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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Maggio 2015 |
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LOMBARDIA: GREEN ECONOMY SARÀ FONDAMENTO ECONOMIA |
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Bresso/mi, 19 maggio 2015 - "Siamo qui per presentarvi i contenuti di questa delibera dei primi di aprile, che segna l´avvio formale della collaborazione tra Regione Lombardia e un istituto come l´Rse, società per azioni interamente pubblica, scelta da Regione come partner privilegiato per sviluppare programmi a finanziamento pubblico nazionale e internazionale, finalizzati allo sviluppo sostenibile del sistema elettrico e delle infrastrutture collegate". Così l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, ha presentato presso Oxy.gen al Parco Nord Milano, l´accordo di collaborazione con Rse Spa (Ricerca sistema energetico), sulle misure di attuazione del Pear (Programma energetico ambientale regionale). Gli Elementi Chiave Del Pear - "Tra gli elementi chiave del Pear, che dovrebbe arrivare a definizione, all´ultimo passaggio formale, a brevissimo - ha ricordato l´assessore - figurano la Vas, che, come tutte le programmazioni e le pianificazioni, deve essere fortemente condivisa dai vari portatori di interesse, una riduzione drastica delle fonti fossili per produrre energia e, conseguentemente, la riduzione di emissioni di Co2, che impatta molto negativamente sul nostro territorio e sulle nostre vite, sia in termini sanitari che ambientali, con un conseguente contenimento dei costi per cittadini e imprese, e, d´altra parte, una diminuzione di questa dipendenza energetica che il nostro Paese e la Lombardia in quanto regione più industrializzata ha nei confronti di chi ci fornisce energia dall´estero". "Tutto questo - ha ribadito Terzi -, perché siamo convinti che la green economy sarà per il futuro il fondamento della nostra economia e l´unico settore in grado di reggere la crisi che ancora ora attanaglia le nostre imprese, ma sarà anche l´elemento di sviluppo forte, che Regione Lombardia, attraverso l´accordo con Rse, intende mettere sul piatto". Le Risorse - Dal punto di vista delle risorse, la titolare lombarda dell´Ambiente ha spiegato che "Sono in totale 235 i milioni di euro della Programmazione europea per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, l´illuminazione pubblica, il sostegno della mobilità elettrica e infine per la Banda larga e ultra larga". "Inoltre, - ha sottolineato - uno degli elementi che dovrà caratterizzare l´azione di Regione Lombardia e di tutti i suoi partner sarà corresponsabilità e compartecipazione, entrambe declinate in chiave di sostenibilità, che implica la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nei diversi settori". Beneficio Della Collettività - "Rse vive con grande senso di responsabilità il ruolo che Regione ha inteso affidargli e ritiene che questo sia un approccio esemplare di come l´investimento in ricerca pubblica possa trovare un proprio naturale sbocco a beneficio della collettività, supportando l´implementazione dei progetti degli enti - ha spiegato l´amministratore delegato di Rse Stefano Besseghini -. In particolare, sui temi di cui si è discusso oggi, Rse è in grado di descrivere percorsi tecnologici di sviluppo in un´ottica di sistema che è forse l´elemento di maggior valore a cui anche la Commissione europea richiama costantemente per favorire lo sviluppo". " Non la focalizzazione sulle singole tecnologie - ha aggiunto - ma il loro armonico ed efficace inserimento in un sistema complessivo. Un sistema, peraltro, riferendosi a quello energetico, che sta conoscendo una profonda rivoluzione grazie alla generazione distribuita, al ruolo dell´accumulo elettrico e alla convergenza dell´Ict nelle reti di potenza, tutti temi su cui Rse sviluppa scenari evolutivi coerenti con gli obiettivi comunitari al 2030". "Si è avviato oggi un dialogo che è di fondamentale importanza per tutta Rse - ha concluso Besseghini - nella consapevolezza del ruolo abilitante che le tecnologie sono in grado di giocare a livello territoriale soprattutto dal punto di vista infrastrutturale". I Bandi - "Grazie alla partnership con Rse - ha chiarito l´assessore Terzi - a breve saremo in grado di presentare i bandi per l´illuminazione pubblica e la riqualificazione energetica degli edifici, per permettere alle nostre imprese e ai nostri territori di beneficiare di queste risorse". "Speriamo ciò avvenga in tempi rapidi - ha concluso l´assessore -, perché siamo ancora in attesa che il Governo firmi i decreti per sbloccare questi fondi". |
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MULTIUTILITY: SERRACCHIANI, AMBIENTE SERVIZI ECCELLENZA FVG |
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San Vito al Tagliamento, 19 maggio 2015 - "Ambiente Servizi - ha commentato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo a San Vito al Tagliamento all´assemblea sul bilancio della multiutility pubblica del Friuli Occidentale - è un´eccellenza del nostro territorio, con dati molto positivi sulla raccolta differenziata che in alcuni comuni, superando addirittura l´80 per cento, si rivela superiore alle medie nazionale e regionale". Arrivata a comprendere 23 Comuni dall´1 gennaio di quest´anno, "Ambiente e Servizi - ha sottolineato Serracchiani - serve un bacino di 160 mila utenti ad una tariffa contenuta di 93 euro pro capite". "Mi sembra che ci siano tutte le condizioni - ha aggiunto la presidente della Regione - per parlare di buona amministrazione pubblica per quanto riguarda Ambiente e Servizi, anche perché da questa assemblea è emersa l´interessante volontà di lavorare in sinergia con Net Udine e Iris Gorizia per mettere a disposizione gli impianti, migliorando in questo modo i servizi senza aumentare i costi". Ambiente e Servizi, è stato detto nel corso dell´incontro pubblico al teatro Arrigoni di San Vito, conta 153 lavoratori e contribuisce in maniera sostanziale al terzo posto del Friuli Venezia Giulia tra le regioni italiane per percentuale di raccolta differenziata. "Il sistema complessivo dei rifiuti - ha evidenziato Serracchiani - è cambiato molto negli ultimi anni, evolvendosi soprattutto per quanto riguarda smaltimento e riciclo. La differenziata è ora una cultura di prassi che i sindaci trasmettono con sempre maggiore costanza ed efficacia ai propri cittadini". "In questo contesto - ha quindi affermato la presidente - si svilupperà anche un essenziale ragionamento in ottica di predisposizione del primo Piano regionale sull´Energia che, purtroppo, dovrà fare i conti con l´assenza di una programmazione nazionale di riferimento". |
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IDROCARBURI: LA GIUNTA ABRUZZESE DICE NO A MINISTERO SU PIANO CROATO L´ESECUTIVO, IDEA ANTITETICA A SVILUPPO ECOCOMPATILE DEL MARE |
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Pescara, 19 maggio 2015 - La Giunta regionale dà parere negativo al Ministero dell´Ambiente, in ordine alla Piano ricerca e produzione degli idrocarburi nell´Adriatico, proposto dalla Croazia. Ne ha dato notizia il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, al termine della riunione odierna dell´Esecutivo a Pescara. La consultazione della Regione Abruzzo si è svolta nell´ambito della procedura di Vas. "Il parere negativo - si legge nella delibera - è stato espresso ritenendo che l´attuazione del Piano in esame, che pianifica in tutta la porzione di Mare Adriatico croato esecuzioni di rilievi sismici e perforazioni esplorative, finalizzate alla ricerca di idrocarburi, determinerà rilevanti impatti negativi sull´ambiente marino dell´intero spazio Adriatico, con ripercussioni anche per la Regione Abruzzo". Altre motivazioni che vengono addotte dall´Esecutivo regionale, a sostegno delle ragioni del no, anche la coerenza di tali attività di ricerca con le direttive europee sullo sviluppo ecocompatibile dell´ambiente marino. Si legge ancora nella delibera: "La strategia di ricerca degli idrocarburi nell´Adriatico risulta antitetica rispetto alla strategia europea volta allo sviluppo delle energie rinnovabili e ad una crescita sostenibile intelligente e solidale, che favorisca un´economia basata su un nuovo sistema energetico rinnovabile, in grado di contrastare i fenomeni del cambiamento climatico". In conclusione, l´attuazione del Programma croato comporterebbe "rilevanti impatti negativi sull´ambiente marino del Mare Adriatico, con ripercussioni anche per l´Abruzzo". |
