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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Dicembre 2014
ACCORDO RAGGIUNTO SULLE NUOVE NORME CHE CONSENTONO LA FLESSIBILITÀ PER I PAESI DELL´UE DI VIETARE LE COLTURE OGM  
 
La nuova legislazione per permettere gli Stati membri dell´Ue di limitare, o vietare la coltivazione di colture contenenti organismi geneticamente modificati (Ogm) sul loro territorio, anche se è consentito a livello comunitario, sono stati concordati da delegazioni del Parlamento e del Consiglio nella notte di Mercoledì. "L´accordo raggiunto ieri sera sulla direttiva, che entrerà in vigore primavera 2015, garantirà una maggiore flessibilità per gli Stati membri che desiderano limitare la coltivazione di Ogm nel loro paese. Sarà, inoltre, cartello di un dibattito che è tutt´altro che finita tra le posizioni pro e anti-Ogm. Per quanto riguarda ciò che viene dopo, ho posto la mia fiducia in impegno formale della Commissione il presidente Jean-claude Juncker per rafforzare il processo democratico sugli Ogm in Europa e garantire che la ricerca sia realmente indipendente ", ha dichiarato Frédérique Ries (Alde, Be), che sta indirizzando la legislazione attraverso il Parlamento. "Questo accordo era attesa da tempo e accogliamo con favore questo risultato, se confermato dal Consiglio e la Casa. Stati membri che intendono limitare o vietare gli Ogm potrebbero ora avere la possibilità di farlo, senza affrontare il rischio di essere portato in tribunale. E ´ importante lasciare agli Stati membri prendono una decisione in piena sussidiarietà, e di ascoltare i nostri cittadini, i quali, in alcuni Stati membri, rifiutano di avere Ogm forzate su di loro ", ha detto commissione ambiente presidente Giovanni La Via. Valutazione e gestione dei rischi - Il testo approvato sarebbe permettere agli Stati membri di trasmettere atti giuridicamente vincolanti limitare o vietare la coltivazione di colture Ogm anche dopo che sono stati autorizzati a livello comunitario. Le nuove norme dovrebbero consentire agli Stati membri di vietare Ogm indicando obiettivi di politica ambientale a giustificazione. Questi obiettivi dovrebbero riguardare gli impatti ambientali diversi rischi per la salute e l´ambiente valutati nel corso della valutazione scientifica del rischio. Squalifiche potrebbero includere anche i gruppi di Ogm designati dalla coltura o tratto. Zone cuscinetto / contaminazione incrociata - Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che le colture Ogm non contaminino altri prodotti, e una particolare attenzione deve essere rivolta alla prevenire la contaminazione transfrontaliera con i paesi vicini l´accordo, dice. I prossimi passi - L´accordo informale deve essere discusso in Comitato dei rappresentanti permanenti degli stati membri (Coreper) il 10 dicembre e ancora ha bisogno di essere sostenuta dalla commissione ambiente e la casa piena, così come gli Stati membri. La legislazione dovrebbe essere votato in plenaria nel gennaio 2015.  
   
   
NITRATI, LOMBARDIA: GOVERNO FRANCESE D´ACCORDO SU REVISIONE DIRETTIVA UE  
 
Milano - Il governo francese ha risposto all´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, condividendone l´approccio in tema di revisione della direttiva nitrati. La missiva, firmata per il Primo ministro da Sèbastien Gros, capo di Gabinetto, è arrivata  a Palazzo Lombardia. "L´intervento del governo francese sulla direttiva nitrati costituisce un´ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la posizione espressa dalla Lombardia non è isolata e che l´attuale impianto deve essere rivisto al più presto, possibilmente in un contesto delle regioni europee a più alta vocazione zootecnica".Così commenta Fava, che lo scorso settembre aveva scritto direttamente al premier francese, Manuel Valls, esprimendo il desiderio di giungere ad una revisione della direttiva europea sui nitrati e richiamando l´attenzione sulla possibilità di una posizione comune tra Francia e Italia sulla questione. "È stato preso atto del vostro approccio e degli argomenti che lo sostengono - ha difatti risposto Gros -. ?Le vostre proposte saranno sicuramente tenute in considerazione dal governo francese, nell´ambito dei futuri lavori in materia". La lettera dell´assessore Fava è già stata trasmessa "alla signora Segolene Royal, ministro dell´Ecologia, dello Sviluppo sostenibile e dell´energia, e a Stéphane Le Foll, ministro dell´Agricoltura, alimentare e forestale e portavoce del Governo, in modo che approfondiscano la questione e che vi tengano direttamente informato degli sviluppi". Stringere Alleanza - "Sulla base di un intervento che appare come la volontà del governo francese di stringere un´alleanza per riconsiderare la direttiva nitrati - dichiara Fava - la Lombardia è pronta a rispondere anche a Bruxelles, se chiamata, ma mi permetto di coinvolgere i ministri delle Politiche agricole e dell´Ambiente, Maurizio Martina e Gian Luca Galletti, affinché, dopo aver siglato sabato scorso un impegno per affidare alle Regioni il compito di rivedere le zone vulnerabili ai nitrati, affrontino a Bruxelles il tema in queste ultime settimane alla guida del Consiglio europeo".  
   
