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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Novembre 2014
GOVERNANCE DI INTERNET ED EFFICIENZA DELLE REGOLE: VERSO IL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SULLA PRIVACY  
 
Roma, 11 novembre 2014 - L´evento organizzato presso Spazio Europa tratterà della normativa europea in tema di privacy, in vista del nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati personali la cui approvazione è prevista per il prossimo Consiglio europeo Giustizia e affari interni del 4-5 dicembre. Tra i relatori Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Roma, 13 novembre, ore 14.00.  
   
   
“SMAU CALABRIA”  
 
Catanzaro, 11 novembre 2014 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha commentato la manifestazione “Smau Calabria” che si svolgerà il 18 e 19 novembre, presso la Fondazione “Mediterranea Terina” a Lamezia Terme, sottolineando che si tratta di “una vetrina internazionale per fare toccare con mano l´innovazione che la Calabria sta producendo in questi anni, proponendosi anche come luogo di incontro della ricerca per il Meridione e il Mediterraneo”. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Smau di Milano, Regione Calabria, Fincalabra e “Calabriainnova” e sarà l’occasione per presentare le imprese innovative calabresi e meridionali. Alla giornata inaugurale, introdotta dall´Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, saranno presenti, tra gli altri il direttore della comunicazione di “Expo 2015” Roberto Arditti, il Presidente di Fincalabra Luca Mannarino, il Dirigente di Area Science Park di Trieste Stephen Taylor, l’Amministratore Delegato di Smau Pierantonio Macola, mentre sono stati invitati il Console del Regno del Marocco in Italia Ahmed Sabri e il Presidente di Isiamed Gianguido Folloni. “La Regione Calabria - aggiunge Caligiuri – secondo Infocamere, con un +263% di crescita è prima in classifica in Italia per incremento del numero di imprese innovative nel 2013. Questo dato riassume i risultati che si stanno ottenendo nel settore della ricerca nella nostra regione, dove, attraverso consistenti investimenti, si sono create le concrete premesse per occupare oltre mille giovani ricercatori. Il cambio di passo è evidente e gli effetti saranno ancora più significativi nel prossimo futuro. E che la Calabria sia diventata un´area ospitale per l´innovazione lo confermano le scelte strategiche di Poste e Telecom che hanno ubicato proprio nella nostra regione centri di ricerca di interesse nazionale”. Tanti gli eventi previsti, tra i quali la presentazione dei progetti d´impresa delle startup e degli spin-off universitari, le opportunità dei bandi e dei finanziamenti per le imprese, i Premi “Innovazione Ict”, da assegnare ai migliori progetti delle tecnologie digitali, e “Lamarck”, riservato ai più innovativi progetti delle startup. Particolare attenzione verrà riservata alle concrete opportunità che si aprono con “Expo 2015”, “Matera 2019” e l’internazionalizzazione mediterranea tra export e innovazione, valorizzando i progetti delle imprese calabresi nei settori delle nuove frontiere della stampa 3D, dell’e-Commerce, della Big data, della sicurezza delle informazioni, del turismo, della mobilita´ e dei beni culturali. Sul sito www.Smau.it è già possibile prenotare con anticipo gli appuntamenti con relatori, startup e imprese presenti all´evento.  
   
   
LA REGIONE TOSCANA SOSTIENE LA PROPOSTA DI LEGGE PER IL VOTO AGLI STUDENTI IN ERASMUS  
 
Firenze, 11 novembre 2014 – Anche la Regione sostiene la proposta di legge per estendere il diritto di voto agli studenti Erasmus. E´ il presidente Enrico Rossi ad annunciarlo nel corso della conferenza stampa organizzata per illustrare l´iniziativa portata avanti dall´associazione Erasmus Student Network Italia e già supportata da Enti locali e Università. "Certamente firmerò la proposta di legge – ha detto Rossi – e invito tutti i cittadini toscani a farlo. Questi giovani ci danno la possibilità di dimostrare che le istituzioni sono una cosa aperta". La rivendicazione nasce dal fatto che al momento votare all´estero è possibile soltanto per coloro che sono iscritti all´Aire (l´Anagrafe dei residenti all´estero), iscrizione obbligatoria soltanto per coloro che risiedono fuori dall´Italia per almeno 12 mesi. Il che di fatto escluderebbe dall´esercizio del diritto i circa 50 mila giovani che ogni anno decidono di trascorrere all´estero un periodo di durata inferiore (di solito 10 mesi) impegnati in programmi come Erasmus ma anche Leonardo, tirocini Placement, e altri. Buona parte di loro non sono in grado di esercitare questo diritto a causa dei costi da affrontare per ritornare in Italia. "Finalmente un segnale forte, la politica risponde alla generazione del futuro – ha commentato il responsabile del progetto per la Toscana Emanuele Scamardella - Per noi è una cosa drammatica, siamo esclusi da processi decisionali, siamo una generazione senza voto. La nostra proposta è di poter votare elettronicamente nel luogo di studio o di lavoro, cosa che snellisce le procedure bibliche di iscrizione all´Aire. La Toscana è la prima Regione italiana che ci risponde". Tra i punti della proposta: prevedere la possibilità di richiedere l´esercizio del voto all´estero per coloro che sono domiciliati in uno stato membro dell´Unione Europea per un periodo continuativo da un minimo di 1 mese a un massimo di 12; estendere tale possibilità ai familiari conviventi di chi temporaneamente è domiciliato in uno stato membro Ue; permettere conseguentemente il voto per corrispondenza tramite gli uffici consolari, così come previsto per gli iscritti all´Aire. Ci sarà tempo fino a febbraio 2015 per raccogliere le 50 mila firme necessarie affinché la proposta di legge popolare possa approdare in Parlamento.  
   
   
SERRACCHIANI-PANARITI, INFODAY ERASMUS+ 11 NOVEMBRE A UDINE  
 
Trieste, 11 novembre 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e l´assessore alla Formazione, Loredana Panariti, interverranno, rispettivamente in apertura ed in chiusura, all´Infoday Erasmus+, l´evento informativo volto ad agevolare l´accesso dei giovani alle informazioni sulle opportunità offerte dall´Unione europea, dove verranno illustrate la struttura e le modalità per la presentazioni di progetti nell´ambito di Erasmus+, il programma della Ue nel settore giovani. Infoday Erasmus+, sostenuto dalla Regione in collaborazione con Agenzia nazionale Giovani ed Eurodesk Italia, si svolgerà Martedì 11 Novembre, dalle 9.30 alle 13, a Udine, sede Regione (Auditorium), via Sabbadini 31. Erasmus+ mette in rete tutte le linee di finanziamento dell´Unione Europea nel settore dell´istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport ed ha stanziato, per la programmazione 2014-20, un budget di 14,7 miliardi di euro per promuovere opportunità di mobilità per studenti, tirocinanti, insegnanti e altro personale docente, giovani, animatori giovanili e volontari; creazione e miglioramento dei partenariati tra istituzioni e organizzazioni nei settori giovanile, dell´istruzione, della formazione; sostegno al dialogo e all´accesso alle informazioni per favorire la riforma dei sistemi di istruzione, di formazione e delle politiche giovanili.  
   
