Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 21 Luglio 2015
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE UE APPROVA OLTRE 750.000.000 € DI AIUTI PER GASDOTTI IN POLONIA  
 
Bruxelles, 21 luglio 2015 - La Commissione europea ha rilevato che i piani della Polonia di concedere aiuti di 3 milioni di Pln 131,5 (€ 758.000.000) per nove progetti di gas in Polonia, sono compatibili con le norme sugli aiuti di Stato dell´Ue. I progetti contribuiranno alla costruzione di una vera Unione Energy di aumento della capacità di interconnessione tra la Polonia ei paesi vicini, eliminando i colli di bottiglia e rafforzando la rete esistente di trasporto del gas polacco. La Commissione ha constatato che il finanziamento pubblico per i nove progetti di ulteriori obiettivi di interesse comune, nel rispetto delle norme sugli aiuti di Stato dell´Ue, in particolare le Linee guida 2014 Protezione dell´ambiente e degli Stati Energia soccorso . Il commissario europeo responsabile della politica di concorrenza Margrethe Vestager ha detto: " .. L´approvazione odierna di questo significativo investimento pubblico in gasdotti di Polonia è un esempio di come le norme sugli aiuti di Stato possono incoraggiare la spesa pubblica sensibile e contribuire alla costruzione di una vera Unione Energia interconnessioni consentono flussi di energia tra i paesi, migliorare i collegamenti transfrontalieri e consentire la diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas . " Cinque dei progetti di infrastrutture gas nove collegherà le fonti di approvvigionamento di gas dell´Europa dal Baltico, Adriatico e il Mar Nero per il resto d´Europa via Polonia (come parte del "corridoio prioritario di interconnessione Nord Sud Gas"). Sarà, infatti, aumentare la diversificazione dell´approvvigionamento di gas in Polonia. Il resto dei progetti contribuirà ad un aumento del livello generale di sicurezza dell´approvvigionamento in Polonia, eliminando i colli di bottiglia e fornendo capacità aggiuntiva alle reti di gas esistenti. I costi di investimento complessivi per realizzare i progetti di infrastrutture gas nove sono stimati in 4 909,4 milioni di Pln (1 € 191,6 milioni). L´aiuto pubblico di 3 milioni di Pln 131,5 (€ 758.000.000) coprirà il 64% dei costi di investimento totali. Questi fondi provengono dal Fondo europeo di sviluppo regionale nell´ambito Infrastrutture e Ambiente programma operativo 2014-2020. Il resto dei costi di investimento sarà finanziato dal Transmission System Operator Gazociągów Przesyłowych Gaz-system Sa (Gaz-system). Le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale sono considerati come risorse statali (cioè gli aiuti di Stato), in quanto gli Stati membri hanno la facoltà di decidere il loro uso specifico. La Commissione ha concluso che le misure di sostegno sono stati in linea con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato. In particolare, la valutazione della Commissione ha mostrato che i progetti non avrebbero potuto essere effettuati senza finanziamenti pubblici. Un´approfondita analisi finanziaria ha dimostrato che il reddito atteso di Gaz-system dall´uso delle nuove infrastrutture del gas sarebbe insufficiente a coprire i costi di investimento per i progetti di infrastrutture gas nove per un periodo di 25 anni. Se i costi totali dell´investimento dovevano essere finanziati solo con risorse finanziarie proprie di Gaz-system, che avrebbe portato ad un aumento della tariffa media di trasmissione da 22.34%, che non sarebbe stato sostenibile.  
   
   
CENTRALE SNAM: REGIONE ABRUZZO FORMALIZZA PROPOSTA DIVERSA UBICAZIONE  
 
L´aquila, 21 luglio 2015 - Nulla di fatto nella riunione di ieri presso la presidenza del Consiglio dei Ministri sulla centrale di decompressione Snam da realizzare a Sulmona. L´obiettivo della riunione è verificare le eventuali possibilità circa il superamento del diniego all´intesa formulato ormai da tempo dalla Regione Abruzzo. È il caso di ricordare che la procedura presso la Presidenza inerisce esclusivamente il sondaggio circa le condizioni per l´intesa sul progetto presentato e solo su di esso. Anche in questa sede la Regione è tornata a ribadire la propria posizione di installazione della centrale in località Case Pente a Sulmona. Alla riunione erano presenti il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, il presidente della Provincia dell´Aquila, Antonio De Crescentis, e i vertici del governo regionale, dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, al vicepresidente Giovanni Lolli, all´assessore all´Ambiente Mario Mazzocca. "L´elemento di novità - interviene Mazzocca - è stata la richiesta, formalizzata direttamente dal Presidente D´alfonso, di differire il procedimento di 45 giorni affinché la Regione possa esercitare il proprio diritto di formulare una propria specifica proposta in ordine alla variazione di ubicazione della Centrale Snam. Una proposta alternativa che si richiede essere connotata, oltre che da un adeguato livello di reale praticabilità, anche da un opportuno e necessario processo di coinvolgimento delle realtà locali. Una proposta che, pur se giunta ´in extremis´ o in ´Zona Cesarini´ - come l´ha definita il direttore generale del Mise Dialuce -, si ritiene possa ancora operativamente incidere nel processo di approfondimento tecnico-amministrativo del progetto in questione. In questo senso - prosegue Mazzocca- sono state pianificate due riunioni, una in Abruzzo e l´altra a Roma, durante le quali sarà presentata questa nuova proposta su cui si cercherà la condivisione delle parti in campo, ovverosia il governo, la società ed i territori". Sulla ferma posizione espressa dalla Regione Abruzzo, che ha comunque trovato la convergenza dei pareri di tutti gli intervenuti, alcuni hanno sentito il dovere di rimarcare il fatto che fin dall´inizio delle ufficiali espressioni sul progetto, per un lungo periodo di circa 10 anni (2005-2014) la Regione sia stata continuamente assente dai tavoli decisori del relativo procedimento tecnico-amministrativo. La riunione si è conclusa con l´impegno congiunto di tenere la successiva seduta a Roma il prossimo 14 settembre per la celebrazione della conferenza decisoria.  
   
   
BOLZANO: ANTITRUST FUSIONE TRA SEL E AEW  
 
Bolzano, 21 luglio 2015 - Soddisfazione viene espressa dal presidente Arno Kompatscher dopo il pronunciamento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) di autorizzare la fusione tra Sel e Aew, seppure con alcune previste prescrizioni. A fronte della richiesta di adottare misure correttive nel settore del gas (dismissione della partecipazione in Selgas Net e parziale cessione del pacchetto clienti con consumi sotto i 2000 smc annui), peraltro ampiamente previste, sul fronte della vendita dell´energia elettrica l´Agcm si è limitata a richiedere l´adozione, in anticipo di qualche mese rispetto agli altri operatori, di alcune prescrizioni dell´Autorità per l´energia elettrica che prevedono la separazione delle politiche di marchio e dei punti vendita fra il mercato libero e quello di maggior tutela. "La fusione si può fare e questo è il punto essenziale. Non avevo dubbi della bontà delle nostre argomentazioni e della nuova impostazione data alla futura politica energetica in Alto Adige", commenta Arno Kompatscher. Il Presidente della Provincia ricorda che nell´audizione davanti all´Antitrust dello scorso 2 luglio a Roma "avevo spiegato che la fusione tra Sel e Aew rappresenta il punto cruciale della riorganizzazione di tutto il settore energetico in Alto Adige, libera un grande potenziale di sviluppo a beneficio di tutta la comunità e, non da ultimo, produce importanti sgravi per i bilanci pubblici in virtù delle razionalizzazioni previste". Senza dimenticare che la fusione, aggiunge Kompatscher, "rende possibile avviare importanti e ingenti investimenti sulla rete, assicurando così l´approvvigionamento energetico sul territorio." Dopo questo fondamentale passaggio dell´Antitrust, "ora possiamo proseguire nel completamento della procedura di costituzione della nuova società energetica, che sarà in grado di produrre utili e risorse per gli enti pubblici locali e dunque ricchezza per tutta la popolazione", conclude il Presidente.  
   
