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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Gennaio 2008
ALITALIA. TAVOLO GOVERNO, FORMIGONI PREPARA LINEA LOMBARDA  
 
 Milano, 14 gennaio 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dedicato la giornata diieri soprattutto alla messa a punto del dossier Alitalia/malpensa, insieme agli assessori più direttamente coinvolti, Raffaele Cattaneo, titolare delle Infrastrutture e Mobilità, e Davide Boni, assessore al Territorio e Urbanistica: in mattinata l´incontro con le forze di maggioranza, poi con esponenti del Pd prima della loro partenza per Roma, l´incontro con il sindaco di Milano, Letizia Moratti nel tardo pomeriggio e inoltre i contatti telefonici con il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati e con numerosi esponenti del mondo economico, sindacale, camerale e associativo lombardo. Esito di tutti questi contatti è stata la riconferma della richiesta al Governo della difesa integrale di Malpensa e degli aeroporti del Nord, come posizione unitaria che verrà tenuta al Tavolo Milano con l´Esecutivo nazionale appunto sulla questione di Alitalia, stamattina a Palazzo Chigi. .  
   
   
PENATI: “MALPENSA SGANCIATA DA ALITALIA PUÒ COMPETERE CON I GRANDI AEROPORTI INTERNAZIONALI"  
 
Milano, 15 Gennaio 2008 - “Il futuro di Malpensa va sganciato prima di tutto da quello del carrozzone Alitalia”. Così il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, è intervento a margine del Consiglio provinciale su Malpensa che si è tenuto ieri mattina a palazzo Isimbardi a cui ha partecipato anche il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi. “Malpensa ha tutte le potenzialità per essere un grande aeroporto internazionale capace di competere sul mercato. Questo a patto che si apra ad altre compagnie e torni ad offrire servizi di qualità a prezzi competitivi. E’ chiaro che la gestione del periodo di transizione, che porterà al rilancio potrà avere delle serie e preoccupanti ricadute occupazionali. Per questo chiediamo che siano applicate ai lavoratori che gravitano su Malpensa gli stessi ammortizzatori sociali che saranno applicati ai lavoratori di Alitalia. Con un serio piano di rilancio, sarà possibile mantenere l’attuale livello occupazionale, ma in una logica di efficienza, capace di garantire al Nord un sistema aeroportuale in grado di rispondere alla necessità di cittadini e imprese”. .  
   
   
I CAPIGRUPPO DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI VARESE: «SU MALPENSA SERVONO GARANZIE CONCRETE DAL GOVERNO»  
 
 Varese, 15 gennaio 2008 - Fare, quadrato attorno al Presidente Reguzzoni per difendere Malpensa e l’importante sistema economico del Varesotto, ma anche far sentire la propria voce forte e compatta su problemi che il territorio aspetta da anni di veder risolti, come ad esempio la carenza infrastrutturale. Ecco alcuni motivi che hanno spinto il Presidente del Consiglio Provinciale Anna Maria Martelossi e tutti i capigruppo consiliari ad appoggiare la convocazione del Consiglio Provinciale aperto che si terrà Mercoledì 15 gennaio, alle ore 17 nell’Aula Magna dell’Università Insubria. Anna Maria Martelossi (Presidente Consiglio Provinciale): «In accordo con il Presidente della Provincia Marco Reguzzoni abbiamo convocato gli Stati Generali, iniziativa che ha trovato d’accordo tutti i capigruppo consiliari, i quali hanno sempre dimostrato grande sensibilità sulle tematiche riguardanti il territorio. Su Malpensa e Alitalia molto è stato detto e a questo punto non possiamo restare certo indifferenti, tanto più che al centro del dibattito non c’è solo il Varesotto, ma un territorio più ampio che comprende le province di Milano, Como, Novara e la Svizzera. Il declassamento di Malpensa porterà pesanti e inevitabili ricadute negative sul nostro sistema socio-economico». Ambrogio Mazzetti (Capogruppo Forza Italia): «A dieci anni di distanza dall’apertura di Malpensa 2000 ci troviamo di fronte a scelte di questo Governo che non condividiamo. E’ giunto il momento di fare quadrato attorno al nostro Presidente Marco Reguzzoni, per chiedere una moratoria di almeno 2 anni per creare un’alternativa ad Alitalia, per chiedere garanzie concrete sulle infrastrutture varesine e sulla questione occupazionale, considerando che Malpensa significa anche l’importante indotto attorno allo scalo». Gregorio Cattaneo (Capogruppo Lega Nord): «Non dobbiamo sovrapporre il problema Alitalia con quello di Malpensa. La compagnia di bandiera è un carrozzone che non funziona da anni, mentre il nostro Hub è una realtà territoriale realizzato con principi e concetti che guardano al futuro. Malpensa è il primo aeroporto d’Italia e tra i primi anche in Europa, per questo non possiamo permettere che venga affossato per salvare Alitalia. Il Governo deve trovare una soluzione capace di mantenere e potenziare l’aeroporto». Sandro Bonfanti (Capogruppo Alleanza nazionale): «C’è grande preoccupazione e allarme per tutto il nostro territorio, perché il rischio è quello di vedere andare in crisi il nostro sistema economico. Dal momento che si sta difendendo Malpensa, l’auspicio di tutti noi è che agli Stati Generali ci sia una presenza massiccia». Paolo Sartorio (Capogruppo Udc): «Il Governo di Roma ha sempre ascoltato poco le esigenze di questo territorio e oggi più che mai sta commettendo un doppio errore: per non far fallire Alitalia si sta penalizzando Malpensa e inoltre, ancora una volta si va a colpire la Lombardia. La nostra Regione da sempre è la locomotiva che traina il treno Italia e continuare a pensare che questa locomotiva continua a marciare indipendentemente dalla decisione è la cosa più errata che sta facendo questo Governo». Vittorio Solanti (Capogruppo Rifondazione): «Su Malpensa si è sempre è detto davvero di tutto. Noi speriamo che a questo punto lo sviluppo di questo scalo diventi finalmente compatibile con il territorio in cui sorge. Sul fronte dell’occupazione siamo seriamente preoccupati per i 18 mila lavoratori dell’Hub e spero che il Governo, anche su questo tema, dia ampie garanzie». Mario Aspesi (Capogruppo Partito democratico): «Ringrazio il Presidente della Provincia Marco Reguzzoni e il Presidente del Consiglio Provinciale Anna Maria Martelossi per la convocazione degli Stati Generali, iniziativa con un senso politico forte. Si tratta di un’occasione per metterci tutti attorno a un tavolo e discutere di Malpensa, la sfida più grande del nostro territorio. Vorrei ricordare che esiste un solo collegamento stradale, la 336; un solo collegamento ferroviario, quello delle Nord e con una stazione, Ferno, pronta e mai aperta. Il tema dello sviluppo di questo scalo è legato all’ambiente, ma anche alle persone. Certo che siamo preoccupati della questione occupazione. Per tutti questi motivi reputo giusta la convocazione degli Stati Generali, con l’auspicio che servano anche per tenere in considerazione il parere di tutti». .  
   
   
LUFTHANSA PRESENTA LA SUA NUOVA ORGANIZZAZIONE IN ITALIA  
 
Milano, 15 gennaio 2008 - Per rispondere alle continue evoluzioni del settore, Lufthansa ha deciso di rivedere la propria struttura in modo da anticipare e affrontare al meglio le sfide nonché cogliere le diverse opportunità del mercato italiano. Ciò rappresenta un segnale di rinnovato impegno nel volersi qualificare come partner di riferimento nel settore aereo in un mercato strategico come quello italiano che per Lufthansa rappresenta il secondo mercato in Europa dopo la Germania ed il terzo a livello internazionale dopo gli Stati Uniti. "Terminata con successo l´integrazione di Swiss a livello locale abbiamo potuto concentrarci su una nuova struttura in Italia che si avvale anche delle sinergie di una partnership di successo come quella con Swiss. La forza vendite dei due vettori opera congiuntamente, cogliendo le opportunità che il mercato italiano offre" dichiara Hubert Frach, Direttore Generale Lufthansa Italia. La nuova organizzazione, frutto di un´attenta e precisa analisi, porta Lufthansa ad abbandonare una struttura con competenze e responsabilità di vendita regionali (Nord Ovest, Nord Est e Centro-sud) per una nuova organizzazione consolidata su tutto il territorio in due unità di vendita: Leisure Sales e Business Sales. Tom Engelhard, che dal 15 novembre opera nella sede Lufthansa di Milano, è il nuovo Leisure Sales Manager Italy. Engelhard, 39 anni di Zurigo, con esperienza ventennale nel settore aereo, prima con Swiss Air e successivamente con Klm, entra in Lufthansa nel 1999 ricoprendo a Zurigo il ruolo di Responsabile Vendite Leisure per il mercato svizzero. Fanno parte delle sue aree di competenza il reparto gruppi nonché la nuova funzione di Online Account Manager, creata per riflettere la crescente importanza che Internet sta assumendo nel settore del turismo. Ivo Chiappetti, nominato Business Sales Manager Italy, è il nuovo responsabile per il Business Travel. Ivo Chiappetti, 58 anni, milanese, comincia la sua esperienza in Lufthansa nel 1969; durante la sua carriera ha acquisito un´ampia competenza e professionalità nel settore Business ricoprendo dal 1999 la funzione di Key Account Manager per l´Italia e dal 2003 anche il ruolo di Sales District Manager per le regioni dell´area Nord Ovest. Sotto la sua guida un innovativo team di New Business Account Managers per la ricerca di nuovi potenziali clienti/segmenti di mercato e la nuova funzione di Premium Account Manager, la cui attenzione sarà rivolta al target dei clienti Hon Circle e Senator attraverso le strategie di vendita e lo sviluppo dei prodotti di First e Business Class, Lufthansa Private Jet, Lufthansa Business Jet. "La nostra strategia globale mira al posizionamento di Lufthansa come un Service Provider a 360 gradi nei confronti dei nostri clienti ma anche dei nostri partner. La nostra nuova struttura in Italia rispecchia fortemente questa volontà puntando su un potenziamento della forza vendite in grado di garantire una copertura mirata e qualificata di tutte le realtà di business esistenti nel paese" afferma Hubert Frach. La nuova struttura prevede anche una nuova Unità di Business Development e Sales Support con a capo Sebastiano Penna, precedentemente responsabile commerciale per l´area Nord Est. Il suo team si occupa di tutte le attività di steering e business analysis oltre ad avere una funzione di supporto per gli Account Managers dei settori Business e Leisure. Data la sua funzione strategica, questa nuova unità fornirà anche importanti strumenti di lavoro per altri reparti come Marketing e Pricing. Con l´obiettivo di garantire massime sinergie ed efficacia nei risultati, le funzioni di Marketing e Pricing sono state riunite sotto la responsabilità di Adele Peri che coordinerà i due reparti come un unico team. .  
   
   
EUROFLY: INFORMAZIONI INTEGRATIVE SUI DATI PROSPETTICI RIFERITI AL PIANO INDUSTRIALE 2008/2010  
 
 Milano, 15 gennaio 2008 – Le informazioni previsionali di Eurofly riferite al Piano Industriale 2008/2010, e così illustrate nel comunicato stampa del 27 ottobre 2007 di: i) perdita operativa - seppur significativamente ridotta rispetto al livello del 2007 - nel 2008, ii) risultato positivo a livello operativo nel 2009, iii) ritorno all’utile netto nel 2010, sono ulteriormente dettagliate come segue, coerentemente a quanto riportato nel “Prospetto Informativo relativo alla offerta in opzione agli azionisti e alla quotazione di massime 11. 129. 418 azioni ordinarie Eurofly al prezzo unitario di Euro 1,347”, pubblicato in data 11 gennaio 2008: risultato netto negativo per Euro 24 milioni e patrimonio netto negativo pari a Euro 7 milioni nel 2007; risultato netto negativo per Euro 8 milioni e patrimonio netto pari a Euro 5 milioni nel 2008; risultato netto positivo per Euro 0,4 milioni e patrimonio netto pari a Euro 5 milioni nel 2009; risultato netto positivo per Euro 8 milioni e patrimonio netto pari a Euro 13 milioni nel 2010. .  
   
