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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Gennaio 2015
FVG: IL VOLUME "L´EUROPA IN GUERRA" SERVE A CAPIRE LA STORIA  
 
Trieste, 26 gennaio 2015 - Più che un catalogo, quello che completa idealmente e concretamente la mostra "L´europa in guerra. Tracce del secolo breve", che ospita al Magazzino delle Idee a Trieste oltre 300 capolavori dei maggiori artisti italiani ed europei coinvolti nella Grande Guerra, è un volume a sé stante. Mentre l´esposizione offre la rappresentazione artistica della tragedia della guerra, il testo di ben 1.100 pagine, presentato ieri sera al Museo della Comunità Ebraica di Trieste, consente anche di conoscere la produzione letteraria italiana, centro-europea e straniera, riguardante l´esperienza del conflitto mondiale tra il 1914 e il 1918. "Un testo eccellente e veramente significativo che consiglio vivamente di leggere e studiare - ha affermato l´assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti - poiché ci permette di capire in modo diretto e non certo tradizionale un periodo molto complesso della nostra storia e di quella europea". Il volume, curato (così come la mostra, che rimarrà aperta fino al 28 febbraio) da Piero Del Giudice, oltre alle opere dei pittori, pubblica anche frammenti letterari, documenti, fotografie e lettere censurate, documentando in tal modo come hanno vissuto l´esperienza di trincea i numerosi "umili e ultimi", siano essi braccianti, operai, piccoli contadini o artigiani. Il testo (Edizioni "e") pubblica singole pagine di autori italiani, francesi, tedeschi, russi e balcanici. Il lavoro, dedicato ad Andrea Mariani, che aveva condiviso parte dell´ideazione del progetto, è stato realizzato grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia Autonoma di Trento, della Provincia di Trieste e della Fondazione Museo Storico del Trentino. Alla presentazione, Khaled Fouad Allam ha sottolineato come la Grande Guerra sia stata l´ultima di tipo classico e la prima di tipo moderno (per l´utilizzo dell´aviazione, dei gas e il coinvolgimento della popolazione civile). Se allora la guerra s´identificava solo con determinati territori e "occupava" uno specifico periodo temporale, secondo il noto intellettuale "oggi è il mondo, e quindi tutti noi, ad essere perennemente in guerra ed in modo più nebuloso rispetto al passato". Alla presentazione sono intervenuti anche la presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, il critico letterario Gianfranco Franchi, l´assessore alla Cultura della Comunità Ebraica Mauro Tabor e Stefania Grimaldi della Cooperativa La Collina; presenti i consiglieri comunali di Trieste Roberto Decarli e Patrick Karlsen.  
   