   
RIGASSIFICATORE MONFALCONE: IMPOSSIBILE ESPRIMERE PARERE AMBIENTALE  
 
Trieste, 21 luglio 2015 - La Giunta del Friuli Venezia Giulia ritiene "che non sussistano, al momento, le condizioni per poter pervenire ad un parere di compatibilità ambientale" sul progetto per la costruzione di un "minirigassificatore" a Monfalcone da parte di Smart Gas spa. Lo stabilisce una delibera, proposta dall´assessore all´Ambiente ed Energia Sara Vito, approvata nella giornata di ieri dall´Esecutivo regionale. I contenuti della delibera saranno inviati al ministero dell´Ambiente e della Tutela del territorio e del mare con comunicazione della presidente della Regione. A determinare la decisione sono state le troppe carenze documentali che impediscono alla Regione di formulare un compiuto parere in merito alla compatibilità ambientale del progetto stesso, che è peraltro previsto dal Piano energetico regionale (Per) subordinatamente alla sussistenza delle condizioni ambientali e di sicurezza trasportistica. Le carenze più evidenti del progetto, è indicato nella delibera, riguardano in particolare la mancata presentazione delle analisi effettuate relativamente ai sedimenti da dragare, le valutazioni effettuate in merito alla componente atmosferica delle sorgenti più impattanti dal punto di vista dell´innalzamento delle polveri, le carenze di informazioni per il piano di monitoraggio. Inoltre, si sottolinea come lo studio di ormeggio e di manovrabilità delle navi gasiere risulti privo della parte che rappresenta l´impatto generato dalle gasiere stesse sul traffico navale attuale e come il progetto non sia supportato da un´adeguata analisi, come richiesto dalla direttiva comunitaria, sui costi e sui benefici per dimostrare la compatibilità di un impianto energetico di così grande impatto con la realtà locale del comune di Monfalcone e dei territori contigui. Infine, non è stata effettuata la valutazione delle alternative localizzative con un´analisi critica di diverse soluzioni tecnicamente ed economicamente percorribili in particolare per il terminale, per la banchina di accosto, per la nuova cassa di colmata, per il metanodotto e per le condotte di adduzione e scarico dell´acqua di processo.  
   
   
BOLZANO, APPALTI PUBBLICI: INTRODOTTE SEMPLIFICAZIONI PER I COMUNI  
 
Bolzano, 21 luglio 2015 - Il Consiglio provinciale ha approvato due disposizioni in materia di appalti pubblici. "Per acquisti di beni e servizi di entità contenuta i Comuni non devono servizi di un’Agenzia centrale, come invece nel resto d’Italia, e per appalti fino a 40mila euro non è necessario un incarico per via telematica", spiega il presidente della Provincia Arno Kompatscher. La nuova legge provinciale sugli appalti - che recepisce le direttive Ue, favorisce la filiera corta, semplifica l´iter per amministrazioni e imprese - approderà in autunno nel Consiglio provinciale. Fino all´approvazione della legge vanno però emanate alcune importanti disposizioni a favore di Comuni e imprese e l´unica possibilità per intervenire sul piano legislativo prima della pausa estiva era data dalla legge provinciale sulla cultura votata ieri sera dal Consiglio provinciale. Su proposta del presidente Kompatscher è stato quindi inserito e approvato un articolo sugli appalti. "Questo passaggio esonera i Comuni altoatesini dall´obbligo di acquisire attraverso un´Agenzia centrale i beni e servizi di importo contenuto e permette alle amministrazioni pubbliche di rinunciare alla procedura telematica per acquisizioni fino a 40mila euro", spiega il presidente Kompatscher. Con il codice nazionale degli appalti, dal prossimo 1° settembre entrano infatti in vigore in Italia nuovi obblighi: i Comuni che intendono appaltare lavori, beni e servizi devono svolgere la procedura attraverso un´Agenzia centrale. Ma in Alto Adige la Giunta provinciale, sulla base delle competenze autonome, ha appunto esonerato i Comuni dalla regolamentazione attraverso l´articolo inserito nella legge provinciale sulla cultura. I Comuni, escluso il capoluogo, possono acquisire autonomamente beni e servizi di valore inferiore a 207mila euro e lavori di valore inferiore a un milione di euro utilizzando gli strumenti elettronici di acquisto. "Una norma non solo nel senso del principio di sussidiarietà, ma che evita lungaggini nell´iter di appalto", osserva Kompatscher. La nuova disposizione stabilisce inoltre che nelle acquisizioni di beni, servizi e lavori fino a 40mila euro, per Provincia, Comuni, comunità comprensoriali e consorzi di bonifica non è obbligatorio seguire la procedura telematica di assegnazione. "Il limite era finora di 1500 euro", fa notare il Presidente. Contestualmente viene assicurato il più ampio accesso possibile al mercato, perché attualmente la procedura digitale costituisce ancora un ostacolo per le piccole aziende. L´appalto telematico in pochi anni diventerà comunque la procedura standard in Europa, "ragione per cui anche l´economia altoatesina deve prepararsi a questo sviluppo", conclude Kompatscher.  
   