   
8 ATR 72-500 PER LA COMPAGNIA AEREA AFRICANA FLY540  
 
Tolosa, 15 gennaio 2008 - Atr, una società paritetica tra Alenia Aeronautica (Finmeccanica) e Eads, e il gruppo panafricano d’investimenti Lonrho hanno annunciato oggi la firma di una lettera d’intenti per l’acquisto di 8 Atr 72-500 da parte di Lonrho Air, interamente controllata dalla Lonhro Plc. Gli aerei saranno gestiti da un’altra società del Gruppo africano, la compagnia aerea Fly540. Il valore dell’accordo, che comprende il supporto tecnico, è di oltre 150 milioni di dollari. Gli aerei avranno una configurazione a 66 posti, compresi 12 in prima classe, motori Pw 127M e un moderno sistema di intrattenimento in volo per i passeggeri. I velivoli saranno consegnati nel corso del 2008 e del 2009. La compagnia aerea Fly540 sta sviluppando una rete per il trasporto aereo in tutta l’Africa con standard di comfort e servizi a livello internazionale. All’inizio del 2008 Fly540 sarà operativa in otto paesi africani. Stéphane Mayer, Ceo di Atr, ha sottolineato che “l’Atr 72-500 offre costi operativi eccezionali, se confrontati con altri aerei turboprop o jet di dimensioni similari. Sulle rotte regionali tipiche (che coprono circa 200 miglia nautiche), i costi d’esercizio dell’Atr 72 sono minori fino al 40% rispetto ad un jet regionale di dimensioni simili”. Stephane Mayer ha inoltre aggiunto: “Gli Atr sono le macchine ideali per operare nelle calde condizioni climatiche e per il tipo di rotte regionali africane”. .  
   
   
AD ASTALDI COMMESSA DA 76 MILIONI DI EURO PER L’AMMODERNAMENTO DELL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI BUCAREST SALE A 290 MILIONI DI EURO IL VALORE TOTALE DEI LAVORI  
 
Roma, 15 gennaio 2008 – Il Gruppo Astaldi si è aggiudicato la terza fase del progetto per lo sviluppo e l’ammodernamento dell’Aeroporto Internazionale “Otopeni” di Bucarest, del valore contrattuale di 76 milioni di euro. La Astaldi ha già realizzato le opere di ammodernamento previste dalle prime due fasi di questo progetto, che ammontano a 214 milioni di euro. Il contratto per la terza fase dei lavori prevede la realizzazione di opere civili ed impiantistiche finalizzate, tra l’altro, all’estensione del terminal arrivi e del terminal passeggeri, alla ristrutturazione dell’edificio presidenziale, alla riorganizzazione dei flussi passeggeri e alla realizzazione di un nuovo parcheggio a raso per le autovetture. I lavori saranno avviati già a partire dall’inizio del 2008 e la durata delle opere è prevista essere pari a 36 mesi. “Questo contratto – ha sottolineato l’Ing. Giuseppe Cafiero, Amministratore Delegato con delega alle politiche industriali della Astaldi – premia la capacità operativa del Gruppo, a riconoscimento di quanto già realizzato nell’ambito delle prime due fasi di questo progetto, ma è anche una ulteriore conferma del ruolo di player di riferimento che la Astaldi intende svolgere in Europa dell’Est”. .  
   
   
VITERBO: UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE ALLARGATO SULL’AEROPORTO  
 
Viterbo, 15 gennaio 2008 – Il presidente della Camera di Commercio di Viterbo, Ferindo Palombella, in merito alla riunione sull’aeroporto svoltasi presso il Comune il 12 gennaio scorso e a cui hanno partecipato rappresentanti politici locali, regionali e nazionali, precisa che l’assenza della Camera all’incontro è dovuta al fatto che l’ente non è stato invitato. Palombella, augurandosi che il mancato coinvolgimento dell’Ente camerale sia stato dovuto solo a una dimenticanza, sottolinea in una nota che “il metodo della concertazione e la compattezza del fronte istituzionale sono stati determinanti per l’assegnazione dello scalo aeroportuale a Viterbo e su questa strada dobbiamo proseguire perché si possa realmente compiere lo sviluppo economico del territorio che da tempo auspichiamo. Su questa linea la Camera di Commercio di Viterbo fin dalla realizzazione del primo studio di fattibilità sull’aeroporto nel 1999 ha sempre creduto e lealmente ha svolto un ruolo da coprotagonista riconosciuto da tutti, in rappresentanza delle imprese e delle associazioni di categoria. ” “Ribadisco quindi – prosegue Palombella – la necessità di rimanere compatti, di fare sistema, perché molto è stato fatto, ma ancora tanto c’è da fare. Sappiamo bene che qualsiasi tentativo di assottigliare quel fronte comune o provocare divisioni, a farne le spese sarebbero proprio l’imprenditoria e l’occupazione: un errore imperdonabile già commesso in passato che la Tuscia non può permettersi di ripetere. ” “In tal senso – conclude Palombella – chiedo che venga convocato quanto prima il tavolo di concertazione allargato, dove oltre alle diverse rappresentanze imprenditoriali e sindacali siano presenti anche gli esponenti politici locali, regionali e nazionali per giungere alla piena condivisione delle strategie di sviluppo del territorio. ” .  
   
   
STRATEGIE REGIONE PER RIDUZIONE INCIDENTI STRADALI  
 
Trieste, 15 gennaio 2008 - - Promuovere la cultura della guida sicura: con questo scopo la Regione ha varato, coinvolgendo i dipartimenti di Prevenzione e delle Dipendenze delle Aziende sanitarie, le Autoscuole e le loro associazioni di categoria, le Motorizzazioni civili e le Prefetture, il progetto di formazione e informazione "Scegliere la strada della sicurezza". Obiettivo principale del progetto è la sensibilizzazione dei giovani e dei guidatori a rischio per il consumo di alcol, farmaci e sostanze stupefacenti. Nell´ambito dell´iniziativa, promossa a livello nazionale dal ministero della Salute, la sede dell´Ass 4 Medio Friuli ospita domani (dalle 8. 00 alle 18. 00) ed il 16 gennaio (dalle 8. 30 alle 14. 00) a Udine un corso di formazione sul tema, rivolto agli operatori sanitari della prevenzione e delle dipendenze e ai referenti delle 109 autoscuole della regione. A questo primo appuntamento ne seguiranno, tra marzo e agosto, altri dodici. Organizzati e finanziati dall´Amministrazione regionale, coinvolgeranno l´intero territorio e saranno rivolti agli insegnanti di scuola guida, referenti riconosciuti della strategia volta all´abbattimento degli incidenti stradali in qualità di moltiplicatori dell´azione preventiva. La Regione punta al raggiungimento dell´obiettivo fissato dall´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per il 2020 della riduzione del 50 per cento della mortalità e della disabilità dovute ad incidenti stradali. Un impegno assunto nella consapevolezza che, con 142 persone morte sulle strade nel 2006 (nel 2005 erano state 165, sette anni fa ben 207), il Friuli Venezia Giulia è ancora fra le regioni italiane a più alto rischio di incidente stradale, con valori rapportati alla popolazione superiori alla media nazionale, a sua volta superiore a quella europea. La legge regionale 25/2004 "Interventi a favore della sicurezza ed educazione stradale", il Piano di prevenzione del giugno 2006 e il Piano regionale per la sicurezza stradale dell´aprile 2007 sono altrettanti capisaldi di una politica regionale che, attraverso la sinergia tra le direzioni centrali alla Pianificazione territoriale, Energia, Mobilità e Infrastrutture e alla Salute e Protezione sociale, mira a ridurre gli effetti di un problema che coinvolge soprattutto i più giovani. In Friuli Venezia Giulia, dove gli incidenti stradali sono la prima causa di patologie e disabilità evitabile al di sotto dei 40 anni e la terza causa per anni di vita persi (la seconda in provincia di Udine), un terzo delle vittime della strada ha, infatti, meno di 30 anni. .  
   
   
CASO BERTONE  
 
 Torino, 15 Gennaio 2008 - Il presidente della Provincia Antonio Saitta e l’assessore al Lavoro Cinzia Condello commentano così la decisione del Tribunale fallimentare sulla Bertone: “Attraverso la dichiarazione di insolvenza si apre una fase nuova e più limpida. Oggi più di ieri crediamo che ci siano le condizioni perché la crisi possa essere superata. La Provincia di Torino continuerà comunque a seguire con attenzione lo svilupparsi degli eventi e garantisce fin d’ora che gli strumenti a sua disposizione, dalle politiche del lavoro alla formazione, saranno a disposizione delle parti e degli organi della procedura. Pur in una situazione mutata auspichiamo inoltre chi i soggetti industriali che in questi mesi hanno dimostrato concretamente il proprio interesse per la Bertone ed i suoi dipendenti riconfermino o mantengano l’interesse dimostrato. Allo stesso modo auspichiamo che eventuali nuovi interessi di carattere industriale possano nei prossimi mesi manifestarsi”. .  
   
   
TREVI REALIZZERÀ LE FONDAZIONI DEL “FERRARI EXPERIENCE” CIRCUITO PER GARE DI FORMULA 1 IN ABU DHABI PER 27 MILIONI DI USD  
 
Cesena, 15 gennaio 2008 Il Gruppo Trevi, attraverso la controllata Swissboring Overseas Piling Corporation si è aggiudicata una commessa di circa 27 milioni di Usd per le fondazioni del progetto “ Ferrari Experience“ localizzato nell’Emirato di Abu Dhabi. Il progetto del Gruppo italiano Ferrari congiuntamente ad Aldar Properties Pjsc, consiste nella costruzione di un circuito per gare di Formula 1 e di un parco tematico denominato “Ferrari Experience” (circa 250. 000 mq di cui 80. 000 mq al coperto) comprensivo di strutture logistiche, ricreative e commerciali ispirate al marchio Ferrari; una vera e propria oasi straordinaria, ricca di avventura, ospitalità e bellezza, che racchiuderà in sé la cultura e il vero spirito dell’Italia, oltre alla leggendaria storia automobilistica, la passione e la tradizione delle vetture Ferrari Gt e F1. Il parco dovrà essere completato entro il novembre 2009. Le attività di fondazione, il cui completamento è previsto entro la metà del 2008, consisteranno, con riferimento al circuito, nella costruzione di un diaframma della lunghezza di 2. 2 km e , con riferimento al parco tematico, nella esecuzione dei pali di fondazione. Le fondazioni realizzate dal Gruppo Trevi confermano la qualità della tecnologia made in Italy del progetto e l’eccellenza raggiunta da Swissboring con oltre 7. 500 progetti di ingegneria del sottosuolo eseguiti. Foto di simulazione del “Ferrari Experience” La presenza del Gruppo Trevi in questa area geografica è strategica anche alla luce dell’ambizioso piano di sviluppo urbano denominato “Plan Abu Dhabi 2030” promosso nel settembre 2007 dal governo locale. Davide Trevisani, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Trevi ha dichiarato “Gli Emirati Arabi Uniti si confermano una delle aree di maggiore interesse del gruppo Trevi dove nell’anno 2008 è attesa una crescita del 25% delle nostre attività nel settore dei servizi di fondazione. Riguardo ai risultati del Gruppo Trevi del 2007, il Sig. Trevisani ha commentato che saranno migliori rispetto alle attese del mercato in termini sia di Ricavi Totali Consolidati che di Utile dopo le Imposte. L’andamento delle attività negli ultimi mesi dell’esercizio è stato in costante ulteriore crescita. Parimenti la raccolta di nuovi ordini è stata eccellente in tutti i maggiori mercati di nostro interesse e consente di intravedere per il 2008 una crescita ai ritmi del 2007 sia nel settore delle infrastrutture sia in quello dell’energia”. .  
   