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FVG, CASA: 10 MLN EURO PER LOCAZIONI E MOROSITÀ INCOLPEVOLI |
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Trieste, 19 maggio 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale all´Edilizia, Mariagrazia Santoro, ha deliberato l´assegnazione in via preliminare di 8.600.510 di euro per la realizzazione di interventi di sostegno alle locazioni di cui all´articolo 6 della legge regionale 6/2003. Gli stanziamenti derivano per 6.500.000 da fondi regionali per l´edilizia residenziale e per 2.100.510 da fondi statali per le politiche sociali sulla casa. "Ci saranno un milione e mezzo di euro in più quest0anno per dare sostegno alle locazioni - afferma Santoro - in considerazione del continuo flusso di domande presentate, sintomo evidente della situazione di grande difficoltà economica e finanziaria in cui si trovano le famiglie. La Regione coglie in questo modo la sensibilità espressa anche dallo Stato che ha posto maggiore attenzione verso le politiche di sostegno dei nuclei familiari più deboli, rifinanziando il Fondo nazionale con nuove risorse". "Va evidenziato come lo sforzo Finanziario della Regione è stato aumentato rispetto al 2014 di 500.000 di euro e di 1.000.000 di euro quello dello Stato - ha commentato l´Assessore Santoro - a conferma che il bene casa è al centro dell´azione dia del governo regionale che nazionale". A questo stanziamento si aggiungono 1.465.832 di euro che saranno destinati ai comuni per affrontare il delicatissimo tema della morosità incolpevole. "È la prima volta che in Regione Friuli Venezia Giulia viene attivato uno strumento come questo che ha un fortissimo impatto sociale e va a dar risposte alle situazioni più delicate e che più rischiano la perdita del bene casa - ha aggiunto l´Assessore Santoro - Con l´attenzione che il Governo Nazionale ha posto su questo nuovo filone d´intervento sarà finalmente possibile ampliare il campo degli strumenti sociali che gli enti locali hanno a disposizione a vantaggio dei cittadini". La delibera così approvata, viene ora trasmessa al parere della Iv Commissione consiliare per il parere di competenza e sarà poi adottata dalla Giunta Regionale per l´approvazione definitiva. |
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EMILIA ROMAGNA: ASSEMBLEA ANNUALE DI CMC RAVENNA E PROFILO DELLA SITUAZIONE NEL SETTORE DELL´EDILIZIA E DELLE COSTRUZIONI |
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Bologna, 19 maggio 2015 - Una cooperativa solida, con un futuro importante, “profondamente radicata nel territorio locale, nazionale, dove ha confermato la propria posizione nel mercato delle grandi opere, ma anche internazionale. Una presenza, quella di Cmc, che ci rincuora e ci fa ben sperare in un panorama – quello dell’edilizia e delle costruzioni – ancora in forte difficoltà”. L’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi è intervenuta stamani all’assemblea annuale di Cmc Ravenna, ribadendo come la “buona salute” della cooperativa “sia indubbiamente legata alle scelte imprenditoriale fatte in questi anni; scelte che hanno puntato molto sull’innovazione tecnologica, sulla crescita intelligente. Inoltre Cmc è stata artefice del successo di Expo 2015". La stima è che in 7 anni – dal 2008 al 2014 – gli investimenti in costruzioni a livello regionale siano diminuiti complessivamente del -31,5% (con punte di -59,2% nelle nuove costruzioni e del -39,7% e -38,9% rispettivamente in costruzioni non residenziali private e pubbliche). A fronte della crisi dell’edilizia e della sua filiera, “abbiamo insediato il Tavolo regionale della cooperazione edile, poi confluito in un unico tavolo di settore regionale. Si tratta dell’unico tavolo settoriale attivato – ha ricordato Costi –, gli altri sono ‘tavoli aziendali’. Ora, lavoriamo per ampliare gli orizzonti e creare un Tavolo nazionale delle costruzioni, con obiettivi precisi. Primo, far ripartire il mercato interno con il rilancio delle infrastrutture pubbliche, in particolare sul fronte del rischio idrogeologico, dell’edilizia scolastica, della riqualificazione delle città e delle periferie utilizzando risorse provenienti da fondi esistenti (fondi strutturali, ex Fas)”. Al tempo stesso “bisogna ridurre ulteriormente i tempi di pagamento, semplificare e alleggerire la pressione fiscale sugli immobili, individuare strumenti e fondi nazionali a sostegno dell’abitare. Ma occorre anche lavorare – ha aggiunto l’assessore – perché il settore sia sempre più innovativo, sempre più specializzato e internazionalizzato, puntando anche a sinergie istituzionali verso nuovi mercati, con forti investimenti sulla formazione delle persone: obiettivi strategici, resi possibili anche dai fondi strutturali europei. Tutto questo perché il nostro obiettivo rimane la buona e piena occupazione e il settore delle costruzioni rimane un settore strategico per tutta la regione". |
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FVG, CEMENTIFICIO FANNA: DIALOGO CONTINUO CON SINDACI COMUNI |
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Pordenone, 19 maggio 2015 - "Un rapporto continuo e periodico con i sindaci dei Comuni limitrofi al cementificio di Fanna, con Arpa Fvg e la Regione Friuli Venezia Giulia, da allargare allo stesso cementificio e alla Provincia di Pordenone. Un primo passo importante per creare in tempi brevi, un dialogo che è una scelta imprescindibile, un elemento fondamentale per lavorare sul tema ambientale e mettere al centro i temi della qualità dell´aria, con attenzione alla salute". Lo ha detto l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, intervenuta all´incontro sulla qualità dell´aria nell´area circostante il cementificio di Fanna, promosso dai consiglieri regionali Chiara Da Giau e Armando Zecchinon, con la partecipazione del direttore di Arpa, Luca Marchesi, e di Gustavo Mazzi dell´Isde (International society of doctors for environment), associazione italiana medici per l´ambiente, oltre che dei sindaci dei Comuni di Maniago, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna, Sequals e il vice sindaco del Comune di Vajont. Vito ha portato l´esempio del tavolo istituito a Monfalcone che ha coinvolto tutti i soggetti interessati sul tema della qualità dell´aria: "Tavolo che funziona - ha precisato - sia nell´ottica di dare maggiore trasparenza sia per offrire maggiore comunicazione e, nel futuro, questo potrebbe essere anche un percorso condiviso di educazione ambientale". L´assessore Vito ha evidenziato la disponibilità della Regione Fvg e di Arpa Fvg di svolgere ulteriori attività di monitoraggio così come di intensificare il dialogo con il cementificio Cementizillo Spa. L´esigenza comune espressa dalla maggior parte dei sindaci intervenuti è stata quella di poter disporre di quanti più controlli possibili da parte di Arpa Fvg e di creare un contatto diretto con l´azienda prima che inizi l´attività del cementificio con il nuovo combustibile. Pur riconoscendo, come indicato dai referenti di Arpa, che ad oggi, le emissioni di diossina sono sotto il limite imposto dalla legge e che si potrà ragionare sull´ampliamento delle misure da adottare, i primi cittadini, tranne il sindaco di Fanna, hanno espresso preoccupazione in merito al futuro uso del nuovo combustibile Css; attività che molti sindaci hanno indicato avere le autorizzazioni previste dalla legge ma "ci sono preoccupazioni da parte di alcune comunità - hanno precisato alcuni sindaci - e noi amministratori vogliamo dare garanzie di tutela della salute e di ulteriore trasparenza ai nostri cittadini". |
