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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 20 Aprile 2015 |
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MARONI LANCIA IDEA PREMIO CINEMA SPERIMENTALE |
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Varese, 20 aprile 2015 - Un premio dedicato al cinema sperimentale. A lanciare l´idea è stato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che, ha partecipato al convegno ´Idea assurda per un filmaker. Gianfranco Brebbia e il cinema sperimentale, cultura internazionale a Varese negli anni 60-70´, organizzato all´Università dell´Insubria. La giornata di approfondimento sul lavoro dell´artista varesino è stata aperta con la proiezione del cortometraggio ´Filmavo da indipendente solo e contro tutti´, per la regia di Giovanna Brebbia, che rappresenta il lavoro del filmaker lombardo attraverso le interviste a coloro che lo hanno conosciuto in prima persona. L´epoca Della Pellicola - Nel suo intervento il governatore ha ricordato come gli anni in cui ha lavorato Brebbia, fossero ancora "quelli della pellicola". "Un oggetto - ha osservato - che oggi, nell´era del digitale, è quasi dimenticato. Gli effetti e le suggestioni che Brebbia è stato in grado di realizzare, intervenendo in maniera quasi artigianale sulla celluloide, è qualcosa di impensabile, che solo un grande artista poteva riuscire a fare". Ruolo Delle Istituzioni - Un altro elemento sottolineato da Maroni ha riguardato il ruolo delle Istituzioni e come questo sia cambiato nel corso del tempo. "Negli anni 60-70 - ha osservato - le Istituzioni erano assenti. Non perché fossero ´ostili´ a certe manifestazioni sperimentali, ma perché non si sentiva il bisogno di un intervento di Comune, Provincia e Regione a sostegno di eventi che apparivano di minor significato rispetto alla principale attitudine di Varese, legata soprattutto al lavoro". "Oggi - ha fatto notare - è tutto più facile, perché c´è maggiore attenzione a certe cose". 600 Progetti Finanziati - Il presidente lombardo ha ricordato come oggi, ad esempio, ogni Regione abbia una ´Film commission´, che sostiene questo genere di eventi. "Negli ultimi 5 anni - ha evidenziato - in Lombardia sono stati finanziati 600 progetti di altrettanti autori. Un sostegno vero, che ai tempi di Brebbia non c´era e che oggi, fortunatamente, c´è". Guardare Al Futuro - Parlando del filmaker varesino, Maroni ha voluto mettere in evidenza il suo genio creativo e la capacità di avere idee innovative. "Questo - ha detto - è il messaggio che, al di là del tempo, ci rimane". Da qui, l´idea di "valorizzare e premiare merito e creatività, che si esprimono anche attraverso forme d´arte come il cinema sperimentale". Punto Di Partenza - Questo convegno all´Università dell´Insubria, secondo il governatore, "non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza. Costruiamo un concorso, o meglio, un Premio che, come il ´Premio Chiara´, possa diventare un´ulteriore ricchezza per Varese nel campo della cultura". "La Regione Lombardia - ha assicurato - è disponibile a sostenere, anche finanziariamente, questa iniziativa". "Varese - ha concluso Maroni - è un´eccellenza in tante cose, io voglio che lo sia anche nel cinema sperimentale". |
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LUCANA FILM COMMISSION: POSITIVO L´INCONTRO #LOSTATODELLECOSE |
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Potenza, 20 aprile 2015 - Si è svolta, presso il Tilt Centro della Creatività di Marconia, l´incontro #lostatodellecose, voluto ed organizzato dalla Lucana Film Commission per presentare, agli operatori del settore cinematografico ed audiovisivo lucano, le azioni messe in campo dalla fondazione cinematografica lucana ed il piano degli interventi previsti per il 2015. Un incontro molto atteso, partecipato e con una presenza qualificata dei tanti operatori della filiera cinematografica che hanno dato vita ad un intenso e serrato confronto sui diversi temi presentati oggi dal direttore Leporace e dalla dirigente regionale del settore cultura, Patrizia Minardi: piano delle attività 2015 della Lfc, le politiche culturali e i bandi a sostegno alle imprese, formazione, mappatura delle professionalità e sviluppo progressivo della concertazione. Altro tema centrale del dibattito è stato l´aumento delle opportunità che la Pa può offrire per favorire ogni aspetto della produzione e della creatività. I lavori si sono conclusi con l´impegno comune a calendarizzare, con scadenze mensili e su tutto il territorio lucano, iniziative simili a quella odierna di Marconia per verifiche e confronti ulteriori, tese a far crescere tutto il comparto dell´audiovisivo e del cinema lucano. |
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CELLE LIGURE, "GRAFFI" FESTIVAL DEL FUMETTO DAL 28 MAGGIO AL 2 GIUGNO GIORNATE "IMPORTANTI" SABATO 30, DOMENICA 31 E LUNEDÌ 1 GIUGNO |
