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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Luglio 2011
ENAC PRESENTA IL RAPPORTO 2010 A ISTITUZIONI, OPERATORI SETTORE E STAMPA: ANNO CARATTERIZZATO DA AUMENTO DI TRAFFICO, STUDIO PER PIANO NAZIONALE DEGLI AEROPORTI, SPERIMENTAZIONE BODY SCANNER, GESTIONE CRISI DURANTE L´ERUZIONE DEL VULCANO ISLANDESE  
 
Roma, 5 luglio 2011 - Il Presidente dell’Enac Vito Riggio e il Direttore Generale Alessio Quaranta hanno presentato questa mattina, presso la Biblioteca del Senato, a Istituzioni, operatori del settore e stampa il Rapporto 2010 sulle attività svolte dall’Ente nel corso dell’anno. Hanno partecipato all’incontro il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, l’Amministratore Delegato dell’Enav Guido Pugliesi, Direttone Centrale Operazioni di Finmeccanica Giovanni Bertolone, il Presidente di Assaereo Lupo Rattazzi, il Presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona, il Vice Direttore Generale dell’Enac Benedetto Marasà. La pubblicazione, on line sul portale dell’Ente, è aperta dall’introduzione del Presidente Riggio, che illustra lo scenario nazionale e internazionale nell’ambito del quale si sono svolte le attività dell’Ente, e dai dati di traffico sugli aeroporti nazionali che riportano un aumento del 7% dei passeggeri rispetto all’anno precedente: sono stati 138.909.695 i passeggeri transitati in Italia nel 2010, 9 milioni in più dell’anno precedente. Seguono vari capitoli, suddivisi in paragrafi, che riepilogano l’attività dell’Ente nei settori di pertinenza: La Pianificazione Aeroportuale con lo “Studio sullo Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale”; la capacità degli aeroporti e il traffico previsto al 2030; la suddivisione degli scali tra strategici, primari, complementari e scali con sviluppo correlabile; la situazione degli aeroporti a gestione diretta Enac; il programma triennale degli investimenti infrastrutturali.Capitolo 2 – La La Safety con le attività svolte dall’Ente per il rilascio e la sorveglianza delle certificazioni; le licenze di manutentore aeronautico; la certificazione di prodotti aeronautici; l’attività ispettiva Safa (Safety Assessment of Foreign Aircraft) e Sana (Safety Assessment of National Aircraft) nel 2010; la cooperazione internazionale. La Regolazione dello Spazio Aereo con le attività di regolazione, certificazione, vigilanza e controllo. La Security e in particolare la sperimentazione dei Body Scanner effettuata lo scorso anno con varie tipologie di macchinari e in vari aeroporti; i rapporti con organismi internazionali. L’ambiente con il piano di sostenibilità ambientale del trasporto aereo; le linee guida per la riduzione dei livelli di Co2; i dati sull’inquinamento acustico e gassoso; l’analisi del Bird Strike Committee che riporta i dati degli impatti tra aeromobili e volatili nel corso dell’anno. Capitolo 6 - La regolazione economica La Regolazione Economica con una panoramica sulle compagnie aeree nazionali e le loro flotte; i contratti di programma con le società di gestione; gli oneri di servizio pubblico; l’osservatorio delle gestioni aeroportuali; l’handling; gli accordi di traffico; l’assegnazione delle bande orarie; gli scioperi nel settore e altro ancora. Nella sezione denominata “L’osservatorio delle gestioni aeroportuali” per ogni singolo scalo vengono riportati indici importanti per l’analisi delle attività dell’aeroporto, tra cui la compagine societaria e gestionale; il numero delle società di assistenza a terra; le certificazioni aeroportuali; la categoria in cui lo scalo è inserito secondo lo “Studio sullo Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale”; i principali dati di sintesi; i principali indici di bilancio. In occasione dell’incontro è stato presentato anche il Bilancio Sociale 2010, una pubblicazione sull’operato dell’Enac che recepisce la Direttiva del 17 febbraio 2006 del Ministro della Funzione Pubblica sulla Rendicontazione Sociale nelle Amministrazioni Pubbliche. Su base volontaria e per il secondo anno consecutivo, l’Enac fornisce con questa pubblicazione un quadro completo delle proprie funzioni, della struttura organizzativa, delle risorse finanziarie e umane di cui dispone. Come si legge nell’introduzione al Bilancio Sociale a firma del Direttore Generale Alessio Quaranta: “Lo scopo del bilancio sociale è rendere accessibile, trasparente e valutabile da parte dei cittadini l’operato dell’Ente, riferendo, a beneficio di tutti gli interlocutori privati e pubblici, le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i processi decisionali ed operativi intrapresi. In questi ultimi anni, nel quadro degli indirizzi di modernizzazione delle amministrazioni pubbliche, la normativa ha posto un’enfasi sempre maggiore su iniziative e strumenti di trasparenza, relazione, comunicazione ed informazione volti a costruire un rapporto aperto e proficuo con cittadini ed utenti”. A conclusione dei lavori il Vice Direttore Generale dell’Enac Benedetto Marasà ha illustrato gli strumenti attuativi della riforma Brunetta adottati dall’Ente: il “Piano della performance”, il “Sistema di valutazione” e il “Programma triennale per la trasparenza e l’integrità”. Per i contenuti dei volumi presentati oggi, si rimanda alle pubblicazioni disponibili e scaricabili sul sito istituzionale dell’Ente www.Enac.gov.it/    
   
