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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
L´AGENZIA INTERNAZIONALE DELL´ENERGIA RIESAMINA LA POLITICA ENERGETICA EUROPEA  
 
Bruxelles, 9 settembre 2008 - Per la prima volta la politica energetica dell´Ue è stata riesaminata e criticata dall´Agenzia internazionale dell´energia (Iea). Questa analisi generale loda gli sforzi della Commissione di promuovere una comunità europea della ricerca integrata e ritiene valide le politiche energetiche proposte. La revisione raccomanda anche alla Commissione di assegnare maggiori finanziamenti alla ricerca sull´energia non nucleare, in una riformulazione del Settimo programma quadro (7°Pq). Le principali conclusioni della revisione dell´Iea sono state presentate la scorsa settimana a José Manuel Barroso, presidente della Commissione, e ad Andris Piebalgs, commissario per l´Energia. Nobuo Tanaka, direttore esecutivo dell´Iea, ha presentato un rapporto che elogia l´approccio dell´Ue alla politica energetica in tema di cambiamenti climatici e che accoglie con favore gli sforzi della Commissione per liberalizzare il mercato dell´elettricità e quello del gas. Allo stesso tempo, il rapporto invita la Commissione ad affrontare un notevole squilibrio presente nell´assegnazione dei fondi ai progetti di ricerca sull´energia. I finanziamenti per la ricerca nel campo dell´energia non nucleare in generale e per la ricerca guidata dalla domanda in particolare dovrebbero essere aumentati significativamente, raccomanda l´Iea. Il rapporto evidenzia una disparità tra i finanziamenti per la ricerca energetica (2,35 Mld Eur per la ricerca e lo sviluppo non-nucleare e 2,751 Mld Eur per quella nucleare) e per la ricerca in aree come la tecnologia dell´informazione e della comunicazione (9,05 Mld Eur) e la sanità (6,1 Mld Eur). Poiché i finanziamenti del 7°Pq vengono approvati mediante una procedura di codecisione, i settori di ricerca e sviluppo che vengono sostenuti rispecchiano in larga misura delle priorità politiche. Secondo questa revisione, poiché la riduzione dei gas serra e lo sviluppo di fonti energetiche sostenibili, rinnovabili e carbon-neutral si trovano in cima alla lista delle priorità politiche dell´Europa, è necessaria una riformulazione del 7°Pq prima del 2013 "per assicurare un volume sufficiente di ricerca e sviluppo in tema di energia". Il rapporto dice che "A lungo termine, se l´Europa intende raggiungere l´importantissimo obbiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 60/80% entro il 2050, devono essere sviluppate nuove generazioni di tecnologie. Tenendo in considerazione i tempi necessari alla ricerca e allo sviluppo in campo energetico, questo significa che lo sforzo di ricerca deve iniziare ora e questo rappresenta una sfida per la Commissione. " La maggior parte dei fondi per la ricerca e lo sviluppo vengono spesi per la ricerca guidata dall´offerta, ma l´Iea consiglia di destinare maggiore impegno alla ricerca guidata dalla domanda. Questo potrebbe includere, ad esempio, lo sviluppo di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico e l´ottimizzazione dell´applicazione di concetti già testati come gli edifici a minimo impatto climatico. Il Piano strategico per la tecnologia energetica (Set-plan) dell´Ue, esposto nel marzo del 2007, è stato elogiato e la Commissione è stata incoraggiata ad implementarlo velocemente, in particolare "portando avanti le proposte riguardanti una migliore struttura di governance per costruire sinergie tra l´Ue e programmi di ricerca nazionali e tra pubblico e privato nella ricerca e lo sviluppo in campo energetico", e "finanziando, assieme agli Stati membri e all´industria, le sue proposte nel campo delle iniziative industriali e gli sforzi di ricerca, come parte del Set-plan per aumentare l´ulteriore adozione e sviluppo di tutte le tecnologie a bassa emissione di Co2 nell´Ue. " La revisione dell´Iea è anche giunta alla conclusione che la Commissione europea dovrebbe continuare nei suoi sforzi di portare maggiori fondi privati e nazionali ai progetti di ricerca energetica dell´Ue, e che dovrebbe impegnarsi per bilanciare il programma nucleare e quello non nucleare. Le proposte in campo energetico vengono attualmente discusse tra la Commissione europea, il Consiglio europeo e il Parlamento europeo. La Commissione ha dichiarato che "in futuro terrà in considerazione le conclusioni della revisione dell´Iea nel suo lavoro per migliorare ulteriormente la sua politica energetica". Per ulteriori informazioni, visitare: Agenzia internazionale dell´energia http://www. Iea. Org Politica energetica Ue: http://ec. Europa. Eu/energy/energy_policy/index_en. Htm Ricerca energetica nell´ambito del settimo Programma quadro (7°Pq): http://cordis. Europa. Eu/fp7/energy/home_en. Html .  
   
   
OFFERTA: EFFICACIA DELLA PROFILASSI A BASE DI IODIO IN UNA SITUAZIONE DI EMERGENZA RELATIVA A UN REATTORE NUCLEARE  
 
 Bruxelles, 9 settembre 2008 - La direzione generale dell´Energia e dei trasporti della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per uno studio sull´efficacia sanitaria della profilassi a base di iodio in una situazione di emergenza relativa a un reattore nucleare e panoramica delle pratiche nazionali europee. Il contraente deve compilare i più recenti risultati nella ricerca medica sulla profilassi a base di iodio e analizzare le pratiche nazionali correnti nell´uso di questa contromisura negli Stati membri Ue, paesi candidati, Norvegia e Svizzera. L´analisi dovrà essere critica e identificare possibili pratiche inadeguate negli Stati membri. A scopo comparativo, gli accordi in Europa devono essere confrontati con i corrispondenti negli altri principali Stati che utilizzano l´energia nucleare (Russia, Usa e Giappone) e valutati con i documenti contenenti linee guida internazionali esistenti emessi da organizzazioni internazionali come l´Agenzia internazionale dell´energia atomica (Iaea), l´Organizzazione mondiale della sanità (Who), l´Ue e la Commissione internazionale per la protezione radiologica (Icrp). Per ulteriori informazioni contattare: Commissione europea, Direzione generale dell´Energia e dei trasporti, Att. Ne: Sig. V. Tanner, Eufo 4152A, Jean-monnet Building, Rue Albert Wehrer, Plateau Kirchberg, L-2920 Lussemburgo. Tel. +352 43 01 32297 Fax +352 43 01 34646 . .  
   