   
LA RETE NAZIONALE DELLE PALESTRE DELL’INNOVAZIONE  
 
Roma, 11 novembre 2014 - Fondazione Mondo Digitale e Miur lanciano la Rete nazionale delle Palestre dell’Innovazione per diffondere nelle scuole italiane il modello di educazione per la vita nel 21° secolo. L’iniziativa, sostenuta anche da Roma Capitale, ha preso il via alla Città educativa di Roma dove è nata la prima Palestra dell’Innovazione. Video di presentazione on line al link  http://goo.Gl/glk6be e booklet del professor Alfonso Molina per conoscere il modello proposto consultabile al link http://www.Lulu.com/shop/alfonso-molina/palestre-dellinnovazione/paperback/product-21890152.html Prime firmatarie della Rete sono 47 scuole di 14 regioni italiane che partecipano all’incontro “La Rete nazionale delle Palestre dell’Innovazione” in corso oggi, 10 novembre 2014, a Roma in via del Quadraro 102 presso la prima e unica (ancora per poco) Palestra dell’Innovazione creata dalla Fondazione Mondo Digitale nel marzo 2014 e ripresa anche dal documento “La Buona Scuola”, elaborato dal Miur. La Palestra dell’Innovazione è un luogo fisico e virtuale (Phyrtual) in cui si pratica autoconsapevolezza, creatività, imprenditorialità e innovazione a 360°: tecnologica, sociale, civica e personale. E’ un posto in cui i giovani, gli artisti digitali, i makers ma non solo, possono “attrezzarsi” per il proprio sviluppo personale e professionale. La Palestra utilizza tutte le forme di apprendimento più avanzate: dalla fabbricazione digitale alla realtà immersiva e virtuale, dall’autoconsapevolezza al problem solving, dal gaming alla robotica. Il linguaggio è quello della sperimentazione e della creatività per acquisire le competenze utili per vivere e lavorare nel 21° secolo. All’incontro con le scuole partecipano Donatella Solda Kutzman della segreteria tecnica del Miur, Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale e l’ideatore della prima Palestra dell’Innovazione Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale: “Il modo migliore per prepararsi al futuro è partecipare alla sua creazione con un atteggiamento e una forma mentis aperti alla curiosità, alla ricerca, alla sperimentazione. Senza dubbio è più facile fare innovazione fuori dal sistema scolastico, ma la vera sfida é farla all’interno del sistema esistente, con le difficoltà e le opportunità che ci sono. Questo è il processo che ci interessa, perché tocca la vita delle persone che lavorano in oltre 40.000 scuole italiane: insegnanti, presidi, studenti, famiglie, personale amministrativo e tecnico. È un processo che coinvolge anche la vita di tutte le persone e le organizzazioni del paese, perché tutti possono e devono giocare un ruolo. Abbiamo un sogno: che in tutte le scuole italiane nasca uno spazio dedicato all’innovazione”. È proprio questa la sfida della Fondazione Mondo Digitale: far nascere tante Palestre dell’Innovazione che siano evolutive e configurabili rispetto alle diverse realtà scolastiche”. All’iniziativa partecipano anche le scuole coinvolte nel progetto “La Città educativa di Roma Capitale… capitale di Roma – Alfabetizzazione digitale nel mondo della scuola” sostenuto da Roma Capitale – Dipartimento Servizi educativi e scolastici, Giovani e Pari opportunità. Www.mondodigitale.org Contributi video delle scuole: http://www.Innovationgym.org/rete-delle-palestre/  Booklet: http://www.Lulu.com/shop/alfonso-molina/palestre-dellinnovazione/paperback/product-21890152.html  Video: http://goo.Gl/glk6be    
   
   
BOLZANO: AVVIATA LA SECONDA FASE DEI COLLOQUI PER LA FORMAZIONE  
 
Bolzano, 11 novembre 2014 - Primo incontro, a Bolzano, per illustrare i dettagli del disegno di legge "Modifiche della legge provinciale in materia di istruzione e di stato giuridico del personale insegnante", la cosiddetta "Legge omnibus sull´istruzione". L´assessore provinciale alla scuola e cultura, Philipp Achammer, e l´intendente scolastico, Peter Höllrigl, hanno presentato nei giorni scorsi nei gironi scorsi ai licei di lingua tedesca di Bolzano la bozza della nuova legge provinciale sulla formazione. I punti maggiormente qualificanti della nuova legge saranno il riconoscimento dei crediti formativi, le graduatorie del personale docente semplici e trasparenti ed una maggiore continuità formativa. Nel corso dell´incontro l´assessore Achammer ha sottolineato che il disegno di legge in primo luogo intende assicurare ed allargare la qualità della didattica. Nel corso della prossima settimana il dialogo con le scuole proseguirà a Bressanone, Brunico e Merano e quindi seguiranno colloqui a livello istituzionale.  
   
   
UNIMOL, INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO 2014-2015. FRATTURA: DAI TRAGUARDI RAGGIUNTI A NUOVI OBIETTIVI, INSIEME, UNIVERSITÀ E REGIONE MOLISE, PER BLINDARE L´ECCELLENZA  
 
Campobasso, 11 novembre 2014 – Di seguito l’intervento del presidente del Molise, Paolo di Laura Frattura: “ Signore e Signori, Signor Rettore, Autorità civili, militari e religiose, Professori, Personale tecnico e amministrativo, Studenti, Ragazzi, il mio saluto come augurio sincero e sentito di crescita per il nostro Ateneo. Un saluto particolare al presidente Letta: un piacere, oltre che un onore, rivederlo e averlo qui oggi in mezzo a noi. Bentrovato Enrico. Questa mia seconda partecipazione da presidente della Regione all´inaugurazione di un nuovo anno accademico è contrassegnata da importanti traguardi, che insieme, Università e Regione, ognuno nel rispetto delle proprie competenze, abbiamo raggiunto in questo anno. Insieme abbiamo superato difficoltà e insieme abbiamo individuato e costruito soluzioni volte, tutte, al rafforzamento e alla tutela della qualità formativa, la sola che ci consente di blindare l´eccellenza che questa Istituzione rappresenta per l´intera regione. E insieme, come non ricordarlo, proprio in questa Aula Magna, abbiamo vissuto l´immensa gioia della prima tappa del viaggio in Molise di Papa Francesco. Un´emozione che ancora respiriamo. Venerdì scorso abbiamo annunciato, con gli studenti dell´Unimol, la delibera di giunta con la quale abbiamo riscritto la legge regionale per il diritto allo studio universitario. Lo abbiamo fatto con voi studenti, perché ci è sembrato giusto iniziare così. A vent´anni dalla prima stesura, arriva un nuovo testo che integra e, in fondo, possiamo dirlo, rivoluziona, il precedente dettato: ora poniamo al centro del diritto allo studio, declinato finora in termini meramente finanziari, un sistema rimodellato, ampliato e sviluppato di diritti. Una borsa di diritti che supera e arricchisce la tradizionale borsa di studio. L´abbiamo fatto non solo perché avevamo assunto impegni precisi in campagna elettorale, impegni rinnovati in occasione dell´inaugurazione dello scorso anno accademico, ma soprattutto perché abbiamo voluto ascoltare, raccogliere e codificare le esigenze e le proposte che giovani menti brillanti hanno saputo suggerirci. Questo testo ci piace nella costruzione condivisa che c´è dietro. L´idea posta a base della riforma è quella di produrre un efficientamento della normativa, alla luce della cornice legislativa nazionale e della spending review, attraverso tre azioni: ridurre gli sprechi; riorganizzare le attività e le istituzioni pubbliche esistenti; riordinare i confini dell´intervento pubblico, restringendone l´area di azione. Una riforma che prevede anche la riorganizzazione dell´Esu: avevamo chiesto al Rettore accoglienza per l´Ente nella sede universitaria e la sensibilità del professor Palmieri non è mancata. Ora siamo pronti noi a snellire l´organismo trasformandolo in un´agenzia che metta in pratica le misure di accompagnamento garantite dalla Regione. Nel nuovo testo modernizziamo e attualizziamo il diritto allo studio: in particolare, viene estesa a tutti gli studenti, anche stranieri, la possibilità di usufruire dei servizi fondamentali per il diritto allo studio; la Regione supporta i servizi di assistenza a favore degli studenti partecipanti a programmi di mobilità internazionale, per accompagnare l´andata all´estero, confidando nel ritorno di menti aperte e arricchite, grazie all´esperienza maturata in altre parti del mondo; la realizzazione di una carta dei servizi; gli interventi a favore degli studenti lavoratori; gli interventi a favore degli studenti disabili e diversamente abili; l´assistenza socio-sanitaria, la ristorazione, il servizio abitativo per gli studenti fuori sede, la facilitazione del trasporto e le agevolazioni nell´acquisto dei biglietti o abbonamenti, il servizio librario per il potenziamento e l´aggiornamento annuale del servizio bibliotecario, favorendo anche l´editoria digitale e l´uso delle più avanzate tecnologie. Parliamo di welfare universitario con un´attenzione sentita all´inclusione reale per offrire davvero a tutti una delle più grandi, belle, opportunità della nostra società: studiare, ossia amare la conoscenza, la competenza, la specializzazione di sé in mezzo agli altri per dare di più a se stessi e agli altri. La chiave di volta, la forza per crescere, per far crescere il nostro Molise, sta nella collaborazione. E collaborando abbiamo messo in salvo risorse preziose riattivando i progetti di ricerca proposti alla Regione da questo Ateneo, come da impegno: con la delibera n. 587, adottata la scorsa settimana, abbiamo recuperato ulteriori 2 milioni di euro per una ricerca di qualità, attinente alle vocazioni del nostro territorio. Potremo lavorare ad altri progetti che si aggiungono agli otto già avviati per un impegno di 1,5 milioni di euro. Impegni importanti, questi elencati, che andranno a inserirsi, rendendolo ancora più sostanzioso, nel portafoglio delle importanti iniziative già realizzate. A dicembre, nelle sale espositive della Ex Gil di Campobasso si alzerà il sipario su uno degli eventi artistici più prestigiosi di sempre: la mostra di Giorgio de Chirico. Una mostra che segue a distanza di un anno un´altra straordinaria esperienza che ha incantato tutti noi, l´antologica del Maestro Gino Marotta. Due eventi, de Chirico e Marotta, possibili proprio grazie alla fusione di impegno, volontà e capacità che Università e Fondazione Molise Cultura hanno saputo mettere a fattor comune per la crescita culturale della nostra regione. Ancora sul piano culturale e ancora insieme, Università e Regione, con la partecipazione del Mibac, abbiamo dato vita a un master per la progettazione e pianificazione del paesaggio e dei beni culturali con un ciclo di seminari "Molise tra storia e paesaggio" che, passando per la valorizzazione dei nostri tesori artistici, architettonici e paesaggistici, ha consentito due cose: l´approfondita conoscenza di tali beni e il confronto diretto con esponenti di spicco nazionale e internazionale nelle varie discipline richiamate. In termini occupazionali abbiamo condotto, sempre insieme Università e Regione, importanti iniziative destinate all´inserimento dei giovani nel mondo del lavoro come Garanzia Giovani e siamo andati avanti con sempre maggior entusiasmo con Molise Start cup: la gara, chiamiamola così, tra le tante idee possibili di sviluppo e innovazione, abbiamo collaborato nella redazione del nuovo Psr e dato profonda attenzione alla pianificazione forestale. Altissimo momento per il nostro territorio, poi, il riconoscimento e l´approvazione, nel mese di giugno, della Riserva Mab di Collemeluccio-montedimezzo, la Riserva ampliata (Collemeluccio-montedimezzo Alto Molise) è entrata a far parte a pieno titolo del Network mondiale delle riserve della biosfera del programma Mab Unesco e tutti ci rendiamo conto del significato di questo riconoscimento, che non è mero prestigio ma potenzialità infinite che su esso si innestano, grazie alla lungimiranza degli amministratori locali interessati, alla sapienza dei docenti, dei ricercatori e degli studenti coinvolti, all´ausilio del Corpo forestale. Non sono state partite facili, ma insieme le abbiamo vinte. La risposta più incoraggiante a questo lavoro di squadra è arrivata con l´aumento del numero degli iscritti all´Università degli studi del Molise: un boom, come hanno titolato i giornali locali. Siamo tutti fieri di questo e siamo profondamente riconoscenti a chi ha reso possibile, con la sua professionalità - i docenti e il personale tecnico, amministrativo - tutto ciò. E tutto ciò, che si lega indissolubilmente alla qualità non solo dell´offerta formativa ma anche alla qualità di vita che in questa nostra Università è immediato respirare e riconoscere, ne sono certo, blinda l´esistenza di questa importante realtà. Con il professor Palmieri da un po´ di tempo ci ritroviamo ospiti in confronti pubblici sul senso dell´autonomia regionale o di una regionalizzazione più ampia, per quanto ci riguarda la Marca Adriatica. Comprendo i dubbi espressi attraverso la metafora delle fusioni societarie dove i piccoli finiscono sempre per essere fagocitati dai grandi. È un timore giusto, negarlo suonerebbe sciocco, tuttavia penso che la condivisione dei servizi, delle infrastrutture, dei centri decisionali non possa che significare il potenziamento delle eccellenze che ogni realtà coinvolta può vantare. E oggi, stando propri ai numeri di successo che Unimol registra, possiamo dire che il nostro Ateneo è tra queste. Buon nuovo anno accademico a tutti.”  
   