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Celle Ligure, 20 aprile 2015 - Graffi è un festival di fumetto e illustrazione di realtà promosso dal Comune di Celle Ligure, con il contributo della Fondazione Agostino De Mari - Cassa di Risparmio di Savona, nato da un’idea e con la collaborazione di Alex Raso, Valentina Biletta e all´associazione culturale Librialsole. L’evento si occupa di varie tematiche: la legalità, l’impegno civile, il rispetto del pianeta, i personaggi che hanno dedicato la vita al bene della società, gli eventi che hanno segnato la nostra storia, le malattie che condizionano il mondo moderno. Temi che, attraverso le graphic novel, saranno affrontati con sensibilità, ironia, coscienza, in un’ottica di continua attenzione per il pubblico adulto e formazione di una coscienza impegnata del pubblico più giovane. Il progetto rientra nell’ambito della manifestazioni culturali di impronta sociale promosse da anni dal Comune di Celle Ligure. In particolare è forte il collegamento con la manifestazione Libri al Sole che si tiene a luglio e che giunge quest’anno alla decima edizione e con il concorso di illustrazione Disegni al sole dedicato ogni anno all’incontro con la diversità e ha il sostegno della Fondazione Agostino De Mari - Cassa di Risparmio di Savona che conferma il suo impegno nell’ambito del sociale. La manifestazione si terrà dal 28 maggio al 2 giugno 2015 e avrà come giornate "importanti" il sabato, la domenica e il lunedì (30 e 31 maggio, 1 giugno). Qualche accenno del programma: dal 28 maggio al 2 giugno presso la Sala Consiliare e presso lo Spazio 22 di Leony Mordeglia alcune mostre di fumetto e illustrazione. Tra queste “Le migliori copertine della casa editrice Orecchio Acerbo”, “Cento Passi Cento Sorrisi” a cura di Claudio Porchia, “I fumetti sulla legalità” dei ragazzi delle scuole con la collaborazione di Luca Losio. Dal 30 maggio al 2 giugno, sempre negli stessi spazi mostra mercato di editoria del fumetto di realtà. Esporranno editori quali Logos, Tunué, Becco Giallo, Baopublishing, Zem Edizioni, Orecchio Acerbo. Durante la settimana vi saranno incontri con le scuole a cura dell’Associazione Libera ed è previsto un workshop con lo sceneggiatore Sergio Badino e un incontro con Paolo Mottura, nota copertina di Topolino, Paolo ha pubblicato per la Disney Italia, Il Sole24ore, La stampa, l’editore francese Les Humanoides Associes, l’editore Soleil , dal 2011 collabora con Sergio Bonelli Editore per il quale ha pubblicato una storia di Dylan Dog. Sabato 30 maggio Spettacolo “Dentro gli spari” di e con Giorgio Scaramuzzino a cura del Teatro dell’Archivolto. Si tratta di un monologo tratto dal romanzo di Silvana Gandolfi “Io, dentro gli spari” - Salani 2010 Premio Andersen 2011, Prix Sorcières 2012 che è la storia ispirata a un fatto realmente accaduto. Un ragazzino assiste all’omicidio del padre e del nonno per mano mafiosa e lui stesso rimane ferito ma riesce a sfuggire ai killer. Nonostante i forti condizionamenti familiari troverà il coraggio di denunciare gli assassini, opponendosi alla legge non scritta dell’omertà. Il suo gesto – eroico, seppur raccontato “ad altezza di bambino” – cambierà la vita di molte persone. E la mafia, sempre meno confinata nelle geografie dei territori, troverà un sorprendente antagonista nella ribellione tenace e silenziosa di un bambino. Grazie alla sua capacità immaginativa e irriducibile alterità, lo sguardo dell’infanzia trasforma anche la cronaca criminale in pagina di eroismo civile. Http://www.archivolto.it/events/event/dentro-gli-spari Domenica 31 maggio durante tutta la giornata esposizione in via Boagno di fumettisti e illustratori tra i quali Alessandro Parodi e Fabrizio Longo (hanno pubblicato per Einaudi “Un fatto umano” raccontando la storia dei giudici Falcone e Borsellinio); Roberto Lauciello (Sulla cattiva strada, seguendo Don Gallo); Valentina Biletta; Alex Raso con la fiaba sul pittore Balthus Il Re dei Gatti per Artebambini, Simone Alfarone. E’ prevista la partecipazione di associazioni quali Libera e Altromercato. La serata affronterà un argomento particolarmente importante per la società odierna quale è l’Alzheimer. Un incontro con il Professor Guido Rodriguez neurofisiologo dell’ospedale San Martino, ora in pensione, ideatore del progetto Cream Café (Creative Mind Café) che si propone di accogliere in piazza Matteotti a Genova presso la Fondazione Palazzo Ducale i malati di Alzheimer coinvolgendoli in laboratori e attività creative e la Dottoressa Maria Celestino neurologa presso l’Ospedale di Sestri Ponente. A seguire la proiezione del pluripremiato “Arrugas” il film d’animazione tratto dalla graphic novel di Paco Roca edita in Italia da Tunuè in cui si racconta la malattia dell´Alzheimer con delicatezza e umanità. Rughe è la storia di Emilio un anziano direttore di banca affetto dal morbo di Alzheimer, ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età. In questo ambiente, egli apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono, cercando di non sprofondare in una morbosa routine quotidiana. Lunedì 1° Giugno è previsto un incontro con il procuratore antimafia Gian Carlo Caselli da anni impegnato prima nella lotta al terrorismo e poi alla mafia autore di libri tra cui “Le due guerre” “Assalto alla giustizia” e”Un magistrato fuori legge” e “Vent’anni contro. Dall’eredità di Falcone e Borsellino alla trattativa” e Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978,che da anni porta avanti un forte impegno di lotta alla mafia, mantenendo la memoria della lotta del fratello con incontri insieme ai giovani e alla popolazione. L’incontro sarà moderato dal giornalista Claudio Porchia. |
