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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 16 Dicembre 2014 |
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FORUM REGIONALE PAESAGGIO GEOGRAFIA SU CARTA ARCHEOLOGICA UMBRIA, STRUMENTO FONDAMENTALE PER TUTELA E PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA |
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Perugia, 16 dicembre 2014 – "La Carta archeologica dell´Umbria è indispensabile per la tutela e la migliore conoscenza del patrimonio archeologico e quale fondamento per la redazione di strumenti di pianificazione e gestione territoriale che tengano nel debito conto la necessità di tutelare la struttura archetipa e profonda del paesaggio umbro, anche attraverso il Piano Paesaggistico regionale". È quanto afferma l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, sottolineando l´importanza della Carta, al centro del sesto seminario del Forum regionale Paesaggio Geografia che si è svolto alla Sala dei Bronzi del Museo Archeologico dell´Umbria, a Perugia. Il seminario, rivolto a rappresentanti di amministrazioni pubbliche, Ordini professionali, imprese, mondo dell´associazionismo, scuola, Università, cittadini, ha offerto l´occasione per sollecitare un dibattito circa le emergenze archeologiche dell´Umbria e per accrescere il livello di consapevolezza dei cittadini e degli attori economici rispetto alla problematica della tutela soprattutto preventiva. L´idea di una Carta Archeologica dell´Umbria (in sigla "Cau"), è stato ricordato, ha preso avvio quattro anni fa quando, nel dicembre del 2010, la Regione Umbria, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell´Ambiente hanno sottoscritto il Protocollo di Intesa per l´elaborazione congiunta del Piano Paesaggistico Regionale. Il processo di redazione della Carta è cominciato formalmente nel settembre 2011, con la sottoscrizione del relativo protocollo d´intesa tra la Regione Umbria e la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell´Umbria. "I siti archeologici censiti sono stati circa 2870 ed hanno interessato l´intera regione. Recuperare la consapevolezza dell´importanza dello studio del paesaggio antico – dice Rometti – è essenziale per comprendere meglio il paesaggio attuale e le sue dinamiche evolutive. La Regione Umbria ne ha riconosciuto l´importanza già con la legge regionale 13 del 2009, istituendo l´Osservatorio regionale per la Qualità del Paesaggio, che trova tra le sue finalità anche quella dello studio e dell´analisi delle trasformazioni paesaggistiche. Finalità primaria che ha trovato una sua concretizzazione proprio nella realizzazione della prima Carta Archeologica dell´Umbria, curata insieme alla Soprintendenza Archeologica per l´Umbria". "L´incremento delle capacità di programmazione e tutela –rileva l´assessore - può trasformare il patrimonio archeologico in una grande opportunità nella gestione del territorio. L´uso sistematico delle informazioni relative al patrimonio archeologico assicura la corretta applicazione dei vincoli e delle normative in materia e permette di programmare la tutela in maniera unitaria". "Si supera così la disomogeneità della base conoscitiva che enti, istituzioni e soggetti privati hanno a disposizione – dice ancora Rometti - quando affrontano in termini di sviluppo la valorizzazione del patrimonio locale, indirizzando in maniera consapevole le politiche e gli investimenti". Durante il seminario, è stato illustrato il lavoro svolto fin qui per la Carta da Regione e Soprintendenza regionale per i Beni Archeologici che, nel protocollo d´intesa, hanno concordato nel definire un programma di attività che ha cercato di rispondere sia alle necessità ricognitive dei beni archeologici per il Piano Paesaggistico Regionale, con le fonti informative integrate della Regione che ha provveduto a georeferenziare i dati conosciuti fino all´anno 2000 alla scala 1:2.000, mediante la creazione di un data-base Gis la cui struttura è stata realizzata nell´ambito del Siat - Sistema Informativo regionale per l´Ambiente ed il Territorio, dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali e della Soprintendenza, sia definendo successive attività che portino alla realizzazione finale della Carta archeologica attraverso gradi di implementazione informativa della base dati costituita per il Piano Paesaggistico regionale. Per garantire l´operatività dell´accordo, è stato istituito un Comitato Tecnico-scientifico, composto da rappresentanti del mondo accademico, di Regione e Soprintendenza Archeologica con il compito di validare le entità precatalogate da inserire nella base dati Gis della Carta Archeologica dell´Umbria, di avanzare proposte su questioni di carattere tecnico e metodologico concernenti gli interventi relativi alla Carta Archeologica dell´Umbria, di definire piani e programmi di approfondimento conoscitivo per l´incremento delle informazioni relative alla Carta. L´attività propedeutica e funzionale alla realizzazione in primis del "Repertorio Archeologico Preliminare" e più in generale della Carta archeologica regionale è stata condotta dai Dipartimenti Uomo e Territorio e Scienze Storiche dell´Università degli Studi di Perugia. |
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AL VIA PATTO D’AREA SU SESTRI LEVANTE OPPORTUNITÀ DI VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI E COMMERCIALI |
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Genova, 16 Dicembre 2014. Dopo Chiavari anche Sestri Levante ha deciso di dotarsi di un patto d´area quale strumento innovativo per valorizzare centri storici e commerciali. L´accordo, approvato, venerdì 12 dicembre, dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli, mette insieme Regione Liguria, Comune di Sestri, Camera di Commercio, associazioni di categoria e il centro integrato di via "I caruggi di Sestri Levante" per produrre un miglioramento della qualità della vita nella cittadina e soprattutto nel centro storico, incidendo anche sulle tipologie merceologiche. "Il nuovo patto d´area approvato oggi - spiega Guccinelli – vuole valorizzare il centro storico e il suo commercio, migliorando la vivibilità e promuovendo l´utilizzo di immobili chiusi da molti anni soprattutto ai piani terra, anche a causa di canoni di affitto troppo elevati con il risultato di desertificare il centro storico e con conseguenti problematiche legate alla sicurezza e all´ordine pubblico". Ognuno dei partecipanti al patto d´area rinuncia di fatto ad una parte del proprio interesse, ad esempio abbassando i canoni di affitto e ottenendo dal Comune la diminuzione delle tasse di propria competenza, dando vita così ad un circuito virtuoso per riqualificare le aree più degradate. L´obiettivo del patto d´area di Sestri Levante, a cui hanno già aderito anche alcuni proprietari di immobili, oltre agli enti pubblici, è quello di acquisire i piani terra degli immobili sfitti, escludendo alcune tipologie merceologiche, favorire canoni di affitto ridotti per almeno 5 anni, compensare i canoni ridotti per i proprietari con una riduzione delle imposte locali per almeno il 20% e, qualora si rendessero disponibili le risorse, anche assegnare eventuali finanziamenti regionali o comunitari. |
