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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Novembre 2008
WORKSHOP SULL´INTERNET A BANDA LARGA REGIONALE  
 
 Bruxelles, 25 novembre 2008 - Il 9 e 10 dicembre si terrà a Bruxelles (Belgio) un workshop aperto sul tema "Banda larga regionale: l´Uso (universal service obligation) e l´Nga (next generation access) - una discussione sulle tendenze future". Viene attualmente stimato che dal 30 al 40% degli europei non hanno accesso ai benefici della società dell´informazione. Le cause sono molteplici, ma includono i costi, la mancanza di istruzione e capacità adeguate, disabilità e età. L´accesso all´Internet di base è possibile per chiunque possiede un modem e una linea telefonica fissa, e copre la maggior parte dell´Europa. Tuttavia, la tecnologia è andata avanti. Mentre sono in molti ad esprimere le loro preoccupazioni sul crescente divario (tra i popoli, le comunità e le regioni) causato dall´estenzione limitata delle reti a banda larga, la tecnologia continua a progredire e si stanno facendo passi avanti per ampliare le reti di prossima generazione attraverso l´uso della tecnologia Fttp (fibre to the premises - fibra ai locali) e fornendo una maggiore ampiezza di banda. Questo workshop riunisce commentatori ben informati in questo campo con attenzione particolare alle responsabilità delle regioni e fornirà l´opportunità di ascoltare il loro punto di vista e di intavolare delle discussioni con loro. Per ulteriori informazioni, visitare: L´associazione europea per la società dell´informazione regionale (Erisa) .  
   
   
PRESENTATO A URBINO IL PIANO TELEMATICO REGIONALE E GLI INVESTIMENTI IN PROVINCIA PER INCREMENTARE LA BANDA LARGA.  
 
Urbino, 25 Novembre 2008 - Entro il 2011, la Regione Marche investira` circa 13 milioni di euro per incrementare la banda larga (Adsl) nella provincia di Pesaro e Urbino. Saranno interessati 34 comuni, con la posa di oltre 215 chilometri di fibra ottica. Entro il 2009, inoltre, la Regione realizzera` un sistema di accesso pubblico, alla rete senza fili, per collegare le aree interne piu` svantaggiate. Incentivera` anche gli operatori di telecomunicazione privati per investire nei territori marginali e assicurare la diffusione dell´Adsl tra i cittadini e le imprese. L´obiettivo e` riallineare la copertura territoriale che attualmente vede la provincia di Pesaro e Urbino con un tasso inferiore alla media regionale (87% contro l´89% regionale), puntando a raggiungere la totalita` della popolazione. ´L´estensione della banda larga ´ sottolinea l´assessore ai Sistemi Telematici, Gianluca Carrabs ´ rappresenta una condizione essenziale per favorire l´inclusione sociale, lo sviluppo economico e la diffusione della conoscenza nella comunita` marchigiana. Il raggiungimento di questi traguardi richiede il superamento degli squilibri esistenti, in termini di infrastrutture e accessi informatici. Il Piano telematico regionale mira a ridurre la penalizzazione economica e sociale accertata, frenare lo spopolamento delle aree interne, valorizzare le potenzialita` storico-culturali e ambientali locali, favorire la nascita e il rafforzamento delle iniziative imprenditoriali. L´incremento dell´offerta tecnologica e informatica agevola, in particolare, l´attivita` delle aziende e incrementa la loro competitivita`, dotandole degli strumenti necessari per competere in un mercato globale sempre piu` dipendente dalla velocita` delle decisioni e dalla flessibilita` delle produzioni. La diffusione della banda larga, in definitiva, porta nei piccoli comuni montani le stesse potenzialita` tecnologiche che assicurano il riequilibrio territoriale fra costa ed entroterra´. ´Dopo l´elettrificazione ´ ha affermato il presidente della Provincia di Pesaro-urbino, Palmiro Ucchielli- la rete idrica e la metanizzazione, la diffusione della banda larga rappresenta la quarta operazione di investimento sul territorio regionale. Un intervento strategico della Regione Marche per consentire a tutti i cittadini di usufruire delle stesse condizioni di accesso all´informazione, indipendentemente dalle realta` territoriali in cui vivono. Grazie alla diffusione della banda larga si annulla il divario tecnologico tra costa ed entroterra. ´ Scheda Il Piano telematico regionale intende superare gli squilibri di copertura, dovuti principalmente alla presenza di piccoli comuni decentrati e con bassa densita` abitativa, che non remunera l´investimento dei privati. Il primo traguardo della Regione e` l´eliminazione del digital divide entro il 2010, puntando a rendere disponibile al 100% dei cittadini e delle imprese marchigiane l´accesso alla banda larga, con un livello di servizio base di almeno 4 Mbps. Il secondo obiettivo del Piano e` quello di garantire, a tutta la popolazione del territorio, entro il 2012, una disponibilita` di accesso pari a 20 Mbps. Sono tre gli interventi previsti nel Piano: 1. Costituzione di dorsali e reti di distribuzione in fibra ottica (con fili e senza fili) ´ da novembre 2008 a febbraio 2011; 2. Creazione di un sistema di accesso di tipo wireless nelle aree marginali del territorio regionale (attraverso convenzioni con le Province) ´ da dicembre 2008 a fine 2009; 3. Aggiornamento elettronico delle centrali telefoniche degli operatori di telecomunicazione (con procedura comunitaria che autorizzi l´erogazione di aiuti di Stato) ´ entro dicembre 2009. L´investimento complessivo della Regione e` pari a 45,204 milioni di euro. Sono interessati 147 comuni e 114 aree di collegamento, con la posa di 707 Km di fibra ottica. La ricaduta sul territorio provinciale di Pesaro e Urbino e` di circa 13 milioni di euro. A giugno 2007, la percentuale media della popolazione regionale coperta dai servizi Adsl e` pari all´89%. I singoli contesti territoriali segnalano questa situazione: Ancona e Ascoli Piceno 92%, Pesaro e Urbino 87%, Macerata 82%. .  
   
   
CONVEGNO SUL TELELAVORO  
 
Aosta, 25 novembre 2008 - Il telelavoro è il tema del convegno che si terrà giovedì 4 dicembre 2008 nel salone delle manifestazioni di palazzo regionale. Ad organizzare l’evento è il Comitato pari opportunità dell’Amministrazione regionale. Il convegno inizierà alle ore 9 con l’introduzione del Presidente della regione Augusto Rollandin e si concluderà alle 13. 30. Per aderire è sufficiente inviare un’e-mail entro lunedì 1° dicembre al seguente indirizzo: g. Besenval@regione. Vda. It, (per gli esterni all´Amministrazione regionale indicare l´ente di appartenenza e il ruolo ricoperto). Per informazione e contatti: Lorenza Grande 0165/213160 l. Grande@regione. Vda. It .  
   
   
FVG, FAMIGLIA: NASCONO LA CARTA FAMIGLIA E UN NUOVO PORTALE WEB  
 
 Trieste, 25 novembre 2008 - Sarà un nuovo portale web il luogo d´incontro tra le famiglie e la Regione. Realizzato grazie alla sinergia tra servizio regionale per le Politiche familiari, Centro servizi condivisi e Insiel, fornirà d´ora in poi informazioni sui benefici ai quali possono accedere i nuclei familiari ed in particolare quelli più numerosi. Con il portale (www. Famiglia. Fvg. It), il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e l´assessore alle Politiche per la famiglia Roberto Molinaro, hanno presentato oggi anche la "Carta Famiglia", strumento rimasto inalterato rispetto a quanto previsto dalla legge regionale 11/2006 e destinato ad implementare la carta regionale dei servizi. Per attuare l´iniziativa, la Regione ha messo a disposizione 11,2 milioni di euro (di cui 1,1 di provenienza statale) che, ha notato l´assessore, vanno ad aggiungersi ai 13,8 milioni di euro a disposizione dell´abbattimento delle rette degli asili nido e della rete integrata dei servizi. Fondi consistenti che comunque verranno implementati se ce ne fosse la necessità, ha confermato il presidente Tondo, che ha ricondotto nell´ambito delle azioni a favore delle famiglie anche i 15 milioni messi a disposizione della sperimentazione a favore di anziani e disabili dall´assessore alla Protezione sociale Vladimir Kosic. La "Carta Famiglia" si rivolge alle 150 mila famiglie che in Friuli Venezia Giulia hanno da uno a più di quattro figli (quest´ultime sono 1. 500) ed è la testimonianza dell´attenzione che nel corso di questa legislatura si intende dare alla costituzione ed al consolidamento dei nuclei familiari. "Al contrario di altri, come il reddito di cittadinanza non ci sembravano adeguati alle esigenze dei cittadini, questo è un percorso che ci sta molto a cuore" ha detto Tondo, spiegando che "non è la famiglia ad aver bisogno della politica ma viceversa" . "Rafforzando la famiglia si rafforza l´intero sistema regionale", ha detto ancora il presidente, sottolineando che se la situazione economica non è buona, in Friuli Venezia Giulia si può guardare con fiducia al futuro perché il sistema creditizio funziona e l´abbattimento della spesa pubblica, l´impegno sulle infrastrutture con le relative ricadute economiche ed il supporto alle fasce più deboli sono altrettanti momenti di una politica dell´equilibrio e non ideologica. Ricordando che per il 2009 la posta messa a disposizione in bilancio per le azioni a favore delle famiglie ammonta a 28,5 milioni, Molinaro ha affermato che, oltre a por mano alla legge 11/06, nel corso del prossimo anno si darà sostegno, in particolare, alla formazione alla famiglia ed ai progetti proposti dalle famiglie stesse e cioè a quei servizi generati non dalle istituzioni ma dai cittadini. "Intendiamo favorire l´associazionismo tra famiglie" ha detto l´assessore, citando gli asili di condominio ed altre proposte simili, da attuare con il coinvolgimento di Enti locali e associazioni. Tornando alla "Carta famiglia", essa potrà esser richiesta ai rispettivi Comuni da genitori che siano residenti da almeno un anno in regione, abbiano almeno un figlio a carico e producano un Isee complessivo del nucleo familiare inferiore ai 30 mila euro, salvo deroga di quest´ultimo per coloro che hanno 4 o più figli. Per adeguare i loro strumenti informatici all´erogazione della "Carta Famiglia" sin dal prossimo 1 dicembre i Comuni riceveranno 2,4 milioni di euro mentre le informazioni utili alla formulazione delle domande sono già state inserite nel portale. Il primo beneficio attivato nell´ambito della "Carta Famiglia" riguarda la riduzione dei costi relativi alla fornitura di energia elettrica. Il contributo, che andrà dai 300 ai 500 euro minimo a seconda dei figli a carico, consisterà nel rimborso delle spese sostenute dall´1. 12. 07 al 30. 11. 08. La domanda per accedervi dovrà venir presentata ai Comuni di residenza dal 1. 12. 08 al 28. 02. 09. .  
   