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PREMIO STREGA 2015: ECCO LA DOZZINA |
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Roma, 20 aprile 2015. Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione delle Imprese e degli Industriali di Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la sessantanovesima edizione tra i 26 presentati lo scorso 3 aprile dagli Amici della domenica: 1. Il paese dei coppoloni (Feltrinelli) di Vinicio Capossela Presentato da Eva Cantarella e Gad Lerner; 2. La sposa (Bompiani) di Mauro Covacich Presentato da Dacia Maraini e Sandro Veronesi; 3. Storia della bambina perduta (e/o) di Elena Ferrante Presentato da Serena Dandini e Roberto Saviano; 4. Final cut (Fandango) di Vins Gallico Presentato da Renato Minore e Luca Ricci; 5. Chi manda le onde (Mondadori) di Fabio Genovesi Presentato da Silvia Ballestra e Diego De Silva; 6. La ferocia (Einaudi) di Nicola Lagioia Presentato da Alberto Asor Rosa e Concita De Gregorio; 7. Il genio dell’abbandono (Neri Pozza) di Wanda Marasco Presentato da Francesco Durante e Silvio Perrella; 8. Se mi cerchi non ci sono (Manni) di Marina Mizzau Presentato da Umberto Eco e Angelo Guglielmi; 9. Come donna innamorata (Guanda) di Marco Santagata Presentato da Salvatore Silvano Nigro e Gabriele Pedullà; 10. Via Ripetta 155 (Giunti) di Clara Sereni Presentato da Massimo Onofri e Domenico Starnone; 11. Xxi Secolo (Neo) di Paolo Zardi Presentato da Giancarlo De Cataldo e Valeria Parrella; 12. Dimentica il mio nome (Bao Publishing) di Zerocalcare Presentato da Daria Bignardi e Igiaba Scego. Il Comitato direttivo del Premio – presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D’avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Giovanna Marinelli, Melania G. Mazzucco, Edoardo Nesi, Luca Serianni, Maurizio Stirpe – ha selezionato i dodici libri in gara. “Constatiamo che in molti libri emerge in maniera originale ed efficace la drammaticità delle nostre vite e dei tempi in cui viviamo. E’ stato difficile scegliere e lasciare fuori autori e libri interessanti”, dichiara Tullio De Mauro, presidente del Comitato direttivo e della Fondazione Bellonci, che aggiunge: “Abbiamo avuto la chiara percezione che il nuovo sistema di votazione abbia restituito fiducia a molti autori pubblicati da editori medio-piccoli”. I giurati potranno votare i libri concorrenti sul sito del premio www.Premiostrega.it con un sistema sicuro e anonimo, o con il voto tradizionale effettuato tramite la scheda cartacea che possono ritirare solo al seggio al momento del voto. Da quest’anno, inoltre, un’importante novità nel regolamento riguarda il meccanismo di voto per la Cinquina dei finalisti: i giurati nella prima votazione dovranno esprimere la loro preferenza per tre dei dodici libri in concorso, non più per uno solo. La presentazione ufficiale dei 12 candidati è in programma giovedì 30 aprile alle ore 18 al Teatro San Marco di Benevento. La prima votazione si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione, dove sarà effettuato, mercoledì 10 giugno, lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica, ai quali si aggiungono: 60 lettori forti selezionati ogni anno da librerie indipendenti italiane e 15 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’estero, per un totale di 460 aventi diritto. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno nel consueto scenario del Ninfeo di Villa Giulia giovedì 2 luglio. Www.premiostrega.it facebook.Com/fondazionebellonci @fondbellonci #Stregatidallalettura |
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LOMBARDIA. CULTURA: BINOMIO TERRA E ACQUA RENDE REGIONE STRAORDINARIA |