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RAPPORTO CRESME-ACEN, CAMPANIA LOCOMOTIVA NELLE COSTRUZIONI. CALDORO: NOI I MIGLIORI IN ITALIA. |
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Napoli, 16 dicembre 2014 - “I dati del Cresme e dell’Acen con cui in Campania registriamo un incremento del 170% nelle gare di appalto e un differenziale positivo di 15 punti percentuali dell´occupazione in edilizia rispetto alla media italiana (+11,4% nella regione, - 4% in Italia) sono la dimostrazione di quanto diciamo da mesi: la Campania è diventata la locomotiva italiana nel mondo delle costruzioni e il 2015 sarà l´anno dei record.” Così l’assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza commenta il rapporto 2014 del Centro di Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio realizzato d’intesa con l’Associazione dei Costruttori. “Il trend sarà ancora positivo negli anni a venire grazie alla politica di lungo termine fatto dalla Giunta Caldoro. Oggi lavoro per le imprese e per l´intera filiera delle costruzioni, domani grandi opere che realizzeranno lo sviluppo della regione in settori strategici come le infrastrutture viarie e fognarie, la banda larga, i porti, l’ ambiente. Questo è quanto avevamo programmato e questo è quello che si sta verificando. Grande lavoro dovuto alla lungimiranza ed alla stabilità della Giunta, senza ascoltare le critiche pretestuose e disinformate”, conclude Cosenza. "Questi numeri – sottolinea il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - sono la conferma delle buone iniziative immaginate ed avviate. “Il Paese è in crisi ma in questo quadro la Campania regge meglio di altri. “Cantieri, opere pubbliche, nuove tecnologie, Noi i migliori in Italia. Significa lavoro e opportunità per giovani ed imprese", conclude il presidente. |
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LAZIO SVILUPPO: 15 MILIONI PER INFRASTRUTTURE E SERVIZI LE RISORSE SERVIRANNO PER MIGLIORARE I COLLEGAMENTI STRADALI, POTENZIARE LA VIABILITÀ A SERVIZIO DEI CONSORZI INDUSTRIALI, INCREMENTARE LA FUNZIONALITÀ DEI DEPURATORI, DELLE RETI IDRICHE E FOGNARIE E MIGLIORARE L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA |
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Roma, 16 dicembre 2014 - La Regione è riuscita a rendere disponibili risorse con cui potenziare opere, infrastrutture e servizi per favorire lo sviluppo economico e quello del tessuto produttivo locale. In particolare si tratta di 14,9 milioni di euro: 9,2 milioni di euro relativi a 6 progetti del 2011; 5,7 milioni di euro per il 2013, per un totale di dieci progetti. Risorse per migliorare i collegamenti stradali, potenziare la viabilità a servizio dei consorzi industriali, ma non solo. I fondi serviranno anche per incrementare la funzionalità dei depuratori, delle reti idriche e fognarie e migliorare l’illuminazione pubblica. In particolare si tratta di una nuova serie di opere che si vanno ad aggiungere a quelle già avviate o programmate dalla Regione attraverso il Bilancio ordinario o i fondi comunitari. I vincitori delle due graduatorie potranno avviare entro 180 giorni l’apertura dei cantieri, condizione per ricevere, secondo le modalità previste dai bandi, le tre quote in cui è suddiviso ciascun finanziamento regionale distribuito nel corso del triennio 2014-2016. Una prima tranche di pagamenti, pari al 10%, verrà effettuata entro il 2014. Il successivo 40% del finanziamento avverrà nel 2015 e il restante 50% nel 2016. “Si tratta di investimenti immediatamente spendibili su tutto il territorio regionale attraverso opere finanziate che risultano essere strategiche per l’economia della nostra Regione – è il commento di Guido Fabiani , assessore allo sviluppo economico, che ha aggiunto: opere per le quali gli impegni e i costi relativi non sono stati rispettati dall’amministrazione precedente”. |
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963 MILA EURO AI COMUNI LIGURI CON IL 2° PROGRAMMA DI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI URGENTI (PICO) |
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Genova. 16 Dicembre 2014 - Novecento sessanta tre mila euro a favore dei Comuni liguri con il secondo stralcio 2014 del Programma di interventi infrastrutturali urgenti (Pico). Si tratta di trentacinque interventi di medie e piccole dimensioni, prevalentemente su viabilità (476 mila euro) e infrastrutture sportive (250 mila euro), da un massimo di 60 mila a un minimo di 5 mila euro per finanziamento. Lo comunicano il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e l´assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita. "Con questo provvedimento – sottolineano – abbiamo dato una risposta alle tante richieste del territorio in diversi settori, su opere attese e utili a riqualificare e rendere vivibili tante piccole realtà, seguendo unicamente una logica di priorità basata sulle richieste dei comuni". Sulla base dei fabbisogni individuati le risorse disponibili sono state così ripartite: per viabilità e mobilità 476 mila euro, per edilizia pubblica e scolastica 38 mila euro, per riqualificazione urbana 146 mila euro, per infrastrutture sportive 250 mila euro, per beni culturali 38 mila euro e per politiche sociali 15 mila euro (dettaglio degli interventi nella tabella allegata). Il totale suddiviso per province attribuisce 223.143 euro a Imperia, 247.017 euro a Savona, 346 mila euro a Genova e 147 mila euro alla Spezia. L´assegnazione ha tenuto conto e favorito prevalentemente opere complementari a supporto di lavori di ripristino, previsti da altri finanziamenti, di più gravi danni alluvionali nei comuni colpiti dal maltempo. I comuni che ricevono il finanziamento hanno l´obbligo di coprire almeno il 20% dell´opera e gli interventi devono essere iniziati entro due anni dall´assegnazione pena la revoca dell´assegnazione. |
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UE: COMMERCIO INTERNAZIONALE: UNA CHANCE PER LA FRANCIA |