   
LA FERRARI AL NORTH AMERICAN INTERNATIONAL AUTO SHOW DI DETROIT 2008  
 
 Detroit (Usa), 15 gennaio 2008 - La Ferrari partecipa al North American International Auto Show di Detroit 2008 con due modelli: la 430 Scuderia e la 599 Gtb Fiorano, a cui si aggiunge un dimostratore tecnologico che utilizza biocarburante, realizzato sulla base della F430 Spider. La Casa, che lo scorso anno ha celebrato il suo sessantesimo anniversario, ha chiuso il 2007 confermando il trend positivo degli ultimi anni. Nel 2007 l´Azienda ha infatti consegnato oltre 6400 vetture ai propri clienti, con un aumento di circa il 14% rispetto all´anno precedente. Di particolare rilievo l´andamento delle vendite nei nuovi mercati, quali l´Asia Pacifico e il Medio Oriente, che hanno registrato significativi tassi di crescita, rispettivamente intorno al 50% e al 32%. In particolare in Cina sono state consegnate 177 vetture. Il risultato operativo ha raggiunto il 15% del fatturato. La Ferrari ha deciso di presentare al Salone Internazionale dell´Auto di Detroit questa F430 Spider alimentata a biofuel, in considerazione della particolare sensibilità alle fonti di energia alternative in Nord America. La realizzazione di un propulsore alimentato a biocarburante E85 si inserisce nell´ambito dei programmi di ricerca e sviluppo annunciati durante il convegno sull´Innovazione Tecnologica, tenutosi a Maranello lo scorso giugno, nell´ambito delle celebrazioni per i sessanta anni dell´azienda. In tale occasione la Ferrari ha presentato progetti finalizzati al miglioramento dell´efficienza sul sistema veicolo nel suo complesso, per continuare a ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, e raggiungere l´obiettivo di abbatterli del 40% entro il 2012. La Ferrari ha realizzato la F430 Spider Biofuel, che utilizza una miscela di etanolo all´85%, sfruttando l´esperienza accumulata nell´uso dei biocarburanti anche grazie alle applicazioni che questi hanno nelle competizioni. In Formula 1 il regolamento tecnico impone benzina con un contenuto di componenti derivati da biomasse pari al 5,75%, mentre il Campionato Fia Gt e l´American Le Mans Series (Alms), ambedue dominati dalla F430 Gt2 nel 2007, fanno ricorso a carburanti al 10% di etanolo. Inoltre anche nel prossimo Campionato A1gp, del quale Ferrari sarà fornitore dei motopropulsori V8, verranno utilizzati biocarburanti E10. Le competizioni si sono quindi dimostrate ancora una volta un eccellente laboratorio per sperimentare soluzioni che se ritenute valide verranno applicate alla produzione. A dimostrazione dell´efficacia del continuo trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada, già oggi tutte le vetture del Cavallino Rampante possono utilizzare fino al 10% di etanolo senza necessità di alcuna modifica. Con questo vero e proprio "dimostratore tecnologico" la Ferrari dà prova della capacità di proporre soluzioni tecniche in grado di soddisfare eventuali richieste provenienti dal mercato senza per questo perdere le caratteristiche distintive di sportività, prestazioni e piacevolezza di guida che rendono uniche ed inimitabili tutte le vetture prodotte a Maranello. Per utilizzare l´E85, sono state effettuate modifiche all´impianto di alimentazione e soprattutto alla centralina di controllo motore. Quest´ultima, opportunamente sviluppata, renderebbe il motore compatibile per l´impiego di due carburanti (Flex Fuel), comunque a pari rapporto di compressione. Tutte le altre caratteristiche tecniche sono rimaste inalterate rispetto ad un motopropulsore di normale produzione. Utilizzando questo tipo di biocarburante e grazie alle modifiche apportate, la Ferrari ha ottenuto un apprezzabile incremento per quanto riguarda potenza massima (che aumenta di 10 Cv a parità di giri), coppia (che sale del 4%), lasciando invariato il peso complessivo. I vantaggi per l´ambiente si traducono in una riduzione delle emissioni di Co2 pari al 5%. Sullo stand anche la 430 Scuderia, la nuova berlinetta Ferrari a forte vocazione sportiva, nella livrea Avio Met con interni Grigio Alcantara. Presente inoltre la 599 Gtb Fiorano, offerta in un abbinamento esterni Rosso Corsa e interni Charcoal che sottolineano il carattere sportivo della berlinetta V12 di serie più performante mai prodotta a Maranello. Entrambe le vetture adottano freni carboceramici Brembo, di serie su tutta la gamma del Cavallino Rampante. Gli impianti frenanti con dischi carboceramici offrono numerosi benefici e rappresentano un contenuto tecnologico irrinunciabile su vetture ad altissime prestazioni, quali sono quelle del Cavallino Rampante. Estensione del Programma Fxx L´innovativo programma Fxx, basato sull´omonimo prototipo e varato dalla Ferrari nel giugno del 2005, è esteso al biennio 2008/2009. La vettura, espressione più avanzata della tecnologia sviluppata a Maranello, è aggiornata con un pacchetto evolutivo volto a migliorarne ulteriormente guidabilità e prestazioni. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Ferrari e i suoi "Clienti Collaudatori", a cui si è aggiunto il prezioso supporto di Michael Schumacher. Gli esemplari Fxx dotati di questo aggiornamento sono riconoscibili anche dalla nuova livrea, oltre che dal diverso profilo delle ali posteriori. Il pacchetto evoluzione della Fxx comprende la partecipazione ad una serie di eventi in pista che la Ferrari organizzerà nel 2008/2009 in diversi circuiti a livello internazionale. Saranno sei gli appuntamenti per ciascun anno (due in Nord America, due in Europa e due in Asia) ai quali si aggiungerà, come ormai tradizione, il prestigioso fine settimana delle Finali Mondiali, al termine di ciascuna stagione sportiva. Per il 2008, le tappe nordamericane sono previste sui circuiti di Mont Tremblant (Canada) e Laguna Seca (California), rispettivamente nei week end del 20 luglio e del 10 agosto. Programma di personalizzazione "Carrozzeria Scaglietti" Il Programma di Personalizzazione Carrozzeria Scaglietti è diviso in quattro aree: Racing e Pista, Esterni e Colori, Interni e Materiali, Equipaggiamenti e Viaggio. Dal 1997 la Ferrari offre ai clienti la possibilità di attingere a questo programma di personalizzazione per arricchire la vettura sulla base dei propri gusti e delle proprie esigenze, fino a farla diventare un "pezzo unico". Il Programma continua progressivamente ad arricchirsi di nuovi contenuti sviluppati su esigenze specifiche dei clienti, considerando anche la possibilità di effettuare richieste fuori catalogo, nel rispetto dello spirito che animò l´attività di Sergio Scaglietti agli inizi della collaborazione con Ferrari. Ferrari Classiche L´ente, costituito nel 2005 per fornire ai proprietari di auto d´epoca servizi di restauro e manutenzione, assistenza tecnica e certificazione di autenticità, ha ricevuto sinora circa 800 richieste di Certificazione, di cui circa 550 sono state evase, attraverso un´attività di preziosa ricerca e lavorazione accurata basata sui progetti originali delle vetture storiche del Cavallino Rampante. Ferrari Store Prosegue il programma di sviluppo dei Ferrari Store nel mondo: nel 2007 sono stati aperti a Pechino, Los Angeles, Shenyang, Barcellona, Al Kobar, Abu Dhabi e Macao. Nel 2008 si amplierà la presenza nel mercato nordamericano, con le aperture di Honolulu, San Francisco e Miami entro la prima metà dell´anno, oltre a Singapore (già inaugurato il 9 gennaio) e Mosca. La Ferrari in Nord e Sud America Il 2007 è stato per Ferrari North America il quindicesimo anno consecutivo di crescita, con 1761 vetture consegnate in Stati Uniti e Canada e 90 in Centro e Sud America, per un totale di 1851 vetture. Questi dati rappresentano circa il 30% delle vendite globali di Ferrari, facendo del Nord America, come da tradizione, il maggiore mercato per la Ferrari. L´incremento rispetto all´anno precedente è di oltre l´8% sul mercato nord, centro e sud Americano. La rete Ferrari in America conta un totale 45 concessionarie, di cui 32 negli Stati Uniti, 4 in Canada e 9 in Sud America. Oltre 70 milioni di dollari sono stati spesi negli ultimi tre anni dalla rete dei concessionari nordamericani, al fine di rinnovare le proprie infrastrutture, mentre circa altri $30 milioni verranno spesi nel 2008. Il principale mercato del Nord America è la California, con il 27% delle vendite, seguito dal Nord Est (16%), dalla Florida (11%), dal Texas (7%) e da Chicago (6%). In Sud America i mercati principali sono Brasile, Messico, Venezuela, Cile ed Argentina. Ferrari North America ha stabilito un rapporto esclusivo con i suoi clienti ed appassionati, ulteriormente arricchito dalla vasta gamma di servizi che sono stati introdotti negli ultimi anni. Tra questi il Ferrari Challenge, giunto quest´anno alla 16a edizione, offre ai possessori di F430 Challenge sette appuntamenti per utilizzare le proprie auto da corsa per la finalità per cui sono state concepite. Nel 2008 le gare del Ferrari Challenge si terranno in Florida, Georgia, Nord della California (sia nella pista di Infineon che in quella di Laguna Seca), Quebec e New Jersey. Dal 2006 Ferrari North America organizza un Corso di Guida denominato "Ferrari North America Driving School", con sede presso il circuito di Mont Tremblant, nel Quebec. I partecipanti hanno l´opportunità di imparare le diverse tecniche di controllo di guida godendosi le vetture al massimo delle proprie capacità, in un ambiente dove la sicurezza rimane una priorità assoluta. Ferrari North America ha introdotto nel luglio del 2007 la società Ferrari Financial Services, che offre un programma creato per introdurre i clienti Ferrari ad un nuovo mondo di servizi, tra i quali diverse opzioni di finanziamento, disponendo di una vasta gamma di programmi personalizzati. .  
   
   
FORMULA 1: IERI PRIMO GIORNO DI PROVE PER LA SCUDERIA A JEREZ  
 
Maranello, 15 gennaio 2008 - Ieri prima giornata di prove della settimana per la Scuderia Ferrari Marlboro, impegnata da oggi sul circuito di Jerez de la Frontera, nel Sud della Spagna. Kimi Raikkonen e Felipe Massa hanno iniziato il lavoro di sviluppo della F2008, guidando entrambi un esemplare della nuova monoposto. La mattina la pioggia ha un po´ rallentato il programma, con la pista che è rimasta umida fino alla pausa pranzo; nel pomeriggio le condizioni meteorologiche sono migliorate e si è potuto girare costantemente con gomme da asciutto. Le prove si sono concluse alle 17, senza che si verificassero problemi tecnici sulle due vetture. Questo il dettaglio in cifre della giornata: 59 giri per Kimi (miglior tempo 1. 19. 845) e 43 per Felipe (1. 20. 123). Le prove su questo tracciato proseguiranno anche oggi, sempre con Massa e Raikkonen in pista. Circuito: Autodromo di Jerez - 4,423 km, Piloti: Kimi Raikkonen e Felipe Massa, Vettura: F2008, Meteo: temperatura aria 12/17 °C, temperatura asfalto 12/22 °C. Pioggia e pista bagnata la mattina, poco nuvoloso e asciutto nel pomeriggio. .  
   
