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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Luglio 2011
UNO STUDIO MOSTRA COME I RITMI DEL CERVELLO INFLUENZANO L´APPRENDIMENTO  
 
Bruxelles, 5 luglio 2011- Una nuova ricerca condotta in Germania e negli Stati Uniti mostra che più ci si muove veloci, più si rafforzano i ritmi del cervello legati all´apprendimento. Pubblicati sulla rivista Public Library of Science (Plos) One, i risultati aiuteranno gli scienziati a capire meglio come le funzioni del cervello sono strumentali nell´apprendimento umano e nella navigazione. I ricercatori, coordinati dal professor Mayank Mehta del Brain Research Institute dell´Università della California, Los Angeles (Ucla) negli Stati Uniti, ha scoperto che un segnale elettrico del cervello chiamato ritmo gamma, generato nell´ippocampo, ha un ruolo fondamentale per l´apprendimento e la memoria durante periodi di apprendimento e di concentrazione. I ricercatori hanno usato micro fili, 20 volte più sottili di un capello umano, e hanno raccolto quasi 100 gigabyte di dati al giorno per ottenere questi risultati. Più la velocità aumenta, più il ritmo gamma diventa forte. "Sappiamo che il ritmo gamma è controllato dall´attenzione e dall´apprendimento, ma adesso abbiamo scoperto che è anche governato da quanto veloce si corre," spiega il professor Mehta, autore anziano dello studio. "Questa ricerca fornisce un interessante legame tra il mondo dell´apprendimento e il mondo della velocità". Secondo il professor Mehta, l´ippocampo ha la capacità di registrare i fatti e gli eventi velocemente e rapidamente. I ricordi temporanei sono quindi conservati in altre zone del cervello quando segue il sonno. I danni dell´ippocampo infatti complicano il processo di apprendimento di nuove cose. Capire meglio come il cervello apprende, potrebbe portare allo sviluppo di nuove cure per le malattie neurologiche come l´epilessia e l´Alzheimer, sostengono i ricercatori. "Decifrare il linguaggio del cervello è una delle più grandi sfide mai affrontate dall´uomo," dice il ricercatore dell´Ucla. "Se riusciamo a interpretare queste oscillazioni del cervello, si potrebbe riuscire a intervenire in casi che vanno dai disturbi dell´apprendimento allo stress post-traumatico o persino a mitigare gli effetti del declino cognitivo nell´invecchiamento." Continua poi dicendo che nel cervello ci sono miliardi di neuroni responsabili della trasmissione di segnali elettrici e chimici. Le cellule nervose dell´ippocampo codificano informazioni di posizione spaziale, come lo spazio, attraverso punte che sono "gli impulsi appuntiti che costituiscono le sillabe del loro linguaggio". L´autore principale Zhiping Chen dell´Ucla dice: "Si può immaginare il cervello come una grande orchestra; il ritmo gamma è un violino che suona continuamente, punteggiato da punte neurali simili ai colpi di un tamburo." I segnali del cervello sono il risultato di ritmi multipli e punte neurali mischiati insieme e provenienti da varie regioni del cervello. Quello che gli scienziati devono fare è mettere insieme questi dati per mostrare il linguaggio del cervello e collegarlo al comportamento. "Le leggi biofisiche che governano un singolo neurone si conoscono abbastanza bene," dice il professor Mehta. "Quello che non si sa è come questi miliardi di neuroni interagiscono l´uno con l´altro e formano la mente." Il professor Mehta e i suoi colleghi studieranno il legame tra la psicologia e la neuroscienza. Chen, uno studente specializzando del gruppo di Mehta, dice: "Lo studio di come le singole cellule del cervello interagiscono può spiegare come si forma la coscienza. L´ippocampo è fondamentale per la navigazione. Le cellule dell´ippocampo codificano le informazioni sulla posizione, ma, per navigare, non basta sapere dove si è, è necessario sapere anche quanto veloce si sta andando. Le nostre conclusioni sono che ci deve essere un segnale cerebrale separato che codifica le informazioni sulla velocità." Hanno contribuito a questo studio esperti dell´Istituto di ricerca medica Max Planck di Heidelberg in Germania. Http://www.ucla.edu/ Istituto di ricerca medica Max Planck: http://www.Mpimfheidelberg.mpg.de/
english/institute/instueberinstitut/instforschungsthemen/index.html

Plos One: http://www.Plosone.org/home.action  
 
   
   
"CURRENT CHALLENGES IN MEDICAL COMMUNICATION: DIAGNOSING AND CURING UNETHICAL PRACTICES"  
 
Varsavia, 5 luglio 2011- L´8 ottobre 2011 si terrà a Varsavia, in Polonia, un evento intitolato "Current challenges in medical communication: diagnosing and curing unethical practices" (Sfide attuali nella comunicazione medica: pratiche non etiche in materia di diagnosi e cura). Gli scienziati e i membri della professione medica sono sempre più occupati e spesso non hanno il tempo o le risorse per pubblicare le loro ricerche. Per ovviare, alcuni di essi hanno iniziato a usare scrittori professionisti per produrre i documenti. Alcune relazioni fanno notare il fenomeno crescente del ghostwriting, in cui una parte sostanziale di un manoscritto può essere redatta senza menzionare il ruolo dell´autore effettivo. Lo scopo di questa conferenza sarà di discutere i dilemmi della comunicazione scientifica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Nauka.gov.pl/ministry/international-conferences-in-poland/    
   
   
SCIENZIATI SVILUPPANO UN TIPO DI ANALISI DEL SANGUE PER LA CARENZA DA VITAMINA D  
 
Bruxelles, 5 luglio 2011- L´indebolimento del sistema immunitario è il risultato di una quantità insufficiente di vitamina D in circolo nell´organismo umano che potrebbe far aumentare il rischio di cancro e osteoporosi. Un team di scienziati britannici ha però creato un nuovo test ematico super preciso in grado di determinare l´influenza che la dieta di una persona ha sulla sua carenza di vitamina D. Il test è descritto in due articoli del Nutrition Journal. Dopo aver valutato i dati ottenuti in 20 anni di ricerca, i ricercatori hanno scoperto che mancava un legame chiaro tra la carenza di vitamina D e lo stato di salute e malattia. E qui entra in gioco il test… Coordinati dal professor Declan Naughton, i ricercatori della Kingston University di Londra hanno sviluppato il test in un periodo di cinque mesi, scoprendo come sia possibile distinguere varie forme di vitamina D assorbite dal corpo attraverso la dieta e la luce del sole (cioè la vitamina D12 e la vitamina D3) da composti ad esse strettamente legati. "Molte persone sanno che la fonte principale di vitamina D è l´esposizione alla luce del sole perché gli esseri umani producono questo tipo di vitamina D naturalmente dall´azione del sole sulla pelle," dice l´autore anziano dello studio, il professor Naughton del Dipartimento di Scienze della vita della Kingston. "Ma forse non tutti sanno che un altro tipo di questa vitamina si può trovare in alimenti come il salmone, lo sgombro, le sardine e il tuorlo dell´uovo. Il nostro nuovo test può misurare singolarmente tutte le forme della vitamina D che contano e, potenzialmente, aiutarci ad individuare con esattezza la causa di un´eventuale deficienza. Magari i soggetti hanno semplicemente bisogno di più sole o forse dovrebbero fare più attenzione alla dieta." Gli occidentali continuano ad avere problemi di carenza di vitamina D. Studi recenti hanno mostrato che tra il 40% e il 100% degli anziani in Europa e Stati Uniti non ricevono la giusta quantità di vitamina D nell´organismo. La carenza da vitamina D è caratterizzata da dolori muscolari e alle ossa e da affaticamento; chi ha una deficienza grave può soffrire anche di osteoporosi. Nel Regno Unito adesso ai pazienti viene iniettata la vitamina D per far si che i livelli aumentino. Gli esperti affermano che questo sofisticato test del sangue potrebbe aiutare i ricercatori a mostrare le conseguenze di una mancanza di vitamina D sul corpo, facendo aumentare le probabilità che le persone soffrano di varie malattie come il diabete. I denti e le ossa ricevono l´aiuto di cui hanno bisogno dalla vitamina D, ma, spiega il professor Angus Dalgleish del St George´s Hospital di Londra, la vitamina D non è importante solo per la formazione di ossa e denti. Questa importante vitamina aiuta anche ad assicurare il normale funzionamento della maggior parte dei tessuti, "in particolare i vasi sanguigni e il sistema immunitario." Commentando su quanto sia importante disporre di un test che possa misurare i livelli di vitamina D con precisione, il professor Dalgleish, esperto di cancro, dice: "È fondamentale avere un livello di vitamina D normale e ciò sta diventando sempre più evidente per una serie di malattie come le malattie cardiovascolari, neurologiche e i casi di cancro. È quindi molto importante essere in grado di misurare in modo preciso e affidabile le diverse forme di vitamina D per monitorarne i livelli e per assicurarsi che essi si mantengono entro i valori normali." Per maggiori informazioni, visitare: Kingston University London: http://www.Kingston.ac.uk/  Nutrition Journal: http://www.Nutritionj.com/    
   
