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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Ottobre 2008
NUOVE SCOPERTE SULLO SVILUPPO EMBRIONALE  
 
Bruxeloles, 14 ottobre 2008 - Una ricerca, finanziata dall´Ue, condotta presso il Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) ha aiutato gli scienziati ad acquisire nuove conoscenze sullo sviluppo embrionale. Grazie ad un microscopio sviluppato di recente, sono stati in grado di seguire le prime 24 ore della vita di un danio rerio, dalla fase unicellulare fino a 20. 000 cellule. Sulla base dei dati raccolti attraverso questa osservazione, Philipp Keller e i suoi colleghi dell´Embl hanno prodotto una rappresentazione tridimensionale dell´embrione di un danio rerio. Le loro scoperte sono state recentemente pubblicate sulla rivista Science. "L´embrione digitale è come Google Earthtm per lo sviluppo embrionale. Fornisce una visione d´insieme di tutto ciò che accade nelle prime 24 ore e permette di zoomare su tutti i dettagli cellulari e persino subcellulari," ha detto il dott. Joachim Wittbrodt, ex membro dell´Embl. Usando la microscopia "digitale a fluorescenza con fascio di luce laser a scansione", i ricercatori sono stati in grado di osservare la localizzazione e il movimento dei nuclei delle cellule durante queste prime poche importantissime ore dello sviluppo embrionale straordinariamente in dettaglio. Il microscopio fa una scansione degli organismi viventi da angolature diverse usando un fascio di luce. I computer possono quindi compilare i dati per creare un´immagine tridimensionale. Più specificamente, la scansione microscopica ha fornito immagini in vivo dell´embrione del danio rerio a 1,5 miliardi di voxel (il corrispondente tridimensionale del pixel) al minuto. "Immaginate di poter seguire tutti gli abitanti di una città nel corso di una giornata usando un telescopio nello spazio. Questo si avvicina a seguire le decine di migliaia di cellule che formano un embrione vertebrato - solo che le cellule si muovono in tre dimensioni," ha spiegato Philipp Keller. Insieme ad Annette Schmidt ha condotto la ricerca nei laboratori del dott. Wittbrodt presso l´Embl. Le osservazioni degli scienziati sono senza precedenti in un organismo tanto complesso quanto un vertebrato, e mostrano che i movimenti fondamentali delle cellule che più tardi formeranno il cuore e gli altri organi sono diversi rispetto a quanto si pensava prima. Inoltre, hanno scoperto che sono segnali provenienti dal lato materno del genoma ad indurre la rottura della simmetria morfodinamica negli stadi iniziali dello sviluppo. Questo processo determina l´asse corporeo testa-coda del pesce. Osservare lo sviluppo cellulare e registrare tutte le traiettorie "è importantissimo se si vuole, alla fine, correlare la funzione del gene con il risultato morfogenetico," ha spiegato il dott. Wittbrodt. "Quindi, per questo motivo, penso che sia fondamentale il fatto che adesso siamo in grado, da una parte, di rilevare tutti i movimenti delle cellule e infine - e questa è la prospettiva a lungo termine - correlare questo con il genoma e tutte le informazioni genomiche di cui disponiamo. " Il danio rerio è un pesce d´acqua dolce il cui corpo è quasi trasparente durante gli stadi iniziali del suo sviluppo. Questo speciale tratto permette un accesso visivo unico all´anatomia interna dell´animale e rende il danio rerio un organismo modello molto prezioso nello studio di sviluppo embrionale, tossicologia e tossico patologia, specifiche funzioni e ruoli genetici di segnalazione nervosa. Gli scienziati stanno adesso allargando l´uso della nuova tecnica per sviluppare versioni digitali di altri organismi modelli come molluschi, embrioni di polli e altro. I risultati da loro ottenuti saranno resi disponibili al pubblico e alla comunità scientifica per aiutare l´insegnamento e la ricerca scientifica. Parte dei fondi per lo studio provengono dal progetto Plurigenes ("Pluripotency associated genes to de-differentiate neural cells into pluripotent cells"), finanziato nell´ambito del Tema Scienze biologiche del Sesto programma quadro (6°Pq) della Commissione Europea. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Sciencexpress. Org/ http://www. Embl. De/ .  
   
   
TUMORI: OGGI UN PAZIENTE SU DUE VINCE LA MALATTIA “INVESTIRE SU MOLECOLE A BERSAGLIO E PREVENZIONE” L’AUMENTO DI SOPRAVVIVENZA È MERITO DI TERAPIE MIRATE, SCREENING MA ANCHE ATTIVITÀ FISICA E DIETA MEDITERRANEA: PRESENTATO IL PRIMO CORSO DI CUCINA IN DVD PER IL CANCRO DEL COLON  
 
 Verona, 14 ottobre 2008 – La possibilità di vincere il tumore è cresciuta del 15% rispetto al 1985: in media oggi la sopravvivenza a cinque anni in Italia è del 55%. Un paziente su due ce la fa. Ma non solo: è aumentata anche la percentuale di sopravvivenza a dieci anni e sono oltre un milione e mezzo gli italiani che hanno sconfitto la malattia. Il merito è soprattutto della diffusione dei programmi di screening e dell’avvento delle terapie a bersaglio molecolare, che ha segnato un’importante accelerazione. “La lotta al cancro può progredire velocemente una volta individuata la giusta “chiave” – commenta il prof. Francesco Boccardo, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che sta celebrando in questi giorni il suo X congresso nazionale a Verona - . Lo scenario del prossimo futuro ci indica che questa è la strada da seguire. La cellula neoplastica spesso resiste a terapie farmacologiche tradizionali come la chemioterapia o l’ormonoterapia: per sviluppare molecole in grado di superare questo limite occorre conoscere a fondo la molteplicità degli eventi biomolecolari che causano i tumori ma soprattutto i fenomeni che ne alimentano la crescita e lo sviluppo”. Uno degli esempi paradigmatici è Bevacizumab, molecola che blocca il tumore impedendogli di fabbricarsi i vasi sanguigni che sono necessari per fare arrivare alle cellule neoplastiche “l’energia” necessaria per crescere. Sono trascorsi solo 5 anni dal primo studio registrativo ed oggi in Italia questo farmaco è già utilizzato per 4 tipi di tumore (mammella, colon-retto, polmone e rene). “Si tratta del primo anticorpo monoclonale in grado di inibire la proteina Vegf (Vascular Endothelial Growth Factor), uno dei mediatori chiave dell’angiogenesi, il meccanismo che consente al tumore di crescere e diffondersi – aggiunge Marco Venturini, segretario Aiom -. Ma se i farmaci “a bersaglio” rivestono un grande merito nella diminuzione della mortalità, la prevenzione primaria – in particolare dieta e movimento – giocano un ruolo almeno altrettanto importante”. Esistono infatti prove evidenti che l’attività fisica sia protettiva nei confronti dei tumori, in particolare del colon, diminuendo il rischio fino al 50%. Secondo tipo di cancro per incidenza nel nostro Paese, con oltre 40. 000 nuovi casi ogni anno, è una neoplasia particolarmente legata anche all’alimentazione. “Esistono alcuni cibi che esercitano un effetto chemopreventivo – aggiunge Carmelo Iacono, presidente eletto Aiom -, fra questi agrumi, pomodori, pesce azzurro, olio d’oliva: gli ingredienti tipici della cucina mediterranea. Per questo abbiamo realizzato un video-corso di cucina specifico, girato in Sicilia, con il “bollino” degli oncologi. Un progetto pensato per i pazienti e i loro familiari che gode del patrocinio dell’Aiom”. Il corso, che prevede un Dvd e un opuscolo, sarà distribuito nelle Unità di Oncologia italiane e messo in rete nei siti www. Intermedianews. Tv e www. Aiom. It. La parola d’ordine è affamare il tumore: Bevacizumab agisce prevenendo il collegamento delle cellule neoplastiche con i vasi sanguigni , lasciandole senza “rifornimento”. La scoperta del fattore di crescita vascolare endoteliale (Vegf) è merito di un ricercatore italiano, il catanese Napoleone Ferrara. È stato lui infatti il primo, nel 1989, a clonare e purificare in laboratorio questa proteina, che ha dimostrato un ruolo determinante nel favorire la crescita del tumore. I suoi studi hanno proseguito le intuizioni e i risultati ottenuti dal grande scienziato Judah Folkman, scomparso nel gennaio di quest’anno, vero “padre” dell’angiogenesi. Il colon-retto è stata la prima patologia in cui questa molecola ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza, se usato come trattamento di prima linea in combinazione con la chemioterapia convenzionale. In seguito si è rivelata efficace anche per il trattamento dei tumori del rene, del polmone e della mammella. “Nel caso del carcinoma renale – spiega Boccardo - l’aggiunta di Bevacizumab all’interferone offre ai pazienti in stadio avanzato la possibilità di migliorare la sopravvivenza libera da progressione di malattia. L’uso di dosi più basse di interferone sembra inoltre consentire di mantenere i benefici del trattamento, migliorando la tollerabilità della terapia. Quello del rene è un ottimo esempio che dimostra come si sia potuto, nell’arco di pochi anni, passare da una pressoché totale assenza di terapie efficaci alla disponibilità di più farmaci registrati, o in via di registrazione, per il trattamento di questa neoplasia (sono 5 oggi in Italia) grazie ai progressi della medicina molecolare ed alle bio-tecnologie”. Nel cancro del polmone Bevacizumab, associato ad una chemioterapia a base di platino, ha consentito di ottenere un aumento significativo della sopravvivenza superando la barriera di un anno, traguardo mai raggiunto in precedenza. “Nel cancro della mammella – aggiunge Venturini – è stato dimostrato che nelle donne con tumore della mammella metastatico trattate con Bevacizumab la progressione di malattia rallenta in modo significativo. Questa neoplasia è forse quella che ha ottenuto i più evidenti vantaggi in termini di riduzione della mortalità: oggi, se si scopre il cancro ai primi stadi, con trattamenti multidisciplinari adeguati si ha una sopravvivenza a 10 anni sino al 95%. Il tumore mammario è inoltre, con il colon-retto, il carcinoma per cui esistono maggiori evidenze sull´effetto preventivo e protettivo di dieta ed attività fisica, anche se questo effetto è stato segnalato per altre neoplasie (es. Stomaco, prostata)”. .  
   
