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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2015
SANITA’: ZAIA, “I TAGLI CI SONO, ORA SI VA SULLE BARRICATE”.  
 
Venezia, 26 gennaio 2015 - “La politica e i giochetti romani passeranno; le esigenze di cure dei Veneti restano. Diciamo No ai tagli alla sanità, che ci sono e sono pesantissimi. I Veneti di questo schiaffo si ricorderanno e per noi sarà la madre di tutte le battaglie”. E’ durissimo il commento del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia agli esiti del confronto del 22 gennaio a Roma in sede di Conferenza dei Presidenti delle Regioni sulle previsioni della legge di stabilità, dove l’Assessore alla Sanità Luca Coletto ha fatto formalizzare il parere contrario del Veneto. “Posso comprendere- aggiunge Zaia – il bisogno di tranquillizzare del Presidente Chiamparino, al quale riconfermo la mia stima, e di altri colleghi Presidenti, ma ho l’impressione che stiamo parlando di due bilanci diversi. Io riconfermo che i tagli ci sono, che ammontano a cifre esorbitanti, e che colpiscono le Regioni virtuose come il Veneto al pari di quelle sprecone”. “E’ il momento di far sapere dettagliatamente alla gente come stanno le cose – incalza Zaia – e quindi elenco di seguito, voce per voce, tutto quello che il governo ci costringerebbe a rimettere in discussione: 1) nessun aumento del Fondo Sanitario per il 2015, che avrebbe significato per noi circa 200 milioni in più; 2) un taglio generale di 500 milioni su un totale di 800 riservati in sede di Patto Nazionale per la Salute agli investimenti per l’edilizia ospedaliera, che per il Veneto mette a rischio il nuovo Ospedale di Padova e quello del Veneto Orientale; 3) il mancato rifinanziamento delle prestazioni extra Livelli Essenziali di Assistenza; 4) la riduzione degli investimenti in macchinari, ai quali destiniamo ogni anno 70 milioni di euro; 5) la necessità di porre un limite (mai esistito in Veneto) alla spesa per i farmaci oncologici ad alto costo, tenendo presente che due giorni di terapia possono arrivare a costare 60 mila euro, ciò che consente allo Iov di non avere limitazioni nella prescrizione di questa classe di farmaci; 6) l’impossibilità di dare copertura al 100% del turnover del personale; 7) il blocco dello sviluppo delle campagne vaccinali, che in Veneto prevede per il 2015 l’erogazione gratuita del vaccino contro il papilloma virus anche ai giovani maschi”. “In teoria – aggiunge il Governatore – tutto ciò potrebbe essere finanziato solo aumentando l’Irpef e i ticket, cosa che dal 2010 non abbiamo mai fatto. Non lo faremo di certo nemmeno stavolta per salvare le migliaia e migliaia di forestali della Sicilia e della Calabria. Confermo che ricorreremo in ogni possibile sede giurisdizionale contro la legge di stabilità”. “Il nostro no – fa sapere da parte sua Coletto – è stato fatto verbalizzare da me in persona, quindi non si parli di accordo raggiunto tra le Regioni. Basta e avanza – aggiunge Coletto – per affermare che si sta dando un colpo mortale al diritto costituzionale alla salute uguale per tutti sancito dall’articolo 32 della Carta, che i roboanti impegni ad applicare i costi standard per tagliare davvero gli sprechi e non i servizi erano solo parole, che dovremo ancora una volta fare i salti mortali per dare ai nostri cittadini il livello di cure che meritano e che si pagano ampissimamente con le loro tasse. Alla fine del massacro – conclude Coletto – sul Veneto cadranno tagli per non meno di 240 milioni”.  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE OLIVERIO HA DISPOSTO INDAGINE SU SANITARI OSPEDALE CORIGLIANO  
 
 Catanzaro, 26 gennaio 2015 - Il Presidente della Regione Mario Oliverio nell’esprimere forte preoccupazione per le notizie apparse sulle agenzie di stampa che coinvolgono Sanitari dell’Ospedale di Corigliano, ha disposto, un’indagine interna al fine di verificare eventuali responsabilità. Tale verifica è stata avviata anche con l’obiettivo di supportare le attività investigative della magistratura e degli organi inquirenti.  
   
