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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2014
PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI CHIEDONO MAGGIORE CONCORRENZA NEL MERCATO DIGITALE UE  
 
Strasburgo, 1 dicembre 2014 - Nella risoluzione approvata giovedì, il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri dell´Ue e la Commissione europea ad abbattere gli ostacoli alla crescita del mercato unico digitale dell´Ue. Hanno inoltre sottolineato la necessità di evitare che le aziende online abusino della posizione dominante, applicando le norme comunitarie sulla concorrenza e in materia di separazione dei motori di ricerca da altri servizi commerciali. Nel documento approvato con 384 voti favorevoli, 174 contrari e 56 astensioni, si evidenzia che il mercato unico digitale potrebbe generare ulteriori 260 miliardi di euro all´anno per l´economia dell´Ue e dare un impulso alla sua competitività. Tuttavia avverte che, per sbloccare questo potenziale, devono essere affrontate sfide importanti, come la frammentazione del mercato, l´assenza di interoperabilità e le disparità regionali e demografiche per l´accesso alla tecnologia. Far rispettare le norme Ue per le società di ricerca online - La risoluzione sottolinea che "il mercato di ricerca online è particolarmente importante per garantire condizioni concorrenziali all´interno del mercato unico digitale" e accoglie con favore l´impegno preso dalla Commissione di approfondire la situazione dei motori di ricerca. S´invita la Commissione a "impedire qualsiasi abuso nella commercializzazione di servizi interconnessi da parte dei gestori dei motori di ricerca", sottolineando l´importanza di una ricerca online non discriminatoria. Per i deputati "l´indicizzazione, la valutazione, la presentazione e la classificazione effettuate dai motori di ricerca devono essere imparziali e trasparenti". Dato il ruolo dei motori di ricerca internet nel "commercializzare lo sfruttamento secondario delle informazioni ottenute" e la necessità di far rispettare le regole di concorrenza dell´Ue, i deputati invitano inoltre alla Commissione, "a prendere in considerazione proposte volte a separare i motori di ricerca da altri servizi commerciali" nel lungo temine. Pacchetto telecomunicazioni e fine del roaming - I deputati sottolineano che "tutto il traffico Internet dovrebbe essere trattato allo stesso modo, senza discriminazioni, restrizioni o interferenze". Il Parlamento esorta gli Stati membri ad avviare negoziati sul pacchetto telecomunicazioni, in quanto ciò "porrebbe concretamente porre fine alle tariffe di roaming all´interno dell´Ue, garantirebbe maggiore certezza giuridica per quanto riguarda la neutralità della rete e migliorerebbe la protezione dei consumatori". Norme comuni per il "cloud computing" - I deputati invitano infine la Commissione "a prendere l´iniziativa per promuovere standard internazionali e specifiche per il cloud computing", in modo da garantire che sia rispettata la privacy e che il sistema sia affidabile, accessibile, altamente interoperabile, sicuro e a basso consumo energetico.  
   
   
PARALMENTO EUROPEO: GIOVANNI BUTTARELLI NOMINATO NUOVO GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI  
 
Strasburgo, 1 dicembre 2014 - Il prossimo garante europeo della protezione dei dati (Gepd) sarà Giovanni Buttarelli, il presidente del parlamento Martin Schulz lo ha annunciato in aula lo scorso giovedi. Il suo garante sarà Wojciech Rafał Wiewiórowski. Lo scorso 20 ottobre. Buttarelli e Wiewiórowski sono stati indicati come principali candidati del Parlamento per i due posti dopo le udienze della commissione per le libertà civili. "Il Comitato per le libertà civili ha votato per due candidati molto forti per i ruoli di garante europeo della protezione dei dati ", ha detto presidente della commissione Claude Moraes (S & D, Uk). "Mr Buttarelli porta con sé un bagaglio di esperienza come l´ex garante del Gepd e come l´ex segretario generale del Garante per la protezione dei dati italiana e sono certo che sarà rapidamente adattarsi al suo nuovo ruolo. Inoltre, il sig Wiewiórowski anche dimostrato ottima conoscenza della protezione dei dati e leggi sulla privacy in Europa nel suo ruolo al vertice dell´autorità per la protezione dei dati polacca ". La conference di giovedi mattina dei presidenti del Parlamento (presidente Schulz ei leader dei gruppi politici) hanno dato via libera del Parlamento ai due. Il Presidente Schulz ha detto: "Tutela dei dati personali è un diritto fondamentale chiave, e uno che ha bisogno di una rinnovata attenzione nell´era digitale Mi congratulo quindi con l´arrivo dei dati europeo della protezione dei e del garante e rendere omaggio a Peter Hustinx per più di dieci anni di. Servizio impegnato ". Il Parlamento nomina il Gepd e il garante di comune accordo con il Consiglio. I negoziati tra le due istituzioni sono state condotte dal Comitato per le libertà civili presidente Claude Moraes. La fase finale della procedura sarà la firma della decisione di nomina sia dal Parlamento e dal Consiglio in modo che la nuova squadra delle autorità di vigilanza di prendere le loro funzioni.  
   
   
MILANO: CITTÀ PIÙ CABLATA IN EUROPA, NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DEI CITTADINI  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - “Milano è la città più cablata d’Europa. Se Milano conferma il suo ruolo di guida nel Paese, lo deve anche al cablaggio che ha consentito alle eccellenze della città di rimanere competitive nel mondo malgrado la crisi. La rete ha anche moltiplicato la possibilità di partecipazione. Più fibra, più rete significa anche più contenuti, più idee, più libertà”. Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia nel corso della presentazione di una ricerca del Censis sulla fibra ottica a Milano. “In questi anni –ha aggiunto Pisapia- ho voluto fortemente che il Comune di Milano facesse grandi passi avanti su questo fronte. Oggi comunichiamo con i cittadini anche attraverso Facebook e Twitter, due canali fondamentali di informazione. Abbiamo creato l’open wifi che a raggiunto risultati straordinari con la copertura di oltre 350 luoghi della città, 329mila registrazioni per un totale di 3,6 milioni di accessi”. “Per questo impegno abbiamo ricevuto recentemente un importante riconoscimento: Milano è la città più ‘smart’ in Italia secondo la classifica Icity Rate che ha messo a confronto tutte le città del nostro Paese, un risultato che abbiamo raggiunto grazie al lavoro di questi ultimi anni. Milano punta sulle nuove tecnologie che possono migliorare i servizi per i cittadini, le imprese, i milioni di turisti che visitano la nostra città. La ricerca del Censis ci conforta, ma certamente –ha concluso Pisapia- non ci fermeremo perché una città più ‘smart’ è una città migliore da vivere”.  
   
   
CLUSTER FABBRICA INTELLIGENTE: 1ª ASSEMBLEA GENERALE  
 
 Milano, 1 dicembre 2014 - L’11 dicembre 2014, alle ore 9,30, presso “Auditorium Gio Ponti” di Assolombarda in Via Pantano 9, Milano, si terrà la 1ª Assemblea Generale Ordinaria del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente. L’evento si rivolge a tutti coloro, soci e non, che vogliano conoscere più da vicino il Cluster Fabbrica Intelligente, la sua organizzazione e i suoi contenuti tecnologici. Durante la sessione privata del mattino, si riuniranno per la prima volta i 300 soci del Cluster che saranno chiamati ad approvare la politica generale dell’Associazione sulla base delle proposte dell’Organo di Coordinamento e Gestione (Ocg) e ad eleggere i propri rappresentanti che entreranno a far parte della componente elettiva dell’Ocg. Nel corso della sessione pubblica pomeridiana, alla quale parteciperanno istituzioni regionali, nazionali ed europee insieme ad aziende, centri di ricerca, università e associazioni, verrà presentato il Cluster Fabbrica Intelligente e saranno illustrati i contenuti della roadmap del Cluster che sarà consegnata ai rappresentanti dei Ministeri Miur e Mise. La sessione pubblica pomeridiana sarà anche l’occasione per presentare lo stato di avanzamento delle attività dei primi 4 progetti di ricerca industriale e formazione già avviati. Per maggiori informazioni e per l’iscrizione all’evento consultare il sito: http://www.Fabbricaintelligente.it/    
   
   
ONLINE IL NUOVO SITO INTERNET DEL MISE.  
 
Roma, 1 dicembre 2014 - Con un milione e mezzo di utenti e più di 11 milioni di pagine viste nel 2014, il sito del ministero dello Sviluppo economico è uno dei più utilizzati da imprese e cittadini nell’ambito della Pubblica amministrazione. Da l 28 novembre il sito (www.Mise.gov.it ) è online con una veste grafica completamente rinnovata e una maggiore facilità di accesso e fruibilità. Il nuovo sito è stato progettato per migliorare l´esperienza degli utenti, rendendo più intuitiva la navigazione e offrendo le informazioni in modo semplice e veloce. L´obiettivo è garantire un facile accesso ai contenuti attraverso la disponibilità di percorsi organizzati per tipologia di utente (cittadino, azienda, media) e per aree tematiche (energia, comunicazioni, impresa, commercio internazionale). Speciali approfondimenti sono inoltre dedicati agli incentivi e alla tutela dei consumatori. Pensato per essere usato con facilità anche sui dispostivi mobili - tablet e smartphone - il nuovo sito è diventato ancora più fruibile nelle singole pagine, riorganizzate e rese più pulite e coerenti. La dimensione social e la condivisione dei contenuti sono inoltre favoriti dall´integrazione con Twitter e dalla disponibilità di feed Rss. Notizie, approfondimenti, normativa, bandi e strumenti di sostegno alle imprese: www.Mise.gov.it  continuamente aggiornato, offre un flusso costante di aggiornamenti su temi chiave per lo sviluppo del Paese, con particolare attenzione alla politica industriale, energetica, dell´internazionalizzazione e delle comunicazioni. Lo sviluppo del sito verrà portato avanti con un processo di miglioramento continuo, pensato su misura degli utenti.  
   