   
"HIGH VALUE COMPOUNDS - THE ROLE OF MOLECULAR PROCESSING´  
 
Kent, 5 luglio 2011 - Il 7 luglio 2011 si terrà a Kent, nel Regno Unito, un convegno dal titolo ´´High value compounds - the role of molecular processing" (Composti ad alto valore - il ruolo del trattamento molecolare). Elaborazione molecolare comprende i meccanismi e i requisiti cellulari che influenzano gli stati di malattia, i processi cellulari e la sintesi di agenti terapeutici e biomedicinali dai sistemi biologici. I prodotti ad alto valore comprendono farmaci e integratori micromolecolari e farmaci basati su un alto valore proteico che sono usati per trattare una varietà malattie. La conferenza intende offrire un forum per discutere idee importanti ed esplorare i composti ad alto valore al fine di promuovere i vantaggi della cooperazione interdisciplinare e delle applicazioni per l´elaborazione molecolare. L´evento riunirà studiosi e soggetti interessati al controllo dei processi importanti la produzione di prodotti ad alto valore. Gli argomenti riguarderanno tra l´altro: biotecnologia e trasformazione industriale; biologia sintetica; computational modelling; ingegneria cellulare; biologia dei sistemi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Kent.ac.uk/news/stories/centre_
for_molecular_processing_holds_first_annual_conference/2011
 
 
   
   
FORMIGONI-MARONI, INTESA PER NUMERO UNICO 112  
 
Milano, 5 luglio 2011 - A partire dal prossimo anno ci sarà il numero unico di emergenza europeo 112 in tutta la Lombardia, con l´attivazione di tre sedi di call center a Varese, Milano e Brescia. E´ quanto prevede il Protocollo d´Intesa tra il Ministero dell´Interno e Regione Lombardia firmato dal ministro Roberto Maroni e dal presidente Roberto Formigoni, alla presenza di numerose autorità tra cui il vice capo della Polizia Nicola Izzo e il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi. Presenti per Regione Lombardia anche gli assessori Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale) e Romano La Russa (Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza). Sono inoltre coinvolti in questo progetto gli assessori Luciano Bresciani (Sanità) e Marcello Raimondi (Ambiente, Energia e Reti). Il modello è quello del ´call center laico´, in grado cioè di raccogliere le chiamate di tutti i numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118, vale a dire Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Emergenza sanitaria, Protezione civile e Polizia locale) e di smistarle. "Nasce subito - ha spiegato Formigoni - un gruppo di lavoro per garantire l´operatività del 112, che è stato sperimentato nell´ultimo anno a Varese con risultati eccellenti". A un anno esatto dall´avvio della sperimentazione (21 giugno 2011) sono arrivate al call center 430.868 chiamate identificabili (1.180 al giorno di media). Notevole il lavoro di filtro garantito dal ´call center laico´: quasi il 50 per cento delle chiamate non è stato inoltrato alle centrali operative di secondo livello (deputate a intervenire sulle emergenze segnalate), che sono state così liberate dal peso di molti contatti "fasulli". "E´ stato dunque possibile - ha proseguito Formigoni - misurare fin da subito un significativo incremento dell´efficacia e dell´efficienza dell´azione nella gestione delle chiamate di emergenza da parte di tutte le centrali operative coinvolte, con un sensibile miglioramento della gestione operativa e un´ampia soddisfazione della cittadinanza coinvolta dalla sperimentazione. Per questo si è deciso di procedere con l´estensione del modello all´intera regione". Tra le caratteristiche principali del nuovo servizio 112 Formigoni ha ricordato la localizzazione, cioè la possibilità per gli operatori di individuare subito il punto da cui parte la chiamata e l´accessibilità sia per i disabili, con un apposito servizio di messaggistica, sia per gli stranieri, grazie al contributo di interpreti specializzati. "In questo modo - ha detto ancora il presidente - i nostri cittadini avranno la certezza di poter accedere in tempi rapidissimi e con grande efficienza a un aiuto plurispecializzato". Il ministro Maroni, dal canto suo, ha sottolineato che "in Lombardia entro il 2012 può essere validato un modello di eccellenza ed efficienza da utilizzare poi in tutte le regioni". Quanto alla sperimentazione condotta a Varese nell´ultimo anno, Maroni ha parlato di una iniziativa di successo: "Non era facile e non era scontato, ma le cose sono andate bene grazie all´ottima collaborazione tra Ministero dell´Interno e Regione Lombardia". Il ministro ha infine ricordato come, dalle 33 centrali oggi esistenti, si arriverà ad averne solo 3 con evidenti vantaggi in termini di razionalizzazione, efficienza e risparmio di risorse. Già a settembre di quest´anno partiranno le procedure per i lavori di adeguamento dell´immobile di Varese individuato come sede del call center proprio per consentire l´operatività a partire dal 2012. A seguire saranno avviati gli interventi anche per le sedi di Milano e Brescia. Un apposito gruppo di lavoro con rappresentanti del Dipartimento della pubblica sicurezza, del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, dell´Arma dei Carabinieri e della Regione Lombardia lavorerà nelle prossime settimane per definire procedure e azioni in vista dell´attivazione dei call center. In ogni caso, lo Stato avrà il compito di reperire, allestire e garantire la manutenzione delle sedi, mentre la Regione dovrà occuparsi del personale. Localizzazione - Una innovazione introdotta con il 112 è la localizzazione, ossia la possibilità per gli operatori che ricevono la chiamata di emergenza di poter riconoscere in pochi secondi l´esatto punto da cui parte la telefonata. Si tratta di una grossa novità rispetto agli attuali servizi d´emergenza del 118, che non prevedevano questa caratteristica. Essa è stata resa possibile dalla stretta collaborazione col Ministero dell´Interno, che ha messo a disposizione gli avanzati applicativi, di cui è dotato il C.e.d. (Centro Elaborazione Dati) Interforze. Evidenti i vantaggi in termini di efficienza complessiva dei sistemi di soccorso e di ulteriore garanzia per la sicurezza del cittadino. Accessibilità - La Direttiva europea prescrive anche come caratteristica del servizio che esso sia accessibile anche agli utenti finali disabili. Per questo motivo è attivo anche un servizio di messaggistica Sms, ad esempio per coloro che sono affetti da sordità e sordomutismo, che consente di attivare un protocollo dedicato alla gestione di questa particolare tipologia di chiamate. Infine, il servizio è strutturato anche per fornire una risposta multilingue: gli operatori sono infatti in grado di deviare in brevissimo tempo la chiamata a interpreti specializzati in un numero molto ampio di lingue straniere, a garanzia della massima accessibilità per chiunque. La Sperimentazione In Atto - Una prima sperimentazione del numero unico di emergenza europeo 112, la cui attivazione è obbligatoria per tutti gli Stati membri dell´Unione europea, è stata attivata il 21 giugno 2010 presso la centrale operativa del 118 di Varese, proprio secondo il modello del ´call center laico´. Questa sperimentazione è tuttora in corso e proseguirà per tutto il 2011, grazie anche ai nuovi fondi (1,4 milioni) messi a disposizione dal Ministero dell´Interno. Già dopo i primi mesi "è stato possibile - si legge nel Protocollo - misurare un significativo incremento dell´efficacia e dell´efficienza dell´azione nella gestione delle chiamate di emergenza da parte di tutte le centrali operative coinvolte, con un sensibile miglioramento della gestione operativa e una ampia soddisfazione della cittadinanza coinvolta dalla sperimentazione". Per questo si è deciso dunque di procedere con l´estensione del modello all´intera Lombardia attraverso la redazione di un nuovo disciplinare tecnico-operativo. Il Territorio - Il primo periodo di test del 112 ha coinvolto dal punto di vista territoriale i distretti telefonici raggiungibili col prefisso 0331 e 0332, che riguardano l´intera provincia di Varese, la parte nord ovest di quella di Milano (Legnanese) e un lembo di quella di Como. Dal punto di vista numerico, si tratta di poco meno di 1 milione di cittadini lombardi: quasi 700.000 in provincia di Varese, più di 200.000 in provincia di Milano, circa 10.000 in quella di Como. Il commento dell´assessore Romano La Russa - L´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza, Romano La Russa, ha voluto commentare la firma dell´intesa fra il presidente Formigoni e il ministro Maroni che estende il 112 come numero unico di emergenza a tutta la regione. "Dopo una fase di sperimentazione che ha dato ottimi risultati - ha detto - ci impegniamo affinché entro il 2012 tutto il territorio regionale possa essere raggiunto da questo servizio. Sono davvero orgoglioso per l´impegno notevole e continuo del mio assessorato a favore dei cittadini e della Protezione Civile della Lombardia che si dimostra ancora una volta all´avanguardia e in prima linea per rispondere in maniera concreta e immediata alle emergenze". "L´unione europea - ha concluso La Russa - ci obbliga a completare questo passaggio e, come al solito, Regione Lombardia si dimostra all´avanguardia essendo buona parte delle altre regioni tuttora inadempienti". Il commento dell´assessore Marcello Raimondi - Soddisfatto dell´intesa sottoscritta dal presidente Formigoni con il ministro Maroni che estende il 112 come numero unico di emergenza a tutta la regione anche l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi. "Questo servizio, come si è visto nel corso dalla sperimentazione - ha detto - comporta notevoli vantaggi anche nella prevenzione di reati ambientali e nell´attivazione di misure di emergenza a tutela del territorio. La salvaguardia della bellezza del nostro patrimonio naturale, che i cittadini ci chiedono con sempre maggiore consapevolezza, passa anche attraverso servizi come questo".  
   