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CASA IN LOMBARDIA: 85 MILIONI PER RIQUALIFICAZIONE PATRIMONIO POPOLARE |
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Milano, 19 maggio 2015 - Sono due le misure approvate dalla Giunta regionale lombarda, su proposta dell´assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala e finanziate con 86 milioni di euro, per favorire la riqualificazione di alloggi popolari e per aiutare gli inquilini nell´acquisto della casa dove già risiedono. "Con l´approvazione del Primo provvedimento del Programma regionale per l´edilizia residenziale pubblica (Prerp) per l´anno 2015 - spiega Sala - Regione Lombardia ha stanziato 85,3 milioni per la riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica per ridurre il fabbisogno e il disagio abitativo". I destinatari sono le Aler e i Comuni ad alta tensione abitativa (quelli che rientrano cioè nelle prime cinque classi di fabbisogno abitativo: acuto, da capoluogo, critico, elevato e in aumento). Priorità D´intervento Regionale - "L´obiettivo della prima delibera dunque - prosegue Sala - è quello di incrementare l´offerta abitativa pubblica attraverso la riqualificazione e il recupero degli alloggi sfitti che vogliamo rimettere nel circuito abitativo a vantaggio delle fasce sociali più deboli". Tipologia Interventi Ammissibili - Sono due le tipologie di interventi ammissibili: a) interventi di lieve entità (per cui si preveda una spesa inferiore a 15.000 euro per alloggio) finalizzati a rendere prontamente disponibili alloggi sfitti inutilizzabili mediante manutenzione ed efficientamento b) interventi di ripristino di alloggi di risulta e di manutenzione straordinaria, con un limite massimo di 50.000 euro per alloggio. Finanziamento Concedibile - Il finanziamento è concesso a fondo perduto, nella misura del 100 per cento dei costi ammissibili (lavori, costi per la sicurezza e Iva. Non sono ammesse le spese riferibili alla progettazione e agli oneri vari). Il tetto massimo complessivo di contributo assegnabile non potrà essere superiore ad 750.000 euro per la tipologia di intervento A e a 7.5 milioni per la tipologia di intervento B. 1 Milione Per Aiutare Famiglie A Acquistare Casa Dove Abitano - "Con una seconda delibera - continua Sala - abbiamo definito i criteri per l´utilizzo di un altro milione di euro che dovranno aiutare gli inquilini ed i familiari conviventi ad acquistare l´alloggio di proprietà dell´Aler di Milano nel quale risiedono. I fondi, trasferiti a Finlombarda, serviranno a coprire i costi notarili per l´acquisto dell´alloggio e per l´eventuale stipula del mutuo". Destinatari - Potranno beneficiare di questi fondi gli assegnatari dell´alloggio (o il familiare convivente) che abbiano un reddito Isee-erp (dunque non imponibile) fino a 9.000 euro. |
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FVG EDILIZIA: VIA DEFINITIVO AL PIANO DI CONVERGENZA DELLE ATER |
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Udine, 19 maggio 2015 - "Siamo finalmente giunti all´atto finale di revisione del sistema delle Ater, che altro non è che il primo passo posto con la legge regionale 20 del 2013 alla base della riforma complessiva del sistema ´casa´. Un traguardo che raggiungeremo entro la fine del 2015 con i successivi passaggi normativi". Questo il commento dell´assessore regionale all´Edilizia e Lavori pubblici, Mariagrazia Santoro, dopo l´odierna approvazione definitiva da parte della Giunta regionale del Piano di convergenza del Sistema regionale delle Aziende territoriale per l´Edilizia residenziale/Ater. Santoro ha voluto ricordare il percorso che dall´approvazione della legge regionale 20/2013 ha portato all´approvazione definitiva, passando per il parare unanime della Commissione regionale per le Politiche Socio-abitative e per il parere positivo della Iv Commissione regionale, oltre a due importanti innovazioni gestionali introdotte proprio con la legge 20: "abbiamo rivoluzionato la governance delle Ater, passando da un cda di 10 componenti a 5 amministratori unici e da 5 collegi dei revisori ad un unico collegio. Questa razionalizzazione ha comportato un risparmio immediato di circa 160 mila euro all´anno. A queste si aggiunge l´introduzione del tetto massimo per il compenso dei direttori Ater, equiparato a quello dei direttori centrali regionali, e l´utilizzo di risorse interne per tali ruoli che ha portato un ulteriore risparmio di 500 mila euro all´anno". "Con questo Piano di convergenza - ha proseguito Santoro - abbiamo voluto mettere in pratica tutte le sinergie ed omogeneizzazioni possibili tra le cinque Ater, creando un unico Sistema regionale, che dia risposte analoghe a problemi analoghi anche se in territori differenti, e che al contempo garantisca sul territorio la permanenza dei presidi principali rivolti all´utenza. Questa è anche la filosofia che guiderà la riforma complessiva: cercare di migliorare il presidio sul territorio ottenendo però trattamenti omogenei e possibilmente risparmi derivanti da messa a sistema di molti servizi interni". Il Piano guarda da un lato all´organizzazione delle Aziende e dall´altro al trattamento degli utenti dei servizi di edilizia sovvenzionata. La prima parte del Piano si sviluppa in cinque progetti concernenti: la Programmazione e Gestione contabile e di Bilancio, con l´obiettivo di rendere uniforme la lettura e la conseguente gestione dei cinque bilanci; la Gestione del Personale, con l´obiettivo di uniformare l´aspetto contabile e quello dei trattamenti economici dei dipendenti; le Gare d´appalto e i Contratti, con l´obiettivo di uniformare capitolati e regolamenti per gli appalti di lavori e utilizzare uniche centrali di committenza per beni e servizi comuni a tutte le Ater tramite convenzione; gli Uffici Legali; i Servizi informatici, da rendere comuni in tutte le Ater, con soluzioni uniformi che riducano ed ottimizzino i costi di funzionamento, oltre ad aumentare l´efficacia operativa. La seconda parte del Piano si occupa del trattamento dell´utenza in essere e futura, con l´obiettivo di praticare sull´intero territorio regionale l´uniformità di trattamento, riducendo le diversità anche attraverso l´introduzione di criteri di calcolo degli affitti comuni su tutto il territorio regionale e che potranno essere legati ad alcuni parametri oggettivi quali l´efficientamento energetico degli edifici o il peso delle spese condominiali. La novità principale riguarda l´introduzione, a partire dal 2016, del criterio di determinazione dei canoni di locazione sulla base del parametro Isee e non più del reddito, come richiesto da tutte le parti sociali. In tale quadro vengono recepite anche le novità importanti dettate dalla legge regionale 15/2014, che prevede l´introduzione degli indicatori Ise-isee anche nel sistema dell´edilizia sovvenzionata, per quanto attiene all´accesso e alla perdita del beneficio, nonché per la quantificazione del canone di locazione da applicare a ciascun inquilino in base alla propria condizione economica ed alle caratteristiche dell´alloggio locato. Già dal corrente 2015 i bandi di concorso per l´assegnazione degli alloggi prevedono obbligatoriamente la valutazione degli indicatori Ise-isee, mentre per i canoni di locazione l´avvio dell´utilizzo di questi parametri avverrà con l´1 gennaio 2016. E sempre da tale data, il sistema regionale delle Ater dovrà praticare condizioni di equità di trattamento sull´intero territorio regionale, sia nella definizione complessiva dei canoni di locazione, sia nella quantificazione del canone congruo da applicare uniformandone l´importo a parità di condizioni. |
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SARDEGNA: ISCRIZIONI A DUE NUOVI CORSI DI FORMAZIONE FINANZIATI DAL BANDO "MACISTE" |