   
L’11 E 12 DICEMBRE TORNA ALLA MOSTRA D’OLTREMARE L’APPUNTAMENTO CON SMAU NAPOLI: DUE GIORNI DEDICATI ALL’INNOVAZIONE PER LE IMPRESE, GUARDANDO AD EXPO 2015  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Smau, l’evento dedicato all’innovazione per le imprese torna per il secondo anno in Campania, l’11 e 12 dicembre alla Mostra d’Oltremare. Smau Napoli metterà in scena in due giorni tutte le eccellenze innovative della Campania attraverso un’area espositiva che ospiterà oltre 80 realtà tra startup, spin-off e acceleratori d’innovazione del territorio e fornitori di tecnologie digitali nazionali, tra cui Aruba, Sap, Teamsystem, Telecom Italia e Vodafone, un calendario di workshop a cura di docenti ed esperti su tematiche di attualità per le imprese e tre premi volti a portare sotto i riflettori i casi di successo di imprese e pubbliche amministrazioni del territorio che hanno già avviato progetti di innovazione. Smau Napoli sarà quindi il luogo in cui la ricerca e innovazione incontrerà il mercato, attraverso momenti di incontro e relazione. Come infatti afferma Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau “Sempre più spesso l’innovazione non si produce più in azienda, ma all’esterno. Questo accade soprattutto in un Paese come l’Italia che è fatto prevalentemente da Piccole e Medie Imprese. Startup e spin-off possono giocare una partita fondamentale in quanto possono mettere a disposizione delle imprese mature prodotti e servizi in grado di rinnovare il loro business. Le imprese mature invece hanno le opportunità e gli strumenti per supportare le startup a lanciare sul mercato i loro prodotti e servizi. Un matrimonio perfetto quindi, quello tra startup e imprese, che va incoraggiato attraverso occasioni di incontro e scambio, ancora di più in questo momento in cui le imprese si trovano di fronte alla grande sfida di Expo 2015 e, per avere un ruolo da protagonisti, devono puntare sull’innovazione.” Numerosi quindi gli eventi ed appuntamenti volti a facilitare l’incontro tra questi due mondi ad iniziare dagli speed pitching in cui si alterneranno 40 realtà altamente innovative della Regione per presentare in 90 secondi il proprio progetto, a cui seguiranno dei momenti di incontro diretto tra imprese e giovani innovatori. Ad inaugurare la seconda edizione di Smau Napoli, giovedì 11 dicembre, si terranno due premi volti a riunire e premiare in un unico evento startup e imprese mature: il Premio Lamarck, realizzato con i Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Napoli, in collaborazione con Startupbusiness, che prende il nome dal naturalista Jean Baptiste Lamarck, sarà un riconoscimento dedicato alle migliori idee di business provenienti dalle startup presenti in fiera, che possono trovare applicazione pratica in aziende già strutturate e il Premio Innovazione Ict Napoli volto a premiare le imprese e le pubbliche amministrazioni che hanno sviluppato progetti vincenti di adozione delle tecnologie digitali. Nel pomeriggio del primo giorno il programma dei premi continua con la seconda edizione del Premio Smart Communities, realizzato in collaborazione con Anci e dedicato ai più innovativi progetti di sviluppo delle città intelligenti e con il Premio eGovernment: i Campioni del Riuso, dedicato ai migliori progetti di eGovernment destinati al riuso. Il programma degli eventi dei due giorni punterà, inoltre, l’attenzione sui bandi e finanziamenti alle imprese attraverso la presentazione dei prossimi Programmi Operativi Nazionali e Regionali: in programma, infatti giovedì 11 dicembre, alle ore 11.00 un workshop dedicato al “Pon Imprese e Competitività 2014-2020” in cui il Ministero dello Sviluppo Economico anticiperà alcuni dei bandi in uscita nei prossimi mesi a supporto delle imprese. Sempre in tema di bandi e finanziamenti, venerdì 12 si terrà l’evento annuale dedicato alla presentazione dei risultati del Por Fesr 2007-2014 nella Regione. Infine, a testimonianza dei risultati delle attività del Pon Rec 2007-2013, il Miur presenterà 5 startup innovative del territorio che hanno ricevuto finanziamenti dalla precedente programmazione. Cloud Computing, Soluzioni per la Mobility e App per il Business, Social Media per le imprese, Expo 2015 e opportunità per le imprese, Big Data e Analitycs, Internet degli Oggetti e stampa 3D: su queste tematiche si concentrerà il calendario di oltre 50 workshop formativi da 50 minuti a cura di docenti ed esperti appartenenti al mondo accademico del territorio campano e non solo. Un’arena di contenuti realizzata in collaborazione con i giornalisti di scienza di Radio 24 proporrà un calendario di laboratori da 50 minuti ciascuno in cui verranno messe a confronto le progettualità di differenti attori (Comuni, laboratori di ricerca, distretti e imprese) in tema di aerospazio, agroalimentare, smart community, turismo, social innovation e molto altro. In programma anche 4 workshop che coinvolgeranno i distretti e gli aggregati campani moderati dai giornalisti di scienza di Radio 24.  
   
   
TELECOMUNICAZIONI: PARERE FAVOREVOLE DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELL’ UMBRIA AL NUOVO REGOLAMENTO PER L´ESECUZIONE DEI LAVORI  
 
Perugia, 1 dicembre 2014 - Parere favorevole del Cal, il Consiglio delle Autonomie locali dell´Umbria, alla proposta di regolamento regionale che fissa indicazioni tecniche in materia di telecomunicazioni secondo la legge regionale del 23 dicembre 2013, n. 31 (Norme in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni). Preadottato dalla Giunta regionale il luglio scorso, il regolamento ora dovrà tornare in Giunta per l´adozione e, dopo il parere della seconda commissione del Consiglio regionale, potrà essere definitivamente approvato. "E´ un atto molto importante, ha affermato l´assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti, e fa molto piacere che sia stato condiviso dal sistema degli Enti locali umbri in quanto andrà ad indirizzare anche numerosi lavori di competenza di Province e Comuni". Il regolamento infatti, che è costituito da quattro articoli, disciplina le indicazioni tecniche ed attuative che andranno applicate in caso di lavori, per facilitare l´installazione delle strutture necessarie ad ospitare la rete a fibra ottica per telecomunicazioni. Una parte è dedicata agli interventi da applicare in caso di nuove opere stradali e altre opere civili e gli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione, con demolizione e ricostruzione, di edifici pubblici. Le nuove opere stradali e altre opere civili dovranno prevedere infatti, fin dalla fase progettuale, le opere, le condutture e i manufatti idonei ad ospitare la rete a fibra ottica per telecomunicazione, denominati infrastrutture di posa per telecomunicazioni. Con il termine "nuove opere stradali" si intende l´esecuzione dei lavori di costruzione ex novo e di manutenzione straordinaria di infrastrutture stradali. Invece, con il termine "altre opere civili" si intende la realizzazione di opere riguardanti impianti, servizi e infrastrutture a rete di interesse pubblico in materia di trasporti, telecomunicazioni, acque, energia e teleriscaldamento. Nel regolamento sono indicati anche gli interventi esclusi dall´obbligo di progettazione delle infrastrutture idonee ad ospitare la fibra ottica quali la manutenzione ordinaria del manto stradale inteso come tappetino di usura e binder, tratte inferiori a 100 m. In città, ed a 500 m. Fuori dell´ambito urbano, tratte dove è documentata l´esistenza di infrastrutture di posa con capienza adeguata. Al fine di valutare l´infrastruttura di posa per telecomunicazioni, i progetti dovranno contenere, in particolare il tracciato, il numero, la dimensione e le caratteristiche dei condotti e il posizionamento, la dimensione e le caratteristiche dei pozzetti. La verifica del rispetto degli obblighi circa i contenuti progettuali è in capo al soggetto competente al rilascio del titolo abilitativo. Gli elaborati finali che consentono il rilevamento della reale consistenza dell´infrastruttura realizzata andranno ad implementare la banca dati istituita dalla regione dell´Umbria. Il regolamento si occupa anche degli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione, con demolizione e ricostruzione, di edifici pubblici e privati, i cui progetti dovranno prevedere condotti, anche verticali, per il cablaggio della rete a banda larga, nonché anche la realizzazione di locali per le apparecchiature per telecomunicazioni. Al fine di valutare l´infrastruttura di posa per telecomunicazioni, in questi progetti dovranno essere indicati, in particolare il tracciato, il numero, la dimensione e le caratteristiche dei condotti e il posizionamento, la dimensione e le caratteristiche degli spazi tecnici e dovranno essere redatti e documentati da un professionista abilitato alla progettazione di reti di telecomunicazione. Nel caso in cui l´intervento riguardi anche le aree perimetrali dell´edificio, queste dovranno essere dotate di infrastrutture necessarie all´interconnessione con le reti geografiche di telecomunicazione. Ed anche in questo caso gli elaborati finali che consentono il rilevamento della reale consistenza dell´infrastruttura realizzata dovranno essere trasmessi al fine di implementare la banca dati regionale.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO IL PROGETTO “SENIOR ONLINE“  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - Il progetto “Senior online“ intende favorire l’uso del computer e di internet tra la popolazione anziana. Un gruppo di anziani sta seguendo la formazione per diventare tutor per offrire a loro volta corsi di computer o internet o semplicemente per aiutare altri anziani se hanno bisogno di una mano col loro computer. Il progetto è stato presentato oggi nell’ambito di una conferenza stampa. Che cosa potrebbe servire alle persone anziane per avvicinarsi alle nuove tecnologie, perdere le paure e timori nell´uso del computer e aumentare le competenze anche in questo campo "nuovo" e sempre in sviluppo? Il Kvw, l´Ufficio Anziani e la Ripartizione Informatica della Provincia e la Siag si sono posti questa domanda ed insieme hanno deciso di prendersi cura della tematica e di realizzare un´iniziativa che in futuro si presenterà sempre più utile. La popolazione italiana è fanalino di coda in Europa per quanto riguarda l´utilizzo del computer e di internet. I dati statistici, rilevati da "Informatica Alto Adige Spa", parlano un linguaggio molto chiaro: anziani e donne che non lavorano fuori casa, sono le persone più interessate da questa situazione. La questione che ci poniamo è la seguente: gli anziani vogliono o devono confrontarsi con i nuovi mezzi e utilizzarli quotidianamente? Constatiamo che l´accesso a servizi pubblici o privati, ma anche culturali, di salute e il tempo libero, oggi risulta difficile senza la conoscenza di internet. Figli e nipotini o amici possono aiutare, ma sarebbe meglio che gli anziani divenissero autonomi ed indipendenti. L´accesso alle informazioni e la possibilità di comunicazione tramite i social networks aprono nuove strade ed offrono nuove opportunità. Se la mobilità e le possibilità di spostarsi per svariati motivi si riduce, l´utilizzo dei "new media" potrebbe rivelarsi un grande aiuto. I nuovi mezzi di comunicazione aprono possibilità nella partecipazione sociale e possono contribuire in maniera importante ad aumentare la gioia e la qualità della vita. È per questo motivo che il Kvw Senior ha elaborato il progetto Senior Online - Sol. Oggi (28 novembre) le assessore provinciali Martha Stocker e Waltraud Deeg, la direttrice dell´Ufficio anziani Brigitte Waldner, Helga Mutschlechner e Lisa Mauroner del Kvw, nonché Karin Pattis e Gian Carlo Rossato che stanno seguendo il corso di formazione per svolgere il ruolo di tutor, hanno presentato il progetto nel corso di una conferenza stampa. Lisa Mauroner del Kvw ha dichiarAto nel corso della conferenza stampa "Il Kvw attribuisce una grande importanza al progetto "Senior online" perché molte persone anziane sono interessate ad avere accesso al mondo digitale e ad ampliare le loro conoscenze in questo settore. L´accesso al mondo digitale significa migliorare la qualità dlela vita delle persoen anziane perché i questo modo esse acquisiscono nuovi strumenti di informazione, comunicazione ed azione in ambito sociale dei quali altrimenti non disporrebbero" L´iniziativa verrà porta avanti sino al dicembre del 2015. L´idea alla base del progetto è quella di realizzare una partecipazione attiva da parte degli anziani lavorando su due livelli. La prima fase è dedicata alla formazione di un gruppo di persone anziane (15 partecipanti) come Edp-coach. Questa iniziativa è iniziata nel maggio 2014 e comprende 5 incontri preparatori. Nella successiva fase di sensibilizzazione, inizierà nel gennaio del 2015, il gruppo continuerà ad incontrarsi ed a scambiarsi le rispettive esperenze. In questa fase verranno elaborati argomenti e proposte, organizzati workshops, corsi, incontri informativi, che saranno presentati a persone anziane. Gli Edp-coach offrono le loro competenze su base volontaria. Le spese di viaggio saranno retribuite. Questa Iniziativa dà a persone anziane la possibilità di ampliare le facoltà e competenze personali e di condividerle, sostenendo altre persone anziane ( e non solo ) in maniera pratica, concreta ed utile. Il gruppo Edp-coach contribuisce generando un valore non indifferente per la nostra società della terza età. La seconda fase sarà dedicata alla sensibilizzazione sul territorio, organizzando delle possibilità di applicazione per gli Edp-coach. Le associazioni per la terza età offriranno quindi opportunità di formazione ai loro iscritti con questi istruttori anziani. Nel corso della conferenza stampa l´assessora alla sanità ed all epolitiche sociali, Martha Stocker, ha sottolineato il valore sociale del progetto promosso dal Kvw "Grazie a Senior online sará offerta agli anziani la possibiltià di organizzarein maniera più interessante e creativa il loro tempo libero, di ampliare ulteriormente le loro capacità e di essere di ausilio nella fase di apprendimento anche ad altre persone anziane. In particolare il gruppo dei cosiddetti Senior coach svolge un compito molto importante e genera un valore aggiunto non trascurabile per la nostra società". Per l´assessora all´informatica Waltraud Deeg il progetto rappresenta un importante contributo alla riduzione del cosiddetto "digital divide" ed ha sottolineato che "I mezzi digitali ci danno nuove opportunitá, ci permettono di accedere a informazioni e servizi, facilitano la comunicazione. Tuttavia, chi non ha partecipato attivamente ai rapidi sviluppi tecnologici degli ultimi anni ne rimane escluso. Ecco perché ritengo davvero prezioso il progetto, che attraverso la formazione dei Senior coach e le attivitá previste permetterà di diffondere le competenze da loro acquisite, di ridurre il gap digitale e di contribuire in modo importante a creare uguali possibilità per le persone anziane del nostro territorio". Www.kvw.org/senioren    
   