   
PIANO GIOVANI: APPROVATA UN’INIZIATIVA FORMATIVA PER L’INNOVAZIONE DELLA DIDATTICA NEI CORSI SERALI  
 
Aosta, 11 novembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato, nella seduta di venerdì 7 novembre, l’iniziativa Formazione per l’innovazione nei corsi serali, rivolta ai docenti delle Istituzioni scolastiche secondarie superiori della regione, nell’ambito del Piano di Azione e Coesione – Piano giovani – Istruzione 2014. L’iniziativa si pone l’obiettivo di rafforzare la qualità dei sistemi di istruzione attraverso la formazione degli insegnanti, con particolare riferimento alle tematiche dell’innovazione nella didattica, anche online, della progettazione dei curricula e della valutazione e certificazione delle competenze degli allievi frequentanti i corsi serali. Per maggiori informazioni, rivolgersi al Dipartimento Sovraintendenza agli studi, Ufficio supporto autonomia scolastica (tel. 0165/275866).  
   
   
BICOCCA, VENT’ANNI DI SCIENZA DEI MATERIALI FRA SCOPERTE E INVENZIONI CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO  
 
Milano, 11 novembre 2014 - 532 laureati, 409 maschi e 123 femmine. Tanti sono i laureati in Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-bicocca, dal 1994 a oggi. Il corso in Bicocca è l’unico in Lombardia e prevede sia un percorso triennale sia uno magistrale. Nell’evento-seminario di oggi sono stati ricordati i vent’anni di attività, con un viaggio tra scoperte, invenzioni e applicazioni che hanno cambiato il mondo. Il corso di laurea in Scienza dei materiali è stato costituito presso l´università degli Studi di Milano, ma il progetto iniziale prevedeva già il trasferimento presso l´università di Milano-bicocca, non appena sarebbe nata la nuova universitàþ. «Il corso di laurea in Scienza dei Materiali è un percorso che a una rigorosa formazione scientifica interdisciplinare coniuga lo sviluppo di competenze professionali spendibili sul mercato del lavoro – ha detto Marco Martini, direttore del Dipartimento di Scienza dei Materiali -. Il percorso triennale, seguito da quello magistrale, permette di acquisire una solida formazione di base di fisica e di chimica, integrata da uno sguardo su aspetti tecnologici e applicativi». Dai laboratori industriali alla ricerca universitaria, gli sbocchi occupazionali sono molteplici. «Il laureato, triennale e magistrale, in Scienza dei Materiali – continua Martini - trova impiego in industrie di area micro e opto-elettronica, polimerica, chimica e in piccole e medie imprese attive in diversi settori. Inoltre, circa un terzo dei laureati magistrali è occupato in attività di ricerca in Atenei e istituzioni pubbliche italiane e straniere. Le nuove frontiere della ricerca sono orientate allo sviluppo di nuovi materiali su scala nanometrica con un ampio spettro di applicazioni, anche nel campo dei materiali biocompatibili e della nanomedicina». Dalle testimonianze dei laureati in Scienza dei Materiali, che lavorano in alcune delle aziende più innovative e che oggi hanno partecipato ai vent’anni di Scienza dei materiali, il racconto dei traguardi delle nanotecnologie e dei nuovi materiali. «Parigi, Minnesota, Ginevra e ora Zurigo: i miei studi mi han dato le chiavi per lavorare in alcuni dei più grandi centri di ricerca internazionali - ha raccontato Daniele Braga che ha conseguito la laurea in Scienza dei materiali nel 2006 e oggi lavora presso il Politecnico Federale di Zurigo -. Da sempre mi occupo delle proprietà ottiche ed elettriche dei semiconduttori organici, materiali in grado di fabbricare dispositivi innovativi flessibili low cost». «Mi sono laureato nel 2003 con una tesi di laurea sulle superfici – ha detto Andrea Resta attualmente impegnato in Francia, presso il centro di ricerca Synchrotron Soleil – e anche adesso continuo ad occuparmi di superfici: grazie alle competenze acquisite durante il percorso universitario, riesco a confrontarmi, indifferentemente, sia con fisici sia con chimici, a dimostrazione del taglio interdisciplinare del corso». Tra le 123 donne che si sono laureate in Scienza dei materiali in questi vent’anni, c’è Patrizia Valsesia: «Il laureato in Scienza dei materiali ha una marcia in più grazie all’approccio multidisciplinare dei suoi studi – ha detto –. Dopo la laurea ho conseguito il dottorato di ricerca in Scienza dei materiali e ho svolto un post-doc di tre anni; oggi sono responsabile del laboratorio nuove materie prima in ricerca e sviluppo in Intercos, multinazionale produttrice di cosmetici». Quest’anno le immatricolazioni al corso di laurea triennale in Scienze dei materiali hanno fatto registrare un incremento del 16 per cento (166 nuovi iscritti contro i 143 dell’anno scorso), con una crescita significativa della donne: 32 per cento di studentesse iscritte, contro il 22 per cento del 2013. Oltre ai corsi di laurea triennale e magistrale, in Bicocca è attivo anche il dottorato di ricerca in Scienza e nanotecnologie dei materiali. Organizzato in tre percorsi, generale, industriale e nanoscienze, il dottorato è sede centrale del network di dottorato europeo in Fisica e Chimica dei Materiali Avanzati (Pcam), che comprende quattordici Atenei di undici diversi paesi. L´interazione tra la ricerca accademica e quella industriale è uno degli obiettivi primari di questo dottorato che ha accordi con aziende come Pirelli, Saes Getters e Palsmore i cui manager e ricercatori fanno parte del collegio docenti. Anche l´Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia Aiv è un partner attivo del dottorato.  
   