   
ASM: SI LAVORA AL PIANO STRATEGICO "MATERA-SANITÀ 2019"  
 
Potenza, 26 gennaio 2015 - Potenziare la rete dell’emergenza urgenza, gli interventi di cura, il parco tecnologico e l’accoglienza. Sono questi gli asset su cui muoverà il Piano Strategico “Matera-sanità 2019”, la cui predisposizione il direttore generale dell´Asm Pietro Quinto ha demandato ad un gruppo di lavoro multidisciplinare costituito questa mattina con un’apposita deliberazione. Del gruppo, che sarà guidato dal Direttore Sanitario Andrea Sacco, fanno parte - spiega una nota dell´azienda sanitaria materana - i medici coinvolti a vario titolo nel sistema dell’emergenza urgenza, nonché tecnici ed esperti in tema di progettazione e manutenzione, ingegneria clinica, programmazione e controllo gestionale. In vista del forte incremento di turisti che si attende per l’importante appuntamento del 2019, la Asm ha deciso di muoversi tempestivamente per migliorare l’offerta sanitaria e la qualità dei servizi, in special modo dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Il Piano Strategico, una cui prima bozza sarà essere elaborata entro metà febbraio, dovrà prevedere un doppio canale di interventi: da un lato l’incremento di figure professionali sanitarie in ambito medico e di supporto soprattutto nei servizi emergenziali, chirurgici e di accoglienza; dall’altro, una forte politica di investimenti finalizzati ad ammodernare l’apparato tecnologico dell’Ospedale. Il tutto grazie ad un finanziamento straordinario che sarà quantificato nel documento programmatico e richiesto alla Giunta Regionale della Basilicata affinché la Città dei Sassi arrivi preparata allo storico appuntamento, che richiede, data l’importanza dell’investitura e lo scenario internazionale sul quale si muoverà, un’adeguata risposta in termini di servizi e di capacità di soddisfare esigenze, culture e sensibilità molto diverse fra loro. Di qui, ad esempio, il forte potenziamento ed ammodernamento delle strutture tecnologiche, come la previsione di appositi percorsi formativi in tema di accoglienza dei pazienti e di miglioramento delle capacità linguistiche del personale, in modo particolare dell’inglese. “E’ di fondamentale importanza –ha detto il Direttore Generale Pietro Quinto- che Matera arrivi al 2019 con un’offerta ed una preparazione strutturale, professionale ed umana capace di rispondere ad ogni tipo di esigenza. La sanità è una parte significativa del pacchetto “Matera 2019”, che impone alla Asm di accettare una sfida avvincente anche sul piano culturale. Per questo –ha specificato il Direttore Generale- abbiano avviato da subito la programmazione strategica e gli interventi sul piano delle risorse umane e tecnologiche per potenziare l’Ospedale di Matera, che di certo farà la parte del leone nell’offerta di sanità ai moltissimi turisti che invaderanno la Città dei Sassi nei prossimi anni. Noi faremo al meglio la nostra parte”.  
   