   
BIO ENERGIE: REGOLE PIU´ SEMPLICI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER I NUOVI IMPIANTI  
 
Bologna - Regole più semplici e uniformi su tutto il territorio regionale per l’installazione di piccoli impianti per la produzione di energia elettrica da biogas. Le ha stabilite la Giunta regionale con un atto di indirizzo alle Province e ai Comuni che armonizza e snellisce le diverse procedure autorizzative locali. La realizzazione di impianti agro energetici di piccole dimensioni sta infatti incontrando un notevole interesse da parte degli imprenditori agricoli emiliano-romagnoli, ma da più parti sono stati segnalate difficoltà e disagi legati alle difficoltà interpretative delle norme che ne regolano l’installazione e la gestione. Per ovviare a queste difficoltà, il provvedimento della Regione chiarisce che per gli impianti di potenza elettrica tra i 250 Kilowatt e 1 Megawatt, deve essere presentata domanda allo Sportello unico per le attività produttive ed elenca i documenti che devono accompagnarla. Inoltre precisa che il “digestato” degli impianti a biogas può essere utilizzato come fertilizzante agricolo, possibilità fino ad oggi controversa. “Questo atto della Giunta – spiegano gli assessori regionali all’agricoltura Tiberio Rabboni e all’ambiente Lino Zanichelli - fornisce le certezze di cui hanno bisogno le aziende agricole e gli Enti locali. Lo sportello unico si conferma come il canale semplificato di relazione con le Amministrazioni pubbliche e si dice con chiarezza che il ‘digestato’ è un fertilizzante. Un riconoscimento questo particolarmente importante e a cui abbiamo molto lavorato negli anni passati con ricerche e sperimentazioni. Gli indirizzi tecnici che ne sono scaturiti sono stati condivisi anche con le altre Regioni del Bacino del Po e trasmessi al Ministero dell’Agricoltura per stabilire riferimenti chiari anche in ambito nazionale”. In Emilia-romagna la Regione ha già finanziato 23 progetti di piccoli impianti che produrranno energia utilizzando effluenti zootecnici, colture vegetali energetiche e sottoprodotti dell’agricoltura. Con il nuovo Programma regionale di sviluppo rurale Viale Aldo Moro contribuirà alla realizzazione di altri 100-150 impianti. “Il nostro obiettivo - sottolineano i due assessori – è la generalizzazione dell’autoproduzione energetica negli allevamenti e nelle altre medie imprese agricole”. Per informazioni: Servizio aiuti alle imprese: 051 284319 . .  
   
   
ENÌA S.P.A.: IL CDA APPROVA LA COSTITUZIONE DI SINERGIE ITALIANE, NUOVO SOGGETTO INTEGRATO NELLA CATENA DEL VALORE DELL’ENERGIA  
 
 Parma, 9 settembre 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Enìa ha approvato, nel corso della seduta del 21 luglio, la costituzione di Sinergie Italiane, nuovo soggetto integrato nella catena del valore dell’energia. La Società, che avrà sede a Reggio Emilia, sarà costituita da Enìa e da altri operatori nazionali con l’obiettivo di creare un soggetto di dimensioni rilevanti nel settore downstream italiano che, attraverso collaborazioni ad intensità crescente in ambito commerciale, contribuisca all’incremento del valore economico per i soci. Al progetto hanno già aderito Blugas S. P. A. , il Gruppo Amga Legnano S. P. A. , Ambiente Energia Brianza S. P. A. Ed altri soggetti perfezioneranno la loro partecipazione nei prossimi giorni. Sinergie Italiane, anche in ottica di partecipazione a partnership industriali con primari operatori internazionali, gestirà a partire dall’anno termico 2008/2009 il portafoglio di approvvigionamenti gas ed energia elettrica delle società di vendita collegate ai soci e potrà contare su una base di oltre 1,5 milioni di clienti e su volumi di gas inizialmente attestati sui 3 miliardi di metri cubi, in possibile crescita sino a 5 miliardi a partire dal secondo anno. Sinergie Italiane si candida ad essere polo di aggregazione di altre società che presentino caratteristiche simili di mercato e costituisce un’alternativa strategica per conseguire una diversificazione del portafoglio degli approvvigionamenti grazie allo sviluppo di collaborazioni industriali con primari operatori esteri e nazionali ed alla messa a fattore comune delle expertise dei soci partecipanti. Il rafforzamento dei soci di Sinergie Italiane nel settore energetico si realizzerà attraverso integrazioni nella catena del valore dell’energia con l’obiettivo di risalire l’upstream prioritariamente mediante accordi industriali con operatori esteri leader nel settore della produzione e di consolidare la presenza nel downstream, aggregando altre società con caratteristiche e visioni strategiche comuni. . .  
   
   
COMPLETATO L’ACCORDO ENEL-DOLOMITI ENERGIA PER LO SVILUPPO CONGIUNTO DEL SETTORE IDROELETTRICO NELLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
 Trento/Roma, 2008 - In attuazione dell’Accordo di Investimento sottoscritto in data 24 aprile 2008, Enel Produzione Spa (“Enel Produzione”) ha ceduto in data 25 luglio a Dolomiti Energia Spa (“Dolomiti Energia”), a fronte di un corrispettivo di 333 milioni di euro, il 51% del capitale di Hydro Dolomiti Enel Srl (“Hde”), società attraverso cui le parti intendono procedere allo sviluppo congiunto del settore idroelettrico nella Provincia Autonoma di Trento. Hde è stata di recente costituita da Enel Produzione, che le ha conferito il ramo di azienda di generazione da fonte idroelettrica di cui disponeva nella provincia di Trento (ad esclusione dell’impianto di San Floriano), composto da 20 impianti di grande derivazione e 7 di piccola derivazione per un totale di circa 1,3 Gw di potenza efficiente e 3,1 Twh di producibilità annua. Hde ha inoltre già acquisito da Enel Rete Gas Spa l’intero capitale di Avisio Energia Spa, società che distribuisce gas naturale in 33 comuni della provincia di Trento. Il perfezionamento dell’operazione è avvenuto in seguito al verificarsi delle condizioni cui era sottoposta l’efficacia dell’Accordo e, in particolare, in seguito all’ottenimento (i) del nulla osta all’operazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, (ii) del nulla osta da parte della Provincia Autonoma di Trento al trasferimento delle concessioni idroelettriche (esclusa quella relativa all’impianto di San Floriano) in capo ad Hde, nonché (iii) del provvedimento della stessa Provincia Autonoma di Trento che ha prorogato fino al 31 dicembre 2020 il termine di scadenza delle concessioni di grande derivazione idroelettrica, in modo da consentire lo sviluppo del piano industriale ipotizzato dalle parti. Il corrispettivo di 333 milioni di euro per la cessione del 51% di Hde è stato determinato in base al valore originariamente concordato tra le parti (pari a 562,7 milioni di euro), che è stato ridotto – in conformità a quanto indicato nell’Accordo – per tenere conto della posizione finanziaria netta delle attività trasferite a Hde, dei flussi di cassa stimati per il ramo d’azienda conferito da Enel Produzione a Hde tra il 1° gennaio 2008 (data di riferimento per la valorizzazione di Hde) e il 15 luglio 2008 (data di efficacia del conferimento del medesimo ramo d’azienda), nonché della esclusione dell’impianto di San Floriano. Il corrispettivo sopra indicato è soggetto ad aggiustamento, con relativo conguaglio, principalmente in funzione della differenza fra il valore della produzione stimata ed il valore della produzione effettiva del ramo d’azienda conferito da Enel Produzione a Hde nel periodo 2008-2010. Tenuto conto dell’assetto di governance previsto dall’Accordo, Enel Produzione eserciterà un’influenza dominante su Hde fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010 e potrà quindi procedere fino a tale momento, in base alla legge e ai principi contabili internazionali, al consolidamento integrale dei risultati di Hde. Rudi Oss, Presidente di Dolomiti Energia, ha dichiarato: “ Con grande soddisfazione abbiamo oggi concluso un accordo sicuramente importante per tutto il sistema Trentino. Un settore strategico per l’economia com’è quello dell’energia è tornato ad essere più vicino al territorio. Lavoreremo per sviluppare la più proficua collaborazione con Enel per lo sviluppo della nuova Società” Sergio Adami, Responsabile Produzione Idroelettrica Alpi di Enel, ha dichiarato: “Questo accordo svilupperà una sinergia tra un’azienda come Enel, che porterà in dote i propri impianti e il proprio know-how tecnologico, e un’azienda come Dolomiti Energia, che è fortemente radicata sul territorio, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”. .  
   
