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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Novembre 2014
CENTRALI E RIORGANIZZAZIONE ENEL IN UMBRIA: PRESIDENTE MARINI E ASSESSORE ROMETTI INCONTRANO "AD" ENEL STARACE  
 
Perugia, 17 novembre 2014 – La riorganizzazione della struttura organizzativa dell´Enel in Umbria e i progetti per le centrali termoelettriche di Bastardo e di Pietrafitta: sono stati questi i temi affrontati nell´incontro tra la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, e l´amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, che si è svolto a Roma nella sede dell´Enel. L´incontro era stato sollecitato dalla presidente Marini per sottoporre all´Enel le osservazioni e le proposte della Regione circa le ipotesi di riorganizzazione dei servizi di distribuzione elettrica e strutture organizzative e il futuro produttivo dei due impianti. Riguardo ai servizi di distribuzione, pur prendendo atto della loro buona qualità e dell´esigenza di procedere a una razionalizzazione organizzativa, la presidente ha sottolineato che "se venisse portata avanti la soppressione di due Zone di distribuzione (Terni e Foligno) e tre Unità operative (Magione, Spoleto e Orvieto), potrebbe diminuire la capacità d´intervento" e ha chiesto all´ad di Enel "di valutare la possibilità di realizzare in Umbria due zone equilibrate per estensione territoriale e numero di utenze servite, composte da 480mila utenti, anche in considerazione della ristrutturazione generale a livello nazionale che prevede tagli del 33 per cento, mentre in Umbria arriverebbe al 67 per cento". Inoltre, la presidente Marini e l´assessore Rometti hanno chiesto di "rivedere la soppressione del Distaccamento regionale dell´Esercizio di Perugia poiché l´accentramento con Firenze comporterebbe la scomparsa dall´Umbria di figure con responsabilità e potere decisionale, necessarie per garantire il coordinamento funzionale a livello regionale e un miglior rapporto con le istituzioni locali". Su questo punto, pur mantenendo ferma la posizione sull´ipotesi di riorganizzazione, "l´amministratore delegato di Enel si è impegnato a un confronto in Umbria, insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, per approfondire problematiche e proposte". La presidente Marini e l´assessore Rometti hanno ottenuto impegni anche in merito alla richiesta di costruire un percorso per valorizzare la funzionalità delle centrali di Bastardo e Pietrafitta e i loro livelli occupazionali, rappresentando le preoccupazioni delle istituzioni e dei lavoratori circa il destino dei due siti produttivi relativamente al loro inserimento in una fase di progressiva dismissione sia per esigenze di tipo ambientale (Bastardo) che di tipo economico (Pietrafitta). "La dismissione delle due centrali – hanno sottolineato - metterebbe a rischio non solo i livelli di fornitura elettrica, ma soprattutto determinerebbe un impoverimento dell´economia e dell´occupazione locale". L´amministratore delegato di Enel "ha fornito rassicurazioni circa il mantenimento dei posti di lavoro e si è detto pronto a verificare soluzioni per i due impianti: entro febbraio 2015 si è impegnato a presentare ipotesi progettuali di riconversione per entrambi le centrali, a partire da quella di Bastardo, su cui aprire il confronto con istituzioni e sindacati".  
   
   
SUN EDISON, TRATTATIVA IN DIRITTURA D’ARRIVO: L’IMPIANTO DI MERANO TORNERA’ ATTIVO PASSA ALL’ITALIANA “SOLLAND SILICON”, IL 2 DICEMBRE INCONTRO CLOU, MISE SODDISFATTO  
 
 Roma, 17 novembre 2014 - L’impianto Sun Edison di Merano (ex Memc, multinazionale americana) tornerà attivo, i suoi 170 dipendenti (seppur gradualmente) riprenderanno a lavorare e, in prospettiva, ci saranno ulteriori assunzioni. Dopo tre anni di incertezze, si profila il rilancio per il sito che produce policristallo. E’ quanto emerso dal confronto che si è svolto al Ministero dello Sviluppo Economico e che è stato coordinato dal Responsabile dell’unità di gestione delle crisi aziendali dottor Giampiero Castano. Il Ministero prende dunque atto, con soddisfazione, che la produzione di silicio policristallino non cesserà perché l´impianto, appunto, sarà ceduto alla Solland Silicon, società italiana già presente nel settore degli apparati per la produzione di energia da fonte solare con unità produttive anche in Francia ed Olanda. Quando l´operazione annunciata sarà perfezionata, si determineranno le condizioni per la difesa di un patrimonio tecnologico molto importante per l´Italia e per l’Europa e per la tutela dell´occupazione. Il prossimo incontro presso il Mise è convocato il 2 dicembre per la conclusione del confronto finalizzato alla cessione del ramo d´azienda silicio-policristallino.  
   
   
LOMBARDIA. RICORSO SU ART.38: MANTENUTO PAROLA DATA ASSESSORE COMMENTA ANNUNCIO MARONI SULLO ´SBLOCCA ITALIA´  
 
Milano, 17 novembre 2014 - "L´avevamo promesso. E manteniamo la parola data". Con queste parole l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi commenta la decisione della Regione Lombardia di presentare ricorso, dopo l´articolo 35 dello ´Sblocca Italia´, anche contro l´articolo 38, riguardante l´attività di ricerca e stoccaggio degli idrocarburi. La decisione è stata presa dalla Giunta lombarda. Lesione Competenze Regionali - "Ringrazio il presidente Maroni e i colleghi di Giunta per la celerità della decisione" sottolinea la titolare regionale dell´Ambiente. "Il provvedimento del Governo presenta profili di grave alterazione di adeguati procedimenti autorizzatori, oltre che di lesione delle competenze regionali in materia - chiosa Terzi -. Avevamo anticipato già alcune settimane fa la necessità portare in Giunta l´intendimento di procedere anche su tale norma al ricorso alla Corte Costituzionale". "Un no anche all´articolo 38 condiviso da tutte le Regioni - evidenzia - sebbene le ripercussioni maggiori siano nel bacino Padano". Politiche Ambientali Vanificate - "Con questo articolo - prosegue l´assessore - di fatto si vanificano gli sforzi messi in campo per le politiche ambientali. Qualcuno dovrà spiegare ai cittadini che non saranno mai più coinvolti. Ancora una volta le decisioni sui territori saranno calate dall´alto senza confronto. Un approccio completamente diverso da quello che, come Assessorato, abbiamo iniziato a fare". Le Criticità - Le criticità secondo Terzi consistono soprattutto nel fatto che "non viene confermato un idoneo coinvolgimento degli Enti locali interessati. Anche il Comitato legislativo regionale, nell´esame del Decreto Legge, ha segnalato un profilo di lesione dei principi costituzionali e la conseguente possibilità di impugnazione che abbiamo concretizzato proprio oggi". Al Danno La Beffa - "Portare tutto a Roma - conclude l´assessore Terzi - non significherà affatto accelerare i tempi, come qualcuno vuol farci credere, ma solo produrre Via (Valutazione di impatto ambientale) sommarie e realizzate senza conoscere minimamente il territorio di riferimento. Oltre al danno, la beffa".  
   