   
BASILICATA: FONDAZIONE PER LA RICERCA SCIENTIFICA, IL PRIMO INCONTRO  
 
Potenza, 26 gennaio 2015 - Si è tenuto presso l´Irccs Crob di Rionero in Vulture, il primo incontro della Fondazione per la Ricerca scientifica socio sanitaria, nata il 13 gennaio scorso con la sottoscrizione dell´atto costitutivo da parte del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Erano presenti alla riunione il presidente del consiglio di amministrazione, Achille Patrizio Caputi; i componenti del consiglio di amministrazione costituito dai direttori generali delle aziende e degli istituti sanitari della Basilicata: Giuseppe Cugno (direttore Irccs Crob), Rocco Maglietta (direttore San Carlo), Giovanni Battista Bochicchio (direttore Asp), Piero Quinto (direttore Asm); i due componenti di alto profilo professionale, Nicola Buonanuova e Francesca Antonella Amodio. I componenti dell´organismo - come primo atto ufficiale - hanno preso atto dello Statuto della Fondazione, approvato dalla giunta regionale della Basilicata. Subito dopo il cda ha provveduto alla nomina del Comitato scientifico (composto da Attilio Martorano, Renato Lauro e Bernardino Fantini) e del direttore amministrativo (Maria Benedetto). Dopo un intervento del direttore scientifico del Crob, Pellegrino Musto - che ha illustrato le attività nel campo della ricerca svolte dall´Istituto - il consiglio di amministrazione della Fondazione ha proseguito nella discussione degli altri punti all´ordine del giorno. Tra le finalità della Fondazione, che avrà sede nel Crob, la realizzazione di programmi di ricerca preclinica e clinica in ambito socio-sanitario con particolare riguardo alla ricerca nel settore di patologie emergenti, cronico-degenerative, malattie rare o indotte da inquinamento ambientale. Il nuovo organismo, che avrà la durata di 15 anni (rinnovabili) e che non avrà scopi di lucro, si impegnerà inoltre a promuovere l´aggiornamento culturale e la crescita professionale degli operatori del settore.  
   
   
ROMA APPREZZA GLI SFORZI DEL PIEMONTE PER RIPORTARE SOTTO CONTROLLO LA SANITA´  
 
Torino, 26 gennaio 2015 - “Il Piemonte oggi torna ad essere uno studente modello, che sta dimostrando anche al Ministero dell’Economia di aver fatto i compiti. Per questo possiamo chiedere al cosiddetto “Tavolo Massicci” l’anticipazione degli esami di riparazione (cioè il rispetto del piano di rientro che attendevano da anni dalla Giunta Cota) e procedere con lo sblocco del turnover del personale.” Il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, e l’assessore alla sanità, Antonio Saitta, commentano con una metafora scolastica l’esito dell’incontro del 22 gennaio al Ministero dell’Economia dove il direttore della sanità piemontese, Fulvio Moirano, ha illustrato il grande lavoro di riordino avviato nei primi sei mesi e ne ha ricevuto apprezzamento “Gli atti della Giunta Chiamparino sulla sanità - conclude Saitta - stanno dimostrando a Roma che il passo del Piemonte è decisamente cambiato. Proprio grazie al delicato lavoro di riordino intrapreso, sarà possibile liberare il blocco del turnover per le figure professionali indispensabili a dare ossigeno negli ospedali. I tecnici definiranno quanto prima le modalità.”  
   