   
NUOVI STENT PER L’ANEURISMA DELL’AORTA ADDOMINALE UNA SPERANZA DI CURA MININVASIVA ANCHE PER COLORO CHE FINO AD ORA NON AVEVANO ALTERNATIVE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO TRADIZIONALE.  
 
Milano, 14 ottobre 2008 – Sono state impiantate per la prima volta in Italia le nuove endoprotesi Endurant di Medtronic. Il nuovo stent permette di curare l’Aneurisma dell’Aorta Addominale (A. A. A. ) anche in quei pazienti che presentano un’anatomia complessa, sui quali non possono essere utilizzate le normali endoprotesi già in uso. L’aorta è la più importante arteria del corpo umano. La sezione che si trova al di sotto del diaframma si chiama Aorta Addominale, ma quasi sempre si ammala la porzione che si origina al di sotto delle arterie renali e che termina nel punto in cui si divide nelle due arterie iliache comuni. Quando la parete di questo grande vaso si indebolisce a causa dell’età, di malattie o traumi, inizia a deformarsi, formando una sacca che viene chiamata Aneurisma dell’Aorta Addominale. Con il progressivo indebolimento delle pareti arteriose, e a causa della forza esercitata dalla pressione sanguigna, cresce il rischio di rottura. La rottura dell’aneurisma provoca emorragia interna ed è un evento grave che richiede un intervento tempestivo, altrimenti le possibilità di sopravvivenza diventano minime. Il rischio di A. A. A. Aumenta con l’età e colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne. In Italia sono 84. 000 le persone affette da A. A. A. , con oltre 27. 000 nuovi casi diagnosticati ogni anno. “Questa procedura mininvasiva comporta l’inserimento di una endoprotesi, costituita da un tubo in materiale sintetico, con uno scheletro in metallo, attraverso una piccola incisione praticata nella parte superiore di entrambi gli inguini”, spiega il Professor Carlo Setacci, Responsabile della Chirurgia vascolare ed Endovascolare del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. “L’endoprotesi viene posizionata grazie all’utilizzo di un catetere di rilascio,cioè un sottile tubo di gomma che deve trasportare l´endoprotesi e che viene rimosso al termine dell’intervento. Una tecnica, quindi, che può essere eseguita in anestesia locale in tempi ridotti e che comporta una degenza breve, evitando la permanenza nel reparto di terapia intensiva”. L’intervento chirurgico tradizionale, invece, deve essere condotto in anestesia generale o epidurale, ha una durata maggiore rispetto alla procedura endovascolare, con un periodo post-operatorio da trascorrere in recovery room o in terapia intensiva, con una degenza e una convalescenza generalmente più lunghe. “Si tratta di un’importante passo avanti per la chirurgia vascolare. Questa protesi dà un’alternativa a coloro che altrimenti dovrebbero sottoporsi a un intervento chirurgico più invasivo o che addirittura non avrebbero a oggi alcuna possibilità di trattamento”, sottolinea il Professor Carlo Pratesi, direttore della Cattedra e Scuola di Specializzazione di Chirurgia Vascolare dell’Università di Firenze. “Grazie a questo dispositivo flessibile, anche coloro che presentano un’aorta molto tortuosa oppure un aneurisma con un colletto troppo corto possono essere trattati con endoprotesi, riducendo nettamente il rischio di mortalità, morbilità e costi”. Sono cinque i Centri all’avanguardia che hanno già impiantato la nuova endoprotesi. Oltre al Policlinico di Siena e all’ospedale Carreggi di Firenze, questo intervento è stato eseguito anche dal professor Piergiorgio Cao dell’A. O. S. Camillo Forlanini di Roma, dal professor Andrea Stella del Policlinico Sant’orsola di Bologna, e dal dottor Salvatore Ronsivalle del A. O. Di Cittadella in provincia di Padova. .  
   