   
BOLZANO, BISOGNI FORMATIVI: TRIANGOLO SCUOLA-EDUCAZIONE PERMANENTE-UNIVERSITÀ  
 
Bolzano, 11 novembre 2014 - In occasione della Giornata dell´educazione permanente una sessantina di rappresentanti di agenzie educative ed enti si sono confrontati, venerdì 7.11 presso la Lub a Bolzano per giungere a collaborazioni e progetti sinergici. L´assessore provincialeTommasini:puntare a sinergie fra scuola-educazione permanente-Università per rispondere a bisogni formativi dei cittadini. "Mercato delle cooperazioni-Giornata dell´educazione permanente" è l´iniziativa che gli Uffici per l´educazione permanente delle Ripartizioni Cultura italiana e tedesca hanno organizzato quest´anno per la Giornata dell´Educazione permanente ed in svolgimento fino a questa sera presso la Libera Università di Bolzano. Una sessantina fra responsabili e collaboratori di agenzie e comitati di educazione permanente, del mondo della scuola, dell´università, dei centri giovanili e delle istituzioni sociali ed anche persone con idee e proposte di cooperazione hanno risposto all´invito e sono convenuti con la volontà di scambiare opinioni, verificare la possibilità di messa in rete delle idee e di confrontarsi su progetti concreti di cooperazione. Il mondo dell´educazione permanente in Alto Adige è rappresentato da numerosi enti pubblici e privati che insieme svolgono un ruolo sociale molto importante: tutti insieme garantiscono l´apprendimento lungo tutto l´arco della vita e sostengono la crescita personale e professionale degli individui, dei gruppi e della comunità. La varietà e il gran numero di enti è una ricchezza che tuttavia si può disperdere se le risorse a disposizione non vengono ottimizzate anche attraverso una modalità di azione, la cooperazione tra i vari enti, che viene utilizzata ancora raramente. Come ha detto l´assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini salutando l´iniziativa, la cooperazione è fondamentale per rispondere ai bisogni formativi dei cittadini ed è rilevante definire strategie per fornire loro il miglior servizio possibile. Attraverso un circolo virtuoso che vede coinvolte scuola, extrascuola con l´educazione permanente e l´Università, si intende giungere ad un sistema permeabile per garantire misure di aggionamento rispondenti alle sollecitazioni attuali da affrontare senza timori. Il direttore della Ripartizione cultura tedesca, Armin Gatterer, in rappresentanza dell´assessore provinciale alla cultura tedesca Philipp Achammer, oggi impegnato a Vienna, ha sottolineato come per progettare l´educazione permanente sia necessario ed opportuno cooperare, non solo a fronte delle minori risorse, bensì per avere un plusvalore. L´idea di dar vita al mercato delle cooperazioni è nata un anno e mezzo fa, nell´ambito del tavolo di confronto per discutere e proporre misure concrete per lo sviluppo futuro dell´educaione permanente in provincia di Bolzano fra i rappresentanti dei vari attori del settore, ovvero Uffici provinciali, agenzie formative, Università, scuole ed altri. Nel corso dell´iniziativa, proprio in una sorta di "Mercato delle cooperazioni", i partecipanti oggi possono confrontarsi su idee e progetti e approfondire opportunità concrete di cooperazioni, venire a conoscenza di idee e progetti interessanti utili e stimolanti anche per la propria associazione dalle quali far scaturire opportunità di collaborazione. Il Prof. Donato Grasso, biologo ed etologo del Dipartimento di Bioscienze dell´Università degli Studi di Parma, quindi, nella sua relazione finale, facendo l´esempio della società complessa delle formiche, si soffermerà sulla cooperazione nel mondo animale quale modo nel processo evolutivo di risolvere problemi. Un esempio anche per la comunità umana. Infatti, come ha spiegato Lucia Piva, direttrice dell´Ufficio educazione permanente e biblioteche della Ripartizione cultura italiana della Provincia, la cooperazione se è fondamentale nel mondo della natura per giungere ad un equilibrio, lo è altrettanto in quello umano. La cooperazione è un modo di lavorare e di essere, di mettere in rete le competenze per ottenere un plusvalore.  
   
   
LIBRI DI TESTO. NUOVE RISORSE DALLA REGIONE PIEMONTE  
 
Torino, 11 Novembre 2014 - Oltre 5 milioni di euro, queste le risorse ministeriali che la Regione ripartirà nei prossimi mesi ai Comuni per il rimborso totale o parziale del costo dei libri di testo agli allievi in condizioni economiche più svantaggiate delle scuole secondarie di primo e secondo grado residenti in Piemonte. Sono 21.984 le domande che la Regione dovrà soddisfare, verificata la situazione economica delle famiglie, il cui tetto Isee non può superare i 10.632,94 euro. Come lo scorso anno, le richieste di contributo sono pervenute alla Regione esclusivamente per via telematica tramite l’applicazione sul sito www.Piemontefacile.it Questa la ripartizione delle risorse prevista per alunno, tenuto conto dei criteri individuati dallo stesso Ministero dell’Istruzione per il tetto massimo di spesa per l’acquisto dei libri di testo in ogni classe della scuola dell’obbligo: · €. 199,00 per gli alunni della scuola secondaria di I° grado; · €. 319,00 per gli alunni del primo anno della scuola secondaria di Ii° grado; · €. 195,00 per gli alunni del secondo anno della scuola secondaria di Ii° grado; · €. 255,00 per gli alunni degli altri anni della scuola secondaria di Ii° grado (Iii – V anno); · €. 45,00 per gli alunni che svolgono attività di formazione iniziale finalizzata ad assolvere l’obbligo di istruzione. “Gli strumenti didattici sono parte costitutiva del processo educativo di ogni studente – sottolinea l’assessore all’Istruzione Giovanna Pentenero - ed è compito delle amministrazioni intervenire con sussidi o borse di studio laddove le famiglie non riescano a provvedere a loro acquisto. Si è parlato in questi ultimi mesi del libro di testo come di un “costo da ridurre”ma aprire la scuola alle nuove esigenze informative e di apprendimento non necessariamente vuol dire sostituire quelle tradizionali, privandole della loro funzionalità didattica ed educativa”.  
   
   
TRENTO UNA CITTÀ PER EDUCARE  
 
Trento, 11 novembre 2014 - In una società globalizzata è indispensabile contrapporre alla frammentazione un’alleanza educativa che si esplica nella collaborazione e nella rete. Da questa considerazione nasce il progetto "Trento una città per educare", promosso dalle agenzie educative presenti sul territorio e rivolto ad insegnanti, educatori e genitori, al fine di creare sinergie per costruire una “comunità educante”. Ieri, presso palazzo Geremia a Trento, si è tenuto il secondo appuntamento, del ciclo di incontri previsti dal progetto, al quale è intervenuto il professore Michele De Beni. Mettere in rete tutte le risorse positive del territorio per un obiettivo comune: la formazione alla genitorialità, la creazione di relazioni positive, di alleanze educative tra tutti coloro che si occupano di formazione o che hanno figli in età evolutiva. Questo l’obiettivo del progetto “Trento, una città per educare”, un percorso formativo nato con l’appoggio dell’Agenzia provinciale per la famiglia insieme a diverse agenzie educative del territorio e coordinato dal Comune di Trento. Un progetto nato dalla volontà di alcuni insegnati di confrontarsi sulle problematiche educative e soprattutto sull´esigenza di trasmettere valori ai propri allievi con l’impegno a vivere in prima persona ciò di cui si parla, ad essere testimone, modello educativo, accettando di mettersi in discussione. Ieri a si è tenuto il secondo appuntamento dei cinque previsti, al quale ha partecipato come relatore il professor Michele De Beni dell´università di Sophia di Loppiano (Fi), che ha tenuto una relazione sul tema "Costruzione dei propri schemi cognitivi con se e l´altro". I prossimi incontri, che si tengono a Palazzo Geremia a Trento dalle 16.30 alle 19.00, sono in programma il 20 novembre, il 4 dicembre e il 16 dicembre.  
   