   
PISAPIA: “MILANO CAPITALE MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE” “IL PATTO DEI SINDACI PER LA FOOD POLICY SARÀ UNA DELLE EREDITÀ PIÙ IMPORTANTI DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE”  
 
Milano - “Expo 2015 si avvicina a grandi passi e con soddisfazione vedo finalmente crescere il dibattito sui suoi temi: la lotta alla fame e alla denutrizione, il diritto al cibo sano e sicuro, l’acqua, lo sviluppo sostenibile. Vale a dire le emergenze del Pianeta nel Terzo millennio, alle quali la nostra Esposizione Universale cercherà di dare risposte concrete. E farà di Milano la capitale mondiale dell’alimentazione. Oltre al Protocollo del Barilla Center for Food and Nutrition Milano è al lavoro per lasciare una grande eredità per Expo e oltre Expo. Un progetto che ha due obiettivi: una Food Policy per la città come passaggio significativo della costruzione della Smart City Milano, la città intelligente e sostenibile che dovrà garantire una qualità di vita migliore ai suoi cittadini; e l’Urban Food Policy Pact che verrà sottoscritto dai Sindaci delle metropoli del mondo in un solenne evento al termine dell’Esposizione Universale, e al quale stiamo lavorando in rete con oltre 30 grandi città. Il Patto sarà una delle eredità più importanti di Expo 2015. Per l’importanza strategica della nutrizione, sarà per tutti un’occasione da non perdere: per restare competitivi nel mondo delle ‘città globali’. Un nuovo mondo di cui Milano vuol essere protagonista”. Lo ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia in occasione del 6° Forum internazionale su Cibo e Nutrizione svoltosi oggi presso l’Università Bocconi.  
   
   
EXPO 2015, OK A CRITERI PER PROGETTI PROMOZIONE AGRICOLTURA  
 
Milano - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, i criteri per la selezione di progetti per la valorizzazione del territorio lombardo, attraverso la promozione dei temi agricoli, le filiere agroalimentari e i prodotti di qualità, che saranno presentati da Enti pubblici in occasione di Expo 2015. "Il complesso degli interventi attesi - ha detto l´assessore Fava - punta a far ottenere una maggiore attrattività ai territori di riferimento e dovrà essere finalizzato alla divulgazione di tematiche legate all´agricoltura e all´agroalimentare". I Destinatari - Possono presentare progetti i Comuni, le loro forme di gestione associata di funzioni e Unioni, le Comunità montane, le Camere di commercio e loro Unioni. I progetti dovranno articolarsi in più attività e riguardare in particolare la realizzazione di interventi di conservazione, di allestimenti e apparati illustrativi, segnaletica, acquisizione beni materiali adatti alla fruizione da parte di diverse tipologie di visitatori, anche con l´impiego di sistemi multimediali. Sarà inoltre premiato il sostegno dei privati ai singoli progetti. Focus, dunque, sulla promozione di temi agricoli e agroalimentari, anche in chiave territoriale; prodotti agroalimentari tipici e tradizionali del territorio, le filiere agroalimentari, gli itinerari enogastronomici, le produzioni viti-vinicole, agriturismi, Fattorie Sociali e Fattorie Didattiche.  
   