   
ENAC - ENAV: ADOTTATO IL PIANO NAZIONALE DI PRESTAZIONI IN MATERIA DI NAVIGAZIONE AEREA  
 
Roma, 5 luglio 2011 - L’enac e l’Enav rendono noto che il 30 giugno, è stato inviato alla Commissione Europea il Piano Nazionale di Prestazioni adottato in accordo al Regolamento n. 691/2010 del 29 luglio 2010. Il Piano, valido per il triennio 2012-2014, si applica alle operazioni di rotta e stabilisce gli obiettivi nazionali in tema di sicurezza, capacità dello spazio aereo, ambiente ed efficienza economica. Come previsto dalla normativa, il piano è stato preparato dall’Enac quale autorità nazionale di regolazione, controllo e sorveglianza, in stretta cooperazione con l’Enav e l’Aeronautica Militare. La Commissione Europea potrà intervenire consigliando modifiche o adattamenti al fine del miglior perseguimento degli obiettivi globali del Cielo Unico Europeo. Con l’adozione di questo documento, l’Italia, uno dei Paesi più influenti in Europa per volume di traffico gestito, fornisce un contributo fondamentale verso il progetto del Cielo Unico Europeo. Il Piano sarà a breve disponibile sul sito dell’Enac www.Enac.gov.it e su quello della Commissione Europea.  
   
   
VICENDE ENAC, PRESIDENTE MARINI: TANTA SOLIDARIETA´; RIFERIRA´’ IN UN CONSIGLIO REGIONALE  
 
Perugia, 5 luglio 2011 - "In questi due ultimi giorni ho ricevuto centinaia e centinaia di messaggi in cui coloro che mi hanno scritto, oltre ad esprimere solidarietà e vicinanza, hanno voluto testimoniarmi che non è stata scalfita la loro profonda convinzione sulla mia onestà e trasparenza, sia come persona sia come presidente della Regione". È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alle vicende Enac. "Lo hanno fatto dall´Umbria - prosegue -, ma anche da molte altre parti del Paese. Cittadini, elettori di centrosinistra, ma anche di centro destra, rappresentanti del mondo economico, della società civile, dei sindacati e delle organizzazioni professionali, donne e uomini delle istituzioni e del mondo politico. Hanno adoperato ogni mezzo possibile, contattandomi su Facebook o inviando mail ai miei indirizzi di posta elettronica istituzionali e personali, con sms e con telefonate". "Una prova straordinaria di solidarietà, affetto e fiducia verso la mia persona - sottolinea -, di cui sono profondamente grata e voglio ringraziare tutti. La mia assoluta serenità, dovuta alla totale estraneità a questa vicenda giudiziaria, e dall´essere persona onesta e perbene - come ho avuto modo di sostenere e ribadire in queste ore - da questa solidarietà trae ancora maggior forza". "Chi come me riveste un ruolo istituzionale, al servizio dello Stato - aggiunge la presidente Marini -, deve essere credibile e cristallino agli occhi dei cittadini, prima ancora della doverosa affermazione della verità in altre sedi". "Soprattutto in un momento come quello che il Paese sta vivendo e con effetti anche per la Regione - dice ancora -, impegnati come siamo nell´approvazione di atti di governo fondamentali per lo sviluppo e il futuro dell´Umbria, quali la legge per la semplificazione amministrativa, il nuovo Piano per le politiche industriali e quello per il lavoro e l´occupazione. È su questo che io personalmente, la Giunta regionale e la maggioranza di governo stiamo lavorando quotidianamente, con la volontà di rispettare l´impegno assunto pubblicamente di approvare questi atti nelle prossime sedute del Consiglio regionale". "Così come intendo fare una mia comunicazione al Consiglio regionale - conclude -, per il rispetto istituzionale cui si ispira la mia azione di governo e soprattutto perché mi sento diffamata e calunniata, non tanto e solo come cittadina, ma soprattutto come Presidente della Regione".  
   