   
NORTH AMERICAN INTERNATIONAL AUTO SHOW DI DETROIT GENNAIO 2008 DEBUTTO MONDIALE DELLA PASSAT CC  
 
Detroit, 15 gennaio 2008 - La Passat Cc unisce il dinamismo delle vetture sportive e il comfort delle berline Prima vettura della categoria dotata del sistema “Lane Assist” che consente di mantenere la traiettoria nella corsia in cui si viaggia Il sistema elettronico di controllo del telaio “Dynamic Drive Control” è di serie a partire dalla motorizzazione 170 Cv La Volkswagen inizia il 2008 con l’anteprima mondiale della Passat Cc, i cui tratti distintivi sono il design tipico delle coupé abbinato alle quattro porte, un comfort straordinario associato al dinamismo puro delle linee, interni sportivi che offrono altresì una spaziosità senza compromessi. Dall’interazione di questi aspetti apparentemente contrastanti è nata una vettura che, per concezione e design, ha aperto una nuova strada alternativa a quelle conosciute. Al tempo stesso, la Passat Cc è una piattaforma tecnologica all’avanguardia, con motori di alta gamma (da 140 a 300 Cv) e sistemi innovativi per la dinamica di guida e l’assistenza alla guida. Tra questi vi sono, per la prima volta al mondo in questa categoria, il sistema “Lane Assist” per mantenere la traiettoria nella corsia in cui si viaggia e il sistema di controllo elettronico del telaio “Dynamic Drive Control”. Non meno innovativi sono il sistema di assistenza al parcheggio “Park Assist” e il sistema di controllo della distanza di sicurezza “Acc” con il “Front Assist” che riduce lo spazio di arresto. “Lane Assist”: questo sistema di cui è dotata la Passat Cc, che consente di mantenere la traiettoria nella corsia in cui si sta viaggiando, è unico al mondo in questa categoria di veicoli. Controsterza automaticamente non appena la vettura esce involontariamente dalla corsia in cui procede e offre quindi un valido aiuto per viaggiare in condizioni più sicure. Infatti, il 14% circa di tutti gli incidenti stradali che provocano lesioni è causato da un veicolo che esce dalla corsia in cui sta viaggiando. “Lane Assist” contribuirà a ridurre questa percentuale. Tra l’altro, se il conducente attiva l’indicatore di direzione per segnalare la propria intenzione di cambiare volontariamente corsia, il “Lane Assist” non interviene. ”Dynamic Drive Control”: il nuovo sistema elettronico di controllo del telaio “Dynamic Drive Control” (Ddc) consente alla vettura di unire in sé la sportività di una coupé e il comfort di una berlina di alta gamma. Oltre a regolare la taratura delle sospensioni, controlla anche il servosterzo. Il “Ddc” offre tre programmi: “Normal”, “Sport” e “Comfort”. L’aspetto decisivo del Dynamic Drive Control è il miglioramento del comfort e delle caratteristiche dinamiche anche nella modalità “Normal”, e quindi sempre. In determinati mercati, il “Ddc” fa parte della dotazione di serie su tutte le versioni a partire dalla motorizzazione 170 Cv. “Park Assist”: un’altra tecnologia raffinata è il sistema di assistenza al parcheggio “Park Assist” che, alla semplice pressione di un tasto, aiuta automaticamente la Passat Cc a inserirsi in un parcheggio. In questo caso, il conducente non ha nemmeno più bisogno di sterzare, e può quindi limitarsi a gestire acceleratore e freno. “Acc” (controllo automatico della distanza): quando l’“Acc” è attivo, la Passat Cc frena e accelera automaticamente all’interno di un range di velocità precedentemente impostato dal conducente. Grazie al “Front Assist”, il sistema è inoltre in grado di evitare le collisioni frontali. Utilizza infatti un sensore radar per monitorare la distanza dal veicolo che precede la Passat Cc. Prima che determinate situazioni si verifichino, il “Front Assist” predispone preventivamente i freni alla frenata, riducendo così lo spazio di arresto. Inoltre, la Passat Cc colpisce per altre soluzioni innovative. Per esempio il sistema di guide, unico nel suo genere, per i cristalli (che sono senza telaio) delle porte, molto efficaci dal punto di vista aerodinamico. Non meno affascinante è la climatizzazione dei sedili (sedili a climatizzazione attiva), optional finora riservato alla berlina di lusso Phaeton. Nei mesi estivi i sedili climatizzati migliorano sensibilmente il comfort durante i viaggi lunghi. Un altro esempio perfetto di attenzione ai minimi dettagli è il nuovissimo sistema di pneumatici Mobility Tire System. Da un punto di vista puramente statistico, gli automobilisti si ritrovano con una gomma a terra ogni 100. 000 chilometri. Sulla Passat Cc, grazie al “Mobility Tire System”, si prevede che si possa arrivare a 500. 000 chilometri, perché la mescola altamente flessibile di cui sono costituiti i pneumatici ingloba l’oggetto che li ha perforati mantenendoli sigillati dopo la sua rimozione. Ulteriori elementi che garantiscono la sicurezza sono gli airbag, fino a otto su ogni vettura, il programma elettronico di stabilizzazione Esp e la scocca estremamente resistente. La Passat Cc si posiziona nella gamma superiore delle vetture di media categoria, tra le berline sportive e le coupé. Tuttavia, per le sue dimensioni (4,8 metri di lunghezza) e le sue caratteristiche di comfort e qualità senza compromessi, questa vettura supera i confini della propria categoria, sconfinando in quella medio-superiore. I suoi mercati principali sono l’America Settentrionale, l’Europa Occidentale e il Giappone. La Passat Cc, costruita nello stabilimento della Volkswagen di Emden (Germania), sarà introdotta in Europa nel secondo trimestre di quest’anno. Nel quarto trimestre sarà poi lanciata negli Stati Uniti e in Canada, quindi in Giappone. Il “Lane Assist” offre un’assistenza attiva per lo sterzo, per una maggiore sicurezza Il “Dynamic Drive Control” garantisce ottime doti di guidabilità La Passat, vettura di successo da più di trent’anni, è ora la piattaforma tecnologica per la prima coupé a 4 porte della Volkswagen. Ciò significa che la Passat Cc impiegherà una serie di tecnologie che rappresentano il top di questo segmento a livello mondiale. Fatta su misura per queste tecnologie è la scocca, completamente rivista e ridisegnata. Design e dimensioni La coupé a 4 porte è lunga 4. 796 mm, 31 mm in più rispetto alla Passat berlina e, con una larghezza pari a 1. 856 mm (36 mm in più), fa già parte della competitiva categoria medio-superiore. Come la larghezza della vettura, anche quella della carreggiata è stata modificata. La carreggiata anteriore è larga 1. 553 mm (11 mm in più) e quella posteriore è larga 1. 557 mm (16 mm in più). La nuova Volkswagen misura solo 1. 420 mm in altezza (è stata ribassata di 50 mm) ed è quindi molto simile ad una vettura sportiva. Particolarmente distintive sono le linee fluenti della fiancata. Il tetto forma una curva molto piatta dai montanti anteriori fino alla parte posteriore della vettura, ben oltre i montanti posteriori. Le linee del vano bagagli si estendono fino al lunotto, come se fossero una linea unica. I cristalli laterali tracciano un arco stretto, bordato da una modanatura cromata. Al fine di esaltare lo stile sportivo della vettura, i cristalli laterali sono inseriti in porte prive di telaio. Al di sotto della linea dei cristalli, una robusta linea di cintura è utilizzata come elemento stilistico e di design, che i designer definiscono “linea tornado” e che sulla Passat Cc costituisce un collegamento visivo tra i vani passaruota anteriori e le luci posteriori; il suo aspetto tridimensionale aggiunge tensione all’insieme. Non meno d’impatto la modulazione delle porte al di sopra delle modanature paracolpi cromate, la presenza importante delle minigonne laterali e i vani passaruota sportivi che sporgono al di sopra dei cerchi in lega da 17 pollici (i cerchi da 18 pollici sono disponibili come optional). Frontale Il frontale della Passat Cc mostra un’altra interpretazione del volto del marchio Volkswagen. La calandra, i proiettori e il cofano motore fanno da trait d’union tra il mondo delle berline e quello delle coupé. Più dominante di quella di qualsiasi altra Volkswagen, la calandra, con i suoi due listelli trasversali e il logo Vw posizionato al centro, si estende tra i proiettori trapezoidali. La calandra è incorniciata da una superficie in tinta con la carrozzeria, la cui forma a V rappresenta un’interfaccia visiva con il cofano motore dalla caratteristica bombatura. Nella parte inferiore saltano subito all’occhio le tre grandi prese d´aria, nonché gli indicatori di direzione e i fari antinebbia integrati, a destra e a sinistra. I bordi inferiori delle prese d´aria sono formati da uno spoiler, tipico delle vetture sportive, che ottimizza l’efficacia aerodinamica della Passat Cc a velocità elevate. L’ottimo risultato ottenuto è confermato dal Cx pari a 0,29. Anche la parte posteriore della Cc è caratterizzata da un design assolutamente indipendente. Le doppie luci posteriori dalle ampie superfici creano un’immagine inconfondibile, di giorno e di notte. Lo spoiler posteriore, che è stato integrato con grande stile nel cofano del vano bagagli, controlla la turbolenza, come il suo omologo anteriore. L’ampio lunotto posteriore si estende fino al cofano del vano bagagli, di dimensioni ridotte ma dall’apertura ampia, e costituisce quindi un prolungamento della linea del tetto. Grazie a un trucco stilistico, il lunotto sembra più grande di quanto non sia in realtà: la parte del cofano che confina con il lunotto, infatti, è dotata di un elemento stilistico verniciato di nero che assomiglia a un vetro. Dal punto di vista puramente estetico, quindi, la superficie vetrata sembra più estesa, sottolineando così il carattere dinamico della Passat Cc. Nella parte inferiore del paraurti, l’attenzione è attratta dalle modanature cromate, dal proseguimento della linea dei brancardi laterali e dai terminali di scarico ben visibili a destra e a sinistra. Appositamente studiato per la Passat Cc, il tetto panoramico in cristallo apribile elettricamente è lungo 750 mm e largo 1. 120 mm e copre quindi l’intera area anteriore della vettura, fino ai montanti centrali. Le barre longitudinali sul tetto sono di colore nero. Il tetto apribile panoramico può essere aperto a botola sollevandosi di 30 mm. Quattro sedili sportivi ergonomici, a richiesta con climatizzazione; nuovi strumenti, nuovi rivestimenti per le porte, nuova autoradio e nuovo navigatore La Passat Cc è una vera e propria vettura a quattro posti. La filosofia tipica delle coupé si riflette negli interni e anche nei sedili. Sia quelli anteriori che quelli posteriori sono infatti sedili sportivi dal design ergonomico e della migliore qualità. Già sulla Passat berlina il design della plancia era considerato estremamente sportivo, elegante e pregiato. Anche la Cc è caratterizzata dallo stesso stile. Di nuova concezione sono i sedili posteriori, gli strumenti, i comandi del climatizzatore di serie, i vari tipi di volante offerti e i rivestimenti delle porte con inserti raffinati. Tra gli optional sono disponibili gli inserti in radica e le nuovissime applicazioni in alluminio spazzolato. Tuttavia, gli inserti sulle porte non hanno solo una funzione estetica: a richiesta, il loro contorno diventa parte integrante di un nuovo sistema di illuminazione d’atmosfera, noto con il nome di “ambience package” (pacchetto illuminazione d’atmosfera), che illumina piacevolmente l’abitacolo di notte. Per la Passat Cc sono disponibili tre nuovi volanti sportivi rivestiti in pelle. Sono tutti a tre razze, con quella inferiore caratterizzata da un inserto metallico incorporato. A seconda della versione, i tasti multifunzionali sul volante possono essere utilizzati per comandare il computer di bordo, i vari sistemi di assistenza, gli impianti audio e il telefono. Sulle vetture dotate di cambio automatico, c’è inoltre la possibilità di passare alle marce superiori o inferiori agendo sulle levette posizionate in prossimità delle due razze laterali del volante. Un’altra novità a bordo è il tasto di comando del sistema “Dynamic Drive Control” (Ddc con modalità Normal, Comfort e Sport), posizionato sul tunnel centrale a destra della leva del cambio. La Passat Cc offre una nuova generazione di impianti audio e di navigatori. L’impianto alto di gamma – Rns 510 – dispone di tecnologia touchscreen a comandi intuitivi e di un navigatore supportato da hard disk. In abbinamento al sistema di assistenza al parcheggio “Rear Assist”, quando si viaggia in retromarcia le immagini di ciò che circonda la parte posteriore della Passat Cc vengono trasmesse sullo schermo da un’apposita telecamera (integrata nell’emblema Vw). Per i sedili anteriori regolabili elettricamente in 6 posizioni (di serie per il guidatore), oppure in 12 posizioni (optional), a richiesta è disponibile il climatizzatore. Il nuovo sedile climatizzato offre una ventilazione attiva della seduta e dello schienale, aumentando sensibilmente il comfort. Ogni minuto c’è un ricambio d’aria compreso tra i 500 e i 600 litri per metro quadrato, grazie ai motorini che azionano le ventole, assolutamente silenziose. Grazie all’apposito interruttore alla base del sedile, è possibile controllare in modo continuo e variabile la climatizzazione del sedile stesso. Il sedile climatizzato, sempre di colore nero, è offerto in abbinamento con i rivestimenti in pelle e in tessuto. Un altro accessorio di serie è il bracciolo centrale sotto il quale è disponibile un vano portaoggetti climatizzato. Sempre nel tunnel centrale sono integrati due portabottiglie, che possono essere chiusi con un coperchio scorrevole quando non vengono utilizzati. I sedili posteriori Il massimo comfort durante i viaggi a lunga percorrenza è offerto dai sedili posteriori individuali. Come per i sedili anteriori, anche qui la climatizzazione è optional. I sedili sportivi offrono – e qui sta la differenza rispetto ai tradizionali sedili posteriori a divanetto – un supporto laterale ergonomicamente ottimizzato sui lati della seduta e dello schienale. Tra i due sedili posteriori il bracciolo è di serie, così come il vano portaoggetti. Come quello anteriore, anche questo vano è dotato di due portabottiglie versatili, con coperchi scorrevoli per poter essere chiusi se non utilizzati. Quando si abbatte il bracciolo centrale, l’apertura che si crea consente di far passare eventuali oggetti lunghi, come per esempio gli sci, dal vano bagagli, il cui volume è pari a 535 litri (con la ruota di scorta). Per proteggere gli occupanti dei sedili posteriori dal sole è disponibile una tendina per il lunotto azionabile elettricamente. È inoltre possibile ordinare i vetri oscurati sia per il lunotto posteriore sia per i finestrini laterali (65% di assorbimento della luce). La Passat Cc è la prima vettura al mondo della sua categoria a offrire il nuovo “Lane Assist”, il sistema che consente di mantenere la traiettoria nella corsia in cui si sta viaggiando. Il sistema sviluppato dalla Volkswagen assiste il conducente intervenendo con una manovra correttiva sullo sterzo e contribuendo così a tenere la vettura nella corsia in cui sta viaggiando. Ovviamente, il sistema non sostituisce il conducente nell’esercitare un controllo attento sulla propria vettura. Il sistema viene attivato dal display multifunzionale della Passat Cc. Per procedere all’attivazione, il conducente deve selezionare la voce “Lane Assist” nel menù. Da quel momento in poi, e finché il conducente non lo disattiva, il “Lane Assist” entra in funzione ed interviene a partire dai 65 km/h, rilevando le strisce di delimitazione delle corsie grazie a una telecamera posizionata in prossimità dello specchietto retrovisore interno o del sensore pioggia. Non importa se le linee sono continue oppure tratteggiate come nel caso di una linea di mezzeria. Il “Lane Assist” è in grado di funzionare anche al buio o in caso di nebbia. Tuttavia, non funziona quando le strisce di delimitazione della corsia non sono distinguibili. Una volta attivato il “Lane Assist”, il conducente è informato da una spia gialla sul quadro strumenti con un simbolo che ricorda la forma di una corsia. Non appena la telecamera individua le strisce di delimitazione della corsia, la spia diventa verde. Da quel momento in poi il sistema è completamente attivo. Quando il sistema rileva che la vettura sta deviando dalla traiettoria ideale, il “Lane Assist” controsterza nella direzione opposta. L’aspetto decisivo è la continuità e delicatezza della controsterzata. Se il conducente stacca completamente le mani dal volante, il sistema se ne accorge e fa scattare un allarme, sia acustico che a vibrazione, per invitare il conducente a riprendere il controllo, dopo di che si spegne automaticamente. Analogamente, il conducente può “escludere” il “Lane Assist” e contrastare la sua sterzata con poca forza. Il sistema non interviene quando il conducente inserisce l’indicatore di direzione per segnalare la propria intenzione di passare volontariamente ad un’altra corsia. Tra l’altro, la funzionalità “Lane Assist” può essere presente solo se la vettura è dotata di un servosterzo di tipo elettromeccanico, che sulla Passat Cc è di serie. Il “Lane Assist” è stato sviluppato per offrire una maggiore praticità durante la guida in autostrada e sulle strade extraurbane in buono stato. Il sistema ha inoltre la giusta potenzialità per offrire maggiore sicurezza in determinate situazioni. Infatti, il 14% circa di tutti gli incidenti in cui è coinvolta una sola auto e che provocano lesioni è dovuto all’uscita di strada da parte della vettura. Per quanto riguarda il telaio, un aumento sensibile della sportività di solito va a scapito del comfort e viceversa. L’ideale sarebbe avere un telaio in grado di adattarsi continuamente alle condizioni della strada e alle esigenze specifiche del conducente o dei passeggeri. Tuttavia, a tal fine sono necessarie sospensioni a regolazione elettronica. Queste fanno parte dell’allestimento di serie della Passat Cc in determinati mercati, a partire dalla motorizzazione 170 Cv. Grazie al nuovo sistema Dynamic Drive Control, o Ddc, non solo è possibile controllare la taratura delle sospensioni, ma anche quella del servosterzo elettromeccanico. Il Ddc offre tre programmi: “Normal”, “Sport” e “Comfort”. È possibile selezionare i programmi “Sport” e “Comfort” premendo l’apposito tasto a destra della leva del cambio. Decisivo è il miglioramento delle caratteristiche di guida anche con il Dynamic Drive Control in modalità “Normal”, grazie al fatto che le sospensioni si adattano costantemente alla superficie stradale e allo stile di guida. Il Ddc reagisce inoltre ai segnali in arrivo in fase di accelerazione, frenata e sterzata. In questo modo si risolve il conflitto tra una sospensione sportiva rigida e una sospensione confortevole. A beneficiarne sono il conducente e i passeggeri, il cui comfort durante la marcia aumenta sensibilmente, persino in modalità “Normal”. In modalità “Sport”, invece, la Passat Cc si trasforma in un’agile vettura sportiva, perché la sospensione si irrigidisce notevolmente, la servoassistenza allo sterzo si riduce e ha un approccio più diretto. In modalità “Comfort” avviene l’esatto contrario. Aumenta notevolmente il comfort, specialmente sulle strade dissestate e quando si procede lentamente, e le caratteristiche della sospensione diventano più simili a quelle di una berlina di lusso sullo stile della Phaeton. Tra i componenti del sistema Ddc vi sono quattro ammortizzatori con il controllo della mappatura, un modulo di comando gateway che funge da interfaccia con le reti di dati Can della Passat Cc, tre sensori per la misurazione degli spostamenti delle ruote, tre sensori per la misurazione dei movimenti della scocca e un modulo di comando per il controllo delle sospensioni. Le modalità “Sport” e “Comfort” sono inoltre indicate sul quadro strumenti. Tre motori benzina a iniezione diretta 160, 200 e 300 Cv; Due Turbodiesel common rail 140 e 170 Cv La Volkswagen offrirà la Passat Cc esclusivamente con motori a iniezione diretta altamente avanzati. I motori benzina (Tsi e Fsi) sono conformi alla normativa europea Euro 4 e all’americana Ulev2 in materia di emissioni. La normativa Euro 5 che entrerà in vigore nel 2009 sarà invece soddisfatta dai Turbodiesel (Tdi) offerti in Europa. 1. 8 Tsi 160 Cv - In Europa, la motorizzazione base per entrare nel mondo della Passat Cc è un Tsi che eroga una potenza di 160 Cv (a 5. 000 giri). Questo motore a quattro cilindri con turbocompressore è estremamente parsimonioso nei consumi (consumo medio: 7,6 litri/100 km) e potente nell’erogazione della coppia (coppia massima: 250 Newtonmetri a soli 1. 500 giri). Con questo nuovo motore, la Passat Cc raggiunge i 100 km/h in 8,6 secondi e una velocità massima pari a 222 km/h. Il Tsi 1. 8 è abbinato a un cambio manuale a sei marce di serie; a richiesta può anche essere abbinato al nuovissimo cambio a sette rapporti a doppia frizione (Dsg). 2. 0 Tsi 200 Cv La motorizzazione successiva, anche in America Settentrionale, è un Tsi 200 Cv (a 5. 100 giri). Anche questo motore è dotato di un turbocompressore e si distingue per l’ottima coppia e i bassi consumi. Su 100 chilometri, questo quattro cilindri con 280 Newtonmetri di coppia (a partire da 1. 800 giri) consuma solo 7,9 litri di carburante. Nonostante questo, raggiunge una velocità massima di 237 km/h. Spinta dal 2. 0 Tsi, la Passat Cc passa da 0 a 100 km/h in 7,6 secondi. In alternativa al cambio manuale a sei marce, è disponibile un cambio automatico a sei rapporti. 3. 6 Fsi 300 Cv- Il motore a benzina più potente utilizzato sulla Passat Cc è un sei cilindri di 3. 6 litri di cilindrata che eroga una potenza di 300 Cv (a 6. 600 giri). In America Settentrionale questo motore sarà offerto con una potenza di 280 Cv. La versione 300 Cv eroga una coppia massima di 350 Newtonmetri (a partire da 2. 400 giri) e fa scattare la Cc da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi. Il suo consumo medio è pari a 10,1 litri. I valori della versione per gli Stati Uniti sono invece: 360 Newtonmetri a 2. 500 giri e 6,6 secondi per passare da 0 a 100 km/h. La velocità massima della vettura è limitata elettronicamente a 250 km/h, a 210 km/h per la versione statunitense. La Passat Cc 3. 6 V6 Fsi offre di serie la trazione integrale permanente 4Motion. La versione europea è dotata di un cambio automatizzato a doppia frizione (Dsg). Sulla versione statunitense, invece, a occuparsi del cambio marce è il cambio automatico a sei rapporti con funzione Tiptronic. 2. 0 Tdi 140 e 170 Cv - Sul mercato europeo, la Passat Cc sarà inoltre disponibile con motori Tdi economici, puliti e dall’ottima coppia. I nuovi motori Diesel common rail erogano una potenza pari a 140 Cv e 170 Cv. Mentre il Tdi “più piccolo” sviluppa la propria coppia massima di 320 Newtonmetri già a 1. 750 giri, il “più grande” ha una coppia massima addirittura pari a 350 Newtonmetri (a partire da 1. 750 giri). Con la motorizzazione 140 Cv, la Passat Cc accelera da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 213 km/h, a fronte di un consumo medio di soli 5,8 litri per 100 chilometri. La Passat Cc con il 2. 0 Tdi 170 Cv raggiunge una velocità massima di 227 km/h, facendo il classico sprint da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi. Ottimo il suo consumo di carburante: solo 6,0 litri per 100 chilometri. Tutti e due i motori Tdi possono essere ordinati con l’innovativo cambio a doppia frizione Dsg come optional. .  
   
