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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Dicembre 2014
DICHIARAZIONECONGIUNTA DAI MINISTRI E RAPPRESENTANTI DI AUSTRIA, BULGARIA, CROAZIA, GRECIA, ITALIA, ROMANIA E SLOVENIA E VP ŠEFčOVIč  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2014 - Ieri i rappresentanti di Austria, Bulgaria, Croazia, Grecia, Italia, Romania e Slovenia (in seguito come: Stati membri), nonché vicepresidente della Commissione per l´Energia dell´Unione Maroš Šefčovič si sono incontrati per discutere le priorità per le infrastrutture del gas per centrale ed sudorientale Europe. Gli Stati membri direttamente interessati e il Vice-presidente hanno discusso l´annuncio da parte della Federazione russa e Gazprom per fermare il progetto South Stream. Stati membri direttamente interessati ha preso atto della natura attualmente non ufficiale del presente bando e ha invitato il Vice-presidente di chiarire la situazione con la parte russa. Tutti gli Stati membri hanno convenuto che l´Unione europea deve rimanere fortemente impegnata a integrare i mercati centrali e sudorientali europei del gas e diversificare gas fornitori, le fonti e le rotte. Questo è anche uno degli obiettivi chiave della Union Energy, uno dei progetti prioritari della nuova Commissione. [1] L´integrazione dei mercati del gas e la diversificazione delle forniture di gas saranno cioè richiede di mettere in atto le infrastrutture necessarie e l´attuazione di norme armonizzate per il beneficio dei clienti in quella regione. Ciò può essere ottenuto mediante l´attuazione di importanti progetti regionali (ad esempio, terminali Gnl con corrispondenti sistemi di condotte, collegamenti al corridoio meridionale del gas, o lo sviluppo di Mediterraneo orientale e del Mar Nero riserve di gas off-shore), migliorando le interconnessioni all´interno della regione, in particolare tra la Bulgaria ei paesi vicini, e migliorando le interconnessioni nord-sud abilitati con i flussi bi-direzionali. Nuove rotte gestite in linea con la normativa Ue possono anche contribuire a una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti nella regione. Per raggiungere questo obiettivo comune, e in considerazione della vulnerabilità della regione, come dimostrato nei recenti stress test, è fondamentale portare avanti rapidamente progetti completi già in corso e accelerare lo sviluppo di progetti di interesse comune identificati come di importanza strategica. In questo contesto, gli Stati membri e il vicepresidente hanno accolto la dichiarazione congiunta firmata oggi dalla Grecia, la Bulgaria e la Romania il gas naturale "Corridoio verticale" che collega i loro paesi. Gli Stati membri e il vicepresidente hanno convenuto, anche in considerazione dei risultati delle recenti stress test, di istituire un gruppo di lavoro di alto livello composto da Stati membri interessati, con il sostegno della Commissione europea di coordinare questi sforzi per facilitare lo sviluppo e la realizzazione di progetti transfrontalieri, nonché progetti transeuropei che consentono la diversificazione delle forniture di gas nella regione. Il primo risultato finale del gruppo di lavoro di alto livello sarà lo sviluppo di un piano d´azione per l´integrazione dei mercati e delle interconnessioni del gas dell´Europa centrale e sud-orientale. Stati membri interessati e il vicepresidente sono stati uniti a loro avviso l´importanza del coinvolgimento delle parti contraenti della Comunità dell´energia nel processo di miglioramento della integrazione dei mercati e la diversificazione dell´offerta nella regione. Si è convenuto che il problema più generale della sicurezza energetica in Europa sarà ulteriormente discussa in termini più ampi che hanno in mente il nuovo scenario della fornitura di gas.  
   
   
LIGURIA: APPROVATO IL PIANO ENERGETICO AMBIENTALE 2014-2020: AL PRIMO POSTO EFFICIENZA ENERGETICA, FONTI RINNOVABILI, RIDUZIONE DELLE EMISSIONI  
 
Genova, 10 Dicembre 2014 - Ridurre i consumi di energia sul territorio puntando sull´efficienza energetica nei settori residenziale, terziario, imprese e cicli produttivi; incrementare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia, portando la produzione energetica regionale da 146 Kw/tep a 373 Kw/tep entro il 2020. Sono questi alcuni dei punti del piano energetico ambientale regionale (Pear), approvato, venerdì 5 dicembre, in Giunta su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli per definire la str ategia energetica regionale, gli obiettivi e le linee di sviluppo per il periodo 2014-2020. Attraverso il Pear la Regione Liguria ha come fine il raggiungimento degli obiettivi energetici ed ambientali stabiliti dalla Unione Europea nell´ambito delle politiche "Europa 20-20-20" (riduzioni gas serra del 20%, incremento fonti rinnovabili del 20% e aumento dell´efficienze energetica del 20%) in materia di efficienza energetica, produzione da fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni della Co2. "Il piano rappresenta un modello di sviluppo sostenibile del territorio – spiega Guccinelli – oltre a proporsi la crescita economica e occupazionale". Con il nuovo piano energetico la Regione Liguria vuole dotarsi di un documento di posizionamento strategico di supporto alla programmazione dei fondi europei 2014-2020 in materia di energia, formazione nei settori della green economy, sviluppo economico delle imprese operanti nel settore dell´energia e sviluppo rurale. Il Pear sarà disponibile dalla data di pubblicazione dell´avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione per ricevere i pareri dei soggetti competenti e territorialmente interessati e per la consultazione pubblica  
   