   
AIR SHOW PARIGI: ESPERIENZA MOLTO POSITIVA ED IMPORTANTE PER L’UMBRIA  
 
Perugia, 5 luglio 2011 – Al Salone internazionale dell’aerospazio di Parigi le 14 aziende presenti hanno realizzato complessivamente 180 incontri con le principali imprese del settore (120 con operatori esteri e 60 italiani); tali contatti hanno avuto esito positivo, ovvero un seguito immediato nelle trattative commerciali, in misura molto rilevante, circa il 50%. E’ questo l’aspetto più significativo del bilancio fatto l’ 1 luglio alla stampa umbra dal Presidente del Polo Aerospaziale dell’Umbria, Antonio Alunni, che ha incontrato i giornalisti a Palazzo Donini, presenti anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, e diversi rappresentanti delle aziende che hanno partecipato all’Airshow di Le Bouget, e rappresentanti del Centro estero regionale e dell’Ice, che hanno collaborato alla organizzazione della presenza umbra. “Questo significativo ed importante risultato – ha affermato il presidente Alunni - rappresenta non un punto di arrivo, bensì la condizione ottimale di partenza, per una crescita delle aziende umbre del settore, sia in termini di ricchezza prodotta, che di occupazione”. “L’evento parigino – ha aggiunto Alunni -ha offerto la dimostrazione di una vera “azione corale” che il sistema delle imprese e le Istituzioni Umbre hanno saputo mettere in atto, dando prova di una determinazione ed di un’unicità di intenti assolutamente virtuose. Il principale elemento di novità che ha contraddistinto la missione 2011, rispetto alle precedenti, consiste nell’affermazione del Polo Aerospaziale umbro come realtà significativa e riconosciuta del sistema nazionale, sia a livello industriale, che istituzionale”. “Al salone di Parigi – ha affermato l’assessore Rossi – l’Umbria si è presentata con le sue eccellenze. Abbiamo potuto offrire una immagine della nostra regione che, sebbene piccola può presentarsi come ‘”sistema e filiera”, ai principali manager delle più prestigiose aziende del settore aeronautico e dell’aerospazio che l’hanno apprezzata moltissimo. L’aver svolto una cena di gala presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi ha significato l’aver messo insieme eccellenze della nostra industria, con quelle della nostra tradizione enogastronomica. Questo rappresenta il vero valore aggiunto di una simile iniziativa”. “Inoltre, ha concluso Rossi, questa esperienza è un po’ la traduzione concreta di quella che è stata una scelta che abbiamo indicato tra le nostre linee programmatiche di legislatura: aiutare ed accompagnare processi di aggregazione di imprese e sistemi di imprese non solo per stimolare lo sviluppo e l’occupazione, ma anche per favorire il processo di internazionalizzazione del nostro sistema economico”. “Il Salone di Le Bourget - ha detto la presidente Marini - è il più importante appuntamento al mondo per il settore dell’aeronautica e dell’industria spaziale, e noi siamo stati presenti con il nostro sistema delle imprese, riunite nel Polo regionale che abbiamo voluto sostenere e promuovere. La grande attenzione che importanti operatori mondiali hanno riservato alle imprese presenti alla manifestazione è la dimostrazione di quanto giusta sia stata la scelta di favorire la loro aggregazione. Alcune delle nostre imprese che operano nell’industria aeronautica e spaziale erano già leader dei rispettivi settori in Italia ed all’estero. Ora sta crescendo la loro importanza, ma accanto a loro crescono anche le altre piccole e medie imprese umbre della stessa filiera che, senza questa politica di ‘rete’ non avrebbero potuto avere una simile opportunità”.  
   
   
"EUROPEAN ELECTRIC VEHICLE CONGRESS",  
 
Bruxelles, 5 luglio 2011 - L´evento "European electric vehicle congress" si svolgerà dal 26 al 28 ottobre 2011 a Bruxelles, in Belgio. Uno dei pilastri della politica della Commissione europea per diminuire le emissioni di gas serra dai trasporti e per ridurre la dipendenza dal petrolio è la strategia di sostituire entro il 2020 il 20% dei combustibili fossili con combustibili alternativi. All´interno di questo quadro, i veicoli elettrici a batteria, ibridi e a celle combustibili giocheranno un ruolo importante. Grazie al progresso di ricerca e sviluppo, i veicoli elettrici a batteria e ibridi sono tecnicamente pronti per un più ampio lancio sul mercato, mentre i veicoli elettrici a celle combustibili necessitano ancora di un più lungo processo di maturazione tecnologica. Con il progredire della tecnologia, vi è la necessità di avere una roadmap per una tecnologia della mobilità urbana sostenibile che prende in considerazione soluzioni tecnologiche, ambientali e economiche accettabili. Lo scopo di questa conferenza sarà quello di riunire e favorire lo scambio di opinioni tra ricercatori e varie parti interessate coinvolti in questo settore. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Eevc.eu/    
   
   
BOLZANO: SEMPRE PIÙ DIFFUSO L´UTILIZZO DEI MEZZI PUBBLICI"  
 
Bolzano, 5 luglio 2011 - L’assessore Widmann accoglie con grande soddisfazione i dati pubblicati dall’Astat in merito all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e sottolinea che questa crescita è la conferma della corretta politica di sviluppo e di modernizzazione dell’offerta portata avanti in questi anni dalla Provincia nel settore del trasporto pubblico. Dai dati pubblicati dall’Astat emerge che circa la metà della popolazione altoatesina utilizza un abbonamento per i mezzi del trasporto pubblico ed a ciò contribuisce naturalmente l’Abo+ gratuito per gli studenti con il quale vengono creati i presupposti per gli utenti del futuro e per un vero e proprio cambio di mentalità da parte di tutta la popolazione. Un altro passo importante per la crescita degli utenti del trasporto pubblico, sottolinea l’assessore provinciale alla mobilità, Thomas Widmann, sarà rappresentata dall’introduzione del 2012 dell’Abbonamento Alto Adige, una sorta di passepartout per tutti i mezzi pubblici provinciali, uno strumento che l’assessore definisce “flessibile e conveniente nonostante adeguamento tariffario. Il nostro obiettivo è che tutti siano dotati di un abbonamento e che l’utilizzo dei mezzi pubblici divenga sempre più ovvio e frequente”.  
   