   
SITI UNESCO, MARONI: PATRIMONIO CHE VOGLIAMO VALORIZZARE  
 
Milano, 26 gennaio 2015 - "Il progetto che presentiamo è un atto di amore per continuare a valorizzare i dieci siti Unesco della nostra Regione, con tanto di testimonial eccellenti, che ringrazio per la loro disponibilità e il loro impegno. Vogliamo aumentare l´impegno della Regione Lombardia nella valorizzazione di queste eccellenze lombarde in vista dell´Expo: nei prossimi mesi milioni di visitatori verranno qui per l´Esposizione e potranno vedere queste nostre bellezze, che rappresentano non solo un patrimonio dell´umanità ma, prima di tutto, della Lombardia e di tutti noi lombardi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa di presentazione, a Palazzo Lombardia, dell´iniziativa ´Lombardia Unesco Tour´, il progetto istituzionale della Regione, che ha lo scopo di valorizzare tutti i nove siti Unesco (più quello immateriale del ´saper fare liutario´ di Cremona) per Expo e anche per il dopo Expo. Dalla Lombardia Risorse Concrete - "Qui abbiamo un quinto di tutti i siti Unesco presenti in Italia - ha ricordato Maroni -, che, in totale, sono 50; qui abbiamo un patrimonio straordinario che vogliamo continuare a valorizzare. Il Governo ha stanziato nell´ultimo biennio 1.470.000 euro per valorizzare tutti i 50 siti Unesco nazionali, mentre noi, come Regione Lombardia, per i nostri 10 siti Unesco, abbiamo stanziato più di 4 milioni di euro, ovvero quattro volte tanto la cifra stanziata da Palazzo Chigi: questa è una dimostrazione di concretezza, di come vogliamo valorizzare i nostri siti Unesco". Altri Luoghi Splendidi Possono Diventare Patrimonio Unesco - "Abbiamo altre candidature di altri splendidi luoghi della Lombardia - ha proseguito Maroni - che possono diventare siti Unesco, come la Città Alta di Bergamo, il centro storico di Pavia, il Lago Maggiore e io ne aggiungo un altro ancora: la Cappella Teodolinda di Monza, che verrà riaperta nelle prossime settimane, per cui, in occasione del ´Forum Unesco´, che si terrà a settembre, chiederemo la candidatura affinché Patrimonio dell´umanità". L´opportunità Della Vetrina Expo - "Intanto vogliamo comunque valorizzare i 10 ´Patrimoni´ che abbiamo, anche in vista di Expo - ha ribadito Maroni -: vogliamo valorizzare questo patrimonio, mostrandolo ai milioni di visitatori che verranno qui. Investire sulla cultura, sull´arte, sulla musica e sul turismo è ciò che dobbiamo fare se vogliamo che Expo abbia un ritorno utile per la nostra Regione. Questa è una delle iniziative che la Regione ha in cantiere, per fare in modo che Expo abbia ricadute positive, non solo per Milano, ma per tutta la Lombardia". "Tra due settimane presenteremo, qui, a Milano, il Padiglione Lombardia - ha annunciato il presidente - che sarà presente dentro il sito Expo e quello sarà il luogo per promuovere e far conoscere la Lombardia e le sue bellezze, perché qui abbiamo dei luoghi di cultura, di arte e di storia unici al mondo". "Vogliamo lanciare - ha concluso Maroni - questa sfida: Lombardia come Regione dell´arte, della cultura, della storia, vogliamo investire sull´identità lombarda e l´iniziativa di oggi va proprio in questa direzione".  
   
