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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Marzo 2015
GIUSTIZIA EUROPEA: PER PREVENIRE QUALSIASI ABUSO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE, UN’INFORMAZIONE DEVE ESSERE COMUNICATA AL PUBBLICO ANCHE SE IL SUO DETENTORE NON SA QUALE INFLUENZA PRECISA ESSA AVRÀ SUI PREZZI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI IN CASO CONTRARIO, IL DETENTORE DELL’INFORMAZIONE POTREBBE ALLEGARE L’ESISTENZA DI UN’INCERTEZZA PER TRARNE PROFITTO A DISCAPITO DEGLI ALTRI SOGGETTI INTERVENIENTI SUL MERCATO  
 
 Lussemburgo, 12 marzo 2015 - Una direttiva dell’Unione vieta l’abuso di informazioni privilegiate e obbliga gli emittenti di strumenti finanziari a rendere pubblica qualsiasi informazione privilegiata che li riguardi direttamente, vale a dire qualsiasi informazione avente carattere preciso che possa influire in maniera sensibile sui prezzi degli strumenti finanziari. Un’altra direttiva dell’Unione chiarisce che un’informazione si reputa precisa allorché consente di valutare se le circostanze o l’evento costituenti il suo oggetto possano avere un effetto sui prezzi degli strumenti finanziari. Tra il 2006 e il 2007 la Wendel, società francese specializzata negli investimenti, ha concluso con quattro banche una serie di contratti di «Total Return Swaps» (contratti di swap a rendimento totale ) aventi ad oggetto complessivamente 85 milioni di azioni della Saint Gobain (società che produce materiali di costruzione), conferendo così alla Wendel un’esposizione economica sulla Saint Gobain. Nel 2007 la Wendel ha ufficialmente preso la decisione di trasformare l’esposizione economica sulla Saint Gobain in detenzione fisica di titoli, cosa che l’ha indotta ad acquistare più di 66 milioni di azioni della Saint Gobain (pari al 17,6% del capitale di quest’ultima). Nell’ambito di un’indagine sulle condizioni dell’ascesa nel capitale della Saint Gobain da parte della Wendel, l’Autorité des marchés financiers (Amf) francese ha concluso che la Wendel aveva, sin dall’origine, la volontà di acquisire una partecipazione significativa nel capitale della Saint Gobain. L’amf addebita quindi alla Wendel di non aver comunicato al pubblico né le principali caratteristiche dell’operazione finanziaria destinata all’acquisizione della partecipazione, né l’informazione privilegiata costituita dalla realizzazione dell’operazione finanziaria. La Wendel e il presidente del suo consiglio direttivo (sig. Jean Bernard Lafonta) si sono visti infliggere un’ammenda di Eur 1,5 milioni ciascuno. Il sig. Lafonta fa valere in giudizio che l’informazione sull’operazione finanziaria non era stata resa pubblica in quanto non era sufficientemente precisa per poter trarre da essa conclusioni circa il suo possibile effetto, al rialzo o al ribasso, sui prezzi delle azioni della Wendel. L’amf replica che è indifferente, ai fini della qualificazione del carattere preciso dell’informazione, sapere se un’operazione finanziaria eserciti un’influenza in un senso determinato (ossia al rialzo o al ribasso), dato che l’aspetto più importante è che ci si attendano degli effetti sui prezzi delle azioni. La Cour de cassation francese, investita della controversia in ultima istanza, ha chiesto alla Corte di giustizia alcune precisazioni su tale questione. Con sentenza in data odierna, la Corte dichiara che dal tenore letterale delle direttive non risulta che le informazioni a carattere preciso siano unicamente quelle che permettono di stabilire in quale senso può variare il prezzo degli strumenti finanziari. Soltanto le informazioni vaghe o generiche, che non consentono di trarre alcuna conclusione riguardo al loro possibile effetto sui prezzi degli strumenti finanziari possono essere considerate non precise. In proposito la Corte sottolinea che un investitore ragionevole può fondare la propria decisione di investimento su informazioni che non necessariamente gli consentono di prevedere in un senso determinato la variazione del prezzo degli strumenti finanziari. Inoltre, l’accresciuta complessità dei mercati finanziari rende particolarmente difficile una stima esatta del senso nel quale può realizzarsi la variazione del prezzo degli strumenti finanziari. Se un’informazione potesse essere considerata precisa soltanto a condizione che consenta di stabilire il senso in cui avrà luogo la variazione del prezzo degli strumenti finanziari, il detentore dell’informazione potrebbe allegare l’esistenza di un’incertezza al riguardo per astenersi dal rendere pubbliche talune informazioni e trarne così profitto a discapito degli altri soggetti che intervengono sul mercato.  
   