   
PRECISAZIONI SULLA RIMODULAZIONE DEL SERVIZIO 118 IN PIEMONTE  
 
Torino, 5 luglio 2011- In merito alle strumentali polemiche sulla riorganizzazione del 118 pubblicate negli ultimi giorni da alcuni organi di informazione, il responsabile del servizio di emergenza territoriale della Regione, Danilo Bono, precisa quanto segue: “1. La riduzione del numero delle centrali operative da 8 a 4 non cambia assolutamente l’assetto del sistema per quanto riguarda la qualità e la tempestività dei soccorsi. Non è così importante il punto da cui risponde l’operatore, importa che il mezzo di soccorso sia allertato nel modo corretto e arrivi nel più breve tempo possibile. La riduzione permetterà invece l’implementazione tecnologica e l’ammodernamento informatico necessario in futuro su un numero ridotto di punti consono con le linee di indirizzo nazionali. 2. L’introduzione delle auto mediche, che aumenta la flotta da 120 a 131 mezzi disponibili 24 ore su 24 sul territorio, non modifica la qualità del servizio offerto alla popolazione per i seguenti motivi: l’equipaggio delle auto mediche, formato da un medico, un infermiere ed un autista, ha la stessa configurazione sanitaria dell’ambulanza medicalizzata ad esclusione del soccorritore barelliere; le auto mediche sono dotate di tutte le strumentazioni presenti sull’ambulanza di soccorso avanzato e possono erogare le stesse prestazioni; in caso di intervento su codici rossi o gialli l’auto medica può trasportare su propria barella il paziente fino all’ospedale o medicalizzare una eventuale ambulanza con volontari in appoggio; la velocità di movimento e la flessibilità dell’auto medica consentono maggiore rapidità e un numero più elevato di interventi anche su codici di gravità medio bassa con l’intento di domiciliazione dei codici verdi; la maggiore flessibilità sarà indispensabile anche per la richiesta e necessaria interazione oltre che con la rete ospedaliera di emergenza anche con quella territoriale delle cure primarie, primo punto di riferimento per i pazienti; l’aumento complessivo dei mezzi della flotta del 118 con professionisti sanitari a bordo consentirà di offrire maggiori “minuti di servizio per cittadino” pari a circa 50.000 ore di attività. 3. Oggi la flotta del 118 è composta da 62 ambulanze medicalizzate, 8 ambulanze con infermieri, 45 ambulanze convenzionate a disposizione 24 ore con due volontari, 250 ambulanze con volontari convenzionate a chiamata. La riorganizzazione del servizio aumenterà la flotta di 17 mezzi, in quanto sarà composta da 25 ambulanze medicalizzate, 30 auto medicalizzate, 25 ambulanze con infermieri, 52 ambulanze convenzionate a disposizione 24 ore con due volontari, 250 ambulanze convenzionate a chiamata. In conclusione, l’aumento di disponibilità di mezzi sia con personale sanitario che con personale volontario soccorritore sarà superiore a 100.000 ore”.  
   
   
SANITA´: SPINA BIFIDA, CALTANISSETTA CENTRO DI RIFERIMENTO DEL SUD  
 
Palermo, 5 luglio 2011 - E´ gia´ quasi raddoppiata nel giro di poche settimane l´attivita´ del "Centro di spina bifida" di Caltanissetta, che in seguito ad un decreto firmato dall´assessore regionale per la Salute Massimo Russo, ha ottenuto la qualifica di Centro di riferimento regionale per la prevenzione, la diagnosi e la cura di questa patologia che riguarda circa 400 famiglie siciliane. Quello di Caltanissetta, oltretutto, e´ ormai un punto di riferimento in Italia perche´ e´ l´unico Centro di riferimento non solo pediatrico. "Il centro - ha detto l´assessore Russo - ha gia´ permesso di contenere il ricorso a strutture extra regionali e anzi ha gia´ invertito il trend divenendo un polo di attrazione per i pazienti di alcune regioni del Sud Italia, prima fra tutte la Calabria". La spina bifida e´ una delle piu´ frequenti malformazioni congenite a carico del sistema nervoso che provoca una grave alterazione della sviluppo e delle funzionalita´ degli arti inferiori e dell´apparato urinario e la cui cura richiede un approccio multidisciplinare che dovra´ essere garantito dal personale dell´Asp 2. Tra i compiti del Centro c´e´ quello di uniformare le procedure di assistenza con riferimento ai protocolli internazionali gia´ sperimentati, coordinando le attivita´ multidisciplinari interne e perseguendo l´obiettivo di un continuo perfezionamento diagnostico, di potenziare il reclutamento di pazienti di altre provincie o di altre regioni, di promuovere le attivita´ di prevenzione insieme con i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta e di offrire consulenza e collaborazione all´Asisbi (associazione siciliana spina bifida e idrocefalo). E´ previsto che subito dopo l´estate le attivita´ di day service confluiranno all´interno dell´ospedale Sant´elia di Caltanissetta. "In questo modo - ha aggiunto il coordinatore del Centro, Giuseppe Dibenedetto - sara´ possibile effettuare in una sola giornata tutti gli esami di controllo che sono necessari ai soggetti affetti da questa malattia con grandi benefici sia per i pazienti che per le loro famiglie ". Secondo le ultime statistiche il Centro, il cui direttore scientifico e´ Elio Selvaggio, fa registrare tre nuovi accessi ogni mese. I vertici del Centro di riferimento della spina bifida, per sottolineare il rilancio dell´attivita´ in Sicilia, hanno donato una targa all´assessore Russo con la scritta "grazie per avere scelto di camminare con noi".  
   