   
LA AUDI R8 V12 TDI CONCEPT  
 
Detroit, 15 grnnaio 2008 - Al Salone dell’Automobile 2008 di la Audi presenta un modello che rivoluzionerà la classe regina: la prima vettura sportiva stradale ad alte prestazioni dotata di un Diesel a dodici cilindri. Il propulsore V12 Tdi con una cilindrata di sei litri costituisce il cuore pulsante di questa concept car realizzata sulla base della Audi R8. Con questo motore, che mobilita 500 Cv ed eroga una coppia di 1. 000 Nm, la Audi inaugura una nuova era per la tecnologia Diesel. La R8 V12 Tdi concept fa tesoro di tutta la competenza maturata dalla Audi nelle competizioni automobilistiche ed è sinonimo di eccellenti performance. Si presenta nel colore “gracesilver”, con un design affascinante ed è il risultato di ricerche tecnologiche di assoluta avanguardia. L’architettura del V12 Tdi riprende da vicino quella del motore della Audi R10 che per due volte si è imposta sul circuito di Le Mans: il potente propulsore catapulta quindi la Audi R8 nella ristretta élite delle supercar. Per passare da 0 a 100 km/h la vettura impiega appena 4,2 secondi. La velocità massima si colloca ben oltre la soglia dei 300 km/h. La coppia massima è disponibile già a partire da 1. 750 giri cosicché la ripresa risulta straordinaria e, anche nel segmento delle super sportive, senza eguali. Il nuovo V12 Tdi fa parte della famiglia dei motori a V della Audi, ma ha un angolo tra le bancate di 60 gradi, ideale per motori di questa categoria. Tra le sue caratteristiche di spicco figura la trasmissione a catena, di nuova concezione, nel cui ciclo sono comprese anche le due pompe ad alta pressione di nuovo sviluppo dell’impianto di iniezione Common Rail. Entusiasmanti e assolutamente degne di una sportiva di questo calibro sono le sonorità. Discrete e caratterizzate dalla regolarità propria di questa tipologia costruttiva, ma possenti e con tonalità baritonali aggressive che mettono in bella mostra le potenzialità del propulsore. Tutti i Tdi di Casa Audi vantano prestazioni eccellenti e garantiscono una ripresa brillante per vetture sempre agili e veloci. Il Marchio ha ripetutamente dimostrato la sua natura sportiva nei modelli di serie, tra l’altro anche con i sei e otto cilindri 3. 0 Tdi e 4. 2 Tdi. Sulle piste, inoltre, la Audi nel 2006 ha inaugurato un nuovo capitolo nella storia dell’automobilismo. Il prototipo sportivo R10 con propulsore Diesel si è imposto sul circuito di Sebring (Florida), già nel suo primissimo debutto nelle corse di durata, sbaragliando l’intera concorrenza con motori a benzina. Le vittorie più importanti però sono arrivate senza dubbio nel 2006 e nel 2007 nella 24 ore di Le Mans, dove la R10 ha ottenuto risultati eccellenti. Il V12 Tdi da competizione della R10 ha una cilindrata di 5,5 litri in grado di erogare 650 Cv che spingono la vettura, a seconda dei rapporti di trasmissione, fino a una velocità massima di 330 km/h. La potenza e l’affidabilità di questa vettura hanno conquistato immediatamente l’ammirazione degli appassionati e la stima degli esperti. Le composte sonorità, dal canto loro, hanno sorpreso tutti. Il potente propulsore Diesel risulta – cosa atipica per un motore da competizione – estremamente silenzioso. L’osmosi tra il mondo delle corse e quello della produzione di serie presso la Casa dei quattro anelli è la norma. Il modello precedente alla R10, la R8, ha conseguito cinque vittorie a Le Mans grazie alla tecnologia dell’iniezione diretta di benzina del motore Fsi. Così la Audi ha lanciato la tecnologia Fsi, che tanti successi aveva mietuto nelle competizioni, anche nella produzione di serie. Il più recente esempio del transfer di tecnologie è costituito però dal V8 ad alti regimi di rotazione di cui sono dotati la Rs 4 e la versione di serie della R8. Il nuovo V12 Tdi nella sua versione di serie viene realizzato negli impianti di Györ (Ungheria). Nello studio R8 V12 Tdi concept il propulsore vanta ancora ben 500 Cv. Il propulsore da sei litri di cilindrata è stato concepito facendo tesoro del know-how accumulato nella progettazione dell’attuale famiglia di motori Audi a V che, prodotti in migliaia di unità a 6, 8 e 10 cilindri, hanno sempre dato ottimi risultati sia nelle versioni a benzina, sia in quelle Tdi. Naturalmente gli ingegneri Audi hanno trasferito tutte le conoscenze acquisite sui circuiti nella versione da strada. Nel V12 Tdi la distanza fra i cilindri è, come negli altri propulsori di questa serie, di 90 mm. L’angolo tra le bancate, invece, non è di 90, ma di 60 gradi: in un V12 così realizzato garantisce un’assoluta rotondità di funzionamento. La cilindrata complessiva di 5. 934 cm3 risulta, esattamente come nel 3. 0 Tdi, da un alesaggio di 83,0 mm e da una corsa di 91,4 mm. Con una lunghezza di 684 mm, il motore Diesel si presenta molto compatto, più lungo di soli 166 mm del V8 Tdi. Queste dimensioni così ridotte sono il presupposto fondamentale per l’integrazione del V12 nella Audi R8 con motore centrale. Il basamento del V12 Tdi è realizzato in ghisa grafitica vermicolare, un materiale high-tech chiamato Gjv-450 già utilizzato anche per i Tdi V6 e V8. Il Gjv-450 viene ottenuto seguendo un procedimento di fusione brevettato ed è di circa il 40% più rigido della ghisa, nonché due volte più resistente all’affaticamento. Ciò ha messo gli ingegneri in condizione di ridurre lo spessore delle pareti sfruttando una riduzione di peso potenziale, rispetto alla ghisa grafitica tradizionale, del 15%. Entrambe le testate dei due blocchi sono composte di tre elementi principali. La parte inferiore è realizzata in una lega di alluminio ad alta resistenza in cui sono integrati i canali di aspirazione e di scarico; vi è poi una parte superiore che conduce l’olio e, infine, un telaio con funzione di rinforzo in cui sono sistemati i due alberi a camme. Le valvole sono azionate mediante bilancieri a rullo a basso attrito. Il rapporto di compressione è pari a 16,0 : 1. Dai Tdi V6 e V8 è stata mutuata la variazione della turbolenza a controllo integrato dell’aria di combustione mediante la quale si può generare in ogni momento la turbolenza ottimale, così da ottenere emissioni contenute e, nello stesso tempo, prestazioni elevate. Come consueto per i motori a V della Audi, la trasmissione a catena esente da manutenzione è sistemata sul retro del motore così da ottenere il minimo ingombro. Nel nuovo V12 Tdi però è stata adottata una nuova configurazione cinematica. La ruota dentata dell’albero a gomiti trasmette il moto ad una ruota dentata intermedia che, attraverso due catene a rulli simplex, aziona gli alberi a camme. Due ulteriori catene azionano la pompa dell’olio e le due pompe ad alta pressione del sistema d’iniezione Common Rail. Le due nuove pompe ad alta pressione a due pistoni sono parte integrante del sistema d’iniezione Common Rail fornito dall’azienda specialista del settore, la Bosch. Entrambe le pompe generano nei serbatoi (rail) una pressione che raggiunge i 2. 000 bar. Anche gli iniettori piezoelettrici a otto fori sono stati completamente riprogettati. Grazie all’elevata pressione si ottiene nella camera di combustione una distribuzione ottimale della miscela. Ciò, a sua volta, fa sì che la combustione avvenga più rapidamente, in modo più omogeneo e, quindi, in modo più gradevole dal punto di vista acustico. Una combustione più efficiente, inoltre, migliora le prestazioni e contribuisce alla riduzione dei consumi e al contenimento delle emissioni. L’attuale generazione dei cosiddetti iniettori in linea sfrutta l’effetto piezoelettrico. Qualora si applichino delle tensioni elettriche ai cristalli piezoelettrici, questi si dilatano con tempi di reazione nell’ordine di frazioni di millisecondo. Il numero di iniezioni per fase può essere impostato entro margini molto ampi e nel V12 Tdi ne vengono effettuate fino a 5. Oltre all’iniezione principale è possibile eseguire una pre-iniezione e una post-iniezione. Le pre-iniezioni hanno lo scopo di rendere più armoniose le sonorità durante il processo di combustione; le post-iniezioni, invece, hanno soprattutto la funzione di aumentare la temperatura dei gas di scarico, così da favorire la rigenerazione dei due filtri antiparticolato di serie. Sull’esterno della V del motore sono disposti i due turbocompressori, ciascuno dei quali alimenta una bancata. Grazie alle palette direttrici a geometria variabile nella turbina viene sempre condotta la totalità dei gas di scarico e i sovralimentatori reagiscono prontamente già a bassi regimi raggiungendo rendimenti molto elevati. I due turbocompressori generano una pressione che raggiunge i 2,6 bar e contribuiscono così in modo decisivo all’erogazione di una straordinaria coppia di 1. 000 Nm costantemente a disposizione del V12 Tdi tra i 1. 750 e i 3. 000 giri. Con i suoi 500 Cv/368 kW questo propulsore raggiunge una potenza specifica di 84,3 Cv/62,0 kW per ogni litro di cilindrata. Due grandi intercooler abbassano la temperatura dell’aria compressa. Il V12 dispone di un impianto di scarico a due vie con due filtri antiparticolato. Simile la struttura dell’impianto di aspirazione: ogni bancata è dotata di filtro dell’aria, dietro il quale è sistemato un debimetro. Due centraline elettroniche che operano in base al principio master-slave gestiscono il funzionamento del motore. La Audi R8 V12 Tdi concept è già conforme agli standard della norma sui gas di scarico Euro 6 che probabilmente entrerà in vigore nel 2014 e che impone ambiziosi obbiettivi nella riduzione degli ossidi di azoto. Gli ingegneri di Casa Audi hanno fatto ricorso, oltre che al precisissimo dosaggio del carburante ottenuto grazie ai nuovi impianti Common Rail, anche alla tecnologia Clean Diesel. Il cuore di questo dispositivo è costituito da uno speciale catalizzatore montato a valle del catalizzatore ossidante e del filtro antiparticolato. Il secondo componente del sistema è un serbatoio supplementare che contiene una soluzione acquosa a base di urea. Questa soluzione, chiamata “Adblue”, viene nebulizzata nell’impianto dei gas di scarico. A contatto con i gas caldi produce ammoniaca che scinde gli ossidi d’azoto in azoto e acqua. L’efficacia del sistema è assicurata per tutta la vita della vettura. Non sono solo la potenza e la coppia a determinare il dinamismo di un’auto sportiva: anche i rapporti del cambio devono essere adeguati. Il cambio manuale della R8 V12 Tdi concept è dotato, come ben si addice a una sportiva ad alte prestazioni dotata di una coppia straordinaria, di sei marce. Il cambio ha una struttura molto compatta. Questo, insieme alla frizione a due dischi dal diametro contenuto, ha reso possibile montare più in basso motore e cambio. Il cambio manuale si distingue per corse molto brevi e innesti assolutamente precisi nella sua griglia aperta. La leva di comando, in alluminio lucido, è gradevole al tatto e ha un design da vettura sportiva. Una Audi così potente non può non essere dotata della trazione permanente quattro che qui, per esaltare le potenzialità dinamiche della vettura sportiva con motore centrale, ripartisce la forza in modo variabile sull’asse anteriore e su quello posteriore con una ripartizione di partenza di 40 : 60. La R8 V12 Tdi concept color “Gracesilver” opaco si presenta sulla strada ancora più possente e autorevole del modello di serie. Manifestano la sua prestanza e la sua potenza le proporzioni del corpo vettura, i passaruota ancora più accentuati e le prese dell’aria di grandi dimensioni. Un tratto distintivo dei modelli sportivi di punta Audi che accomuna la R8 V12 Tdi concept alla attuale generazione di versioni Rs è il rivestimento con griglia a rombi delle aperture per l’ingresso e l’uscita dell’aria. Caratteristico della fiancata della R8 è il sideblade notevolmente ampliato nel suo segmento inferiore che, oltre a guidare i flussi d’aria, sottolinea anche esteticamente l’alloggio del motore. Simbolizza le doti dinamiche ulteriormente migliorate della vettura il profilo che corre lungo tutta la vettura congiungendo il diffusore anteriore a quello posteriore e disegnando, al di sotto dei montanti sottoporta ampliati, filanti deflettori laterali. Le proporzioni eleganti e compatte rendono la R8 inconfondibile. Tipicamente Audi, ancora, è la sempre attentissima gestione delle linee, mai ridondanti, nonché la slanciata curvatura del tetto. Rappresenta una novità, invece, il tetto in vetro con due grandi aree trasparenti sull’abitacolo che forma, insieme alla copertura in vetro del vano motore subito dietro ad esso, un unico ed inedito elemento stilistico. Un dettaglio funzionale – generalmente prerogativa esclusiva delle vetture da competizione – è il diffusore Naca di grandi dimensioni collocato al centro del tetto. La sua raffinata forma imprime ulteriore velocità all’aria aspirata e la conduce sulle due bancate del V12 Tdi. È possibile ammirare il V12 Tdi, autentico cuore pulsante di questa vettura sportiva, quasi fosse un’opera d’arte esposta in una teca. La soluzione di design adottata si distingue però chiaramente da quella del modello di serie a ragione del sistema di convogliamento dell’aria posto, qui, sotto il portellone posteriore in vetro con nuovo look. Anche al buio, come nella R8 di serie, è possibile vedere il propulsore attivando i diodi che illuminano il vano motore con l’esclusivo rivestimento in autentiche fibre di carbonio. Stilema caratteristico del design attuale del Marchio è anche la linea che corre tutt’attorno alla vettura e, partendo dalla grembialina anteriore e passando sui passaruota e sulla fiancata, raggiunge la coda per poi proseguire la sua corsa sull’altro lato della vettura. In questo suo “loop” la linea avvolge con eleganza anche le prese dell’aria e i proiettori anteriori e posteriori. Anche l’attenzione per l’emozionante design delle luci è tipicamente Audi. Già da dietro la vettura sportiva della Audi non passerà inosservata grazie ai gruppi ottici con tecnologia Led in cui si è riusciti a generare un effetto di profondità spaziale. A risultare assolutamente indimenticabili dovrebbero però essere soprattutto i proiettori della concept car realizzati completamente in tecnologia Led. Questi fari di nuova concezione non solo hanno un aspetto di assoluta avanguardia grazie alle loro lenti e ai loro dispositivi riflettenti, ma hanno anche un enorme vantaggio pratico: la loro temperatura colore è di 6. 