   
AREA SCIENCE PARK - EFFICIENZA ENERGETICA: CERTIFICATI BIANCHI, QUALI OPPORTUNITÀ E OBBLIGHI PER PA E IMPRESE?  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - Dare vita ad azioni partecipative e buone prassi è tra gli obiettivi emersi dal ´Tavolo di lavoro regionale sull´efficienza energetica´, coordinato da Area Science Park in collaborazione con il Servizio Energia - Direzione Centrale Ambiente ed Energia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e realizzato nell´ambito del progetto europeo Marie. Dei risultati ottenuti e della conseguente Strategia regionale per l´efficienza energetica degli edifici si discute giovedì 11 dicembre 2014 a partire dalle 10.15 presso il centro congressi di Area Science Park a Padriciano, Trieste. Il workshop, strutturato come momento di informazione e formazione, è dedicato a enti locali, amministrazioni regionali e aziende che vogliano approfondire il tema della valorizzazione economica degli interventi di efficientamento energetico. Il focus del seminario tecnico sarà il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica, i cosiddetti Certificati Bianchi. Tra gli altri temi trattati gli obblighi e le novità introdotte dal decreto legislativo 102/14 che ha recepito la direttiva europea 2012/27/Ue sull´efficienza energetica. Collaborazioni e crediti formativi Il workshop è organizzato con la collaborazione dell´ Ordine degli Architetti e dell´ Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trieste. La partecipazione darà luogo al riconoscimento di 6 crediti formativi. La partecipazione è gratuita.  
   
   
FVG, ENERGIA: SERRACCHIANI INCONTRA PRESIDENTE A2A  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha incontrato a Trieste Giovanni Valotti, neopresidente operativo della società multiutility A2a, gruppo energetico presente in Friuli Venezia Giulia con la centrale termoelettrica di Monfalcone. Il presidente Valotti, che era affiancato dai responsabili dei settori termoelettrico e idroelettrico, ha ribadito la volontà del nuovo consiglio di amministrazione di rafforzare il ruolo di A2a nei territori in cui la società è presente con proprie unità produttive, attraverso il dialogo e la restituzione di valore. "È fondamentale - ha sottolineato la presidente Serracchiani - la capacità di confronto diretto con le istituzioni locali e con le popolazioni interessate, un rapporto che deve essere basato sulla trasparenza e la continuità delle informazioni". "Questa Amministrazione regionale - ha detto ancora la presidente - ha voluto rilanciare l´impegno per l´ambiente e ha in cantiere nel primo semestre del 2015, dopo le riforme della Cultura, della Sanità e degli Enti locali, la redazione del nuovo Piano energetico regionale, che richiede un confronto aperto con tutti i portatori di interessi, non solo con i territori ma anche con le imprese del settore, nella chiarezza dei reciproci impegni". È stato perciò deciso di attivare un confronto fra i responsabili di A2a e gli assessori e le direzioni regionali competenti. La multiutility, ha ricordato il presidente Valotti, sta predisponendo proprio in questa fase il suo nuovo piano industriale per il quinquennio 2015-2019.  
   
   
ASSORINNOVABILI CON EWEA SOSTIENE LA CREAZIONE DI UN MERCATO UNICO DELL´ENERGIA  
 
 Milano, 10 dicembre 2014 - assoRinnovabili concorda con il position paper pubblicato nella giornata dell’ 8 dicembre, da Ewea, l’Associazione Europea dell’Energia Eolica, in cui si individuano le cinque priorità che la classe politica e i governi dovrebbero affrontare per il settore dell’energia nei prossimi anni: Garanzia di una legislazione stabile, Sicurezza energetica, Completamento del mercato interno dell´energia, Rafforzamento dello sviluppo tecnologico e commerciale, Lotta contro il cambiamento climatico. Molto importante il punto del mercato su cui Thomas Becker, Amministratore Delegato della European Wind Energy Association, ha dichiarato: "L´elettricità è l´ultimo bene in Europa che non è liberalmente commercializzato: possiamo comprare arance dalla Spagna, renne dalla Svezia, ma l´elettricità non è in vendita e ciò sta danneggiando l’Europa nel suo percorso verso la sicurezza energetica e l’interconnettività dei sistemi elettrici". A tal fine Ewea chiede una serie di azioni chiave tra cui un obiettivo di interconnessione del 20% entro il 2030 e l´allocazione degli utili del sistema di scambio di emissioni sul tema della diffusione di tecnologie innovative. Anche assoRinnovabili ritiene che la creazione del mercato unico europeo dell’energia sia la via maestra per diffondere i benefici delle energie rinnovabili in tutti i Paesi membri. “Grazie al forte incremento delle rinnovabili e al completamento di alcune importanti interconnessioni – dichiara il Presidente Agostino Re Rebaudengo – il prezzo dell’elettricità nel nostro Paese, con l’entrata in servizio del cavo Sapei che collega la Sardegna al continente, ha visto il prezzo zonale, da sempre più elevato, finalmente allineato a quello nazionale”. Assorinnovabili auspica quindi che, già a partire dal Consiglio Energia di oggi a Bruxelles, ci sia la volontà politica di perseguire tali obiettivi da parte della Commissione Juncker che dovrà invitare gli Stati membri a “superare le differenze e ad aprire i sistemi energetici” per il bene del progetto europeo.  
   