   
DALLA PALESTINA A TORINO PER IMPARARE LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL’ENERGIA UNA DELEGAZIONE DI HEBRON IMPEGNATA IN UNA VISITA DI STUDIO NELL’AMBITO DEL PROGETTO DI COOPERAZIONE RENEWABLE ENERGIES FOR PALESTINE  
 
Torino, 17 novembre 2014 - Da sabato 15 a sabato 22 novembre una delegazione della città palestinese di Hebron è a Torino, per una visita di studio nell’ambito del progetto Renep – Renewable Energies for Palestine, di cui sono partner la Municipalità di Hebron, la Città e la Provincia di Torino, l’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l´Innovazione (Siti) e la società Ai Engineering Group. Renep è una delle attività del Palestinian Municipalities Support Program del Ministero degli Affari Esteri italiano. La cerimonia ufficiale di benvenuto alla delegazione palestinese da parte delle autorità torinesi è in programma lunedì 17 novembre alle 9,30 a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Provincia di Torino, in via Maria Vittoria 12. Saranno presenti l’assessore provinciale all’Ambiente, Roberto Ronco, i rappresentanti della Città di Torino, del Politecnico e della Camera di commercio. A seguire un funzionario dell’assessorato all’Ambiente, illustrerà il Piano di azioni per la sostenibilità energetica della Provincia di Torino. Oltre alle sessioni seminariali di illustrazione delle buone pratiche e dei progetti avviati in Piemonte, sono previste alcune visite di studio: agli impianti fotovoltaici della discarica Barricalla e della stazione ferroviaria di Porta Susa, al Bioindustry Park di Colleretto Giacosa, all’Environment Park di Torino e agli incubatori di imprese Toolbox, Officine Arduino-fablab e I3p. I progetti sinora avviati nell’ambito del Palestinian Municipalities Support Program riguardano la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la gestione delle risorse idriche, lo smaltimento delle acque reflue, le energie rinnovabili, le promozione di attività sociali, la tutela dei beni culturali e del turismo, le attività di capacity and institutional building. La Città e la Provincia di Torino si sono impegnate a trasferire ai partner palestinesi alcune buone pratiche in tema di energie rinnovabili, con attività di formazione in loco e visite di studio in Piemonte. Grazie al supporto dei tecnici torinesi, sono previste la stesura di uno studio di fattibilità per il nuovo sistema di gestione energetica sostenibile della Municipalità di Hebron, la progettazione e la realizzazione di un sito-pilota. La Provincia è impegnata nella formazione in loco dei funzionari palestinesi ed è partner tecnico dell’associazione no profit Siti e di Ai Engineering Srl, società che cura lo studio di fattibilità e la costruzione del sito-pilota.  
   
   
ABUSIVISMO, LOMBARDIA: GIÀ SISTEMATI 460 ALLOGGI  
 
Milano, 17 novembre 2014 - Sono 460 gli alloggi sfitti già riqualificati dall´Aler di Milano e quindi sottratti al rischio di occupazioni abusive. Di questi duecentottanta sono già stati assegnati e gli altri centottanta lo saranno a breve. In questo percorso spicca il lavoro fatto al Quartiere Gratosoglio che l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, ha visitato. Fra le vie Baroni e Saponaro, in particolare, novanta alloggi sono già stati assegnati; 14 hanno avuto l´abbinamento con i nuovi inquilini e 10 saranno proposti nei prossimi giorni. 9, 7 Milioni Ad Aler Per Riqualificare 1.000 Alloggi - "Come avevamo annunciato - spiega Bulbarelli - i lavori per riqualificare più di mille alloggi stanno procedendo a ritmo spedito. Aler ha dato una forte accelerazione al proprio piano e, grazie ai 9,7 milioni di euro che abbiamo stanziato e ai ribassi d´asta che ha ottenuto riuscirà a sistemare più case del previsto". I Nuovi Appartamenti - Chi oggi è già entrato nella sua nuova casa si è detto "soddisfatto". In via Baroni i bagni e gli impianti elettrici sono stati completamente rifatti, e le ceramiche nella zona giorno e nelle camere sostituite con il laminato. La Rimozione Dell´amianto - Rimangono problemi di amianto nelle cantine e negli impianti di riscaldamento e di infiltrazioni in alcune facciate. "Proprio settimana scorsa - aggiunge Bulbarelli - abbiamo approvato una delibera che stanza 21,5 miliondi euro per la rimozione dell´amianto dagli alloggi popolari. Si tratta dunque di un´altra concreta risposta ad un problema molto serio". Piu´ Sicurezza Per Quartieri Pi Vivibili - "Continuerò a girare per i quartieri - conclude Bulbarelli - per toccare con mano i problemi che gli inquilini della case popolari denunciano. Voglio che gli inquilini, in un lavoro di squadra, percepiscano le istituzioni come una presenza rassicurante in modo particolare in quelle zone dove il degrado sembra farla da padrone".  
   
   
REGIONE UMBRIA PREMIATA A "URBANPROMO" PER I PROGRAMMI INTEGRATI DI SVILUPPO URBANO "PUC3"  
 