   
VENETO: RIAPERTI TERMINI PRESENTAZIONE DOMANDE ‘BUONO-SCUOLA’ PER ANNO SCOLASTICO-FORMATIVO 2013-2014  
 
Venezia, 11 novembre 2014 -  Sono stati riaperti i termini per la presentazione della domanda di contributo regionale ‘buono-scuola’ relativo all’ anno scolastico-formativo 2013-2014. Ne dà notizia l’Assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale Elena Donazzan, che ha portato all’approvazione della Giunta veneta il provvedimento. I nuovi termini per la presentazione delle domande via web sono stati stabiliti nelle seguenti date: per i richiedenti (dal richiedente all’Istituzione scolastica-formativa :14-24/11/2014 (ore 12.00); per le Istituzioni scolastiche formative (dall’Istituzione alla Giunta regionale): 14-28/11/2014 (ore 12.00). “Abbiamo ritenuto opportuno riaprire i termini – ha detto Donazzan – perché ci sono giunte numerose richieste in questo senso sia da parte di famiglie, anche con figli disabili, sia da parte di scuole. Abbiamo tenuto conto del particolare momento di gravità della situazione economica e sociale e riaperto i termini per il ‘buono-scuola’ in modo tale da sostenere le famiglie più bisognose”. “Tuttavia – fa presente l’Assessore – essendo giunte alle scuole entro i termini precedentemente stabiliti del 31 ottobre scorso, 5.774 domande e considerata la legittima aspettativa di tali richiedenti si è deciso di assegnare prioritariamente ad essi il contributo massimo concedibile. Le risorse che rimarranno e in proporzione ad esse saranno assegnate ai richiedenti che presenteranno domanda con i nuovi termini stabiliti”. Si ricorda che il bilancio regionale 2014 ha stanziato 7 milioni di euro per il ‘buono-scuola’ per l’ anno scolastico-formativo 2013-2014.  
   
   
OGGI INFODAY ERASMUS+ A UDINE  
 
Udine, 11 novembre 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e l´assessore alla Formazione, Loredana Panariti, interverranno, rispettivamente in apertura ed in chiusura, all´Infoday Erasmus+, l´evento informativo volto ad agevolare l´accesso dei giovani alle informazioni sulle opportunità offerte dall´Unione europea, dove verranno illustrate la struttura e le modalità per la presentazioni di progetti nell´ambito di Erasmus+, il programma della Ue nel settore giovani. Infoday Erasmus+, sostenuto dalla Regione in collaborazione con Agenzia nazionale Giovani ed Eurodesk Italia, si svolgerà Martedì 11 Novembre. Dalle 9.30 alle 13. A Udine. Sede Regione (Auditorium). Via Sabbadini 31. Erasmus+ mette in rete tutte le linee di finanziamento dell´Unione Europea nel settore dell´istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport ed ha stanziato, per la programmazione 2014-20, un budget di 14,7 miliardi di euro per promuovere opportunità di mobilità per studenti, tirocinanti, insegnanti e altro personale docente, giovani, animatori giovanili e volontari; creazione e miglioramento dei partenariati tra istituzioni e organizzazioni nei settori giovanile, dell´istruzione, della formazione; sostegno al dialogo e all´accesso alle informazioni per favorire la riforma dei sistemi di istruzione, di formazione e delle politiche giovanili.  
   
   
TRENTO: ASSEGNI DI STUDIO: CRITERI PER LA CONCESSIONE  
 
Trento, 11 novembre 2014 - Nella seduta di ieri la Giunta provinciale ha approvato, su proposta del presidente Ugo Rossi, la delibera contenente i criteri e le modalità per la concessione degli assegni di studio agli studenti iscritti alle istituzioni scolastiche paritarie della provincia per le spese di iscrizione e di frequenza. Con la delibera la Giunta provinciale fissa i criteri e le modalità per la concessione degli assegni di studio previsti dall’art. 76 della legge provinciale 5/2006 rivolti agli studenti delle istituzioni scolastiche paritarie per far fronte alle spese di iscrizione e di frequenza. Nel dettaglio con il provvedimento sono stati approvati i requisiti per l’accesso al beneficio, le fasi procedimentali per la concessione dell’assegno di studio e il disciplinare Icef che individua gli elementi variabili da considerare nella valutazione della condizione economica familiare. Viene confermata l’impostazione adottata lo scorso anno scolastico; in particolare l’importo dell’assegno di studio è corrisposto nell’ammontare compreso fra il minimo di 50,00 euro e un massimo di 600,00 euro per la scuola primaria, di 700,00 per la scuola secondaria di primo grado e di 1.100,00 euro per la scuola secondaria di secondo grado. Le domande di concessione dovranno essere presentate presso la segreteria della scuola frequentata entro il 15 gennaio 2015. Il testo integrale della delibera con gli allegati si potrà consultare e scaricare da mercoledì 12 novembre 2014 sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
DIBATTITO E CONFRONTO DELLA SCUOLA TRENTINA IN OCCASIONE DEL TOUR MINISTERIALE “LA BUONA SCUOLA”  
 
Trento, 11 novembre 2014 - Una mattinata di intenso dibattito, quella di oggi, presso la Sala di Rappresentanza della Regione. Il tour nazionale “La Buona scuola”, organizzato dal Miur in collaborazione con gli Uffici scolastici regionali, ha fatto tappa ieri a Trento. L’incontro è stato un’occasione di confronto tra i principali attori della scuola trentina, i rappresentanti del Ministero, delle categorie economiche del territorio e le organizzazioni sindacali. Al dibattito, moderato da Mario Dutto, Presidente di Iprase, hanno partecipato Luciano Chiappetta, Capo Dipartimento Istruzione del Miur; Livia Ferrario, dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza; Raffaele Vanzo, presidente del Consiglio delle autonomie scolastiche e formative; Nicola Pifferi, Consulta Provinciale degli Studenti; Lorenzo Borga, movimento studentesco “Stazione Futuro”; Roberto Busato, direttore di Confindustria Trento; Roberto De Laurentis, presidente dell’Associazione Artigiani; Roberto Pallanch, direttore Asat; Egidio Formilian, referente scuola per la Federazione trentina delle Cooperative; nonché numerosi dirigenti scolastici, insegnanti e studenti. Nell’introdurre la mattinata il presidente di Iprase, Mario Dutto ha ricordato il livello di eccellenza della scuola trentina emerso anche dalle ultime rilevazioni dei dati Ocse-pisa, sottolineando che i risultati ottenuti dalla scuola provinciale sono senz’altro il frutto di una serie di componenti che rendono merito agli studenti, a chi in classe presta giornalmente la propria opera, ma anche alle Istituzioni che hanno sostenuto molte azioni, anche innovative, in campo didattico. “Credo che da iniziative come questa messa in campo dal Miur – ha proseguito Dutto – possano nascere forme di collaborazione e di reciproco arricchimento sia a livello locale, che a livello nazionale”. “Per aver una buona scuola – ha spiegato Luciano Chiappetta, Capo Dipartimento Istruzione del Miur nel suo discorso – il Governo ha ritenuto necessario il coinvolgimento di tutti coloro che compongono il sistema scolastico nazionale. Mi riferisco agli studenti, ai dirigenti scolastici e ai genitori. Uno degli strumenti per avviare questo dialogo tra il Miur e il territorio è costituito da queste giornate di ascolto, pensate per creare una partecipazione diffusa al dibattito; appuntamenti che si concluderanno il 15 di novembre”. Nel suo intervento Chiappetta ha dunque evidenziato che “l’ambizione de La Buona Scuola è di far sì che tutti abbiano le potenzialità per poter, con pari diritti, entrare nel mondo del lavoro o proseguire gli studi. Partendo da questo presupposto, il Governo ha pensato di realizzare una fotografia dell’esistente per poter poi pianificare ciò che manca”. La dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza, Livia Ferrario, dopo aver portato il saluto del presidente della Provincia Ugo Rossi, ha illustrato i progetti di legislatura già avviati dalla Giunta provinciale in materia di istruzione, declinando in quattro assi le linee giuda per i prossimi quattro anni. Transizioni scuola-lavoro, Trentino Trilingue, Formazione e Valorizzazione degli Insegnanti e Inclusione sono i capisaldi ai quali l’Amministrazione provinciale sta lavorando per garantire una scuola al passo con i tempi e in grado di formare studenti qualificati e competitivi. “Investendo nel rapporto scuola-lavoro si vogliono ridurre le distanze tra le competenze dei ragazzi e i bisogni delle imprese – ha affermato Ferrario – la scuola deve essere partner delle aziende e anche stimolo all’innovazione delle stesse. La conoscenza delle lingue straniere deve agire quale strumento di competitività, e a questo proposito, - ha proseguito Ferrario - è in fase di predisposizione un piano di legislatura per l’apprendimento di queste, che sarà finanziato con le risorse della programmazione comunitaria”. La dirigente generale ha infine evidenziato l’importanza della formazione e della valorizzazione del corpo docente e ha rimarcato il valore di una scuola inclusiva. In sintonia con le affermazioni della dirigente generale, il presidente del Consiglio delle autonomie scolastiche e formative, Raffaele Vanzo, in rappresentanza dei genitori, ha ribadito l’importanza della valorizzazione delle risorse umane presenti nella scuola, della loro formazione, in ingresso e in itinere. Ha infine riportato l’accento sul tema della valutazione dei docenti, come elemento qualificante dell’offerta formativa. È poi seguito l’intervento del rappresentante della Consulta Provinciale degli Studenti Nicola Pifferi. Pifferi ha ribadito la posizione delle Consulte Studentesche a livello nazionale, auspicando che il confronto tra gli studenti e le Istituzioni possa proseguire anche conclusa l’operazione ascolto del Ministero. Ha infine riaffermato l’importanza del Diritto allo Studio, quale elemento di democrazia e crescita sociale. È stata poi la volta dei rappresentanti di Confindustria, Asat e Associazione Artigiani, che con i loro interventi hanno posto l’accento sui numerosi accordi stipulati negli ultimi anni per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e sull’importanza dei concetti chiave della scuola del futuro di meritocrazia, autoimprenditorialità e educazione alla cittadinanza. La giornata di confronto è proseguita con i contributi di numerosi dirigenti scolastici, studenti e insegnanti che hanno voluto condividere buone prassi e criticità dell’organizzazione scolastica auspicando ulteriori occasioni costruttive e di confronto.  
   
