Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6
Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Febbraio 2015
SANITÀ: AL VIA NEL LAZIO IL PACCHETTO PREVENZIONE ICTUS SECONDARIO IL PAC, PACCHETTO AMBULATORIALE COMPLESSO, METTE IN ATTO UNA SERIE DI INTERVENTI PER LA TEMPESTIVA PRESA IN CARICO DEL SUPERATA LA FASE CRITICA, DEVE INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI CURA RIABILITATIVO  
 
 Roma, 9 febbraio 2015 - La Regione in prima linea nella lotta contro i danni dell´ictus. Il Lazio è la prima Regione italiana ad adottare il P.a.c, il Pacchetto Ambulatoriale Complesso. L’obiettivo è quello di prevenire l´ictus secondario, cioè le cosiddette recidive. Una corretta prevenzione per evitare nuovi casi di ictus. L´80% degli ictus potrebbe essere evitato con una corretta prevenzione. Fino ad oggi, dopo un ictus, il paziente veniva preso in carico dalla Asl, ma non più da chi lo aveva curato la fase acuta. Il Pac permette invece di chiudere il cerchio perché consente alla Asl di dialogare con i medici della prima fase quando il paziente, superata la fase critica, deve intraprendere un percorso di cura riabilitativo. Una serie di interventi utili per garantire cure migliori. Il pacchetto ambulatoriale complesso intende mettere in atto una serie di interventi di tipo multidisciplinare e multi professionale utili per la tempestiva presa in carico del paziente da parte dello specialista. Questo approccio organizzativo permette anche di contenere i costi diretti e indiretti a carico del sistema sanitario. “Non è un caso, perché questa ed altre novità introdotte nella Regione sono tutte innovazioni figlie di una visione nuova- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: questa è la nostra rivoluzione: stiamo uscendo dal piano di rientro rinnovando sistema sanitario e non tagliando l´offerta che anzi, viene migliorata, spendendo meno".  
   
   
SANITA’: NUOVI LEA; ZAIA AL GOVERNO, “BASTA INGANNARE LA GENTE. NON SONO GRATIS E I COSTI VENGONO CARICATI SULLE REGIONI. TRA TAGLI E MAGGIORI COSTI SARA’ FALLIMENTO. NON SMANTELLO LA SANITA’ VENETA. E’ GUERRA PER SOPRAVVIVERE”.  
 
Venezia, 9 febbraio 2015 - “Dopo mesi di belle parole, come se grazie a Renzi piovessero dal cielo nuove cure gratis per gli italiani, l’inganno è stato smascherato: i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) in Sanità costano cari. Naturalmente, secondo il Governo, dovrebbero pagarli le Regioni, aggiungendo nuovi costi ai nuovi tagli barbarici e magari, mettendo nuove tasse ai loro cittadini. E’ un inganno bello e buono della gente e l’ennesimo tentativo di far fuori le Regioni, mandando all’aria i loro bilanci sanitari, compresi quelli delle poche virtuose come il Veneto, o costringendole alla figuraccia di introdurre nuovi balzelli. Sappia Renzi che il gioco è stato scoperto e che sarà battaglia vera, una sorta di guerra per la sopravvivenza, non delle Regioni in quanto tali, ma dell’assistenza sanitaria ai cittadini”. Con queste dure parole, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene duramente all’indomani della presentazione, da parte del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin della proposta governativa di nuovi Livelli Essenziali di Assistenza. “No caro Renzi – incalza Zaia – il giochetto del tu paghi e io mi faccio bello non funzionerà. La prossima settimana di questa partita si occuperanno i tecnici delle Regioni; quella successiva sarà la volta degli Assessori coordinati dal nostro Luca Coletto e la partita è quindi ancora tutta da giocare”. “Lo faremo con il coltello tra i denti – annuncia fin d’ora Zaia – perché o il Governo stanzia fondi aggiuntivi, o diminuisce i tagli in modo di consentire alle Regioni di coprire la spesa sopravveniente. Erogare i nuovi Lea – conclude Zaia – è una cosa bella, che il Veneto ha fatto e vuole continuare a fare, per i suoi cittadini e senza mettere le mani nelle loro tasche. Prima lo capiscono a Roma e meglio è”.  
   