   
LAVORI PUBBLICI: APPROVATO IL NUOVO PREZZARIO REGIONALE DEL FVG  
 
Udine, 21 luglio 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro, ha approvato il prezzario regionale dei lavori pubblici. La prima edizione del prezzario era stata adottata nel 2003, seguita dalle edizioni 2006, 2011 e 2013. Il prezzario è stato redatto con una nuova metodologia di compilazione che prevede la creazione di una banca-dati aggiornata e gestibile in via informatica, l´individuazione delle singole voci di costo elementare e classificazione delle stesse in categorie omogenee; l´individuazione di una serie di prezzi-campione e il monitoraggio degli stessi sul mercato regionale; la rivalutazione delle voci elementari e il conseguente aggiornamento dei valori di prezzo dei magisteri e delle opere compiute; l´aggiornamento delle relative descrizioni tecniche. La nuova edizione è stata inoltre integrata con l´indicazione della percentuale d´incidenza del costo della manodopera. Al fine di allineare il documento all´evoluzione tecnica e normativa in atto nel settore, sono state aggiornate le descrizioni tecniche e le caratteristiche tipologiche dei prodotti e delle lavorazioni nel settore delle opere edili, impiantistiche elettriche e termoidrauliche. L´assessore Santoro ha rimarcato la necessità che "il nuovo prezzario debba innanzitutto essere lo strumento base per le stazioni appaltanti, che dovranno utilizzarlo come riferimento per la stesura dei progetti di lavori pubblici, nell´ottica di un superamento della molteplicità dei listini attualmente in uso". "Il nuovo prezzario - ha aggiunto Santoro - è il frutto di un´ampia concertazione derivata dall´aver voluto estendere il tavolo tecnico anche ad altri soggetti rappresentativi delle categorie più coinvolte nella realizzazione di lavori pubblici". Tra i soggetti che hanno partecipato alla stesura del prezzario sono stati inclusi anche le rappresentanze regionali dell´Unioncamere; dell´Ance-associazione dei costruttori edili; dell´Upi-unione delle Province; dell´Anci-associazione nazionale dei Comuni; le Federazioni regionali degli Ordini e Collegi professionali; la Confartigianato e il Confapi-associazione piccole e medie industrie. Il prezzario sarà a breve consultabile nella pagina web del sito della Regione, disponibile nei formati "pdf", "excel" e "xml", scaricabili direttamente dal sito.  
   
   
CASA: 1,6 MILIONI DI EURO PER IL RECUPERO DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA NEL LAZIO  
 
Roma, 21 luglio 2015 - Nuovi alloggi e una serie di interventi di manutenzione straordinaria per sostenere il recupero dell’edilizia residenziale pubblica: la Regione mette a disposizione delle Ater di Rieti, Latina e Viterbo oltre 1,6 milioni di euro per realizzare una serie di interventi con cui migliorare e rendere più vivibili gli alloggi. In particolare, il piano prevede: Per la provincia di Rieti interventi per 509 alloggi, con un investimento di oltre 850mila euro per rifare tetti e facciate e altre interventi come per esempio quelli sulle gronde e sui marciapiedi. Per la provincia di Latina, con un investimento di oltre 413mila euro per sostenere un intervento di recupero del patrimonio Erp, edilzia residenziale pubblica, da realizzarsi in località Penitro, nel Comune di Formia. Per la provincia di Viterbo, con un investimento di oltre 396mila euro per la costruzione di 9 alloggi nel Comune di Ischia di Castro, in località Patraccio. Per l’intera progettualità nelle suddette province, le Ater hanno usufruito di economie afferenti al “Fondo Globale Regioni Edilizia Sovvenzionata”, fondo depositato presso la Cassa Depositi e Prestiti. “Un buon esempio di recupero, ricollocazione ed utilizzo di fondi – lo ha detto Fabio Refrigeri, assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente – ulteriore conferma di una precisa volontà amministrativa in grado di cogliere ogni opportunità praticabile per realizzare”.  
   
   
VILLA SANDRA: LA RETTIFICA  
 
 Roma, 21 luglio 2015 - In relazione alla pubblicazione della notizia relativa alla confisca della casa famiglia ‘Villa Sandra’ di Formello si precisa quanto segue: a causa di un errore materiale è stata erroneamente pubblicata a corredo del suddetto articolo l’immagine della Casa di Cura ‘Villa Sandra’; la Casa di Cura ‘Villa Sandra’ è assolutamente estranea ai fatti narrati nella notizia pubblicata. La redazione web della Regione Lazio ci tiene a scusarsi con i diretti interessati e con i lettori.  
   
   
ORDINI DI MACCHINE UTENSILI: IN CRESCITA IL SECONDO TRIMESTRE 2015 (+30%) ORDINI INTERNI: (+46,7%); ORDINI ESTERI: (+26,1%)  
 
Cinisello Balsamo, 21 luglio 2015 - Nel secondo trimestre 2015, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha registrato un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si allunga dunque a sette trimestri consecutivi il trend positivo registrato dall’indice degli ordini di macchine utensili dei costruttori italiani che, come accaduto per tutto il 2014, anche in questi primi due trimestri del 2015, registrano le performance migliori sul mercato interno. L’indice degli ordini interni ha infatti segnato un nuovo incremento, pari al 46,7% rispetto al periodo aprile-giugno 2014. L’indice degli ordini raccolti all’estero è risultato in crescita del 26,1%. “Il 2015 prosegue dunque sulla strada della ripresa per i costruttori italiani che - ha affermato Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre - pur mantenendo fede alla propria tradizionale propensione all’attività di export, hanno saputo sfruttare appieno la ripresa della domanda italiana di sistemi di produzione”. “I riscontri di questa ultima rilevazione - rileva Luigi Galdabini - sono certamente positivi: stiamo evidentemente assistendo alla ripresa del mercato italiano certamente favorita dall’introduzione della Nuova Legge Sabatini, già rifinanziata per tutto il 2015, e dal bonus macchinari, scaduto il 30 giugno”. “Proprio il provvedimento del bonus macchinari ha positivamente influito sull’andamento del primo semestre, producendo un “effetto concentramento” della raccolta ordini. I costruttori speravano in un prolungamento del tempo di consegna almeno fino a fine 2015. Questo purtroppo non è avvenuto”. “E’ invece auspicabile - ha aggiunto il presidente Galdabini - che il bonus macchinari da provvedimento congiunturale divenga strutturale, assicurando così alle aziende utilizzatrici di beni strumentali un giusto incentivo per gli investimenti ad elevata tecnologia. Anche perché, la strada per recuperare il terreno perso con la crisi del 2009 è ancora lunga”. “E se Emo Milano 2015, la mostra mondiale di settore in scena a fieramilano il prossimo ottobre, darà certamente una spinta ai consumi di sistemi di produzione nel nostro paese, va comunque considerato che, in un momento così delicato per il mercato interno, sono indispensabili misure di politica industriale capaci di assicurare la continuità di questa ripresa”. “In particolare, - ha aggiunto Luigi Galdabini - per sostenere la domanda e soprattutto assicurare mantenimento di competitività all’industria manifatturiera italiana, dovrebbe essere prevista, oltre al bonus macchinari, una misura di incentivi alla sostituzione, volontaria, di macchinari obsoleti, installati in Italia, in modo che i sistemi di produzione possano rispondere alle nuove esigenze di produttività, risparmio energetico e rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro che l’Europa oggi richiede”. “Infine, complementare a questi provvedimenti dovrebbe essere la liberalizzazione degli ammortamenti dei beni strumentali acquistati o almeno la revisione dei coefficienti di calcolo degli stessi, fermi al 1988”.  
   