   
PRODOTTI DI QUALITÀ E EDUCAZIONE ALIMENTARE PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA  
 
 Trento, 11 novembre 2014 - Valorizzare i prodotti trentini di qualità e promuovere un´educazione alimentare sana e bilanciata. Questi i due criteri che guideranno le amministrazioni pubbliche nella predisposizione dei documenti di gara per l´affidamento dei servizi di ristorazione scolastica, emersi nel corso della riunione del "tavolo appalti" presieduto dall´assessore alle infrastrutture e all´ambiente Mauro Gilmozzi. Si tratta dell´organismo di consultazione della Provincia sui temi dei contratti e degli appalti pubblici dove sono presenti i rappresentanti delle amministrazioni, delle parti sociali e delle associazioni di categoria e professionali. Dopo attenti approfondimenti, anche in confronto con le migliori esperienze condotte in sede nazionale, il "tavolo appalti" ha condiviso di valorizzare, nei criteri per l´affidamento dei servizi di ristorazione scolastica, l´uso di prodotti locali trentini, quelli di qualità garantita e di promuovere la tutela dell´ambiente, oltre all´educazione alimentare, sana e bilanciata. Ciò è stato possibile grazie ad alcuni interventi di modifica alla legge provinciale sulla promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a basso impatto ambientale, recentemente approvata dal Consiglio provinciale. Inoltre, si è condivisa una linea guida per la valorizzazione del ruolo delle cooperative sociali di tipo b nell´affidamento di forniture pubbliche di beni e servizi, che potrà essere "diretto" fino alla soglia comunitaria. Ciò, con l´obiettivo di rilanciare alcuni strumenti per consentire di inserire persone svantaggiate presso le stesse cooperative ed il successivo reingresso nel mondo del lavoro ordinario. Infine, sono state presentate alcune clausole di tipo sociale, ovvero disposizioni che chiariscono gli scenari che possono verificarsi in occasione dei cambi d´appalto, per cui la ditta aggiudicataria è impegnata ora a verificare le condizioni per assicurare, prioritariamente, la continuità del rapporto di lavoro dei dipendenti precedentemente impiegati. Anche in questo caso vi è stata la condivisione delle parti sociali e datoriali.  
   
   
AMBIENTE: REGIONE LOMBARDIA ENTRA A FAR PARTE NRG4SD  
 
Milano, 11 novembre 2014 - Regione Lombardia è ufficialmente parte della prestigiosa e autorevole rete internazionale nrg4Sd, Network of Regional Governments for Sustainable Development. La comunicazione è arrivata proprio in queste ore dagli assessori del Governo catalano Udaya Gammanpila (Territorio) e Santiago Vila i Vicente (Ambiente), rispettivamente co-presidente del Sud della nrg4Sd e co-presidente del Nord della nrg4Sd, incontrati dall´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Lombardia Claudia Maria Terzi lo scorso fine settimana durante una missione istituzionale a Barcellona. Grande Onore - "Regione Lombardia - spiega Terzi - è onorata di entrare a far parte di un organismo prestigioso come il nrg4Sd, di cui ha seguito lo sviluppo di fin dalla nascita, grazie alla partecipazione al ´World Summit on Sustainable Development´ di Johannesburg del 2002, attraverso il suo corpo scientifico Fondazione Lombardia per l´Ambiente www.Flanet.org, accreditata presso le Nazioni Unite". In Prima Linea Per Sostenibilità - "L´assessorato all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia che ho il piacere di guidare da quasi due anni - chiosa Terzi - è da tempo impegnato sul fronte dello sviluppo sostenibile, in particolare della mitigazione e dell´adattamento ai cambiamenti climatici, del risparmio e dell´efficienza energetica, della tutela del territorio e delle risorse naturali, della conservazione della biodiversità e delle aree protette, del controllo degli inquinanti, delineando politiche e strumenti (piani di azione per un loro governo locale) che sono in taluni casi buone pratiche ovvero misure programmatiche innovative e pilota". Obiettivi Comuni - "La rete nrg4Sd - prosegue ancora la titolare lombarda dell´Ambiente - promuove lo sviluppo sostenibile a livello di Governo locale in tutto il mondo e agisce da portavoce degli Enti locali a livello internazionale nel campo dello sviluppo sostenibile". "Regione Lombardia - sottolinea ancora Terzi - sostiene con convinzione l´importanza di questo ambizioso obiettivo, reso ancora più attuale dall´acuirsi della crisi ambientale e climatica globale". Percorso Virtuoso - "La Regione - assicura l´assessore - intende continuare, disseminare e condividere a livello mondiale un percorso virtuoso di politiche e di comportamenti per vincere la sfida dello sviluppo sostenibile, che ci coinvolge e a cui deve richiamarci il nostro senso di responsabilità etica e anche civile". Referendum Indipendentista - "Voglio complimentarmi per i risultati del referendum indipendentista della Catalogna - conclude l´assessore Terzi -: ho avuto modo di far visita alla sede del comitato per il referendum e scambiare alcune riflessioni sull´indipendenza. Ho visto una grande partecipazione popolare, è quello che auspico anche per il prossimo appuntamento in Lombardia".  
   
   
FVG: AL 100% RIMBORSO DANNI MALTEMPO INIZIO ANNO  
 
Trieste,11 novembre 2014 - Con decreto dello scorso 4 novembre, l´assessore delegato alla Protezione civile Paolo Panontin ha stabilito che i privati, le imprese e i Comuni danneggiati dall´ondata di maltempo del gennaio-febbraio di quest´anno riceveranno un contributo del 100% della spesa ammissibile, entro il limite massimo di 3.000 euro per ciascun richiedente. Le risorse messe a disposizione dalla Protezione civile per alleviare le spese relative ai consumi straordinari di energia elettrica e di carburante necessari al funzionamento delle pompe utilizzate per liberare i locali allagati (anche a causa del concomitante innalzamento delle falde acquifere) hanno coperto l´intero fabbisogno segnalato dai cittadini e dagli enti danneggiati. Come noto l´istruttoria delle richieste di ristoro era stata delegata ai Comuni che avevano richiesto e ottenuto a settembre una proroga per poter completare l´invio dei dati relativi alla spesa ammissibile segnalata dai loro cittadini e dalle imprese locali alla Regione. Per le domande di contributo dei privati e delle imprese, i 26 Comuni interessati hanno ritenuto ammissibile una spesa complessiva di 760.232 euro, che corrisponde a un contributo regionale di 597.632 euro (considerato il limite massimo di 3.000 euro). Per quanto riguarda invece le domande di contributo dei Comuni, la spesa ammissibile si ferma a 12.903 euro, pari a un contributo regionale di 9.246 euro.  
   