   
INFRASTRUTTURE FVG: TONDO E RICCARDI A SERRACCHIANI, SPOT NON SERVONO  
 
Trieste, 5 luglio 2011 - "Sapevamo di aver indicato un Presidente dell´Autorita portuale preparata, autorevole e forte ma non sapevamo che avesse tanto potere da poter influenzare il Governo sul blocco o il decollo del superporto. Delle due l´una: Marina Monassi e´ cosi potente da condizionare le scelte del Governo o Debora Serracchiani continua la sua azione politica fatta di spot ad effetto". Lo rilevano il presidente della Regione Renzo Tondo e l´assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, propendendo per "la seconda soluzione", dopo recenti dichiarazioni della parlamentare europea Debora Serracchiani in merito al porto di Trieste. "Una soluzione confermata dall´esperienza, considerato - annotano Tondo e Riccardi - che sono in evidenza almeno tre fatti sui quali la nostra parlamentare europea ha gufato gridando all´insuccesso e dispensando giudizi sull´incapacità dell´Amministrazione regionale, prima di essere smentita dalla realtà". "Diceva che il progetto preliminare della Tav tra Trieste e Venezia non si sarebbe presentato entro il 31 dicembre 2010, perdendo le risorse della Ue. Nei fatti, il progetto è stato presentato nei tempi ed ora è in fase di concertazione con il territorio". "Sosteneva l´incapacità della Regione nel rivedere il tracciato Tav della Trieste-divaccia, con la conseguente revisione dell´accordo tra Italia e Slovenia, per evitare l´attraversamento della val Rosandra. Ricordiamo che la scorsa settimana i governi italiano e sloveno hanno raggiunto tale accordo". "Denunciava il totale disinteressamento del Governo italiano per il riconoscimento del corridoio Adriatico Baltico nella revisione delle reti Ten. E´ dell´altro giorno, la posizione del presidente Barroso a favore del riconoscimento del corridoio". "Questi sono i fatti - ribadiscono Tondo e Riccardi - ed è anche un fatto che la Presidente dell´Autorità portuale di Trieste ha bandito una gara ad evidenza pubblica, nel rispetto delle norme vigenti, per sbloccare un´opera importante come la piattaforma logistica sulla quale continueremo ad insistere per ottenere quanto promesso dal Governo". Infine, Tondo e Riccardi rilevano "due questioni strutturali di fondo: la prima interessa il superporto e la seconda la competitività del Porto di Trieste". "Il superporto non è riducibile ed argomento di diatribe tra Monfalcone e Trieste. E´ un tema che riguarda l´intero Alto Adriatico e la vera sfida si gioca con il Tirreno dove la politica, al di là degli schieramenti, si unisce. Noi - ribadiscono Tondo e Riccardi - continueremo a fare la nostra parte anche arrivando ad esercitare le competenze statutarie della Regione. Sarebbe opportuno che anche Serracchiani, presumiamo autorevole esponente del Pd, facesse valere le sua influenza a sostegno dell´Adriatico il quale oggi subisce la forza del Tirreno, un bel mare che in alto lambisce le coste della Liguria". "Infine - rilanciano i due esponenti regionali - c´è un altro aspetto importante per sostenere davvero il porto di Trieste: On. Serracchiani, visto che lei sta in Europa, perchè invece di continuare con gli spot non si occupa seriamente della disparità di condizioni e regole tra il porto di Trieste e quello di Capodistria? Anche se romana e trapiantata in Friuli Venezia Giulia - concludono Tondo e Riccardi - Lei resta l´unica parlamentare europea residente in questa regione; se lo facesse, al di la degli schieramenti, sappia di poter contare sulla Regione. In fondo, l´Europa dovrebbero farla rispettare, per primi, i parlamentari Europei".  
   
   
ADRIATICO - BALTICO TRA I CORRIDOI EUROPEI DI INTERESSE STRATEGICO  
 
Venezia, 5 luglio 2011 - “Il passo in avanti sul corridoio Adriatico – Baltico dà ancora più forza agli scenari di sviluppo della portualità dell’Alto Adriatico”. Lo ha ribadito l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, dopo che la Commissione Mobilità dell’Unione Europea ha inserito il Pp23 “Corridoio Adriatico – Baltico” tra i dieci corridoi strategici di interesse europee nel quadro del prospetto finanziario del periodo di programmazione 2014 – 2020. “Questo inserimento è il risultato di un grande lavoro di squadra per il quale ringrazio l’amico eurodeputato Antonio Cancian, che ha saputo riunire attorno a questo progetto le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Abbiamo tutti scommesso assieme su un obiettivo – ha aggiunto Chisso – che ci impegna nella realizzazione della grande iniziativa di sviluppo industriale dell’Alto Adriatico, dove stiamo operando e investendo in modo determinante sia nell’ammodernamento infrastrutturale come nella migliore connessione tra i servizi portuali e le principali direttrici di traffico”. Questa grande scommessa sta già dando i suoi primi frutti. Ad esempio il traffico container che oggi passa da Venezia, un porto tradizionalmente di esportazione, è lievitato dal 2009 di quasi il 9 per cento. “Quella che fino a pochi anni fa – ha commentato Chisso – era considerato un segmento marginale per volumi di traffico contenitori diretto ai mercati del centro Europa, con una quota del solo 2 per cento rispetto al 60 per cento di merci provenienti dai porti del nord, sta ora crescendo. Ma più in generale, una più diretta relazione con il sistema della portualità del Nord Europa è per noi la condizione necessaria per rilanciare l’economia che dagli anni ’60 ruota attorno alle infrastrutture portuali e che negli anni ha visto drasticamente ridurre il numero di occupati”. “E’ significativo che, in questo quadro evolutivo, le attività della logistica siano le uniche che hanno segnato un decisivo incremento di occupati, quadruplicando negli ultimi anni il numero degli addetti. Su queste basi – ha concluso l’assessore del Veneto – le prospettive della nuova relazione Nord - Sud aperta dal corridoio 23 rimetterà l’Alto Adriatico al centro della geografia internazionale dei traffici e consentirà alla nostra economia, specie al settore manifatturiero, di individuare strade nuove per sviluppare le sue tradizionali eccellenze”.  
   