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Paris, 16 dicembre 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Cecilia Malmström - Il commissario europeo per il commercio all’ Université Paris Dauphine Signore e signori, E ´sempre un grande piacere per me tornare a Parigi. Ho vissuto qui per cinque anni e ho avuto la possibilità di studiare letteratura francese alla Sorbona. Ho mantenuto l´immagine di una Francia forte, un ricco patrimonio e di una cultura unica. L´incoronazione di Patrick Modiano dall´Accademia Nobel è solo l´ultima pagina di una lunga storia. Ma siamo qui per parlare di un altro argomento: il commercio internazionale, l´Europa e la globalizzazione. E se la critica letteraria non è senza discussione, il commercio internazionale è certamente un argomento più controverso. Gran parte di questa polemica è che l´apertura commerciale è spesso visto come un progetto ideologico ... Una premessa liberale che avrebbe fatto il libero commercio fine a se stesso. Io sono un politico. Io sono liberale. E sono ben consapevole del fatto che qui in Francia è una pesante etichetta di indossare. Ma essere liberali non significa essere un ultra-liberista. Non credo che il liberalismo deve essere "la volpe libera nel pollaio", come Jaurès. Io credo nella libera impresa, credo nella libertà di pensiero, credo nella responsabilità individuale. Il mio liberalismo è quella di Simone Veil, di cui 40 anni di eccezionale lotta politica si celebra quest´anno. Un liberismo che mette i diritti e la giustizia sociale al centro delle sue priorità. L´europa dei 28 membri non può essere un luogo di confronto ideologico. Ci deve essere un modo per risolvere tutti i nostri problemi comuni. Questo è come io vedo la politica commerciale. Nella situazione attuale, significa affrontare due questioni: come dare nuovo impulso all´economia europea ... E come rafforzare il ruolo dell´Europa nel mondo, in particolare attraverso la politica commerciale. Innanzitutto, l´economia. Stiamo attraversando gravi difficoltà economiche. Abbiamo bisogno di più potere d´acquisto, più competitività e più posti di lavoro. In ciascuna di queste aree, la soluzione sta nel più commercio, non di meno. Ciò è evidente in termini di potere di acquisto, ma è anche il caso, forse meno ovvio per alcuni, per la competitività. Una maggiore apertura in pratica è più la produttività e ridurre i costi. Sviluppare una base industriale sostenibile è la possibilità di importare i materiali necessari al minimo costo. Due terzi delle nostre importazioni sono materie prime, prodotti energetici, parti e componenti. Maggiore apertura comprendere anche gli investimenti: gli investitori stranieri un contributo di 150 miliardi di euro annui per l´economia francese. In particolare, una maggiore apertura è più richiesta e più posti di lavoro: In Francia oggi, uno su dieci è il suo lavoro per le esportazioni verso il resto del mondo. Questi sono i consumatori cinesi, americani, brasiliani, canadesi che pagano i loro stipendi. Stipendi, inoltre, tendono ad essere superiore alla media. Abbiamo bisogno di più posti di lavoro di questo tipo e sarà ancora più vero in futuro. Aumento del 90% della domanda nel corso dei prossimi 20 anni si prevede che venire dal mondo ... Non il mercato europeo. Più stiamo rafforzando i nostri legami con i paesi in rapida crescita, creeremo nuovi posti di lavoro. I lavori del futuro, è i posti di lavoro legati al commercio. Come può la politica commerciale aiutarli? Creare opportunità in aree dove la Francia è forte - e sono molti. France è particolarmente forte in attività legate agli appalti pubblici: energia, ingegneria, trasporti ferroviari e urbani. A seconda del paese, questo può rappresentare fino al 25% dell´economia. Eppure questa è una zona che è spesso chiuso al commercio internazionale. I nostri accordi con la Corea del Sud e Canada per la prima volta i mercati pubblici molto redditizi aprono. E questo è, ovviamente, uno dei principali obiettivi dei negoziati con gli Stati Uniti. La Francia è anche forte nel settore farmaceutico e dei dispositivi medici. I francesi potranno beneficiare i nostri sforzi con i nostri partner commerciali per rendere la propria legislazione compatibile con la nostra. Questo è particolarmente il caso con gli Stati Uniti. E io dice: lo facciamo in un modo che protegge i nostri livelli di tutela dei consumatori, ma facilita il commercio. È lo stesso per tutti gli altri aspetti della negoziazione con gli Stati Uniti. France è forte nella fabbricazione di pneumatici e chimici. Queste aree beneficeranno direttamente dalla semplificazione delle procedure doganali. Questo è ciò che solo d´accordo i 160 Paesi dell´Organizzazione mondiale del commercio. Vogliamo andare oltre nei nostri accordi bilaterali. Infine, la Francia ha attività importanti nel settore alimentare, dove le tariffe sono particolarmente elevati e procedure particolarmente complesse. In questo campo deve essere molto vigili. Il nostro obiettivo rimane soprattutto la salvaguardia del modello europeo, ma non dobbiamo trascurare il particolare ambito di opportunità per i nostri agricoltori. Per fare solo un esempio, le tariffe negli Stati Uniti sul formaggio può arrivare fino al 140%! In tutti questi settori, la Francia ha campioni europei e mondiali. Ma il commercio internazionale è anche un fattore di sviluppo di 82.000 piccole e medie imprese quegénèrent un terzo delle esportazioni francesi. Prendete Medithau - un produttore di crostacei che impiega 40 persone nella regione della laguna di Thau. Appena perso il mercato russo, Medithau sarebbero in grado di soddisfare la domanda di importanti leader americani. Ma questo è impossibile allo stato attuale della legge. Questo è qualcosa che stiamo discutendo con gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti come in Europa praticato una serie di test sulle ostriche prima di consentire loro di mangiare. Ciò è essenziale. Ma gli Stati Uniti stanno testando l´acqua mentre gli europei stanno testando la carne. Se valutazioni mostrano che l´efficienza è la stessa, possiamo riconoscere test europei negli Stati Uniti, e viceversa? Un secondo esempio. Asselin è una società con sede in Thouars in Deux-sèvres, che impiega 140 persone ed è specializzato nel restauro di edifici storici - come la caserma Vauban a Versailles. Asselin ha preso provvedimenti per accedere al mercato degli Stati Uniti nel 1999. Ci sono voluti cinque anni, a causa di ritardi nell´ottenimento dei visti o certificati di conformità. Oggi Asselin sviluppa attraverso il mercato statunitense. I negoziati che abbiamo con gli Stati Uniti sono stati progettati per rendere la vita più facile per coloro che avrebbero seguito il suo esempio per il futuro. Una politica commerciale ambiziosa come la nostra può quindi creare nuove opportunità per le imprese grandi e piccole. Si tratta di un contributo pragmatico alla creazione di posti di lavoro in futuro in Francia. Ma l´economia è solo una parte dell´equazione. Il commercio è anche un modo per plasmare il mondo intorno a noi. L´europa sta affrontando numerose sfide internazionali: Come possiamo difendere la nostra identità ei nostri valori in un mondo dove il peso relativo dell´Europa è diminuito? Come possiamo garantire la nostra sicurezza da disturbi del mondo, come abbiamo visto quest´anno? Come possiamo aiutare i poveri a beneficiare della globalizzazione? Una politica commerciale ambiziosa e aperta al mondo può aiutare a soddisfare queste sfide, in due modi. In primo luogo, rendendo più forti economicamente. Un´economia forte ci permette di applicare i nostri principi ... Finanziando servizi pubblici e un elevato livello di protezione dell´ambiente e della salute. Un´economia forte ci permette anche di esercitare un ruolo più forte nel mondo. Oggi l´Unione europea è il principale importatore mondiale. Questo ci mette in una