   
PERUGIA: TEATRO LIRICO SPERIMENTALE SPOLETO, AL VIA CORSI ALTA FORMAZIONE  
 
Perugia, 26 gennaio 2015 - I pianisti Cristina Battistella di Motta di Livenza (Treviso), Sara Dimattia di Altamura (Bari), Qilun Na di Yinchuan (Cina), Chiara Pulsoni di Chieti, Manuela Ricci di Amandola (Fermo), Eleonora Siciliano di Torino, Fabio Spinsanti di Ancona, Yeshi Solomon Granieri di Macallè (Etiopia), Bojie Yin di Changsha (Cina), Andrea Maria Zanforlin di Cuggiono (Milano), e i cantanti Pedro Bomba, baritono di Perugia, Mariangela Cafaro, soprano di Latina, Eugenio Di Lieto, basso di Terracina (Latina), Maria Chiara Gallo, mezzosoprano di Correggio (Reggio Emilia), Candida Guida, contralto di Vico Equense (Napoli), Midori Kamishima, mezzosoprano di Nagano (Giappone), Chiara Manese, mezzosoprano di Pistoia, Alessandra Maniccia, soprano di Roma, Chiara Notarnicola, soprano di Ragusa, Marco Simonelli, basso di Ascoli Piceno. Sono questi i migliori candidati scelti dalle commissioni giudicatrici per frequentare gli esclusivi corsi specialistici di Alta Formazione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto "A. Belli", realizzati nell´ambito del Programma Attuativo Regionale Fondo di Sviluppo e Coesione Regione Umbria (Par Fsc 2007-2013), e con la collaborazione per la logistica degli spazi del Comune di Spoleto. Lunedì scorso è iniziato il corso di alta formazione per pianista maestro collaboratore sostituto del Teatro Musicale, al Complesso San Nicolò di Spoleto, con il Maestro Francesco Massimi, quale docente per i primi cinque giorni, accogliendo i pianisti selezionati con intensive lezioni sul "basso continuo" e cioè sull´accompagnamento strumentale proprio del periodo barocco e comunque sull´accompagnamento dei recitativi. Da lunedì prossimo, i pianisti selezionati potranno seguire le lezioni di uno dei più bravi maestri preparatori di pianisti e cantanti, il Maestro Enza Ferrari, milanese, già Maestro Collaboratore al Teatro Massimo di Palermo e al Teatro alla Scala, accompagnatrice al pianoforte di molti celebri cantanti e titolare di masterclass in Italia e all´estero e da anni collaboratrice del Lirico Sperimentale. Il corso del Maestro Ferrari si incentrerà su alcune opere del repertorio tradizionale affrontate in modo intensivo al pianoforte. Le lezioni si terranno nele sale del Complesso di San Nicolò, grazie alla collaborazione del Comune di Spoleto. Lunedì si inaugura a Villa Redenta il primo corso di alta formazione per cantante del repertorio operistico barocco, mozartiano e rossiniano. La prima masterclass, della durata di una settimana, sarà tenuta dalla cantante Gemma Bertagnolli, tra le maggiori interpreti italiane a livello internazionale di questo repertorio che comprende musiche, opere, composizioni, di Bach, Vivaldi, Scarlatti, Mozart, Pacini, Händel e molti altri autori. Gemma Bertagnolli alterna l´attività teatrale e discografica all´insegnamento. Per il Teatro Lirico Sperimentale e soprattutto per gli allievi selezionati – si sottolinea - è un grande onore averla a Spoleto e una importantissima occasione. Nata a Bolzano nel 1967, Gemma Bertagnolli ha iniziato giovanissima una carriera che l´ha portata in breve a cantare nei principali teatri e festival italiani ed esteri, tra cui Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, La Fenice a Venezia, Teatro Regio di Torino, Opera di Zurigo, Berlino, Monaco, Théâtre des Champs Elysées a Parigi, Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Concertgebouw ad Amsterdam, Salzburger Festspiele, Rossini Opera Festival, Potsdam Musikfestspiele Sanssouci, Festival Mozart La Coruña, Festival Radio France Montpellier, Accademia Chigiana di Siena. I Direttori con i quali ha cantato in opera o in concerto: Roberto Abbado, Bruno Bartoletti, Semyon Bychkov, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Fabio Luisi, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Wolfgang Sawallisch, Jonathan Webb, e con registi quali David Alden, Nicolas Joel, Stephen Medcalf, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Graham Vick. Cantante d´elezione per il repertorio barocco, ha approfondito la prassi esecutiva collaborando con i maggiori specialisti del settore, quali Rinaldo Alessandrini, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone, Fabio Biondi, Ivor Bolton, Christophe Coin, Alan Curtis, Alessandro De Marchi, René Jacobs, Ton Koopman, Marc Minkowski, Christina Pluhar, Trevor Pinnock, Jean-christophe Spinosi, in produzioni come Solimano di Hasse, Emira con René Jacobs alla Staatsoper di Berlino, Il Ritorno di Ulisse in Patria e L´incoronazione di Poppea, con Ivor Bolton al Maggio Musicale Fiorentino e con Rinaldo Alessandrini al Teatro Comunale di Bologna, nel ruolo di Drusilla con Ottavio Dantone a Cremona e alla Bayerische Staatsoper di Monaco con Ivor Bolton; nel ruolo di Nerone nell´Agrippina di Händel, con Giovanni Antonini e il Giardino Armonico; Aristea ne L´olimpiade di Pergolesi con Ottavio Dantone al Festival Pergolesi di Jesi e al Ravenna Festival; Piacere ne Il Trionfo del tempo e del disinganno di Händel con Rinaldo Alessandrini e Concerto Italiano, e con Mark Minkowski all´Opera di Zurigo; Asprano in Motezuma di Vivaldi con Alan Curtis. Gemma Bertagnolli è impegnata a sostenere il diritto alla musica e promuovere la sua funzione sociale. Dal 2003 è ambasciatrice Unicef. Tiene seminari a Brema, al Mozarteum di Salisburgo e in Festival e Conservatori italiani. Dal 2013 insegna canto rinascimentale e barocco al Conservatorio di Trento.  
   
