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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2014
LOMBARDIA, INAUGURAZIONE DELL’ INGM: ONORE AL MECENATISMO ILLUMINATO DEI LOMBARDI  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - "Auspico nuove collaborazioni scientifiche nazionali ed internazionali. Spero proprio che da Milano si lanci un messaggio forte e importante in sede europea, ma soprattutto a livello nazionale sull´importanza del sostegno a ricerca ed innovazione". Con questo parole Mario Mantovani, vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, è intervenuto il 28 novembre all´inaugurazione dell´Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (Ingm). Alla cerimonia di presentazione della nuova sede (2500 mq) realizzata presso il Padiglione "Romeo ed Enrica Invernizzi" dell´Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, erano presenti numerose personalità del mondo scientifico, universitario, imprenditoriale e politico. La Famiglia Invernizzi - "Onore a Romeo ed Enrica Invernizzi esempio concreto di mecenatismo illuminato". Queste le parole dell´Assessore Mantovani che così ha commentato il lascito di 20.000.000 di euro che la famiglia Invernizzi ha voluto destinare all´Istituto. "Una donazione fra le più consistenti nella storia del Paese fatte da un privato per sostenere la ricerca" ha aggiunto il vice presidente di Regione Lombardia. L´ingm ha iniziato, infatti, la propria attività nel 2007, grazie alla dote iniziale istituzionale di 20 milioni di euro a cui si erano aggiunti, appunto, altri 20 milioni frutto del generoso lascito. Identificare nuovi farmaci e strumenti in ambito oncologico; trasferire i risultati delle ricerche alla pratica clinica; migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso una diagnosi più precisa e precoce. Queste le finalità dell´Istituto Nazionale di Genetica Molecolare, vero fiore all´occhiello della ricerca italiana, istituito dal Ministero della Salute, dal Ministero degli Affari Esteri, dall´Ospedale Policlinico di Milano e da Regione Lombardia e organizzato in fondazione privata no profit. L´impegno Di Regione Lombardia - "Regione Lombardia ha sempre impostato il suo impegno nella collaborazione tra pubblico privato e lo dimostra la buona sanità che abbiamo nella nostra regione: frutto di un impegno dell´amministrazione pubblica, dei ricercatori clinici, degli operatori del settore pubblico e privato. Come Regione Lombardia puntiamo ad arrivare, come tutti i paesi europei, al 3% del nostro prodotto interno lordo: siamo ancora un po´ lontani e mi auguro per questo che il governo ci consenta di dare un segnale forte tutto il mondo della ricerca. E stamattina stiamo inaugurando uno dei centri più importanti proprio a Milano". I Risultati Dell´ingm - Durante la mattinata sono stati presentati i risultati ottenuti dall´inizio dell´attività dell´Istituto grazie ai 45 ricercatori completamente dedicati alla ricerca. Tre di questi sono i vincitori di "Erc grant", i più competitivi e prestigiosi finanziamenti che un ricercatore europeo possa ricevere. Negli ultimi 2 anni sono stati pubblicati 30 articoli sulle principali riviste scientifiche internazionali; l´Istituto ha presentato numerosi progetti e ottenuto nell´ultimo biennio 5 milioni di euro di finanziamenti da bandi di organismi nazionali e internazionali; i risultati scientifici ottenuti nell´ambito della comprensione dei meccanismi di regolazione dell´espressione genica hanno determinato la presentazione di diverse domande di brevetto. L´istituto si rivolge anche alla formazione dei futuri medici: in particolare gli studenti del Dottorato in Medicina Molecolare e Traslazionale dell´Università di Milano-bicocca e del Dottorato in Medicina Molecolare dell´Università Statale di Milano.  
   
   
LOMBARDIA. VACCINI, REGIONE LOMBARDIA IN COSTANTE CONTATTO CON AIFA  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Lo scorso 28 novembre la Direzione Generale Salute di Regione Lombardia è stata informata da parte dell´Asl di Como di un decesso di un paziente, cui era stato somministrato un vaccino anti-influenzale Fluad (lotto non sospeso). L´asl di Como ha scelto di suggerire ai propri medici di proseguire la campagna vaccinale con vaccini alternativi. L´assessorato alla Salute di Regione Lombardia, in costante contatto con l´Agenzia Italiana per il Farmaco, ribadisce che attualmente sono sospesi esclusivamente i lotti 142701 e 143301, prodotti che comunque non sono in distribuzione sul territorio lombardo. Gli organi preposti per il controllo e la vigilanza su vaccini e farmaci sono al lavoro per la valutazione delle segnalazioni di eventi avversi; e Aifa è l´unico organismo che può procedere alla sospensione dell´utilizzo di un farmaco, di un vaccino o di uno o più lotti di questi. Siamo certi che la campagna vaccinale possa proseguire: mentre non c´è alcuna certezza sul collegamento dei decessi con il vaccino è invece certo che la vaccinazione permette di evitare le molte morti causate dalle complicanze dell´influenza, soprattutto nelle persone anziane. Si tratta quindi di un´attività preziosa ed essenziale ai fini della tutela della salute dei cittadini, soprattutto di quelli affetti da patologie croniche.  
   