Perugia, 17 novembre 2014 – Un nuovo premio "Urbanistica" per la Regione Umbria: ha ricevuto venerdì 14 novembre, i rappresentanti dell´Assessorato alla Riqualificazione urbana nel corso di una cerimonia che svolgerà a Milano, negli spazi della Triennale, nell´ambito di "Urbanpromo", la manifestazione nazionale di riferimento per il marketing urbano e la rigenerazione urbana organizzata dall´Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu) e da Urbit – Urbanistica Italiana, giunta all´undicesima edizione. Il premio "Urbanistica" – indetto dalla rivista scientifica dell´Inu – è stato vinto dalla Regione Umbria nella categoria "Equilibrio degli interessi nel rapporto pubblico/privato" per i Programmi integrati di sviluppo urbano "Puc3", rivolti ai Comuni umbri con meno di 10mila abitanti e finalizzati alla rigenerazione urbana di contesti storici e aree urbane degradate. "L´esperienza dei Puc3, che ha rappresentato una novità nel panorama degli strumenti di programmazione urbana attuati in precedenza poiché per la prima volta i programmi complessi hanno avuto una valenza territoriale e d´area vasta – sottolinea l´assessore regionale all´Ambiente e Riqualificazione urbana Silvano Rometti, esprimendo soddisfazione – è stata presentata dalla Regione Umbria nell´edizione 2013 di ‘Urbanpromo´ e ha raccolto il maggior numero di segnalazioni da parte del qualificato pubblico che partecipa alla manifestazione facendo conquistare così alla Regione l´importante riconoscimento". "Da questa prima esperienza dei Puc3 – commenta l´assessore - emerge con forza la volontà locale di piccoli, spesso piccolissimi Comuni di travalicare i confini amministrativi per avviare azioni di sviluppo locale e azioni sinergiche per una maggiore efficienza ed efficacia dei servizi da erogare. Le proposte progettuali avanzate di scala intercomunale, infatti, contengono misure e interventi volti allo sviluppo di filiere produttive nei campi della cultura e del turismo, della valorizzazione di sistemi naturalistici e culturali e misure volte al potenziamento di servizi per il cittadino, servizi scolastici e strutture polivalenti di carattere sociale di livello intercomunale. Agli interventi pubblici programmati – prosegue - si affiancheranno interventi privati di imprese, che operano nel settore dei servizi al cittadino, del commercio, della ricettività turistica alberghiera esistente, insieme a interventi per migliorare o potenziare la residenzialità sia sociale che per la locazione concordata o per migliorare l´abitazione di proprietà. "Tutti i progetti – sottolinea Rometti - sono l´espressione di un concorso virtuoso di risorse pubbliche e private, che nonostante le difficoltà congiunturali generali, hanno trovato un loro equilibrio nelle proposte avanzate, che dovranno essere attuate per essere valutate nei loro risultati effettivi, ma che rappresentano anche l´esito dell´attività di partecipazione e coinvolgimento degli attori locali". "La Regione Umbria ha messo a disposizione delle Amministrazioni comunali circa 23 milioni di euro – ricorda l´assessore - tra fondi statali (Par-fsc) e regionali, per finanziare interventi pubblici e privati, di carattere residenziale, infrastrutturale e per attività di piccole e medie imprese che operano nei settori commerciali, turistico-ricettivi e di servizio alla persona. Circa 17 milioni sono destinati per Programmi di valenza sovracomunale e 6 milioni di euro per programmi di valenza urbana: una cospicua dotazione finanziaria, cui si aggiungono i cofinanziamenti comunali, pari al 10 per cento del finanziamento richiesto per le opere pubbliche, e il cofinanziamento dei privati". Hanno aderito complessivamente 70 Comuni dei 73 aventi diritto, presentando 14 "Puc" sovracomunali e 18 "Puc" urbani, "a testimonianza del significativo interesse che le comunità locali hanno manifestato per questo strumento di programmazione. Ad oggi – rende noto Rometti - la Regione ha finanziato nove proposte di valenza sovracomunale che coinvolgono complessivamente 40 Comuni e dieci di valenza urbana, presentate in forma singola da altrettanti Comuni distinti. Le cinquanta amministrazioni comunali destinatarie dei finanziamenti stanno avviando gli accordi di programma con la Regione e gli accordi con i soggetti privati, come pure le progettazioni per l´avvio delle opere pubbliche previste, interventi che nel loro complesso dovranno essere completati entro il 2016". "Un importante primo risultato per questo nuovo strumento di programmazione in materia di riqualificazione urbana – rileva l´assessore – e il forte interesse e favore riscontrati durante ‘Urbanpromo´, che hanno fatto conseguire alla Regione anche quest´anno il premio ‘Urbanistica´, accrescono la nostra soddisfazione per questa capacità diffusa di operare insieme per lo sviluppo del territorio". Nell´edizione 2014 di "Urbanpromo", in corso fino a domani 14 novembre, la Regione Umbria presenta due importanti iniziative. "Innanzitutto – dice Rometti - mostriamo i quattro progetti vincitori del concorso a tema indetto dalla Regione per la riqualificazione urbana e il recupero ambientale di quattro aree produttive dismesse situate: l´area ex Valtrasimeno, nel territorio comunale di Castiglione del Lago; la zona "Pip" per insediamenti produttivi di Cascia; l´area industriale dismessa di via Trasimeno ovest a Perugia; gli ex stabilimenti elettrochimici di Papigno a Terni". "Fra le 40 proposte progettuali ammesse a concorso – ricorda l´assessore - è stato premiato il progetto vincitore per ogni area, allestita una mostra e realizzata una pubblicazione. Con la presentazione a ‘Urbanpromo´ abbiamo voluto dare ulteriore visibilità e diffusione a questo concorso, che rappresenta un´ulteriore testimonianza del nostro impegno per la riqualificazione delle aree dismesse, la qualità architettonica e urbana, il contenimento del consumo di suolo". La Regione Umbria presenta, inoltre, gli strumenti messi in campo per lo sviluppo urbano e delle politiche per la città nell´ambito della nuova programmazione comunitaria 2014-2020. "Gli strumenti – spiega Rometti - sono relativi alla ‘Agenda Urbana´ e alla Strategia nazionale delle ‘Aree interne´. Qui si gioca una parte fondamentale dello sviluppo dell´Umbria e per questo, concentrando al massimo le risorse disponibili, puntiamo non solo sulla mobilità ‘intelligente´, il risparmio energetico e le infrastrutture, ma anche sul ‘capitale umano´ e l´inclusione sociale. Nella nostra ‘Agenda urbana´ abbiamo individuato le città di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello quali poli urbani dove realizzare azioni pilota per rafforzare la capacità attrattiva e di innovazione".  
   
   
AOSTA, VALORIZZARE IL PATRIMONIO IMMOBILIARE ATTRAVERSO IL PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO  
 
Aosta, 17 novembre 2014 - C’è una strada, alternativa alle dismissioni, che gli enti pubblici possono intraprendere per valorizzare il loro, spesso ingente, patrimonio immobiliare. Lo strumento, si chiama “partenariato pubblico-privato” e prevede, con articolazioni diverse, la partecipazione dei privati nella ristrutturazione e nella gestione di immobili che sono e restano di proprietà pubblica. Il tema è stato al centro di un convegno, organizzato mercoledì 12 novembre al Teatro Splendor di Aosta, dall’Assessorato del bilancio, finanze e patrimonio. Ego Perron, Assessore regionale al bilancio, finanze e patrimonio - La Regione, come i Comuni, si trovano ad essere proprietari di un patrimonio immobiliare davvero ingente. Sulla scorta del percorso fatto per il bilancio, cioè di ricercare nuove vie di finanziamento, nuovi partner che intervengano nell’economia della Valle d’Aosta, abbiamo immaginato una giornata di studio dove, da una parte, potessimo ragionare su come valorizzare questo grande patrimonio immobiliare, come sfruttarlo nel senso buono, come metterlo a disposizione dell’economia, e dall’altra prevedere non più soltanto vecchie formule di acquisto o di vendita, ma anche formule nuove di partenariato pubblico privato. Questo con l’obiettivo di valorizzare da una parte il patrimonio, dall’altra di cercare canali nuovi per favorire l’economia, per creare posti di lavoro, per creare un indotto che faccia riprendere l’economia nella nostra regione. La crisi economica in atto di fatto obbliga Regione e Comuni a rivedere il loro approccio al patrimonio immobiliare in dotazione, spesso frutto di acquisti e donazioni. Con la contrazione delle risorse economiche la Pubblica amministrazione non può più farsi carico di tutti gli interventi sugli immobili, dal progetto all’appalto dei lavori, sostenendone tutti i costi. Si rende necessaria una sinergia con il privato che può, in quest’ottica, dare un contributo importante anche in termini di idee, proposte e competenze. Stefania Magro, Dirigente della struttura regionale contratti immobiliari - Come Regione abbiamo un patrimonio pubblico molto ingente e abbiamo la necessità di recuperarlo. Buona parte di questo patrimonio è in disuso o mal utilizzato, e grazie all’aiuto dei privati, speriamo di poter ripristinare i nostri immobili e rilanciare anche l’economia. I partenariati pubblico e privato rappresentano soluzioni di finanziamento innovative caldeggiate anche dall’Unione europea. Stefania Magro, Dirigente della struttura regionale contratti immobiliari - E’ già attuata in altre regioni in tutta Europa. L’italia arriva un po’ in ritardo e la questione è sul tavolo solo da un anno a questa parte. Anche noi come Regione ci siamo mossi ultimamente ma crediamo molto in questa collaborazione tra pubblico e privato per favorire l’economia. Il convegno è stato inserito tra gli incontri utili all’aggiornamento professionale degli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, all’Ordine degli Avvocati, dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili, degli Ingegneri e al Collegio dei Geometri.  
   