   
LIGURIA, TERZO VALICO: (INFRASTRUTTURE) SCATTO DI RENI DI CAPOLUOGO E TERRITORIO  
 
Genova,5 Luglio 2011 - “E’ stato bello vedere in piazza una classe dirigente unita intorno all’obiettivo di sbloccare definitivamente l’iter di avvio del terzo valico. Istituzioni, imprenditori, sindacati e categorie, mondo del lavoro, uniti trasversalmente al di là dell’appartenenza politica, hanno dimostrato che è in atto uno scatto di reni nella città di Genova e in tutto il territorio ligure”, ha commentato Raffaella Paita, assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria dopo aver partecipato alla manifestazione degli imprenditori sul terzo valico. “Per far ripartire l’economia, crescere in termini di competitività e superare la crisi, in Liguria abbiamo la ricetta forte della portualità che ha bisogno di efficienti reti infrastrutturali”, ha aggiunto la Paita che ha sottolineato la valenza strategica dell’opera. “Realizzare il terzo valico vuol dire aiutare l’economia ligure e aiutare anche il Paese in un momento particolarmente difficile. È il momento di chiedersi che cosa può fare la Liguria per l’Italia. La risposta sta nella posizione strategica della nostra regione, piattaforma logistica naturale del Nord ovest, e nella sua vocazione alla portualità. In questo quadro il terzo valico ricopre infatti una funzione chiave per lo sviluppo economico, occupazionale e sociale, non solo a livello ligure ma nazionale.”  
   
   
ZOGNO (BG), APERTO IL CANTIERE DELLA VARIANTE  
 
Zogno/bg, 5 luglio 2011 - Via al cantiere della variante di Zogno (Bg), che verrà realizzata sotto il rigido controllo di un protocollo per la legalità. A inaugurare i lavori, attesi da anni dal territorio bergamasco, e a sottoscrivere l´impegno di vigilare sulla loro trasparenza, sono intervenuti gli assessori regionali Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Mobilità) e Marcello Raimondi (Ambiente, Energia e Reti) insieme al sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti, al presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano, al prefetto di Bergamo Camillo Andreana e ai rappresentanti dell´impresa esecutrice. "Con oggi iniziamo un´opera che era richiesta a gran voce da tanti anni - ha detto l´assessore Cattaneo - e lo facciamo confermando la volontà della Regione Lombardia di mantenere la guardia altissima contro le infiltrazioni mafiose nei cantieri. Per questo insieme alla simbolica posa della prima pietra, abbiamo sottoscritto con l´azienda e con il prefetto un protocollo che non è per nulla simbolico, ma è un impegno concreto che intendiamo rispettare, così come abbiamo fatto per l´avvio di questi lavori, malgrado i tagli apportati dall´ultima manovra finanziaria". "Questa variante - ha detto l´assessore Raimondi - consentirà di sbloccare lo sviluppo di tutta la valle Brembana, che ha dato tanto al territorio bergamasco e alla Lombardia e che può continuare a dare molto. Stiamo assistendo alla rinascita della valle, penso per esempio al progetto che riguarda San Pellegrino: una rinascita per la quale la Regione ha posto il massimo impegno nello stare accanto a chi ha voglia di andare avanti rimboccandosi le maniche". La nuova strada sarà una variante all´attuale ex Ss 470 all´abitato di Zogno, con un tracciato a carreggiata semplice lungo circa 4,3 km. Sull´opera, la cui ultimazione è prevista per il luglio del 2014, saranno realizzate due gallerie naturali: una di 654 metri (Galleria Inzogno) e l´altra di 2211 metri (Galleria Monte di Zogno). Il costo iniziale, che era di 61,4 milioni di euro, a seguito del ribasso d´asta della gara d´appalto si è ridotto a 44,4 milioni. La copertura finanziaria sarà garantita per 28 milioni di euro da Regione Lombardia, 8,018 milioni dalla Provincia di Bergamo (18 per cento) e 8,382 con fondi della legge Valtellina (19 per cento). Riferendosi al protocollo per la legalità, l´assessore Cattaneo ha spiegato che "è la dimostrazione dell´impegno di Regione Lombardia a mantenere la guardia alta sul rispetto delle norme e della legalità. Non possiamo pensare che non si realizzino le infrastrutture necessarie solo perché queste attirano imprese che non lavorano correttamente. Il protocollo tutela la legalità con azioni che massimizzano la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri, con clausole contrattuali che possono portare all´annullamento del contratto". Il documento prevede che le imprese sottoscrivano l´impegno a denunciare tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o prestazioni e il pieno rispetto dei contratti di lavoro nei cantieri E´ previsto inoltre l´obbligo della certificazione antimafia non solo per chi opera in subappalto ma anche per chi lavora in sub-affidamento, le situazioni dove vengono segnalate le maggiori criticità.
 
   
   
MONTODINE (CR), INAUGURATA LA NUOVA VARIANTE L´ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE E MOBILITA´, RAFFAELE CATTANEO  
 