   
ZOOTECNIA, ASSESSORE LOMBARDIA SCRIVE A MINISTRO: CONVOCARE TAVOLO PER CARNI BIANCHE  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ha scritto al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, per chiedere la convocazione di un tavolo di lavoro che affronti le problematiche dell´allevamento a carne bianca. Comparto Rimasto Escluso - "Tale comparto - ha scrive Fava - nella definizione degli aiuti accoppiati relativi al primo pilastro è rimasto escluso, in un modo che ritengo ingiustificato, soprattutto in relazione agli aiuti concessi ad altri comparti agricoli del tutto analoghi". La scorsa estate, sottolinea tuttavia l´assessore Fava, "c´era stato un impegno forte del Ministero a non ´dimenticarsi´ di tale comparto, che riveste comunque un carattere strategico in molte realtà italiane prima tra tutte, ma non unica, quella lombarda". Riprendere Discorso - Motivo per cui oggi dalla Lombardia è partito l´appello al ministro Maurizio Martina, chiedendo appunto un intervento "per riprendere il discorso interrotto a luglio scorso", convocando un tavolo operativo specifico, "che veda coinvolte le regioni interessate e le rappresentanze di categoria". Tra gli operatori del settore, Fava segnala al ministro Martina il "Clove, che raggruppa più di 150 aziende soccidarie tra Veneto e Lombardia dedite all´allevamento dei vitelli a carne bianca". I vitelli a carne bianca allevati in Lombardia sono più di 200.000, oltre 300.000 in tutto il Nord Italia.  
   
   
LOMBARDIA: PRODUZIONE A RISCHIO PER IL PREZZO DEL LATTE ALLA LATTERIA SOCIALE DI MANTOVA: MODELLO VINCENTE  
 
 Milano - L´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ieri pomeriggio ha visitato la Latteria Sociale Mantova, a Porto Mantovano. Una realtà di grande rilevanza nel mondo cooperativo lattiero caseario, con una produzione a regime di 330.000 forme di Grana Padano e 380.000 commercializzate, che la proiettano al secondo posto per volumi di vendita della prestigiosa Dop casearia, dietro alla Latteria Soresina, nel Cremonese. Ricostruzione Rapidissima - Ad accompagnare l´assessore Fava nel sopralluogo ai magazzini di stoccaggio e al reparto di confezionamento del grattugiato sono stati il presidente Stefano Pernigotti e il direttore Fausto Turcato, insieme ad alcuni consiglieri della cooperativa mantovana, che esporta il 70% della propria produzione. "Sono venuto a vedere come la cooperativa si è risollevata dopo il sisma, come avevo promesso - ha detto Fava -. È stato compiuto un lavoro di ricostruzione in tempi rapidissimi, per non compromettere la produzione di Grana Padano. E ciò è avvenuto anche grazie al sostegno della Regione Lombardia e dei fondi comunitari per il sostegno alle Dop, con risorse complessivamente stanziate vicine ai 7 milioni di euro". Tradizione E Innovazione - Sono i numeri, 100 soci con 150 stalle, esportazioni in 28 Paesi, un fatturato 2013 di 135 milioni di euro, che hanno portato l´assessore lombardo all´Agricoltura a parlare della Latteria Sociale Mantova come di un "modello positivo, perché soddisfa parte degli obiettivi della nostra programmazione regionale. Siamo di fronte a un´azienda che ha creato efficienza, sfruttando l´innovazione tecnologica e volgendo lo sguardo ai mercati esteri". Preoccupazione Per Il Prezzo Del Latte - Il prezzo del latte. A margine della visita, Fava è intervenuto per commentare lo stallo nell´accordo interprofessionale sul prezzo del latte. "La situazione per le stalle lombarde è, in misura variabile, oggettivamente complicata per almeno la metà di esse - ha spiegato -. In questi ultimi 10 anni le aziende a indirizzo lattiero sono scese da 15.000 a 6.000 senza perdere un solo litro di latte prodotto. Ora lo scenario è molto più complicato, se nel 2015 verrà a mancare il sostegno del prezzo, con la Pac in frenata e con la direttiva nitrati che ad oggi mette fuori legge il 30-40% della zootecnia di importanti province lombarde come Brescia, Mantova e Cremona, si rischia il tracollo anche delle produzioni".  
   