   
FERRARA - OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO NELL´AREA ADRIATICO-IONICA  
 
Ferrara, 21 luglio 2015 - Un importante incontro ieri in Camera di commercio per illustrare le opportunità economiche, per le imprese ferraresi, nell’Area Adriatico-ionica, una Macroregione che testimonia di per sé l’esistenza ed il funzionamento di un modello concettuale di sviluppo che è quello del “Sistema territoriale locale” ma ancor di più a livello “sovralocale”. Ospiti Rodolfo Giampieri, Presidente del Forum delle Camere di commercio dell´Adriatico Ionio, Michele De Vita, Segretario Generale del Forum, con Frida Paolella dell´Ufficio Progettazione Europea e Reti Internazionali della Camera di commercio di Ancona, che hanno spiegato le grandi potenzialità di sviluppo e le opportunità per le Pmi, anche grazie ai fondi europei, nella vasta area della macroregione Adriatico Ionica. Fondamentale il ruolo e le attività svolte nel corso degli ultimi dieci anni, sotto il coordinamento del Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, del Forum delle Camere di commercio dell´Adriatico Ionio, come uno dei maggiori stakeholder della Strategia Europea per la Regione Adriatico Ionica nella nuova fase di implementazione del Piano di Azione, in quanto il Forum Aic viene citato come soggetto capace di abbattere le barriere amministrative e facilitare le opportunità commerciali. “Il Furum, costituito nel 2001, è oggi l’unica rete formalizzata di organismi intermedi rappresentativi del mondo economico dell’Area Adriatico-ionica – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni – un modello in cui il sistema delle Camere di Commercio ha saputo svolgere un ruolo da protagonista per la creazione di un valore aggiunto inteso come valorizzazione ed incremento del sistema economico, produttivo e dei servizi, ma anche delle risorse naturali e culturali del territorio”. Il Coinvolgimento del Sistema camerale ha portato all’elaborazione di importanti proposte nei confronti della Commissione europea ed alla definizione del Piano di Azione della Strategia Europea per la Macroregione Adriatico Ionica. All´incontro alla Camera di commercio di Ferrara erano presenti tutti i rappresentanti delle Associazioni di categoria imprenditoriali della provincia, Sipro, Ervet Emilia-romagna, l´Assessore alle Attività produttive del Comune di Ferrara Caterina Ferri.  
   
   
TOSCANA: LAVORO SICURO, PROBLEMI IN DUE IMPRESE SU TRE. MA DOPO I CONTROLLI SI REGOLARIZZANO  
 
 Firenze, 21 luglio 2015 - La tendenza, annunciata ad aprile, è confermata. Anzi, migliora. Le ispezioni nelle aziende cinesi (e non solo cinesi) di Prato e dintorni iniziano a dare buoni frutti. Se due aziende su tre ai controlli non risultano infatti in regola – ed è l´ombra che rimane, a Prato città con percentuali anche maggiori -, di queste imprese poi l´83 per cento ottempera alla prescrizioni. Un dato che si riferisce solo a quattro mesi, quelli da settembre a dicembre dell´anno scorso, ma che in prospettiva, se mantenuto nel tempo, porterebbe a ribaltare in un paio di anni l´attuale situazione di irregolarità diffusa: da due aziende su tre non in regola oggi a quasi nove su dieci, tra quelle attive, in regola domani. Si tirano le somme dei primi dieci mesi del progetto Lavoro Sicuro, il piano triennale lanciato dalla Regione dopo il rogo della Teresa Moda in cui persero la vita il 1 dicembre 2013 sette operai cinesi nella fabbrica dove lavoravano ma anche vivevano. E quella sulle aziende che ottemperano alla prescrizioni - oltre all´inedita tendenza al pagamento subito delle sanzioni comminate, la cui riscossione è più che raddoppiata - sono le note più incoraggianti. Dieci mesi di controlli, tremila ispezioni - Certo rimangono anche le ombre. Da settembre 2014 a giugno 2015, in dieci mesi, sono 2961 le imprese controllate, pari alle visite che grossomodo erano state programmate delle 7.700 a rischio censite in tutta l´area vasta metropolitana, metà delle quali a Prato. Uno sforzo poderoso che è stato possibile sostenere, oltre che con l´assunzione di 74 ispettori delle Asl per tre anni, anche grazie alla collaborazione dei Comuni, della polizia municipale, delle forze dell´ordine, della Direzione territoriale del lavoro e di mediatori linguistici e culturali. Su circa tremila visite, 306 volte gli ispettori si sono imbattuti in aziende che avevano già chiuso i battenti e non esistevano più. Delle rimanenti, 818 si sono rivelate in regola (30,8%) mentre in 1837 casi (il 69,2%) c´era qualcosa che non andava. Non tutte le contestazioni, che riguardano nel caso degli ispettori regionali la sicurezza su lavoro, erano naturalmente di pari gravità. Complessivamente sono stati sequestrati 286 dormitori e 138 cucine abusive, sono stati individuati 682 impianti elettrici fatiscenti e 738 macchinari non in regola. Sessantanove sono le aziende dove sono state trovate bombole del gas dove non potevano stare. Un piano che deve proseguire, anche dopo il 2016 - Nel 2017 il piano straordinario terminerà. Ma l´intenzione è quella di proseguire i controlli e ricominciarli da capo. Di farne anche un progetto pilota. Il presidente Rossi l´aveva già annunciato una settimana fa: "Non possiamo sopportare dormitori con bambini sul posto di lavoro - aveva detto a Prato -. Non possiamo tollerare condizione di schiavitù e perché la situazione cambi questa azione di controllo che abbiamo messo in campo deve essere costante e ininterrotta". Con un obiettivo di fondo, quello non di accanirsi contro un gruppo etnico ma stimolare un´integrazione basata sull´accoglienza, il rispetto delle regole e pari condizioni di competitività tra tutte le aziende. Personale in supporto alle Procure - Stamani Rossi ha incontrato anche i rappresentanti della Procura generale e delle procure di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia: tutti i territori coinvolti dal piano "Lavoro sicuro". La volontà è quella di rinnovare il protocollo stretto con loro e che prevede l´istituzione di un tavolo di monitoraggio ma anche personale amministrativo in supporto fornito dalla Regione, ovvero una decina di amministrativi in mobilità dalle Asl. I controlli degli ispettori regionali hanno infatti generato a caduta lavoro in più anche per i tribunali, a seguito degli illeciti penali rivelati. C´è stato anche un progetto speciale con 35 giovani del servizio civile, che dall´anno scorso stanno facendo la loro esperienza negli uffici della Procura. 140 adesioni al patto per il lavoro sicuro - Crescono inoltre le adesioni al patto per il lavoro sicuro, l´altro strumento messo in campo dalla Regione e con cui un´azienda accetto un percorso di rientro e ´affiancamento´ e si impegna a operare in sicurezza e garantire trasparenza, con il patrocinio di un´associazione di categoria o professionisti affiancati dal rispettivo ordine. Alla fine di giugno a Prato avevano aderito 131 imprese: altre 9 tra Firenze, Pistoia e Empoli. In tutta l´area vasta a firmare il patto (e non solo le preadesioni, 180 in tutto) sono state 140 aziende.  
   