   
LA CRIOCONSERVAZIONE AUMENTA LA FERTILITÀ  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2008 - Le tecniche di crioconservazione vengono applicate in molto campi. Ora è stato scoperto che le tecniche emergenti di crioconservazione danno speranza alle coppie che hanno problemi di infertilità. Riguarda soprattutto le donne il cui tessuto riproduttivo è stato danneggiato da patologie come il tumore dell´ovaio. La tecnica della crioconservazione consiste nel congelare tessuto o cellule abbassando la temperature molto al di sotto dello zero (a volte fino a -196°C). Questo processo blocca qualsiasi reazione biochimica capace di provocare la morte cellulare. La Fondazione europea della scienza (Esf) ha recentemente organizzato un workshop sulla crioconservazione del tessuto ovarico. I ricerctori ritengono che queste recentissime tecniche di crioconservazione possono essere usate non soltanto per l´uomo, ma anche per gli animali da allevamneto. Il maggiore beneficio è il mantenimento di banche di tessuto ovarico e di immagazzinamento di animali da allevamento. Soprattutto per quanto riguarda gli animali, appoggia gli sforzi dei ricercatori nel combattere l´estinzione di specie animali minacciate di estinzione. Durante il workshop gli esperti hanno sfiorato l´argomento di come i campi collegati della ricerca riguardante la conservazione del tessuto ovarico umano e animale vengono uniti per sostenersi reciprocamente. Finora i ricercatori avevano trattato i due campi separatamente. I due campi della crioconservazione, umana e animale, non soltanto possono imparare molto l´una dall´altra, ma il progresso sarà più veloce grazie alla loro crescente collaborazione, ha detto l´organizzatore del workshop dell´Esf. "Gli esperimenti che non possono essere eseguiti sulle donne, sono possibili negli animali," ha spiegato il dott. Claus Yding Andersen del University Hospital di Copenaghen, in Danimarca. "Molto progresso riguardante gli umani è risultato dagli esperimenti sugli animali. " Il dott. Andersen ha fatto notare, tuttavia, che i trapianti di tessuto ovarico scongelato più riusciti sono stati riscontrati negli umani. Di conseguenza, è "in questo campo che è stata guadagnata la maggiore esperienza". I partecipanti al workshop miravano a valutare come usare al meglio la conoscenza nel campo della crioconservazione animale, e in particolare nella conservazione delle specie in pericolo di estinzione. "La vasta esperienza sulle donne, con diversi figli nati in seguito a trapianto di tessuto ovarico congelato/scongelato, può essere applicata sulle specie in pericolo di estinzione per decidere dove applicare l´impianto e come ottenere gravidanze," h commentato il dott. Andersen. Ugualmente importanto è il fatto che gli ovuli degli animali da allevamento possono essere meglio conservati in banche adottando le ultime tecniche, ricreando con successo l´animale in questione. Fino ad oggi, hanno partecipato al trapianto di tessuto ovarico 25 donne provenienti da tutto il mondo, e 5 di loro hanno partorito bambini sani (2 in Belgio, 2 in Danimarca e 1 in Israele). Gli ultimi dati mostrano che 1000 donne a livello mondiale hanno deciso di far congelare il loro tessuto ovarico per assicurarsi la propria fertilità. I ricercatori ritengono che nei prossimi anni, con il rafforzarsi della tecnologia, sempre più donne opteranno per la crioconservazione ovarica. La maggior parte delle donne che si è sottoposta alla tecnica, aveva perso la fertilità in seguito a trattamenti antitumorali. "Molto probabilmente nei prossimi anni se ne vedrà sempre di più, incluso lo sviluppo di tecniche per la conservazione della fertilità con approcci diversi," ha detto il dott. Andersen, un ricercatore dell´ospedale universitario di Copenaghen, in Danimarca. La crioconservazione generalmente applica il congelamento lento per diminuire i danni causati dai cristalli di ghiaccio che si formano nei follicoli. Ma gli ultimi sviluppi in questo campo della ricerca indicano che la vetrificazione potrebbe produrre risultati migliori. Attraverso la vetrificazione, il tessuto ovarico sarebbe convertito in una forma simile al vetro e non verrebbe danneggiato dai cristalli di ghiaccio. Per ulteriori informazioni, visitare: Fondazione europea della scienza http://www. Esf. Org/ Ospedale universitario di Copenaghen http://www. Nbi. Ku. Dk/english/ .  
   
   
ORMAI LE EVIDENZE CI SONO: LO STRESS PUÒ SCATENARE MALATTIE GRAVI. MASSIMO BIONDI AL CONGRESSO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PSICONEUROENDOCRINOIMMUNOLOGIA DOCUMENTATI ANCHE GLI EFFETTI BIOLOGICI SUL CERVELLO DELLE PSICOTERAPIE  
 
Roma, 14 ottobre 2008 - Massimo Biondi, Direttore del Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica, della Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, terrà una relazione al Congresso della Società Italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia, previsto a Roma dal 24 al 26 ottobre (www. Sipnei. It) , sulle relazioni mente corpo. Secondo il prof. Biondi le ricerche degli ultimi 20 anni dimostrano ormai senza ombra di dubbio che lo stress è in grado di influenzare pesantemente la salute e la malattia. “Alcune malattie somatiche, infatti- ha dichiarato- come l’infarto miocardico, alcune sindromi dismetaboliche, alcune malattie autoimmuni come la sclerosi multipla e persino il cancro hanno dimostrato di poter essere precipitate o modificate nel loro decorso da eventi stressanti della vita”. Nella sua relazione al Congresso, Biondi fornirà un’analisi sugli effetti dello stress sull’organismo umano. A questo proposito verranno presentati i dati più recenti della letteratura relativi agli effetti dello stress cronico sul cuore, sull’intestino, sul sistema muscolo scheletrico, sul sistema endocrino e su quello immunitario. Infine, tratterà del ruolo terapeutico della psicoterapia. “L’ampliamento delle conoscenze sulla stretta partecipazione del corpo a processi emozionali- afferma- ha avviato, negli ultimi anni, l’approfondimento della dimensione biologica della psicoterapia. Sono infatti in crescente aumento le evidenze sperimentali che documentano come anche una terapia verbale sia in grado di attivare modificazioni biologiche”. Insomma le parole hanno effetti sulla biochimica del cervello. È prevista inoltre, la partecipazione di medici di tutte le specialità, ma anche di psicologi, fisici, filosofi, sociologi. Sono stati richiesti crediti formativi per tutte le professioni sanitarie. La di Psiconeuroendocrinoimmunologia (Pnei) studia, con i metodi della biologia molecolare, le relazioni psiche-cervello-corpo nei due sensi, dalla psiche al corpo, dal corpo alla psiche. Per esempio, recentemente un gruppo di psichiatri dell’Università del Maryland in Baltimora, coordinati da Teodor T. Postolache, ha pubblicato su Current Treatment Options Neurology studi che legano la depressione all’allergia stagionale. “Questi lavori – ha dichiarato Francesco Bottaccioli, responsabile del programma scientifico del congresso e docente di Pnei nella formazione universitaria post-laurea- dimostrano che un’infiammazione periferica, causata da un’allergia, può immettere in circolazione citochine, sostanze infiammatorie prodotte dal sistema immunitario attivato dall’allergia, che raggiungono il cervello e incrementano l’umore nero”. Ad un aggiornamento degli studi dell’infiammazione e dei suoi rapporti con il cervello (sonno compreso) è dedicata una sessione del Congresso. Tra i relatori: Luigi Luca Cavalli-sforza, genetista di fama mondiale, Pier Luigi Luisi, biofisico di Roma Tre, tra i più importanti studiosi internazionali dell’origine della vita sulla Terra, Massimo Biondi, psichiatra della Sapienza di Roma, studioso delle relazioni tra psiche e sistema immunitario, Marcello Buiatti, genetista dell’Università di Firenze, studioso di evoluzione, Maurizio Cutolo, reumatologo dell’Università di Genova, studioso delle influenze del sistema nervoso sulle patologie autoimmuni, Claudio Franceschi, immunologo dell’Università di Bologna, studioso della genetica dell’invecchiamento, Tullio Giraldi, neurofarmacologo dell’Università di Trieste, studioso delle relazioni tra stress e cancro Tullio Seppilli, leader dell’antropologia medica. , Leopoldo Silvestroni, endocrinologo della Sapienza di Roma, studioso degli effetti immunoneuroendocrini delle più comuni sostanze chimiche. La discussione sarà a tutto campo: dalla genetica alla fisica (Silvia Gaudenzi) alla storia della scienza (Nunzio Alloca), alla medicina di genere (Marina Risi), alle malattie infiammatorie (Claudio Dell’anna e Maria Corgna), alla psicologia (Gioacchino Pagliaro, David Lazzari) alle malattie rare (Giuseppe Genovesi), Molto spazio alla medicina integrata (Simonetta Bernardini) e ai comportamenti, tra cui le tecniche antistress e meditative (Antonia Carosella e Nitamo Montecucco) che costituiranno uno dei temi della relazione conclusiva di Francesco Bottaccioli, responsabile del programma scientifico del Congresso. .  
   