   
MANTOVA: CONSEGNA 58 CASE RIMESSE A NUOVO  
 
Mantova, 17 novembre 2014 - Anche a Mantova il progetto regionale di riqualificazione degli alloggi sfitti perché maltenuti sta dando i suoi frutti. L´assessore di Regione Lombardia alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, insieme al sindaco Nicola Sodano e al presidente dell´Aler locale Ettore Isacchini, ha, infatti consegnato le prime 58 case sistemate nel quartiere Lunetta, in zona Valletta/valsecchi, Due pini/Borgochiesanuova, Te/brunetti e Cittadella/colle aperto grazie a un cofinanziamento regionale di 940.040 euro. Risposta Concreta Al Bisogno Di Tanti Cittadini - "Un momento importante e certamente toccante - ha detto Bulbarelli - in quanto diamo una risposta concreta al fabbisogno di tante famiglie in difficoltà che, finalmente, potranno trovare un poco di serenità con un nuovo alloggio". I Lavori Di Riqualificazione - Le opere hanno interessato la messa a norma degli impianti, la revisione dei serramenti interni, il rifacimento e/o l´adeguamento dei servizi igienici ed il ripristino di tutte le finiture degli appartamenti stessi. Questi interventi hanno comportato una spesa media di circa 23.000 euro per alloggio. 1800 Famiglie In Attesa Di Un Alloggio - "A Mantova e provincia - ha aggiunto l´assessore - sono oltre 1.800 le famiglie in graduatoria in attesa di ricevere una casa popolare e Regione Lombardia sta cercando di venire incontro alle esigenze di tanti cittadini che hanno bisogno". 302.000 Euro Per I Mantovani Incolpevolemte Morosi - Altre buone notizie anche per i mantovani arrivano dalla delibera approvata ieri dalla Giunta lombarda che sblocca oltre 20 milioni di euro per il sostegno alle famiglie che hanno difficoltà a pagare l´affitto. I fondi sono così suddivisi: 8,3 milioni per gli inquilini che pagano un affitto sul libero mercato in Comuni ad alta tensione abitativa; 4 milioni per quelli che pagano un affitto a canone moderato e concordato in alloggi di proprietà di Aler e Comuni a fabbisogno abitativo critico e 8 milioni per la mobilità nel settore della locazione. "A Mantova e provincia - ha concluso l´assessore - arriveranno, per aiutare i morosi incolpevoli, ben 302.000 euro, a dimostrazione della grande attenzione di Regione Lombardia nei confronti di Mantova e del suo territorio".  
   
   
LOMBARDIA. ABUSIVISMO: 500.000 EURO PER PRE-ASSEGNARE CASE IN 48 ORE  
 
Milano, 17 novembre 2014 - Un primo stanziamento di 500.000 euro per lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente, la sistemazione immediata e la loro pre assegnaione in 48 ore. Questi i cardini dello schema contro l´abusivismo illustrato oggi in Giunta dall´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli. "Lunedì porterò il testo in Prefettura - spiega Bulbarelli – e poi da martedì si entrerà nella fase operativa con la firma del Protocollo d´Intesa che vede allo stesso tavolo tutti i soggetti coinvolti. Dovranno essere chiare le regole d´ingaggio e il ruolo di ciascuno. Stiamo lavorando in maniera sinergica per dare una casa a chi è in graduatoria e ne ha dunque diritto, allontanando chi, invece, questo diritto continua a volerlo negare, occupando abusivamente". L´assessore ha quindi ricordato che l´incremento del fenomeno è dovuto "al concorso di un insieme di fattori", quali il prolungarsi degli effetti della crisi economica sull´occupazione e sui redditi delle famiglie; la presenza di una consistente quota di alloggi sociali sfitti; la lunghezza dei tempi per il recupero, la messa in sicurezza e la successiva assegnazione ai nuclei familiari che ne hanno diritto e il numero consistente di extracomunitari che arrivano quotidianamente nelle città. "Alla luce di ciò - conclude Bulbarelli - abbiamo pensato che sia quanto mai necessario recuperare al più presto i numerosi alloggi sfitti. Abbiamo stanziato 20 milioni di euro e a fine ottobre Aler ne ha già sistemati 460".  
   
   
LOMBARDIA.OCCUPAZIONI ALER,MARONI:MOROSITÀ COLPEVOLE QUI NON HA CITTADINANZA  
 
Milano, 17 novembre 2014 - "La morosità colpevole e l´occupazione abusiva qui non hanno cittadinanza. Abbiamo già condiviso con il prefetto delle misure per sgomberare gli alloggi dell´Aler occupati abusivamente con interventi che cominceranno nei prossimi giorni". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni a margine della conferenza stampa dopo Giunta, illustrando la delibera che stanzia 20 milioni di euro a sostegno delle famiglie che "non riescono a pagare gli affitti. Cittadini che non riescono a fare fronte ai canoni a causa della crisi economica".  
   
   
ENI, FIRMATO AL MISE IL PROTOCOLLO PER IL RILANCIO DELLA CHIMICA A PORTO MARGHERA INVESTIMENTI PER 200 MLN, LE NUOVE SCELTE PRODUTTIVE GARANTIRANNO L’OCCUPAZIONE  
 
Roma, 14 novembre 2014 - Dopo Gela, anche a Porto Marghera Eni metterà in atto importanti iniziative per il rilancio della chimica. E oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico- alla presenza del Ministro Federica Guidi- è stato firmato il Protocollo per la reindustrializzazione e il rilancio del sito veneto. Le nuove scelte produttive (previsti investimenti per circa 200 milioni di euro) consentiranno di garantire l’occupazione, di assicurare la fornitura all’intero sistema chimico Eni dislocato in Valle Padana (Mantova, Ravenna e Ferrara) e di realizzare un nuovo impianto per la produzione di biocarburante. All’incontro per la sottoscrizione del documento che dettaglia la trasformazione dell’impianto di Porto Marghera e la nascita di un nuovo Polo Tecnologico, hanno preso parte: il Vice Ministro Claudio De Vincenti, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, rappresentanti della Provincia e del Comune di Venezia, l’Autorità Portuale e le organizzazione sindacali nazionali dei chimici. Per Eni hanno firmato il testo Daniele Ferrari e Salvatore Sardo.  
   
   
MISE: AL VIA I FINANZIAMENTI SMART&START INCENTIVI ESTESI A TUTTA ITALIA  
 
Roma, 17 novembre 2014 - Al via il nuovo Smart&start rivolto alle start-up innovative in tutta Italia. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014 che fissa le nuove regole per accedere agli incentivi. Molte le novità previste: dai soggetti beneficiari alla tipologia di finanziamento, dai requisiti richiesti all’estensione geografica. Le agevolazioni, per le quali sono disponibili circa 200 milioni di euro, sono estese a tutte le regioni italiane (in precedenza riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano) e destinate alle start-up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – costituite da non più di 4 anni o alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa. L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale. La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia. Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20%. Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici. Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, non è più possibile richiedere le agevolazioni del “vecchio” Smart&start. Le domande già pervenute proseguiranno il normale iter di valutazione da parte di Invitalia, l’agenzia governativa che gestisce l’intervento. Le domande a valere sul nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data che sarà indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione. La prima esperienza di Smart&start è stata importante non solo per i risultati raggiunti, ma anche perché ha dato un contributo decisivo nell’impostazione della nuova versione dell’incentivo, confermando il rilievo che le nuove imprese innovative e in particolare le start-up innovative, come definite dalla normativa varata nel 2012, hanno nella politica industriale. In poco più di un anno sono state inviate 1.171 richieste di finanziamento, con 2.767 neoimprenditori coinvolti. Le domande sono state presentate per il 27% da donne e per il 51% da giovani. L’80% delle richieste ha riguardato imprese non ancora costituite. Le iniziative finanziate sono state 368, per un totale di investimenti attivati pari a 68 milioni di euro, di cui 32 in Campania, 15 in Sicilia, 13 in Puglia e 7 in Calabria. Invitalia ha finora concesso agevolazioni per 63,5 milioni di euro, a fronte di richieste superiori a 206 milioni.  
   
