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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Giugno 2015
GRAZIE AL PROGETTO D-CENT, I RICERCATORI FINANZIATI DALL’UE STANNO STUDIANDO NUOVI STRUMENTI E PIATTAFORME ONLINE PER FACILITARE LA DEMOCRAZIA DIRETTA E LA RESPONSABILIZZAZIONE ECONOMICA INCENTRATA SUL CITTADINO.  
 
Bruxelles, 24 giugno 2015 -L’effettiva responsabilizzazione e partecipazione dei cittadini al processo decisionale possono avvenire solo tramite un autentico coinvolgimento democratico e l’attuazione di un sistema capace di riconoscere in modo corretto i contributi al bene comune. Il progetto D-cent, finanziato dall’Ue e lanciato nell’ottobre del 2013, ha sviluppato nuovi e innovativi strumenti e piattaforme online per fornire ai cittadini una voce decisiva e strumenti più equi per riconoscere il valore sociale. Internet possiede un enorme potenziale per facilitare nuove forme di interazione sociale e cooperazione di natura spontanea, ma è anche diventato sempre più centralizzato. Il progetto D-cent ha tentato di contrastare questo fenomeno sviluppando mezzi alternativi di organizzazione online – attraverso progetti pilota e lo sviluppo di nuovi strumenti online – per creare nuove piattaforme aperte dove può avvenire una reale cooperazione della gente comune. D-cent ha iniziato affrontando la questione del coinvolgimento dei cittadini nel processo decisionale, osservando alcuni degli esperimenti più innovativi nel campo della democrazia diretta dell’Europa in Finlandia, Islanda e Spagna. Questi progetti hanno mostrato in che modo milioni di cittadini possono essere responsabilizzati e coinvolti nel processo decisionale quotidiano se si utilizzano gli strumenti e le piattaforme giusti. In Islanda ad esempio, ai cittadini è stato chiesto di contribuire a una nuova costituzione “wiki”, mentre il Ministero aperto in Finlandia è un esperimento di legislazione tramite crowdsourcing. Inoltre, in Spagna si possono trovare alcuni dei più dinamici movimenti sociali online d’Europa. Una caratteristica comune condivisa da molti di questi progetti è stata la necessità di potenziare il dibattito democratico e di prendere in considerazione il valore sociale. Questo è particolarmente vero per i progetti con un impatto sociale. Per aiutare a facilitare questo, D-cent ha introdotto Freecoin, una nuova valuta sociale digitale basata su Bitcoin. Bitcoin è un sistema virtuale di pagamento distribuito come software open-source. L’obbiettivo di Freecoin è quello di incoraggiare il consumo collaborativo, attribuendo un “valore” all’utilità sociale. In Finlandia ad esempio, è stato introdotto un sistema decentralizzato di retribuzione sociale per premiare i contributi dei membri di una fattoria urbana cooperativa che agiscono nell’interesse comune della cooperativa. L’utilizzo di Freecoin potrebbe anche svolgersi in parallelo con nuove innovazioni governative per la ripresa post recessione delle economie nazionali, o per aiutare a migliorare le dinamiche di gestione della fiducia nell’industria dei servizi finanziari prendendo meglio in considerazione il valore sociale. D-cent ritiene che Freecoin potrebbe diventare un mattone fondamentale per una nuova economia che valorizza meglio il bene comune. Il 7 e 8 luglio a Bruxelles, i ricercatori di D-cent prenderanno parte a una tavola rotonda in cui discuteranno con attivisti cittadini, movimenti sociali e sviluppatori di nuovi strumenti democratici open source. Il dibattito si concentrerà sul tipo di strumenti online e di modelli di autogoverno necessari per dare il potere ai cittadini. L’evento consentirà inoltre al progetto di fare il bilancio dei progressi che sono stati finora compiuti. Infine, D-cent fornirà alla società civile degli strumenti digitali utilizzabili per l’innovazione sociale e la sostenibilità, e aiuterà a creare alternative a più lungo termine alle attuali piattaforme online centralizzate. Il progetto si concluderà nel mese di maggio del 2016. Per ulteriori informazioni, visitare: D-cent http://dcentproject.Eu/    
   