   
BONUS SOCIALE SULLE SPESE PER L´ELETTRICITÀ  
 
Roma, 9 settembre 2008 - Sono state diramate dall´Autorità per l´energia e il gas le modalità operative per usufruire del bonus sociale sull´elettricità. Il nuovo regime di protezione sociale garantirà ai clienti domestici - in condizioni di disagio economico - un risparmio del 20% circa sulle bollette dell’energia elettrica. Il valore del ‘bonus’ sarà differenziato a seconda della numerosità del nucleo familiare: 60 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone ; 78 euro/anno per 3-4 persone; 135 euro/anno per un numero di persone superiore a 4; A regime, si stima che potranno beneficiare della compensazione sociale circa 5 milioni di clienti disagiati, ai quali saranno assegnati, nel complesso circa 384 milioni di euro l’anno. Il sistema - pienamente operativo dal gennaio 2009 - prevede che il godimento del bonus possa essere anche retroattivo per tutto il 2008, per le richieste effettuate entro il 28 febbraio 2009. .  
   
   
A MARZABOTTO SI DISCUTE DI UN POLO ENERGETICO INNOVATIVO PER LE FORNITURE ANTI BLACK-OUT E CON UNA GRANDE PIATTAFORMA FOTOVOLTAICA. UNA OPPORTUNITÀ TECNOLOGICA PER IL SISTEMA ELETTRICO DELLA REGIONE E UN RISANAMENTO E RIQUALIFICAZIONE DELL´AREA DELLA EX CARTIERA EVITANDONE L´ABBANDONO E IL DEGRADO  
 
Bologna, 9 settembre 2008 - “Gli impianti di produzione elettrica di cui la Regione Emilia Romagna e gli Enti Locali stanno discutendo con il Gruppo svizzero Dufenergy, per un eventuale insediamento nell’area dell’ex Cartiera di Marzabotto ed in una delle aree industriali di Spilamberto, non sono affatto in contrasto con il Piano Energetico Regionale. Anzi al contrario rappresentano una opportunità importante per completare il Piano rafforzando la qualità e la sicurezza della fornitura del servizio elettrico regionale”. Così l’Assessore Campagnoli interviene a proposito dell’intesa sottoscritta da Regione con i Comuni di Marzabotto e Spilamberto per avviare l’esame dell’insediamento di due impianti elettrici e risponde subito alla notizia di una interrogazione annunciata dalla Consigliera regionale Daniela Guerra. “Si tratta infatti – spiega l’Assessore Campagnoli – di quelli che vengono definiti veri e propri “impianti anti black-out”: cioè di piccoli impianti, inferiori a 50 Mw di potenza, alimentati a metano che entrano in funzione solo quando vi è una domanda extra, di “picco” di consumo elettrico; o che entrano in funzione proprio per il riavvio del sistema in caso di black-out”. “Siamo quindi proprio noi – prosegue l’Assessore Campagnoli – ad essere impegnati perché Dufenergy che propone di realizzare una rete di questi impianti in Italia, proprio a seguito dei problemi che si sono manifestati nel sistema elettrico del nostro paese, ne insedi 2 o 3 in Emilia-romagna, assicurandoci così una significativa opportunità per la sicurezza energetica”. “I territori di Bologna e Modena, che consumano oltre il 40% dell’energia elettrica regionale, sono i più esposti ai picchi di domanda, e per questo abbiamo proposto a Dufenergy di valutare l’insediamento a Marzabotto e Spilamberto. Così a Marzabotto si avrebbe una opportunità non solo di riconversione industriale e occupazionale, ma anche, per il Comune, di attivare in breve tempo il risanamento e la riqualificazione dell’area della ex Cartiera che rischierebbe altrimenti di rimanere per anni un cimitero industriale abbandonato, e così certo non sicuro. A Marzabotto inoltre abbiamo già previsto che il progetto Dufenergy realizzi un vero e proprio polo energetico innovativo affiancando all’impianto anti black-out una grande piattaforma di pannelli solari fotovoltaici per fare di Marzabotto uno dei primi Comuni fotovoltaici della Regione previsti dal Piano Energetico”. “La Consigliera regionale Daniela Guerra conosce la serietà con la quale abbiamo costruito il Piano Energetico Regionale e non può certo immaginare che saremo noi a contraddirlo; dovrebbe invece ricordare che nel Per era proprio previsto il completamento del parco termoelettrico regionale solo con centrali di piccola taglia, e per obiettivi di qualità e sicurezza come questi”. “In ogni caso deve essere chiaro che Regione ed Enti Locali non hanno fatto con Dufenergy nessun accordo in bianco, e che si è sottoscritta invece una intesa proprio per avviare l’esame secondo tutte le procedure di legge previste. Anzi, mentre per questi impianti sarebbe sufficiente una semplice procedura di screening ambientale, nell’intesa con Dufenergy abbiamo subito condiviso che sarà effettuata una procedura di impatto ambientale. Quindi le domande dei cittadini, che sono sempre legittime, avranno tutte le risposte necessarie da parte dei tecnici e delle Autorità responsabili”. “Mentre sarebbe grave – conclude l’assessore Campagnoli, riferendosi in questo caso non alla Consigliera Guerra ma ad alcune dichiarazioni e notizie apparse nei giorni scorsi – creare prima ancora di avere esaminato il progetto allarmi del tutto ingiustificati. Potranno esaminare e discutere tutte le valutazioni che saranno compiute sui progetti, ma chiunque sa che questi impianti, tra l’altro di così piccola taglia ed in questo caso con un funzionamento di meno del 50% rispetto ad un impianto di produzione normale sono tecnologie perfettamente compatibili con le normative ambientali”. “ Si potrà quindi discutere serenamente non di una imposizione da subire ma invece di una opportunità da utilizzare”. . .  
   