Montodine/cr 5 luglio 2011 - E´ stata inaugurata il 4 luglio la variante di Montodine (Cr). L´intervento costituisce un passo importante nell´ambito della realizzazione, in territorio cremonese, di un itinerario di interesse regionale alternativo all´attuale tracciato della ex S.s. N. 591 ´Cremasca´. All´inaugurazione della nuova strada è intervenuto l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo insieme all´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, al presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, all´assessore alle Opere pubbliche Giovanni Leoni e al sindaco di Montodine Omar Bragonzi. "Dopo l´apertura della tangenziale di Pandino avvenuta lo scorso anno - ha detto Cattaneo - oggi abbiamo portato a termine un´opera che rappresenta un altro tassello per il miglioramento della viabilità della provincia di Cremona; il prossimo appuntamento è l´apertura, nel mese di ottobre, della variante di Casalmorano. L´impegno di Regione Lombardia non si esaurisce qui: la nostra priorità sarà trovare le risorse necessarie per completare i secondi lotti della Paullese nonostante i tagli apportati alla Legge 112". L´opera aperta al traffico si inserisce nel progetto complessivo del miglioramento della viabilità in provincia di Cremona e costituirà il principale collegamento diretto tra le città di Bergamo e Piacenza, connettendo anche il futuro casello della Brebemi di Fara Olivana. Lunga circa 2 chilometri, la variante di Montodine è costata 7 milioni di euro, 4,9 dei quali finanziati da Regione Lombardia, 2 milioni dalla Provincia di Cremona e 50.000 euro dal Comune di Montodine.  
   
   
PRIMO DOCUMENTO UE PER ESTENSIONE FS BALTICO-ADRIATICO TONDO E RICCARDI, "ESPRIMIAMO CAUTO OTTIMISMO"  
 
Trieste, 5 luglio 2011 - "Riteniamo possa aprirsi una nuova pagina di sviluppo per tutto il Friuli Venezia Giulia grazie alle prime ipotesi sulla nuova programmazione Ue 2014-2020 in cui viene caldeggiato l´inserimento del Corridoio baltico-adriatico - con il suo prolungamento attraverso la nostra regione - tra le infrastrutture da finanziare da parte dell´Europa", sottolineano l’ 1 luglio il presidente della Regione Renzo Tondo e l´assessore alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi. L´anticipazione è infatti contenuta nel documento che il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso ha presentato mercoledì scorso a Bruxelles al Parlamento ed al Consiglio Ue, nonché ai Comitati Economico e Sociale e delle Regioni d´Europa. Nella parte dedicata alle infrastrutture, "per connettere l´Europa" come viene indicato da Barroso nella sua comunicazione sulle prospettive finanziarie comunitarie, al primo posto nella lista dei Corridoi europei è infatti citata la direttrice ferroviaria dagli scali baltici ai porti di Trieste, Monfalcone, Venezia e Ravenna, passando per Stiria e Carinzia, nell´ambito di una proposta di budget complessivo di spesa - segnala il presidente della Commissione - di 21,7 miliardi di euro sino al 2020. "Possiamo considerare l´estensione dell´asse ferroviario Baltico-adriatico tra quelli che dovrebbero trovare inserimento nella lista dei progetti ritenuti strategici per il trasporto europeo come un primo riconoscimento alle richieste che congiuntamente Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-romagna, con il forte sostegno dei ministri delle Infrastrutture di Italia ed Austria, avevano sollecitato nei confronti delle autorità di Bruxelles", sottolineano il presidente Tondo e l´assessore Riccardi. "Una premessa importante, un´anticipazione forte", dunque, sempre secondo Tondo e Riccardi, che "ci porta a confermare quel prudente ottimismo che avevamo manifestato nelle scorse settimane dopo aver raccolto alcune prese di posizione importanti a favore del passaggio in regione del Corridoio baltico-adriatico sfruttando le potenzialità dell´esistente linea Pontebbana". La Commissione europea sarà chiamata a fine settembre di quest´anno a formulare ufficialmente la nuova programmazione delle risorse Ue per il periodo 2014-2020.  
   
   
TAV: SOLIDARIETA´ E APPREZZAMENTO ALLE FORZE DELL´ORDINE  
 
Torino, 5 luglio 2011- Il presidente della Regione, Roberto Cota, in riferimento agli scontri scoppiati il 3 luglio a Chiomonte durante l’assalto all’area di cantiere della galleria geognostica portato da alcuni gruppi di partecipanti alla manifestazione indetta ai comitati No Tav, innanzitutto ha espresso “tutta la mia solidarietà e il mio personale apprezzamento alle forze dell’ordine per il lavoro svolto a fronte dei vili attacchi subiti messi in atto da facinorosi estremisti”. Poi, ha affermato che “questi violenti non rappresentano la val di Susa. Questa gente venuta da fuori vorrebbe colonizzare la valle con la violenza e la strumentalizzazione politica. Sono persone che vogliono portare la violenza a casa nostra, ma non ce la faranno”. Quindi, ha invitato “tutte le forze politiche, senza ambiguità”, a condannare quello che è successo. “Voglio ricordare - ha concluso - che la Torino-lione è un’opera indispensabile per il Piemonte e per l’intero sistema Paese per dare opportunità e futuro alle giovani generazioni, un’opera che apre le porte alla modernità”. Successivamente, il presidente Cota, il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, hanno diffuso una dichiarazione congiunta per ribadire “solidarietà e sostegno alle forze dell’ordine impegnate in un’azione a difesa della legalità” ed esprimere “una ferma condanna per gli atti di violenza a loro danno, riaffermando nel contempo l’importanza strategica della Tav e la volontà di andare avanti senza farsi intimorire”. In serata Cota ha ringraziato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “per l´attenzione dimostrata e per le sue importanti parole". Il Capo dello Stato ha dichiarato che “non si può tollerare che a legittime manifestazioni di dissenso cui partecipino pacificamente cittadini e famiglie si sovrappongano, provenienti dal di fuori, squadre militarizzate per condurre inaudite azioni aggressive contro i reparti di polizia chiamati a far rispettare la legge. Quel che è accaduto in val di Susa, per responsabilità di gruppi addestrati a pratiche di violenza eversiva, sollecita tutte le istituzioni e le componenti politiche democratiche a ribadire la più netta condanna, e le forze dello Stato a vigilare e intervenire ancora con la massima fermezza. Esprimo plauso e solidarietà - ha proseguito Napolitano - alle forze dell´ordine che hanno subito un pesante numero di feriti, e confido che si accresca in val di Susa, con chiari comportamenti da parte di tutti, l´impegno a isolare sempre di più i professionisti della violenza". L’assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, dal canto suo ha sostenuto che “il movimento No Tav esce sconfitto dalla violenza divampata durante la manifestazione: dopo questi fatti di assoluta gravità non ci può essere più dialogo con i portatori di pericolosa doppiezza. Purtroppo ora dobbiamo commentare un nuovo bollettino di guerra e fare la conta di operai e agenti feriti, a cui va tutta la mia solidarietà. Il mio pensiero va anche alle loro famiglie, che ora staranno vivendo ore di ansia e preoccupazione. Allo stesso tempo ribadisco la più ferma condanna sia nei confronti degli anarchici nuovamente responsabili di gravi episodi di violenza sia dei movimenti politici che li fiancheggiano e li appoggiano: a tutti i partiti chiedo di rompere le alleanze e gli accordi con i fiancheggiatori di questi professionisti del disordine e dell´eversione”. Bonino ha provato anche amarezza per la conclusione scontata della manifestazione: “Come volevasi dimostrare, la pretesa di isolare i violenti si è rivelata irragionevole. Dopo questo nuovo attacco deliberato alle forze dell´ordine serve una stagione di chiarezza. E´ inaudito che rappresentanti istituzionali come i sindaci abbiano partecipato alla manifestazione accanto a black block ed anarchici indossando le fasce tricolori”.  
   