   
IL SECONDO SATELLITE COPERNICUS RAFFORZARE I SERVIZI AI CITTADINI E ALLE IMPRESE  
 
Bruxelles, 24 giugno 2015 - Il programma europeo di osservazione della Terra da Copernico continua a fare progressi nella lotta contro le catastrofi ambientali, il miglioramento dell´uso del suolo per l´agricoltura e la silvicoltura e la risposta alle situazioni di emergenza. Un anno dopo il lancio del primo satellite Copernico (Sentinel 1), un secondo satellite (Sentinel 2) è stato collocato con successo in orbita a 3:52 Cet Martedì 23 giugno, dal Centro spaziale europea nella Guyana francese situata. Elżbieta Bieńkowska, Commissario per il mercato interno, industria, l´imprenditorialità e le Pmi, ha dichiarato: " Il successo di oggi non è solo un successo per la politica spaziale europea. E ´soprattutto sulla terra che i benefici si fanno sentire. Copernico fornisce informazioni più precise ed affidabili per il nostro ambiente e la sicurezza dei cittadini europei; e la disponibilità di dati completi di osservazione satellitare, offre oggi libero e aperto a imprenditori innovativi per la creazione di nuovi servizi e applicazioni in Europa. " Il lancio del satellite Sentinel 2 è il risultato di eccellenza tecnologica e industriale europea e abbiamo fatto ulteriori progressi nella creazione di un nuovo standard globale per i dati di osservazione della Terra. Il flusso di dati aperti e libero ora crea un mercato per i prodotti e servizi satellitari, accompagnati da una offerta di posti di lavoro altamente qualificati, che si traduce in un impatto in tutti i settori dell´economia. L´aggiunta di un secondo satellite permetterà Copernico a fornire immagini della evoluzione della terra con un elevato livello di dettaglio e precisione. I cittadini e le imprese hanno pieno e libero accesso ai dati Copernico potrebbero essere utilizzati per gestire e proteggere l´ambiente e le risorse naturali, alla lotta contro il cambiamento climatico e garantire la sicurezza civile. Sentinel 2 dati possono aiutare gli agricoltori a monitorare i cambiamenti nella vegetazione e le colture durante la stagione di crescita. Dati Copernicus possono permettere di rispondere meglio alle situazioni di emergenza , se gli incidenti di origine umana e calamità naturali quali alluvioni e frane. In occasione del recente terremoto in Nepal, la combinazione di immagini ottenute prima e dopo il terremoto del satellitare Copernico ha aiutato i servizi di soccorso locali per indirizzare le proprie risorse. Contesto: Il programma Copernico è reso possibile per l´eccellenza tecnologica e industriale europea e gli sforzi congiunti della Commissione europea, il Parlamento europeo, gli Stati membri dell´Unione europea e l´Agenzia spaziale europea. Copernico contribuirà a creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di business. Già attività spaziali oggi sostenere lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi satellitari. Una serie di nuovi modelli di business comincia a svilupparsi attorno ai dati e servizi forniti da Copernico, aprendo la strada per gli imprenditori innovativi per creare nuove applicazioni e nuovi servizi. Oltre al settore spaziale, un certo numero di settori economici quali i trasporti, petrolio e gas, l´assicurazione e l´agricoltura, beneficiare dei vantaggi previsti dai dati osservativi a terra accurate e affidabili. Gli studi dimostrano che Copernico, che hanno sei satelliti entro il 2021, potrebbe generare un guadagno finanziario di circa 30 miliardi di euro e creare circa 50 000 posti di lavoro in Europa entro il 2030. Inoltre, il regime diffusione aperta dei dati e delle informazioni Copernico aiutare i cittadini, le imprese, ricercatori e responsabili politici di integrare le considerazioni ambientali in tutte le loro attività e le procedure del processo decisionale. Per maggiori informazioni: Sito web Copernicus: http://copernicus.Eu  Avvio di Sentinel 2A: http://www.Copernicus.eu/sites/default/files/documents/sentinel%202a.pdf    
   
   
BOLZANO: SULLA BANDA LARGA TUTELARE L´INTERESSE PUBBLICO  
 
Bolzano, 24 giugno 2015 - La Giunta provinciale ha deciso il 23 giugno all’unanimità di tutelare l’interesse pubblico opponendosi alla decisione annunciata da Brennercom Spa di liquidare la partecipazione della Provincia all’interno della società. "Non possiamo accettare l’espropriazione di un bene pubblico da parte dei privati", ha sottolineato il presidente Arno Kompatscher. Al termine della seduta di Giunta il presidente Kompatscher ha chiarito che è nell´interesse della popolazione che l´infrastruttura della banda larga rimanga in mano pubblica. La banda larga è di interesse strategico e istituzionale tanto quanto la rete stradale pubblica. "È impensabile che una struttura così fondamentale per l´utente possa finire in mano privata", ha detto Kompatscher, ricordando che la Provincia a suo tempo aveva già approvato il piano di dismissione delle partecipazioni societarie non stategiche, "e tra queste non rientrava Brennercom." Nella seduta odierna la Giunta provinciale si è pertanto occupata in maniera approfondita della questione e ha concordato sul fatto di tutelare l´interesse pubblico con il massimo impegno e la massima decisione. È stato infatti deciso all´unanimità di impugnare la misura adottata dal Consiglio di amministrazione di Brennercom del 19 giugno scorso. A rappresentare gli interessi della Provincia in tutte le sedi sono stati nominati l´avvocato Marcello Clarich, professore di diritto amministrativo alla Luiss di Roma, e l´Avvocatura della Provincia. Contestualmente la Giunta ha autorizzato il Presidente della Provincia a siglare una sorta di patto di sindacato con gli altri soggetti pubblici azionisti di Brennercom (Selfin Srl, Autobrennero Spa e Asm Bressanone Spa) con l´impegno di muoversi in forma condivisa e univoca tanto nell´attività di sviluppo di Brennercom quanto nelle decisioni su eventuali acquisizioni o cessioni di azioni della società. La Provincia possiede una quota di partecipazione del 42,354%. Il 19 giugno il presidente del Consiglio di amministrazione di Brennercom aveva comunicato alla Provincia tramite e-mail che nella sua ultima seduta il Cda aveva accertato la cessazione della partecipazione della Provincia nella Spa, titolare di 19.483 azioni, e ne aveva stimato il controvalore in 764,27 euro per azione, per una somma complessiva di 14.890.000 euro.  
   