   
TRENTO: PIANO PER LA SALUTE, AL VIA LA CONSULTAZIONE SUL WEB  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - La partecipazione alla costruzione del Piano per la salute del Trentino rappresenta un momento di grande importanza per l´elaborazione di uno strumento di pianificazione democraticamente condiviso. Lo ricorda l´assessora alla salute, Donata Borgonovo Re, alla vigilia di un momento assai significativo. Infatti, per consentire ai molti soggetti portatori di interesse di esprimere le proprie proposte in merito, sarà disponibile la consultazione online per la costruzione del Piano, accessibile dalla homepage del sito della Provincia autonoma di Trento o direttamente al link http://pianosalute.Partecipa.tn.it/. Una "operazione ascolto" che nella prima fase - da lunedì prossimo, 1° dicembre e fino a tutto il 31 gennaio 2015 - è dedicata ai tecnici che a vario titolo operano nel campo della salute: dunque soggetti rappresentativi di servizi, enti, istituzioni e associazioni che si occupano di salute. Chiamati a fornire un contributo qualificato e determinante alla stesura del documento, sul quale si aprirà poi - nella seconda fase in programma dal 1 marzo al 30 aprile del prossimo anno - la partecipazione pubblica, rivolta a tutti i cittadini. Ricordiamo che la consultazione riguarda il testo preliminare del Piano per la salute del Trentino elaborato da un gruppo di regia socio-sanitaria del Dipartimento di Salute e Solidarietà sociale. La salute - questa la considerazione che muove il Piano - è un diritto e una risorsa dell´individuo e della comunità connessa allo sviluppo complessivo della società e non semplicemente un bene da ripristinare in caso di danneggiamento. È il risultato di un intreccio di fattori di natura individuale, sociale, economica, culturale e ambientale (i cosiddetti determinanti della salute). È legata agli stili di vita, in parte scelti da ciascuno e in parte condizionati dal contesto. Il Piano produrrà effetti per i prossimi dieci anni (2015-2025), ha una importante valenza strategica, ha l´obiettivo di definire linee di indirizzo per migliorare la salute e per questo va costruito in modo condiviso, con l´apporto di tutti i settori dell´amministrazione pubblica, del governo nel suo insieme e della società civile trentina. Il testo preliminare in discussione si articola in cinque temi, tre di carattere specifico e due di carattere trasversale, e alcune proposte per ciascun tema. Per partecipare occorre registrarsi al sito dove ciascuno potrà commentare e valutare le proposte formulate dal Dipartimento di Salute e Solidarietà sociale,e aggiungerne di nuove, arricchendo la discussione. Al termine delle due fasi di consultazione - esperti prima, cittadini poi - commenti, proposte e opinioni contribuiranno così alla formulazione del testo definitivo del Piano per la salute del Trentino, dal quale discenderanno i piani attuativi a scadenze più ravvicinate e i progetti più specifici.  
   
   
MILANO: INAUGURATO UN NUOVO POLIAMBULATORIO A LAMBRATE UNA NUOVA STRUTTURA CONVENZIONATA PER AUMENTARE LA RETE DI SERVIZI ALLA PERSONA ANCHE IN PERIFERIA  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - È stato inaugurato il 27 novembre il Poliambulatorio, di via Clericetti 22, in zona Lambrate, nella sede di proprietà comunale. La struttura è dotata di 7 ambulatori in cui si alternano i medici specialisti per un totale, nella fase attuale, di 145,5 ore di prestazioni specialistiche settimanali. Oltre ai medici, prestano servizio un coordinatore infermieristico, 5 Infermieri professionali e 3 referenti amministrativi Cup. “Questa nuova struttura offrirà un importante servizio di prestazioni polispecialistiche di qualità in un’area più periferica e densamente popolata come il quartiere Lambrate – dichiara Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute – Per garantire alla città un adeguato servizio sanitario e una concreta cura della persona è fondamentale puntare sull’alleanza tra esperienze e l’apertura di una nuova struttura sul territorio va in questa direzione”. Le prestazioni, in regime di Sistema Sanitario Nazionale, riguardano allergologia e immunologia clinica, cardiologia, dermatologia, endocrinologia – diabetologia, ginecologia e ostetricia, neurologia, oftalmologia, ortopedia e traumatologia, otorinolaringoiatria. La nuova struttura sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13. Gli utenti potranno prenotare le visite chiamando il numero Verde 800.638.638 ( dal lunedì al sabato, dalle ore 8:00 alle 20:00) o recandosi direttamente allo sportello per il pubblico del Poliambulatorio (da lunedì a venerdì, dalle ore 9:30 alle 15:30). Questa nuova struttura fa parte degli Istituti Clinici di Perfezionamento – Icp, una Azienda Ospedaliera, di rilievo nazionale e di alta specializzazione, consentirà anche il trasferimento del Poliambulatorio di via Mangiagalli. È convenzionata con l’Università degli Studi di Milano, che fa parte del Sistema Sanitario della Regione Lombardia. Ne fanno parte anche due ospedali storici: lo storico Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi e il Centro Traumatologico Ortopedico – Cto di via Bignami specializzato nell’area ortopedico/riabilitativa. L’azienda comprende altri due Ospedali nell’hinterland milanese, Ospedale Bassini, a Cinisello Balsamo e l’Ospedale Città di Sesto S.giovanni e tutta la rete sul territorio di Milano e del nord-est milanese dei Poliambulatori ed il Centro Oculistico Infantile di via Livigno.  
   