   
TAV: VENEZIA-TRIESTE. SODDISFAZIONE DI ZAIA PER NOMINA COMMISSARIO: AUGURI DI BUON LAVORO A MAINARDI; E´ UN´OPERA STRATEGICA PER IL TERRITORIO  
 
Venezia, 5 luglio 2011 - “apprendo con soddisfazione che Bortolo Mainardi è stato nominato commissario straordinario per la Tav nel tratto Venezia-trieste, come auspicato dalla Regione Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. E’ un’opera strategica per il territorio regionale, il Veneto ci crede, ed è nell’interesse non solo nostro ma dell’intero Paese”. Così commenta Luca Zaia la notizia proveniente dal Governo e continua: “La Tav va fatta nella concertazione con le popolazioni dei territori e con tutte le istituzioni locali e nazionali che hanno parte in causa. Il metodo individuato tra il Governo e le Regioni coinvolte è quello giusto perché garantisce rapidità ed efficacia. La nomina del commissario può rappresentare un’utile necessaria accelerazione e va nella direzione giusta perché nel Veneto i commissari hanno sempre funzionato e sono riusciti a fare ciò che sembrava impossibile. Perciò auguri di buon lavoro a Mainardi”.
 
   
   
FS, MARCHE: MALATTIA DEL PERSONALE E´ VERA CAUSA DEI DISAGI NEL SERVIZIO REGIONALE  
 
Roma, 5 luglio 2011 Le Ferrovie dello Stato Italiane precisano che le cancellazioni delle corse regionali nelle Marche, che hanno generato disservizi negli ultimi giorni, sono dovute realmente alle assenze per malattia del personale viaggiante, di solito al 3%, hanno raggiunto in questi ultimi giorni oltre il 13%. Le Fs ribadiscono che il nuovo sistema Ivu per la turnazione automatizzata del personale funziona regolarmente. Trenitalia conferma che la situazione di criticità registrata nei giorni scorsi nei servizi ferroviari regionali delle Marche sta rientrando verso la normalità  
   
   
DISSERVIZI FERROVIARI NELLE MARCHE  
 
Ancona, 5 Luglio 2011 – Di seguito una dichiarazione dell´assessore regionale ai trasporti, luigi viventi: ´Trenitalia ci ha comunicato nelle ultime ore che la situazione di criticita` registrata nei giorni scorsi nei servizi ferroviari regionali sta lentamente tornando alla normalita`. L´azienda ci ha informato che questa mattina solo tre servizi sono stati soppressi. Gia` dai primi giorni in cui si sono verificati i problemi, Trenitalia e le organizzazioni sindacali ci avevano segnalato come su questi stesse incidendo, in modo determinante, l´avvio del nuovo sistema informatico. A questo punto prendo atto del miglioramento della situazione, ma i disservizi causati e le innumerevoli proteste degli utenti e delle associazioni di consumatori e pendolari mi inducono a puntualizzare alcune questioni, che affronteremo immediatamente con l´Azienda, con cui la Regione ha firmato un oneroso contratto di servizio. In primo luogo, come ho gia` chiesto con una nota ufficiale, la Societa` ha il dovere di indennizzare i titolari di abbonamento che hanno avuto problemi negli spostamenti sistematici casa lavoro. Considerata la effettiva difficolta` procurata, confido che l´Azienda mostri sensibilita` e disponibilita` verso i viaggiatori con un giusto risarcimento. Cio` che e` accaduto in questi giorni, inoltre, dovra` comportare un´automatica e specifica riduzione del corrispettivo contrattuale, che non potra` essere considerata tra le penali previste all´interno del monitoraggio annuale dei servizi. Per discutere puntualmente della grave situazione che si e` venuta a creare e delle conseguenze contrattuali che questa determinera`, e` stato gia` fissato, per i prossimi giorni, un Comitato tecnico di gestione presso gli uffici regionali´.  
   