   
TRENTO: ALLEANZA NASA-FEM CONTRO LE SPECIE ALIENE: INSETTI DANNOSI NEL MIRINO  
 
Agenzia spaziale americana (Nasa) e Fondazione Edmund Mach insieme per fronteggiare tre specie invasive che possono trasmettere pericolose malattie sia all’uomo che all’animale: zanzara tigre, zanzara coreana e zanzara egiziana. Analizzando i dati climatici e ambientali ottenuti dai satelliti i due enti svilupperanno modelli di allerta e rischio che saranno utilizzati dai Centri di Controllo delle Malattie americano (Cdc) ed europeo (Edc) per definire i rischi di diffusione e di esplosione demografica degli insetti e le strategie di lotta globale, anche in riferimento agli insetti dannosi in agricoltura come la Drosophila Suzukii. “Un risultato prestigioso –spiega il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Roberto Viola- che dimostra l’elevata qualità e la ricerca di San Michele, considerato il fatto che i finanziamenti Nasa sono molto selettivi. Il progetto prevede in particolare il supporto finanziario della Agenzia spaziale americana per sostenere le spese dei ricercatori americani che verranno a lavorare per alcuni mesi a San Michele”. Promotori di questa collaborazione sono i ricercatori Fem Annapaola Rizzoli, Markus Neteler, Roberto Rosà e Matteo Marcantonio che hanno recentemente stabilito importanti alleanze scientifiche anche con l’Università di Davis in California, i Centri di controllo delle malattie americano ed europeo in tema di virus emergenti a livello globale e di specie aliene invasive. Le specie di maggior preoccupazione sia per il continente americano sia per il Trentino e l’Europa sono alcune specie di zanzare, come la tigre, la zanzara egiziana, la zanzara coreana e la zanzara comune. "Di fatto queste specie, oltre a risultare particolarmente fastidiose di per se per le dolorose punture -spiega Annapaola Rizzoli- possono trasmettere importanti malattie virali pericolose per la salute umana, come la Febbre del Nilo Occidentale, la febbre di dengue e la chickungunya. Queste zanzare e le malattie da esse trasmesse hanno elevate capacità adattative con conseguente invasione di aree prima mai colonizzate anche a causa del cambiamento climatico. Ad esempio, il virus del Nilo Occidentale (originario dell’Uganda) e trasmesso dalla zanzara comune ha invaso a partire dal 1999 e in pochissimo tempo tutto il continente americano causando un elevatissimo impatto sulla salute umana (più di 40.000 casi di infezione e 1500 morti) oltre ad infettare un elevatissimo numero di animali con conseguenti ingenti danni sull’economia e sulla biodiversità".  
   
   
FVG, IMU: SERRACCHINI A GOVERNO, RIVEDERLA PER TERRENI AGRICOLI MONTANI  
 
 Trieste - "Rimediare profondamente al provvedimento che regola le esenzioni Imu per i terreni agricoli dei comuni montani". Lo ha chiesto la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, in una lettera inviata ai ministri all´Economia e Finanze, Piercarlo Padoan, e delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. In riferimento al decreto pubblicato lo scorso 1 dicembre 2014 sul sito internet del Ministero dell´Economia e delle Finanze, "anche interpretando le preoccupazioni e le segnalazioni di cittadini e categorie della mia regione, desidero portare alla Vostra attenzione la richiesta di rimeditare profondamente il provvedimento, al momento in attesa della definitiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ad evitare che ne risulti un danno per molte aree del Paese", ha scritto la presidente, ricordando che il Friuli Venezia Giulia è regione in cui ampi sono i territori montuosi e collinari in cui viene esercita l´agricoltura, terreni che "ora sarebbero sottoposti ad una tassazione la cui conseguenza consisterebbe nell´immediato nell´esazione di somme inattese e quindi non programmate, ma che nella distanza temporale andrebbe a incidere sul valore commerciale dei terreni stessi". Per Serracchiani sono anche "assolutamente da non sottovalutare gli inevitabili contraccolpi sull´andamento della curva di spopolamento della montagna, cui la Regione è impegnata a porre argine, e sulla pratica stessa dell´agricoltura, un settore che pure sta manifestando caratteristiche anticicliche". Confidando in un "ascolto puntuale" della sua richiesta, la presidente nella lettera agli esponenti del Governo nazionale ha altresì evidenziato "la necessità che gli interventi sul sistema fiscale non abbiano a sortire effetti contrari a quelli perseguiti e che non siano indirizzati contro soggetti strutturalmente deboli".  
   