   
MISURE RESTRITTIVE RUSSIA: CALENDA COORDINA RIUNIONE DI SISTEMA AL MISE  
 
Roma 17 novembre 2014 - Il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha coordinato il 17 novembre una riunione con i rappresentanti di Ministero degli Esteri, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Ice, Confindustria e Abi sulla situazione dei rapporti commerciali italiani con la Russia e in particolare su alcune problematiche che le nostre imprese stanno incontrando in quel mercato. Durante l’incontro sono state analizzate le problematiche interpretative delle normative in vigore al fine di evitare il rischio di comportamenti eccessivamente rigidi da parte delle banche nei confronti delle imprese. Tali tematiche verranno affrontate congiuntamente nei prossimi giorni dal Ministero, dall’Abi e gli altri soggetti interessati . Si è poi analizzato il problema delle barriere non tariffarie sul mercato russo, a proposito delle quali i nostri operatori economici potranno usufruire del sostegno tecnico-specialistico del Desk di assistenza per gli ostacoli al commercio di Mosca, istituito presso l’Ufficio Ice nello scorso maggio (mail:fairtrademosca@ice.It;web:www.ice.gov.it/paesi/europa/russia/desktutela_mosca.htm?sede). Infine si è proceduto a una interpretazione congiunta Mise/agenzia delle Dogane e dei Monopoli che consente di eliminare i dubbi interpretativi degli esportatori circa l’export delle parti di ricambio per macchine verso la Russia. L’agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha provveduto anche a stilare una circolare ai propri uffici operativi sul territorio e agli operatori privati che riguarda l’intero complesso delle misure sanzionatorie adottate nei confronti di Russia, Crimea e Sebastopoli. Questi due documenti saranno pubblicati – entro breve tempo - sui siti internet del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ( web: www.Sviluppoeconomico.gov.it ; www.Agenziadoganemonopoli.gov.it ) Sul sito Mise sarà messo a disposizione anche un ulteriore documento informativo che approfondirà e chiarirà le questioni collegate all’embargo europeo.  
   
   
VANGUARD INITIATIVE, ASSESSORE LOMBARDIA: REGIONI EUROPEE UNITE PER INNOVAZIONE  
 
Milano, 17 novembre 2014 - Si è aperto il 13 novembre a Palazzo Pirelli con l´intervento dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini l´Evento politico annuale ´Vanguard Initiative´ (New Growth Through Smart Specialisation) dal titolo ´Unire le forze per investire nel futuro dell´Europa´. La ´Vanguard Initiative´ riunisce 21 Regioni di 12 Paesi europei che si impegnano per il futuro dell´industria europea, attraverso la specializzazione intelligente e i cluster a supporto delle industrie emergenti e in trasformazione. L´obiettivo è quello di stimolare gli investimenti a molteplici livelli (pubblico e privato, regionale, nazionale ed europeo). Settori Strategici - "E´ necessario - ha spiegato Melazzini - creare crescita e occupazione e promuovere la competitività a livello globale. Questo può essere fatto tramite investimenti orientati alla ricerca e all´innovazione in settori strategici prioritari per il futuro industriale dell´Europa (con particolare attenzione alle nuove attività emergenti)". Tabelle Di Marcia Comuni - Per questo la Vanguad Initiative, coinvolge Regioni con forti basi o ambizioni industriali e che si sono impegnate ad usare le strategie di specializzazione intelligente. L´azione comune è basata sulla condivisione di informazioni e sullo sviluppo di tabelle di marcia comuni e approcci multilivello per stimolare gli investimenti e permettere ai cluster locali interconnessi tra loro di diventare cluster di livello mondiale. Le Regioni Partner - Le Regioni Partner sono Asturias, Baden-württemberg, Basque Country, Cataluna, Dalarna, Flanders, Lombardia, Malopolska, Navarre, Nord-pas de Calais, Norte, North Rhine Westphalia, Scotland, Silesia, Skåne, South-netherlands, Rhône-alpes, Tampere, Upper-austria, Wallonia, Zuid- Holland. Altre regioni sono in fase di adesione, come Emilia Romagna, Lodzkie, Ostrobothnia, Pays de la Loire e Sachsen. Un incontro con la stampa alle 12.30 chiuderà i lavori dell´Evento.  
   
   
VANGUARD INITIATIVE, ASSESSORE LOMBARDIA: OPERARE IN SINERGIA PER SVILUPPO  
 
Milano, 17 novembre 2014 - Fare squadra, utilizzando le opportunità di aggregazione e cooperazione interregionale a livello europeo, "può diventare un importante strumento di facilitazione per raggiungere l´obiettivo di rilanciare gli investimenti in politica industriale, che devono essere basati sulla logica della Smart Specialization Strategy". Questo l´obiettivo di ´Vanguard Initiative´ delineato dall´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, in conclusione dei lavori dell´Evento politico annuale, che ha visto anche la firma della ´Dichiarazione di Milano´. La Smart Specialization Strategy (S3) individua sei aree strategiche trasversali su cui incentivare gli investimenti: 1) manifatturiero avanzato, 2) tecnologie abilitanti fondamentali (Kets), 3) veicoli di trasporto puliti, 4) prodotti a base biologica (bio-based), 5) edilizia e materie prime, 6) reti intelligenti (smart grids). Dichiarazione Di Milano - Il documento comune è stato sottoscritto dalle 21 Regioni di ´Vanguard Initiative´, per lanciare un appello ai leader europei "ad unire le forze, per stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro attraverso l´innovazione e la rinascita dell´industria" e per confermare e rilanciare il ruolo strategico delle Regioni "nell´ambito della roadmap della futura politica industriale per l´Europa che verrà concordata nella primavera del 2015". Operare In Sinergia - "C´è l´impegno da parte del presidente Juncker - ha aggiunto Melazzini - a stanziare 300 miliardi di euro nei prossimi anni per il rilancio dell´economia, l´innovazione, lo sviluppo e le politiche industriali. È importante che queste risorse possano venire allocate in maniera corretta. Il fatto di interloquire con le varie Regioni, di permettere alle imprese e ai centri di ricerca di operare in maniera sinergica, come accade con ´Vanguard Initiative´, è fondamentale. Con la logica dei cluster si possono ottenere risultati importanti". I Progetti Pilota - Gli sforzi iniziali e tangibili della ´Vanguard Initiative´ per l´implementazione dell´agenda della Smart Specialisation Strategy, ha ricordato Melazzini, si sono concretizzati nello sviluppo di tre azioni pilota. Il primo progetto pilota riguarda il ´Manifatturiero avanzato per l´energia´ (capofila Scozia e Paesi Baschi). Il secondo, ´Proposta per sviluppare a livello europeo un network sull´alta prestazione di produzioni con stampa 3D´, è condotto da Vlaanderen, South Netherlands e Norte Regions. Il terzo riguarda il ´Manifatturiero efficiente e sostenibile´ ed è guidato da Catalunya e Regione Lombardia. "Questa iniziativa pilota - ha sottolineato Melazzini - intende rafforzare i concetti di produzione pulita e ad alta efficienza. Si tratta di due concetti, strettamente collegati tra loro, che hanno la massima priorità in diverse tabelle di marcia regionale".  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA GLI AIUTI COMUNITARI PER GLI EX LAVORATORI DEL RIVENDITORE GRECO E DEI GIOIELLIERE IRLANDESE  
 