   
ROMA, METRO: TAVOLO DI CONCERTAZIONE PER AFFRONTARE QUESTIONE OCCUPAZIONALE  
 
Roma, 5 luglio 2011 - «L’amministrazione capitolina ha convocato per martedì Roma Metropolitane, le sigle sindacali di categoria e le società coinvolte al fine di aprire un tavolo di concertazione per trovare una soluzione ai problemi occupazionali di operai e impiegati impegnati nei lavori delle nuove linee della Metropolitana. Siamo pronti a farci carico della situazione, anche se è bene ribadire che la sospensione del lavoro delle ‘talpe’ della linea C per permettere l’ultimazione della stazione di San Giovanni era previsto dal cronoprogramma all’inizio dei lavori. Stesso discorso per ciò che riguarda la conclusione dei lavori della linea B1. Pur non avendo alcuna responsabilità circa le difficoltà occupazionali che sono state paventate, l’Amministrazione capitolina, come già fatto in analoghe circostanze, si impegnerà nel tentativo di trovare una soluzione al problema». Lo dichiara Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.  
   
   
FERROVIA PONTE ALPI - CALALZO: SUBITO IL TAVOLO TECNICO  
 
Venezia, 5 luglio 2011 - “Non intendo lasciare alibi a Rfi. Io sono per l’apertura immediata del tavolo tecnico con tutti gli enti locali interessati per eseguire al più presto gli interventi a difesa della linea Ponte nelle Alpi – Calalzo che ne assicurino la continuità di funzionamento senza rischi nel tempo. In questo caso apertura immediata deve significare anche chiusura positiva e celere del medesimo”. Renato Chisso, assessore alle politiche della mobilità del Veneto, si dice già pronto al confronto: “necessario alla luce degli esiti dei sopralluoghi effettuati dai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana”. “La ripresa del servizio da lunedì prossimo è una buona notizia, ma abbiamo tutti il dovere di operare per evitare che possano ripetersi incidenti e interruzioni. Dalla relazione di Rfi, emergono con chiarezza l’opportunità e l’esigenza di eseguire opere di difesa lungo le colate detritiche che hanno causato l’ultimo incidente e l’attuale blocco e altri interventi a protezione della linea in terreni che non sono di pertinenza della società ferroviaria. Questa ha dunque chiesto un tavolo tecnico comune per avviare la programmazione degli interventi necessari e sono convinto che tutte le Istituzioni interessate faranno la loro parte, Regione compresa – ha concluso Chisso – ben sapendo che sono tempi difficili per ogni bilancio pubblico e non solo, ma che nello stesso tempo dobbiamo fare ogni sforzo per assicurare un servizio essenziale in un territorio che non può rimanere isolato dai collegamenti ferroviari con il resto del paese”.  
   
   
UNIONE INTERPORTI RIUNITI IN TRASFERTA A BRUXELLES  
 
Roma, 5 luglio 2011 - Il Presidente dell’Unione Interporti Riuniti ha incontrato nei giorni scorsi a Bruxelles i Parlamentari Europei, On. Debora Seracchiani (Pd) e On. Antonio Cancian (Pdl-ppe), per confrontarsi su un argomento di rilevanza europea determinante per le attività degli Interporti: la separazione tra la gestione dell’infrastruttura e la fornitura di servizi ferroviari. L’associazione, che nei mesi più recenti ha intensificato il dialogo con i tavoli politici e tecnici di Bruxelles così come ha potenziato l’attenzione nei confronti dei documenti dagli stessi elaborati al fine di meglio indirizzare le proprie azioni, concorda con il livello di priorità che l’Unione Europea ha assegnato alla formazione di un mercato ferroviario unico comunitario liberalizzato in grado di garantire politiche di accesso eque, trasparenti e non discriminatorie. L’unione Interporti Riuniti non può, quindi, in tal senso, che sostenere l’opportunità di addivenire ad un’effettiva separazione di ruoli e funzioni tra chi gestisce le infrastrutture e chi gestisce i servizi ferroviari. Siamo consapevoli delle ritrosie che a livello nazionale e non solo, muovono contro questo approccio – ha dichiarato Alessandro Ricci dialogando con i Parlamentari– è pur vero che se volessimo prevedere azioni più facilmente attuabili, sempre nell’ottica di un mercato liberalizzato, un primo passo potrebbe essere in Italia, facilitare e supportare la creazione di partnership pubblico-private a cui vendere la proprietà o a cui dare in concessione aree terminali sensibili attualmente gestiti dall’impresa incumbent che, da recenti dichiarazioni, non ritiene il cargo un business profittevole. La materia è complessa soprattutto per i soggetti che attorno alla stessa gravitano, ed è per questo che l’Unione Interporti Riuniti auspica un maggiore coordinamento a livello europeo e in prospettiva, così come proposta dall’On. Serracchiani, la creazione di un organismo di regolamentazione super partes che abbia chiari margini decisionali e quindi impositivi, indispensabile per disciplinare e coordinare un mercato sul quale rischierebbero di prendere il sopravvento deleteri e ingovernabili fenomeni di anarchia. Il Presidente Alessandro Ricci, accompagnato da Cristina Sangiorgi (Società Interporti Siciliani), si è detto molto soddisfatto dell’esito della missione soprattutto per gli spunti di lavoro che dalla stessa sono emersi e che per l’Associazione rappresentano una linfa importante nell’elaborazione di proposte e azioni di livello e sensate.