   
PATRIMONIO DIGITALE, LA MEMORIA DELLA SARDEGNA IN RETE: OGGI LA GIORNATA CONCLUSIVA  
 
 Cagliari, 24 Giugno 2015 - Giornata conclusiva, oggi al Terminal del Molo Ichnusa di Cagliari, dell´evento "La memoria della Sardegna in Rete - La conoscenza digitale: politiche di gestione, comunicazione e conservazione", la tre giorni organizzata dalla Direzione generale per la Comunicazione della Regione per un confronto sui temi della Digital Library, dell´Archivio storico virtuale e del sistema integrato dei portali della Regione Sardegna. I lavori, incentrati sulla valorizzazione del patrimonio digitale della Sardegna, iniziano alle 9,30. Il dibattito è in programma alle 12. Mobilità Internazionale. Gli operatori specializzati dell´iniziativa "Time to move" dello sportello Eurodesk sono a disposizione, dalle 10 alle 12,30, per fornire assistenza ai giovani tra i 14 e i 35 anni interessati a vivere un´esperienza di studio o lavoro all´estero, finalizzata all´apprendimento delle lingue. Ulteriori informazioni sul sito www.Eurodesk.it/  
   
   
ALCATEL-FLEXTRONICS: FVG, IMPORTANTE INTESA AZIENDA-SINCADATI  
 
Trieste, 24 giugno 2015 - Dopo una lunga trattativa al tavolo istituito al ministero per lo Sviluppo economico, a cui ha preso parte il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, si è raggiunta l´intesa tra sindacati e azienda, nell´ambito della cessione dello stabilimento di Trieste della Alcatel Lucent a Flextronics, sulla bozza di accordo da sottoporre ora alla valutazione dei lavoratori nelle assemblee che saranno indette nei prossimi giorni per sottoporre l´intesa a referendum. Al termine dei lavori, il vicepresidente ha ricordato l´impegno delle istituzioni per ottenere le massime garanzie occupazionali e industriali: "anche grazie alla costante attenzione che Governo e Regione hanno dedicato a questo tavolo, si è formalizzato un passaggio importante, che consente in questa fase complessa di passaggio tra Alcatel e Flextronics di ampliare la pianta organica dei dipendenti stabili passando da 304 a 404 unità", ha sottolineato Bolzonello. "C´è quindi soddisfazione per l´intesa raggiunta dalle parti sulla bozza di accordo, che ora comunque dovrà essere sottoposta alla valutazione dei lavoratori" ha aggiunto il vicepresidente. "La Regione è sempre stata presente al tavolo e segue con attenzione una realtà industriale di primo piano, altamente tecnologica, che rappresenta un importante bacino occupazionale altamente qualificato che rientra nei settori di specializzazione su cui vogliamo puntare". Nella bozza di accordo, Flextronics si è impegnata a effettuare 100 stabilizzazioni dei precari entro l´1 settembre. Ha dato inoltre garanzie temporali sulla partnership con Alcatel, superando l´orizzonte temporale dei tre anni, prevedendo che per i tre anni si opererà per mantenere una quota di lavoro relativo ad Alcatel che garantisca almeno il 75 per cento della forza lavoro attuale, evitando comunque, anche durante i cinque anni complessivi, anche a fronte di eventuali cali della produzione, oggi non prevedibili, soluzioni non traumatiche sotto il profilo occupazionale. I contratti attualmente in corso che prevedono rinnovi mensili, saranno in gran parte trasformati in trimestrali: 156 sui circa 200 attuali. Inoltre, per il necessario ampliamento della base occupazionale anche per il settore commerciale, pari a circa dieci unità , si farà principalmente riferimento ai lavoratori attuali. L´azienda ha valutato positivamente le opportunità offerte dalla Regione in merito alle possibili partnership con il sistema locale della ricerca anche nell´ambito dei nuovi strumenti che saranno attivati.  
   