   
UN SITO WEB PER I LIGURI NEL MONDO  
 
Genova, 25 Novembre 2008 - Giacomo Canepa, originario di Chiavari, vive a Lima, in Perù, dal 1948. Sposato con cinque figli e dieci nipoti fa l´architetto nella capitale sudamericana, Gian Paolo Carrea volerà a Genova da Rosario, in Argentina Marika Viano, giornalista da Amsterdam, Luigi Ripandelli arriverà da Toronto, in Canada, Emilio Balestrero dalla Svizzera, Adriano Bonaspetti da Porto Alegre. Sono solo alcuni dei numerosi protagonisti della annuale sessione della Consulta regionale per l´Emigrazione in programma la prossima settimana, a Genova, da martedì 25 a giovedì 27 novembre, nella sede della Regione Liguria, per parlare della loro attività previste dal programma approvato all´unanimità dal Consiglio Regionale. La consulta è un organismo guidato dall´assessore regionale Enrico Vesco e rappresenta i corregionali liguri all´estero, riuniti in una rete di 45 associazioni sparse in tutto il mondo. Associazioni che ora possono dialogare fra loro grazie a un sito web. "Attraverso questo nuovo sito internet la Consulta dell´Emigrazione si è dotata di un formidabile strumento di promozione culturale per la nostra regione. Tutti i nostri corregionali potranno scambiare notizie sulle loro attività e a loro volta tenere contatti quotidiani con la Liguria, anche attraverso un nuovo sistema telefonico collegato alla Regione Liguria", spiega Vesco. .  
   
   
FORMAZIONE E LAVORO: SONO PIÙ DI 1,5 MILIONI GLI ITALIANI INTERESSATI ALLA PATENTE EUROPEA DEL COMPUTER.  
 
Milano, 25 novembre 2008 – La Patente Europea del Computer Ecdl compie 10 anni e si rinnova per offrire l’opportunità di essere aggiornati agli ultimi sviluppi e ai requisiti della società dell’informazione: dalla fruizione di applicazioni Web alla capacità di difendersi dalle frodi on-line e dalla posta indesiderata, dagli ultimi sviluppi degli ambienti Microsoft a quelli liberi (open software, e cioè gratuiti), da sempre all’attenzione di Aica e oggi sempre più diffusi presso utilizzatori e aziende. Lanciata in Europa dal Cepis (la Federazione delle associazioni dell’informatica dei paesi europei) e gestita in Italia da Aica (Associazione per l’Informatica e il calcolo Automatico) la patente Ecdl è un attestato che si consegue superando test teorici e pratici, e che certificano la capacità del comune utilizzatore, di far uso nel modo più proficuo e corretto del computer e di Internet. Svincolata dagli interessi dei produttori, e con schemi ed esami eguali in tutti il mondo, ha superato in Italia oltre 1,5 milioni di iscrizioni diventando un riferimento de facto per la certificazione delle competenze informatiche di base nel mondo del lavoro e della formazione scolastica, professionale e universitaria. L’annuncio dell’aggiornamento e dell’arricchimento dello schema di riferimento delle conoscenze (Syllabus) per sostenere gli esami e conseguire la Patente del Computer è avvenuto oggi a Milano, al convegno “Nuova Ecdl, Formarsi e crescere per lavorare meglio”. Organizzato da Aica, con la partecipazione di autorevoli esponenti del mondo della formazione, dell’impresa, della Pa, l’iniziativa ha anche consentito di fare il punto sui traguardi raggiunti e sulle prospettive dei programmi di alfabetizzazione informatica diffusa che possono anche contare sul supporto dell’Unione Europea (Programma i2010, per lo sviluppo dell’Information Society). Ampio spazio è stato anche destinato all’avanzare del fenomeno dell’open software con interventi e workshop dedicati. Per l’e-inclusion e per tagliare i costi dell’ignoranza informatica L’importanza dei programmi di diffusione e certificazione delle competenze informatiche di base è risultata confermata da numerose evidenze, e fra queste quelle che indicano che in Italia: su 23 milioni di occupati, sono poco meno della metà quelli che usano nel lavoro un computer, e di essi più di 8 milioni sono utilizzatori comuni (professionisti, impiegati, artigiani) e non specialisti informatici; dei circa 8 milioni di utilizzatori comuni, circa il 60% non ha mai ricevuto alcuna formazione all’uso del Pc. Ne consegue che spesso questi utenti non sono in grado di utilizzare bene il computer e sprecano una quota significativa del proprio tempo lavorativo con perdite di produttività che generano oneri alle imprese e Amministrazioni stimate in oltre 15 miliardi di Euro, e cioè il valore di una manovra finanziaria dello Stato; l’estensione alla totalità degli “impreparati informatici” di iniziative come la Patente del Computer Ecdl - che permettono all’utilizzatore di non avere più difficoltà con i più comuni applicativi Pc (testi, fogli elettronici, e così via) e con Internet - comporterebbe investimenti che non superano un trentesimo dei benefici conseguibili ogni anno. Aggiornata alle esigenze emergenti Da qui l’importanza della diffusione delle iniziative legate alla sempre maggiore diffusione di programmi di alfabetizzazione informatica, come la Patente del Computer Ecdl, e dell’adeguamento continuo e accurato dei contenuti in grado di tener conto del dinamismo tecnologico tipico del settore Ict e delle nuove e pervasive forme di comunicazione, di socializzazione, di studio e di lavoro tramite la rete Internet. L’evoluzione della Patente del computer Ecdl annunciato oggi riguarda: il nuovo Syllabus, giunto alla quinta versione, in cui aspetti in parte superati dall’evoluzione dei prodotti normalmente in uso lasciano il posto ad aspetti nuovi, riguardanti l’evoluzione dei sistemi operativi, la fruizione di ambienti di open software, la fruizione in piena sicurezza di Internet, con riguardo alla prevenzione e difesa da virus, spamming, phishing; la fruizione di sistemi sempre più evoluti e automatizzati per una valutazione univoca e imparziale dei test d’esame condotti presso migliaia di centri abilitati in tutta Italia; la possibilità per gli iscritti al programma Ecdl di collegarsi ai siti di Aica (www. Aicanet. It e www. Ecdl. It) per consultare il proprio libretto d’esami, e avere informazioni di utilità pratica (es. Ricercare la sessione d’esame pi prossima per data o più vicina); e per le aziende di verificare la validità delle certificazioni prodotte da candidati all’assunzione o a stage. Vantaggi per chi la consegue e per la collettività L’interesse presso i giovani per il programma Ecdl (Patente del Computer) è confermato dalla distribuzione degli iscritti (coloro che si iscrivono al programma per poter poi fare gli esami) per condizione lavorativa, che vede ben il 56% degli interessati collocarsi nella fascia degli studenti, il 34 % in quella degli occupati e il 10% in quella dei disoccupati che cercano di accrescere le opportunità di impiego. Ma l’impegno di Aica per la diffusione del Programma Ecdl trova ulteriori ragioni nei risultati di un’indagine condotta anche quest’anno sulle realtà dei “patentati”, che ha posto in evidenza come: in non pochi casi, l’acquisizione della patente Ecdl sia ora sollecitata/incoraggiata dallo stesso datore di lavoro ( 31% nel settore pubblico e 7% nel settore privato); le ragioni addotte da chi ha voluto conseguirla sono nel 48% dei casi, la ricerca di una maggiore produttività personale e nel 40% la crescita professionale ; i vantaggi professionali conseguiti sono soprattutto una comprovata maggiore produttività (93% dei casi) e che comunque il 20% ritiene che la patente Ecdl abbia giocato a favore di miglioramenti professionali. I patentati del computer sono nettamente avvantaggiati nella fruizione dei servizi pubblici on-line, con frequenze di fruizione doppie rispetto alla media della popolazione italiana con età compresa fra i 25 e i 64 anni; ancora i patentati del computer sono nettamente avvantaggiati anche nella fruizione del commercio elettronico, con percentuali di utilizzatori correnti o occasionali che sfiorano il 52% nella fascia d’età 25-34 anni, il 43% nella fascia 35-44 anni e il 40% nella fascia 45-50 anni. Accredito dal mondo dell’istruzione e della formazione, e indotto importante Fondato su un sistema semplicissimo che prevede libertà di preparazione, l’acquisizione a costo contenuto di un libretto per sostenere i sette esami presso Test Center autorizzati, il programma Ecdl: conta oggi in Italia sulla collaborazione di centinaia di Scuole, Università Amministrazioni, e di centinaia di centri di formazione privati, che rendono disponibili oltre 2700 sedi d’esame (Test Center) in tutto il territorio nazionale per oltre 80. 000 test ogni mese; è strumento strategico di alfabetizzazione informatica riconosciuto dall’Amministrazione Pubblica: da quasi tute le Regioni, dalle Forze Armate e di Polizia, dalle principali Amministrazioni Centrali dello Stato, è al centro di intese ministeriali significative per la sua diffusione nel mondo della scuola e dell’Università, con programmi che coinvolgono studenti, docenti e personale non docente; contribuisce in modo significativo allo sviluppo dei settori della formazione e dell’editoria specializzata. Le stime più aggiornate indicano che tale contributo si è tradotto, in Italia e negli ultimi 3 anni, in una domanda indotta di beni e servizi di circa 150 milioni di Euro, valore pari a ben il 25% del fatturato nazionale della formazione Ict. .  
   
   
BOLZANO: CONCORSO PER LA DIREZIONE DELL´UFFICIO INFORMATICA GEOGRAFICA E STATISTICA  
 
Bolzano, 25 novembre 2008 - È pubblicato sull´ultimo numero del Bollettino ufficiale della Regione il bando di concorso per la direzione dell´Ufficio provinciale Informatica geografica e statistica. Il termine per la presentazione delle domande scade il 29 dicembre prossimo. La Ripartizione provinciale Servizi centrali comunica che la Giunta ha indetto il concorso per la nomina a direttore dell´Ufficio provinciale Informatica geografica e statistica (Ripartizione 9). Il concorso è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino/alto Adige nr. 44, parte Iv. Le domande di partecipazione vanno presentate entro le ore 17 del 29 dicembre 2008 all´Ufficio provinciale Organizzazione, a Palazzo Widmann in via Crispi 3, 3o piano, 39100 Bolzano. Dallo stesso ufficio (tel. 0471 414 950) è possibile ottenere ulteriori informazioni in merito. .  
   