   
INAUGURATE NUOVE SALE OPERATORIE IOV A PADOVA  
 
Padova, 14 ottobre 2008 - “E’ un’altra, ennesima dimostrazione che la sanità del Veneto si rinnova, si migliora, non riposa sugli allori. Inauguriamo oggi le sale operatorie dello I. O. V. , la settimana scorsa abbiamo inaugurato l’ospedale di Montorso. L’eccellenza della sanità veneta si riconferma. Paradossalmente l’unica a non capirlo è la minoranza del Consiglio regionale che a Venezia ne parla male mentre dappertutto ne parlano bene”. Lo ha detto il Presidente della Regione Giancarlo Galan inaugurando stamani a Padova le nuove sale operatorie dello Iov (Istituto Oncologico Veneto), istituito con la legge regionale n. 26 del 22 dicembre 2005. Lo Iov è riconosciuto dal Ministero della Salute come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) ed opera in conformità con gli obiettivi della programmazione sanitaria regionale. Le attività dell’Istituto sono iniziate il 1° marzo del 2006 e hanno come obiettivo l’erogazione di prestazioni di diagnosi e cura altamente qualificate e la realizzazione di una rete che coinvolga tutte le realtà regionali che già operano in campo oncologico. Di fronte a una numerosissima platea di deputati, consiglieri regionali, assessori comunali, operatori sanitari e delle Aziende Ullss, autorità civili e religiose - tra gli altri la Sottosegretaria Elisabetta Casellati e il vescovo Antonio Mattiazzo - Galan ha ricordato che “questo successo non arriva d’incanto ma è frutto di un duro lavoro e di scelte politiche precise che hanno portato anche a scontri con l’allora Ministra della Salute Rosy Bindi sul modello di istituto oncologico da adottare. Il Veneto aveva una rete sanitaria che non volevamo andasse sprecata - ha sottolineato il Presidente della Regione - e questo ci contrapponeva a Ircss di altre regioni; né volevamo costruire tutto ex novo, volendo mantenere sott’occhio la spesa sanitaria. E così è stato. Lo Iov del Veneto infatti ha una specificità tutta veneta come è tutto veneto il nostro modello sociosanitario che non teme confronti per efficacia delle cure ed efficienza delle strutture”. Al suo arrivo Galan è stato accolto dal Commissario Straordinario dello Iov Pier Carlo Muzzio e dal Direttore scientifico dell’Istituto Alberto Amadori. Le due sale operatorie multifunzionali inaugurate stamani utilizzano tecnologie d’avanguardia e ottimizzazione degli spazi per consentire la massima integrazione fra le competenze delle diverse equipe chirurgiche oncologiche. Circa 2000 sono gli interventi previsti in un anno. Il personale dello Iov - centro dove si fa ricerca, formazione, cura e assistenza a 360° - è di 475 dipendenti, sono stati assegnati 8 milioni di euro di finanziamento per il 2008, e ci sono 100 progetti portati avanti di studio e terapia sul cancro. .  
   
   
OBESITÀ INFANTILE, PRESENTATA INDAGINE  
 
 Roma, 14 ottobre 2008 - In Italia, il 23,6% dei bambini è sovrappeso e il 12,3% è obeso. Questo è il risultato di una indagine realizzata su input dell ministero del Lavoro, della salute e della solidarietà sociale. Okkio alla salute, l´indagine su sovrappeso e obesità nei bambini, dalla quale emerge che più di 1 bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per la sua età, è stata presentata, nel corso di una conferenza stampa il 7 ottobre scorso. Riportando questi valori a tutta la popolazione di bambini di età 6-11 anni si arriva a una stima di più di 1 milione di bambini in sovrappeso o obesi in Italia. Lo studio, condotto da 1028 operatori del Servizio Sanitario Nazionale appositamente formati, ha misurato il peso e l’altezza di circa 46 mila bambini in 2610 scuole elementari , calcolandone l’indice di massa corporeo, e ci consegna una “mappa” relativa al sovrappeso e all’obesità dei nostri bambini che mostra differenze significative tra regione e regione, soprattutto tra Nord e Sud. In particolare, se il sovrappeso appare piuttosto diffuso con valori vicini alla media nazionale del 24 per cento nelle diverse aree del Paese , per quanto riguarda l’obesità si riscontrano picchi maggiori con scostamenti rilevanti dalla media nazionale in alcune regioni del Sud, con in testa la Campania che ha un tasso di obesità del 21% , seguita dalla Sicilia e dalla Calabria, rispettivamente con il 17 e 16%, contro una media nazionale del 12% e i valori minimi del 4% in Friuli Venezia Giulia o il 7% in Sardegna. L’indagine fa parte del progetto nazionale “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni” avviata per avere un quadro aggiornato sull’obesità e il sovrappeso tra i bambini italiani. Obiettivo del progetto è mettere a punto un sistema di sorveglianza a livello nazionale, che permetta la raccolta dei dati nelle scuole, sia sostenibile nel tempo, per il sistema sanitario e per l’istituzione scolastica, e sia efficace nel guidare gli interventi di sanità pubblica. La novità, e al tempo stesso l’importanza del progetto, è rappresentata dal fatto che per la prima volta nel nostro paese un’indagine epidemiologica ha coinvolto contemporaneamente quasi tutte le Regioni (infatti hanno aderito 18 Regioni) e la raccolta dei dati e le misurazioni sono state effettuate sulla base di un protocollo condiviso da operatori appositamente formati del Servizio Sanitario Nazionale (1028 in tutta Italia); per le misurazioni antropometriche (peso e altezza) sono state utilizzati strumenti uguali (bilance e stadiometri) spediti a tutte le Regioni. Il progetto, coordinato dall’Iss (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute-cnesps), è attuato in stretta collaborazione con le Regioni, il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, l’Istituto Nazionale di Ricerca sulla Nutrizione (Inran) ed alcune Istituzioni Universitarie. Altro elemento da sottolineare è l’approccio intersettoriale che ha caratterizzato la realizzazione del progetto: i risultati raggiunti non sarebbero stati possibili senza la stretta collaborazione tra i ricercatori dell’Iss e dell’Inran, gli operatori delle Asl, i docenti e i dirigenti scolastici, che hanno, tra l’altro, facilitato il consenso ed il coinvolgimento dei genitori. .  
   