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Milano, 20 aprile 2015 - "Regione Lombardia e il mio assessorato per quanto riguarda l´aspetto culturale sostengono concretamente il progetto ´La civiltà dell´acqua in Lombardia´ non solo a livello economico ma attraverso l´impegno a valorizzare il più possibile un patrimonio fatto di terra e di acqua, un binomio che rende la nostra Regione straordinaria dal punto di vista paesaggistico, artistico, delle tradizioni e dei ´saper fare´". Lo ha detto l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini durante l´inaugurazione della mostra fotografica ´La civiltà dell´acqua in Lombardia´, che si è svolta oggi a Soncino (Cremona). Progetto Importante Che Guarda Ad Expo E All´unesco - "Un progetto - ha spiegato l´assessore - che guarda all´Expo e che sta intraprendendo il percorso necessario per richiedere all´Unesco il riconoscimento di ´Patrimonio dell´Umanità´. Sono felice che la mostra fotografica itinerante, parte integrante del progetto, passi oggi per Soncino. Il nostro territorio, ricco com´è di navigli, fontanili, sorgive, è infatti lo specchio di una realtà che questo progetto vuole mettere bene in mostra. Il progetto è sostenuto da più Assessorati". Da Regione Lombardia 40.500 Per Candidatura Unesco - L´assessorato alle Culture, Identità e Autonomie ha sostenuto, con un contributo di 40.500 euro nel 2014, la parte che promuove una serie di interventi per il sostegno alla candidatura Unesco del complesso degli impianti di bonifica, in particolare per la realizzazione di percorsi per la fruizione di fontanili, interventi di restauro conservativo, materiale di promozione compreso un dvd. |
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MILANO, LA PIETÀ RONDANINI TROVA CASA ALL´ANTICO OSPEDALE SPAGNOLO SABATO 2 MAGGIO L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO DÀ L’AVVIO A EXPOINCITTÀ: GRANDE FESTA AL CASTELLO SFORZESCO E UNA SETTIMANA DI INGRESSO GRATUITO FINO A DOMENICA 10 MAGGIO |
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Milano, 20 aprile 2015 – Sarà il nuovo Museo Pietà Rondanini_michelangelo ad aprire, con una grande festa al Castello Sforzesco sabato 2 maggio, il ricco programma di iniziative ed eventi di Expoincittà, destinato ad animare la vita culturale milanese per tutto il semestre dell’Esposizione Universale. Il taglio del nastro si svolgerà alle ore 11, mentre dalle ore 14 fino alle ore 23 il Museo resterà aperto alla città e sarà ad ingresso gratuito per tutta la settimana fino a domenica 10 maggio. In concomitanza con l’avvio di Expo 2015, e dopo quasi sessant’anni trascorsi nel Museo d’Arte Antica del Castello all’interno della Sala degli Scarlioni, dove abitava in una nicchia d’autore firmata Bbpr, la Pietà Rondanini cambia casa, rimanendo sempre all’interno del Castello Sforzesco e trovando la sua definitiva collocazione nell’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo. L’ultimo emozionante capolavoro di Michelangelo viene così ridonato a Milano in un nuovo spazio espositivo dedicato, riscoperto, restaurato e restituito alla città nel raffinato allestimento di Michele De Lucchi, capace di dare piena valorizzazione al significato espressivo e alla straordinaria potenza iconica della Pietà. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione portata avanti per quasi tre anni fra Istituzioni pubbliche e realtà private, in particolare dal Comune di Milano insieme alle Soprintendenze, al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Mibact), all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr) e al Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali per le attività di diagnostica, monitoraggio e ingegneria. Fondamentale è stato inoltre il contributo della Fondazione Cariplo, partner istituzionale del Castello Sforzesco nel progetto di restauro architettonico e di rinnovamento museografico. Un insieme di voci e di diverse competenze che hanno saputo confrontarsi con sinergia su temi di conservazione, restauro, progettazione e ingegnerizzazione, in grado di garantire la più alta valorizzazione dell’opera e al tempo stesso la sua massima sicurezza. Per questa occasione è stata infatti progettata una speciale piattaforma antisismica e antivibrante con un basamento cilindrico super tecnologico su cui poggia la scultura. La progettazione delle strutture di protezione dell’opera è dell’azienda giapponese Thk con Miyamoto International e il piedistallo è realizzato dall’italiana Goppion. La realizzazione di questa innovativa tecnologia è stata seguita in ogni sua fase esecutiva dal Politecnico di Milano. Il tutto in stretta collaborazione anche con Arterìa che si è occupata della delicata movimentazione dell’opera e con Sabina Vedovello (Cbc) per gli aspetti conservativi in tutte le fasi del progetto. «La Pietà Rondanini cambia casa. Un trasferimento sempre all’interno delle mura del Castello, ma in realtà un grande viaggio per questo capolavoro che trova oggi la sua collocazione definitiva in uno spazio ‘ritrovato’, completamente restaurato e restituito alla città: l’antico, cinquecentesco Ospedale Spagnolo del Castello – dichiarano gli assessori Filippo Del Corno (Cultura) e Carmela Rozza (Lavori Pubblici e Arredo Urbano) –. Un allestimento che cambia completamente la percezione di questa icona dell’arte mondiale e che valorizza in modo straordinario la potenza struggente dell’opera alla quale Michelangelo lavorò fino agli ultimi giorni della sua vita. Un progetto – hanno concluso gli assessori – che non sarebbe stato possibile realizzare se non grazie all’eccezionale lavoro di squadra tra istituzioni pubbliche e private, che sta