   
76 MILIONI DI FONDI PUBBLICI PER IL DISTRETTO LAZIALE TECNOLOGICO DEI BENI CULTURALI  
 
Roma, 25 novembre 2008 - Sono oltre 450 gli operatori di settore che hanno partecipato alla prima audizione pubblica per orientare l’impiego dei fondi del “Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali” (Dtc) del Lazio. Tra gli iscritti alla consultazione, imprese operanti nei diversi comparti turistici e culturali, associazioni, università ma anche produttori dell’audiovisivo e istituti e centri di ricerca. L’incontro, che si è svolto in Regione nei giorni scorsi, è stato programmato per fare il punto sulle risorse destinate allo sviluppo della filiera economico-scientifica del settore culturale. Un’iniziativa innovativa, quella avviata dalla Regione Lazio e da Filas, la sua società strumentale dedicata al sostegno dell’innovazione, per registrare ‘dal basso’ le istanze degli addetti ai lavori e raccogliere suggerimenti e progetti per ottimizzare gli interventi attuativi del Dtc. All’audizione in Sala Tirreno, voluta dall’assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione Lazio, Claudio Mancini, ha partecipato anche l’assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, Giulia Rodano. Sono intervenuti inoltre il direttore regionale allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione Lazio, Domenica Calabrò, e il direttore generale di Filas, Stefano Turi, che ha illustrato gli strumenti attuativi del Dtc. Il Dtc ha preso il via il 28 novembre 2007 con l’Accordo di Programma Quadro 6 firmato dalla Regione Lazio, dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’intesa si colloca all’interno dell’azione portata avanti da tempo dalla Regione Lazio, attraverso Filas, che vede l’investimento di significative risorse nel sostegno e nella valorizzazione dell’innovazione. In particolare Filas favorisce una collaborazione stabile tra ricerca e produzione attraverso numerose iniziative, tra cui spicca la costituzione dei tre Distretti Tecnologici dell’Aerospazio, delle Bioscienze e per i Beni e le Attività Culturali. Distretti che svolgono un’importante funzione di stimolo e accelerazione dell’evoluzione tecnologica e contribuiscono, così, attivamente alla crescita economico-scientifica del Lazio. Il Dtc, in particolare, intende favorire l’uso delle nuove tecnologie per la valorizzazione del patrimonio culturale locale e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale del Lazio collegato ai beni culturali e prevede un investimento di 49 milioni di euro nel periodo 2008-2010 tra fondi regionali e statali. A questi si aggiungono altri 21 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca – cifra annunciata oggi nel corso dell’audizione pubblica - e 6 milioni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. I fondi pubblici, che arrivano così a un totale di 76 milioni di euro, attraverso il meccanismo del co-finanziamento attiveranno investimenti privati per circa 30 milioni di euro, fino ad arrivare a un valore complessivo totale pari a circa 100 milioni di euro. “Con il Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali – sottolinea l’assessore Claudio Mancini – la Regione fa un investimento importante su un campo di assoluta eccellenza del Lazio, per sostenere progetti su cui si metteranno in rete le migliori competenze del settore, tra organismi di ricerca, imprese e operatori. In questo modo vogliamo stimolare la nascita di imprese innovative, promuovendo il trasferimento tecnologico nell’ambito dei beni culturali per valorizzare il patrimonio esistente e ampliare l’offerta del turismo culturale con la nascita, anche, di nuovi servizi. Per la portata di questa operazione, che tra l’altro si rivolge a un vastissimo insieme di professionalità e competenze, abbiamo ritenuto fondamentale organizzare un passaggio di confronto diretto con gli operatori del settore”. Secondo l’assessore Giulia Rodano: “L’assessorato regionale alla Cultura, attraverso la politica dei Grandi Attrattori Culturali e degli itinerari tematici, ha destinato in questi anni risorse importanti al fine di costruire, nei territori, dei punti di riferimento, dei possibili valori aggiunti sia per la competitività e lo sviluppo delle filiere produttive che per la fruibilità turistica del patrimonio e la sua trasmissione alle generazioni future. I beni culturali costituiscono dunque, per il Lazio, delle chiavi d’accesso a nuove possibilità di sviluppo. Il distretto tecnologico è oggi un’opportunità formidabile per accrescere in modo sinergico queste potenzialità di crescita del territorio: è un intervento che può offrire inedite, interessanti dimensioni di conoscenza del nostro patrimonio”. Attraverso il Distretto Tecnologico, Regione Lazio e Filas puntano sui Beni Culturali come volano per la crescita dell’economia laziale, dove si contano già circa 1800 aziende legate alla filiera. Solo nel 2007 il Lazio ha registrato un incremento del numero di aziende operanti nel settore dei beni culturali pari al 135 per cento. Tra gli obiettivi del distretto, stimolare la nascita di imprese innovative, ampliare l’offerta del turismo culturale e valorizzare il capitale umano laziale. Solo la rete universitaria regionale, infatti, comprende 5 atenei pubblici e 4 privati, che nel biennio 2006-2007 ha prodotto circa 1. 200 laureati in discipline legate ai beni culturali e a tutti gli ambiti correlati. .  
   
   
IL LAB#ID SI DA’ ALLE “CRONOSCALATE MONDIALI”  
 
Castellanza, 25 novembre 2008 - Gli appassionati dei pedali possono mettere alla prova il proprio spirito di competizione sulle salite più apprezzate della provincia di Varese grazie a una iniziativa correlata ai recenti Campionati del Mondo di Ciclismo di Varese 2008. Il progetto “Cronoscalate Mondiali”, promosso dal Parco regionale Campo dei Fiori con il sostegno della Regione Lombardia, della Provincia di Varese e di alcune delle Comunità Montane che si collocano nelle aree interessate dai percorsi, prevede l’utilizzo dei sistemi Rfid per cronometrare i tempi di percorrenza dei ciclisti amatoriali su nove “scalate” storiche della provincia di Varese. Il tipo di tecnologia scelta per identificare i ciclisti ha spinto il Parco regionale Campo dei Fiori a includere nel comitato tecnico del progetto anche il Lab#id, il laboratorio attivo presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Carlo Cattaneo – Liuc e focalizzato sul trasferimento tecnologico appunto nell’ambito dei sistemi Rfid. Il progetto ha richiesto l’installazione di colonnine fisse di rilevamento, alimentate con pannelli fotovoltaici, che al passaggio del ciclista leggono i dati personalizzati contenuti in un tag, acquistabile via internet o presso gli enti coinvolti nell’iniziativa e spedito in contrassegno unitamente ad uno “user kit”, che contiene tutte le informazioni di dettaglio sulle cronoscalate (altimetria, descrizione dei percorsi e dei campioni a cui sono dedicate). Il tag è costituito da un microchip capace di memorizzare dati e di comunicare per mezzo di segnali in radiofrequenza. Stimolato da una antenna posta sul ciglio della strada, il tag invia un segnale che contiene i dati di identificazione richiesti e che viene ricevuto da un dispositivo di lettura posto in prossimità dell’antenna. Tale dispositivo invia quindi via Gsm i dati al sistema informativo centrale, che li rende disponibili al ciclista sul sito www. Cronoscalatemondiali. It, dove ogni appassionato potrà consultare le proprie prestazioni e quelle altrui, complete anche della situazione dei punti accumulati nell’arco della stagione ciclistica. .  
   
   
I VINCITORI DELLA IV EDIZIONE DEL BANDO ASFOR “E-TALENTI DELL’E-LEARNING”  
 
Milano, 25 novembre 2008 – Si è conclusa con un ottimo successo la Iv edizione del Bando Asfor “e-Talenti dell’e-Learning” per la selezione delle migliori tesi di laurea sul tema dell’e-learning. L’appuntamento è stato al Convegno di Premiazione dal titolo "Giovani talenti nella rete: dall’e-learning alle web community" che si è tenuto nell’ambito dell’evento Job&orienta - Fiera di Verona sabato 22 novembre. La Commissione di valutazione, composta da rappresentanti del Gruppo Ict di Asfor e da autorevoli esperti, ha esaminato oltre 100 tesi stilando la classifica delle tre migliori tesi per le tre categorie di titolo in concorso. Per la Categoria Laurea triennale o master di i livello: 1a classificata: "Definizione di un modello quali-quantitativo per la valutazione dei forum asincroni nelle comunità di apprendimento online" di Stefano Silvello - Università degli Studi di Trento, Facoltà di Scienze Cognitive 2a classificata: “Blogcastingaitaliano. L2” di Ivan Lombardi, Università Cattolica Del Sacro Cuore, Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere 3a classificata: “O-learning: progettazione e sviluppo di una applicazione ontologica per la gestione di un archivio di risorse didattiche” di Andrea Rametta, Università degli studi di Firenze, Facoltà di Ingegneria informatica Per la Categoria 2. Laurea specialistica/magistrale o vecchio ordinamento: 1a classificata: “Analisi e progettazione dell’evoluzione della Corporate University a Corporate University Telematica. Ipotesi progettuale Luxottica" di Luca Gastaldi, Politecnico di Milano Sede di Milano, Facoltà di Ingegneria gestionale 2a classificata: "The Rey León Project: development of an Augmented Reality system for children entertainment using tangible interfaces" di Maria Raffaella Canu, Politecnico di Milano Sede di Como, Facoltà di Ingegneria Informatica 3a classificata: "E-learning e personalizzazione dell’apprendimento: un approccio basato sul trust" di Dario Correnti, Università degli Studi di Catania, Facoltà di Ingegneria Infine, per la Categoria 3. Alta Formazione 1a classificata: “Differences in university teaching after Learning Management System adoption: an explanatory model based on Ajzen’s Theory of Planned Behavior” di Stefano Renzi - Phd (Degree of Doctor of Philosophy) The University of Western Australia (Perth), Faculty of Business 2a classificata ex aequo:“Didattica delle lingue in rete e ambienti virtuali di apprendimento” di Simone Torsani - Dottorato di ricerca in Tic e didattica delle lingue, Università degli Studi di Genova 2a classificata ex aequo: “Multiversitas. Modelli e casi di e-learning nella rete-mondo e prospettive di sviluppo per il lifelong learning” di Elena Valentini - Dottorato in Scienze della Comunicazione, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Facoltà di Scienze della comunicazione, dipartimento di sociologia e comunicazione Il Convegno di Premiazione, coordinato da Michele Riva, Coordinatore editoriale de L´impresa Rivista Italiana di Management sarà altresì l’occasione per dibattere interverranno sul tema “Web 2.  
   