   
ALCATEL-LUCENT: SERRACCHIANI, 30 GIUGNO TAVOLO REGIONALE  
 
Trieste, 24 giugno 2015 - La presidente della Regione Debora Serracchini ha convocato per lunedì prossimo (30 giugno) a Trieste il "tavolo" regionale per la valutazione della situazione dello stabilimento Alcatel-lucent del capoluogo giuliano. All´incontro sono state convocate le rappresentanze sindacali, le Rsu dei lavoratori dello stabilimento giuliano e i vertici aziendali di Alcatel-lucent Italia e Flextronics Italy. "Abbiamo indetto questo ´tavolo´ regionale della prossima settimana - ha sottolineato la presidente Serracchiani - per avviare il cammino verso un accordo di programma Fvg che, riguardi, con il completo coinvolgimento dell´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia, il settore della Ricerca e Sviluppo e le possibili azioni per la formazione e la riqualificazione professionale delle maestranze". "Ancora una volta confermo e ribadisco che la Regione continua a essere parte attiva e concreta in questa situazione industriale: in queste settimane si è lavorato alle relative ´schede tecniche´, che ora presenteremo all´azienda e alle parti sindacali", ha sottolineato Serracchiani.  
   
   
MADE IN ITALY: ECCELLENZE IN DIGITALE ANCHE IN MOLISE  
 
Campobasso, 24 giugno 2015 - Diffondere la cultura dell’innovazione digitale e accrescere la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più avanzato del web per il Made in Italy. Valorizzare lo scambio di competenze tra le piccole imprese e i giovani nella transizione al digitale per far conoscere anche all’estero le eccellenze produttive italiane. Questi gli obiettivi del progetto “Made in Italy: Eccellenze in digitale”, promosso da Google in collaborazione con Unioncamere. Il compito di supportare le imprese nel percorso di avvicinamento al digitale è stato affidato a 132 giovani borsisti, formati da Google e Unioncamere, che per 9 mesi saranno ospitati in 64 Camere di Commercio in tutta Italia. Affiancati da un tutor dedicato all’interno della Camera di commercio, i giovani digitalizzatori svolgeranno attività di sensibilizzazione e supporto alle imprese del territorio per aiutarle ad avvicinarsi all´online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo le eccellenze del Made in Italy. Di Renzo Giovanni, laureato in Economia aziendale ed Edoardo Greco, con una laurea in Economia e Amministrazione delle imprese, entrambi presso l’Università degli Studi Gabriele D’annunzio -Pescara, sono i due giovani selezionati da Google per sensibilizzare le imprese alle potenzialità del digitale. Si occuperanno, infatti, di analizzare il livello di digitalizzazione delle imprese molisane dei settori agroalimentare, turismo e artigianato, promuovendo le opportunità offerte alle imprese. Una volta raccolte le manifestazioni di interesse, passeranno poi a individuare e selezionare le imprese beneficiarie del progetto, implementando e condividendo con esse un programma di lavoro per aiutarle a cogliere le opportunità che arrivano dal web. “Abbiamo aderito con grande entusiasmo a questa iniziativa- afferma il Presidente Paolo Spina- ; in seguito all’unificazione delle due Camere di Commercio molisane, i borsisti opereranno su tutto il territorio regionale contribuendo in particolar modo, alla valorizzazione del Made in Italy, supportando le imprese del nostro territorio nel processo di digitalizzazione con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai mercati internazionali e aumentare la competitività. Infatti trasmettere la cultura della rete alle piccole imprese, ancora poco presenti sul web con propri siti internet, consente loro di aprire le porte del mercato globale. Inoltre, iniziative come queste non solo offrono un valido supporto ai giovani imprenditori, valorizzando il loro talento, ma rappresentano anche uno stimolo positivo per spronarli a fare sempre meglio “. Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito www.Eccellenzedindigitale.it  
   
   
UNIVERSITÀ: MANAGEMENT E MARKETING DELLA MODA DAL 24 AL 28 GIUGNO CONFERENZA INTERNAZIONALE CON RICERCATORI DI TUTTO IL MONDO OSPITI DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE PER L’ECONOMIA E L’IMPRESA DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE  
 