   
TRENTINO TRILINGUE DALL´ASILO NIDO ALL´UNIVERSITA´: AL VIA IL PIANO PROVINCIALE  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - Iniziare già domani con i bambini dell’asilo nido ed accompagnarli, scuola dopo scuola, fino all’università, per creare un ambiente in cui comunicare in tre lingue - italiano, inglese e tedesco - sia naturale. Punta a questo il Piano “Trentino Trilingue” approvato oggi dalla Giunta provinciale. Uso del metodo Clil (insegnamento integrato della lingua e di una materia del percorso di studi non-linguistica), piani di studio declinati per tipologia di scuola, formazione degli insegnanti sono solo alcune delle azioni previste dal documento approvato oggi dalla Giunta, che ora inizia l´iter consiliare per la sua approvazione. “Attraverso il trilinguismo – sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi – vogliamo fornire ai nostri ragazzi le chiavi per il loro futuro. Vogliamo che i nostri giovani siano preparati, competenti e competitivi, consapevoli delle loro radici e allo stesso tempo cittadini del mondo. Ecco perché serve creare un Trentino trilingue, un sistema progressivo che accompagnerà i nostri ragazzi verso l´età adulta e il mondo del lavoro, con un approccio interculturale, che favorisca, assieme all´apprendimento delle lingue straniere, anche lo sviluppo di un´attitudine all´apertura e al confronto”. Dal 2020 tutte le scuole garantiranno l’apprendimento delle lingue secondo questo nuovo modello, centrato sul trilinguismo. Le basi di questo piano erano state sancite il 17 novembre scorso con la firma di un Protocollo d’intesa tra il Ministro dell’Istruzione, del’Università della ricerca e la Provincia autonoma di Trento. Al Piano sono destinati, nel periodo 2015-2020, 36 milioni di euro. Di questi circa 15 milioni saranno impiegati per sostenere le esperienze all´estero degli studenti, come il quarto anno all´estero e le settimane linguistiche. 21 milioni invece andranno alla formazione dei docenti. Nella cifra non è considerato il costo del personale che è già di ruolo e che si dedicherà all´insegnamento delle lingue.Nello specifico sono due le direzioni nelle quali si lavorerà: il "prodotto", ossia l’insegnamento vero e proprio, e gli insegnanti, i "professionisti della scuola". Per quanto riguarda il prodotto va detto innanzitutto che con “Trentino Trilingue” si conferma quanto è stato già fatto fino ad oggi - il Trentino non è all´anno zero - ma si va oltre, potenziando l’insegnamento delle lingue comunitarie ed estendendo il metodo Clil, ossia l’insegnamento e l’apprendimento delle materie tradizionali in lingua tedesca e inglese. Nel Piano, però, si investe anche sulla formazione e l’aggiornamento degli insegnanti, che siano essi già presenti nel sistema o che entrino con concorso. L´obiettivo di fondo, quindi, è promuovere metodologie innovative di insegnamento delle lingue in primo luogo attraverso la formazione degli insegnanti. "Trentino Trilingue” si rivolge al mondo della scuola ma non solo. Le scuole trentine si impegnano infatti a formare gli studenti fino a raggiungere livelli di conoscenza che potranno essere attestati anche da opportune certificazioni. Il Piano prevede inoltre lo sviluppo di progetti di espansione del trilinguismo nel mondo della cultura, della ricerca, dell’università e nei diversi contesti produttivi. La basi di questo progetto erano state sancite il 17 novembre scorso con la firma di un Protocollo d’intesa tra il Ministro dell’Istruzione, del’Università della ricerca Stefania Giannini e il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi. I punti qualificanti del Protocollo sono stati recepiti dal Piano oggi approvato dalla Giunta provinciale. Ma andiamo nel dettaglio per capire cosa succederà nei diversi gradi di istruzione. Il punto di partenza è l’asilo nido. Nell’attuale offerta dei nidi pubblici non sono previste esperienze legate all’ambito linguistico. Alcune sperimentazioni sono state realizzate nei nidi pubblici. Il piano “Trentino trilingue” prevede in tutte le strutture accostamento ad almeno una lingua straniera (inglese-tedesco) dei bambini nella fascia di età 18/24 mesi. Prevista inoltre l´introduzione in tutti i nidi di almeno un operatore in grado di accostare i bambini all´inglese o al tedesco. Entro l´anno scolastico 2019/2020 sarà necessario formare 20 docenti affinché raggiungano adeguate competenze linguistiche e metodologiche. Per quanto riguarda invece la scuola dell’infanzia ad oggi su 276 scuole presenti sul territorio, fra provinciali ed equiparate, 132 risultano avere all’interno del proprio organico insegnati formati, ossia con un livello certificato minimo B1. Il Piano prevede in tutte le scuole almeno 4 ore settimanali di esposizione linguistica di ciascun bambino in almeno una lingua tra tedesco e inglese. Per raggiungere gradualmente l´obiettivo, è necessario formare circa 130 insegnanti, già presenti nel sistema scolastico, affinché raggiungano adeguate competenze linguistiche e metodologiche, entro l´a.S. 2019/2020. Inoltre nelle future procedure concorsuali saranno verificate e premiate le competenze linguistiche dei docenti. Attualmente alle scuole elementari nei 5 anni sono previste 500 ore d´insegnamento delle due lingue che vengono pianificate autonomamente dal dirigente scolastico. Nella maggior parte dei piani di studio l´insegnamento di lingue prevede in 1^ e 2^ elementare 2 ore di inglese o di tedesco. Dalla 3^ elementare 2 ore di tedesco e 2 ore di inglese. Il piano prevede in tutte le classi 1^ e 2^ l’aggiunta di 3 ore settimanali in Clil in inglese o in tedesco. Dalla 3^ elementare sono invece previste almeno 5 ore in Clil in inglese o in tedesco. Per raggiungere gradualmente l´obiettivo, è necessario formare almeno 210 insegnanti, già presenti nel sistema scolastico, affinché raggiungano adeguate competenze linguistiche e metodologiche, entro l´a.S. 2019/2020. Entro il quinto anno della scuola elementare i bambini, grazie alle competenze acquisite, saranno in grado di avere un livello A1 certificato. Le scuole medie attualmente prevedono nei piani di studio 3 ore settimanali di inglese e 3 ore settimanali di tedesco per ciascuno dei tre anni. Con il nuovo Piano in tutte le classi, per tutti i tre anni, 3 ore settimanali in Clil di inglese o di tedesco. Per raggiungere gradualmente l´obiettivo, è necessario formare almeno 90 insegnanti, già presenti nel sistema scolastico, affinché raggiungano adeguate competenze linguistiche e metodologiche, entro l´a.S. 2019/2020. Entro il diploma di scuola media i ragazzi, grazie alle competenze acquisite, sono in grado di ottenere un livello A2 certificato. Per quanto riguarda invece le scuole superiori l’insegnamento delle lingue oggi prevede l’obbligo di 3 ore di tedesco e 3 ore di inglese nel primo biennio di tutti i percorsi, almeno una lingua nel triennio o inglese o tedesco (due in alcuni istituti), insegnamento di tre lingue su tutto il quinquennio nei licei linguistici. Il Clil è obbligatorio il 5° anno con una media di un’ora settimanale in tedesco o in inglese. Il nuovo Piano prevede l’incremento del numero dei docenti in grado di insegnare in Clil. Al fine di raggiungere l´obiettivo sono necessari almeno 65 insegnanti da individuare, gradualmente entro l´a.S. 2019/2020, attraverso il potenziamento linguistico e metodologico per i docenti già nel sistema che si rendono disponibili; l’accertamento delle conoscenze linguistiche in sede concorsuale e formazione metodologica durante l´anno di prova e l’innalzamento della quota di docenti di madrelingua al 10%. Prevista inoltre l´introduzione del Clil in tutti gli anni con l´insegnamento in inglese o in tedesco di una materia non linguistica al 50%. Realizzazione di laboratori e progetti in Clil grazie alla collaborazione con l´Università e i centri di ricerca del territorio. Potenziamento delle settimane linguistiche all´estero (nell´a.S. 13/14, circa 400 studenti) e incentivazione del 4^ anno all´estero (nell´a.S. 13/14, circa 90 ragazzi). Entro il quinto anno dell´istruzione tutti i ragazzi devono raggiungere almeno un livello B2 certificato. Al termine del biennio il livello B1 certificato. Gli attuali piani di studio della formazione professionale prevedono in 1^ e 2^ obbligo di 3 ore settimanali in una lingua e 1 ora nell´altra di inglese o di tedesco. In 3^ e 4^ insegnamento di una sola lingua con 2 ore settimanali in inglese o in tedesco. Fanno eccezione le scuole alberghiere e turistiche che prevedono due lingue anche in 3^ e 4^. Sono diffuse esperienze Clil, di 2/3 ore settimanali, in scuole legate ai settori turistico e alberghiero. Inoltre sono molte le esperienze all´estero dei ragazzi: come visite in aziende estere e stage curriculari ed extracurriculari all’estero. Il Piano prevede quindi l’introduzione del Clil in tutti gli anni con l´insegnamento in inglese o in tedesco di una materia non linguistica al 50%, preferibilmente tecnico pratica. Per raggiungere gradualmente l´obiettivo, è necessario formare almeno 10 docenti nelle scuole pubbliche, già presenti nel sistema scolastico, affinché raggiungano adeguate competenze linguistiche e metodologiche, entro l´a.S. 2019/2020. Inoltre si prevede la revisione del contratto di servizio con le paritarie. Entro il triennio della formazione professionale tutti i ragazzi devono raggiungere un livello B1. Entro il quinto anno della formazione professionale tutti i ragazzi devono raggiungere almeno un livello B2 certificato. Al termine del triennio della formazione professionale il livello B1 certificato. La scuola trentina cambia, ma lo fa gradualmente, fissando degli obiettivi. Per il prossimo anno scolastico, 2015/2016, si punta alla formazione e a prime sperimentazioni all’asilo nido. Per quanto riguarda invece la scuola dell’infanzia saranno attivare esperienze in almeno 180 scuole. Nel prossimo anno scolastico alle elementari saranno introdotte dalle 3 alle 5 ore Clil in tutte le terze classi. Per quanto riguarda le scuole medie si andranno a stabilizzare le esperienze Clil esistenti e ad avviare la formazione straordinaria degli insegnanti. Nelle scuole superiori il 50% delle ore di una materia al quinto anno sarà fatta in Clil. Anche la scuola professionale vedrà l’obbligo di esperienze Clil nel corso del quinto anno.  
   