   
“E-DEMOCRACY” E SVILUPPO RURALE: LA REGIONE DEL VENETO FINALISTA DEL PREMIO COMUNICAZIONE PAC 2014  
 
Venezia - Il percorso realizzato dalla Regione del Veneto per la definizione partecipata e condivisa del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 è tra i progetti finalisti del Premio Comunicazione Pac 2014. Lo ha reso noto la Direzione Agricoltura della Commissione Europea, organizzatrice del premio internazionale dedicato alle azioni di comunicazione a sostegno della Politica agricola comune. Il progetto presentato nella sezione dedicata alle azioni nei confronti dei “portatori d’interesse” ha quindi superato la prima fase di selezione e concorrerà ai premi che saranno assegnati in occasione dell’evento finale che si terrà a Bruxelles il prossimo 29 gennaio. L’iniziativa regionale consiste in un innovativo progetto di “e-democracy”, per l’elaborazione condivisa e trasparente del nuovo Psr Veneto che, oltre ad aver assicurato un’ampia e costante azione di informazione, ha raccolto 728 contributi e 49 documenti di supporto inviati da 59 diversi soggetti appartenenti al Tavolo Regionale di Partenariato per lo sviluppo rurale. Principale strumento di partecipazione è stata la piattaforma di consultazione online www.Psrveneto2020.it, grazie alla quale è stato possibile raccogliere, valutare e rendere pubblici i contributi elaborati dalle rappresentanze istituzionali, economiche, ambientaliste e sociali del sistema dello sviluppo rurale. Il progetto di comunicazione, realizzato con il supporto operativo di Veneto Agricoltura, è stato alimentato e promosso attraverso una serie di interventi strutturati, tra cui un ciclo di undici incontri con il Partenariato in cui si è registrata la presenza di 1.079 partecipanti e 1.298 utenti, che hanno potuto seguire i lavori anche in diretta streaming sul portale regionale dell’agricoltura www.Piave.veneto.it, dove sono pubblicati anche i relativi video. A completamento dell’attività di informazione e partecipazione, sono state attivate un’azione informativa di mailing mirato e di newsletter nei confronti del Partenariato, la pubblicazione di notizie dedicate all’interno della rivista “Agricoltura Veneta”, inviata a tutte le aziende agricole del Veneto e pubblicata online, oltre ad appositi servizi televisivi registrati in occasione degli incontri. “Si è trattato, oltre che di un grande sforzo ed impegno organizzativo – precisa l’assessore all’agricoltura Franco Manzato - di una vera e propria sfida, per l’introduzione di modalità e strumenti di confronto innovativi e non del tutto usuali per molti degli attori del sistema agricolo e rurale, che hanno dimostrato invece una pronta disponibilità a partecipare e ad essere protagonisti attivi delle scelte per il futuro delle aree rurali. Per questo l’importante riconoscimento da parte dell’Unione Europea rappresenta un apprezzamento significativo, non solo per la Regione, le sue strutture e le figure che hanno ideato e realizzato il progetto, ma per l’intero sistema agricolo e rurale del Veneto”.  
   
   
PIANO ASSICURATIVO CARCASSE, CONFERMATO AIUTO AD AGRICOLTORI LOMBARDI  
 
 Milano - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, le disposizioni ´quadro´ per l´attuazione del Piano regionale che copre i costi dei premi assicurativi per la rimozione e la distruzione dei capi morti. "Il provvedimento - ha spiegato l´assessore Fava - punta a promuovere gli interventi di difesa passiva (assicurazioni) delle produzioni zootecniche, per far fronte agli elevati costi dei premi assicurativi per la copertura degli oneri derivanti dallo smaltimento delle carcasse degli animali morti in azienda. Con questo atto della Giunta regionale si notifica alla Commissione europea la volontà di rinnovare un aiuto concreto agli agricoltori". A Difesa Del Reddito Aziendale - Il provvedimento si aggiunge al contributo statale nel pagamento del premio assicurativo sostenuto per la garanzia "smaltimento carcasse degli animali morti in azienda". L´intervento, attuato dal 2008, si è dimostrato negli anni un valido aiuto a difesa del reddito delle aziende zootecniche, in modo tale da vedere aumentato, di anno in anno, il valore del capitale assicurato. Per questo, qualora ci fossero future disponibilità di bilancio, l´assessore Fava si dichiara pronto a rinnovare la misura. Vantaggi Dello Strumento Polizza - L´alleggerimento dei costi della polizza ha, infatti, invogliato l´allevatore lombardo a munirsi dello strumento assicurativo. In generale, il ricorso allo strumento assicurativo ha portato alla diminuzione dei contributi a compensazione dei danni che altrimenti avrebbero gravato totalmente sulla spesa pubblica; alla diminuzione dei fenomeni di smaltimento illecito delle carcasse, con conseguente riduzione dell´inquinamento ambientale. Cresce La Cultura Assicurativa - "Il perseguimento del piano assicurativo regionale, in coerenza con la normativa comunitaria e nazionale vigente - ha osservato l´assessore - vuol far crescere fra le aziende agricole una cultura assicurativa in grado di limitare i rischi dell´attività imprenditoriale, attraverso la tutela del patrimonio e del reddito e una puntuale valutazione del rapporto tra costi e benefici". L´aiuto, previsto da un regolamento comunitario, è erogato tramite gli organismi di difesa riconosciuti e autorizzati dalla Regione Lombardia a operare per tale finalità sul territorio regionale.  
   