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Cagliari, 19 Maggio 2015 - L´assessorato del Lavoro informa che sono aperte le iscrizioni per due corsi attivati dal raggruppamento temporaneo agenzia Ciofs-fp Sardegna, finanziati tramite l´avviso pubblico "Maciste": - corso "Reverte", con sede a Sanluri, per tecnico della progettazione e direzione di lavori per il recupero di edifici e manufatti storici tradizionali in terra cruda; - corso "A.r.te.s", con sede a Macomer, per tecnico per il recupero, la tutela e la valorizzazione di siti ambientali. Il corso "Reverte" è destinato a disoccupati e inoccupati residenti in Sardegna, che abbiano compiuto la maggiore età, possiedano una laurea in Ingegneria o Architettura oppure un diploma di perito edile o geometra (purché con due anni di esperienza) e abbiano una buona conoscenza dei software di settore. Il corso "A.r.te.s", invece, è aperto a disoccupati e inoccupati residenti in Sardegna, che abbiano compiuto la maggiore età e possiedano un diploma o un attestato di qualifica professionale di livello 3 Eqf, con eventuali esperienze lavorative attinenti al settore e nozioni di base di informatica. Per ciascun corso sono disponibili 16 posti, pertanto gli allievi saranno selezionati tramite un test scritto e un colloquio motivazionale. Il 25% dei posti sarà, in ogni caso, riservato ai lavoratori che abbiano beneficiato di ammortizzatori sociali in deroga nel quadriennio 2012-2015, risultino disoccupati e non possano più fruire di ammortizzatori. Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro le ore 19 del 27 maggio 2015, tramite consegna a mano (dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 13.30) o raccomandata con avviso di ricevimento, a: a) Ciofs /Fp Sardegna - via Castello, 29 - 09025 Sanluri (Vs), per il corso "Reverte"; b) Ciofs/fp Sardegna - via Pietro Nenni, 16 - 08015 Macomer (Nu), per il corso "A.r.te.s". Per ulteriori informazioni è possibile contattare gli organizzatori ai seguenti recapiti: telefono 070 9351007 (sede di Sanluri) - 3343957414 (sede di Macomer) e-mail info@ciofsfpsardegna.It |
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CASA, LOMBARDIA: TROVATA LINEA COMUNE CON LE ALER SU DETRAZIONI FISCALI |
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Milano, 19 maggio 2015 - "Si è stabilita una linea interpretativa comune nel riconoscere il diritto alla detrazione fiscale a favore dei nuclei familiari titolari di contratti di locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica adibiti ad abitazione principale". Lo ha detto l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala al termine di una riunione con i presidenti delle cinque Aler lombarde. Posta Fine A Dubbi Interpretativi - "Si tratta di una decisione importante - ha aggiunto Sala -, perché, approssimandosi il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, pone fine a dubbi e incertezze circa la qualificazione, ai fini fiscali, di alloggio sociale, assicurando un´applicazione uniforme sul territorio regionale da parte degli enti proprietari di alloggi sociali ai sensi della normativa regionale, la legge 27 del 2009". Inquilini, Detrazioni Fino A 900 Euro - Gli inquilini degli alloggi sociali possono accedere a importanti detrazioni fiscali, pari a 900 euro, se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro, e a 450 euro, se il reddito complessivo supera i 15.493,71 euro ma non i 30.987,41 euro. |
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CONCORRENZA: LA COMMISSIONE UE AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE DI TSB DA SABADELL, TAPPA DECISIVA DEL PROGRAMMA DI RISTRUTTURAZIONE LLOYDS BANKING GROUP |
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Bruxelles, 19 maggio 2015 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, l´acquisizione del Tsb Banking Group plc, una società britannica che fornisce servizi bancari al dettaglio e commerciale, per il Banco de Sabadell, Sa (Spagna). Tsb deriva dalla scissione del Lloyds Banking Group (Lloyds). Con la vendita di tutte le attività di Tsb, Lloyds ha realizzato una delle misure chiave del suo piano di ristrutturazione , che mira a limitare le distorsioni della concorrenza derivanti da sovvenzioni pubbliche che sono stati concessi ad esso durante la crisi finanziaria . Il supporto di un gruppo bancario più grande come Sabadell migliorerà la capacità di Tsb di posizionarsi come un concorrente nel mercato bancario e favorire la concorrenza sui mercati britannici per retail banking a vantaggio dei consumatori del Regno Unito. Margrethe Vestager, il commissario europeo per la politica della concorrenza, ha parlato in questi termini: "I cambiamenti che Lloyds recentemente noto, la vendita, la data autorizzato della propria quota in Tsb, attestare l´efficacia norme Ue sugli aiuti di Stato. Lloyds è stato in grado di tornare alla normalità dopo l´aiuto di Stato è stato concesso. La Commissione ha lavorato con le autorità britanniche per lo sviluppo di un piano di ristrutturazione per garantire la redditività a lungo termine di Lloyds e limitare le distorsioni della concorrenza derivanti dall´aiuto ". Tsb fornisce principalmente servizi bancari al dettaglio a privati / famiglie e servizi bancari commerciali alle piccole e medie imprese con sede nel Regno Unito. Sabadell offre bancario e assicurativo, principalmente in Spagna, ed è un nuovo arrivato sul mercato del Regno Unito. La Commissione ha concluso che l´acquisizione proposta non solleverebbe problemi di concorrenza a causa delle modeste quote di mercato combinate delle imprese e delle limitate attività coincidenti nei mercati interessati. L´operazione è stata oggetto di una valutazione ai sensi della procedura di esame delle concentrazioni semplificata. Nel 2009, la Commissione ha approvato aiuti di Stato concessi dal Regno Unito Lloyds, sulla base del piano di ristrutturazione. Nel 2008, in una crisi finanziaria, il Regno Unito ha pagato a Lloyds con un £ 17000000000, fornendo i fondi necessari a seguito della acquisizione di Hbos. Lloyds e le autorità britanniche hanno avviato il piano di ristrutturazione di procedere con la separazione e il trasferimento di una parte delle attività bancarie al dettaglio esercitate Lloyds nel Regno Unito con il nome di Tsb (e, prima, Verde). Tale misura intesa a compensare la distorsione della concorrenza causata dagli aiuti concessi a membri conformemente alle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato per la ristrutturazione delle banche durante la crisi , è stato inoltre destinato a favorire la concorrenza mercato britannico dei servizi bancari al dettaglio che consentono l´ingresso di una nuova banca concorrente. Dal giugno 2014, Lbg ha già venduto una parte significativa della sua partecipazione in Tsb attraverso un´offerta pubblica iniziale e il successivo smaltimento presso il London Stock Exchange. Una volta che l´operazione ha portato con Sabadell, Lloyds terrà più che la partecipazione in Tsb e avrà adempiuto uno degli ultimi condizioni chiave del suo piano di ristrutturazione. |
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, PROSEGUE L’AVANZATA DELL’EXPORT ITALIANO NEL PRIMO TRIMESTRE 2015 NEL SOLO MESE DI MARZO, LE ESPORTAZIONI ITALIANE SONO LEADER IN EUROPA (+1,8% RISPETTO A FEBBRAIO, NEI DATI DESTAGIONALIZZATI, CONTRO IL +1,2% DELLA GERMANIA). RECORD PER L’EXPORT VERSO I PAESI EXTRA-UE (+11,4% SU BASE ANNUA) |