000 gradi Kelvin e quindi la luce che producono è molto più simile a quella solare di quanto non lo sia quella generata da proiettori xeno o, e qui la differenza è davvero notevole, da quella delle luci alogene. Ciò fa sì che i conducenti si stanchino molto meno durante la guida notturna. Gli interni hanno, come gli esterni, un aspetto sportivo ed esclusivo. L’elemento più caratteristico è l’arco del cruscotto, attorno alla zona del volante, in cui è disposta la strumentazione e che fa sì che conducente e auto formino un’unità inscindibile. L’abitacolo esprime così tutto il potenziale dinamico della R8 V12 Tdi concept e lo rende palpabile fin da quando si sale a bordo. La “centrale di comando” della vettura rimane, naturalmente, il volante sportivo a tre razze, di forma ergonomica e sportivamente compatto grazie al diametro di 365 mm. La corona del volante è appiattita nel segmento inferiore, il che, oltre a rafforzare ulteriormente l’atmosfera da gara che regna a bordo della Audi R8 V12 Tdi, ha anche un fondamentale vantaggio funzionale: rende più facile salire e scendere dalla vettura. Il volante, con anima in magnesio pressofuso, è rivestito in fine pelle Valcona. Sul volante trovano posto, oltre al tasto Start/stop per avviare e spegnere il motore, i pulsanti per scegliere tra le modalità “Dynamic”, “Sport” e “Race” dell’“Audi Drive Select”, il dispositivo che gestisce l’elettronica del motore e gli ammortizzatori “magnetic ride”. In modalità “Race” l’illuminazione bianca della strumentazione diventa rossa. Nel display del sistema di navigazione possono essere visualizzati o il lap timer e la mappa del circuito da percorrere, oppure delle informazioni supplementari come i valori relativi alla forza centrifuga e alla pressione di sovralimentazione. Nella progettazione di tutte le Audi R8 ergonomia ed essenzialità hanno avuto un ruolo centrale. Si è realizzato un cockpit in cui il guidatore, anche e soprattutto nella guida ad alte velocità, ha rapido accesso a tutti i comandi: il tempo in cui è necessario guidare con una mano sola è ridotto al minimo. Lo schermo, nel tipico stile Audi, è posizionato nel campo visivo del guidatore; direttamente sotto di esso sono posizionati gli elementi del sistema Mmi. Rispetto alle vetture di serie, la R8 V12 Tdi concept è decorata, nell’abitacolo, da inserti in alluminio di dimensioni notevolmente maggiori, soprattutto a livello della consolle centrale. Conferiscono un tocco di particolare sportività all’abitacolo anche numerosi elementi in carbonio. La praticità anche nella guida di tutti i giorni della R8, inconsueta per una vettura così sportiva, è riconoscibile anche nella concept car anche se la maggiore lunghezza del motore ha richiesto la realizzazione di un vano motore più ampio. La notevole spaziosità a bordo che consente a conducente e passeggero, indipendentemente dalla loro altezza, di sedere comodamente è resa possibile da un generoso passo di 2,65 m. Anche la visibilità, per una vettura a motore centrale, è molto buona. I sottili montanti anteriori aumentano ulteriormente l´ampiezza del campo visivo sul davanti e sui lati. La carrozzeria di una vettura sportiva deve essere particolarmente leggera e rigida. Il peso ridotto fa sì che le prestazioni siano eccellenti, la rigidità è una premessa decisiva per un handling agile e preciso. Con la tecnologia “Audi Space Frame” (Asf), adottata nella realizzazione in alluminio della scocca, entrambi gli obiettivi diventano a portata di mano. La Audi è leader mondiale nella lavorazione dell’alluminio per la costruzione e produzione di autovetture e in questa concept car trovano applicazione tutte le conoscenze di cui l’azienda dispone. La carrozzeria grezza completa della concept car pesa solo 210 kg. Nella tecnologia Asf la struttura portante della carrozzeria è composta da profilati estrusi in alluminio e componenti pressofusi. In questa struttura vengono inserite ad accoppiamento dinamico lamiere d’alluminio con funzione portante. Ogni singolo componente dell’Asf è ottimizzato per la propria funzione specifica con forme e sezioni altamente differenti conciliando così la massima stabilità con il minor peso possibile. La R8 è particolarmente leggera e rigida al tempo stesso: tutto questo si traduce in una sensazione di guida estremamente precisa. Gli ingegneri addetti all’aerodinamica hanno lavorato con tale intensità alla concept car che la sua carrozzeria oltre a risultare straordinariamente elegante genera anche, contrariamente a quanto accade alla maggior parte delle altre vetture sportive, deportanza. Una circostanza importante, questa, perché la deportanza contribuisce a stabilizzare la vettura alle alte velocità. Tale effetto viene ottenuto grazie a uno spoiler posteriore estraibile molto più grande di quello della R8 di serie ma, soprattutto, attraverso il sottoscocca del diffusore completamente rivestito. Due grandi aperture dei diffusori sul paraurti posteriore dimostrano fino a che punto le esigenze di aerodinamica abbiano determinato le forme di questa concept car. I terminali di scarico del sistema di depurazione sono sistemati a coppie a destra e a sinistra al di sopra della parte finale dei diffusori. A completare l’effetto prodotto da questi ultimi viene attivato lo spoiler applicato sulla coda che fuoriesce automaticamente. Esso produce ulteriore deportanza e integra l´effetto di aderenza sull´asfalto generato dalla conformazione aerodinamica del sottoscocca e dai diffusori. Quando la vettura procede a bassa velocità lo spoiler posteriore torna nella posizione originaria. Il telaio della Audi R8 V12 Tdi concept è un’opera realizzata con la massima attenzione ai dettagli e si adatta perfettamente sia a una guida sportiva estrema, sia a lunghi tragitti percorsi in completo relax. La vettura segue ogni comando dello sterzo con docilità e prontezza, pur restando sempre straordinariamente stabile sull´asfalto. Le sospensioni delle ruote a doppi bracci trasversali anteriori e posteriori sono impostate in modo da ottenere un comportamento autosterzante neutrale e una governabilità costantemente a ottimi livelli. Anche la concept car è dotata dell’innovativa tecnologia “Audi magnetic ride” che nel giro di alcuni millisecondi adegua la caratteristica di smorzamento al profilo della strada e all’andatura del conducente. A garantire decelerazioni appropriate è un impianto frenante di grandi dimensioni in cui i 24 pistoncini complessivi agiscono sui quattro dischi ceramici. Questi eccellenti risultati sono ottenuti a fronte di un peso estremamente contenuto e di una elevata percorrenza massima. I dischi vengono realizzati in ceramica rinforzata con fibra di carbonio, un materiale che ha trovato ampio impiego anche nel settore aerospaziale. La struttura di base è il carburo di silicio, molto duro e resistente all’abrasione, che ha una struttura molto simile a quella di un diamante; al suo interno sono inserite fibre di carbonio altamente resistenti che assorbono le sollecitazioni. La complessa geometria dei canali di raffreddamento dei dischi autoventilanti mantiene una temperatura equilibrata. La guarnizione del disco freno in ceramica è avvitata mediante dieci elementi elastici alla campana d’acciaio inossidabile che consente il collegamento con il mozzo della ruota. I freni ceramici sono subito riconoscibili per le speciali pinze a sei pistoncini monoblocco in alluminio e per le pinze flottanti posteriori verniciate in rosso. I vantaggi dei freni ceramici sono i 20 kg in meno di peso, che migliorano il dinamismo di marcia e il comfort, e l’elevata resistenza all’abrasione, che consente di percorrere anche 300. 000 chilometri. Il vantaggio principale, tuttavia, è l’insensibilità alle sollecitazioni anche estremamente intense. Anche su un circuito di gara i freni ceramici garantiscono sempre massime riserve di sicurezza. Con il nuovo V12 Tdi la Audi apre un nuovo capitolo nella storia della tecnologia Diesel. Già da tre decenni la Casa dei quattro anelli introduce in questo settore innovazioni pionieristiche. Nel 1978 sulla Audi 100 venne montato il primo motore Diesel a cinque cilindri del mondo. Nel modello che ne raccolse l’eredità debuttò nel 1989 il primo motore Tdi della storia dell’automobilismo. Con la sua cilindrata di 2,5 litri, il propulsore a cinque cilindri erogava una potenza di 120 Cv/88 kW e una coppia di 261 Nm e inaugurava, con queste sue prestazioni, una nuova era per i motori Diesel. Nel 1994 venne presentata una sua evoluzione con 140 Cv/103 kW. Questo propulsore poteva essere abbinato, su richiesta, alla trazione integrale permanente. Era nato il primo Tdi quattro. La Audi 100 e la Audi 80 vennero presentate, contemporaneamente, con un nuovo Diesel quattro cilindri che sarebbe diventato un autentico classico: il 1. 9 Tdi da 90 Cv/66 kW. Alla fine del 1995 il quattro cilindri divenne più potente grazie alla tecnologia iniettore-pompa e raggiunse 115 Cv/85 kW di potenza. Di lì a poco, all’inizio del 1997, venne lanciato sul mercato mondiale il primo 2. 5 V6 Tdi. Con le sue quattro valvole per cilindro riusciva a mobilitare 150 Cv/1 10 kW. Spingeva la Audi A8 a una velocità massima di 220 km/h facendone la più veloce vettura Diesel del mondo. Nel 1999 vide la luce il primo otto cilindri Tdi, un V8 di 3,3 litri di cilindrata. Nella primavera del 2004 venne presentato il 3. 0 Tdi, il primo Diesel V6 con iniettori piezoelettrici e sistema Common Rail. Attualmente la motorizzazione Diesel di punta è costituita dal Tdi da 4,2 litri di cilindrata lanciato nel 2005 a bordo della A8. Un terzo di tutti i Clienti che in Germania acquistano una A8 opta per la motorizzazione V8. Nell’estate del 2007 il V8 Tdi è stato messo in listino anche per la Audi Q7. Con la tecnologia Ultra Low Emission la Audi ha messo a punto motori estremamente puliti e si conferma così, ancora una volta, leader nello sviluppo dei propulsori Diesel. Da quando nel 1989 il Marchio dei quattro anelli ha introdotto la tecnologia dell’iniezione diretta, i motori Diesel sono diventati, in media, del 30% più parsimoniosi. Da allora la normativa europea Euro 4 sulle emissioni ha imposto una riduzione del 93% delle emissioni di particolato nelle autovetture; i modelli Audi sul mercato rispettavano questa norma, addirittura senza filtro antiparticolato, già molto prima che essa entrasse in vigore. E nel corso del 2008 la Audi lancerà i motori Diesel meno inquinanti del mondo nella produzione di serie. I motori Tdi Ultra Low Emission saranno i primi in assoluto a rispettare la normativa Euro 6 e le norme più restrittive tra quelle emanate dalle autorità statunitensi. .  
   