   
BORSE RICERCA PER ATTIVITÀ UNIVERSITÀ IL PROGETTO E´ RIVOLTO AGLI ATENEI ABRUZZESI  
 
Pescara, 1 dicembre 2014 - Previsti nell´ambito del progetto speciale Sovvenzione Globale "Più ricerca e innovazione", sul portale della Direzione Lavoro della Regione Abruzzo www.Regione.abruzzo.it/fil  sono disponibili tre avvisi pubblici emanati dalle università abruzzesi di Teramo, L´aquila e Chieti-pescara per il finanziamento di azioni formative finalizzate a fornire competenze di Imt (Innovation Management Techniques) e progettazione europea applicate a diverse aree tematiche specifiche, dall´edilizia sostenibile all´energia, dall´agroalimentare alle biotecnologie nel settore biomedicale e veterinario, dall´industria meccanica legata all´automotive all´Ict come fattore abilitante per le Smart Cities. "Si tratta di una misura volta a creare forti e significative sinergie tra il sistema produttivo e quello accademico - ha dichiarato l´assessore alle Politiche attive del lavoro e della formazione Marinella Sclocco - che consentano di sviluppare progetti nel campo della ricerca in grado di proporre soluzioni innovative per il sistema imprenditoriale locale". Trenta i posti disponibili per ciascun bando, tutti articolati secondo due distinte fasi operative: una formativa di 120 ore ed una di ricerca di 960 ore complessive, da realizzarsi in un arco temporale di 8 mesi. Durante tale fase i partecipanti percepiranno una borsa di ricerca del valore di Euro 12.000,00 comprensivi di oneri fiscali e previdenziali.  
   
   
BOLZANO: COLLABORAZIONE FRA UNIVERSITÀ DELL´EUREGIO, CONVEGNO IL 4 DICEMBRE  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - Fino a che punto si possono spingere le iniziative di collaborazione fra le Università dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino? A questa domanda cercheranno di dare risposta un gruppo di esperti del settore, che analizzeranno la questione durante un convegno giuridico in programma il 4 dicembre a Innsbruck. Le Università di Innsbruck e di Trento, nonché la Libera Università di Bolzano, nell´agosto del 2013 hanno sottoscritto un accordo-quadro per intensificare la loro cooperazione. Il Gect Tirolo-alto Adige-trentino, in collaborazione con l´Associazione euroregionale di diritto pubblico comparato ed europeo e con la Facoltà di giurisprudenza dell´Università di Innsbruck, ha organizzato un convegno per analizzare i margini di manovra dal punto di vista giuridico di questo tipo di cooperazione transfrontaliera. Il convegno è rivolto in particolare a esperti, responsabili, funzionari e dipendenti del settore universitario e della pubblica amministrazione, nonché agli studenti provenienti dalle tre province dell´Euregio, e avrà luogo giovedì 4 dicembre 2014, dalle 9.30 alle 18, presso l´Aula magna dell´Università di Innsbruck, in piazza Christoph-probst a Innsbruck, È prevista la traduzione simultanea, iscrizioni entro lunedì 1° dicembre inviando una mail a info@europaregion.Info    
   
   
TRENTO: IL MICROCOSMO DEI LABORATORI AL FESTIVAL: VIA ALLA CREATIVITA’ PER 600 STUDENTI  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - Al Festival il 5 dicembre, oltre ai workshop e ai seminari, anche dieci laboratori esperienziali, creativi, in/formativi dedicati agli oltre 600 studenti e 50 docenti provenienti da dieci Istituti di Scuola superiore trentini. Un’opportunità didattica importante offerta dall’Agenzia per la famiglia per metterli in gioco sulle tematiche della kermesse e per accompagnarli al mondo della conciliazione famiglia/lavoro in quanto future famiglie di domani. I laboratori saranno anche una chance di formazione e di apprendimento sui servizi presenti sul territorio locale per il benessere familiare e un’esperienza professionale di rilievo per il loro percorso di studio. Dieci istituti trentini di scuola superiore ad indirizzo Scienze umane, Socio-psico-pedagogico ed Economico, con un coinvolgimento che abbraccia ad oggi oltre 600 studenti e 50 docenti, visiteranno il Festival non solo come ascoltatori, ma anche come attivi partecipanti e collaboratori della manifestazione. Saranno infatti affidati a loro sia la progettazione e realizzazione di 3 video di apertura e chiusura della kermesse, che l’organizzazione degli intermezzi artistico/musicali fra un evento e l’altro, il servizio di accoglienza e, non ultimo, la documentazione video in backstage dei momenti più salienti. I giovani saranno co-protagonisti della manifestazione: potranno interrogare il Festival, porre quesiti, richiedere approfondimenti e fornire un loro personale contributo nella fase iniziale, in itinere e post evento. Oltre a partecipare al convegno, gli studenti potranno interagire nei laboratori per l´approfondimento di specifici temi e servizi territoriali in un´ottica professionalizzante. Ma il ruolo delle scuole non si esaurirà in questi interventi: durante la giornata del 5 dicembre saranno attivi 10 laboratori di natura immersiva, esperienziale, in/formativa (role playing; games; case studies; board game; confronto con la dimensione europea). Grazie all’esperienza laboratoriale, gli studenti saranno indirettamente informati sul panorama dei servizi conciliativi esistenti sul territorio, anche in un’ottica di futuro orientamento professionale, e saranno anche occasione di approfondimento e riflessione sui sottotemi delle pari opportunità, stereotipi di genere; qualità del proprio tempo; rapporto tra conciliazione e tecnologie. Altrettanto indispensabile il contributo del mondo scolastico sul fronte artistico: i 3 video di apertura, intermezzo e di chiusura saranno realizzati dal Liceo Fortunato Depero di Rovereto, indirizzo multimedia (alcune location del video sono state individuate presso l’Opera Armida Barelli di Rovereto). Gli intermezzi artistico-musicale, “Avere cura di” e “Zapateado”, saranno ad opera degli studenti del Liceo Coreutico e Musicale F.a. Bonporti di Trento, con violino, tastiera, clarinetti e sax. Il servizio d’accoglienza sarà a cura di 30 hostess e steward degli istituti Don Milani di Rovereto e Sacro Cuore di Trento. La documentazione fotografica e video del Festival, con sguardo su protagonisti e momenti salienti, sarà gestita da alcune classi dell’indirizzo grafico dell’Istituto Sacro Cuore di Trento. La sede del Festival sarà arricchita dall’esposizione “Sedie d’autore” 3 polimeri artistici realizzati dal Liceo artistico A. Vittoria di Trento. Il Liceo Depero fornirà a sua volta l’esposizione di opere di grafica, design e fotografia. Infine, va rilevata la presenza anche dei poster risultato del concorso, promosso dal Comune di Rovereto “Mi gioco…un’idea. Win for school”, ad opera degli Istituti secondari di secondo grado e dei Cfp di Rovereto. Il Festival è organizzato dall’Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Dipartimento per le politiche della famiglia - Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Distretto Famiglia "Alto Garda" e il Comune di Riva del Garda. L’ingresso e la partecipazione al Festival sono gratuiti e il modulo online per iscriversi all´edizione 2014 si trova alla pagina: http://www.festivalfamiglia.it/    
   