   
LOMBARDIA:FIRMATO DECRETO PER DANNI MISURE FITOSANITARIE SONO 24 LE AZIENDE AMMESSE AL FINANZIAMENTO  
 
 Milano - Con decreto 11.777 del 4 dicembre scorso, la Direzione generale dell´assessorato all´Agricoltura della Lombardia ha dichiarato conclusa l´attuazione dell´aiuto di stato in esenzione, approvato dalla Giunta regionale lo scorso 6 giugno. Nello specifico, l´aiuto era destinato alle imprese agricole che hanno subito danni per l´applicazione di misure fitosanitarie imposte dal servizio fitosanitario di Regione Lombardia, con riferimento esclusivo ad alcune fitopatie (Erwinia Amylovora, Anplophora Chinensis e Glabripennis e Pseudomonas Siringae Actinidiae). La Misura è stata attuata tramite il servizio fitosanitario di Ersaf. Le Imprese Indennizzate - "Sono state ammesse al finanziamento 24 aziende che hanno presentato domanda - rende noto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava - per un totale di indennizzo erogabile pari a 372.829.78". In particolare, delle domande ammesse, 20 riguardano l´indennizzo per la Pseudomonas Siringae Actinidiae, tutte avanzate dalla provincia di Mantova dove si coltiva il kiwi, per un indennizzo di circa 295.000 euro; una domanda legata all´Erwinia Amylovora e tre relative all´Anplophora Chinensis. Quattordici domande non sono state ammesse, perché non hanno eseguito le misure fitosanitarie, hanno chiesto l´indennizzo per danni di importo inferiore al minimo indennizzabile, le richieste non riguardavano colture destinate a produrre reddito per l´impresa. Il decreto verrà ora notificato ai beneficiari/non ammessi individualmente.  
   
   
LOMBARDIA: 3 MILIONI A TERRITORI PER PROGETTI EXPO  
 
Milano - Assegnati dalla giunta regionale della Lombardi ai contributi per 3 milioni di euro ai progetti proposti dai territori che attivano iniziative capaci di muovere investimenti per oltre 9 milioni. Il provvedimento è stato illustrato dal sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all´Expo e all´internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala. In particolare, sono stati finanziati 12 progetti (uno per provincia) imperniati sull´incremento dell´attrattività e dell´offerta turistica. Il contributo di Regione Lombardia copre fino al 50% dei costi, mentre al cofinanziamento del partenariato locale concorre il Sistema Camerale. Tre Valenze Positive - "Un risultato superiore alle aspettative - ha commentato Sala - che ha tre valenze positive: aver acceso i riflettori sull´Esposizione Universale del 2015, aver messo in rete i territori e, non da ultimo, aver mosso investimenti con una leva che ha triplicato l´importo iniziale, passato da 3 a 9.In un momento economico di particolare difficoltà significa che le risorse sono state indirizzate a sostegno di attività di promozione dei territori che scommettono su Expo e ci credono". Territori Si Presentano In Modo Organizzato - "Con questo bando - ha proseguito Sala - abbiamo preparato l´organizzazione territoriale ad accogliere Expo. Le nostre eccellenze, grazie a Regione Lombardia si presentano in modo ordinato e con tutti i requisiti per ospitare i visitatori in modo strutturato". In Arrivo Altri 7 Milioni - "Questa prima tranche fa parte del finanziamento di 10 milioni di euro - ha spiegato ancora Sala - e riguarda iniziative che saranno realizzate nei mesi antecedenti l´Esposizione. Gli altri 7 milioni sono destinati a progetti che invece saranno attuati durante Expo, nel corso dei sei mesi in cui si svolgerà l´evento". Finanziate 12 Iniziative - "Il bando - ha aggiunto il sottosegretario - è stato costruito in modo innovativo e ha previsto due fasi, la concertazione dei territori e la valutazione dei progetti presentati. Abbiamo assegnato i nostri finanziamenti a 12 iniziative, una per ciascuna provincia". "Chi non ha potuto accedere ai fondi messi a disposizione di Regione Lombardia - ha precisato Sala - ha a disposizione un lavoro che può comunque essere realizzato per la valorizzazione del territorio, anche se con tempistiche diverse". I 12 Progetti - Ecco in dettaglio i 12 progetti, suddivisi provincia per provincia: A Bergamo sono stati assegnati 385.250 euro per il progetto ´Bergamo Experience 2015´; A Brescia 517.800 euro per ´Sistema Brescia per Expo 2015´ A Como 210.000 euro per ´Como Cultural Capital´ A Cremona 237.000 euro per ´Le eccellenze del territorio cremonese per Expo 2015´ A Lecco 170.348 euro per ´Expolake Lecco: green, healthy, smart land´ A Lodi 72.500 per ´Lodi 2015 - Living Expo´ A Mantova 166.600 euro per ´Sistema Mantova per Expo 2015´ A Milano 197.500 euro per ´Itinerari di scienza, tecnologia e industria in Lombardia per Expo 2015´ A Monza e Brianza 319.545 euro per ´Meet Brianza Expo - Design,art, Food and Nature - A way to excellence´ A Pavia 215.500 euro per ´Esperienze di riso e di vino nella terra dei Longobardi e dei Visconti´ A Sondrio 300.000 euro per ´Valtellina for Expo´ A Varese 207.956 euro per ´Gran tour Expo nelle prestigiose location della terra dei laghi´  
   