   
ALLA “RISCOPERTA” DI LANCIA YPSILON 2008  
 
Torino 15 gennaio 2008 - Leader indiscussa tra le auto “3 porte” vendute in Italia nel 2007, Lancia Ypsilon vuole confermare, anche nel 2008, il suo ruolo da protagonista. Con questo obiettivo oggi il modello Lancia si ripropone con una gamma ancora più ricca di contenuti, di look e con motorizzazioni ai vertici in termini ecologici. La nuova Ypsilon 2008 propone anzitutto di serie il filtro antiparticolato (Dpf) che permette di circolare nei centri cittadini senza limitazioni. Questa politica si applica sia all’economico motore turbodiesel Multijet da 75 Cv sia al più prestazionale da 90 Cv. Oltre all’ambiente una seconda direttrice di sviluppo della gamma 2008 è l’arricchimento dell’offerta con allestimenti top di gamma anche sulle motorizzazioni di potenza più contenuta per mettere il lusso alla portata della clientela con abitudini prevalentemente urbane. Ciò permette di avere un prodotto esclusivo ad un prezzo competitivo: basti pensare che la versione top di gamma (Ypsilon 2008 Platino) con il 1. 2 8v da 60 Cv ha un prezzo di 14. 300 Euro mentre la versione Momodesign 1. 3 Multijet da 75 Cv parte da 15. 900 Euro. Oltre alle versioni top di gamma, anche le altre versioni beneficiano di sostanziali arricchimenti. La Ypsilon 2008 Oro offre di serie climatizzatore manuale, autoradio Cd, tessuti interni dedicati, sedile posteriore scorrevole e appoggiatesta posteriore. A questo già ricco equipaggiamento, l’allestimento Oro Plus 2008 aggiunge autoradio Cd Hi-fi, windowbag, modanature laterali cromate e specchietti retrovisori elettrici. Naturalmente, nel suo rinnovamento, la macchina più fashion del mercato non poteva trascurare le utlime tendenze della moda, e doveva aprirsi di conseguenza a nuovi colori quali il nuovissimo Bianco Raffaello e l’inedito bicolore, per l’allestimento Argento, Nero Masaccio/bianco Raffaello. Dunque, oggi è possibile può scegliere tra16 tinte di carrozzeria e 10 abbinamenti “bicolore”: è l’offerta più ampia del segmento, che testimonia l’attenzione di Lancia per il colore quale rappresentazione di stile e italianità. Molto suggestivo lo spot di lancio diretto da Ago Panini - il regista dei precedentifilmati pubblicitaricon Stefano Gabbana e con Carla Bruni – dove il protagonista è un bambino che, attraverso i suoi occhi innocenti, conduce lo spettatore a scoprire la nuova gamma di Lancia Ypsilon. .  
   