   
SPETTACOLO-IMPRESA-SOCIETÀ, IN DIECI ANNI 150 DIPLOMATI AL MASTER BICOCCA NATO NEL 2005, HA DIPLOMATO 156 STUDENTI E HA UNA PERCENTUALE DI OCCUPAZIONE DI OLTRE IL 70 PER CENTO.  
 
 Milano, 1 dicembre 2014 – Il Master universitario di I livello Sis - Spettacolo, Impresa, Società organizzato dell’Università di Milano-bicocca, compie dieci anni. In nove edizioni, la decima partirà ad aprile 2015, il Master Sis ha diplomato 156 studenti, dei quali oltre il 70 per cento lavora attualmente in Teatri, Conservatori, Agenzie per lo spettacolo. Nell’edizione 2012-2013 si è arrivati all’80 per cento di studenti che hanno trovato un impiego. Le celebrazioni del decennale sono iniziate il 27 novembre in Aula Magna, con la presenza di Enzo Iacchetti e continueranno il 22 gennaio 2015 con Paolo Rossi. Con Enzo Iacchetti, sul palco, hanno dialogato Serafino Negrelli, Ordinario di Sociologia del Lavoro e Direttore del Master, Emilio Reyneri, Professore Emerito e Direttore del master per otto edizioni, Paolo Zenoni, Docente di Discipline dello Spettacolo e Coordinatore del Master, e Paolo Dal Bon, Presidente della Fondazione Giorgio Gaber. Nato nel 2005 grazie all’intuizione di Guido Martinotti, tra i fondatori del Dipartimento di Sociologia all’Università di Milano-bicocca e grande studioso di sociologia urbana, il Master è organizzato dall’omonimo Dipartimento, con il patrocinio del Comune di Milano e la collaborazione della Fondazione Giorgio Gaber. Tra alcuni studenti che si sono affermati, Federica Michelini, attuale Direttore del Festival Mi.to Settembre Musica di Milano, Carola Gay, della Segreteria Artistica della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano, e Vincenzo Aliquò, che lavora nella Direzione Artistica dell’Auditorium di Tenerife (Spagna). In una fase particolarmente difficile per il settore dello spettacolo dal vivo, il Master ha quindi collocato nel mondo del lavoro decine di giovani che hanno voluto misurarsi con questa carriera e questo settore, rispondendo a necessità di rinnovamento espresse da Enti pubblici e Istituzioni private. «Venti o trenta anni fa, nel mondo dello spettacolo, - dice Paolo Zenoni, coordinatore del Master - i confini tra talento artistico e attitudine organizzativa erano sfumati, il sistema era più piccolo e meno concorrenziale, le regole più semplici. Oggi, il mercato chiede una flessibilità maggiore e competenze di diversa natura: il Master Sis prepara soggetti in grado di rispondere alle diverse esigenze della produzione culturale e dello spettacolo dal vivo, integrando competenze tecnico-giuridico-sociologico-amministrative con sensibilità umanistiche e artistiche».  
   
   
TRENTO: POTENZIAMENTO DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA E MOTORIA NELLA SCUOLA: ECCO LE LINEE GUIDA  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - Assicurare l’offerta di opportunità sempre maggiori per l’attività motoria e la pratica dello sport, questo in sintesi l’obiettivo della deliberazione riferita alle linee guida per il potenziamento dell’attività motoria e sportiva nella scuola, approvata oggi dalla Giunta provinciale. Le norme provinciali avvalorano l’importanza dello sport, non solo nelle leggi specifiche; nel sistema scolastico provinciale infatti sono in corso da anni progettualità, che attraverso specifiche linee di indirizzo, dovranno essere potenziate e integrate nell’ottica di una progressiva valorizzazione dello sport nel sistema educativo. I Piani di studio provinciali relativi al percorso del primo e del secondo ciclo di istruzione individuano in termini generali le finalità di sviluppo armonico e integrale della persona e prevedono l’adozione da parte della Provincia di apposite linee guida da mettere a disposizione delle Istituzioni scolastiche contenenti proposte organizzative, metodologiche e didattiche. La letteratura scientifica riconosce allo sport il prezioso valore di potente strumento educativo, efficace mezzo di inclusione e coesione sociale, forte veicolo di comunicazione e importante risorsa economica. Alla luce di queste considerazioni le linee guida, approvate oggi, vogliono assicurare evidenza al settore sportivo garantendo un coordinamento razionale tra gli enti competenti in materia di sport, anche al fine di sistematizzare le risorse da impiegare per queste finalità. La scelta di puntare sulle due ore opzionali da dedicare all´attività sportiva e motoria, ci ha detto l´assessore Tiziano Mellarini, da un lato riconosce quanto importante sia, per i giovani, la pratica sportiva sotto un aspetto fisico ma anche psichico. La scuola è maestra di vita e se lo sport è praticato fin da giovanissimi le potenzialità educative e formative esplicate dalle attività motorie ne trarranno indubbio vantaggio. Ma ad avvantaggiarsene sarebbero anche le varie Federazioni sportive, alle quali i giovani intenzionati a dedicarsi a questa o a quella disciplina anche in orari extra scolastici arriverebbero con un bagaglio di esperienze e di prerequisiti senz´altro prezioso. Oggi solo il 48% delle scuole sceglie lo sport come materia opzionale: portare questo plafond al cento per cento significherebbe compiere una scelta oculata che fa dello sport uno dei volani della nostra stessa società, per quanto riguarda la salute individuale e pubblica, ma anche l´economia, la crescita equilibrata e responsabile delle giovani e giovanissime generazioni e il benessere in genere. Dal punto di vista operativo l’atto di indirizzo intende presentare alle Istituzioni scolastiche alcune linee di intervento possibili e auspicabili nella direzione di una effettiva valorizzazione dello sport nella scuola e in particolare si indica l’obiettivo di garantire le 2 ore settimanali di educazione motoria in ogni classe della scuola primaria e secondaria. Una seconda finalità consiste nel portare a regime, con una specifica previsione all’interno dei Piani di studio provinciali, la presenza nella classe quinta della scuola primaria dell’insegnamento di Scienze motorie e sportive, svolto da insegnanti abilitati in Scienze motorie. Le linee guida raccomandano inoltre di rafforzare le buone pratiche già avviate, in particolare viene fatto riferimento ai progetti per la scuola primaria “alfabetizzazione motoria”, “scuola e sport” e “alfabetizzazione sportiva”, realizzati in collaborazione con il Coni, per i quali l’Amministrazione provinciale ha incrementato del 10% le risorse finanziarie per l’anno scolastico 2014-2015. Per ciò che concerne la scuola secondaria di primo grado si suggerisce di organizzare almeno un’ora di laboratorio di avviamento allo sport nell’ambito delle attività opzionali facoltative. In riferimento alla scuola secondaria di secondo grado si auspica invece un maggiore impegno, anche di natura finanziaria, in favore dell’avviamento alla pratica sportiva, da concentrare nei primi tre anni della scuola secondaria di secondo grado. Saranno infine ulteriormente potenziati i progetti “Tutor sportivo”, “Student’s staff” e “Scuola e montagna”. In ogni istituto scolastico è confermata la presenza di un insegnante referente per i progetti legati alla montagna, che avranno una specifica caratterizzazione in base al grado di scuola, agli indirizzi e al contesto territoriale di riferimento. In collaborazione con Iprase verranno sviluppate sia attività formative mirate per i docenti referenti, sia unità di lavoro trasversali e modelli di progettualità inerenti il territorio montano. È infine confermato l’investimento a sostegno delle consolidate esperienze del liceo delle professioni della montagna a Tione e dello Ski college a Pozza di Fassa, così come l’avvio, con l’anno scolastico 2014/2015, del percorso ordinamentale del liceo scientifico sportivo presso il Liceo Rosmini di Rovereto e presso l’Istituto Martini di Mezzolombardo. La versione completa della delibera si potrà consultare e scaricare, da mercoledì 3 dicembre 2014, sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
AOSTA, CON IL PIANO GIOVANI IL POTENZIAMENTO DELLA DIDATTICA IN LABORATORIO ATTRAVERSO STAGE D’ECCELLENZA  
 