   
ROMA: DOPO 15 ANNI CHIUSA GESTIONE COMMISSARIALE DELL’UMBERTO I  
 
Roma, 1 dicembre 2014 - Dopo 15 anni si avvia la chiusura della gestione commissariale della vecchia Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico Umberto I. Una vicenda che andava avanti da tanto tempo. L’azienda era stata liquidata nel 1999 a seguito dell’approvazione della legge 453. Al Ministero del Tesoro spettava la nomina di un commissario con il compito di accertare gli attivi e i passivi maturati fino ad allora e liquidare i debiti: il commissario ha terminato il suo lavoro nel 2011. Completati i pagamenti. Nei giorni scorsi la Regione ha versato gli ultimi 20 milioni di un finanziamento complessivo di 45 milioni per il quale si era impegnata nel 2003 con l’obiettivo di smaltire i debiti accumulati dalla struttura tra il 1994 e il 1999. Fino ad oggi erano stati versati solo 25 di questi 45 milioni, tra il 2006 il 2010. Oggi i pagamenti sono stati completati. Sono stati necessari 220 milioni di euro per coprire la voragine creata dalla gestione dell’Ospedale Universitario in soli 60 mesi e certificata dal Commissario liquidatore. Del totale di 220 milioni, 175 milioni sono stati liquidati dallo Stato, tra il 1999 e il 2001, e 45 dalla Regione. “Un altro problema risolto che chiude una incredibile storia- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti – che ha aggiunto: purtroppo sono stati impiegati ben 15 anni per dare ai fornitori della vecchia azienda dell’Umberto I ciò che spettava loro a fronte delle prestazioni effettuate. Con l’erogazione dei 20 milioni a favore del Mef cancelliamo un altro brutto esempio di cattiva amministrazione. Mai la frase “voltiamo pagina” è risuonata più appropriata come in questo caso – ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
BOLZANO: CONSEGNATI I DIPLOMI A 60 OPERATORI SOCIOSANITARI  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - L´assessora alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha consegnato il 28 novembre i diplomi a 60 operatori sociosanitari che hanno concluso il loro iter formativo di un anno presso le scuole provinciali per le professioni sociali "Levinas" di lingua italiana ed "Hannah Arendt" di lingua tedesca. L´operatore sociosanitario è un operatore che, nell´ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto sia sociale che sanitario, soddisfa i bisogni primari della persona e ne favorisce il benessere e l´autonomia. Esso svolge la sua attività in collaborazione con gli altri professionisti preposti all´assistenza sanitaria e a quella sociale, secondo il criterio del lavoro multiprofessionale. La qualifica di operatore sociosanitario si ottiene al termine di un corso di formazione della durata di un anno. La formazione è articolata in 1200 ore, 750 delle quali sono di teoria, 450 di pratica. Nel corso dell´anno formativo hanno portato a termine la loro formazione rispettivamente 39 operatori sociosanitari (25 uomini e 14 donne; 14 hanno seguito il corso in lingua tedesca, 19 in lingua italiana e 6 come privatisti). 22 persone hanno ottenuto il diploma del modulo di specializzazione per la psichiatria (15 uomini e 7 donne) e 10 hanno concluso il modulo di specializzazione per i servizi operatori (9 donne ed 1 uomo).  
   