diventando il modello produttivo della proposta artistica e culturale di Milano». Il delicato e complesso percorso affrontato per dare la giusta valorizzazione alla Pietà Rondanini con un Museo dedicato giunge finalmente a compimento in un anno particolarmente importante per Milano. «Per quanto sia apparso evidente fin da subito, sorprende oggi vedere come l’incontro fra il capolavoro di Michelangelo, l’affascinante spazio dell’antico Ospedale Spagnolo e il raffinato allestimento di Michele De Lucchi crei una perfetta armonia fra architettura e opera, permettendo finalmente alla Pietà di sprigionare completamente la sua forza espressiva e di trasmetterla a coloro che la osservano», afferma Claudio Salsi, Direttore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici. «Questo risultato non sarebbe stato possibile senza la preziosa guida dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (Iscr), che ha seguito costantemente tutte le fasi di tutela e conservazione preventiva in vista dello spostamento dell’opera, compreso lo studio dell’innovativo basamento tecnologico che sostiene la Pietà e il progetto di monitoraggio della superficie dell’opera realizzato in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano – Centro Beni Culturali e con gli altri partner coinvolti». «Il nuovo allestimento ribalta completamente la visione ad oggi consueta dell’opera: entrando i visitatori vedranno infatti la scultura di spalle e scorgeranno per prima cosa ciò che Michelangelo scolpì per ultima, la schiena della Madonna ricurva sul Cristo, rendendo ancora più intensa l’emozione per l’opera», afferma l’architetto Michele De Lucchi. «Solo girando attorno alla statua si vedrà la parte anteriore, con il Cristo cadente sostenuto dalla Madre: una prospettiva assolutamente inedita, voluta per mettere in risalto quella dimensione della scultura, incompiuta, prima impossibile da osservare nella sua completezza». «Come Istituzione impegnata da anni nel sostegno a progetti culturali, sociali e ambientali sul territorio, abbiamo deciso di offrire il nostro supporto al restauro dell’Ospedale Spagnolo, nuova sede della Pietà Rondanini, contribuendo a restituire al mondo un capolavoro», afferma Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo. «Confidiamo che in un anno straordinariamente rappresentativo per Milano, il Castello Sforzesco e la Pietà Rondanini possano davvero rendere la bellezza un veicolo universale di accoglienza, inclusione, condivisione, partecipazione, a beneficio dei milanesi e di quanti affolleranno la città». Restituire alla città un’opera straordinaria come la Pietà Rondanini nel suo massimo splendore non è solo un importante appuntamento per il mondo dell’arte, ma ha un profondo significato per Milano, che diventa città simbolo di dialogo tra arte, economia e società», dichiara Alberto Meomartini, Vice Presidente della Camera di commercio di Milano. «Questo è lo spirito di Expoincittà: creare interconnessioni tra mondi diversi, mischiare cultura, imprese, città in modo virtuoso. La rivalutazione espositiva dell’opera è infatti un tema anche economico: attirerà ancora di più turisti, investimenti, capitali. Da oggi abbiamo una nuova icona, un nuovo biglietto da visita di Milano nel mondo, un nuovo elemento di orgoglio per i milanesi e per il nostro territorio». La Pietà Rondanini e l’antico Ospedale Spagnolo Estremo capolavoro e ultima creazione incompiuta del genio toscano, la Pietà Rondanini è un’opera drammaticamente singolare, dotata di un senso che trascende la bellezza in quanto espressione dell’amore umano: racchiude infatti in un unico blocco di marmo le figure del Cristo e della Vergine, quasi fuse in un solo abbraccio. La Pietà Rondanini rappresenta il testamento spirituale del maestro, intento a scolpirne i tratti sino a pochi giorni prima della morte, avvenuta nel 1564. L’opera non finita fu infatti ritrovata nella sua abitazione romana, ma se ne persero poi le tracce per lunghi anni fino a quando ricomparve presso l’abitazione del marchese Giuseppe Rondinini (questa la denominazione corretta), raffinato collezionista romano. Nei secoli successivi visse un lungo avvicendarsi di passaggi di proprietà, quasi nell’oblio, fino a quando nel 1952 la scultura venne acquistata dal Comune di Milano ed esposta per la prima volta nel 1956 in occasione della riapertura dei Musei del Castello nel secondo dopoguerra. All’interno dell’antico Ospedale Spagnolo, con i suoi delicati affreschi, l’intensità struggente dell’opera incontra un’architettura ideale, che sembrava attenderla da tempo. In quegli spazi collegati alla sofferenza, realizzati per i soldati della guarnigione spagnola del Castello colpiti dalla peste nella seconda metà del ‘500 proprio pochi anni dopo il momento in cui Michelangelo a Roma lavorava alla Pietà Rondanini, appare come una casualità particolarmente suggestiva la scoperta che, quasi in corrispondenza con la sommità della Pietà, si scorgono, riferite a