   
REPUBBLICA CECA: LA PRODUZIONE ENERGETICA DA BIOMASSA CRESCE DEL 59,5%  
 
Praga, 9 settembre 2008 - Nel 1° semestre la produzione di energia elettrica da biomassa nel Paese da parte dell’utility nazionale Cez è aumentata del 59,5% a/a, raggiungendo 168,9 Gwh. Cez produce elettricità da biomassa in 4 delle sue centrali, oltre che in quelle di Skawina e Elcho in Polonia. La centrale di Hodonin ha inciso per la maggior parte della produzione energetica locale, con il 47,1% (79,5 Gwh di energia, +79,3% a/a), seguita da Porici con il 33,7% (56,9 Gwh, +62,9% a/a). La centrale di Skawina, acquistata dalla Cez a maggio 2007, ha prodotto 38 Gwh di elettricità da gennaio a giugno di quest’anno. Cez, statale per il 63,01%, investirà 30 mld Czk (1,3 mld Eur) nei prossimi 15 anni nell’espansione della produzione energetica da fonti rinnovabili. Il 66,7% dell’investimento sarà destinato alla costruzione di centrali eoliche, il rimanente alla modernizzazione di centrali idroelettriche ed a biomassa. Attualmente la Cez incide per il 58% della produzione domestica di energia da fonti rinnovabili. .  
   
   
ENI SCOPRE UN IMPORTANTE GIACIMENTO DI GAS NEL CANALE DI SICILIA  
 
San Donato Milanese (Mi), 9 settembre 2008 - Eni ha effettuato una nuova importante scoperta di gas nel Canale di Sicilia, a circa 22 km al largo della costa di Agrigento, attraverso la perforazione del pozzo Cassiopea 1, a una profondità d’acqua di circa 560 metri. Il giacimento di Cassiopea si estende nei permessi esplorativi G. R14. Ag e G. R13. Ag, di cui Eni è operatore con una quota del 60%. Edison detiene il rimanente 40%. Le riserve di gas associate alla scoperta sono stimate in circa 16 miliardi di metri cubi. I primi test hanno evidenziato una produzione di circa 190. 000 metri cubi/giorno di gas. Questi primi, incoraggianti risultati fanno ipotizzare portate produttive più significative che potranno essere ottenute durante la normale vita produttiva del campo. La scoperta conferma l’elevato potenziale dell’area deep offshore del Canale di Sicilia, in cui si trovano anche i giacimenti limitrofi di Panda e Argo. Per il giacimento di Cassiopea, integrato con Panda ed Argo mediante sistemi sottomarini, è allo studio uno sviluppo accelerato per garantire una sinergia ottimale con i siti produttivi vicini. Questo successo esplorativo testimonia il costante impegno di Eni per la ricerca di idrocarburi anche in ambienti non convenzionali quali le acque profonde e l’attenzione alla ricerca e sviluppo di risorse minerarie nel territorio italiano. Nel 2007 la produzione di petrolio e gas naturale in quota Eni in Italia è stata di 212 mila boe/giorno. L’attività è condotta nel Mare Adriatico, nell’Appennino centro-meridionale, nell’onshore e nell’offshore siciliano e nella Val Padana, per una superficie complessiva di 25. 991 chilometri quadrati, di cui 20. 664 in quota Eni. .  
   
   
IL CONSIGLIO DI STATO RICONOSCE LA VALIDITÀ DELLA PROCEDURA DELLA REGIONE TOSCANA A SCANSANO PARCO EOLICO, NON OCCORRE VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE  
 
 Firenze, 9 settembre 2008 - Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la validità della procedura seguita dalla Regione Toscana in merito all’esclusione della valutazione di impatto ambientale per gli effetti sull’avifauna del parco eolico di Scansano. Su un punto viene confermata la sentenza del Tar del 27 giugno 2007, laddove si ribadisce la contraddittorietà dell’avere prescritto a carico dell’azienda il monitoraggio ex-post dell’incidenza sull’avifauna. Per il resto vengono respinte le altre osservazioni fatte dai ricorrenti (l’azienda agraria Montepo’ di Jacopo Biondi Santi e Italia Nostra) in merito all’inquinamento acustico, all’altezza massima delle torri e ad altre obiezioni sull’iter amministrativo. Questa la prima valutazione della Regione in merito alla sentenza del Consiglio di Sta! to del 23 luglio 2008. »Da una prima analis afferma l’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini - fatti salvi gli approfondimenti dei nostri legali, emerge che non è in discussione la decisione assunta a suo tempo dalla Regione di avere escluso il progetto dalla valutazione di impatto ambientale dell’impianto eolico». A conferma di questo a pagina 16 della sentenza si legge che “la normativa europea detta una disciplina di maggior favore per gli impianti eolici, ammettendo la loro realizzazione senza la predetta valutazione, purché venga verificata preventivamente la sua necessità. La normativa relativa agli impianti eolici stabilisce, quindi, un’eccezione alle disposizioni generali in tema di valutazione di impatto ambientale”. «Ad oggi quello che possiamo evidenziare – spiega l’assessore all’ambiente - è che sicuramente andrà rinnovata l’autorizzazione all’impianto per eliminare ! il vizio che ha portato al suo annullamento da parte del Tar, confermato dal Consiglio di Stato, ovvero quello relativo al monitoraggio dell’avifauna. Questo potrebbe comportare una sospensione dell’impianto in attesa del rinnovo dell’autorizzazione, ma dovrebbe escludere l’ipotesi di un suo smantellamento. E viene confermata in ogni caso la validità del percorso intrapreso col nuovo Pier (Piano di indirizzo energetico) prevedendo lo sviluppo dell’eolico in Toscana che sarà accompagnato dall’approvazione delle nuove linee guida per la valutazione di impatto ambientale, a cui stiamo già lavorando, dall’indicazione, attraverso l’aggiornamento del Pit come piano peesistico, delle aree vocate all’eolico tenendo conto ovviamente di tutti i vincoli esistenti, e della nuova legge regionale sulla valutazione di impatto ambientale che dovrà essere approvata entro il prossimo febbraio». In s! intonia con la Regione Marzio Flavio Morini, sindaco di Scansa! no, affe rma che «in attesa che i legali esaminino le motivazioni della sentenza del 23 luglio scorso, da una prima analisi il parco sembra non correre il rischio di essere smantellato. Si tratta solo di correggere il dispositivo autorizzativo da parte della Regione. Ed è questo che a noi sta a cuore, che l’impianto possa continuare a funzionare e a produrre energia pulita». .  
   