   
DA PAVIA AL MIT DI BOSTON GRAZIE ALL’INGEGNERIA BIOMEDICA  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2008 - Studenti di Ingegneria Biomedica dell’Università di Pavia partecipano, dal 5all’11 novembre, a iGem 2008 (International Genetically Engineered Machine) , la student competition del Mit dedicata alla biologia sintetica. Quest´anno per la prima volta l´Università di Pavia parteciperà a iGem 2008 (International Genetically Engineered Machine), la student competition sulla biologia sintetica organizzata dal Mit di Boston (www. Igem. Org), la prestigiosa università americana all’avanguardia nel campo della ricerca tecnico-scientifica. Il lavoro degli studenti pavesi è stato avviato ad aprile e terminerà con la gara di novembre. Parteciperanno 84 team selezionati da tutto il mondo. Due soli quelli italiani: Pavia e Bologna. L´iniziativa ha preso avvio all´interno del corso di Ingegneria Biomedica per opera del prof. Paolo Magni. “Sono venuto a conoscenza di questa competizione tra le migliori Università del mondo nell´ambito della Biologia Sintetica - spiega il prof. Magni - e ho pensato di promuoverla all´interno del nostro Ateneo visto il grande interesse che tale iniziativa stava suscitando nel mondo e viste le competenze che stavamo dando ai nostri studenti in particolare per il corso di Ingegneria Biomedica. Per quest´anno abbiamo accettato la scommessa e tentato l´avventura con un piccolo gruppo ben selezionato, ma pensiamo, in futuro, di allargare e diffondere maggiormente la cosa. ” Il progetto condotto prevalentemente dagli studenti della Facoltà di Ingegneria e Scienze nello spirito dell´iniziativa è stato coordinato dal professor Paolo Magni (Laboratorio di Informatica Biomedica) e dalla professoressa Maria Gabriella Cusella (Laboratorio di Colture Cellulari del Dipartimento di Medicina Sperimentale). Al progetto hanno lavorato gli studenti laureandi Lorenzo Pasotti, del corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Biomedica, e Mattia Quattrocelli, del Corso di Laurea Specialistica in Biologia Sperimentale ed Applicata sotto la supervisione della dottoressa Daniela Galli, ricercatrice presso il Cit. Primo obiettivo: essere ammessi alla student competition. “Per poter iscrivere il team – spiega ancora il prof. Magni - abbiamo dovuto passare una prima selezione basata sui nostri curricula, oltre che sulle infrastrutture a disposizione per la ricerca e ai finanziamenti disponibili. ” Accanto a Paolo Magni, la prof. Ssa Cusella, che ha messo a disposizione i laboratori dell´area biotecnologica, e ha contribuito a individuare un piccolo team di studenti altamente competitivo e interdisciplinare, capace di integrare competenze differenti, dalla matematica alla biologia alla biologia molecolare. Nel mese di maggio ogni gruppo di lavoro ha ricevuto un kit di materiale biologico (Biobrick) con il quale, durante i mesi estivi, gli studenti hanno realizzato (presso la propria università) il progetto che a novembre presenteranno a Boston. Igem (international Genetically Engineered Machine), alla sua quinta edizione, è infatti rivolto a studenti e ricercatori di tutte le università del mondo. Una volta ammessi alla competizione – le selezioni si sono concluse il 6 ottobre - a novembre ogni gruppo dovrà presentare a Boston un progetto originale di Biologia Sintetica, la nuova scienza che si occupa di ridisegnare il materiale genetico di organismi già presenti in natura, affinché svolgano nuove funzioni prestabilite dall’uomo. I nuovi progetti saranno valutati da una commissione di esperti che assegnerà le medaglie, le menzioni speciali e nominerà un vincitore assoluto fra le varie squadre partecipanti. Due sole sono le Università italiane che hanno aderito al concorso (Pavia per la prima volta e Bologna alla seconda edizione) e che, l’8 e il 9 novembre, discuteranno il progetto realizzato presso il Mit’s Stata Center, in una competizione che riunirà i cervelli di 82 Università, tra cui Johns Hopkins, Harvard ed Eth di Zurigo. “Il lavoro del gruppo di Pavia - conclude il professor Magni - prevede la riscrittura del materiale genetico del batterio E. Coli, allo scopo di implementare in sistemi biologici le funzioni di un Multiplexer e di un Demultiplexer, due noti dispositivi usati correntemente nel modo dell´elettronica. L´obiettivo della nostra ricerca è quello di mostrare come sia possibile portare alcune funzioni tipiche delle logiche realizzate con il silicio nel mondo della biologia, per realizzare dispositivi biologici. ” .  
   
   
DA LAMPEDUSA L´IMMAGINE DI UNA SICILIA EFFICIENTE  
 
Lampedusa 14 ottobre 2008 - “Il nostro progetto pilota per garantire una più efficiente assistenza sanitaria a Lampedusa ha già ottenuto buoni risultati. Migliorerà ulteriormente quando, tra breve, doteremo il poliambulatorio di una Tac e di alcuni posti letto per l’area di emergenza”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, che si è recato a Lampedusa insieme a una rappresentanza del Governo nazionale e del Parlamento per verificare gli effetti del progetto pilota realizzato dall’Ausl 6, che ha avuto avvio all’inizio dell’estate su indicazione dell’assessorato regionale. “Era un impegno che avevo preso poco dopo il mio insediamento- ha spiegato l’assessore Russo - e sono contento che stiamo risolvendo un problema che negli ultimi tempi aveva assunto proporzioni preoccupanti. Il modello messo in campo è positivo, la delegazione del Governo ha voluto constatarne la bontà anche per riproporlo in situazioni analoghe. Ovviamente è un modello perfettibile ed è proprio per questo che abbiamo deciso ulteriori miglioramenti. La Tac ci consentirà un salto di qualità e anche un bel risparmio perché con la tele diagnostica potremo limitare all’indispensabile gli interventi di elisoccorso”. “La nostra - ha concluso Russo - è stata una bella risposta in termini di efficienza e mi ha fatto piacere sentire il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio - che ha seguito tutti i nostri sforzi per adempiere rigorosamente alle misure previste nel piano di rientro - spendere parole di elogio per il nostro operato: la Sicilia finalmente viene vista come una Regione virtuosa che sta imprimendo un deciso colpo di acceleratore per risanare il deficit, razionalizzare la spesa e offrire ai suoi cittadini un modello di sanità più moderno ed efficiente. La strada imboccata è quella giusta e non possiamo permetterci di cambiare direzione”. .  
   
   
BOLZANO.APPROVATA DALLA GIUNTA LA RETE PROVINCIALE PER LE CURE PALLIATIVE  
 
Bolzano, 14 ottobre 2008 - L’assessore provinciale alla sanità esprime in una nota la propria soddisfazione per l’approvazione da parte della Giunta provinciale, nel corso della seduta odierna, del programma di ampliamento del servizio di cure palliative che d’ora in poi sarà disponibile oltre che presso la clinica Martinsbrunn di Merano anche nei vari ospedali provinciali. Nella sua nota l’assessore provinciale sottolinea che grazie alla nuova rete di cure palliative istituita a livello provinciale sarà ora possibile garantire ai malati ed alle loro famiglie un’assistenza adeguata sotto il profilo medico, umano e spirituale nel loro ambiente di vita. Il servizio di cure palliative è stato istituito per la prima volta cinque anni fa presso la clinica Martinsbrunn di Merano con sei posti letto. Oggi, grazie all’approvazione da parte della Giunta provinciale, il servizio trova collocazione in tutti gli ospedali della Provincia e può contare su di una rete di servizi costituita da 30 medici, infermieri, psicologi e terapeuti. Nell’ambito di questa rete saranno tenute nella massima considerazione, sottolinea la nota dell’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, le esigenze dei malati e dei loro parenti. L’assistenza domiciliare sarà demandata al medico di base ed al servizio infermieristico domiciliare, mentre i malati gravi e terminali saranno assistiti per quanto riguarda la degenza presso le strutture ospedaliere comprensoriali. L’ampliamento a livello provinciale sarà realizzato concretamente nel corso dei prossimi due anni. . .  
   
   
800.638.638 NUOVO NUMERO CUP REGIONALE LOMBARDO  
 
Milano, 14 ottobre 2008 – E’ entrato in funzione da ieri il nuovo numero del Centro Unico di Prenotazioni regionale, collegato alle strutture ospedaliere del territorio lombardo. Per prenotare esami e visite mediche negli ospedali aderenti al Cup regionale, bisognerà quindi chiamare il numero 800. 638. 638, che prende così il posto dell´803. 000 (comunque ancora attivo per i prossimi due mesi). Per tutto il resto (orari, modalità, ecc. ) il servizio non subisce mutamenti. L´elenco delle strutture sanitarie che ad oggi aderiscono al Cup regionale sono sul sito internet www. Crs. Lombardia. It (al link "prenotazione telefonica - aderenti al servizio"). .  
   
   
SORIN GROUP RENDE NOTO DI AVER RICEVUTO UNA OFFERTA PER L’ACQUISIZIONE DEL BUSINESS RENALE DA UN CONSORZIO DI INVESTIMENTO GUIDATO DA ARGOS SODITIC E MPS VENTURE SGR  
 
 Milano 14 ottobre, 2008 – Sorin Group comunica di aver ricevuto un’offerta per l’acquisizione del business renale e di aver concesso l’esclusiva ad un consorzio di investitori guidato da Argos Soditic, società europea indipendente operante nel settore del private equity, e da Mps Venture Sgr con l’obiettivo di portare a termine le negoziazioni. Il closing dell’operazione sarà subordinato, tra l’altro, all’espletamento della procedura di autorizzazione Antitrust ed alle procedure di consultazione sindacale in Italia e in Francia. Non appena i termini dell’accordo saranno finalizzati e approvati dal Consiglio di Amministrazione di Sorin S. P. A. , la società comunicherà i dettagli finanziari dell’operazione, incluso l’impatto sulle proprie risultanze contabili e finanziarie in termini di miglioramento del margine Ebitda e di riduzione dell’indebitamento finanziario netto. "Come annunciato in precedenza, la prospettata cessione del business renale rappresenta un passo fondamentale nella nostra strategia di focalizzazione del Gruppo sulla crescita e sull’innovazione nel core business cardiovascolare” – ha commentato André-michel Ballester, Ad di Sorin Group. “Sono fiducioso che il management e quanti lavorano nel business renale di Sorin Group vedranno molto favorevolmente questa opportunità. Crediamo che con il focus strategico della nuova proprietà verranno potenziate le nostre capacità di conseguire positivi risultati finanziari e benefici terapeutici per i nostri pazienti e clienti” – ha commentato Stefano Rimondi, vice presidente della business unit Renal Care. .  
   