   
TUTTO PRONTO PER LA SESTA EDIZIONE DI LIBRI COME, DEDICATA ALLA SCUOLA.OGGI INAUGURAZIONE CON UMBERTO ECO E IL MINISTRO STEFANIA GIANNINI, POI IL READING SU ELENA FERRANTE E L’ANTI-DECALOGO DI GIANRICO CAROFIGLIO…  
 
Roma, 12 marzo 2015 - Oggi alle 21 nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica si alza il sipario sulla sesta edizione di Libri come, la grande Festa del libro che quest’anno richiama tutti sui banchi di scuola. È questo infatti il tema chiave che guida gli oltre 100 eventi della manifestazione promossa e organizzata dalla Fondazione Musica per Roma, a cura di Marino Sinibaldi, con la collaborazione di Michele De Mieri e Rosa Polacco. Dal 12 al 15 marzo 2015 la Scuola e i suoi protagonisti, chi la vive e chi la racconta, sono al centro di conferenze, presentazioni, mostre, laboratori e maratone collettive. La festa si inaugura all’insegna dei mentori, quelle figure di riferimento per i giovani e non solo, che trasmettono il sapere, aiutano a capire se stessi e ad orientare le proprie scelte. Per il ciclo di interviste “I miei Maestri”, Marino Sinibaldi dialoga con Umberto Eco: cosa significa oggi essere un maestro, che responsabilità comporta e quali sono stati i suoi, in carne ed ossa come pure letterari? Un botta e risposta intenso che promette di appassionare il pubblico e ispirare i più giovani. Conclude il Ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca Stefania Giannini sul ruolo della scuola come fonte di nozioni ma anche e soprattutto di lezioni di vita. Ma non è che l’inizio: venerdì 13 Libri come entra nel vivo e il tema della scuola scandisce le giornate. Proprio come in aula, infatti, sono previste alcune “Lezioni”, molto speciali. A cominciare da quella di filosofia con Umberto Eco, lo scrittore e semiologo Roberto Cotroneo e il filosofo Riccardo Fedriga (Teatro Studio Borgna, ore 19): come conciliare una pratica tanto antica con le nuove tecnologie, come armonizzare il calmo e paziente esercizio del pensiero con i ritmi frenetici imposti oggi dalla società? Un dialogo a tre voci per riscoprire il fascino della filosofia e la sua utilità pratica, accostandola alle altre discipline e alle potenzialità delle agorà digitali. Alle quali, inoltre, si deve la decisa rinascita della scrittura come fenomeno di massa; un bene, certo, per la circolazione di idee e conoscenze, ma anche di difficile gestione: se pubblicare online un testo (in un sito o blog, sui social o con il self-publishing) è alla portata di tutti, non tutti sono portati per la scrittura. Ecco perché il magistrato maestro di legal thriller Gianrico Carofiglio si rivolge alla platea di aspiranti autori per spiegare Come non diventare scrittori (venerdì 13, Sala Sinopoli, ore 21). Un decalogo al contrario per ricordare che scrivere è faticoso, costa tempo e sofferenza, e quando sembra divertente significa che si sta sbagliando tutto. O che è arrivata la manna dell’autentica ispirazione. Precisamente quanto accaduto a Elena Ferrante, che con il solo potere della narrazione ha riscosso un successo di pubblico e di critica internazionale, conquistando le firme più autorevoli del “New York Times”, del “New Yorker”, della “Paris Review”. Ma chi si cela dietro questo pseudonimo, sul quale si indaga e si dibatte come nella migliore tradizione giallistica? Per i lettori più appassionati l’identità dell’autrice non è che uno dei personaggi che hanno imparato ad amare: Libri come ha voluto allora organizzare la serata omaggio Come Elena Ferrante (venerdì 13, Teatro Studio Borgna, ore 21), un incalzante reading delle sue pagine più celebri con Annalena Benini, Leonetta Bentivoglio, Anna Bonaiuto, Sandra Ferri, Nicola Lagioia, Melania Mazzucco, coordinati da Paolo Fallai.  
   