posizione di forza per influenzare regole globali della sicurezza alimentare per le emissioni delle auto. Un´economia forte è anche il migliore strumento che abbiamo per promuovere lo sviluppo. Siamo tra i paesi più aperti alle esportazioni provenienti dai paesi più poveri. Il secondo modo per rafforzare noi affrontare le sfide internazionali è di stringere alleanze forti. Anche nel caso migliore, Europa peserà relativamente meno in futuro rispetto al passato. Questa è la conseguenza matematica dei miracoli economici dei paesi emergenti. Se vogliamo continuare a pesare, costruiremo su più stretti alleanze con partner che condividono i nostri valori. Prendete gli Stati Uniti. Naturalmente, ci sono molte cose su cui ci differenziamo. Ma sulle questioni fondamentali - la democrazia, i diritti umani, lo Stato di diritto, anche per l´ambiente e il lavoro - siamo molto più vicini agli Stati Uniti che in molti altri paesi. Una partnership più stretta con gli Stati Uniti e gli altri alleati, come la Corea del Sud, Canada e Giappone ci aiuterà a formare una forte regole globali per continuare a promuovere i nostri principi e valori per un lungo tempo in futuro. E ´la possibilità di una politica commerciale ambiziosa - un´economia più forte, un ruolo più forte nel mondo. Come possiamo realizzare questo potenziale? In primo luogo, dobbiamo lavorare insieme. Guidare la politica commerciale dell´Ue, sta lavorando costantemente con i governi membri, 28 membri del Parlamento europeo, le organizzazioni professionali, sindacati, associazioni di consumatori e ambientalisti. L´inclusione e il coinvolgimento di tutti, è la condizione necessaria per un approccio basato su fatti, non miti o realtà fantasticato. È per questo che ho fatto della trasparenza una priorità assoluta da quando sono diventato commissario per il commercio ci sei settimane. Ed è per questo che accolgo con favore la decisione del ministro del Commercio Mathias Fekl maggiore consultazione della società civile qui in Francia. Mathias Fekl e io condividiamo la stessa visione della trasparenza dei negoziati commerciali. La seconda condizione di sfruttare il commercio globale è di ancorare la politica commerciale in una strategia economica più ampia. Se questi ultimi anni la Francia non ha avuto successo in Germania nel commercio, non è a causa delle diverse politiche commerciali. Questa è la stessa politica commerciale europea al servizio del 28 Stati membri dell´Unione europea. Ciò che differisce è la capacità dell´individuo di prendere vantaggio. Questo solleva la questione delle riforme strutturali per rafforzare la competitività a livello nazionale. Ma la condizione più importante per approfittare del commercio mondiale, è la fiducia. C´è una tendenza in alcuni ambienti a pensare che l´Europa è ingenuo nel suo approccio alle relazioni commerciali. Questa idea non è solo sbagliato, ma ha un costo. Perché incoraggia ad affrontare i nostri partner difensivo. E questo è il modo in cui valutiamo trattativa. Non dobbiamo sottovalutare la nostra forza. Noi siamo il potere di mercato del mondo. Tutti i nostri partner chiedono di negoziare un accordo commerciale con noi. E otteniamo risultati. Il nostro accordo con la Corea è talmente ambizioso che dopo la sua conclusione, gli Stati Uniti hanno dovuto rinegoziare il loro accordo con la Corea. E l´accordo che abbiamo appena firmato con il Canada va ben al di là di questi due accordi. Non abbiamo alcun motivo per perdere da. Sarebbe un errore fatale. Signore e signori, In tempi difficili, la tentazione di girare verso l´interno e cedere alle sirene del populismo. Con contro, se vogliamo che l´Europa emerga più forte dalle sue attuali difficoltà, dobbiamo sposare e modellare il cambiamento. La globalizzazione non sta andando via. La rivoluzione digitale non ha intenzione di tornare indietro. L´emergere di nuovi attori nel commercio mondiale non sta per fermarsi. Se vogliamo un´economia che fornisce posti di lavoro per il futuro ... E chi paga per i nostri servizi pubblici e ai nostri standard elevati ... Se vogliamo un´Europa forte, con forti alleanze ... Che possono difendere i nostri valori in un mondo che cambia ... Dobbiamo perseguire una politica commerciale ambiziosa e guarda al mondo. Ho già citato Jaurès per illustrare ciò che il liberalismo non dovrebbe essere. Io lo cito ora di mostrare ciò che la politica commerciale europea deve essere: "Sta andando verso il mare e il fiume rimane fedele alla sua fonte,", ha detto Jaures. Una politica commerciale ambiziosa è un modo per seguire questo consiglio - andare verso il futuro, pur rimanendo fedeli alla nostra unicità. Ci sforziamo di lavorare su di essa insieme. |
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ARTIGIANATO, LIGURIA APRE LA “TOP CLASS” ANCHE A GELATIERIA, PANIFICAZIONE, PASTA FRESCA. ARTE ORAFA, RESTAURO ARTIGIANALI PRONTI I DISCIPLINARI PER CINQUE NUOVE CATEGORIE CHE PUNTANO SULLA QUALITÀ |
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Genova, 16 Dicembre 2014 - Nascono in Liguria cinque nuove categorie di artigianato ligure di classe superiore. Potranno fregiarsi del marchio "Artigiani in Liguria" che riconosce e promuove le lavorazioni di qualità del settore. Le cinque new-entry sono: gelateria, panificazione, pasta fresca, arte orafa, restauro artigianale e si aggiungono alle dieci categorie degli "Artigiani liguri di classe superiore" di cui fanno già parte vetro, ceramica, composizioni floreali, ardesia della Val Fontanabuona, cioccolato, ferro battuto e altri metalli, fligrana di Campo Ligure, velluti di Zoagli, damaschi di Lorsica, sedia di Chiavari. L´iniziativa è stata presentata lunedì 15 dicembre in mattinata in Regione Liguria insieme con il sistema camerale ligure, Cna e Confartigianato. Le imprese artigiane potranno avere il marchio "Artigiani in Liguria" se le lavorazioni rispetteranno un disciplinare ad hoc. Le richieste di adesione vanno rivolte alle Camere di Commercio. Nei primi dieci settori, su 1671 imprese, 144 hanno ottenuto il marchio di classe superiore. Dei cinque nuovi settori da cui si attendono le adesioni fanno parte, complessivamente, 5.361 aziende artigiane, 216 nell´arte orafa, 871 nella panificazione, 3560 nel restauro, 501 nella gelateria, 231 nel comparto della pasta fresca. Altra novità presentata in regione Liguria è la figura del Maestro artigiano che sarà rilasciato, una volta accertata i requisiti, agli artigiani del quindici settori tutelati dal marchio "Artigiani in liguria" per custodire e tramandare i "segreti" del mestiere e promuovere la qualità del loro lavoro in Italia e nel mondo. |
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IN 4 ANNI IL DEBITO IN SARDEGNA SARÀ ABBATTUTO DA 1.400 A 630 MILIONI. E PER LE IMPRESE ARTIGIANE NUOVA OCCUPAZIONE COL BANDO DA 40 MILIONI |