   
ATTENZIONE AI COMPORTAMENTI SICURI" - NUOVA CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO  
 
 Roma, 14 ottobre 2008 - È partita il 7 ottobre 2008 con lo slogan: “Attenzione ai comportamenti sicuri”, la seconda fase della Campagna di comunicazione promossa dall’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, con l’obiettivo di incentivare lavoratori e imprese all’adozione di comportamenti responsabili e idonei a non mettere a repentaglio l’incolumità propria ed altrui e a prevenire incidenti. La prima fase dell’iniziativa è stata costituita dalla presentazione dei braccialetti di silicone, indossati dal Ministro Sacconi al Meeting di Rimini, e distribuiti dal Capo dello Stato a 2500 studenti durante la cerimonia di apertura al Quirinale dell’anno scolastico. I braccialetti di silicone sono colorati e contrassegnati da messaggi di forte impatto emotivo: “Attento, papà”, “Attenta, mamma”, “Attento, amore”, “Lavoro sicuro”, “La sicurezza è vita”. Sicché indossarne uno diventa un modo per comunicare la propria scelta di “indossare la sicurezza”. La seconda fase dell’iniziativa, - che si protrarrà per circa tre mesi -, prevede, invece: la pubblicazione di avvisi sulla stampa sia quotidiana che periodica; la diffusione di spot radiofonici; la presenza di banner su vari siti internet. Durante il mese di novembre, inoltre, è programmata l’affissione di speciali manifesti sagomati negli autobus di alcune città: Milano, Verona, Treviso, Roma e Napoli. .  
   
   
NASCE A PRATO L’ASSOCIAZIONE ASSISTENZIALE “SCHIRINZI A. MARIO” L’UNICA SPECIALIZZATA NELLA LOTTA CONTRO IL MIELOMA MULTIPLO  
 
 Prato, 14 ottobre 2008 - Il mieloma multiplo è il secondo tumore del sangue per diffusione. In Italia interessa 15. 000 persone e ogni anno fa registrare circa 3. 500 nuovi casi. Si stima che nel mondo ci siano circa 750. 000 persone affette da questa malattia e che lo scorso anno in Europa su oltre 85. 000 pazienti sottoposti a trattamenti circa 25. 000 siano deceduti. Le prospettive di vita dopo la diagnosi sono di due anni, massimo tre. L’associazione assistenziale “Schirinzi A. Mario”, nata a Prato lo scorso 16 aprile, è la prima associazione in Italia che si occupa esclusivamente di mieloma multiplo. Non esistono attualmente nel nostro paese altre realtà che investono il loro intero potenziale economico e umano in una lotta serrata contro questa neoplasia. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza e l’informazione sul mieloma multiplo attraverso l’organizzazione di manifestazioni pubbliche e sportive e il sostenimento di fondazioni internazionali specifiche; l’associazione è direttamente collegata all’International Myeloma Foundation (Imf), la prima e più importante organizzazione no profit al mondo che si occupa a trecentosessanta gradi di questa forma tumorale. Il primo evento curato dall’associazione sarà il “Iii Memorial Schirinzi A. Mario”, una gara golfistica che si svolgerà il prossimo 21 giugno alle Pavoniere di Prato e il cui ricavato andrà interamente all’Imf. Il programma della manifestazione prevede anche una cena dove medici ed esperti del settore, personaggi del mondo dello spettacolo e persone comuni si confronteranno sulla situazione attuale della malattia. L’associazione Schirinzi A. Mario, così come l’omonimo memorial, è nata per onorare in modo tangibile la memoria di Augusto Mario Schirinzi, imprenditore tessile scomparso nel 1996 dopo 2 anni di trattamenti. L’esperienza di Mario può oggi essere utile per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un atteggiamento solidale e costruttivo verso chi è stato colpito da questo tipo di tumore. “Avendo vissuto direttamente in famiglia il percorso travagliato e difficile di chi viene diagnosticato con mieloma – ha dichiarato Vittorio Schirinzi, presidente dell’associazione - comprendo bene lo stato di disorientamento e sconforto dei pazienti e delle loro famiglie. Ed è per questo che, nonostante i notevoli progressi registrati dalla ricerca soprattutto nell’ultimo decennio, credo che ci sia molto ancora da fare per tentare di alleviare il dramma fisico e psicologico di chi si trova a dover affrontare questa difficile patologia. Anche solo una buona predisposizione psicologica può fare molto per influenzare positivamente il decorso della malattia”. Lo scorso 29 febbraio, in occasione della Prima Giornata Europea della Malattie Rare, è stata annunciata la nascita di un nuovo potente farmaco approvato dall’Aifa che, affiancato al perfezionamento dei trapianti di midollo osseo, ha reso possibile che questa forma tumorale non sia più una condanna ineluttabile. Le cause della neoplasia rimangono però ancora misteriose. Solo aiutando la ricerca si potranno avere risultati decisivi e salvare sempre più vite umane. Per chi volesse contribuire o semplicemente saperne di più: http://mielomahelp. Blogspot. Com .  
   