Firenze, 24 giugno 2015 - Oltre 250 scienziati internazionali da più di 40 nazioni di tutti i continenti, 48 sessioni sui temi del marketing della moda e delle strategie d’impresa tra branding globale e radicamento territoriale, ma anche sulla customer experience e sul ruolo dei social media. E’ l’Università di Firenze la sede del 2015 Global Fashion Management Conference, convegno internazionale che accoglierà dal 24 al 28 giugno, al polo delle Scienze sociali (Edificio D6, aula 018, via delle Pandette, 9), ricercatori universitari e testimoni d’impresa per affrontare i temi più rilevanti di management e marketing. L’evento, ospitato dal Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa (Disei) dell’Ateneo fiorentino, è organizzato insieme alla Global Alliance of Marketing Management Associations (Gamma) - che riunisce le principali società scientifiche del Marketing Management del mondo - e alla Società Italiana di Marketing (Simktg), che coinvolge attivamente i principali scienziati italiani della disciplina. “Il convegno - spiega il direttore del Disei Gaetano Aiello insieme ai membri fiorentini del team organizzativo, Raffaele Donvito, Valentina Mazzoli e Diletta Acuti - intende porre sotto i riflettori il rapporto tra strategie di marca e valorizzazione del «Made in». Sono presenti Stefania Ricci, per Salvatore Ferragamo, e Armando Branchini, vice-chairman di Altagamma, che interverranno giovedì 25 giugno alle ore 14. La presenza al convegno – prosegue Aiello - dei direttori delle più prestigiose riviste scientifiche del settore, come il Journal of Marketing, il Journal of International Marketing, l’International Journal of Research in Marketing ed il Journal of Business Research, rende Firenze in questi giorni la capitale del Marketing Management”. L’evento è curato da Eunju Ko, docente coreana della Yonsei University, e dal suo collega Kyung Hoon Kim della Changwon National University, rispettivamente presidente e segretario esecutivo della Global Alliance of Marketing Management Associations (Gamma). L’università di Firenze è presente in questa occasione anche con la sua unità di ricerca interdisciplinare Ritratto, una task force nata per analizzare e formulare strategie efficaci per il Made in Italy, sostenuta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dall’Osservatorio dei Mestieri d’Arte. L’unità di ricerca, di cui Gaetano Aiello è direttore e coordinatore, coinvolge 5 diversi dipartimenti dell’Ateneo che, tramite le proprie capacità e competenze, affiancano alcune Pmi del Made in Italy, analizzano il loro stato attuale e delineano best practices utili per lo sviluppo della realtà imprenditoriale italiana e toscana.  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI DELLA COMMISSIONE BILANCI APPROVANO 66,5 MILIONI DI EURO PER LE INONDAZIONI IN ITALIA, ROMANIA E BULGARIA  
 
Bruxelles, 24 giugno 2015 - La commissione per i bilanci nella sua riunione di martedì ha stabilito che Italia, Romania e Bulgaria dovrebbero ottenere 66,5 milioni di euro dall´Ue come aiuto alla ricostruzione dopo le gravi inondazioni subite 2014. Gli stanziamenti devono ancora essere approvati dal Parlamento nel suo insieme. Gli stanziamenti del Fondo di solidarietà dell´Unione europea aiuteranno i tre Paesi a riparare i danni alle infrastrutture pubbliche e private, alle abitazioni private, alle imprese, all´agricoltura, all´ambiente e al patrimonio culturale causati dalle inondazioni primaverili ed estive (Romania), inondazioni estive (Bulgaria) e alluvioni autunnali (Italia). L´italia oltre ai danni materiali ha registrato 11 morti durante le alluvioni e riceverà 56 milioni di euro, la Romania 8,49 milioni di euro e la Bulgaria 1,98 milioni di euro. I danni diretti totali sono stati stimati a circa 2.241 milioni di euro in Italia, 339,8 milioni di euro in Romania e 79,3 milioni di euro in Bulgaria. Contesto - Il Fondo di solidarietà dell´Unione europea è stato istituito nel novembre del 2002 per aiutare le vittime di disastri naturali nelle regioni che necessitano di un sostegno finanziario. Questa è la prima decisione di mobilitare Fondo del 2015. Il Fondo può stanziare fino a 541,2 milioni di euro quest´anno, ai quali si possono sommare i 403,9 milioni di euro non utilizzati nel 2014. Prossime tappe - Il Parlamento nel suo insieme voterà sulla questione in occasione della sessione plenaria di luglio. Il Consiglio dei ministri ha già approvato l´aiuto.  
   