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Cagliari, 16 Dicembre 2014 - In quattro anni il debito pubblico della Sardegna scenderà di 770 milioni di euro, passando dall´attuale 1 miliardo e 400 milioni ai 630 milioni stimati al 31 dicembre del 2018 grazie all´accordo siglato a luglio a Roma che, fra le altre cose, consentirà di utilizzare 200 milioni all´anno di riserve erariali per abbattere il debito esclusivamente in Sardegna. Mutuo E Riserve Erariali - "Ecco perché le polemiche sul mutuo infrastrutture da 600 milioni non hanno senso - dice l´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci chiudendo il congresso in cui la Cna, Confederazione Nazionale Artigianato, ha presentato il quinto rapporto congiunturale sulle imprese artigiane - Ci stiamo indebitando non per pagare spese correnti ma per fare investimenti, aprire cantieri, creare occupazione e far ripartire l´economia perché in un momento di recessione come questo l´economia può ripartire solo con un forte intervento pubblico di stampo keynesiano, che non servirà certo a "scavare buche" ma a recuperare il gap infrastrutturale che da sempre affligge la Sardegna". Il vicepresidente della Regione ricorda che "proprio grazie all´accordo di luglio sul pareggio di bilancio, quello che dal 2015 ci libererà dai vincoli del patto di stabilità, abbiamo portato a casa anche la partita delle riserve erariali, cioè 200 milioni di euro all´anno che potremo spendere per abbattere il debito pubblico solo della Sardegna. In pratica, Questo Rendera´ Pienamente Sostenibile Il Mutuo Per Investimenti che stiamo contraendo". Fiducia E Ottimismo - "Ci sono idee, forza e fiducia. C´è consapevolezza delle difficoltà odierne delle imprese ma anche ottimismo per il futuro che vogliamo trasmettere alle imprese, ed è una fiducia che nasce dal fatto che stiamo lavorando insieme. Ce la facciamo, certo non in 4 mesi o in un anno, ma ce la facciamo, ce la faremo senza ombra di dubbio". L´assessore Paci ribadisce che "stiamo facendo scommesse importanti, le stiamo facendo col piano degli investimenti, le stiamo facendo rilanciando l´economia con provvedimenti importanti come quello che rimette in gioco fondi europei del 2007-2013 ancora non spesi, 40 milioni di euro che vanno ai Comuni per fare piccoli interventi e questi lavori siamo certi che li faranno le nostre piccole imprese. È assurdo continuare a blindare i settori e parlare di manifatturiero, piccola industria, grande industria: esistono le attività economiche, perché se il turismo funziona, si porta dietro l´artigianato, le costruzioni, il settore dei trasporti, l´agroalimentare e se parte l´agroalimentare la stessa cosa, smettiamola con questi discorsi settoriali che non portano da nessuna parte". Le Novità Della Manovra 2015 - L´assessore Paci ricorda poi le principali novità del Bilancio 2015, prima di tutto la programmazione integrata dei fondi europei, nazionali e regionali, con l´obbligo di utilizzare prima quelli europei e solo dopo quelli regionali, e appunto la possibilità di spendere circa 800 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno grazie alla fuoriuscita dal patto di stabilità che consentirà alla Sardegna di spendere tutto quello che incassa. E poi la spending review del 4,4% su partecipate e agenzie perché "bisogna imparare a essere efficienti e spendere bene i soldi" e la semplificazione della burocrazia, la riorganizzazione del personale, il ridimensionamento di un apparato pubblico regionale sovradimensionato. "Ci sono ancora 600 milioni di euro della passata programmazione europea da spendere, e noi stiamo facendo di tutto per non perderli, riparando ai danni del passato. In un momento come questo è assurdo pensare di potersi permettere di restituire anche un solo euro all´Europa", conclude l´esponente della Giunta Pigliaru. |
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CONFINDUSTRIA BASILICATA INCONTRA LE IMPRESE |
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Potenza, 16 dicembre 2014 - “Crediamo che il progetto Garanzia Giovani promosso dall´Unione Europea rappre-senti un utile strumento per favorire l´incontro tra domanda e offerta di lavoro. Per questa ragione, Confindustria Basilicata sta promuovendo incontri con le imprese nelle diverse aree industriali della Basilicata, per illustrare i contenuti del progetto e co-glierne al meglio le opportunità”. E´ quanto ha dichiarato Michele Somma, Presidente di Confindustria Basilicata, nel presentare gli appuntamenti in programma Martedi 16 dicembre 2014, alle ore 12.00 presso Tecnoparco Valbasento e alle ore 15.30 presso la sede di Matera di Confindustria Basilicata. Il progetto Garanzia Giovani, destinato ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non stu-diano e non lavorano, prevede varie misure tra cui la possibilità per le imprese di ospi-tare tirocinanti che riceveranno un’indennità di partecipazione, in parte a carico del progetto, in parte a carico delle imprese ospitanti, che sosterranno anche le spese as-sicurative. Nei giorni scorsi, Confindustria Basilicata e Conforma - società di formazione dell´associazione degli industriali lucani – hanno incontrato sul tema le imprese delle aree industriali di Melfi e Tito, nel mentre sarà presto programmato analogo incontro nell´area di Viggiano. “Ci auguriamo – ha concluso Michele Somma – che vi possa essere una buona ade-sione, sia da parte delle imprese, sia da parte dei giovani, affinchè interpretino questo progetto come una occasione per accrescere le proprie competenze e, di conseguenza, trovare una via più agevole per l´ingresso nel mondo del lavoro”. Ulteriori informazioni sul progetto possono essere trovate sui siti www.Lavoro.basilicata.it/basilicatalavoro/ e http://www.Garanziagiovani.it/ |
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FIRMATA CESSIONE QUOTE STP BRINDISI DA REGIONE A PROVINCIA |
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Bari, 16 dicembre 2014 - E’ stato siglato il protocollo d’intesa tra la Regione Puglia, con l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Giovanni Giannini, e l’Amministrazione Provinciale di Brindisi con il presidente della Provincia incaricato, Maurizio Bruno, per la cessione della partecipazione detenuta dalla stessa Regione nella Società Stp di Brindisi Spa. L’intesa ha dato esecuzione alla Legge finanziaria 2008 che aveva disposto l’obbligo per le Regioni di dismettere le partecipazioni possedute in società aventi per oggetto la produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Con la successiva L.r. N. 14/2011, la Regione Puglia ha proceduto così, intendendo non più strategiche le partecipazioni nelle società di trasporto pubblico nelle società “S.t.p. Terra d’Otranto di Lecce” e “S.t.p. Brindisi”. Il tutto in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, che consentono di derogare alla rigida ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni in virtù del cosiddetto criterio della “dimensione degli interessi”. Il trasferimento della partecipazione azionaria non ha comportato oneri a carico della Regione, anzi, ha consentito di dare inizio a quel processo di rinnovamento nell’ambito dell’organizzazione e del governo del settore dei servizi di trasporto pubblico locale, che