   
IMMOBILIARE , NUMERO DI COMPRAVENDITE IN CALO: - 10% RISPETTO AL 2007  
 
Bologna, 9 settembre 2008 - Si prevede, proiettando il trend attuale sulla seconda metà dell’anno, una riduzione delle compravendite di abitazioni nel 2008 di almeno il 10% (80 mila unità) che porterebbe il mercato abitativo nel 2008 ai livelli del 2002. Per quanto riguarda i prezzi si prevede che il 2008 registrerà prezzi nominali stabili e, quindi, prezzi reali in flessione in misura pari a quella dell’inflazione. I dati sono contenuti nel Secondo rapporto Nomisma 2008 sul mercato immobiliare, presentato a Bologna lo scorso 17 luglio. Dopo che nel corso del 2007 le compravendite di abitazioni sono diminuite del 4,6% in Italia (raggiungendo quota 806 mila) e del 9,3% nelle grandi aree urbane, anche il primo semestre del 2008 è all’insegna di un mercato residenziale con segnali di affaticamento ed ulteriori flessioni sui volumi dei contratti. La domanda è molto debole (le intenzioni di acquisto di un’abitazione nei prossimi dodici mesi sono sui livelli minimi dell’1,8% delle famiglie a fronte del 7% di inizio anni 2000) e l’offerta trova difficilmente allocazione sia che si tratti di stock esistente che di nuova edilizia, accumulandosi sempre di più in particolare nelle frange periferiche delle città. Nel 2007 il valore totale delle case vendute è stato di circa 123 miliardi di Euro; nel 2008 il valore del mercato dovrebbe scendere a circa 110 miliardi. Il 51% delle compravendite soddisfa esigenze di prima casa – in tendenziale aumento rispetto a quanto osservato l’anno scorso – frutto della domanda di nuove famiglie e del passaggio dall’affitto alla proprietà della popolazione immigrata straniera. Chi intende sostituire la casa per modificare la propria condizione abitativa in proprietà o chi vuole investire preferisce attendere che il mercato si profili in modo più favorevole. Tanto più che la redditività degli immobili, complice la stagnazione dei canoni, sta diminuendo progressivamente, portandosi al 4,9% per le case (al 5,1% per gli uffici, al 7,4% per i negozi e al 5,9% per i garage). La congiuntura, che a fine 2007 era già piuttosto rallentata, nella prima parte del 2008 si viene ancora più ad incrinare sottolineata da tempi di vendita che superano i 5 mesi e mezzo nella media, ma che nelle zone urbane decentrate possono raggiungere anche i 7 mesi, peggiorando significativamente rispetto alla fine del 2007. .  
   
   
TOSCANA: CASE POPOLARI, GARANTIRE CHI HA BISOGNO E NON SVENDERE IL DIRITTO ALL’ALLOGGIO SARÀ SEMPRE AGGANCIATO AL REDDITO  
 
Firenze, 9 settembre 2008 - Case popolari: l’assessore regionale Eugenio Baronti replica nel metodo e nel merito alle critiche diffuse dall’Unione Inquilini circa la bozza di testo unico sulla casa in fase di elaborazione. Nel merito: «Non è vero – ribatte Baronti – che nella proposta alla quale stiamo lavorando il canone non sia più agganciato al reddito. L’accesso infatti – precisa – verrà determinato per ogni nucleo familiare con il calcolo del reddito Isee e il canone è calibrato per ogni singolo nucleo familiare all’interno di quattro fasce: massima protezione, protezione, permanenza e decadenza. Ogni fascia è contraddistinta da una percentuale di reddito massimo oltre il quale il canone non può andare: si va dal 10 al 15% del reddito Ise. » Ma oltre la precisazione, Baronti ribadisce anche un’altra assicurazione ! che aveva già dato a tutte le parti sociali. «La tabella che riassume la determinazione dei canoni è provvisoria – sottolinea – e sulla base di questa stiamo effettuando migliaia di simulazioni per capire quale sarebbe l’impatto. Siamo comunque disponibili a cambiare i parametri di riferimento per assicurare la massima equità e giustizia. Ribadisco, tutti i parametri della tabella sono da considerarsi provvisori e da concordare in un prossima incontro sulla base delle risultanze della simulazione. » L’assessore regionale replica anche sulla questione delle vendite. «Sono convinto che le case popolari – sottolinea - non devono essere vendute, almeno in questo contesto storico dove il patrimonio Erp è largamente insufficiente a soddisfare i fabbisogni minimi. Per questo siamo dell’opinione che gli alloggi popolari non si “assegnano” , perché l’assegnazione diventa l’anticamera del diritto di proprietà, le case popolar! i invece vanno affidate in locazione. La casa popolare rappresenta un servizio abitativo sociale pubblico per tutti coloro che sono in difficoltà economica, questo servizio non può essere dato per sempre a prescindere dalle capacità di reddito dei cittadini, ma va assicurato per un periodo fin tanto che permane il diritto. Quando una persona non ha più bisogno della casa popolare, è più giusto che sia riassegnata ad altri che ne hanno bisogno. Ricordo che sono circa 18. 000 le famiglie che hanno diritto ad un alloggio, spesso vivono in condizioni drammatiche, e attualmente non vedono riconosciuto il loro diritto perchè non ci sono abbastanza alloggi. E’ anche per questo che ho voluto la sospensione delle “svendite a saldo” degli alloggi che in un decennio ci ha privati di un patrimonio di quasi 20. 000 case popolari. » Anche qui però l’assessore precisa: «Il decreto di ! sospensione riconosce i diritti acquisiti. La proposta inoltre! prevede che si possano vendere solo appartamenti vuoti, laddove sia dimostrabile la non convenienza al recupero ed inoltre la vendita va finalizzata ad incrementare il patrimonio di alloggi pubblici». Infine i costi. «Saranno stabiliti attraverso una perizia tecnica che ne accerti il reale valore e la vendita deve avvenire a base d’asta. » Quanto ai tempi e alle modalità. «L’obiettivo è quello di portare in approvazione la legge entro la fine dell’autunno. Quella attuale è ancora una bozza sulla quale si sta lavorando – precisa Baronti – una bozza che non è ancora nemmeno un articolato. Finora – ricorda - abbiamo fatto decine di incontri con tutti gli interessati ed io personalmente ho partecipato a tutti. Altri incontri ci saranno ancora. E’ questo un percorso democratico, che ci pone nella condizione di inserire tutti i suggerimenti per fare la migliore delle leggi possibile, l&! rsquo;Unione inquilini invece – conclude Baronti - ha scelto la strada della polemica senza neppure attendere che le proposte raccolte venissero inserite nel testo e discusse insieme. » .  
   