   
FVG: RICERCA DI FONDO IMMOBILIARE PER COSTRUZIONE ALLOGGI SOCIALI  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Pianificazione territoriale e lavori pubblici Mariagrazia Santoro, ha approvato lo schema di avviso sulla manifestazione di interesse per l´individuazione di un fondo immobiliare chiuso per la realizzazione di alloggi sociali (social-housing) da realizzarsi sul territorio regionale. Gli interventi di "social-housing" riguardano la costruzione, acquisto o recupero di abitazioni da destinare tramite convenzioni alla locazione, anche con patto di futura vendita, nonché alla vendita con benefici o agevolazioni. Tali interventi possono essere attuati dalle società di gestione del risparmio (Sgr) attraverso i fondi immobiliari. A tal proposito è la legge regionale 15/2014 a prevedere che l´individuazione del fondo immobiliare cui aderire avvenga mediante procedura ad evidenza pubblica. "L´avviso - spiega Santoro - prevede che la Società di gestione del risparmio si impegni a intervenire sul territorio regionale coinvolgendo la Regione nelle scelte strategiche, per garantire il coordinamento con gli strumenti della politica abitativa regionale e potenziare gli effetti sociali della partecipazione". Oltre a questo, la Società dovrà assicurare un investimento di risorse sul territorio regionale pari almeno a quelle conferite dalla Regione; sarà tenuta a privilegiare interventi di recupero e riqualificazione urbana e l´acquisto di complessi immobiliari già edificati per contenere il consumo di territorio; dovrà applicare nella progettazione degli interventi le più avanzate tecnologie e tecniche costruttive, per assicurare il minore consumo di energia, il minore impatto ambientale e l´utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. E´ prevista una spesa di 8 milioni di euro suddivisa tra 2014 e 2015.  
   
   
BOLZANO, DIRITTI EDIFICATORI: DISPOSIZIONI PER GARANTIRE SICUREZZA GIURIDICA  
 
Bolzano, 10 dicembre 2014 - Per garantire la sicurezza giuridica dei "diritti edificatori", soprattutto in sede di cessione di cubatura, a livello nazionale è stata resa obbligatoria la trascrizione dei relativi contratti. La necessaria modifica della Legge Tavolare per la Regione Trentino-alto Adige, che recepisce le disposizioni nazionali, è stata ora depositata presso il Senato per la trattazione. La modifica della Legge Tavolare si era resa necessaria per poter applicare anche nei territori della Provincia di Bolzano e di quella di Trento le disposizioni statali riferite ai diritti edificatori. Per garantire sicurezza giuridica dei diritti edificatori, soprattutto per quanto attiene le cessioni di cubatura, grazie ad una modifica del Codice Civile intervenuta nel 2011, era stato stabilito che i contratti che trasferiscono, costituiscono o modificano i diritti edificatori, previsti da normative statali o regionali, devono essere resi pubblici tramite la trascrizione. L´applicazione immediata della nuova normativa, a fronte della peculiarità del sistema tavolare vigente in Trentino-alto Adige, non era possibile. Per tale ragione la Regione, che ha funzioni ordinatorie nel settore del Libro fondiario, in collaborazione con le Provincie Autonome di Bolzano e di Trento, i giudici tavolari ed i notai, ha istituito un´apposita commissione di esperti, che ha provveduto all´elaborazione della proposta di modifica della Legge tavolare regionale. Grazie a queste modifiche potrà essere garantita la sicurezza e certezza giuridica dei diritti edificatori anche nelle province di Bolzano e di Trento. Il testo della modifica della Legge Tavolare per la Regione Trentino-alto Adige, che recepisce le disposizioni nazionali, è stato depositato presso il Senato per la trattazione. I diritti edificatori troveranno effettiva applicazione, sicura dal punto di vista giuridico, una volta che il procedimento legislativo sarà concluso e che sarà emanato il relativo regolamento di attuazione regionale, che è già stato predisposto.  
   
   
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE HA APPROVATO L’ATTO AMMINISTRATIVO RIGUARDANTE IL PIANO REGIONALE DI EDILIZIA RESIDENZIALE.  
 