   
NUOVA CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA, ROVIGO DELTA – LAGUNARE. IN VENETO IL PRIMO ACCORPAMENTO IN ITALIA. ZAIA  
 
Venezia, 21 luglio 2015 – Ha preso il via oggi, con l’insediamento del nuovo Consiglio e la nomina del Presidente, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Venezia, Rovigo - Delta lagunare, che accorpa in un nuovo ente le C.c.i.a.a. Di Venezia e Rovigo, realizzando così il primo procedimento di fusione in Italia di due enti camerali, attuato dalla Regione del Veneto in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico. Il percorso, iniziato volontariamente dai due enti camerali a luglio del 2014, condiviso con la Regione e con il Ministero, anticipa di fatto, in un ottica di contenimento di spesa, la riforma del sistema camerale che porterà verosimilmente alla riduzione, mediante accorpamento, delle 105 Camere di commercio italiane a circa la metà. “In un momento in cui si comincia appena ad intravedere qualche spiraglio di luce per l’economia del nostro territorio – commenta il presidente della Regione Luca Zaia - fare squadra diventa un fattore strategico. Questa fusione dimostra la capacità di guardare avanti e preparare il terreno per favorire meglio la ripresa”. “Operazioni come questa – aggiunge Zaia – contribuiscono ad aumentare la massa critica e dare forze alle imprese che sono il patrimonio di questa regione. Sono sempre stato favorevole alla creazione di sinergie. Per questo sostengo da tempo che anche i comuni dovrebbero ricorrere maggiormente ai processi di accorpamento, proprio per dare impulso alla funzionalità degli enti e ottimizzare le spese a fronte dei continui tagli delle risorse alle autonomie locali”.  
   
   
UNICREDIT S´IMPEGNA CON LA REGIONE SARDEGNA: LE PRATICHE DI PIA E PFSL ISTRUITE PRIMA DELLA PAUSA ESTIVA, RISPOSTE RAPIDE AGLI IMPRENDITORI SARDI  
 
Cagliari, 21 Luglio 2015 - Istruire prima della pausa estiva tutte le pratiche rimaste in sospeso per imprimere un´accelerata alla valutazione di Pia (Bandi Pacchetti Integrati di Agevolazione Industria, Artigianato, Servizi e Turismo) e Pfsl (Progetti di Filiera e Sviluppo Locale). È l´impegno preso dalla delegazione di Unicredit, guidata da Marco Cicogna e Mario Fiumara, ricevuta dall´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci in un incontro che si è svolto in un clima di reciproca disponibilità a risolvere quanto prima i problemi di funzionamento del sistema lamentati da più parti nelle ultime settimane. Obiettivo comune dell´istituto bancario, che è il soggetto istruttore dei due bandi di incentivazione, e della Regione, è quello di dare risposte rapide ed efficaci alle imprese sarde, che aspettano i finanziamenti, semplificando le procedure e rafforzando le strutture organizzative che se ne occupano. Nel 2007 Unicredit ha vinto il bando di gara per la selezione di Banche o Intermediari finanziari per l’affidamento del Servizio di Istruttoria tecnica ed economica, verifica e controllo, erogazione ed eventuale recupero del credito, per gli interventi di sostegno pubblico alle imprese nell´ambito Por 2000-2006 che comprendeva i bandi per i Pia. Nel 2013 la precedente Giunta ne ha prorogato l´incarico. Dopo un anno dal precedente confronto a Cagliari, il vicepresidente della Regione tre settimane fa aveva scritto una lettera ai vertici Unicredit, che hanno subito chiesto un incontro - che si è tenuto oggi - , per lamentare le lentezze nelle procedure di valutazione delle pratiche.  
   
   
FRONTALIERI, MARONI: LAVORIAMO PER TROVARE SOLUZIONE  
 
Milano, 21 luglio 2015 - "Non spetta alla Regione, ma ce ne stiamo occupando, perché i cosiddetti ´frontalieri´ sono 60.000 lavoratori lombardi che non possono subire l´umiliazione quotidiana di essere considerati come clandestini appena varcano il confine. Io voglio che fra Lombardia e Canton Ticino ci sia un rapporto di buon vicinato. Ho già incontrato il presidente della Repubblica del Canton Ticino e torneremo a vederci. Stiamo lavorando per trovare una soluzione". Lo ha detto ilpresidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in diretta alla trasmissione ´Orario Continuato´ su Tele Lombardia.  
   
   
TERZIARIO FVG: L´ECONOMIA INCOMINCIA A GUARIRE  
 
Udine, 21 luglio 2015 - Sale la fiducia, crescono i ricavi, migliora il rapporto con le banche e la situazione occupazionale, ma il saldo di fine anno tra le imprese aperte e cessate nel terziario del Friuli Venezia Giulia sarà negativo: lo dice l´analisi dei dati relativi al secondo trimestre 2015 realizzata da Confcommercio Fvg in collaborazione con Format Research, che è stata oggi presentata nella sede della Regione di Udine. "L´indagine mette in luce molta positività e ci fa capire che l´economia del Friuli Venezia Giulia incomincia a guarire", ha commentato alla presentazione il vicepresidente regionale e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. Il focus riguardante aprile, maggio e giugno 2015 indica una crescita del tasso di fiducia delle imprese del terziario Fvg sia con riferimento all´andamento dell´economia italiana, sia per quanto riguarda la propria attività. A ciò corrisponde un aumento dei ricavi sia in termini congiunturali che in chiave prospettica. I consumi, che sono ancora lontani dai livelli precedenti alla crisi, sono nella nostra regione leggermente superiori alla media italiana. Mentre continua a crescere la capacità delle imprese del terziario a far fronte ai propri impegni finanziari, diminuisce leggermente la percentuale di quelle che hanno chiesto (-0,2 p.C.) e hanno visto accolta (+0,6 p.C.) dalla banca la richiesta di un fido. Preoccupano invece le stime riguardanti il saldo tra le imprese del terziario iscritte e cessate nel corso dell´anno: - 1.088, su un saldo totale di - 3.416 in tutti i settori. Mentre Pierluigi Ascani (Format Research) si è soffermato sul costo sociale della chiusura delle attività nei piccoli centri, l´assessore Bolzonello ha annunciato l´approvazione da parte dell´Esecutivo regionale entro i primi mesi del 2016 di specifiche linee contributive per l´ammodernamento delle strutture commerciali nei centri storici del Friuli Venezia Giulia. Sono ottimistici i dati relativi all´occupazione nel periodo considerato. Se il tasso di disoccupazione è in Friuli Venezia Giulia inferiore alla media nazionale (8,8 p.C. Rispetto al 12,4 p.C.), il 6,7 per cento delle imprese del terziario Fvg ha già utilizzato il "Jobs Act" e l´ha fatto prevalentemente per assumere nuovo personale a tempo indeterminato; dovrebbe salire al 9 per cento la quota degli operatori intenzionati ad approfittare delle agevolazioni della riforma del lavoro nel terzo trimestre dell´anno. Nell´occasione il vicepresidente Bolzonello ha menzionato "i dati molto positivi" riguardanti le presenze turistiche nei mesi di maggio e giugno 2015 nelle varie località del Friuli Venezia Giulia. All´incontro è intervenuto anche il presidente regionale della Confcommercio Alberto Marchiori.  
   