   
ALLUVIONI, ROSSI: "5 MILIONI PER CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE NELLE ZONE DI CARRARA E DELL´ALBEGNA"  
 
Firenze 11 novembre 2014 – Cinque milioni di euro per assicurare agli alluvionati di Carrara e della Maremma un contributo, fino a un massimo di 5 mila euro, a tutte le famiglie che hanno un reddito inferiore a 36.000 euro Isee. Lo ha deciso la giunta regionale, con una proposta di legge che verrà rapidamente trasmessa al consiglio. "Non è un risarcimento – ha tenuto a precisare oggi alla stampa il presidente Enrico Rossi – ma una forma di solidarietà a chi è stabilmente residente nelle zone colpite, un aiuto a chi deve risistemare case o pertinenze o reintegrare beni mobili andati perduti. Dai primi conti risulta che sono state colpite 1700 abitazioni nella zona di Carrara e un centinaio nella zona dell´Albegna. Secondo i calcoli dell´Irpet mediamente in Toscana l´84% delle famiglie risultano avere un reddito inferiore a 36 mila euro Isee". Ma il presidente Rossi non si è limitato a confermare le decisioni maturate negli ultimi giorni. "Lo stato a tutti i livelli e la politica – ha detto commentando le tensioni a Carrara - devono percepire che l´emergenza idrogeologica sta diventando emergenza democratica. Di fronte a una tragedia che lascia sgomenti come quella del Carrione, dove si rompe un argine ricostruito da poco, si può capire perchè la gente perde la testa. La reazione dei cittadini, il crollo della loro fiducia sono comprensibili, purché non sfocino in atti di violenza, non diano sfogo ai facinorosi e non siano strumentalizzate. I cittadini hanno il diritto di sapere che le cose si fanno in fretta e correttamente e di vedere i risultati. Dobbiamo ricostruire un rapporto con la cittadinanza ed individuare rapidamente le responsabilità, che non possono che essere individuali". "Ho chiesto quindi una relazione che ricostruisca le ragioni di ciò che è accaduto e tutti i comportamenti, compreso quello del Genio civile locale. Poi abbiamo sbloccato 215 opere per 127,5 milioni. Per Massa Carrara sono oltre 50 opere per 27 milioni. Domani ci sarà l´incontro con tutti i responsabili dei procedimenti, per spiegare come si deve fare con le procedure accelerate. Stiamo pensando anche di introdurre, oltre ai collaudi di legge, una verifica di secondo livello". Il presidente ha ripetute le richieste al governo: quella di dotare i presidenti di regione dei poteri commissariali e quello di mantenere le spese per il rischio idraulico fuori dal patto di stabilità. "Certo i cambiamenti climatici sono impattanti – ha detto ancora – ma è vero che questi drammi sono anche frutto di decenni di malgoverno del territorio, di cementificazioni, di incuria, di una perversa alleanza tra finanza e mattone. Si è costruito in tanti posti sbagliati e vorrei ricostruire la sequenza delle alluvioni in questi posti sbagliati, attraverso le aerofotogrammetrie che potrebbero costituire una mostra itinerante. Di fronte a tutto questo noi siamo la giunta che ha fatto una svolta, anche molto contrastata e discussa, vietando le edificazioni nelle zone P4, con la nuova legge sul governo del territorio che blocca il consumo di suolo per edificazione e punta sulla riqualificazione urbana, e con il Piano del paesaggio, che ha attinenza non solo con il tema della bellezza ma anche con il problema idrogeologico. Stiamo facendo sul serio – ha concluso il presidente – chiediamo a tutti di avere fiducia perché siamo convinti che ce la possiamo fare".  
   
   
FINANZIATO PROGETTO DI RINATURALIZZAZIONE DEL TERRITORIO NEL COMUNE DI SANT’URBANO  
 
Venezia, 11 novembre 2014 - La Regione ha disposto il finanziamento di un intervento di rinaturalizzazione del territorio del comune di Sant’urbano, in provincia di Padova, mediante la piantumazione di nuove specie arboree ed arbustive autoctone. Lo ha fatto con un provvedimento della giunta veneta, adottato su proposta dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, che assegna un importo di 500 mila euro per il recupero di una delle aree maggiormente interessate, sotto l’aspetto ambientale, dalla presenza di impianti di gestione dei rifiuti. Nel territorio del comune di Sant’urbano sorge infatti la discarica per rifiuti urbani, assimilati e speciali non pericolosi che, dal 1990 ha consentito lo smaltimento dei rifiuti provenienti dal territorio di Padova e, laddove situazioni emergenziali occasionali lo abbiano richiesto, anche di rifiuti provenienti da altre realtà provinciali venete. La discarica di Sant’urbano è dotata fin dal 2000 di certificazioni ambientali; inoltre, ha avuto il riconoscimento di impianto “tattico regionale. La superficie occupata è di circa 55 ettari e la volumetria di abbancamento dei rifiuti, aumentata nel tempo a seguito di successive autorizzazioni , è passata dagli iniziali 2.900.000 mc. Agli attuali 3.878.000 mc. L’intervento di rinaturalizzazione verrà progettato, gestito e realizzato dalla Struttura forestale della Regione ed interesserà un’area demaniale situata a valle della botte a sifone Tre Canne, compresa tra il Fratta-gorzone a nord, il Frassine-s. Caterina ad ovest e sud e la S.p. 41 ad est, per un’estensione di circa 30 ettari nel contesto del “bacino Anconetta”, già individuato come opera di mitigazione per il rischio idraulico nella zona denominata Bassa Padovana. Oltre alle strutture regionali, saranno coinvolte anche l’amministrazione comunale di Sant’urbano e la Provincia di Padova, sia nella fase di avvio delle opere che in quella di gestione e mantenimento delle piante del nuovo parco. “Con questo progetto - fa presente Conte – verrà in pratica ricreato un “bosco di pianura”, dando così riscontro alle giuste esigenze della popolazione di Sant’urbano, rappresentate dall’amministrazione comunale. Saranno creati nuovi spazi naturalistici che contribuiscano a creare una migliore qualità della vita in questo comune dell’area padovana”.  
   
   
AMBIENTE: SICUREZZA TAGLIAMENTO, CONVENZIONE CON AUTORITÀ DI BACINO  
 
 Trieste, 11 novembre 2015 - Su proposta dell´assessore regionale all´Ambiente ed Energia, Sara Vito, la Giunta regionale ha autorizzato la sottoscrizione di una convenzione con l´Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-bacchiglione per lo svolgimento di attività propedeutiche alla revisione del piano per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del Tagliamento, nonché per la predisposizione di un piano di manutenzione del fiume. Con questa convenzione la Giunta regionale vuole dare un nuovo impulso per trovare delle soluzioni all´annoso problema della sicurezza idraulica del fiume Tagliamento, che ha visto negli anni passati avanzare diverse proposte, ma anche accendere un vivace dibattito tra favorevoli e contrari alle opere proposte. Le attività previste dalla convenzione dovranno essere svolte tenendo conto delle soluzioni formulate dal "Laboratorio Tagliamento", commissione istituita nel 2010 per avanzare delle ipotesi alternative alla costruzione delle "casse di espansione" da realizzare tra la stretta di Pinzano e il ponte di Dignano, a suo tempo proposte per limitare la portata massima verso valle durante le piene del fiume. Il Laboratorio Tagliamento - composto da rappresentanti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, da tutti gli Enti con competenza idraulica, dalle Università, comunità locali e associazioni ambientaliste - ha avanzato numerose proposte come, ad esempio, la realizzazione di interventi di rinforzo degli argini, di un canale scolmatore, di un´opera di laminazione delle piene; le conclusioni sono state oggetto di una presa d´atto della Giunta Regionale (deliberazione 178 del 10/2/2012). La convenzione, della durata di 18 mesi, prevede che l´Autorità di Bacino completi il quadro conoscitivo morfologico e idrodinamico del corso d´acqua, sviluppi un modello idrodinamico per verificare l´efficacia della opere proposte dal Laboratorio Tagliamento, nonché verificarne la fattibilità. L´autorità di Bacino dovrà, inoltre, realizzare una proposta di revisione del piano per la sicurezza del Tagliamento e un piano di manutenzione idraulica e di regolamentazione dell´asportazione dei materiali litoidi presenti in alveo o in golena.  
   