Ancona, 10 dicembre 2014 - Migliorare l’utilizzo del patrimonio immobiliare esistente pubblico e privato per un minor consumo del suolo non urbano, indirizzare gli investimenti nelle aree a tensione abitativa elevata dove si registra il fabbisogno abitativo più marcato, recupero energetico degli edifici esistenti, cantierabilità e speditezza degli interventi, facilitazioni del mercato finanziario. Sono questi gli obiettivi della proposta di Piano di edilizia residenziale 2014-2016 approvata, ieri, dal Consiglio regionale “La programmazione del prossimo anno può contare su una disponibilità di 47 milioni di euro: risorse che proverranno dalle economie degli anni pregressi e dal reinvestimento delle vendite di una parte delle 15.000 abitazioni di edilizia abitativa pubblica distribuite su tutto il territorio regionale - afferma il vicepresidente e assessore all’Edilizia, Antonio Canzian - La normativa regionale di settore, con l’avvenuta istituzione dell’Ente regionale unico per l’abitazione pubblica delle Marche (Erap), ha previsto un’unica regia per programmare le politiche abitative. Una scelta che si è rivelata lungimirante, specie in questo momento di eccezionale difficoltà per la finanza pubblica e per il comparto edilizio. La Regione può quindi pianificare tutti i fondi disponibili, superando le logiche locali, con una visione d’insieme che abbraccia tutte le criticità evidenziate, in particolare nelle aree a maggiore tensione abitativa”. Il Piano triennale prevede: Interventi Sul Patrimonio Erp Il patrimonio pubblico Erp nella Regione, gestito dall’Erap, conta circa 15.000 alloggi distribuiti su tutto il territorio regionale. Una frazione non trascurabile di questo patrimonio risulta inutilizzata per carenze manutentive. Buona parte del patrimonio è stato realizzato nei primi decenni del dopoguerra con tecnologie costruttive tradizionali, senza particolare attenzione al contenimento dei consumi. Un programma di straordinaria manutenzione, ristrutturazione, recupero ed efficientamento energetico del patrimonio Erp costituisce una linea di intervento prioritaria che presenta il pregio di tempi rapidi di esecuzione, consente di valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico, offre opportunità di lavoro per un elevato numero e di piccole e medie imprese edilizie favorendo l’occupazione (in primo luogo locale) ed è strategica in vista del raggiungimento degli obiettivi di politica energetica europea. Interventi A Sostegno Del Settore Edilizio Nell’attuale fase di crisi del settore edilizio e di emergenza abitativa il nuovo piano regionale Erp deve avere tra le sue finalità l’impegno a incrementare l’offerta delle abitazioni a canone moderato ed agevolare l’accesso alla proprietà della prima casa con interventi innovativi quali la formula dell’affitto con patto di futura vendita (rent to buy); ridurre lo stock di alloggi ultimati, invenduti, che appesantiscono e condizionano il mercato edilizio e il sistema delle imprese edili. Sono oggetto degli interventi “rent to buy” alloggi di proprietà privata (imprese edilizie, cooperative, privati cittadini) con determinate caratteristiche oggettive (limiti dimensionali, classe energetica, ecc.) di recente costruzione, ultimanti e non occupati (invenduti) da concedere in locazione con patto di futura vendita per un periodo minimo di 8 anni al canone concordato. Il soggetto beneficiario del cosiddetto “buono riscatto” dovrà parimenti risultare in possesso dei requisiti richiesti per beneficiare dei fondi di edilizia agevolata. La formula di acquisto con patto di futura vendita prevede la concessione di un contributo in conto acquisto al conduttore dell’alloggio, con cadenza semestrale, per tutta la durata del periodo di locazione e comunque per un periodo massimo di otto anni. Il contributo massimo concedibile è quantificabile in circa 31.000 euro. Alienazione E Reinvestimento Proventi Vendite Patrimonio Erp. Attualmente l’Erap Marche gestisce circa 15.000 alloggi di Erp sovvenzionata di cui poco più di 4.000 alloggi di proprietà delle Amministrazioni comunali. La disponibilità delle risorse potenzialmente ricavabili deve essere utilizzata per: la realizzazione di nuovi interventi Erp sovvenzionata ed all’incremento delle attività di manutenzione; la realizzazione di un contingente significativo di alloggi da destinare alla cosiddetta “fascia grigia”( alloggi il locazione a canone moderato per cittadini che superano il reddito massimo ammissibile per accedere alle graduatorie Erp ma non sono in condizioni di sostenere i canoni sul libero mercato); l’acquisto di alloggi immediatamente disponibili. Edilizia Sperimentale La proposta di Piano 2014-2016 prevede lo sviluppo di iniziative di tipo sperimentale curate dalla Regione nel settore del co-housing e/o della domotica. La proposta, infine, prevede che eventuali risorse aggiuntive o economie vengano destinate ad incrementare i fondi per l’accesso alla prima casa tramite la formula dell’affitto con riscatto. È in definitiva, un programma che affronta tutti gli aspetti complessi e innovativi relativi all’edilizia residenziale pubblica.  
   
   
VERTICE CON MAGISTRATI ED ESPERTI DI CRISI AZIENDALI A PALAZZO BALBI: VERSO UNA TASK FORCE PER GESTIRE I FALLIMENTI E LE CRISI AZIENDALI. STRUMENTI INNOVATIVI PER SALVARE IL PATRIMONIO INDUSTRIALE DEL VENETO  
 