   
EBOLA: IL RICONOSCIMENTO DELLA REGIONE AI MEDICI DELLO SPALLANZANI  
 
Roma, 9 febbraio 2015 - Lo Spallanzani di Roma è una struttura di eccellenza che produce valori al livello nazionale e internazionale, il principale polo assistenziale italiano sul tema legato alle malattie infettive. È qui che è stato curato Fabrizio Pulvirenti, il ‘paziente zero’ che è guarito da Ebola. Un riconoscimento per l´impegno per il “paziente zero” di Ebola. Il presidente, Nicola Zingaretti, ha donato una targa in segno di riconoscimento per l´impegno, la cura e la dedizione da parte dei medici dello Spallanzani in questo caso così difficile. “Ho scritto una lettera al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per chiederle di proporre al presidente della Repubblica di conferire la medaglia d´oro al merito della Sanità pubblica allo Spallanzani di Roma- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: sarebbe bello e giusto che il primo atto formale di quello che si annuncia come un grande presidente della Repubblica fosse rendere un riconoscimento a questo istituto che ha reso un po´ più orgogliosi gli italiani."  
   
   
SARDEGNA: ALLE POLITICHE SOCIO-SANITARIE I PRIMI 70 MILIONI DEI 300 INCASSATI CON LA VERTENZA ENTRATE.  
 
Cagliari, 9 Febbraio 2015 - La Giunta regionale stacca il primo assegno per pagare i residui passivi con l´anticipo di 300 milioni di euro della vertenza entrate incassati dallo Stato tre settimane fa, il 16 gennaio scorso: i primi 70, di quei 300, vanno alle politiche socio-sanitarie. L´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ha dunque autorizzato il pagamento di 70 milioni di euro per le politiche sociosanitarie, rispetto alle quali l´esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha la massima attenzione. "Iniziamo a pagare da questo settore perché la nostra attenzione è massima per i non autosufficienti, i malati gravi che hanno bisogno di cure e assistenza continua - dice l´assessore Paci - Questi sono i primi milioni erogati dai 300 dell´anticipazione degli arretrati della vertenza entrate, a stretto giro seguiranno gli altri pagamenti per l´Istruzione, la Cultura, il Lavoro, tutti settori strategici su cui questa Giunta vuole puntare. Iniziamo così a eliminare quei debiti accumulati negli anni, provocati dai vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità che la Sardegna non deve più sopportare grazie all´accordo del 21 luglio con lo Stato. L´eliminazione del Patto - conclude il vicepresidente della Regione - permetterà di non accumulare più debiti per il futuro, perché tutto quello che viene stanziato da quest´anno potrà essere speso interamente". I 70 milioni saranno dunque destinati alle famiglie in situazioni di povertà, all´assistenza domiciliare per i non autosufficienti, agli handicappati e ammalati gravi. L´assessore della Sanità Luigi Arru rassicura anche sugli stanziamenti per il settore previsti per quest´anno dalla manovra finanziaria. "Non ci sarà nessun taglio lineare alle politiche sociosanitarie, e questo voglio dirlo con chiarezza. Stiamo analizzando la complessa situazione del settore con le parti sociali e le associazioni, con un obiettivo chiaro e preciso: tutelare al massimo chi ne ha bisogno, e garantisco che nessuno che ne abbia davvero bisogno sarà privato del sussidio da questa giunta. In Sardegna c´è una spesa sociale molto alta - sottolinea l´assessore Arru - E situazioni di inappropriatezza su cui vogliamo far luce mettono a rischio la tutela dei più deboli nei confronti dei quali l´attenzione è invece massima e costante. Oggi eroghiamo 70 milioni di euro, e sono i primi in assoluto dei 300 degli arretrati della vertenza entrate incassati pochi giorni fa. L´esecutivo di cui faccio parte - conclude il titolare della Sanità - dimostra così ancora una volta la sua attenzione a situazioni di povertà, ai disabili, ai malati non autosufficienti e al welfare della Sardegna".  
   
   
INFLUENZA IN PIEMONTE, RAGGIUNTO IL PICCO COME IN TUTT´ITALIA, ANCHE IN PIEMONTE AUMENTANO I PASSAGGI AL PRONTO SOCCORSO. APPELLO AI MEDICI DI FAMIGLIA  
 