   
GORIZIA: OGGI , SEMINARIO SU EMERGENZE SANITARIE ED UMANITARIE  
 
Trieste, 5 luglio 2011 – Oggi dalle 9.30 alle 16.00, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia (via Carducci 2) il seminario "Dalle priorità sanitarie nelle emergenze umanitarie ai progetti di cooperazione per la tutela della salute materno infantile - L´esperienza di Medici Senza Frontiere e Medici con l´Africa Cuamm". L´evento, promosso nell´ambito del Piano operativo "Le Dimensioni internazionali della Politica della Salute della Regione" sarà introdotto dall´assessore alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia Vladimir Kosic e costituirà l´occasione per un confronto con le due importanti organizzazioni medico-umanitarie Medici Senza Frontiere e Medici con l´Africa Cuamm. Interverranno, per Medici Senza Frontiere, Gianfranco De Maio e Claudio Bertoldo, con un approfondimento sulle modalità di approccio nelle emergenze sanitarie-umanitarie e la presentazione di un intervento in un campo rifugiati. Per Medici con l´Africa Cuamm, Giovanni Putoto affronterà il tema di come garantire il diritto alla salute per le popolazioni dei Paesi dell´Africa sub-Sahariana presentando i progetti e programmi per la tutela della salute materno infantile del Cuamm. Nel corso della giornata verrà presentata una prima fotografia del censimento condotto dalla direzione centrale Salute nei mesi scorsi sulle esperienze e professionalità maturate nell´ambito dell´azione umanitaria dagli operatori del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia; sarà inoltre presentato un possibile percorso da condurre a livello regionale sul tema delle tecnologie sostenibili/appropriate.  
   
   
IN VENETO IL NUMERO VERDE 800 168 678 PER AIUTARE CHI SOFFRE PER LA MORTE IMPROVVISA DI UN PROPRIO CARO.  
 
Venezia, 5 luglio 2011 - La perdita di una persona cara a causa di un evento improvviso e violento, come ad esempio un incidente stradale, è un’esperienza molto dolorosa, che può avere effetti devastanti su chi resta, familiari e amici. Le reazioni possono essere molto forti, a volte estreme. Sempre, comunque, chi rimane prova ansia, depressione, solitudine, confusione, sul presente e sul futuro. Un prezioso aiuto per combattere questo loro stato, le persone lo possono ora trovare in Veneto componendo il numero verde 800 168 678, attivato dall’Onlus De Leo Fund in collaborazione con la Regione del Veneto ed il suo Centro Regionale Trapianti come elemento centrale di un progetto che ha come scopo l’assistenza ai congiunti e familiari delle vittime di una morte traumatica. “La Regione – dice l’assessore alla sanità Luca Coletto – ha aderito con convinzione a questo progetto unico in Italia. La sofferenza non è solo fisica e, come in questi casi, le ferite interiori possono fare molto più male di quelle prettamente fisiche. Per questo non abbiamo esitato a finanziare il numero verde, coinvolgendo anche il nostro Centro Trapianti, che ha una grande esperienza nella gestione psicologica ed umana di chi affronta la perdita improvvisa di un proprio caro e che può essere di aiuto anche avvicinando le persone alla cultura della donazione. Anche in questo caso come in quello del numero verde oncologico – precisa l’assessore – il servizio sarà gestito da personale preparato ed esperto, capace di trovare le parole ed i consigli giusti per essere d’aiuto”. L’iniziativa scaturisce dalle richieste sempre più pressanti che arrivano dalle persone colpite da lutti improvvisi. All’interno delle Ullss del Veneto sono state individuate figure professionali (soprattutto dell’area dell’assistenza psicologica) che hanno nel loro dna la sensibilità e la propensione ad occuparsi di questo delicatissimo tema e che sono state specificamente formate attraverso un corso, tenutosi a Padova con trainers di altissimo livello. Gli operatori dell’ 800 168 678 nei colloqui seguono un preciso percorso. Prima di tutto puntano a comprendere i bisogni più forti della persona che chiama; successivamente, la indirizzano alle rete regionale di professionisti dell’area della salute mentale, selezionati e preparati proprio per accompagnare il processo di elaborazione del lutto traumatico.  
   
   
SERVIZIO 118: GIUNTA PUGLIESE APPROVA NUOVE CONVENZIONI E PROROGA VECCHIE  
 
Bari, 5 luglio 2011- La Giunta regionale ha approvato una delibera sul nuovo assetto del servizio di emergenza urgenza “118”. Con la delibera, si rivede lo schema di convenzione con le associazioni di volontariato del 2008, per la fornitura di mezzi di soccorso idonei a assicurare le postazioni territoriali del servizio di emergenza urgenza. La spesa complessiva è di 10,5 milioni di euro, di cui 3 milioni per il 2011. Entro il 31 luglio saranno riviste le postazioni 118. Sarà favorito l’utilizzo di automediche allo scopo di ridurre la medicalizzazione delle ambulanze, al servizio di più postazioni non medicalizzate. Le Asl che non potranno assicurare le attività potranno stipulare specifiche convenzioni con le associazioni di volontariato. Le Asl potranno selezionare con evidenza pubblica le associazioni da convenzionare. Inoltre, le convenzioni in essere saranno prorogate brevemente (fino al 31.8.2011) per permettere alle Asl di allestire i bandi per la riassegnazione delle postazioni.  
   
   
SALUTE FVG: GRANDE CONQUISTA NUOVA GUARDIA PEDIATRICA A PALMANOVA  
 
Palmanova, 5 luglio 2011 - ´´Bisogna garantire qualità e sicurezza e la guardia pediatrica H 24 è una grande conquista in tale direzione dell´Ospedale di Palmanova e dell´Azienda per i Servizi Sanitari n. 5. Dal canto nostro stiamo continuando a lavorare sul Piano materno infantile, vogliamo nascano più bambini bene e nei luoghi giusti ed anche l´inaugurazione di oggi rappresenta un passo avanti verso questo obiettivo´´. Così l´assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic ha commentato il 4 luglio l´inaugurazione di un servizio (avviato lo scorso venerdì) che servirà a garantire assistenza pediatrica ai bambini che arrivano in pronto soccorso anche durante la notte. ´´Eravamo già riusciti a fare in modo che tutti i bambini fossero ricoverati in Pediatria e non in reparti per adulti - ha notato il direttore del dipartimento materno infantile Roberto Perini - ed ora è possibile che quelli della nostra area possano venire accolti qui e non debbano andare a Udine o a Latisana, dove il servizio di guardia pediatrica è già una realtà´´. Hanno espresso soddisfazione per la nuova eccellenza dell´Ospedale di Palmanova anche il sindaco della cittadina Francesco Martinez, ed il direttore generale dell´Ass 5 Paolo Bordon, il quale ha ringraziato la Regione per il supporto dato nella realizzazione di un´implementazione importante, che attua il modello organizzativo di pediatria diffusa nella Bassa Friulana. Erano presenti alla cerimonia anche l´onorevole Ivano Strizzolo, che ha indicato nel nuovo servizio un segnale di speranza, date le difficoltà che il Pese vive in tutti i settori, ed i consiglieri regionali Mauro Travanut e Daniele Galasso, il quale ha rilevato come, se l´impegno della Regione nel sostenere la qualità del sistema sanitario è fuori discussione, sia altrettanto vero che la politica della riduzione della spesa pubblica deve andare avanti. ´´Abbiamo iniziato un´attività virtuosa in questo senso ma le prospettive all´orizzonte non sono rosee - ha detto Galasso - per cui, anche in ambito sanitario, va fatta una riorganizzazione, riducendo servizi meno attuali in favore di quelli più innovativi. In questo quadro, sul tema dei punti nascita, che lo scorso anno ha avuto un iter burrascoso, abbiamo messo a punto un piano che consente a quest´area di continuare a gestire i servizi di pediatria, ostetricia e ginecologia dando risposte di qualità´´. ´´L´ospedale è il luogo della speranza - ha detto Kosic - e alla speranza va aggiunto un impegno che riguarda il sistema sanitario, ma non solo. Abbiamo bisogno di più pediatri e più infermieri - ha continuato l´assessore - ma il nostro fabbisogno non è corrisposto come vorremmo mentre occorre una collaborazione reale, un discorso di sistema da fare nella cornice cruda delle cifre ma puntando ai risultati. Vorremmo perciò - ha aggiunto - che coloro che si occupano di formazione rispondessero con maggior prontezza alle esigenze reali, invece di creare corsi che servono di meno´´. Riprendendo il discorso della scarsa natalità in Friuli Venezia Giulia, Kosic ha infine affermato che bisogna garantire ´´lo sviluppo dei grandi sistemi del lavoro e dare sicurezza ai giovani, in quanto il Piano materno infantile non fa riferimento solo al sistema sanitario ma entra nel sociale sino alla conciliazione dei tempi del lavoro e di quelli della cura´´.  
   