Cristo, le parole «ascese al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente», espressione di fede, a quel tempo a conforto di soldati malati. Il precedente allestimento della Pietà Rondanini firmato da Bbpr, che ha ospitato la scultura nella Sala degli Scarlioni per circa sessant’anni, troverà invece nuova destinazione con un progetto di valorizzazione in corso di definizione legato alla storia della Pietà, alle caratteristiche del Museo e alla sua importanza per Milano. L’allestimento di Michele De Lucchi. All’interno della sala dell’antico Ospedale Spagnolo, l’allestimento è essenziale, per rispettare la sacralità della Pietà e indurre alla meditazione. Sulla parete opposta all’ingresso, una quinta nasconde la Porta di Santo Spirito, accogliendo la maschera funeraria e una medaglia che ritrae Michelangelo, realizzate rispettivamente da Daniele da Volterra e da Leone Leoni. Lo spazio è quasi del tutto vuoto, salvo la presenza di tre panche in rovere poste davanti all’opera, con altezze graduate per permettere una visuale completa, e di un leggio che ospita le informazioni riguardanti le sue vicende storiche. Il pavimento in legno di rovere dalla tonalità chiara dona calore all’ambiente e produce un contrasto materico che valorizza il bianco del marmo. Per salvaguardare il capolavoro da eventuali effetti legati al passaggio della vicina metropolitana e da eventuali scosse sismiche è stata inoltre realizzato, sulla base dei dati scientifici raccolti a livello internazionale dal Politecnico di Milano, un avanzatissimo sistema di protezione, integrato, da rischi sismici e da vibrazioni verticali provenienti dal terreno. Procedure di tutela e soluzioni di ingegnerizzazione, senza precedenti noti nella museotecnica, sono state affrontate in collaborazione tra Politecnico di Milano, Comune di Milano, Soprintendenza del Castello Sforzesco e Istituto Superiore di Conservazione e Restauro, che ha curato la supervisione di tutto il progetto, dall’inizio alla sua conclusione. Il sistema di illuminazione della scultura, appositamente realizzato da Artemide per il nuovo allestimento espositivo firmato da Michele De Lucchi, è studiato per evitare le ombre, mentre all’interno della sala si diffonde una luce quanto più possibile naturale che valorizza le decorazioni murali senza entrare in contrasto con la centralità della Pietà. La luce Artemide è posizionata in modo da garantire una perfetta coerenza di illuminazione tra il retro e il fronte della scultura, che si presenta al pubblico esposta di schiena. I corpi illuminanti diffondono una “luce silenziosa”, non appariscente, che mette in risalto l’intensità espressiva e drammatica della Pietà di Michelangelo. Al Castello Sforzesco una nuova caffetteria e un bookshop rinnovato. Con un’offerta culturale sempre più ricca e dinamica, il Castello Sforzesco diventa ancora più accogliente grazie all’avvio di nuovi servizi per il pubblico di cittadini e turisti. In particolare, venerdì 17 aprile alle ore 19.30 inaugura la nuova caffetteria Calicantus Sforzesco nel giardino di fronte all’ingresso dei Musei della Corte Ducale. Allestita in un’architettura contemporanea, leggera e accogliente, confortevole e di design, offre un momento di ristoro e di piacevole sosta per tutta la giornata. All’ingresso dei Musei del Castello è inoltre attivo il nuovo bookshop gestito da Civita, dove l’ampia offerta editoriale e di merchandising è incorniciata in un allestimento completamente rinnovato dallo Studio De Lucchi. In occasione dell’apertura del nuovo Museo dedicato alla Pietà Rondanini, saranno disponibili la pubblicazione ufficiale Michelangelo, la Pietà Rondanini nell’Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco, edita da Officina Libraria e curata da Claudio Salsi, e la guida dedicata all’ultimo capolavoro di Michelangelo, edita da Marsilio; per la visita della Pietà Rondanini sarà inoltre disponibile una guida multimediale ricca di contenuti e immagini. Informazioni Per Il Pubblico Museo Pietà Rondanini_michelangelo Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi. 2 – 10 maggio 2015 Sabato 2 maggio apertura inaugurale alla città dalle ore 14 e fino alle ore 23 Ingresso gratuito al Museo Pietà Rondanini tutti i giorni (lunedì 4 maggio compreso) fino a domenica 10 maggio. Orari dalle ore 9.00 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00) Giovedì 6 apertura prolungata dalle ore 9.00 fino alle ore 22.30 (ultimo ingresso ore 22). Dal 12 maggio 2015 L’ingresso al Museo della Pietà Rondanini è compreso nel biglietto unico per i Musei del Castello Sforzesco al costo di 5 euro (ridotto 3 euro) acquistabile presso la biglietteria dei Musei del Castello Sforzesco. |
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CULTURA: FVG, OK PROGRAMMA INTERVENTI ITALIANI IN ISTRIA |