   
DISABILITÀ IN TOSCANA: UNA CABINA REGIONALE PER FACILITARE LA VITA DI TANTE PERSONE  
 
Firenze 26 gennaio 2015 – Una sorta di cabina regionale, un punto unico in grado di fornire assistenza a tutte le persone disabili e a reperire informazioni su come districarsi nella giungla di provvedimenti ed interventi a loro favore. Lo ha annunciato stamattina, davanti ad un auditorium al completo, la vicepresidente Stefania Saccardi aprendo la Conferenza regionale sulla disabilità che si tiene oggi e domani a Spazio Reale, San Donnino, Campi Bisenzio (Fi). Alla giornata inaugurale dell´incontro è intervenuto tutto il mondo della disabilità: pubblico e privato sociale, enti locali, associazioni. Presente anche il governo, con il direttore generale per l´inclusione e le politiche sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Raffaele Tangorra. "Da più di 10 anni mancava un momento come questo in Toscana – ha detto la vicepresidente – un´occasione per approfondire un tema così importante e trasversale a tanti settori e problematiche spesso affrontate in modo separato l´una dall´altra. Non abbiamo l´ambizione di parlare di tutto ma nell´ultima Finanziaria regionale è stata introdotta la previsione di organizzare un incontro analogo con cadenza annuale, per dare continuità al confronto". All´entrata di Spazio Reale presenti alcune associazioni hanno distribuito volantini con i quali viene rimproverata alla Regione scarsa attenzione ad uno dei temi più delicati, vita indipendente, senza prevedere uno spazio di discussione all´interno della Conferenza. "Invece – ha risposto la Saccardi - ne parleremo perché su vita indipendente la Regione ha deciso di non fermarsi alle parole ma di passare ai fatti dato che con il progetto regionale il nostro impegno è passato dai 2 milioni di euro del 2009 ai 9 attuali. E´ giusto approfondirlo ma è altrettanto importante che poi ci siano le risorse per far fronte ai bisogni concreti delle persone". "Un ringraziamento doveroso – ha poi aggiunto Stefania Saccardi - va al governo, che ha deciso di venire qui, oggi. Ma anche per aver reso strutturale, dopo anni difficili, il Fondo per la non autosufficienza, riportandolo con 400 milioni di euro ai livelli di qualche anno fa. Va detto che anche negli anni in cui il fondo era pressoché inesistente la Toscana ha sempre colmato le necessità con proprie risorse che sono via via aumentate, arrivando nel 2014 a sfiorare i 90 milioni di euro. E sul fronte delle azioni concrete – ha proseguito - vale la pena sottolineare le circa 3500 famiglie che anche nel 2014 (come nel 2013) hanno avuto accesso, con le risorse previste dalla legge 45 di Toscana Solidale, alla misura in favore di coloro che hanno un figlio disabile a carico. Per il 2015 abbiamo deciso di innalzare il limite Isee per potervi accedere, da 24 mila a 30 mila euro circa, e di estendere il contributo anche a chi ha una persona disabile a carico". Dopo aver annunciato il lavoro avviato sulla cabina di regia e il grande sforzo in atto per allargare il numero di esperienze in Toscana (attualmente 5) sulle Fondazioni di partecipazioni per il dopo di noi, la vicepresidente ha ringraziato il mondo del volontariato ("senza il quale non saremmo in grado di garantire il livello e la qualità di tanti servizi"), gli uffici regionali ("per aver organizzato un momento di confronto così importante e per il lavoro quotidiano che rende possibile l´erogazione di tanti servizi") e auspicato che da questa due giorni "arrivino tanti spunti interessanti per progetti e interventi futuri in grado di migliorare la vita di tante persone". Raffaele Tangorra ha spiegato che "la ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili da parte dell´Italia non è rimasta solo sulla carta e uno dei passaggi più importanti è stata la creazione di un osservatorio per monitorarne l´applicazione nei vari ambiti di vita. Attraverso i vari governi che si sono succeduti l´osservatorio ha continuato a lavorare e prodotto una proposta politica con un proprio programma d´azione, approvato dal governo e dai livelli locali, diventato poi Dpr. Alla Conferenza di Bologna di due anni fa, dopo un percorso partecipato con tutti i soggetti del mondo della disabilità, questo atto è stato ratificato. Le azioni concrete arriveranno, i tavoli di lavoro attivati dal ministro Poletti sono attivi e presto saranno presentate proposte". Quindi ha concluso specificando che "su vita indipendente molte regioni non spendevano un centesimo. Adesso abbiamo stanziato 10 milioni di euro che quantomeno hanno permesso a molte regioni di avviare i primi progetti. Il Fondo nazionale sulla non autosufficienza, dopo aver toccato il suo minimo storico, è tornato a 400 milioni. E un altro segnale importante è aver riportato il Fondo nazionale sociale a 300 milioni e di averlo stabilizzato".  
   
   
INFLUENZA: ANCORA FORTE IN VENETO CON 13 DECESSI. DIFFUSO IL REPORT SETTIMANALE 12-18 GENNAIO.  
 