   
ALLUVIONI IN LOMBARDIA, IN ARRIVO 92 MILIONI DI EURO PER IL SEVESO  
 
Milano, 24 giugno 2015 - Novantadue milioni di euro per il Bacino del Seveso che dovrebbero arrivare a metà luglio, grazie allo sblocco dei fondi del Governo. E´ questa la principale novità emersa durante il convegno dal titolo ´Terre più sicure, acque più pulite´, dedicato al piano di gestione del rischio di alluvioni, a cui hanno partecipato gli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo) e Simona Bordonali (Protezione civile, Sicurezza e Immigrazione), oltre al numero uno dell´unità governativa ´Italia Sicura´ Erasmo D´angelis, all´Auditorium Gaber di Milano. Grande Soddisfazione - "Questa è davvero un´ottima notizia, e Regione Lombardia la aspettava da tempo - ha commentato Viviana Beccalossi -. Erasmo D´angelis, con la cui Unità di Missione abbiamo lavorato sempre in maniera proficua in tutti questi mesi, ci ha comunicato che a metà luglio ci sarà la firma dell´Accordo di programma tra Ministero dell´Ambiente e Regione Lombardia per la Difesa Idraulica della Città di Milano, che comprende anche i fondi per gli interventi sul Bacino del Seveso. Fondi per i quali, tra l´altro - ha sottolineato l´assessore - Regione Lombardia ha già anticipato risorse per tutta la fase progettuale e per l´avvio della fase di realizzazione". La Giornata Di Oggi - "Terre più sicure e acque più pulite è il titolo di questa giornata di presentazione del Piano di Gestione delle alluvioni e dell´aggiornamento del Piano di Gestione delle acque - ha spiegato Beccalossi durante il suo intervento - che l´Unione europea chiede di approvare e rendere operativi entro la fine dell´anno in corso". "Si tratta di due Direttive europee importanti per tutto il territorio italiano ed in particolare per la Lombardia - ha proseguito - che nel 2014 è stata colpita da eventi alluvionali intensi, in primis quello che ha interessato il Torrente Seveso, con Milano allagata ben 7 volte in pochi mesi, ma anche con altri corsi d´acqua come il fiume Lambro, l´Olona, e una serie di torrenti minori". Momenti Di Informazione - "Se la sicurezza del territorio è un tema fondamentale - ha spiegato Simona Bordonali - lo è anche realizzare momenti di informazione al pubblico sui contenuti del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni per renderlo davvero efficace. Questo documento - ha aggiunto - sarà ultimato e pubblicato entro la fine del 2015 per ridurre i potenziali effetti negativi delle alluvioni per la salute umana, per il territorio, per i beni, per l´ambiente, per il patrimonio culturale e per le attività economiche e sociali". Gli Obiettivi - "L´obiettivo è individuare modalità coerenti e coordinate con cui un´alluvione, se non può essere evitata, può essere efficacemente ´gestita´ ed affrontata con maggiore consapevolezza - ha chiosato Bordonali - puntando alla creazione di comunità e territori resilienti, capaci di adattarsi a queste situazioni". "L´attuazione della Direttiva, con l´elaborazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni - ha chiarito - mira a lavorare in modo collaborativo e sussidiario su un orizzonte temporale più lungo dell´emergenza alluvionale, a partire dalle misure di ´prevenzione e protezione´, che interessano gli aspetti urbanistici e di difesa del suolo, fino alle misure di ´preparazione e ritorno alla normalità´, che coinvolgono la Protezione Civile". Il Lavoro Della Giunta - "Con tre comunicazioni di Giunta elaborate nel biennio 2013/14 - ha proseguito la titolare lombarda alla Protezione civile - sono state illustrate le attività per l´attuazione della cosiddetta ´Direttiva alluvioni´, inoltre per quanto riguarda il territorio regionale, abbiamo realizzato e pubblicato online le mappe delle aree allagabili e dei livelli di rischio a cui sono esposti i cittadini". Territorio A Rischio - Parlando di numeri, "La Lombardia - ha ammesso Bordonali - presenta un´elevata porzione del territorio esposta al rischio di alluvioni (circa 6500 kmq) con almeno 1,5 milioni di abitanti potenzialmente coinvolti, concentrati specialmente in ambito urbano". Emendamento Alla Legge Di Stabilità - L´assessore Beccalossi, dopo aver ricordato il prezioso lavoro di squadra portato avanti dalle direzioni generali della Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione e del Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, è tornata sulla questione della ripartizione dei fondi da parte dello Stato. Il Ruolo Dello Stato - "Se tutto il paese è soggetto a questo tipo di rischio e ogni territorio ha subito ferite più o meno gravi - ha fatto presente Beccalossi- è necessario che lo Stato garantisca alle Regioni e ai territori, risorse certe e costanti nel tempo, distribuite in base all´effettivo stato di rischio che deriva dal nuovo quadro inserito nel Piano di Gestione delle Alluvioni". Criterio Superato - "E´ semplicemente inaccettabile che le risorse recentemente stanziate dal Cipe sulla nuova programmazione comunitaria 2014/2020 vengano distribuite sulla base di un criterio ormai superato: 20 per cento per Regioni Centro-nord e 80 per cento per le Regioni del Sud - ha attaccato l´assessore - , che classifica i cittadini di serie A e di serie B sulla base della regione in cui abitano, in contrasto con la distribuzione e lo stato di rischio idrogeologico certificato nelle mappe di rischio dei diversi Piani di gestione a livello di Autorità di bacino nazionali". Proposto Emendamento - "Le risorse vanno spese dove servono concretamente - ha aggiunto Beccalossi - per questo sto preparando un emendamento alla legge di stabilità per escludere quel criterio di riparto solo ed esclusivamente per il finanziamento degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Stiamo parlando di circa 5-7 miliardi sui 54 previsti. I fondi - ha concluso - vanno assegnati in base a ciò che accade di volta in volta, e non mediante una suddivisione fatta a tavolino, sulla base di logiche assistenzialistiche e clientelari ormai superate".  
   