vede il riordino dei servizi pubblici locali in Ambiti Territoriali Ottimali (A.t.o.). “Oggi è un giorno importante per il trasporto pubblico locale – commenta l’assessore Giannini - perché finalmente si è conclusa una vicenda che non solo ha dato attuazione ad una disposizione nazionale e regionale, ma soprattutto rappresenta l’apposizione formale della prima pietra rispetto alle nuove linee d’indirizzo che riguardano l’organizzazione e il governo dei Servizi pubblici locali. In particolare, nel settore del Tpl si è proceduto ad organizzare il servizio in Ato, che coincidono con l’estensione provinciale, al fine di consentire non solo economie di scala ma soprattutto un maggiore efficientamento del servizio stesso. L’organizzazione in ambiti, infatti, contribuisce a rafforzare le capacità di programmazione delle regioni e degli enti locali, e ad evitare il possibile conflitto di interessi tra enti locali e gestori. Gli Ambiti rappresentano l’unità minima di organizzazione dei servizi al fine di realizzare obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sostenibilità sociale e ambientale, sulla base degli indirizzi della programmazione regionale per rendere il servizio pubblico locale sempre più aderente alle esigenze del cittadino, attraverso forme di efficientamento con le quali si realizzano anche forme di economia e contenimento della spesa”. “La data odierna assume grande importanza per l’intero territorio provinciale - ha detto il Presidente della Provincia di Brindisi Bruno -atteso che da oggi la Amministrazione Provinciale, diventata socio di maggioranza della Stp Brindisi, assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale proprio per le nuove linee d’indirizzo che le affidano l’organizzazione e il governo dei Servizi pubblici locali. Ringraziamento va espresso a nome della intera collettività verso l’Assessore Giannini e l’intera struttura regionale che consegnano alla Provincia una società dei trasporti sana e con bilanci in attivo, dotata di un management di assoluto valore che altre realtà ci invidiano”. Il Presidente della Stp Brindisi Almiento ha rivolto innanzitutto un forte ringraziamento alla Regione Puglia ed all’Assessore Giannini per l’impulso e il sostegno assicurato in questi anni alle iniziative volte al risanamento dell’azienda. “Certamente – ha detto - il percorso intrapreso grazie anche alla struttura regionale continuerà sulla base degli stessi principi di buon andamento della gestione al fianco della Provincia e del Comune di Brindisi, attuali titolari dell’intero pacchetto azionario della società”. Il percorso intrapreso continuerà con la cessione delle quote della Società S.t.p. “Terra d’Otranto” di Lecce. |
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INTESA REGIONE TOSCANA - SANSEPOLCRO PER IL RILANCIO DELL´AREA INDUSTRIALE DELL´ALTO TEVERE |
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Firenze, 15 dicembre 2014 – La riqualificazione della zona industriale dell´Alto Tevere è l´obiettivo dell´accordo di programma che sarà siglato quanto prima da Regione Toscana e Comune di San Sepolcro. Lo schema di accordo è stato approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini. "L´intesa definisce gli interventi e i reciproci impegni – spiega l´assessore – per creare le condizioni favorevoli all´insediamento di nuove attività produttive e servizi di terziario avanzato, anche attraverso la valorizzazione e il riutilizzo di immobili ed aree dismesse o degradate, con particolare riferimento ai distretti industriali, ai sistemi produttivi locali e alle aree urbane. Si tratta di una cornice di riferimento importante per il rilancio di un´area industriale, come la Valtiberina, che assicura elevati livelli di specializzazione della manodopera locale, in particolare in settori come il tessile e l´abbigliamento". A partire da questa constatazione, l´accordo prevede una serie di interventi per potenziare le infrastrutture. In particolare è prevista la realizzazione di un piano viario e di un nuovo ponte stradale per l´attraversamento del fiume Tevere per migliorare il collegamento con l´abitato di San Sepolcro. Sono inoltre previsti interventi per la pavimentazione stradale, reti antincendio, marciapiedi, sistemazione del verde, illuminazione pubblica, e la realizzazione di una pista ciclabile in parallelo alla carreggiata stradale. |
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ILVA, ASSESSORE LIGURIA: PREVISTA PROROGA PER ALTRI CINQUE MESI DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA |
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Genova, 16 Dicembre 2014 – E’ stato siglato lunedì 15 dicembre pomeriggio un nuovo accordo tra Regione Liguria, azienda e organizzazioni sindacali per il rinnovo della cassa in deroga, per altri cinque mesi, per 725 lavoratori dell´Ilva di Cornigliano. Lo ha anticipato lunedì 15 dicembre mattina l´assessore regionale al lavoro Enrico Vesco. E´ un modo per dare continuità di reddito, anche per il 2015, in vista della scadenza il 31 dicembre di quest´anno degli ammortizzatori sociali in deroga e arrivare fino al 31 maggio dell´anno prossimo, in attesa della ripartenza dall´11 agosto 2015 della cassa integrazione straordinaria che durerà fino al 30 settembre 2015, per poi riprendere con i contratti di solidarietà. "La trattativa a livello locale – ha spiegato Vesco – consentirà di agevolare l´accordo nazionale che verrà siglato giovedì prossimo al Ministero del Lavoro che porta con sé anche la prosecuzione dei lavori di pubblica utilità, gestiti dal Comune di Genova, che tanta importanza hanno avuto anche per far fronte ai danni alluvionali nell´entroterra genovese". |
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INDUSTRIA: SARDEGNA+SEMPLICE, CONSULTAZIONE ON LINE PER LA SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA. PRESENTATO A CAGLIARI IL NUOVO PORTALE SARDEGNAIMPRESA.EU |
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Cagliari, 16 Dicembre 2014 - Da oggi sull´homepage del sito della Regione compare una nuova finestra: "Sardegna+semplice". Si tratta di uno speciale che resterà attivo per dodici settimane consecutive e che consente ai cittadini, alle imprese e alle associazioni di segnalare le norme e le procedure ritenute più gravose in materia di burocrazia. Oltre alle segnalazioni, sarà possibile inviare anche proposte di semplificazione e suggerimenti per migliorare il rapporto con la pubblica amministrazione. L´annuncio della consultazione on line è stato dato dall´assessore dell´Industria Maria Grazia Piras in occasione della presentazione del nuovo portale Sardegnaimpresa (www.Sardegnaimpresa.eu ) nel corso di un convegno organizzato a Cagliari. Con Sardegna+semplice si rafforza dunque il progetto della giunta Pigliaru per una Regione più vicina ai cittadini e agli imprenditori, troppo spesso alle prese con adempimenti complicati e onerosi che frenano lo sviluppo e scoraggiano le aziende. "La tua esperienza è il nostro miglior aiuto. La semplificazione burocratica si può