   
GOLF - LPGA TOUR: GRANDE PROVA DI SILVIA CAVALLERI QUINTA NEL LONGS DRUGS CHALLENGE  
 
 Roma, 14 ottobre 2008 - Silvia Cavalleri ha offerto una grande prova nel classificandosi al quinto posto con 285 colpi (71 73 70 71) nel Longs Drugs Challenge, il torneo del Lpga Tour disputato sul percorso del Blackhawk Country Club di Danville in California. Ha ottenuto il primo titolo nel circuito la giovane coreana In-kyung Kim (278 - 67 69 69 73), che ha preso il comando dopo due giri respingendo poi gli attacchi delle avversarie. Alle sue spalle la statunitense Angela Stanford (281 - 70 69 67 75), Yani Tseng di Taiwan (282) e la messicana Lorena Ochoa (284). La Cavalleri ha condiviso la posizione con Karen Stupples, Brittany Lang e Kristy Mcpherson. Sotto tono Giulia Sergas, 65ª con 303 (71 77 75 80). La Cavalleri ha iniziato il torneo ha 30° posto con un 71, poi nel secondo turno pur alzando lo score (73) è salita al 24°. Nel terzo ha ottenuto il suo miglior punteggio con un 70 (nona) quindi il 71 finale (due birdie, un bogey) che è valso la quinta piazza e un premio di 38. 134 dollari. Alla vincitrice ne sono andati 180. 000 su un montepremi complessivo di 1. 200. 000 dollari. La Sergas ha chiuso con un 80 (un eagle, un birdie, 5 bogey, un doppio bogey e un ‘8’ alla 14, par 4) e ha guadagnato 2. 652 dollari. In Australia Inizia Il Mondiale A Squadre Maschile - Archiviato il trionfo della Svezia nel Campionato Mondiale a squadre femminile, è il momento del World Amateur Team Championship/eisenhower Trophy (16-19 ottobre), ossia il torneo maschile in programma ancora ad Adelaide, in Australia, sui tracciati del Royal Adelaide Golf Club (metri 6. 593, par 72) e del Grange Golf Club (West Course, metri 6. 335, par 72). E’ il mondiale dove è stato abbondantemente ritoccato il record di partecipazioni già stabilito in Sudafrica: in campo maschile saranno in gara 72 nazioni contro le 70 del 2006, mentre a quello femminile vi hanno preso parte 54 Paesi, 12 in più rispetto a due anni prima. L’italia schiera Nino Bertasio, Federico Colombo e Andrea Pavan, trio che sarà guidato dal capitano Lorenzo Silva e dall’allenatore Alberto Binaghi. Mondiale 2012 in Turchia - Tra i due tornei si è tenuta l’Assemblea della Federazione Internazionale nel corso della quale è stato deciso di assegnare alla Turchia i Campionati del Mondo del 2012, che si svolgeranno nel complesso residenziale di Antalya. Erano candidate anche l’Italia, con i due club torinesi del Circolo Golf Torino (percorso Blu) e del Royal Park Golf & Country Club (percorso Trent Jones Sr), e l´Austria con Murhof. Nella stessa Assemblea si è parlato anche delle strategie da portare avanti onde favorire l’inclusione del golf ai Giochi Olimpici. Allo scopo è all’opera un Commissione della quale fanno parte i rappresentanti di tutti i maggiori circuiti professionistici. La decisione sarà presa dal Cio nell´ottobre del 2009, durante il congresso nel quale sarà designata la sede dei Giochi del 2016. Al Gc Margara La Pro Am Platinum, Prologo Al Margara Diehl-ako Platinum Open - La Pro-am Platinum, che si svolgerà domani martedì 14 ottobre al Golf Club Margara, farà da prologo al ritorno del Challenge Tour sul percorso di Fubine (Al), dove prosegue la serie di grandi eventi professionali. Alla Pro-am parteciperanno venti squadre composte da un professionista e da tre dilettanti. Per lo score varranno due palle su quattro. Da mercoledì 15 a sabato 19 ottobre si svolgerà il Margara Diehl-ako Platinum Open, penultimo appuntamento stagionale del Challenge Tour, che riveste grande importanza perché dovrà delineare il field di partenza del successivo Apulia San Domenico Grand Final, al San Domenico Golf (22-25 ottobre) dove si assegneranno le venti “carte” per l’European Tour 2009. Andranno in Puglia solo i primi 45 giocatori dell’ordine di merito e pertanto sul percorso di Margara, molto selettivo e quindi ideale data la posta in palio, ci sarà sicuramente grande battaglia sia tra coloro che sono sia nella parte alta della money list, che non vorranno avere sorprese, sia tra coloro che gravitano attorno alla 45ª posizione. Numerosi i candidati al titolo, tra i quali citiamo il piemontese Alessandro Tadini, settimo nell’ordine di merito e sicuro finalista, lo scozzese Richie Ramsay, il danese Jeppe Huldahl, gli olandesi Tako Remkes e Wil Besseling, il finlandese Antti Ahokas, lo spagnolo Raphael Cabrera Bello, gli inglesi Seve Benson, David Horsey e Gary Lockerbie, attuale leader della money list, e l’argentino Estanislao Goya. Tra i giocatori i corsa per un posto al San Domenico Golf ci sono anche due italiani, il comasco Gregory Molteni, 53° nell’ordine di merito, e il fiorentino Lorenzo Gagli 63°, che avranno bisogno di una prodezza per recuperare. Il primo è a seimila euro dalla meta, il secondo a diecimila. A entrambi occorrerà classificarsi tra i primi tre, con qualche chances in più per Molteni che potrebbe avere l’ammissione pure se finisse entro il quinto posto, ma il tal caso non dipenderebbe solo dal suo risultato. L’evento è sponsorizzato dal gruppo tedesco Diehl, produttore di componenti per l’energia alternativa, e avrà un montepremi di 160. 000 euro dei quali 24. 000 andranno al vincitore. Si gioca sulla distanza di 72 buche con taglio dopo le prime 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. Come in ogni gara del Challenge Tour saranno numerosi i professionisti di casa nostra e alcuni hanno ottime possibilità di ben figurare come i torinesi Marco Soffietti, Stefano Reale, Alberto Campanile e Matteo Delpodio, i biellesi Michele Reale e Marco Guerisoli, i liguri Paolo Terreni e Andrea Zanini, i lombardi Marco Crespi, Andrea e Nicola Maestroni, il toscano Alessio Bruschi, il veneto Andrea Signor. Campionato Seniores Pgai E Seminario Pgai Al Franciacorta Gc - Sul percorso del Golf Club Franciacorta è in programma il 20° Campionato Pga Italiana Sezione Seniores (14-15 ottobre), riservato ai pro “over 50”. Vi partecipano, tra gli altri, Costantino Rocca, Roberto Bernardini, Baldovino Dassù, Pietro Molteni, campione uscente, Alberto Croce, Giuseppe Calì e Silvano Locatelli. Giovedì 16, nella club house del circolo, si terrà il 6° Seminario sull’Insegnamento condotto da Chuck Cook, uno dei più noti maestri di golf degli Stati Uniti, con tema : “What we have learned teaching with technology”. Us Pga Tour: Quarto Titolo Per Zach Johnson - Zach Johnson, con un giro finale in 64 colpi e il punteggio di 261 (69 66 62 64) ha vinto il Valero Texas Open, quarto titolo nel suo palmares dove figura anche un Masters (2007). Sul percorso de La Cantera Golf Club a San Antonio, nel Texas, il trentaduenne statunitense ha lasciato a due colpi Charlie Wi, rinvenuto con un gran 61, Tim Wilkinson e Mark Wilson. Al quinto posto con 265 Jeff Overton, all’8° con 268 Rory Sabbatini, leader dopo tre turni, al 19° con 271 Chris Dimarco e al 36° con 274 David Toms. A Johnson è andato un assegno di 810. 000 dollari su un montepremi di 4,5 milioni di dollari. Il Valero Texas Open era la terza delle sette prove che chiudono l’Us Pga Tour e che determinano l’ordine di merito finale nella parte bassa della graduatoria, essendo già praticamente tutto deciso in quella alta. .  
   
   
PARAPENDIO: NORD E CENTRO SI SPARTISCONO LA COPPA DELLE REGIONI  
 
Norma (Latina), 14 ottobre 2008 - Ben 160 piloti di parapendio hanno animato la Coppa delle Regioni, organizzata dal locale club di volo libero "Paranormali" e riservata ai piloti meglio classificati nei campionati regionali. La gara si è snodata per oltre di 51 km: dal decollo sito nell´area archeologica dell´antica città di Norba (m 430), i piloti hanno sorvolato lo stadio di Cori, la chiesa di San Francesco a Sermoneta, la croce di ferro nei pressi di Sezze, l´oasi Wwf Giardini di Ninfa, per atterrare a Norma, dopo un lungo giro sulla pianura Pontina. Sono state registrate quote massime di 2200 m, notevoli per questa zona. Nella classifica assoluta l´ha spuntata il piemontese Paolo Comandini, seguito da Fulvio Martinella, pilota e cameraman di Norma, e dal trentino Paolo Gadotti, passato dai campi di calcio della serie C al volo senza motore. Migliore tra le donne Gabriella Corradi del team Montegrappa di Bassano (Vicenza). Nella categoria "Fun", vale a dire i parapendio meno veloci con percorso ridotto a 32 km, vittoria di Rolando Durogati seguito da Roberto Ianiri, entrambi veronesi, e dal toscano Francesco Cascone. Rossana Amendola, pilota di Norma, ha vinto la classifica femminile. Nel frattempo, dopo le tappe in Italia, Svizzera, Spagna e Bulgaria, a Castello (Brasile) si è chiusa la Coppa del Mondo di parapendio con la vittoria dello svizzero Andy Aebi, seguito dal francese Jean Marc Caron e da un altro elvetico, Stefan Schmoker. Francia, Svizzera e Slovenia, nell´ordine, hanno occupato il podio per nazioni. I piloti italiani, dopo i successi degli anni scorsi, in questa edizione si sono dovuti accontentare del sesto posto come squadra. Migliori in volo Maurizio Bottegal di Feltre (Belluno) e Alberto Vitale di Bologna. .  
   