Venezia, 10 dicembre 2014 - Di fronte a una crisi che attanaglia uno dei sistemi produttivi più avanzati e forti d’Europa e che sta distruggendo una parte rilevante del capitale industriale della regione, occorrono strumenti innovativi capaci di agire sul piano della prevenzione e del sostegno precoce ai processi di ristrutturazione, ma soprattutto di preservare asset industriali e occupazionali imprescindibili, favorendo concrete prospettive di riconversione e turnaround. Va in questo senso la riunione svoltasi a palazzo Balbi, sotto il coordinamento dell’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, di giudici fallimentari e presidenti di Tribunale e di esperti di crisi aziendali. Attraverso i contributi di tutti i partecipanti al tavolo si arriverà alla stesura di un protocollo d’intesa consistente in una serie di iniziative concrete attraverso le quali intervenire con un progetto di alta formazione dei professionisti, con un veicolo speciale per le aziende in difficoltà, con risorse umane integrative delle attività dei tribunali civili, con una ipotesi di maggiore diffusione dello strumento dell’”esercizio provvisorio”. Coordinati dal direttore di Veneto Lavoro, Sergio Rosato, erano presenti - oltre ai professori Paolo Feltrin, Maurizio Castro, Domenico dal Bo e Gianfranco Gilardi, e a Marco Valentini, tutti facenti parte dell’unità di crisi - Pasquale Liccardo, presidente sezione fallimentare del tribunale di Bologna, Francesco Pedoja, presidente del Tribunale di Pordenone, Ferdinando Platania, giudice fallimentare del Tribunale di Verona, Anna Travaia, giudice fallimentare del Tribunale di Belluno, Caterina Zambotto, giudice fallimentare del Tribunale di Padova, Vittorio Zanichelli, presidente Tribunale di Modena, Antonello Fabbro, Presidente sezione fallimentare del Tribunale di Treviso, Roberto Simone, coordinatore della sezione fallimentare del Tribunale di Venezia. “Siamo sempre più spesso di fronte – ha dichiarato l’assessore Donazzan al termine del seminario - ad una dispersione del patrimonio industriale, a troppi fallimenti, che aumentano, e a situazioni di concordato non trattate nel modo più opportuno. A fronte di questa situazione, abbiamo chiesto ai più autorevoli giudici fallimentari di essere protagonisti nell’aiutarci a trovare strumenti innovativi, partendo dalla condivisione di un obiettivo e cioè che le nostre aziende e i posti di lavoro sono una patrimonio da salvaguardare. La nostra Regione, che non si è mai fermata solo all’ordinaria amministrazione, guarda quindi agli scenari futuri e mi auguro che una collaborazione così stretta ci porterà ad un protocollo d’intesa tra noi e la giustizia fallimentare per andare ad attivare proprio quegli strumenti che ci aiuteranno a salvaguardare le aziende” Elemento che desta infatti notevole preoccupazione è l’effetto distruttivo che la crisi sta producendo nel tessuto delle piccole e medie imprese industriali, di cui è spia il costante aumento dei fallimenti. Nonostante la convinzione comune della necessità di salvaguardare i valori (professionali, economici e materiali) dell’azienda in difficoltà, bisogna riconoscere l’esistenza di molti ostacoli che ne impediscono il raggiungimento. In parte si tratta di ostacoli di ordine finanziario e/o bancario, in parte di difficoltà relative alla compagine societaria, in parte, infine, di problemi relativi all’applicazione delle norme nella materia fallimentare.  
   
   
LUCCHINI-CEVITAL, ROSSI: "VERO PROTAGONISTA L´INTERVENTO PUBBLICO"  
 
Roma 10 dicembre 2014 - "Sono veramente contento e orgoglioso di questo risultato. Abbiamo avuto una bella gara tra due grossi gruppi industriali. Gli algerini hanno presentato l´offerta migliore. Con loro Piombino tornerà a produrre acciaio e svilupperà anche altre attività produttive e commerciali e il porto diventerà un importante infrastruttura logistica, destinata a movimentare oltre 12 mln di tonnellate di merci, tra siderurgia e agroalimentare. E, fatto non secondario, si prevede non solo il mantenimento dell´occupazione ma, con il progetto a regime, un aumento dei posti di lavoro". Così si è espresso il presidente Enrico Rossi dopo la firma dell´accordo Lucchini-cevital a Palazzo Chigi. "Il vero protagonista di questa vicenda - ha proseguito - è stato l´intervento pubblico con gli investimenti per l´ammodernamento (130 milioni), le bonifiche e gli incentivi per il polo siderurgico (altri 140 milioni). Tutto questo ha creato le premesse per attrarre investimenti. Gli accordi di programma, quando non sono solo carta e inchiostro ma c´è la volontà di farli funzionare, sono una leva per lo sviluppo. Qui a Piombino i lavori sono partiti, stanno andando avanti e saranno conclusi nei tempi stabiliti. Gli imprenditori sono venuti, hanno visto che facciamo sul serio e si sono impegnati". "Resto suggestionato dall´idea che tra le due sponde del Mediterraneo riprendano i commerci", ha detto ancora Rossi. "Questo mare non può essere solo il cimitero dei migranti morti ma deve tornare ad essere il luogo dello sviluppo e degli scambi. Sono veramente contento che tra la Toscana e l´Algeria si stabilisca questa relazione per la crescita, il lavoro e lo sviluppo. La firma di oggi a Palazzo Chigi con il premier Renzi e l´imprenditore Rebrab segna una svolta - ha concluso Rossi - certo per Piombino ma anche per la costa toscana e l´intera regione".  
   
   
LAVORO: COOPERAZIONE FVG PARTECIPA A PROGETTO PIPOL  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - Un protocollo d´intesa, la cui sottoscrizione è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, sancirà la partecipazione dei soggetti regionali della cooperazione (Confcooperative Fvg, Lega delle Cooperative Fvg e Associazione Generale delle Cooperative Italiane Fvg) alla realizzazione di Pipol, il piano integrato di politiche per l´occupazione e per il lavoro, attraverso la rete di soggetti interessati (Regione, Province, sistema regionale pubblico dei servizi per il lavoro e dell´orientamento, sistema scolastico regionale, sistema universitario regionale, enti di formazione professionali accreditati, servizi sociali territoriali) che operano nella logica della cooperazione attuativa. La realizzazione ed il buon esito di Pipol trova un sicuro riscontro nell´attivazione efficace ed estesa del principio della cooperazione attuativa. È infatti auspicabile che la rete costituita dai soggetti più direttamente coinvolti nell´attuazione possa essere integrata ed allargata da ulteriori soggetti in grado di dare un apporto a livello territoriale. I soggetti rappresentativi del mondo della cooperazione sul territorio regionale si faranno portatori di interesse presso il mondo delle loro associate rispetto alle potenzialità e opportunità che possono derivare da Pipol e dalle varie misure di politica attiva del lavoro in esso previste.  
   