   
TRENTO: POLITICHE SANITARIE E POLITICHE SOCIALI: UN´ALLEANZA PER LA SALUTE  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - La Giunta provinciale ha approvato il 29 novembre il disegno di legge che riguarda la "Programmazione integrata delle politiche sanitarie e delle politiche sociali", che viene ora trasmesso al Consiglio provinciale per la prosecuzione del suo iter di approvazione. Il disegno di legge – che è composto da due articoli, il primo che riguarda le modifiche alla legge provinciale del 2010 in materia di tutela della salute, il secondo le modifiche alla legge provinciale del 2007 sulle politiche sociali – costituisce, come ci ha detto l´Assessora proponente Donata Borgonovo Re, "una sfida a tutti noi, per arrivare ad un quadro normativo in cui inserire una nuova programmazione strategica che si incentri sulla promozione della salute e su una visione intersettoriale delle politiche sociali provinciali, in modo da ottenere un vero strumento che razionalizzi e qualifichi gli interventi pubblici nel settore". Fino ad ora, ha proseguito l´Assessora, "le politiche sanitarie e quelle sociali sono state concepite come due entità separate, che però è tempo di ripensare in una maniera innovativa e coordinata. È chiaro a tutti che sanità e politiche sociali sono due sistemi di particolare complessità, che prevedono una quota di investimenti sia fissi, sia di capitale umano e professionale. Se quindi vogliamo progettare e concretizzare modifiche allo status quo abbiamo necessità di una programmazione strategica di respiro pluriennale che ci spinga nella direzione di una maggior efficienza, appropriatezza organizzativa ed efficacia nei risultati." Esaminando più da vicino il disegno di legge, proprio per quel che riguarda la programmazione strategica due sono i concetti centrali. Il primo ribadisce la centralità delle politiche di promozione della salute, i cui investimenti – lo dice la stessa Organizzazione mondiale della salute – hanno effetti di gran lunga più rilevanti sullo stato della salute individuale e collettiva rispetto agli interventi di cura, di assistenza e di riabilitazione in senso stretto. "Il fatto è – ha proseguito Borgonovo Re, – che la promozione della salute non è un tema della sola sanità: esso coinvolge molti altri ambiti come l´agricoltura, i trasporti pubblici, la scuola. Il disegno di legge che abbiamo approvato oggi propone quindi una vera e propria alleanza per la salute, che sopravanza la logica delle leggi di settore e mette la salute al centro di tutte le politiche della Provincia". Ma le problematicità non sono solo quelle che discendono da una programmazione settoriale. "La popolazione sta progressivamente invecchiando e ciò ha per conseguenza un´esplosione di malattie cronico-degenerative. Ora, una popolazione sempre più anziana e sempre più interessata da una o più malattie croniche ha bisogno ora più di prima di una progettazione congiunta che preveda interventi integrati sia sul fronte più strettamente sanitario, sia sul fronte sociale. È quindi necessario mettere in campo interventi di medicina preventiva, di presa in carico precoce di persone a rischio e di quelle che hanno ormai una cronicità conclamata, integrandoli con gli interventi socio assistenziali, educazionali e culturali, per attenuare le condizioni che possono favorire l´instaurarsi di stili di vita non salutari e di comportanti a rischio. Solo in questo modo potremo evitare duplicazioni e sovrapposizioni di interventi e attenuare l´impatto crescente della domanda di sanità e di assistenza". Sinergia e integrazione che, però, con l´attuale formulazione delle leggi sulla sanità e sulle politiche sociali sono ancora difficoltosi. "Il disegno di legge che oggi la Giunta ha approvato – ha concluso l´Assessora, – accetta questa sfida e si pone come strumento innovativo che ci aiuti a definire un quadro normativo in grado di accogliere una programmazione strategica che punti sulla programmazione della salute con una visione intersettoriale delle politiche pubbliche provinciali. Due sono, come si diceva, gli articoli del disegno di legge. Il primo articolo riguarda le modifiche che verranno apportate alla legge provinciale sulla tutela della salute del 2010, prevedendo come strumento di pianificazione delle politiche sociali e sanitarie provinciali un "Piano provinciale per la salute". Non sarà però un Piano calato dall´alto, bensì uno strumento frutto di un´elaborazione partecipata dei portatori di interessi in campo sanitario, sociale, economico e ambientale e della collettività. Il testo preliminare del Piano per la Salute verrà presentato e discusso in diverse sedi: Consigli per la salute, Consiglio sanitario provinciale, Comitato per la programmazione sociale, Consiglio delle autonomie locali, Comunità, Azienda provinciale per i servizi sanitari, organizzazioni sindacali e quelle che rappresentano i pazienti. Le proposte e le indicazioni verranno raccolte utilizzando il web: prenderà infatti il via lunedì prossimo la consultazione online rivolta nella prima fase agli esperti (dal 1 dicembre al 31 gennaio) mentre nella seconda fase la parola passa ai cittadini (dal 1 marzo al 30 aprile). Con ulteriori provvedimenti programmatori saranno quindi definiti gli aspetti più strettamente sanitari: le modalità organizzative per garantire l´effettiva fruizione dei livelli essenziali di assistenza; la definizione i livelli aggiuntivi da garantire ai territori; i requisiti organizzativi e strutturali dell´offerta assistenziale provinciale; i progetti strategici per lo sviluppo del servizio sanitario provinciale anche per quel che riguarda la ricerca e l´innovazione tecnologica; le aree assistenziali per favorire l´integrazione dell´offerta provinciale con quella delle regioni confinanti; gli strumenti di valutazione del Servizio sanitario provinciale; le politiche tariffarie. Dopo di che si potrà por mano alle problematiche legate alla sfera delle politiche sociali: i fabbisogni sociali; le linee d´indirizzo e coordinamento per l´esercizio delle funzioni da parte degli enti locali; i livelli essenziali delle prestazioni; gli indirizzi per la formazione degli operatori; le politiche tariffarie, compresi quelli relativi alla determinazione della compartecipazione ai costi e dei corrispettivi per i servizi erogati dai soggetti accreditati; gli indirizzi per la valutazione dei servizi socio assistenziali.  
   