Bruxelles, 17 novembre 2014 - I lavoratori della catena di abbigliamento Sprider Negozi in Grecia e il produttore gioielli di Andersen Ireland Limited in Irlanda riceveranno aiuti dell´Ue valore di € 8.800.000 per aiutare a trovare o creare nuovi posti di lavoro. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) le domande di aiuto, già approvati dal Consiglio dei Ministri, è stato approvato dal Parlamento il Mercoledì. Rivenditore greco ottiene 7.290.000 € per 761 persone - La Grecia ha chiesto l´aiuto del Feg quando l´azienda di moda al dettaglio, Sprider Negozi, colpita dalla crisi economica e finanziaria, in esubero 761 lavoratori in Macedonia centrale e la regione dell´Attica. Le vendite al dettaglio sono stati colpiti da un aumento della disoccupazione e una drastica riduzione dei prestiti al settore privato, a causa delle misure generali di austerità. L´economia greca è in profonda recessione per il sesto anno consecutivo, con il Pil verso il basso di un quarto e consumi privati verso il basso di un terzo. L´7.290.000 € di aiuti del Feg è principalmente per la formazione, assistenza nella ricerca e orientamento professionale. Il Parlamento ha approvato l´applicazione di 573 voti a favore, 75 contrari e 15 astensioni. L’azienda di gioielli irlandese ottiene 1.500.000 € per 171 ex dipendenti. Il creatore di gioielli Andersen Ireland Limited è stato costretto a fare 171 lavoratori licenziati in importazioni dall´Asia è venuto a dominare il mercato europeo. Questo è stato esacerbato dalla crescita delle vendite on-line come Andersen ha continuato a fare affidamento sui canali di distribuzione tradizionali. La società ha operato in Rathkeale, in una regione già colpita da difficoltà economiche e alto tasso di disoccupazione. L´1.500.000 € di aiuti del Feg - i primi a rispondere alle difficoltà del settore gioielleria - è per la carriera e il sostegno all´istruzione, così come borse di studio per avviare nuove imprese. Il Parlamento ha approvato l´applicazione di 568 voti a favore, 72 contrari e 12 astensioni. Sfondo Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione o alla crisi finanziaria e per aiutarli a trovare nuovi posti di lavoro. Tra il 2014 e il 2020, il massimale annuo del fondo è di 150 milioni di €. Lavoratori licenziati sono offerti misure come il supporto per la creazione di imprese, assistenza nella ricerca, l´orientamento professionale e vari tipi di formazione. Nella maggior parte dei casi, le autorità nazionali hanno già iniziato a prendere le misure e hanno i loro costi di rimborso da parte della Ue quando le loro applicazioni sono finalmente approvate.  
   
   
MOLISE, RICONOSCIMENTO DELL´AREA DI CRISI INDUSTRIALE CAMPOCHIARO-VENAFRO, FRATTURA: BENE L´AVVIO DELL´ITER PARLAMENTARE. ANCORA PIÙ UNITI, ADESSO, PER UN OBIETTIVO FONDAMENTALE  
 
Campobasso, 17 novembre 2014 - "Importante e foriera di grandi aspettative per l´intero Molise, la notizia comunicata dall´onorevole Danilo Leva sull´avvio dell´iter parlamentare della risoluzione per il riconoscimento della situazione di crisi industriale complessa nell´ampio distretto produttivo Campochiaro-venafro. Questo di oggi è lo step che attendevamo da tempo per rilanciare l´economia della nostra regione. Il governo, con il Ministero dello sviluppo economico, continua a mostrare attenzione concreta alla nostra istanza. Quanto mai necessario adesso mantenere vivo e rinsaldare lo spirito di condivisione che ci ha accomunati, parti sociali e Regione, nella costruzione della richiesta del riconoscimento dell´area di crisi. Nostro l´appello all´unità lanciato anche da Leva, promotore con l´onorevole Laura Venittelli della presentazione in X commissione della risoluzione. Siamo già pronti. Continueremo nel fronte comune, assieme a tutta la delegazione parlamentare molisana, per vedere realizzato finalmente un obiettivo strategico per il nostro territorio. I presupposti ci sono".  
   
   
LOMBARDIA, MARONI: DA 10 DICEMBRE INCARICO AI 30 ANGELI ANTI-BUROCRAZIA  
 
Milano, 17 novembre 2014 - "Abbiamo fatto un aggiornamento sull´iniziativa dei cosiddetti ´Angeli anti burocrazia´, ovvero i 30 giovani laureati in università lombarde, pronti per recarsi a chiamata per risolvere i problemi burocratici che imprese o micro imprese possono avere con la Pubblica amministrazione. L´avviso di interesse è scaduto il 7 novembre e sono giunte 236 domande da altrettanti laureati, di queste sono risultate ammissibili 54 domande; il 12 novembre è stata stilata la graduatoria e, dal 17 novembre, si svolgeranno gli incontri con i candidati per il conferimento di questi incarichi, che decoreranno a partire dal 10 dicembre". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa dopo la riunione della Giunta regionale, a Palazzo Lombardia. "Questa - ha proseguito - è una sperimentazione che facciamo nel segno dello snellimento burocratico, in modo che gli imprenditori possano concentrarsi sul loro business, lasciando agli Angeli il compito di occuparsi della burocrazia".  
   
   
TOSCANA: BANDI RICERCA, SVILUPPO, INNOVAZIONE: PER LA PRIMA FASE ARRIVATI OLTRE 500 PROGETTI  
 
Firenze, 17 novembre 2014 – Si è chiusa il 12 novembre la prima fase di selezione prevista dai tre bandi progetti strategici, progetti di ricerca e sviluppo e aiuti all´innovazione delle piccole e medie imprese. Le idee progettuali pervenute sono in tutto 507, presentate da 1098 soggetti di cui 952 imprese, per un investimento complessivo di 418 milioni a fronte di un contributo richiesto di 159 milioni. "L´esito di questa prima fase – commenta l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – è decisamente da salutare positivamente: oltre 500 idee destinate a trasformarsi in altrettanti progetti di investimento con più di mille fra imprese e centri di ricerca coinvolti rappresentano, già così, uno spaccato della Toscana dinamica che punta a ritornare competitiva. Dal nostro punto di vista questi numeri sono la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta con l´anticipazione dei fondi, convinti del forte effetto moltiplicatore dei contributi a sostegno degli investimenti nell´innovazione del sistema produttivo toscano. Ora si apre la seconda fase, quella della selezione delle domande e all´approvazione dell´elenco delle idee progettuali, che avverrà entro febbraio del prossimo anno per giungere a conclusione entro giugno 2015. Una tempistica complessa, per bandi in cui abbiamo voluto valorizzare davvero la qualità e la vocazione innovativa e dinamica delle imprese. Ci auguriamo che davvero si arrivi a progetti di grande qualità, tali da rilanciare l´economia della regione". Per il bando Progetti strategici di ricerca e sviluppo, riservato alle imprese più grandi, i progetti presentati sono in tutto 35, con il coinvolgimento di 202 soggetti (fra imprese e centri di ricerca pubblici o privati) per un investimento complessivo di 164 milioni, a fronte di un contributo richiesto di 57 milioni. Per il bando Progetti di ricerca e sviluppo delle pmi sono stati presentati 268 progetti, presentati da 202 soggetti e un investimento totale di 204 milioni a fronte di un controibuto richiesto di 57 milioni. Il terzo bando, Aiuti all´innovazione delle pmi, sono stati presentati 198 progetti, da 206 soggetti per un investimento totale di 50 milioni e un contributo richiesto di 15 milioni. "Se i progetti fossero tutti ammessi alla fase successiva – osserva l´assessore - sulla base della verifica sulla qualità e sostenibilità finanziaria dei progetti, potremmo davvero far svolgere ad essi quell´effetto leva che ci eravamo proposti per l´economia toscana. Infatti già in fase di avvio avremmo una richiesta di finanziamenti per 159 milioni, che sono più dei tre quarti delle risorse che abbia destinato a ricerca e sviluppo per l´intera programmazione". L´assessore ha inoltre ricordato che, a breve, per la piccola e piccolissima impresa partiranno i voucher per interventi di ricerca e sviluppo di piccola taglia, cioè per investimenti da costo compreso fra i 10mila e i 50 mila euro, arricchendo così ulteriormente l´offerta regionale e il sostegno alla Pmi.  
   