   
IL 9 DICEMBRE A BOLOGNA MOBILITAZIONE DEI PENSIONATI DEL CENTRO-NORD  
 
L’appello dell’Anp-cia: “categoria dimenticata dalla politica, subito interventi concreti” Una giornata di mobilitazione di tutti i pensionati del Centro-nord Italia per chiedere alle Istituzioni “cambiamento, solidarietà ed equità” verso una categoria che è sempre più ai margini del dibattito politico-istituzionale. Lo annuncia l’Anp-cia, spiegando che l’iniziativa si terrà a Bologna il 9 dicembre, dalle ore 11, presso il Teatro Testoni. Tra le richieste della Anp Cia l’estensione del bonus di 80 euro e l’adeguamento delle pensioni al costo della vita, ma anche con la riduzione selettiva dei ticket sanitari e l’eliminazione delle liste d’attesa. Alla mobilitazione di Bologna parteciperà il presidente della Cia nazionale Dino Scanavino, insieme al presidente e al vicepresidente dell’Anp, Vincenzo Brocco e Valter Manfredi.  
   
   
VIA LIBERA A CONSORZIO AGRIDIFESA PER TUTELA PRODUZIONI AGRICOLE LOMBARDE  
 
Milano - Con una delibera proposta dall´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, la Giunta regionale ha riconosciuto l´idoneità del Consorzio Agridifesa Lombardia quale organismo di difesa delle produzioni agricole su tutto il territorio regionale. La presente deliberazione riguarda anche l´approvazione dello statuto dell´associazione. La normativa prevede, infatti, che sono sottoposti a controllo regionale gli organismi di difesa passiva delle produzioni agricole; difesa che viene attuata tramite la gestione, per conto dei propri soci, di polizze assicurative collettive agevolate dai finanziamenti pubblici.  
   
   
POTATURA INNOVATIVA, 7 INCONTRI PER AGGIORNARE I FRUTTICOLTORI  
 
Da martedì 9 a giovedì 18 dicembre si svolgeranno in valle di Non e in Valsugana una serie di incontri promossi dal servizio di consulenza della Fondazione Edmund Mach per aggiornare i frutticoltori sugli sviluppi della sperimentazione agronomica, in particolare per quanto riguarda la potatura innovativa. La potatura è una pratica agronomica che incide in maniera determinante sulla produzione e sull’equilibrio del frutteto. Nel corso degli anni i criteri e le tecniche di potatura si sono evoluti e modificati adattandosi al diverso materiale vivaistico disponibile e alle nuove e diverse tipologie di impianto. Nei prossimi giorni in Valsugana e in valle di Non Nicola Dallabetta terrà cinque incontri per presentare ed approfondire la tecnica di potatura “klik”. Sono in programma: martedì 9 dicembre con ritrovo ore 9.30 presso Cofav a Caldonazzo, martedì 9 dicembre con ritrovo alle ore 13.30 presso Az. De Bellat a Spagolle, venerdì 12 dicembre con ritrovo alle ore 9.30 presso la cooperativa Conta’ di Cunevo, mercoledì 17 dicembre con ritrovo alle ore 9.30 presso la Bonifica di Mollaro, giovedì 18 dicembre con ritrovo alle ore 9.30 presso la Sabac di Brez. Alberto Dorigoni e Franco Micheli terranno in valle di Non due incontri sui risvolti pratici della gestione in parete del frutteto, l’utilizzo della barra falciante e gli impianti biasse/multiasse: lunedì 15 dicembre con ritrovo alle ore 13.00 presso la Coba di Denno e martedì 16 dicembre ad ore 13.00 presso Maso Maiano a Cles. Tutti i frutticoltori sono invitati a partecipare. Http://goo.gl/cksvra    
   