   
CON LA REGIONE TOSCANA E I SUOI SATELLITI POSTE ITALIANE GUADAGNA 6,5 MILIONI L´ANNO  
 
Firenze 21 luglio 2015 - Per Poste italiane, società ancora al cento per cento del ministero dell´economia, la Regione Toscana è un buon cliente. Lo diventa ancor di più se, oltre all´ente Regione in senso stretto, si considera l´universo di Asl, enti dipendenti e partecipate. La Regione e i suoi satelliti sono un cliente infatti che vale per Poste (fatturato 2014) circa sei milioni e mezzo di euro. Un milione e 300 mila bollettini ´regionali´ pagati a Poste - Non tutti li paga la pubblica amministrazione; una quota esce di tasca dai cittadini, che pagano in media 1 euro e 20 centesimi di commissione su ogni bollettino e siccome i bollettini ´regionali´, tra ticket e tasse e tributi (bollo auto in testa, che vale la metà della torta), sono 1 milione e 300 mila circa in un anno, fanno oltre 1 milione e mezzo di euro. Senza la Regione, Poste non li avrebbe però incassati. A questi si aggiungono altri 360-400 mila euro di ulteriori commissioni, per la rendicontazione, che Regione, Asl e enti dipendenti pagano a Poste: 0,28 centesimi a bollettino, fissato per legge e uguale su tutto il territorio nazionale. Francobolli, referti medici e farmaci - I ´guadagni´ di Poste non si limitano a questo. Ci sono i francobolli, anche se con la dematerializzazione degli atti, la posta elettronica e quella certificata si sono ridotti nel tempo. Solo per spedire gli avvisi di recupero per le tasse non pagate, scadenze fiscali ed altre comunicazioni, la Regione paga a Poste Italiane 500 mila euro l´anno. Era stata fatta una gara per affidarle il servizio. Le Asl spendono cifre analoghe. Una quota è destinata in particolare all´invio dei referti medici: spesa in calo, con l´introduzione dal 2010 della carta sanitaria, ma che continua comunque a valere alcune centinaia di migliaia di euro. Nel 2008 erano 848 mila euro, poco più di 600 mila nel 2009. Qualcos´altro viene speso per il recapito a domicilio dei farmaci. Sono due le Asl che hanno attivato il servizio con Poste: l´Asl di Siena e quella di Arezzo, per circa 450 pazienti ´sensibili´ assistiti domiciliarmente e 31 residenze sanitarie assistite. Il contratto ammonta a 116 mila euro l´anno. Poste guadagna dall´universo Regione anche per le gestione dei conti correnti e le i ritardi di giacenze: soldi che non paga interamente l´ente (e neppure i cittadini) ma che valgono alcune centinaia di migliaia di euro l´anno.  
   
   
AOSTA, INNALZATA LA PERCENTUALE DELL’ACCONTO ALLE IMPRESE CONSORZIATE CHE INVESTONO NEL LORO SVILUPPO  
 
Aosta, 21 luglio 2015 - La giunta regionale ha approvato nella seduta di, venerdì 17 luglio, nuove disposizioni per gli interventi per lo sviluppo per le imprese industriali e artigiane. In particolare, è stato previsto che i mutui a tasso agevolato, così come i prestiti partecipativi e i finanziamenti che godono di contributi in conto interessi per investimenti immobiliari e per la realizzazione di impianti siano erogati con una percentuale di acconto pari al 95 per cento. «La modifica trae origine dall´opportunità di agevolare ulteriormente gli investimenti effettuati da consorzi e società consortili costituiti tra imprese artigiane e industriali – spiega l’Assessore alle Attività produttive Raimondo Donzel - , perseguendo l´obiettivo di promuovere e sostenere l´associazionismo tra imprese. In particolare, tenuto conto della rilevante dimensione degli investimenti immobiliari effettuati da questi soggetti, molti dei quali risultano particolarmente esposti dal punto di vista finanziario presso gli istituti di credito, si è ritenuto di intervenire sui meccanismi che regolano la scansione temporale di erogazione degli acconti. La norma che forma oggetto di modificazione – aggiunge l’Assessore Donzel - prevedeva infatti che si potesse procedere alle singole erogazioni dei mutui stipulati , secondo lo stato di avanzamento dei lavori, sino al raggiungimento dell´85 per cento della somma concessa, mentre il restante 15 per cento veniva erogato solamente dietro presentazione del certificato di agibilità. Considerato che i tempi di rilascio del documento possono essere elevati, creando problemi di ordine finanziario ai richiedenti, si è elevata al 95 per cento la percentuale di mutuo erogabile a fronte di stati di avanzamento lavori, riducendo al 5 per cento l´erogazione finale».  
   
   
SARDEGNA: SIGLATO ACCORDO PER FORMAZIONE E REIMPIEGO DI 300 LAVORATORI EX ILA  
 
Cagliari, 21 Luglio 2015 - Un nuovo accordo che parte dal progetto formativo per riqualificare 300 lavoratori (oltre agli ex Ila sono compresi l’indotto dell’Eurallumina ed alcune delle situazioni più critiche del Sulcis Iglesiente) e allineare le loro competenze in funzione del reinserimento lavorativo nell’ambito dei cantieri del Piano Sulcis. È questo l’intervento che l’assessore del Lavoro Virginia Mura ha illustrato alle rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil, alla presenza dell’assessore all’Industria Maria Grazia Piras – che ha accolto la richiesta di convocare l’imprenditore che ha acquisito il sito ex Ila –, del coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi – che ha illustrato lo stato di attuazione del Piano – e dell’amministratore delegato dell’Insar-iniziative Sardegna Spa. Il progetto attua e addirittura amplia l’accordo raggiunto lo scorso 19 giugno 2015, in base al quale l’Assessorato del Lavoro si era impegnato ad individuare una soluzione per i 60 lavoratori dell’ex Ila, fuoriusciti dalla mobilità ordinaria, nella prospettiva di reimpiego in vista dell’avvio del nuovo cantiere degli impianti della società Eurallumina, che partirà a gennaio 2016. Per il cantiere sono richiesti edili, carpentieri e manutentori, tubisti, elettrostrumentisti e saldatori. “I lavoratori potranno accedere ad un percorso di formazione per l’adeguamento delle competenze – ha dichiarato l’assessore Mura – e i corsi saranno strutturati tenendo conto della profilazione e dell’adesione di ciascun lavoratore, in base alle conoscenze maturate e alle qualifiche già in possesso. Il cantiere di Eurallumina rappresenta un’opportunità di reimpiego molto importante ma è necessario formare i lavoratori in funzione delle mansioni che dovranno svolgere, per garantire loro una collocazione adeguata e assicurare un sostegno al reddito. La prima risposta alla crisi occupazionale del Sulcis e della Sardegna è, infatti, la riqualificazione della manodopera, indispensabile per accorciare la distanza da un mercato del lavoro in continua evoluzione.” I corsi dovranno svolgersi nell’arco di 4 mesi, a partire dal settembre 2015, per un monte ore che può variare dalle 400 alle 800 complessive, con lezioni teoriche e pratiche.  
   