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Udine, 20 aprile 2015 - La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell´assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, il programma degli interventi 2015 per la conservazione e lo sviluppo del patrimonio culturale e linguistico degli italiani nell´ex Jugoslavia, in particolare in Slovenia, Croazia e nel Montenegro. Il programma delle attività, predisposto come ogni anno dall´Università Popolare di Trieste (Upt) e che ha già ottenuto il benestare dal Ministero degli Affari Esteri, favorisce anche lo sviluppo dei rapporti tra il gruppo italiano etnico e la madrepatria. L´amministrazione regionale assegna (in base alla legge 79/78) i contributi all´Upt per promuovere in Istria, a Fiume e in Dalmazia le mostre, gli spettacoli musicali e teatrali; sostiene le varie Comunità degli italiani, le scuole, l´attività editoriale e di ricerca della minoranza (soprattutto l´Edit di Fiume e il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno). |
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CULTURA: PER GORIZIA PROSPETTIVA EUROPEA DI SVILUPPO |
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Gorizia, 20 aprile 2015 - "Purtroppo la politica goriziana non ha colto l´occasione per far si che la città divenga, insieme a Nova Gorica, un significativo centro europeo: la prospettiva di sviluppo va ricercata in questa direzione". Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, al Kulturni dom di Gorizia, dove ha incontrato il direttore Igor Komel, il presidente della Skgz Rudi Pavsic e Igor Princic della società sportiva Dom. Nel corso della presentazione della variegata attività culturale e sportiva, svolta dal centro, appartenente alla componente laica della comunità slovena, nella società goriziana, l´assessore Torrenti ha evidenziato il ruolo dello struttura "come luogo d´incontro, convivenza e dialogo per tutta l´area isontina e transfrontaliera". Menzionando "una nuova politica regionale per Gorizia", l´assessore Torrenti ha ricordato come in seguito alle riforme in atto, la Regione assumerà le competenze nel settore della cultura. "Il Kulturni dom - ha spiegato l´assessore - che è uno dei principali centri culturali del Friuli Venezia Giulia, potrebbe essere il motore del rilancio della città in una prospettiva culturale europea". Alla proprietà l´assessore ha proposto di sviluppare progetti, anche comunitari, con altri centri culturali e di realizzare attività collaterali che accrescono il budget. I crescenti costi di gestione e i lavori di ammodernamento potrebbero essere sostenuti anche dalle fondazioni bancarie. |
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GRANDE GUERRA: SERRACCHIANI, CONOSCERE PER COSTRUIRE LA PACE |
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Udine, 20 aprile 2015 - Le trincee della Grande Guerra, ferite che ancora lacerano la geografia fisica del Friuli Venezia Giulia, siano ora "spazio di riflessione e di confronto sulla convivenza, la giustizia sociale, la cooperazione tra gli Stati, la coesistenza pacifica dei popoli", ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio agli oltre 3.300 giovani che sono stati impegnati nel Meeting di pace promosso in nove diverse località della regione dal coordinamento nazionale per la Pace e i Diritti umani. "Che questi luoghi, un tempo di guerra, in cui migliaia di giovani europei hanno combattuto e sono morti, divengano luoghi di pace, ancora di più oggi di fronte alle complessità che stiamo attraversando in questo momento storico, con episodi di guerra che abbiamo anche alle porte dell´Europa e rispetto, inoltre, all´esigenza di ritrovare alcuni valori importanti", ha sottolineato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che al duomo di Udine, assieme agli assessori regionali Loredana Panariti e Gianni Torrenti e al sindaco Furio Honsell, ha accolto i tanti giovani e giovanissimi che hanno aderito all´iniziativa, provenendo da tantissime città e paesi di ben 16 regioni italiane. Per Serracchiani è però necessario ed indispensabile, sempre di più, la conoscenza, "occorre conoscere quanto è avvenuto, anche se è stata una storia di guerra". Ringraziando tutti questi giovani, e gli insegnanti che li hanno accompagnati in questi due giorni di apprendimento sui tragici fatti bellici accaduti cento anni fa in Friuli Venezia Giulia ("grazie per l´emozione che ci date, la vostra forza, il vostro coraggio"), Serracchiani ha poi osservato come questo percorso che sta facendo tappa nella nostra regione ha infatti bisogno di sapere, di conoscenza, di cultura, di ritrovare valori, affinché la pace sia patrimonio di tutti, uno sforzo collettivo non solo del nostro Paese e dell´Europa. |
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BOLZANO: SCULTURE DI LUCE PER LA CHIESA DEI DOMENICANI. INAUGURATE NUOVE VETRATE |