   
A MATERA INAUGURAZIONE MUSEO DELLA FOTOGRAFIA  
 
Matera, 12 marzo 2015 - Al Palazzo Viceconte di Matera sabato 28 marzo 2015 si inaugura il museo della fotografia dedicato al fotografo Pino Settanni a cura di Monique Settanni e Giovanni Viceconte. All’inaugurazione verrà presentato da Umberto Broccoli il catalogo ufficiale del Museo, edito da De Luca Editori con presentazione di Vittorio Sgarbi, contenente quasi l’intera raccolta delle opere di Settanni. L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Matera. In quest´ antico palazzo, situato sulla Civita, nel cuore dei Sassi di Matera, è conservata ed esposta in un museo un’ampia raccolta di opere straordinarie che illustrano tutti i temi trattati da Pino Settanni, maestro indiscusso dell’arte fotografica. Matera, situata nel cuore del Sud, con la sua fantastica e quasi cristallizzata staticità, rappresenta il posto ideale per la collocazione delle sue opere. Spesso egli aveva manifestato, nelle frequenti visite durante il restauro di questo palazzo, ora sede del suo museo, l’intenzione di ritornare al Sud e in particolare a Matera. Viene proposta, in questo modo e per la prima volta, una lettura totale del progetto fotografico dell´artista pugliese: dai ritratti ai paesaggi; i primi caratterizzati dalla ricerca di un segno incisivo nei volti fissati dall’obiettivo e i secondi attraversati da geometrie e sequenze di luci nascoste tutte da scoprire. L´artista ha iniziato il suo percorso nel 1966 con le foto del “Sud”, per poi con l´incontro con Guttuso formalizzare la sua poetica. Caravaggio, Antonello da Messina, Rembrandt, sono solo alcuni degli archetipi da cui l´artista prende spunto per i suoi ritratti fotografici a Lucia Bosè, Manuela Kustermann, Nino Manfredi, Mastroianni, Tornatore, Monicelli, Omar Sharif, Elena Sofia Ricci, Massimo Troisi e tanti altri. Settanni realizza nel 1987 circa 155 ritratti in nero: grandi personaggi vestiti di nero, affiancati da oggetti simbolici carichi di significato affettivo e intellettuale. Andreotti e i campanelli, Fellini e le matite, Sergio Leone e il tempo, Moravia e la valigia, Monica Vitti e l’uovo, Lina Wertmüller con la macchina da scrivere. Alla metà degli anni ’90, Settanni produrrà i suoi Tarocchi, 78 fotografie d’invenzione, di cui 38 con personaggi reali. Un percorso antologico quindi, che inaugura questo nuovo museo dedicato alla fotografia, nel Palazzo Viceconte, all’interno della vastissima produzione artistica di Settanni per scoprire gli insoliti punti di osservazione dell’artista pugliese. E´ disponibile il catalogo edito da De Luca Editori con presentazione di Vittorio Sgarbi.  
   
   
BIF&ST 2015. VENDOLA: "E´ UN DONO CHE LASCIAMO A QUELLI CHE VERRANNO"  
 