   
RAPPORTO IMMOBILIARE 2008  
 
 Roma, 9 settembre 2008 - Nel 2007 sul mercato immobiliare nazionale si sono registrate un totale di 1. 699. 664 transazioni con un decremento complessivo pari al 7,1% rispetto al 2006. In particolare, il settore residenziale diminuisce del 4,6%, il terziario è in calo del 2,6%, il commerciale con 50. 136 compravendite, risulta in calo del 4,8%, in linea con il residenziale, il settore produttivo cala del 3,5%, il mercato dei ‘Magazzini’ si ridimensiona sensibilmente con un calo del 5,2%. Questi dati sono contenuti nel Rapporto Immobiliare 2008, che analizza i volumi delle compravendite effettuate in Italia nel corso del 2007 e nel periodo 2000-2007. Il Rapporto Immobiliare 2008, a cura dell’Osservatorio del mercato immobiliare, esamina l’andamento dei volumi di compravendita per i settori residenziale, terziario, commerciale e produttivo a livello nazionale e per singola regione, tramite schede regionali, contenenti la sintesi degli andamenti dei diversi settori a livello provinciale. Novità di questo rapporto è la sezione dedicata agli approfondimenti che riguardano: l’analisi degli andamenti ed i differenziali dei prezzi delle abitazioni, l’analisi dei rendimenti immobiliari per alcune tipologie immobiliari (abitazioni, negozi, uffici, capannoni e box-postiauto), le caratteristiche del mercato immobiliare residenziale per classi dimensionali dei comuni e per classe altimetrica. Il Rapporto è stato pubblicato il 21 luglio scorso. . .  
   
   
BORGOSESIA S.P.A.: NON PROCEDERE ALLA QUOTAZIONE DI PENELOPE SPA (TESSILE) E AVVIA TRATTATIVE PER LA SUA CESSIONE A DELFINO SPA. CONFERMATA LA STRATEGIA DEL GRUPPO DI ASSUMERE LA FISIONOMIA DI “REAL ESTATE COMPANY” CON CORE BUSINESS NEL SETTORE IMMOBILIARE E DEL RISPARMIO GESTITO:  
 
Biella, 9 settembre 2008 - Preso atto delle sfavorevoli condizioni dei mercati finanziari, il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia Spa ha deliberato il 21 luglio ieri in tarda serata di non procedere alla quotazione di Penelope Spa, sub holding attiva nel settore tessile. Confermando tuttavia l’obiettivo di concentrare esclusivamente le attività del gruppo nel settore immobiliare e nel risparmio gestito, tramite Borgosesia Gestioni Sgr Spa, il Consiglio ha inoltre esaminato la manifestazione di interesse avanzata da Delfino Spa – società facente capo alla famiglia Bini – volta all’acquisto del Gruppo Penelope, avviando con questa una negoziazione al riguardo. Nella stessa seduta il Cda, in attuazione del processo di ristrutturazione del comparto immobiliare volto ad assicurare al Gruppo una fisionomia in linea con la nuova mission di “real estate company”, ha deliberato l’incorporazione della sub holding Borgosesia Real Estate Spa – già integralmente controllata – nella holding Borgosesia Spa, nonché il conferimento in Gioiello, fondo immobiliare promosso e gestito da Borgosesia Sgr – delle partecipazioni totalitarie detenute in Bravo Spa (che ha a sua volta attuato l’incorporazione di Sfiv, De Martiis Nino ed Immobiliare Puccini) e Realty Srl. Il settore immobiliare rappresenterà quindi il core business del gruppo Borgosesia unitamente a quello del risparmio gestito con cui potranno essere sviluppate interessanti sinergie. Infine, il Cda di Borgosesia, considerato l’andamento del settore immobiliare ed il continuo aumento del costo del denaro che rende meno vantaggiosa, al momento, la strategia di investimento a reddito (acquisto di beni da destinarsi alla successiva locazione) se non in presenza di particolari condizioni, ha approvato una ridefinizione del modello di business del gruppo. Alla luce di ciò, Borgosesia riavvierà dal prossimo esercizio investimenti nel settore immobiliare ampliando però il proprio raggio di intervento, in Italia ed all’estero, anche alle attività di sviluppo, a quelle di supporto alla produzione di energia, all’agricoltura ed ad operazioni di “turnaround”, finalizzate a risanare e rilanciare le aziende in crisi. Tali investimenti, inoltre, potranno essere effettuati sia direttamente che attraverso fondi di investimento “tematici” promossi dalla controllata Borgosesia Gestioni Sgr. .  
   
   
CASA IN LOMBARDIA: 10 MLN PER INQUILINI IN DIFFICOLTA´ I FONDI A DISPOSIZIONE DELLE ALER DERIVANO DA ABOLIZIONE ICI  
 
Milano, 9 settembre 2008 - I fondi risparmiati dalle Aler lombarde con l´abolizione dell´Ici saranno destinati ad incrementare i contributi di solidarietà e ad avviare nuovi interventi di manutenzione e recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. E´ quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. "In concreto - spiega l´assessore Scotti - come avevo già proposto nei mesi scorsi, e come prevede un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale lo scorso mese di giugno, le Aler avranno a disposizione oltre 10 milioni di euro da destinare a quelle famiglie che non riescono a pagare il canone di locazione o le spese condominiali". Il provvedimento specifica altresì che le risorse non utilizzate dalle Aler per gli inquilini in difficoltà dovranno essere impiegati per la manutenzione degli immobili attraverso un apposito piano di lavori da sottoporre all´assessorato regionale alla Casa. "Dunque - conclude Scotti - un ulteriore provvedimento a sostegno dei più deboli e per assicurare che il sistema dell´edilizia residenziale pubblica possa essere sopportabile per gli inquilini e sostenibile per la vita delle aziende regionali". . . .  
   
   
IN ARRIVO DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 67 MILIONI PER LA CASA. SALE A 146 MILIONI IL FONDO PER REALIZZARE 2449 ABITAZIONI DEL PRIMO BANDO "3000 ALLOGGI".  
 