Torino, 9 febbraio 2015 - “Come previsto, questa settimana abbiamo raggiunto il picco dell’influenza: in tutt’Italia, quindi anche in Piemonte, i passaggi al pronto soccorso aumentano. Mi appello ancora una volta alla collaborazione degli oltre 3mila medici di famiglia piemontesi perché facciano uno sforzo ed aiutino i colleghi degli ospedali, non intasando i pronto soccorso. Analogo appello rivolgo a chi si ammala, a rivolgersi prima al proprio medico di famiglia.” L’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, ha fatto il punto oggi sui dati settimanali di incidenza delle sindromi influenzali, elaborati dal Seremi, il servizio di riferimento regionale per la sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive. L’incidenza delle sindromi influenzali nella quinta settimana del 2015 è in aumento, con 14,7 casi ogni mille assistiti: si stima che siano 64.000 i piemontesi colpiti dall’influenza. Nell’età pediatrica (0-14 anni), l’incidenza è di 30 casi per mille assistiti, nella fascia 15-64 anni l’incidenza è di 28 casi per mille persone, nella fascia di età dai 65 in avanti è di 5,8 casi. I passaggi in pronto soccorso sono in aumento rispetto alle settimane precedenti: 12, 5 % dei passaggi totali, 15% dei ricoveri totali. I casi gravi, dall’inizio della stagione influenzale ad oggi, sono 32, 18 uomini e 14 donne: 2 nella fascia d’età 0-14 anni, 26 nella fascia d’età 15-64 anni, 4 nella fascia dei 65anni ed oltre. “In Italia, la percentuale è di 10,4 casi per mille. Nella nostra regione- afferma Saitta-, rispetto agli anni precedenti, l’incidenza è più alta, seppur di poco, a livello della stagione 2002-2003. L’assessorato regionale alla Sanità prosegue il monitoraggio e controllo della situazione, in stretto collegamento con le direzioni delle Aziende sanitarie regionali che, nelle scorse settimane, hanno ricevuto precise indicazioni operative per garantire, in tutte le strutture, le migliori condizioni possibili di assistenza e cura.”  
   
   
"QUESTIONI DI CUORE", LA REGIONE SARDEGNA DÀ IL VIA ALLA CAMPAGNE DI PREVENZIONE SULLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI.  
 
Cagliari, 9 Febbraio 2015 - Prevenire, informare, tener sotto controllo i fattori di rischio che portano a contrarre malattie cardiovascolari, la prima causa di morte in Italia: in Sardegna con "Questioni di cuore" è partita la campagna d´informazione sul rischio cardiovascolare promossa dall´assessorato della Sanità con la Asl di Cagliari capofila del progetto. Tutte le persone con un´età compresa tra i 35 e i 69 anni potranno nelle prossime settimane chiedere al medico di famiglia di calcolare il proprio fattore di rischio cardiovascolare per i prossimi dieci anni. Fare Rete In Sardegna - "Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte in Italia e in Sardegna - ha detto l’assessore Luigi Arru - e i fattori di rischio sono molteplici: assunzione di farmaci, età, familiarità, stile di vita, fumo, pressione arteriosa, colesterolemia. Ormai la durata media della vita si è allungata molto, quindi è fondamentale garantirne la qualità, mantenendo i cittadini in buona salute e non limitandoci a fronteggiare le emergenze con la cura delle malattie acute. Questo significa anche un notevole risparmio economico, possiamo dire che per ogni euro investito c´è un ritorno economico enorme". L´assessore Arru ha poi sottolineato la necessità che Assessorato, Asl, Medici di famiglia agiscano in rete, facendo sistema "perché questo è l´unico modo per ottenere il risultato migliore utilizzando le grandi risorse che abbiamo nel sistema sanitario della Sardegna". Fondamentale La Prevenzione - Decisivo il ruolo dei medici di famiglia che, attraverso la misurazione del punteggio di rischio saprà fornire indicazioni precise per la riduzione dello stesso rischio di incorrere nella patologia. "Il rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia - ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru - è continuo e aumenta con l´avanzare dell’età, dunque non esiste un livello di rischio nullo. Da non trascurare inoltre il fattore della familiarità della patologia. E´ importante eseguire esami clinici e strumentali che sono in grado di evidenziare lesioni cardiovascolari asintomatiche". I Grandi Fattori Di Rischio - Fumo, colesterolemia, diabete, sono questi i grandi fattori di rischio. La nicotina accelera il battito cardiaco e il carbonio diminuisce la quantità di ossigeno nel sangue favorendo l’aterosclerosi, mentre il colesterolo in quantità eccessive nel sangue si deposita nelle pareti delle arterie. Il diabete è una patologia che innalza il rischio cardiovascolare. "Ovviamente quello che noi consigliamo è di non fumare, bere poco, tenere sotto controllo il peso mangiando sano e fare regolare attività fisica ma voglio ribadire che anche chi conduce uno stile di vita assolutamente sano deve fare prevenzione, perché nessuno è fuori pericolo al 100%". La Campagna Di Informazione - Sono 9 gli step della campagna di informazione messa a punto dall´Assessorato della Sanità. Step che vanno dall´informazione alla consulenza fino all´individuazione di misure fiscali che riescano a incidere sul prezzo di frutta e verdura, per favorirne il consumo a cominciare dalle scuole. La campagna informativa, costata in totale 48mila euro, prevede: uno spot pubblicitario (60 passaggi della durata di 30" in onda sulle tv locali); poster di grande formato (6x3) affissi nei principali centri del territorio regionale, flyer pubblicitari destinati all´allestimento interno degli autobus delle linee urbane e extraurbane di Cagliari, Sassari, Nuoro e Olbia e, laddove possibile, accompagnati dallo spot pubblicitario nei monitor di servizio; un sito web dedicato questionidicuore.Info; una pagina Facebook nella quale saranno fornite notizie e informazioni sulla prevenzione del rischio cardiovascolare; 5.000 locandine (distribuite tra le Aziende Sanitarie Locali della Sardegna); 200.000 depliant (distribuite tra le Aziende Sanitarie Locali della Sardegna); banner roll up monofacciali (una per ciascuna Asl, Aou, Ao della Sardegna). Visita il sito http://www.Questionidicuore.info/    
   