Aosta, 1 dicembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato, nella seduta di, venerdì 28 novembre 2014, una iniziativa volta al Potenziamento della didattica laboratoriale per le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. L’iniziativa, che si inserisce nelle priorità del Piano di Azione e Coesione – Piano Giovani ed è inclusa nel Piano Giovani istruzione 2014, prevede la realizzazione, nel corso dell’anno 2015, di stage d’eccellenza in ambito scientifico, destinati agli studenti del terzo, quarto e quinto anno delle scuole superiori, presso il Science Centre regionale e presso vari enti e istituzioni scientifiche. Tra gli obiettivi dell’azione: promuovere la didattica laboratoriale nelle scuole superiori, accrescere l’interesse dei giovani verso le scienze, stabilire un contatto tra scuole e istituzioni che sviluppano ricerca e sperimentazione in campo tecnico-scientifico, potenziare ed incentivare l’utilizzo del Science Centre, struttura di eccellenza del sistema scolastico regionale. La realizzazione sarà curata dalla Struttura Pianificazione e osservatorio edilizia scolastica dell’Assessorato istruzione e cultura. La deliberazione è scaricabile dal sito http://www.Regione.vda.it/istruzione/edilizia_scolastica_e_fondi_europei/
fondi_europei/piano_giovani/attuazione/2014/iniziative/
 Per informazioni: telefono 0165.275804 oppure 275866
 
   
   
TIROCINI PER PIÙ DI 5MILA SCOLARI E STUDENTI ALTOATESINI  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - Sono stati più di 5mila gli studenti altoatesini che hanno svolto nel 2014 un periodo di tirocinio al di fuori dell´orario scolastico. Rispetto all´anno scorso l´aumento registrato è stato pari a 700 unità, e l´assessore al lavoro Martha Stocker parla di "sviluppo positivo grazie anche alla semplificazione normativa introdotta nel mese di maggio". Poco prima dell´estate, la Commissione provinciale del lavoro presieduta dall´assessore Martha Stocker ha deciso da un lato di aprire i tirocini estivi anche a quelle aziende che non hanno personale dipendente, e dall´altro di aumentare il periodo massimo da trascorrere all´interno di un´impresa da 6 a 10 mesi. Le ricadute positive non si sono fatte attendere, visto che dai dati relativi al 2014 emerge una crescita di 700 unità per quanto riguarda i tirocini svolti, con oltre 5mila fra studenti e scolari altoatesini che hanno effettuato un periodo di "test" nel mercato del lavoro. L´efficiacia delle nuove misure introdotte, inoltre, è stata verificata anche da un sondaggio effettuato dall´Ufficio osservazione mercato del lavoro, che ha raccolto e analizzato i questionari compilati da 1.260 ragazzi chiamati ad esprimersi sulla qualità della loro esperienza. "I risultati - commenta l´assessore Martha Stocker - nonostante l´apertura alle aziende senza dipendenti, non hanno mostrato nessuna rilevante differenza rispetto al passato: nè per quanto riguarda la soddisfazione dei tirocinanti, nè per quanto riguarda la qualità dell´attività formativa". Anche alla luce di ciò, la Commissione provinciale del lavoro ha deciso all´unanimità di confermare le modifiche introdotte quest´anno. "Anche le aziende a conduzione famigliare o dove è presente solo l´imprenditore - sottolinea la Stocker - potranno finalmente avvalersi dei tirocini, e la durata prolungata degli stessi consentirà ai ragazzi di accumulare maggiore esperienza e apprendere in maniera più approfondita le caratteristiche del settore nel quale vengono impiegati". Soddisfatto anche il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, il quale sottolinea che "con queste novità abbiamo posto le basi per un sostanziale ampliamento dei tirocini estivi". Le nuove regole dovranno ora essere formalmente inserite all´interno dell´accordo quadro sui tirocini aziendali che dovrebbe essere sottoscritto all´inizio del 2015.  
   
   
BOLZANO: 400 STUDENTI ALLA PREMIAZIONE DEL CONCORSO "GIORGIO AMBROSOLI 2014"  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - La Piattaforma delle resistenze ha organizzato il 28 novembre al Teatro Rainerum di Bolzano la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso “Giorgio Ambrosoli 2014”. Presenti, oltre alla signora Annalori Ambrosoli, il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini ed il procuratore capo di Bolzano, Guido Rispoli. Oltre 400 studenti delle scuole superiori dell´Alto Adige e di tre istituti del Trentino hanno preso parte questa mattina alla cerimonia di premiazione del concorso "Giorgio Ambrosoli 2014" dedicato all´avvocato milanese assassinato l´11 luglio del 1979 da un sicario ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona sulla cui attività Ambrosoli stava indagando, nell´ambito dell´incarico di commissario liquidatore della Banca Privata Italiana dello stesso Sindona. Michele Sindona, finanziere siciliano vicino a Cosa Nostra, nel marzo 1986 verrà condannato all´ergastolo dalla Corte d´Assise di Milano quale mandante dell´ omicidio. Gli studenti che hanno preso parte al concorso hanno lavorato sul tema: "Giorgio Ambrosoli, esempio di onestà, responsabilità e virtù civili. Cosa rappresentano per te questi valori? Perché sono ancora così importanti? Guardando all´attualità e al tuo vissuto quotidiano, ci sono esempi che incarnano questi valori?". La cerimonia di questa mattina non è stato un semplice atto formale di consegna dei premi agli studenti che si sono impegnati sul tema del concorso, bensì una vera e propria celebrazione laica delle virtù di un uomo che ha portato sino alle estreme conseguenze la propria onestà e fedeltà ai valori sociali nei quali credeva fermamente. Hanno preso parte alla premiazione la moglie di Giorgio Ambrosoli, signora Annalori, il procuratore capo della Procura della Repubblica di Bolzano, Guido Rispoli, il coordinatore del Comitato Premio Giorgio Ambrosoli, Paolo Bertaccini Bonoli, ed il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini. Nel suo intervento l´assessore Tommasini ha posto in risalto l´alta figura morale dell´avvocato Giorgio Ambrosoli, il suo senso del dovere e la coerenza ai suoi principi di legalità ed onestà che ha difeso sino all´estremo sacrificio. La figura di Ambrosoli, ha aggiunto Tommasini, si inserisce a pieno titolo nello spirito della Piattaforma delle Resistenze che da anni rappresenta uno degli impegni fondamentali e strategici dell´attività del suo Dipartimento. Analoghi concetti sono stati quindi ribaditi dal procuratore capo di Bolzano, Guido Rispoli, e dal coordinatore del Premio, Bertaccini Bonoli. Particolarmente toccante l´intervento della signora Annalori Ambrosoli che ha ringraziato i docenti e gli studenti per l´impegno profuso nella realizzazione dei lavori presentati al concorso esortandoli a continuare nella difesa dei valori civili che stanno alla base della nostra democrazia. Sono seguite le premiazioni dei lavori degli studenti selezionati dalla giuria del concorso. Per quanto riguarda i singoli/gruppi informali sono stati premiati: Iii classificato Lorenzo Buonarota (Istituto "C.de Medici"), Ii classificato Daniele Seppi, Giulia Visintin, Daniel Malench (Liceo "B.russel") ed il primo premio è andato a Federica Carotta (Istituo "Gandhi"). Sono quindi state premiate le classi: 3C scuola secondaria di primo grado "G.segantini" (Merano), 4A liceo Scienze Umane "M.martini" (Tn) e 5 Istituto tecnico economico "Falcone e Borsellino" (Bressanone).  
   
   
LABEL EUROPEO DELLE LINGUE 2014 ALLA SCUOLA “V. ALFIERI” DI BOLZANO  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - L’ambìto riconoscimento attribuito dalla Commissione Europea alla scuola primaria “V. Alfieri” di Bolzano per il suo progetto “Una scuola ad indirizzi”, progetto che mira a migliorare la competenza degli alunni e delle alunne nella seconda lingua (tedesco) e nella lingua straniera (inglese). La Scuola secondaria di I grado "Vittorio Alfieri" di Bolzano si è aggiudicata il "Label Europeo delle Lingue 2014", il prestigioso riconoscimento della Commissione Europea volto a premiare, valorizzare e diffondere i progetti innovativi capaci di dare un sensibile impulso all´insegnamento delle lingue mediante innovazioni e pratiche didattiche efficaci. La Scuola "V. Alfieri" ha conquistato il Label Europeo delle Lingue 2014 con il progetto "Una scuola ad indirizzi", progetto che mira a migliorare la competenza degli alunni e delle alunne nella seconda lingua (tedesco) e nella lingua straniera (inglese) attraverso la metodologia Clil, nell´ambito di una didattica inclusiva basata su un approccio laboratoriale e per progetti. Una didattica integrata che va oltre i confini delle singole discipline, un approccio operativo e cooperativo, la metodologia Clil applicata ad ambiti e tematiche interessanti e motivanti, contribuiscono a soddisfare il bisogno di un apprendimento linguistico di qualità per tutti gli alunni e le alunne e non solo per gli alunni più motivati allo studio della lingua come "oggetto". Una delegazione dell´Istituto Comprensivo "Bolzano - Europa 2" parteciperà alla cerimonia di premiazione che si svolgerà a Roma il 9 dicembre.  
   