   
LOTTA AL DOLORE: AL SUMMIT IMPACT 2011, ESPERTI A CONFRONTO PER FAVORIRE LA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38  
 
Firenze, 5 Luglio 2011– Si è svolto a Firenze il convegno Impact 2011, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. Ministero della Salute, Agenzia Italiana del Farmaco, Regioni e oltre 65 Società Scientifiche, Associazioni di categoria e Fondazioni si riuniscono a Palazzo Corsini per tracciare lo stato dell’arte relativo all’attuazione della Legge 38, a 15 mesi dalla sua entrata in vigore. Numerosi gli interventi che si susseguiranno in questa due giorni di lavori, con l’obiettivo di esaminare quali attività istituzionali siano state ad oggi realizzate e quanto sia stato concretizzato dalle Regioni, definendo al tempo stesso le criticità ancora da affrontare e facendo emergere le proposte operative per promuovere la completa applicazione della normativa a livello territoriale. Sotto i riflettori anche il contributo portato dalle stesse Società Scientifiche e Associazioni, per una maggiore conoscenza della Legge. “La prima edizione del workshop– esordisce Gian Franco Gensini, Presidente del Comitato Scientifico Impact 2011 e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze - si era chiusa con il proposito unanime di implementare corsi di formazione volti a uniformare l’appropriatezza della terapia e condividere le linee operative. Impact 2011 vuole essere un nuovo momento corale di confronto, per verificare quanto avvenuto, continuare a far parlare della normativa, in modo che sia sempre più applicata, e ascoltare le best practice da condividere tra i vari attori coinvolti. In quest’ultimo anno, ogni Società Scientifica, Associazione e Fondazione ha dato vita ad un’intensa programmazione di attività formative e informative, rivolte sia ai propri soci sia ai pazienti, con l’obiettivo di dare un impulso reale a quanto previsto dalla Legge 38. Abbiamo avuto modo di confrontarci ed interagire con praticamente tutte le diverse professionalità sanitarie coinvolte nella cura del dolore; riteniamo infatti che l’integrazione delle competenze e dei ruoli sia fondamentale nella lotta contro la sofferenza inutile. Uno dei punti di forza della nuova normativa, del resto, è l’aver previsto un modello organizzativo basato sulla gestione multidisciplinare del problema: tutti gli specialisti, i medici di famiglia e gli infermieri dovrebbero dunque sentirsi prioritariamente impegnati a collaborare per la migliore qualità di vita del paziente. Oggi – conclude Gensini –nella sede di Impact 2011, sentiamo l’esigenza di incontrare le Istituzioni, per valutare come possiamo ulteriormente dare seguito a questo atto legislativo”. Secondo la ricerca Pain in Europe (la più ampia effettuata finora sull’argomento), soffre di dolore cronico non oncologico - dovuto a patologie quali osteoporosi, artriti o lombosciatalgie - il 19% degli europei e addirittura il 26% degli italiani (1 su 4), pari a 15 milioni di connazionali, con punte del 40% fra gli over 65 e valori ancora più elevati fra le donne (il 49% delle casalinghe). La Legge 38/2010, riconoscendoil dolore cronico come malattia e puntando a garantire un equo accesso a un’assistenza qualificata e un approccio terapeutico più appropriato, ci ha posto all’avanguardia in Europa, sul piano normativo. Sono diversi i Paesi che ora riconoscono nell’Italia un esempio da seguire, come rivela Guido Fanelli, membro del Comitato Scientifico Impact 2011 e Coordinatore della Commissione ministeriale Terapia del Dolore e Cure Palliative. “A maggio mi sono recato al Parlamento Europeo, dove ho ricevuto numerosi apprezzamenti per il lavoro che il Ministero ha svolto, per merito soprattutto del prof. Fazio. I tedeschi stanno prendendo spunto dal nostro impianto legislativo per applicarlo in Germania; anche il Belgio e l’Australia ci stanno chiedendo informazioni”. Fanelli prosegue, delineando quello che è lo stato di attuazione della normativa, nel nostro Paese. “A poco più di un anno dalla sua emanazione, sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti. Dopo i primi mesi di incertezza, dovuta al carattere così tecnico e innovativo della Legge, le Regioni si stanno adeguando in modo continuo e sistematico; tra queste: Piemonte, Sicilia, Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia e ora anche il Friuli; stimo che almeno 35 milioni di persone siano ormai sotto delibera regionale. Gli strumenti necessari per l’applicazione della Legge sono stati completati al 90%. A dicembre la Conferenza Stato-regioni ha approvato le Linee Guida per la promozione, lo sviluppo e il coordinamento degli interventi regionali; pochi mesi fa, un tavolo tecnico tra Miur e Ministero della Salute ha definito i percorsi formativi per i medici e i volontari che si occupano di cure palliative e terapia del dolore. Abbiamo inoltre elaborato un documento con i requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’accreditamento delle due reti territoriali, ora al vaglio del Ministro e, in seguito, della Conferenza Stato-regioni. In un’epoca di tagli, è stata infine significativa la creazione, all’interno del Ministero, dell’Ufficio Xi, dedicato alle cure palliative e alla terapia del dolore, diretto dal dottor Spizzichino. La novità dell’ultima ora è l’istituzione di un ‘cruscotto’, un sistema per rilevare la tipologia delle prestazioni ospedaliere e monitorare le prescrizioni, importante preambolo per definire un codice di disciplina per la terapia del dolore. La vera sfida si gioca ora sull’appropriatezza prescrittiva: il consumo di oppioidi sta crescendo, ma restiamo ancora il primo Paese al mondo per impiego di Fans”. E proprio appropriatezza prescrittiva, criteri per la formazione del personale, modelli organizzativi e requisiti per l’accreditamento delle strutture sanitarie sono stati alcuni dei temi al centro del dibattito nella prima giornata di Impact 2011. Un altro aspetto su cui si è focalizzata l’attenzione è stata la gestione del paziente anziano con dolore. “L’evidenza scientifica dimostra come gli anziani siano i più interessati dal problema dolore non oncologico e, statisticamente, anche i più sottotrattati”, spiega Massimo Fini,membro del Comitato Scientifico Impact 2011 e Direttore Scientifico dell’Irccs San Raffaele Pisana di Roma. “Permane un errato approccio culturale da parte di alcuni clinici e degli stessi pazienti, che vivono il dolore con rassegnazione, come un elemento imprescindibile dell’invecchiamento. Va poi ricordato che gli anziani, pur essendo il 20% della popolazione italiana, assorbono circa il 60% della spesa farmaceutica, come conferma un recente rapporto Osmed: si tratta infatti di soggetti spesso in politerapia, perché affetti da più patologie concomitanti; questo determina un certo timore, da parte dei medici, ad aggiungere analgesici alle terapie già in atto. Una società che si definisce moderna, tuttavia, deve passare da una gestione della singola malattia, da un mero approccio d’organo, alla cura globale della persona, puntando sul miglioramento della qualità di vita nel suo complesso; ciò si può raggiungere solo attraverso la cancellazione ola riduzione del dolore. Oggi – continua Fini –disponiamo degli strumenti, farmacologici e non, per poter combattere efficacemente la sofferenza e i pazienti over 65 hanno il diritto di essere curati esattamente come il resto della popolazione. Purtroppo, dai dati presentati oggi emerge come gli analgesici vengano usati ancora in maniera impropria, a livello sia di classe farmacologica, sia di dosaggio, con tutti i rischi che ne possono derivare. Un esempio per tutti: l’abuso di Fans e di Cox-2, particolarmente pericoloso nei soggetti anziani, rappresenta in questa categoria di pazienti una delle più frequenti cause di ricovero d’urgenza nei reparti di chirurgia. Il nostro auspicio è che la Legge 38 riesca a rivoluzionare culturalmente e pragmaticamente questo tipo di approccio, che è sicuramente fuori tempo e fuori luogo”.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI E´ INTERVENUTO ALL´OSPEDALE DI LAMEZIA DURANTE LA CONFERENZA STAMPA INDETTA DAL COMMISSARIO DELL´ASP  
 