   
MATERA: CONSORZIO TEATRI UNITI PRESENTA “SIGNORI… LE PATÉ DE LA MAISON!”  
 
Matera, 26 gennaio 2015 - Una commedia brillante, che prende garbatamente in giro il politicamente corretto, dove il nome che verrà scelto per il nascituro scatena una vera e propria guerra che scontro dopo scontro, ricordo dopo ricordo, accusa dopo accusa, farà emergere piccoli e grandi segreti di tutti i protagonisti. E’ lo spettacolo Signori… Le paté de la maison!" che il Consorzio Teatri Uniti di Basilicata presenta al pubblico lucano nell’ambito della sezione I Grandi Classici. Signori… Le paté de la maison! andrà in scena allo teatro Don Bosco di Potenza lunedì 2 febbraio 2015 sipario ore 21, a Matera sarà proposto martedì 3 febbraio 2015 – sipario ore 21 - al teatro Duni. Sabrina Ferilli, Maurizio Micheli, regista della messa in scena, e Pino Quartullo sono gli interpreti principali di questa commedia, con adattamento teatrale ad opera di Carlo Buccirosso e della stessa Ferilli di Le prénom, pièce teatrale del 2010 di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte. Un testo che ha già ispirato una commedia cinematografica francese nel 2012 e che in questi giorni torna nelle sale cinematografiche italiane con il remake di Francesca Archibugi, dal titolo Il nome del figlio, interpretato da Valeria Golino, Alessandro Gassman, Micaela Ramazzotti e Rocco Papaleo. In questa divertente e cinica commedia degli equivoci la coppia progressista Ferilli-micheli decide di invitare a cena i cognati, nonché uno scapolo impenitente, trombonista in un’orchestra sinfonica e amico d´infanzia della padrona di casa. Gabriella (Sabrina Ferilli) si è molto impegnata per la riuscita della cena, svegliandosi di buon´ora per preparare amorosamente il suo famoso paté. Sembrerebbe una serata idilliaca, nel segno degli affetti, dell´amicizia, di rispetto e cordialità. Tra l´altro i cognati sono in dolce attesa e hanno scelto proprio la riunione familiare per comunicare il lieto evento. Senonché il futuro padre (Pino Quartullo), di idee politiche opposte a quelle della sorella e del di lei marito, annuncia di voler dare al nascituro il nome di un personaggio simbolo della destra, irritando all´istante i parenti. Da questo momento la serata in casa Gabardella (piccolo omaggio al film Premio Oscar La grande bellezza) si trasforma in un gioco al massacro. Nel corso della cena si innescherà infatti un crescendo di malintesi recriminazioni e rimproveri, e la discussione farà ben presto emergere vecchi rancori rimossi, molti non detto e qualche verità nascosta, scatenando un autentico putiferio familiare.  
   
   
LUOGHI CULTO, ASSESSORE LOMBARDIA: MOSCHEE PRIORITÀ PER LA SINISTRA  
 
Milano, 26 gennaio 2015 - "Anche oggi, durante la Commissione regionale, sono emerse, in maniera netta e inequivocabile, le differenze tra un Centrodestra che, su una materia così delicata, pretende chiarezza e procedure ben definite, e un Centrosinistra che, invece, non vede l´ora di aprire moschee a Milano e in Lombardia". Lo ha detto Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, commentando il via libera, il 22 gennaio, da parte della Commissione competente, al progetto di legge sui luoghi di culto, che, nelle prossime settimane, sarà discussa in Consiglio regionale. Legge Necessaria - "Sono certa - ha concluso Viviana Beccalossi - che l´Aula del Consiglio approverà una legge mirata a far chiarezza su come, dove e in che termini sarà possibile realizzare nuovi luoghi di culto in Lombardia. Una legge che, mai come in questo periodo, è da ritenersi opportuna, utile e necessaria".