Bari, 12 marzo 2015 - “Questo festival si è fatto apprezzare a livello internazionale, ma soprattutto attira migliaia e migliaia di giovani, e non soltanto per godere dello spettacolo del cinema ma anche per imparare alla scuola del cinema, nelle lezioni di cinema, nel rapporto con i grandi autori, con gli attori e gli sceneggiatori”. Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo nella tarda serata del 10 marzo a Bari alla prima presentazione della sesta edizione del Bif&st 2015 (la seconda presentazione si è svolta ieri mattina a Roma) che si svolgerà a Bari dal 21 al 28 marzo prossimi. Ricordiamo che questa edizione del Bif&st è dedicata al regista Francesco Rosi, scomparso di recente. Per Vendola, il festival è “un evento unico sia perchè è il meno mondano tra i festival del cinema, ed anche il più economico, ma perché è anche il più partecipato”. “È una specie di dono che lasciamo a quelli che verranno - ha aggiunto il Presidente – mi auguro che lo sappiano curare come un momento importante di rapporto tra cultura ed economia. Senza l’intelligenza e senza anche i mestieri del cinema, della musica e del teatro, è difficile che un territorio possa arricchirsi sia spiritualmente che economicamente. Sappiano fare buon uso di creature meravigliose come il Bif&st”. “Una delle chicche che ripresenteremo durante il festival - ha aggiunto Vendola - è un film meraviglioso, completamente restaurato, “Le mani sulla città”, un omaggio al grande regista recentemente scomparso Francesco Rosi. Io penso che, avendo la responsabilità di guidare una Regione, non serve a niente ammirare quel film se poi non si è in grado di tradurne la lezione in politiche pubbliche. Io mi sento orgoglioso di essere allievo del cinema di Francesco Rosi, non dal punto di vista cinematografico, ma dal punto di vista politico, perché qui nella lotta al dissesto idrogeologico, nella lotta per la cura del paesaggio, per la tutela degli ecosistemi, dell´ambiente e della bellezza, la Puglia oggi è indicata come un buon esempio per tutta l’Italia”. “Mi sembra che negli ultimi dieci anni – ha concluso Vendola – in questo settore abbiamo costruito una Puglia migliore. Abbiamo realizzato incubatori di cultura e di lavoro, sono tanti i mestieri che ruotano attorno all’avventura del cinema, all´industria audio-video, mestieri che vedono sempre più il formarsi di una domanda giovanile di lavoro. Oggi Bari è punto di riferimento del cinema italiano che è stato esiliato dai luoghi classici, che si è sentito lungamente tradito dallo Stato e dalla politica. Qui - ha concluso il Presidente - ha trovato rifugio il cinema italiano, ma anche quello mondiale ha cominciato a incuriosirsi di questo festival e della Puglia. Insomma, il festival aiuta la Puglia a essere conosciuta e la Puglia spinge il pubblico a venire a riempire le sale cinematografiche durante il festival. Abbiamo seminato bene”.  
   
   
A FIORELLA MANNOIA IL PREMIO FIONDA CHE COMPIE 10 ANNI  
 
Genova, 12 Marzo 2015 - Fiorella Mannoia è la vincitrice dell´edizione 2015 – la decima- del Premio Fionda di Legno. Il riconoscimento è assegnato ogni anno dall´associazione "Fieui di Carrugi" di Albenga a personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo italiano protagonisti di "fiondate" contro soprusi, malcostume, ipocrisie, falsi perbenismi. Una " Fionda di Legno in Rosa" , anche per ricordare che domenica 10 maggio il Giro d´Italia partirà con la tappa Albenga-genova. L´annuncio del Premio a Fiorella Mannoia è stato fatto mercoledì 11 marzo in mattinata nella sede della Regione Liguria. Fiorella Mannoia ha vinto perché "ha tirato buone fiondate", sintetizza Gino Rapa, instancabille coordinatore del sodalizio ingauno. Si riferisce all´impegno sociale della cantante per Emergency e a tante altre iniziative. Alla struttura di Gino Strada andranno le offerte della serata del 10 aprile al Teatro Ambra di Albenga. Nell´edizione Fionda di legno 2014 il premio è andato a don Mazzi e alla Fondazione Exodus. La prima "Fionda di legno", nel 2007, fu consegnata a Antonio Ricci che da allora è diventato il "cerimoniere" e il volto della manifestazione premiando ogni anno, prima nel dehor del caffè d´Aste e ora al Teatro Ambra i vincitori , che nelle passate edizioni sono stati il trio comico Enrique Balbotin, Andrea Ceccon, Fabrizio Casalino, Paolo Villaggio, Don Gallo, Roberto Vecchioni, Milena Gabanelli Carlin Petrini. Quattro anni fa la "Fionda di legno" è stata assegnata , alla memoria, anche a Fabrizio De Andrè, con la consegna del riconoscimento a Dori Ghezzi.