   
LAVORO: 16 DICEMBRE A UDINE PRESENTAZIONE DATI RAPPORTO ANNUALE  
 
Udine, 10 dicembre 2014 - Martedì 16 dicembre alle 10.00, nell´auditorium della Regione a Udine, si terrà il convegno di presentazione del rapporto annuale sul mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia. "La presentazione del rapporto - commenta l´assessora regionale al Lavoro Loredana Panariti - è l´occasione per restituire alla comunità regionale l´analisi di dati che hanno caratterizzato il mercato del lavoro nel Friuli Venezia Giulia del 2013 e nel primo semestre del 2014 e per approfondire le iniziative intraprese dalla Regione, in particolare in materia di funzionamento dei servizi pubblici per l´impiego e della rete pubblico-privato". "La Regione - spiega ancora Panariti - si sta muovendo nella direzione di una maggiore incidenza sul funzionamento del mercato del lavoro, promuovendo politiche attive selettive e adottando una prospettiva di ampio raggio in cui possano essere rapidamente mobilitate tutte le risorse necessarie per migliorare il livello di occupazione. A tale scopo sono necessari interventi mirati e legati al contesto territoriale e, inoltre, una profonda integrazione tra i soggetti pubblici". Panariti concluderà martedì il convegno, dopo gli interventi - moderati dal direttore centrale Ruggero Cortellino - del direttore del Servizio regionale osservatorio del mercato del lavoro Adriano Coslovich e di altri esperti. Tra gli altri interverrà Achille Puggioni dell´Ufficio analisi della Banca d´Italia - sede di Trieste su "Cosa accade dopo il licenziamento? I percorsi occupazionali dei lavoratori iscritti alle liste di mobilità del Fvg". Una copia del rapporto, realizzato dal Servizio osservatorio mercato del lavoro e edito da Franco Angeli, sarà offerta in omaggio a tutti i partecipanti. Ogni informazione potrà essere richiesta ai numeri 040 377 5227 e 040 377 5100 o via mail a: agire@regione.Fvg.it    
   
   
UMBRIA: DA REGIONE 2MLN DI EURO PER INVESTIMENTI DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI ED ARTIGIANE  
 
Perugia, 10 dicembre 2014 - La Giunta regionale dell´Umbria ha approvato, nell´ambito del piano annuale per le politiche industriali, lo stanziamento di 2 milioni di euro finalizzati al rifinanziamento della graduatoria del bando per la concessione di pacchetti integrati di agevolazioni relativa alle annualità 2013 – 2014. "Si tratta di un atto che consente il sostegno a 20 imprese umbre del settore manifatturiero e dei servizi alla produzione che complessivamente hanno presentato programmi di investimento per oltre 7 milioni 600 mila euro", ha detto l´assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Riommi, proponente il provvedimento. I contributi sono stati concessi in misura variabile tra il 10 ed il 30 per cento del valore degli investimenti nel caso di impianti macchinari e tecnologie finalizzati all´utilizzo nei cicli produttivi, in funzione delle dimensioni d´impresa, distinguendo tra piccole e medie imprese. La scelta che, come giunta regionale, abbiamo fatto si pone a sostegno di quelle imprese che, nonostante le difficoltà legate al persistere della crisi economica, stanno programmando percorsi di crescita e di innovazione che coinvolgono innovazione tecnologica, acquisizione di consulenze specialistiche, interventi sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione". "Si tratta di percorsi – ha proseguito Riommi - che continueremo a sostenere anche nella prospettiva della nuova programmazione comunitaria 2014 – 2020, con una rinnovata attenzione alle tematiche del sostegno alle piccole e medie imprese ed alle imprese artigiane, anche attraverso innovazioni negli strumenti che prevedono l´utilizzo di fondi rotativi e in combinazione con altri contributi a fondo perduto. Dobbiamo introdurre ancora robuste dosi di innovazione nel sistema - ha concluso l´assessore –, incluse le formule organizzative e le modalità di sostegno alle imprese, andando a privilegiare modalità di selezione che, ad esempio, possano consentire di accelerare i percorsi di innovazione e di investimento di filiera, ovvero dei veri e propri contratti di sviluppo per gruppi di imprese che introducono rilevanti innovazioni di prodotto anche in esito all´attuazione di programmi di ricerca e sviluppo".  
   