   
AMBIENTE: FVG PRESTO PROTAGONISTA IN EUROPA SU TEMA ACQUE  
 
Trieste, 24 giugno 2015 - Fare in modo che il Friuli Venezia Giulia diventi una regione all´avanguardia in merito alla depurazione della acque: è questo l´obiettivo del gruppo di lavoro promosso dall´assessore all´Ambiente, Sara Vito, con tutti i soggetti coinvolti nel Servizio idrico integrato, riunitosi ieri per la prima volta per costruire insieme un protocollo d´intesa. Tra i presenti, oltre a tecnici regionali, consorzi di bonifica, consulte d´ambito, Hydrogea, Irisacqua, Cafc e Confartigianato, anche gli istituti di credito Civibank e Federazione Bcc, quest´ultimi per il ruolo fondamentale nel fare decollare gli investimenti. L´impegno odierno è stato focalizzato sulla progettazione europea e sull´intesa da siglare a breve, denominata All Water-alliance for Water, finalizzata a rendere il Friuli Venezia Giulia protagonista in materia di acque. "Le criticità esistono - ha commentato Vito a margine della riunione a cui ha preso parte anche il presidente della Commissione regionale Ambiente, Vittorino Boem - ma c´è la determinazione e la consapevolezza di lavorare congiuntamente per un obiettivo così importante". "Stiamo percorrendo una strada nuova - ha aggiunto - e sono convinta che sia quella giusta. Questo tavolo - ha concluso - rappresenta un valore e sarà un interlocutore privilegiato per la scrittura della nuova legge di riforma del Servizio idrico".  
   
   
CAMBIAMENTI CLIMATICI, LA SARDEGNA RAPPRESENTANTE DELLE REGIONI AGLI STATI GENERALI.  
 
Roma, 24 Giugno 2015 - Si sono riuniti, nella Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari, gli Stati Generali sui cambiamenti climatici e la difesa del territorio, organizzati dalla Struttura di missione "Italia Sicura" creata dal Governo contro il dissesto idrogeologico. L´iniziativa ha l´obiettivo di favorire, attraverso un coordinamento sinergico con tutti gli enti e le amministrazioni, l´accelerazione degli interventi necessari per prevenire i danni derivanti dal dissesto e dagli effetti del clima sul territorio. La Regione Sardegna era presente all´evento con l´assessore della Difesa dell´Ambiente, Donatella Spano, intervenuta in qualità di coordinatore del Tavolo interregionale sui cambiamenti climatici e in rappresentanza del presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. L´esponente della Giunta Pigliaru ha presentato un documento che esprime la posizione condivisa dalle regioni sull´adattamento ai cambiamenti climatici e la difesa del territorio.  
   
   
AMBIENTE, ASSESSORE FVG SU GOLETTA VERDE: FVG HA GIÀ ATTIVATO BUONE PRATICHE  
 
Trieste, 24 giugno 2015 - "Goletta Verde - ha commentato l´assessore all´Ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito, intervenendo in merito alle conclusioni espresse da Lega Ambiente al termine del monitoraggio svolto sui 111 chilometri di costa della regione più a nordest d´Italia - consegna una fotografia del territorio senza essere in possesso di un quadro aggiornato dell´impegno che la Regione ha profuso in questi primi due anni di Giunta Serracchiani, tanto da permettere al Servizio idrico regionale di compiere importanti passi in avanti". Citando il presunto rischio di infrazioni comunitarie ipotizzato da Goletta Verde, Vito ha ricordato che si rifarebbero a procedure risalenti addirittura al 2004, quando invece il confronto attivato con i ministeri Ambiente e Sviluppo economico ha sbloccato risorse ferme da tempo con la sigla di due importanti accordi di programma. Il primo mette a disposizione 50 milioni di euro per il depuratore di Servola che, oltre a Muggia e San Dorligo, serve l´intera città di Trieste. L´altro accordo, per un importo di 25 milioni di euro, risponde alle criticità più urgenti in provincia di Udine e di Pordenone e consisterà in un intervento nella zona di Cervignano, anch´essa oggetto di una vecchia procedura di infrazione. "Concluderemo a breve - ha aggiunto l´assessore - la stipula di un ulteriore accordo di programma che interesserà l´Isontino ma, in generale, queste azioni prioritarie rispetto alle criticità rilevate dalla Ue sono la prima risposta concreta a questo tema".  
   