   
NUOVA CAMERA DI COMMERCIO VENEZIA, ROVIGO DELTA – LAGUNARE. IN VENETO IL PRIMO ACCORPAMENTO IN ITALIA. MARCATO  
 
Venezia, 21 luglio 2015 - Anche l’assessore regionale all0 sviluppo economico Roberto Marcato commenta positivamente l’insediamento della nuova Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Venezia, Rovigo - Delta lagunare, che accorpa e le C.c.i.a.a. Di Venezia e Rovigo.” “La nuova Camera – aggiunge l’assessore veneto - rappresenterà una parte importante delle imprese regionali, valorizzando due territori produttivi confinati tra loro e rispettandone le specificità e, al contempo, consentirà un contenimento dei costi di gestione attraverso la razionalizzazione delle strutture operative e l’ottimizzazione delle risorse”. “Ancora una volta – sottolinea Marcato - la Regione del Veneto fa da “apripista” per le altre Regioni: l’unificazione delle due Camere di Commercio di Venezia e Rovigo costituisce un punto di riferimento per le future fusioni, che potranno avvalersi dell’esperienza positivamente delineata dal Veneto, già inserita nelle linee guida di una recente circolare ministeriale ed indicata come best practise applicabile anche agli altri casi”. “E’ il primo esempio di fusione in Italia - conclude l’assessore – e si inserisce bene in un percorso “virtuoso” più generale di contenimento della spesa pubblica che il Veneto ha intrapreso da tempo. Un risparmio di risorse che i veneti stanno portando avanti responsabilmente ma che non può e non deve essere utilizzato per coprire le inefficienze di altre regioni”.  
   
   
PIGLIARU A CONFINDUSTRIA: LA REGIONE SARDEGNA CREA LE CONDIZIONI, GLI IMPRENDITORI ABBIANO IL CORAGGIO DI INVESTIRE  
 
Cagliari, 21 luglio 2015 - Trasporti, energia, semplificazione burocratica e amministrativa, riforma degli enti locali. Questi i grandi temi discussi nel corso dell´assemblea generale 2015 di Confindustria Sardegna meridionale, in cui è intervenuto il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru. In apertura, i discorsi del presidente di Confindustria Maurizio de Pascale, che ha apprezzato la scelta della programmazione unitaria e del ricorso al mutuo, per il quale senza industria non si supera la crisi e l´impegno delle istituzioni è necessario in particolare su infrastrutture e semplificazione, e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che ha sottolineato l´ambizione della città di Cagliari a sviluppare le sue potenzialità e divenire volano di sviluppo di tutta la Sardegna. “Il primo dovere della Regione è fare funzionare le cose e creare le condizioni perché le imprese trovino la propria strada” ha esordito Francesco Pigliaru, menzionando l´esigenza di sostenere il cambiamento e vincere le resistenze come accaduto ad esempio nel Nord Europa, dove molti disoccupati sono stati accompagnati verso nuovi lavori. In tal senso, il Presidente ha ricordato i tirocini e i bonus occupazionali messi in campo dalla Giunta regionale. Sulla fronte industria, Francesco Pigliaru ha ribadito lo sforzo della Regione per salvare ciò che ha senso salvare e il lavoro fatto intorno allo Smelter di Portovesme, al nuovo ruolo di Igea per la bonifica dei siti minerari, al salvataggio di Abbanoa dal fallimento e alle politiche Keynesiane sui fronti del dissesto idrogeologico, delle strade, e per il grande cantiere a La Maddalena, per far ripartire il quale a breve ci sarà un nuovo incontro con il Governo. Grandi opportunità poi nasceranno dai luoghi della cultura: dal grande piano per gli scavi archeologici al rilancio della Manifattura tabacchi, dove far interagire creatività e tecnologie digitali. Ma la partita più difficile in assoluto sarà la semplificazione amministrativa. “Percepisco la necessità di un riforma seria, in cui funziona una struttura di dirigenza e dove il lavoro è valutato. Ci sono ancora tre giorni per commentare sulla piattaforma sardegnapartecipa.It la proposta di legge aperta al dibattito pubblico. Abbiamo bisogno del contributo di tutti” ha detto, sollecitando il confronto in riferimento all’avviata riforma regionale. Infine, un cenno alle tre questioni su cui a settembre è attesa una risposta dal Governo: la continuità territoriale, le ferrovie tra i tre aeroporti dell’isola e il metano, le cui linee guida sono state già presentate e la cui partita sarà ulteriormente definita nelle prossime settimane. “Il segnale è che noi ci siamo. Metteremo il patrimonio regionale attualmente improduttivo a disposizione di imprenditori seri, capaci e coraggiosi. Vogliamo vedere la produzione di questa regione crescere” ha concluso il presidente Pigliaru.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PETROLCHIMICO, A BREVE LE PROPOSTE DA PORTARE AL TAVOLO NAZIONALE  
 
Bologna, 21 luglio 2015 – “Rimane altissimo l’impegno della Giunta regionale sia sui problemi di alcuni settori fondamentali dell’economia regionale (costruzioni e petrolchimico) sia nelle singole crisi aziendali”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi a conclusione della riunione del Tavolo per il petrochimico, riconvocato a distanza di due mesi dal suo riavvio. Presenti le istituzioni locali di Ravenna e Ferrara, le parti datoriali e le organizzazioni sindacali regionali e territoriali. “Ho condiviso con i componenti del tavolo - spiega Costi - il lavoro che ho svolto in questi mesi, soprattutto volto a coinvolgere i colleghi della Lombardia e del Veneto interessati al nostro pari a salvaguardare e rilanciare un settore strategico per tutto il nodo manifatturiero. Ho, inoltre, ufficialmente richiesto al Ministero dello Sviluppo economico di affrontare la situazione e le prospettive della petrolchimica del quadrilatero Padano (Ravenna, Ferrara, Mantova e Marghera) sul piano nazionale”. Il tavolo, che sarà uno strumento di sostegno di politiche attive per rafforzare il settore petrolchimico si è impegnato a redigere in poco tempo un documento di sintesi sia sulle azioni da portare al tavolo nazionale sia regionali che locali. Tutte le parti hanno condiviso la necessità e l’urgenza che si avvii il confronto con Eni-versalis, per la rilevanza strategica del comparto, si sul fronte degli occupati, che della qualità della ricerca e degli investimenti necessari. Nello stesso tempo, deve essere data la stessa attenzione al tessuto di grandi e piccole imprese esistenti, ricche di grandi professionalità e capacità di innovazione. Tutti i partecipanti al tavolo hanno inoltre condiviso e apprezzato la scelta della Giunta regionale in merito alla revoca della sospensione delle attività di ricerca di idrocarburi, alla luce dell’accordo con il Mise in materia di sicurezza e tutela ambientale, in quanto attività intrinseca alle attività dei petrolchimici. "Crescita ed occupazione, ad iniziare dalla salvaguardia di quella in essere - aggiunge l´assessore Costi- rimangono i capisaldi su cui tutta la Giunta è impegnata costantemente a lavorare."  
   