   
SIENA, PER L´UNIVERSITÀ UNO SFORZO DI CONDIVISIONE RIMUOVERE PRIVILEGI E SPRECHI PER UN PIANO DI RISANAMENTO CREDIBILE  
 
 Firenze, 25 novembre 2008 - Per l´Università di Siena la Regione intende fare la sua parte, ma chiede uno sforzo di responsabilità, trasparenza e condivisione delle scelte da parte dell´Ateneo, invitandolo a non procedere con atti che non siano discussi e concertati con la comunità locale per cercare di scongiurare ulteriori ricadute negative sul territorio, sui lavoratori e gli studenti. Così l´assessore all´Università e alla ricerca Eugenio Baronti interviene sui problemi dell´ateneo senese. «La Regione Toscana - dice Baronti - intende profondere ogni sforzo possibile per aiutare l´Università di Siena a risolvere le problematiche che la riguardano. Ribadisco l´impegno già assunto dalla Regione nel sostegno al territorio e alle sue istituzioni, che non devono essere lasciate sole nella gestione di una fase così delicata e difficile come questa attuale». Riba dendo la volontà di dare un apporto, l´assessore sostiene la necessità di un maggiore collegamento fra Università, Regione, enti locali. «Ritengo fondamentale – dice Baronti - che gli enti locali tutti e l´Università cooperino al fine di perseguire la fuoriuscita dalla crisi con un percorso trasparente e condiviso: qualunque atto volto ad incrinare questa collaborazione in favore di altre logiche sarebbe estremamente negativo». Un piano di risanamento, secondo l´assessore Baronti, non può prescindere da un progetto di razionalizzazione credibile e concertato per migliorare la qualità dell’offerta formativa. «Allo stesso modo - puntualizza l´assessore - dovrà essere condivisa dall’intera comunità locale la prossima nomina per la sostituzione del direttore amministrativo dimissionario, che dovrà guidare un piano di risanamento estremamente difficile». L´auspicio, dunque, è che non si proceda con un «atto autonomo». «Proprio dall´autonomia gestionale di cui l´istituzione ha goduto, senza farne buon uso - afferma Baronti - sono dipese le storture di questo sistema e l’attuale disastrosa situazione economica. Non si può pretendere dalla Regione un intervento a prescindere, senza alcuna condizione, esclusivamente teso a coprire il buco di bilancio. Nessuno può pensare di far pagare questa crisi scaricando i costi sulle fasce più deboli e soprattutto sui giovani ricercatori. E’ necessario intervenire rimuovendo privilegi consolidati, sprechi e collocando a riposo i docenti ordinari con 65 anni di età, lasciando spazio ai giovani che rappresentano l’elemento dinamico, creativo e innovativo». «L´importanza dell´Università di Siena nel suo complesso – conclude l´assessore - la sua storia, l´impatto sociale che u n piano di risanamento discutibile come quello appena deliberato comporta, dovrebbe imporre a tutti un grande senso di responsabilità e la ricerca della massima unità e condivisione: la tutela di questo straordinario bene comune, del suo carattere pubblico, del futuro delle centinaia di persone coinvolte nella crisi, deve essere il faro dell´azione che tutti noi portiamo avanti. La Regione, pur con tutte le difficoltà presenti, a queste condizioni è disposta a fare fino in fondo la sua parte«. .  
   
   
"SCUOLE APERTE", INCONTRO AD AVERSA CON L´ASSESSORE GABRIELE - IN CAMPANIA COINVOLTI 561 ISTITUTI E 3000 PARTNER  
 
 Napoli, 25 novembre 2008 - Continuano gli incontri provinciali sulle procedure per la realizzazione dei progetti relativi al programma "Scuole Aperte". Dopo la riunione a Salerno, svoltasi ieri, l’assessore all´Istruzione della Regione Campania Corrado Gabriele e il gruppo di lavoro di settore hanno incontrato il 21 novembre , presso l´Its Volta di Aversa, i 40 dirigenti scolastici ed amministrativi della provincia di Caserta. L´iniziativa quest´anno coinvolge ben 561 istituti, oltre un terzo delle scuole di tutta la Campania, con la partecipazione di più di 3000 tra enti locali e associazioni in partenariato. Nella sola provincia di Caserta è previsto un investimento pari a 2 milioni di euro. I fondi serviranno a sostenere attività di coinvolgimento e di partecipazione al tempo scuola da parte di studenti, genitori, cittadini, insieme ad attività di supporto alla didattica scolastica nell´apprendimento delle discipline logico-matematiche e nell´approccio alla lettura. Nel progetto sono coinvolte, oltre le 40 scuole cosiddette ‘capofila’, che svolgono cioè la funzione di coordinamento delle procedure, altre 55 scuole ‘in rete’, che collaboreranno con 210 partner, ovvero associazioni ed enti locali operanti sul territorio. "Attraverso questi incontri - ha detto l´assessore Corrado Gabriele - e le riflessioni che emergono, stiamo dimostrando che la scuola, anche all´interno di regole complesse è in grado, attraverso il confronto, di costruire percorsi di maggiore chiarezza e semplificazione. E’ questo un passo in avanti che facciamo tutti, come pubblica amministrazione. E´ un´azione al servizio della scuola, e quindi degli alunni, degli insegnanti, del territorio, che serve a riqualificare l´offerta formativa e, nello stesso tempo, attraverso il progetto Scuole Aperte, a garantire sempre nuove occasioni di incontro con l’orientamento formativo da parte di tutti i cittadini di quelle zone nelle quali la ´scuola aperta´ si trova ed opera". I prossimi incontri sono in programma venerdì 28 novembre a Benevento e Avellino. Il 3 e il 4 dicembre prossimi a Napoli infine l´appuntamento rispettivamente con le scuole della città e quelle della provincia. .  
   
   
BOLZANO: CONVEGNO ALL´EURAC: "IL FASCINO DELLA RICERCA"  
 
 Bolzano, 25 novembre 2008 - Si svolgerà venerdì 28 novembre, dalle ore 9 alle ore 13,00, presso la sede dell’Eurac, in viale Druso,1 a Bolzano, il convegno organizzato dalla Ripartizione diritto allo studio, università e ricerca, dal titolo “Il fascino della ricerca”. Esperti e ricercatori di rango provenienti dall’Alto Adige e dalle regioni limitrofe affronteranno nel corso del convegno una serie di tematiche riguardanti la ricerca scientifica. Si parlerà, tra l’altro, della visibilità della ricerca, l’intreccio tra i temi regionali ed il mondo scientifico internazionale, quali vantaggi porta con sé il polo di ricerca “Alto Adige”, quali prospettive si presentano ai giovani nell’ambito della ricerca scientifica. Questi temi verranno discussi in riferimento all’attuale politica nell’ambito della ricerca, che è stata da poco ridefinita attraverso l’approvazione del Piano pluriennale provinciale per la ricerca scientifica e l’innovazione in Alto Adige. I lavori del convegno saranno introdotti dall’assessore provinciale, Otto Saurer Iscrizione Iscrizione entro il 26. 11. 2008 università e ricerca Bolzano Tel. : 0471 41 2955 Fax: 0471 41 3388 .  
   
   
CONCLUSO A NAPOLI IL TOUR DELLA RICERCA. BASSOLINO: "IN CAMPANIA UNA GRANDE MOSTRA SULLE ECCELLENZE"  
 
 Napoli, 25 novembre 2008 - Si è concluso il 21 novembre presso il teatro Mediterraneo della Mostra d´Oltremare di Napoli il Tour della Ricerca, l´iniziativa itinerante iniziata il 9 settembre scorso e promossa dall´Assessorato regionale guidato da Nicola Mazzocca con l’obiettivo di ridare centralità agli investimenti in ricerca e innovazione e rafforzare il dialogo tra domanda ed offerta. Il mondo delle imprese ha convenuto sulla importanza del modello dei Centri di Competenza regionali, e sulle possibilità che essi hanno di poter recitare un ruolo di cerniera verso le altre regioni del Sud. Confindustria Campania, a sua volta, ha condiviso l’iniziativa realizzata ed ha raccolto tutte le proposte progettuali presentate ai tavoli tematici del tour della ricerca in un libro. "Il tour della ricerca – ha detto il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino - è una iniziativa che sottolinea il percorso che abbiamo portato avanti in questi anni con le università ed il mondo delle imprese, un rapporto peculiare. L´ascolto del territorio ha sollecitato idee e proposte. E’ molto importante la collaborazione che si è avuta con Confindustria nel corso del tour, come importanti e di rilievo sono gli interventi definiti nei settori strategici. Si tratta di un percorso di crescita che abbiamo fatto in questi anni con una grande consapevolezza: il sapere rappresenta la vera e moderna ricchezza delle nazioni. Il costo dei prodotti è soprattutto determinato dall’investimento in ricerca, sviluppo, design, marketing, che sono dei veri e propri beni immateriali. Non molti anni fa esisteva un forte divario tra l’Italia e le altre regioni d’Europa per gli investimenti in ricerca e innovazione, come grande era il divario tra le regioni italiane di nord e sud. E’ in questo quadro che abbiamo operato grossi investimenti. La sfida è stata impegnativa. E mentre i governi che si sono succeduti in questi anni, sia di centrodestra che di centrosinistra, hanno ridotto gli investimenti nazionali in ricerca, noi invece abbiamo fortemente aumentato l’impegno della Regione su questo fronte. Oggi, per la percentuale di Pil destinata a Ricerca e Innovazione, siamo tra le regioni che investono di più, subito dopo la Lombardia e prima della Toscana. Siamo la regione del meridione che investe di più in questo importante settore. I centri di competenza rappresentano un´altra grande peculiarità del nostro territorio, hanno messo insieme ricerca pubblica e privata ed hanno raggiunto importanti risultati. Ciò deve spingerci ad accorparli e a concentrarli sempre di più per aumentare la loro forza e la loro capacità di investimento. La Regione Campania investe 1,5 miliardi di euro in ricerca e sviluppo nel periodo 2007-2013, vale a dire 4 volte il livello di investimento degli anni scorsi. L’obiettivo è arrivare al 3% del Pil, oltre la media europea del 2,5%. Dopo il tour deve continuare il confronto con gli attori della ricerca e del mondo delle imprese per realizzare una grande mostra della ricerca e dell’eccellenza in Campania assieme a Confindustria. Dovrà essere una grande esposizione, unica nel suo genere, tutta sulla ricerca e la nostre eccellenze, da costruire tutti insieme", ha concluso il presidente Bassolino. "I Centri regionali di competenza - ha detto l’assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania Nicola Mazzocca - hanno contribuito ad aggregare l’offerta di ricerca svolgendo un ruolo di collegamento con il mercato e il tessuto produttivo locale e internazionale. Con questa base abbiamo potuto definire un modello e giungere più facilmente alla sintesi e definire ambiti ed interventi di investimento. In un contesto di ricerca non aggregato ciò non sarebbe stato possibile o sarebbe stato molto più difficile. Ora siamo pronti per i distretti tecnologici. La Campania e le altre regioni del Mezzogiorno, insieme, possono fare massa critica per ridare alla ricerca e all’innovazione lo slancio e la centralità che meritano. Per dare continuità alla nostra azione la Campania si candida ad ospitare una giornata annuale dell’innovazione in cui si possa declinare il rapporto tra ricerca e sviluppo. La Campania è anche coinvolta nel progetto Sud/nord per realizzare una collaborazione a livello nazionale, che integra le capacità produttive, la rete dei saperi e delle eccellenze, la competenza nello sviluppo di nuove tecnologie con lo scopo di creare nuovi prodotti e processi e favorire così il consolidamento del sistema della ricerca e dell’imprenditoria con la nascita di nuova occupazione" ha concluso Mazzocca. Nel corso del Forum sull’Innovazione sono stati premiati i vincitori del concorso “Scrivi il Futuro” che ha assegnato un premio di 20. 000 euro complessivi (2. 000/cadauno) per i 10 migliori progetti di ricerca applicata all’innovazione tecnico-scientifica. I vincitori potranno seguire lo sviluppo del proprio progetto presso i 10 Centri di Competenza Regionali. .  
   