   
UE: CONFERENZA SUL CLIMA DI LIMA: UNA TAPPA FONDAMENTALE VERSO L´ACCORDO DEL 2015  
 
Bruxelles, 1 dicembre 2014 - L’unione europea si attende che la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (1‑12 dicembre, Lima, Perù) prepari il terreno per l´adozione l´anno prossimo a Parigi di un nuovo accordo mondiale giuridicamente vincolante sul clima. L’ue confida nel fatto che il nuovo accordo contribuirà in misura significativa a consolidare e ampliare gli sforzi intrapresi collettivamente a livello internazionale per affrontare i cambiamenti climatici. L’obiettivo di ridurre del 40% i gas a effetto serra concordato dai leader dell’Ue nel mese di ottobre e il successivo annuncio dei loro futuri obiettivi da parte di Stati Uniti e Cina indicano con chiarezza una volontà di agire condivisa a livello mondiale. L´ue sarà rappresentata a Lima da Gian Luca Galletti, ministro dell´Ambiente dell´Italia (attualmente in carica della presidenza del Consiglio dell´Ue) e da Miguel Arias Cañete, Commissario per l´Azione per il clima e l´Energia. Il ministro Galletti ha dichiarato: "Dobbiamo sfruttare la crescente spinta verso un accordo mondiale sul clima. Per consentire un processo valutativo trasparente tutti i paesi dovranno presentare le loro proposte quanto prima possibile nel corso del 2015. È importante assicurare che i contributi corrispondano agli sviluppi scientifici e restare sulla strada giusta per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C." Per il presidente della Commissione europea Jean-claude Juncker la costruzione di un´Unione dell´energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici rappresenta una delle dieci priorità dell´attuale Commissione. Maroš Šefčovič, Vicepresidente per l´Unione dell´energia, ha dichiarato: "Lima ci invia un messaggio di speranza. Ci dimostra che non è troppo tardi per garantirci la possibilità di restare nel limite dei 2 °C concordato a livello internazionale. Il nuovo pacchetto ´Energia e clima´ per il 2030 riconferma la nostra fiducia in un´economia più efficiente sotto il profilo energetico e a basse emissioni di carbonio, che costituisce un elemento centrale dell´Unione dell´energia. Intensificando le nostre politiche a livello interno e la cooperazione internazionale, possiamo farcela: tutto dipende dalla volontà politica." Miguel Arias Cañete, Commissario europeo per l´Azione per il clima e l’Energia, ha aggiunto: "Lima è una tappa fondamentale nel percorso verso Parigi, dove ci attende un’opportunità storica per rispondere alla più grande sfida che il nostro pianeta si trova oggi ad affrontare. L´accordo finale che concluderemo a Parigi deve riflettere le attuali realtà economiche. Ciò vuol dire che ciascuna delle maggiori economie mondiali deve fare la sua parte. L´ue è stata la prima ad agire, annunciando i suoi obiettivi di riduzione. La Cina e gli Usa hanno risposto con celerità. Ora ci aspettiamo che anche gli altri grandi paesi produttori di emissioni si mettano al nostro fianco. I tempi stringono: è ora di agire." L´accordo del 2015 Ambizioso - L’ue invita tutte le parti a presentare entro la fine di marzo 2015 le loro proposte per obiettivi di mitigazione ambiziosi. Ciò è in linea con il calendario concordato e permetterà di procedere all´analisi e alla valutazione del grado di ambizione degli sforzi singoli e aggregati prima della riunione di Parigi, consentendo alla comunità internazionale di individuare quali azioni e sforzi saranno necessari per rimanere sulla strada giusta e mantenere l’aumento globale della temperatura al di sotto dei 2 °C. Trasparente - I metodi convenuti per monitorare i progressi compiuti rispetto agli impegni di riduzione delle emissioni assunti a Parigi permetteranno alle parti di misurare il livello di avanzamento collettivo. Ciò consentirà inoltre di monitorare in modo comparabile l´efficacia e l´adeguatezza delle politiche nazionali. Duraturo - Il nuovo accordo sul clima va costruito per durare a lungo. L’ue ritiene che l´accordo del 2015 debba contenere strumenti per rafforzare a cadenza regolare gli impegni di riduzione delle emissioni. Ciò consentirebbe alle parti di stare al passo delle più recenti scoperte scientifiche, garantendo addirittura di poter aumentare il livello di ambizione degli obiettivi alla luce dei nuovi sviluppi tecnologici. Lo scopo è garantire che l’accordo situi il pianeta su un percorso a lungo termine coerente con l’obiettivo di mantenersi al di sotto dei 2 °C. Equilibrato - Anche se al centro dei negoziati internazionali sul clima del 2015 si trova la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, l’Ue riconosce che il finanziamento delle azioni in materia di clima e adattamento è una componente essenziale per raggiungere un accordo equilibrato. Quali sono le conclusioni che l´Ue si aspetta da Lima? La conferenza sul clima di Lima rappresenta una tappa fondamentale verso il raggiungimento di un risultato positivo a Parigi. Lima deve assicurare: ##che gli elementi fondamentali dell’accordo del 2015 siano concordati quali base di partenza per ulteriori negoziati nel 2015; ##che si raggiunga una decisione tale da consentire che le proposte che contribuiscono alla riduzione dei gas a effetto serra presentate dai diversi paesi nei mesi successivi siano trasparenti, quantificabili e comparabili; ##che prima della conferenza di Parigi del 2015 possano essere prese in considerazione ed esaminate, a livello internazionale, l´ambizione e l’adeguatezza dei contributi, singoli e aggregati, a fronte dell’obiettivo di mantenersi al di sotto dei 2 °C; ##che da oggi al 2020 si continui a lavorare per obiettivi sempre più ambiziosi in materia di mitigazione. Il finanziamento della lotta ai cambiamenti climatici nel 2014 - In quanto maggiori erogatori mondiali di aiuto pubblico allo sviluppo, a Lima l´Ue e gli Stati membri riferiranno in merito al finanziamento continuo dei paesi in via di sviluppo per la lotta ai cambiamenti climatici. Nel solo 2013, l’Ue e gli Stati membri hanno collettivamente erogato 9,5 miliardi di euro per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare i cambiamenti climatici. L’ue mantiene il suo impegno ad assistere i paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici e quelli che hanno meno mezzi per reagire.  
   
   
AMBIENTE: PIEMONTE, A TORINO IL TAVOLO DELLA TRASPARENZA SUL “DECOMMISSIONING” NUCLEARE IMPORTANTE CONFRONTO, RIATTIVATO PER DISCUTERE DEI SITI NUCLEARI IN UN’OTTICA DI PIENA CONDIVISIONE  
 
Torino, 1 dicembre 2014 - “ Un importante momento di confronto, che abbiamo riattivato affinché diventi una consuetudine annuale per affrontare e discutere, in un’ottica improntata alla massima condivisione, i dati relativi allo smantellamento dei siti nucleari in regione ”. L’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia , ha definito così il Tavolo della trasparenza per le attività di “decommissioning” della centrale nucleare di Trino e degli impianti Eurex di Saluggia e Fn di Bosco Marengo, da lui presieduto il 27 novembre a Torino. All’incontro hanno preso parte, fra gli altri, il responsabile decommissioning Impianti Nord di Sogin, Davide Galli, la presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale del Piemonte, Silvana Accossato, il direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, il responsabile del Servizio Controllo attività nucleari dell’Ispra, Lamberto Matteocci, oltre a rappresentanti di enti locali e associazioni ambientaliste. Nel corso dell’incontro Galli ha riferito sulla situazione dei programmi per la messa in sicurezza e la disattivazione dei tre impianti nucleari piemontesi . A quanto riferito dal responsabile Sogin, per la centrale “Enrico Fermi” di Trino, le attività realizzate nell’ultimo periodo riguardano la rimozione dei componenti contaminati dai locali del Radwaste e la supercompattazione di oltre 1000 fusti di rifiuti radioattivi, con una significativa riduzione del loro volume. “Tale operazione – ha detto Galli - consente di non dover costruire nuovi depositi temporanei sul sito, ma solo di adeguare i due attualmente presenti che ospiteranno i rifiuti, in attesa del trasferimento graduale al futuro Deposito nazionale”. Fra le attività programmate, vi è poi la realizzazione di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti radioattivi liquidi, la stazione di cementazione e condizionamento dei rifiuti. Saranno inoltre di prossimo avvio le attività di progettazione di smantellamento del circuito primario della centrale. Galli ha poi descritto i lavori nell’impianto Eurex di Saluggia, dove sono terminate le operazioni di trattamento e scarico dell’acqua della vasca Wp719, con il recupero dei fanghi di fondo residui, e sono state realizzate le strutture di confinamento delle vasche. Nel sito prosegue il trattamento e la caratterizzazione dei rifiuti Ifec. Si stanno inoltre concludendo i lavori di realizzazione del nuovo deposito temporaneo D2, per i rifiuti radioattivi già presenti nell’impianto. Proseguono anche le attività di caratterizzazione dei rifiuti radioattivi prodotti durante l’esercizio dell’impianto e i lavori di realizzazione della nuova cabina elettrica. Si sta concludendo la progettazione dell’impianto Cemex e annesso deposito temporaneo D3 per cementare i rifiuti radioattivi liquidi presenti, in vista del loro successivo trasferimento al Deposito nazionale. Inoltre, dall’impianto Eurex di Saluggia sono state allontanate le materie nucleari nell’ambito del programma Gtri (Global Threat Reduction Initiative) con il loro rientro in Usa. Quanto all’impianto Fn di Bosco Marengo, sarà il primo, a detta di Galli, nel quale terminerà il decommissioning. Si è concluso lo smantellamento dell’impianto di ventilazione e dell’impianto di trattamento dei liquidi reflui. È, inoltre, terminata la manutenzione straordinaria di 611 “overpack” contenenti i rifiuti radioattivi, che saranno stoccati nel deposito temporaneo B106, previsto per il prossimo anno, in vista del trasferimento nel deposito nazionale. Per terminare il programma di trasferimento in Francia del combustibile nucleare, sono previsti ancora tre trasporti dal deposito di Avogadro e due dalla centrale Enrico Fermi di Trino per il rimanente 2% del combustibile ancora presente in Italia, ha detto Galli. Per quanto concerne l’iter di localizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, ai primi di gennaio Sogin consegnerà ai Ministeri competenti e a Ispra la proposta di Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) ad ospitare la struttura, Il direttore generale di Arpa Piemonte ha sottolineato come all’agenzia regionale sia affidato il compito di effettuare i monitoraggi e i controlli in collaborazione con altri enti pubblici e con l’Ispra. All’arpa spetta il monitoraggio radiologico e la stima della dose di radiazione presente nei territori interessati. Dati che sono pubblicati sul sito web dell’Arpa Piemonte nella pagina “Radioattività”.  
   
   
SISMA, LOMBARDIA: NUOVI FONDI SONO BOCCATA DI OSSIGENO  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - "Sono certa che questi fondi agevoleranno la ripresa e la piena funzionalità dell´attività produttiva delle sei imprese che ne potranno beneficiare. Sono un´altra boccata d´ossigeno per le nostre aziende, già pesantemente minacciate dal perdurare della crisi economica". Lo ha detto l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli, commentando la firma dell´ordinanza 71 da parte del presidente Roberto Maroni. I fondi, pari a 1.187.169 euro, sono stati così ripartiti: - Salvadori Serramenti S.r.l. Di Poggio Rusco: 150.805 euro - Topvision S.r.l. Di Quistello: 59.367 euro - Laminplast S.p.a. Di Poggio Rusco: 42.824 euro - Tecnobox2 S.r.l. Di Poggio Rusco: 648.316 euro - Immobiliare Arrigona Di Sordi Benedetto Di Schinetti di Floriana & Cs.a.s. Di Magnacavallo: 230.442 euro - Traldi e Foglia di Foglia Cesarina e C. S.n.c. Di Moglia 55.413 euro. "Sono tutte imprese - conclude Bulbarellli - che si trovano in Comuni che fanno parte del cratere del sisma. Una zona messa a durissima prova dal terremoto, ma che ha già dato dimostrazione di sapersi rialzare, come ho potuto toccare con mano, visitando anche nell´ultimo periodo ciascuno di questi Comuni".  
   
