestione partecipata di corridoi fluviali e dei relativi bacini che prende in considerazione vari aspetti, dalla tutela da piene alla varietà ecologica fino all´utilizzo a scopi turistici. L´importanza dei corridoi fluviali è primaria in un´area montana come quella altoatesina caratterizzata da valli create dai fiumi che costituiscono l´habitat per la maggior parte della popolazione. Da qui, come fa presente Rudolf Pollinger direttore della Ripartizione Opere idrauliche la necessità di coinvolgere i cittadini ed i gruppi d´interesse per indicare congiuntamente il futuro dei corridoi fluviali. Il plusvalore del metodo partecipativo si è dimostrato in alcuni progetti di successo come ad esempio quelli riferiti ai fiumi Isarco, Adige e Drava che sono in corso. La Ripartizione Opere Idrauliche della Provincia è uno dei 17 partner attivi che aderiscono al progetto internazionale See River che punta alla gestione sostenibile interdisciplinare dei fiumi dell´Europa sud-orientale, riguarda anche i primi chilometri del fiume Drava a Sesto Pusteria e San Candido. Come afferma Willigis Gallmetzer, coordinatore del progetto della Ripartizione Opere idrauliche, fra le misure individuate con la metodologia partecipativa vi sono l´allargamento del letto della Drava, la costruzione di un bacino di trattenuta in caso di piena, nonché la realizzazione di un canale di sversamento per poter nell´eventualità far deviare le acque. Sull´isarco nei pressi di Bressanone Varna vi sono esiti concreti che abbinano la tutela da esondazioni con il benessere dei cittadini per mezzo del progetto di valorizzazione del tratto con la predisposizione anche di un´area ricreativa lungo le rive del fiume. Nell´ambito del progetto See River, grazie ad attività di ricerca ed interventi in loco sui corridoi fluviali dei paesi coinvolti, si sta lavorando alla predisposizione di un "Toolkit", un modello innovativo applicabile in via generale con linee guida per la gestione sostenibile che armonizzino i vari interessi. |
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CASSA ESPANSIONE A TORRI DI QUARTESOLO. PARERE POSITIVO COMMISSIONE VIA: CONTE |
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Venezia, 27 ottobre 2014 - La Commissione regionale di Valutazione di Impatto Ambientale ha espresso parere favorevole sul progetto definitivo del bacino di laminazione del fiume Tesina da realizzare in località. Marola, nel territorio del comune di Torri di Quartesolo (Vicenza) Nel darne notizia, l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte fa presente che, ora che è conclusa la procedura di V.i.a., ci dovrà essere l’approvazione finale del progetto da parte della giunta regionale. L’opera risulta non ancora finanziata e, una volta individuate le risorse, si potrà procedere all’espletamento della gara d’appalto per la successiva aggiudicazione dei lavori. “L’intervento – aggiunge – rientra fra quelli individuati dal “Piano delle Azioni e degli Interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico” della Regione del Veneto. Unitamente ad altri bacini previsti nel territorio, ha come finalità la difesa dagli eventi di piena di un’area che interessa non solo il territorio comunale sul quale insiste il bacino, ma anche la città di Padova ed alcuni territori del bacino del fiume Bacchiglione tra le città di Vicenza e Padova”. I dati dimensionali del progetto indicano una superficie utile d’invaso di circa 80 ettari e un perimetro lungo circa 4 km. Mentre il volume massimo invasabile nel bacino è preventivato in 2.220.000 mc. Il costo complessivo del progetto è previsto in 32.500.000 euro.. |
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