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Roma, 19 maggio 2015 – Segnali positivi per l’export italiano in chiusura del primo trimestre 2015: a livello europeo, l’Italia è seconda solo alla Germania, con un incremento delle vendite del 3,8%, nei dati destagionalizzati, e un valore che sfiora i 103 miliardi di euro. Solo a marzo, le vendite di prodotti italiani registrano la migliore performance in ambito europeo (+1,8% rispetto a febbraio, contro il +1,2% della Germania e il +0,9% dei cugini francesi). “A fare da traino a questi risultati sono ancora una volta i mercati Extra-ue, anche per effetto del costante deprezzamento dell’euro sul dollaro, che proprio nel mese di marzo ha toccato il valore minimo di 1,0557, mantenendo una media mensile non superiore all’1,0837. – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Al di fuori dell’Ue a 28, a marzo si registra un record assoluto per l’export italiano, in crescita dell’11,4% su base annua, sulla scia di un incremento che, avviatosi lo scorso settembre 2014 e sebbene a ritmi altalenanti, non ha conosciuto fino ad oggi battute d’arresto”. A livello di saldo, i beni strumentali si confermano la carta vincente dell’export tricolore, con un attivo di 11,7 miliardi di euro, nonostante assistiamo, più in generale, ad una lieve limatura per il surplus Made in Italy nel primo trimestre 2015 (-1,8 miliardi rispetto allo stesso periodo 2014), soprattutto a causa dei beni di consumo e dei prodotti intermedi. “D’altro canto, a ciò contribuisce anche l’incipiente fase di ripresa economica, che sta comportando una crescita congiunturale dell’import energetico, in aumento a marzo risulta del 7,7%”, prosegue Esposito. Per i mercati, a fronte di un’Europa in tono minore (in calo le vendite verso i nostri principali partner, Francia, con un -3,4% e Germania, con -0,4%), al di fuori del confine europeo spingono ancora sull’acceleratore le esportazioni negli Stati Uniti (+39,4%, con un saldo pari a circa 5,4 miliardi di euro, più che doppio rispetto a quello registrato in un Paese di prossimità come la Francia), ma anche in mercati più vicini come la Turchia (+6,6%) e la Svizzera (+3,9%). |
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MOVIMPRESE TOSCANA: NEL 1° TRIMESTRE 2015 MENO CHIUSURE E MENO FALLIMENTI MIGLIORA, NEGLI ULTIMI DODICI MESI, IL SALDO IMPRENDITORIALE (+2.529 IL BILANCIO FRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI). MAGGIORI DIFFICOLTÀ NELL’ARTIGIANATO (-792 IMPRESE). IN CRESCITA IL FENOMENO DELLE START-UP INNOVATIVE |
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Firenze, 19 maggio 2015 - Sono state 8.445 le iscrizioni di nuove imprese ai registri delle Camere di Commercio della Toscana nel primo trimestre del 2015, evidenziando un calo (-2,1% rispetto allo stesso periodo del 2014) che è tuttavia inferiore rispetto a quanto fatto registrare dalle imprese cessate (9.425 quelle “non d’ufficio”, per una variazione del -4,1%). Al netto dei fattori “stagionali” (le cessazioni, tradizionalmente, si concentrano nei primi mesi dell’anno), il dato relativo agli ultimi dodici mesi (oltre 26 mila iscrizioni, circa 23.500 cessazioni) evidenziano un saldo positivo (+2.529 imprese) ed un’accelerazione del tasso di crescita imprenditoriale (+0,6%), in progressiva ripresa dalla fine del 2013. La dinamica imprenditoriale che emerge dai dati di inizio 2015 si caratterizza dunque per un rallentamento del fenomeno delle chiusure aziendali, accompagnato dalla contrazione delle situazioni di crisi: · 240 i fallimenti (-18,8%), diminuiti ad un ritmo ben più accelerato rispetto alla media nazionale (-0,5%); · 43 le aziende che hanno aperto concordati fallimentari o preventivi e accordi di ristrutturazione debiti, un numero dimezzato (-51%) rispetto al primo trimestre 2014. Anche il conto delle 1.909 aziende toscane entrate in scioglimento e liquidazione evidenzia inoltre una sensibile diminuzione (-8,6%) rispetto all’ inizio del 2014. "I primi mesi dell’anno segnano una fase di transizione da un periodo di recessione ad uno di moderata ripresa, anche se presentano segnali contraddittori – ha detto Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana – da un lato le iscrizioni di nuove imprese nel periodo gennaio-marzo sono state meno di un anno fa, dall’altro, pur rimanendo tante, le aziende in scioglimento e liquidazione diminuiscono, così come le chiusure, i fallimenti e le situazioni di crisi aziendale: è soprattutto a questo segnale che dobbiamo guardare in prospettiva futura. Le imprese cominciano a percepire che il vento dell’economia sta cambiando direzione, e quelle che sono state in grado di resistere fino a questo momento si stanno attrezzando per agganciare gli spunti positivi attesi per i prossimi mesi. Affinché ciò si traduca in ripresa effettiva occorre tuttavia che non vengano meno alcune fondamentali condizioni di contorno, mettere l’impresa al centro dell’azione riformatrice del Governo e del Parlamento, semplificando il quadro normativo e fiscale su impresa e lavoro, e lavorando con determinazione per semplificare ‘la burocrazia’ che frena gli imprenditori.” Le forme giuridiche Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese toscane, il contributo positivo più importante viene dalle società di capitali (98.605 a fine marzo 2015, il 24% del sistema-impresa regionale), che sono aumentate al ritmo del 3,2% nel corso dell’ultimo anno (pari a 3mila società in più rispetto a marzo 2014). E’ proprio in questo ambito che si inserisce il buon andamento delle start-up innovative, introdotte dal legislatore alla fine 2012 con lo scopo di valorizzare e sostenere le nuove realtà imprenditoriali orientate allo sviluppo, alla produzione ed alla commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. In Toscana, alla fine di marzo, le aziende iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese sono state 237, sesta nella classifica delle regioni italiane. Si tratta di realtà imprenditoriali concentrate prevalentemente nelle aree urbane ed in prossimità dei principali centri universitari regionali (Firenze, Pisa, Siena), contesti territoriali che maggiormente ne favoriscono la nascita e lo sviluppo. L’80% delle start-up innovative toscane svolge inoltre attività di servizi legati alle nuove tecnologie, alla ricerca scientifica e – in senso lato – ai servizi «avanzati»: produzione di software e consulenza informatica (69 imprese), ricerca e sviluppo (53), servizi di informazione (20). Il 16% si occupa invece di attività manifatturiere, prevalentemente legate all’Ict (fabbricazione di computer e strumentazioni elettroniche 14 unità). In aumento anche le imprese individuali (+344) e le altre forme giuridiche (+186, di cui 15 cooperative); le società di persone (mille unità in meno), invece, continuano a ridursi fino a quota 87.158 (il 21% del totale imprese). Le aziende artigiane, che in Toscana costituiscono il 26,4% delle complessivo tessuto imprenditoriale, calano dello 0,7% (-792 unità), a causa di una mortalità che, pur in rallentamento, è ancora elevata (8,5%). Ad un artigianato sempre in affanno fa da contraltare il sistema delle imprese non artigiane in decisa espansione (+1,1% pari a +3.321 unità), grazie ad una mortalità contenuta al 4,7% e nonostante un tasso di natalità più basso (5,8% contro il 7,7% dell’artigianato). I settori di attività Sotto il profilo settoriale, un piccolo contributo positivo viene dall’industria (+106 imprese il dato al netto dell’edilizia), grazie soprattutto alla concia-pelletteria-calzature (+149), alle riparazioni meccaniche (+145) ed alla trasformazione alimentare (+56). In diminuzione invece il tessile-maglieria (-56), la meccanica strumentale (-53) ed il legno-mobili (-96). Le attività che maggiormente contribuiscono alla crescita del tessuto imprenditoriale toscano appartengono tuttavia soprattutto al terziario. A fine marzo 2015 il settore turistico (alberghi e ristoranti) conta 33.046 aziende (+2,9% e +929 unità ricettive rispetto a dodici mesi prima), così come il commercio (+1,0%, +1.033) che raggiunge quota 100.642 aziende rappresentando un quarto del sistema imprenditoriale regionale. Da evidenziare il contributo da parte degli stranieri alla crescita delle imprese commerciali. In Toscana sono 14.534 le imprese del commercio guidate da stranieri, con un incremento di 1.300 unità nel corso degli ultimi dodici mesi che ha più che compensato la diminuzione degli esercizi condotti da italiani (-273). Seppur in misura più contenuta, la vitalità della componente straniera spinge anche il turismo (+220 le imprese straniere, +670 le italiane). Contribuiscono inoltre in maniera rilevante al bilancio positivo del terziario anche le attività dei servizi alle imprese e dei servizi alla persona, che insieme determinano un saldo positivo di circa 1.000 aziende in più. L’agricoltura ha invece registrato un calo di 530 aziende (-1,3%) e l’edilizia di 580 (-0,9%): in questo secondo caso, le difficoltà sono strettamente legate all’artigianato. In Toscana il 69% delle imprese operanti nella filiera delle costruzioni è infatti artigiana (per lo più attive nella installazione di impianti e nei lavori edili di completamento): la variazione assoluta di questa componente imprenditoriale è stata negativa per ben 1.050 unità (-2,4% rispetto a marzo 2014), contro un andamento che – per la parte non artigiana – ha fatto registrare una variazione positiva pari a +470 imprese. Imprese femminili, giovanili e straniere Alla fine di marzo le imprese femminili in Toscana sono 93.514, il 22,8% delle imprese complessivamente registrate. Rispetto a marzo 2014 si registra un aumento dell’1,5%, che equivale a 1.409 imprese in più. L’espansione della componente femminile del sistema-impresa regionale è trainata, in particolare, dalle società di capitali (+7,3%, +1.159). Le imprese giovanili (35.717) – l’8,7% del tessuto imprenditoriale regionale – risultano invece in calo (-1,7%). A diminuire sono le ditte individuali di (-703 aziende) e le società di persone (-337), mentre aumentano le società di capitali guidate da under 35 (+9,1%, +424 unità). Le imprese straniere (50.468), pari al 12,3% del sistema imprenditoriale toscano, aumentano del 5,8% (+2.824). Ad aumentare sono soprattutto le ditte individuali (+2.113), ma anche le società di capitali con elevata partecipazione di stranieri sono in espansione (+15,0%, +614 unità). |
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POSTE, LOMBARDIA: ENTRO FINE MESE RISCONTRO DA AZIENDA SU ISTANZE |
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Milano, 19 maggio 2015 - Entro la fine del mese di maggio Poste Italiane farà avere le sue valutazioni riguardo le osservazioni e le istanze presentate da Regione Lombardia, con l´obiettivo di ridefinire il piano di chiusure e razionalizzazione degli uffici. Ne dà notizia il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava, che ha incontrato i responsabili nazionali e regionali di Poste Italiane, cui ha consegnato il dossier di informazioni e dati raccolti dalle Sedi territoriali, con il contributo di Anci e Upl, componenti del Tavolo regionale istituito ad hoc. "E´ stato un incontro positivo - riferisce Nava -. Ho consegnato ai vertici di Poste Italiane il documento che abbiamo elaborato, con i dati raccolti nelle ultime settimane. L´azienda ha giudicato accettabili e condivisibili i criteri che abbiamo adottato al Tavolo regionale. Entro la fine del mese ci faranno avere le loro valutazioni, che saranno esaminate dal Tavolo, prima di concludere in maniera definitiva il confronto avviato oggi". |
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MECCATRONICA: IL PUNTO ALL´ASSESSORATO ALL´INDUSTRIA DI TRENTO IN VISTA DELL´AVVIO DELLA REALIZZAZIONE DEI LABORATORI |
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Trento, 19 maggio 2015 - A giugno partirà l´appalto per la realizzazione dei laboratori del polo della Meccatronica di Rovereto, per complessivi 17 milioni di euro, a cui seguirà più avanti l´incubatore scolastico. La strada dunque è tracciata, ma è necessario che tutti i soggetti coinvolti in questa esperienza - oltre alla Provincia, mondo della formazione ad ogni livello, ricerca, imprese - cooperino sempre più strettamente. E´ a partire da queste premesse che il vicepresidente della Giunta provinciale, anche assessore allo sviluppo economico e lavoro, ha convocato stamani i vertici di Fbk, con il presidente Francesco Profumo e il segretario generale Andrea Simoni, dell´Università, con il rettore Paolo Collini e il prorettore Flavio Deflorian, e di Confindustria, rappresentati dal direttore Roberto Busato e dal membro del cda Luca Arrighi. Due gli aggiornamenti da parte della Provincia: in primo luogo, è stato deciso di incaricare Trentino Sviluppo di individuare un project manager dedicato al coordinamento e all´interconnessione fra i diversi soggetti coinvolti nel progetto. Il secondo è anche una richiesta: bisogna avere ben chiaro quali servizi e quali funzioni collocare nel primo blocco del polo, quello dei laboratori, che è strategico perché è lì che le esigenze delle imprese si incroceranno con le aspettative dei giovani formatisi nelle aule scolastiche e con le competenze messe a disposizione dai ricercatori. E´ infatti l´interazione fra questi fattori la vera novità della Meccatronica di Rovereto, che fungerà da attrattore per le realtà industriali più avanzate che operano nel settore e al tempo stesso consentirà di ottimizzare i processi di formazione delle risorse umane. L´incontro di oggi è stato convocato sulla scia della recente assemblea di Confindustria, in cui si è parlato della necessità di far crescere una piattaforma integrata di imprese, a stretto contatto con il mondo della formazione e della scuola, centrata sulla Meccatronica, definizione per sua stessa natura multidisciplinare (evoca l´incontro fra la meccanica avanzata o di precisione e l´elettronica), che raggruppa imprese operanti anche in settori diversi del mercato come Bonfiglioli e Dana. Il modello di cooperazione fra i soggetti coinvolti, che sta prendendo forma a Rovereto, potrà poi risultare valido anche per altri scenari. "Esaminando i dati di Garanzia Giovani - ha detto il vicepresidente della Provincia - ciò che salta agli occhi è che esistono dei settori che generano una domanda di lavoro molto maggiore di altri, e uno di essi è quello della Meccatronica. Non sempre questa domanda viene soddisfatta. Ieri abbiamo siglato un accordo con una impresa altoatesina che si trasferirà in Trentino, attratta dalle condizioni che ha trovato qui, a partire da quelle di natura fiscale: tuttavia anch´essa ci ha segnalato che sta facendo qualche difficoltà ad individuare una serie di profili tecnici specialistici. Dobbiamo quindi insistere su questa strada, per legare scuola, formazione, università, impresa". Dagli interlocutori presenti è venuta la conferma che il polo di Rovereto dovrà essere qualcosa di molto mirato e specializzato, anche se aperto alle collaborazioni con altri poli analoghi, in modo tale da rendere ancora più attrattivo il Trentino. Ciò naturalmente nella consapevolezza che la Meccatronica non può essere confinata a Rovereto ma deve interessare tutto il territorio (a questo proposito il vicepresidente ha ricordato che esiste un Fondo impianti che consente di finanziare l´installazione di nuovi impianti tecnologici attraverso il meccanismo del leasing, rivolto in particolare alle aziende non presenti all´interno del polo). Ed ancora: se la Provincia designerà attraverso Trentino Sviluppo una figura dedicata al coordinamento dei soggetti e delle iniziative riguardanti la Meccatronica, anche la Confindustria del Trentino creerà un rappresentante unico per tutte le imprese del settore. Infine, sul piano della formazione, è emersa una forte richiesta di interdisciplinarietà, che richiama di nuovo la funzione dei laboratori, dove competenze e conoscenze sono destinate ad incrociarsi e a contaminarsi. |
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CONFIDI, LOMBARDIA: STRUMENTO DI SOLIDARIETÀ DA SOSTENERE |