Venezia, 26 gennaio 2015 - E’ salito a 13 il numero delle persone decedute in Veneto per le complicazioni derivate dall’influenza. Lo segnala il Report settimanale elaborato dal Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità Pubblica della Regione, riguardante il periodo dal 12 al 18 gennaio, che ha fatto segnare un’incidenza ancora alta, pari a 97,5 malati ogni 10 mila abitanti. Un tasso che fa stimare in circa 48 mila i veneti colpiti dal virus sinora. Tra le 13 vittime è stato segnalato anche il decesso di una bambina di 2 anni, di Padova, che era ricoverata presso l’Azienda Ospedaliera con gravi complicazioni. La piccola era affetta dal ceppo H3n2, e non dal più “temuto” H1n1, impropriamente definito “Suina”. Non è ancora stato possibile determinare se fosse vaccinata o no. “E’ doloroso dover registrare questo aumento di decessi – sottolinea l’Assessore alla Sanità Luca Coletto – ma si tratta di eventi che non si possono mai escludere, soprattutto in presenza di un’influenza stagionale così aggressiva e di un netto calo delle vaccinazioni dovuto al caso Fluad e anche a una certa diffidenza diffusasi a prescindere tra la gente in tutta Italia, anche a causa delle molte informazioni distorte che circolano incontrollate sul web. Gli Ospedali veneti stanno affrontando con efficienza questa situazione – aggiunge l’Assessore. Medici e infermieri si prodigano senza sosta e, laddove necessario, vengono attuate soluzioni organizzative adatte a fronteggiare la situazione”. Nell’ultima settimana monitorata l’incidenza del Veneto, seppur ancora più alta, si è avvicinata alla media nazionale, che è di 85,5 casi per 10 mila abitanti. Dall’inizio della sorveglianza ad oggi sono stati segnalati 94 casi di forme complicate. Di questi, 62 sono considerati “gravi”. L’età media delle persone colpite è di 56 anni e la maggior parte (85%) presentava patologie pregresse. I ricoveri in terapia intensiva sinora sono stati 50 e 7 di essi hanno necessitato di trattamento “Ecmo”.  
   
   
IPAB “ALBERTINI” ISOLA DELLA SCALA (VR). ASSESSORE VENETO SU PROPOSTA ACCORDO CON ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI VERONA PER AFFIDO GESTIONE 20 ANNI:“HO MANTENUTO LA PAROLA DATA A CITTADINI E DIPENDENTI; CI SONO LE CONDIZIONI PER CONCLUSIONE POSITIVA”  
 
Venezia, 26 gennaio 2015 - “Ho mantenuto la parola data nell’incontro del 12 gennaio scorso a Isola della Scala con i consiglieri comunali, i dipendenti dell’Istituto Albertini e i sindacati. Ritengo che si stia andando verso una conclusione concreta e positiva per risolvere la situazione sofferta dall’Istituto. Abbiamo sul tavolo una proposta di accordo avanzata dal Commissario Rugolo all’Istituto Assistenza Anziani di Verona che tutela entrambe le parti contraenti e offre le migliori garanzie per i pazienti e i dipendenti nel rispetto di quanto prevede il loro contratto di lavoro”. E’ soddisfatto Davide Bendinelli, assessore regionale ai servizi sociali, dopo avere esaminato la proposta di accordo quadro tra l’Ipab “Benedetto Albertini” di Isola della Scala e l’Istituto Assistenza Anziani di Verona. “La piattaforma di accordo è concreta e ragionevole – sottolinea Bendinelli –e dovrebbe far scrivere la parola fine alla brutta vicenda vissuta dall’Albertini in questi anni e rassicurare sul futuro - per merito della presa in carico da parte della Regione e mia personale - i dipendenti, le famiglie, la comunità locale. Stiamo facendo il massimo per risolvere questa difficile situazione”. “Ora la parola passa a Verona – aggiunge - entro dieci giorni devono darci una risposta. La Regione attende con fiducia e consapevolezza del buon lavoro svolto a partire da quello del commissario straordinario regionale Mirko Rugolo”. In estrema sintesi la proposta di accordo prevede che: l’Istituto Albertini sia affidato in gestione integrale di tutti i servizi erogati, per la durata di venti anni, all’Istituto Assistenza Anziani di Verona con un corrispettivo di 425 mila euro l’anno; tutto il personale passerà a quest’ultima struttura con lo stesso inquadramento contrattuale e retributivo; l’Albertini risponderà in via esclusiva di tutti i debiti contratti.