Catanzaro, 5 luglio 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti è intervenuto il 4 luglio nel corso di una conferenza stampa all’Ospedale di Lamezia Terme, indetta per esporre l’attività svolta e i risparmi conseguiti in un anno dal Commissario Straordinario dell’Asp di Catanzaro Gerardo Mancuso. “Vorrei sapere se rispetto a quando è arrivata questa nuova classe dirigente – ha affermato Scopelliti – considerando anche il periodo di grandi ristrettezze economiche, è stato fatto un passo in avanti rispetto al passato, quando le risorse erano abbondanti e, se si è arrivati a questo punto, evidentemente sono state spese male. Il Piano di Rientro è stato definito ‘lacrime e sangue’ da chi, prima del nostro arrivo, lo ha approvato ma non attuato: la realtà dei fatti è che l’applicazione spetta a noi e, salvaguardando i servizi ed eliminando gli sprechi, stiamo ottenendo risultati importanti. E’ il malato al centro del sistema – ha continuato il Governatore Scopelliti – ed ha bisogno di risposte: il malato non può essere politicizzato né considerato elettore, e ha diritto di ricevere servizi efficienti: per raggiungere tale obiettivo c’è bisogno di fare squadra e superare le appartenenze politiche. A volte mi sembra che ci sia la volontà di aggredire questa classe dirigente perché la nostra concretezza a qualcuno non sta bene.” Il Presidente Scopelliti ha parlato anche dell’Ospedale di Soveria Mannelli: “Siamo riusciti a salvarlo con grandi sforzi, presentandolo al Tavolo Massicci come presidio di montagna, mentre prima del nostro arrivo rientrava tra quelli destinati alla chiusura. Ci piace parlare chiaramente ai cittadini e le scelte che prendiamo sono necessarie proprio a causa delle cattive gestioni del passato. In questa nuova stagione – ha continuato Scopelliti – stiamo colpendo chi per troppo tempo si è arricchito senza portare nulla e ha goduto di privilegi immotivati, al fine di recuperare risorse importanti da investire nell’interesse della collettività.” Il Governatore della Calabria ha anche annunciato che, insieme al Presidente del Consiglio Franco Talarico, nella giornata di domani incontrerà il Presidente dell’Inail per discutere del Centro protesi di Lamezia. “Ho chiesto ai Commissari di essere intransigenti nelle proprie scelte perché ritengo sia l’unico modo per raggiungere i gli obiettivi. Rimango stupito, inoltre, davanti alle polemiche innescate sulla costruzione dei nuovi ospedali: evidentemente – ha concluso Scopelliti – non tutti hanno capito che a me interessa che queste nuove strutture vengano realizzate bene e che le gare vengano vinte da chi è più bravo.”  
   
   
DISABILI: PRIORITA´ AGLI INTERVENTI DI RIMOZIONE FORZATA PER AUTO IN SOSTA RISERVATA  
 
Milano, 5 luglio 2011 - Priorità assoluta agli interventi di rimozione forzata per auto in sosta sugli spazi riservati ai disabili. Lo ha deciso l’assessore alla Polizia Locale e alla Coesione sociale Marco Granelli, che ha già dato disposizioni a riguardo al Comandante della Polizia locale. L’urgenza è dettata dalle continue segnalazioni di disabili che si ritrovano il posto auto a loro riservato occupato, tra cui il caso della mamma di Rebecca, la bambina affetta da disabilità grave. “Oggi stesso - ha fatto sapere l’assessore - ho telefonato alla mamma di Rebecca per segnalarle azioni e progetti che intendiamo realizzare. Le ho anche chiesto di fissare un incontro per verificare quanto accaduto". Il piano, che verrà realizzato anche in collaborazione con l´assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, prevede: la priorità assoluta agli interventi di rimozione forzata in caso di occupazione abusiva dello spazio auto riservato ai disabili; una campagna di sensibilizzazione per il rispetto delle aree di sosta, da realizzare insieme alle associazioni di disabili e a chi lavora in questo ambito; analisi e successiva sperimentazione di un sistema, già brevettato da alcune aziende, che permetta l´installazione di un sensore presso il posto auto in grado di riconoscere quando a parcheggiare non è un veicolo autorizzato. “Con queste azioni - ha spiegato l’assessore - si vuole aiutare la nostra città ad essere più attenta a tutti, iniziando dalle persone che hanno più difficoltà: è una questione di dignità. Noi stiamo facendo la nostra parte come istituzioni, chiediamo la collaborazione dei cittadini per dare un segnale di civiltà”. Nelle prossime settimane verranno resi noti gli interventi realizzati e l’andamento delle azioni programmate.  
   
   
LIGURIA, CENTRO TRAPIANTI: ´NO A CHIUSURA, IN CORSO RISTRUTTURAZIONE´  
 
Genova, 5 Luglio 2011 - “Il centro trapianti dell’ospedale San Martino di Genova non chiude, bisogna creare le condizioni per dargli un futuro”. Lo ha detto l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo nel corso dell’incontro di oggi in piazza De Ferrari con le associazioni dei trapiantati che hanno manifestato a difesa della struttura e con il direttore del centro, il professor Umberto Valente. “Per noi – ha ribadito Montaldo – il centro non va chiuso, al momento è stata solo temporaneamente sospesa l’attività del fegato in attesa di essere ripristinata, creando nuove condizioni per la sua prosecuzione”. “E’ certo comunque – ha concluso l’assessore – che prima di pensare ai medici si deve pensare ai pazienti, preparando la successione alla direzione del centro” Profughi: Sbloccati I Finanziamenti Per La Ristrutturazione Delle Ex Scuole Rapalline Ad Albenga. Resta Esigenza Di Individuare Mille Posti Previsti Dal Piano Di Accoglienza Genova, 5 Luglio 2011 - “Il dipartimento nazionale della protezione civile ha finalmente sbloccato i finanziamenti per la ristrutturazione dell’edificio delle ex scuole Rapalline ad Albenga dove pensiamo di alloggiare 24 profughi. Ma resta l’esigenza di individuare 1.000 posti in Liguria per rispondere all’emergenza e per attuare il piano di accoglienza previsto”. Lo ha comunicato quest’oggi 4 luglio l’assessore regionale alle politiche sociali e coordinatrice del piano profughi, Lorena Rambaudi contestualmente all’arrivo, nel porto di Genova, della nave Excelsior con a bordo 508 profughi di cui 28 destinati a rimanere in Liguria. Dei 28 immigrati che resteranno sul territorio ligure 8 saranno sistemati presso la Caritas di Genova, 9 presso la Croce Rossa di Campomorone, 6 in una struttura alberghiera sul Lago d’Osiglia in Val Bormida, 3 a Millesimo e 2 a Pietra Ligure. Ad oggi ammontano a 12.050 i profughi in Italia di cui 423 in Liguria. “I finanziamenti in arrivo dalla protezione civile nazionale per la ristrutturazione delle ex scuole Rapalline – ha spiegato Rambaudi – ammontano a 37.000 euro necessari a ristrutturare l’edificio, metterlo a norma e renderlo agibile per ospitare i profughi”.  
   