   
LOMBARDIA. PESCE LOW COST: SCOMMESSA VINTA, IL MERCATO C´E´ A MILANO TUTTO ESAURITO PER IL PESCE NON AUTOCTONO  
 
Milano - "L´idea che specie ittiche non autoctone potessero avere un proprio mercato era tutto fuorché scontato. Invece possiamo dire di aver centrato l´obiettivo: i dati ci hanno dato ragione". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo oggi alla Festa del Pesce al mercato ittico di Milano, nel corso della quale sono stati presentati i risultati del "Progetto di valorizzazione delle specie ittiche a basso valore commerciale dei laghi Lombardi". Cento quintali - il 10% di quanto potenzialmente potrebbero offrire i laghi lombardi - tra gardon, siluro e carassio, specie originarie dei fiumi e dei laghi dell´Europa orientale, sono stati tutti venduti al Mercato ittico milanese, a un prezzo medio di 3,5 euro al chilo. Intuizione Vincente - Scommessa vinta, perché - ha ricordato Fava - "è risultata vincente l´intuizione di portare in un contesto di regole certe, come il mercato ittico, dove prevale la sicurezza dei controlli sanitari, specie alloctone che altrove vengono normalmente pescate e vendute. Senza alcuna regolamentazione e con tutti i rischi del caso" L´iniziativa partita nel 2012, prevista dal Programma regionale per la Pesca professionale e l´acquacoltura, è stata realizzata in collaborazione con le province di Lecco, Como, Sondrio, Varese, Sogemi, l´Associazione ambulanti del pesce, l´Associazione nazionale autonoma piccoli imprenditori della pesca, e l´Associazione grossisti del mercato ittico di Milano. Non Solo Per Meno Abbienti - "Il consumo di queste specie esiste - ha sottolineato l´assessore - e non è solo legato a fasce di popolazione meno abbienti". Il pesce siluro, ad esempio, è espressione della tradizione ittica di tutta l´area dell´asta del Danubio. "Non era certo scontato che queste specie potessero essere vendute. Forse siamo anche arrivati tardi rispetto all´idea che queste specie potevano essere rivalutate; in ogni caso il ricorso all´incenerimento sarebbe stata a mio avviso l´ultima delle soluzioni praticabili". Intercettare Fondi Europei Inutilizzati - "Come Regione Lombardia siamo fortemente impegnati su questo settore, anche se le risorse sono limitate. Il riordino delle province sta creando problemi, per quanto riguarda gli incubatoi e la continuità nella gestione. Siamo in una fase di riorganizzazione: se riuscissimo a intercettare quella parte di fondi della pesca inutilizzati da altre regioni e a destinarle a sostenere le nostre tradizioni anche in campo ittico, che da noi significa lucci carpe e tinche, sarebbe un altro grande successo, con una valenza sociale culturale straordinaria". Ritorno Al Futuro - Un mestiere, quello della pesca che si è sempre fatto in Lombardia, che oggi vanta la prima azienda di produzione di caviale da acquacoltura al mondo, a Calvisano (Bs), e il primo allevamento di anguille in Italia, a Lodi. "Ora possiamo invertire la tendenza, quello è un mestiere che può tornare ad essere efficace se saremo in grado di sostenere le attività legate alla pesca, cercando di avere maggiori risorse per il settore". Sono 300 i pescatori professionali in tutto il Nord Italia, che vale il 70% del totale dell´acqua dolce italiana; 200 soltanto in Lombardia. "Ripartiamo da qui - ha detto, in conclusione Fava - perché possano arrivano nuove occasioni di crescita economica e occupazionale. Questo ambito è parte integrante della nostra economia, non possiamo rinunciarvi".