   
INFLUENZA, I LOTTI RITIRATI DEL VACCINO FLUAD NON SONO DISTRIBUITI E UTILIZZATI IN ER  
 
Bologna, 1 dicembre 2014 - In Emilia-romagna i lotti del vaccino antinfluenzale ritirati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) non sono distribuiti e utilizzati. Nessuno è stato dunque vaccinato con i lotti 142701 e 143301 del vaccino Fluad della Novartis. Lo comunica l’assessorato alle Politiche per la salute della Regione, precisando che la vaccinazione in Emilia-romagna prosegue, che è gratuita, e ha l’obiettivo di proteggere dalle gravi complicanze i cittadini più a rischio, in particolare adulti e bambini con malattie croniche e persone anziane a partire dai 65 anni. Finora, dall’inizio della campagna, sono state vaccinate in tutta la regione 390.000 persone.  
   
   
MILANO SI ATTIVA PER LA GIORNATA MONDIALE CONTRO L’AIDS, IL RISCHIO NON È FINITO, BISOGNA TENERE ALTA L’ATTENZIONE E PUNTARE SULLA PREVENZIONE LAVORANDO IN RETE  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - In occasione della “Giornata Mondiale contro l’Aids” che si celebra il prossimo 1 dicembre, Milano si mobilita a sostegno delle persone malate di Aids e sieropositive, con iniziative di sensibilizzazione e informazione. Tanti gli appuntamenti in programma, promossi dal Comune, che avranno il loro momento centrale nella giornata di lunedì, ma che proseguiranno fino a metà dicembre, con il coinvolgimento anche del privato sociale. “Promuovere la prevenzione e sensibilizzare i cittadini sul tema dell’Aids è fondamentale, perché il rischio purtroppo non è finito – dichiara Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute -. Ecco perché promuoviamo il dialogo e la collaborazione con le organizzazioni del terzo Settore e gli operatori della Sanità, perché solo attraverso un´alleanza ed una rete tra esperienze presenti sul territorio è possibile agire concretamente per combattere questa malattia che è, prima di tutto sociale”. Tra le varie iniziative dei prossimi tre giorni che precedono la “Giornata Mondiale contro l’Aids”è in programma, domani, 28 novembre, alle ore 9.30 alla Casa dei Diritti, in via De Amicis, 10 l’incontro "Sconosciuta o conosciuta? La prostituzione a Milano" promosso da Comune di Milano, Asl Milano e dalle Associazioni: un evento formavo che mira ad indagare il fenomeno della prostituzione a Milano cercando di fare emergere la sua complessità e le caratteristiche peculiari. Inoltre, vuole proporre alcune strategie di intervento che sono state e possono essere messe in atto per rispondere ai bisogni socio-sanitari delle persone che si prostituiscono, con la collaborazione delle diverse realtà del territorio cittadino. Sabato 29 novembre, dalle ore 14.00 alle ore 19.00, girerà per Milano, il Tram della prevenzione Hiv, iniziativa promossa dal Comune di Milano, Asl Milano e dalle associazioni che lavorano insieme all´interno di "Milano Contro L´ Aids ". L’obiettivo dell’ iniziativa ““Trasmettere Prevenzione - Il Tram più sicuro di Milano” sarà appunto quello di sensibilizzare e informare la cittadinanza , in particolare giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni, sul tema dell’Hiv utilizzando un linguaggio ludico che cerca di conciliare l´utilizzo del preservativo con il divertimento. Il tram sarà allestito come un disco-bar itinerante e percorrerà per più corse alcune vie del centro. I partecipanti saranno invitati a salire alla fermata di Piazza Castello per una corsa gratuita: oltre a divertirsi, porteranno in giro per Milano il messaggio di prevenzione che sarà recepito da chi li vedrà sfilare lungo l´itinerario. Verranno anche distribuiti materiali informativi sulle modalità di trasmissione del virus e preservativi. Analogamente, l’attività di prevenzione verrà condotta anche “a terra” dai volontari , presso gli info-point che verranno allestiti nei pressi di Expo Gate . Domenica 30 novembre, dalle 11 alle 18, in Galleria del Corso, Asa, Associazione Solidarietà Aids organizza la manifestazione “La Coperta dei Nomi, versione italiana di “Names Project”, il progetto promosso dall’organizzazione americana The Names Project Foundation. In Galleria saranno esposte coperte disegnate e ricamate da amici o parenti di vittime dell’Aids e saranno letti i nomi degli uomini e delle donne che non hanno vinto la battaglia contro il virus e che sono ricordati attraverso le coperte esposte, affinché il loro ricordo non vada perduto. Maggiori informazioni e il calendario aggiornato delle iniziative organizzate in occasione della Giornata si trovano sul sito del Comune (www.Comune.milano.it ) alla sezione Elenco Siti tematici >Milano Sociale >Eventi > 1 dicembre 2014 - Giornata mondiale contro l´Aids  
   