fare": questo lo slogan scelto per promuovere la consultazione. A esaminare e selezionare le segnalazioni sarà una task-force. Gli esiti della consultazione on line, articolata per aree ematiche e utilizzo del dato, saranno pubblicati entro maggio 2015. La semplificazione normativa e amministrativa, è stato detto nel corso del convegno, è lo strumento chiave per tutte le imprese sarde, e non, che intendono competere in un’economia sempre più globalizzata, senza subire i costi di un’amministrazione inefficiente. Anche la nuova veste di sardegnaimpresa.Eu va in questa direzione. Il portale, ora anche nella versione in inglese (e presto in altre lingue) è il punto di riferimento istituzionale per le tematiche del "fare impresa" nelle fasi di creazione e del suo sviluppo. Gli obiettivi sono: informare, orientare, fornire assistenza tecnica, creare sinergia con i soggetti istituzionali. Sardegnaimpresa, nel quale è confluito Sardegnasuap, si candida quale unico punto di accesso per gli imprenditori in Regione Sardegna. Nel 2014 il portale ha avuto oltre 500 mila accessi e più di un milione di visualizzazioni delle pagine, con una crescita di nuovi visitatori pari al 41%. |
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FVG: INCONTRO REGIONE RSU CARTIERA BURGO DI DUINO |
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Trieste, 16 dicembre 2014 - La presidente della Regione Debora Serracchiani e l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti hanno incontrato ieri a Trieste le Rsu della cartiera di Duino- Aurisina (Trieste) del gruppo Burgo. Nel corso dell´incontro sono state discusse le problematiche connesse all´attività produttiva e alla situazione occupazionale dello stabilimento, che si inseriscono nel più ampio quadro del processo di ristrutturazione dell´intera holding. Da parte delle Rsu sono state espresse preoccupazioni rispetto al futuro dello stabilimento, determinate dalla mancata presentazione del piano industriale oltre che da una difficoltà del settore cartario a livello nazionale che si sta protraendo ormai da anni. Uno stabilimento - è stato rilevato - sul quale nel tempo sono stati fatti numerosi interventi e che è altamente produttivo ed efficiente ma che, per rimanere attivo, deve mantenere funzionanti entrambe le linee di produzione. Dalla Regione è stato assicurato l´impegno a seguire con attenzione gli sviluppi della crisi Burgo e a contattare l´azienda, con la quale è già aperta un´interlocuzione che riguarda l´impianto di Tolmezzo. |
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ACC DI MEL. INSEDIAMENTO NUOVA PROPRIETÀ WANBAO |
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Mel (Belluno), 16 dicembre 2014 - "Oggi inizia una nuova storia per Acc che però ha la stessa morale di prima: unità d´intenti tra istituzioni e proprietà, preservare l´identità della produzione a Mel e i posti di lavoro perché solo il lavoro oggi può garantire che continui il benessere e la serenità ai quali la nostra comunità ha diritto. Auguro pertanto buon lavoro alla nuova proprietà Wanbao. Qui gli imprenditori cinesi hanno fatto di sicuro un ottimo investimento perché fino agli anni Duemila l´Acc era leader nel settore del freddo e del bianco. Speriamo che questa nuova presenza dia l´impulso a far ritornare ai livelli assoluti di eccellenza che meritano la creatività tutta italiana, l´intelligenza, la capacità di lavoro delle nostre maestranze". Questo è stato uno dei passaggi dell´intervento di saluto svolto da Elena Donazzan, assessore regionale al lavoro, che ha portato l´ augurio della Regione Veneto alla cerimonia di insediamento del gruppo cinese Wanbao nello stabilimento Acc compressori di Mel che ora si chiama ufficialmente Wanbao-acc compressors Spa. Erano presenti all´evento, tenutosi nella sala riunioni dello stabilimento, il General Manager Wu Benming, il Presidente del Gruppo Zhou Qianding, e il rappresentante dello stato cinese Guangzhou Li Ziliang. Tra le autorità locali presenti sono intervenute: il sindaco di Mel Stefano Cesa, la presidente della Provincia di Belluno Daniela Larese e il senatore Roger de Menech che ha portato il saluto del governo italiano. "Abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte - ha ricordato Donazzan - per salvare il maggior numero di posti di lavoro e mantenere la produzione a Mel. Abbiamo difeso l´Acc dalle speculazioni finanziarie deleterie che l´hanno danneggiata così tanto, abbiamo lavorato per renderla interessante per investitori di rango internazionale. Non abbiamo mai mollato, in venti mesi di sofferenza siamo stati al fianco dei lavoratori che hanno rinunciato a molto per mantenere il posto di lavoro, c´è stata unità di comportamenti da parte delle istituzioni locali, e la scelta di Maurizio Castro come commissario straordinario si è rivelata la scelta più azzeccata. Wanbao è leader mondiale nella produzione di compressori, il fatto che abbia scelto di investire in Acc conferma che questo stabilimento ha importanti peculiarità ancora vivissime". Per quanto riguarda la posizione della ventina di lavoratori in esubero della Acc che stamani manifestavano di fronte ai cancelli dello stabilimento e con cui l´assessore ha parlato, Donazzan ha dichiarato che "nessuno sarà lasciato solo. Tutti saranno accompagnati dalla Regione in un percorso di reinserimento o di pensionamento, visto che alcuni sono prossimi alla pensione e mi auguro che il Governo agisca su questo fronte. La cosa più bella - ha concluso Donazzan - e´ che per questo Natale e per i prossimi, 450 lavoratori sono garantiti". |
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LAVORO, NUOVE OPPORTUNITÀ NEI SETTORI ICT, AGROALIMENTARE E NAUTICA. 8 MILIONI PER IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI COORDINATI PER L´OCCUPAZIONE |
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Cagliari, 16 Dicembre 2014 - Otto milioni di euro per il Programma di Interventi coordinati per l’occupazione in Sardegna: è lo stanziamento previsto dalla Regione per creare nuovo impiego e promuovere l’inserimento lavorativo nei settori strategici dell’Ict, dell’agroalimentare e della nautica. Con il nuovo Programma Ico, l´assessorato regionale del Lavoro, con il supporto tecnico della società partecipata In.sar, mette in campo nuovi strumenti per i disoccupati che hanno superato i 29 anni. Le risorse finanziarie sono suddivise per tipologie d’intervento: bonus di assunzione, contributi per l’inserimento mirato in azienda, e sussidio ai lavoratori durante il periodo formativo. L´avviso è rivolto alle imprese che hanno dato la loro adesione attraverso la manifestazione d´interesse pubblicata nel mese di settembre. Le stesse imprese potranno accedere agli incentivi per attivare percorsi d´inserimento professionale e lavorativo di almeno 500 disoccupati e inoccupati. Le aziende saranno supportate dall´In.sar per la rilevazione dei fabbisogni occupazionali, la definizione dei progetti di adeguamento, potenziamento delle competenze e dei Piani inserimento lavorativo, e l’accesso al sistema degli incentivi finanziari previsti dal Programma. L´intera procedura sarà messa a sistema tramite il Sil, per consentire l’incontro ottimale tra la domanda e l’offerta di lavoro. "L´intervento - afferma l´assessore del Lavoro Virginia Mura - s´inserisce nell´ambito del disegno complessivo di sostegno all’occupazione, incentivando settori strategici per il nostro tessuto produttivo e favorendo l’inserimento lavorativo con un percorso formativo per il lavoratore, funzionale al fabbisogno di competenze richiesto dalle aziende. In questo modo si crea una correlazione tra domanda e offerta di lavoro, qualificata e competitiva". "Seguendo la linea strategica già tracciata con le altre misure di Flexicurity - sottolinea l’esponente della giunta Pigliaru - la Regione mette a disposizione un importante finanziamento che servirà ad agevolare il rilancio del mercato del lavoro, nell’ottica dell’intervento pubblico di sostegno alla nostra economia, e a incidere positivamente sullo scenario occupazionale". |