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Milano, 19 maggio 2015 - "Quello dei Confidi è un eccellente strumento di solidarietà, che Regione Lombardia intende continuare a sostenere in maniera sussidiaria, affinché le imprese lombarde possano agganciare la ripresa e trovare nuovo slancio". Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, durante il convegno ´Diversamente Confidi. Riflessioni e proposte per un processo evolutivo nel mondo della garanzia di credito alle imprese´, organizzato da Confesercenti e da Italia Confidi, a Milano. Assenza Liquidità - "L´assenza di liquidità - ha spiegato Parolini - è ancora un fattore di criticità, che compromette sensibilmente il futuro e la sostenibilità di molte imprese lombarde: noi abbiamo voluto mettere in campo risorse che consentono di sostenere in maniera strutturale la competitività delle aziende e la loro capacità di investire e produrre". Nuovo Strumento - "Con la linea d´intervento denominata ´Controgaranzie´ e finanziata con un dotazione di 28,5 milioni di euro - ha sottolineato l´assessore - Regione Lombardia ha infatti introdotto un nuovo strumento rivolto alle imprese e ai liberi professionisti teso proprio a favorire l´accesso al credito tramite la concessione di garanzie di secondo livello su garanzie concesse dai Confidi su finanziamenti erogati dalle Banche a breve, medio e lungo termine, direttamente finalizzate all´attività d´impresa". Sostegno A Confidi Autonomi - "L´orizzonte che abbiamo davanti non è certamente quello di interventi spot per sostenere realtà già zoppicanti, ma quello di sostenere anche Confidi autonomi e accompagnare la creatività e la vivacità delle nostre imprese con misure solide che abbiano effetti sul lungo periodo e che siano in grado di innescare crescita reale e benessere". Regione Vicina A Imprese - "Per questo - ha precisato l´esponente della Giunta Maroni -, malgrado la ristrettezza delle risorse pubbliche, Regione Lombardia continua a fare la sua parte a fianco delle imprese attraverso azioni ancora più mirate ed efficaci e intende rinnovare la collaborazione con le autonomie funzionali e le realtà che rappresentano il nostro tessuto economico". ´Lombardia Concreta´ - "Con la recente estensione di ´Lombardia Concreta´, la misura che prevede contributi per l´abbattimento dei tassi di interesse e un fondo di garanzia, a tutti gli ambiti del commercio - ha concluso Parolini - abbiamo, ad esempio, impiegato oltre 12 milioni di euro e contiamo di poter dar forza a un numero considerevole di imprese e di mettere in moto un volano in grado di generare investimenti per oltre 100 milioni di euro". |
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SERRACCHIANI, SU COMMERCIO E TURISMO REGIONE FVG AMBIZIOSA |
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Udine, 19 maggio 2015 - "Sono stati due anni intensi che hanno permesso, attraverso il confronto e la piena collaborazione con Confcommercio, di mettere in campo tutta una serie di misure a favore dei settori del commercio, del turismo e dei servizi, che consideriamo uno dei ´pezzi´ fondamentali del nostro sistema produttivo. Siamo una Regione ambiziosa e adesso, dopo essere partiti con il piede giusto, abbiamo davanti un lavoro impegnativo per attuare i provvedimenti che abbiamo avviato e dare una prospettiva al Friuli Venezia Giulia". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo oggi nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, alla cerimonia per i 70 anni della Confcommercio del Friuli Venezia Giulia, presente il presidente nazionale Carlo Sangalli e il neopresidente regionale Alberto Marchiori. Alla cerimonia hanno partecipato anche il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello e l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro. "I dati illustrati oggi da Confcommercio - ha osservato la presidente Serracchiani - ci danno un quadro finalmente positivo, di fiducia degli imprenditori del settore per il prossimo futuro, di voglia di investire. E tra questi dati spicca la crescita dell´occupazione, e in particolare la creazione di nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato". La cerimonia di Udine, alla presenza dei presidenti provinciali di Confcommercio, ha permesso alla presidente Serracchiani di fare il punto sulle misure adottate dalla Regione in questi due anni di legislatura, a partire dal freno alla proliferazione dei grandi centri commerciali, che avrebbe comportato un raddoppio della superficie ("abbiamo fermato le rotative, in attesa di fotografare la situazione"), favorendo nello stesso tempo la riqualificazione dei centri urbani. La Regione, tra misure per l´accesso al credito e altri strumenti, ha messo in campo per le imprese del settore 150 milioni di euro, con una specifica attenzione per il commercio, il turismo e i servizi nella destinazione dei fondi europei, puntando sull´innovazione, sul consolidamento del comparto ma anche sul sostegno alla creazione di nuove imprese. Serracchiani ha ribadito l´impegno sul fronte della pressione fiscale ("non abbiamo toccato l´addizionale Irpef e in Rilancimpresafvg ci sono misure sull´Irap") e sulla semplificazione burocratica, soffermandosi in particolare sulle infrastrutture e sulla logistica considerate come leve fondamentali, in una regione dalla posizione invidiabile al centro dell´Europa, per far ripartire l´economia del Friuli Venezia Giulia. La presidente ha sottolineato le potenzialità del porto di Trieste. "Abbiamo ottenuto - ha detto - un´importante apertura di credito dalla Baviera, una prospettiva su cui stiamo lavorando da tempo: la Baviera considera infatti quello di Trieste come il suo porto naturale". Si conferma così, secondo Serracchiani, quel disegno strategico che era stato già delineato dall´allora presidente della Regione Adriano Biasutti e dal presidente della Baviera Franz Josef Strauss. |
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CONFARTIGIANATO: IL 4,3% DEI LUCANI ACQUISTA BENI ARTIGIANALI |
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Potenza, 19 maggio 2015 - Secondo una nota di Confartigianato il 4,3% di utenti lucani internet acquista on line beni a vocazione artigianale contro l’8,9% del Trentino-alto Adige (prima regine) e il 2,3% di campani (fanalino di coda). A questo dato dell’Ufficio Studi Confartigianato è legata la nuova opportunità fornita agli imprenditori associati di aprirsi al mercato digitale globale. Nell’ambito di Italian Makers Village (il “fuori Expo” organizzato proprio da Confartigianato nel cuore di Milano per valorizzare le eccellenze del Made in Italy) è stata firmata una convenzione tra Stylenda e Confartigianato. L’intesa offrirà agli imprenditori associati uno stimolo per affacciarsi al mondo dell’online e aprirsi a nuovi mercati pronti ad apprezzare il saper fare e la qualità dei prodotti italiani. Con Stylenda la gestione dell’e-commerce rimane nelle mani dell’artigiano e non necessita della mediazione di terzi, dato che non è richiesta nessuna competenza tecnica (la difficoltà è la stessa, ad esempio, di creare una pagina facebook). Un altro vantaggio, rispetto ad altri strumenti per l’e-commerce è che non sono previste commissioni sulle vendite e il sito che viene creato è costantemente aggiornato e in regola con le normative vigenti (tutela della privacy, regolamenti di commercio online…). A breve ci sarà anche la possibilità di condividere i prodotti del negozio su alcuni marketplace (eBay, Amazon e Kirivo.it) per poter avere una maggiore visibilità. |
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“TAVOLO DELL’ECONOMIA”: “ANCHE IN CALABRIA LE BANCHE DEVONO PRATICARE TASSI DI SOSTEGNO AL CREDITO UGUALI A QUELLI CHE PRATICANO ALTROVE” |