   
RIONERO ADERISCE AL PARCO NATURALE DEL VULTURE  
 
Potenza, 24 giugno 2015 - Il Comune di Rionero in Vulture comunica che il Consiglio , nella seduta dello scorso 22 giugno, ha deliberato, all’unanimità, l’adesione all’istituzione del Parco Naturale Regionale del Vulture ed approvato la bozza del disegno di legge regionale, nonché, a maggioranza, la perimetrazione dell´istituendo parco. Dopo un’ampia consultazione pubblica di cittadini, associazioni ed operatori, l’Amministrazione, convinta che una larga condivisione popolare e la riduzione dei disagi siano condizioni imprescindibili per il buon funzionamento dell´istituendo Parco, ha rivisto le iniziali ipotesi di perimetrazione, accogliendo alcune delle modifiche suggerite dai cittadini e, in particolare, dagli agricoltori operanti nell´area di Monticchio. Una porzione dell’area di Monticchio originariamente ricompresa nel perimetro del Parco, segnatamente quella esterna alla Zsc/zps “Monte Vulture” ma interna al Piano Paesistico di area vasta, è stata individuata quale “area contigua” (ovvero area di pre-parco) per garantire il collegamento ecologico tra l’istituendo Parco e la riserva naturale di Grotticelle e, al contempo, tutelare quella porzione di territorio da “insidie” già in parte annunciate. Nell´ottica di una quanto più proficua canalizzazione dei fondi comunitari in programmazione, inoltre, l´attuale perimetrazione del Parco si è estesa fino a ricomprendere i centri urbani rurali di Monticchio Bagni, Sgarroni e San Vito, l’area delle sorgenti delle acque minerali, l’area archeologica di Torre degli Embrici, Villa Granata, il parco delle cantine sito in prossimità della Scuola Media “M. Granata” ed i palazzi gentilizi del centro storico di Rionero. In coerenza con le sue storiche posizioni, con il programma elettorale e con quanto sostenuto nei comunicati stampa e nelle sedute della Conferenza di Servizio, smentendo con i fatti quanti nelle scorse settimane hanno strumentalmente diffuso notizie false, l’Amministrazione ha perciò aderito all’istituzione del Parco, nella convinzione che esso potrà rappresentare un prezioso strumento per perseguire concretamente l’obiettivo di tutela del pregiato patrimonio naturalistico, storico e culturale del Vulture, ma soprattutto per promuovere un autentico sviluppo economico e sociale dell’intera area.  
   
   
ABRUZZO, PROTEZIONE CIVILE: UOMINI E MEZZI PER LA LOTTA AGLI INCENDI FIRMATA ANCHE CONVENZIONE PER LA FORMAZIONE DI 200 VOLONTARI  
 
L´aquila , 24 giugno 2015 - Una collaborazione , con uomini e mezzi, per tutte le attività di prevenzione alla lotta agli incendi boschivi e per la formazione dei volontari di Protezione civile. La firma dell´Accordo di Programma annuale tra la Regione Abruzzo, Corpo Forestale dello Stato, Dipartimento Vigili del Fuoco e Prefettura è avvenuta oggi all´Aquila, a Palazzo dell´Emiciclo. Presenti il Presidente della Giunta regionale Luciano D´alfonso, il Prefetto dell´Aquila Francesco Alecci, il comandante regionale del corpo Forestale, Ciro Lungo e il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Giorgio Alocci e dell? assessore Mario Mazzocca. "Ci prepariamo al meglio a fronteggiare la stagione estiva per tutelare il patrimonio ambientale - ha commentato Mazzocca - Abbiamo investito circa 500mila euro per attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. L´abruzzo presenta oggi una superficie di circa 400mila ettari di patrimonio boschivo di cui 180mila ricadono nelle aree protette e 25mila ettari, tra il 2007 e il 2014, sono andati distrutti dal fuoco. Con una stima del danno economico causato dagli incendi boschivi nello stesso periodo di riferimento pari a 95 milioni di euro. Questi dati spiegano la strategicità di questa nostra azione antincendio". Le due convenzioni prevedono che i due corpi nazionali partecipino in supporto alla Struttura regionale di Protezione civile all´organizzazione del sistema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, funzioni delegate dallo Stato alle Regioni che in virtù della legge quadro 353/2000 possono avvalersi dei due corpi nazionali. Sia alla Forestale, sia ai vigili del fuoco, la Regione garantirà il supporto delle organizzazioni di volontariato con personale appositamente formato. Un altro protocollo, infatti, prevede la realizzazione del corso avanzato sull´antincendio boschivo rivolto ai volontari di protezione civile che saranno impiegati nelle operazioni di spegnimento degli incendi. Si tratta di cinque edizioni per la formazione di volontari, circa 200, che si completerà entro giugno 2015. La convenzione impegna il Corpo Forestale dello Stato a realizzare i corsi regionali secondo un programma concordato con la Regione ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, garantendo il coordinamento della didattica, dei docenti e delle esercitazioni, nonché l´accoglienza dei partecipanti e la fornitura del vitto e l´alloggio presso la Scuola del Corpo Forestale dello Stato di Gagliano Aterno per l? intera durata del corso trattandosi di un corso residenziale. La forza antincendio regionale, che a conclusione dell´iter conterà oltre 400 volontari, rientra nel progetto di gestione informatizzata del volontariato di Protezione civile, avviata nella fase del censimento delle Organizzazioni e pertanto i volontari sono censiti nell´anagrafica del sistema.