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FIRMATA CESSIONE QUOTE STP BRINDISI DA REGIONE PUGLIA A PROVINCIA |
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Bari, 16 dicembre 2014 - E’ stato siglato il protocollo d’intesa tra la Regione Puglia, con l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Giovanni Giannini, e l’Amministrazione Provinciale di Brindisi con il presidente della Provincia incaricato, Maurizio Bruno, per la cessione della partecipazione detenuta dalla stessa Regione nella Società Stp di Brindisi Spa. L’intesa ha dato esecuzione alla Legge finanziaria 2008 che aveva disposto l’obbligo per le Regioni di dismettere le partecipazioni possedute in società aventi per oggetto la produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Con la successiva L.r. N. 14/2011, la Regione Puglia ha proceduto così, intendendo non più strategiche le partecipazioni nelle società di trasporto pubblico nelle società “S.t.p. Terra d’Otranto di Lecce” e “S.t.p. Brindisi”. Il tutto in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza, che consentono di derogare alla rigida ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni in virtù del cosiddetto criterio della “dimensione degli interessi”. Il trasferimento della partecipazione azionaria non ha comportato oneri a carico della Regione, anzi, ha consentito di dare inizio a quel processo di rinnovamento nell’ambito dell’organizzazione e del governo del settore dei servizi di trasporto pubblico locale, che vede il riordino dei servizi pubblici locali in Ambiti Territoriali Ottimali (A.t.o.). “Oggi è un giorno importante per il trasporto pubblico locale – commenta l’assessore Giannini - perché finalmente si è conclusa una vicenda che non solo ha dato attuazione ad una disposizione nazionale e regionale, ma soprattutto rappresenta l’apposizione formale della prima pietra rispetto alle nuove linee d’indirizzo che riguardano l’organizzazione e il governo dei Servizi pubblici locali. In particolare, nel settore del Tpl si è proceduto ad organizzare il servizio in Ato, che coincidono con l’estensione provinciale, al fine di consentire non solo economie di scala ma soprattutto un maggiore efficientamento del servizio stesso. L’organizzazione in ambiti, infatti, contribuisce a rafforzare le capacità di programmazione delle regioni e degli enti locali, e ad evitare il possibile conflitto di interessi tra enti locali e gestori. Gli Ambiti rappresentano l’unità minima di organizzazione dei servizi al fine di realizzare obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e sostenibilità sociale e ambientale, sulla base degli indirizzi della programmazione regionale per rendere il servizio pubblico locale sempre più aderente alle esigenze del cittadino, attraverso forme di efficientamento con le quali si realizzano anche forme di economia e contenimento della spesa”. “La data odierna assume grande importanza per l’intero territorio provinciale - ha detto il Presidente della Provincia di Brindisi Bruno -atteso che da oggi la Amministrazione Provinciale, diventata socio di maggioranza della Stp Brindisi, assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Trasporto Pubblico Locale proprio per le nuove linee d’indirizzo che le affidano l’organizzazione e il governo dei Servizi pubblici locali. Ringraziamento va espresso a nome della intera collettività verso l’Assessore Giannini e l’intera struttura regionale che consegnano alla Provincia una società dei trasporti sana e con bilanci in attivo, dotata di un management di assoluto valore che altre realtà ci invidiano”. Il Presidente della Stp Brindisi Almiento ha rivolto innanzitutto un forte ringraziamento alla Regione Puglia ed all’Assessore Giannini per l’impulso e il sostegno assicurato in questi anni alle iniziative volte al risanamento dell’azienda. “Certamente – ha detto - il percorso intrapreso grazie anche alla struttura regionale continuerà sulla base degli stessi principi di buon andamento della gestione al fianco della Provincia e del Comune di Brindisi, attuali titolari dell’intero pacchetto azionario della società”. Il percorso intrapreso continuerà con la cessione delle quote della Società S.t.p. “Terra d’Otranto” di Lecce. |
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UNIONCAMERE BASILICATA: ECONOMIA LUCANA, LA RECESSIONE CONTINUA |
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Portenza, 16 dicembre 2014 - Le proiezioni macroeconomiche di ottobre elaborate da Unioncamere-prometeia prospettano, per il 2014, una contrazione del Pil della Basilicata dell’1,9%, in netto peggioramento rispetto alle precedenti stime di luglio, che ipotizzavano una flessione dell’1,2%. La Basilicata permarrà in recessione anche nel 2015, evidenziando una flessione prossima al mezzo punto percentuale, a fronte di un modesto recupero del Pil nazionale (+0,5%). E´ quanto emerge dalla nota congiunturale relativa allo stato dell´economia lucana nel Iii trimestre 2014, elaborata dal Centro Studi Unioncamere Basilicata. «E´ il segnale di un´economia al collasso – commenta il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte –, con una perdurante caduta degli investimenti che risente anche della lunga crisi del comparto delle costruzioni e la crisi del manifatturiero, e l’apporto sempre negativo dell´export. Il recupero dell´agricoltura e i segnali positivi che arrivano da alcuni segmenti (metalmeccanica e mobile in particolare) non possono confortarci rispetto ad un quadro complessivo evidentemente negativo, che fa segnare una disoccupazione record, mentre l´asfittico mercato del credito continua ad accentuare le difficoltà delle nostre imprese. Registriamo con interesse la crescita delle Pmi giovanili e femminili, auspicando che in questi fermenti ci sia nuova linfa per un futuro a medio termine più confortante». I dati su congiuntura, export, disoccupazione, mercato del credito, mercato immobiliare sono su www.Bas.camcom.it |
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