   
VII CONVEGNO NAZIONALE SULLA COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA DAL 27 AL 29 NOVEMBRE A FORLÌ  
 
Forlì, 25 novembre 2008 - Settimo appuntamento a Forlì con il Convegno Nazionale sulla Comunicazione della Scienza, organizzato dal gruppo di ricerca Ics (Innovations in Communication of Science) della Sissa di Trieste e dall’Associazione Nuova Civiltà delle Macchine di Forlì, in collaborazione con il Comune, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì. Da giovedì 27 a sabato 29 novembre 2008 l’Hotel della Città ospita gli incontri e i dibattiti che danno spazio e voce ai risultati di ricerche originali riguardanti la comunicazione della scienza. Dalla percezione pubblica alla comunicazione istituzionale, dalla didattica al giornalismo: la tregiorni è scandita da oltre cinquanta interventi che offrono spunti diversi di riflessione sulle molteplici modalità attraverso cui comunicare la scienza in una società che cambia. Big Science, Big Communication è il titolo della sessione di apertura, giovedì alle 14. 30, moderata da Sveva Avveduto, con la partecipazione di Enrico Pedrazzi, Vincenzo Lipardi e Romeo Bassoli. La scienza sempre più spesso esce dai laboratori e dagli istituti di ricerca per confrontarsi con la società, con le sue istanze, i suoi bisogni, le sue paure. È inevitabile quindi che il mondo della ricerca debba fare i conti con la comunicazione e con i suoi meccanismi, sottostando a dinamiche spesso molto diverse da quelle dell´accademia, a volte anche controverse. Un esempio, recente, è l’eco mediatica guadagnata dall’avvio del grande acceleratore di particelle, il Large Hadron Collider (Lhc), al Cern di Ginevra: le notizie apparse sulla stampa hanno tenuto il mondo con il fiato sospeso enfatizzando gli scenari apocalittici piuttosto che il primato dell’impresa scientifica. Insomma, la scienza da un lato non può non tener conto delle insidie e dei rischi nascosti nella pratica della comunicazione pubblica, ma di comunicare non ne può fare a meno. Oggi, dunque, per fare una grande scienza, serve anche una comunicazione altrettanto grande? È questo l’interrogativo a cui la sessione di apertura del convegno cerca di dare risposta. Nel pomeriggio seguirà l’incontro con Fiorella Operto della Scuola di Robotica di Genova per una rassegna su robot e fantascienza. La giornata di venerdì si apre alle 9. 30 con le sessioni parallele dedicate alla sperimentazione di nuovi percorsi formativi e all’interazione tra arte, letteratura e scienza. A seguire interventi sulla governance e la cittadinaza scientifica, sulle immagini pubbliche della scienza e il ruolo della comunicazione istituzionale. Alle 17. 30 chiude i lavori la presentazione del libro “Vietato non toccare” di Alessandra Drioli e Donato Ramani, appena pubblicato da Springer, che esplora la storia e le esperienze legate all’utilizzo dell’arte nei musei della scienza. Numerose ormai sono infatti le incursioni dell’arte nelle faccende scientifiche. L’arte è uno specchio interprete di curiosità, aspettative, rischi e inquietitudini che la scienza e le sue applicazioni portano con sè. Sabato si discute di musei e science centre e di scienza e mezzi di comunicazione di massa. Non solo quelli tradizionali, quali giornali, radio e televisione. Molti degli interventi, infatti, sono dedicati alla comunicazione della scienza nella rete, tra Second Life, podcast, web tv e social network. È on line il programma completo del convegno all’indirizzo http://ics. Sissa. It/index. Php?pg=7 .  
   
   
PREMIO SOCIALIS: CERIMONIA PREMIAZIONE GIOVEDI´ 4 DICEMBRE AL CNEL DI ROMA - PER TESI DI LAUREA SULLA CSR E LO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Roma, 25 novembre 2008 - Si è conclusa la fase di ricezione delle tesi di Laurea partecipanti alla Vi edizione del Premio Socialis, l´unico riconoscimento italiano riservato alle migliori tesi di laurea sulla Csr e lo sviluppo sostenibile. Ora la giuria, composta da Leonardo Becchetti (Ordinario di Economia Politica Università di Tor Vergata), Nadio Delai (Presidente Ermeneia), Gianfranco Imperatori (Segretario Generale di Civita), Luigi Mariano (Docente di Gestione della Rsi – Università La Sapienza) e Roberto Orsi (Presidente di Errepi Comunicazione e Docente di Governance Territoriale e Responsabilità Sociale) è al lavoro per individuare i vincitori che si aggiudicheranno stage presso le Aziende sostenitrici. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Roma presso la Biblioteca del Cnel - il Consiglio Nazionale dell´Economia e del Lavoro - giovedì 4 dicembre dalle 10 alle 13 e sarà occasione per un confronto tra esperti, imprese e istituzioni sui nuovi orientamenti e terreni di sviluppo della Csr in Italia. Il Premio Socialis è promosso con il patrocinio di: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, Cnel, Aidp, Provincia di Roma, Comune di Roma, Unioncamere e gode del sostegno di Chiquita, E. On, Fondazione Chiesi, Novartis, Merckserono, Sky, Terna e Unilever. Cerimonia Di Premiazione Al Cnel - Roma Giovedi’ 4 Dicembre ore 10. 00-13,00 Per partecipare alla Cerimonia di Premiazione è necessario accreditarsi su www. Errepicomunicazione. It/richiesta. Php .  
   
   
OFFICINE SINTETICHE PROGETTO TRANSNAZIONALE DI ARTI PERFORMATIVE, VISIVE E NUOVE TECNOLOGIE FORMAZIONE PROFESSIONALE E SPECIALIZZAZIONE DEI RUOLI PRODUTTIVI 26 NOVEMBRE - 6 DICEMBRE 2008  
 
 Torino, 25 novembre 2008 - Un’esperienza che coniuga ricerca, formazione e produzione; un progetto che coinvolge l’Università di Torino (Multidams, Laboratorio Multimediale "Guido Quazza", Cirma), il Politecnico di Torino (Corso di Laurea in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione) e l’associazione Servi di scena opus rt in collaborazione con Virtual Reality & Multi Media Park di Torino; un partenariato con grandi realtà internazionali come i Kònic Thtr (Barcellona) in collaborazione con Idn Festival, Mercat de les Flors de Barcelona, Centre de Creació L’animal a l’Esquena, Celrá (Girona), Icic/inst itut Català de les Indúst ries Culturals, Generalitat de Catalunya, Eadc/entitat Autònoma de Difusió Cultural del Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya. Officine Sintetiche è innanzitutto un riuscito esperimento di collaborazione tra realtà spesso tra loro distanti: di ambienti universitari con diversa storia e vocazione (Dams e Politecnico) e di questi stessi ambienti col teatro (attraverso servi di Scena opus rt). In questo ’esperimento collaborano realtà italiane e internazionali, professionisti e studenti, formazione e lavoro, ricercatori e tecnici informatici con attori e interpreti. E da questa riuscitissima collaborazione si è sviluppato un progetto internazionale che partendo dalla ricerca, attraverso la formazione arriva alla produzione con lo spettacolo “A(d’acqua)” realizzato con i Kònic Thtr che sarà in scena il 6 dicembre alla Cavallerizza Reale di Torino all’interno del Malafestival 2008. , Officine Sintetiche è da intendere dunque come una bottega artigiana del nuovo millennio, perché sviluppa ricerca, propone formazione e elabora produzioni, senza separare i momenti, ma solo le attitudini. Un progetto interdisciplinare volto alla contaminazione tra comunicazione, creatività, arti e nuovi media digitali che incentiva la creazione di competenze nell’ambito dell´Itc e dello spettacolo dal vivo a Torino e in Piemonte. Il progetto, indirizzato agli studenti universitari e giovani professionisti, si sviluppa in una serie di incontri e seminari formativi e un laboratorio performativo, con una presentazione pubblica del prodotto finale in forma di spettacolo dal vivo. The augmented stage, il workshop di questa seconda edizione, è stato tenuto condotto dai Kònic Thtr (Barcellona) mentre nell’edizione 2007 era stato Marcel. Lì Antunez Roca (Fura dels baus) a condurlo. Il successo ottenuto, sul piano formativo, produttivo e promozionale, ha indotto i soggetti coinvolti a sviluppare e puntualizzare ulteriormente l’idea ampliando, inoltre, la rete di collaborazioni. Officine Sintetiche ricerca - Il progetto intende fornire ai ricercatori di computer science uno spazio di riflessione applicata nello specifico campo delle arti, dove sperimentare l´efficacia delle proprie soluzioni. Da alcuni anni Torino è una delle sedi di eccellenza nel campo della ricerca sulle Ict, e terreno fertile per le ricerche sulla contaminazione tra scienze informatiche, arti, comunicazione e nuovi media. Le università e i dipartimenti ospitano studiosi e giovani ricercatori di diversa provenienza che collaborano a progetti interdisciplinari. Il progetto intende dialogare con queste esperienze e far tesoro del know how sedimentato negli anni, con fini applicativi e divulgativi. La collaborazione tra il Cirma, il dipartimento Dams e quello di Informatica, la relazione con i ricercatori del Politecnico di Torino che svolgono attività all’interno del corso di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione, assicura un´efficace rete di sviluppo e circolazione della conoscenza. Un esempio di tale sinergia, nell’edizione di quest’anno, è l’utilizzo in scena di un software frutto della ricerca condotta da Asa Lab (Vrmmp), il Solumnium: una piattaforma hardware/software per la realizzazione di superfici animate, sensibili alla presenza degli utenti e al loro movimento. Officine Sintetiche formazione Il progetto sviluppa altresì una serie di professionalità nel settore dello spettacolo e nelle arti del nuovo millennio, come continuazione e affiancamento alla formazione universitaria esistente. Si formano così figure professionali specialistiche in grado di sostenere le sfide di una produzione complessa e innovativa. Il progetto è un laboratorio permanente che sviluppa, nel corso degli anni, diversi interventi formativi, di durata variabile, di stampo metodologico progettuale. Gli eventi proposti comprendono: brevi seminari con artisti e studiosi, workshop tecnici con esperti dei diversi settori, laboratori interdisciplinari. Ogni anno il progetto propone un artista o un gruppo internazionale di chiara fama, nell´ambito delle arti performative e dei nuovi media digitali, al quale affidare il laboratorio. Questo laboratorio, coordinato dai docenti del Multidams (Antonio Pizzo) e di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione (Tatiana Mazali), insieme a un´equipe un’ équipe di professionisti, costituisce una moderna "bottega" e mette i giovani in contatto con le dinamiche di una produzione per il pubblico, permettendo loro di sperimentare nella pratica le competenze sviluppate nel corso delle attività formative. All´interno del progetto sono richieste e messe in campo diverse competenze: conoscenza e pratica delle arti performative e visive/figurative; conoscenza e pratica nell’ambito della produzione audiovisiva e multimediale; conoscenze e pratica in ambito informatico. Www. Officinesintetiche. Unito. It www. Opusrt. It (Malafestival) .  
   