   
SARDEGNA, PRONTO SOCCORSO SANTISSIMA TRINITÀ: GARANTITA LA SICUREZZA IN ACCORDO CON LA PREFETTURA  
 
Cagliari, 9 Febbraio 2015 - "La tutela dei pazienti, degli operatori sanitari e dei cittadini è un dovere delle istituzioni, indispensabile per garantire la serenità e la sicurezza degli utenti. Per questo motivo interverremo con fermezza, qualora riscontrassimo situazioni di pericolo in un qualunque presidio sanitario, come può essere il caso segnalato nei giorni scorsi, dall´Onorevole Piero Comandini - che ringrazio - relativo al Pronto Soccorso dell´ospedale Santissima Trinità". A dirlo è l´assessore della Sanità Luigi Arru rispondendo all´interrogazione del consigliere regionale del Pd. "Nei prossimi giorni, dopo aver studiato attentamente il caso, prenderò contatto con il Prefetto di Cagliari per effettuare un controllo accurato sulle condizioni di sicurezza di tutti i presidi ospedalieri di Cagliari e provincia". L´obiettivo dell´esponente della Giunta Pigliaru è quello di verificare e individuare soluzioni, in accordo con il Prefetto e con le forze dell´ordine, per prevenire tutte le circostanze di potenziale pericolo per i pazienti e gli operatori sanitari. "All´incontro con il Prefetto chiederò di valutare le possibili opzioni e azioni percorribili - ha concluso l’assessore Arru - per salvaguardare la sicurezza di tutti gli ospedali".  
   
   
SPORT, LOMBARDIA: DEFISCALIZZAZIONE PER RILANCIARE ATTIVITÀ DI BASE  
 
Milano, 9 febbraio 2015 - "Se non riusciamo, a causa dei continui tagli alle risorse territoriali, a sostenere direttamente le Asd (Associazioni sportive dilettantistiche) o Ssd (Società sportive dilettantistiche), possiamo aiutare l´attività sportiva anche attraverso defiscalizzazioni mirate". Lo afferma l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi in merito alla possibilità di trovare nuovi finanziamenti per l´attività sportiva. Decreto Semplificazioni - "Nel Decreto legislativo ´Semplificazioni´ - sottolinea l´assessore - è stato inserito un chiarimento, che equipara sponsorizzazioni e pubblicità, garantendo ad entrambe la detrazione dell´Iva al 50 per cento per le Asd, in maniera tale da evitare confusione negli accertamenti fiscali a loro carico, come già accaduto in passato". Aiuti Concreti - "Come avevo già espresso nel mese di dicembre - ricorda l´assessore Rossi -, quando, in Parlamento, nella totale indifferenza, è stato respinto un emendamento a favore della fiscalità per le associazioni di base che conteneva molte criteri di novità, si può e si deve fare molto di più a favore del tessuto sportivo di base anche in tema di agevolazioni fiscali e semplificazioni". "Per quanto mi riguarda - aggiunge l´assessore - si potrebbe pensare alla riduzione dell´Iva relativa alle attività sportive, portata al 4 per cento come per alcuni settori merceologici, o l´esenzione come avviene per le prestazioni sanitarie, in considerazione dell´alto valore dell´attività sportiva ai fini della prevenzione sanitaria". Chiarezza E Semplificazione - "Insieme alla semplificazione - spiega l´assessore - va fatta definitiva chiarezza sulle regole e l´interpretazione delle norme fiscali che riguardano le Asd, che tante difficoltà hanno creato a dirigenti volontari di piccole realtà sportive che non avevano la preparazione per comprendere a fondo la complessità normativa del mondo sportivo". Sostegno A Sport Di Base - "Il mio auspicio - conclude l´assessore Rossi - è che nei prossimi interventi il Governo e il Parlamento possano riprendere in considerazione alcune valutazioni come quelle contenute nell´emendamento respinto: ad esempio la possibilità di regolarizzare dichiarazioni e adempimenti fiscali non ancora in contenzioso, evitando di esporre i dirigenti delle tante piccole associazioni al rischio di dover compromettere il proprio patrimonio personale a causa di errori formali, amministrativi e contabili generalmente verificatisi in totale buona fede".