   
PROGETTO RUOTE SICURE 2007/2008  
 
 Varese, 15 gennaio 2008 - Avviato nell´ottobre 2007, continua a ritmi serrati il Progetto Ruote Sicure 2007/2008 promosso da Provincia di Varese, Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, Unasca Varese e Automobile Club Varese. Martedì 15 e Mercoledì 16 gennaio 2008 si tengono a Varese - Liceo Artistico”frattini” - di Via Valverde i corsi per formatori-insegnanti di secondo grado. In tutto sono 140 gli insegnanti a lezione dai 100 istruttori di Unasca e Aci Varese a beneficio dei 6000 studenti del Varesotto che potranno affrontare senza patemi l´esame di idoneità per la guida del ciclomotore: negli ultimi anni, su 20. 000 studenti che hanno concluso i corsi sono stati più di 16. 000 coloro che sono risultati idonei. Martedì 29 e Mercoledì 30 gennaio 2008 saranno formati gli insegnanti di Educazione stradale delle scuole della zona di Gallarate, Busto, Saronno, Sesto Calende e i corsi si terranno presso l´Istituto di Istruzione Superiore di Gallarate – Viale Dei Tigli, 38. A pochi giorni dall´affollato convegno tenutosi in Provincia Varese, organizzato dall´Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, su “Educazione stradale: progettualità in atto in provincia di Varese”, si riafferma il Patto Di Ferro a favore della Sicurezza Stradale promosso da dodici enti, autorità e istituzioni. Mercoledì 19 dicembre 2007 esperti e insegnanti si sono trovati attorno allo stesso tavolo per confrontarsi e concordare una strategia comune a favore dell´educazione stradale e della formazione presso gli studenti di una nuova cultura della sicurezza in provincia di Varese. Nel corso del convegno - organizzato nella sede della Provincia di Varese da parte dell´Ufficio Scolastico Provinciale - sono emersi dati allarmanti sulla mortalità stradale giovanile, fenomeni deprecabili emergenti come l´uso di droghe e alcool al volante, scarsa preparazione dei giovani alla guida di un ciclomotore o di uno scooter. Si sono confrontate e studiate a fondo strategie comuni per le varie autorità e competenze per attuare la più vasta ed articolata operazione di Sicurezza ed Educazione Stradale rivolta ai giovani, in corso di attuazione nelle scuole del Varesotto, dall’autunno 2007 all’estate 2008. Sono coinvolti nel progetto 140 insegnanti di scuole medie inferiori e superiori, dal Luinese al Saronnese, formati in specifici corsi da 100 istruttori di guida Unasca (Unione delle autoscuole), da Nord a Sud di una provincia che vede schierate in campo dodici istituzioni: dalla Regione Lombardia alla Provincia di Varese e Prefettura, dalla Questura all´Ufficio Scolastico Provinciale, dalla Polizia Stradale alla Servizio sanitario 118 e Vigili del Fuoco, dalle Aziende Ospedaliere alle Aziende Sanitarie Locali, dall´Università dell´Insubria all´Unione delle Autoscuole, l´Aci Varese e la Motorizzazione Civile. Partecipano al sostegno del progetto anche Rotary Club Sesto Calende-angera- Afferma Marco Bussetti, referente provinciale Usp in materia di Educazione Stradale: “Il problema degli incidenti stradali è diventato una vera e propria emergenza sociale che coinvolge diverse istituzioni chiamate ad intervenire. Gli incidenti che interessano le fasce giovanili dimostrano come, oltre ai rischi della strada giochino un ruolo importante l’inesperienza e la scarsa conoscenza delle norme di sicurezza ed è in quest’ambito che la scuola si sta impegnando nell’ambito della formazione di studenti e docenti. La scuola, per il ruolo che riveste all’interno della società, è il luogo idoneo per veicolare informazioni e per favorire la formazione graduale di una coscienza civica, rispettosa delle norme della convivenza civile che ha tra le proprie finalità l’acquisizione di un comportamento di impegno nei confronti del bene comune pubblico, oltre che del “buon comportamento privato”. Parla Alberto Belletti, presidente di Unasca Varesotto, sezione Autoscuole: “L’educazione Stradale, in quanto veicolo della maturazione civile e sociale degli studenti nell’ambito della convivenza civile, è da considerarsi il contenitore delle esperienze che afferiscono sia all’area del comportamento individuale sia a quella dell’etica collettiva. Educazione stradale dunque come ideale materia per lo studio interdisciplinare. Spetta pertanto a tutti i docenti occuparsene sul piano educativo, didattico e tecnico. Unasca Varese si sta impegnando a fondo con i suoi 100 istruttori di guida per formare. I formatori (insegnanti) e grazie alla sensibilità di Provincia Varese e Ufficio Scolastico Provinciale stiamo trasformando una serie di norme e codici in un reale momento di formazione ed educazione dei giovani”. Interviene Eugenio Roman, direttore dell´Automobile Club Varese: “I corsi di gennaio 2008 dell´iniziativa varata per l´anno scolastico 2007/2008 sono coordinati da Aci Varese e gli incontri di Varese (15-16 gennaio) e Gallarate (29-20 gennaio) sono rivolti a dirigenti, insegnanti e docenti referenti per l’educazione stradale e si prefiggono di promuovere nella scuola atteggiamenti consapevoli verso le problematiche dell’educazione stradale attraverso la presentazione di percorsi di educazione stradale realizzati in istituti scolastici della provincia nella convinzione che la diffusione di buone pratiche sia indispensabile alla realizzazione di attività di prevenzione efficace e con forte ricaduta sulla formazione degli studenti. La sinergia tra la ventina di enti preposti in modo professionale ad occuparsi di Educazione Stradale favorisce la miglior fruizione da parte degli studenti che potranno affrontare senza patemi l´esame di idoneità per l´ottenimento della patente di guida dei ciclomotori. ” .  
   
   
BIKE SHARING, IN ARRIVO IN PIEMONTE QUASI 2000 BICICLETTE  
 
Torino, 15 Gennaio 2008 - Borioli: Un passo importante per una mobilita´ ecologica, sostenibile e pulita Approvata ieri la prima graduatoria per il cofinanziamento dei sistemi di bike sharing. Oltre 1 milione e 600 mila euro che serviranno per acquistare quasi 2000 biciclette destinate a diciassette Comuni e per creare oltre 230 nuove postazioni e adeguare le 42 già esistenti in 7 Comuni piemontesi. Il bando, promosso nell’ottobre scorso dalla Regione Piemonte, prevedeva il finanziamento al 50% dell’installazione dei sistemi di noleggio biciclette e copriva al 100% l’adeguamento di quelli già esistenti alla tecnologia di bip. Tutti i sistemi di noleggio infatti, saranno omologati per la nuova tecnologia bip - biglietto integrato piemonte - la smart card che nei prossimi mesi sostituirà il classico biglietto cartaceo e con cui sarà possibile utilizzare tutti i mezzi del trasporto pubblico piemontese. Sono state ammesse a finanziamento le domande dei Comuni di Torino, Alba, Vercelli, Savigliano, Asti, Nichelino, Biella, Pinerolo, Settimo Torinese, Venaria Reale, Susa, Tortona, Moncalieri, Avigliana, Ciriè, Giaveno, Borgomanero, oltre alll’Unione dei Comuni Basso Novarese e il circuito Torino Green Ways. Accolte anche le richieste di adeguamento ai sistemi del bip dei Comuni di Alba, Bra, Cuneo, Fossano, Pinerolo, Savigliano, Settimo Torinese. Bike sharing significa bicicletta condivisa ovvero un sistema che mette a disposizione una serie di biciclette da usare quando serve, senza prenotazioni e senza averne la proprietà. Il sistema di noleggio funziona su base oraria: i cittadini prelevano la bicicletta in un punto e la depositano nello stesso o in un altro, proprio come se utilizzassero l’autobus o il tram, tutto attraverso l’uso della tessera bip e di un codice. Rastrelliere per le biciclette e relative colonnine compariranno quindi in alcuni punti strategici dei centri urbani: stazioni, scuole, supermercati, ospedali, biblioteche, “per promuovere il più possibile una mobilità intelligente – spiega l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli - convincendo i nostri cittadini a lasciare a casa l’auto e scegliere un mezzo di trasporto che, alla fine, nei centri urbani è sicuramente più rapido. Inoltre, la non proprietà del mezzo risolve i problemi di manutenzione del veicolo e di furto, spesso il maggior deterrente all’uso della bici in città”. “Sulla scorta di quanto già avviene in alcune città europee – aggiunge Borioli - abbiamo puntato sull’uso della bicicletta a noleggio come vero e proprio mezzo pubblico e non solo in chiave turistica, per la diffusione di una mobilità urbana più ecologica, sostenibile e pulita. Per questo i sistemi di bike sharing saranno la prima applicazione pratica di bip, proprio a significare che per noi la bicicletta rientra in tutto e per tutto all’interno del servizio di trasporto pubblico integrato. Nelle prossime settimane – conclude – riapriremo il bando consentendo ad altri Comuni di presentare domande di finanziamento: credo che per gli enti locali sia un’occasione importante di organizzazione della mobilità urbana, oltrechè una misura indispensabile per il miglioramento della qualità dell’aria e per la diminuzione del traffico all’interno dei centri abitati”. .  
   
   
COMPLETATO FINANZIAMENTO REGIONALE PER ROTATORIA MONTEBELLUNA  
 
 Venezia, 15 gennaio 2008 - Con decreto regionale sono stati impegnati a favore di Veneto Strade altri 750 mila euro per la realizzazione della rotatoria in corrispondenza di via Crozzole, nel Comune di Montebelluna, sulla Strada Regionale n. 348 “Feltrina”. “Questo impegno di spesa – ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso – si aggiunge a quello di un milione di euro già deciso nel dicembre del 2006 e completa le esigenze finanziarie per coprire l’intero costo dell’intervento. La rotatoria – ha aggiunto l’assessore – costituisce una delle opere viarie complementari alla Pedemontana Veneta delle quali la Regione ha assicurato il finanziamento”. .  
   
   
FERROVIE A VERONA. ASSESSORE REGIONALE VALDEGAMBERI: “INSPIEGABILE E MIOPE SCELTA F.S. DESTRUTTURARE NODO FERROVIARIO VERONESE”  
 
Venezia, 15 gennaio 2008 - “Alla luce dei recenti servizi sulla stampa locale riguardo la paventata dismissione di importanti strutture ferroviarie a Verona; voglio ricordare che già nel mese di dicembre 2006, con lettera ai massimi Dirigenti Fs e con un comunicato stampa del 27 dicembre 2006, avevo segnalato la gravità della situazione che si stava prefigurando, con il declassamento della Rete ferroviaria Veronese. Allora, il mio appello, cadde nel vuoto. Prendo atto di un rinnovato interesse politico a difendere i gioielli di casa nostra, a tutela dello sviluppo economico e sociale del nostro Veneto”. Lo afferma l’Assessore regionale Stefano Valdegamberi, veronese, che aggiunge: “Se lo “scippo” del Posto Centrale di Verona, da parte di Bologna, non viene fermato, oltre all’immediata perdita di circa 80 posizioni lavorative di alta professionalità; all’inspiegabile sperpero di centinaia di Miliardi di Euro da parte delle Ferrovie per la realizzazione del Posto Centrale di Verona; all’ulteriore sperpero di altri milioni di Euro per la variazione del progetto iniziale, si sancirebbe definitivamente il declassamento di Verona nel sistema ferroviario e nella logistica del nostro Paese, esclusivamente per logiche politiche di spostamento di centri economici e di potere. Tutto ciò nonostante la sola Verona movimenti, da dati ufficiali di un mese fa, circa il 15% dell’intero traffico nazionale delle merci su rotaia. Risulta inspiegabile e miope – prosegue Valdegamberi - la scelta dei massimi sirigenti di Fs, di destrutturare un territorio del nostro Veneto ove ha sede il Quadrante Europa, l’unica vera e grande piattaforma logistica all’incrocio dei principali corridoi di traffico europei, ai piedi dell’asse del Brennero che, quando vedrà ultimato il quadruplicamento ferroviario, sarà il transito di confine dal quale passeranno centinaia di Treni Merci che saranno terminalizzati nei vari scali dell’asse. Contro questo esproprio illegittimo, è necessario mettere insieme tutte le forze politiche, istituzionali ed economiche di Comune, Provincia e Regione. Per quanto mi riguarda, segnalerò subito questa grave situazione al collega Renato Chisso, particolarmente sensibile ai problemi delle infrastrutture strategiche nella nostra regione. Ritengo inconcepibile questo scellerato progetto delle Fs, non solo per il grave danno che potrà comportare all’economia veneta, ma anche per l’enorme spreco di risorse che vi potrà essere per seguire i disegni di lobby oscure, ma con riferimento guarda caso a Bologna, per le quali nulla contano gli enormi investimenti sin qui fatti a Verona”. .  
   
   
NASCE LA CONSULTA DEL TRASPORTO FERROVIARIO PER RIUNIRE CHI VUOLE COLLABORARE AL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO FERROVIARIO BIELLESE.  
 
Biella, 15 gennaio 2008 - Una Consulta del Trasporto Ferroviario: è l’idea che l’assessore provinciale ai trasporti Marco Abate insegue da tempo e che ora sta per concretizzarsi con la raccolta delle iscrizioni. È lui stesso a spiegarne i meccanismi e le ragioni: «Il trasporto ferroviario continua a essere una risorsa estremamente importante per i cittadini biellesi, soprattutto per coloro che quotidianamente si spostano per motivi di lavoro o di studio, ma anche per chi si muove in treno nel tempo libero. Credo sia indispensabile avere un contatto continuo con un gruppo selezionato di persone che, a vario titolo, sono legate al mondo ferroviario». In sostanza, la Consulta riunirà chi, pendolare o meno, «ha la volontà di collaborare – prosegue Abate – al miglioramento del servizio ferroviario biellese. Diventerà un punto di riferimento per poter sempre conoscere direttamente e in tempo reale quello che accade sui treni. I membri della Consulta saranno inoltre coinvolti in tutte quelle occasioni nelle quali la Provincia interpella la Regione o Trenitalia, come per le proposte di nuovi orari o di cambiamenti nel servizio». Chi è interessato a partecipare alla Consulta può comunicarlo all’indirizzo e-mail dello stesso Abate marco. Abate@provincia. Biella. It oppure chiamando il numero telefonico 015/8480864. Il termine fissato per le iscrizioni è il 25 gennaio. Nei messaggi di adesione è utile specificare, oltre ai propri dati anagrafici e ai recapiti telefonici, le ragioni per cui si intende partecipare alla consulta. .