   
BOLZANO: A NOVEMBRE CALDO DA RECORD, 4 GRADI SOPRA LA MEDIA  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - Il mese di novembre che si sta per concludere è stato il più caldo di sempre. La conferma arriva dal Servizio meteorologico della Provincia, che sottolinea come la temperatura media sia stata di circa 4 gradi superiore ai valori standard, attestandosi a Bolzano città sui 9,7 gradi. Dati simili anche per quando riguarda l’intero autunno, il più caldo dopo quello del 2006. Le rilevazioni delle temperature, nella città capoluogo, risalgono al 1850, e mai si era registrato un novembre così mite: se la media di lungo periodo si aggira attorno ai 6 gradi, nel mese che si sta per concludere si è arrivati a sfiorare quota 10 gradi, e la forbice delle temperature risulta simile su tutto il territorio. "A contribuire al raggiungimento di questo risultato - sottolinea Dieter Peterlin del Servizio meteorologico provinciale - ci hanno pensato soprattutto le notti molto miti, dovute ad un´eccessiva nuvolosità che ha impedito il raffreddamento dell´aria nelle valli. Persino nelle zone più alte, i giorni con temperature rigide sono stati pochissimi". Oltre al caldo, il novembre 2014 passerà alla storia anche come un mese molto piovoso, visto che la quantità di precipitazioni (record a Merano con 220 millimetri) è stata doppia, e in alcuni casi addirittura tripla, rispetto al normale. Di conseguenza, anche il sole si è visto molto poco, e per quanto riguarda la città di Bolzano ci si ferma a quota 80 ore di irraggiamento solare. Il Servizio meteorologico provinciale, inoltre, traccia anche un bilancio dell´autunno, il secondo più caldo di sempre dopo quello del 2006, per le stazioni di rilevamento di Merano e Brunico addirittura il più caldo: a settembre le temperature sono state di un grado al di sopra della media, a ottobre di 2 gradi, e a novembre di 4 gradi. Il valore più alto è stato registrato a Bolzano il 7 settembre con 28,4 gradi, il più basso a Vipiteno con -4,7 gradi il 30 ottobre. Da sottolineare, inoltre, il dato da record del 22 ottobre: a quota 3.330 metri, sul Gruppo dell´Ortles, si sono raggiunti i 15,2 gradi. Ora, naturalmente, l´interesse di tutti, soprattutto di appassionati di sci e operatori turistici, è rivolto alla stagione invernale. Il Servizio meteorologico mette in guardia dall´attendibilità circa le previsioni di lungo periodo, ma rileva comunque che a livello europeo la tendenza è quella di un inverno piuttosto mite per quanto riguarda l´arco alpino meridionale. "Le previsioni attendibili - conclude Peterlin - sono quelle con un raggio d´azione al massimo di una settimana". Aggiornamenti quotidiani, come sempre, sulla pagina web del Servizio meteo all´indirizzo www.Provincia.bz.it/meteo  e sulla app per smartphone "Meteo Alto Adige" scaricabile gratuitamente sia per i sistemi Android, sia per i sistemi iOs.  
   
   
PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE: VIA ALLA CONCERTAZIONE CON ENTI LOCALI  
 
 Udine, 1 dicembre 2014 - "La Regione è i suoi Comuni. Il Piano Paesaggistico Regionale non può prescindere da quanto si è già fatto nei vari territori e il suo sviluppo deve proseguire di concerto con le amministrazioni comunali". L´assessore regionale alla pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro ha esortato i Comuni a sottoscrivere le convenzioni con la Regione per lo sviluppo del Piano Paesaggistico Regionale, intervenendo a Udine al convegno "Tutela e valorizzazione del paesaggio: dai vincoli al Piano. Il Ppr del Fvg". Secondo Santoro "l´ampia diversità di paesaggio che caratterizza e identifica la nostra regione può essere valorizzata con il contributo dei Comuni, ai quali abbiamo messo a disposizione anche una piattaforma informatica per la raccolta di tutti i dati che possono contribuire a individuare le specificità locali". L´assessore ricorda come tutto l´impianto strategico del Ppr sia stato condiviso con il Mibact - Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, attraverso l´istituzione di un tavolo di co-pianificazione con lo Stato che si è già riunito 7 volte, per validare passo a passo il Ppr, senza attendere la conclusione dei lavori e consentendo quindi un´accelerazione dei tempi di approvazione. Santoro sottolinea poi alcuni elementi di novità nella redazione del piano: "Il Ppr del Friuli Venezia Giulia conterrà un´integrazione tra aspetti paesaggistici e reti ecologiche, per una maggior salvaguardia della biodiversità, ma anche, ad esempio, delle aree rurali e dei corsi d´acqua naturali". Dopo l´approvazione della legge regionale quadro, la 14/2013, l´iter di realizzazione del Ppr è proseguito con la stipula del disciplinare per la redazione del Piano con il Ministero e con l´attivazione della piattaforma informatica per gli enti locali. Nel 2014 è stata approvata la struttura del Ppr ed avviata la procedura di Vas - Valutazione Ambientale Strategica. Lo scorso luglio è stato siglato l´accordo con l´Università di Udine che individua il responsabile scientifico per la parte strategica del piano e consente di attivare tirocini ed assegni di ricerca. Sempre a luglio è stato definito anche lo schema di convenzione con gli enti locali per la collaborazione al piano. Attualmente è in corso la mappatura dei corsi d´acqua che non hanno valenza paesaggistica e potranno quindi essere esclusi dall´applicazione di vincoli di rispetto, mentre sono già stati censiti 736 corsi d´acqua di valenza paesaggistica. Il gruppo di lavoro sta inoltre completando il censimento dei beni culturali, la delimitazione dei laghi, sia naturali che artificiali, un´attività di georeferenziazione di tutti gli argini e sponde e lo studio della fascia costiera e delle aree lagunari.  
   
   
CONVEGNO FINE PROGETTO SLOMOVE SU GEOLOGIA: ISCRIZIONI ENTRO L´11 DICEMBRE  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - A conclusione del progetto Slomove, un’iniziativa Interreg Italia-svizzera, viene organizzato il 18 dicembre a Palazzo Widmann a Bolzano un convegno sul monitoraggio di movimenti gravitativi e sulle esperienze nell’arco alpino. Iscrizioni entro l’11 dicembre. Il progetto pluriennale Slomove si è occupato dei sistemi di monitoraggio satellitari e terrestri, da quelli classici come il Gps a quelli innovativi come il telelaserscanning, per analizzare le deformazioni del suolo con l´obiettivo di acquisire e approfondire i dati relativi ai sommovimenti lenti dei versanti. Avere queste informazioni è infatti fondamentale nella pianificazione delle infrastrutture e nella prevenzione del pericolo sul territorio di montagna. Il convegno internazionale, promosso dall´Ufficio provinciale Geologia e prove materiali, è in programma martedì 18 dicembre dalle 9 a Palazzo Widmann a Bolzano. Ingresso libero, relazioni in inglese, italiano e tedesco senza traduzione simultanea. Necessaria l´iscrizione entro l´11 dicembre all´indirizzo mail geologia@provincia.Bz.it    
   
   
SISMA, MARONI FIRMA ORDINANZA: OLTRE UN MILIONE DI EURO PER SEI IMPRESE  
 
 Milano, 1 dicembre 2014 - Il presidente della Regione Roberto Maroni, ha firmato una nuova Ordinanza in favore dei territori lombardi colpiti dal sisma del 2012, in qualità di Commissario delegato per l´emergenza. Attraverso il provvedimento, l´Ordinanza n. 71, si procede alla concessione del contributo di 1 milione 187 mila euro per sei imprese del settore industria e artigianato colpite dagli eventi sismici per il ripristino delle attività. Le imprese che riceveranno il contributo, a seguito del lavoro istruttorio svolto dalla Direzione generale Attività produttive Ricerca e innovazione della Regione Lombardia, hanno sedi nei Comuni di Poggio Rusco, Quistello, Magnacavallo e Moglia, nel mantovano. L´ordinanza n. 71, firmata dal Presidente Maroni, rappresenta il diciottesimo provvedimento della Regione Lombardia per la concessione di contributi alle imprese colpite dal sisma, per il ripristino delle attività produttive.  
   
   
OGGI EVENTO CONCLUSIVO A VENEZIA DEL PROGETTO EUROPEO SU TRASPORTO TRANSFRONTALIERO RIFIUTI  
 
Venezia, 1 dicembre 2014 -Oggi al Palazzo Grandi Stazioni della Regione, a Venezia, è in programma il tiene il convegno “Harnobawi - Armonizzazione del procedimento di notifica nell’ambito dell’economia dello smaltimento e recupero dei rifiuti nell’Euroregione Carinzia–fvg-veneto”. E’ l’evento conclusivo del progetto europeo, a cui il Veneto ha partecipato con la propria Direzione Tutela Ambiente, che nasce dall’esigenza di armonizzare ed accelerare il procedimento amministrativo relativo al trasporto transfrontaliero dei rifiuti tra le diverse regioni coinvolte, con conseguente perfezionamento del funzionamento della macchina pubblica e delle tempistiche per le istruttorie delle pratiche transfrontaliere. Il programma della mattinata prevede in apertura i saluti istituzionali e a seguire gli interventi dei rappresentanti della Regione del Veneto, del land austriaco della Carinzia, della Provincia di Udine e dei tecnici di Computer Solutions Spa. Tra gli obiettivi del progetto, anche quello di creare un data-base unificato e strumenti di supporto per controlli più puntuali sul trasporto dei rifiuti. Il progetto si è sviluppato all’interno del programma Interreg per la cooperazione tra le regioni dell’Unione Europea, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), che ha come obiettivo quello di superare gli ostacoli posti in essere dai confini nazionali allo sviluppo equilibrato e all’integrazione dei territori.