   
LOMBARDIA.LAVORO, MARONI:SI CREA ABBASSANDO TASSE ED ELIMINANDO SPRECHI "APPLICANDO MODELLO LOMBARDO SI RISPARMIEREBBERO 80 MILIARDI"  
 
Milano, 17 novembre 2014 - "Il Jobs act? Il lavoro si crea, non modificando le leggi, ma creando le condizioni economiche perché ci sia un vero sviluppo economico, prima di tutto abbassando le tasse e quindi abbassando gli sprechi, quelli veri, e non tagliando alle Regioni virtuose. Se il modello di spesa pubblica della Regione Lombardia venisse applicato ovunque, avremmo, stando ad una stima di Confcommercio, più di 80 miliardi di risparmi. Questa è la strada da seguire, ma chiaramente ci vuole coraggio: Renzi deve passare dall´´annuncite´ al coraggio, altrimenti la crisi proseguirà". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al suo arrivo al forum Wpp Ambrosetti dal titolo ´Il ruolo della comunicazione per la società di domani. Generare valore e cambiamento culturale´.  
   
   
FVG, MANUFATTURIERO: DDL, 4 LINEE PER UN´INDUSTRIA SOSTENIBILE E AVANZATA  
 
Udine, 17 novembre 2014 - Obiettivo complessivo della riforma per il rilancio del manufatturiero è quello di migliorare le condizioni per attrarre nuovi investimenti nel settore industriale e favorire lo sviluppo di un´industria regionale sostenibile, innovativa e tecnologicamente avanzata. In sintesi, nell´ambito del Piano di sviluppo del settore industriale, approvato dalla Giunta regionale a luglio 2014, è stata prevista la revisione della normativa sui consorzi di sviluppo industriale, i distretti industriali, l´introduzione di strumenti di sostegno alle filiere, nuovi strumenti di supporto alle imprese del manifatturiero, nonché misure di semplificazione anche per l´aggiornamento delle regole sui vincoli. Attrazione di nuove iniziative imprenditoriali: La Regione promuove una politica di marketing territoriale per la ricerca di investitori nazionali ed esteri. Prevista la predisposizione di un piano di marketing territoriale e la creazione di una struttura interna alla direzione Attività produttive che direttamente predisporrà ed attuerà le politiche di marketing con la collaborazione dei consorzi e degli enti territoriali. Viene anche individuato uno strumento innovativo per il territorio per la realizzazione degli investimenti, ovvero il "contratto di insediamento" nella forma dell´accordo di programma che lega ad un unico obiettivo Regione, impresa, Enti locali e gli altri soggetti eventualmente coinvolti. Riforma dei consorzi di sviluppo industriale: Il disegno di legge in fase di definizione delinea una radicale riforma dei consorzi di sviluppo industriale che consenta al territorio di essere attrattivo per l´insediamento di nuove aziende. Qualche dato sulla situazione attuale (dati riferiti al 2012): i dieci consorzi di sviluppo industriale si riferiscono ad un´estensione di oltre 44 chilometri quadrati, sulla quale hanno sede oltre 1.400 aziende (attive e non attive) che occupano oltre 37 mila addetti. Dell´estensione totale dei territori consortili, circa il 64 per cento è saturato da aziende afferenti a vari settori, primo dei quali il settore manifatturiero che rappresenta nell´ambito dei consorzi il 6,97 per dell´intero comparto regionale. La struttura amministrativa dei consorzi conta complessivamente 96 dipendenti per un costo annuo complessivo di 5 milioni e 887mila euro; 59 amministratori e 50 revisori per un costo annuo complessivo di circa 763 mila euro; spese di funzionamento per un costo annuo complessivo di 6.564.000 euro; spese di manutenzione e di investimento per un costo annuo complessivo di circa 7.855.000 euro compresi gli interessi passivi sui mutui. Alcuni consorzi sono ben strutturati, mentre altri, quattro su dieci, contano due o tre dipendenti compreso il direttore. Viene previsto il superamento delle Asdi intese quali soggetti pubblici-privati di riferimento del distretto e ne viene promossa la trasformazione in soggetti interamente partecipati da privati, al fine di favorire la loro finalità di supporto alle imprese. E´ in fase di verifica la possibilità che la futura composizione sociale dei consorzi preveda ancora la presenza di imprese, con la possibilità di accesso aperto e una quota di soci privati complessivamente minoritaria. Si prevede che entro sei mesi dall´entrata in vigore della legge sia dato avvio alle operazioni di fusioni delineate nel disegno di legge, rimettendo la scelta in merito al rapporto di concambio ai consorzi partecipanti. Decorso tale termine, il disegno di legge prevede che le scelte siano operate dalla Giunta regionale con il commissariamento dei consorzi. Fissato un tetto ai componenti del consiglio di amministrazione e ai compensi (per il presidente 30 mila euro e per il vicepresidente 10 mila). La riforma dei consorzi industriali mira, tra le altre cose, a favorire la re-industrializzazione e la riqualificazione delle aree dismesse ed inutilizzate disciplinando espressamente il riacquisto degli immobili dismessi, in considerazione anche del fatto che le aree industriali risultano utilizzate circa al 64 per cento della loro estensione. Verso le aree "a burocrazia zero": Il disegno di legge affronta anche il problema dell´eccesso di burocrazia e propone, ispirandosi agli obiettivi delle Zone a burocrazia zero, che la Giunta regionale promuova (progetti pilota) accordi unitari per la semplificazione amministrativa delle procedure e delle formalità relative all´accesso e allo svolgimento delle attività di servizi, alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività. Politiche di sostegno alle filiere: Il disegno di legge di riforma propone la base normativa per promuovere i sistemi di aggregazione delle imprese, con particolare riferimento alle politiche distrettuali e di filiera, anche lunga. Collaborazione con il sistema camerale: Viene confermato il ruolo di Unioncamere come interlocutore privilegiato per l´attuazione degli interventi a sostegno delle imprese cui delegare lo svolgimento delle funzioni a favore dello sviluppo del sistema delle imprese.  
   