   
DISABILITÀ, ASSESSORE LOMBARDIA: CON LA NOSTRA REGIONE AUTONOMA SI FAREBBE DI PIÙ  
 
Busto Arsizio/va, 1 dicembre 2014 - "Attenzione al bisogno, a chi ha di meno, alle fasce più fragili. Il tema della solidarietà è il leit motiv della mia vita, dell´impegno politico. Credo che questo possa essere l´impegno di tutti". Mario Mantovani, vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, così affermando è intervenuto all´iniziativa "Verso la giornata della disabilità: i progressi della ricerca ed il sostegno sociale". Il Convegno, organizzato dalla sezione Regionale Lombardia di U.di.con Unione per la Difesa dei Consumatori, si è svolo nella tarda mattinata di oggi nella sala Tramogge, presso i Molini Marzoli a Busto Arsizio (Va). Disoccupazione Preoccupante - "Arrivare al 44% della disoccupazione giovanile e al 27% in Lombardia deve preoccupare tutti noi. Senza lavoro, senza produzione, non vengono garantiti anche i diritti di carattere sociale. Siamo costretti a combattere col Governo - ha sottolineato Mantovani - perché ogni volta che c´è una legge di stabilità siamo costretti a subire i tagli sulla sanità e nel sociale. Quest´anno si parla di un taglio di oltre 700 milioni di euro solo per la Lombardia". All´ incontro di oggi ha collaborato l´Associazione "Assieme a Francesco", impegnata per il sostegno dei malati affetti da sclerosi multipla, in previsione della "Giornata internazionale dei diritti della persona con disabilità" indetta per il giorno 3 dicembre, così come stabilito dal "Programma di azione mondiale per le persone disabili" adottato dall´Onu nel 1982. Legge Mantovani - Mario Mantovani ha così ricordato il lavoro politico-istituzionale svolto a sostegno dei soggetti più deboli: "Sono stato relatore sul tema della disabilità al parlamento europeo nel 2003. E si organizzarono quell´anno 10mila manifestazioni in Europa. Fu l´anno della legge sull´amministratore di sostegno, detta anche da alcuni legge Mantovani. Bisogna andare avanti nella tutela dei propri diritti, non quelli dei falsi invalidi ma quelli di chi ha davvero bisogno". "Se ci rendessero autonomi e non ci facessero dipendere da Roma, faremmo meglio come Regione Lombardia. Io infatti sono per le autonomie delle regioni. Le regioni hanno fatto degli errori, ma questo non giustifica l´abolizione dell´autonomia. Lasciateci fare. Basterebbero i nostri soldi: se ci sarà il referendum voterò a favore dell´autonomia per la nostra Regione ma non per la separazione dall´Italia".  
   