Bologna, 9 settembre 2008 – Ammontano a 67 milioni di euro le nuove risorse della Regione per la casa: 56 milioni sono destinati al Fondo per i “tremila nuovi alloggi”, gli altri 11 ad interventi vari (5 per abbattere le barriere architettoniche, 5 per abitazioni previste dai ‘contratti di quartieri’ e un milione aggiuntivo per il sostegno all’affitto). E’ questa la scelta fatta dalla Giunta regionale con la manovra di assestamento di bilancio 2008 che - su un totale di 101 milioni euro per le spese di investimento in conto capitale - ne destina quasi il 70% ad accrescere l’offerta di alloggi di edilizia sociale e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Una delibera di Giunta, proposta dall’assessore alla programmazione territoriale Luigi Gilli, permette l’avvio della realizzazione degli interventi sul territorio regionale (nella tabella allegata i dati divisi per provincia). Gran parte dei 67 milioni di euro - ovvero 56 milioni, che si aggiungono ai 90 già stanziati - andrà ad alimentare il Fondo di rotazione costituito per finanziare il bando “3000 alloggi”, la cui dotazione sale a oltre 146 milioni e consente di arrivare a sostenere la realizzazione di 2. 449 alloggi e 632 posti letto. Il fondo di rotazione serve ad abbattere l’onere degli interessi sui mutui agevolati, in modo tale da recuperare nel tempo i contributi anticipati e ricostituire la disponibilità di risorse necessarie per finanziare altri interventi. Con le nuove risorse la Regione nel triennio 2005-2008 realizza quasi un terzo di quanto previsto nel programma regionale casa “10 mila alloggi in dieci anni”. «Grazie al contributo di tutti i soggetti pubblici e privati, ognuno nel proprio ambito di intervento e competenza – ha sottolineato l’assessore Gilli - le risorse finanziarie messe a disposizione sono riuscite a generare ed alimentare un meccanismo di moltiplicazione ed amplificazione della spinta iniziale della Regione». Infatti con un fondo di rotazione di 146 milioni di euro sarà possibile realizzare un ricorso al credito bancario di quasi 285 milioni di euro. Gli alloggi destinati alla locazione sono 1. 659, mentre quelli destinati alla proprietà sono 790 (il 32,3% del totale). Tra le due tipologie di locazione, permanente e a termine, prevale nettamente quella permanente: 1. 337 su 1. 659 alloggi, pari a circa l’81% del totale. Tredici interventi per 155 alloggi e 577 posti letto saranno realizzati con il ricorso alla finanza di progetto. Interventi per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche - L’assestamento di bilancio rifinanzia con 5 milioni il Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private, istituito con la legge 13/89. Nuove risorse che si aggiungono ai 7,7 milioni di soldi regionali stanziati lo scorso anno: con questi fondi è stato possibile erogare un contributo a 2. 017 soggetti, dei quali 1. 873 affetti da invalidità totale e 144 da invalidità parziale. Il fabbisogno rilevato per il 2008 ammonta a 11,6 milioni di euro ed è relativo a 2. 705 domande di contributo. I 5 milioni di euro permetteranno di soddisfare le attese di un altro rilevante numero di cittadini e di erogare contributi di poco inferiore alla metà del fabbisogno. Contratti di quartiere - Cinque milioni andranno a sostenere la realizzazione di alloggi a canone sostenibile previsti dai Contratti di quartiere, firmati con i Comuni per il recupero di quartieri ed aree degradate dei centri urbani. Contributi alle famiglie bisognose - La Regione ha portato, sempre con la manovra di assestamento 2008, il proprio fondo per il sostegno all’affitto da tre a quattro milioni di euro. Nel periodo 2005-2008 sono stati resi disponibili in Emilia-romagna contributi a per 115,7 milioni di euro. Nel 2007 ne hanno usufruito quasi 49mila famiglie. .  
   
   
BANDO REGIONALE LOMBARDO PER RECUPERO NUCLEI STORICI LOCALI: TUTELA PAESAGGISTICA PER CASCINE,INSEDIAMENTI RURALI E SITI DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE  
 
Milano, 9 settembre 2008 - Raccogliere casi ed esperienze positive di recupero di insediamenti storici e tradizionali sul territorio regionale, in collaborazione con gli enti locali. Stabilire modalità e criteri per l´individuazione di questi esempi delle "peculiarità" paesaggistiche lombarde. Questi gli obiettivi del provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Territorio, Davide Boni. La delibera prevede del 26 luglio, inoltre, l´approvazione di un apposito bando che individui, nel dettaglio, nuclei di antica formazione, cascine e insediamenti rurali da salvaguardare. Per procedere all´individuazione delle esperienze positive compiute, saranno indicati nel bando stesso i requisiti e le modalità per la raccolta e la selezioni di progetti di valorizzazione di contesti locali come riferimento per eventuali altre iniziative di tutela. "La finalità - ha detto l´assessore Boni - è quella di contribuire alla promozione di nuclei di antica formazione, insediamenti rurali, siti di archeologia industriale supportando in questo modo l´attività svolta dagli enti locali e diffondendo nel contempo pratiche di recupero e riutilizzo degli insediamenti storico-tradizionali". Tutte le candidature dovranno fare riferimento a nuclei ricadenti in Lombardia; alla selezione potranno partecipare gli enti pubblici territoriali (province, comuni, comunità montane, enti parco). "Per completare il lavoro iniziato nel 2007, all´interno del piano paesaggistico regionale contenuto nel Ptr, - commenta Boni - ho fortemente voluto la predisposizione di un bando che permettesse ai Comuni, che hanno effettuato modificazioni al territorio coerenti con il proprio contesto, di essere segnalati all´interno del piano paesaggistico regionale per le buone pratiche seguite. Un mezzo per premiare chi ha deciso di conservare e tutelare le caratteristiche dei nuclei storici e tradizionali e le loro connotazioni paesaggistiche". .  
   