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Catanzaro, 19 maggio 2015 - L’assessore regionale al Lavoro, Carlo Guccione, introducendo ieri mattina i lavori del cosiddetto “Tavolo dell’Economia” convocato presso un noto albergo di Feroleto Antico, a cui hanno partecipato i principali attori dell’economia e del sistema creditizio calabrese, ha detto: “Questo tavolo ha per noi un valore strategico straordinario per poter uscire dalla crisi e imboccare finalmente la strada della ripresa e della crescita della nostra economia. A pochi mesi dal nostro insediamento –ha aggiunto Guccione- ci è sembrato opportuno fare un punto sulle iniziative già assunte e da assumere per confrontarci e discutere con tutti coloro che operano nella nostra regione su quali dovranno essere le azioni strategiche da mettere in campo per far ripartire la nostra economia che ha subito negli ultimi tempi, più di quanto è accaduto in altre aree del Paese, momenti di grave crisi, con migliaia di posti di lavoro che sono andati perduti e con un aumento vertiginoso della disoccupazione che ha colpito tutte le fasce della nostra popolazione, in particolar modo quella giovanile. Dobbiamo discutere, confrontarci e decidere. Dobbiamo fare presto se non vogliamo perdere l’appuntamento con la ripresa che, seppur timidamente, sembra cominciare a fare capolino nel buio totale della crisi che abbiamo vissuto fino ad oggi. Il credito ha conosciuto e conosce in Calabria una forte contrazione, soprattutto per quanto riguarda il settore edile che presenta, rispetto al resto del Paese, un tasso di due punti percentuali in meno nel’erogazione del credito alle imprese. Rispetto a questo dato, vogliamo partire attivando politiche di garanzia che servano a rilanciare le imprese e il lavoro. Utilizzeremo Fincalabra (con la nuova Programmazione europea lo stiamo già facendo), per erogare credito a tasso zero e mettere in campo strumenti di ingegneria finanziaria per favorire innovazione e nuova occupazione. La partita del credito è fondamentale per ricostruire un tessuto economico ed imprenditoriale che abbia la garanzia di una erogazione del credito in Calabria che abbia gli stessi tassi di quelli che vengono praticati nel resto del Paese e di servizi bancari che sostengano l’impresa che vuole innovare e svilupparsi. Per quanto riguarda gli strumenti di ingegneria finanziaria vorrei segnalare, solo per fare un esempio, l’ultimo che abbiamo attivato che è il Fondo Unico per l’occupazione e la crescita, e che prevede l’erogazione di 57 milioni di euro a tasso zero. La prima rata si paga dopo dodici mesi senza intermediazione bancaria. Eroghiamo il credito anche ai non bancabili”. “Anche in Calabria e, perché no, in tutto il Mezzogiorno -ha concluso l’assessore Guccione- ci dovranno essere le stesse condizioni di partenza praticate altrove e pari opportunità: le banche dovranno comportarsi alla stessa stregua di come si comportano nel resto del Paese”. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato positivamente il metodo del confronto e della concertazione e hanno plaudito alle iniziative finora assunte dal presidente Oliverio e dalla sua Giunta . |
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PUGLIA: NUOVI BANDI PER INCENTIVI A IMPRESE PUBBLICATI SU BOLLETTINO UFFICIALE |
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Bari, 19 maggio 2015 - Valgono 155 milioni i quattro nuovi incentivi in favore delle imprese grandi, medie e piccole e dell’attrazione degli investimenti in Puglia. Varati dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico, sono stati pubblicati il 14 maggio sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Si tratta di Contratti di Programma (principalmente per le grandi imprese), Pia Medie Imprese, Pia Turismo e Pia Piccole Imprese. Quattro interventi che rappresentano per le aziende pugliesi opportunità di investimento per innovare processi e prodotti, fare ricerca industriale e sviluppo sperimentale, internazionalizzare, lanciarsi nell’e-business e diventare più competitive sui mercati. Per il territorio sono strumenti per l’attrazione degli investimenti, che possono convincere un investitore estero o di altre regioni d’Italia ad aprire un insediamento in Puglia, garantendo nuove opportunità di sviluppo e di lavoro. Per i lavoratori sono occasioni di buona occupazione perché aiutano a mantenere i posti di lavoro esistenti e a realizzarne di nuovi. Le risorse disponibili derivano dal Fsc-apq Sviluppo Locale 2007-2013, cioè il Fondo Sviluppo e Coesione, in pratica l’ex Fas (Fondo aree sottoutilizzate) ma si tratta solo di una dotazione iniziale che verrà ulteriormente arricchita con la nuova programmazione 2014-2020. Gli avvisi saranno attivi a partire dal 3 giugno 2015 con procedura telematica sul portale www.Sistema.puglia.it. Non c’è scadenza perché sono a sportello, quindi aperti finché le risorse sono disponibili. Gli incentivi, gestiti dalla Regione Puglia, vengono attuati attraverso la società regionale Puglia Sviluppo Spa, in qualità di soggetto intermediario. Vediamoli nel dettaglio. I Contratti di Programma con una dotazione iniziale di 80 milioni di euro, si rivolgono a grandi imprese singole e con piccole e medie imprese (Pmi) aderenti. Favoriscono lo sviluppo rafforzando la competitività e l’attrattività dei territori e promuovendo l’innovazione e l’occupazione. Gli investimenti possono essere compresi tra i 5 e i 100 milioni di euro e riguardare attivi materiali (acquisto di suolo, macchinari e attrezzature, opere murarie e assimilabili), ricerca e sviluppo, acquisizione di servizi per l’innovazione delle imprese, tutela dell’ambiente. L’intensità dell’aiuto varia dal 15% al 70% a seconda della grandezza dell’impresa, del valore e della tipologia dell’investimento. L’agevolazione rende possibile la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione della produzione, un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo. I Programmi Integrati di Agevolazione – Pia Turismo dispongono di risorse iniziali pari a 40 milioni di euro e si rivolgono a grandi e medie imprese, singole o associate con Pmi, e a piccole imprese. Gli investimenti devono avere l’obiettivo di migliorare l’offerta turistica territoriale per favorire la destagionalizzazione e possono essere compresi tra 3 milioni e 40 milioni di euro per le grandi imprese, tra 2 milioni e 30 milioni per le medie imprese, tra 1 milione e 20 milioni per le piccole imprese, per le Pmi aderenti all’iniziativa della grande o della media impresa l’importo complessivo degli investimenti deve partire da 1 milione di euro. L’incentivo rende possibile l’apertura di nuove attività turistico-alberghiere, l’ampliamento e l’ammodernamento di quelle esistenti, la realizzazione di strutture turistico-alberghiere attraverso il restauro di immobili di interesse artistico e storico o di edifici rurali, masserie, trulli, torri e fortificazioni, la realizzazione di strutture e impianti che migliorano l’offerta turistica. L’intensità dell’aiuto è del 25% per le grandi imprese, del 35% per le medie imprese e del 45% per le piccole imprese. I Programmi Integrati di Agevolazioni – Pia Medie Imprese hanno un budget iniziale pari a 20 milioni di euro. Destinatarie delle agevolazioni sono medie imprese singole o con eventuali piccole e medie imprese aderenti. L’incentivo si propone di creare occupazione e costituire un fattore di stabilità sociale e dinamismo economico. L’agevolazione rende possibile la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione della produzione, un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo. L’investimento deve essere compreso tra 1 e 40 milioni di euro. L’intensità dell’aiuto varia dal 20% al 70% a seconda della grandezza dell’impresa e della tipologia di investimento. I Programmi Integrati di Agevolazioni – Pia Piccole Imprese, con una dotazione iniziale di 15 milioni di euro, hanno l’obiettivo di coinvolgere le piccole imprese nei processi di sviluppo. L’incentivo favorisce la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti, la diversificazione della produzione, un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo. Gli investimenti possono essere compresi tra 1 e 20 milioni di euro. L’intensità dell’aiuto varia dal 25% al 70% a seconda della tipologia dell’investimento. Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti www.Regione.puglia.it ; www.Sistema.puglia.it ; www.Pugliasviluppo.eu |
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