   
RITORNO VOLONTARIO ASSISTITO, IL 5 DICEMBRE CONVEGNO A BOLZANO  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - Si chiama ritorno volontario assistito, ed è la possibilità concessa ai cittadini extracomunitari che si trovano in una situazione di difficoltà, a tornare nel proprio paese d´origine. Il 5 dicembre, il Servizio di coordinamento per l´integrazione della Provincia organizza una manifestazione informativa assieme alla rete nazionale Rirva. Il programma nazionale per il ritorno volontario assistito della Rete Rirva offre ai cittadini extracomunitari in difficoltà e desiderosi di fare ritorno nel proprio paese d´origine un aiuto concreto: dall´organizzazione del viaggio alla copertura delle spese, dall´ottenimento dei documenti necessari ad un sostegno per favorire la reintegrazione sociale ed economica. Il tema sarà al centro di un convegno organizzato dal Servizio di coordinamento per l´integrazione della Provincia e dalla Rete nazionale Rirva, rivolto principalmente ad enti, organizzazioni e associazioni che operano a stretto contatto con cittadini stranieri. Durante la manifestazione informativa è previsto l´intervento della direttrice di Dipartimento Vera Nicolussi-leck, che illustrerà le strategie di lungo periodo portate avanti in Alto Adige in tema di integrazione, tra le partecipanti anche Simona Sordo (responsabile nazionale Rirva) e Martha Matscher, funzionaria del Ministero degli Interni e referente del Fondo europeo per rimpatri. Il convegno è in programma venerdì 5 dicembre 2014, dalle 14.30 alle 17.30, presso il cortile interno di Palazzo Widmann, in piazza Silvius Magnago 1, a Bolzano.  
   
   
IMPIANTISTICA SPORTIVA, : TORNIAMO A INVESTIRE, DA REGIONE UMBRIA 900MILA EURO A COMUNI  
 
Perugia, 1 dicembre 2014 - "La Regione Umbria torna ad investire sull´impiantistica sportiva pubblica con un bando di finanziamento, di 900mila euro, destinato agli Enti locali". Ad annunciarlo è l´assessore regionale allo Sport Fabio Paparelli che sottolinea come "le progettualità oggetto della domanda di contributo dovranno riguardare i lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma di impianti sportivi di proprietà pubblica. In particolare - spiega - sarà data priorità al tema dell´abbattimento delle barriere architettoniche, all´adeguamento ai fini dell´agibilità e della sicurezza, ai lavori di manutenzione straordinaria di impianti sede di centro federale nazionale o destinati allo svolgimento di campionati italiani, europei o mondiali". Secondo quanto prevede il bando, saranno ritenute ammissibili soltanto le domande in cui è prevista una quota di cofinanziamento per un importo non inferiore al 50% del costo dell´opera. Il contributo regionale non potrà, in ogni caso, superare i 100mila euro. A parità di punteggio verranno premiati quei Comuni che hanno assolto all´obbligo di comunicazione delle proprie strutture sportive e risultano quindi inserite nell´Osservatorio regionale, dal quale risultano censiti, ad oggi, 539 impianti sportivi. Le domande di contributo dovranno essere presentate esclusivamente "on line", entro quindici giorni dalla data di pubblicazione nel "Bur" (il Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, prevista per il 3 dicembre) tramite il sistema informatizzato Trama – Sezione Bandi, al seguente indirizzo web: http://www.Operepubbliche.regione.umbria.it  "Si tratta di un provvedimento molto atteso - conclude l´assessore Paparelli - che va a colmare un´assenza di fondi che perdurava dal 2011 e che ha pregiudicato, in alcuni casi, l´adeguamento degli impianti alle normative vigenti. Crediamo dunque di aver dato un contributo concreto che, siamo certi, sarà utilizzato al meglio dai nostri Comuni".  
   
   
AUTODROMO LAVARIANO: FVG, NESSUN PROGETTO VALUTEREMO GLI ATTI  
 
Udine, 1 novembre 2014 - L´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro ha incontrato a Udine i rappresentanti del comitato "Piste Nostre Lavariano" e di Legambiente sull´ipotesi di costruzione di un autodromo in comune di Mortegliano. "Alla Regione - ha spiegato Santoro - non è giunto alcun progetto per la realizzazione di un autodromo in quell´area. Ogni valutazione in merito a questo impianto verrà fatta nel corso dell´iter amministrativo previsto dalla normativa". La Regione valuterà gli aspetti di merito "se e quando verrà chiamata ad esprimersi sulla valutazione di impatto ambientale e sulla valutazione ambientale strategica necessarie all´approvazione dell´eventuale variante sostanziale che il Comune dovrà presentare per dare corso all´opera, così come previsto dal provvedimento della Giunta Tondo", ha concluso Santoro.  
   