   
GRUPPO IGD: SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2008 VALORE DELLA PRODUZIONE A 45,54 MILIONI DI EURO (+25,71% RISPETTO AL 30 GIUGNO 2007)  
 
 Bologna, 9 settembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Igd Siiq S. P. A. , ha esaminato il 27 agosto i dati semestrali consolidati al 30 giugno 2008, che confermano il raggiungimento degli obiettivi pluriennali previsti dal Gruppo. Il primo semestre 2008 si è chiuso con un Valore della Produzione pari a 45,54 milioni di Euro, in incremento del 25,71% rispetto al 30 giugno 2007. La crescita è stata trainata dall’allargamento del perimetro, avvenuto alla fine del 2007 e nei primi mesi del 2008: la Millenium Gallery contribuisce infatti per 6 mesi, contro i 4 del primo semestre 2007; la galleria commerciale e il retail park di Mondovì, aperti nel novembre 2007, offrono per la prima volta un pieno contributo di sei mesi; si aggiungono infine i ricavi che dal maggio 2008 derivano dall’acquisizione delle società Winmarkt Management srl e Winmagazin S. A. , proprietaria nel territorio romeno, di 15 gallerie commerciali e di una palazzina uffici. Altra componente positiva dell’evoluzione del Totale Ricavi sono i Ricavi da Servizi, cresciuti rispetto al giugno 2007 del 50,13% a 2,13 milioni di Euro, grazie a nuovi mandati di gestione e di commercializzazione di una galleria. L’ incidenza dei Ricavi da Servizi sul Totale Ricavi raggiunge il 4,69%. Il Margine Operativo Lordo (Ebitda), pari a 27,88 milioni di Euro, è in crescita del 21,52% rispetto ai 22,94 milioni di Euro del giugno 2007. Il Margine Operativo Netto (Ebit) è pari a 35,77 milioni di Euro. La principale differenza tra Ebitda ed Ebit è rappresentata dalla variazione nel fair value del portafoglio immobiliare di Igd, che in base alla perizia indipendente di Cbre è pari a 8,09 milioni di euro: tale incremento esprime un consolidamento rispetto alla netta espansione nei valori dell’intero settore immobiliare, in particolare nel segmento retail, avvenuta nel corso del 2006 e del primo semestre 2007. Il Risultato prima delle Imposte è pari a 24,20 milioni di Euro, mente l’Utile Netto, grazie al saldo positivo delle imposte, risulta pari a 34,22 milioni di Euro. Con l’adesione al regime tributario delle Siiq, Igd ha infatti contabilizzato l’imposta sostitutiva (una tantum per 30,8 milioni di Euro) pari al 20% della differenza tra il valore di mercato degli immobili e il loro relativo valore fiscale; il recupero delle imposte differite passive stanziate sul maggior valore degli immobili, al netto delle imposte correnti, produce un saldo positivo di € 10,02 mln. Nonostante l’Indebitamento Finanziario Netto si sia dilatato da 341,62 milioni di Euro del 31/12/2007 a 604,99 milioni di Euro, essenzialmente per effetto dell’acquisizione delle società romene, il Gearing Ratio (rapporto indebitamento/mezzi propri) resta molto contenuto, essendo pari a 0,81x. Il Gruppo Igd dimostra perciò ampia capacità residua di finanziare la crescita futura, a fronte di un obiettivo di gearing di 1,5x indicato nel Business Plan 2008-2012. “La performance di questo semestre – ha commentato Filippo-maria Carbonari, Amministratore Delegato di Igd – conferma la netta vocazione alla crescita del Gruppo, con un perimetro di consolidamento che si allarga a comprendere i centri commerciali aperti negli ultimi mesi in Italia e quelli acquisiti a fine aprile in Romania. Al contempo – ha aggiunto Carbonari – questi risultati provano anche una indiscutibile capacità di generare crescita nell’ambito del portafoglio preesistente: ad esempio, a fronte di un adeguamento medio Istat nel periodo luglio 2007 – giugno 2008 del 2,62%, gli affitti delle nostre gallerie sono cresciuti del 4,61%. ” “La strategia di crescita sin qui attuata – ha concluso l’Amministratore Delegato – ci consente di contare oggi su portafoglio di asset validi. Questo, unito a un’attenta capacità gestionale, ci rende fiduciosi di potere raggiungere gli obiettivi di piano che, ne siamo ben consapevoli, nel contesto attuale possono apparire ancora più sfidanti”. Al 30 giugno 2008 si è concluso il piano di riacquisto delle azioni proprie, iniziato l’8 gennaio 2008; Igd ha complessivamente acquistato n. 10. 976. 592 azioni ordinarie (pari al 3,549% del Capitale Sociale), per un controvalore complessivo di 22. 141. 778 Euro e non di € 21. 694. 338. .  
   
   
CERAMICHE SANITARIE E VASCHE DA BAGNO: DATI DI SINTESI, 2007 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 9 luglio 2008 - Per la produzione nazionale venduta di ceramiche sanitarie nel 2007 si rileva un leggero incremento in valore (+1,1%), legato all’aumento dei prezzi medi e una discesa dei volumi (-3%); le vendite sono trainate dall’export, con un discreto incremento in volume e in valore. Nell’area delle vasche da bagno emerge nel 2007 una contenuta discesa (-1,5%) della produzione venduta in valore (circa 222,5 milioni di euro) con una contrazione della domanda interna in tutti i segmenti di prodotto, ed una parallela riduzione (-1,6%) dei volumi venduti (circa 792. 000 pezzi) In entrambe le aree la domanda tende a penalizzare la fascia media, distribuendosi verso le fasce estreme di prodotto con una buona tenuta di quelle superiori, sostenute in Italia e all’estero da intense attività delle imprese per il rinnovo estetico-funzionale dei prodotti e lo sviluppo di immagine e servizio. Il trend sfavorevole dei costi energetici e le aspettative di un peggioramento dei livelli di redditività accentuano l’importanza del contenimento dei fattori di costo. Si conferma elevato il potere contrattuale delle figure distributive e degli installatori, rendendo cruciale la capacità di offrire rapidi tempi di consegna, assistenza pre e post vendita, offerta di materiali informativi e allestimenti espositivi, frazionamento degli ordini.
Ceramiche
sanitarie Vasche
Numero di imprese 39 30
Numero di addetti(a) 4. 300 1. 400
Numero di addetti per impresa 110 47
Produzione nazionale:
· in quantità (‘000 pezzi) 9. 380,0 792,0
· in valore (Mn. Euro) 563,0 222,5
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%):
· in quantità -0,5 -9,2
· in valore 4,2 0,8
Fatturato per addetto (‘000 euro) 130,9 158,9
Valore aggiunto (Mn. Euro) 239,3 94,6
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 55,6 67,5
Quota della produzione prime 4 imprese(b) (%) 57,3 68,8
Quota della produzione prime 8 imprese(b) (%) 74,1 89,7
Export/produzione(b) (%) 28,1 33,6
Import/consumo(b) (%) 18,2 11,2
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 495,0 166,4
Variazione media annua del mercato 2007/2003 (%):
· in quantità 1,5 -1,2
· in valore 4,0 1,2
Quota di mercato prime 4 imprese(b) (%) 63,4 58,8
Quota di mercato prime 8 imprese(b) (%) 76,2 79,0
Previsioni di sviluppo della produzione(c):
· 2008/2007 +0,5 -3/-4
· tendenza di medio periodo stabilità leggera flessione
a) - inclusi gli addetti in Cig b) - in valore c) - in quantità Fonte: Databank . . .