   
LOMBARDIA. MODA:1 MILIONE A IMPRESE PER VINCERE SFIDA CAMBIAMENTO  
 
Milano, 17 novembre 2014 - "Accettare la sfida del cambiamento, per le imprese della moda, significa anche utilizzare strumenti digitali avanzati a servizio della creatività e della produzione e del marketing. Con questo bando, che mette a disposizione uno stanziamento di 1 milione di euro, Regione Lombardia intende sostenere progetti innovativi di imprese dell´economia digitale volti allo sviluppo di soluzioni e sistemi a supporto dell´attività delle micro, piccole e medie imprese del settore moda". L´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini commenta così la delibera, approvata su sua proposta, dalla Giunta, che fissa i criteri del bando ´Creatività e digitale: nuove soluzioni per il terziario e la moda´ previsto dal Piano d´azione per la Moda e il Design 2014 - 2015, che mette a disposizione 1 milione di euro, sul Fondo Fimser, presso Finlombarda, che è il soggetto gestore. Soggetti Beneficiari - Beneficiari del bando sono le micro, piccole e medie imprese dell´economia digitale, con sede operativa in Lombardia e codici Ateco 26, 27, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 73. Imprese Utilizzatrici- Le imprese digitali beneficiarie presentano domanda in partnership con l´impresa del settore moda utilizzatrice, in favore della quale svilupperanno la soluzione digitale innovativa condivisa. A tal fine, le imprese digitali e della moda, sottoscrivono un apposito accordo di partnership. Tipologia Contributo - Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili e fino a un massimo di 30.000 euro. Interventi Ammissibili - Sviluppo di soluzioni e sistemi digitali a supporto di: nuovi modelli produttivi; innovazione di prodotto e di processo; processi logistici e di filiera, anche a garanzia della tracciabilità ed originalità dei prodotti; e-commerce e digital - strategy; sostenibilità ambientale ed energetica di prodotto e di processo; strumenti e servizi ; strumenti e servizi per la comunicazione e la gestione del brand, incluso il cosiddetto social media marketing; strumenti e servizi innovativi di distribuzione e vendita , anche con particolare attenzione al fashion retail; tecnologie anticontraffazione. Istruttoria - L´assegnazione del contributo avverrà sulla base di una procedura valutativa a sportello, secondo l´ordine cronologico di presentazione delle domande, preceduta da un´ istruttoria formale e tecnica, effettuata da Finlombarda , i cui esiti saranno validati da un Nucleo di valutazione, nominato con provvedimento regionale. Lombardia.commercio,parolini:500 Mila Euro Per Attrattività Negozi Milano, 17 novembre 2014 - "La qualità è l´eccellenza della nostra rete commerciale deriva anche dalla bellezza e creatività degli spazi espositivi. Con questo bando Regione Lombardia mette a disposizione 522.000 di euro per gli esercizi dei Distretti urbani del commercio per promuovere l´attrattività e la competitività degli esercizi pubblici e commerciali attraverso la realizzazione di vetrine e spazi espositivi creativi, per costruire un´esperienza d´acquisto coinvolgente ed emozionale e massimizzare i risultati e la redditività dei punti vendita".Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia dopo l´approvazione, da parte della Giunta, dei criteri di attuazione del bando ´Creatività e Commercio´, inserito nel Piano d´azione regionale 2014-2015, per la Moda e il Design. Dotazione Finanziaria - La dotazione finanziaria di 522.000 euro, che saranno trasferiti a Unioncamere Lombardia in qualità di soggetto attuatore della misura, potrà essere incrementata a seguito di ulteriori risorse che dovessero rendersi disponibili da parte del Sistema Camerale lombardo e di Enti locali, interessati all´iniziativa. Soggetti Beneficiari Della Misura - Beneficiari del bando sono le micro, piccole e medie imprese operanti nel settore degli esercizi pubblici e commerciali , che rientrano nel perimetro dei Distretti Urbani del Commercio (Duc) riconosciuti da Regione Lombardia. Saranno previste limitazioni relative agli esercizi commerciali e turistici che detengono, a qualsiasi titolo, apparecchi per il gioco d´azzardo lecito. Tipologia Contributo - Contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 75% delle spese ammissibili e fino ad un massimo di 15.000 euro. Spese Ammissibili - Acquisto e, o noleggio di prodotti per allestimenti; spese di adeguamento delle vetrine e, o dei luoghi in cui saranno realizzati gli spazi espositivi; spese per l´acquisto di servizi e consulenze finalizzate alla realizzazione delle vetrine e, o degli spazi espositivi; spese per la promozione, comunicazione e pubblicità dell´iniziativa e dei prodotti esposti acquisto e , o noleggio di hardware e software esclusivamente funzionale alla realizzazione del progetto Istruttoria Delle Domande - L´assegnazione del contributo avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello, secondo l´ordine cronologico di presentazione delle domande previa istruttoria formale volta a verificare il possesso dei requisiti previsti dal bando. La valutazione delle proposte progettuali ritenute formalmente ammissibili sarà validata da un Nucleo di valutazione, composto da rappresentanti di Regione Lombardia e di Unioncamere Lombardia, nominato con apposito provvedimento regionale.  
   
   
LOMBARDIA MARONI:REGIONE STA FACENDO MOLTO PER ATTRARRE INVESTIMENTI "CON PIANO SETTENNALE UN MILIARDO PER IMPRESE CHE INNOVANO"  
 
Milano, 17 novembre 2014 - "La Regione Lombardia sta facendo molto per attrarre investimenti, soprattutto in innovazione e ricerca. Abbiamo approvato un piano settennale, per il periodo che va dal 2014 al 2020, che mette a disposizione delle imprese che vogliono investire in innovazione e ricerca qui in Lombardia un miliardo di euro". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni durante i lavori del forum economico Wpp Ambrosetti dal titolo ´Il ruolo della comunicazione per la società di domani. Generare valore e cambiamento culturale´. Non Basta Cambiare Art.18 - "Le misure per attrarre investimenti sono quelle che servono, alcune Regioni riescono a farlo, come noi, e altre no - ha proseguito -, ma il Governo deve fare uno sforzo in questa direzione, perché creare lavoro e creare sviluppo significa mettere le imprese in grado di produrre e investire, non basta cambiare l´articolo 18, ma purtroppo il Governo è troppo impegnato su queste cose e troppo poco su quelle di sostanza". Premiare Chi Investe In Ricerca Applicata - "Noi - ha continuato Maroni - abbiamo messo a disposizione risorse pubbliche per le imprese che vogliono investire nell´innovazione e nella ricerca. Noi vogliamo premiare gli investimenti in questa direzione in qualunque tipo di attività. Ma investire in innovazione e ricerca significa investire in ricerca applicata e non in ricerca fine a sé stessa, altrimenti si finanziano i ricercatori ma non la ricerca che poi trova un´applicazione concreta, e per fare questo abbiamo fatto un network che mette insieme le imprese, le università e i centri di ricerca, con la guida delle Istituzioni, per creare un sistema in grado di valutare come questo miliardo possa essere speso. Questa è la finalità del fondo che abbiamo creato". Qui Contesto Unico Per Fare Ricerca E Innovazione - "La Lombardia è la prima regione agricola d´Italia e la terza regione agricola in Europa come produzione - ha sottolineato il presidente -, è una regione che ha 10 siti riconosciuti dall´Unesco come Patrimonio dell´umanità". "Non solo - ha proseguito - la Lombardia è una Regione che ha 10 milioni di abitanti, contribuisce a circa un quarto del Pil italiano e ha un rating più alto dello Stato italiano e costi più bassi". "La Lombardia - ha precisato - ha 826.000 imprese attive e siamo la Regione in Italia che attrae più capitali e più imprese estere, ben 18.000. Questo perché qui esiste una cosa unica che non c´è da nessun´altra parte per attrarre investimenti in ricerca e innovazione, perché qui abbiamo 13 Università, 18 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs), circa 500 centri di Ricerca e Sviluppo pubblici e privati, 6 parchi tecnologici e scientifici, e il 31 per cento dei brevetti italiani è registrato qui". Da Lombardia Misure Concrete Per Ricerca E Innovazione - "In Lombardia - ha rimarcato il presidente Maroni - c´è una vocazione naturale all´innovazione e alla ricerca e su questo stiamo facendo molto come Regione Lombardia e i risultati si vedono. Abbiamo investito sui cluster tecnologici, abbiamo avviato la progettazione del portale Open Innovation, mettendo risorse, come Regione, per 3,5 milioni, abbiamo messo oltre 40 milioni per progetti innovativi realizzati da reti di imprese, reti tra imprese e da aggregazioni tra imprese e organismi di ricerca, abbiamo fatto un bando per la brevettazione con 7 milioni di euro messi dalla Regione, ma abbiamo anche valorizzato il capitale umano attraverso, una serie di iniziative, per esempio dando un contributo a fondo perduto e non facendo pagare l´Irap per due anni ai giovani che vogliono realizzare imprese innovative". "In pochi mesi - ha concluso Maroni - sono arrivati oltre 600 progetti ed è stata fatta una valutazione con le imprese e le università e oggi sono partiti e sono stati finanziati già più di 50 di questi progetti".