   
RAGAZZI SICILIANI A SCUOLA NEL PARCO  
 
Riomaggiore, 25 novembre 2008 - Per i ragazzi dell´istituto Tecnico Commerciale Filippo Re Capriata di Licata, provincia di Agrigento, quindici giorni di studio, visitando il territorio delle Cinque Terre, per conoscere strategie e management, tecniche di produzione e marketing nella realtà del Parco. Alle Cinque Terre il mondo della scuola e del lavoro si incontrano. Dal 10 al 25 novembre, i ragazzi dell´Istituto Tecnico Commerciale Filippo Re Capriata di Licata in visita al Parco Cinque Terre per conoscerne struttura, gestione politico - amministrativa ed economica, con particolare attenzione alle produzioni tipiche alimentari, alla struttura del sistema informativo, alla gestione degli archivi e database, all´ analisi del flusso dati della fatturazione, all´archiviazione elettronica dei dati e al sistema di trasporto a metano interno al Parco. Obiettivo: armonizzare formazione professionale ed esperienza lavorativa, studiando e analizzando come formazione e scuola siano funzionali al mercato per preparare i giovani al mondo del lavoro. «Crediamo sia fondamentale oggi, per fornire ai giovani più opportunità ed un efficace inserimento sul mercato, legare formazione professionale ed esperienza lavorativa sul campo - spiega Franco Bonanini, presidente del Parco Cinque Terre -. E´ vero che in Italia scontiamo un ritardo, e la disoccupazione giovanile ha percentuali elevate, ma molti corsi di management e molte esperienze pratiche di aziende capaci di offrire innovazione e di ampliare le funzionalità offerte dai prodotti, sono oggi in diretta competizione con le scuole di business e le aziende europee, per livello di internazionalità e valore qualitativo dei prodotti forniti al consumatore. Noi puntiamo molto sullo sviluppo economico e sociale delle piccole realtà per il rilancio di una micro economia delle piccole aziende, convinti che possa essere una risposta efficace alla globalizzazione del mercato. Siamo quindi felici di poter ospitare e mostrare la nostra piccola esperienza ai giovani futuri lavoratori che rappresentano per noi anche i turisti consapevoli e preparati di domani». I giovani e il lavoro alle Cinque Terre - I quindici studenti di Licata, accompagnati dai Tutor Giuseppe Furnò, Paolo Ciaccio, e guidati sul territorio dall´artista Silvio Benedetto e dalla sua collaboratrice Silvia Lotti, hanno visitato il territorio e i cinque borghi, il laboratorio delle produzioni alimentari e di cosmesi del parco con sede a Monesteroli, il Museo Navale della Spezia, il salone della Tecnologia a Genova, la redazione spezzina del quotidiano La Nazione, il laboratorio di salagione delle acciughe a Monterosso, ed hanno partecipato ad alcune lezioni tenute al Castello di Riomaggiore dai tecnici e consulenti del Parco e per finire hanno visitato la Cantina Sociale di Groppo. «L´impostazione del corso che vede impegnati alle Cinque Terre i ragazzi dell´Istituto Commerciale Filippo Re Capriata di Licata è quella di fornire una conoscenza adeguata del Parco - spiega l´artista Silvio Benedetto -. Oggi, negli studi commerciali - aziendali viene considerato più che mai il problema delle caratteristiche locali e globali che non riguardano solo la personalità e la sopravvivenza delle aziende e del lavoro giovanile ma anche la sopravvivenza del luogo stesso capace di offrire così nuove opportunità di impiego. Quello a cui si deve puntare è un concetto di nuova impresa che sappia sposare sviluppo turistico e cultura per promuovere prodotti di qualità, e dunque il rapporto degli istituti commerciali e aziendali deve tener più che mai conto di questa nuova domanda» .  
   
   
BOLZANO.SCUOLA IN BARCA A VELA, PRESENTATI DUE PROGETTI DELL´ISTITUTO "DE MEDICI"  
 
Bolzano, 25 novembre 2008 - L´assessore provinciale alla scuola italiana Francesco Comina ha partecipato il 20 novembre alla presentazione di "Navigare nella storia" e "Rivoluzionando", due progetti dell’Istituto professionale servizi commerciali turistici "De Medici" di Bolzano concepiti per avvicinare gli studenti, attraverso un’esperienza in barca a vela nel Golfo di Napoli, al rispetto delle regole e alla conoscenza della storia. "Navigare nella storia" è un percorso di studio in cui il ragazzo è protagonista delle varie fasi di ricerca e azione, arrivando a un proprio metodo di lavoro e trovando una motivazione alla conoscenza. Una parte del progetto si svolge alloggiando in una barca a vela nel Golfo di Napoli, dove c´è bisogno della partecipazione di tutti, di solidarietà e senso di responsabilità. Un´esperienza importante anche per i docenti: la barca a vela, infatti, è un´aula davvero speciale dove si annullano differenze e distanze. Il secondo progetto, "Rivoluzionando", aiuta lo studente a capire la storia e il presente individuando, quale comune denominatore il cambiamento all´interno di un arco di tempo che va dalla Rivoluzione scientifica alla Prima guerra mondiale. L´assessore Comina ha ricordato l´importanza di tutte quelle iniziative in grado di coinvolgere i ragazzi come soggetti attivi del percorso formativo: "Quando non vi è la partecipazione diretta dei ragazzi – ha spiegato - l´educazione può a volte diventare quasi una malattia, basti pensare alla passività e al potenziale negativo che possono assumere i media. La storia va studiata e interpretata essendone protagonisti, anche fisicamente". L’assessore Comina si augura che percorsi di tale genere possano essere condivisi da altre scuole. Le insegnanti Francesca Sgroppo e Antonella Stecca, ideatrici dei progetti, hanno ricordato i loro obiettivi originari: individuare uno strumento di lavoro efficace nelle loro classi, potenzialmente problematiche, e sviluppare lo spirito di gruppo, indispensabile per qualsiasi percorso formativo. I ragazzi e le insegnanti hanno quindi illustrato l´esperienza svolta lo scorso anno che li ha portati ad un´attività preparatoria di laboratorio, con ricerche sul web, mappe, reperimento materiali e, al ritorno, alla realizzazione di videoclip e ipertesti volti a testimoniare e fissare il percorso compiuto. .  
   
   
SCIENZIATI EUROPEI CONFERMANO IL PESO DEL MONDO  
 
Bruxelles, 25 novembre 2008 - Uno studio finanziato dall´Ue e condotto da fisici in Germania, Francia e Ungheria ha dimostrato in modo inoppugnabile che il Modello standard della fisica delle particelle, una teoria che descrive le interazioni fondamentali delle particelle elementari che compongono tutta la materia visibile dell´universo, fornisce una rappresentazione accurata della massa di protoni e neutroni. I risultati, pubblicati online sulla rivista Science, rappresentano uno dei più grandi impegni computazionali per calcolare la massa delle particelle messo in atto fino a questo momento, e un significativo avanzamento nel campo della fisica. "Oltre il 99% della massa dell´universo visibile è fatta di protoni e neutroni," recita lo studio. "Entrambe le particelle sono molto più pesanti dei loro componenti di quark e gluoni, e il Modello standard della fisica delle particelle dovrebbe spiegare tale differenza. " Il dott. Andreas S. Kronfeld, del Fermi National Accelerator Laboratory negli Stati Uniti, ha spiegato che poiché i nuclei atomici costituiscono quasi tutto il peso del mondo, e poiché tali nuclei sono composti di particelle chiamate quark e gluoni, "i fisici hanno creduto per molto tempo che la massa del nucleo è determinata dal complicato modo in cui i gluoni legano i quark gli uni agli altri, secondo le leggi della cromodinamica quantistica (Qcd). " I fisici hanno iniziato dal principio, esaminando le leggi fondamentali e provate della natura attraverso le lenti della Qcd. La Qcd è una teoria usata per descrivere la "forza nucleare forte", o le interazioni tra quark e gluoni. Poiché, però, il numero di interazioni e interazioni virtuali tra gluoni e quark è stimata nell´ordine dei trilioni, i calcoli numerici sono troppo difficili (o anche impossibili) usando la Qcd standard. I ricercatori hanno usato un nuovo approccio chiamato Qcd reticolare, per mezzo del quale il tempo e lo spazio sono uniformati in una specie di reticolo, o rete. Questo approccio ha permesso loro di incorporare tutta la fisica necessaria, il controllo per le approssimazioni numeriche, e di fornire un bilancio di errore nei loro calcoli delle masse adroniche (cioè protoni, neutroni e pioni). "Il reticolo riduce tutto ciò che vogliamo calcolare ad integrali che, in principio, possono essere determinati numericamente su un computer," ha spiegato il dott. Kronfeld. Grazie a questo, gli autori dello studio sono stati in grado di includere per la prima volta nei loro calcoli coppie di quark e antiquark, una delle complicazioni principali della forza nucleare forte. Secondo il dott. Kronfeld, i calcoli dei fisici mostrano che "anche se le masse di quark sparissero, la massa del nucleo non cambierebbe di molto, un fenomeno che è a volte chiamato "massa senza massa"". "Poiché questi calcoli precisi corrispondono alle misurazioni effettuate in laboratorio, adesso sappiamo (e non solo crediamo) che la fonte della massa della materia quotidiana è la Qcd," concludono gli autori. I loro risultati confermano che il Modello standard descrive correttamente l´origine delle masse adroniche. Siccome queste particelle compongono la maggior parte dell´universo visibile, si può affermare che il Modello standard fornisce una stima accurata della massa del Sole, della Terra e di tutto ciò che contiene. La più importante osservazione dello studio è che gli studi di Qcd reticolare "hanno raggiunto uno stadio in cui tutti gli errori sistematici possono essere completamente controllati". I fisici suggeriscono che la Qcd reticolare "avrà un ruolo fondamentale nel chiarire nuove proprietà fisiche da processi legati agli effetti della Qcd". Il modo in cui la natura genera masse di quark è uno degli argomenti di maggiore interesse per i fisici che lavorano sul Grande collisore adronico. Per ulteriori informazioni, visitare: Science http://www. Sciencemag. Org .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UNA DIRETTIVA SULLE ISPEZIONI AMBIENTALI  
 