   
MILANO: 800MILA EURO PER I CENTRI SPORTIVI E L´ATTIVITÀ DI BASE  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Nuove risorse per lo sport di base milanese, con modalità del tutto nuove e un impegno importante da parte della pubblica amministrazione. La Giunta ha approvato un piano di stanziamenti a favore di enti, associazioni e impianti sportivi per un valore complessivo di 800mila euro. Il provvedimento e´ diviso in tre parti. 540mila euro verranno assegnati, attraverso un bando, a favore delle associazioni sportive e degli enti senza scopo di lucro che operano sul territorio che svelavano attività continuativa giovanile. E´ questo un finanziamento che viene concesso ogni anno e il volume delle risorse per l´anno in corso viene riconfermato, dando precise garanzie a decine di soggetti che faticano a reperire altrove contributi economici. La pubblica amministrazione rimane quindi il principale garante dell´attività sportiva giovanile in città. A questo impegno si aggiungono altre due interventi in modalità del tutto nuove. " Abbiamo deciso - dichiara l´assessora allo Sport, Benessere e Qualità della Vita Chiara Bisconti - di sostenere i 105 concessionari del Comune con due provvedimenti ritagliati sulle loro esigenze. Un contributo di 150mila euro a tutti i concessionari che gestiscono impianti senza fini di lucro e che svolgono un importante attività sul territorio, riconoscendo la loro adesione si principi del nuovo codice etico dello sport di Milano, Quindi, a tutti quei soggetti che dimostrino la trasparenza e il valore sociale del loro operato. E ancora, altri 100mila euro a favore di tutti i concessionari che si trovano ad affrontare le varie spese per le pratiche di conformità sportiva. Molti soggetti che agiscono nello sport si trovano a dover pagare cifre intorno ai 4mila euro per mettersi in regola con il Coni e le. Federazioni. Ebbene il Comune ha deciso di coprire con un proprio contributo questi soldi, che spesso sono un problema per i concessionari più piccoli. Oltre a essere un aiuto economico significativo e´ questo un segnale importante di attenzione da parte dell´Amministrazione che si pone sempre di più come regia super partes a difesa della pratica sportiva pubblica, del diritto per tutti a poter fare sport a costi ragionevoli e calmierati" conclude Bisconti.  
   
   
LOMBARDIA: ALTRI 380.000 EURO PER LO SPORT PROGETTO CON CONI SVILUPPATO SU 4 AREE DI INTERVENTO  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, ha deliberato lo stanziamento di 380.000 euro per favorire lo sviluppo della pratica sportiva in Lombardia. Fondi Che Si Aggiungono Al Milione Già Stanziato – Il provvedimento stabilisce che 280.000 euro si aggiungano alle risorse, un milione di euro, già deliberate per il 2014. I nuovi fondi sono concessi come contributi straordinari alle associazioni e società sportive dilettantistiche lombarde. Altri 100.000 euro saranno utilizzati per cofinanziare il progetto del Coni Lombardia ´Sport in Lombardia – programmando lo sport del futuro nella nostra regione´, realizzato dal Coni Comitato regionale Lombardia-scuola dello sport. Ambiti Di ´Sport In Lombardia´ - Il progetto è articolato in quattro aree di iniziative di formazione di educatori, studenti e volontari: Sport nella scuola; supporto all´associazionismo sportivo; defibrillatori, sport, salute e sicurezza; disabilità, sport, inclusione e coesione sociale. Sport Nella Scuola - In particolare, per il primo ambito di lavoro sono previsti corsi per operatori ed educatori sportivi in tutte le province lombarde, con il coinvolgimento di scuole primarie, dell´infanzia e dei licei sportivi, percorsi formativi di educazione al tifo con interventi finalizzati a diffondere la ´cultura della sportività´ nelle giovani generazioni. Sostegno All´associazionismo - Per sostenere l´associazionismo sportivo il progetto prevede momenti di formazione e informazione riservati a dirigenti e operatori su temi come gli aspetti fiscali, legali, sicurezza impianti, certificazioni mediche, supporto ai bandi regionali. Uso Defibrillatori - Il terzo asse riguarda corsi di formazione per il primo soccorso in ambito sportivo e per l´utilizzo del defibrillatore in collaborazione con l´Azienda regionale per l´Emergenza Urgenza (Areu) e la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi). Attenzione A Disabili E Terza Età - La quarta area di lavoro prevede corsi per educatori sportivi che si dedicano a persone con disabilità, in collaborazione con il Cip (Comitato Italiano Paralimpico), e momenti formativi per educatori sportivi destinati a condurre e coordinare attività motoria per la terza e quarta età. Attuazione Accordo Programma Quadro - "Queste linee di intervento - ha commentato l´assessore Rossi - declinano quanto previsto nell´Accordo Quadro di Programma, unico nel suo genere, siglato nel settembre 2013 da Regione Lombardia, Coni regionale, Cip, Ufficio scolastico regionale e Anci (Associazione nazionale Comuni italiani)". A Fianco Di Chi Fa Sport - "Vogliamo valorizzare - ha spiegato l´assessore - le attività di associazioni e società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro iscritte al registro nazionale del Coni e alla sezione parallela del Cip. Siamo convinti che il mondo sportivo è un patrimonio inestimabile, fatto di persone e di volontari che, con la loro attività, offrono un contributo straordinario alle nostre comunità: Regione Lombardia è oggi ancor di più al loro fianco".