   
DONAZIONI DI SANGUE: CONCORSO RED SUBMARINE PREMIATO A ROMA  
 
Bologna, 5 luglio 2011 - Il concorso che ha per tema la promozione delle donazioni di sangue, rivolto alle classi quarta e quinta delle scuole secondarie di secondo grado, “Red Submarine. Il talento ce l’hai nel sangue. Fallo emergere!” ha ricevuto il riconoscimento di “Eccellenza nei public affairs 2011”. Il titolo è stato assegnato a “Red Submarine” nell’ambito dell’Italian Public Affairs Award, categoria “istituzioni pubbliche” - premio promosso da Public Affairs Association (associazione impegnata nelle relazioni istituzionali in campo sanitario) - da una giuria composta da rappresentanti del Parlamento, del Governo, delle università, dell’impresa, dei consumatori, delle istituzioni nazionali e internazionali, da giornalisti che operano nel settore delle relazioni istituzionali. La cerimonia di premiazione è in programma a Roma, martedì 5 luglio alle 10, nella Sala Capitolare del Senato. L’iniziativa premia ogni anno le migliori pratiche in tutta la comunità italiana ed internazionale attraverso il riconoscimento a organizzazioni - tra istituzioni ed enti pubblici e privati - che hanno attuato progetti, report e campagne nel settore della sanità in Italia. Red submarine. Il talento ce l’hai nel sangue. Fallo emergere - Promosso dalla Regione Emilia-romagna (Assessorati politiche per la salute e scuola), dall’Ufficio scolastico regionalee dalle associazioni Avis e Fidas, “Red Submarine” si è sviluppato in tre edizioni, a partire dal 2008, proponendo a ragazze e ragazzi di sviluppare creatività attraverso gli strumenti e i linguaggi a loro più congeniali: la realizzazione di un video originale il primo anno, un video e un audio originali nelle ultime due edizioni. La campagna di promozione del concorso “Red submarine - realizzata dall´Agenzia Nouvelle di Bologna che ha curato anche l’organizzazione del concorso e delle premiazioni - si è articolata in folder illustrativi, locandine e in video di presentazione a cui ha partecipato Neri Marcorè, attore e donatore di sangue, testimonial del concorso fin dalla prima edizione. Nelle tre edizioni, complessivamente sono stati presentati 338 lavori, hanno partecipato 133 istituti scolastici; oltre duemila gli studenti coinvolti. Per l’anno scolastico 2011-2012 sono in previsione altre iniziative rivolte sempre a ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado: l’obiettivo è di promuovere l’importanza della donazione e della solidarietà nel rapporto con gli altri.  
   
   
SALUTE, SAN MARTINO - IST, ASSESSORE MONTALDO: ´CONCLUSA SITE VISIT PER IL RICONOSCIMENTO DEL NUOVO IRCCS´  
 
Genova, 5 Luglio 2011 - “Le relazioni presentate questa mattina agli esperti del Ministero hanno dimostrato la straordinaria realtà rappresentata dall’attività clinica e scientifica e le potenzialità che possono derivare dall’integrazione tra San Martino – Ist”. Lo ha detto l’assessore regionale alla salute, l’ 1 luglio , Claudio Montaldo al termine della “site visit” organizzata dalla Regione Liguria per gli esperti del Ministero e finalizzata al riconoscimento del nuovo Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. Hanno preso parte al sopralluogo tre rappresentanti della commissione nazionale di ricerca del Ministero della salute, il direttore generale dello stesso Ministero, Massimo Casciello, rappresentanti nazionali dell’Inail e dell’Istituto Superiore di Sanità. Nel corso della prima parte della site visit gli esperti ministeriali hanno incontrato tutti i direttori di struttura del San Martino e dell’Ist che hanno presentato il profilo del nuovo Istituto attraverso le relazioni di Franco Bonanni, direttore del dipartimento sanità della Regione Liguria, Lorenzo Moretta, referente della Regione per la parte scientifica, Andrea Bacigalupo, Manlio Ferrarini, Paolo Bruzzi, Gianmario Sambuceti, Giovan Battista Ratto, Franco De Cian. Successivamente nel pomeriggio i rappresentanti del Ministero hanno visitato diverse strutture del complesso San Martino – Ist. Sulla base della ‘site visit’ il Ministero verificherà la richiesta, presentata dalla Regione Liguria, di riconoscimento di Irccs. Il testo verrà quindi inviato alla Conferenza Stato Regioni per l’approvazione definitiva.  
   
   
DALLA RICERCA TOSCANA UN NUOVO TEST PER LA DIAGNOSI PRENATALE  
 
Firenze, 4 luglio 211 ¨Sono davvero orgogliosa di questa scoperta ad opera di ricercatori dell’Universià di Firenze e dell’azienda ospedaliero universitaria Meyer, e mi congratulo con loro. E sono contenta che questo test sia il risultato di una ricerca resa possibile dal finanziamento messo a disposizione dalla Regione Toscana con il bando Salute 2009. L’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia ha preso parte questa mattina, al Nic (Nuovo Ingresso di Careggi) alla conferenza stampa di presentazione del nuovo test precoce per la diagnosi neonatale di una delle pi¨´ gravi immunodeficienze congenite. Erano con lei il rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi, il direttore dell’azienda ospedaliero universitaria Meyer Tommaso Langiano, il preside della facoltà di medicina Gianfranco Gensini, e i tre ricercatori autori della scoperta: Chiara Azzari, Massimo Resti e Giancarlo La Marca. La ricerca ¨¨ stata di recente pubblicata su una delle pi¨´ prestigiose riviste internazionali di immunologia, il Journal of Allergy and Clinical Immunology, e il brevetto è registrato in tutti i Paesi del mondo. Il test diagnostico, che è operativo al Meyer dal 1° gennaio di quest’anno, ed è stato finora effettuato su 20.000 neonati (viene fatto entro le 48 ore su tutti i bambini che nascono in Toscana, e anche l’Umbria ha chiesto al Meyer di poterlo effettuare sui propri neonati), è unico al mondo per semplicità (basta una goccia di sangue), basso costo ed elevata precisione di diagnosi, e consente di individuare immediatamente l¡¯immunodeficienza congenita dovuta al difetto di adenosina-deaminasi, che annulla le difese immunitarie del bambino, rendendolo aggredibile (quando le difese materne vengono meno) da qualsiasi germe presente nell’ambiente. Se scoperto in tempo, il difetto metabolico ¨¨ perfettamente curabile. La ricerca che ha portato alla scoperta del test è stata resa possibile da un finanziamento di 100.000 euro stanziato dalla Regione Toscana mediante il bando Salute 2009. “La Toscana è stata la prima Regione, e per molti anni l’unica - ha ricordato l’assessore Scaramuccia ‘ ad avviare quasi dieci anni fa, nel 2002, l’attività di screening con la Tandem massa, per individuare le malattie metaboliche rare nei neonati. In tutti questi anni, grazie a questo screening, è stato possibile diagnosticare queste patologie in decine, centinaia di neonati, che così sono stati curati in tempo, e in qualche caso salvati dalla morte. Anche nel caso dell’immunodeficienza congenita dovuta al difetto di adenosina-deaminasi, la diagnosi precoce è fondamentale per intervenire per tempo ed evitare danni irreversibili. E anche in questo caso il test è semplice e a basso costo, ed è già applicato a tutti i bambini che nascono in Toscana. Ancora una volta il Meyer si dimostra all’avanguardia nella cura dei bambini. Sempre il 4 luglio, e sempre al Nic di Careggi, Daniela Scaramuccia ha partecipato anche alla presentazione del progetto O.r.i.o.ne-t, un approccio terapeutico innovativo per il trattamento delle infezioni localizzate, in particolare il piede diabetico, che nasce dalla collaborazione tra Regione, Università di Firenze, azienda ospedaliero-universitaria Careggi e Molteni Therapeutics. Il progetto è stato selezionato dalla Regione Toscana come progetto di eccellenza tra quelli valutati positivamente nell’ambito della linea di intervento Por Creo Fesr 1.1.C, e ha ottenuto un finanziamento nell’ambito dei fondi europei per lo sviluppo regionale di quasi 3 milioni di euro, distribuiti su due anni di attività scientifiche. Una felice collaborazione tra sanità pubblica, Università e privati - ha sottolineato l’assessore - Un rapporto virtuoso e trasparente che ci consente di continuare a fare ricerca e innovazione. La Toscana è una delle poche Regioni che investono in ricerca in molti campi.  
   