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Bolzano, 20 aprile 2015 - Le nuove vetrate artistiche della Chiesa dei Domenicani a Bolzano sono coerenti con l´architettura esistente, e costituiscono delle vere e proprie sculture di luce. L´inaugurazione è avvenuta il 16 aprile alla presenza della autorità civili ed ecclesiastiche, guidate dall´assessore provinciale Christian Tommasini e dal vescovo Ivo Muser. Le nuove vetrate nella chiesa di San Domenico di Bolzano si inseriscono nel progetto di "Arte nel Territorio" voluto e sostenuto dal Dipartimento alla Cultura in lingua italiana con l´obiettivo preciso di rivalorizzare un luogo pubblico ad ampia frequentazione. La Chiesa dei Domenicani a Bolzano è un edificio di culto risalente al Xiii secolo, uno dei primi esempi di architettura gotica del Tirolo. Nel 1700 i frati Domenicani lo ampliarono per costruire il seminario andando, però, a tamponare in parte le vetrate della facciata ovest. Il restauro della chiesa avvenuto nel 2007 non risolse questo problema. Ora, grazie ad un progetto didattico, sostenuto dal Fondo Sociale Europeo e finanziato dal Dipartimento Cultura italiana della Provincia nella fase realizzativa, la Chiesa di San Domenico in piazza Domenicani a Bolzano è stata dotata di nuove vetrate artistiche. Le vetrate sono state realizzate da Vetroricerca, il centro sperimentale per le tecniche della lavorazione del vetro di Bolzano, in base al progetto di Lucia Pagnoni che, con coerenza formale con le linee delle volte poste nella navata ovest, propone la continuazione in vetro della parete e delle costole in gesso, in modo tale da legarsi all´architettura preesistente.Come ha riferito Alessandro Cuccato di Vetriricerca, le vetrate presentano una colorazione monocromatica verde per ricordare il valore liturgico. Le vetrate monumentali sipossono definire "mutanti" perché mutano colore a seconda della luce nell´arco della giornata e nell´arco delle stagioni. In questa operazione il centro si è avvalso della consulenza storico artistica della Ripartizione ai Beni culturali della Provincia e della Parrocchia della Chiesa di San Domenico. Nella Chiesa di San Domenico, come ha detto l´assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, si è riusciti in questo modo a realizzare il felice connubio tra patrimonio storico e ricerca artistica contemporanea. La creazione artistica ha una nuova collocazione essendo inserita nel tessuto urbano e diventa così patrimonio di tutti i cittadini. Portando i saluti a nome di tutta la Giunta provinciale, l´assessore Tommasini, si è detto fiero della forte collaborazione posta in essere con esiti molto positivi fra vari soggetti con risorse pubbliche. Le vetrate sono armoniosamente inserite nel contesto generale, coerenti con l´architettura esistente, e costituiscono delle vere e proprie sculture di luce create con l´antica tecnica della ‘pasta di vetro´. Un dato tecnico: sono stati utilizzati in totale 2 tonnellate di vetro-cristallo e realizzati 12 elementi dello spessore fra i 3 e gli 11 centimetri che compongono le vetrate, del peso ciascuna di circa 700 chili. Queste vetrate monumentali sono le uniche nel loro genere. La pasta vetro normalmente veniva utilizzata, infatti, per realizzare piccoli oggetti. Il risultato dell´intervento è l´espressione di unione tra abilità del passato e concetto interpretativo di assoluta contemporaneità. Nelle vetrate di destra e di sinistra, le linee che si incrociano in alto intendono rappresentare la figura dell´albero. La vetrata centrale, invece, propone una croce e una stella a otto punte posta alla sua base, la croce quale immagine del Redentore cui la chiesa è dedicata, la stella quale simbolo della predestinazione di S. Domenico (e dell´Ordine dei Domenicani, ma anche del culto di Venere e della fertilità). Nell´inaugurare ufficialmente le vetrate facendo cadere il drappo che le celava alla vista, il vescovo Ivo Muser ha affermato come le vetrate aiutino a riscoprire il grande simbolo della luce che ci aiuta a giungere alla "luce interiore di cui abbiamo bisogno tutti per poter leggere i segni dei tempi". L´arte, che è un veicolo per raccontare e abbelire la storia, in una chiesa è un messaggio: "aiuta a leggere i segni della vita e del Vangelo". Quello di oggi, ha detto il vescovo, è un momento di festa per la comunità civile ed ecclesiale. La serata è stata allietata dalle arie di Johann Sebastian Bach, Martin Nystrom, Svein Møller e Johann Rutter, interpretate dal Coro della classe di Musica Sacra del Conservatorio Claudio Monteverdi di Bolzano, diretto dal prof. Heinrich Walder. (La sede del Conservatorio occupa la parte dell´edificio che nel 1700 i frati Domenicani realizzarono per poter ospitare il seminario, edifico che andò a tamponare in parte le vetrate della facciata ovest.) Al Centro Trevi, in via Cappuccini 28 a Bolzano è possibile anche farsi un´idea del divenire del progetto grazie alle immagini realizzate dalla fotografa Claudia Corrent, visibili fino al 30 giugno 2015 presso l´Infopoint, con orari di apertura: lunedì 14.30-18.30; martedì, mercoledì, venerdì 10.00-12.30 e 14.30-18.30; giovedì 10.00-20.00. Per informazioni tel. 0471 300980 |
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