 Strasburgo, 24 novembre 2008 - Il Parlamento chiede alla Commissione di proporre entro fine del 2009 una direttiva sulle ispezioni ambientali e di rafforzare la rete Ue per l´attuazione e l´applicazione della legislazione ambientale, eventualmente con una forza ispettiva comunitaria. Ritiene infatti necessario garantire un´applicazione uniforme del diritto ambientale comunitario in tutti gli Stati membri. Propone inoltre di sostenere misure di educazione e informazione sulla protezione dell´ambiente. Approvando con 390 voti favorevoli, 8 contrari e 11 astensioni una risoluzione proposta dalla sua commissione per l´ambiente, il Parlamento sollecita la Commissione a presentare invece entro la fine del 2009 una proposta di direttiva sulle ispezioni ambientali, «chiarendone le definizioni e i criteri e ampliandone il campo d´applicazione». Si dice infatti contrario all´intenzione della Commissione di affrontare la questione soltanto mediante una raccomandazione non vincolante e l´inserimento di specifici criteri giuridicamente vincolanti nella legislazione settoriale. Per i deputati, è inoltre essenziale rafforzare la rete dell´Unione europea per l´attuazione e l´applicazione della legislazione ambientale (Impel) e sollecitano quindi la Commissione a riferire entro la fine del 2009 sulle possibili modalità, fra cui «la creazione di una forza ispettiva ambientale comunitaria». Il Parlamento, infatti, esprime preoccupazione per la conclusione della Commissione secondo la quale la piena attuazione della legislazione ambientale della Comunità «non può essere garantita», poiché ciò porta «a un continuo danno all´ambiente» e «a distorsioni della concorrenza». In proposito, sottolinea che un´applicazione corretta e uniforme del diritto ambientale comunitario «è essenziale» e che qualsiasi mancanza in questo senso «verrebbe meno alle aspettative del pubblico e pregiudicherebbe la reputazione della Comunità quale efficace guardiano dell´ambiente». Propone, infine, di concentrarsi maggiormente su un aiuto a misure di educazione e di informazione sulla protezione dell´ambiente, il cui contenuto preciso dovrebbe essere determinato su scala locale, regionale o nazionale in funzione dei bisogni e dei problemi osservati nel territorio in questione. .  
   
   
TERRITORIO, AL VIA LA NUOVA AREA PROTETTA DEL PARCO DELLE MURA A GENOVA PRESIDENTE BURLANDO: "STIAMO STUDIANDO CON LA PROVINCIA DI GENOVA DI DEDICARE 200MILA EURO DEL FESR PER IL PARCO E PER L´OSSERVATORIO ASTRONOMICO".  
 
 Genova, 25 Novembre 2008 - Una nuova area protetta di interesse locale con la funzione di parco urbano che si snoda tra le valli dei torrenti Bisagno e Polcevera alle spalle della città di Genova, comprendente i forti Castellaccio, Sperone, Puin, Begato. L´avvio della sua costituzione è stato deciso il 21 novembre in Giunta, su proposta del presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che ha recepito una richiesta del Comune di Genova, allo scopo di salvaguardare una porzione di territorio e la sua fruibilità, tenendo conto della sua vicinanza alla città. Il territorio salvaguardato è grande 611,69 ettari e raggiunge i 600 metri sul livello del mare. La gestione dell´area protetta sarà affidata al Comune di Genova che coinvolgerà, per la realizzazione di iniziative e interventi di manutenzione, associazioni di volontariato, sportive e culturali. "Obiettivo dell´istituzione della nuova area protetta - ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando - è quello di tutelare gli equilibri ambientali, valorizzare i beni storico-culturali e garantire la più ampia fruizione del territorio a disposizione della cittadinanza". Il Parco delle Mura nella sua porzione meridionale, a ridosso del Righi, potrebbe essere catalogato come parco metropolitano, inserito cioè in un contesto di metropoli diffusa proprio per la sua funzione di cerniera tra città e campagna. Questo parco ha una funzione importante per il governo degli spazi di confine, marginali al tessuto urbano e grazie alla sua istituzione può consentire la trasformazione di uno spazio "residuale" in un luogo più facilmente tutelabile, con una propria identità. All´interno del parco sono presenti le principali vie di valico tra il Porto di Genova e la Pianura Padana, la via romana, Postumia sul Polcevera, la via del sale sulle pendici della Val Bisagno e numerose creuse. Ci sono inoltre 16 tra fortezze e torri iniziate già dalla Repubblica di Genova, ingrandite dai francesi e completate dal Genio Militare sabaudo tra il 1700 e il 1800 a potenziare le difese della cinta muraria del Xvii sec. Un particolare valore riveste poi la cinta muraria, ultima di sette, realizzata tra il 1626 e il 1633 e che con i suoi 20 Km di lunghezza proteggeva la città a nord. .  
   
   
L´UE PUNTA L´ATTENZIONE SULL´ARTICO, MIRANDO SU NUOVE POLITICHE  
 
Bruxelles, 25 novembre 2008 - La Commissione europea ha adottato una comunicazione sulla "Unione europea e regione artica" delineando l´interesse dell´Ue e gli obiettivi politici, che includono risorse energetiche, pesca e nuove rotte di navigazione. La regione ha richiamato un aumentato interesse a causa delle sue risorse, che potrebbero aiutare a risolvere le preoccupazioni dell´Europa sulla sicurezza energetica. Da parte loro, i gruppi di ambientalisti hanno ripetutamente presentato ammonizioni su come il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici, ma anche le attività umane, stanno cambiando l´Artico. Questo articolo, dice la Commissione, rappresenta il primo passo verso una politica Ue sull´Artico e sarà determinante nella formazione e nell´attuazione della Politica marittima integrata dell´Ue. In una dichiarazione aggiuntiva, il commissario Benita Ferraro-waldner ha osservato: "L´artico è una regione unica e vulnerabile, collocata nelle immediate vicinanze dell´Europa. La sua evoluzione avrà delle ripercussioni importanti sulla vita degli europei nelle generazioni a venire. " Rafforzando i suoi contributi in questa regione, l´Ue sarà in grado di rafforzare molti partenariati con i paesi dell´Artico, ha detto il commissario responsabile per le Relazioni esterne e politica europea di prossimità. "L´eu è pronta a collaborare con loro per aumentare la stabilità, per migliorare la governance artica multilaterale attraverso le reti esistenti e per mantenere il giusto equilibrio tra l´obiettivo prioritario di tutela dell´ambiente e la necessità di un uso sostenibile delle risorse naturali, compresi gli idrocarboni," ha sottolineato. La Commissione ha fatto notare che le politiche Ue che esercitano un impatto sul mondo in senso lato, influiscono anche sull´Artico. Il commissario responsabile per gli Affari marini e pesca, Jope Borg, ha affermato: "Non possiamo rimanere impassibili di fronte agli sviluppi allarmanti che influiscono sul clima artico e, di conseguenza, sul resto del pianeta. Dall´altra parte, la combinazione dei cambiamenti climatici e dei recenti sviluppi tecnologici, offrono nuove opportunià allacciate a nuove sfide. " Dato che le poliche Ue che riguardano una miriade di settori come l´ambiente, l´energia, la ricerca e i trasporti influiscono sull´Artico, serve un´azione coordinata, ha commentato il commissario Borg. "La Politica marittima integrata può fornire una piattaforma collaborativa di grande utilità. " La comunicazione delinea tre obiettivi politici principali: migliorare la governance artica multilaterale, salvaguardare l´Artico d´accordo con la sua popolazione e appoggiare l´uso sostenibile delle sue risorse. La Commissione ritiene che gli obiettivi saranno raggiunti attraverso l´attuazione di diverse proposte. Ciò include un contributo maggiore della Commissione al Consiglio artico, diventando un osservatore permanente, assicurando che le questioni sull´Artico vengano considerate con maggiore importanza a livello internazionale, e promuovendo l´attuazione delle norme esistenti e migliorando gli standard relativi all´ambiente e alla sicurezza dell´Organizzazione marittima internazionale. La Commissione afferma che una politica dell´Ue per l´Artico funzionerà bene insieme alla Politica marittima integrata, in particolare perché quest´ultima mira alla coordinazione delle politiche relative agli affari marittimi. Per ulteriori informazioni, visitare: Commissione europea: Affari maritttimi http://ec. Europa. Eu/maritimeaffairs/arctic_overview_en. Html Commissione europea: Relazioni esterne http://ec. Europa. Eu/external_relations/arctic_region/ .  
   
   
SCIENZIATI VOGLIONO MAPPARE LA FORESTA BOREALE  
 
 Bruxelles, 25 novembre 2008 - L´agenzia spaziale europea (Esa) ha recentemente dato inizio a un progetto volto a individuare la migliore modalità per la mappatura della foresta boreale (vale a dire settentrionale) nella Svezia settentrionale. Come affermano fonti dell´Esa, l´obiettivo rientra tra i numerosi obiettivi della missione candidata nell´ambito di Earth Explorer, denominata Biomass. Grazie a questa missione gli scienziati otterranno misurazioni complessive della biomassa presente nella foresta, attraverso le quali sarà possibile la stima delle riserve e dei flussi di carbonio presenti sul pianeta. Una delle sei missioni candidate nell´ambito di Earth Explorer, Biomass, ha recentemente concluso uno studio di valutazione che verrà presentato alla comunità scientifica nel gennaio prossimo. Esa ha dichiarato, in un comunicato, che procederà alla selezione di tre missioni candidate per lo svolgimento di uno studio di fattibilità relativo, dunque, alla fase di sviluppo successiva, utile per il lancio della settima missione Earth Explorer dell´Esa. Gli scienziati affermano che la foresta boreale (conosciuta come Taiga) occupa il 15% circa della superficie della terra. La foresta boreale non solo contribuisce a formare il ciclo globale dell´energia, del carbonio e dell´acqua, ma rappresenta una fascia circumpolare che attraversa l´emisfero settentrionale, estendendosi dall´Europa settentrionale e dalla Russia fino al Canada e agli Stati Uniti (in modo specifico all´Alaska). La Taiga è situata a nord delle foreste decidue e delle praterie, ma è posta a sud della tundra. L´esa ha affermato che la grande quantità di carbonio trovata nella vegetazione e nel terreno rendono il bioma boreale (un ampio insieme composto da flora e fauna che si trova in un determinato ambiente) la maggiore riserva di carbonio del pianeta. Se la missione Biomass avesse la possibilità di proseguire la sua attività (secondo quanto comunicato dall´Esa), sarebbe possibile studiare le riserve di carbonio attualmente presenti e la loro posizione. La biomassa delle foreste è composta per circa il 50% da carbonio. I ricercatori cercheranno inoltre di creare consapevolezza rispetto al ciclo globale del carbonio e al cambiamento climatico. Per poter tracciare una mappa della foresta boreale gli scienziati sfrutteranno la maggiore lunghezza d´onda radar impiegata dai sistemi satellitari per l´osservazione terrestre: la banda P. Gli scienziati Esa sostengono che questa lunghezza d´onda radar sia particolarmente adeguata alla mappatura della biomassa a partire dallo spazio. "La campagna Biosar 2008 rappresenta la prima campagna aerea dell´Esa con radar ad apertura sintetica (Sar) sulla foresta boreale settentrionale", ha sottolineato il dott. Malcolm Davidson, responsabile del dipartimento per la campagna (campaign unit) dell´Esa: "data l´importanza rivestita dalle foreste boreali per la missione Biomass e per il ciclo globale del carbonio in generale, sono necessari metodi solidi e altamente precisi per la trasformazione di segnali radar in banda P, in mappe della biomassa forestale", ha aggiunto. "Attraverso la raccolta delle misurazioni Sar in banda P relative alle foreste boreali e il confronto delle stesse con le approfondite misurazioni condotte sul terreno, siamo in grado di garantire che la missione satellitare fornirà mappature accurate della biomassa forestale sulla totalità di questo eccezionale bioma". L´istituto per le microonde e i radar del Centro aerospaziale tedesco (Dlr) si sta avvalendo dello strumento radar ad apertura sintetica sperimentale (E-sar) per condurre la campagna a livello spaziale. L´università di Scienze agricole di Umeå, in Svezia, coadiuvata dall´Agenzia svedese per la ricerca sulla protezione e la Chalmers University of Technology di Götebörg, stanno misurando sul terreno alcune caratteristiche chiave delle foreste, come l´altezza e la biomassa forestale. L´esa ha affermato che il processo di crescita delle foreste boreali è piuttosto lento a causa delle condizioni climatiche rigide. "Quando si penetra una zona boschiva nel sito di sperimentazione [. ] è impressionante pensare all´età di quegli alberi", ha commentato il professor Lars Ulander della Chalmers University. "Alcune zone boschive hanno oltre un centinaio di anni, cosicché la biomassa è talvolta il risultato di cento anni di crescita". Per ulteriori informazioni, visitare: Agenzia spaziale europea http://www. Esa. Int/esacp/italy. Html .  
   