   
"GRIFO-ARIA" PRIMO DI CLASSE ALLA 40° BARCOLANA  
 
 Trieste, 14 ottobre 2008 – Trasferta positiva per i colori del Circolo Vela Gargnano alla 40° Barcolana, il giro del golfo triestino di circa 15 miglia che vede al via il più alto numero di imbarcazioni per una sfida velica. Quest’anno sono state 1912 le barche ufficialmente iscritte. La vittoria assoluta è andata ad “Alfa Romeo 2”, un super maxi della lunghezza di oltre 30 metri, al suo quinto successo. Nel Gruppo 1 il primo posto è andato al glorioso “Grifo-aria”, carena ancora in legno lamellare del 1981, firmata dal leggendario Bruce Farr, quest’anno affidata dal Circolo Vela Gargnano all’equipaggio del maxilibera “Clandesteam”. Al timone c’era Daniele Larcher, vincitore dell’ultima Centomiglia del Garda, e un team tutto di velisti di Gargnano; tra loro Lorenzo Magrograssi che 40 anni fa, proprio a Trieste, si laureava Campione Italiano della classe olimpica “Fd”. “Grifo” che ha gareggiato grazie ai partners di “Aria” (www-in-aria. It) e del consorzio di “Green Comm Challenge” (il nuovo sfidate di Coppa America del Garda) è giunto buon 16° assoluto preceduto da barche ben più grandi come “Alfa Romeo 2” che è lunga più del doppio dei soli 13 metri dello scafo gardesano. Nel gruppo 4 è arrivato il significativo 2’ posto di “Bravissima-vibatex” dell’armatore Sandro Vinci, già primo, nella sua classe, alla prova generale del “Trofeo Bernetti” della scorsa settimana. La trasferta triestina di Gargnano è arricchita dal primo posto del giovane skipper Carlo de Paoli Ambrosi nella classe olimpica del Laser alla“Barcolina”, gara riservata alle speranze della vela italiana. Molto contento dei risultati il presiedente Lorenzo Rizzardi, anche lui a bordo di “Grifo-aria”, che ha commentato così la partecipazione del suo Club: “La Barcolana dei nostri soci è stata entusiasmante e piazzamenti significavtivi sono arrivati non solo da Grifo ma anche da Bravissima. Il prossimo anno se ci sarà il tempo studieremo la possibilità di portare qui una delle barche di Coppa America, così come hanno fatto questa volta i nostri amici-rivali di Shosholoza”. .  
   
   
SI È CHIUSA A TRENTO LA STAGIONE NAZIONALE DEL MINICROSS 2008  
 
 Arco (Tn), 14 ottobre 2008 - Conclusione euforica ed orgogliosa per i giovani minicrossisti che hanno chiuso la stagione tricolore 2008 sul bel circuito trentino di Pietramurata, dove il Motoclub Arco in collaborazione con Dbo, gestore del Campionato Italiano Minicross, hanno messo in scena un bellissimo finale di stagione terminatosi con feste e cori nel paddock coinvolgendo anche chi, per un motivo o per l’altro, non era riuscito a conquistare l’agognato risultato sperato. Conclusione indisturbata per il forte e simpatico pilota maceratese Ivo Monticelli (Honda) dove tra i Senior (piloti nati tra gli anni 1993 e 1996 e motocicli con cilindrata massima di 85 centimetri cubici) ha realizzato una bellissima doppietta, lottando in avvio con un ottimo Marco Paganini (Honda) che era persino andato al comando della corsa dopo la caduta del battistrada marchigiano che poi ha riconquistato, e poi nella ripresa quasi fotocopia della prima manche con Monticelli che è di nuovo protagonista prima con una bella partenza che gli permette di andare subito in testa e poi con una scivolata che lo arretra di tre posizioni per poi tornare nuovamente davanti a tutti e vincere la frazione e la gara trentina. Non è stata una giornata facile neppure per l’umbro David Ciucci (Ktm) che nonostante il vantaggio in classifica ha dovuto lottare non poco per aggiudicarsi l’agognato titolo nazionale. Ciucci ha chiuso la manche d’avvio al terzo posto e nella ripresa è stato per una parte di gara anche al comando della corsa, ma il suo obiettivo era il titolo e il secondo posto gli è stato più che sufficiente. Gara dunque a Monticelli davanti al neocampione d’Italia Ciucci e al pur bravo Marco Paganini. Spettacolare e anche ricca di suspance è stata la categoria Junior (nati tra gli anni dal 1991 al 1994 e motocicli con cilindrata massima di 85 centimetri cubici) con il leader Samuele Bernardini (Honda) che però è stato abile ad aggiudicarsi il titolo già alla fine della prima manche grazie ad un secondo posto realizzato alle spalle del bravissimo dominatore Nicola Recchia (Ktm). All’avvio della manche conclusiva è il lombardo Matteo Bonini (Ktm) ad andare al comando mentre dietro Bernardini e Michele Cervellin (Honda) iniziano a scambiarsi le posizioni compresa quella di testa fino a quando davanti a tutti l’aretino già campione d’Italia confonde il segnale del direttore di gara Luciano Bommartin e si ferma con un giro di anticipo, ripartendo subito ma senza più il comando della corsa che è passato al vincitore Cervellin, battendo così sul traguardo Recchia e Bernardini. Infine i Cadetti (nati tra gli anni 1994 e 1997 con moto di cilindrata massima di 65cc) con il laziale Ramon Savioli (Ktm) arrivato in Trentino con il titolo già in tasca e forse per questo giù di tono per tutto il weekend. A lottare per la vittoria assoluta ci ha pensato un sorprendente Giuseppe Tropepe (Polini) che ha centrato entrambe le manche finali di giornata, precedendo sul podio Emanuele Facchetti (Ktm) e Nicholas Lumina (Polini). In archivio l’Italiano, il Minicross si concentra sul “piatto forte” della stagione 2008, e si prepara per l’attesa sfida a squadre che questo fine settimana vedrà impegnati tutti i migliori specialisti d’Italia a Fermo, nelle Marche, dove si disputerà, infatti, il Trofeo delle Regioni a Squadre di Minicross. Gara-1 Senior: 1. Ivo Monticelli Hon 10 giri in 19’47. 485; 2. M. Paganini Hon; 3. D. Ciucci Ktm. Gara-2 Senior: 1. Ivo Monticelli Hon 10 giri in 19’29. 003; 2. D. Ciucci Ktm; 3. M. Roncaglia Hon. Assoluta Senior: 1. Ivo Monticelli punti 500; 2. Dawid Ciucci 380; 3. Marco Paganini 320. Graduatoria Senior: 1. Dawid Ciucci punti 2. 230 (Campione Italiano 2008); 2. Ivo Monticelli 2. 150; 3. Erison Lagaren 1. 842. Gara-1 Junior: 1. Nicola Recchia Ktm 9 giri in 17’55. 602; 2. S. Bernardini Hon; 3. M. Cervellin Hon. Gara-2 Junior: 1. Michele Cervellin Hon 9 giri in 17’51. 019; 2. N. Recchia Ktm; 3. S. Bernardini Hon. Assoluta Junior: 1. Nicola Recchia punti 460; 2. Michele Cervellin 420; 3. Samuele Bernardini 380. Graduatoria Junior: 1. Samuele Bernardini punti 2. 570 (Campione Italiano 2008); 2. Nicola Recchia 2. 350; 3. Michele Cervellin 2. 312. Gara-1 Cadetti: 1. Giuseppe Tropepe Pol 7 giri in 14’40. 336; 2. N. Lumina Pol; 3. E. Facchetti Ktm. Gara-2 Cadetti: 1. Giuseppe Tropepe Pol 7 giri in 14’46. 178; 2. E. Facchetti Ktm; 3. T. Marini Ktm. Assoluta Cadetti: 1. Giuseppe Tropepe punti 500; 2. Emanuele Facchetti 380; 3. Nicholas Lumina 320. Graduatoria Cadetti: 1. Ramon Savioli punti 2. 246 (Campione Italiano 2008); 2. Emanuele Facchetti 1. 914; 3. Thomas Marini 1. 770. .