   
PRIMO CENSIMENTO DEGLI OPERATORI UMANITARI IN FVG  
 
Gorizia, 5 luglio 2011 - Sono almeno 130 i professionisti del sistema sanitario regionale disponibili a partecipare a progetti di cooperazione internazionale oppure a intervenire in caso di emergenza nei Paesi poveri e in via di sviluppo. Il dato emerge dal primo censimento degli operatori umanitari, promosso dalla Regione nel quadro del Piano operativo 2010-2013 sulle dimensioni internazionali delle politiche della salute. I primi risultati del censimento sono stati presentati nel corso del convegno sul tema ´´Dalle priorità sanitarie nelle emergenze umanitarie ai progetti di cooperazione´´, organizzato il 4 luglio a Gorizia, nella sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio, dall´Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 ´Bassa Friulana´, presente l´assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali Vladimir Kosic. Al convegno, oltre a operatori sanitari di tutto i Friuli Venezia Giulia, hanno partecipato medici di due organizzazioni umanitarie - Medici Senza Frontiere (Msf) e Medici per l´Africa Cuamm (Medici missionari) - con le quali la Regione intende promuovere rapporti organici di collaborazione. Sin dal 2008, ha ricordato Kosic, la Regione ha avviato una ricognizione di tutti i progetti internazionali in corso, per meglio coordinarli e tradurli in un vero e proprio Piano operativo dotato di adeguate risorse, inserite all´interno di uno specifico capitolo di spesa del bilancio della sanità. ´´Il censimento degli operatori umanitari - ha osservato l´assessore - è il punto di partenza per organizzare interventi maggiormente strutturati, per tradurre sul piano istituzionale e valorizzare così l´impegno e la disponibilità di tanti professionisti. Come Regione, ci attendiamo in cambio molto, un ritorno in termini di crescita del capitale umano delle Aziende sanitarie´´. Il censimento permetterà, fra l´altro, di individuare dei team integrati, formati cioè da medici e infermieri ma anche da specialisti di logistica, per rendere operativi gli interventi in tempi ristretti. Nel corso del convegno di Gorizia, con gli esponenti delle due organizzazioni mediche Msf e Cuamm sono stati in particolare approfonditi tre temi: le priorità sanitarie nelle emergenze umanitarie, la tutela della salute materno-infantile, il trasferimento in forme appropriate delle tecnologie sanitarie nei Paesi in via di sviluppo.  
   
   
VDA: PUBBLICATO IL BANDO DI SELEZIONE PER OPERATORI DI SOSTEGNO  
 
Aosta, 5 luglio 2011 - La Presidenza della Regione informa che la Società di servizi Valle d’Aosta Spa ha pubblicato l’avviso di selezione pubblica, per titoli ed esami, per l’assunzione di personale a tempo determinato, nel profilo professionale di operatore di sostegno per l’attività di assistenza e sostegno, anche educativo, alle persone affette da patologie fisiche o psichiche, ai disabili e agli anziani. Le domande dovranno essere presentate entro le ore 14 di martedì 12 luglio all’ufficio di segreteria della Società di servizi Valle d’Aosta Spa, in località Amérique 127/A, a Quart. Informazioni sulla selezione potranno essere reperite anche nel sito della Regione, dove saranno anche fornite indicazioni sulla data e sul luogo di espletamento della prova. Alla segreteria della Società e sul sito dell’amministrazione regionale è reperibile il modulo per la domanda di assunzione, che dovrà essere sottoscritta dal richiedente e corredata da copia fotostatica del documento di identità e di eventuale titolo di studio. Https://a1584.gastonecrm.it/uploads/file/07luglio/opsbando.pdf    
   
   
TORNANO I MONDIALI ANTIRAZZISTI DELLA UISP  
 
Bologna, 5 luglio 2011 – Dal 6 al 10 luglio tornano i Mondiali Antirazzisti, l’annuale festa della Uisp e di Progetto Ultrà contro tutte le discriminazioni, organizzata con la collaborazione e il patrocinio della Regione Emilia-romagna, della Provincia di Modena e del Comune di Castelfranco Emilia. La principale novità di questa 15esima edizione è il trasferimento da Casalecchio di Reno (Bo) a Castelfranco presso il parco di Bosco Albergati. Una scelta legata – dicono gli organizzatori – sia al desiderio di tornare a una dimensione più ridotta della festa sia all’esigenza di fare economia e ottimizzare le risorse. I Mondiali Antirazzisti sono stati presentato l’ 1 luglio nella sede della Regione Emilia-romagna, che sostiene l’iniziativa. “E siamo fieri di farlo – ha puntualizzato l’assessore allo Sport, Massimo Mezzetti – proprio in un periodo così delicato e concitato a causa degli scandali che travolgono il mondo del calcio e la passione di tutti noi. Evidentemente, quest’esperienza dimostra che un altro sport è possibile, anche come veicolo di integrazione e conoscenza dell’altro”. Un concetto ribadito dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi, che ha parlato di “una grande festa di sport ma anche di condivisione, di apertura, che dimostra come la diversità possa essere una risorsa: sono queste le iniziative che noi vogliamo sostenere, anche in un momento di crisi come quello attuale”. Anche quest’anno numeri importanti per la manifestazione, che accoglierà all’incirca 230 squadre nei vari tornei di calcio a 7, basket, cricket, rugby e pallavolo. Sport per tutti all’insegna dell’antirazzismo: questa la formula con cui si partecipa ai vari tornei e che prevede un basso livello della competizione, l’assenza di arbitri e gare autogestite, la composizione miste delle squadre per età, sesso, provenienza e capacità. Ogni sera poi dibattiti, proiezioni di film e concerti. Tema principale di questa edizione sarà la discussione sul concetto di migrazione e sul diritto alla mobilità, intesa come libera circolazione delle persone. “Una riflessione inevitabile – racconta Carlo Balestri, responsabile dell’organizzazione dei Mondiali – alla luce degli eventi che hanno contraddistinto questo 2011 nell’area nordafricana. Ma si tratta di un tema che vuole spingerci a ricordare, proprio nell’anno del 150 anniversario dell’unità d’Italia, anche la profonda tradizione migratoria del nostro paese”. Come da tradizione, all’interno del parco dei Mondiali Antirazzisti sarà predisposto un campeggio per i partecipanti alla manifestazione e per tutti coloro che volessero scegliere di trascorrere i primi di luglio nel villaggio sportivo e antirazzista della Uisp. L’accesso all’area campeggio, così come la partecipazione ai tornei sportivi e a tutte le attività culturali è rigorosamente gratuita. “Anche quest’anno – sottolinea Vincenzo Manco, presidente regionale Uisp Emilia-romagna – abbiamo scelto di conservare la vocazione aggregativa della festa anche a dispetto delle problematiche economiche derivanti dalla crisi e che colpiscono anche la nostra associazione”.