   
OM CARRELLI BARI-MODUGNO: INSEDIATO TAVOLO ISTITUZIONALE  
 
Bari, 21 luglio 2015 - Si è insediato il Tavolo di coordinamento istituzionale tra Regione Puglia, Città metropolitana di Bari, i comuni di Bari e Modugno, il consorzio Asi di Bari e la società Om Carrelli Elevatori spa. Un passaggio fondamentale per consentire alle istituzioni di accompagnare nel migliore dei modi il processo che già vede una realtà imprenditoriale americana interessata alla riconversione funzionale e occupazionale del compendio immobiliare della Om carrelli. L’obiettivo, come sancito dal protocollo di intesa, è dare impulso al processo di reindustrializzazione del sito e al riallocamento dei 194 lavoratori ex Om offrendo un pacchetto di facilitazioni pubbliche che renda sufficientemente attrattivo per la nuova impresa l’insediamento. “Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità – ha dichiarato il presidente della regione Puglia Michele Emiliano – per creare le migliori condizioni per attrarre e coinvolgere nuove imprese nel progetto di riconversione della Om. A tal fine il tavolo di coordinamento insediato oggi è un passo necessario, perché chi decide di investire in Puglia in questo progetto deve sapere che avrà al suo fianco compatta tutta la nostra rete istituzionale. Abbiamo già iniziato al tavolo ministeriale la trattativa per il nuovo insediamento, dimostrando a investitori e Governo l’unitarietà d’intenti che arriva dal territorio”. “I partecipanti al tavolo – ha detto l’assessore alle Attività produttive Loredana Capone - hanno convenuto la necessità di avviare al più presto quanto previsto dal protocollo d’intesa dello scorso 13 marzo, specie per quanto riguarda gli obiettivi occupazionali e per l’acquisizione dell’area”.  
   
   
DISTRETTO COLTELLO MANIAGO MODELLO PER FVG  
 
Maniago, 21 luglio 2015 - L´inaugurazione della scultura in metallo "Homo faber", nella piazza principale di Maniago, la statua che mira a simboleggiare la valenza del lavoro fabbrile alle base della crescita del tessuto manifatturiero sviluppatosi nell´area del distretto del Coltello, ha dato modo al vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, di prendere a esempio la coesione, e la capacità di mettersi in relazione e in rete, dimostrata dalle imprese del territorio. Aziende che anche grazie a queste sinergie sono state in grado di crescere e innovarsi, e possono oggi guardare con maggior fiducia al futuro. Un modello, quello del distretto industriale maniaghese, che secondo Bolzonello deve essere replicato anche in altre realtà del Friuli Venezia Giulia. "Non è facile - ha detto il vicepresidente - trovare una rete di aziende riunite attorno a un progetto che valorizza il lavoro, la capacità di essere imprenditori e di sapersi innovare per essere competitivi e poter mantenere la ricchezza di una produzione: requisiti che invece fanno parte del patrimonio locale e dello stesso dna del Maniaghese". La scultura, realizzata da Emanuele Bertossi, capofila di un pool di collaboratori, come hanno sottolineato lo stesso artista e il sindaco di Maniago, Andrea Carli, si ispira all´opera del futurista Umberto Boccioni ("Forme nella continuità nello spazio") ma nel contempo anche al logo che era stato scelto un secolo fa dell´azienda Coricama, che fu leader e capofila nel tessuto industriale maniaghese. Ritrae un fabbro, nel gesto di colpire l´incudine con un martello per forgiare il metallo fondente, a simboleggiare il raccordo tra il lavoro del passato, che ha fatto crescere la realtà locale, il lavoro del presente, e il futuro, che si può affrontare con maggiore serenità se si è in grado di saper scegliere la strada dell´innovazione. L´opera, realizzata con materiali forniti dalle coltellerie maniaghesi, è frutto della partecipazione della collaborazione di 60 aziende locali del Coltello e del Metallo. Proprio la sinergia tra imprese e la capacità di crescere trasformando i risultati del lavoro grazie all´innovazione, secondo Bolzonello stanno alla base della ricetta della coesione che si è creata tra le imprese attorno al distretto, ed è tra i requisiti cardine dei risultati positivi del settore. Un settore, ha concluso il vicepresidente, quello delle coltellerie, che proprio per avere saputo affrontare le sfide, è oggi vivo e presente a livello nazionale.  
   
   
MICROCREDITO IN ABRUZZO: OLTRE 900 IMPRESE AMMESSE A FINANZIAMENTO  
 
Pescara, 21 luglio 2015 - Ben 1.333 domande pervenute il primo giorno di apertura dello sportello, 39 giorni lavorativi per esaminarle, 1097 istanze ammesse a finanziamento, 910 domande finanziate con i 13 milioni di euro di plafond. Sono questi alcuni numeri del Iii Avviso pubblico per l´erogazione di Microcredito, il cui sportello si è aperto lo scorso 27 aprile e chiuso l´8 maggio e che ha registrato la richiesta di agevolazione da parte di 1.673 imprese, comprendendo tra queste imprese costituite, costituende e liberi professionisti. Le domande presentate il primo giorno di apertura dello sportello hanno esaurito l´intero plafond messo a disposizione di questa importante misura di ingegneria finanziaria, com? era del resto avvenuto anche con le due precedenti edizioni dell´Avviso. Sono 24 milioni di euro le risorse già immesse sul territorio abruzzese che, unitamente ai 13 milioni messi a disposizione di questo Avviso, generano un volume di finanziamenti di oltre 37 milioni di euro, per un totale 2.600 imprese finanziate. "Numeri che danno la misura della voglia di fare impresa degli abruzzesi - ha commentato l´assessore al Lavoro Marinella Sclocco in conferenza stampa - e della volontà della Regione Abruzzo di investire su idee, sogni e progetti dei suoi cittadini, garantendo per loro. Un atto di fiducia, certo - ha aggiunto la Sclocco ? ma anche un preciso impegno col nostro mondo imprenditoriale e professionale, senza trascurare la valenza sociale perché con questa misura finanziaria, abbiamo prestato particolare attenzione a quei soggetti che normalmente hanno difficoltà di accesso ai tradizionali canali del credito". "Con questo Avviso - ha spiegato l´Assessore - abbiamo voluto investire proprio su quelle categorie che incontrano le difficoltà maggiori: donne, over 30 e categorie svantaggiate come disabili ed ex detenuti. Sono 461, in totale, le imprese femminili finanziate e 179 le imprese finanziate che fanno capo a soggetti cosiddetti "svantaggiati". Il microcredito si configura non solo quale straordinario strumento finanziario che esaurisce la sua valenza nel contrasto alla povertà e nella creazione di nuova occupazione, ma diventa strategico anche sul fronte dell´inclusione sociale". "Questo Iii Avviso per il microcredito - ha commentato Giuseppe Cetrullo, presidente di Abruzzo Sviluppo, Soggetto Gestore del Fondo Microcredito Fse per conto della Regione Abruzzo - consolida l´importante ciclo di sostegno alla microimprenditorialità che in Abruzzo ha finanziato, in soli due anni, 2.600 imprese, confermando anche con questo Iii Avviso l´ormai strutturata expertise di Abruzzo Sviluppo nella gestione di strumenti di ingegneria finanziaria". Plauso ad Abruzzo Sviluppo per la gestione del Fondo Microcredito dall´assessore Sclocco: "La in house regionale - da detto - ha dimostrato ancora una volta competenza e celerità nella gestione dei fondi pubblici e risponde al preciso impegno di questa Giunta di amministrare una ´Regione veloce´: 39 giorni lavorativi per stilare le graduatorie di un partecipatissimo avviso pubblico e immettere sul territorio 13milioni di euro".