   
PUGLIA: FIRMATI TRE IMPORTANTI CONTRATTI DI PROGRAMMA  
 
Bari, 10 dicembre 2014 - Innovazione e ricerca i contenuti essenziali dei tre contratti di programma firmati ieri, giovedì 4 dicembre, in Regione. Investimenti contigui, da parte delle aziende Alenia e Data Management spa, con il sostegno dell’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia, per progetti innovativi che intervengono su due settori di eccellenza in Puglia, l’aerospazio e l’informatica, ma che in realtà puntano a toccare molte altre sfere delle Pubbliche Amministrazioni e della gestione delle imprese. Il primo, il contratto di programma con Data Management Pa spa, società che ha per oggetto la produzione e la commercializzazione per lo svolgimento di servizi nel settore dell’informatica, della telematica, dei sistemi informativi e, in particolare, nel settore della produzione di software prevalentemente per il settore pubblico, prevede la realizzazione di una piattaforma tecnologica in grado di gestire tutti gli aspetti legati al tema della responsabilità sociale di un’impresa, di un ente pubblico o un’organizzazione no profit, rispetto agli ambiti: 1) Workplace: salute e benessere, reclutamento, condizioni lavorative, condizioni sindacali; 2) Market place: consumatori, fornitori, concorrenti, marketing; 3) Ambiente: inquinamento, energia e ambiente. “Si tratta di una piattaforma – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone - che consentirà a Comuni, Pubbliche Amministrazioni e imprese di capire come meglio applicare il principio di responsabilità sociale e di semplificare i propri procedimenti migliorando le proprie performance. L’investimento dell’impresa, pari a quasi 15 milioni di euro, porterà a un incremento occupazionale di 62 unità e a uno sviluppo esponenziale dei servizi a favore dei cittadini. Migliorare la qualità della vita delle persone è fondamentale e un contributo essenziale può venire proprio dalle politiche che favoriscono la responsabilità sociale delle attività delle imprese, dei Comuni e delle altre Pubbliche Amministrazioni che devono compiere azioni a favore dei cittadini. La responsabilità sociale, oggi, consiste soprattutto in questo e noi, in Regione, vogliamo essere i primi a sperimentare, anche sulla nostra azione amministrativa, il miglioramento dei servizi resi ai cittadini”. Gli altri due contratti di programma, invece, siglati con Alenia e altre quattro importanti aggregazioni di imprese del territorio (Salver spa, Scs srl, Tecnologie avanzate srl, Rav srl), prevedono l’avvio di un corposo programma di ricerca e sviluppo, per un valore complessivo di 25 milioni di euro, al quale la Regione Puglia contribuirà con fondi europei. “Con il supporto delle imprese pugliesi, che in questi anni sono cresciute e si sono qualificate sempre più, - ha proseguito l’assessore - Alenia lavorerà al progetto del nuovo velivolo regionale. Un’occasione imperdibile per la Puglia che vedrà il coinvolgimento di tutte le Università pugliesi, in particolare dell’Università del Salento, e delle startup regionali”.  
   
   
ACC DI MEL: PERFEZIONATO IL PASSAGGIO AL GRUPPO CINESE WANBAO.  
 
 Venezia, 10 dicembre 2014 - “Si è chiusa definitivamente la vicenda dell’Acc di Mel con il perfezionamento dell’atto di vendita al gruppo cinese Wanbao. Un ringraziamento profondo va, da parte mia e della Regione, al Commissario Straordinario Maurizio Castro che ha permesso con la sua professionalità e la sua capacità di relazioni internazionali di dare un futuro allo stabilimento di compressori più grande d’Europa e ai 455 lavoratori che passeranno un Natale con meno angoscia di quello dell’anno scorso”. Così l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan sul passaggio di proprietà dell’azienda bellunese. La Regione seguirà comunque, attraverso il Comitato Istituzionale, il nuovo corso per garantire quel legame territoriale che è stata la chiave di volta di questa difficilissima trattativa. L’assessore Donazzan aveva incontrato il futuro amministratore delegato, mister Wu, il 3 dicembre scorso nella sede di Veneto Lavoro, accompagnata dell’Unità di Crisi e alla presenza di Confindustria di Belluno, del sindaco di Mel e del Commissario Castro, per rappresentare l’assoluta attenzione della Regione su questo delicato avvicendamento, chiedendo che la data del 9 dicembre non fosse ulteriormente procrastinata. “E’ stato un buon inizio – dichiara l’assessore Donazzan – e ora seguiremo da vicino soprattutto il tema del lavoro”.  
   
   
COOP CARNICA: INCONTRO CON REGIONE A TRIESTE  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - La situazione della Coop Carnica è stata al centro, il 5 dicembre a Trieste, nel palazzo della Regione, di una riunione della presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e del vicepresidente ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello con il presidente di Coopca Ermano Collinassi e due esperti del sistema cooperativo, considerati di alta competenza e professionalità anche a livello nazionale. Nel corso dell´incontro, convocato dalla stessa presidente Serracchiani, dopo un´analisi globale dello stato di crisi della Coop Carnica, si è iniziato a sviluppare un ragionamento complessivo sulle possibili esigenze e sulle ipotesi di prospettiva aziendale della Coop, anche nel sistema più generale del mondo della cooperazione di tutto il Friuli Venezia Giulia. Le valutazioni da parte del presidente di Coop Carnica e dei due esperti oggi portate all´attenzione della presidente Serracchiani e del vicepresidente Bolzonello saranno approfondite nel corso della prossima settimana. Al termine di questa fase valutativa, i due esperti si esprimeranno sulla possibilità di accompagnare un percorso di ristrutturazione e di rilancio aziendale della Coop Carnica.  
   