   
NUOVE TECNOLOGIE PER RIDURRE LE DISCARICHE  
 
Udine, 22 nov - "Se noi riusciremo grazie alle nuove tecnologie a trovare sistemi per l´utilizzo dei materiali a tutt´oggi ineliminabili, la cui quota si prevede di contenere nel 6/8 per cento del volume introdotto per lo smaltimento, potremmo risolvere il problema delle discariche". Lo ha affermato l´assessore regionale all´Ambiente, Vanni Lenna, traendo le conclusioni dei tavoli tecnici del convegno "Verso il nuovo piano dei rifiuti solidi urbani", organizzato nel palazzo della Regione a Udine "e nato - ha sottolineato Lenna - grazie al contributo positivo e concreto dei cittadini ma anche degli industriali e delle associazioni ambientaliste". "In Friuli Venezia Giulia la situazione è buona rispetto ad altre zone d´Italia - ha commentato Lenna - ma occorre agire subito per scrivere un nuovo piano dei rifiuti, più flessibile, più adatto alle nuove tecnologie, che ci consenta di emettere sostanze non nocive in atmosfera, e di ridurre le discariche". Massima importanza è stata rivolta nel corso dei lavori del convegno alla ricerca di efficaci piani di comunicazione ed educazione ai cittadini, "che dovranno essere aperti alle nuove pratiche di raccolta differenziata - è l´auspicio di Lenna -, seguire le indicazioni inserite nel nuovo piano e collaborare alla gestione del territorio". Sui tempi di attuazione del nuovo piano, Lenna ha dichiarato che "sulla base degli atti del convegno la Regione ora elaborerà la norma entro il mese di gennaio e procederà ad un primo passaggio politico in cui verrà verificata la convergenza con associazioni e categorie". .  
   
   
UE, UNICO RIFIUTO VIRTUOSO E´´ QUELLO NON PRODOTTO  
 
Udine, 25 novembre 2008 - "E´ di soli tre giorni fa, il 19 novembre, l´adozione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri europei di una nuova legge che disciplina i rifiuti tenendo conto di tutti gli elementi emersi negli ultimi trentacinque anni e con la quale si stabilisce che vi è un unico rifiuto virtuoso: quello non prodotto". A riferire le ultime direttive europee in materia di rifiuti al convegno organizzato dall´assessorato regionale all´Ambiente è stata Pia Bucella, direttore Comunicazione, affari giuridici e protezione civile della Direzione generale Ambiente della Commissione Europea, che ha definito l´occasione di confronto a Udine "particolarmente strategica, in quanto organizzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia in maniera partecipativa, coinvolgendo cittadini, aziende, stakeholders". "La normativa europea per il trattamento dei rifiuti - ha spiegato Bucella - consente di affrontare in primo luogo i problemi della raccolta, dei piani di gestione fino allo smaltimento in sicurezza, e, se applicata correttamente, garantisce ai cittadini un trattamento del loro rifiuti in maniera sicura". La prevenzione è la priorità nella direttiva europea, "poi - ha riferito Bucella - vengono il riutilizzo dei rifiuti dopo opportuno trattamento, il riciclaggio, il recupero per la produzione di energia elettrica, e, solo da ultimo, se non è possibile fare altro, la messa in discarica". L´ue disciplina anche il trasporto dei rifiuti, il loro invio all´estero o in altre regioni, il trattamento di rifiuti pericolosi "che - ha ricordato - vengono prodotti non solo da ospedali e attività produttive, ma anche da noi cittadini con medicinali e pile". .  
   
   
BASILICATA, ACTA: KIT INFORMATIVO PER RIDUZIONE RIFIUTI  
 
Potenza, 25 novembre 2008 - L’acta aderisce alla Settimana europea sulla riduzione dei rifiuti coordinata dall’Acr+ (Associazione europea delle città e delle regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile delle risorse) che si terrà dal 22 al 30 novembre 2008 nelle città e nelle regioni d’Europa. “L’azienda potentina – si legge in una nota dell’Ufficio Comunicazione dell’Acta - metterà a disposizione sul proprio sito web come proposto da Federambiente e in un’ottica di riduzione di carta, tutto il materiale di promozione e di sensibilizzazione utile a far conoscere ad un pubblico più vasto possibile l’importanza delle pratiche di riduzione dei rifiuti nonché fornire una lista di consigli utili per ridurre i rifiuti giornalmente mostrando diverse azioni per diversi soggetti implicati. Il Kit informativo utile alle scuole, agli amministratori, alle associazioni ambientaliste e agli esperti del settore, contenente tutti i documenti è reperibile all’indirizzo www. Actapotenza. It (area Comunicazione)”. Bas 02 .  
   
   
LA NUOVA NORMATIVA AMBIENTALE E IL TRASPORTO DEI RIFIUTI DERIVANTI DALLA PROPRIA ATTIVITÀ  
 
Milano, 25 novembre 2008 - Organizzato dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con Ambiente Italia e Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo il giorno giovedì 27 novembre 2008 - ore 9. 00 - 13. 00 a Milano - Via Oldofredi 23 presso Unione Regionale delle Camere di Commercio Lombarde - si terrà un convegno sul tema: La nuova normativa ambientale e il trasporto dei rifiuti derivanti dalla propria attività La partecipazione all´incontro è gratuita, è gradita la registrazione a Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo: zerga@milanomet. It tel. 02 24126546 - fax 02 24126541 .  
   
   
RIFIUTI, I TRE ATO INTERPROVINCIALI SONO REALTÀ DOPO L´ATO TOSCANA CENTRO COSTITUITI ANCHE TOSCANA COSTA E TOSCANA SUD  
 
Firenze, 25 novembre 2008 - Si è costituito anche l´Ato Toscana Sud. A meno di un anno dal varo della nuova legge sui rifiuti – Lr 61/2007 – quello che sembrava un obiettivo di difficile realizzazione è realtà: i vecchi 10 Ato dei rifiuti non ci sono più e al loro posto sono nati i tre nuovi Ato interprovinciali Toscana Centro, Toscana Costa e Toscana Sud, tre enti di maggiori dimensioni che potranno applicare economie di scala e ottimizzare l´utilizzo delle risorse e del personale per garantire un servizio migliore per il cittadino. «Sono molto soddisfatta – ha detto l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini – per la nascita dei nuovi Ato. Lo scorso anno, approvando la legge 61, la Toscana si è posta un obiettivo molto ambizioso, una sfida che sembrava difficile vincere. Oggi, invece, anche grazie alla collaborazione dei sindaci e al lavoro dei tre Commissari nominati dalla Regione per seguire l´iter della nascita degli Ato, possiamo inaugurare una nuova fase della gestione dei rifiuti in Toscana. Adesso che le tre nuove realtà sono nate dovranno iniziare ad occuparsi dei bandi per assegnare il servizio di gestione ed anche dei progetti per i nuovi impianti». «La Toscana – ha ricordato l´assessore – ha prima di tutto bisogno di aumentare e qualificare la sua dotazione impiantistica, sia per quanto riguarda gli impianti di smaltimento finale, sia per quanto riguarda gli impianti necessari per la valorizzazione ed il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Auguro buon lavoro ai nuovi Ato, ai loro presidenti ed ai consigli di amministrazione: c´è molto da fare per traghettare la nostra Regione verso una gestione di tipo europeo del ciclo dei rifiuti». Agli Ato, infatti, in base al testo unico Matteoli per l´ambiente, spettano tutte le compete nze per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, comprese quelle che prima erano in capo ai Comuni. La legge regionale che prevedeva la riforma degli Ato in Toscana è stata votata dal Consiglio regionale della Toscana lo scorso anno a fine novembre e quest´anno, nei primi giorni dello stesso mese, si è costituito l´Ato Toscana Centro, che raccoglie le Province di Firenze, Prato e Pistoia e che ha indicato come presidente Riccardo Gabellini, già alla guida del vecchio Ato di Firenze. L´ato Toscana Costa, che unisce ben quattro Province e cioè Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, è nato martedì scorso – 18 novembre - ed ha eletto presidente il sindaco di Pisa Marco Filippeschi. Infine l´Ato Toscana Sud, che si occuperà delle province di Siena, Grosseto e Arezzo, si è costituito ieri sera ed ha scelto come presidente Paolo Nannini, già presidente del vecchio Ato di Arezzo. Come vicepresiden ti sono stati indicati Luca Rugi, sindaco di Poggibonsi, e Massimo Ricci, ex presidente del vecchio Ato di Grosseto, mentre come presidente dell´assemblea dei Comuni è stato scelto il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi. L´ato Toscana Sud nella seduta di ieri ha anche già adottato una prima delibera, nella quale ha fissato i criteri per la scelta del direttore dell´Ato, capo di un ufficio tecnico che assorbirà le funzioni di gestione degli appalti, prima riservate ai Comuni. .