   
TERRITORIO: DISSESTO; ABRUZZO A ROMA PER RISORSE  
 
L´aquila, 11 novembre 2014 - Un quadro capillare e analitico degli interventi ad alta priorità necessari a contrastare i rischi legati al dissesto idrogeologico che affligge parti importanti del nostro territorio. E? il documento, frutto dell? indagine elaborata in collaborazione con i locali dipartimenti di Geni Civili, definito questo pomeriggio dal presidente della Giunta regionale, Luciano D? Alfonso, nella sua qualità di Commissario straordinario delegato dal Governo, e presentato dall? assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca, alla riunione convocata a Roma dalla Presidenza del Consiglio fissata a Palazzo Chigi per le ore 15. Stando alla dettagliata ricognizione delle criticità esistenti, occorrerebbero circa 136 milioni di euro per attuare il programma di interventi indispensabili ad avviare un? azione efficace di risanamento relativamente alle criticità più urgenti riscontrate nel territorio abruzzese. Nello specifico, secondo quanto emerso nelle riunioni promosse su base provinciale con le amministrazioni competenti e le Prefetture, l? area più critica è quella teatina, per la quale sarebbero necessari interventi quantificati in oltre 42 milioni di euro. Segue il comprensorio teramano, per cui il fabbisogno in termini economici è di oltre 39 milioni; quindi L? Aquila, con una stima di circa 26 milioni e Pescara con oltre 25 milioni di euro. ? Si tratta ? spiega l? assessore Mazzocca - di un piano complessivo di certo impegnativo dal punto di vista finanziario, ma oltremodo necessario oggi che i danni provocati dalla mancata cura e tutela del territorio sono sotto gli occhi di tutti, nelle recenti e drammatiche pagine di cronaca che hanno interessato altre regioni d? Italia. Un programma pluriennale di interventi, sia organizzato per scala di priorità di rischio potenziale che generato sui livelli di cantierabilità dei progetti, redatto dalla struttura tecnica regionale appositamente costituita a seguito del Dpcm del 24 giugno 2014 di nomina commissariale in capo al Presidente D´alfonso. In soli 4 mesi - prosegue Mazzocca - anche con la fattiva collaborazione delle realtà istituzionali locali (Comuni, ndr), abbiamo concepito un piano attuabile celermente quanto meno per le tante situazioni di emergenza-urgenza riscontrate in ambito regionale, e di porre le basi concrete per attuare i restanti progressivamente e comunque nell´arco dei prossimi tre anni. Essere veloci conterà molto sulla possibilità di captare ulteriori investimenti per il nostro territorio". Domani, 11 novembre, il presidente D´alfonso e l´assessore Mazzocca saranno di nuovo a Roma per definire con il Sottosegretario Delrio i passaggi successivi e le fasi per la redazione del conseguente piano di riparto.  
   
   
LOMBARDIA: ON-LINE PROGETTO VASCA SENAGO  
 
Milano, 11 novembre 2014 - "Il progetto definitivo delle vasche di laminazione di Senago è a disposizione di tutti, sul sito internet www.Sicurezzadelseveso.regione.lombardia.it  Un´operazione di trasparenza per una delle opere più importanti da realizzare in Lombardia nei prossimi mesi e che, assieme agli altri interventi previsti nel progetto complessivo riguardante il Fiume Seveso, serve per dare una risposta definitiva al problema delle esondazioni a monte e a valle di Milano". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, annunciando che la documentazione relativa agli interventi di Senago (Milano) comprende anche l´adeguamento del Canale scolmatore nord ovest in quell´area. Progetto Di Senago - "Il progetto di Senago - ha proseguito Viviana Beccalossi - rispetta completamente il budget previsto di 30 milioni di euro. Denaro interamente messo a disposizione da Regione Lombardia e Comune di Milano. Sappiamo tutti che per la realizzazione completa delle opere mancano 80 milioni di euro, che il Governo, nelle scorse settimane, incontrandoci a Milano, si è impegnato a reperire. Da allora non abbiamo più ricevuto notizie e non vorrei che anche per questa vicenda, permettetemi la battuta, prevalga l´ormai cronica ´annuncite´ del presidente Renzi". Sicurezza Del Seveso - Il progetto completo per la messa in sicurezza del Seveso prevede infatti la realizzazione di diverse opere, a partire dalle vasche di laminazione nel territorio di Senago e poi a Varedo, Paderno Dugnano e Lentate sul Seveso. Contestualmente, si lavorerà a un radicale miglioramento della qualità delle acque del fiume. Il costo complessivo è stimato in 110 milioni di euro, di cui 30 già impegnati da Regione e Comune. Per i restanti 80 milioni, il Governo, attraverso l´Unità di missione ´Italia Sicura´, ha dichiarato di volerne destinare una parte attraverso i fondi previsti nello ´Sblocca Italia´ e parte con un apposito Accordo di programma con Regione Lombardia. Esame Documentazione - "Il progetto - ha continuato Viviana Beccalossi - passa ora attraverso la fase delle autorizzazioni e dei pareri. L´esame della documentazione disponibile già rende percepibile lo sforzo che è stato sviluppato dai progettisti incaricati da Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) e il livello della programmazione idraulica complessiva assicurata dall´Autorità di bacino del fiume Po". Indispensabili Tutti Gli Interventi Previsti - "La definitiva messa in sicurezza del Seveso - ha concluso Viviana Beccalossi - necessita di tutti gli interventi previsti che sono già in corso di progettazione. Il Governo, quindi, faccia al più presto la sua parte".  
   
   
TRENTO: PIANI DI GESTIONE FORESTALE: APPROVATI CRITERI E FINANZIAMENTO  
 
Trento, 11 novembre 2014 - La Giunta Provinciale ha approvato ieri, con una deliberazione firmata dall´assessore all´agricoltura Michele Dallapiccola, i nuovi criteri e i livelli di finanziamento per la redazione dei piani di gestione aziendale forestale e dei piani semplificati di coltivazione delle proprietà silvo-pastorali della provincia di Trento. Questi piani riguardano circa il 64% del territorio provinciale, costituito da boschi e pascoli di proprietà di comuni, frazioni, Asuc o di proprietà privata. Ogni anno da tali aree escono circa 270.000 metri cubi di legname e 90.000 tonnellate di legna da ardere, per un controvalore di circa 24 milioni di euro. I piani aziendali forestali, attraverso rilievi dettagliati sulla condizione dei boschi nelle diverse aree delle proprietà, stabiliscono come estrarre tale materiale legnoso ed in quali quantità, in modo da garantire un equilibrio tra il beneficio economico che deriva dall´utilizzazione dei boschi e la sostenibilità ecologica della loro gestione. Consentono inoltre di coordinare le valutazioni riguardanti la fattibilità economica degli interventi, obiettivo essenziale per un piano aziendale, con quelle più generali riguardanti la stabilità del territorio, il ruolo protettivo della foresta, quello ricreativo, paesaggistico e naturalistico, che rappresentano un valore ancor più importante della foresta, anche se difficilmente monetizzabile, soprattutto per i proprietari. Con i piani aziendali vengono inoltre individuati e programmati gli interventi di miglioramento da condurre all´interno delle proprietà. Le modalità di redazione seguono degli standard provinciali e ciò consente di utilizzare in forma aggregata le dettagliate informazioni che derivano dalla pianificazione aziendale anche per impieghi di monitoraggio del territorio boscato e di pianificazione territoriale in senso lato. I criteri approvati oggi dalla Giunta provinciale prevedono un contributo del 50% della spesa ammissibile per la revisione con maggiorazione del 10% nel caso di prima redazione di un piano oppure nel caso di piani aggregati o di proprietà marginali sotto il profilo della redditività del bosco. Tra gli elementi di priorità nell´attribuzione dei fondi disponibili verrà considerata la certificazione della proprietà secondo gli standard Pefc o Fsc, e l´adesione delle proprietà ad associazioni forestali. Le domande di finanziamento, per i piani in scadenza il prossimo anno, potranno essere presentate fino al termine del 31 dicembre 2014. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all´Ufficio Pianificazione, Selvicoltura ed Economia forestale del Servizio Foreste e fauna.  
   
   
LIGURIA, RIMBORSI ALLUVIONE: PROROGATO FINO A MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE ANCHE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DEL MODELLO D PER DANNI ALLE FAMIGLIE  
 
Genova, 11 Novembre 2014 - Prorogato dalla Giunta regionale, fino a mercoledì 12 novembre anche la presentazione del modello D, riguardante i danni subiti dai privati e dalle famiglie a seguito dell´alluvione dell´ottobre scorso. Il modello D, rende noto l´assessore regionale allo sviluppo economico Renzo Guccinelli, dovrà essere presentato presso i competenti uffici dei Comuni interessati.