   
BOLZANO: ULTERIORI 3 MILIONI PER LE COOPERATIVE DI GARANZIA  
 
Bolzano, 10 dicembre 2014 - Assicurare alle imprese locali la maggiore liquidità possibile anche mettendo a disposizione nuove risorse per le cooperative di garanzia: con questo obiettivo la Giunta provinciale ha destinato il 9 dicembre 3 milioni di euro alle cooperative Confidi e Garfidi, una leva che potrà garantire crediti bancari per almeno 30 milioni di euro. La situazione economica ("che in Alto Adige resta relativamente migliore rispetto alle regioni confinanti", ha ribadito il presidente della Provincia Arno Kompatscher) richiede anche nuove misure a favore delle imprese per fronteggiare meglio i tempi di attesa dei pagamenti e la riduzione delle linee di credito delle banche. Per questo la Giunta ha deciso di potenziare le risorse finanziarie disponibili per le cooperative di garanzia Confidi e Garfidi a favore delle piccole e medie imprese locali. L´obiettivo: "Rafforzare le garanzie a favore delle Pmi per aumentare i loro investimenti e migliorarne la liquidità", ha detto Kompatscher dopo la seduta di Giunta. Nei mesi scorsi un gruppo di lavoro e vari incontri con le banche hanno delineato questo ulteriore strumento di rilancio dell´economia locale attraverso le coop di garanzia. La Giunta ha pertanto deciso di istituire un fondo specifico di 3 milioni di euro a favore delle cooperative di garanzia: "È una leva grazie a cui le banche metteranno a disposizioni delle piccole e medie imprese nuove risorse finanziarie pari ad almeno 30 milioni di euro", ha spiegato Kompatscher. Il fondo di accesso delle imprese alle garanzie prevede destinazioni specifiche: garanzie per la prima richiesta di finanziamenti agevolati attraverso il fondo di rotazione; garanzie specifiche a favore di imprese che deliberano un aumento di capitale; garanzie specifiche a favore di start up innovative; garanzie per imprese per poter avere accesso ad anticipazioni di sussidi pubblici o di contratti avviati con la Pubblica amministrazione. Il pagamento dei finanziamenti è legato alla stipula di specifici accordi con gli istituti bancari che concedono il credito garantito da questo fondo e inoltre "è legato anche alla stipula di accordi di cooperazione tra le due cooperative Confidi e Garfidi che permettano di utilizzare sinergie per ottimizzare l´amministrazione e ridurre i costi", ha concluso Kompatscher.  
   
   
CONFCOOPERATIVE, ASSESSORE LOMBARDIA: CAPACI DI UNIRE SVILUPPO A SOLIDARIETÀ  
 
Milano, 10 dicembre 201 - "Il mondo cooperativo rappresenta per Regione Lombardia una enorme ricchezza per la sua straordinaria capacità di resistere e reagire alla crisi, anche rinunciando agli utili per mantenere l´occupazione, e di unire il rilancio del tessuto economico alla coesione sociale, di tenere insieme, in altri termini, sviluppo economico e solidarietà, applicando concretamente il principio di sussidiarietà". Lo ha detto l´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, intervenendo all´assemblea di Confcooperative Lombardia. I Numeri - La Lombardia, ha ricordato l´assessore, è tuttora la regione italiana con il maggior numero di imprese sociali e cooperative: 11.931, con oltre 200.000 addetti impegnati in settori strategici come quello dei servizi socio-sanitari, della produzione, dell´edilizia, dell´agricoltura, del tempo libero o della finanza. L´albo delle cooperative sociali in Lombardia vede un totale di circa 1700 realtà. "Questi dati - ha commentato Melazzini - confermano quale sia la forza e la centralità strategica del mondo della cooperazione nell´economia lombarda". Mondo In Crescita - Tra il 2001 e il 2012 il numero delle cooperative attive in Italia è passato da 70.029 a 80.533. Nel 2013 le imprese cooperative presentano un saldo positivo nella natalità - mortalità: +0,6 per cento. Nel periodo della crisi 2007-2012 le cooperative sono cresciute dell´8,6 per cento, contro il +1,3 delle altre forme di impresa. Sempre nel periodo 2007-2012 i ricavi delle cooperative hanno fatto registrare +23,5 per cento, contro il +7,9 delle società per azioni. In Lombardia la crescita dei ricavi delle cooperative nello stesso periodo è stata del 19,6 per cento contro il 5,3 delle Spa. Strumenti Di Sostegno - Tra i principali strumenti di sostegno al mondo cooperativo Melazzini ha ricordato il Fondo di rotazione per l´imprenditorialità (Frim) - Linea 7 Cooperazione. Dalla data di apertura dello sportello (2010) a oggi, sono state ammesse al finanziamento 248 domande, per un totale di 46.963.707 euro di finanziamento. Nel 2014 sono state finanziate 45 cooperative, per un totale di 9.064.452 euro. Consulta - "Regione Lombardia - ha ricordato Melazzini - ha ricostituito la Consulta per lo sviluppo della cooperazione, introducendo una nuova modalità di lavoro con l´attivazione di Tavoli tecnici tematici, che stanno dando ottimi risultati e importanti contributi alla definizione delle politiche regionali in materia". Tra i temi trattati, la definizione del nuovo Regolamento per l´Iscrizione all´Albo delle cooperative, che porterà alcune novità che sono state oggetto di discussione e condivisione. "Proporrò nei prossimi giorni - ha aggiunto Melazzini - l´istituzione, nell´ambito della Consulta, di un gruppo di approfondimento, che veda la presenza dei rappresentanti di tutti gli Assessorati convolti con il tema della cooperazione". Protocollo D´intesa - Da ultimo, Melazzini ha parlato della proposta di modificare la normativa del settore (legge n.21 del 2003) e ha ricordato il Protocollo d´Intesa per lo sviluppo della cooperazione sociale in Lombardia, firmato a febbraio di quest´anno, che ha l´obiettivo di incidere sulle cooperative sociali su più fronti: l´inserimento lavorativo di soggetti fragili e l´innovazione delle politiche e dei servizi di welfare; aumento e coinvolgimento delle cooperative nelle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture attraverso il convenzionamento ex articolo 5 della Legge 381 con l´attivazione di una sperimentazione che coinvolga alcuni enti del sistema regionale; incremento del tasso di partecipazione delle cooperative sociali alle gare per l´affidamento di beni e servizi tramite una azione congiunta con Arca Lombardia.